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UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATION Investment and Technology Promotion Office – Italy ETIOPIA Catalogo delle opportunità d’investimento UNITED NATIONS INDUSTRIAL DEVELOPMENT ORGANIZATION Investment and Technology Promotion Office – Italy 1

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ETIOPIA Catalogo delle opportunità d’investimento

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INDICE Mappa dell'Etiopia...................................................................................................................3

Presentazione generale ..........................................................................................................4

L'economia etiope...................................................................................................................6

Il clima degli investimenti.......................................................................................................7

Opportunità d'investimento..................................................................................................12

Progetti in promozione .........................................................................................................19

Contatti...................................................................................................................................27

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ETIOPIA

PRESENTAZIONE

COLLOCAZIONE GEOGRAFICA

Situata nel Corno d’Africa, l’Etiopia confina con Eritrea, Gibuti, Somalia, Sudan e Kenya. Ha una superficie di 1.133.882 km2 e con i suoi circa 79 milioni di abitanti è il secondo stato più popoloso dell’Africa. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

L’Etiopia è suddivisa in 13 regioni autonome; le principali città sono: la capitale Addis Abeba (5.000.000 di abitanti circa), Dire Dawa, Gondar, Makallé, Harar, Jimma. La lingua ufficiale è l’amarico, ma molto diffusi sono anche l’inglese e l’italiano. Le religioni più importanti sono quella cristiana-copta e quella musulmana.

VALUTA

La moneta corrente è il Birr etiopico (Birr), suddiviso in centesimi. Attualmente un Euro vale circa 11,15 Birr e un Dollaro circa 8,9 Birr.

INDICATORI MACROECONOMICI

Negli ultimi quattro anni l’economia etiope è cresciuta abbastanza rapidamente, registrando incoraggianti progressi che hanno facilitato non solo una più forte diversificazione economica, ma anche il raggiungimento di importanti obiettivi nel quadro del “Millennium Development Goals”.

La crescita media annua tra il 2003-04 e il 2005-06 è stata del 10,7%, ben al di sopra della media del 5,8% dell’Africa sub-sahariana. Inoltre, stando agli ultimi dati a disposizione del Fondo Monetario Internazionale, l’incremento nell’anno fiscale 2006/07 sarebbe dell’ 11,4%, con stime di crescita per il 2007/08 dell’ 8,4%. Grazie soprattutto al quinto anno consecutivo di raccolti abbondanti, il PIL crescente, pari a circa 19,39 miliardi di dollari nel 2007 (Banca Mondiale), ha favorito anche un aumento del reddito pro-capite del 7% negli ultimi tre anni.

Alla crescita del PIL ha fatto seguito quella dell’inflazione media annuale, attestatasi al 17,8% (Banca Mondiale). La crescita del livello medio generale dei prezzi deriva principalmente da un incremento nei prezzi dei generi alimentari di cui c’è una domanda crescente, e dall’aumento dei prezzi internazionali del petrolio. Questa tendenza all’aumento, però, dovrebbe rallentare nel 2008, mantenendosi ad un livello del 15,9%.

Il governo ha mantenuto un atteggiamento prudente, contenendo le spese per la difesa e aumentando lo sforzo nel settore della lotta alla povertà rispetto all’anno precedente. Stando alle stime del Fondo Monetario Internazionale, il deficit per il 2006/07 si assesterebbe intorno al 4,4% del PIL. Questo perchè sono aumentati gli aiuti internazionali e i programmi di emergenza di circa il

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6% in rapporto al PIL. Nell’anno fiscale 2007/08 si prevede una crescita della spesa pubblica intorno al 25% ed un incremento del deficit al 5%, con interventi indirizzati principalmente a settori prioritari quali l’educazione, la sanità, l’agricoltura e le infrastrutture.

L’economia dell’Etiopia si basa principalmente sul settore agricolo, che rappresenta attualmente il 46% del valore aggiunto sul PIL ed ha registrato una crescita annua del 9,4% nel 2007. L’industria si attesta al 13% del valore aggiunto sul PIL, con un incremento annuale dell’ 11% nel 2007; nello specifico, la manifattura, che raggiunge il 5,1% del valore aggiunto sul PIL, ha registrato una buona crescita annua nel 2007, pari al 10%.

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L’ECONOMIA ETIOPE

VANTAGGI ECONOMICI Apertura del Paese al commercio internazionale

L’Etiopia rimane caratterizzata da un grado modesto di apertura al commercio internazionale e le esportazioni sono costituite soprattutto da beni del settore agricolo, quali: caffè, prodotti zootecnici (bestiame, cuoio e pellame), semi oleosi, cerali e legumi, spezie e oro. Negli ultimi due anni fiscali, comunque, le esportazioni hanno registrato un aumento rispettivamente del 18% (2006/07) e del 23% (2007/08), raggiungendo un ammontare totale di 2,486 milioni di USD nel 2007.

Per il 2007, il primo prodotto esportato dall’Etiopia è stato il caffè (38% del totale delle esportazioni) che, a prezzo invariato, dopo il declino nel volume 2005/06, ha registrato un aumento sia di quantità che di valore, passando da 354,3 a 424,2 milioni di USD. Importanti incrementi si sono verificati anche per i prodotti ortofrutticoli, i semi oleosi e le spezie, quest’ultimi grazie alla crescente domanda dalla Cina. Anche l’esportazione di carni e derivati ha registrato aumenti significativi, con valori più che raddoppiati dal 2003/04 al 2005/06, soprattutto per la richiesta dal Medio Oriente e dall’Egitto. Osservando i dati dell’ultimo anno fiscale 2006/07, rispetto alle aspettative del Governo, risultano positive le performance di oro (dovuto principalmente all’aumento di prezzo nel mercato internazionale), cotone e miele (esportazioni raddoppiate rispetto al previsto).

I principali Paesi di destinazione dei prodotti etiopi nell’anno 2007 sono stati: la Germania (quota 10% sul totale delle esportazioni), l’Arabia Saudita (7,2%), l’Italia (6,8%), l’Olanda (6,6) e il Giappone (6,67%).

L’Etiopia ha inoltre firmato numerosi accordi commerciali preferenziali, grazie ai quali i prodotti da esportazione provenienti dalla manifattura nazionale possono contare su un enorme mercato, sia locale che internazionale. L’AGOA (African Growth and opportunity Acts) con gli USA, l’EBA (Everything But Arms) con l’UE, la COMESA (Common Market for Eastern and Africa) con 20 Paesi e il GSP (General Special Preference) con, tra gli altri, il Giappone, l’India, il Canada, la Cina consentono ai prodotti etiopi di entrare liberamente e senza dazi doganali in questi mercati strategici.

Riguardo alle importazioni, l’aumento del valore, continuato nel 2007, è dovuto principalmente alla crescente domanda di materie prime quali ferro e alluminio. Inoltre sono significative le richieste di importazione di veicoli, moto, cereali, prodotti medico-farmaceutici e tessili, nonché di vari beni di investimento (impianti industriali e macchinari).

Nel quadro dell’interscambio commerciale, non c’è dubbio che l’Italia resti un partner importante ed apprezzato in Etiopia. I Trattati Bilaterali sugli Investimenti (BITs), per esempio, garantiscono le imprese italiane dai rischi di investimento in Etiopia. Nell’anno fiscale 2006/07 l’Italia ha rafforzato la prima posizione tra i Paesi europei come fornitore dell’Etiopia e rappresenta il secondo acquirente europeo dei prodotti etiopi. Tra il 2004 e il 2007 si sono registrati un’importante crescita del valore degli scambi e un aumento del saldo commerciale, che, per l’Italia, ha raggiunto il valore di 104 milioni di euro.

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IL CLIMA DEGLI INVESTIMENTI L’AGENZIA ETIOPE PER GLI INVESTIMENTI L’Agenzia etiope per gli investimenti è stata istituita per promuovere e facilitare gli investimenti nel Paese. Essa è stata riorganizzata nel quadro dello sportello unico per eliminare intralci burocratici. Tutte le agevolazioni per gli investimenti, quali la registrazione delle aziende, l’emissione di licenze di investimento, la distribuzione di permessi di lavoro sono garantite tramite lo sportello unico. La registrazione delle aziende e la licenza di investimento possono essere ottenute in 2 giorni al massimo. IL CENTRO PER LO SVILUPPO DELLE INDUSTRIE ETIOPI DEL TESSILE E DELLA PELLE Il Centro è l’organo responsabile del coordinamento di tutti gli sforzi del Paese per lo sviluppo dei due settori industriali considerati prioritari in Etiopia: il tessile e quello della pelle. Esso è stato istituito per fornire agli investitori ogni tipo di supporto e di assistenza tecnica, manageriale ed operativa nell’ambito dello sportello unico, che assiste le aziende in tutto il percorso della catena di valore, dalla produzione alla collocazione dei prodotti sul mercato. Specificatamente, il servizio dello sportello unico consente di dare esecuzione ad ogni tipo di sostegno e di assistenza richiesta dagli utenti attraverso il rafforzamento e l’aumento dell’integrazione di tutte le attività inserite nella catena di fornitura, allo scopo di rendere competitive e di successo le industrie tessili e della pelle. Vista la complessità dei processi legati alla catena di valore e di fornitura riguardanti lo sviluppo del settore tessile e della pelle, usufruire dei servizi dello sportello unico sembra molto interessante. Poteri e compiti del Centro

