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I testi sono tratti dal dossier monografico Ragazzi & Dintorni della rivista di formazione catechistica Catechisti parrocchiali, annata 2010/2011.

Le citazioni bibliche sono tratte da La Sacra Bibbia nella versione ufficiale a cura della Conferenza Episcopale Italiana

© 2008, Fondazione di Religione Santi Francesco d’Assisi e Caterina da Siena

Copertina e grafica di Ivo KaplunImmagine di copertina: © Freepik

PAOLINE Editoriale Libri

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UNA BUSSOLA PER ORIENTARSI

I doni dello Spirito è un percorso catechistico che, attraverso Bibbia, attualità, musica, cinema, accompagna catechisti e ragaz-zi a scoprire la centralità dello Spirito Santo, e dei suoi doni, nella vita di fede.

Non è raro arrivare alle soglie del sacramento della conferma-zione e restare muti di fronte a domande come queste: « Ma a che serve la cresima? ». « Perché ricevere di nuovo lo Spirito San-to? Quello dato nel Battesimo è scaduto? ». L’obiettivo da raggiun-gere, allora, deve essere uno, e chiaro da subito: far sì che lo Spirito Santo diventi per i ragazzi una presenza conosciuta, amica, di cui fidarsi. Ognuno di loro, al termine di questo per-corso dovrà essere in grado di sapere perché invocarlo, cosa chiedergli, cosa aspettarsi da lui. La sfida è dare concretezza e valore esistenziale a ciò che, troppo spesso, viene sentito dai ra-gazzi – e a volte anche da noi – come impalpabile e per questo distante e incomprensibile.

Le nove tappe che compongono l’intero itinerario, attraverse-ranno uno per uno tutti i sette doni. A introdurli ci sarà il primo capitolo sullo Spirito Santo. A conclusione del percorso – il nono capitolo / nona tappa –: idee e suggerimenti per vivere con con-sapevolezza, creatività ed entusiasmo la celebrazione della cre-sima e momenti ad essa affini o preparatori.

L’itinerario proposto è stato costruito con l’apporto di cinque au-tori, conosciuti nell’ambito della catechesi per ragazzi e adolescenti.

Don Tonino Lasconi introduce ogni tappa e si occupa dell’ap-profondimento biblico-pastorale.

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Fausto Negri dà voce alle sfide e contraddizioni che emergono dall’attualità.

Suor Mariangela Tassielli offre spunti per costruire percorsi catechistico-musicali e una preghiera per ogni tappa.

Cecilia Salizzoni propone un approfondimento attraverso un film.

Maria Teresa Panico suggerisce una vivace forma di verifica personale del cammino attraverso il test.

La sezione Attiviamoci offre spunti e idee per scoprire ulte-riormente, attraverso particolari dinamiche, ogni specifico dono dello Spirito.

Alla fine dell’intero percorso viene proposta una traccia per organizzare e animare un ritiro spirituale con i cresimandi, ormai prossimi a celebrare il sacramento della confermazione.

Si consideri che su ogni singolo aspetto – l’approfondimento biblico, le proposte musicali, il film… – si può costruire da uno a più incontri. Quindi le nove tappe che il testo propone potreb-bero dare vita a un itinerario lungo un intero anno pastorale.

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LO SPIRITO SANTOVita nuova nello Spirito

Nella Chiesa, da troppo tempo si trascura, o non si cura, la preghiera allo Spirito Santo. I cristiani, che abbondano in Padre Nostro, Ave Maria e preghiere ai santi, raramente si rivolgono allo Spirito. Non esiste, infatti, la tradizione di memorizzare, fin da bambini, invocazioni allo Spirito Santo. L’unico riferimento esplicito è rintracciabile nel segno di croce e nel Gloria al Padre… Troppo poco per educare alla preghiera personale.

I motivi di questa dimenticanza vanno cercati anche nella mancanza di immagini, elementi di fatto molto importanti per la fede. Nelle nostre chiese, infatti, c’è quasi sempre una « colom-ba », magari disegnata sulla volta dell’abside, oppure inserita in un quadro della Madonna, ma è troppo poco per creare familia-rità e confidenza.

È necessario recuperare questo vuoto. Le parole di Gesù – « Ma il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto » (Gv 14,26) – valgono anche per noi. Senza lo Spirito non siamo in grado di capire veramente la sua Parola. « Ma noi abbia-mo ricevuto lo Spirito Santo nel battesimo, nella cresima e in tutti i sacramenti! », obbietterà qualcuno. Vero! Ma i doni di Dio e tanto più « il dono » per eccellenza, cioè lo Spirito, non sono una magia, non agiscono se non li accogliamo consapevolmente e non li investiamo attivamente.

È necessario recuperare l’invocazione continua e insisten­te allo Spirito che, come raccontano gli Atti degli Apostoli, era

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il protagonista della Chiesa degli inizi. Quella Chiesa, infatti, non ci è descritta per la nostra erudizione, ma perché sia il modello a cui riferirsi.

Soltanto con la forte presenza dello Spirito la Chiesa può es-sere « colomba », cioè bella, fresca, attraente.

Soltanto con lo Spirito la Chiesa può essere « vento », cioè sempre nuova, sempre giovane, capace di rinnovarsi.

Soltanto con lo Spirito la Chiesa può essere « fuoco », cioè splendente, capace di illuminare e riscaldare la società.

Soltanto accogliendo il dono dello Spirito la Chiesa può diven-tare, a sua volta, dono e dispensatrice di doni. Gesù l’ha detto chiaro: « Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva. Questo egli disse dello Spirito che avrebbero rice-vuto i credenti in lui » (Gv 7,37-39).

