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9 Lezione CONCETTI BASE UNITÀ 2 Le caratteristiche delle acque marine Le principali caratteristiche dell’acqua marina sono la salinità, ossia la quantità di sale disciolta nell’acqua, e la tempera- tura. La temperatura dipende dal riscal- damento causato dal Sole e varia a secon- da della latitudine, delle stagioni e della profondità dei mari. Negli ambienti fred- di, così come nelle stagioni fredde, anche la temperatura delle acque è più fredda. L’acqua superficiale, più a contatto con i raggi del Sole, è più calda dell’acqua del- le profondità marine, dove la luce del So- le ha più difficoltà ad arrivare. I movimenti delle acque marine I movimenti delle acque marine sono di tre tipi: onde, maree, correnti. Le onde si formano per l’azione del vento che, soffiando sulla superficie dell’acqua, solleva verso l’alto le particelle d’acqua. Le onde sono tanto più alte quanto più forte è il vento e quanto più lunga è la distanza che possono percorrere senza incontrare barriere. Le maree sono movimenti periodici di in- nalzamento e abbassamento del livello del mare, provocati dalla forza di attrazione esercitata dalla Luna e dal Sole sulla Terra. L’alta marea copre parte delle coste, men- tre con la bassa marea l’acqua arretra. Le correnti marine sono masse d’acqua che scorrono come fiumi all’interno del mare e che si creano per la differenza di temperatura e densità fra le acque: le ac- que più fredde e dense scorrono in profon- dità rispetto a quelle più calde e meno dense. Mari e coste Che cos’è il mare Il mare è l’insieme delle acque salate che circondano continenti e isole e che ricoprono oltre il 70% della superficie terrestre. In geografia si distingue tra mari e oceani: si tratta in realtà della medesima massa d’acqua, che assume nomi diversi a seconda di dove si localizza. Infatti sono chiamati mari le parti di oceano più vicine alla terraferma. MOVIMENTI CARATTERISTICHE MARE salinità, temperatura onde, maree, correnti azione delle onde: modellamento delle coste 62 Insenatura: piccola rientranza riparata Promontorio: territorio roccioso che si protende nel mare Falesia: parete che si erge ripida sul mare Isola Stretto Baia Penisola Costa alta Faraglione

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9Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

Le caratteristichedelle acque marine Le principali caratteristiche dell’acquamarina sono la salinità, ossia la quantitàdi sale disciolta nell’acqua, e la tempera-tura. La temperatura dipende dal riscal-damento causato dal Sole e varia a secon-da della latitudine, delle stagioni e dellaprofondità dei mari. Negli ambienti fred-di, così come nelle stagioni fredde, anchela temperatura delle acque è più fredda.L’acqua superficiale, più a contatto con iraggi del Sole, è più calda dell’acqua del-le profondità marine, dove la luce del So-le ha più difficoltà ad arrivare.

I movimentidelle acque marineI movimenti delle acque marine sono ditre tipi: onde, maree, correnti. Le onde si formano per l’azione del ventoche, soffiando sulla superficie dell’acqua,solleva verso l’alto le particelle d’acqua. Leonde sono tanto più alte quanto più forteè il vento e quanto più lunga è la distanzache possono percorrere senza incontrarebarriere.Le maree sono movimenti periodici di in-nalzamento e abbassamento del livello delmare, provocati dalla forza di attrazioneesercitata dalla Luna e dal Sole sulla Terra.L’alta marea copre parte delle coste, men-tre con la bassa marea l’acqua arretra.Le correnti marine sono masse d’acquache scorrono come fiumi all’interno delmare e che si creano per la differenza ditemperatura e densità fra le acque: le ac-que più fredde e dense scorrono in profon-dità rispetto a quelle più calde e menodense.

Mari e costeChe cos’è il mareIl mare è l’insieme delle acque salate che circondanocontinenti e isole e che ricoprono oltre il 70% della superficieterrestre. In geografia si distingue tra mari e oceani: si trattain realtà della medesima massa d’acqua, che assume nomidiversi a seconda di dove si localizza. Infatti sono chiamatimari le parti di oceano più vicine alla terraferma.

MOVIMENTICARATTERISTICHE

MARE

salinità,temperatura

onde, maree,correnti

azione delle onde:modellamento

delle coste

62

Insenatura:piccola rientranzariparata

Promontorio:territorio rocciosoche si protendenel mare

Falesia: pareteche si erge ripida sul mare

IsolaStretto

Baia Penisola

Costa alta

Faraglione

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Le coste e il loro modellamentoLa costa è la zona dove la terraferma si incontra con ilmare. La sua forma dipende dal tipo di roccia da cui è compo-sta, ma essa è modellata anche dall’azione delle onde.Quando la costa è alta e rocciosa, l’azione ondosa è so-prattutto demolitrice, perché tende a erodere e sgretola-re le rocce e a far arretrare le scogliere. Se invece le costesono basse, l’azione ondosa è soprattutto di deposito: leonde cioè si limitano a depositare a riva sabbia e ciottoli.

Le varie forme delle coste Dove la montagna scende a strapiombo sul mare le co-ste sono alte e frastagliate, per effetto dell’erosione delleonde.

Nelle coste alte sono presenti insenature e golfi, spessodelimitati da promontori.Un caso particolare di costa alta è la costa a fiordi, unalunga e stretta insenatura che penetra all’interno del ter-ritorio anche per molti chilometri.Le coste alte lineari sono colline non troppo elevate chegiungono al mare formando strette spiagge. Sono privedi rientranze. Una costa alta molto ripida sul mare è lacosta a falesie, presente in Europa solo lungo l’Atlantico.Dove invece i rilievi si allontanano dai mari lasciando ilposto a pianure costiere, si hanno coste basse e sabbio-se, con ampie spiagge. Talvolta le coste basse possonoessere chiuse da cordoni di sabbia formati dai sedimentiportati dal mare o da un fiume. Al loro interno si forma-no lagune di acqua poco profonda.

La salinità dei mari

■ La salinità delle acque marine varia da zona a zona: è più alta dovesi ha maggiore evaporazione e il clima è più asciutto; è più bassa dove la temperatura è più fredda e la piovosità è più elevata.Qui sono riportati alcuni dati climatici relativi a quattro città europeeche si affacciano sul mare: evidenzia in rosso la città in cui l’acquamarina sarà più salata e in blu quella in cui sarà meno salata.

Facendo

Capir

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Città Mare/Oceano Temperatura Ore di Sole in Precipitazionimedia annua giugno/dicembre annue

Dublino Mare d’Irlanda 9,5 °C 6/2 755 mm

Atene (Pireo) Mediterraneo 18,3 °C 11/4 398 mm

Helsinki Mar Baltico 4,8 °C 10/0,5 685 mm

Lisbona Oceano Atlantico 16,5 °C 11/5 681 mm

Golfo: ampiarientranza costiera

Fiordo

Costa bassa

Spiaggia

L’azione delle onde del mareL’azione di erosione delle onde del mare, che sgretolano la base della scogliera e creano archi e faraglioni. Le ondedepositano poi i frammenti di roccia sulla stretta spiaggia.

spiaggia

erosione

faraglione

erosioneerosione

arco

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L’inquinamento dell’acquaPer molti anni l’acqua è stata considerata in numero-se aree del pianeta come una risorsa quasi inesauribi-le. In realtà, l’uomo sta sfruttando fortemente, e tal-volta in modo dissennato, questa risorsa, che diventasempre più rara.

L’acqua, risorsa scarsaSolo il 3% dell’acqua presente sul nostro pianeta è costitui-ta da acqua dolce, e buona parte di essa non è utilizzabileperché si trova sotto forma di ghiaccio, imprigionata nellecalotte polari e nei ghiacciai.La disponibilità di acqua è destinata a ridursi sempre di piùper una serie di motivi. In primo luogo, il fenomeno di ri-scaldamento del pianeta ha ridotto le precipitazioni. Inol-tre, l’uomo consuma l’acqua spesso oltre le reali necessità,sia per usi produttivi (agricoltura e industria, produzione dienergia) sia per la vita di tutti i giorni.

