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VADEMECUM UISP - glisbandati.org · TULLIO PERICOLI, COLLINE DELLE MARCHE, PARTICOLARE, 1991 Il 5x1.000 è un bene. Averlo subito, è meglio. Con “Tutto 5X1.000”, Banca Prossima

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Il 5x1.000 è un bene.Averlo subito, è meglio.Con “Tutto 5X1.000”, Banca Prossima offre risposte pratiche e concrete alle organizzazioni che fanno ricorso al 5 per mille: dal momento della progettazione della campagna di raccolta fondi fino all’anticipo dei contributi, che si può richiedere anche se è noto solo il numero dei contribuenti che hanno scelto l’organizzazione.Banca Prossima. Dal bene, il meglio.

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L'Uisp e lo sportpertutti

Il vademecum Uisp 2013-14 è stato chiuso in tipografia il giorno 20 luglio 2013.La pubblicazione è stata curata dal Dipartimento risorse e sviluppo Uisp e dall’Ufficio stampa e comunicazione Uisp.

Uisp - Sede nazionaleLargo Nino Franchellucci 7300155 Roma tel. 06 439841fax 06 43984320 www.uisp.it [email protected]

La redazione dei testi è stata curata da: Daniela Conti, Tommaso Dorati, Marta Giammaria, Ivano Maiorella, Alessandro Mastacchi, Antonio Mussino, Tiziano Pesce, Daniela Rossi, Massimo Tossini

Coordinamento editoriale: Ivano Maiorella

Marketing: Patrizia Minocchi

Segreteria di redazione: Monica Tanturli

Hanno collaborato: Elena Fiorani, Teresa Giacobbi, Eros Mattioli, Francesco Sellari, Laura Vennucci

Si ringraziano i dirigenti e i collaborato-ri dei Comitati Uisp, delle Leghe, delle Aree e dei Coordina menti nazionali che hanno contribuito alla realizzazione del Vade mecum Uisp 2013-14.

Fotografie: Archivio nazionale Uisp; Matteo Angelini (pag.38); Marco Careri (pag. 20); Nicola Fossella/S4C (pagg. 8, 23); Antonio Marcello/S4C (pagg. 18, 19 in alto, 27 in basso, 29); Paolo Quadrini/S4C (pag. 27); Jacopo Sant (pagg. 25, 41); Francesco Scirè/S4C (pag. 37).

Realizzazione grafica della copertina:Media-Uisp s.r.l.

Composizione:[email protected]

Stampa:Giorgetti Roma

La pubblicazione è stata realizzata in collaborazione con SE Sport Europa.

Uisp, la nostra associazioneUisp, nuovi punti di vista con cui guardare il mondo pag. 5Partecipazione, innovazione, valori: il futuro dello sport ha il nostro passo “ 7Il logo Uisp: identità visiva e immagine “ 9L’Europa e il valore sociale dello sportpertutti “ 12Uisp: una storia importante “ 13I numeri dell’Uisp e dello sportpertutti “ 15Le grandi manifestazioni nazionali Uisp del 2014 “ 16Sport e non solo: progetti nazionali ed internazionali Uisp “ 18Relazioni internazionali Uisp “ 42La partecipazione nazionale Uisp in reti interassociative ed enti “ 43 Governance e incarichi Uisp “ 44Sede nazionale, Comitati regionali e territoriali “ 46Leghe, Aree e Coordinamenti nazionali “ 52Lo statuto nazionale Uisp “ 57I riconoscimenti istituzionali dell’Uisp 1. Delibera del Coni “ 652. Ministero dell’interno “ 663. Ministero dell’istruzione, università e ricerca “ 674. Ministero del lavoro e politiche sociali “ 685. Ministero della giustizia (DAP) “ 706. Ministero della giustizia (DGM) “ 717. Ente accreditato Servizio civile “ 728. Riconoscimento iscrizione nel Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni (DPO) “ 739. Iscrizione al Registro delle associazioni e degli Enti che svolgono attività a favore degli immigrati “ 7410. Ministero della salute “ 7511. Ministero dell’ambiente “ 7612. Associazione Nazionale Comuni Italiani “ 77

Guida praticaPresentazione “ 78L’associazione sportiva dilettantistica “ 78Le associazioni sportive e il fisco “ 91Rapporti di lavoro “ 102Legge sulla Privacy “ 107Attività spettacolistiche “ 108Tutela sanitaria “ 110

Servizi ai sociLa polizza assicurativa Uisp 2013-14 “ 113I vantaggi per i soci Uisp “ 129

L’Uisp e losportpertuttipagg. 5-77

La missione e i progetti dell’Uisp illustrati attraverso una serie di documenti e schede utili a meglio definire il ruolo dello sportpertutti all’interno della società italiana

Guida praticapagg. 78-111

Un utile strumento di lavoro per le

società sportive e un supporto per orientarsi

tra le numerose normative che

regolano il settore non profit

Tesseramento,servizi ai soci, pagg. 113-130La tessera Uisp 2013-14 garantisce ai soci l’opportunità di fare sport, un’adeguata copertura assicurativa e la possibilità di accedere ad una serie di servizi convenzionati

Supplemento al n. 2 de IL DISCOBOLO, luglio-dicem-bre 2012 - Direttore responsabile: Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Roma 18186 del 11/07/1980 - Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 – DCB Roma.

Indice

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L'Uisp e lo sportpertutti

Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp

C resce il terzo settore, cresce lo sportpertutti, cresce il lavoro sociale. Come dire: l’Italia che

non t’aspetti grazie all’associazioni-smo, allo sport sociale e all’Uisp. La crisi economica morde ma l’impegno volontario e il lavoro sul territorio di migliaia di società sportive, di diri-genti e tecnici-educatori contribuisce a tenere insieme questo nostro Paese. Ce lo dice l’Istat che ha fotografato l’Italia degli ultimi dieci anni: le orga-nizzazioni non profit in Italia sono 301.191, con una crescita pari al 28% rispetto al 2001. Di queste organizza-zioni, 146.997, cioè la metà all’incir-ca, si occupano di attività sportive e di intrattenimento. Un enorme movimento che significa impe-gno volontario ma anche lavoro: in Europa, negli ultimi cinque anni, a fronte della perdita di oltre 3 milioni di posti nel manifatturiero, se ne sono guadagnati 1 milione e 600mila nei servizi di welfare.Che cosa significa tutto cio? Significa che per sconfiggere la crisi e guar-dare allo sviluppo, c’è bisogno di più sociale, non del contrario. Nono-stante i tagli alle politiche pubbliche locali e nazionali, il non profit resiste, i cittadini si autorganizzano, il pri-vato sociale elabora strategie anticri-si. L’Uisp ne rappresenta un esempio concreto.

C’ è bisogno di rafforzare l’associazionismo sul terri-torio, le società sportive e

le organizzazioni sociali come l’Uisp che assicurano il diritto allo sport, alla socialità, alla salute. Contro il degrado e la solitudine. C’è bisogno di tutti noi, come antidoto alla crisi economica, a quella della politica e della parteci-pazione. Da noi, lo abbiamo visto in occasione della campagna congres-suale del 2013, le persone vogliono discutere e contare. La politica oggi respinge i cittadini, l’Uisp e l’associa-zionismo raccolgono e organizzano questa domanda di partecipazione. Se date un’occhiata al tesseramento Uisp scoprite che la nostra associazio-ne cresce, siamo arrivati a 1.327.000 soci e 17.850 società sportive affiliate. Questo significa che lo sportpertutti interpreta bene la propria funzione popolare, sta in mezzo alla gente e coglie bisogni divenuti primari, per la qualità della vita delle persone.

Questi dati, la presenza massiccia dello sportpertutti nel non profit italiano, lo sviluppo del lavoro sociale, il dilatarsi quantitativo e qualitativo della pre-senza Uisp ci mettono di fronte ad una contraddizione evidente. Nel sistema politico-istituzionale, nel terzo settore e nel sistema sportivo c’è un deficit di rappresentanza che va colmato. Non c’è tavolo territoriale dove l’Uisp e lo sport sociale non siano presenti con proprie proposte, progetti, idee. Non c’è governo locale o regionale che rinunci al contributo dell’Uisp nella determinazione delle

politiche pubbli-che in materia di sportpertutti, salute, ambiente, inclusione, coesione socia-le, educazione. Allora, perché a livello nazionale non è così? L’Uisp, proprio in considerazione del momento di crisi prolungata che sta vivendo l’Ita-lia, rivendica un ruolo maggiormente rappresentativo per lo sport sociale all’interno del sistema istituzionale e sportivo, del Coni e nel terzo settore. Ecco perché rivendichiamo con forza il ruolo di soggetti protagonisti, attori principali del tavolo in cui si dovrà discutere della nuova idea di welfa-re che il Paese dovrà approntare per uscire dalla crisi in modo equo e par-tecipato. È così che si costruisce la vera

sussidiarietà di cui si parla da anni. Nel nuovo welfare non c’è solo l’assisten-za e la cura, che devono comunque essere garantiti. E’ essenziale il lavoro di prevenzione, di promozione della salute, di corretti stili di vita, di investi-menti in formazione e cultura, di una sostenibilità non solo ambientale ma di sistema.

S fogliate con attenzione le pagi-ne di questo Vademecum Uisp 2013-14 e scoprirete che dentro

ci siete tutti voi, con le idee e i proget-ti che caratterizzano il vostro essere parte dell’associazione. Nuovi punti di vista, non si tratta soltanto dello slogan della nostra nuova tessera. Vuol dire che lo sportpertutti è un modo per guardare il mondo con occhi dif-ferenti, non è solo un modo diverso di vedere lo sport. È un modo per affer-mare che ciò che accade nella comu-nità nella quale viviamo, da quella locale a quella internazionale, può essere declinato attraverso un’idea di sport che pone le fondamenta dei valori educativi e civici dello stare insieme, dello scambio intercultu-rale. Lo sport di cittadinanza è tutto questo. L’Uisp è in prima fila per vedere riconosciuta la cittadinanza sportiva ai cosiddetti “nuovi citta-dini” e per sostenere la campagna sullo ius soli nel nostro Paese. È un impegno di civiltà che ci vedrà occupati durante tutta la stagione sportiva.L’Uisp c’è, preferisce le zone di frontiera sia nazionali che inter-nazionali per portare cittadinan-za, coesione sociale, fratellanza e sorellanza tra popoli, testimo-

nianza di possibilità di emancipazione, dignità ed eguaglianza per tutti. Si va avanti, a passo d’uomo, come ci indicava Gianmario Missaglia in uno dei suoi scritti, si procede con andatura lenta, quella che permette di osservare meglio il paesaggio, il confine e di riap-propriarsi dell’io personale in rapporto con lo spazio. Ne guadagna il corpo che va, si libera, sta meglio e produce benessere individuale. E poi incontra altri corpi divenendo collettivo, bene comune, sotto gli occhi di istituzioni, associazioni, reti sociali.

Uisp, nuovi punti di vista con cui guardare il mondo

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Progetti e campagne nazionali Uisp

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UISP E MARSH INSIEME PER VINCERE Marsh collabora con UISP e le associazioni sportive per aiutarle a gestire al meglio i loro rischi.

www.marsh.it

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L'Uisp e lo sportpertutti

Q uale ruolo possiamo svolgere per essere soggetto attivo di una nuova stagione nella socie-

tà e nello sport? Una nuova stagione che innovi la democrazia e gli strumenti attraverso i quali si esercita?Negli ultimi anni abbiamo assistito spesso, nell’azione del governo di cen-trodestra e successivamente in quella del governo tecnico, alla scelta quasi sistematica di approntare politiche pub-bliche, al netto del giudizio di merito, che avevano come presupposto la non considerazione dei corpi intermedi; molte volte gli stessi venivano vissuti come intralcio se non addirittura come fastidio nella formulazione delle scelte di governo.La crisi della politica si traduce in una voragine della rappresentanza: tra Stato e popolo non ci sono mediazioni di alcun tipo. Ecco, l’impegno di ogni citta-dino, quindi anche nostro, dovrà essere rivolto a costituire un argine verso deri-ve che possano mettere in discussione ciò che invece rappresenta l’impianto formale della nostra Costituzione.Ancora una volta torna più che mai la

questione del riconoscimento, da parte di tutte le forze politiche in campo, dei valori condivisi su cui si fonda l’unità della nazione. È necessaria una politica riformata e più vicina ai bisogni e alle aspirazioni dei cittadini, che deve essere in grado di individuare uno spazio per le riforme, puntando sul protagonismo delle persone, spingendole a cooperare tra loro e mettendole nelle condizioni di produrre idee, progetti, relazioni. In questo quadro, ormai da quattro anni a questa parte, viene confermata in Italia la drammatica emergenza del lavoro dovuta alla crisi economica, senza che un timido accenno di ripresa porti qual-che speranza a un paese in cui quattro giovani su dieci non hanno un impiego: il numero dei disoccupati sfiora i tre milioni di persone e migliaia di occupati rischiano di perdere il posto nei mesi a venire.Le responsabilità della politica rischiano di crescere ulteriormente in futuro, se non si avvierà una politica economica che abbia l’emergenza occupazionale al centro della sua azione. Oltre alla neces-sità di individuare un pensiero politico

più autonomo rispetto alla ricetta domi-nante che assume il binomio del rigore senza sviluppo.Tutto ciò andrebbe considerato in un contesto più ampio quale quello euro-peo, anch’esso non esente da contrad-dizioni e difficoltà.L’Unione Europea necessita di uscire dal generico per immergersi nella varietà di culture che la caratterizzano e che si fronteggiano: c’è un enorme deposito di civiltà dell’uomo e nello stesso tempo fratture che si consumano, rischiando di mettere in crisi il processo di integrazio-ne che si è avviato, molti anni fa.

L a fisionomia che ne emerge è quella di un’eurozona come mero insieme di mercati. Invece c’è la

necessità che diventi il luogo in cui si crede nella priorità di preservare la democrazia, sostenere il welfare, e mettere al centro le persone. Ciò è possibile solo nell’unità europea men-tre avanzano colossi come la Cina, l’In-dia, il Brasile.In sostanza, alla Uisp, piace immaginare un Europa inclusiva, che sappia valo-

Partecipazione, innovazione,valori: il futuro dello sport ha il nostro passo

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L’Uisp e lo sportpertuttirizzare le diverse culture, capace di percorsi di integrazione che possano rendere accogliente il continente. Questo il vero motivo per cui è stato apprezzato il Libro Bianco dello Sport della Commissione europea del 2007, perché quel documento riconosce lo sport come grande fenomeno econo-mico e sociale nella sua concezione globale.Allo sport come grande fenomeno competitivo si accosta lo sport come grande fenomeno educativo ed orientativo delle politiche di welfare, che affermano la pari dignità dello sport sociale. Questo è l’orizzonte dell’Uisp ed in questo ambito si ha tutta l’intenzione di essere attori pro-tagonisti di una rinnovata comunità europea che, anche attraverso la cultu-ra sportiva, riprende e rafforza i grandi valori di solidarietà e fratellanza tra popoli, di inclusione sociale e di inte-grazione multiculturale.

I n questo particolare momento per la storia delle democrazie europee, la Uisp è convinta che lo sportper-

tutti e la forza dello sport di cittadinan-za, possono rappresentare un volano di messaggi positivi, dove al centro delle politiche pubbliche risiede il pro-tagonismo delle persone.La vera ricchezza di un paese è il capi-tale sociale prodotto dall’infrastruttu-ra reticolare che caratterizza l’intera-zione sociale, influenzando la vita di ognuno, al di là dell’attenzione riserva-ta alle risorse, alla sobrietà e al rigore.Nella stessa Chiesa, in questi tempi difficili, è successo qualcosa di partico-larmente importante anche se ancora non è possibile immaginarne gli esiti in termini di prospettiva. Ovvero la necessità di indicare al mondo che anche in campo religioso è arrivato il momento di mettere in evidenza, partendo dal nome scelto dal Papa, la sproporzione tra ciò che il nome evoca e il rapporto che la Chiesa, nei secoli, ha avuto con le ricchezze terrene.Di fronte ad una situazione economi-co-sociale siffatta la risposta non può che essere popolare. Il terreno delle risorse finanziarie sarà particolarmente delicato anche negli anni a venire e si dovrà procedere adottando criteri pru-denziali ed equilibrati come si è fatto di consueto. Si ha bisogno di focalizzare meglio le priorità avendo particolare attenzione alle attività e al territorio. Allo stesso tempo possono aprirsi opportunità come quella relativa ai fondi strutturali europei, a partnership con le imprese e con le fondazioni, non solo di origine bancaria, mediante la promozione del marchio sociale Uisp.È comprensibile che in un momen-to di crisi come questo l’Uisp deve fare i conti con il gravoso impegno economico che affligge tante famiglie, costrette a scegliere tra la retta della

scuola e l’attività sportiva dei propri figli. Farsi carico di situazioni compli-cate significa condividere una comune situazione difficile, dimostrazione di forte solidarietà.In questo clima si afferma la Uisp con oltre 1.300.000 soci e più di 17.800 società sportive; pronta a a misurarsi con il cambiamento, con una neces-saria stagione riformista del paese che sia in grado di dare risposte ai nuovi bisogni, ai nuovi diritti civili e di citta-dinanza, alle nuove tutele.È necessario sentire un linguaggio diverso, che parli non solo di PIL e spread, o sia asettico come quello eco-nomico, bensì c’è il bisogno di ritorna-re alla centralità della persona, ad un nuovo umanesimo capace di mettere in moto nuove passioni e nuove risorse umane. In questi anni difficili la Uisp, l’associa-zionismo sportivo di base ha garanti-to spazi di socialità, di partecipazione democratica, è stato un baluardo con-tro le solitudini, un argine alla deriva ed all’indebolimento dei legami e della coesione sociale.La risposta è sussidiaria, non sosti-tutiva. Non si è mai pensato che la società civile sia una sorta di autorità morale esente da ogni contraddizione, cioè l’esaltazione della società civile contrapposta alla disgregazione della politica interessa nella misura in cui la politica ne coglie il valore di tessuto connettivo. Alla politica si chiede rin-novamento. L’Unione Italiana Sport Per tutti si è sentita pronta e responsabile per dare il suo contributo diretto, poi-ché i tempi erano maturi; e continuerà a farlo con la necessaria attenzione che ha sempre riposto verso la politica ed il sistema dei partiti, salvaguardando la sua autonomia e la sua recente storia. Un impegno con un senso di respon-sabilità rinnovato che non ha mai con-fuso, e mai lo farà, interessi soggettivi o di parte, per soddisfare sempre il

bene comune del Paese. Si auspicherà, pertanto, la condivisione di una nuova progettazione, anziché concertazione, sociale. Si deve immaginare un futuro per il Paese a partire da un nuovo progetto, realizzato insieme dall’Uisp e le altre reti sociali, per dare forma a un reale protagonismo sussidiario. Dare voce allo sport per tutti non significa soltanto riconoscere un modo diverso di vivere lo sport ma, soprattutto, legit-timare una diversa visione del mondo. L’incontrollato sviluppo degli ultimi anni ha generato diseguaglianze cre-scenti, moralmente intollerabili e peri-colose per la coesione sociale; oltre a rappresentare un ostacolo alla crescita economica che diventa, spesso, pri-vilegio di pochi, frenando i consumi. Occorrono, quindi, nuove politiche di welfare, nuove strategie di lotta alla povertà e all’esclusione, che siano in grado di ispirarsi egualmente ai valo-ri della giustizia sociale. Il lavoro ne diventa veicolo e condizione neces-saria per progettare la propria vita, sognando e provando a realizzare le proprie aspirazioni.