• Fornire sostegni tecnici e consulenze per gli investitori esistenti e quelli potenziali nell’industria tessile e della pelle;

• Creare e coordinare un clima in grado di promuovere lo sviluppo produttivo ed i legami commerciali tra gli azionisti coinvolti nelle attività di fornitura, incoraggiando il rafforzamento di questi legami;

• Condurre studi che favoriscano l’aumento dello sviluppo dell’industria tessile e della pelle, redigere piani di sviluppo a breve, medio e lungo termine;

• Intraprendere ricerche di mercato, sviluppare strategie e sistemi per attuare tali studi e diffonderne i risultati agli utenti, avanzare proposte di riforme settoriali;

• Raccogliere, analizzare e compilare informazioni rilevanti per lo sviluppo dell’industria e diffonderle agli utenti;

• Stabilire sistemi di connessione tra i fornitori di supporto industriale e coloro che lo cercano, creando situazioni favorevoli per un flusso scorrevole di queste informazioni;

• Ricevere domande di assistenza in modo da gestirle direttamente o da farle gestire da altri, a seconda del genere di richiesta;

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• Estendere i supporti a quelle forze pubbliche e private impegnate nello sviluppo che sono coinvolte, o che vorrebbero esserlo, nelle attività industriali per rafforzare la loro alleanza e cooperazione;

• Portare avanti, coordinare ed amministrare il forum per la Partnership del Settore Pubblico e Privato;

• Occuparsi della valutazione del piano di attuazione e prepararne il rapporto;

• Eseguire queste importanti attività, che potrebbero anche essere delegate ad altre organizzazioni, governative e non, per velocizzare lo sviluppo del settore.

L’ISTITUTO TECNOLOGICO DELLA PELLE E DEI PRODOTTI IN PELLE L’istituto è stato creato nel 1998 con il supporto del governo italiano per sostenere l’industria della pelle e dei prodotti in pelle, fornendo formazione a breve e a lungo termine con lo scopo di creare forza lavoro qualificata nel settore. Esso provvede anche all’assistenza tecnica, per esempio eseguendo test ed analisi, e conduce ricerche ed attività per lo sviluppo. Attualmente l’Istituto fornisce formazione agli operatori provenienti da molte aziende private a costi molto contenuti, calcolati esclusivamente sul costo del materiale per l’attività formativa. L’Istituto è ben attrezzato con i seguenti macchinari ed impianti:

• Macchine per la concia;

• Impianti per la produzione di calzature;

• Macchinari per il confezionamento di capi in pelle e capi in tessuto;

• Impianto per il trattamento delle acque;

• Moderni laboratori di chimica e fisica;

• Attrezzature design CAD/CAM per le calzature e i prodotti in pelle;

• Biblioteca con libri e computer per la formazione; I programmi di formazione dell’Istituto Essi sono suddivisi in due diverse categorie di moduli:

Sviluppo tecnico delle Risorse Umane per le industrie. Esso comprende:

a. Programmi per il Diploma Nazionale in tecnologie per la pelle, le calzature, beni ed indumenti in pelle (4 corsi; 3 anni)

b. Higher Certificate sulle stesse 4 corsi (1 anno)

c. B. Sc. in tecnologia della pelle (dal 2008/09)

2. Aggiornamento delle capacità degli impiegati nelle industrie. Il modulo è strutturato in corsi intensivi, anche attraverso dei campus. L’obiettivo è di aggiornare le capacità della

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manodopera esistente nell’industria della pelle, cercando di soddisfare i bisogni produttivi e manageriali del personale dell’industria.

Consulenza ed assistenza tecnica Attraverso questi servizi l’istituto fornisce diverse modalità di assistenza, indirizzate ai seguenti bisogni dell’industria della pelle:

• Consulenze riguardanti tutte le aree della tecnologia;

• Sviluppo della produzione;

• Problemi relativi alla produzione tecnologica soprattutto per gli esportatori;

• Attrezzature CAD/CAM per prodotti in pelle e calzature;

• Uso del modello di industrie, concerie ecc..

• Uso del laboratorio per analisi, certificazioni, test. Ricerca e Sviluppo L’istituto si occupa costantemente di ricerca di soluzioni a problemi inerenti alle varie attività dell’industria della pelle, soprattutto riguardanti processi di sviluppo, studi di fattibilità per installare nuove industrie ed espandere quelle esistenti, modernizzazione, progettare impianti di trattamento per gli scarti (ETPs), applicazione di macchinari per trattamenti chimici della pelle. Piani di sviluppo futuro

• Introduzione del programma B. Sc per la tecnologia della pelle;

• Standardizzazione internazionale dei corsi, manuali esistenti;

• Apertura di un Dipartimento di manutenzione, ingegneria e tecnologia;

• Aumento della capacità di ricerca per risolvere problemi;

• Miglioramento dell’assistenza tecnica mediante la creazione di un’ala per i servizi tecnici ristrutturata e separata dall’ala accademica;

Disponibilità di terreni ed infrastrutture per il settore Calzature I terreni sono messi a disposizione degli investitori a prezzi d’affitto più bassi e ragionevoli rispetto a quelli prevalenti sul mercato, per un periodo di 60 anni con possibilità di estensione. Il Ministero dell’Industria e del Commercio ha ottenuto 116,000m2 di terreno con la possibilità che il governo stesso sviluppi e distribuisca acqua ed impianti per l’energia solo per progetti di investimento straniero nel settore calzature, secondo i piani di affari e di affitto. Il contratto di affitto è estremamente ragionevole in comparazione con altri tassi di gruppi industriali presenti sul mercato. Il contratto di affitto verrà assegnato a quegli investitori stranieri che dimostrino al ministero di essere seri e ed impegnati nel settore e di possedere sufficiente esperienza nel mondo degli affari commerciali.

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Esiste la disponibilità di fornitura elettrica ed idrica affidabile e competitiva su tutto il territorio nazionale. L’Etiopia utilizza maggiormente energia idroelettrica come principale fonte energetica. Di conseguenza, la media del costo dell’energia elettrica è di circa 0,06 cents US per KWH.

Il quadro legislativo per gli investimenti

Nell’intento di attrarre gli imprenditori esteri e di incentivare gli investimenti, il Governo dell’Etiopia ha attuato un’ampia modifica del quadro legislativo. Con la legge 280/2002 ed il regolamento 84/2003 sono stati introdotti una serie di incentivi (esenzioni fiscali e doganali) e modificate numerose disposizioni. Questi sono i principali cambiamenti:

Capitale minimo richiesto

• 100.000 USD per investimenti senza un partner locale;

• 60.000 USD nel caso di investimento in joint venture con un partner locale;

• 50.000 USD e 25.000 USD per investimenti, autonomi o con partner locale, in alcuni precisati settori di consulenza (ingegneria, architettura, contabilità e revisione contabile, studi di progetti o servizi di consulenza d’affari e di gestione o editoria);

• nessun capitale minimo è invece richiesto per attività imprenditoriali i cui profitti o dividendi siano re-investiti nel progetto o la cui produzione sia per almeno il 75% destinata all’esportazione.

Settori riservati al Governo:

• energia elettrica (fornitura e trasmissione);

• servizio postale (con l’eccezione dei corrieri);

• servizio di trasporto aereo con velivoli che abbiano posti per più di venti passeggeri.

Settori riservati ad investimenti congiunti con il Governo:

• bellico;

• telecomunicazioni.

Alcuni settori sono riservati ai cosiddetti “investitori domestici” (Domestic investors), cioè cittadini etiopici o stranieri permanentemente residenti nel Paese. La lista, contenuta nel Regolamento n.84 del 2003, comprende 18 settori di attività, tra cui il commercio all’ingrosso e al minuto, l’importazione, l’esportazione di caffè crudo e di altri generi agricoli, le costruzioni, l’attività’ alberghiera (ad esclusione di hotel di alta categoria) e turistica (agenzia di viaggio, noleggio autoveicoli).

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Altri settori - precisamente, l’attività’ bancaria, assicurativa e i servizi di microcredito e risparmio, i servizi di trasporto aereo (fino a 20 passeggeri), l’attività’ di broadcasting e i servizi di shipping e forwarding agency - sono invece riservati esclusivamente ai cittadini etiopici. Permesso di investimento

Il permesso di investimento viene rilasciato dalla Commissione Etiopica per gli Investimenti (EIC – Ethiopian Investment Commission), un ente autonomo appartenente all’Investment Board, che a sua volta fa capo al Ministero del Commercio e dell’Industria.

In riferimento agli investimenti stranieri e locali, l’EIC svolge i seguenti compiti:

• rilascio del permesso di investimento e del permesso di lavoro, registrazione di licenze e certificati per le attività commerciali;

• promozione degli investimenti esteri diretti, inclusa la registrazione degli accordi per il trasferimento di tecnologia, e di joint venture orientate all’esportazione;

• monitoraggio del processo esecutivo dei progetti d’investimento autorizzati;

• negoziazione e, dietro approvazione del Governo, firma di accordi sulla promozione e protezione degli investimenti con altri paesi;

• consulenza al Governo sulle misure politiche necessarie a creare un clima favorevole agli investimenti.

