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i dati delle varie associazioni di categoria dicono
che sono molti gli esercizi commerciali che negli
ultimi tempi hanno chiuso, stanno per chiudere o si
tengono in vita sopravvivendo in attesa di una
ripresa che abbiamo ormai tutti capito che non
potrà mai riportare i consumi a prima del 2009
quando la crisi era solo un sentore. Numerose
inoltre sono le nuove aperture dalla vita media o
addirittura breve,e moltissimi i bar aperti da ragazzi
giovani pieni di energia, ma purtroppo oltre il 25%
di questi bar chiude entro due anni dall’apertura.
Analisi sul mercato del fuori casa
Nel 2016 però il mercato del fuori casa torna
timidamente a crescere, con un tasso di
specializzazione molto alto che spinge produttori
e gestori alla ricerca di nuovi spunti per
distinguersi. È il quadro che emerge dalla nona
edizione del convegno “Away from home: Quale
futuro?” organizzato da TradeLab. Il mercato del
fuori casa è quindi in una fase di grande
evoluzione, per un diffuso bisogno di format
alternativi e formule commerciali innovative, più
aderenti alle nuove esigenze del consumatore.
Analisi sul mercato del fuori casa
Un Rapporto sui consumi degli italiani
fuoricasa dalla colazione al dopocena, dice che:
• 5 milioni di persone ogni giorno (il 61,5% della
popolazione) fa colazione fuori casa con
predilezione per caffè, cappuccino e brioche e
una spesa media di 2,50 euro.
• 12 milioni di italiani (il 66% della popolazione)
pranzano fuori casa, prevalentemente al bar, per
3-4 volte durante la settimana: panino, pizza e
primi piatti le proposte di maggiore preferenza.
Analisi sul mercato del fuori casa
• 9 milioni (47,7%) si recano al bar per una pausa
almeno 3-4 volte alla settimana, scegliendo
soprattutto snack e gelati per una spesa di 3,20 €
• 6,6 milioni di italiani (63,6%) pranza fuori casa e
soprattutto al bar scegliendo nel 40% dei casi la
pizza per una spesa di 10,60 €.
Analisi sul mercato del Bar
Il mondo Ho.Re.Ca è cambiato perché è il
consumatore a essere cambiato. Oggi è sempre
più informato e consapevole, non si accontenta
più di un prodotto bello e buono al palato ma
cerca un’esperienza, vuole consumare qualcosa
che lo appaghi ma che allo stesso tempo non
contenga ingredienti dannosi per la propria
salute. (no ogm, no lattosio, no olio di palma, no
grassi idrogenati, no conservanti)
Il consumatore tipo
ll consumatore vuole essere stimolato dal
nuovo, dall’insolito (etnico), ma anche dal
ritorno alla tradizione, e a fronte di questa
richiesta il nuovo consumatore va in cerca
di un locale o di un cibo particolare, in base
alle sue esigenze temporali e anche in più
occasioni nell’arco della giornata. Ci si nutre
divertendosi (è il “foodtainment”), spaziando
dal tipico all’etico, dal biologico al vintage,
ma anche al fast/junk/funky food.
Il consumatore tipo
Il consumatore di oggi è quindi
sempre più alla ricerca di valore,
di xperience, di novità legate alla qualità.
Vive il mondo del Fuori Casa non solo
passando il tempo libero, ma ci lavora, studia,
si incontra con amici, utilizza la rete in un
continuum di vissuto dove somministrazione,
intrattenimento e design coesistono in un
unico format.
Il consumatore tipo
Negli ultimi anni c’è stata una decisa spinta alla
differenziazione e all’interno di un mercato in cui
la competizione è sempre più aggressiva. Per
aziende e punti di consumo è diventato
importante creare un format pensato e indirizzato
a uno specifico canale, con il supporto di
strumenti di merchandising che diano più valore
alla marca e spingano il prodotto sul punto
vendita. Tornare a crescere, dunque, è possibile.
Ma occorre puntare su innovazione, originalità e
benessere.
Il mondo bar
Per questo è necessario specializzarsi:
I locali "generalisti" dovranno trasformarsi quindi
in locali multifunzionali, in grado di cambiare look
e offerta nell' arco della stessa giornata e della
settimana per rispondere in modo puntuale a
richieste specifiche,
dal breakfast-room mattutino al branch,
dalla cena all’after-dinner serale,
Che offrano valore aggiunto a ciò che presentano
e sappiano differenziarsi dal locale adiacente
Il mondo bar
i work-cafè: Locali generalmente approntati
all’interno di aree di servizio o di centri
commerciali, non necessariamente interni alla
città che offrono la possibilità di
commettersi al wi-fi
ricaricare le batterie di cellulari e notebook
Fare un break o un lunch con prodotti di qualità
incontrare colleghi e collaboratori per riunioni
informali
Pagare con carte di credito e buoni pasto
Parcheggiare in maniera facile senza costi
Nuove tipologie di format
Anche le aziende si adeguano alle nuove
tendenze che il mercato richiede.
