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Università Mediterranea di Reggio CalabriaFacoltà di Architettura
Corso di Analisi e pianificazione del territorio(ICAR/20, 4 CFU)Prof. Flavia Martinelli
A.A. 2007-08
Lezione 5.3.Le attività produttive: i servizi
1.Le teorie sulla crescita dei servizi2.Una classifaczione dei servizi3.I servizi per la riproduzione4.I servizi alla produzione5.La localizzazione dei servizi
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Figura 1. La crescita dell’occupazione terziaria (in %dell’occupazione totale) nei principali paesi occidentali. 1965-2001.
Fonte: Gadrey su dati Eurostat.
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1. Le teorie sulla crescita dei servizi
• La contrapposizione beni/servizi– La società post-industriale (Bell 1973)– La teoria della sostituzione di beni a servizi di
Gershuny– Le teorie sulla ‘terziarizzazione’ dell’industria– Il lato dell’offerta: il ruolo della disoccupazione
• Il contenuto di informazioni e conoscenze– Nuove tecnologie e la rivoluzione informatica– La società dell’informazione (Castells 1996)– La società della conoscenza (Lisbona 2000)
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La necessità di classificarei servizi
• Molteplici spiegazioni: ognuna è corretta espiega un sottoinsieme del settore
• Settore eterogeneo e residuale• Differenza importante: settori terziari e
occupazioni terziarie –> indicatori diversi• Una proposta di classificazione dei settori
(Martinelli 1984; 1991; 2007)
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Tabella 1. Una classificazione operativa1. Servizi di infrastruttura sociale (riproduzione)
• Governo, regolazione, protezione• Servizi sociali (welfare)• Organizzazioni associative
2. Servizi di infrastruttura distributiva (circolazione)• Trasporti e attività connesse• (Tele)comunicazioni
3. Servizi per il consumo finale (riproduzione)• Prevalentemente destinati alla domanda residenziale• Prevalentemente destinati alla domanda turistica
4. Servizi destinati alle imprese (produzione)• Distribuzione all’ingrosso e intermediazione commerciale• Finanza, assicurazioni e immobiliare• Servizi avanzati• Altri servizi alle imprese
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1. Infrastruttura sociale(riproduzione delle condizioni sociali di accumulazione)
• Governo, regolazione, protezione (riproduzione delle condizioniesterne di accumulazione)
– Pubblica amministrazione centrale e periferica (75.1+75.21)– Difesa nazionale (75.22)– Giustizia e attività giudiziarie (75.23)– Sicurezza nazionale e ordine pubblico (75.24)– Protezione civile (75.25+85.2)– Igiene pubblica (90)
• Servizi sociali (riproduzione della popolazione)– Istruzione (80)– Sanità (85.1)– Altri servizi sociali (85.3)– Previdenza sociale obbligatoria (75.3)
• Organizzazioni associative (riproduzione società civile)(91)– Partiti politici– Associazioni economiche, imprenditoriali e professionali– Associazioni sindacali– Altre associazioni non a scopo di lucro8religiose, culturali, sociali)
N.B. Tra parentesi sono indicati i codici ATECO 91 delle attività economiche considerate
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2. Infrastruttura distributiva (circolazione)
• Trasporti– Terrestri (su gomma e ferroviari) (60)– Marittimi (61)– Aerei (62)– Servizi ausiliari dei trasporti (63, escluso 63.3)
• Comunicazioni– Poste e corrieri (64.1)– Telecomunicazioni (64.2)
N.B. Tra parentesi sono indicati i codici ATECO 91 delle attività economiche considerate
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Riproduzione I: i servizi per la riproduzionedelle condizioni sociali di accumulazione
• Riproduzione delle condizioni generali(sociali) di accumulazione– Amministrazione, regolazione, protezione (condizioni
‘esterne’ di accumulazione)– Infrastruttura distributiva (circolazione persone, beni e
informazioni come servizio collettivo, condizione‘interna’ di accumulazione)
– Organizzazioni associative (riproduzione società civilee gruppi di interesse, condizione ‘interna’)
• Differenze nel tempo e nello spazio :– Regimi di accumulazione (Fordismo e Post-Fordismo)– Modelli nazionali
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Riproduzione II: i servizi sociali perla riproduzione della popolazione• Due forme di riproduzione della popolazione
– Le persone come ‘lavoratori’: i servizi sociali al serviziodell’accumulazione
– Le persone come ‘cittadini’: i servizi sociali come diritto e fattoredi uguaglianza (accesso di donne, giovani e immigrati al mercatodel lavoro e alla cittadinanza attiva)
• Le forme di offerta dei servizi sociali– Famiglia– Mercato– Stato (welfare state o ‘stato sociale’)– Terzo settore e associazioni
• La riproduzione della popolazione nel tempo e nellospazio:– Fordismo and post-Fordimo– Modelli nazionali di riproduzione (socialdemocratico,
anglosassone, continentale, mediterraneo, etc.)
