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8/2/2019 Un litro di luce
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E LUCE FUdi Donata Columbro
Reportage
8/2/2019 Un litro di luce
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Acqua, candeggina, una bottiglia di plastica e i raggi del sole. Di questo fatto il progetto Un litro diluce, portato avanti dalla fondazione MyShelter nelle Filippine. Materiale povero per un bene di lusso,in quei contesti di periferia dove il costo della bolletta della luce proibitivo per migliaia di persone.
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Davamo per scontata questa bottiglia di plastica, adesso non possiamo farne a meno, dice unanzia-
na di San Pedro, citt delle Filippine nella provincia di Laguna. La signora tra le protagoniste di un
video promozionale per diffondere il progetto Un litro di luce che da cinque mesi gira su YouTube
con una media di mille click al giorno. La bottiglia di plastica, che allorigine conteneva soda o bevande
gasate, arriva dalla discarica di Payatas e viene installata sui tetti di casa nelle periferie delle citt filip-
pine grazie a una rete di imprenditori sociali finanziati dalla fondazione MyShelter (in inglese il mio
rifugio). Una tecnologia semplice, low cost, alla portata di tutti e con un risvolto positivo sullambiente,
dal riciclo delle bottiglie alla riduzione di emissioni Co2 (una lampadina da 60 watt ne produce 39
grammi lora): il principio dellappropriate technology su cui si basano tutti i progetti dellorganizza-
zione fondata nel 2006 da Illac Diaz, imprenditore sociale filippino di origini italiane, con una specializ-
zazione ad Harvard e al Mit di Boston.
SPINTE ALLINNOVAZIONE
Ma come nasce lidea di usare bottiglie in plastica al posto delle lampadine? Si deve partire da un altro
progetto, quello delle scuole di plastica. Le teorie di Diaz nascono da una riflessione pi ampia sul
riscaldamento globale, di cui le Filippine subiscono ogni anno, con larrivo di uragani e tempeste, gli
effetti collaterali. Nel 2006 luragano Milenyo ha provocato centinaia di vittime e distrutto 2.700 scuo-
le per un totale di 747 milioni di $ di danni. Molti sono morti perch sono andati a ripararsi dentro que-
sti edifici che poi sono crollati racconta Diaz, allora abbiamo lanciato un contest internazionale, il
Design against the elements, per stimolare designer e ingegneri a confrontarsi con i problemi di un
ambiente con clima instabile e soggetto a frequenti disastri. Le Filippine sono colpite in media da 16
uragani allanno, di cui 5 altamente distruttivi: lultimo, luragano Washi, ha colpito il sud del paese a fine
2011 provocando pi di 800 vittime. Dal tipo di candidature al concorso per ci siamo accorti che la
maggior parte dei designer continuano a pensare alloccidentale, senza nessuna visione per gestire il
post-disastro. Il nostro scopo diventato capire come usare il design per aiutare le persone con un
modello replicabile ovunque nel mondo in caso di disastri naturali, spiega Diaz. Il Bottle school project
arrivato dopo queste riflessioni, insieme a una partnership con lazienda Sarap Magbago (la filiale di Pepsi
nelle Filippine) come parte di una campagna di sensibilizzazione e volontariato sulla raccolta differenzia-
ta. Era la soluzione ideale: ogni citt ha abbastanza materiale per costruire scuole ogni mese, basta
guardare nelle discariche, dice entusiasta Diaz, che a dicembre ha presentato i suoi progetti al Summit
sul clima di Durban.
Lo scorso marzo ho avuto la fortuna di partecipare alla costruzione di una scuola di plastica nella citt di
San Pablo, racconta una volontaria nel suo blog, ho imparato che una bottiglia piena di fango pi resi-
stente di un blocco di cemento e costa solo 1 peso. Costruire scuole con bottiglie di plastica moltoeconomico ma richiede molto lavoro, perci ho offerto il mio aiuto, scrive su musamanila.blogspot.com.
Dopo questa esperienza la fondazione ha cominciato a pensare ai bisogni del luogo: ad es., invece di
costruire finestre in vetro, che durante gli uragani possono rompersi e provocare vittime, si iniziato a
lasciare vuote alcune bottiglie di plastica per creare spazi trasparenti tra le pareti da cui entra la luce.