Sempre più diffusi, i flagship store, in genere
monomarca: a promuoverli sono noti brand di
birra, vini, alcolici e bibite, ma anche del food.
Anche i flagship corner sono in notevole
crescita : angoli monomarca sviluppati all’interno
di bar o ristoranti che danno la possibilità alle
aziende di disporre di spazi personalizzati
dedicati alla vendita del prodotto e alla diffusione
del brand; es: ia norcineria di Renzini, U-TUB
Nuove tipologie di format
I concept store : Sono spazi commerciali
specializzati che uniscono prodotti e attività di
diverso genere (food abbinato al beverage -
vendita al dettaglio e consumazione in loco ) in
un’ambientazione progettata con cura, per avere
sul cliente un impatto comunicativo coerente.
Solitamente abbinano una tipologia specializzata
di prodotto ad un’altra tipologia altamente
specializzata di un settore affine (es.
hamburgheria con beer shop) o di uno
completamente diverso come Caffetteria e
abbigliamento: fashion cafè
Nuove tipologie di format
Legare quindi al termine concept store la
definizione classica di negozio o di punto di
consumo è, di fatto, assolutamente fuori
luogo; sono di fatto spazi, dove la definizione di
acquisto o di consumo assume una
connotazione diversa, un'accezione filosofica.
Perché in vendita non ci sono semplicemente
oggetti, ma emozioni sensoriali, veri e propri
lifestyles, esperienze a 360 gradi, locali di
tendenza e che fanno tendenza
Nuove tipologie di format
Ma quali sono le leve del successo di una
attività commerciale? Sicuramente la sua
capacità di trasformarsi costantemente, di
proporre qualcosa in linea con abitudini di
consumo sempre più cosmopolite da un lato,
specializzate e personalizzate dall’altro,
cambiando pelle durante l' arco della giornata
per venire incontro alle nuove esigenze del
consumatore
Le leve del successo
La prova sta nel fatto che quando qualche
imprenditore illuminato si inserisce sul mercato con
una proposta commerciale ben strutturata e
supportata da studi e indagini di mercato, la
redemption è spesso decisamente positiva e la
piazza nella quale apre vive drammatiche
migrazioni di consumi da un esercizio commerciale
all’altro. Magia? Fortuna? No, assolutamente no!
pensiamo sia il frutto delle capacità
dell’imprenditore di proporsi sul mercato in maniera
moderna e differente, magari con un concept più
al passo coi tempi e con le richieste del mercato.
Le leve del successo
I nuovi concept devono tener presente questi parametri
fondamentali:
• essere in luoghi facilmente raggiungibili, attenti alla
sostenibilità, al comfort, al benessere,
tecnologicamente avanzati, dal design friendly
• Essere incentrati su un giusto rapporto qualità prezzo
• Devono offrire la possibilità di vivere vere e proprie
xperience gustative e sensoriali.
• Non prevedere necessariamente la ritualità di un pasto
consumato al tavolo.
• ogni piatto deve avere sempre un valore aggiunto in
termini di presentazione e gusto
Linee guida dei nuovi concept
secondo gli studi delle associazioni di categoria fra
i motivi degli insuccessi c’è una mancanza di
progetto, di visione imprenditoriale, di capacità di
capire i bisogni della clientela e dargli una risposta.
E’ forse la più importante capacità dell’imprenditore
(e un barista è un imprenditore!) quella di capire
chi sono i suoi clienti, che bisogni hanno, cosa
gli manca e cosa la concorrenza non è ancora
riuscita a dargli. Per capirlo capacità di osservare i
nostri possibili clienti e i nostri competitor, ma
anche senso critico, senza dire subito “gli altri non
hanno capito nulla, adesso vi faccio vedere io!”.
Da dove partire per aprire un bar
Per vincere quindi la sfida occorre partire da un
approccio scientifico al mercato, sviluppando una
analisi precisa ed attenta dell’utenza con la quale
si andrà ad operare. Bisognerà chiedersi: Chi sono
gli utenti che frequentano la zona? Che profilo
hanno ? Dove fanno colazione? Dove pranzano?
Dove fanno l’aperitivo? Perché vanno in quello o
in quell’altro bar? A che ora? Cosa chiedono o
cosa cercano in un bar? e cosa solitamente
trovano o ricevono? Quanto spendono solitamente
e quanto sono disposti a pagare?
Ma soprattutto, vista l’alta proliferazione di locali
molto simili per caratteristiche e purtroppo anche per
somministrazione di prodotto (stesso caffè, stessa
azienda di gelati , stessa selezione di birre, ecc)
bisognerebbe darsi una risposta alle seguenti
domande: perché un consumatore dovrebbe
scegliere il mio bar piuttosto che l’altro ubicato
quasi accanto? Il mio esercizio offre tutto ciò che
il mercato richiede? Una volta ottenuto una
risposta a queste semplici ma importanti domande,
si può andare a costruire l’offerta mirata alle
aspettative e alle richieste del consumatore.
inutile dirlo ,comprare un bar o un qualsiasi
locale è una scelta delicata.