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3. Servizi per il consumo finale (riproduzione della popolazione e della cultura)• Prevalentemente orientati alla domanda residenziale
– Commercio al dettaglio (52 escluso 52.7)– Commercio e manutenzione autoveicoli, vendita carburante (50)– Servizi di riparazione (52.7)– Noleggio di beni per uso personal e domestico (71.4)– Servizi personali (lavanderia, parruchhieri, pompe funebri, etc.) (93)
• Prevalentemente orientati alla domanda turistica– Alberghi, ristoranti e bar (55)– Agenzie di viaggio, operatori e altri servizi turistici (63.3)– Noleggio auto (71.1)
• Attività ricreative, culturali e sportive (92 +22)– Cinema e videoproiezioni (92.1)– Radio e tv (92.3)– Creazioni artistiche, attività fieristiche, parchi divertimento (92.3)– Agenzie di stampa (92.4)– Biblioteche, archivi, musei (92.5)– Sport (92.6)– Altre attività ricreative (92.7)– Editoria, stampa e riproduzioni su supporti registrati (22)
N.B. Tra parentesi sono indicati i codici ATECO 91 delle attività economiche considerate
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Riproduzione III: i servizi di consumofinale per la riproduzione della
popolazione e della cultura• La scelta tra “make” (produzione per autoconsumo) e “buy”
(acquisto sul mercato)• Prevalentemente e in misura crescente prodotti su base
commerciale (for profit)• La e la riproduzione della cultura• L’istituzionalizzazione del tempo libero e la crescente
mercificazione del tempo libero:– Il turismo come consumo di massa– La mercificazione della cultura
• I mezzi di comunicazione di massa, la (ri)produzionecommerciale della cultura e la costruzione di valori
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4. Servizi alle imprese e istituzioni (produzione)• Commercio all’ingrosso e intermediazione commerciale (51)• Finassim
– Servizi bancari e finanziari, attività ausiliarie (65+67.1)– Assicurazioni e attività ausiliarie (66+67.2)– Attività immobiliari (70)
• Servizi avanzati– Informatica e attività connesse (72)
• Installazione hardware• Produzione e assistenza software• Elaborazione dati e banche dati• Manutenzione e riparazione• Altre attività
– Ricerca e sviluppo (R&S) (73)– Consulenze professionali e servizi specialistici
• Servizi legali, contabili e fiscali, di marketing e gestionali (74.1)• Servizi tecnici (architettura e ingegneria) (74.2)• Collaudi e analisi tecniche (74.3)• Pubblicità (74.4)• Ricerca, selezione e formazione di personale (74.5)
• Altri servizi alle imprese– Noleggio macchine e attrezzature (71 escl. 71.1)– Investigazione e vigilanza (74.6)– Pulizia e disinfestazione (74.7)– Altri servizi (74.8)
N.B. Tra parentesi sono indicati i codici ATECO 91 delle attività economiche considerate
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I servizi per la produzioneI fattori di crescita dei servizi alle imprese
• La crescente complessità dei sistemi produttivi (domanda)– Concentrazione industriale e formazione di grandi imprese multiprodotto,
plurilocalizzate (sistemi complessi di gestione aziendale, con divisione tecnicadel lavoro e creazione di uffici e dipartimenti di servizi interni)
– Crescente divisione e specializzazione sociale del lavoro, con creazione diattività di servizio specializzate esterne
– Processi di disintegrazione verticale (decentramento produttivo, outsourcing, off-shoring), con conseguente aumento di servizi di comunicazione e trasporto(interni ed esterni).