Senza questo rifornimento, lo Spirito che spira dove vuole cerca altrove il modo per rendere bella la vita. Quante volte i non credenti hanno spinto i cristiani a rinnovarsi? Pensiamo agli scienziati, agli operai, alle femministe che hanno sospinto con forza gli uomini di Chiesa a uscire dalle loro pigrizie.

Impegniamoci, perciò, a pregare incessantemente lo Spirito perché ci renda cristiani lieti e fieri per una Chiesa capace di far ardere il cuore. Non sappiamo farlo? Se non ci vengono le paro-le, possiamo semplicemente ripetere con fede: « Spirito Santo, vieni! ».

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1. Tre immaginie una categoria

Nella Bibbia lo Spirito di Dio compare continuamente, fin dalla creazione, quando « aleggiava sulle acque » (Gen 1,2). È lui che sospinge Mosè, che dà coraggio a Giosuè, che ispira i profe-ti. È lo Spirito che inizia la nuova creazione, scendendo su Maria per far germogliare in lei Gesù (cfr. Lc 1,35).

Com’è lo Spirito? Come agisce? La Bibbia non lo spiega; sug-gerisce, però, qualcosa che, facendo parte della nostra esperien-za, ci permette di intuirne il volto e la sua azione.

La colomba. Quando Gesù, battezzato da Giovanni, esce dal Giordano, lo Spirito Santo scende su di lui « in forma corporea, come una colomba », mentre una voce dal cielo proclama: « Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento » (Lc 3,22). La colomba è bella, dolce, amabile. Si lascia prendere nelle mani. Nessun cacciatore oserebbe spararle. Essa è da sem-pre, fin dai tempi del diluvio universale (cfr. Gen 8,10-11), un simbolo di vita e di pace.

Il vento. Nell’incontro notturno con Nicodemo, Gesù cerca di fargli comprendere che si può rinascere di nuovo, « dall’alto », dallo Spirito… anche quando si è vecchi. Per farsi capire, ricorre a un’immagine: il vento, che « soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito » (cfr. Gv 3,4-8). Il vento rinnova l’aria, allonta-

bibbia

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na lo smog, ridona ossigeno al mare, ai laghi, ai fiumi – che, al-trimenti, diventerebbero stagni –, abbatte tutto ciò che è postic-cio, vecchio, ammuffito.

Il fuoco. Sugli Apostoli – che, invece di andare per le strade del mondo come Gesù aveva loro ordinato nel momento di tor-nare al cielo, se ne stano chiusi dentro una casa per paura dei Giudei – « venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso (di nuovo il vento!), e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo » (At 2,2-4). Il fuoco è luce, è calore, è crogiolo: purifica, elimina le scorie, disinfetta.

Lo Spirito ci rende colomba, vento, fuoco. Nello Spirito « colomba », anche noi possiamo diventare « amati » da Dio, in una profonda relazione di amore filiale, come ci assicura san Paolo: « Che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: “Abbà! Padre!” » (Gal 4,6). Nello Spirito, la nostra vita diventa bella per i suoi doni: « Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé » (Gal 5,22). Così la nostra vita diventa bella e simbolo di pace, proprio come la colomba.

Nello Spirito « vento », riceviamo la forza per rinnovarci con-tinuamente, per rinascere, per rimanere sempre giovani, per liberarci dallo smog del peccato, abbattendo le false sicurezze – le « opere della carne », come le chiama san Paolo – che inquinano la vita personale e sociale: « Inimicizie, discordia, gelosia, dissen-si, divisioni, fazioni, invidie » (cfr. Gal 5,19-21); e contro le quali mette in guardia: « Non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, con il quale foste segnati per il giorno della redenzione. Scom-paiano da voi ogni asprezza, sdegno, ira, grida e maldicenze con

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ogni sorta di malignità. Siate, invece, benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha per-donato a voi in Cristo » (Ef 4,30-32).

Nello Spirito « fuoco », possiamo diventare intelligenti, capaci cioè di comprendere la parola di Gesù, come egli stesso ci ha assicurato: « Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto » (Gv 14,26). Con la sua luce e il suo calore ricevia-mo la capacità di comprendere e praticare il suo comandamento: « Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri » (Gv 13,34).

Lo Spirito è dono. Non lo si può ottenere con la forza, possia-mo soltanto riceverlo da Gesù risorto: « Gesù disse loro di nuovo: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo” (Gv 20,21-22). Noi dobbiamo e possiamo soltanto invocarlo incessan-temente, come la Chiesa fa da sempre: « Spirito Santo, vieni! ».

Si dice che un’immagine valga più di molte parole. Ed è vero! L’immagine, infatti, è « evocativa », cioè « chiama fuori » significa-ti, sensazioni e riflessioni che non si esauriscono mai. E tutto ciò si applica benissimo anche allo Spirito Santo, tanto che la Bibbia, per parlarne, sceglie esattamente questa strada: vento, fuoco, colomba, acqua…

Attiviamoci:tutti in cerca dello Spirito

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Prendiamo sul serio, allora, le indicazioni della Scrittura e andiamo alla ricerca dello Spirito nei segni intorno a noi. Di seguito una proposta per attivare una ricerca creativa con i ragazzi.

• Cerchiamo i riferimenti allo Spirito Santo nella Sacra Scrit-tura. Se usiamo le concordanze online, scriviamo nell’apposita casella le parole: « spirito », « vento », « colomba », « acqua »; ci ver-ranno forniti tutti i versetti in cui esse compaiono. Nella versio-ne cartacea, invece, si fa la stessa operazione partendo dall’indi-ce analitico dei termini.

