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R E G I O N E S I C I L I A N A ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE UNA NUOVA STRUTTURA NEL COMPARTO ANTINCENDI BOSCHIVI DELLA REGIONE SICILIANA OBIETTIVO: ADEGUARE, MIGLIORARE E POTENZIARE L’AZIONE DI DIFESA DAGLI INCENDI UFFICIO SPECIALE SERVIZIO ANTINCENDI BOSCHIVI (Legge regionale 15 maggio 2000 n.10, art.4 comma 7) Maggio 2004

UNA NUOVA STRUTTURA · interventi di programmazione e di prevenzione nel settore dell’antincendio boschivo è stato istituito ai sensi dell’art. 4 della L.r. 15/05/2000 n. 10,

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R E G I O N E S I C I L I A N A ASSESSORATO AGRICOLTURA E FORESTE

UNA NUOVA STRUTTURA NEL COMPARTO ANTINCENDI BOSCHIVI

DELLA REGIONE SICILIANA

OBIETTIVO: ADEGUARE, MIGLIORARE E POTENZIARE L’AZIONE DI DIFESA DAGLI INCENDI

UFFICIO SPECIALE SERVIZIO ANTINCENDI BOSCHIVI (Legge regionale 15 maggio 2000 n.10, art.4 comma 7)

Maggio 2004

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Redatto a cura UFFICIO SPECIALE SERVIZIO ANTINCENDI BOSCHIVI

(Legge regionale 15 maggio 2000 n. 10, art. 4 comma 7)

Coordinamento generale

Ing. MARIO ARRIGO

Redazione e impostazione grafica

Ing. MARIO ARRIGO

Dott. AMLETO TOCCO

Sito Web: http://usaib.it http://www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste E-mail: [email protected]

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INDICE PRESENTAZIONE INTRODUZIONE LE STRUTTURE REGIONALI DEL COMPARTO FORESTALE……………………........................................................... pag. 1 COMPETENZE DELLE STRUTTURE REGIONALI IN MATERIA DI ANTINCENDIO BOSCHIVO……………………………….......... pag. 2 LINEE DI ATTIVITA’DELL’UFFICIO……….................................... pag. 4 PIANIFICAZIONE…………………………………………………......... pag. 5 PIANO REGIONALE DI PROTEZIONE DELLE FORESTE CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI……………………………………………………………….. pag. 5 CARTA OPERATIVA DELLE AREE A RISCHIO INCENDI………………………… pag. 6 PIANO DI DIFESA DELLA VEGETAZIONE DAGLI INCENDI……………………... pag. 7 NUOVO PROGRAMMA DI VIGILANZA………………………….. pag. 10 TELERILEVAMENTO…………………………………………………….. pag. 12 SISTEMA TERRESTRE……………………………………………………... pag. 13 SISTEMA AEREO………………………………………………………….. pag. 17 PROGETTI OPERATIVI…………………………………………….. pag. 18 IL GUARDABOSCHI……………………………………………………… pag. 18 MAPPATURE AREE BRUCIATE……………………………………………. pag. 21 CARTA OPERATIVA DELLE AREE A RISCHIO INCENDI………………………. pag. 24 EVENTI…………………………………………………....................... pag. 26 NOTIZIE STAMPA…………………………………………………… pag. 28

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PRESENTAZIONE Gli incendi boschivi possono essere considerati come una delle maggiori cause dell’impoverimento e del deterioramento del patrimonio boschivo siciliano. La Regione Siciliana nell’ambito di una azione politica tesa alla conservazione e al riassetto del territorio ha emanato, nell’ambito forestale, la L.r. del 6 aprile 1996, n. 16, dando un notevole contributo all’attività antincendio. Grazie a questa azione volta al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia degli interventi di programmazione e di prevenzione nel settore dell’antincendio boschivo è stato istituito ai sensi dell’art. 4 della L.r. 15/05/2000 n. 10, l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, che nasce dall’esigenza di creare una nuova struttura, nel comparto antincendi boschivi in Sicilia, capace di dare un ulteriore contributo agli strumenti di pianificazione, con competenze specifiche necessarie per la realizzazione di programmi e progetti di rilevante entità e complessità tesi ad adeguare, migliorare e potenziare l’azione di difesa dagli incendi. Anche se di recente istituzione l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi ha già dato il suo valido apporto al comparto antincendio regionale con l’istituzione del “Guardaboschi”, la pubblicazione del documento di programmazione “Carta Operativa delle aree a rischio incendio” e la redazione del “Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi”. La pubblicazione del presente documento ha lo scopo di avvicinare il cittadino alla Pubblica Amministrazione facendo conoscere, in particolare, l’attività che viene svolta dall’ Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, il quale assume un ruolo strategico nella conservazione e difesa dagli incendi del patrimonio boschivo. Il documento, altresì, vuole concorrere alla crescita di una maggiore coscienza civica per la salvaguardia dell’ambiente.