• La crescente internazionalizzazione (globalizzazione) dei mercati e dellaconcorrenza (domanda)– Intensificazione delle transazioni (aumento flussi di comunicazione e trasporto)– Intensificazione del commercio internazionale (aumento dei servizi di
consulenza contrattuale, assicurativa, etc.)• Crescente importanza di servizi pre- e post-produzione (domanda)
– Rilevanza strategica di R&S, ingegnerizzazione prodotto, design– Rilevanza strategica di marketing, pubblicità, servizi di assistenza post-vendita
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• Lo sviluppo della nuova tecnologia informatica (offerta)– Ha determinato la nascita di nuovi servizi e l’innovazione in altri
(computer e telecomunicazioni)– Ha modificato la produzione e distribuzione di altri servizi
• La ristrutturazione post-fordista dei sistemi produttivi neglianni ‘80 (domanda e offerta)– Le grandi imprese hanno radicalmente ristrutturato la loro struttura
organizzativa e i loro sistemi informativi (nuova tecnologia informatica,maggiore flessibilità produttiva, maggiore diversificazione e innovazionedel prodotto, decentramento produttivo e investimenti all’estero), con laconseguente intensificazione nell’uso di servizi interni ed esterni)
• La crescente complessità del quadro normativo (domanda)– Intensificazione delle normative ambientali, sulla sicurezza dei
lavoratori, sulla salvaguardia del consumatore, che ha determinatoun’aumento della domanda di servizi di controllo, monitoraggio,certificazione qualità, etc.
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Servizi interni e servizi esterni(make o buy)
• I servizi alle imprese si sviluppano sia all’interno delle imprese(divisione tecnica del lavoro, sviluppo di mansioni/occupazionidi servizio), sia all’esterno dell’impresa (divisione sociale dellavoro, sviluppo di imprese specializzate in attività di servizio).
• Le grandi imprese hanno generalmente maggiori risorse e ledimensioni necessarie per sostenere sia lo sviluppo di serviziinterni, che l’acquisto di servizi esterni.
• Le piccole e medie imprese dipendono in misura maggioredall’esistenza di servizi esterni.
• Generalmente sono sviluppati all’interno i servizi più strategicie di natura esclusiva. All’esterno vengono acquistati servizi diroutine o altamente specializzati.
• Generalmente interazione e complementarità tra servizi internied esterni.
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Servizi alle imprese e competitività• I servizi alle imprese – specie quelli avanzati –
hanno un impatto rilevante sulle imprese intermini di innovazione e competitività– Sono essi stessi una forma di innovazione– Sono veicoli di innovazione e di aumenti di produttività
• Lo sviluppo dei servizi alle imprese si riflette inuna ‘nuova’ divisione internazionale/spaziale dellavoro– Le economie avanzate esportano servizi– I paesi in via di sviluppo esportano materie prime e
prodotti manufatti– Ma il quadro si complica ulteriormente
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Per concludere:Le molteplici cause della crescita dei servizia) La crescente divisione tecnica, sociale e spaziale del lavoro e la crescente
complessità dei sistemi produttivi: necessità di servizi specializzati percoordinare e regolare questi apparati
b) L’aumento del reddito e la crescente mercificazione di nuovi e vecchi valorid’uso: i servizi per il consumo finale legati al tempo libero (cultura,ricreazione, sport, incluso il turismo) e alla riproduzione (istruzione,salute),
c) La crescente domanda – e l’offerta pubblica – di servizi pubblici e sociali.d) I progressi nella medicina e l’aumento della durata della vita, che hanno
favorito l’aumento dei servizi medici e di assistenza agli anziani.e) La crescente importanza delle conoscenze in produzione e riproduzione:
crescita dei servizi di istruzione e qualificazione.f) Lo sviluppo della nuova tecnologia informatica, che ha favorito la crescita
dei servizi di elaborazione e trasmissione delle informazioni.g) La globalizzazione dei mercati e della concorrenza, con la crescita dei
servizi di circolazione e coordinamento, così come di servizi specializzati.
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Miti e realtà del lavoro nei serviziUna società dei servizi o una società di servitori?