Cominciamo con una considerazione
“sentimentale”: di un locale non possiamo mai
innamorarci a prima vista, perché rischiamo, un
po’ come in una vera storia d’amore, di
rifiutarci di vedere in questa quei difettucci
che purtroppo diventeranno decisivi nel
seguito della storia.
Con questo approccio cominciamo a controllare
la struttura
La location
Difetti di struttura: macchie di umido potrebbero
ricondurre a problemi all’impianto idraulico,
spostiamo anche frighi e banchi per guardare
anche dietro, s’indaghi se in alcuni ambienti
sentite puzzo di muffa. Fatevi spiegare, bene
(esistono piantine) su come sono posizionate e
dove scaricano le fosse biologiche, che nelle
normative attuali devono sempre essere esterne
al locale. Attenzione ai bagni che siano in regola
con la tipologia del locale
. Attenti al funzionamento delle canne fumarie, se
presenti, tiraggio, pulizia e vibrazioni delle canne
fumarie; anche per loro non è detto che un
problema di questo tipo vi debba far abbandonare
l’affare, ma un eventuale lavoro di pulizia o di
risistemazione della canna potrebbe portarci a
valutare se cercare di scalare il costo della
riparazione sul prezzo finale. Attenzione anche,
inutile dirlo, ad eventuali crepe sui muri, che
potrebbero essere segno di problemi strutturali
davvero gravi.
La location
. Problemi di arredamento: se si acquistano
anche le attrezzature presenti nel locale
soprattutto per quelle più costose e complesse,
come il banco bar e macchine del caffè, le
strutture destinate alla preparazione dei cibi
(forni, piastre, friggitrici, ecc) le strutture frigo
alloggiate all’interno, fate attenzione ad alcuni
parametri: questi tengono la temperatura? Sono
molto umidi? Dove sono i motori? In che
condizioni sono? Ma soprattutto di chi sono?
(acquistati o in comodato d’uso gratuito?)
Le attrezzature
Dopo aver controllato la struttura veniamo a la
parte di documenti, di autorizzazioni che chi
vuol cederci il bar deve mostrare, attenzione,
ogni reticenza, ogni documento che, magari
accampando scuse, ci si rifiuta di mostrare,
potrebbe essere un pericoloso campanello di
allarme…
I documenti a cui ci riferiamo sono :
Le documentazioni da visionare
•Planimetrie e certificazioni impianto elettrico
•Planimetria impiantistica per legge
sulla sicurezza dei luoghi di lavoro
•Piano di autocontrollo HACCP (che dovremo poi
rivedere adattandolo alla nostra struttura e al
nostro menù).
•Libri contabili e accesso ai dati fiscali. Talvolta
potrebbe essere opportuno rimanere qualche
giorno alla cassa con il proprietario del locale
per fare ulteriori verifiche (e per capire bene
flussi e clienti che animano il locale…)
Camminate per il quartiere, cercando di
scoprirne le dinamiche commerciali. Ci sono
uffici? dove vanno a mangiare i dipendenti?
Perchè vanno lì? (buona scelta? Buon rapporto
con il proprietario? Prezzi bassi? e, non
ultimo, potremmo noi competere con quei
prezzi e con la qualità che loro sono in grado
di offrire? Sapremo fare di meglio, creare un
valore aggiunto su degli elementi che abbiano un
reale interesse per la tipologia di clienti che la
zona offre? .
Altre informazioni utili
l’ultimo elemento: fate verifiche sulla situazione
finanziaria del locale: ha una situazione
debitoria pesante? Non paga fornitori e/o
dipendenti? Chiedere queste info agli agenti di
commercio, sanno molto, moltissimo dei locali sulla
piazza, e, visto che potrete essere dei possibili
clienti, avranno interesse a dare info.Sono molte le
cose da controllare e da verificare, ma, come
dicevamo all’inizio, stiamo facendo una scelta di
vita fondamentale, e prima di spendere un solo
Euro, dovremo far si che la nostra scommessa
sia meno scommessa, sia un successo!
Mettersi in regola con i requisiti personali: quali
apertura di partita Iva, i nuovi corsi SAB,
HACCP e norme di sicurezza sui luoghi di lavoro
e prevenzione incendi.
N.B Il corso SAB sostituisce il vecchio REC
(Registo Esercenti al Commercio) che non esiste
più; il SAB é un corso che, mira ad aiutare coloro
che vogliono fare questo lavoro ma non hanno
maturato esperienza in questo campo.