On. Giuseppe Castiglione Assessore Regionale Agricoltura e Foreste

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INTRODUZIONE

Gli incendi boschivi rappresentano ancora oggi, una delle principali cause del depauperamento e del degrado del patrimonio boschivo isolano. In ciò, concorre anche la mancanza diffusa di un senso civico che consideri il patrimonio ambientale e forestale come bene “proprio”e non come “terra di nessuno”. In tale situazione di degrado, lo studio del contesto territoriale, sociale ed ambientale è il primo passo per definire e mettere a punto strategie mirate per arginare, contenere e contrastare il fenomeno degli incendi boschivi. In tal senso, la Regione Siciliana con la legge regionale del 6 aprile 1996 n. 16 ha introdotto alcune novità di carattere normativo estendendo l’attenzione e gli interventi di prevenzione non soltanto alle zone boscate, ma soprattutto “Alla protezione del patrimonio forestale pubblico e privato, dei terreni agricoli del paesaggio e degli ambienti naturali in genere”. Con l’emanazione della Legge Quadro n. 353 del 21 novembre 2000 e delle successive “linee Guida”, gli interventi pianificatori nel settore dell’antincendio boschivo hanno subìto un ulteriore sicuro rinnovamento. Entrambe le leggi, infatti, affrontano il problema degli incendi boschivi attraverso una strategia mirata e programmata a livello territoriale, incentivando le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva, con la conseguente conservazione del patrimonio forestale, anziché privilegiare la fase emergenziale legata allo spegnimento degli incendi stessi. Sulla base delle disposizioni normative di cui sopra, l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, istituito ai sensi dell'art. 4 della L.R. n. 10 del 15 Maggio 2000 per la realizzazione di programmi specifici nel comparto dell’antincendio boschivo, intesi ad adeguare, migliorare e potenziare l'azione di difesa dagli incendi, ha articolato la redazione del “Piano per la difesa della vegetazione dagli incendi”, previsto dall’art. 34 della L.R. 16/96. L’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi è, quindi, un “struttura” agile che ha svolto e svolge la propria attività in modo assolutamente innovativo “orizzontale”, mettendo a fattore comune tutte le risorse disponibili nel territorio e coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali (Amministrazione Regionale, Province Regionali, Comuni, Enti

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Parco, Enti Gestori delle Riserve Naturali, Università), sulle problematiche connesse al complesso settore dell’antincendio. L’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, con la redazione del “Piano Regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi”, ha colmato una “vacatio” programmatica di ben sei anni (31 dicembre 1997), contribuendo in modo determinante all’attività di pianificazione nel comparto antincendio, che, comunque, non può essere considerato un evento, occasionale e straordinario, né tanto meno un punto di arrivo della pianificazione stessa. Essa deve essere il riferimento per le successive elaborazioni “ordinarie” ed aggiornamenti più completi ed esaustivi che tengano conto dell’incendio quale “fenomeno” le cui componenti risultano dinamiche nel tempo e nello spazio, concetti esternati nella stessa Legge Quadro 353/2000. L’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, infine, con la presente pubblicazione, ha voluto dare un quadro completo sull’attività già svolta e attualmente in itinere, cercando di fornire agli utenti (Amministrazione regionale, Comuni, Province Regionali, Enti Parco, Enti Gestori di Riserve Naturali e privati) un servizio attraverso l’utilizzo di informazioni, cartine ed anche moduli che possono essere visionati e scaricati, per un rapporto diretto con chi opera nel settore dell’antincendio, al fine di definire programmi mirati al contenimento degli incendi boschivi.

Ing. Mario Arrigo Direzione

Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi

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LE STRUTTURE REGIONALI DEL COMPARTO FORESTALE

Nell’ambito dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura e delle Foreste, si individuano nel comparto forestale le seguenti strutture:

Dipartimento Regionale delle Foreste Azienda Regionale Foreste Demaniali Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi

Alle predette strutture più in generale si attribuiscono le seguenti competenze: Dipartimento Regionale delle Foreste:

Corpo Forestale Economia Forestale e Bacini Montani Antincendio Boschivo

Il Dipartimento è costituito da “Servizi” centrali e da nove “Servizi”periferici provinciali, identificati come Ispettorati Ripartimentali delle Foreste. Azienda Regionale Foreste Demaniali:

Gestione del demanio forestale regionale Gestione dei demani forestali comunali in affidamento Gestione delle riserve naturali in affidamento Interventi di qualificazione ambientale e iniziative economico-produttive di

incentivazione L’Azienda è costituita da “Servizi” centrali e da nove“Servizi” periferici provinciali, identificati come Uffici Provinciali Azienda.

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Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi

Realizzazione di progetti e programmi al fine di adeguare, migliorare e potenziare l’azione di difesa dagli incendi.