L’inquinamento idricoMa l’uomo non si limita a questo, perché il suo interventoprovoca pesanti fenomeni di inquinamento. Dopo averla uti-lizzata, infatti, l’uomo restituisce all’ambiente l’acqua caricadei suoi rifiuti.L’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee è do-vuto all’utilizzo domestico, agricolo e industriale.Un particolare fattore di inquinamento è l’immissione neifiumi delle acque di raffreddamento delle centrali elet-triche che, pur non contenendo inquinanti, alterano gliequilibri naturali a causa della loro alta temperatura.

La situazione in ItaliaL’Italia è un paese abbastanza ricco di acqua anche se le ri-sorse idriche non sono distribuite in modo uniforme: infat-ti nell’area settentrionale vi è una elevata disponibilità diacqua, nel Mezzogiorno e nelle isole spesso scarseggia.Attualmente in Italia circa il 50% dell’acqua è impiegato nel-l’agricoltura, il 20% nell’industria, un altro 20% per l’uso do-mestico e il restante per fini energetici.L’inquinamento di mari, laghi e fiumi italiani, pur essendodecisamente in diminuzione in questi ultimi decenni, è an-cora presente. Per esempio, solo la metà dei fiumi italianipresenta parametri di inquinamento entro i limiti di leggeconsentiti.Anche per quanto riguarda la depurazione delle acquedi scarico, obbligatoria per legge, la situazione va miglio-rata. Solo in 4 567 comuni italiani su un totale di 8101 (pa-ri al 55% della popolazione italiana) le acque di scarico del-le fognature pubbliche subiscono un trattamento comple-to di depurazione prima di essere scaricate nei fiumi o nelmare. Negli altri comuni la depurazione è parziale e in al-cuni casi addirittura inesistente.

ECOGEOUNI

TÀ 2

Inquinamentodi tipo agricoloProviene dall’impiego diconcimi chimici, antipa-rassitari, erbicidi, ecc.,che finiscono nei fiumi onella falda acquifera insie-me alle piogge. Molte diqueste sostanze sono alta-mente tossiche.

Inquinamento di origine industrialeI residui di lavorazione delle varie industrievengono scaricati in pozzi non controllati odirettamente nei fiumi. Si tratta di sostanzealtamente tossiche che finiscono spesso nel-le falde acquifere o nei corsi d’acqua.

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scoprire e fare

Difendiamo la risorsa acquaCi sono azioni quotidiane che ciascuno dinoi può mettere in atto per ridurre l’inqui-namento e il consumo eccessivo di acqua.Anche tu puoi adottare uno dei seguenticomportamenti e invitare gli altri a fare lostesso:• non lasciare aperti i rubinetti inutilmente;• quando lavi i denti o fai la doccia, non la-sciare aperto il rubinetto in modo continuo,ma chiudilo quanto ti spazzoli i denti o ti in-saponi e aprilo quando devi risciacquarti;• non usare detersivi, saponi e shampoo inquantità eccessiva;• usa detersivi ecologici, ovvero che noncontengono o contengono poco fosforo (èindicato sulla confezione).

Verifica con il tuo orologio quanto tempoimpieghi a lavarti i denti. Poi calcola perquanto tempo l’acqua scorrerebbe inutil-mente se tu non chiudessi il rubinetto men-tre ti spazzoli i denti. In questo modo puoiavere un’idea dell’acqua che va persa quan-do ci laviamo i denti lasciando sempre aper-to il rubinetto dell’acqua.Rifletti sulle tue abitudini quotidiane e trovain quale altro modo puoi risparmiare acqua.

Inquinamento causato dal petrolioOgni anno vengono riversati nei mari milioni ditonnellate di idrocarburi e soprattutto di pe-trolio. Determinano questo inquinamento sia lepiattaforme petrolifere, sia la pulizia dellestive delle petroliere, sia soprattutto i frequen-ti incidenti alle petroliere.

Inquinamento di origine domesticaL’acqua presente nelle nostre case, dopo l’utilizzo,viene scaricata nelle fognature urbane e da quiriversata nei fiumi.Queste acque contengono notevoli quantità di so-stanze che, pur non essendo tossiche, alteranofortemente la composizione dell’acqua, impove-rendone il contenuto di ossigeno e favorendo lacrescita delle alghe.

Gli impianti di depurazioneIn tutti i paesi sviluppati esiste oggi una le-gislazione molto attenta e severa: le ac-que di scarico, prima di essere riversatein mare o in un fiume o in un lago, devonoessere trattate in impianti di depurazioneper eliminare, o riportare entro determina-ti limiti, gli inquinanti che contengono.

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Stretto di Gibilterra

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10LezioneUNITÀ 2

Mari e isole d’EuropaL’Europa è bagnata nella parte nord-occidentaledall’oceano Atlantico e nella parte meridionaledal bacino del mar Mediterraneo.

66

Europa nord-occidentale:a nord-ovest il continente è bagnato dall’oceano Atlantico, che penetra tra le terre dividendosi in golfi, mari e canali.

Europa meridionale e orientale:a sud-est il continente si affaccia sul bacino del mar Mediterraneo.

Il mar Nero è un ampio bacino di acqua salata quasicompletamente chiuso. Infatti è in comunicazione con ilMediterraneo solo attraverso il piccolo stretto del Bosforo.

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MA

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geo parole

Sottolineanel testo il significatodel terminearcipelago.

I mari dell’Europa nord-occidentaleL’oceano Atlantico, con il suo imponente moto ondosoe le sue forti maree, ha contribuito a modellare le costeeuropee. Esso penetra tra le terre dividendosi in golfi,mari e canali. Da sud a nord: ■ tra la Francia e la Spagna forma l’ampio golfo di Gua-scogna; ■ separa Gran Bretagna e Francia con il canale dellaManica; ■ tra le coste occidentali della Gran Bretagna e quelleorientali dell’Irlanda prende il nome di mare d’Irlanda;■ tra la Gran Bretagna e la penisola scandinava formail vasto mare del Nord; ■ si incunea tra il territorio svedese, finlandese e russo,formando il mar Baltico. Il nord della Scandinavia è bagnato dal mar GlacialeArtico che, più a est, penetra nel continente dando ori-gine al mare di Barents e al mar Bianco.

I mari dell’Europameridionale e orientaleLa parola Mediterraneo significa “in mezzo alle terre”. Ilbacino del mar Mediterraneo è infatti composto da uninsieme di mari chiusi che comunicano tra loro tramitecanali. A ovest il Mediterraneo comunica con l’Atlantico attra-verso lo stretto di Gibilterra; a est il mar di Marmara,chiuso a sud dallo stretto dei Dardanelli e a nord dalBosforo, lo mette in comunicazione con il mar Nero.

Nella parte europea più orientale si apre un ampio baci-no di acqua salata, il mar Caspio, che non è collegato adaltri mari ed è alimentato dalle acque di alcuni grandifiumi.

Le isole europeeLe isole rappresentano circa l’8% del territorio europeo.Spesso sono raccolte in arcipelaghi, ovvero in gruppi diisole vicine tra loro. Importante è l’arcipelago britannico(nell’oceano Atlantico), composto a sua volta dall’arcipe-lago delle Shetland, delle Faer Øer, delle Orcadi e delleEbridi, oltre che dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda. So-no famosi anche l’arcipelago norvegese delle Svalbard,quello russo di Novaja Zemlja e quello che si allunga difronte alla costa olandese e tedesca delle Frisone.All’estremo nord, molto distante dal continente euro-peo, si trova l’Islanda (oceano Atlantico), mentre in areamediterranea, oltre alle isole maggiori (Corsica, Sarde-gna, Sicilia, Cipro e Creta), vi sono diversi gruppi insu-lari come l’arcipelago delle Baleari, quello di Malta, leisole della Dalmazia, le isole Ionie e, nel mar Egeo, l’Eu-bea e le Cicladi.Appartengono alla Spagna e al Portogallo, e quindi sonoeuropee, anche le Canarie e le Azzorre, anche se geogra-ficamente lontane dal nostro continente, in pieno ocea-no Atlantico. Anche l’isola più grande del mondo, la Groenlandia, èeuropea: situata in territorio americano, appartiene in-fatti al regno di Danimarca.

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Isole del nord e isole del sud

■ Attribuisci alle seguenti foto la corretta didascalia.A. Un tratto di costa di un’isola delle Tremiti, nel Mediterraneo.B. L’isola di Skye, di fronte alle coste scozzesi, in Gran Bretagna.

Facendo

Capir

e ??Il mar Caspio,nonostante il nome,è in realtà un grandissimo lago salato.