S u queste stesse convinzioni, l’Ui-sp si rende protagonista nella sua storia come promotore

culturale, economico ed importante traino di occupazione. Si è prodotto cultura del benessere, allargamento della pratica sportiva in quanto sto-rica associazione di “sport popolare”: laddove questo termine ha fatto sem-pre riferimento alle classi ed ai ceti sociali più deboli e, storicamente, più esclusi dalla pratica sportiva. Su que-sto fronte l’Uisp avviò la sua battaglia, per superare ogni barriera di classe, di sesso, di età che ne precludeva l’acces-so a milioni di cittadini. Si è giunti, poi, alla soglia degli anni Novanta con lo sportpertutti, con una nuova cultura del corpo che implica una cultura delle differenze: tutti hanno diritto di prati-

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L'Uisp e lo sportpertutticare sport ed attività motoria secondo le proprie motivazioni, potenzialità e diverse abilità. Oggi, trascorsi più di vent’anni dalla pri-mogenitura, qual è la condizione dello sportpertutti? Non necessita, forse, di una ricognizione per informare del suo stato attuale? Si può dire, innanzitutto, che la battaglia culturale è stata vinta: poiché, lo sportpertutti ha tracimato gli argini della mera pratica sportiva e si è affermato, invece, come vero e proprio diritto di cittadinanza. Non è solo prerogativa degli Assessorati o dei Ministeri allo sport ma è diventa-to di interesse trasversale. Ne parlano le grandi organizzazioni internaziona-li che si interessano di salute; l’Euro-pa, quando si impegna a sviluppare la dimensione sportiva nell’intero conti-nente; molte Regioni che hanno legife-

rato sullo sport di cittadinanza; e il Coni nel suo Libro Bianco del luglio 2012.

R esta, però, l’amara constatazio-ne di un diverso riconoscimento attribuitogli dalla governance

del sistema sportivo italiano. Questo è il tassello mancante.Il movimento, soprattutto negli ultimi anni, è diventato parte del progetto di vita dei cittadini e come tale ha bisogno di politiche pubbliche orientate.Il presidente del Coni ha promesso forte discontinuità e nella parte che riguarda gli enti di promozione sportiva afferma che essi devono assumere un ruolo e un peso sempre maggiori nell’ambito dell’ente olimpico fino a indicare, come suo desiderio, l’ipotesi di una vera e propria legge quadro sullo sport. Si colgono, pertanto, forti interessi

comuni quali: l’attivazione dell’Osser-vatorio dello sport per tutti, finanziato verso la fine dell’anno olimpico; l’ipote-si di rendere, all’interno della governan-ce complessiva, gli enti di promozione sportiva attivi sui temi della salute, della scuola e dell’impiantistica sportiva. Il Coni prosegua nella recente autori-forma, che innesti sul territorio nuove sedi dove assicurare la partecipazione dei diversi soggetti interessati alla pro-mozione della cultura motoria e spor-tiva. Ciò significa superare le Consulte dello Sport nella classica composizione e promuovere sedi in cui, oltre agli sportivi, siano soggetti attivi anche gli assessorati, le Asl, gli Enti Parco. Devo-no trasformarsi in luoghi in cui le scelte sulla pratica sportiva siano fondate su un’ ampia cultura del movimento, siano cioè legate sempre di più alla salute e al

Il logo Uisp: identità visiva e immagineP ubblichiamo stralci dal

Regolamento di Identità visiva Uisp, per l’utilizzo del logo.

L’identità di un soggetto viene solita-mente intesa come il complesso dei dati personali caratteristici e fonda-mentali che consentono l’individua-zione di un soggetto.

L’obiettivo è quello di mettere in atto una strategia condivisa del suo utilizzo basata sull’omogeneità, sulla semplificazione e sull’immediatezza, che lo renda riconoscibile ai propri soci, a tutti i praticanti, ai volontari, alle istituzioni, alle aziende, a tutti gli attori del mondo sportivo e del terzo settore.

Questo è il marchio ufficiale dell’Uisp

Questo è il marchio ufficiale Uisp, personalizzato a livello regionale

Regionale Emilia Romagna

Lega ciclismo - Piemone

Questo è il marchio ufficiale Uisp, personalizzato a livello territoriale

Comitato di Genova

Questo è il marchio ufficiale Uisp delle Leghe, Aree e Coordinamenti

nazionali

Lega calcio

IL LOGO UISPTutti coloro che richiedono il Marchio e/o gli altri elementi dell’identità visiva sono obbligati ad osservare le regole per la loro corretta applicazione. Il Marchio e gli altri elementi dell’identità visiva possono essere utilizzati esclusivamen-te nei termini e nei modi illustrati nel Regolamento.

A - Colori socialiIl colore sociale di riproduzione del logo Uisp è il verde (pantone numero 356).

B- I caratteri tipografici istituzionaliPer l’identità visiva dell’Uisp, sono stati individuati due caratteri tipografici istitu-zionali, ognuno dei quali con una precisa funzione.Il carattere istituzionale principale è il FUTURA EXTRA BOLD maiuscolo con il quale è composta la scritta “UISP”. Viene utilizzato su tutto il materiale di stampa e nei diversi strumenti di comunicazione su cui vengono applicati gli elementi dell’identità visiva dell’Uisp

e che costituiscono solitamente oggetto d’intervento nel progetto dell’immagine coordinata. Il carattere secondario è il RotisSemiSans Bold minuscolo, con il quale è composta scritta “sportpertutti” (parola unica). Con lo stesso carattere è scritta, ove necessario, la terza riga che specifica il Comitato regionale, territoriale o Lega, Area e Coordinamento. Esso è da considerare anche per la composizione dei nomi dei Comitati regionali e territoriali, oltre che per le Leghe, Aree e Coordinamenti. Non deve essere mai utilizzato come carattere alternativo a quello principale. I soci collettivi affiliati, se regolarmente autorizzati dai Comitati competenti, possono utilizzare esclusivamente per contraddistinguere la propria attività associativa nell’ambito della UISP, i marchi e la denominazione accompagnandoli obbligatoriamente con la dicitura “AFFILIATO” che va aggiunta nella parte superiore del logo del relativo Comitato di appartenenza.

AFFILIATO:

Nei casi in cui soggetti terzi abbiano la necessità di citare la partnership Uisp, di norma, devono utilizzare la dizione “in collaborazione con” e chiedere l’autoriz-zazione ai rispettivi Comitati di riferimen-to territoriale, regionale e nazionale.

In collaborazione con:

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L'Uisp e lo sportpertuttibenessere dei cittadini, in senso indivi-duale e collettivo.Sul terreno dell’impiantistica sportiva, si è avuto modo di ricordare che l’interesse è maggiore per la riqualificazione delle strutture sportive esistenti o anche delle aree urbane e verdi che possano essere attrezzate per l’attività motoria e spor-tiva di cittadinanza. Questo, median-te la promozione dell’impiantistica più vicina, senza le necessarie volumetrie richieste dal Comitato Olimpico ed ipo-tizzando che l’omologazione delle stesse strutture possa passare attraverso altri Enti come le Asl ovvero gli stessi Comuni.

Non si rinuncia, dunque, nono-stante la difficile e imprevedibile situazione politico-istituzionale,

alla proposta di riforma del sistema spor-tivo italiano; si tratta di tenere in paral-lelo la necessità di creare, secondo le condizioni date, una serie di opportunità e di spazi di lavoro (si pensi agli ambien-ti aperti concessi dall’istituzione ai licei sportivi) sui quali si può già impostare una futura azione dell’Uisp. Va riconosciuto un risultato importante raggiunto dalle nostre strutture di atti-vità sia sotto l’aspetto dell’elaborazione culturale sia nel settore delle grandi ini-ziative. Quest’ultime hanno saputo svi-luppare proposte innovative nel campo della prevenzione della salute, dell’in-clusione sociale, dell’integrazione multi-culturale, della sostenibilità ambientale, delle pari opportunità. La riforma del sistema sportivo italiano ha permesso di giungere a una feconda trasversalità capace di creare proposte integrate di attività. Il processo riformista che è stato attivato necessita: del supporto delle società sportive, educate allo sport per tutti, attraverso la formazione di tecnici e dirigenti; della garanzia di consulenze e servizi che possano ampliare sempre più le opportunità della proposta sporti-va; e della promozione di una legge che riconosca l’associazionismo sportivo, contrassegnato dal volontariato sporti-vo e dai principi che regolano una buona amministrazione, la semplificazione e la trasparenza degli atti amministrativi. Infi-

ne, avanza l’ipotesi di un nuovo patto sociale da siglare con gli Enti Locali circa la predisposizione di bandi, che prevedano e riconoscano alle società sportive il valore di bene collettivo, por-tatore di benessere sociale di una comu-nità. Il territorio resta l’epicentro delle politiche, soprattutto in vista del riasset-to territoriale riferito alle province e alle città metropolitane che porterà l’Uisp a confrontarsi circa la definizione di comi-tato territoriale e su tutto ciò che ne può derivare nel relativo impianto statutario.È opportuno, pertanto, promuovere un’Assemblea nazionale Uisp di metà mandato che possa permettere di approfondire e aggiornare il corpo nor-mativo statutario, aprendo un confronto partecipato a tutti i livelli dell’associazio-ne e coinvolgendo i consigli territoriali e regionali e le strutture di attività. Questo potrebbe essere uno degli ambiti dove declinare l’impegno per migliorare la qualità democratica, allargando la parte-cipazione, la discussione e il confronto.

L’Uisp chiede ai territoriali di avere lo sguardo aperto, oltre il pro-prio “particulare”, uno sguardo

d’insieme sull’intero sistema associativo, riconoscendo e legittimando il livello nazionale in un rapporto circolare, per-ché solo in questo modo si potrà scon-giurare l’autoreferenzialità. C’è il bisogno

di programmare interventi condivisi nel territorio per adeguare gli appartenenti Uisp a coerenti e corretti adempimenti amministrativi, per la trasparenza dei bilanci. In questi anni l’Uisp ha promosso una rete di rapporti sociali e istituzio-nali molto ramificata. C’è, pertanto, il bisogno di conoscenza, di formazione, di circolazione dei saperi, di aggiorna-mento, di costruzione di un percorso di consapevolezza circa le opportunità che si possono creare sul territorio, conside-rando il lavoro congiunto del nazionale con quello del livello territoriale.

Si pensi soltanto alle reti associative ed al Terzo Settore. I numeri relativi ai soci ed alle società sportive Uisp

sono considerevoli, nonostante la crisi economica. Si è stati in grado di governare un rin-novamento importante che ha riguar-dato presidenti territoriali e regionali di comitato, senza particolari sommovi-menti anzi con una volontà politica tesa a raggiungere un esito unitario in ogni situazione. Un bel risultato.E proprio su tale argomento si dibatterà nella prossima legislatura dove si è chia-mati ad un’altra opera di responsabilità, legata ad una delibera che è stata adot-tata nell’Assemblea di Tivoli del 2007, in cui si prevede la decadenza di coloro che avranno esercitato il doppio mandato, ai vari livelli territoriali e di tutte le struttu-re di attività. Sarà sicuramente un’altra di quelle prove che richiedono grande capacità di governo da parte di tutti.La Uisp c’è, come si diceva, ed anche in questi tempi difficili, di passioni tri-sti, riesce a suscitare l’interesse di tanti, continua ad offrire occasioni di socialità e soprattutto in quei territori di confine dove lo sport dei lustrini preferisce non avventurarsi. E dove, invece, noi continuiamo ad andare, perché il futuro ha davvero il nostro passo.

(dall’intervento di Vincenzo Manco, presi-dente nazionale Uisp al Congresso nazio-nale che l’associazione ha tenuto a Chian-ciano Terme dal 12 al 14 aprile 2013)

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L'Uisp e lo sportpertutti

L o sport per tutti interpreta una filosofia dell’inclusione anziché privilegiare – come nella prestazione assoluta – la selezione delle attitudini psicofisiche e la loro valorizza-

zione ai fini del risultato tecnico. La sua rilevanza sociale ha trovato nel tempo numerosi riconoscimenti di principio, anche da parte delle istituzioni comunitarie europee.Un primo riconoscimento dello sport per tutti fu operato dal Consiglio d’Europa (21-25 marzo 1975), il quale ne riconob-be almeno due principi fondanti: il diritto di ogni cittadino di praticare lo sport, l’importanza del ruolo che lo sport per tutti riveste nello sviluppo socio-culturale di un Paese e di risponde-re ad alcune esigenze socio-culturali, quali il bisogno di espri-mersi, di comunicare, di inserirsi meglio nella comunità sociale, di compiere un tirocinio di responsabilizzazione. Nello sport per tutti, di fatto, il fine sociale della pratica è prevalente su quello della performance. Nell’Ottobre del 1997 la dichiarazione n. 29 allegata al Trattato di Amsterdam ribadisce l’interesse legittimo per lo sport, in particolare per ” i suoi aspetti sociali e culturali, nonché per i valori sociali ed educativi che lo sport trasmette quali l’autodisciplina, la sfida dei limiti personali, la solidarietà, la sana competizione, il rispetto dell’avversario, l’integrazione sociale, la lotta contro ogni forma di discrimina-zione, lo spirito di gruppo, la tolleranza e la lealtà”.

I l trattato pone inoltre l’accento sull’importanza dello sport dilettantistico e delle sue caratteristiche specifiche, senza del quale non esisterebbe neppure lo sport professionistico.

Parallelamente all’attività degli organi europei, l’Organizzazio-ne delle Nazioni Unite (ONU) nel 1978 si interessava del pro-blema dello “sport per tutti” attraverso l’adozione da parte dell’ UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) della “Carta internazionale dell’educazione fisica e dello sport”, al fine di promuovere lo sport, riconosciuto quale fattore importante per lo sviluppo della persona.In tempi più recenti, un’ulteriore definizione degli scopi dello sport per tutti è scaturita dall’VIII Congresso mondiale dello sport per tutti (Québec, maggio 2000), per il quale lo sport per tutti deve:

• includere tutti i settori della popolazione, uomini e donne, accompagnandoli dalla fanciullezza per l’intera esistenza; • porre particolare attenzione sui crescenti bisogni sportivi della popolazione anziana, delle minoranze e dei disabili; • sapersi adattare alle condizioni locali e alle capacità di ogni cittadino; • essere complementare allo sport di élite.

La promozione dello sport per tutti è espressamente raccoman-data nelle Conclusioni del Consiglio Europeo di Nizza del 7/8 dicembre 2000 (“Dichiarazione di Nizza relativa alle caratteristi-che dello sport e alle sue funzioni sociali in Europa di cui tener conto nell’attuazione delle politiche comuni”).Non ha più dunque modo di essere un sistema tutto incentrato sull’interesse dello sport di performance, ed in cui solo questo trova riconoscimento e supporto. Nel Consiglio Nazionale del Coni, organo di indirizzo dello sport nazionale, siedono i rap-presentanti di tutte le Federazioni, ma non quelli delle associa-zioni di sport per tutti.L’Anno Europeo dello Sport (2004) ha contribuito alla diffu-sione dei valori educativi dello sport, in particolare permetten-do di riscoprire il valore dello “Sport per tutti”, trasponendolo su un piano pratico, quale “contributo positivo fornito dallo sport al processo di apprendimento. Lo sport è perciò essen-ziale nell’educazione formale ai fini dell’acquisizione e dello

sviluppo di competenze fondamentali necessarie ad una rea-lizzazione personale, all’inserimento sociale e alle prospettive occupazionali di ciascun individuo […]” (Comunicazione del Parlamento Europeo del 22 dicembre 2005). Il Libro bianco sullo sport, pubblicato nel luglio 2007 dalla Commissione Europea, riconosce e sancisce definitivamente il valore sociale dello sport e gli aspetti legati alla salute pubbli-ca, l’istruzione, l’inclusione sociale, il volontariato, le relazioni esterne e il finanziamento dello sport. In questo senso è previ-sto un dialogo strutturato fra le organizzazioni e le associazioni sportive e l’attuale quadro giuridico comunitario.Il ruolo sociale dello sport viene inoltre ribadito nel 2012 dal Libro Bianco dello Sport Italiano – Sport Italia 2020 – presentato dal Coni che pone l’accento sul ruolo attivo dello sport nella salvaguardia della salute: investire sullo sport per risparmiare sulla sanità, per indirizzare a stili di vita sani volti a ridurre la sedentarietà e a salvaguardare la salute dei cittadini, in tutte le fasce di età.

I l varo di un diverso modello sportivo passa inevitabilmente attraverso una diversa considerazione per lo sport per tutti e il ruolo sociale che esso svolge e che ancor più potrebbe

svolgere ove fosse adeguatamente incoraggiato. Più precisa-mente:A) Un ruolo formativo, nell’ambito di un’educazione conce-

pita come percorso che accompagna il cittadino attraverso tutto l’arco della sua vita, dall’infanzia all’età anziana.

B) Un ruolo di prevenzione sanitaria, per prevenire e con-trastare i danni derivanti dagli stili di vita correnti. L’OMS ha indicato nella sedentarietà una delle maggiori cause di malattie cardiovascolari, di diabete e obesità.

C) Un ruolo di inclusione e coesione sociale. L’inclusione è la grande sfida dei prossimi decenni.

D) Un ruolo di educazione alla democrazia. Rispetto delle regole, rispetto dell’altro, assunzione di responsabilità, senso della collettività come primo passo per l’affermarsi della solidarietà… sono tutti valori il cui apprendimento è connaturato ad un’esperienza di vita condotta in una società sportiva.

E) Un ruolo di economia sociale. Come indicato da uno studio di settore realizzato nell’ottobre 2000 dalla “Commissione Europea 10”, che si occupa di educazione e cultura, lo sport di massa (non quello professionistico, ma quello non profit o di Terzo Settore), è un comparto che può assicurare nuovi e interessanti livelli di occupazione.