,
l’apertura di un bar: 1° step
All’interno di una attività basta che si sia una sola
persona con l’abilitazione SAB, per ottenerla in
automatico, e quindi non dover fare il corso se:•Se si ha un diploma di scuola alberghiera
•Se si è maturato una esperienza lavorativa di
almeno 2 anni di lavoro negli ultimi 5 nelsettore somministrazione,
•In molte regioni se si hanno diversi titoli di
studio, per esempio di ragioneria, di laurea in
materie economiche o scientifiche (farmacia,
infermieristica, chimica etc)
l’apertura di un bar: 2° step
Controllare innanzitutto se il locale è in regola con
LICENZE E REQUISITI: Le vecchie licenze e i
nuovi requisiti urbanistici, strutturali e personali
ed accordarsi col proprietario del locale su chi
deve fare gli adeguamenti amministrativi,
specialmente se di deve allestire una cucina o un
piccolo laboratorio. Una volta controllato ciò e
adeguato il locale alle esigenze, si deve
presentare la DIA o SCIA per l’apertura del
locale
l’apertura di un bar: 3° step
Costruire un BUSINESS PLAN per una corretta
analisi di COSTI E VALUTAZIONE DEI LOCALI.
Iniziate a valutare una giusta location per il vostro
locale a meno che non ne abbiate una di proprietà.
E poi ci sarà da redigere un buon business plan.
Quali sono i costi per aprire un bar o un locale?
Quali sono gli incassi e i guadagni da ipotizzare?
Conviene comprare un bar esistente e rigenerarlo
o creare un bar nuovo? A queste domande un
buon commercialista saprà dare delle risposte
adeguate
l’apertura di un bar: 4° step
Il nome da dare al bar: è un aspetto per certi
versi decisivo per il successo di un bar: veicola un
messaggio contribuisce a dare significato e ad
uscire dall’anonimato. La cosa più importante è
che esso risponda all’obiettivo strategico che ci si è
prefissati: il nome del bar deve farsi
notare? deve colpire? deve distinguersi? deve
essere simpatico? deve farsi ricordare? Sappiate
allora che ci sono diverse ragioni per scegliere o
non scegliere un nome, che esso accompagnerà la
vostra attività negli anni e permetterà ai vostri
clienti di parlarne oppure no.
l’apertura di un bar: 5° step
FINANZIAMENTI: con quali modalità è possibile
finanziare la propria attività? Dipende dalle
disponibilità finanziarie che sia hanno al momento,
e se sono sufficienti per coprire tutti gli investimenti
o se bisogna ricorrere a dei finanziamenti. Si può
fare ricorso a finanziamenti agevolati e/o a fondo
perduto se si è nelle posizioni previste dalle leggi in
vigore (se si è disoccupati, se si è nei limiti di età,
se non si hanno condanne penali, ecc) oppure si
può far ricorso al sistema bancario e finanziario
sempre se non si hanno problemi ostativi (protesti,
iscrizioni al crif)
l’apertura di un bar: 6° step
Passiamo a pensare al layout del locale e
all’ARREDAMENTO. Una volta sistemata la
situazione dei servizi, della canna fumaria (se
necessaria) dell’impianto elettrico passiamo al
layout del locale. Facciamoci dare una copia della
planimetria del locale ed insieme ad un
arredatore o ad un architetto stiliamo un
rendering del locale con relativo preventivo di
spesa. A questo dovrà seguire il calcolo di
quanta energia elettrica è necessaria per
mantenere in funzione tutta l’attrezzatura.
STRUMENTAZIONE NECESSARIA PER UN BAR
MACCHINA CAFFE’ e 1 0 2 MACINA CAFFE’
LAVATAZZE/BICCHIERI
PRODUTTORE GHIACCIO e GRANITORE
FRULLATORE e SPREMIAGRUMI
PIASTRA PER PANINI e AFFETTATRICE
FORNO A MICROONDE e FORNO VENTILATO
FORNO PER PIZZA E CREPIERA
VETRINA REFRIGERATA PER PANINI E SNACK
VETRINA CALDA PER COLAZIONI
FRIGOVETRINA PER BEVANDE E BIRRE
EVENTUALE FRIGGITRICE
BANCO BAR E RETROBANCO
l’apertura di un bar: 7° step
A questo punto il prossimo step sarà quello di
IMPARARE, FORMARSI E ACQUISIRE
COMPETENZE! Diventare baristi o gestori
richiede esperienza, competenza e conoscenze
tecniche e tanta passione; come costruirle ?
Visitando locali, lavorando, frequentando corsi di
gestione di bar e corsi per barman su come
preparare specialità di caffetteria, aperitivi e
cocktails (anche on line e/o in webinar oltre che in
aula) ed infine cercando di apprendere le
strategie che hanno reso famosi alcuni locali
l’apertura di un bar: 8° step
E’ il momento di affrontare le normative igienico-
sanitarie; oltre che mettere a norma il locale
secondo le disposizioni di legge bisogna imparare
a conoscere termini HACCP, ed imparare anche
come crea da soli il proprio piano HACCP?