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Più da vicinoLezione 10UNITÀ 2

Le coste europee

AMBIENTI E PAESAGGI

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Lungo il canale della Manica e su alcuni trattidi costa francese predominano le falesie.

Nella costa atlantica francese e in alcuni trattidella Spagna sono basse con cordoni di dune.

In parte del norddella Francia sono basse,rettilinee e sabbiose.

Nel versante nord della penisolascandinava le coste sono alte efrastagliate (si pensiai fiordi norvegesi).

L’Europa ha una grande varietàdi coste. Coste alte, dritte ofrastagliate, si alternano a co-ste basse, rocciose o sabbiose.

Nell’Algarve portoghesele coste sono alte escoscese, con lingue di spiaggia sabbiosa.

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Le coste adriatiche dellaCroazia, dove il mare si è insinuato nelle valli di catene montuose,sono molto frastagliate e fronteggiate da isolette.

Le coste adriatichesono prevalentementebasse e sabbiose.

Coste alte e frastagliate

Coste alte e dritte

Coste basse e rocciose

Coste basse e sabbiose

Coste basse con cordonidi dune litorali

Le coste del mar Egeosono spesso rocciosee alternate a piccolecale di sabbia.

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CROAZIA

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USTICA

PANTELLERIA

TREMITI

11LezioneUNITÀ 2

I mari e i canaliIl primo mare che incontriamo partendo da est è il Li-gure. È definito così il tratto di mare che si estende trala costa ligure e la punta settentrionale della Corsica.Il mar Tirreno si estende tra la penisola italiana e legrandi isole del Mediterraneo, la Corsica, la Sardegna ela Sicilia; a sud-ovest il Tirreno si spinge molto vicinoalle coste africane (e prende il nome di mar di Sicilia).Lungo le coste occidentali della Sardegna il Mediterra-neo prende il nome di mare di Sardegna.Il mar Ionio si estende tra le coste della Sicilia occiden-tale, della Calabria, della Basilicata e della Puglia e lecoste della Grecia. Il mar Adriatico si estende in forma stretta e allungatadal golfo di Trieste al canale di Otranto. Dividono mari e isole alcuni importanti, e molto navi-gati, canali: tra la Corsica e la Sardegna vi è il canaledelle Bocche di San Bonifacio; tra la Sicilia e la Cala-bria, lo stretto di Messina; tra la Sicilia e le coste afri-cane della Tunisia, il canale di Sicilia; tra la Puglia el’Albania, il canale d’Otranto.Il mare più profondo è lo Ionio, con profondità che ar-rivano a oltre 4000 metri; il mare meno profondo è l’A-driatico. L’Adriatico è anche il mare meno salato, per-ché raccoglie le acque dolci provenienti dal Po e daglialtri grandi fiumi che vi si gettano (Adige, Piave...).

La SiciliaLe isole maggiori presenti nel territorio italiano sono laSicilia e la Sardegna. La Sicilia, con i suoi 25 700 chilometri di superficie, èla più grande isola italiana e la maggiore isola del Me-diterraneo. Nella parte settentrionale eorientale è montuosa, mentre la partecentrale è occupata da un altopiano.Lungo il versante ionico sorge l’Etna,che è il vulcano più alto d’Europa. Nelcomplesso, la Sicilia è povera di pianure.Le maggiori si trovano lungo la costa: lapiana di Catania, di origine alluvionale;la Conca d’oro, dove sorge Palermo; lapiana di Gela. Le coste della Sicilia sonoalte e frastagliate nella parte tirrenica,basse e sabbiose nelle zone corrispon-denti alle pianure di Gela e di Catania.

Mari e isole d’ItaliaLa penisola italiana è circondata dal mar Mediter-raneo. Il Mediterraneo è un mare caldo, perché èun mare chiuso e si trova in una zona di climatemperato caldo.

70

Il mar Tirreno deriva il suonome dal popolo degli etruschi(o tirreni). A causa dellatemperatura piuttosto elevatadelle sue acque e dell’apportonon molto significativo di acquedolci, ha un grado di salinitàpiuttosto elevato

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Page 10: UNITÀ 2 Lezione 9 CONCETTI BASE · 2019. 8. 7. · Lezione 9 CONCETTI BASE UNITÀ 2 Le caratteristiche delle acque marine Le principali caratteristiche dell’acqua marina sono la

La SardegnaCon una superficie di 24 000 chilometri, la Sardegna èla seconda isola italiana. I suoi rilievi non raggiungono mai grandi altezze: ilGennargentu, la punta più elevata, misura circa 1800metri, mentre gli altri rilievi raramente superano i 1000metri. Nella parte meridionale dell’isola, i rilievi sonoricchi di giacimenti minerari di piombo, zinco e so-prattutto carbone. La maggiore pianura è il Campida-no. Le coste sarde sono prevalentemente rocciose e as-sai frastagliate; ci sono anche coste basse e sabbiose incorrispondenza dei golfi di Cagliari e di Oristano.

Le isole minoriLe isole minori sono prevalentemente di origine vulca-nica. Sono montuose, poiché sono le punte più alte dirilievi sottomarini. Nella maggior parte dei casi tali isole sono raccolte inarcipelaghi: l’arcipelago toscano, dove è presente l’iso-

la d’Elba, la terza per estensione; leisole ponziane; l’arcipelago cam-pano; le Eolie e le Egadi nel Tirre-no; le isole Pelagie nel mar di Sici-lia e le Tremiti nell’Adriatico. Usticae Pantelleria non appartengono in-vece a nessun arcipelago.

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71

Isole e mari

■ Individua nella carta le seguenti isole e scrivi a quale mare appartengono

FacendoCapir

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Il nome del mare Adriatico deriva dalla città di Adria. Questacittà, probabilmente fondata dagli etruschi, intorno al V secolo a.C.era il principale porto del mare Adriatico. Ora si trova a diversichilometri dalla costa, per l’avanzamento delle coste determinatosoprattutto dell’enorme quantità di detriti portata dal Po.

Il nome del mar Ionio è di origine greca.Deriva dall’antica popolazione degli ioni,che nel corso dei secoli IX e VIII a.C.era dedita al commercio marittimoe possedeva diverse colonie, fiorenticentri commerciali. Nello Ionio si trovano le profondità maggiori di tuttoil Mediterraneo, superiori ai 4000 metri.

A Stromboli e Vulcano, nell’arcipelago delle Eolie,sono presenti due vulcani ancora attivi. Come puoi vederedalla foto, l’isola di Stromboli ha la classica forma conicadel vulcano.

Isola Mare

Isola d’Elba

Ustica

Pantelleria

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LezioneUNITÀ 2

Laboratorio11

72

Le coste italianeL’Italia possiede ben 8000 chilometri di costa, che si susseguono con grande varietà di paesaggi: costealte e rocciose, rettilinee, frastagliate, sabbiose, con dune o con lagune, fronteggiate da isole, racchiu-se tra promontori.Le coste liguri sono in prevalenza alte e rocciose, con la presenza di insenature, più o meno vaste(foto A).Le coste tirreniche dalla Toscana alla Campania presentano lunghi tratti di costa sabbiosa, cor-rispondenti ad altrettante pianure costiere che in passato erano aree paludose, come le coste dellaMaremma (foto B).Il golfo di Napoli offre una grande varietà di forme e fenomeni: isole vulcaniche, laghi costieri,promontori, penisole, grotte (foto C). A sud di Napoli fino alla Calabria la costa diventa di nuo-vo alta e rocciosa con limitate insenature sabbiose (foto D).Il versante ionico della Calabria e della Basilicata è invece basso e sabbioso.Le coste adriatiche sono quasi tutte basse e sabbiose (foto E), con l’eccezione di alcuni tratticome il promontorio del Conero (foto F) e il promontorio del Gargano, dove vi sono coste roc-ciose più o meno alte.Sicilia e Sardegna, infine, alternano tratti di costa bassa e sabbiosa (foto G) a coste alte erocciose (foto H), con una grande varietà di paesaggi.

LEGGERE LE IMMAGINI �

1 Osserva le immagini di questo la-boratorio e rispondi alle domande.inserendo le lettere corrispondenti.

• Quale immagine rappresenta un pro-montorio?

.......................................................................

• Quale un golfo?

.......................................................................

• Quali sono esempi di coste sabbiose?

.......................................................................

• Quali sono coste alte?

.......................................................................