L’Europa e il valore sociale dello sportpertutti

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L'Uisp e lo sportpertutti

1 Congresso Costitutivo20-23 Settembre 1948 - BolognaPresidente: Tommaso Smith

Segretario Generale: Gennaro Stazio

2 Congresso Nazionale11-13 giugno 1954 - RomaPresidente: Giuseppe Sotgiu

Segretario Generale: Arrigo Morandi

3 Congresso Nazionale30-31 marzo 1957 - BolognaPresidente: Arrigo Morandi

Vice Presidente: Aldo MonacoSegretario Generale: Giorgio Mingardi

4 Congresso Nazionale9-10 aprile 1960 - RomaPresidente: Arrigo Morandi

Vice Presidente: Aldo MonacoSegretario Generale: Giorgio Mingardi

5 Congresso Nazionale17-19 aprile 1964 - FirenzePresidente: Arrigo Morandi

Presidente Naz.le agg.: Ugo RistoriSegretario Generale: Giorgio Mingardi

6 Congresso Nazionale7-9 marzo 1969 - RomaPresidente: Arrigo Morandi

Presidente Naz.le aggiunto: Ugo RistoriSegretario Generale: Luciano Senatori

7 Congresso Nazionale7-10 dicembre 1972 - FirenzePresidente: Ugo Ristori

Segretario Generale: Luciano Senatori

8 Congresso Nazionale16-19 giugno 1977 - BolognaPresidente: Ugo Ristori

Segretario Generale: Luigi Martini

9 Congresso Nazionale6-9 maggio 1982 - RomaPresidente: Vincenzo Brunello

Segretario Generale: Gianmario Missaglia

10 Congresso Nazionale22-25 maggio 1986 - RiminiPresidente: Gianmario Missaglia

Vice Presidente: Lorenzo Bani

11 Congresso Nazionale6-9 dicembre 1990 - PerugiaPresidente: Gianmario Missaglia

Vice Presidente: Lorenzo Bani

12 Congresso Nazionale11-13 marzo 1994 - RomaPresidente: Gianmario Missaglia

Vice Presidente: Lorenzo Bani

13 Congresso Nazionale5-8 marzo 1998 - RomaPresidente: Nicola Porro

Vice Presidente: Ledo GoriPresidente Cons. naz.: Gabriele Bettelli

14 Congresso Nazionale22-24 marzo 2002Montesilvano (PE)

Presidente: Nicola PorroVice Presidente: Verter Tursi

15 Congresso Nazionale10-12 giugno 2005Tivoli (Roma)

Presidente: Filippo FossatiVice Presidente: Stefania MarchesiPresidente Cons. naz.: Gianni Cossu

16 Congresso Nazionale8-10 maggio 2009Pieve Emanuele (MI)

Presidente: Filippo FossatiVice Presidente: Vincenzo MancoPresidente Cons. naz.: Gianni Cossu

17 Congresso Nazionale12-14 aprile 2013Chianciano Terme (SI)

Presidente: Vincenzo MancoVice Presidente: Simone PaccianiPresidente Cons. naz.: Manuela Claysset

Cronologia dei Congressi nazionali Uisp dal 1948 ad oggi

Uisp: una storia importante

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Progetti e campagne nazionali Uisp

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L’Uisp e lo sportpertutti

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L'Uisp e lo sportpertutti

Anche quest’anno l’Istat ha pub-blicato i risultati dell’indagine multiscopo annuale “Aspetti

della vita quotidiana”, con i dati del 2012, in cui sono rivolte ai cittadini intervistati tre domande sulla pratica di attività sportive e fisiche. In Italia i “praticanti sport in modo continua-tivo” sono circa 12.900.000, quelli “in modo saltuario” circa 5.400.000; i “pra-ticanti una qualche attività fisica” sono circa 17.200.000; coloro che, infine, “non praticano alcuna attività” risulta-no poco più di 23.300.000.Studiando la serie storica (che inizia dal 1997) di queste indagini si nota una sostanziale tenuta degli sportivi (coloro che praticano sport in modo continuativo), cui fanno da contrap-punto un lento, ma costante, declino degli attivi (ovvero coloro che prati-cano sport solo saltuariamente o una qualsiasi altra attività fisica nel tempo libero), e una crescita dei sedenta-ri, ovvero di chi non pratica alcuna attività sportiva o fisica. Nel 2010 si evidenziava come, dopo oltre 10 anni, gli attivi tornassero a superare i seden-tari, ma i risultati degli ultimi due anni hanno mostrato che quel risultato è stato episodico. In realtà negli anni della serie storica i rapporti di forza vedono in media un 20% di sportivi e un pari numero di attivi (40%) e seden-tari (40%).La tenuta degli sportivi è spiegabile con fattori culturali, dato che chi ha scelto una pratica sportiva continuati-va la considera una componente inde-rogabile del proprio stile di vita ed è disposto a fare sacrifici per perseguire il suo obiettivo, anche in una situazio-ne di forte crisi economica. È anche vero che il fattore demografico, ovve-ro il costante invecchiamento della nostra popolazione, porta a un calo della percentuale di sportivi, poiché i tassi di partecipazione diminuiscono

I numeri dell’Uispe dello sportpertutti

I numeri dell’Uisp161 Comitati regionali e territoriali, 25 Leghe, Aree e Coordinamenti di

attività, 1.327.000 Soci, 17.850 Associazioni e Società affiliate,

500 Circoli con attività di bar e ristoro (tesseramento 2013)

Il profilo dei soci UispLe donne rappresentano il 45,18% degli iscritti e gli uomini il 54,82%. Sul

totale degli iscritti le donne sotto i 30 anni sono il 24,22%, quelle tra i 31

e i 52 anni sono il 12,01%, quelle oltre i 53 anni sono l’8,94%. Sul totale

degli associati gli uomini sotto i 30 anni sono il 27,53%, quelli tra i 31 e i

52 anni sono il 19,35%, quelli oltre i 53 anni sono il 7,94%.

(proiezione statistica Uisp a campione)

al crescere dell’età. Ma si è verifica-ta una parziale ripresa della pratica continuativa nelle età mature e dopo il pensionamento da parte di genera-zioni di anziani con una ancor buona qualità della vita, molto tempo libero e un approccio culturale favorevole a uno stile di vita sportivo. Non a caso, a fronte di un calo di sportivi in molte fasce d’età dal 2010 al 2011 e poi nel 2012, in quella dai 60 ai 64 anni c’è stato, invece, un incremento di ben 1 punto percentuale (dal 13,1% al 14,1%)!Per quanto riguarda il trend degli attivi, l’onda lunga degli anni ’80, con la sempre maggiore diffusione di stili

di vita attivi, sembra essere entrata in crisi all’inizio del nuovo millennio, pro-babilmente per le difficoltà economi-che legate all’entrata in vigore dell’eu-ro. Da allora il sorpasso dei sedentari sugli attivi si è consolidato, salvo il caso del 2010, che aveva fatto pensare a una inversione di tendenza. Anche in questo caso è, probabilmente, la crisi economica ad aver provocato il controsorpasso, anche perché non si può attribuirne la responsabilità al fat-tore demografico, visto che i sedentari aumentano tra i giovani e i giovanis-simi, in particolare tra i bambini dai 6 ai 10 anni, di quasi 2 punti percentuali (dal 22,4 al 24,3).È interessante anche leggere a livello territoriale questi dati: sempre dalle tavole Istat si nota come non vi siano state diverse tendenze nelle macro-ripartizioni, con un Mezzogiorno sem-pre penalizzato (i sedentari continua-no a essere più del 50%) e un Nord che presenta una situazione miglio-re, con picchi europei nel Triveneto. Sono, invece, alcune regioni che si sono caratterizzate nell’ultimo bien-nio per un miglioramento complessivo degli stili di vita attivi: la Liguria che ha perso un 7,2% di sedentari, a vantag-gio di attivi (+4,7%) e sportivi (+2,5%); la Puglia che ha perso un 5,8% di sedentari, a vantaggio di attivi (+4,8%) e sportivi (+0,9%); ma c’è anche chi ha peggiorato, come la Sardegna e l’Abruzzo, territori vittime di una grave crisi economica e delle conseguenze di un disastroso terremoto.

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Le iniziative nazionali Uisp

GIOCAGIN Torna per la 26esima edizione Gioca-gin, la manifestazione Uisp che porta sport, musica e gioco nei palazzetti dello sport e in spazi all’aperto di oltre 60 città lungo tutta la penisola. Le date centrali saranno il 22 e 23 febbraio, quando migliaia di bambini, insieme ad atleti di tutte le età, daranno vita ad esibizioni di ginnastica, danza, patti-naggio, arti marziali e tante altre disci-pline, classiche o di nuova invenzione. Da febbraio all’estate, migliaia di parte-cipanti, insieme agli spettatori, saranno coinvolti in giornate di sportpertutti all’insegna de “Il divertimento in movi-mento”, senza dimenticare l’altra carat-teristica fondamentale di Giocagin, la solidarietà. Nel 2013 la manifestazione ha raccolto fondi per tre progetti a cura di Uisp e Peace Games, uno in Senegal a Foundiougne, “Sport per crescere”, e due in Palestina, “Marjam” e “Non implodere”.

VIVICITTÀVivicittà, la corsa per tutti simbolo dell’Uisp. Appuntamento domenica 6 aprile 2014 per correre insieme, in Italia e non solo: corse competitive e non competitive, compensazione delle altimetrie dei vari percorsi citta-dini, il tradizionale via dato dai micro-foni di Radio1 Rai, una classifica unica internazionale.Vivicittà è una manifestazione carat-terizzata da un forte impegno civile e sociale, messaggera dei valori di pace e solidarietà. Da ormai 30 anni raggiunge quei paesi in cui lo sport può essere uno strumento di integrazione e dialo-go: si corre in Libano con i bambi-ni palestinesi e libanesi insieme, a Kinshasa, a Sarajevo, a Tuzla e in tantissime altre città nel mondo. Non solo: Vivicittà si corre all’interno degli

istituti penitenziari di numerose città, coinvolgendo corridori “interni” ed “esterni”.L’impegno di Vivicittà è anche ambientale: uso di materiale eco-sostenibile, valutazione dell’impatto ambientale, attenzione alla vivibilità delle città, sensibilizzazione al riciclo e al corretto uso dell’acqua sono solo alcuni degli argomenti per i quali la corsa più grande del mondo ha lavo-rato nelle ultime edizioni.Vivicittà è da sempre anche solidarie-tà: nel 2013 la manifestazione ha rac-colto fondi per allestire otto palestre di soft-boxe e per formare altri ope-ratori nei campi profughi palestinesi in Libano, impegno iniziato nel 2012 con altre otto palestre, che andrà così a coprire tutti i campi palestinesi di questo paese.

L’Uisp organizza molte altre iniziative, che coinvolgono migliaia di cittadini di tutte le età, a cominciare dai Campionati delle Leghe, Aree e Coordinamenti Uisp

Le grandi manifestazioni nazionali Uisp del 2014

NEVEUISPLa manifestazione Uisp degli sport sulla neve, ritorna ad Alleghe dal 9 al 16 marzo 2014, dove si è tenuta la prima edizione.In questi anni Neveuisp è diventata la mani-festazione di tanti sport: attività subacquee, pallavolo, biliardino, arrampicata, ciaspole, tennis, oltre agli sport della neve, con parti-colare attenzione all’opportunità di parteci-pazione di tutti, nessuno escluso.La prossima edizione sarà una manife-stazione con una forte valorizzazione delle Dolomiti, riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità. I partecipanti

potranno osservare sia il levar del sole che il tramonto in quota, raggiungibi-le da tutti con la nuova cabinovia che collega Alleghe al Col dei Baldi, dove si può ammirare il monte Civetta, il monte Pelmo e le Dolomiti Ampezzane.Il prossimo anno iniziano i festeggiamen-ti del Centenario della grande Guerra. Grazie alla organizzazione logistica degli hotel si creerà una maggiore socializzazio-ne dei partecipanti, che potranno usufruire anche di un palazzetto del ghiaccio. Tutta la manifestazione avrà l’attenzione al rispetto ambientale.

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Le iniziative nazionali Uisp

E non finisce qui: ecco una serie di manifestazioni nazionali Uisp che coprono l’intero arco della stagione sportiva. Segui gli aggiornamenti su www.uisp.it

BICINCITTÀDomenica 11 maggio 2014 torna Bicincittà, 28° edizione, la manife-stazione Uisp dedicata agli amanti della bicicletta e a tutti coloro che vogliono vivere una giornata sulle due ruote, alla riconquista degli spazi urbani. Oltre 140 comuni in tutta Ita-lia partecipano alla manifestazione, declinandola secondo le necessità e le caratteristiche del territorio. Bicincittà è a misura di famiglia e totalmente priva di competizio-ne: bastano due ruote e la voglia di muoversi in compagnia! Si peda-la nel rispetto dell’ambiente e con un’attenzione particolare alla sicu-rezza dei ciclisti in strada, per ricor-dare ai cittadini e alle istituzioni che un’altra mobilità è possibile. Bicin-città è anche solidarietà: nel 2013 la manifestazione ha raccolto fondi per il progetto di Uisp e Peace Games dedicato alle scuole “Educare alla mondialità”.

MONDIALI ANTIRAZZISTINel luglio 2014 i Mondiali Antirazzisti festeggeranno la maggiore età: 18 edizioni che l’hanno fatta diventare nel tempo la manifestazione di rife-rimento per tutte le associazioni che nel mondo vogliono combattere le discriminazioni in maniera attiva e positiva.Un vero e proprio festival che unisce sport, cultura e musica: con la parte-cipazione di 6.000 persone in rappre-sentanza di oltre 70 nazionalità.Il torneo di calcio è il più grande d’Europa: duecento squadre, ma ci

sono anche tornei di basket, pallavo-lo, cricket, rugby. E durante il giorno e la sera si alternano nei diversi spazi tanti dibattiti e concerti.Grande attenzione anche all’ambien-te con la raccolta differenziata, l’uti-lizzo di materiale riciclabile e dell’ac-qua di rete.Organizzati dalla Uisp, vedono la par-tecipazione attiva della rete F.A.R.E. (Football Against Racism in Europe), oltre che di altre organizzazioni ita-liane ed europee.I Mondiali hanno come scopo quel-lo dell’incontro e del confronto con diversi mondi: dagli ultras alle comu-nità di migranti, dalle istituzioni alla società civile. Negli anni sono diven-tati un vero e proprio laboratorio di idee, producendo progetti di colla-borazione e la nascita di nuove espe-rienze e reti di relazioni. SUMMERBASKET

Con l’arrivo dell’estate torna la mani-festazione per gli amanti del basket 3 contro 3 giocato all’aria aperta. Da ventiquattro anni l’Uisp, con la prima manifestazione italiana di basket 3 contro 3, porta la pallacane-stro nelle piazze e nelle strade delle nostre città, aprendole ai giovani e al divertimento. Da maggio a luglio migliaia di ragazzi e ragazze si sfi-deranno nella storica manifestazio-ne organizzata dall’Uisp e dalla Lega pallacanestro: circa 50 tappe in tutta Italia, dalle quali usciranno le squadre che parteciperanno alle ambite finali nazionali di luglio.Grazie a questa passione comune cen-tinaia di giovani provenienti da tutta Italia si ritrovano ogni anno e fanno crescere una manifestazione impe-gnata nel recupero degli spazi urbani come luogo di sport e movimento.

Le grandi manifestazioni nazionali Uisp del 2014

Molte altre sono le iniziative Uisp di rilevanza nazionale. La nuova stagione sportiva è aper-ta da Matti per il calcio, Rassegna finale dei

Centri di Salute mentale con squadre che provengono da tutta la penisola (12-14 settembre 2013). Si prosegue in novembre con il Festival Indysciplinati in occasione di SportsDays, il Salone dello sport promosso dal Coni. In dicembre a Bologna si tiene l’esibizione nazionale dei Gruppi folk di pattinaggio Uisp, con migliaia di partecipanti. Nel febbraio 2014 si terrà a Genova il Premio Marcante sulla sicurezza in acqua e da marzo prenderà il via il circuito di attività in acqua NuotiAmo Uisp, con una dozzina di tappe in altrettante grandi piscine in varie città. In marzo si terrà anche la settimana Montagna Uisp,

per chi ama le escursioni e le attività all’aria aperta. In aprile parte il circuito Città in danza, che coinvolgerà molte città sino all’estate. Inoltre la Discesa del Tevere in canoa con decine di appassionati di acquaviva Uisp, tra Umbria e Lazio, sino a Roma. Tra maggio e giugno, in coincidenza con la chiusura dell’anno scolastico, si organizzeranno le Feste nazio-nali del progetto Diamoci una mossa, con la parteci-pazione dei bambini di decine di città, insieme ai loro insegnanti e alle famiglie. Tra giugno e luglio Piazza Uisp e la Coppa della Solidarietà Uisp, in coincidenza delle Finali nazionali organizzate da Leghe, Aree e Coordinamenti Uisp. In estate le attività sociali destinate ai giovani con i Centri Estivi Uisp, sia nelle città, sia nelle zone di mare e di montagna.

www.mondialiantirazzisti.org

Parco di Bosco AlbergatiCastelfranco Emilia - Modena

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Con il Patrocinio dell'Assemblea legislativadella Regione Emilia-RomagnaCon il patrocinio della Provincia di Modena

Comune diCastelfranco Emilia

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Progetti e campagne nazionali Uisp

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SPORT E NON SOLO:progetti nazionali ed internazionali Uisp

L’Uisp, associazione di pro-mozione sociale, ha scelto di lavorare per obiettivi, cam-

pagne e progetti allo scopo di rea-lizzare attività sempre più aderenti ai bisogni dei cittadini, valorizzan-do e ottimizzando le esperienze e le risorse del sistema associativo e dei territori all’interno di strategie e azioni politiche e sociali.La logica del lavoro per progetti all’interno di un’organizzazione complessa si costruisce per gradi e per sperimentazioni successi-ve, che permettono di migliora-re l’efficacia e l’efficienza degli interventi sulla base dei risultati ottenuti, creando una comunità progettuale.In questo modo si attivano processi diffusi di conoscenza, approfondi-

mento e scambio di esperienze, forme di management, procedure di valutazione e verifica delle meto-dologie, modalità di lavoro trasver-sale e di gruppo.

L’Uisp si propone di fare siste-ma attraverso le proprie strutture di progettazione.

Si tratta di un’esigenza che parte dal concetto stesso di cultura della pro-gettazione; significa da una parte sapersi relazionare ed essere punto di riferimento per tutte le azioni di progetto attivate su ogni livello della associazione, dall’altra costrui-re “relazioni” con il tessuto sociale, le istituzioni, ed ovviamente la poli-tica. Fare sistema significa essere in grado di raccogliere e di fornire informazioni sulle opportunità di

finanziamento europee, nazionali e regionali. Significa anche fornire consulenze sulla progettazione per l’accesso ai finanziamenti a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale, comunale. Ed ancora, offrire supporti alla progettualità territoriale attraverso interventi specifici di progettazione, consu-lenza, formazione, monitoraggio e valutazione.

È consapevolezza diffusa che la logica del lavoro per progetti all’interno di un’organizzazio-

ne complessa quale è l’Uisp, vada costruita per gradi e sperimen-tazioni successive, che mirino ad aumentare l’efficacia e l’efficienza degli interventi sulla base di una valutazione dei risultati ottenuti.

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Finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento delle Pari Opportunità, questo progetto prosegue nel 2013 la positiva esperienza di “Sportiva…

mente”, promuovendo e sviluppando attività sportive rivolte a persone nell’area del disagio mentale ed a pazienti psi-chiatrici e valutandone l’efficacia nei percorsi di inclusione e riabilitazione, per garantire pari opportunità a tutti i cittadini nell’accesso a occasioni di benessere, di qualità della vita e di salute. La sperimentazione prevede di identificare un modello metodologico di intervento sportivo nell’area del disagio mentale da testare e quindi validare inizialmente in tre città, attraverso un confronto con ASL, Centri Diurni, CSM, DSM, e polisportive impegnate in attività con questa tipolo-gia di utenza. Le linee guida emerse saranno implementate attraverso una sperimentazione in altre 5 realtà come gem-mazione di buone pratiche per la riabilitazione psicosociale di pazienti psichiatrici. È prevista una fase di monitoraggio e valutazione dell’efficacia dell’intervento, predisponendo un sistema di analisi e monitoraggio dei percorsi di inclusione dei soggetti coinvolti. Un prodotto multimediale conterrà le testimonianze dei protagonisti e i risultati delle diverse fasi.