Per ottenere il permesso d’investimento gli operatori devono presentare all’EIC la documentazione richiesta (secondo gli artt. 13, 14, 15 Proclamation 373/2003) a seconda che si tratti di “domestic investors” (cittadini etiopici o cittadini stranieri che risiedono prevalentemente in Etiopia), di investitori stranieri o di investitori che chiedono l’autorizzazione per espandere/ampliare un’azienda già esistente.

La Commissione Etiope per gli Investimenti provvederà ad esaminare la richiesta del permesso d’investimento e lo rilascerà dietro pagamento di una tassa, salvo il caso in cui la richiesta venga ritenuta inaccettabile.

Il permesso viene rinnovato annualmente presentando domanda all’EIC almeno un mese prima della scadenza. L’EIC può sospendere o revocare il permesso nei seguenti casi:

• l’operatore ha ottenuto il permesso in maniera disonesta o fornendo false informazioni;

• l’operatore ha trasferito il permesso ad altra persona senza l’autorizzazione della autorità etiopiche competenti;

• l’azienda ha abusato o illegalmente trasferito ad altra persona i benefici accordati;

• l’investitore ha mancato senza giusta causa di rinnovare il permesso;

• l’operatore si e’ impegnato in attività commerciali senza aver ottenuto una regolare licenza.

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Trasferimento di tecnologie

L’operatore che intenda trasferire in Etiopia delle tecnologie necessarie all’investimento dovrà richiedere l’approvazione e la registrazione all’EIC. Un accordo di trasferimento di tecnologia non registrato e approvato dall’EIC non avrà alcun valore legale. Prestiti e utilizzo di valuta straniera Un investitore straniero che ottiene un prestito dall’estero deve registrarlo alla National Bank of Ethiopia in accordo con le direttive della banca. Agli operatori stranieri e’ consentito di aprire in banche locali autorizzate conti bancari in valute estere in accordo con le disposizioni della Banca Nazionale d’Etiopia.

Rimessa di fondi A seguito di un progetto di investimento approvato dalle autorità etiopiche, ogni operatore straniero ha il diritto di fare le seguenti rimesse in valuta straniera convertibile da:

• profitti e dividendi provenienti dall’investimento;

• pagamenti in conto capitale e interessi relativi a prestiti esteri;

• pagamenti relativi ad accordi di trasferimento di tecnologia;

• ricavi provenienti dalla vendita o liquidazione di un’impresa;

• ricavi provenienti dal trasferimento di quote o della parziale proprietà di un’impresa a un investitore nazionale.

Regime dei terreni Il possesso del terreno non conferisce diritto di proprietà. I terreni sono di esclusiva proprietà statale e vengono concessi in affitto per lunghi periodi, con canoni abbastanza elevati nell’area della capitale.

Esenzione di imposta sul reddito L’esenzione dall’imposta sul reddito si ottiene nei seguenti casi:

• un investitore del settore manifatturiero o di quello agro-alimentare avrà un’esenzione totale di 5 anni se esporta almeno il 50% del proprio prodotto o se re-investe nella propria attività, il 75% della produzione. Il Consiglio dei Ministri può, in presenza di speciali circostanze, concedere l’esenzione totale per un periodo di 7 anni. Quest’ultima esenzione (tax holidays) consente agli investitori di ottenere dei vantaggi anche in caso di perdite. Infatti, se durante i 7 anni di esenzione si verificano delle perdite, gli investitori potranno diluirle su 2 o 3 anni e detrarle dal reddito netto degli anni seguenti.

• un esportatore avrà un’esenzione totale per 2 anni se assume esperti espatriati per

migliorare le capacità manageriali e tecniche della propria impresa;

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• un investitore, impegnato nelle attività sopra indicate, avrà un’esenzione totale per un

periodo di 2 anni che può essere esteso dalle autorità etiopi fino a 5 anni, in presenza di speciali circostanze, se esporta una quota minore al 50% del suo prodotto;

• un anno addizionale può essere concesso dalle autorità competenti etiopiche se l’operatore

straniero investe in regioni sottosviluppate come Gambella, Benshangul-Gumuz, Sud Omo e Afar. Due anni addizionali sono invece concessi quando un investitore, che opera nel settore manifatturiero e agro-alimentare, oltre ad esportare più del 50%, aumenta il valore della propria produzione del 25%.

No. Aree di

Investimento con requisiti

per imposizione fiscale sui

profitti

Condizioni sull’imposizione fiscale sul profitto

Anni di esenzione dalla

tassa sui profitti

Anni di esenzione dalla tassa sui profitti se

l’investimento e’ stato fatto in parte in regioni

sottosviluppate

1 Un investitore impegnato in

attività di manifattura o

di agroindustria

a) Se almeno 50% della produzione e’ destinata all’esportazione

b) Se almeno il 75% della

produzione verrà re-investito per la produzione di articoli di esportazione

c) Se il progetto viene valutato sotto

un particolare aspetto dal Comitato per gli Investimenti

d) Se meno del 50% della

produzione e’ destinata all’esportazione

e) Se la produzione e’ destinata al

mercato locale f) Se la summenzionata produzione

(d) viene considerata dal Comitato per gli Investimenti come particolare

5 5

Non oltre 7 anni 2 2 5

6 6

Non oltre 8 anni 3 3 6

2 Espansione o promozione

dei progetti di cui sopra

Se l’espansione o la promozione incrementa il valore della produzione esistente del 25% e se il 50% di tale produzione dovrà essere esportato

2 3

Esenzione dal pagamento di dazi doganali Ad un operatore è permesso importare, senza incorrere nel pagamento di dazi doganali, materiali ed equipaggiamento necessari alla costruzione dell’impresa o per l’espansione di un’impresa esistente. Gli investitori stranieri possono importare senza dover pagare dazi doganali:

• ambulanze per i propri impiegati;

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• bus per le agenzie di tour operator. • macchinari, attrezzature, inclusi pezzi di ricambio per un valore pari al 15% dei beni capitali

importati.

Inoltre, ad un investitore che ha ottenuto un precedente “customs duty exemption privilege” sarà permesso di importare capitali necessari per la sua impresa, senza che vi siano apposti dazi doganali. Tuttavia il Federal Investment Board può impedire l’importazione di capitali e materiali per costruzione esenti da dazi doganali qualora esso ritenga che i suddetti abbiano localmente prezzi competitivi e buoni standard qualitativi. Il Regolamento n.84 riporta una lista di aree di investimento che non sono soggette ad esenzione del dazio doganale.

Personale espatriato Le due normative che disciplinano la materia degli investimenti in Etiopia prevedono la possibilità per qualsiasi investitore di assumere personale espatriato sia a livello dirigenziale che di qualifiche inferiori. In quest’ultimo caso vi e’ da parte dell’operatore straniero l’impegno di sostituirlo con personale locale entro un periodo di tempo predefinito. Incentivi per le esportazioni Gli incentivi per le esportazioni permettono di utilizzare una serie di input, senza pagare dazi e tasse, se questi sono impiegati nella produzione di prodotti esportabili. Nello specifico, per i produttori di calzature tutti gli accessori ed i componenti possono essere importati senza dazi. Questi schemi di incentivi sono denominati voucher scheme, bonded warehouse scheme, duty draw aback scheme. Garanzie e protezione degli investimenti stranieri Secondo quanto disposto dalle normative etiopi nessun investimento può essere espropriato o nazionalizzato salvo che per motivi di pubblico interesse e solo in conformità con le disposizioni della Legge. Queste ultime prevedono inoltre che, in caso di espropriazione o nazionalizzazione di un investimento per pubblico interesse, sarà pagato dalle autorità etiopiche un adeguato indennizzo (esportabile) corrispondente al prevalente valore di mercato. L’Etiopia è anche firmataria di un accordo con l’Agenzia Multilaterale per la Garanzia degli Investimenti (MIGA), un’organizzazione affiliata alla Banca Mondiale, con lo scopo di tutelare gli investitori dai rischi non commerciali quali nazionalizzazioni ed espropriazioni. Accesso al credito e agli investimenti Attraverso lo schema di Credito di Garanzia per l’Export, un esportatore può accedere ad un prestito per un anno pari al valore delle esportazioni dell’anno precedente senza nessuna garanzia accessoria. Il governo, inoltre, permette prestiti facilitati per gli esportatori con tassi di interesse molto bassi (7,5%), con un periodo di grazia fino a 3 anni ed un periodo più lungo per la restituzione del credito (15 anni). La Banca di Sviluppo dell’Etiopia può finanziare il 70% del costo totale di un investimento, a fronte del versamento in conto capitale del 30% dell’intero ammontare.