• Quali sono esempi di coste frasta-gliate?

.......................................................................

• Quali sono coste rettilinee?

.......................................................................

COMPETENZE ATTIVATE

■ Analizzare e confrontareimmagini del paesaggiogeografico.

■ Stabilire relazioni fra le diverseinformazioni geografiche.

A

C

B

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2 Indica quali delle seguenti affer-mazioni sono vere.

� La costa adriatica è prevalente-mente bassa, sabbiosa e rettilinea.

� Le coste basse e sabbiose appar-tengono esclusivamente al litoraleadriatico.

� Le insenature racchiudono semprecoste alte.

� La varietà delle coste dipende dalcarattere insulare del territorio.

� Una costa è frastagliata quando èricca di baie, golfi, insenature e pro-montori.

� STABILIRE RELAZIONI

D

E F

G H

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Il Mediterraneo: un mare da difendereIl Mediterraneo è una delle aree naturali più importanti delpianeta, ma deve far fronte a diverse minacce.

Un mare circondato da terre e da personeIl Mediterraneo è un mare interno, poco profondo e chiuso, situa-to nella zona temperata calda, con una superficie di circa 2,5 milionidi chilometri quadrati.Le aperture verso gli oceani, strette e poco profonde, non permet-tono un forte ricambio di acque; inoltre, sono pochi i fiumi di grandeportata che sfociano in questo mare. Per questi motivi le sue acquesono più calde e hanno una maggiore salinità rispetto ad altri mari.Fin dalle più antiche civiltà, le coste del Mediterraneo sono densa-mente abitate; attualmente vi abitano circa 150 milioni di persone,a cui vanno aggiunti i 150 milioni di turisti che ogni anno visitano que-st’area. Naturalmente, questi dati tenderanno in futuro a crescere.

Le cause dell’inquinamentoLa popolazione residente (e turistica) produce inevitabilmente unagrande quantità di rifiuti: quasi 4 miliardi di metri cubi di acque discarico, che vengono versate nel Mediterraneo.Inoltre, il nostro mare ospita nelle sue acque un intenso traffico dipetroliere, pari a ben il 20% del traffico mondiale.Ogni anno vi tran-sitano 200 000 imbarcazioni di grandi dimensioni, che riversano inmare, soprattutto per le procedure illegali di pulizia delle cisterne maanche per i frequenti incidenti, circa 150 000 tonnellate di petroliogreggio. Per questo, il Mediterraneo è tra tutti i mari del mondo quel-lo con la più alta densità media di catrame.

Le questioni legate alla pesca La pesca dovrebbe essere regolamentata per permettere la conser-vazione del patrimonio ittico. Purtroppo l’assenza di una legisla-zione comune per l’intero bacino consente a molte imbarcazioni dicambiare bandiera e continuare a pescare con attrezzi che sono sta-ti proibiti in Europa. È il caso delle reti a strascico, cioè reti con ma-glie di piccole dimensioni che impediscono ai pesci di piccola taglia disfuggire. L’uso di attrezzi non consentiti ha causato inoltre la morteaccidentale di migliaia di cetacei (come il delfino, la balenottera e ilcapodoglio) e tartarughe marine. Infine, vi è la pesca indiscriminata dispecie marine di maggior valore, come il tonno e il pesce spada.

Specie a rischio La pesante urbanizzazione delle coste, le infrastrutture turistiche,l’intenso traffico marittimo privano alcuni animali di posti tranquil-li dove nidificare, riprodursi, far nascere i piccoli. È il caso delle tar-tarughe marine e della foca monaca. I cetacei subiscono l’effet-to degli inquinanti emessi da fonti terrestri, che provocano loro gra-vi danni fisici.Purtroppo inquinamento e pesca a strascico mettono in pericolo an-che la flora marina mediterranea.

ECOGEOUNI

TÀ 2

Petrolio nel mareNel Mediterraneo dal 1985 si sono verifica-ti ben 27 incidenti gravi alle petroliere,che hanno comportato il rilascio in acquadi centinaia di migliaia di tonnellate di pe-trolio. L’incidente più grave è accaduto nel1991, quando al largo delle coste liguriaffondò la petroliera Haven. Nelle acquedel mar Ligure si riversarono 134 000 ton-nellate di petrolio.

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Gli scarichi urbaniBen l’80% circa degli scarichi pro-dotti dai numerosissimi insedia-menti urbani posti lungo le coste èoggi versato nelle acque del mar Me-diterraneo senza alcun trattamento.Nella foto, la città di Savona.

scoprire e fare

Soluzioni per il nostro mareCome migliorare la situazione del Mediterraneo? Leorganizzazioni ambientaliste propongono, per esempio,di vietare in alcuni tratti di mare il passaggio delle pe-troliere, stabilire nuove norme per la pesca, difenderele specie animali e tutelare le zone più a rischio.Tali organizzazioni sottolineano giustamente che perdifendere l’ambiente non sono sufficienti le leggi: oc-corre anche tenere comportamenti individuali e quo-tidiani il più possibile rispettosi. Per esempio, cercatedi mantenere pulite le spiagge e invitate gli altri a farelo stesso. Inoltre, occorre evitare di toccare e soprat-tutto prelevare coralli, conchiglie e stelle marine daifondali: sono organismi molto fragili, che fuori dal ma-re non hanno speranza di sopravvivere.Ti proponiamo di confrontarti con i tuoi compagni percercare di arrivare, tutti insieme, alla predisposizionedi un “decalogo”: dieci suggerimenti che siano pratica-bili da ragazzi della vostra età sulle spiagge, nei centriabitati costieri, nei campeggi e in genere nei luoghi divacanza.

Piante a rischioTra le piante messe a rischio da inquinamen-to e pesca vi è la posidonia, una pianta ca-ratteristica del Mediterraneo. La posidoniagioca un ruolo ecologico importantissimo,perché difende le coste dall’erosione causatadalle correnti e dal moto ondoso e fornisceun rifugio a oltre 400 specie di alghe e 600specie di animali che qui si riproducono.

Animali a rischioIl Mediterraneo è popolato da 20 specie dimammiferi marini.Tra esse, la più minaccia-ta è quella del delfino comune. Questoanimale, infatti, è particolarmente sensibilealle sostanze inquinanti.

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Che cos’è un fiumeUn fiume è un corso d’acqua perenne, cioè non si prosciugamai. Si distingue dai corsi d’acqua intermittenti, che siprosciugano nella stagione secca e che sono chiamati torrenti.Il fiume è alimentato in modo costante da acque superficialio sotterranee provenienti dalle sorgenti, dalla pioggia,dallo scioglimento dei ghiacciai e delle nevi o da altri fiumiche vi confluiscono.

76

12Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

Il fiume

LAGO

Sorgente: è il puntoin cui il fiume ha origine.

Affluente: è il fiumeche sfocia in un altro fiume

Sponda destra

Sponda sinistra

Anse

Lago

Valle a V

AZIONE DEL FIUMECARATTERISTICHE

FIUME

lunghezza,pendenza, velocità,

portata

erosione,sedimentazione

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Le caratteristiche del fiumeOgni fiume appartiene a un baci-no idrografico, ossia la zona di undeterminato territorio in cui tuttele acque confluiscono in un unicocorso d’acqua. Se osservi il disegno,puoi vedere che rappresenta pro-prio un bacino idrografico.Il solco del terreno entro cui scorreun fiume è detto alveo, o letto, de-limitato dalle sponde, o rive. Le caratteristiche più importanti diun fiume sono: ■ la lunghezza, che dipende dallaforma del territorio e si misura tenendo conto di tutte letortuosità dell’intero corso del fiume; ■ la pendenza, che è determinata sia dal dislivello esi-stente tra sorgente e foce sia dalla lunghezza del corso; ■ la velocità, che dipende dalla pendenza (a una bassapendenza corrisponde una bassa velocità);■ la portata, che è la quantità d’acqua che passa in un cer-to tempo in un determinato punto del corso del fiume. Sela portata è regolare, il fiume può essere navigabile.

Il corso del fiume Nella parte superiore il fiume scorre rapido e impetuo-so, con forte pendenza dalla montagna verso valle. Quiil fiume esercita una forte azione erosiva: col tempo, in-cide solchi fra pareti rocciose e scava valli dal caratteristi-co profilo a V.