Questo nuovo progetto 383 mette a frutto il patrimonio Uisp di esperienze diffuse sul

terreno degli stili di vita attivi e degli sport destrutturati per gli adolescenti. La proposta, a forte carattere speri-mentale, è finalizzata a contrastare la sedentarietà e l’abbandono sportivo (drop-out) tra i ragazzi, attraverso lo sviluppo di 10 laboratori, nella scuola e nell’extrascuola, per attività di sport di strada, molto efficaci per coinvol-gere il target giovanile: sono pratiche libere, l’accento non cade sull’etica del sacrificio e sul risultato, ma sul coraggio, sull’estetica del talento, della creatività; la centralità diventa quella delle sensazioni, delle evoluzioni acro-batiche, del forte valore di esperienza di gruppo.La strada diviene quindi uno spazio e un tempo di azione pedagogica, dove è possibile attivare il processo edu-cativo–relazionale attraverso pratiche che sono affini ai codici comunicativi dei ragazzi e che lasciano loro gran-de libertà espressiva. Tra le discipline proposte il parkour, gli sport della glis-se (in cui il concetto di scivolamento costituisce il minimo comune denomi-natore), le giocolerie, la street dance. La sperimentazione si baserà sulla co-progettazione con gli adolescen-ti, secondo la metodologia della peer education, in modo da incentivare la loro autogestione delle attività, com-

presa l’organizzazione di happening ed esibizioni cittadine.Un ruolo essenziale di facilitatori di questo processo sarà svolto da educa-tori di strada, figure significative per i ragazzi, possibilmente loro coetanei, per favorire una trasmissione empatica di saperi e abilità. La stessa filosofia di questi sport destrutturati è fortemente caratterizzata dal concetto di comuni-tà (crew) in cui tutti gli adolescenti si riconoscono e a cui possono scegliere di appartenere.

Queste pratiche favoriscono inoltre l’integrazione e l’inclusione di tutti i ragazzi e il loro diritto d’accesso, senza discriminanti di reddito e sociali, e si rivolgono anche a giovani migranti che possono trovare in queste attivi-tà opportunità di scambio comuni-cativo con i loro coetanei italiani. Le città coinvolte sono: Barletta, Berga-mo, Genova, Lanusei (OG), Messina, Pisa, Reggio Emilia, Torino, Trieste, che vedranno la partecipazione di 1.800 ragazze/i.

1. Percorsi Indysciplinatistili di vita attivi e sport di strada per la tutela dell’adolescenza

2. Abili per lo sport

percorsi di inclusione nell’area del disagio mentale

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Realizzato nell’ambito della Legge 383, ha previsto nel 2012/2013 lo sviluppo di sette laboratori sperimentali – Civitavecchia (RM), Como, Ferrara, Gaeta (LT), Avola

(SR), Salerno e Tricase (LE), per la progettazione, la costruzio-ne e l’utilizzo di barche a vela da parte di 500 ragazze/i disabili e normodotate/i, protagonisti e beneficiari dell’intervento.Lo scenario progettuale ha preso spunto da una metafora: i pirati e le regole della filibusta (XVI-XVII secolo) sulle cui navi vigeva un accordo etico che imponeva la mutua colla-borazione, la condivisione delle responsabilità (democrazia partecipata) e l’accettazione e il rispetto delle diverse abilità tra i loro membri (i pirati diversamente abili, con gambe di legno, bende agli occhi e uncini, avevano ruoli e collocazioni utili a bordo).Su questa falsariga il progetto ha promosso l’integrazione di ragazze/i normodotate/i e diversamente abili (l’equipaggio): ogni gruppo/laboratorio ha sviluppato un’esperienza basata su momenti di attività teorica (fase formativo/educativa sui principi della filibusta) e di ricerca con spazi di sperimenta-zione pratica (fase di progettazione condivisa), in un modello educativo e di relazioni tra i ragazzi e tra questi e l’autorità, in grado di favorire l’acquisizione di capacità relazionali mirate alla convivenza tra pari, la collaborazione, l’accettazione dei

propri e altrui limiti, l’assunzione di responsabilità, il rapporto con un sistema di regole.È stata prevista una valutazione di impatto e della coerenza dei risultati rispetto agli obiettivi prefissati, condotta da pro-fessionisti esterni, seguendo tecniche di ricerca quali: analisi secondaria, interviste in profondità e focus-group, osserva-zione partecipante.Il progetto si è concluso con il varo collettivo di tutte le bar-che a Santa Marinella (RM) al quale hanno partecipato 200 tra ragazzi, tutor, maestri d’ascia e operatori, che hanno anche raccontato e condiviso le loro esperienze. Un book fotografi-co ha raccolto tutte le fasi della sperimentazione.

5. Risk management

come opportunità per un nuovo welfare

La gestione attiva del rischio per le associazioni di promozione sociale è l’idea dalla quale parte il percor-

so formativo del 2012/2013, finalizzato a trasmettere competenze per la gestio-ne di un’impresa sociale in un nuovo modello di welfare. Per l’Uisp è un’op-portunità, in questa fase di crisi globale, di anticipare il cambiamento innovando la vision, le strategie di interazione con le policy e le programmazioni, i modelli

di attività.Il progetto è destinato a dirigenti e quadri, per inserire nella loro dotazione professionale una più ampia capacità di lettura degli scenari politici e socioe-conomici e una maggiore competenza nell’analisi degli impatti delle proprie attività, attraverso un nuovo modello gestionale adeguato ai diversi livelli di competenze e motivazioni e che li renda agenti della trasformazione nei propri

contesti organizzativi. Sono previsti due percorsi formativi in aula: il primo rivolto ai dirigenti nazionali e focalizzato sugli aspetti meta-organizzativi (ad es. le ana-lisi delle policy e delle programmazioni), l’altro interregionale indirizzato ai qua-dri e centrato su argomenti più stret-tamente operativi (elementi di project management). Il progetto prevede la produzione di una guida metodologica per la diffusione delle competenze.

3. Terzo tempo attività educative e sportive negli Istituti di pena minorili

Progetto triennale avviato nel 2012, finanziato dal Ministero della Giu-stizia – Dipartimento della Giusti-

zia Minorile, Enel Cuore Onlus, Fondazio-ne Con il Sud, e rivolto ai minori a rischio e detenuti del Centrosud e del Nord.Lo sportpertutti diventa in questi con-testi così difficili un’opportunità per stimolare nuove e positive modalità di relazione tra i ragazzi e con gli altri, sostenerli nel tentativo di ricostruirsi una personalità e favorire lo scambio e il confronto tra la realtà interna al carcere e quella esterna, in una prospettiva di rieducazione/riabilitazione.La strategia dell’intervento riguarda due piani distinti ma interconnessi in quanto entrambi orientati a risultati di medio-

lungo periodo, le attività previste sono a forte caratterizzazione sociale, dalla formazione mirata all’inserimento lavo-rativo, all’istruzione, dallo sport all’edu-cazione alla legalità. Quattro sono gli assi d’intervento: 1. implementazione infrastrutturale pres-so otto Istituti penali per i minorenni e due Centri socio - educativi per minori in capo al Dipartimento della Giustizia Minorile; 2. progettazione e avvio delle attività educative e sportive dell’Uisp negli istituti e nei centri; 3. interventi rivolti ai minori dell’area penale esterna e a rischio devianza nei territori sedi delle strutture; 4. costituzione di patti locali per la manutenzione delle strutture, la loro gestione e la messa a sistema delle

stesse nell’ambito del welfare locale.Sono previste attività strutturate di sostegno individuale e di gruppo attra-verso lo sport a favore dei minori dete-nuti, di quelli frequentanti i due centri socio educativi del Ministero e dei minori dell’area penale esterna. I protocolli con gli Enti locali e altre associazioni sono mirati a sostenere il progetto in prospettiva, attivando le reti di coesione e protezione in grado di farsi carico dell’assorbimento dei minori che escono dal circuito penale o dall’area della devianza, tramite offerte socializ-zanti e professionalizzanti.Le città coinvolte sono: Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Firenze, Napoli (Nisi-da), Palermo, Pontremoli (MS).

4. Capitan Uncino in mare aperto per tutte le abilità

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Il progetto è iniziato con una fase di validazione delle esperienze di quattro città bersaglio, attraverso

una griglia di indicatori redatta da un comitato scientifico che ha portato alla definizione delle buone pratiche per la riabilitazione psicosociale dei pazienti.L’efficacia delle attività sportive è stata valutata attraverso schede di rilevazio-

ne all’inizio e alla fine dell’intervento, per stabilire il loro impatto sia sul piano del recupero di una serie di abilità che sulla capacità di gestione autonoma della vita. I risultati di questa fase hanno concorso a definire un modello metodologico che è stato proposto per la sperimen-tazione ad altre dieci città, sempre con

il monitoraggio attraverso strumen-ti valutativi. Tutto il processo è stato attuato in stretta collaborazione con i CSM, i DSM e le ASL. Le testimonianze e i racconti dei protagonisti, insieme ai risultati delle diverse fasi, sono raccolti in una guida metodologica, presentata in un convegno patrocinato dal Mini-stero della Salute.

Questo progetto dell’Uisp è mirato a promuove-re politiche e azioni che favoriscano l’inclusione sociale di cittadini migranti di prima e seconda

generazione attraverso lo sport e l’interculturalità.Ha preso spunto, valorizzandole, dalle iniziative che da anni l’Associazione organizza a questo scopo, riconducen-dole ad una metodologia condivisa, declinabile in ogni territorio nel quale si intende applicarla. È un modello di azioni che può facilitare il superamento degli ostacoli che limitano l’accesso dei migranti alle atti-vità e la loro presenza nelle società sportive.

Nelle otto città coinvolte si sono sviluppati tornei e cam-pionati di calcio e di cricket volti a diffondere i processi di inclusione, promuovendo la costituzione e conduzione di società miste e di soli migranti e la formazione di dirigenti e arbitri con competenze multiculturali.

È stata effettuata una valutazione in itinere e finale, attra-verso interviste, focus group e osservazione partecipante, i cui risultati sono stati presentati in occasione dei Mondiali Antirazzisti del 2012.

9. Sportiva…mente: lo sportpertutti per la qualità di vita delle persone nell’area del disagio mentale (2009)

8. Diritti in campo:sportpertutti per una società interculturale

La proposta formativa sviluppata nel 2011/2012 vuole affrontare una riflessione sulla collocazione

dell’Uisp nel contesto delle associazioni di promozione sociale, per dotarsi di nuovi strumenti e procedure adeguate. In questo scenario, lo strumento del bilancio sociale offre agli interlocutori

informazioni e trasparenza, certifica un profilo etico e permette di rinsaldare il legame con i componenti dell’orga-nizzazione. Favorisce infine lo sviluppo di processi interni, quali la valutazione e il controllo dei risultati, lo sviluppo delle risorse umane e una gestione più efficace e coerente con i valori e la mis-

sione associativa. A una prima sessione di didattica nazionale (analisi del ruolo delle APS e principio di sussidiarietà, elaborazione e valutazione di strategie politiche, fidelizzazione dei soci, analisi di case histories), è seguita una fase regionale (redazione del bilancio socia-le e ricadute operative, disciplina istitu-zionale e fiscale delle APS). È stato pre-visto anche un modulo di formazione a distanza, con la redazione finale di una guida metodologica per la trasferibilità e diffusione dell’esperienza.

7. Bilancio sociale: una nuova identità associativa partecipata

In continuità con i progetti realiz-zati in questi anni per coniugare sport e ambiente, l’Uisp nel 2012

ha realizzato 15 laboratori nelle regioni del centro–sud dedicati alle attività nei parchi e nelle aree protette e al recu-pero ambientale e sociale dei quartieri periferici. I temi affrontati riguardano il

turismo sostenibile, lo sport per la sal-vaguardia ambientale e la riqualifica-zione territoriale, la formazione outdo-or; i destinatari principali sono nuovi quadri, dirigenti e operatori e giovani studenti.Gli obiettivi si concentrano sulla costru-zione di una cultura progettuale orien-

tata alla logica dello sviluppo sostenibi-le e dei comportamenti eco-compatibi-li, sulla valorizzazione delle reti locali e dei contesti interessati, sulla possibilità di creare sviluppo associativo e dare continuità a queste buone pratiche, per aprire strade innovative all’Associazio-ne nei territori coinvolti dalla proposta.

6. Lo sportpertutti

come terreno di protezione ed educazione ambientale

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• Lampi e impronte dello sport in strada: formazione per nuovi operatori (2010)

• Il corpo amico nell’educazione ai sentimenti e al rispetto (2010)

• Uisp e ambiente: un processo formativo per uno sport sostenibile (2009)

• Ragazzi fuori: percorsi di contrasto alla devianza minorile e di prevenzione delle dipendenze (2008)

• Allenare le competenze all’innovazione in una moderna associazione dello sportpertutti (2008)

• Progettisti dello sportpertutti - Un nuovo spazio dei giovani (2007)

• L’outdoor training come esperienza formativa nel sistema ambiente (2007)

• Nuove tecnologie di comunicazione al servizio della formazione dei dirigenti associativi (2006)

• Facciamo un altro calcio: nuovi modelli educativi (2005)• L’evoluzione dei processi formativi in una rete

associativa dello sport per tutti: la qualificazione dei nodi regionali (2005)

• Sempre in movimento Ginnastica dolce per la grande età (2004)

• Crescere in rete Un’esperienza di formazione a distanza (2004)

• La Uisp e i giovani Modelli di prevenzione e protezione sociale (2003)

• Proposta di formazione-qualificazione e autoapprendimento per una rete associativa nazionale di sportpertutti (2003)

Altri progetti nazionali Uisp

MOVE WeekDal 7 al 13 ottobre 2013 l’Uisp sarà tra i protagonisti in Italia del più grande evento europeo di sportpertutti, organizzato da ISCA – International Sport and Culture Association, lanciato per la prima volta nel 2012. Al grande risultato dell’edizione “zero” hanno contribuito oltre 120 eventi in 23 Paesi differenti. MOVE Week è l’evento di punta della campagna NowWeMove, il cui obiettivo è combattere la sedentarietà e rendere “100 milioni in più di cittadini europei attivi entro il 2020”.L’iniziativa è stata riconosciuta meritevole dall’Unione Europea e premiata con un finanziamento di un milione di euro; l’edizione 2013 verrà organizzata in collaborazione con ECF - European Cyclists’ Federation, organizzazione europea che si occupa della promozione della bicicletta come strumento alternativo di mobilità.

Aspettando i Mondiali Antirazzisti (2013-2014)Negli anni attorno ai Mondiali sono nate tantissime iniziative che si sono ispirate a questa manifestazione e che si sviluppano durante tutto l’arco dell’anno.Per questo si è pensato di unire tutte queste bellissime attività sotto un unico slogan: Aspettando i Mondiali!Ogni Comitato/Lega Uisp o gruppo autorganizzato riceve del materiale promozionale: locandine, manifesti, cartoline e pieghevoli di presentazione dei Mondiali, che gli consentono di portare avanti lo spirito di questo evento. Gli aggiornamenti delle iniziative sono raccolte sul sito: aspettandoimondiali.mondialiantirazzisti.org

I progetti internazionali Uisp

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Stili di vita sani: una campagna triennale dell’Uisp. Diamoci una mossa: nuovi stili di vita attivi per bambini e famiglie, RiDiamoci una mossa: il gioco continua e 1…2…3…mossa! Condividiamo il gioco

Un problema che ha assunto in Italia i caratteri di una vera emergenza sociale riguarda l’obesità infantile; tutti gli studi concordano nell’individuare

come fattori determinanti da una parte una crescente sedentarietà e dall’altra un’alimentazione non equilibrata.Per questo l’Uisp ha ideato nel 2006 questa campagna indirizzata a contrastare il fenomeno e affermare il diritto alla salute.

“Diamoci una mossa” è indirizzata ai bambini delle scuo-le primarie e alle loro famiglie ed è basata sull’idea che la promozione del movimento e la creazione di spazi quoti-diani di attività fisica non possano essere separate da uno stile di vita alimentare corretto.

Uno stile di vita attivo + Un’alimentazione corretta =

Uno stile di vita sano

I materiali di comunicazione comprendono un diario destinato ai bambini, brochure dedicate agli insegnanti e ai genitori, un poster per ogni classe per raccogliere i disegni e i racconti delle sperimentazioni.I risultati finali, estremamente positivi e tratti dalla com-parazione di questionari in entrata e in uscita, segnalano una riduzione della sedentarietà, un aumento delle attivi-tà motorie impegnative e un incremento significativo del consumo metabolico.

Sulla base di questa esperienza, l’associazione ha lanciato “RiDiamoci una mossa”, dedicata ad una strategia di man-tenimento che aiuti a rendere regolari i cambiamenti di stili di vita, trasformandoli in buone abitudini.

Un regolare stile di vita attivo +Una regolare alimentazione corretta =

Uno stile di vita sano

Anche questa seconda fase ha come materiali di comu-nicazione i diari per i bambini, un tabloid per genitori ed insegnanti, i poster per le classi.

Il punto di forza è sempre costituito dagli educatori dell’Uisp che intervengono nelle scuole, ed i bambini sono ancora più protagonisti, perché spetta a loro valutare il proprio impegno e decidere se premiarsi o no.

È stato realizzato un monitoraggio sull’andamento di questa esperienza, che ha registrato un aumento delle motivazioni al movimento e ad una sana alimentazione da parte dei bambini ed una maggior soddisfazione delproprio corpo sia per loro che per le mamme.

Ciò ha permesso di validare ulteriormente la proposta, costruendo così le condizioni per la continuità e la dif-fusione dell’azione sociale e la ideazione della terza fase della campagna, “1…2…3…mossa!”, che vuole valorizza-re il gruppo naturale (la classe) come forza trainante nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi.

L’iniziativa, indirizzata ai bambini della quarta e quinta classe delle scuole primarie, ha come scopo la condivisio-ne di un sistema di comportamenti, partendo dall’assunto che

movimento + alimentazione regolari e condivisi = benessere comune e divertimento

Anche i temi dell’educazione ambientale entrano in que-sta proposta, in piena coerenza con gli stili di vita attivi e la sana alimentazione, con l’inserimento di elementi informativi e di gioco. I materiali a disposizione sono un diario della classe (“magico” nella veste grafica e nelle dimensioni 70x100) e quaderni individuali, capaci di con-nettere gli obiettivi e le esperienze del singolo a quelli del gruppo, un poster/quadro per la classe, una pagina/inserto nel tabloid dedicata al ruolo di genitori, insegnanti ed educatori Uisp.

Tutti i materiali hanno ricevuto il riconoscimento con il logo del programma “Guadagnare salute”, nell’ambito del quale l’Uisp ha firmato un protocollo d’intesa con il Ministero della Salute.

Dal 2006 sono stati coinvolti 140.000 bambini e le loro famiglie, 12.550 insegnanti, 1.300 scuole, 6.320 classi, 7.400 educatori Uisp. Tutte le informazioni, le esperienze realizzate e le immagini delle feste finali sono raccolte nel sito www.diamociunamossa.it.

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Questo progetto triennale, che ha preso l’avvio all’inizio del 2011, è mirato a promuovere stili di

vita attivi e una corretta alimentazione per i bambini e gli adulti, favorendo cambiamenti nelle abitudini quotidiane.Promosso da Save the Children e finanziato da Mondelez International Foundation, è realizzato da Uisp e Csi.Si sviluppa nelle aree periferiche di 10 città: Ancona, Aprilia, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari, Torino. Gli interventi preve-dono da una parte una campagna nelle scuole primarie di educazione agli stili di vita sani rivolta ai bambini e alle loro famiglie, sulla base dell’esperienza di “Diamoci una mossa”, dall’altra propo-ste di attività motorie e sportive aperte a tutti i cittadini in spazi appositamente riqualificati ed attrezzati.Il progetto infatti ha avuto come punto di partenza il recupero e la ristruttu-razione di centri nelle zone disagiate delle città, allestiti con percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, skate e roller park, piste podistiche, e consegna-ti in una festa simbolica agli abitanti del quartiere. L’obiettivo è non solo quello di offrire opportunità di movimento e attività fisica, ma contemporaneamente di trasformare queste aree per un’azio-ne di integrazione sociale che contrasti i fenomeni di emarginazione e disgrega-zione che colpiscono ampie fasce della popolazione, e soprattutto i giovani.L’intervento degli educatori dell’Uisp nelle classi è programmato in stretta collaborazione con gli insegnanti, utiliz-zando materiali di comunicazione dedi-cati ai bambini, con giochi, curiosità e spazi da personalizzare, e agli adulti, con notizie e informazioni generali sul movimento e la salute e specifiche sugli

obiettivi della campagna. Le attività nelle scuole prevedono una forte inte-grazione con i programmi di intervento nelle aree riqualificate: infatti gli edu-catori e gli operatori del Csi e dell’Uisp sono a disposizione per proporre inizia-tive educative, psicomotorie e di gioco per i più piccoli, buone pratiche per favorire il movimento, sport individuali e di squadra per tutti, con sportelli infor-mativi per servizi di consulenza a cura di pediatri e nutrizionisti, incontri mensili di sensibilizzazione, giornate di festa.Nei tre anni sono previste azioni di monitoraggio e di valutazione per ana-lizzare i progressi ottenuti dagli inter-venti e la corrispondenza dei risultati con gli obiettivi prefissati.Attraverso questo progetto il benessere e la salute potranno diventare un diritto di cittadinanza per tutti, a cominciare dai bambini, per la tutela dei quali Save the Children ha proposto anche un codice di comportamento sottoscritto da tutti i dirigenti, educatori e operatori sportivi delle due associazioni partner.