L’Ufficio Speciale è stato istituito con Deliberazione della Giunta Regionale n. 272 del 28 maggio 2001, ai sensi dell’art. 4, comma 7, della legge regionale 15 maggio 2001, n.10. E’ una struttura “agile” che svolge la propria attività in senso “orizzontale” operando tramite l’impiego coordinato di più strutture organizzative , anche appartenenti a diversi assessorati

COMPETENZE DELLE STRUTTURE REGIONALI IN MATERIA DI ANTINCENDIO BOSCHIVO

I compiti di pianificazione, previsione, prevenzione e lotta attiva nel comparto antincendi boschivi sono svolte dalle seguenti “Strutture”:

Dipartimento Regionale delle Foreste

Attività ordinaria operativa del comparto antincendi boschivi per il tramite dei “Servizi “ periferici dipendenti dallo stesso Dipartimento:

Servizio Antincendi Boschivi

sala radio regionale emergenza 1515 nucleo operativo telecomunicazioni procedure ed attivazione intervento mezzi aerei regionali e

statali (C.O.A.U.) statistica degli incendi attuazione Piano antincendi

Servizi : Ispettorati Ripartimentali delle Foreste

lotta attiva contro gli incendi boschivi attuazione Piano antincendi

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Azienda Regionale Foreste Demaniali Attività ordinaria di prevenzione per il tramite dei “Servizi” periferici dipendenti dallo stesso Dipartimento.

interventi di prevenzione diretta interventi di prevenzione indiretta

Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi Attività innovativa e straordinaria per adeguare, migliorare e potenziare l’azione di difesa dagli incendi boschivi, tramite l’impiego coordinato di strutture operative, anche appartenenti a diversi Assessorati.

pianificazione definizione e implementazione di mappe dinamiche di rischio incendio nuovo programma di vigilanza finalizzato alla prevenzione degli incendi

dolosi telerilevamento, innovazioni tecnologiche e applicazioni sperimentali definizione e attuazione di iniziative formative nel settore antincendio

boschivo studio e coordinamento della vigente normativa in materia di antincendio iniziative ed attività in sinergia con il Dipartimento Regionale delle Foreste

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LINEE DI ATTIVITA’ DELL’UFFICIO

INDIRIZZO: Via Trinacria n.36 - 90144 PALERMO

FAX: 091 6964647

E-MAIL: [email protected]

SITO WEB: www.usaib.itwww.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste

DIREZIONE:

Ing. Mario Arrigo, tel. 091.6964628 –091. 518171 fax 091.6781436 Email: [email protected] [email protected]

PIANIFICAZIONE: Arch. Rita Sanfilippo, tel. 091.6964646 Email: [email protected] - [email protected]

TELERILEVAMENTO: Sig. Amleto Tocco, tel. 091.6964645 Email: [email protected][email protected]

SVILUPPO:

M.llo F.le Pasquale Palilla,tel. 091.6964627 Email: [email protected] - [email protected] M.llo F.le Vincenzo Ciaravino, tel. 091.6964627 Email: [email protected] - [email protected]

AFFARI GENERALI: Sig.ra Cinzia Martino, tel. 091.6964629 Email: [email protected] - affarigenerali@usaib

AMMINISTRAZIONE: Sig. Alfonso Guttilla, tel. 091.6964622 Email: [email protected][email protected]

SEGRETERIA:

Sig. Vincenzo Cirà , tel. 091.6964687 Email: [email protected] - [email protected]. F.le Cosimo D'Ancona, tel. 091.6964629 Email: [email protected] - [email protected]

CONSEGNATARIO: Sig. Alfonso Guttilla, tel. 091.6964622 Email: [email protected] - [email protected]

VICE CONSEGNATARIO: M.llo F.le Pasquale Palilla, tel. 091.6964627 Email: [email protected] - [email protected]

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PIANIFICAZIONE

La conservazione e la difesa della vegetazione e più specificatamente del patrimonio boschivo costituisce un impegno complesso che, in termini di gestione e controllo di qualunque sistema, non può essere affidata al caso. Un'attenta pianificazione regionale, intesa come documento di studio e di programmazione, che venga considerata ordinaria attività per tenere conto dell’evoluzione dinamica del rischio degli incendi, è necessaria per il raggiungimento di migliori risultati. Sia la normativa comunitaria che quella nazionale, oltre a quanto previsto in ambito regionale, prevedono l'adozione, da parte di ciascuna regione, di appositi piani di protezione del territorio contro gli incendi boschivi.

Piano Regionale di protezione delle foreste contro gli incendi boschivi

Redatto ai sensi dell'art. 3 del Regolamento CE n. 2158/92 è stato aggiornato nel dicembre 2001, per il periodo 2002-2006. E’ stato approvato con Decreto dell’Assessore dell’Agricoltura e Foreste n. 99100 del 31 dicembre 2002.

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Consente di accedere ai fondi comunitari al fine di svolgere una più efficace azione di contrasto del fenomeno degli incendi boschivi. Il “Piano” è stato trasmesso al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali – Direzione Generale delle Risorse Forestali Montane ed Idriche per essere inoltrato alla Comunità Europea, con nota dell’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi n. 07 del 18.02.2002.