Nel suo corso medio il fiume at-traversa colline e alte pianure; ap-pare già ingrossato ed è ancora ab-bastanza veloce, ma la sua attivitàerosiva si è molto attenuata e hainizio un’azione di deposito deimateriali erosi a monte (rocce, sas-si), che viene chiamata sedimen-tazione. Col diminuire della pen-denza il fiume smette di scorrererettilineo e forma delle vaste cur-ve, dette anse. Nella parte inferiore del suo corsoil fiume si distende ormai in pianu-

ra e la sua velocità è molto diminuita: spesso le anse sisusseguono ravvicinate (meandri). Più accentuata è l’a-zione di deposito di materiali di piccole dimensioni, inparticolare ciottoli e sabbia. Nella parte finale il fiume arriva alla sua foce.

Tipi di foceSe lo sbocco è nel mare, la foce può essere di due tipi, aseconda della forma che assume: a delta o a estuario. Seil movimento delle onde marine è forte e disperde i de-triti, si ha una foce a estuario: il fiume si getta diretta-mente in mare con un unico braccio. Se, invece, i movi-menti del mare sono troppo deboli, i detriti si accumu-lano creando isole e cordoni di terra che, con il tempo,ostacolano il corso del fiume e lo costringono a divider-si in tanti rami (foce a delta).

Il corso e la foce dei fiumi

■ Indica nel disegno con la lettera E in quale partedel corso del fiume è più forte l’azione dierosione e con la lettera S dove è più fortel’azione di sedimentazione.

■ Leggi bene il testo e indica nel disegno grandequal è la foce a delta e quale la foce a estuario.

Facendo

Capir

e ??

Foce: è il punto terminale delfiume, in cui si immette nel mare,in un lago o in un altro fiume.

geo parole

• Sottolinea nel testo il significato delle seguenti parole:

- bacino idrografico- affluente- pendenza- portata

• Secondo te, perché per indicare l’alveo di un fiume si utilizza il termine “letto”?

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La difesa del suoloIl suolo è una risorsa fondamentale per l’uomo: è es-senziale per la produzione del cibo ed è la sede delleattività umane. Ma questa risorsa è fragile: se sfrutta-ta in maniera errata o eccessiva, si ricostituisce mol-to lentamente e con grande difficoltà.

I danni causati dall’erosioneNel continente europeo circa il 12% del suolo agrario to-tale (115 milioni di ettari) è soggetto a erosione idrica,cioè causata dallo scorrimento delle acque, e il 4% è sog-getto a erosione eolica, provocata dall’azione del vento.Il problema, aggravato dall’abbandono dei terreni e dagli in-cendi nei boschi, è sentito con più forza nell’area mediter-ranea, ma interessa anche la maggior parte degli altri paesieuropei.Le montagne di recente formazione sono più vulnerabili difronte all’azione degli elementi atmosferici che aggredi-sce le rocce, provoca il loro disfacimento e determina laformazione di frane. L’erosione diventa particolarmenteforte nelle zone in cui vi sono periodi di siccità e subito do-po periodi di abbondanti precipitazioni. In queste aree, du-rante la stagione estiva i terreni si seccano e si spaccano;nei periodi autunnali e invernali le piogge violente entranonelle spaccature provocando frane e smottamenti.

I danni causati dall’uomoA creare situazioni di instabilità del terreno contribuisceanche l’azione umana. Il disboscamento, per esempio, èuna delle maggiori cause di frane e smottamenti. Infatti, iboschi sono un naturale ostacolo all’azione degli agenti at-mosferici e le radici degli alberi, soprattutto, trattengono ilterreno e assorbono l’acqua in eccesso.Un’altra azione dannosa per il suolo è il suo eccessivo sfrut-tamento. L’uomo frequentemente ricorre a metodi di col-tivazione del terreno molto intensi, per ottenere ricchi rac-colti in poco tempo. Ma spesso tali metodi esauriscono lafertilità del suolo. Un terreno poco fertile ha poche piante,e quindi è poco protetto dai fenomeni di erosione.Fra le altre azioni uma-ne potenzialmentedannose vanno ri-cordati gli scavi, chel’uomo esegue percostruire le vie di co-municazione oppureper estrarre i minera-li dalle montagne.

ECOGEOUNI

TÀ 2

Varietà di coltureSpesso metodi di coltivazione intensiva ba-sati sulla monocoltura impoveriscono il ter-reno. Coltivando invece piante di tipo di-verso e alternandole con periodi di ripo-so del terreno, la fertilità del suolo vienemantenuta più a lungo. In molte aree si cer-ca di seguire questa strada, introducendouna varietà di colture in sostituzione dellamonocoltura intensiva.

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scoprire e fare

Risorsa suolo: problemi e soluzioniL’uomo ha la necessità e il diritto di intervenire sul territorio. Do-vrebbe sempre farlo, però, in modo da garantire questo medesimodiritto alle generazioni future.Individua nel testo e trascrivi i problemi del suolo e, a fianco, qualiaccorgimenti si possono applicare per proteggerlo.

Problemi Soluzioni

Barriere contro l’erosioneContro l’erosione provocata dalvento si può ricorrere a barrierefrangivento costituite da filari di al-beri e di cespugli.Anche i filari di al-beri che delimitano i campi della pia-nura Padana assolvono questo ruolo.Queste protezioni sono particolar-mente importanti nelle aree vicine azone molto aride o desertiche.

Colline a terrazzePer contrastare l’erosione e il dilavamento dei suo-li provocati dall’azione dell’acqua piovana, si può ri-correre al terrazzamento dei pendii dei rilievi.Questo sistema consiste nel costruire terrazze de-limitate da muretti e barriere di vegetali, che rallen-tano lo scorrere delle acque. Il terrazzamento puòessere accompagnato dalla costruzione di fossi discolo per raccogliere e allontanare l’acqua.

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13Lezione CONCETTI BASEUNITÀ 2

I laghi glacialiI laghi vengono classificati in base al modo in cui si so-no formati e la distinzione più importante riguarda i la-ghi glaciali e quelli vulcanici. I laghi glaciali occupano concavità un tempo ricopertedai ghiacciai. Quando in età antica i ghiacciai si ritiraro-no a latitudini più alte, lasciarono ampi solchi dalla ca-ratteristica forma a U. Le acque che hanno riempito que-ste concavità hanno dato origine appunto ai laghi gla-ciali. Ne sono esempi i laghi prealpini italiani, come illago di Como, il lago Maggiore e il lago di Garda. I laghi glaciali si distinguono in vallivi, dalla formastretta e allungata, e di circo, specchi d’acqua di altamontagna.

I laghi vulcaniciI laghi vulcanici sono originati dal riempimento di unvulcano spento da parte della pioggia e hanno general-mente forma circolare. In Italia i laghi vulcanici sonoquelli del Trasimeno e i laghi laziali di Bracciano, di Bol-sena e di Vico. I laghi vulcanici possono essere di due ti-pi: i laghi di cratere e i laghi di caldera.I laghi di cratere occupano la bocca circolare posta allasommità di un vulcano spento. Sono di piccole dimen-sioni ma di notevole profondità, in quanto le loro spon-de scendono ripide verso l’interno del vulcano. I laghi di caldera sono originati dallo sprofondamentodel cono di un vulcano spento. Tale sprofondamentodetermina la formazione di un avvallamento a forma diampio catino, circondato e chiuso da basse sponde. I la-

ghi di caldera sono no-tevolmente più grandidei laghi di cratere, mamolto meno profondi.

I laghiChe cos’è un lagoI laghi sono masse d’acqua raccolte in concavità di dimensionie profondità molto variabili.Sono di solito alimentati da fiumi o torrenti, detti immissariperché immettono le loro acque nel bacino del lago; piùraramente sono alimentati da sorgenti sotterranee.L’acqua in eccesso trabocca nel punto più basso della conca,dando origine a un corso d’acqua chiamato emissario.

geo parole

• Sottolinea nel testo il significato delle seguenti parole:

- immissario- emissario- lago glaciale- lago vulcanico

Lago chiuso: è chiamatocosì un lago privo di emissari.L’acqua, in questo caso, vienesmaltita per evaporazione etramite condotti sotterranei.