• Selezioniamo brevi frasi significative sullo Spirito e trascri-viamole su etichette adesive.

• Guidati dalle frasi della Bibbia, scattiamo alcune fotografieche esprimano aspetti propri dello Spirito.

• Incolliamo le foto su cartoncini e aggiungiamo la relativaetichetta.

• Allestiamo la mostra fotografica in parrocchia, completandoil percorso espositivo con le preghiere che si trovano su questo stesso volume o su altri testi1.

1 Un testo da cui attingere potrebbe essere: T. Lasconi, In preghiera con lo Spirito Santo, Paoline, Milano 20144.

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Queste pagine sono un'anteprima del testo

2. Una lettera aperta:parola allo Spirito

Carissimo/a,perché ti è così difficile capire « Chi Sono Io »? (Scusa le maiu-

scole, ma mi sembrano più che mai opportune).Io Sono lo Spirito di Gesù e vivo con lui e con Dio Padre.Sono come l’aria: forse sfuggo alla tua percezione immediata

perché agisco nel silenzio e costruisco senza fare rumore. Mi manifesto attraverso le azioni che compio e, perciò, soltanto prestando attenzione agli effetti del mio agire tu potrai percepi-re la mia presenza.

Pensa al vento. C’è qualcosa di più libero? Non puoi inscatolarlo, non puoi imbavagliarlo. Il vento non sta mai fermo: impedisce all’acqua dei laghi di imputridire, spinge le barche al largo. Al ven-to piace fare gli scherzi: rivolta gli ombrelli, scompiglia i capelli e fa volare via i cappelli… Il vento è creativo: quando soffia il ghibli nel deserto, le dune cambiano di aspetto. Il vento è sempre giovane, soffia soprattutto a primavera: porta i pollini e li mescola, corre in gara con gli uccelli del cielo, disperde le polveri dell’inverno.

Di me è piena la terra. Io Sono sempre all’opera nel mondo e lo faccio progredire.

Mi sono librato sulle acque primordiali e il caos si è trasfor-mato in cosmo armonioso.

Faccio germogliare la creazione affinché ogni essere umano possa nutrire la speranza del raccolto. Il legame tra me e ogni

attualita

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uomo e donna risale alle origini, nella notte dei tempi: sono il respiro di Dio, colui che presiede a ogni nascita, che dà la vita (come reciti tu stesso nel Credo).

Ho toccato Abramo, un pagano, e ne ho fatto il padre nella fede. Sono sceso su un giovane pastore, Davide, e ne ho fatto un re. Mi sono rivelato come brezza leggera a Elia, ed è diventato un profeta appassionato; come energia potente a Ezechiele, ed egli ha visto rianimarsi un popolo dalle ossa inaridite. Poi ho guardato una ragazza ebrea, Maria, e l’ho resa madre. Sono sceso su Gesù, sono rimasto su di lui, e lui è andato per il mondo, operando il bene per tutti. Ucciso dagli uomini, egli è risorto, mi ha soffiato – donato – sui suoi amici e ha infuso in loro la pace del cuore. La sua presenza è ancora viva in ogni parte del mondo, perché ogni giorno trasformo un pezzo di pane e un po’ di vino nel suo Corpo e nel suo Sangue. Scendo continuamente sui suoi discepoli ed essi da incerti diventano testimoni coraggiosi.

Io genero uomini interiormente liberi, responsabili e creativi. Aiuto il disordine a farsi ordine, la confusione armonia, la

deformità bellezza e la vecchiaia giovinezza. Io rendo possibile l’impossibile.

Sempre in movimento. Nessuno può vantarsi di possedermi: come si fa a stringere in pugno il vento? Nessun tempo e nessun luogo è privo della mia attiva presenza.

Sono presente nella fedeltà degli islamici, nelle verità dei buddisti, nella spiritualità degli indù, nella rettitudine dei non credenti.

Sono presente nella creatività degli artisti, nelle scoperte de-gli scienziati, nelle parole dei poeti, in ogni persona che ha in sé un autentico desiderio di cielo e di bellezza.

Dono coraggio a tutte le persone che non rinunciano mai all’amore.

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Assisto chi è in difficoltà, suggerisco le parole a chi è perse-guitato; sono la guida e la gioia di chi porta pace, carezze e sorrisi.

Guido la barca della Chiesa e la sciolgo dagli ormeggi, la spin-go al largo e dono forza ai rematori. Indico la rotta.

Tu la barca, Io il vento. Per quanto tesa, la vela da sola non basta per far avanzare la barca. Occorre il vento. Se però la vela non è tesa, anche il vento più favorevole non farà nulla. E poi c’è il timone per tenere la rotta. Ma nemmeno il timone da solo basta. Navigare è un gioco di alleanza tra vento, vela e timone.

Io Sono l’ossigeno della tua esistenza. Accoglimi senza barriere e resistenze. Sciolgo le cime che ti legano agli attracchi del tuo piccolo mondo e ti dono lo slancio per navigare in nuovi mari. Se diventerai permeabile al mio soffio, riuscirai nella dif-ficile impresa della libertà. Se ti affiderai a me, ti difenderò dai pirati che vogliono toglierti i tesori della vita. Chiamami! Bastano queste semplici parole: « Vieni, Santo Spirito, raddrizza in me ciò che è rigido e regalami i tuoi santi doni ».

Io sono sempre con te. Ma tu non andare da un’altra parte!

Una catechista propose ai suoi ragazzi di disegnare l’aria. Molti di essi rimasero per vari minuti in silenzio, non sapendo proprio che fare; poi consegnarono il foglio in bianco: « Come si può disegnare una cosa che non si vede? », commentarono.