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Incentivi per il trasporto di merci Gli investitori impegnati nelle esportazioni potranno usufruire di prezzi preferenziali per il trasporto, con costi più bassi del 33% rispetto a quelli praticati sul mercato. Gli esportatori saranno agevolati se utilizzeranno le linee marittime etiopi per il trasporto di macchinari, attrezzature e materie prime. Accordi Commerciali Grazie ad una serie di accordi commerciali preferenziali, i prodotti da esportazione possono contare su un enorme mercato sia locale che internazionale (circa 80 milioni di popolazione). Accordi quali AGOA, EBA, COMESA permettono alle aziende etiopi di accedere nei mercati statunitensi, europei, asiatici senza dazi doganali. Informazioni sui costi per gli investimenti Per gli investitori interessati ad avviare imprese in Etiopia, questi sono i principali prezzi correnti di alcune materie prime e della forza lavoro:

Costo per la costruzione di capannoni industriali: 500 $ al metro2; Costo del cemento: 30-35 $ al quintale (variazioni previste in base al tipo di cemento). Se

si ottiene un sostegno dal Ministero del Commercio e dell’Industria, il costo del cemento scende a 15 $ al quintale;

Costo del materiale per costruzioni (acciaio): 2 $ al Kg; Costo unitario della manodopera non qualificata: 35 $ al mese; Costo unitario della manodopera semi-qualificata: 45-75 $ al mese; Costo unitario della manodopera qualificata: 150-200 $ al mese

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OPPORTUNITA’ D’INVESTIMENTO L’Etiopia offre ai potenziali investitori manodopera a basso costo, un ampio mercato interno e numerosi bacini fluviali che rappresentano anche un enorme potenziale per l’irrigazione e la produzione di energia idroelettrica. Le seguenti aree offrono importanti opportunità per gli investimenti:

a) Agricoltura, allevamento e lavorazioni correlate; b) Estrazione mineraria; c) Sviluppo infrastrutturale; d) Attività industriale; e) Turismo f) Privatizzazioni;

AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO E LAVORAZIONI CORRELATE

Agricoltura E’ il settore economico più importante in Etiopia (occupa l’85% della popolazione) e contribuisce a circa il 46% del PIL e al 63% delle esportazioni (solo il caffé ha rappresentato il 38% delle esportazioni del 2006/07. L’Etiopia e’ suddivisa in 18 maggiori zone agro-ecologiche ed in 62 sotto-zone, con caratteristiche fisico – biologiche tra loro molto differenziate. ) Dei 111 milioni di ettari di superficie, 73 circa sono coltivabili. Il caffè, il cotone, il tè, lo zucchero, le spezie, i semi oleosi e il tabacco sono tra i maggiori raccolti commerciali coltivati in Etiopia e forniscono notevoli opportunità d’investimento. L’Etiopia produce uno dei migliori caffè al mondo (certificata tra l’altro, dall’Associazione italiana Caffè Speciali Certificati): il settore interessa quasi un quarto della popolazione ed è la più importante fonte di valuta estera. Nel periodo 2006/07il Paese ha registrato un aumento delle esportazioni del caffè sia in termini di quantità che di valore, passando da 354,3 a 424,2 milioni di USD. Altre opportunità di investimento riguardano la produzione e la lavorazione di grano, mais, fagioli e ceci. L’Etiopia inoltre coltiva cotone in aziende irrigate su larga e piccola scala. La produzione del cotone è ben integrata nel resto dell’economia con un gran numero di aziende tessili e di abbigliamento che utilizzano cotone prodotto nel Paese. Nell’anno fiscale 2006/07 il cotone ha aumentato il volume delle esportazioni, raddoppiando la quantità commerciata rispetto a quanto previsto. La produzione di zucchero, prodotto che copre il 21% delle esportazioni, resta ancora nelle mani dello stato. L’intento è di ampliare le coltivazioni della canna e di assicurare una maggiore

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diversificazione della produzione, lanciando un programma di espansione degli impianti (già in corso).

Orticoltura e Floricoltura Le diverse zone agro-climatiche dell'Etiopia sono adatte alla produzione di vari generi di colture ortofrutticole. La partecipazione del settore privato e’ incoraggiata nella coltivazione della frutta e delle verdure commestibili quali, in particolare, l’arancia, la banana, il mango, la mela, la pesca, la papaia, l'avocado, l'uva, il frutto della passione, il limone, la carota, il pomodoro, il cavolo, il fagiolino. Dal 1998 al 2003 l’aumento nel volume delle esportazioni di questi prodotti e’ stato del 100%. Negli ultimi tre anni si e’ notevolmente sviluppata la floricoltura, soprattutto nella produzione di rose per l’esportazione. Grazie ad una combinazione di fattori favorevoli – clima, altitudine, vicinanza ai mercati europei ed arabi – e all’interesse che il Governo ha riservato a questo settore concedendo incentivi e facilitazioni agli investitori, questo settore sta acquisendo grande importanza nel Paese testimoniata da una crescita nei ricavi del 71%. Dal marzo 2003, esiste anche una associazione di settore – EHPEA, Ethiopian Horticulture Producers and Exporters Association – che conta 11 aziende, di cui due straniere. Tra le principali, e’ attiva da un anno un’azienda di un imprenditore italiano – Ethiodream plc. – che opera come “domestic investor” in joint-venture con imprenditori sauditi e yemeniti, producendo 2,4 milioni di rose all’anno destinate ai mercati italiani, nord europei e arabi.

Bestiame e pellame

L’Etiopia possiede la più grande risorsa in bestiame in Africa e la decima nel mondo, con una stima di circa 42 milioni di capi di bestiame bovino. Il Paese, di conseguenza, dispone di un notevole potenziale sia per l’esportazione di animali vivi, di prodotti zootecnici così come per la lavorazione ed esportazione delle pelli e dei prodotti in pelle. Dagli allevamenti di caprini ed ovini, con stime rispettivamente di 25,5 e di 24,4 milioni di capi, si ricavano pelli di ottima qualità, adatte alla produzione di abbigliamento, accessori, guanti ed oggetti in pelle pregiati ed apprezzati in tutto il mondo. “Bati type” e “Salalie type”, dal nome delle zone etiopi di allevamento, sono diventati dei marchi di riferimento per classificare le pelli migliori. Il pellame rappresenta il secondo prodotto per valore delle esportazioni, dopo il caffè. 21 concerie sono presenti nel Paese e vi e’ un vasto mercato della pelle trattata e non. Gli investitori privati vengono incoraggiati sia a partecipare ad allevamenti a scopo commerciale sia nella produzione di carne, latte, uova, mangimi e nella manifattura di prodotti in pelle. In relazione a questi ultimi, nel Paese sono presenti 12 industrie, tutte nella capitale, che producono calzature (circa 1.7 milioni di paia all’anno) e altre 10 industrie che producono abbigliamento in pelle (fino a 150 capi al giorno).

Lo sfruttamento del bestiame per la produzione di carni alimentari non è ancora molto sviluppato in Etiopia, soprattutto in termini di esportazione. Ad oggi, infatti, il Paese commercia carne surgelata solo nel Medio Oriente, dove la qualità nutrizionale delle carni etiopiche è molto apprezzata. Attualmente operano nel settore 5 industrie private.

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Pesca

I numerosi fiumi e laghi dell’Etiopia contengono notevoli riserve di pesce ed altre risorse idriche. Il potenziale annuale della produzione di pesci d'acqua dolce è valutato intorno alle 45.000 tonnellate di cui attualmente soltanto il 20% viene sfruttato. Il capitale estero e’ richiesto per contribuire allo sviluppo del settore attraverso l’installazione di attrezzature da pesca, di strutture di conservazione in ambiente refrigerato e il miglioramento dei mezzi di trasporto e delle capacità di lavorazione.

Apicoltura

L’Etiopia e’ il più grande produttore di miele in Africa ed il quarto maggiore produttore di cera d’api nel mondo. Vi sono circa 10 milioni di colonie di api ed oltre 800 piante mellifere. La produzione annuale di miele e cera e’ stimata rispettivamente in 25.000 e 3.200 tonnellate. Questa attività ha notevoli margini di sviluppo commerciale.

Silvicoltura

L’avviamento di un sano programma per lo sviluppo della silvicoltura, con la partecipazione di investitori privati, e’ diventato imperativo per contrastare il disboscamento dei periodi precedenti. Attività potenziali per investitori privati nella silvicoltura a scopi commerciali includono la produzione e la commercializzazione di resina e d’incenso, le piantagioni di alberi da legname e di alberi della gomma su vasta scala, la costituzione di industrie integrate basate sulla silvicoltura come la polpa, la carta ed il legno ricostituito.

Produzione agricola ed attrezzi agricoli

Lo sviluppo agricolo costituisce la massima priorità del Governo ed è la base della strategia di sviluppo del Paese definita ADLI (’”Agricultural Development Led Industrialization”). La produttività agricola è notevolmente cresciuta negli ultimi due/tre anni. Ad un aumento della commercializzazione del settore segue una crescente domanda di fattori produttivi per la produzione agricola da parte delle industrie manifatturiere, di fornitura di servizi (ad es. la manutenzione di trattori e mietitrici) e di ogni altro attrezzo agricolo come silos per cereali e celle frigorifere.