VULCANICIGLACIALI

LAGHI

di cratere,di caldera

vallivi,di circo

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La vita di un lago

■ La vita dei laghi dipende in buona parte dai fiumi che in essisi immettono. Con il passare del tempo, il bacino lacustreè destinato a sparire perché viene riempito dai sedimentie dai detriti portati dai fiumi immissari.Quando il lago non ha un emissario, gli elementi cheappartengono al suo ambiente naturale (sali minerali, foglie,i tronchi delle piante circostanti) a poco a poco siaccumulano senza avere un sufficiente ricambio di ossigeno.Iniziano quindi lenti processi di decomposizione e, in tempimolto lunghi, il lago si trasforma in un ambiente paludoso(lo stagno) e successivamente in torbiera (un’area quasidel tutto prosciugata ricca di torba, un materiale che nascedalla decomposizione di vegetali).In queste tre immagini sono rappresentati un lago (L),uno stagno (S) e una torbiera (T). Individuali e indica checosa rappresenta ogni fotografia inserendo nel riquadrola lettera corrispondente.

Facendo

Capir

e ??

Immissario

Emissario

Lago glaciale di circo

Lago glaciale vallivo

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Stretto di Gibilterra

Guadiana

Tago

Duero

Ebro

P

I R E N E I Golfodel Leone

Loira

Massicc io

centra le

Rod

ano

Po

Reno

Elba Vistola

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Danubio

Danubio

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Dvina Occidentale

Dvina Settentrionale

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Tamigi

Senna

Teve

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Glam

a

Dalälven

Umeälven

Oka

Oka

Ba

ss

op

i an

o

s a r m

Europa meridionale: fiumi dal corso spesso impetuoso e dalla portata d’acqua non costante.

Europa centro-settentrionale:grandi fiumi navigabili dalla portata regolare. Scorrono in un territorio per lo più pianeggiante.

14LezioneUNITÀ 2

I fiumi dell’Europa centro-settentrionaleI fiumi di quest’area hanno una portata regolare, sia per-ché le piogge sono costanti nel corso dell’anno, sia per lapresenza di bacini idrografici piuttosto vasti, che consen-tono un’alimentazione continua di acqua. Scorrono len-tamente all’interno di un territorio per lo più pianeggian-

I fiumi d’EuropaIn Europa sono presenti molti corsi d’acqua, im-portanti per l’irrigazione e per lo più navigabili. I fiumi europei possono essere divisi per apparte-nenza a tre aree geografiche.

82

I 10 fiumi più lunghi d’Europa

fiume lunghezza foceVolga 3531 km Mar CaspioDanubio 2858 km Mar NeroUral 2428 km Mar CaspioDnepr 2201 km Mar NeroDon 1870 km Mar NeroPecôra 1809 km Mar Glaciale ArticoKama 1805 km VolgaOka 1480 km VolgaBelaja 1430 km AngaraDnestr 1370 km Mar Nero

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Don Volga

ntrionale

Pecôra

Ural

MO

NT

I

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C A U C A S O

O

Kam

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Kama

Oka

Belajaa r m a t i c o

Osserva la carta. Nota che lasorgente dei fiumi si trova quasisempre in una zona di rilievi (in marrone).

Sorgente

LEGGIAMO la CARTA

oC

M

te e sono in genere navigabili, a eccezione della Loira(Francia), un fiume particolarmente impetuoso. I princi-pali corsi d’acqua navigabili sono il Danubio e il Reno. Il Danubio, secondo fiume europeo per lunghezza, èimportante perché collega l’Europa occidentale e quellaorientale: nasce sulle Alpi tedesche e attraversa tutta l’Eu-ropa centrale e balcanica prima di sfociare nel mar Nero.Anche il Reno è una vera e propria strada d'acqua, per-corsa da un flusso continuo di navi e battelli. Nascesulle Alpi, scorre soprattutto in territorio tedesco se-gnando per un tratto il confine tra Germania e Francia,attraversa i Paesi Bassi e infine sfocia nel mare del Nord.

Rotterdam, città bagnata dallesue acque, vanta il primo postotra i porti europei e figura tra ipiù importanti del mondo.

I fiumi dell’Europa orientaleNella parte più orientale del conti-nente europeo si stende un’im-mensa pianura, il Bassopiano sar-matico. Qui scorrono grandi fiu-mi, caratterizzati da una bassissi-ma pendenza e un corso moltotortuoso, ricco di anse e meandri.Il Volga, il fiume più lungo d’Eu-ropa, scorre interamente in territo-rio russo. È il principale collegamento tra il mar Baltico,il mar Nero e il mar Caspio, dove sfocia, ma è navigabilesolo per pochi mesi l’anno perché in inverno le sue ac-que ghiacciano. Altri fiumi importanti di quest’area sono l’Ural, il Don eil Dnepr.

I fiumi dell’Europa meridionaleI fiumi mediterranei, rispetto a quelli appena visti,hanno un corso più impetuoso e una portata d’acquameno costante. I fiumi iberici Tago, Duero, Guadiana(che sfociano nell’oceano Atlantico) e l’Ebro (che sibutta nel mar Mediterraneo) sono navigabili grazie alcontrollo delle acque attuato dall’azione umana. Alla regione mediterranea centrale appartengono anchei fiumi italiani, il più importante dei quali è il Po.Il Rodano nasce dalle Alpi svizzere e attraversa dal centroal sud tutta la Francia prima di sfociare nel Mediterraneo.È in verità più simile ai fiumi settentrionali che a quellimeridionali, per la maggiore regolarità delle acque.

83

Europa orientale:grandi fiumi che scorrononell’immensa pianura del

Bassopiano sarmatico.Hanno un corso

molto tortuoso, ricco di anse e meandri.

Il VolgaIl fiume europeo piùlungo, il Volga, con i suoi 3531 km dilunghezza è solo al 18° posto nella classificamondiale. Al primoposto della graduatoriatroviamo il Nilo, chescorre in Africa ed èlungo quasi il doppiodel Volga, ben 6671 km.

geo CURIO

SITà

Fiumi europei

■ Individua sulla carta i fiumi seguenti e, aiutandoticon le informazioni nel testo, indica se appartengono all’Europa centro-settentrionale,orientale o meridionale.

Facendo

Capir

e ??

Fiumi Area geografica

Tago

Reno

Loira

Senna

Don

Danubio

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LezioneUNITÀ 2

Laboratorio14

84

Alla scoperta di un fiume:Il corso del Danubio

KOSOVO

B U L G A R I A

Sel

vane

ra

G E R M A N I A

S V I Z Z E R A AU S T R I ALIECHT.

R E P. C E C A

U N G H E R I A

SLOVACCHIA

R O M A N I A

V a l a c c h i a

SLOVENIA.

CROAZIA

BOSNIA -ERZEGOVINA

MACEDONIA

G R E C I AALBANIA

678 ViennaBratislava

Budapest

Belgrado Bucarest

MO

LDAV

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T r a n s d a n u b i a

Portedi FerroM

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Danubio

C A R

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Danubio

Drava

Tibi

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Prut

Morava

S E R B I A

Isa

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A B

LEGGERE LA CARTA �

1 Evidenzia sulla carta il nome de-gli stati attraversati dal Danubio eindividua con un cerchio le capi-tali.

2 Segna sulla carta la grande ansache caratterizza il corso del Da-nubio.

3 Individua sulla carta i principaliaffluenti del Danubio e numeralida 1 a 5, partendo da quello più vi-cino alla sorgente per arrivare aquello più vicino alla foce.

4 Osserva le immagini A e B: secon-do te, quale di esse rappresenta lafoce del Danubio? Descrivila bre-vemente.

5 Individua nelle immagini gli ele-menti biotici e trascrivili qui sotto.

LEGGere LE IMMAGINI�

Il Danubio è il secondo fiume europeo per lunghezza dopo il Volga. Le sue sorgenti si trovano in Ger-mania, nella Selva nera. Con il suo corso, lungo 2858 chilometri, bagna ben dieci nazioni e attraversainnumerevoli città, quattro delle quali sono capitali.Nella parte superiore e media del suo corso il Danubio segue un certo andamento, poi, dopo aver di-segnato una grande ansa, cambia completamente direzione.Il bacino idrografico del Danubio è assai vasto:molti dei i suoi affluenti infatti nascono o scorrono anche inpaesi non toccati dal suo corso.Fra i più importanti ci sono la Drava, l’Isar, la Morava, il Prut e il Tibisco.Il corso del Danubio termina nel mar Nero con una foce a delta.