Attiviamoci:disegnare l’aria

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Alcuni dei presenti, invece, avevano lavorato sodo. C’era chi aveva disegnato un filo con molta biancheria, mossa dal vento e volta tutta nella stessa direzione; chi aveva dipinto delle piante con le fronde piegate dalla medesima parte; chi aveva raffigura-to delle persone che camminavano curve, coi capelli arruffati, come se andassero contro una forza invisibile. Questi ragazzi avevano capito tutto. L’aria non si vede e non si può disegnare; tuttavia si avverte la sua presenza, osservandone gli effetti.

Provate a chiedere anche voi ai ragazzi del gruppo di farlo: di disegnare l’aria.

Quindi, dopo aver visto, le loro reazioni e le immagini che sceglieranno, attualizzate la dinamica: disegnate lo Spirito Santo in azione nella porzione di mondo in cui essi abitano.

La dinamica è la stessa: riconoscere lo Spirito dai suoi effetti nella vita delle persone.

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3. Un soffio per andare oltre

Lo Spirito, come vento, soffia… e non sai da dove viene e dove va! Una bussola, un orizzonte, un cannocchiale, un diario di bordo: tutto ciò ci è necessario per non perdere nulla di questa straordinaria avventura. Ma lo Spirito è di più, ed è questo ciò di cui essere consapevoli: è molto di più, infinitamente più di ogni definizione, di ogni canzone, di ogni risposta cercata o trovata. Il nostro impegno, lasciandoci affiancare e sostenere anche dal-le canzoni, sarà quello di restare in questa prospettiva tanto scomoda quanto avvincente: una prospettiva che, senza timore, chiamiamo prospettiva dell’oltre! « Oltre » nel cercare, nello scopri-re, nell’ascoltare, nello sperare, nel trovare, nell’invocare la presenza di colui che ci permette, ogni giorno, di sentire Dio presente in noi: questi è lo Spirito.

Proveremo a entrare in questo orizzonte, tappa dopo tappa, lasciando alle canzoni il compito di attualizzare – provocando-ci – i singoli doni che lo Spirito continua a seminare in ognuno.

L’àncora la lasciamo levare a Cerco la tua voce, canzone dei Gen Rosso, non recentissima quanto al testo, ma molto attuale nel suo ultimo arrangiamento. Con questo testo musicale, affian-cato da altre due canzoni di Giosy Cento e Paolo Spoladore, ini-zieremo la nostra esplorazione che ci porterà a scoprire e a dare voce non a uno Spirito santo e stantio, invecchiato da antiche formule e libri impolverati, ma a uno Spirito eternamente giova-ne, dinamico, effervescente, com’è frizzante ed effervescente la santità verso cui ci spinge.

musica

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Leviamo l’àncora, allora, e partiamo permettendo alle tre canzoni che vi propongo di gonfiare le vele della nostra fede.

Cerco la tua voce. È la prima canzone, tratta da « Zenit », dei Gen Rosso: ci permetterà di scoprire uno Spirito in azione.

Questa canzone, strofa dopo strofa, consente di entrare in contatto con lo Spirito, lasciando emergere domande dirette per scoprire come, nella quotidianità, egli parli e cambi la vita di tutti. Dopo l’ascolto si può chiedere ai ragazzi di ricostruire, alla luce del testo, le azioni dello Spirito Santo e i luoghi in cui agisce. Si potrebbero preparare cartelloni, power point o videoclip; o mettere questa ricerca in connessione con l’attività Tutti in cerca dello Spirito, proposta a pagina 11.

Sette note e uno Spirito. È la seconda canzone proposta, tratta da « Dio di frontiera », di Giosy Cento: ci aiuterà a capire quali importanti segreti lo Spirito ci mette tra le mani.

Ascoltare, scoprire, sentire, percepire lo Spirito è possibile per una persona in carne e ossa? Quali segreti abbiamo a nostra di-sposizione? Se provassimo a immaginare la vita come un gigan-tesco pentagramma, lo Spirito saprebbe mettere tra le nostre mani – se soltanto lo volessimo – sette note per creare nuove armonie di vita, per rinvigorire, rafforzare, rendere nuova ogni situazione. Sette note per sette doni: questa è la sfida; sette doni da imparare a valorizzare per costruire una vita positiva e interessante, proprio come farebbe un musicista costruendo una sinfonia con sole sette note.

Tu sei. Terza proposta, tratta dall’omonimo album « Tu sei », di Paolo Spoladore: ci insegna a pregare e a invocare lo Spirito. Ci offre una possibilità in più per pregare insieme, cantando, tra-sformando le certezze o le speranze in un’invocazione capace di diventare dialogo.

Sarebbe interessante che, a partire dalla prima strofa del canto – « Tu sei la prima stella del mattino, tu sei la nostra gran-

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Queste pagine sono un'anteprima del testo

de nostalgia, tu sei il cielo chiaro dopo la paura di esserci per-duti… » –, i ragazzi potessero chiedere alla gente della parrocchia, magari alla fine della messa domenicale e registrando le loro risposte: « Chi è per un cristiano lo Spirito? ». Potrebbero poi confrontarsi sulle risposte date dagli altri e sulle loro possibili risposte. Quindi sarebbe opportuno provocare in loro una rispo-sta alla conseguente domanda: « Chi è per me lo Spirito? Come lo conosco? Quanto lo conosco? Credo veramente che esista? ».

Passo necessario: fornire ai ragazzi, volta per volta, il testo su cui lavorare. Ed è opportuno a questo proposito consegnare loro i testi man mano che servono, senza mai alcuna anticipa-zione.