Industria alimentare

Considerato il rilievo attribuito allo sviluppo dell’agricoltura nell’economia etiopica, la varietà dei raccolti e dei prodotti agricoli, la crescente produttività agricola ed un mercato interno di circa 69 milioni di abitanti, l’industria alimentare offre opportunità di investimento su larga scala. ESTRAZIONE MINERARIA

Studi geologici hanno evidenziato la presenza in Etiopia di un ambiente geologicamente favorevole che comprende una grande varietà di risorse minerarie. Esplorazioni iniziali hanno confermato l’esistenza di depositi di oro, platino, tantalio, soda e fosforite. Sono stati identificati giacimenti di petrolio ed altri minerali metallici. Nonostante queste scoperte lo sviluppo minerario rimane limitato, contribuendo solo all’1% dell’economia nazionale. Sono state prese misure per migliorare la

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situazione, compresa la creazione di un ambiente favorevole all’investimento privato, locale ed estero. Mentre non esistono restrizioni per gli investitori privati nello sfruttamento di ogni tipo di risorsa mineraria, il potenziale più grosso è rappresentato dai depositi di oro e metalli rari, petrolio, metalli preziosi e non, minerali industriali, marmo e granito. Le licenze per la ricerca e l’esplorazione mineraria sono state rilasciate a compagnie minerarie estere provenienti dagli Stati Uniti, Canada e Arabia Saudita. Una compagnia saudita ha acquistato, attraverso il programma di privatizzazione l’unica principale miniera d’oro nel Paese.

SVILUPPO INFRASTRUTTURALE Notevoli sono le carenze infrastrutturali in tutto il Paese, soprattutto fuori dalla capitale. Il Governo e’ tuttavia impegnato, con il contributo dei donatori internazionali, nella ricostruzione della rete stradale e nella ristrutturazione della rete aeroportuale interna. Anche l’aeroporto internazionale della capitale e’ stato recentemente ricostruito con criteri moderni.

Energia Il potenziale di sfruttamento delle risorse energetiche, rinnovabili e non, e’ vasto. Attualmente l’elettricità viene erogata a meno del 4% della popolazione, ma la domanda interna aumenta in media del 10% ogni anno. Il Governo ha recentemente rivisto il quadro legale e regolamentare per la produzione, trasmissione e distribuzione di energia. Investitori esteri sono particolarmente ricercati per installare centrali idroelettriche. Accordi possono essere avviati con la “Ethiopian Electric Power Corporation” (EEPCO) per la vendita all’ingrosso di energia elettrica. La EEPCO attualmente fa funzionare due centrali idroelettriche di oltre 100 MW ed un certo numero di centrali di piccole dimensioni e fornisce energia principalmente attraverso un sistema integrato di linee di trasmissione (230, 132 e 66 kV) e reti di distribuzione (15 kV, 380 e 220 V).

Telecomunicazioni In Etiopia il servizio telefonico e’ tra i più limitati del mondo (meno dell’1% della popolazione ha accesso al servizio). All’ETC (Ethiopian Telecommunications Corporation) e’ affidato il compito di regolare il settore. Riconoscendo che lo sviluppo di una rete estensiva dei servizi di telecomunicazione e’ prioritario, una recente riforma legislativa consente agli investitori stranieri di operare nelle telecomunicazioni in joint-venture con il Governo. Attualmente si sta espandendo il sistema di telefonia mobile nelle principali città.

Sanità ed istruzione La sanità e l’istruzione offrono interessanti prospettive per l’investimento estero. Il Governo e’ impegnato ad affrontare i problemi sanitari prevalenti nel Paese (in particolare l’AIDS, la tubercolosi e la malaria) ed ha formulato una strategia di sviluppo sanitario della durata di 20 anni che sarà attuata attraverso una serie di programmi quinquennali.

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ATTIVITÁ INDUSTRIALE Il settore industriale è attualmente poco sviluppato e contribuisce a circa il 13% del PIL, occupando il 5.3% della popolazione. Nel Paese ci sono 145 imprese statali e 643 private, impegnate principalmente nella produzione di prodotti alimentari e bevande, di prodotti in legno, nel tabacco, nel settore tessile e del pellame, nell’industria chimica e nei prodotti metallurgici e nell’assemblaggio di veicoli e trattori. Tra il 1998 e il 2003 sono stati approvati dall’Ethiopian Investment Commission (EIC) e avviati 41 progetti di investimenti esteri nel settore industriale. I settori con maggiori potenzialità di sviluppo sono:

• alimentare; • concerie, prodotti in pelle; • tessile; • vetro e ceramica; • chimico e prodotti chimici (produzione interna di materie prime come carbone, soda

caustica, alcool etilico, metanolo); • industria farmaceutica; • carta e prodotti correlati; • materiale da costruzione; • prodotti elettrici; • metallurgia (imprese produttrici di ferro ed alluminio).

Concerie, prodotti in pelle

Il governo etiope ha identificato il settore pelle come uno dei settori in crescita maggiormente capace di accelerare lo sviluppo economico, avendo l’opportunità di creare occupazione, di generare reddito attraverso le esportazioni e di offrire potenzialità di investimento. In virtù di queste convinzioni, il governo ha anche promosso l’Istituto Tecnologico per la pelle ed i prodotti in pelle (LLPTI), la cui funzione principale è di creare capacità tecniche per migliorare la competitività dell’industria del settore. Ad oggi, in termini di entrate in valuta estera, questo settore è secondo solo a quello del caffè e, considerando le sue potenzialità, si impone come leader in tutta l'area africana meridionale. Il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale stima che attualmente, in media, l’Etiopia ha la capacità di fornire alle concerie locali dai 18 ai 20 milioni di pezzi di pelle per anno, ottenendoli per il 7% dalla pelle bovina, per il 33% da quella ovina e per il 37% da quella caprina. Questo trend sostanzialmente migliorerà la qualità della vita della nazione ed infatti miglioramenti sono dimostrati anche da una crescita media annuale del 10% del PIL negli ultimi sei anni. L’industria etiope della pelle e dei prodotti in pelle è strutturata secondo il seguente iter produttivo. Le pelli sono parzialmente trasformate attraverso procedimenti e trattamenti (pickling, wet blue, crust) per essere esportate, oppure sono conciate e trasformate in prodotti finiti nelle concerie per le industrie delle scarpe e dei prodotti in pelle. Scarpe, indumenti, guanti, borse, portafogli, oggetti da viaggio ed altri articoli sono alcune delle varietà prodotte. Il governo dell’Etiopia sta perseguendo una strategia di supporto del prodotto ad alto valore aggiunto che proviene dalle concerie. Esso incoraggia anche la specializzazione produttiva così da alleviare la competizione per le pelli ancora grezze (materie prime). Da quando l’esportazione delle pelli trattate (pickling, wet blue, crust) è stata tassata, esiste la possibilità che tra le concerie si instauri

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un legame, potendo una utilizzare una materia prima delle altre. Per esempio, se un’azienda ha solo la capacità di trattare e colorare la pelle, essa potrà fornire questi suoi prodotti all’impresa in grado di produrre solo pelli asciugate e finite. Questo tipo di collaborazione è ben visto e sostenuto anche dal governo etiope. L’ Etiopia gode di un immenso potenziale per lo sviluppo dell’ industria della pelle; in particolare si sta assistendo ad un cambiamento della struttura settoriale da una produzione di materie prime e semi-lavorati a quella di prodotti finiti (scarpe, borse..). Al momento esistono 21 concerie in Etiopia, 4 delle quali di proprietà statale, mentre le altre sono già in mano a privati. Il processo di privatizzazione in corso in questi mesi sta coinvolgendo tutte e quattro le concerie pubbliche e offre interessanti opportunità di investimento per operatori economici stranieri, dal momento che le 4 aziende in questione hanno una capacità giornaliera di circa 4000 hides e 30000 skins. I prezzi sul mercato etiopico fluttuano seguendo gli andamenti del mercato internazionale, e questo favorisce i grandi produttori di che coprono circa il 70% della produzione nazionale. Il mercato della pelle e, nello specifico, delle calzature, presenta buone capacità di espansione non solo a livello locale, ma anche all’estero. La crescente domanda in entrambi i mercati, infatti, ha contribuito in modo rilevante allo sviluppo della manifattura delle calzature. Qust’ultima presenta una duplice organizzazione sul mercato: da una parte operano grandi e medi impianti di trasformazione nel settore formale; dall’altro piccole imprese nel settore informale. Attualmente esistono 12 fabbriche medio-grandi che producono per lo più calzature da uomo e da bambino. La manifattura di articoli in pelle conta, invece, 14 piccole e medie industrie private. Ci sono tutti i presupposti per credere che il settore pelle in Etiopia sia ricco di opportunità, sia nel mercato domestico che in quello internazionale. Proprio per questo, l’industria etiope della pelle e dei prodotti in pelle ha iniziato ad investire per migliorare la tecnologia, la strategia di marketing e per favorire lo sviluppo dell’occupazione. I risultati sono promettenti per il futuro. In più, per incoraggiare gli investimenti stranieri nel settore, il governo assicura le seguenti misure:

• Partnership pubbliche e private • Incentivi agli investimenti • Incentivi al commercio • Garanzie di credito per l’export • Fondo di investimenti • Pagamenti a lungo termine per le industrie • Esenzioni per le tasse di reddito a favore degli impiegati espatriati • Importazioni di pelli e cuoi grezzi e finiti esenti da tasse • Abbassamento dei costi di trasporto e del servizio di transito.

Anche dal punto di vista del commercio estero, il settore pelle mostra importanti potenzialità di sviluppo. Dal 2003/04 al 2007/08 la performance delle esportazioni di prodotti in pelle e cuoio semi-lavorati e finiti è stata di circa 75 milioni USD. Inoltre, in virtù dell’AGOA Act in vigore dal 2000, la maggior parte delle categorie di industrie della pelle che esportano negli USA rientrano nell’esenzione dalle tasse di dogana. L’AGOA offre all’Etiopia a agli altri Paesi coinvolti tariffe preferenziali, consentendo un livello di esportazione compreso dal 2% al 38% dei prodotti in pelle esportabili.