Carta operativa delle aree a rischio incendi

E’ stata redatta dall’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi nel giugno del 2003. Rappresenta una anticipazione dei contenuti del nuovo “Piano regionale per la difesa della vegetazione dagli incendi”, in corso di approvazione. Contiene delle importanti informazioni pianificatorie che si inseriscono nell’attività di previsione, prevenzione e lotta attiva in linea con i contenuti delle legge regionale n. 16 del 6 aprile 1996 e la legge quadro n. 353 del 21 novembre 2000. La carta è stata ottenuta attraverso l’elaborazione GIS di carte tematiche.

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Piano per la difesa della vegetazione dagli incendi

Il primo “Piano regionale di difesa dei boschi dagli incendi e di ricostituzione forestale” è stato redatto ai sensi della Legge del 1° marzo 1975 n. 47 ed è stato approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 244 del 27.10.1978. Il secondo “Piano regionale di difesa dei boschi e delle aree protette dagli incendi” è stato redatto ai sensi della Legge regionale del 5 giugno 1989 n. 11, art. 16, e della Legge n. 47/1975 ed è stato approvato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 264 del 01.06.1994. Successivamente alla redazione del “Piano Regionale” del 1994, che ha inteso prendere in considerazione anche le aree protette, sono intervenuti elementi di novità soprattutto da un punto di vista normativo.

La Legge regionale del 6 aprile 1996 n. 16, infatti, all’art. 34, comma 1, ha stabilito che entro la data del 31 dicembre 1997 doveva essere approvato, con decreto del Presidente della Regione, su proposta dell’Assessore Regionale per l’Agricoltura e le Foreste, il nuovo “Piano per la difesa della vegetazione dagli incendi”. Con la nuova denominazione la suddetta legge ha, innanzitutto, esteso l’attività di previsione e di prevenzione del rischio di incendi non soltanto alle zone boscate, ma soprattutto “alla protezione del patrimonio forestale pubblico e privato, dei terreni agricoli, del paesaggio e degli ambienti naturali” in genere.

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Il problema degli incendi boschivi può essere, infatti, contrastato efficacemente soltanto attraverso una strategia pianificata e programmata a livello territoriale che tenga conto delle quattro fasi della filiera: Pianificazione – Previsione – Prevenzione – Lotta Attiva .

Con l’emanazione, poi, della “Legge quadro in materia di incendi boschivi” del 21 novembre 2000 n. 353 si dà un nuovo taglio al contenuto degli strumenti pianificatori da parte delle regioni nel settore dell’antincendio, puntando ad una programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, sulla base di “Linee Guida” e di direttive deliberate dal Consiglio dei Ministri. Le innovazioni introdotte dalla legge nazionale n. 353/2000 hanno lo scopo, infatti, di promuovere l’attività di previsione e prevenzione, attraverso una drastica riduzione delle cause d’innesco d’incendio anziché intervenire soltanto su quegli interventi legati alla fase emergenziale dello spegnimento degli stessi. Le “Linee guida” di cui alla legge 353/2000, approvate con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20.12.2001 (pubblicato sulla G.U. n. 48 del 26.2.2002), forniscono alle regioni le indicazioni generali circa i contenuti essenziali dei piani regionali per la lotta agli incendi, il cui obiettivo è la “riduzione delle superfici boscate percorse dal fuoco”, che ogni regione adeguerà alle singole esigenze e particolarità. La Regione Siciliana, avvertita la necessità di attenzionare meglio le problematiche del comparto antincendio boschivo ha così, istituito con deliberazione della Giunta di Governo del 28 maggio 2001 n. 272, ai sensi della legge regionale 15 maggio 2000 n. 10, art. 4 comma 7, l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi per la realizzazione di programmi specifici e progetti di rilevante entità e complessità, al fine di adeguare, migliorare e potenziare l’azione di difesa degli incendi. Tra le competenze attribuite all’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi c’è anche la redazione del nuovo “Piano per la difesa della vegetazione dagli incendi”.

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In attuazione della normativa regionale n. 16/96, nazionale n. 353/00 e delle relative linee guida, l'Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi ha avviato il processo pianificatorio, con il coinvolgimento di strutture ed organismi diversi che hanno dato un contributo, in termini di documentazione e dati, alla stesura del “Piano” stesso, ultimandone la redazione nell’ottobre del 2003.