Questo primo step è solo lo start del cammino: è fondamen-tale perciò non pretendere dai ragazzi risposte preconfezionate, apprese da un testo o dette più per compiacimento che per con-vinzione. Per costruire un reale cammino che tocchi le corde della vita è fondamentale garantire loro un clima sereno in cui essi possano esprimere ciò in cui credono e il catechista o l’ani-matore possa ascoltare senza formulare giudizi.

Per questo è importante non ridurre tale percorso a un singo-lo incontro: sarebbe infruttuoso e sostanzialmente impossibile da realizzare. Altresì, sarà importante garantire per ogni incontro un po’ di tempo da dedicare a eventuali dibattiti, da suscitare o provocati dagli stessi ragazzi. I loro feedback, le battute, le do-mande, la voglia o meno di conoscere sono la possibilità concre-ta che ogni catechista o animatore ha per capire realmente come il cammino stia procedendo e se ci sia o meno un’assimilazione a livello esistenziale.

Ognuna delle tre canzoni proposte può essere il nucleo portan-te di un incontro attorno cui far convergere lavori di ricerca per-sonale, realizzazioni in gruppo, dibattiti tra gruppi e in assemblea.

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Se è vero che le canzoni vi offrono l’opportunità di parlare dello Spirito Santo in generale, un ulteriore passo da fare, prima di iniziare gli incontri sui singoli doni, consisterebbe nell’aiutare i ragazzi a cogliere in modo globale tutti i sette doni. Alla luce della canzone di Giosy Cento si potrebbe attivare un brainstorming per dire quali sono, che cosa sono, a che cosa servono, come si attivano.

Realizzare dei cartelloni iniziali – uno per ogni dono, anche solo con il nome del dono e alcune parole-chiave emerse nel brainstorming –, da riprendere e completare a ogni tappa, potreb-be essere un buon modo per partire dalla loro esperienza e sin-tetizzare di volta in volta il percorso fatto insieme.

Un diario di bordo può essere un importante esercizio e uno scrigno per custodire la memoria e le relazioni. Chiedete ai ra-gazzi di costruirlo per annotare, a livello personale, le tappe del percorso che vivrete insieme. Vi potranno trovare spazio i testi delle canzoni accanto alle quali scriveranno le loro impressioni, le dinamiche personali suggerite, gli appunti e le domande. Sarà uno strumento prezioso per ricordare le piccole grandi scoperte, i desideri, le emozioni, i passi in avanti!

Tra le prime cose da poter scrivere nelle pagine iniziali del diario troviamo le domande. Domande dirette che aiutano i ra-gazzi a percepire una maggiore concretezza e familiarità nel rapporto con lo Spirito Santo. « Dove sei? Come ti possiamo tro-vare? Come riuscire ad ascoltarti? Dove cercarti? Chi sei concre-

Attiviamoci:il diario di bordo

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tamente? Che cosa puoi darci? Cosa potremmo chiederti per essere esauditi? »: queste sono solo alcune… ma aiutate i ragazzi a scriverle, senza preoccuparsi delle risposte. Le domande danno voce ai dubbi, ai pensieri non espressi, alla curiosità, elemento fondamentale di ogni cammino.

A questo proposito sarebbe molto interessante far scrivere ai ragazzi, personalmente, una lettera allo Spirito, permettendo che ognuno dica ciò che avrebbe sempre voluto e non ha mai osato esprimere. La lettera potrebbe essere la prima pagina del diario di bordo.

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cinema

4. Se la musica chiama

« Ascolta! La senti? La musica! Io la sento dappertutto: nel vento, nell’aria, nella luce… È intorno a noi. Non bisogna fare altro che aprire l’anima. Non bisogna fare altro che ascoltare ». Inizia così il film di Kirsten Sheridan, La musica nel cuore - August Rush: con la voce di un bambino e suoni d’ambiente a cui seguo-no le immagini di un campo di grano mosso dal vento, dove lo stesso bambino dirige un’immaginaria sinfonia naturale.

È August Rush, anche se, al momento, si chiama Evan Taylor. Ha 11 anni e vive in un istituto per ragazzi senza famiglia dove – come dice lui – hanno provato a fargli perdere la speranza diritrovare i genitori. Ma lui è convinto che loro ci siano e che lo abbiano sempre voluto; e crede che proprio la musica sia l’ele-mento che li unisce, quella che alla fine li farà ritrovare, se sol-tanto lui imparerà a suonarla…

Succede così che una sera, seguendo il richiamo di una cam-pana tubolare suonata dal vento, Evan lascia l’istituto e inizia la sua singolare ricerca. A New York incontra il « Mago », un musi-cista di strada che vive di espedienti insieme a ragazzini che suonano per lui. Sarà lui a scoprire il suo talento musicale e a battezzarlo con il nome d’arte « August Rush ». Poi, però, le cose cambiano e August si ritrova a vagare solo, di notte, per le strade della città, fin quando la musica lo fa approdare in una chiesa proprio mentre un coro gospel sta facendo le prove. Una bambi-na di nome Hope (Speranza) gli offre un posto per dormire e gli rivela che la musica – quella che lui ha sempre solo « sentito

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dentro » – si può addirittura scrivere sul pentagramma. Grazie al pastore della chiesa il piccolo prodigio arriverà alla Julliard School, dove studierà il linguaggio musicale e comporrà una sinfonia che sarà suonata al concerto di fine anno dell’Accademia, a New York, al Central Park. Là finalmente il miracolo tanto atteso si compirà…

Raccontata così, potrebbe sembrare una storia improbabile e un po’ artificiosa. Ma la forza di questo piccolo film, di forte pre-sa emotiva, non sta nella trama che ricalca gli stereotipi classici della fiaba, bensì nel modo in cui dà forma visiva e sonora alla « fede » di August. È il piano della « rappresentazione » quello che conta: il modo in cui il film riesce a mettere in scena « la Musica » come linguaggio dell’universo, che attraversa la creazione, tra-sforma in armonia suoni diversi e dissonanti, dà senso e speran-za agli smarriti, chiama a unità le vite degli individui. Questa musica è espressione dello Spirito, che mette – chi sa stare in ascolto – in contatto con l’origine di tutto. Come il piccolo August e, prima di lui, i suoi genitori.