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Tessile Al momento operano in questo settore 59 aziende, delle quali 35 nella lavorazione di materie prime e semi-lavorati, e 24 nella lavorazione di prodotti finiti. Anche per quanto riguarda questo settore il potenziale di crescita è notevole. In particolare, i vantaggi comparati della produzione di tessile e indumenti in Etiopia sono principalmente due: condizioni climatiche ideali e grande abbondanza di terra per la produzione di cotone, unite ad un’ alta disponibilità di forza lavoro a basso costo. Il potenziale della produzione di cotone è stimato attorno a 322.000 ha. TURISMO Attrattive naturali, storiche, culturali, archeologiche ed antropologiche caratterizzano l’offerta turistica del Paese. Con la liberalizzazione dell’economia il turismo sta registrando una crescita costante. Secondo l’Ethiopian Tourist Commission, nell’anno fiscale 2003-2004 , l’Etiopia e’ stata visitata da 181 mila turisti, spendendo 90 milioni di dollari, con una crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Sebbene anche la disponibilità di camere d’albergo, il numero delle agenzie di viaggio e di operatori turistici siano aumentati negli ultimi anni, si registra ancora una generale carenza di infrastrutture turistiche. Queste autorità vedono con favore investimenti esteri per l’espansione delle infrastrutture nelle destinazioni turistiche più importanti, che includono la rotta storica del nord, la Rift Valley, il Parco Nazionale dell’Omo, Harar e le montagne settentrionali.

PRIVATIZZAZIONI Il Governo ha avviato un programma di privatizzazione delle grandi aziende pubbliche nel 1995/96 e le imprese finora privatizzate sono 223. La maggior parte delle piccole imprese produttive sono state cedute ad investitori interni, mentre le più grosse sono state acquistate da investitori esteri; tra queste una miniera d’oro, le imprese d’imbottigliamento della Coca-Cola e della Pepsi Cola, una fabbrica di birra, uno stabilimento per la lavorazione e l’inscatolamento della carne ed una conceria. Nei prossimi tre anni il Governo prevede di privatizzare altre 120 imprese ed intende incoraggiare la partecipazione di investitori esteri a tale programma. I settori interessati dal programma di privatizzazione sono:

-alimentare

-pelle

-tessile

-produzione di bibite e birre

-industria chimica

-industria tessile

-settore agricolo

-settore edile, costruzioni, infrastrutture

-turismo (hotels)

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PROGETTI IN PROMOZIONE

Codice ETH/017/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature da uomo e da donna

con una capacità produttiva di circa 1500 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda è interessata a joint venture per migliorare la sua capacità produttiva, utilizzando tutto il potenziale disponibile. E’ altresì interessata ad accedere ai mercati internazionali e ricevere assistenza tecnica.

Data di creazione 1990 Fatturato 1 milione USD Numero di impiegati 100 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 90% della produzione in Europa, soprattutto in Germania. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa e in America.

Punti di forza L’azienda può contare su concerie locali per ottenere le pelli lavorate di cui ha bisogno.

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Codice ETH/001/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature da uomo in pelle, con

una capacità di produzione di 2500 paia al giorno. Cooperazione richiesta L’azienda è interessata ad ampliare la gamma dei

propri prodotti e la sua presenza sui mercati internazionali, a ricevere assistenza tecnica e acquisire know-how. E’ inoltre interessata ad accordi di sub-fornitura e/o joint-venture

Data di creazione 1998 Fatturato 5 milioni USD Numero di impiegati 350 Esperienza internazionale

L’azienda esporta in Europa, soprattutto in Italia, dove gestisce rapporti commerciali con due grandi aziende. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa ed in America.

Punti di forza L’azienda può contare su materie prime sufficienti, senza necessità di importazione. Essa, inoltre, accede a finanziamenti ed ad incentivi governativi e delle banche etiopi per incoraggiare l’attività di esportazione.

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Codice ETH/004/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce diversi generi di calzature:

comode da uomo, da donna, da bambino, stivali da lavoro e tomaie, utilizzando pelle bovina. La capacità di produzione complessiva delle calzature è di 3000 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di partner per entrare in nuovi mercati, per ottenere assistenza tecnica e per acquisire esperienza nella gestione del marketing. Molto interessata ad accordi di sub-fornitura.

Data di creazione 1949 Fatturato 5 milioni USD Numero di impiegati 790 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 90% della produzione in Europa, soprattutto in Italia. L’obiettivo immediato è di entrare anche nei mercati americani ed africani. Studi di mercato, infatti, hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa ed in America.

Punti di forza L’azienda può contare su concerie locali per ottenere le pelli lavorate di cui ha bisogno. Essa, inoltre, beneficia di importanti sostegni governativi, grazie al suo piano di esportazione a livello nazionale.

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Codice ETH/018/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature da uomo di pelle ovina e

bovina con una capacità di produzione di 2000 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda è interessata a contratti di sub-fornitura e desidera collaborare con imprese straniere per migliorare la sua capacità produttiva, utilizzando tutto il potenziale disponibile, per ampliare il mercato e per ricevere assistenza tecnica nelle fasi produttive del design e della finitura delle calzature.

Data di creazione 1979 Fatturato 3 milioni USD Numero di impiegati 525 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 90% della produzione in Europa, soprattutto in Italia. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa ed in America.

Punti di forza L’azienda è già affermata sul panorama nazionale ed internazionale. Essa, inoltre, può contare su concerie locali per ottenere le pelli lavorate di cui ha bisogno.

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Codice ETH/002/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature da uomo in pelle bovina

e calzature da bambino in pelle di pecora, con una capacità produttiva rispettivamente di 1000 paia e 1500 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda ricerca accordi di sub-fornitura e/o di joint-venture per accedere a nuovi mercati. E’ inoltre interessata ad ottenere assistenza tecnica soprattutto nel campo del design e dei prodotti finiti. Desidera inoltre acquistare nuovi macchinari.

Data di creazione 2005 Fatturato 1,5 milioni USD Numero di impiegati 115 Esperienza internazionale L’azienda esporta il 20% della produzione in Europa,

soprattutto in Italia. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa e in America.

Punti di forza L’azienda può contare su una conceria di proprietà, dalla quale ottiene circa l’80% di pelle lavorata di cui ha bisogno. Walia Shoe Factory beneficia di importanti sostegni governativi, grazie al suo piano di esportazione a livello nazionale.

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Codice ETH/019/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature casual da uomo e da

donna, con una capacità di produzione di circa 1000 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera collaborare con imprese straniere per migliorare la sua capacità produttiva, utilizzando tutto il potenziale disponibile, per ampliare il mercato e per ricevere assistenza tecnica al fine di migliorare la qualità del prodotto finito. E’ inoltre interessata ad accordi di sub-fornitura.

Data di creazione 1990 Fatturato 3 milioni USD Numero di impiegati 180 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 25% della produzione soprattutto in Europa.

Punti di forza L’azienda può contare su una conceria di proprietà, dalla quale ottiene circa l’80% di pelle lavorata di cui ha bisogno.

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Codice ETH/003/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature militari e calzature

casual in pelle bovina con una capacità di produzione complessiva di 2500 paia al giorno.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di nuovi partner commerciali per accedere a nuovi mercati. E’ inoltre interessata ad accordi di sub-forniturta, di assistenza tecnica. Ricerca inoltre know-how di carattere tecnologico per migliorare la produzione e di expertise per la gestione del marketing.

Data di creazione 1950 Fatturato 10 milioni USD Numero di impiegati 568 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 10% della produzione in Africa, soprattutto in Sudan. Il mercato europeo rientra negli obiettivi futuri dell’impresa, infatti, diversi campioni di prodotti sono stati già spediti in vari Paesi europei. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni anche in Africa ed in America.

Punti di forza L’azienda può contare su concerie locali per ottenere le pelli lavorate di cui ha bisogno. Tikur Abay Shoe Factory beneficia di importanti sostegni governativi, grazie al suo piano di esportazione a livello nazionale.

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Codice ETH/005/I/08-10 Settore Pelle Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce pelle di diversa qualità

semilavorata e trattata secondo i procedimenti industriali wet blue (pelle bagnata al cromo), pickling (pelle preparata per la conceria con acidi e sale), crust (pelle asciugata). Nello specifico, pelle bovina trattata secondo il procedimento wet blue; pelle caprina finita e trattata secondo i procedimenti wet blue, crust, pelle ovina finita e trattata secondo i procedimenti pickling e crust. L’azienda fornisce le pelli lavorate e finite alle industrie di calzature locali per il 15-20%.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera collaborare con imprese straniere per ampliare la sua presenza sui mercati internazionali e migliorare i processi produttivi e la tecnologia legata alla lavorazione della pelle e alla produzione dei prodotti finiti.

Data di creazione 1998 Fatturato 2 milioni USD Numero di impiegati 75 Esperienza internazionale

L’azienda esporta pelli lavorate finite e semilavorate crust in mercati asiatici ed europei.

Punti di forza L’azienda è situata nel nord-ovest dell’Etiopia, dove pelli di ottima qualità sono facilmente reperibili.