L’Assessore Regionale dell’Agricoltura e delle Foreste visto il “Piano” lo ha sottoposto all’esame della competente IV Commissione Legislativa “Ambiente e Territorio”, che lo ha esitato, nella seduta del 19/05/2004, con parere favorevole, per la successiva approvazione da parte del Presidente della Regione

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NUOVO PROGRAMMA DI VIGILANZA

L'evoluzione dinamica del rischio degli incendi boschivi rappresenta una continua e grave minaccia all'intero ecosistema. Per tale motivo l'Amministrazione Forestale ha sempre prestato la massima attenzione all'attività di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi che deve essere considerata come obiettivo da perseguire costantemente. Il raggiungimento di migliori risultati in tutte le fasi della filiera della lotta agli incendi boschivi porta necessariamente a mirare ad una più incisiva azione di prevenzione, impegnandosi nello studio di nuove soluzioni per ottimizzare le risorse impiegate nel settore e valorizzare quelle ancora non utilizzate. L’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, volendo apportare un nuovo contributo al comparto antincendio, ha redatto il nuovo programma di vigilanza finalizzato alla prevenzione degli incendi di origine dolosa per intensificare l'azione di controllo del territorio, mettendo a fattore comune le risorse disponibili e coordinandone l'intervento. Nasce così l’idea del “ Progetto Guardaboschi ”che in prima istanza conta sul prezioso ausilio delle "Guardie Volontarie Venatorie ed Ambientaliste" iscritte alle rispettive Associazioni di cui alla Legge regionale n. 33 dell'1 Settembre 1997. Il contributo attivo del Volontariato, soprattutto nel periodo a maggior rischio d'incendi, conferisce al Corpo Forestale della Regione Siciliana, a cui si intestano le funzioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza, un valore aggiunto che gli consente di potere espletare l'attività investigativa in maniera più incisiva per contrastare l'azione delittuosa dei reati connessi agli incendi boschivi.

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Il Guardaboschi”rap- presenta soltanto uno degli aspetti all’interno del nuovo Programma di vigilanza finalizzato alla prevenzione degli incendi dolosi". L'Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi prevede di predisporre un efficace e coordinato piano di interventi di più ampio respiro da attuare sull'intero territorio regionale, coinvolgendo rami diversi della pubblica amministrazione e le forze di Volontariato in genere. Le applicazioni di nuove tecnologie finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi non sono escluse dal “Programma” ma vanno ricercate e sperimentate.

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TELERILEVAMENTO

I sistemi di telerilevamento per l’avvistamento ed il monitoraggio automatico degli incendi boschivi assumono una grande importanza nell’ambito dell'attività di previsione e prevenzione del rischio incendi.

Tali sistemi sono da considerarsi ad integrazione e non solo del sistema di avvistamento tradizionale su torrette presidiate da personale stagionale.

Quello terrestre è stato attivato in via sperimentale su buona parte del territorio del Parco delle Madonie.

Quello aereo è in corso di sperimentazione e consente di privilegiare le aree con orografia accidentata e scarsamente visibili ad alto rischio. Consente inoltre l’impiego nelle operazioni di bonifica per la rilevazione di eventuali focolai latenti.

Entrambi possono ritenersi uno strumento valido di applicazione:

quello terrestre potrà essere esteso nelle zone di particolare interesse ambientale e naturalistico e nelle aree a maggiore rischio di incendio, dove comunque risulta scarsa la tradizionale copertura di avvistamento.

quello aereo va applicato ed utilizzato su ampia scala ed in tutti i casi di bonifica di un incendio di particolare rilevanza, pensando anche a mezzi innovativi con possibilità di impiego nelle ore notturne

L'Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, a tal riguardo, avendo tra le proprie competenze anche lo studio di nuove tecniche di telerilevamento, intende avviare iniziative specifiche per l'applicazione di nuove attività di previsione basate su tali tecniche, in sinergia, anche, con il Dipartimento Regionale delle Foreste.

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Sistema terrestre

Il sistema integrato di monitoraggio elettronico antincendi boschivi, nel visibile e nell’infrarosso, è stato attivato in Sicilia su buona parte dell’area del Parco delle Madonie dall’ Amministrazione Forestale, a partire dall’anno 2000.

Detto sistema, presente anche in altre regioni, è stato realizzato con la concessione di un contributo statale straordinario finalizzato alla realizzazione di sistemi organici di comando e controllo per la prevenzione degli incendi boschivi, ai sensi dell’articolo 30 bis del D.L. 28.12.1989 n.415, convertito in Legge 28.02.1990 n.38.

Il sistema SRI-10 è stato progettato e costruito, con le procedure dell’appalto concorso, dalla Società Alenia.

L’impianto è caratterizzato da una architettura di tipo modulare il cui modulo base è composto da un Centro di Comando e Controllo (COL) e da una o più Unità Periferiche di Rilevamento (UPR).

Ogni modulo base può essere distribuito sul territorio in modo da coprire l’intera aerea in esame e può essere collegato ad un centro di controllo gerarchicamente superiore a livello Provinciale (COP) e Regionale (COR).