• I lavoro nei servizi è generalmente presentato in una cornice attraente,carica di immaginari: lavoro creativo, ad alto contenuto di conoscenze, benpagato, con possibilità di carriera, in una società post-industriale,dell’informazione, della conoscenza, etc.
• Il discorso neo-liberale cerca di affermare una nuova etica del lavoro, nellaquale la precarietà e la flessibilità del lavoro (terziario) è legittimata comelibertà dalla burocrazia e dalla routine, arema di libertà individuale, capacitàcreative e auto-realizzazione.
• Questi miti nascondono una realtà caratterizzata da una crescentedisuguaglianza delle condizioni di lavoro, caratterizzate un numero limitatodi posti di lavoro ben pagati e con buone condizioni contrattuali e unamaggioranza di occupazioni precarie e mal pagate, non solo nei servizitradizionali, ma anche – in misura crescente – nei servizi cosiddetti‘avanzati’.
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Servizi e territorio
• Localizzazione dei servizi• Servizi e modelli territoriali• Servizi e divisione territoriale del
lavoro• Servizi e gerarchie urbane
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La localizzazione dei servizi• Proprietà ‘tipiche’ dei servizi:
– Presumono rapporto diretto tra fornitore e utente– Si esauriscono nel momento in cui sono forniti– Non sono trasportabili né immagazzinabili
• Non necessariamente vero:– Diversi modi di fornire servizi a distanta:
• Movimento fornitore• Movimento utente• Movimento supporto
– Con lo sviluppo tecnologia informatica molti servizi (ad altocontenuto informazioni) possono essere codificati su supportodigitale e trasmessi in tempo reale a grandi distanze
• In generale, tuttavia, i servizi tendono a concentrarsi inprossimità del loro mercato
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Modelli territoriali di serviziIl modo e l’entità con cui i servizi alla produzionee alla riproduzione sono forniti in un datoterritorio (stato, mercato, famiglia, terzo settore) eil modo in cui è regolato l’accesso alla lorofruizione definisce diversi modelli territoriali disviluppo, alla scala nazionale e regionale. Questimodelli territoriali evolvono nel tempo, mamantengono le loro specificità territoriali.– Modello scandinavo– Modello anglo-sassone– Modello mediterraneo
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Servizi e divisione internazionale del lavoro• Negli ultimi 30 anni si è creata una nuova divisione
internazionale del lavoro, nella quale i paesi avanzatiproducono e vendono servizi in cambio di materie prime eprodotti industriali.
• Ma la divisione internazionale del lavoro continua amodificarsi: da una parte si verifica un processo didecentramento produttivo anche nei servizi (investimenti nelleregioni periferiche da parte di imprese occidentali); dall’altrasi sviluppa un’offerta competitiva anche in alcuni paesiemergenti, sia nei servizi avanzati alle imprese, sia in alcuniservizi destinati alla riproduzione (salute, cultura)
• La nuova tecnologia informatica contribuisce allafluidificazione delle transazioni di servizio e allasperimentazione di nuove strategie organizzative elocalizzative.
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Servizi e gerarchie urbane• I servizi sono un fenomeno eminentemente urbano. Si concentrano nelle
città in misura molto superiore alle altre attività produttive. Due fattoriesplicativi, collegati alla necessità di rapporti face-to-face con la domanda:
– Seguono la concentrazione della popolazione– Seguono la concentrazione delle sedi amministrative centrali delle grandi imprese
• Sistemi urbani e gerarchie urbane (città ‘globali’, nazionali, regionali,locali) sulla base dei flussi di servizi e della relativa specializzazione– Taylor (2004) evidenzia i diversi tipi di “connectivity” (capacità di
connessione), le diverse gerarchie (in funzione di specifici servizi) e le diversespecializzazioni anche tra le grandi città del mondo
– Solo poche ciottà sono davvero ‘globali’ e pochissime lo sono rispetto a tutte leprincipali funzioni (governo, finanza, cultura, servizi avanzati, etc.)
• L’immaginario della ‘città globale’ influenza le politiche urbane: tutti igoverni locali aspirano a diventare città globali e attuano politiche dirivalorizzazione urbana basate sulla ‘competitività’ piuttosto che sullasostenibilità.