« Sai che cos’è la musica? È una congiunzione armonica tra tutti gli esseri viventi. È Dio che ci ricorda che esiste qualcos’al-tro in questo mondo! ». La natura simbolica del discorso filmi-co è svelata dalla figura ambigua e contraddittoria del Mago. È lui a suonare la musica che fa incontrare Laila e Louis, i genitori del protagonista; è lui a dare ad August lo strumento per esprimersi e un nome nuovo. Questo Mago sembra rappre-sentare la libertà dello Spirito: quel vento che soffia dove vuo-le, di cui senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va (cfr. Gv 3,8).

Intuizione e libertà, tuttavia, hanno bisogno di limiti, così come il talento musicale ha bisogno di disciplina e di studio per realiz-zarsi e non disperdersi. Anche nella vita dello Spirito, quello che

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prima ha aiutato può poi trasformarsi inavvertitamente in tenta-zione, e portare fuori strada. Perciò bisogna essere desti, attenti a riconoscere i segni, pronti a correggere la rotta. Come August che, proprio quando sta per realizzare il suo sogno, sembra lasciarsi convincere dal Mago a mollare tutto per tornare sulla strada. In realtà, al termine della giornata lo lascerà definitivamente per dirigere la sua composizione: quella sinfonia sarà ascoltata da migliaia di persone e porterà a compimento la sua ricerca.

La musica nel cuore - August Rush è uno di quei film rari che hanno la semplicità e lo spessore di una parabola.

TITOLO: La musica nel cuore - August RushREGIA: Kirsten Sheridan

GENERE: drammaticoORIGINE: USA 2006

DURATA: 100’

Fate attenzione agli elementi che compongono la musica di August: dove nasce? Fuori o dentro August? Tutti possono sen-tirla? Che cosa permette di trasformare i rumori in armonia?

Schedadel film

Per scandagliareil racconto

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Fate attenzione al montaggio sonoro che collega il concerto di Laila con quello di Louis: che cosa vuole comunicare?

Nella vita quotidiana siamo circondati da una miriade di ru-mori diversi: artificiali, naturali, suoni, voci di persone… Vi è mai capitato di fare come August: vi siete fermati ad ascoltare? Non una musica registrata su un device, sparata negli orecchi attraverso una cuffietta che vi separa dal resto del mondo, ma i suoni del mondo intorno a voi.

« Io credo nella musica così come certe persone credono alle favole », dice August all’inizio del film. « Mi piace immaginare che quello che sento sia un dono di mia madre e di mio padre... For-se le note che sento sono le stesse che hanno sentito loro la sera che si sono conosciuti… Forse è così che si sono trovati, forse è così che troveranno me. Io credo che un giorno, tanto tempo fa, loro abbiano sentito la musica e l’abbiano seguita ».

Vi è mai capitato di cogliere qualche suono (il richiamo di un uccello, la voce di una bambina, le note di una canzone portate dal vento...) che aveva un collegamento diretto con la vostra vita e che sembrava dare risposta a una vostra domanda?

Da sempre Dio si serve di segni per comunicare con le per-sone, segni nascosti dentro la natura e dentro la vita di tutti i giorni che, però, possono assumere un significato speciale per qualcuno, rivelandogli chi è veramente e a che cosa è chiamato.

A volte sono segni visivi – come l’arcobaleno o una stella –, altre volte sono sonori: conoscete la storia di Samuele? E quella del profeta Elia?

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Queste pagine sono un'anteprima del testo

5. Persone di SpiritoNon è facile « capire » lo Spirito! Eppure, la sua presenza ac-

compagna la nostra vita, aiutandoci a scoprire sempre meglio Gesù e a essere suoi testimoni. Hai mai pensato al tuo atteggia-mento nei suoi confronti? Scoprilo con il test!

Test

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64

2

5

Il vento che soffia:

A) diventa fastidioso.B) trasporta le cose.C) crea scompiglio.

Una serratura che si apre con difficoltà:

A) è da sostituire.B) bisogna aprirla con at-

tenzione.C) si romperà presto.

Quando guidi scooter o bicicletta:

A) sei attento alla strada.B) ascolti musica, corren-

do per la via.C) ti guardi intorno.

Ti è mai capitato di ascoltare il tuo respiro?

A) No, tanto è una cosaautomatica.

B) Sì, per concentrarti eritrovarti.

C) Sì, in palestra o dopouna corsa.

Per fare un albero:

A) ci vuole la terra.B) ci vuole tanto tempo!C) ci vuole un frutto.

Un cielo pieno di nubi:

A) nasconde il sole.B) mette tristezza.C) promette pioggia.

987Come sono le tue mani?

A) Pulite.B) Sempre aperte.C) Spesso in tasca.

Ti senti più:

A) aereo.B) mongolfiera.C) deltaplano.

Hai mai avuto una colle­zione (monete, figurine…)?

A) Sì, ci vuole pazienza eattenzione.