Il sistema di monitoraggio elettronico installato nel Parco delle Madonie, in provincia di Palermo, consente di rilevare i focolai latenti al loro insorgere ed è così composto:

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N. 1 Centro Operativo Locale (COL), presso il Distaccamento Forestale di Polizzi Generosa;

Il sistema comprende, inoltre, i seguenti sottosistemi:

N. 5 Unità Periferiche di Rilevamento (UPR): UPR 1 UPR 2

UPR 3

UPR 4 UPR 5

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N. 1 Ripetitore Attivo di Monte Mufara

Le 5 unità periferiche di rilevamento (U.P.R.) effettuano il monitoraggio del territorio di pertinenza mediante la strumentazione costituita da un sensore termico a raggi infrarossi e da una telecamera brandeggiabile. I dati rilevati vengono trasmessi da ciascuna UPR al COL tramite collegamento in ponte radio, per l’elaborazione e la successiva utilizzazione. Presso il COL è installata una centralina meteo costituita da una unità di elaborazione dati e dei seguenti sensori: direzione e velocità del vento, temperatura, umidità, pressione, radiazione solare e pluviometro. Il COL è dotato, inoltre, di terminale radio ricetrasmittente per le necessarie comunicazioni con la struttura operativa antincendio.

Detto sistema si basa essenzialmente sull’impiego di apparati sensibili alla radiazione infrarossa emessa dal focolaio, quando le variazioni termiche superano determinati livelli stabiliti da algoritmi matematici.

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Più precisamente il sistema svolge le seguenti funzioni:

permette la valutazione del rischio di incendio consente l’avvistamento e la localizzazione del focolaio su cartografia tematica, in tempi reali riporta l’allarme alla centrale da cui può disporsi l’immediato invio dei mezzi antincendio, senza il bisogno di ulteriori verifiche ed accertamenti prevede attraverso un sistema integrato di elaborazioni, sulla base dei dati meteorologici e delle informazioni raccolte in loco, l’evoluzione dell’incendio su apposita cartografia tematica sorveglia l’area anche durante e dopo lo spegnimento

Il Sistema SRI-10 viene attivato nel periodo della campagna estiva antincendio, ed ha una capacità operativa di 24 ore su 24; può rilevare un incendio delle dimensioni di 6 metri quadri ad una distanza di 10 Km.

Il sistema consente, inoltre, la piena integrazione con i sistemi informativi, dipendenti dal Ministero per il coordinamento della Protezione Civile - Centro Operativo Aereo Unificato, nonché con il sistema satellitare ARGO.

Tuttavia va osservato che ad oggi tale sistema non ha espresso in pieno e con continuità la sua funzionalità per carenza di personale all’uopo da destinare nella sede del COL.

Altresì, l’evoluzione tecnologica nel campo informatico porta ad un necessario adeguamento del sistema.

Pertanto, per una maggiore efficacia, efficienza ed economicità risulta necessario pensare ad una configurazione più pratica e funzionale dello stesso sistema.

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Sistema aereo

Per il sistema aereo di rilevamento i velivoli vengono dotati di sensori infrarossi per la rilevazione di focolai latenti.

Particolarmente utile può risultare, inoltre, l’uso di tale mezzo nelle operazioni di bonifica di un’ area percorsa dal fuoco al fine di individuare la presenza di eventuali braci sotto le ceneri, che possono causare la ripresa dell’incendio.

L’impiego di tale sistema è stato sperimentato su tutto il territorio regionale nel corso della campagna estiva 2003, contestualmente al lavoro aereo di mappatura delle aree bruciate.

L’appalto è stato aggiudicato in data 10 dicembre 2002, mediante pubblico incanto, alla Società Transavio s.p.a., che ha proposto l’esecuzione del servizio tramite l’impiego di un velivolo monorotore ad ala alta fissa PIPER PA -18, utilmente accessoriato.

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PROGETTI OPERATIVI

“Il Guardaboschi“

Con riferimento all'attività di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, l'Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi ha redatto il "Nuovo programma di vigilanza" finalizzato all'azione di controllo del territorio per arginare il fenomeno, purtroppo frequente, degli incendi di origine dolosa. All'interno del suddetto programma riveste particolare importanza il progetto denominato "Il Guardaboschi", che si avvale principalmente dell'ausilio delle Guardie volontarie venatorie ed ambientaliste iscritte alle rispettive Associazioni di cui alla L.R. 1 settembre 1997, n. 33, nella certezza che la presenza sul territorio delle forze del volontariato possa costituire un valido deterrente nei confronti dei criminali, degli incendiari e dei piromani.

Tra le associazioni contattate, hanno manifestato la propria disponibilità a partecipare a questa iniziativa quelle sottoelencate:

Arcicaccia; Associazione Libera Caccia; Federazione Siciliana della Caccia; Rangers d'Italia; Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro.

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Nel corso dell'anno 2002 si è così pervenuti alla stipula dei protocolli d’intesa con le predette Associazioni per l'impiego nel progetto di n. 204 guardie volontarie, di cui 60 nell'ambito della provincia di Palermo e 144 in quella di Catania.

Nel corso dell'anno 2003 si è provveduto ad apportare un primo aggiornamento al progetto operativo, avviando contatti con nuove Associazioni e con quelle già partecipanti al progetto, per l'implementazione dello stesso sia dal punto di vista dei volontari partecipanti quanto dell'estensione dell'attività ad un maggior numero di province dell'isola, pervenendo al perfezionamento dei protocolli d'intesa per l'impiego in tutte le province dell'isola di n. 344 volontari appartenenti alle citate Associazioni, come da successivo prospetto.