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Codice ETH/006/I/08-10 Settore Pelle Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce pelle di diversa qualità

semilavorata e trattata secondo i procedimenti industriali wet blue (pelle bagnata al cromo), pickling (pelle preparata per la conceria con acidi e sale), crust (pelle asciugata). Nello specifico, pelle bovina trattata secondo il procedimento wet blue; pelle caprina finita e trattata secondo i procedimenti wet blue, crust; pelle ovina finita e trattata secondo i procedimenti pickling e crust. L’azienda fornisce le pelli lavorate e finite alle industrie di calzature locali per il 15-20%.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera collaborare con imprese straniere per ampliare il mercato di esportazione e per migliorare la tecnologica applicata alla lavorazione della pelle e ai prodotti finiti.

Data di creazione 1989 Fatturato 5 milioni USD Numero di impiegati 200 Esperienza internazionale

L’azienda esporta circa il 90% dei propri prodotti in diverse parti del mondo, tra le quali Asia ed Europa.

Punti di forza L’azienda è situata nel nord-ovest dell’Etiopia, dove pelli di ottima qualità sono facilmente reperibili. Le infrastrutture a disposizione sono adeguate alla realizzazione dei progetti industriali dell’azienda.

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Codice ETH/007/I/08-10 Settore Pelle Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce pelle di diversa qualità

semilavorata e trattata secondo i procedimenti industriali wet blue (pelle bagnata al cromo), pickling (pelle preparata per la conceria con acidi e sale), crust (pelle asciugata). Nello specifico, pelle bovina trattata secondo il procedimento wet blue; pelle caprina finita e trattata secondo i procedimenti wet blue, crust; pelle ovina finita e trattata secondo i procedimenti pickling e crust. L’azienda fornisce le pelli lavorate e finite alle industrie di calzature locali per il 15-20%.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera collaborare con imprese straniere per ampliare la sua presenza sui mercati esteri e migliorare la tecnologica applicata alla lavorazione della pelle e alla realizzazione dei prodotti finiti.

Data di creazione 1995 Fatturato 8 milioni USD Numero di impiegati 251 Esperienza internazionale

L’azienda esporta circa il 95% dei propri prodotti in diverse parti del mondo, tra le quali Asia ed Europa.

Punti di forza L’azienda è situata a pochi km dalla capitale Addis Abeba. Le infrastrutture a disposizione sono adeguate alla realizzazione dei progetti industriali dell’azienda.

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Codice ETH/020/I/08-10 Settore Calzature Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce calzature casual, militari e stivali

da lavoro con una capacità di produzione di 800 paia al giorno. L’obiettivo è di raggiungere le 1500 paia al giorno. L’azienda lavora soprattutto per soddisfare le richieste del mercato domestico.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di joint venture per ampliare la sua presenza sui mercati esteri. Desidera inoltre attraverso l’apporto di assistenza tecnica, migliorare la propria capacità produttiva, sfruttando tutte le potenzialità inutilizzate.

Data di creazione 2005 Fatturato 1 milione USD Numero di impiegati 790 Esperienza internazionale

L’azienda esporta il 2% della produzione. Studi di mercato hanno dimostrato che l’azienda ha buone potenzialità per ampliare le esportazioni in Africa e in America

Punti di forza L’azienda può contare su concerie locali per ottenere le pelli lavorate di cui ha bisogno. Essa, inoltre, beneficia di importanti sostegni governativi, grazie al suo piano di esportazione a livello nazionale.

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Codice ETH/021/I/08-10 Settore Tessile Descrizione dell’attività e/o del prodotto Muya Ethiopia si presenta sul mercato come

un’industria artigianale tradizionale innovativa, in quanto espressione sia della cultura tessile nazionale più tradizionale, sia del sistema produttivo moderno. Tra i suoi prodotti, di ottima qualità, ci sono: fodere per cuscini; tappeti; copri divani; tovaglie; borse; scialli; ceramiche ed arredi esotici.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera collaborare con imprese straniere per ampliare le esportazioni e acquisire nuove conoscenze sulla gestione del marketing. È richiesta, inoltre, formazione più specifica per i lavoratori, al fine di soddisfare pienamente le esigenze dei clienti.

Data di creazione 2005 Fatturato 200,000 USD Numero di impiegati 120 Esperienza internazionale

Le esportazioni rappresentano il 20% della produzione. L’azienda, supportata da sponsor prestigiosi, partecipa a numerose fiere internazionali, tra le quali: SIDIM Montreal, AMBIENTE Francoforte, PREMIÈRE CLASSE Parigi, NEW YORK SOURCE SHOW, OUGADOUGOU FIBER, FAIR TRADE FASHION SHOW. I prodotti tessili di Muya Ethiopia, inoltre, sono venduti in rinomati negozi internazionali, quali Club 55 a ST. Tropez ed altri punti vendita a New York, Tokyo, Atene, Vienna e Zurigo.

Punti di forza L’azienda dispone di sufficiente materia prima. I suoi prodotti sono consegnati via aerea, garantendo prezzi di spedizione competitivi. Il governo sostiene l’impresa al fine di stimolarne il successo sul mercato. Inoltre, il modello gestionale del business dell’azienda si è distinto nel panorama industriale etiope per la sua qualità ed efficienza.

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Codice ETH/022/I/08-10 Settore Tessile e pelle Descrizione dell’attività e/o del prodotto Taytu è un marchio riconosciuto di prodotti di lusso,

nato dal raggruppamento di industriali nazionali dei settori manifatturieri della pelle e del tessile. La sua azienda produce borse, accessori e sciarpe, utilizzando solo pellame ovino e bovino e cotone finissimi e della migliore qualità, secondo la ricca tradizione etiope nel settore.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera aumentare il volume delle vendite, ampliando i mercati di esportazione. A questo scopo, richiede sostegno per facilitare le partecipazione ad eventi e fiere del settore. Inoltre, essa cerca collaborazioni per la gestione del marketing, per la formazione del personale, per il miglioramento della produzione. È interessata a sviluppare accordi di sub-fornitura ed è in grado di realizzare prodotti di alta gamma.

Data di creazione 2005 Fatturato 60,000 USD Numero di impiegati 35 Esperienza internazionale

I prodotti dell’azienda sono già destinati interamente a mercati e clienti stranieri. La prima collezione presentata con il marchio Taytu ha ottenuto uno straordinario successo di vendite alla presentazione della moda autunno 2006 di Parigi. L’obiettivo primario dell’impresa è quello di penetrare i mercati statunitense, francese, italiano, spagnolo e portoghese per distribuire i propri prodotti in negozi ben selezionati delle capitali e delle maggiori città commerciali.

Punti di forza L’azienda può contare su sufficienti concerie e industrie tessili locali per ottenere le materie prime di qualità necessarie alla sua produzione. La qualità dei prodotti ed il prezzo, inoltre, sono garantiti dalla supervisione degli esperti UNIDO. I prodotti,inoltre, sono consegnati via aerea, garantendo prezzi di spedizione competitivi.

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Codice ETH/008/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto Kaliti Food Share Company è una delle principali

industrie del paese che produce generi alimentari. I suoi prodotti sono i seguenti: pasta di diversi tipi (lunga e corta); pane; biscotti (Galletta, biscotti dolci, biscotti energetici.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera migliorare la qualità dei prodotti, aumentare le capacità di produzione ed esportare la produzione verso i mercati internazionali. L’azienda è alla ricerca di un investitore straniero interessato a supportare l’impresa nei seguenti campi: accesso al mercato, sostegno finanziario, trasferimento di tecnologia, un expertise per quel che riguarda gli aspetti generali di gestione.

Data di creazione 1938 Fatturato 5 milioni USD Numero di impiegati 500 Esperienza internazionale La produzione è destinata esclusivamente al

mercato locale. Attualmente l’impresa è alla ricerca di un accesso al mercato internazionale specialmente per quel che riguarda la vendita di prodotti quali pasta e biscotti.

Punti di forza L’azienda è situata nella periferia a sud di Addis Abeba. Questa notevole vicinanza con la principale aerea di consumo, il collegamento con il porto di Djibouti (strade e ferrovie) che facilita l’importazione di grano, la vicinanza con le principali zone nazionali di produzione di frumento, e la posizione ottimale per la vendita fuori dalla capitale, danno all’impresa un grande vantaggio. L’azienda, inoltre, può contare su macchinari di produzione efficienti e moderni, in linea con gli standard occidentali.

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Codice ETH/009/I/08-10 Settore Agro alimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda è specializzata nella produzione di

alimenti per l’infanzia a base di latte, vaniglia, zucchero, vitamine, soya, farina. I prodotti sono i seguenti: Faffa, Cerifam, Edget milk, Famix, Cerifum, Dube Duket, Fanix.

Cooperazione richiesta L’azienda necessita di supporto per la formazione (marketing, ISO 9000, gestione delle esportazioni, pianificazione strategica e manageriale), per la tecnologia ed il miglioramento delle materie prime, per trovare nuovi mercati stranieri a cui destinare i propri prodotti.

Data di creazione 1962 Fatturato 1404,487 USD Numero di impiegati 343 Esperienza internazionale Nel 1997 si è verificatala l’unica esportazione

dell’azienda verso il Darfur-Sudan. Infatti, la produzione è destinata unicamente al mercato interno. L’obiettivo è quello di entrare in nuovi mercati internazionali, soprattutto in Europa.