Questo servirà ad evitare le multe e tenere sotto
controllo igienico la propria attività. Ci sono dei
corsi da fare ma a darvi queste risposte ci
penserà un esperto nel settore.
Fare molta attenzione poi alle scadenze dei
prodotti e alla loro conservazione
l’apertura di un bar: 9° step
SAPER GESTIRE:molto importante per un
gestore è imparare come si calcola il food cost di
ogni preparazione per evitare bilanci in perdita,.
Tutte le preparazioni, dal semplice caffè
all’aperitivo, dal tea al cocktails devono essere
passate sotto la lente di ingrandimento a livello
economico per tenere d’occhio i costi di gestione.
Altra scelta importante è la scelta dei fornitori.
Bisogna bilanciare sempre un eccellente rapporto
qualità prezzo. E Ricordate che un professionista
si vede nella gestione quotidiana della sua attività
l’apertura di un bar: 10° step
GESTIRE L’IMMAGINE: ultimo step è la gestione
dell’immagine. Bisogna non trascurare questo
dettaglio che prevede lo studio dell’immagine
coordinata che va dalle divise agli shopper, dai
tovagliolini ai piatti e bicchieri, dai menù ai
bigliettini da visita, dall’insegna alle vetrine, fino
alla comunicazione on line e off line. Per poi
concludersi con l’evento di inaugurazione e il
periodo di lancio dell’attività .
Farsi affiancare da un buon studio di consulenza
può fare al caso.
gli attori di questa Experience
Il barman…
L’eventuale personale di sala…
I prodotti… in primis il caffè
Il teatro: Il bar…
il bar è il luogo che si colloca tra la vita frenetica
di ogni giorno e il comfort e il calore della casa.
Dove sempre più spesso ci si ferma per una
pausa, a leggere, a scambiare idee con amici..
fermarsi al bar è diventato molto più di una sosta
durante la giornata. È un luogo dove lavorare,
fare incontri di lavoro, concedersi un momento di
benessere, godersi un po di tempo con amici…
e magari vivere un’esperienza sensoriale…
Legata al food o al beverage ma che coinvolga
comunque sensi e spirito…
Il bar
Le differenze tra i vari tipi di bar sono
determinate dalla volontà e dall’esigenza di
contraddistinguere il locale e la propria offerta, al
fine di soddisfare e stimolare le esigenze della
clientela. I primi elementi che determinano, e in
parte vincolano, la caratterizzazione di un locale
sono la posizione e la tipologia della clientela
presente in una specifica zona. A questi parametri
se ne aggiungono altri più soggettivi, ma sempre
determinanti: quale clientela si vuole attrarre, che
tipo di servizio si vuole offrire alla clientela
Il bar
Molti sono i tipi di bar esistenti, tra questi
Bar caffè: è il classico bar, punto di incontro e di
ritrovo. Il servizio è solitamente basato sulla
caffetteria
Bar gelateria: si tratta di un locale il cui il
prodotto principale è il gelato, spesso preparato
nel locale stesso.
Bar pasticceria: è caratterizzato dalla vendita di
prodotti di pasticceria, e ha quasi sempre
annesso l’apposito laboratorio.
Il bar
American bar: è un locale accogliente e ben
arredato, con un banco lungo e sgabelli. Vi sono
salottini con luce soffusa e musica in sottofondo. È
diffuso nelle grandi città.
Lounge bar: è un bar molto trendy. punta su tre
importanti concetti: relax, benessere e salute.
Caratteristiche principali sono dunque musica soft
rilassante, luci soffuse, ambienti arredati in modo
molto proposte di bevande e cibi particolari e molto
curati, ecc.
Sushi Bar: Locale dove si possono consumare al
bancone porzioni di sushi e sashimi
Il bar
Aperitiv bar: propone ottimi aperitivi serviti con
eccellenti stuzzichini assortiti e fantasiosi. Per
valorizzare la propria offerta è dotato di un banco
molto ampio, che diventa un punto di attrazione.
music bar, un locale in cui la musica è il principale
punto di attrazione, spesso con spettacoli dal vivo.
rummeria: è un bar specializzato nell’offerta di rum
e distillati dove spesso si propongono
degustazioni,e incontri con esperti
Wine bar: offre un’ampia gamma di vini, spumanti
e champagne e si propongono spesso
degustazioni e incontri con esperti
Il bar
I prodotti: il caffè
è nato per il bar e il bar è il luogo naturale dove
torrefattore e barman incontrano il consumatore e
comunicano con lui. Grazie alla qualità delle sue
miscele e al valore del marchio il caffè trasferisce
valore aggiunto al bar che lo serve ma che lo
stesso bar contribuisce a rafforzare, in quanto
interprete di questi valori. Per questo un bar non
può servire un caffè qualsiasi solo perché la
torrefazione gli elargisce dei contributi che poi lui
stesso pagherà attraverso il prezzo del prodotto
ma deve sposarne l’intera filosofia.