Associazioni Venatorie ed Ambientaliste partecipanti al Progetto

Associazione/Provincia e n° volontari Agr

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Arcicaccia 19 7 26

Associazione Nazionale Libera Caccia 28 28

Associazione Nazionale Rangers d'Italia 12 18 34 64

Federazione Siciliana Caccia 34 52 11 45 19 25 3 189

Unione Nazionale Enalcaccia Pesca Tiro 37 37 Totale volontari per provincia 34 12 154 34 11 52 19 25 3 344

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Questa attività di vigilanza antincendio costituisce un valore aggiunto all’attività del Corpo Forestale della Regione Siciliana. E’ svolta soprattutto nei periodi e nelle aree di maggior rischio incendio individuate nella “Carta operativa delle aree a rischio incendio”, documento di programmazione redatto dall’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi e pubblicato nel giugno del 2003. Al progetto Guardaboschi si intende conferire il più ampio respiro teso al coinvolgimento del volontariato in genere.

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Mappatura aree bruciate

Nell'ambito degli interventi rivolti al potenziamento dell'azione di difesa dei boschi dagli incendi, un aspetto che merita particolare attenzione è il rilievo delle superfici percorse dal fuoco, tenendo conto, inoltre, di quanto previsto dalla Legge quadro in materia di incendi boschivi 353/2000. Il Dipartimento Regionale delle Foreste, quale struttura operativa del comparto antincendio boschivo, ha inteso proporre l’esecuzione del servizio sperimentale di lavoro aereo per la mappatura delle aree bruciate e per la perlustrazione del territorio, ad integrazione del preesistente servizio di lavoro aereo per la lotta contro gli incendi boschivi.

In tal senso, si è avvalso della collaborazione dell’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, quale nuova struttura istituita, ai sensi dell’art. 4 comma 7 della l.r. 10/2000, al fine di adeguare, migliorare e potenziare l’azione di difesa dagli incendi. Ciò in considerazione che tra le attività ascritte al medesimo Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi risultano oltre che la pianificazione, anche la definizione ed implementazione di mappe dinamiche di rischio incendi, il telerilevamento e l’ applicazione sperimentale di tecniche innovative e ogni altra iniziativa di supporto da realizzare d’intesa con il Dipartimento Regionale delle Foreste.

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A tal fine, l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi ha elaborato, in data 13.08.2002, il progetto operativo “per la prestazione del servizio sperimentale di lavoro aereo per la mappatura delle zone bruciate e per la sorveglianza del territorio al fine di migliorare e potenziare l’azione di difesa dei boschi dagli incendi nella Regione Siciliana”.

L’appalto è stato aggiudicato in data 10.12.2002, mediante pubblico incanto, alla Società Transavio S.p.a., che ha proposto l’esecuzione del servizio con l’impiego di un velivolo monomotore ad ala alta fissa, PIPER PA18, utilmente accessoriato come da capitolato.

L’attività è stata avviata in data 26 giugno 2003, a seguito della stipula del contratto in data 14.05.2003, dall’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi, incaricato dal Dipartimento Regionale delle Foreste per il coordinamento e l’attuazione del servizio.

La mappatura delle zone bruciate ed in particolare delle aree boschive percorse da incendi ha lo scopo di acquisire utili elementi per la realizzazione delle mappe dinamiche di rischio incendi e per ogni forma di tutela del territorio.

I rilievi, per quanto oggi risulta visibile, hanno interessato gli incendi segnalati a mezzo modelli AIB/FN relativamente agli anni 2001 e 2002. Altresì, sono stati effettuati alcuni rilievi relativi al 2003.

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La perlustrazione del territorio consiste in un’azione di prevenzione atta a scoraggiare l’azione devastante dei criminali, incendiari e piromani.

La mappatura delle aree bruciate consente, in particolare, di:

fornire ai Comuni interessati da incendi boschivi utili elementi per attivare il censimento catastale delle aree bruciate al fine dell’imposizione del vincolo di cui all’articolo 10 della Legge 353/2000

fornire utili elementi per la redazione delle mappe dinamiche di rischio incendi

fornire utili elementi per il “Servizio di previsione del pericolo di incendi”

fornire utili elementi per la programmazione, progettazione esecutiva e realizzazione degli interventi di sistemazione idraulica e idraulico-forestale ricadenti nei bacini idrografici montani

fornire utili elementi al Corpo Forestale per una più incisiva azione investigativa per gli incendi dolosi

realizzare una banca dati digitale e georiferita di tutti gli incendi

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Carta operativa delle aree a rischio incendi

Nel Giugno del 2003 l’Ufficio Speciale Servizio Antincendi Boschivi ha redatto lo strumento pianificatorio denominato “Carta Operativa delle aree a rischio di incendio”, con la relativa cartina a scala 1:400000. La metodologia adottata per la formulazione del suddetto strumento pianificatorio è stata quella di porsi come obiettivo, attraverso l’elaborazione di carte tematiche e sulla base della banca dati sugli incendi verificatisi nel periodo 1986 – 2002, la riduzione delle superfici percorse dal fuoco, attraverso una serie di interventi specifici ed economicamente accessibili, in quelle aree a maggior rischio di incendi, nonché mediante una riorganizzazione del comparto.