Punti di forza La maggior parte delle materie prime quali frumento, mais, semi di soia e ceci, è disponibile a basso costo sul mercato locale. Altre come vitamine, minerali, latte in polvere, soya, vaniglia, farina ed enzimi sono importati. Tutte le materie prime sono controllate attraverso sistemi di controllo. L’azienda, inoltre, applica il programma internazionale di sicurezza alimentare HACCP.

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Codice ETH/010/I/08-10 Settore Agroindustria Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce: caffé esclusivamente di qualità

Arabica; the; prodotti alimentari coltivati, quali grano, mais ecc..; fiori; spezie; piante medicinali e biopesticidi.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di nuovi mercati per esportare i suoi prodotti, soprattutto caffé e the. Essa desidera inoltre avviare collaborazioni per migliorare le conoscenze tecniche e la qualità dei prodotti.

Data di creazione 1997 Fatturato 50 milioni USD Numero di impiegati 12000 Esperienza internazionale L’azienda esporta il 90% della sua intera

produzione. Punti di forza L’azienda può contare su una buona disponibilità

di materia prima, senza necessità di importazione. Il clima, l’ambiente e le caratteristiche naturali dell’Etiopia garantiscono all’azienda la produzione di un’ottima e riconosciuta qualità di caffé e di the. Ethio Agri-ceft PLC produce caffé di qualità certificata secondo standard riconosciuti. Essa, inoltre, gestisce la più grande piantagione commerciale di the in Etiopia.

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Codice ETH/011/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce caffé verde, di diverse qualità e

raccolto in varie zone della regione; caffé tostato e macinato, preparato dal caffé verde con metodi industriali.

Cooperazione richiesta L’azienda desidera modernizzare le proprie attività di torrefazione e macinatura del caffé per dedicarsi all’esportazione del prodotto. Attualmente è alla ricerca di investitori stranieri interessati ad un’eventuale joint-venture per aumentare la capacità produttiva di caffé tostato e macinato.

Data di creazione 1970 Totale vendite annuali 20 milioni USD Numero di impiegati 124 Esperienza internazionale Il 100% della produzione viene esportato

soprattutto in Giappone, Europa e Medio Oriente. L’azienda desidera entrare soprattutto nel mercato italiano.

Punti di forza L’azienda può contare su una lunga esperienza nell’esportazione del caffé, per questo è ormai considerata leader nel settore. Le materie prime sono disponibili localmente, essendo l’Etiopia uno dei pochi paesi al mondo ad avere un’ampia diversità di chicchi di caffé della varietà arabica. Inoltre, l’azienda dispone di energia elettrica, alimentazione idraulica e manodopera qualificata.

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Codice ETH/012/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce caffé verde, di diverse qualità e

raccolto in varie zone della regione; caffé tostato e macinato, preparato dal caffé verde con metodi industriali.

Cooperazione richiesta L’azienda è interessata ad esportare il caffè tostato e macinato in tutto il mondo, per questa ragione, è alla ricerca di investitori stranieri interessati ad un’eventuale joint-venture, al trasferimento di un expertise per quel che riguarda gli aspetti generali di gestione o all’accesso al mercato.

Data di creazione 1957 Fatturato 72 milioni USD Numero di impiegati 4,500 Esperienza internazionale L’azienda esporta il 96% della sua intera

produzione soprattutto in Europa, Asia, Giappone, Medio Oriente e Stati Uniti. L’obiettivo futuro è quello di entrare anche nei mercati del Nord Africa, Gibuti, Sudan, Russia e dell’ Europa dell’est.

Punti di forza L’azienda, situata in una delle regioni etiopi più rinomate per la coltivazione del caffé, è riuscita a creare e mantenere, nel corso degli anni, solidi rapporti commerciali con i principali produttori di caffé del paese e del mondo. Mullege Plc, inoltre, è dotata di propri servizi di trasporto e di un sistema di produzione di materiale in fibre di Juta, entrambi essenziali all’esportazione del caffé.

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Codice ETH/013/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce caffé verde, di diverse qualità e

raccolto in varie zone della regione; caffé tostato e macinato, preparato dal caffé verde con metodi industriali.

Cooperazione richiesta L’azienda richiede maggiormente: joint-venture per migliorare la produzione; nuovi accessi al mercato, soprattutto per il caffé macinato e tostato; esperienza nel marketing da acquisire da aziende già nel marcato.

Data di creazione 1947 Fatturato 15 milioni USD Numero di impiegati 95 Esperienza internazionale L’azienda esporta con successo il caffé verde in

Germania, Francia, Giappone, USA, Arabia Saudita. Il caffé tostato e macinato è esportato soprattutto in Medio Oriente e in altre aree e Stati africani.

Punti di forza L’azienda può contare su una buona disponibilità di materia prima, senza necessità di importazione. Il clima, l’ambiente e le caratteristiche naturali dell’Etiopia garantiscono all’azienda la produzione di un’ottima e riconosciuta qualità di caffé. Bashanfer usufruisce di incentivi governativi per il commercio che le hanno permesso di entrare in nuovi affari. Infatti, il caffé prodotto da Bashanfer é commercializzato con quattro marchi speciali, quali: Khaldi, Ethio-Sunrise, Ethio-Genet Special, Dumersso.

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Codice ROBERA PRIVATE LTD

Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce caffé verde, di diverse qualità e

raccolto in varie zone della regione; caffé tostato e macinato, preparato dal caffé verde con metodi industriali.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di investitori stranieri interessati ad un’eventuale joint-venture per lo sviluppo tecnologico ed alla creazione di nuovi accessi nel mercato, soprattutto per esportare caffé tostato e macinato.

Data di creazione 1997 Fatturato 10 milioni USD Numero di impiegati 30 Esperienza internazionale L’azienda esporta con successo il caffé verde in

Germania, Francia, Giappone, USA, Arabia Saudita. L’ambizione è di esportare anche il caffé tostato e macinato in tutto il mondo.

Codice ETH/014/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda svolge attività di imballaggio di the e di

acqua e produce caffé tostato e macinato. Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di nuovi accessi nel

mercato, soprattutto per esportare caffé tostato e macinato con migliori imballaggi e di esperienza nel marketing.

Data di creazione 1990 Fatturato 9 milioni USD Numero di impiegati 150 Esperienza internazionale L’azienda commercia per lo più nel mercato locale,

esportando solo il 10% della produzione. L’obiettivo è quello di ampliare il mercato di accesso dei propri prodotti a livello internazionale. L’Italia è considerata un partner privilegiato per futuri accordi commerciali.

Punti di forza L’azienda può contare su una buona disponibilità di materia prima, senza necessità di importazione. Il clima, l’ambiente e le caratteristiche naturali dell’Etiopia garantiscono all’azienda la produzione di un’ottima e riconosciuta qualità di caffé. Inoltre, l’azienda dispone di energia elettrica, alimentazione idraulica e manodopera qualificata.

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Codice ETH/016/I/08-10

Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda produce caffé verde, di diverse qualità e

raccolto in varie zone della regione; caffé tostato e macinato, preparato dal caffé verde con metodi industriali.

Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di investitori stranieri interessati ad un’eventuale joint-venture per lo sviluppo tecnologico ed alla creazione di nuovi accessi nel mercato, soprattutto per esportare caffé tostato e macinato.

Data di creazione 1997 Fatturato 10 milioni USD Numero di impiegati 30 Esperienza internazionale L’azienda esporta con successo il caffé verde in

Germania, Francia, Giappone, USA, Arabia Saudita. L’ambizione è di esportare anche il caffé tostato e macinato in tutto il mondo.

Punti di forza L’azienda è situata in un’area strategica, dove può contare su una buona disponibilità della migliore materia prima, senza necessità di importazione. Il clima, l’ambiente e le caratteristiche naturali dell’Etiopia garantiscono all’azienda la produzione di un’ottima e riconosciuta qualità di caffé.

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Codice ETH/015/I/08-10 Settore Agroalimentare Descrizione dell’attività e/o del prodotto L’azienda è specializzata nella produzione di caffé

tostato e macinato. Cooperazione richiesta L’azienda è alla ricerca di nuovi accessi nel

mercato internazionale e di collaborazioni con imprese straniere per miglioramenti produttivi e tecnici.

Data di creazione 1991 Fatturato 7 milioni USD Numero di impiegati 50 Esperienza internazionale L’azienda commercia solo nel mercato domestico.

Al momento non sono presenti esportazioni. L’obiettivo più immediato è quello di esportare in Sudan, Nord Africa, Gibuti, Medio Oriente, Russia e in Europa orientale.

Punti di forza Grazie all’uso di tecniche uniche di miscelatura, tostatura, macinazione e confezione del caffè, Starcoff PLC è diventata famosa in tutto il mercato locale. L’azienda può contare su una buona disponibilità di materia prima, senza necessità di importazione. Il clima, l’ambiente e le caratteristiche naturali dell’Etiopia garantiscono all’azienda la produzione di un’ottima e riconosciuta qualità di caffé.

Contatti:

Enrico Siepi Investment Promotion Officer UNIDO ITPO Italy Via Paola 41, 00186 Roma - Italy Tel.: +39 06 679 6521; Fax: +39 06 679 3570 e-mail: [email protected] ; www.unido.it; www.unido.org

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