E l’altro risultato a lungo termine di que-sta azione sociale sarà rappresentato dagli spazi riqualificati delle dieci città, che rimarranno una risorsa e un patri-monio della comunità.Tutte le informazioni del progetto sono raccolte sul portale http://prontiparten-zavia.uisp.it.“Pronti, partenza, via!” si può trovare ad Ancona, quartiere Brecce Bianche: so-stare bene! …In movimento; Aprilia (Latina), quartieri Primo, Gattone, Isole: mettiamoci in gioco; Bari, quartiere San Pio e San Paolo: giro, girotondo del benessere; Catania, quartiere San Giovanni Galermo: porte aperte al Pala-galermo; Genova, quartiere di Sestri Ponente: ci giochiamo il quartiere; Mila-no, quartiere Corvetto: open space, uno spazio aperto a tutti; Napoli, quartiere Ponticelli: territori in movimento; Paler-mo, quartieri Acquasanta e Arenella: un mondo di giochi e sport per tutti; Sassari, quartiere Rizzeddu: spazi per bambini e famiglie; Torino, quartiere Borgo Vitto-ria: il giardino del movimento.

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Le persone con disabilità e lo sport: la storia dell’Uisp è costellata di piccole e grandi esperienze nell’area delle disabilità. Questo impegno - che nasce dall’idea

di creare attraverso lo sport un grande contenitore in cui ciascuno possa trovare socialità, corporeità, soddisfazione, autonomia, riabilitazione – non è mai diventato un esercizio teorico ma si è sempre basato sul fare. Le sperimentazioni di molte nostre Leghe ed Aree di attività ci hanno portati a metterci in una dimensione nuova: quella della persona in grado di esprimere un’abilità fisica, sensoriale, intellettiva e cognitiva straordinaria. In questa dimensione diventa evi-dente come le nostre pratiche, le norme alle quali facciamo riferimento, gli stili di vita, vanno tutti ripensati, talvolta anche radicalmente. E l’Uisp ha tutti gli strumenti culturali e l’esperienza per farsi carico della rivisitazione dello sport nell’ottica dello sportpertutti.

Occorre insistere nel tenere al centro la persona per favorire la piena diffusione dello sport e la piena partecipazione alle nostre iniziative, manifestazioni,

proposte di tutti gli individui, indipendentemente dalle loro abilità. D’altra parte “diversità” e “divertimento” vengono dalla stessa radice: divertere che significa cambiare strada, modificare la consuetudine, incrinare la routine. Sapendo che si tratta di un salto di qualità non solo culturale ma anche in termini di strumenti e risorse, l’Uisp guarda al futuro e sente sua la responsabilità di stimolare le istituzioni nazionali e territoriali per attivare nuove opportunità di crescita, di formazione, di comunicazione. Oggi i progetti nazionali e locali rappresentano la forza propulsiva per innovare e sperimentare con modernità. La scelta degli ulti-mi anni è stata quella di misurarci con il mondo scientifico per una valutazione rigorosa dell’efficacia dello sportpertut-

ti nell’incontro e nel “trattamento” di persone con disabilità. È una vera scommessa. Tuttavia, un tema che questo modello di sviluppo e di ricerca apre con forza è quello della formazione. Esiste oggi più che mai un movimento trasversale dentro l’Uisp per la formazione di operatori sportivi preparati per lavorare insie-me a persone con disabilità. Accanto a questo grande tema della disabilità, l’Uisp ha scelto di organizzare quello del disagio mentale, costituendo il Coordinamento Nazionale Sport e Salute Mentale per raccogliere le tantissime espe-rienze di Comitati, Leghe e polisportive e per dare risposte anche ad altre organizzazioni locali e nazionali, alla ricerca di luoghi di confronto e di studio.

La Uisp lo afferma da sempre: lo sport è un linguaggio universa-

le, perché parla attraverso i gesti, il corpo, le espres-sioni del viso. Eventi come i Mondiali Antirazzisti, i tanti tornei ed eventi sportivi contro le discri-minazioni portati avanti dai comitati, le campagne promosse in questi anni o quelle condivise con altre Ong sono una dimostra-zione dell’impegno nell’af-fermare con forza che le persone devono avere gli stessi diritti, a cominciare dal diritto al lavoro, all’i-struzione, alla salute… e alla pratica sportiva.

Anzi è proprio attra-verso lo sport che intendiamo portare

avanti questa battaglia, dimostrando concreta-mente che nessuna donna

e nessun uomo dovrà incontrare alcuna difficol-tà di accesso dovuta alla propria diversa cultura o provenienza, come avvie-

ne nell’Uisp. La chiamiamo “cittadinanza sportiva” e riteniamo possa essere un veicolo di socializzazione, inclusione e integrazione.

Lo sport dell’Uisp è per sua natura sportpertut-ti e sport di accoglienza. Stiamo ponendo grande attenzione allo sviluppo delle discipline sportive provenienti dalle tradizioni dei migranti, cercando di promuoverle nei territori, costituendo coordinamen-ti, proponendo tornei e momenti di attività pub-blici e valorizzando la stra-ordinaria risorsa umana e culturale quale quella dei nuovi cittadini.

Nelle nostre città sono comparsi il cri-cket, la capoeira e

altri sport, che sono ogget-to di interesse per noi al fine di rispondere anche a queste esigenze di pratica sportiva, creando anche figure tecniche (spesso migranti) attraverso nuovi percorsi formativi.

LO SPORT E LE CULTURE DEL MONDO

Persone con disabilità

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one L’ambiente è sempre più minac-

ciato da un modello di sviluppo aggressivo, dissipativo e sfrena-

to. Anche lo sport è all’interno di questo meccanismo.L’Uisp, da sempre, è in prima linea sui temi ambientali svolgendo, innanzitut-to, una continua azione di analisi delle proprie attività e manifestazioni nel ten-tativo di renderle sempre più ambien-talmente sostenibili. La Uisp declina lo sport entro i limiti del rispetto della persona, dei diritti e dell’ambiente realizzando attività e manifestazioni che siano sempre più ad impatto zero. Buone pratiche che partono dall’orga-nizzazione degli eventi, dalla progetta-zione dell’impiantistica, dalla mobilità.La nostra associazione si è contraddi-stinta nel panorama sportivo, e non solo, per le sue scelte sui temi della sostenibilità ambientale. Questo impe-gno è stato considerato strategico non tanto perché si abbia la necessità di affermare una vocazione “ambientali-sta” dell’associazione o di una parte di questa, quanto piuttosto perché una pratica sportiva svolta quotidianamente e nel tempo da un numero considere-vole di praticanti attenti e consapevoli delle ricadute ambientali della propria attività concorre in maniera determi-nante a modificare anche i comporta-menti collettivi.L’Uisp vive e cresce in numero di soci ed associazioni perché svolge attività. È quindi nel suo modo di organizzare iniziative, attività e manifestazioni, che promuove comportamenti consapevoli e responsabili verso l’ambiente, non solo per il proprio corpo associativo, ma per tutti i cittadini che in vario modo può coinvolgere e informare. La sostenibi-lità ambientale delle proprie iniziative non rappresenta quindi una criticità, al contrario, è cruciale e non marginale o per gli addetti ai lavori, in quanto è interna al modello organizzativo che l’as-sociazione stessa mette in campo.La forza della nostra proposta risie-de nella capacità di guardare a nuovi modelli organizzativi, nei quali la pro-gettazione di un’attività sposta l’analisi di tutti i fattori che concorrono alla sua realizzazione “a monte”, concen-trandosi sulla partecipazione degli atleti, sull’ingresso dei materiali e sulle richieste energetiche, piuttosto che sui risultati in uscita. L’impianto organiz-zativo delle nostre manifestazioni che si misurano con la loro sostenibilità è il risultato di uno studio-analisi dell’im-patto ambientale delle singole attività

che compongono l’iniziativa: mobilità urbana, raccolta differenziata, abitudini dei partecipanti in ambito di buone pratiche ambientali, uso dell’acqua di acquedotto, uso di mater-b, ecc.. Attività di Leghe ed Aree a livello nazio-nale, stanno diventando occasioni di riflessione sulle modalità di progetta-zione di un diverso impatto ambien-tale delle manifestazioni. A sostegno di questo percorso l’associazione ha sottoscritto numerosi protocolli d’inte-sa con Enti Parco e sperimentato che le aree protette, i parchi e le riserve naturali sono “palestre a cielo aperto” che consentono di creare sinergie con

gli enti che le gestiscono e con le asso-ciazioni ambientaliste per attivare pro-getti, azioni, iniziative di salvaguardia e conservazione, che si sostanziano in occasioni di promozione e sviluppo dei territori e delle popolazioni locali.

In questi territori sono in via di spe-rimentazione nuovi modelli di pro-grammazione, gestione e sviluppo

delle pratiche sportive nel massimo rispetto ambientale che realizzino un “equilibrio” tra conservazione e svilup-po. Infine, ma non da ultimo in ordine d’importanza, è l’impegno dell’asso-ciazione sul fronte della riconversione degli impianti sportivi esistenti entro canoni del risparmio energetico e della eco-efficienza. L’associazione ha matu-rato una buona esperienza da mettere al servizio della comunità in materia di gestione degli impianti, per ideare e progettare una nuova generazione di strutture che siano “leggere”, ecososte-nibili in termini energetici, per scelta dei materiali di costruzione, per collocazio-ne, per uso e rapporto costo-beneficio; impianti concepiti e realizzati con l’op-portunità di trasformarsi nell’arco della giornata in luoghi atti ad altri utilizzi pubblici. Una riflessione a parte merita il tema delle città come ambiente nel quale vivere, e non solo sopravvivere. L’inso-stenibilità delle nostre città è preoccu-pante. I nuovi modelli di sviluppo urba-no, il mutamento degli stili di vita, la mobilità impossibile rilanciano il tema di un impegno massiccio dell’associa-zione per la riqualificazione urbana. È indispensabile che si ripensi al sistema di trasporto cittadino ed, attraverso la pratica sportiva, al rilancio del cammi-nare e dell’uso della bicicletta.

Ambiente e attività sportiva: sviluppo sostenibile

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Medici, infermieri, pa zien ti dei Dipartimenti di salute mentale: sono questi i protagonisti del progetto Uisp teso al recupero e alla socia-

lizzazione attraverso il calcio. Iniziative, veri e propri campionati, una campagna di promozione sociale che interviene sui modelli culturali, sui pregiudizi, su ciò che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni. I pazienti in cura si allenano regolarmente, disputano partite, trovano una ragione di esistere nel

mondo che spesso li emargina. Il progetto, grazie alla Uisp di Torino, è diventato anche un libro e un film: “Fuori di pallone” edizioni Ega e “La partita infinita” di Massimo Arvat, prodotto da Uisp Torino e Zenith Arti Audiovisive. Dal 12 al 14 settembre 2013 a Montalto di Castro (VT) si tiene la Rassegna nazionale “Matti per il calcio” con la partecipazione di squadre Uisp e Asl di molte città italiane.

MATTI PER IL CALCIO

“Arcobaleni in campo” è il tito-lo del progetto Uisp rivolto alle comunità di stranieri e di migran-ti: vengono costituite squadre for-mate da giocatori di varie comu-nità che partecipano ad incon-tri e tornei di calcio organizzati dall’Uisp sia a livello territoriale, sia nazionale.

Il progetto punta a rilanciare le valenze inclusive del calcio, momento d’incontro e di socia-lizzazione, di gioco e di confron-to. Un’occasione per promuovere un’azione concreta per contribu-ire ad affermare la cultura del dialogo e del rispetto dell’altro utilizzando il linguaggio popolare del calcio, comprensibile in tutte le lingue del mondo.

S i tratta di una delle maggiori op-portunità di impegno civile che la nostra associazione offre ai gio-

vani dai 18 ai 28 anni: un’importante occasione di crescita personale, un’op-portunità di educazione alla cittadinan-za attiva, un prezioso strumento per aiutare le fasce più deboli della socie-tà, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio e così facendo partecipando alla difesa non armata e non violenta del nostro paese. È uno dei modi con cui abbiamo scelto di spiegare la nostra associazio-ne ed il nostro fare ai giovani che, pur se hanno svolto delle attività insieme a noi, spesso non ci conoscono fino in fondo e possono invece rappresentare per noi e per i nostri territori una risor-sa importante anche oltre il tempo del servizio civile. Per oltre venti anni l’Uisp, nelle sue strutture regionali, territoriali e in molte società sportive, ha ospitato i giovani che hanno scelto l’obiezione di coscienza al servizio militare di leva attraverso una convenzione con il Mi-nistero della Difesa gestita tramite Arci Servizio Civile, di cui Uisp è socio fonda-tore assieme a Arci, Legambiente, Arci-

ragazzi, Auser.Oggi, sempre attraverso Arci Servizio Civile, produciamo progetti sulla legge 64/2001, che ha promosso il Servizio Civile Nazionale, cui accediamo in qua-lità di Ente di prima classe, valorizzando in questo modo il modello interasso-ciativo da cui siamo partiti nel lontano 1981, nonché le esperienze fatte in que-sti anni. L’Uisp partecipa alla vita demo-cratica di Arci Servizio Civile attraverso propri rappresentanti presenti negli organismi dirigenti dell’associazione a tutti i livelli. L’Uisp ritiene che il Servizio Civile Nazionale sia una vera e pro-pria opportunità per i giovani e per i nostri territori: per questo chiediamo al governo più risorse e maggiore visibili-tà per il Servizio Civile Nazionale.

Servizio Civile nell’Uisp

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Quello all’educazione è un dirit-to prezioso, l’Uisp lo promuove attraverso la pratica motoria e

sportiva. Con l’educazione si produce futuro e si coltivano speranze. E ancora: nuove attenzioni al come coniugare al meglio i diritti nello sportpertutti soprattutto in riferimento ai nostri tes-serati minorenni che sono presente e futuro di un quarto dell’intero nostro corpo associativo. La tutela dei loro diritti è un patrimonio ormai consoli-dato dell’Uisp. L’Uisp si preoccupa di rendere coerenti e omogenee le pra-tiche che compongono le “educazioni” dell’associazione, tra la filosofia dell’as-sociazione e le strategie organizzative e didattiche sviluppate ogni giorno da tanti nostri dirigenti, educatori sportivi, allenatori, arbitri.I riferimenti di questo lavoro risiedono

in alcuni lavori realizzati dall’Uisp nel corso di questi anni:•• nelle esperienze di eccellente quali-

tà accumulate in molte realtà italia-ne riguardanti in modo particolare la fascia d’età 2-11 anni;

•• nella sempre maggiore attenzione all’abbassamento della soglia della nostra proposta, in modo partico-lare per intercettare le fasce adole-scenziali e giovanili;

•• nella sempre più marcata accezio-ne ambientale dei nostri progetti, attenti a nuovi spazi e a nuove metodologie tese verso una didat-tica sostenibile;

•• nella collana “Per sport”, edita da La Meridiana come progetto comu-ne Uisp-Csi, che vede già vari titoli pubblicati e altri già programma-ti in uscita per i prossimi mesi; i

testi tendono ad evidenziare quel-la coerenza tra riflessione teorica e approcci applicativi che tende verso la definizione di una episte-mologia dello sportpertutti;

•• nei libri “Tante strade”, “Benessere e corporeità nello sport” e nella guida “Strade maestre” editi da Bruno Mondadori, ove sono recen-site le esperienze italiane che vedono lo sportpertutti come pro-tagonista. La particolare rilevan-za dell’opera per l’associazione è data dal fatto di avere esplorato il campo meno approfondito della nostra pratica scolastica: la fascia d’età 14-19 anni;

•• nei testi pubblicati da vari auto-ri, formatori e dirigenti Uisp che, proponendo approfondimenti rela-tivi ai propri campi di competen-za, contribuiscono a dare spessore culturale, metodologico, didattico, organizzativo alla filosofia dello sportpertutti;

•• nella recente pubblicazione a cura dell’Uisp del capitolo “Sport e Minori” nell’ambito del 6° Rapporto di aggiornamento sul monitorag-gio della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza in Italia. Pubblicazione di una ricer-ca documentale che ha visto Uisp come capofila e protagonista della scrittura del relativo capitolo.

L’elemento di coesione di questo pro-gramma è da rintracciare nel rafforza-mento della formazione per la diffusione delle buone pratiche e per approfondire la riflessione sulle strade da compiere.In questo ambito, oltre alle centinaia di corsi che Leghe e Comitati organiz-zano, è utile ricordare la formazione degli insegnanti che si avvale del rin-novo del riconoscimento, da parte del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, come Ente accreditato alla formazione e all’aggiornamento del personale della scuola.

Educazione

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Lo sportpertutti è diventato un fe-nomeno complesso e trasversale che incrocia le politiche pubbli-

che da molteplici versanti. A comincia-re da salute e stili di vita, passando per sostenibilità ambientale, educazione, pari opportunità, integrazione, mo-bilità e assetto urbano delle città. Da tempo l’Uisp chiede una riforma com-plessiva del sistema sportivo capace di ridisegnare l’assetto di un comparto molto attivo della vita del nostro pae-se che coinvolge l’economia e il lavoro. L’Uisp chiede un sistema plurale, in grado di dare pari dignità ai vari sog-getti che vi operano: Coni, istituzioni regionali e nazionali, scuola, associa-zionismo sportivo.Al centro di questo sistema vi sono le società sportive, soggetti fulcro e autentici perni del sistema spor-tivo italiano che hanno bisogno di voce, strumenti, risorse. A questo fine l’Uisp chiede una legge di riconosci-

mento dell’associazionismo sportivo che affermi il valore del volontaria-to sportivo, la semplificazione e la trasparenza degli atti amministrativi, il sostegno all’impiantistica fino ad ipotizzare un nuovo patto sociale da siglare con gli Enti Locali circa la pre-disposizione di bandi, che prevedano e riconoscano alle società sportive il valore di bene collettivo portatore di benessere sociale di una comunità. Per portare avanti questi impegni sul terreno normativo l’Uisp si è dotata di un Ufficio legislativo che sia in grado di monitorare la legislazione che ci riguarda non solo sul livello naziona-le ma anche regionale e che possa svolgere una funzione di conoscenza e di proposta dell’azione legislativa. Il territorio resta centrale, un punto fermo delle politiche, soprattutto in vista del riassetto riferito alle province e alle città metropolitane che sicura-mente chiamerà la nostra associazione a confrontarsi.L’Ufficio legislativo Uisp metterà in relazione i provvedimenti locali, quelli regionali e quelli nazionali (con l’oc-chio rivolto all’Europa e ai paesi mem-bri) cercando di indicare le mappe sulle quali l’Uisp dovrà far pesare la sua forza e orientare le politiche pubbliche italiane, in ambito sociale e sportivo.Con la stessa prospettiva metodolo-gica, orientata maggiormente all’ap-profondimento dei saperi inerenti il fenomeno sportivo e i relativi indicato-

ri, l’Uisp si doterà di un Centro studi.Abbiamo prodotto cultura del benes-sere, allargato la pratica con la nostra storia di associazione di sport popola-re, laddove questo termine ha soprat-tutto significato il riferimento perma-nente alle classi ed ai ceti più deboli e storicamente più esclusi dalla pratica sportiva.