B) No, è roba da vecchi.C) Sì, ma non la si riesce

a completare.

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A 1 2 3 1 2 3 2 1 3

B 2 3 2 3 1 2 3 2 1

C 3 1 1 2 3 1 1 3 2

Da 9 a 14 punti: LO SCONOSCIUTOIl concetto di Trinità ti mette in difficoltà. L’idea, poi, dello Spirito

Santo come Persona presente nel mondo ti è proprio difficile da dige-rire! Questo Spirito dov’è, che cosa fa? Per te resta un mistero. Cura la tua fede per rendere profonde e vigorose le radici! Altrimenti, vedere i frutti sarà un’impresa, e lo Spirito Santo resterà una parola scritta in un libro antico.

Da 15 a 21 punti: LUCE TRA LE NUBILo Spirito Santo è per te come il sole che fa capolino dalle nubi in

una giornata di tempo incerto: lo vedi, sai che c’è, ma poi scompare perché lo perdi di vista. A volte credi di aver compreso la sua potenza; altre volte ti sfugge. Vai oltre le nubi, approfondisci la conoscenza per scoprire la forza e l’azione vivificante e attuale, del Paraclito.

Da 22 a 27 punti: LA PRESENZA DI DIOEcco come intendi lo Spirito Santo: presenza di Dio nel mondo. Non

è importante il millennio in cui vivi, ma l’azione reale e sostanziosa della terza Persona della Trinità che senti e vedi intorno a te. E si rico-noscono in te anche alcuni frutti dello Spirito (pazienza, gioia, bontà…). Coltiva sempre l’amicizia con lo Spirito per ottenere i germogli e i frutti dell’amore.

I risultati

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6. Spirito Santo,scendi su di noi

La preghiera potrebbe essere fotocopiata e consegnata alla fine dell’intera tappa, come punto di arrivo e affidamento al Signore dell’intero percorso vissuto, degli impegni presi, dei sì decisi nel cuo-re. Ma potrebbe essere consegnata anche all’inizio della tappa e pregata a ogni incontro, riaffidando ogni singolo passo al Signore.

Queste indicazioni sono valide anche per tutte le successive tappe in cui, di volta in volta, la preghiera verrà riproposta: sarà sempre nuova e appropriata al cammino vissuto.

Scendi, Spirito di Dio! Scendi, soffio di vita,scendi, amore inarrestabile; scendi, energia incontenibile.

Tu puoi rendere nuova la nostra vita,insegnarle a guardare gli altri con gli occhi,trasformare il cuore e sciogliere ogni suo timore.

Tu ci raggiungi lì dove siamo, e ci tiri fuori da ogni rifugio, ci riporti alla luce,sciogli ogni catena e ci liberi da ogni paura.

Vieni, Spirito di Dio, tu conosci il nostro cuore, accompagni ogni nostro passo, non ci abbandoni nella tentazione,ci sostieni in ogni scelta, ci spingi verso Dio. Amen.

preghiera

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Queste pagine sono un'anteprima del testo