Al bar, l’eccellenza del caffè è l’elemento più
importante: da solo è il prodotto che rappresenta
in media più di un quarto degli incassi. Quindi
quando scegliamo un fornitore scegliamo il
meglio perchè è decisivo per la fidelizzazione dei
clienti al bar, sempre più attenti all’offerta
complessiva del locale,alla qualità dei prodotti ma
anche alla sua atmosfera, al suo confort…
Cerchiamo quindi di alimentare quel sottile filo
che dalla tazzina si allarga al locale perché
questo dettaglio ne decreta il successo o meno.
Il vostro inoltre non deve essere un locale come gli
altri: a partire dall’insegna per proseguire all’interno
del bar. Oltre al prodotto, a fare la differenza sono
soprattutto l’attenzione ai particolari, la pulizia del
locale, l’immagine, il design, la tecnologia, i
profumi, le luci, la formazione del personale, Tutto
deve avere profumo, sapore, essere un richiamo
sensoriale. Cerchiamo di curare quindi ogni
particolare e cerchiamo di offrire al consumatore
una vastità di scelta anche attraverso l’uso di carte
specifiche che illustrino il prodotto e consiglino
come degustarlo
Realizzare una carta dei prodotti di caffetteria con
caffè caldi di diversa provenienza (monorigini),
caffè freddi, mousse di caffè, oltre che creazioni
fatte con topping e creme
Anche gli aperitivi sono un segmento importante e
che non va trascurato che siano essi pre pranzo o
apericene: a livello di beverage presentare una
carta degli aperitivi che preveda una serie di
aperitivi alcolici ed analcolici che non siano il solito
“Crodino”. A questi abbinare una serie di appetizer
a livello di finger food e ricette esclusive che
stuzzichino la vista e l’appetito.
gli altri prodotti beverage
Si consiglia di realizzare una carta dei tea e dei
cioccolati (per le stagioni fredde) con abbinamento
di pasticceria e biscotteria.
Selezionare attentamente gli spirits in base anche
alle esigenze del bartender per lo sviluppo di
cocktails.
Realizzare inoltre una ricca carta di Rum, brandy e
distillati in modo da attrezzare una piccola area
Rummeria da animare nell’after dinner anche con
abbinamenti di cioccolati, sigari ed eventi.
Importante dotarsi di bicchieri adatti all’uso
Nel pianeta bar c’è un mondo in grande
subbuglio: quello dell’offerta food. La direzione
verso cui si muove il mondo dei locali a livello
internazionale è quella di creare posti dove si
possa mangiare un po’ di tutto a tutte le ore.
Cresce il numero di bar che cominciano a offrire
un concetto di colazione simile a quella dei grandi
alberghi, ordinabile fino a tarda mattinata. Si
moltiplicano i sushi bar, cominciano a spuntare i
primi “zuppa bar”, si sviluppa la proposta di
soluzoni “take away”, d’asporto".
I prodotti food
Anche l’hamburger sembra godere di una nuova
considerazione. E infatti spuntano quelli
fingerfood monoboccone, si moltiplicano le
varianti (di pollo, di salmone, di agnello),e
arrivano quelli luxury: (ad esempio, hanno creato
un hamburger con manzo di Kobe e aragosta del
Maine servito in abbinamento a una bottiglia di
Dom Pérignon) . Passando al mondo del panino,
nei nostri bar purtroppo c’è poca innovazione. Si
tende a riproporre un’offerta sempre uguale a se
stessa, confidando sull’abitudinarietà del cliente.
In realtà ci sarebbe molto da fare». Un filone
particolarmente fecondo potrebbe essere quello di
una ricerca nella direzione della valorizzazione dei
prodotti del territorio: «In tema di salumi e formaggi
la varietà è davvero sconfinata. E praticamente
ogni regione ha le sue specificità». Anche sul pane
ci si può giocare: «L’offerta cresce: non solo in
termini di pezzature, ma anche di gusti,
aromatizzazioni, arricchimenti". Stesso dicasi per
la pizza: un trend che aumenta sempre più con
fatturati importanti. Il fenomeno U-TUB è un
esempio importante del settore
A tutto questo si affianca La figura dell’uomo: il
barman… L’attore chiave della nostra experience.
Una figura importante perché alla sua mano, alle
sue capacità tecniche, imprenditoriali e relazionali
è affidato un anello importante della catena del
successo del locale. Noi lo identifichiamo come
un vero professionista del settore che ama il suo
lavoro, desidera offrire prodotti selezionati e di
qualità, vuole aumentare la redditività del locale
attraverso l’innovazione e l’adeguamento a ciò
che il mercato richiede.
il barman
Spesso però è un uomo che vive la sua
professionalità dietro al suo banco di vendita, che
lascia molto all’improvvisazione, al suo istinto,
con scarse opportunità di formazione, e di
informazione, di aggiornamento e conoscenza
delle più moderne tecniche di somministrazione e
preparazione dei prodotti, di poca conoscenza
delle nuove normative in materia, ed anche delle
opportunità che le misure europee mettono a
disposizione in termini di finanziamento alle
imprese al fine di riqualificare il locale.