Fino ad arrivare agli anni novan-ta con lo sportpertutti, con una nuova cultura del corpo che è

cultura delle differenze. Ma oggi, che sono trascorsi più di vent’anni dalla primogenitura, com’è messo lo sportpertutti e quali sono le tendenze? Abbiamo bisogno di tirare le somme e capire qual è lo stato dell’arte. Anche L’Uisp è dentro la lunga transizione italiana attraverso un fenomeno socia-le che, più di altri, è mutato in questi anni, lo sport. Certo, possiamo asso-lutamente dire che abbiamo vinto la battaglia culturale, poiché lo sportper-tutti ha tracimato gli argini della mera pratica sportiva e si è affermato invece come vero e proprio diritto di cittadi-nanza. Non è solo prerogativa degli assessorati o dei ministeri allo sport ma è diventato di interesse trasversale. Ne parlano le grandi organizzazio-ni internazionali che si interessano di salute, ne parla l’Europa e molte Regioni che hanno legiferato sullo sport di cittadinanza, ne parla il Coni nel suo Libro Bianco del luglio 2012.

Lo sportpertutti tra nuovi saperi e nuove politiche: l’Ufficio legislativo e il Centro Studi

Piazza Uisp è “l’area hospitality” itinerante, targata Uisp, che vive come una piazza reale,

un luogo dove sostare per ascoltare musica, partecipare a giochi e mo-menti di socializzazione, prendere un aperitivo come in un salotto, tra amici con un programma di attività sportive sempre animate.Da giugno a settembre, Piazza Uisp è ospitata all’interno di alcuni dei maggiori appuntamenti sportivi delle Leghe e Aree Uisp, come le finali dei campionati di pallavolo, tennis, basket e calcio.

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Lo sportpertutti, espresso in una sola parola, significa più sapere, più preparazione, più professionalità,

più curiosità e quindi, di conseguenza, più formazione. Questo concetto vede la sua attuazione sia in senso verticale, sia orizzontale. Dall’Alta Formazione nazionale fino alla formazione di base espressa dal territorio, la qualità con-traddistingue il nostro agire; metodi e modalità diverse, rese nella pratica at-traverso una metodologia omogenea coerente con il proprio sfondo integra-tore: il Codice Etico.Dar vita ad un simile processo/percor-so significa anche essere in grado di sviluppare ricerca, e nella ricerca inno-vazione, e per innovare realizzare una formazione capace di mettere il sigillo sulla preparazione dei propri tecnici e dirigenti declinando coerentemente nel fare la nostra mission.Sviluppare nuovi apprendimenti per affiancarli ai saperi acquisiti; attuare un itinerario capace di “inserire” nuove competenze e ulteriori capacità pro-fessionali nel futuro della nostra orga-nizzazione. Agire sui comportamenti (singoli ed organizzativi) e sulla capa-cità di voler, intenzionalmente, ricer-care nuove possibilità di formazione costruendo la possibilità per tutti i nostri operatori/educatori Uisp di resta-re in contatto con le profonde modifi-che culturali, tecniche e metodologiche, che si sono avvicendate negli ultimi decenni nell’area delle attività motorie

e sportive. Un tale itinerario non neces-sita sempre di proposte complicate ma di idee semplici e realizzabili: coordi-nare i percorsi di formazione; produrre innovazione tecnica (nei progetti, nelle attività, nelle discipline…); fare ricerca ad alto livello (nei progetti, nelle attività, nelle discipline…); realizzare percorsi per la definizione dei formatori e dei for-matori dei formatori (nei progetti, nelle attività, nelle discipline…); saper trasfe-rire esperienze del territorio nell’aggior-namento dei nostri quadri, veicolando moduli formativi e modelli didattici. Gli educatori, i tecnici ed i dirigenti

dello sportpertutti devono essere più preparati proprio perché hanno a che fare con problematiche più vaste di quelle che si troverebbero ad affrontare altrove; la complessità del percorso for-mativo appare in tutta la sua evidenza e noi (tutti… nessuno escluso) abbiamo il dovere di essere all’altezza.Se la formazione automaticamente ci consegna il tema della qualità, una lun-gimirante politica sulle risorse umane ci garantisce la strada della continuità, del rinnovamento, dell’innovazione.Continuità associativa, rinnovamento organizzativo, innovazione culturale, tre assi da perseguire non in forma alternativa, bensì in modo parallelo, in modo da coinvolgere tutta l’associa-zione. Continuità associativa significa per noi da un lato mantenere viva l’i-dea di una vivacità intellettuale che si apra a 360° gradi sul panorama dell’at-tività motoria e sportiva, dall’altro avere appunto risorse umane, dirigenti, tec-nici, operatori, che nel loro avvicenda-mento nel tempo riescano a garantire all’associazione forza e dinamicità, idee e stile, organizzazione e coordinamen-to, coerenza ed etica.Rinnovamento organizzativo, inten-dendo con questo la capacità di essere in grado di leggere, rileggere, elaborare e rielaborare il nostro modo di sentirsi organizzazione La formazione è una prassi in evoluzione, e anche un terreno strategico dove i nodi vengono al pet-tine, le illusioni non durano, i risultati delle esperienze non sono mai defini-tivi: questa la sfida che l’associazione ha davanti, nel momento in cui la sua crescita, da un lato, e la complessità sociale, dall’altro, impongono comun-que cambiamenti.

Formazione

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Primi Passi è il pacchetto di attivi-tà che l’Uisp ha predisposto per bambini/e “da -6 mesi a +6 anni”

e per le loro famiglie: attività in acqua, in palestra, momenti di supporto e con-fronto a donne in attesa, neo madri e neo padri insieme con i loro bebé, tutto questo sia a scuola che oltre la scuola. I centri sono i luoghi in cui poter con-frontarsi tra pari sul rapporto con i pro-pri figli, in cui poter elaborare strategie integrate di intervento su queste fasce di età assieme agli educatori dei nidi e delle materne, alle istituzioni, luoghi dove poter produrre cultura associativa con le famiglie.I contenuti metodologici dei Centri Primi Passi fanno riferimento al Settore politiche educative della nostra asso-ciazione che con un continuo aggior-namento degli strumenti didattici, ha saputo garantire nel tempo validità, innovazione e coerenza alle attività proposte: contenuti teorici ed espe-rienze del progetto iniziale sono ormai parte consolidata della letteratura uni-versitaria del settore.

Per la fascia d’età 6-18 anni, oltre alle attività promosse da Leghe, Aree e Coordinamenti Uisp, fac-

ciamo riferimento alle proposte di Gioco, Sport & Avventura se si parla di extra scuola e a Sportpertutti a scuola nell’altro caso. Gioco, Sport & Avventura è soprattutto centri estivi, campus sportivi, escursio-ni, campeggi. Il nostro modo di lavo-rare sulla cultura della polisportività, sull’associazionismo giovanile, sulla partecipazione diretta dei nostri giova-

ni soci alla costruzione dei programmi di attività. Si tratta nella maggior parte dei casi di attività multidisciplinari per rilanciare l’autonomia dei nostri soci più giovani, per renderli attori del sape-re sportivo, per aiutarli come soggetti nella scelta dei temi legati alla corporei-tà ed al corretto e positivo rapporto con l’ambiente, per favorire loro una cresci-ta insieme ad altri coetanei mediante una proposta incentrata sugli scambi, la progettazione individuale e di grup-po, la competizione relativa, per sensi-bilizzarli ai temi della solidarietà, della tolleranza, contro ogni forma di razzi-smo, perché siano in grado di assumere

le differenze come valore e non come elemento di divisione e/o addirittura di frustrazione. I Centri Gioco, Sport & Avventura rappresenteranno nel terri-torio la nostra volontà di far partecipa-re i/le giovanissimi/e alla elaborazione delle proposte che li/le riguardano.

Sportpertutti a scuola fa riferimen-to alla nostra proposta in ambito scolastico: una proposta variega-

ta e diffusa come variegati e diffusi su tutto il territorio nazionale sono i nostri comitati territoriali e le loro società sportive che hanno attivato convenzio-ni da vari anni con le scuole realizzando importanti e continuativi rapporti di collaborazione.Sportpertutti a scuola raccoglie i nostri metodi e le nostre didattiche che ven-gono spesso proposte oltre che ai nostri educatori anche ai docenti sco-lastici in appositi corsi di formazione riconosciuti dal Miur. Si tratta di attività che si presentano a volte sotto forma di attività integrativa, più spesso offren-do l’esperienza e la professionalità dei nostri educatori nelle ore curricolari.Negli anni recenti l’Uisp ha promosso la costituzione di Forum giovani e di Centri giovani Uisp per fornire punti di riferimento, interazione, informazio-ne e comunicazione ai moltissimi gio-vani impegnati nell’Uisp (360.000 soci e 4.000 presidenti di Asd tra tutte le società sportive affiliate all’Uisp). Una moltitudine di giovani che fanno attivi-tà con la nostra associazione, in quanto dirigenti, atleti, tecnici-educatori. Un coordinamento che si è strutturato per gruppi di lavoro.

L’Uisp e le politiche giovanili

L’esperienza delle palestre popolari ha rappresentato, a partire dalla

fine degli anni ’90, una novità nel pa-norama delle sport per tutti. Più che di esperienza in realtà dovremmo parla-re di “esperienze”, per sottolineare il carattere eterogeneo delle loro storie. Spazi precedentemente occupati per altre finalità come centri sociali, locali abbandonati e recuperati su proget-ti specifici legati allo sport ma anche strutture comunali prese in gestione, plessi scolastici o locali commercia-li in locazione, sono stati la naturale location di tante associazioni sporti-ve dilettantistiche che hanno deciso di dare una interpretazione nuova e originale allo sport di base. La Uisp è attenta a queste esperienze, e nel mas-simo rispetto della loro autonomia,

vuole contribuire alla loro crescita. Per questo ha dato vita dal 2011 ad un pro-getto nazionale specifico sulle palestre popolari.

L’UISP E LE PALESTRE POPOLARI

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Progetti e campagne nazionali Uisp

La comunicazione Uisp si articola in un sistema multi-mediale che utilizza vari canali e strumenti. Molto del lavoro sfrutta le innovazioni tecnologiche e digitali. Il

baricentro del sistema è il sito nazionale www.uisp.it, realiz-zato per accogliere le esigenze comunicative di tutta l’arti-

colazione associativa, con Leghe ed Aree che gestisco-no i contenuti dei propri siti, così come fanno Comitati regionali, territoriali, settori di lavoro. Un vero e proprio UispTube capace

di comunicare l’Uisp all’esterno e far incontrare tra di loro i nodi dell’intera rete associativa. Con una novità: uisp.it/mobile, la ver-sione del sito Uisp ottimizzata per

smartphone. Questo è il primo pas-so verso la realizzazione di una App dell’Uisp che aiuterà l’associazione a dialogare con soci, dirigenti, strut-ture organizzative e società sportive. Un modo nuovo per arricchire la no-stra comunicazione, ma anche per rendere protagonisti i nostri soci e sostenitori.La presenza dell’Uisp sui social network si concretizza con la pagina istituzionale e molte regionali, territoriali e di attività. Ricordiamo inoltre che l’Uisp nazionale è

anche su Twitter con l’account: @UispNazionale e su You Tube con

un canale dedicato che si chiama UispNazionale.

Il sistema di comunicazione Uisp si avvale di una rete di redazioni

nazionali e locali che fanno riferimento all’Ufficio stampa nazionale e a quelli

dei Comitati regionali, territoriali e delle Leghe/Aree. Una squadra di “comunicatori sociali” e webmaster in grado di misurarsi quotidianamente con vari aspetti della comunicazione: redazione di articoli, comunicati stampa, rassegne stampa, foto, video,

aggiornamento dei contenuti per i siti internet, grafica.

Ricordiamo alcune storiche testate nazionali Uisp, tra le quali

Uispress (agenzia settimanale on line) con Uispress International, edizione in lingua inglese e Il Discobolo (periodico cartaceo). Una serie di testate dei Comitati

regionali e territoriali Uisp hanno il compito di informare i soci sulle attività e le iniziative. Tra le più note e longeve citiamo Fuori Area,

pubblicata dall’Uisp Emilia Romagna. Ricordiamo la produzione di video,

inBicicletta

N. 1 gennaio-giugno 2012 - Dir. resp. Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Rieti n. 2 del 17-2-81 - “Poste

Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1,

comma 1 – DCB Roma” - Stampa Multiprint Roma - Dir.: Largo N. Franchellucci, 73 Roma - Tel. 06/439841

n. 1 2012Anno XXXII

I valorI dello sport

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ILDISCOBOLO mensile della UisP - edizione nazionale - www.UisP.it - luglio - dicembre 2012 numero 2

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Anno XXXIII - N. 2 Luglio-Dicembre 2012 - Direttore responsabile: Ivano Maiorella - Aut. Trib. di Roma n. 18186 dell’ 11/07/1980 - “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento

Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2 - DCB Roma” - Stampa: Giorgetti, Roma - Sede nazionale Uisp: L.go Nino Franchellucci, 73 - 00155 Roma

Tutti nello sport, l’Uisp presenta un anno di attività

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Questa agenda è stata realizzata per finalità solidaristiche

a sostegno di “Educare al gioco e allo sport tra le dune” per sostenere

i giovani e le donne dei campi profughi saharawi.

Il progetto è promosso da Uisp e Peace Games.

www.uisp.it

[email protected]

www.peacegamesuisp.org [email protected]

ISBN 9788895688879 In collaborazione con

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Comunicazione ed editoriawww.uisp.it

Universitàe ricerca

G li obiettivi dell’Uisp nei rapporti con l’Università riguardano la strutturazione di convenzioni, pro-tocolli di intesa e accordi, sia a livello nazionale

che locale; la fornitura ai Comitati degli strumenti inter-pretativi, normativi e operativi per entrare in contatto con le Università; l’aiuto ai Comitati nell’attivazione di percorsi formativi (corsi, tirocini, seminari, stage, insegna-menti) in collaborazione con gli Atenei.L’Uisp realizza ricerche sulla base dei fabbisogni e delle strategie determinate dallo sviluppo di progetti e campagne. Alcuni ambiti rilevanti di ricerca sui quali l’Uisp si muove sono relativi all’ambiente, all’impiantistica, alla qualità della vita, all’efficacia delle didattiche, al bilancio sociale. Tali lavori tendono a validare scientificamente il nostro percorso attraverso ricerche “evidencebased” che tendono a valutare l’efficacia dei nostri interventi e quindi a promuoverli ulteriormente nella comunità associativa e in quella scientifica.

con le dirette nazionali in videostreaming su www.uisp.it e le finestre sulle grandi manifestazioni e attività Uisp.

La redazione Uisp collabora ad iniziative editoriali nazionali di comunicazione sociale, come il Giornale Radio Sociale, edito dal Forum del Terzo settore (www.giornaleradiosociale.it). Un vero e proprio GR di tre minuti, diffuso quotidianamente attraverso decine di radio in FM in tutta Italia, di web radio e social. Inoltre, la campagna “Una speranza per il futuro” che prevede la pubblicazione dell’Agenda sportpertutti e la raccolta fondi a favore di un progetto di sport e solidarietà internazionale promosso da Peace Games.

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MARSH SOSTIENE LA TUA VOGLIA DI SPORT

www.marsh.it

Marsh collabora con UISP e le associazioni sportive per aiutarle a gestire al meglio i loro rischi.

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Progetti e campagne nazionali Uisp

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L a mission dello sportpertutti Uisp è quella di portare lo sport ovun-que, anche fra le mura di un istitu-

to di pena, in un quartiere degradato, fra i giovani migranti più soli.Lo sport non è più solo pratica, passione o cultura ma diventa, in questi contesti sociali, un veicolo per promuovere la persona, per valorizzare competenze, esperienze di vita, per creare relazioni e fare comunità.Con queste convinzioni l’Uisp ha promosso e realizzato numerose iniziative nazionali e locali, in ambienti considerati separati o “distanti” dallo sport, nelle periferie urbane e in quelle rurali. Progetti che hanno animato quartieri disagiati delle metropoli o luoghi chiusi, come carceri o istituti psichiatrici. L’Uisp sta dimostrando che lo sport è un linguaggio immediato e diretto, capace di scavalcare barriere e pregiudizi, particolarmente efficace nel creare dialogo e coesione sociale. Tra questi progetti, quelli chiamati “Porte Aperte Uisp” mettono in relazione le esperienze di attività dentro e fuori gli istituti di pena, per gli adulti e per i minorenni.

G li interventi promossi hanno raggiunto molti obiettivi: favo-rire lo scambio e il confronto

reciproco fra la realtà interna al carcere e quella esterna; permettere ai dete-

nuti di avere contatti con la comunità “libera”; stimolare nei detenuti nuove e positive modalità di relazione tra di loro e con gli altri; sostenere i detenuti nel tentativo di ricostruirsi una personalità; garantire un’attività sportiva e formati-va continuativa.L’Uisp, tra le prime associazioni in Italia, si è posta il tema della qualità della vita dei detenuti proponendo al sistema penitenziario nazionale l’introduzione dello sport fra le attività trattamentali quotidiane.Sono passati più di vent’anni dalle prime iniziative che ci hanno visti, assieme agli enti locali e al Ministero della

Giustizia, protagonisti di una diversa impostazione della vita carceraria.E l’attività sportiva in carcere risponde a questa mission: pensare, progettare, proporre opportunità a misura delle esigenze e delle diversità delle persone, scavalcando difficoltà e barriere.L’intervento nelle carceri si traduce in molteplici modalità: presenza di istruttori, allenatori, partite amichevoli tra detenuti e squadre dell’Uisp, tornei e campionati interni al carcere, corsi di formazione per arbitri e giudici sportivi. Abbiamo in diverse occasioni realiz-zato all’interno delle carceri grandi manifestazioni Uisp come Vivicittà e in certi casi siamo riusciti a coinvolgere in iniziative sportive fuori dalle carce-ri i detenuti, la polizia penitenziaria, i campioni dello sport. L’Uisp ha scelto la strada della ricomposizione sociale attraverso lo sportpertutti, i propri cir-coli, le società sportive.

Nasce una nuova Uisp anche attraverso questa scelta, pre-miata da due protocolli d’in-

tesa con il Ministero della Giustizia e da numerose convenzioni che ancor oggi consentono ai nostri operatori di entrare negli istituti penitenziari per i minorenni o di affiancare i ragazzi raggiunti da misure penali sul territo-rio. Negli ultimi anni, la riduzione delle risorse sulle attività trattamentali e di recupero sociale, ha messo a dura prova tante realtà locali; siamo pre-occupati per una situazione sempre più difficile e siamo impegnati affin-ché lo sportpertutti si consolidi come attività curriculare nella carceri, come esperienza educativa e riabilitativa fra i minori a rischio, come strumento di inclusione e coesione sociale.