COMPETENZE ATTIVATE

■ Leggere una carta.■ Riconoscere in un’immagine

specifici elementi geografici.■ Stabilire relazioni.

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il DanubioIl fiume, l’economia

6 Rispondi alle seguenti domande.

• È corretto affermare che una risor-sa del Danubio è la sua navigabilità?

• Per quali attività economiche in par-ticolare?

7 A che cosa è legata la navigabilitàdel Danubio e dei fiumi in gene-re? Segna con una crocetta latua risposta tra quelle che ti pro-poniamo.

� Alla lunghezza del corso

� Alla regolarità della portata

8 Rispondi alla domanda.Oltre che per le attività legate allasua navigabilità, per quali altri aspettiil Danubio costituisce una risorsaper i territori da esso attraversati?

� STABILIRE RELAZIONI

La pesca, pur non rivestendo piùla grande importanza che aveva nelMedioevo, è ancora oggi praticatada numerosi pescatori, attivi in di-versi tratti del fiume. Le acque delfiume sono sfruttate anche per laproduzione di energia elettri-ca. Qui a lato vedi proprio unesempio di diga realizzata in Ro-mania (foto F).

Il delta del Danubio (foto C) èstato dichiarato dall’Unesco patri-monio dell’umanità: le sue palu-di ospitano stormi di uccelli migra-tori (foto D), alcuni dei quali a ri-schio d’estinzione.

Il Danubio attraversa inoltre il Parco Naziona-le Donau-Auen (Austria) e il Parco NaturaleObere Donau (Germania). Lungo le sue spon-de si snoda la più importante e lunga pista ci-clabile d’Europa (350 chilometri di percor-renza). Ma il Danubio è anche una delle piùimportanti vie di navigazione dell’Europacentro-orientale, molto sfruttata, oltre cheper il trasporto delle merci, anche percrociere fluviali (foto E).

C

D

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E

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Stretto di Gibilterra

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LagoInari

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LagoMaggiore Lago

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Lago diCostanza

Lago Balaton

LagoVänern

LagoVättern

Lago deiCiudi

Lago diScutari

15LezioneUNITÀ 2

I laghi dell’Europa settentrionaleI più vasti laghi europei sono il Ladoga (18390 km2) el’Onega (9610 km2), posti nel territorio russo. I due la-ghi sono collegati dal fiume Svir. Il Ladoga è collegatoal mar Baltico dal suo principale emissario, la Neva.

I laghi d’EuropaI laghi europei sono concentrati soprattutto nel-l’Europa settentrionale e nella regione alpina.Quelli di maggiori dimensioni sono di origineglaciale.

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Quest’area del territoriofinlandese è chiamata“regione dei laghi”:vi sono circa 60 000specchi d’acqua.

I laghi alpinie prealpini sonodi minore dimensionerispetto a quelli delNord Europa, ma sonomolto più profondi.

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Il Ladoga e l’Onega sono al centro di una fitta rete difiumi e canali navigabili che mettono in comunicazio-ne il mar Bianco e il mar Baltico.Poco più a nord-ovest di questi due grandi bacinirussi si estende, in territorio finlandese, la “regionedei laghi”. Sono circa 60 000 specchi d’acqua di va-rie dimensioni che rendono il paesaggio unico nelsuo genere.

I maggiori laghi finlandesi sono l’Iso-Saimaa (4400 km2)e l’Inari (1102 km2).Nella Svezia sud-occidentale ci sono i laghi Vänern(5585 km2) e Vättern (1912 km2), di notevoli dimen-sioni: sono tra loro collegati dal canale di Göta, una viad’acqua navigabile (in parte naturale in parte artificia-le) che collega Göteborg a Stoccolma.Sempre in territorio russo troviamo il lago artificialeRybinsk, ottenuto dallo sbarramento delle acque delVolga. Questo lago “costruito dall’uomo”, con i suoi4100 km2, si colloca al quinto posto per estensione nel-la classifica dei laghi europei. È il maggiore dei laghiartificiali del continente, che sono numerosi ma in ge-nere hanno dimensioni modeste.

I laghi alpini Tutto l’arco alpino è ricco di laghi di origine glaciale.Rispetto a quelli del Nord Europa, questi laghi hannodimensioni ridotte, ma sono assai più profondi. I mag-giori si trovano sul versante italiano (lago Maggiore:212,2 km2; lago di Como: 145,9 km2; lago di Garda:370 km2) e in territorio svizzero (lago di Ginevra: 580km2; lago di Costanza: 540 km2). I laghi alpini sono un’attrattiva turistica celebre in tuttoil mondo.

Altri laghi europei In Ungheria vi è il lago Balaton (591 km2), poco pro-fondo e dalle acque leggermente salmastre, cioè in par-te salate: probabilmente nel lontano passato era unmare, forse collegato con il mar Nero. Infatti nelle sueacque vivono specie animali molto simili a quelle chetroviamo nel mar Nero. Altri laghi sono collocati tra la Macedonia e l’Albania ehanno origine dai sommovimenti della crosta terrestre,che ha creato profonde depressioni nelle quali si sonoraccolte le acque. Laghi di origine vulcanica sono diffusi in particolare inItalia centrale, sugli Appennini, e, anche se di dimen-sioni ridotte, nella regione del Massiccio centrale, inFrancia.

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I laghi di maggioridimensioni si trovano in territorio russo.

Osserva la carta: le aree europeepiù ricche di laghi si trovano nelNord Europa (Svezia meridionale,regione finlandese e partesettentrionale della FederazioneRussa) e nella zona alpina eprealpina (laghi svizzeri e italiani).

LEGGIAMO la CARTA

Laghi europei

■ Dopo aver riletto il testo di questalezione, completa latabella dei maggiorilaghi europei in basealla loro estensione,dal più grande al piùpiccolo. Infine, trova ecerchia sulla carta ilaghi inseriti in tabella.

Facendo

Capir

e ?? Laghi Estensione

1

2

3

4

5

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Più da vicinoLezione 15UNITÀ 2

La Finlandia viene chiamata “regione deilaghi” perché ben il 10% della superficiedel suo territorio è occupato dai bacini la-custri.I laghi sono concentrati soprattutto nellaparte meridionale del paese. La presenzadi un numero così ampio di bacini lacustri(si stima siano circa 60000) è dovuta prin-cipalmente alla scarsa permeabilità delsuolo. I laghi sono di origine glaciale e hannoin genere forma allungata. Le frecce rosse sulla carta mostrano l’orien-tamento della maggior parte dei laghi fin-landesi: da nord-ovest a sud-est, che è la

direzione lungo la quale si estesero i ghiac-ci scavando le depressioni sul terreno.I laghi finlandesi sono collegati tra loroda fiumi e canali, che li rendono delle buo-ne vie di comunicazione e di trasportosoprattutto per il legname, una delle mag-giori risorse naturali della Finlandia.I laghi sono anche un’importante meta tu-ristica: attorniati da splendide foreste,presentano paesaggi incantevoli. Tra i laghi più celebri della Finlandia ricor-diamo il Paijanne, l’Iso-Saimaa (che for-ma, con i diversi bacini comunicanti, uncomplesso lacustre di 4400 km2), l’Inari,l’Oulu, il Kallavesi.

Finlandia, la regione dei laghi

AMBIENTI E PAESAGGI

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L’orientamento dei laghi

■ Perché i laghi finlandesisono prevalentementeorientati da nord-ovest a sud-est?

Capir

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Circolo polare artico

Golfo di Finlandia LagoLadoga

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Oulu

Kallavesi

Veduta del lago Iso-Saimaa: la distesad’acqua è interrotta da un fitto mosaicodi isolette e lingue di terra.

Il trasporto del legname in tronchigalleggiantisulle acque di un lagofinlandese.

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La regione alpina è molto ricca di acque.Questa risorsa è stata molto utilizzata dal-l’uomo: nell’antichità per l’agricoltura, og-gi soprattutto per la produzione di energiaidroelettrica. I laghi svizzeri hanno una forma allungatae dimensioni ridotte, perché si trovano inuna regione completamente montuosa. I maggiori sono il lago di Ginevra, ampio580 km2, il lago di Costanza (540 km2) eil lago di Neuchatel (218 km2), il piùgrande dei laghi interamente svizzeri.Per la loro fantastica collocazione naturale– montagne innevate, valli ricoperte di bo-schi e pascoli – e per la presenza di centriabitati caratteristici e ricchi di tradizioni,i laghi svizzeri rappresentano una forte at-trattiva turistica.