La sua nuova mission
essere sempre al top da quando il consumatore
di varca la porta del locale a quando saluta e va
via…e spingerlo a varcare nuovamente
la porta per riassaporare una nuova experience,
un nuovo viaggio nel gusto e nei profumi, il
ritrovarsi nuovamente in un ambiente rilassante e
accogliente,
Una experience comincia con
l’immergersi nel mondo del bar e vivere una
piacevole esperienza che coinvolge i sensi per
apprezzare a pieno tutte le sfumature visive,
olfattive, e di gusto di un buon caffè, abbinato ad
una colazione ben preparata, ad un dolce, magari
leggendo un giornale o ascoltando della buona
musica. Una experience per coloro che
desiderano deliziare il proprio palato con prodotti
preparati a regola d’arte in cui gusto,olfatto e
vista creano un unicum di sensazioni che
rimangono impresse nella memoria
. la scienza ha dimostrato come il cervello
colleghi gli input che gli provengono
dall’esperienza sensoriale per cristallizzare un
ricordo. Sta a voi arricchire l’esperienza
sensoriale con i suoni, i profumi e gli aromi del
vostro bar, che si imprimeranno nella memoria
per richiamare delle sensazioni speciali.
Fino alla Degustazione, che trasformerà il
semplice gesto di bere un caffè, un te, una in
un’experience fatta di abbinamenti realizzati ad
hoc in grado di esaltarne gusto e aroma
un percorso che un bar moderno deve
intraprendere con l’obiettivo finale di esaltare e
differenziare sempre più la qualità dei propri
prodotti e guardare al futuro: e il futuro di un bar
ha oggi un’unica via:
differenziarsi e specializzarsiPer offrire sempre qualcosa in più alla propria
clientela, soprattutto a chi, invece di consumare
un caffè in tutta fretta, vuol concedersi una pausa
tra un impegno ed un altro, ritagliandosi il tempo
per assaporare e degustare qualcosa di speciale,
è un requisito irrinunciabile ma ci sono momenti
in cui anche la migliore qualità non basta, i sensi
chiedono qualcosa di diverso, di speciale, di
personalizzato. Un buon caffè come un buon
vino, un buon te come un buon distillato esaltano
ed sono esaltati dal corretto abbinamento, che
può essere inserito all’interno di una colazione o
nel break di metà giornata, nel menù del pranzo o
tardo pomeriggio, per finire nell’after dinner e
nella somministrazione notturna in base alle
disposizioni del locale
la qualità e gli abbinamenti
Segmentare l’offerta con abbinamenti selezionati
e micro eventi che creino interesse e cultura nel
consumatore realizzando un percorso
esperienziale modulabile a seconda del visitatore
e dell’orario di somministrazione, unendo
il sapore al sapere, l’immagine alla cultura,
il gioco all’apprendimento, gli odori ai sapori
e trasformando la sosta all’interno del locale in
una “Experience”,
in una esperienza completa
Il segreto?
La vision sarà quindi:
Ripensare il rito della sosta al bar con concept
originali, con la somministrazione di prodotti di
qualità, con il giusto supporto in termini di
formazione e marketing,
realizzando un locale forte che dia al
consumatore la precisa collocazione di dove
trovarsi, di cosa chiedere e di affidarsi ad uno
specialista del settore
Per far ciò bisognerà
• ideare una proposta di miscele e prodotti
FOOD E BEVERAGE che soddisfino tutte le
esigenze del consumatore moderno,
• frequentare corsi di formazione e
specializzazione dal caffè agli spirits in termini
sia di merceologia che di mixology art,
• farsi affiancare da una struttura di consulenti
che diano supporto alla gestione del locale e
adottini iniziative di marketing e visual al fine di
migliorare gli ambienti e fidelizzare i clienti
L’accordo ASSOAPI – MG
ASSOAPI ha sottoscritto con MG Consulenze e
Gruppo Impresa una convenzione che permette
ai suoi associati di avere accanto una serie di
professionisti ed aziende che saranno di supporto
alle loro attività commerciali nei settori del
marketing, della consulenza fiscale e legale,
finanziaria, della formazione, del design e
dell’arredamento, della consulenza, della
comunicazione, degli acquisti e delle convenzioni
con aziende di servizi e prodotti , consulenza nel
franchising.
Hai un’attività commerciale?
vuoi dare un calcio alla crisi e
rilanciare la tua attività?
vuoi aprire una nuova attività e
Ti serve un progetto vincente
chiavi in mano anche finanziabile?