Una bussola per orientarsi pag. 5

LO SPIRITO SANTOVita nuova nello Spirito » 7

1. Bibbia • Tre immagini e una categoria » 9 Attiviamoci: tutti in cerca dello Spirito » 11

2. Attualità • Una lettera aperta: parola allo Spirito » 13 Attiviamoci: disegnare l’aria » 15

3. Musica • Un soffio per andare oltre » 17 Attiviamoci: il diario di bordo » 20

4. Cinema • Se la musica chiama » 22 Scheda del film » 24 Per scandagliare il racconto » 24

5. Test • Persone di Spirito » 26

6. Preghiera • Spirito Santo, scendi su di noi » 28

SAPIENZAUna via da percorrere » 29

1. Bibbia • Il gusto di Dio » 31 Attiviamoci: il sapore della vita » 33

2. Attualità • La saggezza del cuore » 35 Attiviamoci: inizia dalle cose semplici » 37

3. Musica • Oltre l’invisibile » 40 Attiviamoci: nel cuore di Dio » 43

INDICE

4. Cinema • Come una brezza… pag. 45 Scheda del film » 47 Per scandagliare il racconto » 47

5. Test • Il gusto del bene e del bello » 49

6. Preghiera • Sale della terra » 51

INTELLETTOUn vaccino sicuro » 53

1. Bibbia • Per guardare oltre » 55 Attiviamoci: vedere come Dio » 57

2. Attualità • Sondare le profondità del mistero » 59 Attiviamoci: nel mare della vita » 61

3. Musica • Scoprire se stessi » 63 Attiviamoci: fotografando il cuore » 66

4. Cinema • Nel fondo dell’anima » 67 Scheda del film » 69 Per scandagliare il racconto » 70

5. Test • Un dono da comprendere » 71

6. Preghiera • Donaci luce! » 73

CONSIGLIOUno contro tutti » 75

1. Bibbia • Un dono per costruire il bene » 77 Attiviamoci: verso una nuova mentalità » 80

2. Attualità • Il Maestro interiore » 81 Attiviamoci: un consiglio da chi? » 83

3. Musica • Verso la giusta direzione » 85 Attiviamoci: ascoltare il cuore » 88

4. Cinema • La coscienza di Sophie pag. 90 Scheda del film » 92 Per scandagliare il racconto » 92

5. Test • Tu o lo Spirito? » 94

6. Preghiera • Il soffio leggero di Dio » 96

FORTEZZAForti o palestrati? » 97

1. Bibbia • La misteriosa fortezza » 99 Attiviamoci: forza o fortezza? » 102

2. Attualità • Fuori la grinta, ragazzi! » 103 Attiviamoci: « straordinari » nel quotidiano » 106

3. Musica • « Levate l’àncora: dritta tutta! » » 108 Attiviamoci: questa la direzione, questa la decisione » 111

4. Cinema • Storpio, il Potente » 112 Scheda del film » 114 Per scandagliare il racconto » 114

5. Test • Una forza inesauribile » 116

6. Preghiera • Vieni nei nostri cuori » 118

SCIENZADov’è la maiuscola? » 119

1. Bibbia • Scienza per veri scienziati » 121 Attiviamoci: stupore, emozione e… » 124

2. Attualità • Comprendere le connessioni » 126 Attiviamoci: in armonia con l’universo » 129

3. Musica • Vedere, esplorare, capire… » 130 Attiviamoci: per ringraziare » 133

4. Cinema • A occhi aperti pag. 135 Scheda del film » 137 Per scandagliare il racconto » 138

5. Test • Conoscere per capire » 139

6. Preghiera • Insegnaci tu… » 141

PIETÀFratelli o …? » 143

1. Bibbia • Il dono della pietà » 145 Attiviamoci: un’intervista su Dio » 148

2. Attualità • Diventare un « salva-gente » » 150 Attiviamoci: la mia preghiera » 153

3. Musica • Per aggrapparsi a Dio » 154 Attiviamoci: a braccia aperte » 157

4. Cinema • Guidato dal cuore » 160 Scheda del film » 162 Per scandagliare il racconto » 163

5. Test • L’amore soprattutto » 164

6. Preghiera • In te un rifugio » 166

TIMOR DI DIO« Non hanno più paura di nulla! » » 167

1. Bibbia • Ma il timore non è paura » 169 Attiviamoci: il Dio in cui crediamo » 172

2. Attualità • La risposta è nel vento… dello Spirito » 173 Attiviamoci: no alla paura degli altri » 176

3. Musica • La vela e il soffio dello Spirito » 178 Attiviamoci: spinti dallo Spirito » 180

4. Cinema • Quando il timore non c’è pag. 182 Scheda del film » 184 Per scandagliare il racconto » 185

5. Test • Senza paura » 186

6. Preghiera • Come vela al vento » 188

LA CRESIMAAndati via o mai entrati? » 189

1. Bibbia • Inventare vie nuove » 191 Attiviamoci: un sigillo indelebile » 194

2. Attualità • Cresima è crescita » 196 Attiviamoci: il fiume e il mare della vita » 198

3. Musica • Cantando il nostro sì » 200 Attiviamoci: una cena speciale » 202

4. Cinema • Il giardiniere di Dio » 204 Scheda del film » 206 Per scandagliare il racconto » 206

5. Preghiera • I doni dello Spirito in noi » 208 La traccia per vivere il ritiro » 209

Tonino Lasconi: sacerdote, parroco e autore di libri e spetta-coli musicali dedicati al mondo della formazione dei ragazzi e di tutti coloro che vogliono crescere nella fede.

Fausto Negri: già insegnante di religione a Salsomaggiore, è laico impegnato nell’ambito della pastorale parrocchiale. Insieme a Luigi Guglielmoni ha pubblicato per Paoline numerosi testi, per adulti e ragazzi, frutto del loro lavoro pastorale.

Mariangela Tassielli: suora paolina, musicologa e blogger, lavora nella formazione dei catechisti ed è autrice di percorsi di spiritualità e catechesi, anche nel web.

Cecilia Salizzoni: esperta in linguaggi audiovisivi, si occupa, per l’Ufficio Comunicazioni della Diocesi di Trento, di formazio-ne ai linguaggi e alla cultura dei media e di animazione delle Sale della Comunità.

Maria Teresa Panico: docente di scienze e matematica, for-matasi per oltre 20 anni alla scuola dell’Oratorio di Don Bosco ha proseguito la sua formazione extra-professionale, approfon-dendo i temi della Media Education. Si occupa dell’educazione e delle problematiche di ragazzi, pre-adolescenti, adolescenti e giovani.

gli autori

Stesso stile, stessi autori, stesso metodo del testo I doni dello Spirito. Ciò che cambia è il contenuto naturalmente. Gesti e paro-le d’amore è un percorso catechistico che mira ad accompagnare i ragazzi alla scoperta della opere di misericordia. Troppe volte la fede resta qualcosa di puramente intellettuale, troppo poco incisiva nelle scelte dei nostri ragazzi. Il testo offre ai catechi-sti che lavorano con adolescenti e preadolescenti idee, sugge-rimenti itinerari, esperienze da vivere perché la misericordia diventi azione e stile nella vita quotidiana di ognuno.

€ 14,00 228H 9

ISBN 978-88-315-4845-8

A che cosa serve la cresima? Cos’è lo Spirito Santo? Perché riceverlo di nuovo? Non basta il battesimo?

I doni dello Spiritoè un percorso catechistico che, attraverso Bibbia, attualità, musica, cinema, accompagna catechisti e ragazzi a scoprire la centralità dello Spirito Santoe dei suoi doni nella vita di fede. L’obiettivo da raggiungere: far sì che lo Spirito Santo diventi per i ragazzi una presenza conosciuta, amica, di cui fidarsi, da cui lasciarsi portare.Le tappe dell’itinerario toccano, uno per uno, tutti i doni dello Spirito. A conclusione del percorso vengono offerte ideee suggerimenti per vivere con consapevolezza, creatività ed entusiasmo la celebrazione dellacresima e momenti ad essa affini o preparatori.

Tutte le sezioni sono ricche di dinamichee attività da usare in gruppo, per un maggiore coinvolgimento dei preadolescenti e adolescenti.