I laghi svizzeri

AMBIENTI E PAESAGGI

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Il lago di Costanza.

Il lago di Neuchatel.

Il lago di Ginevra.

L’utilizzo dei laghi

■ I laghi svizzerirappresentanoun’importanterisorsa. Indica perquali finalità inparticolare sonoutilizzati dall’uomo.

Capir

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Lago diGarda

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Lago diVarano

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16LezioneUNITÀ 2

Fiumi alpini e fiumi appenninici Possiamo distinguere i fiumi italiani in fiumi alpini e fiu-mi appenninici. Quelli alpini hanno una portata più am-pia e regolare, perché sono alimentati anche dai ghiac-ciai; quelli appenninici, che dipendono solo dalle preci-pitazioni, presentano invece portate ridotte e irregolari.Il più importante e lungo fiume italiano è il Po (652 kmdi lunghezza). Nasce in Piemonte, sul versante nord-orientale del Monviso, e attraversa la pianura Padana,che proprio da esso prende il nome: il nome latino delfiume, infatti, era Padus. Infine, il Po sfocia nel marAdriatico, dividendosi in un ampio delta.

Fiumi e laghi d’ItaliaI fiumi italiani sono in media più brevi di quellidel resto d’Europa. Questo perché l’Italia ha unaforma stretta e allungata e non ha ampie pianure,essendo attraversata dalla catena degli Appennini.I laghi italiani sono più di mille, di origine e ca-ratteristiche molto diverse tra loro.

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Fiumi dell’Italiameridionale:hanno un corsoirregolare e unaportata ridotta.

Come puoi vedere, i corsi d’acquapiù lunghi e il maggior numero dilaghi si trovano nel Nord Italia, cheè ricco d’acqua. Nel Sud Italia nonsono presenti grandi laghi e i fiumisono più rari e brevi.

LEGGIAMO la CARTA

I principali fiumi italiani

fiume lunghezzaPo 652 kmAdige 410 kmTevere 405 kmAdda 313 kmOglio 280 kmTanaro 276 kmTicino 248 kmArno 241 kmPiave 220 kmReno 211 kmSarca-Mincio 194 km

I principali laghi italiani

lago superficieGarda 370 km2

Maggiore 212 km2

Como 145 km2

Trasimeno 128 km2

Bolsena 114 km2

Iseo 65 km2

Varano 57 km2

Bracciano 51 km2

Lésina 50 km2

Lugano 21 km2

Laghi prealpini:in questa regionesi trovano i principalilaghi italiani.

Fiumi alpini:hanno una portataampia e regolare.

Fiumi dell’Italia centrale:in quest’area si trovano alcunifiumi, come l’Arno e il Tevere,che hanno una portata irregolarema di una certa ampiezza.

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I suoi affluenti di sinistra provengono dalle Alpi (DoraRiparia, Dora Baltea, Sesia, Ticino, Adda, Oglio e Sar-ca-Mincio), mentre gli affluenti di destra sono fiumiappenninici (Tànaro, Scrivia, Trebbia, Taro, Secchia,Pànaro). Altri fiumi dell’Italia settentrionale che sfociano nelmare Adriatico sono l’Adige, il Brenta, il Piave, il Ta-gliamento, l’Isonzo, a nord del Po, e il Reno, che scen-de dall’Appennino. I più importanti fiumi appenninici sono l’Arno, l’Om-brone, il Tevere, il Liri-Garigliano e il Volturno, chesfociano nel mar Tirreno. Scendendo verso le regioni meridionali, i fiumi hannoscarsa portata e terminano nel mare dopo un breve corso.

Laghi di diverse origini I principali laghi italiani sono quelli prealpini, cosìchiamati perché occupano una regione geografica po-sta al confine dei rilievi alpini. Fa parte di questo rag-gruppamento il più vasto lago italiano, il lago diGarda, che occupa una superficie di circa 370 km2.Gli altri grandi laghi dell’Italia settentrionale, tuttidell’area prealpina, sono il lago Maggiore, il lago diComo e il lago d’Iseo. Tali laghi sono di origine gla-ciale: occupano le conche scavate dai ghiacciai nelcorso dei secoli. Anche i laghi alpini, che si trovano soprattutto in Valled’Aosta e nel Trentino-Alto Adige, sono di origine gla-ciale. In genere, hanno dimensioni molto ridotte e so-no posti ad altitudini elevate (che possono sfiorare i3000 metri).Per quanto riguarda l’Italia cen-trale, il maggiore lago è il Trasi-meno (128 km2), di origine tet-tonica: si è infatti formato perlo sprofondamento del suolocausato da movimenti dellacrosta terrestre.Sempre nel Centro Italia sonopresenti numerosi piccoli laghi

di origine vulcanica, come quelli di Vico, di Bracciano, di Bolse-na e di Nemi. Tali laghi occupano i crateri spenti di antichi vulca-ni e hanno la tipica forma circolare.I laghi di Varano e di Lesina, a nord del promontorio del Garga-no (Puglia), sono di formazione costiera. Si sono formati nel cor-so dei secoli in seguito all’accumulo di sabbie e detriti portati dalmoto delle onde del mare.

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Laghi prealpini

■ Individua nella foto satellitare i laghi prealpiniindicati nel testo.

Facendo

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Il corso irregolare dei fiumi appenniniciI fiumi che nascono dagli Appenninihanno in genere una portatairregolare. Durante l’autunno,grazie alle frequenti precipitazioni,raggiungono la portata massima.Nel periodo estivo, invece,diminuiscono molto la portata etalvolta vanno in secca. Nelle foto,il fiume Volturno in piena (a sinistra) e lo stesso fiume in secca (qui a lato).

Il Po, il maggiorefiume italiano,è lungo menodi un quintodel fiume Volga,il più lungod’Europa.

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Più da vicinoLezione 16UNITÀ 2

Il Po è il maggiore fiume italiano non soloper la sua lunghezza, ma anche per l’am-piezza del suo bacino idrografico. Il baci-no del fiume, infatti, colorato in verde neldisegno sotto, occupa quasi 75 000 km2,pari a circa un quarto dell’intero territorioitaliano. Il Po nasce a oltre 2000 metri di altezzasul mare dal Pian del Re (Alpi Cozie). Poiattraversa da ovest a est la pianura Padanae bagna diverse città, tra le quali Torino inPiemonte, Piacenza e Cremona in Lombar-dia, Ferrara in Emilia-Romagna. Sfocia in-fine nel mar Adriatico, con un ampio del-ta: si divide in cinque rami principali emolti altri corsi d’acqua minori. L’area del delta è uno degli ambienti na-

turali più ricchi e interessanti di tutto ilterritorio italiano. Dal 1989 è stato isti-tuito il Parco del Delta del Po, che è statodichiarato patrimonio dell’umanità dall’U-nesco.L’area attraversata dal Po è densamenteabitata (vi vivono più di dieci milioni dipersone) e tra le più ricche d’Italia per pro-duzione agricola e industriale.

Il Po e il suo bacino

AMBIENTI E PAESAGGI

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Il Po in un tratto del suo corso lungo la pianura Padana.

La sorgente del fiume.

L’ambiente del delta del Po.

Bacino idrografico e regioniattraversate dal Po

■ Che cos’è un bacinoidrografico? Se non loricordi, torna alla lezione 12.

■ Quali sono le regioni italianeattraversate dal Po?

Capir

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Il lago di Garda è il maggiore lago dellanostra penisola, con i suoi 370 km2 di su-perficie.

Il lago ha un’origine glaciale. Situato fratre regioni italiane (Lombardia, Veneto eTrentino-Alto Adige), appartiene alla zonaprealpina dell’Italia e ha una forma allun-gata. Il suo principale fiume immissario èil Sarca, mentre quello emissario scorre asud di Peschiera ed è il Mincio.La parte settentrionale del lago è lunga estretta, caratterizzata da coste alte. La par-

te meridionale, invece, è ampia (ha unalarghezza massima di 17,5 km) e ha spon-de molto basse.La vegetazione, grazie al clima particolar-mente mite, è di tipo mediterraneo: i vi-gneti, gli uliveti e gli agrumeti rendonoquesto paesaggio lacustre molto gradito aituristi, che giungono ogni anno in centi-naia di migliaia a visitarlo.

Il lagodi Garda

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