Gli interventi Uisp nelle carceri e negli istituti minoriliPorte aperte e politiche sociali

CHE COS’È LO SPORTPERTUTTI?•● Sportpertutti: lo chia-

miamo così. Un’unica parola, nuova, che anco-ra non esiste nel voca-bolario, ma esiste nella realtà. Un diritto, un riferi-mento immediato ad una nuova qualità della vita da affermare giorno per gior-no negli impianti tradizio-nali dello sport ma anche in ambiente naturale, sui prati e sulle spiagge, nei cortili e nelle strade delle piccole e grandi città.•● Lo sportpertutti è un

bene che interessa la salu-te, la qualità della vita, l’educazione e la socialità. In quanto tale esso è meri-tevole di riconoscimento e di tutela pubblica.•● Lo sportpertutti inter-

preta un nuovo diritto di

cittadinanza, appartiene alle “politiche della vita” e, pur sperimentando numerose attività di tipo competitivo, si legittima in base a valori che non sono riconducibili al pri-mato dell’etica del risulta-to, propria dello sport di prestazione assoluta.•● Lo sportpertutti si rico-

nosce in una filosofia dell’inclusione, mentre lo sport di prestazione assoluta implica logiche e strategie fondate su attitudini e potenzialità individuali fortemen-te selettive. Sul piano dell’offerta organizzativa, lo sport di prestazione assoluta privilegia attività monodisciplinari, rigoro-samente codificate e affe-

renti a strutture di tipo verticale (le Federazioni agonistiche di specialità). Lo sportpertutti, che pure non rinuncia a sviluppare programmi di iniziativa prioritariamente com-petitivi, ha invece come referente il territorio e come prodotto organiz-zativo attività multispor-tive, frequentemente col-legate in reti operanti su scala nazionale.•● Fondamentale è, in

particolare, il contributo che la diffusione e la prati-ca dello sportpertutti pos-sono dare alla definizione di un nuovo asse forma-tivo in ambito scolastico, nonché all’individuazione e alla promozione di ine-diti profili professionali.

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Progetti e campagne nazionali Uisp

Il turismo sportivo si è progressi-vamente dilatato nel nostro paese incrociando nuove esigenze di

pratica sportiva e occasioni di svago, conoscenza dell’ambiente, cultura. L’Uisp è uno dei soggetti associativi che ha favorito, sin dalla sua nasci-ta, questo fenomeno considerandolo una componente importante della trasformazione sociale dello sport e del diritto all’accesso alla pratica motoria e sportiva per tutti i cittadini. L’Uisp lega il turismo ai principi di sostenibilità, etica e responsabilità.Analizzando invece l’impatto del turi-smo sulla popolazione, le principali espressioni di riferimento sono “turi-smo dell’incontro”, etico e sociale che riconducono tutte al rispetto e alla salvaguardia delle culture locali.Questo significa operare anzitutto delle scelte turistiche che siano con-divise dalle popolazioni autoctone e inoltre mirare ad un coinvolgimen-to attivo della gente del posto sia

per quanto riguarda la gestione delle strutture turistiche sia dal punto di vista della ridistribuzione degli utili generati dall’attività turistica.“Turismo responsabile” significa tutelare sia le risorse ambientali, sia le tradizioni locali. Questi sono i principi che orientano le scelte Uisp in questo campo: soste-nibilità ambientale, ovvero rispetto del territorio nell’organizzazione di manifestazioni sportive, per un suo utilizzo anche da parte delle gene-razioni future; valorizzazione del territorio in modo particolare delle aree di interesse poco conosciute; valorizzazione della cultura e delle tradizioni delle aree turistiche; acces-sibilità: coinvolgimento di strutture che offrano un comfort di utilizzo per ogni età e dei soggetti diversa-mente abili; promozione di attività e strutture che vadano incontro alle esigenze economiche dei soci meno abbienti.

La nuova Carta europea dei dirit-ti delle donne nello sport è frutto del progetto europeo Uisp Olym-

pia. Nel maggio 2011, i contenuti della Carta sono stati illustrati a Bruxelles, alla presenza di diversi europarlamentari. Da allora, la Carta è stata al centro di numerose iniziative pubbliche in giro per l’Italia. Ora, grazie all’attenzione che l’Uisp ha sempre destinato al tema delle pari opportunità e a quello della pre-senza femminile nella pratica e negli organismi di governo dello sport, si tratta di rilanciare a tutto campo. I dati della Commissione Europea mettono in luce come ad un alto numero di donne laureate non corrisponda un altrettan-to numero elevato di donne inserite nel mondo del lavoro in posizioni di responsabilità. La nuova Carta è figlia dell’elaborazione delle donne Uisp negli anni. La prima versione venne scritta nel 1985. Due anni più tardi, il Parlamento Europeo adottò una risoluzione sulle donne nello sport, sposando i contenuti della carta. Nella nuova elaborazione si è fatto un passo in avanti: oggi siamo di fronte ad un documento che va oltre l’elencazione dei principi di rife-rimento, molto più dettagliato e cala-to nella concretezza. La Carta, infatti,

presenta una serie di raccomandazioni, intese come azioni auspicabili, rivol-te a istituzioni, alle federazioni, asso-ciazioni e società sportive, ma anche al mondo dell’Università e giornalisti. Uno dei problemi più grossi oggi è quello della violenza di genere e del femminicidio. Anche lo sport può fare

qualcosa per contrastare queste dege-nerazioni. Sicurezza non vuol dire chiu-dersi in casa, ma abitare gli spazi urbani, animare le città, renderle vive, intessen-do relazioni con l’altro, il diverso da sé. È necessario trasformare l’Italia in un paese multietnico, aperto all’incontro e al dialogo con le comunità straniere.

Turismo responsabile e sostenibile

Pari opportunità: la Carta dei Diritti delle donne nello sport

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I l volontariato riveste un ruolo da protagonista nelle attività dell’Uisp, essendo la fonte primaria di energia

e motivazione che contribuisce a rea-lizzare un mondo sportivo rivolto all’in-clusione ed alla tutela di tutti i cittadini.Nella Protezione Civile vi è spazio per tutti, quindi è possibile riuscire a coin-volgere Circoli, Polisportive, Società sportive, coniugando le loro attività specifiche con eventuali compiti di Pro-tezione Civile a seguito di una program-mazione consapevole che faccia pren-dere coscienza di come un investimen-to in questo settore è sicuramente un investimento che permetterà in futuro di non perdere patrimoni ambientali e culturali, ma soprattutto di non per-dere vite umane. Ci sono Leghe nella Uisp, che già attraverso il loro percorso

formativo ottimizzano professionalità e competenza da mettere a disposizione sia in un eventuale intervento quanto nella prevenzione.L’Uisp lavora per entrare a pieno tito-lo nelle agenzie regionali attraverso le colonne mobili del volontariato. Gli interventi Uisp di questi anni hanno

dimostrato che la nostra associazione è in grado di organizzare attività di soccorso e pronto intervento oppure iniziative di animazione per bambini ed anziani nelle tendopoli allestite in occasioni di alluvioni o terremoti, come è successo ad esempio nel sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012.

Centro di documentazione e archivio storico Uisp

Raccoglie, conserva e valorizza i materiali bibliografici, documentari ed archivistici relativi ai temi della corporeità, del movimento, dell’e-voluzione del fenomeno sportivo e della cultura sportiva, con particolare attenzione alla storia dell’Uisp e del movimento sportivo.È una struttura di organizzazione della memoria e di servizio pubblico aggiornato rivolto ad un’utenza di studenti, docenti, ricercatori, dirigen-ti e operatori sportivi. È convenzio-nato con l’Istituto per i beni cultu-rali. La sua struttura è per sezioni: Biblioteca (con catalogo informa-tizzato), Emeroteca (con catalogo informatizzato), Foto-cine-videoteca, Fonoteca, e altre sezioni di materiale paralibrario o non librario (affiches, dépliant, ecc.).

Centro nazionale documentazionee archivio storico UispResponsabile: Bruno Di MonteV. Riva Reno 75/3 - 40121 Bologna tel. 051/225881 [email protected]

Volontariato e protezione civile

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giochiamo alla pace. ovunque.w w w . p e a c e g a m e s u i s p . o r g

BOLOGNA, via Riva Reno, 75/3 Tel. 051.228390 Fax 051.225203 [email protected], Largo Nino Franchellucci, 73 Tel. 06.43984326-27 Fax 06.43984320 [email protected]

Peace Games Uisp è operativa in:

BOSNIA – perché l’appartenenza a diverse culture torni ad essere una ricchezza da condividere;BRASILE – perché attraverso lo sport si possono promuovere i diritti per tutti;CHIAPAS – per difendere i diritti delle comunità indigene e promuoverne la conoscenza nel nostro paese;ITALIA e EUROPA – per promuovere l’educazione alla mondialità verso i giovani e la società civile, per formare gli operatori Uisp;LIBANO – per portare lo sport nei campi profughi palestinesi, per usare lo sport per il benessere delle persone con un disagio mentale, per far gioca-re insieme palestinesi e libanesi;PALESTINA – per il sostegno dei bambini e dei giovani destabilizzati dal conflitto e dall’isolamento, per la promozione della donna;SAHARAWI (campi) – per la forma-zione di operatori sportivi dei campi profughi e l’educazione dei bambini;SENEGAL – per lo sport come stru-mento per migliorare la qualità della vita quotidiana e salvaguardare la salute.

Peace Games – Cooperazione Sportiva Internazionale - è l’Or-ganizzazione Non Governativa

creata dall’Uisp nel 1990, per promuo-vere e sostenere le iniziative di aiuto umanitario e di cooperazione allo svi-luppo, come quelle che i Comitati territoriali e le Leghe realizzano nei paesi del così detto “Sud del Mondo”, nell’Est europeo e in tutte quelle zone lacerate da conflitti decennali che minano la sopravvivenza e bloccano lo sviluppo delle popolazioni.

In linea con la filosofia Uisp, Peace Games crede fermamente nello sport come strumento di svilup-

po e di integrazione, come veicolo di comunicazione e di convivenza e come strumento di supporto ai pro-cessi educativi in atto nei paesi in via di sviluppo.Attraverso lo sport si trasmettono valori e “regole condivise” che ven-gono applicate alla vita quotidiana, per questo Peace Games punta molto sul lavoro con i giovani in quanto sog-getti ricettivi in grado di moltiplicare e trasmettere messaggi positivi.

In collaborazione con i partner dei paesi destinatari, con i Comitati e le Leghe Uisp e con Ong e associazio-

ni italiane, si opera nella formazione degli operatori locali, nell’animazione, nella ristrutturazione e allestimento di spazi sportivi e ludici e di centri di aggregazione sociale.

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L’Uisp, oltre all’impegno per ga-rantire il diritto allo sport per tutti i cittadini, ritiene altrettanto

doveroso garantirlo pulito. Di conse-guenza, contrastare ogni forma di in-quinamento farmacologico e di doping nello sport, anche quello amatoriale, è stato e sarà sempre uno degli obiettivi prioritari dell’associazione.Partendo dalle esperienze di campagne di informazione condotte nelle scuo-le (“Siamo sportivi, giochiamo pulito” - 1998) e di progetti finanziati dalla Comu-nità Europea (“Dracula Doesn’t Drink Doping” - 2001), l’Uisp si è posta l’obiet-tivo di sensibilizzare quanti più giovani possibile su questi fenomeni, e di valo-rizzare il loro protagonismo attivo nell’i-deazione e realizzazione di campagne di comunicazione rivolte prima di tutto ai loro coetanei. Su questa base, sono stati sviluppati due progetti di informa-zione nelle scuole medie superiori, “Pri-maedoping” (2004) e “Asinochidoping” (2006), nell’ambito della convenzione tra Commissione di vigilanza sul doping e Istituto Superiore di Sanità.Nel 2008/2009 la parola è passata ai ragazzi delle scuole medie inferiori con “Mamma parliamo di doping” e nel 2010 con la campagna “Sport pulito/Inviati sul campo”, in cui gli studenti si sono trasformati in redattori per la

realizzazione di un giornale di classe sui temi del doping e in particolare dell’uso e abuso di integratori proteici e additivi farmacologici.Affiancati dai loro insegnanti e dagli educatori Uisp, i ragazzi hanno realiz-zato servizi e interviste nelle società sportive, nelle palestre, nelle farmacie ed erboristerie, raccogliendo le voci e i pareri dei genitori, di atleti, alle-natori, nutrizionisti, medici pediatri e dello sport. In questo modo hanno

potuto sviluppare un percorso cono-scitivo costruito in piena autonomia, acquisendo convinzioni e riferimenti valoriali che rimarranno sicuramente un loro patrimonio. Come nelle prece-denti campagne, è stata realizzata una valutazione di efficacia dell’intervento, attraverso questionari in entrata e usci-ta e interviste effettuate dagli studenti; i risultati del monitoraggio sono stati presentati in un convegno di chiusura della sperimentazione. La campagna è stata finanziata dal Ministero della Salute – Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tute-la della salute nelle attività sportive, nell’ambito del programma “Campagne di formazione/informazione per la tute-la delle attività sportive e di prevenzio-ne sul doping”.Tutte le informazioni sui progetti svi-luppati in questi anni sono disponibili nel sito http://doping.uisp.it/

NOI ATLETI, ALLENATORI, TECNICI E DIRIGENTI DELL’UISP CI IMPEGNIAMO A:1. Batterci contro la cultura del doping e dello sport di farmacia.2. Informare dettagliatamente tutti gli sportivi sui danni prodotti dal doping e dall’uso di-

storto dei farmaci.3. Mantenere la pulizia, mentale e fisica, dello sport senza mai suggerire a nessuno di au-

mentare artificialmente le prestazioni.4. Vigilare sul non inquinamento dell’attività sportiva, provenga esso dai tecnici, dai medici,

dagli atleti, da loro familiari e conoscenti.5. Riconoscere e rispettare i limiti di ogni atleta, migliorando la sua condizione fisica solo

con l’allenamento e mai con additivi illeciti.6. Denunciare presso le sedi competenti ogni pratica doping di cui veniamo a conoscenza.7. Accettare l’espulsione automatica dall’Uisp per chi contravvenga a uno dei punti sopra

elencati e, in caso di provato coinvolgimento con il doping, la denuncia alle autorità com-petenti.

L’Uisp contro il dopinge l’inquinamento farmacologico dello sport

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L’Uisp aderisce alle seguenti organizzazioni e reti internazionali

ISCA - International Sport and Culture AssociationAnno di fondazione 1992

Presidente: Mogens KirkebyUffici: ISCA, Vester Voldgade 100, 2DK 1552 Copenhagen V - DenmarkTel. 0045 33 29 80 26Fax 0045 33 29 80 [email protected]

ISCA - EUROPEAnno di fondazione 2009Presidente: Filippo FossatiTel. 0039 06 43984338 - 350Fax 0039 06 43984320

FARE - Football Against Racism in EuropeAnno di fondazione 1999

Presidente: Howard Holmesper l’Uisp: Daniela ContiLargo Franchellucci 7300155 Roma - ItaliaTel. 0039 06 43984313Fax 0039 06 43984320www.farenet.org [email protected]

TAFISA - The Association For International Sport for ALLAssociazione riconosciuta dal CIOAnno di fondazione 1991

Presidente: Kang-Too LeeSegretario gen.: Wolfgang BaumannUffici: Mainzer Landstr. 153D-60261 Frankfurt - GermanyTel. 0049 (0) 69 9739359920Fax 0049 (0) 69 [email protected]

CESS - Confédération Européenne Sport SantéAnno di fondazione 1991

Presidente: Toni Llop (UBAE)Uffici: UBAE, C/Perill 16-2208012 Barcelona - SpainTel. 0034 9 34594430Fax 0034 9 [email protected]

CSIT - Confédération Sportive Internationale Travailliste et amateur

Associazione riconosciuta dal CIOAnno di fondazione 1913Presidente: Harald BauerUffici: CSIT, Steinergasse 121230 Vienna - Austria Tel. 0043 1 869324520Fax 0043 1 869324528www.csit.tv - [email protected]

Relazioni internazionali Uisp

La cooperazione Uisp in Libano: il progetto Sport e Dignity per i bambini dei campi profughi palestinesi (foto sopra) e Vivicittà 2013 a Baalbek (sotto).

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La partecipazione nazionale Uispin reti interassociative ed enti

S.E. - SPORT EUROPA s.r.l.sede legaleVia Bocchi, 32 - 50126 Firenze

sede operativaL.go N. Franchellucci, 73 - 00155 Romatel. 06/43984303/4 - fax 06/43984320e-mail: [email protected]: Vincenzo MancoAmministratore delegato: Simone Pacciani

BANCA ETICAVia N. Tommaseo, 735131 Padovatel. 049/8771111 - fax 049/7399799e-mail: [email protected]

LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafieVia IV Novembre, 9800187 Romatel. 06/69770301 Fax 06/6783559e-mail: [email protected]

Forum del Terzo SettorePiazza Mattei, 10 Palazzo Costaguti 00186 Romatel. 06/68892460 - fax 06/6896522e-mail: [email protected]

La società dell’Uisp nazionale

Arci Servizio civile Via Monti di Pietralata, 1600157 Roma tel. 06/41734392 - fax 06/41796224e-mail: [email protected]

Federazione ARCIVia Monti di Pietralata, 16 00157 Romatel. 06/41609507 - fax 06/41609275e-mail: [email protected]

Pubblichiamo una sintesi della Carta dello sport per tutti, realizzata dal Forum del Terzo settore.

1. Praticare lo sport è un diritto dei cittadini di tutte le età e categorie sociali.

2. Lo sport per tutti costituisce un fenomeno socialmente rilevante, poiché assolve a

primarie funzioni nei processi di crescita degli individui e della collettività. In particolare, lo sport costituisce un elemento irrinunciabile

della dimensione educativa, per il ruolo che esso svolge nella formazione del fanciullo e dell’edu-cazione continua degli adulti. Il diritto allo sport è dunque diritto a compiere un’esperienza di maturazione umana e di integrazione sociale.

3. Lo sport per tutti svolge una preziosa funzione sanitaria a beneficio di tutti:

tutela la salute ed è fattore di prevenzione con-tro le malattie. Il diritto allo sport è quindi parte integrante del diritto alla salute.

4. La dimensione associativa dello sport costituisce un’importante risorsa di

relazione e interazione sociale, una preziosa esperienza di democrazia, partecipazione e cor-responsabilità.

5. Lo sport per tutti, in tutte le sue forme e per tutti i cittadini, dev’essere affermato,

riconosciuto e garantito per assicurare i massimi benefici dell’esperienza sportiva alle singole persone, ai gruppi sociali e alla collettività.

6. Per assolvere le sue funzioni educative, culturali e sociali lo sport deve essere

organizzato e praticato sulla base di principi

e criteri scientificamente fondati, nel rispetto delle regole disciplinari, di norme di fair play condivise e liberamente accettate, e dei biso-gni dei cittadini. Un’adeguata formazione degli operatori è indispensabile per sviluppare lo sport sociale e in particolare per concretizzare la dimensione educativa dell’attività sportiva.

7. L’associazionismo sportivo è essenzia-le per la promozione e l’organizzazione

dello sport secondo criteri di qualità, eticità e regolarità.

8. La specificità che deriva allo sport dalle sue funzioni sociali si basa sulla salva-

guardia sia dell’autonomia delle associazioni sportive sia del volontariato che le sostiene.

9. L’associazionismo di sport per tutti, nelle sue varie forme, rappresenta una dimen-

sione rilevante dell’economia sociale.