Abbiamo le chiavi giuste per
il successo della tua attività
Un team di professionisti ed aziende
che progetta e sviluppa nuove soluzioni di
business nel mondo dell’ho.re.ca e del retail
e che grazie al know-how acquisito negli anni
nel campo delle vendite, del marketing,
del visual merchandising, del food and beverage
management e dell’interior design
vogliono divenire
propulsore delle vendite e volano di crescita
per aziende e punti di consumo,
chi siamo
Siamo un gruppo specializzato nell’ideazione,
sviluppo e gestione di format ed in particolare di
format legati al fast & casual dining: concept nato
per rispondere alle nuove esigenze del pubblico
italiano e internazionale che chiede di mangiare
in tempi più rapidi rispetto ad un ristorante
tradizionale, ad un prezzo accessibile senza mai
però rinunciare alla qualità del prodotto e ad un
ambiente piacevole.
Il giusto mix che garantisce qualità dei prodotti,
offerta e sostenibilità del progetto imprenditoriale.
i nostri format
I nostri format partono da specifiche indagini del
mercato, dall’idea e dal prodotto e vi guida
attraverso tutte le fasi più delicate di seed ed
early stage fino a portarle ad essere catene
mature per essere replicabili su larga scala. Il
tutto chiavi in mano in quanto progettiamo e
realizziamo i format gestendone tutte le fasi:
dall’idea progettuale all’arredamento, dalla grafica
coordinata alla comunicazione, fino allo start up
operativo e la messa sul mercato
i nostri format
L’italianità, intesa come stile e capacità di
selezionare gli ingredienti, di reinventare i prodotti
e di creare la giusta atmosfera, è “fil rouge” che,
insieme alla qualità dei prodotti utilizzati e
all’attenzione particolare all’immagine e alla
comunicazione, lega i diversi format. Sostenibili,
e con una forte identità: queste sono le altre
caratteristiche che accomunano i progetti che
possono essere sviluppati completamente in
proprio, in partnership o aderendo ad un
franchising
La ns. misssion destinata al
punto vendita
Offrire al punto di consumo o punto vendita
la possibilità di avere una struttura a supporto
che studia il mercato e trova le soluzioni più
idonee al successo del locale attraverso
lancio o rilancio dell’attività commerciale
posizionamento sul mercato
rilancio del business
sviluppo dell’immagine del pdv
massimizzazione delle vendite
Per riuscire a creare un locale di successo puntiamo
su 4 regole basilari
• Un progetto coerente ed innovativo, funzionale al
posizionamento del locale ed al tipo di clientela a cui si
rivolge, al passo con le richieste del mercato
• Un ufficio acquisti che effettui acquisti oculati e mirati
• Personale motivato e formato, con compiti definiti
• Tanta Comunicazione, non solo dedicata al punto
vendita al fine di farsi conoscere ma anche dedicata al
prodotto attraverso la distribuzione di materiale
informativo e di comunicazione al consumatore,
usando sempre un linguaggio chiaro ed accattivante
Il nostro contributo per creare un
locale di successo
• Sviluppo dell’immagine complessiva del locale creando
uno stile personalizzato per quanto riguarda interni e
esterni, con impianti grafici ed allestimenti a tema
• adeguamento del locale chiavi in mano (oltre che alle
normative di legge) alle richieste del mercato anche
attraverso lo sviluppo di nuovi concept di pdv
• sviluppo dell’offerta food attraverso la realizzazione di
cibi caratterizzati da alta qualità al giusto rapporto col
prezzo e ricette esclusive create da chef executive
abbinati con vini e birre di qualità
Il nostro contributo per creare un
locale di successo
• Studio costante del mercato per formulare ed attuare
strategie competitive per i nostri locali clienti.
• sviluppo dell’offerta beverage attraverso ricette
esclusive in materia di spirits & mixology art /coffee art
• attività di comunicazione finalizzata allo sviluppo
dell’immagine, alla visibilità e alla rintracciabilità del
locale , all’acquisizione di nuovi clienti consumatori nei
singoli ristoranti oltre che alla costruzione
dell’awareness e del captive dei Brand dei format
• organizzazione di vere e proprie xperience sensoriali,
coinvolgendo il consumatore in una stimolante
esperienza sensoriale
Il nostro contributo per creare un
locale di successo
• attivazione di una centrale d’acquisto di prodotti e
servizi al fine di selezionare i fornitori attraverso la
differenziazione e caratterizzazione dell’offerta e la
realizzazione di economia di scala
• formazione e motivazione del team di lavoro, attraverso
la consulenza e l’organizzazione di corsi curati da
chef executive e bartender professionisti
• consulenza in project financing del progetto
•esposizione prodotti privilegiata (visual) e sviluppo
della marginalità
• sviluppo convenzioni con strutture dell’entertainment
(es. discoteche, stadio, parchi divertimento),
Il nostro contributo per creare un
locale di successo
Corner e store Pizzerie
Hamburgherie e steak
house di fassona
Baguetterie e Puccerie
Street food Store
Living Bar
a cosa stiamo lavorandoAttualmente stiamo lavorando allo sviluppo di queste attività
Ma siamo in procinto di presentare nuovi progetti