Da un’attenta lettura del documento in argomento appare chiaro come, su un fronte di 312 comuni interessati da incendi boschivi, suddivisi prima in sei classi di superficie boscata media percorsa dal fuoco (0-5; 5-10; 10-15; 15 -20; 20 -40; 40-103) e successivamente in tre serie di eventi (superficie inferiore a 10 ha; superficie compresa tra 10 e 40 ha; superficie superiore a 40 ha), l’indagine sia stata poi ristretta, volutamente attraverso un’analisi ragionata, a 123 comuni per il raggiungimento degli obiettivi,

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La “Carta Operativa delle aree a rischio di incendio” ha una valenza triennale ( 2003 -2006) ed è stata approvata con Decreto Assessoriale n. 99120 del 23/09/03, pubblicato nella G.U.R.S. n.45 del 17/10/03.

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EVENTI 12/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Catania,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con l’Associazione Nazionale Libera Caccia.

12/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Catania,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’Arci Caccia – Comitato Federativo Siciliano - .

13/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Palermo,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’ Arci Caccia – Comitato Federativo Siciliano - .

13/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego delle guardie volontarie

venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro.

13/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Catania,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

13/08/2002 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Palermo,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

29/07/2003 Firmato a parziale modifica e integrazione il nuovo protocollo di intesa

per l’impiego, nella provincia di Catania, delle guardie volontarie venatorie ed ambientalistiche nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

29/07/2003 Firmato a parziale modifica e integrazione il nuovo protocollo di intesa

per l’impiego, nella provincia di Palermo, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

29/07/2003 Firmato, il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di

Caltanissetta, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’Associazione Rangers Italia.

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30/07/2003 Firmato a parziale modifica e integrazione il nuovo protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Catania, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con l’Associazione Nazionale Libera Caccia.

31/07/2003 Firmato a parziale modifica e integrazione il nuovo protocollo di intesa

per l’impiego, nella provincia di Catania, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con l’Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro.

04/08/2003 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di

Agrigento, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

04/08/2003 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Messina,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

04/08/2003 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Ragusa,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

04/08/2003 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Siracusa,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

04/08/2003 Firmato il protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Trapani,

delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi”, con la Federazione Siciliana della Caccia.

01/10/2003 Firmato, alla presenza dell’On. Assessore Giuseppe Castiglione, il

protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Enna, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’Associazione Rangers Italia.

01/10/2003 Firmato, alla presenza dell’On. Assessore Giuseppe Castiglione, il

protocollo di intesa per l’impiego, nella provincia di Catania, delle guardie volontarie venatorie ed ambientaliste nell’ambito del “Progetto Guardaboschi” con l’Associazione Rangers Italia.

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NOTIZIE STAMPA

27/05/2002 Giornale di Sicilia Ambientalisti in campo. Con i vigili del fuoco e il Corpo forestale – Associazione contro gli incendi – 14/08/2002 Giornale di Sicilia Prevenzione incendi. Reclutati anche i volontari della Federazione della caccia. 01/09/2002 La Protezione Civile Il Guardaboschi

Italiana n° 7 01/10/2002 La Protezione Civile “A Palermo e a Catania i Italiana n° 8 Guardaboschi sono già operativi”01/08/2003 Nuova Sicilia Agricola Redatta a cura dell’ “Ufficio Speciale” n° 8/9 Una carta operativa per le aree a rischio incendi. 10/08/2003 Giornale di Sicilia La mappa delle aree a rischio in

Sicilia. E’ Messina la provincia dove i pericoli sono maggiori. Seconda Palermo.10/08/2003 La Repubblica Una carta del rischio incendi per i boschi della Sicilia. La Regione avvia anche il servizio di controllo Aereo . 10/08/2003 La Sicilia La prima mappa delle aree minacciate. Incendi, la Sicilia a rischio. “In trincea senza mezzi, né fondi “12/08/2003 La Repubblica Un’estate senza roghi per la Sicilia è un record.

Castiglione: ”Abbiamo un sistema collau- dato e la Mappa del rischio”. 24/08/2003 Giornale di Sicilia Una “Carta del rischio”è stata messa a

punto dalla Regione con uno studio suidanni provocati dal fuoco dal 1986 al 2002.”Strumento utile per la preven-zione”

Sedici anni di incendi in provincia: a Chiusa il record di verde bruciato. 01/09/2003 La Repubblica “Incentivo per i forestali se i boschi non bruciano”

La Regione cerca ricette antipiromani.06/11/2003 La Sicilia Barrafranca. I Rangers autorizzati a svolgere prevenzione antincendio nei boschi.