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In apertura: una donna
nello slum di San Pedro
mostra la sua casa
illuminata con le
bottiglie di plastica alla
candeggina. A fianco in
alto a sinistra: una foto
di Illac Diaz ideatore del
progetto Un litro di
luce. A seguire: il
recupero e la
lavorazione delle
bottiglie. A pagina 24
una commerciante
illumina il suo negozio
con le bottiglie di Diaz e
immagini degli slum di
Manila.
Foto della fondazione
MyShelter
Oggi sono 3 milioni le case senza elettricit nelle Filippine; il nostro obiettivo
portare la luce almeno a un milione di famiglie nel 2012
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E LUCE FU
Attraverso le bottiglie di plastica, la luce ha cominciato a passare anche attraverso le baracche alla
periferia di San Pedro e poi di Manila, la capitale filippina. Adesso mi chiamano Solar Demi raccon-
ta limprenditore locale Mang Demi, scelto dalla fondazione per portare avanti la missione di Un litro
di luce nel quartiere di Sitio maligaya, uno slum in periferia di San Pedro, dove le case costruite lungo
i binari della ferrovia sono cos vicine che non stato possibile inserire finestre. Prima se stavo in
casa potevo solo dormire, racconta una delle beneficiarie del progetto, dentro talmente buio che
non ti accorgi di quel che c per terra e puoi inciampare.
Solar Demi spiega come funziona la tecnologia per trasformare una bottiglia di plastica in una lampadi-
na a zero costi di consumo: Si prende una placca di metalli, si fa un buco e si infila dentro una botti-
glia. La si fissa con un po di colla, poi la si riempie con acqua filtrata e si aggiunge candeggina. A que-
sto punto si fissa la placca sul tetto della baracca con alcune viti per mantenerla stabile e la lampadina
comincia a funzionare. La lampadina in bottiglia emette la stessa quantit di luce di una lampadina da
55 watt e dovrebbe durare 5 anni.
Monico Albano, 46 anni, ha cinque bottiglie solari installate sul tetto della sua casa che condivide con
la figlia 22enne, il marito autista dautobus, e un nipotino di due mesi. Le mie bollette si sono dimez-
zate e ora i soldi risparmiati li usiamo per il cibo e i vestiti.
TECNOLOGIA LIBERA E DI MASSA
I progetti Un litro di luce e la Plastic bottle school sono disponibili su internet e liberi di essere copiati
e diffusi. Il lavoro della fondazione consiste nella semplice diffusione dei progetti e della filosofia
dellappropriate technology e del business sociale. Non si stratta di vero micro-credito spiega Diaz,
prestiamo tecnologia e materiale agli imprenditori locali che poi installano le lampadine per un costo
di 1 $ a famiglia, che risparmia 10 $ al mese di bolletta.
Solar Demi solo uno dei beneficiari del prestito di materiale e dei corsi della MyShelter, che si fonda
sul principio del people power movement: una struttura snella con un grande lavoro di formazione e
diffusione attraverso i social media dei progetti, che presto potrebbero coinvolgere comunit in
Colombia, India, Indonesia, Messico, Sudafrica, Vietnam e Vanuatu.
Finora sono state 25 mila le lampadine/bottiglie di plastica installate nelle periferie di Manila e San
Pedro, pi altre 100 mila a Cebu, seconda citt del paese.
Oggi sono 3 milioni le case senza elettricit nelle Filippine, il nostro scopo portare la luce almeno a
un milione di famiglie nel 2012, rivela Diaz. E probabilmente il team di MyShelter ci riuscir. Forti del
sostegno delle compagnie elettriche nazionali, ma soprattutto della determinazione di Illac, che ricorda
come la prima spinta a occuparsi del cambiamento sociale arriv dalle parole di Amy Smith, suadocente al Mit di Boston: In questa scuola formiamo le migliori menti del mondo e queste vanno a
occuparsi di come migliorare unauto o altri prodotti di consumo: voi giovani dovreste usare la vostra
intelligenza per cambiare il mondo. Illac lha presa in parola.
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Le bottiglie in plastica vengono usate anche per costruire finestre al posto di quelle
in vetro, che durante gli uragani possono rompersi e provocare vittime