10. È dovere delle Isti tu zioni Pubbliche a tutti i livelli – nazionale, regionale

e locale – garantire le condizioni per la pratica dello sport di tutti i cittadini e per la vita e le attività delle organizzazioni sportive.

SPIN - CONSORZIO SPORT INSIEMEVia Romagnosi, 520121 Milanoe-mail: [email protected]. consorziospin.com

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Organismi dirigenti

PRESIDENTE Vincenzo MancoSegreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

VICEPRESIDENTE Simone PaccianiSegreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

DIREZIONE NAZIONALE Vincenzo Manco, Simone Pacciani, Patrizia Alfano, Ivo Capone, Gianluca Di Girolami, Salvatore Farina, Matteo Franconi,

Antonio Iannetta, Fabio Maratea, Tiziano Pesce, Mauro Rozzi, Stefano Rumori, Claudia Rutka.Segreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

CONSIGLIO NAZIONALE Presidente: Manuela Claysset

Vincenzo Manco, Francesco Aceti, Massimo Aghilar, Patrizia Alfano, Simone Assioma, Alessandro Bachi, Alessandro Baldi, Enrico Balestra, Carlo Balestri, Pietro Barillà, Paolo Belluzzi, Marco Bennani, Gabriele Bettelli, Paolo Bettoni, Franco Biavati, Tommaso Bisio, Furio Bologni, Andrea Bondi, Santi Cannavò, Antonio Capasso, Ivo Capone, Umberto Capozzucco, Alberto Carulli, Fabio Casadio, Maria Pina Casula, Valter Cavalieri D’oro, Davide Ceccaroni, Bruno Chiavacci, Daniela Conti, Claudio Coppari, Gianni Cossu, Anna Maria Crisalli, Massimo Davi, Fabri-zio De Meo, Elena Debetto, Paolo Della Tommasa, Gianluca Di Girolami, Mauro Dugheri, Mario Fabiano, Salvatore Farina, Milvo Ferrandi, Fabio Fiaschi, Rosario Filoramo, Fabrizio Forsoni, Filippo Fossati, Enrica Francini, Matteo Franconi, Franco Galliani, Marisa Ghersi, Andrea Giansanti, Orlando Giovannetti, Giorgio Gollini, Cristina Gori, Antonio Iannetta, Tommaso Iori, Erasmo Lesignoli, Antonio Leti, Vincenzo Liaci, Ivan Lisanti, Daria Manente, Fabio Maratea, Stefania Marchesi, Antonio Marchetti, Alessandra Mariani, Fabio Mariani, Antonio Ma-stroianni, Giovanni Muoio, Federica Muzzi, Raffaele Nacarlo, Arianna Nerini, Natalino Nocera, Tatiana Olivieri, Simone Pacciani, Fabio Pa-landri, Erasmo Palma, Paolo Palma, Paola Paltretti, Adele Peli Rosa, Paolo Peratoner, Marianna Percudani, Tiziano Pesce, Alessandra Pessina, Giancarlo Ponti, Federica Rossi, Mauro Rozzi, Stefano Rumori, Claudia Rutka, Edmondo Sanfilippo, Concetta Sapienza, Rita Scalambra, Alessandro Scali, Luca Scaramuzzino, Lisa Sella, Maria Rosariana Semeraro, Aldo Sentimenti, Chiara Stinghi, Armando Stopponi, Andrea Strambi, Francesco Tenti, Massimo Tesei, Livia Torre, Sara Trillini, Antonino Zullo

Segreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

ORGANIZZAZIONE Responsabile: Tommaso DoratiSegreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

Governance e incarichi Uisp

DIPARTIMENTO ATTIVITA’ E INNOVAZIONEResponsabile: Vincenzo Manco

n•INNOVAZIONE E SVILUPPOCoordinatore: Franco Biavati

Mico Curatolo, Valentino Di Lauro, Fabrizio Forsoni, Erasmo Palma, Sergio Raimondo, Simone Sallusti, Rita ScalambraSegreteria Tel. 06/43984305 - [email protected]

n•FORMAZIONEResponsabile: Massimo Davi

Paolo Della Tommasa, Enrico Maestrelli, Antonio Mastroianni, Lisa SellaSegreteria Tel. 06/43984305 - [email protected]

n•MANIFESTAZIONI NAZIONALIResponsabile: Antonio Leti

Francesco Aceti, Vincenzo Bonasera, Federico Calvino, Alberto Carulli, Aldo SentimentiSegreteria Tel. 06/43984319 - [email protected]

n•TERZO SETTORE/VOLONTARIATOResponsabile: Salvatore FarinaSegreteria Tel. 06/43984305 - [email protected]

n•UFFICIO LEGISLATIVOFilippo Fossati, Gabriele Bettelli, Rosario Filoramo, Patrizia Alfano, Luca Scaramuzzino, Paolo PeratonerSegreteria Tel. 06/43984307 - [email protected]

DIPARTIMENTO RISORSE E SVILUPPOResponsabile: Simone Pacciani

n•TESSERAMENTO E CONSULENZEResponsabile: Tiziano PesceSegreteria Tel. 06/[email protected] - [email protected]

Commissione TesseramentoSimone Assioma, Paolo Belluzzi, Lorenzo Durzu, Lingluaglossa Veruska, Alessandra Mariani, Paris Moni, Giuseppe Oliva, Stefano Rumori, Concetta Sapienza

Commissione Consulenze:Ivo Capone, Alessandro Mastacchi, Enrica Francini

n•BILANCIO Responsabile: Stefania MarchesiSegreteria Tel. 06/43984306 - [email protected]

n•RAPPORTI ISTITUTI CREDITOResponsabile: Antonio IannettaSegreteria Tel. 06/43984302 - [email protected]

n•PROGETTIUfficio Progetti ItalianiResponsabile: Marta GiammariaSegreteria Tel. 06/43984345 - [email protected]

Ufficio Progetti Internazionali e cooperazioneResponsabile: Daniela ContiSegreteria Tel. 06/43984313 - [email protected]

n•MARKETING E CONVENZIONIResponsabile: Patrizia MinocchiSegreteria Tel. 06/[email protected] - [email protected]

Convenzioni Responsabile: Paolo Monti

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Organismi dirigentin••CONFERENZA DEI PRESIDENTI REGIONALI Coordinatore: Gianni CossuSegreteria Tel. 06/43984307 [email protected]

n••POLITICHE INTERNAZIONALI, COOPERAZIONE E INTERCULTURALITÀ

Responsabile: Carlo Balestri

Lorenzo Bani, Raffaella Chiodo, Daniele MasalaSegreteria Tel. 06/43984350 [email protected] - [email protected]

Interculturalità Responsabile: Chiara Stinghi

n••POLITICHE AMBIENTALI Responsabile: Santi CannavòSegreteria Tel. 06/43984350 [email protected]

n••POLITICHE PER GLI STILI DI VITA E LA SALUTEResponsabile: Daniela Rossi

Francesca Brienza, Francesco Giovanni De Razza, Massimo Gasparetto, Paola Paltretti, Maria Rosariana SemeraroSegreteria Tel. 06/43984350 [email protected]

n••POLITICHE SOCIALI, EDUCATIVE E GIOVANILI Responsabile Fabrizio De Meo

Massimo Aghilar, Maria Pina Casula, Andrea Ciogli, Alessan-dra Pessina, Arianna NeriniSegreteria Tel. 06/43984350 [email protected]

n••MACROAREESegreteria Tel. 06/43984307 [email protected]

Macroarea Nord - Coordinatore: Mauro Rozzi

Federica Rossi, Tommaso Iori, Pietro Calò, Alice De Toni, Michele Manno, Franco Galliani, Marco Bennani, Marco Pirazzini, Fabio Palandri

Macroarea Centro - Coordinatore: Franconi Matteo

Mauro Dugheri, Elio Costantini, Antonio Capasso, Um-berto Capozzucco, Andrea Giansanti

Macroarea Sud - Coordinatore: Fabio Maratea

Paolo Palma, Decio Di Bello , Livia Torre, Giuseppe Marra, Salvatore Di Bella, Angelo Pili

n••COMITATO ETICOOddone Giovanetti, Luciano Senatori, Franco GattiSegreteria Tel. 06/43984307 [email protected]

n••COMUNICAZIONE E STAMPAResponsabile: Ivano Maiorella

Andrea Dreini, Daria Manente, Vittorio MartoneSegreteria Tel. 06/43984305/340/316 [email protected]

n••GESTIONE AMMINISTRATIVA Responsabile: Gian Nicola AcinapuraSegreteria Tel. 06/43984306/08 [email protected]

COLLEGIO DEI REVISORI CONTABILIPresidente: Diego Zorzetto

Componenti: Delfina Pala, Felice Carmine StrocchiaSegreteria Tel. 06/43984306 - [email protected]

COLLEGIO DEI GARANTI

Presidente: Giuseppe FarrisSegretario: Rosa Raffaele, Componente: Fabrizio Landi

Uisp nazionale - L.go N. Franchellucci, 73 00155 RomaInfo: Segreteria Tel. 06/43984302 - [email protected]

COLLEGIO DEI GARANTI DI SECONDO GRADOPresidente: Alfio Antonio Marcuccio

Segretario: Mauro Castrucci, Componente: Daniele CaminoUisp nazionale - L.go N. Franchellucci, 73 00155 Roma

Info: Segreteria Tel. 06/43984302 - [email protected]

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Indirizzi Uisp

Dove puoi incontrare l’UispSede nazionale

Largo Nino Franchellucci, 73 - 00155 Roma - Tel. 06/439841 - Fax 06/43984320 - [email protected] - www.uisp.it Presidente: Vincenzo Manco

ABRUZZO MOLISEVia dei Peligni, 24-2665127 PescaraTel. 085/8431176Fax 085/8431175E-mail [email protected]/abruzzoPres. Alberto Carulli

BASILICATAVia Gattini, 8 - 75100 MateraTel. 0835/334076 + FaxE-mail [email protected]/basilicataPres. Giuseppe Annunziata

CALABRIAc/o Piscine Loc. Marinella88040 Lamezia Terme (CZ)Tel. 0968/53528 Fax 0968/418656E-mail [email protected]/calabriaPres. Luca Scaramuzzino

CAMPANIACorso Umberto I, 38180138 NapoliTel. 081/268137 + FaxE-mail [email protected]/campaniaPres. Ivo Capone

EMILIA ROMAGNAVia Riva Reno, 75/3°40121 BolognaTel. 051/225881 Fax 051/225203E-mail [email protected]/emiliaromagnaPres. Mauro Rozzi

FRIULI VENEZIA GIULIAVia Nazionale, 92/533040 Pradamano (UD)Tel. 0432/640154 Fax 0432/641853E-mail [email protected]/friuliveneziagiuliaPres. Elena Debetto

LAZIOLargo Nino Franchellucci, 7300155 RomaTel. 06/43984325Fax 06/43984320E-mail [email protected]/lazioPres. Natale Nocera

LIGURIAPiazza Campetto, 7/1416123 GenovaTel. 010/2472901Fax 010/2477404E-mail [email protected]/liguriaPres. Tiziano Pesce

LOMBARDIAVia Adige, 11 - 20135 Milano Tel. 02/55017990 - 02/55017755 Fax 02/55181126 E-mail [email protected]/lombardiaPres. Paolo Della Tommasa

MARCHEPiazza Salvo D’Acquisto, 2960131 AnconaTel. 071/2900059 Fax 071/9941656E-mail [email protected]/marchePres. Armando Stopponi

PIEMONTEPiazza della Repubblica, 610122 TorinoTel. 011/4363484 Fax 011/4366624E-mail [email protected]/piemontePres. Francesco Aceti

PUGLIAVia Madonna della Rena, 5 70132 BariTel. 080/5615657Fax 080/5042961E-mail [email protected]/pugliaPres. Fabio Mariani

SARDEGNAViale Trieste, 69 - 09123 CagliariTel. 070/8575783 + FaxE-mail [email protected]/sardegnaPres. Salvatore Farina

SICILIAVia Bari 52 - 90133 PalermoTel. 091/6629061 + FaxE-mail [email protected]/siciliaPres. Fabio Maratea

TOSCANAVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125623 Fax 055/0125621E-mail [email protected]/toscanaPres. Matteo Franconi

UMBRIAVia della Viola, 106122 PerugiaTel. 075/5733532 + FaxE-mail [email protected]/umbriaPres. Stefano Rumori

VALLE D’AOSTAVia Binel, 11 - 11100 AostaTel. 0165/31342 Fax 0165/369360E-mail [email protected]/valledaostaPresidente: Carlo Finessi

VENETOVia Confalonieri, 1430175 Marghera (Ve)Tel. 041/5380945 Fax 041/9342154E-mail [email protected]/venetoPres. Claudia Rutka

PROVINCE AUTONOMEA STATUTO SPECIALE

BOLZANOVia Dolomiti, 1439100 BolzanoTel. 0471/300057 Fax 0471/325007E-mail [email protected]/bolzanoPres. Pietro Calò

TRENTOL.go N. Sauro, 1138121 TrentoTel. 0461/231128 + FaxE-mail [email protected]/trentoPres. Tommaso Iori

Comitati Regionali

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Indirizzi Uisp

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Comitati TerritorialiABRUZZO MOLISE

CampobassoVia Monsignor Bologna, 1586100 CampobassoTel. 0874/90745Fax 0874/461276E-mail [email protected]/campobassoPres. Massimo Tucci

ChietiVia Pola, 166023 Francavilla al Mare (CH)Cell. 347/3762165E-mail [email protected]/chietiPres. Francesco Di Crescenzo

L’Aquilac/o Casa del VolontariatoVia Saragat (Loc. Campo di Pile)Cell. 348/1833440 - 327/5911119E-mail [email protected]/laquilaPres. Loreto Colageo

PescaraVia dei Peligni, 24 - 65127 PescaraTel. 085/4510342 + FaxE-mail [email protected]/pescaraPres. Umberto Capozucco

Pratola Peligna - SulmonaVia Discesa alla Schiavonia, 667035 Pratola Peligna (AQ)Tel. 0864/272101Fax 0864/278483E-mail [email protected]/pratolapelignasulmonaPres. Renato Palombizio

TeramoVia Vezzola, 964100 TeramoTel. 0861/1750485Fax 085/9112114E-mail [email protected]/teramoPres. Antonio Ercolano

BASILICATAMateraVia Gattini, 8 - 75100 MateraTel. 0835/334076 + FaxE-mail [email protected]/materaPres. Giuseppe De Ruggieri

PotenzaVico San Nicola, 16 - 85025 Melfi (PZ)Tel. 0972/238498 + FaxE-mail [email protected]/potenzaPres. Aldo Laspagnoletta

CALABRIABiancoVia C. Colombo angolo P.zza Stazione,1 89032 Bianco (RC)Tel. 0964/911176 + FaxE-mail [email protected]/biancoPres. Pasquale Baldessarro

CastrovillariVia Pepe, 7287012 Castrovillari (CS)Tel. 0981/38380 + FaxE-mail [email protected]/castrovillariPres. Giuseppe Oliva

Catanzaroc/o Campo ScuolaVia San Brunone di Colonia88100 CatanzaroTel. 0961/751944 + FaxE-mail [email protected]/catanzaroPres. Riccardo Elia

CosenzaPiazza della Riforma, 387100 CosenzaTel. 0984/483009Fax 0984/822872E-mail [email protected]/cosenzaPres. Perugino Sicilia

CrotoneVia Ipazia, 2 - 88900 CrotoneTel. 0962/067232Tel. 0962/030072 + FaxE-mail [email protected]/crotonePres. Giuseppe Bevilacqua

Lamezia Termec/o Piscine Loc. Marinella88040 Lamezia Terme (CZ)Tel. 0968/418508 Fax 0968/418603E-mail [email protected]/lameziatermePres. Ferdinando Gianfranco Censori

Reggio CalabriaVia Sbarre Centrali, 409/41189129 Reggio CalabriaTel. 0965/370993 Fax 0965/373359E-mail [email protected]/reggiocalabriaPres. Pietro Barillà

CAMPANIAAvellinoVia C.Colombo, 10 (Ex dist. militare) -83100 AvellinoTel. 0825/25373 + FaxE-mail [email protected]/avellinoPres. Vincenzo Violano

BeneventoVia Roma 11 - 82010 Moiano (BN)Tel. 0823/714395 + FaxE-mail [email protected]/beneventoPresidente Angelo Amoriello

CasertaVia G.M. Bosco, 5 int. 9 81100 CasertaTel. 0823/321670 + Fax E-mail [email protected]/casertaPres. Pietro Giani

NapoliCorso Umberto I, 381 80138 NapoliTel. 081/207250 Fax 081/268137E-mail [email protected]/napoliPres. Antonio Mastroianni

SalernoVia Luigi Guercio, 154 84100 SalernoTel. 089/797446 + FaxE-mail [email protected]/salernoPres. Carmine Calvanese

Zona FlegreaVia P. Lubrano, 1 - 80078 Pozzuoli (NA)Tel. 081/5264596 + FaxE-mail [email protected]/zonaflegreaPres. Antonio Marciano

EMILIA ROMAGNABassa RomagnaP.le Veterani dello Sport, 448022 Lugo (RA)Tel. 0545/26924 - 030353Fax 0545/35665E-mail [email protected]/bassaromagnaPres. Marco Pirazzini

BolognaVia dell’Industria, 20 - 40138 BolognaTel. 051/6013511 Fax 051/6013530E-mail [email protected]/bolognaPres. Fabio Casadio

FerraraVia Verga, 4 - 44124 FerraraTel. 0532/907611 Fax 0532/907601E-mail [email protected]/ferraraPres. Enrico Balestra

Forlì - CesenaVia Aquileia,1 - 47122 ForlìTel. 0543/370705 Fax 0543/20943E-mail [email protected]/forlicesenaPres. Gianluca Soglia

Sede decentrataVia Cavalcavia, 70947521 CesenaTel. 0547/630728Fax 0547/630739E-mail [email protected]

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Indirizzi UispImola – FaenzaPiazza Gramsci, 21 - 40026 Imola (BO)Tel. 0542/31355Fax 0542/32962E-mail [email protected]/imolafaenzaPres. Paola Lanzon

Sede decentratac/o PalacofraP.le Pancrazi, 1 48018 Faenza (RA)Tel. 0546/623769Fax 0546/625939E-mail [email protected]

ModenaVia IV Novembre 40/H 41123 Modena Tel. 059/348811Fax 059/348810E-mail [email protected]/modenaPres. Andrea Covi

ParmaVia Testi, 2 - 43122 ParmaTel. 0521/707411Fax 0521/707420E-mail [email protected]/parmaPres. Enrica Montanini

PiacenzaVia Martiri della Resistenza, 4 29122 PiacenzaTel. 0523/716253Fax 0523/716837E-mail [email protected]/piacenzaPres. Sabrina Olivé

RavennaVia Gioacchino Rasponi, 548121 RavennaTel. 0544/219724Fax 0544/219725E-mail [email protected]/ravennaPres. Athos Maggioli

Reggio EmiliaVia Tamburini, 542122 Reggio EmiliaTel. 0522/267211Fax 0522/332782E-mail [email protected]/reggioemiliaPres. Silvana Cavalchi

RiminiL.go I. Bertuzzi, 5a-5b 47923 RiminiTel. 0541/772917Fax 0541/791144E-mail [email protected]/riminiPres. Lino Celli

FRIULI VENEZIA GIULIAGoriziaVia Nizza, 20 - 34170 GoriziaTel. 0481/535204 + FaxE-mail [email protected]/goriziaPres. Carla Berini

PordenoneP.zza Cavour, 15 – Fraz. Orcenico Sup.33080 Zoppola (PN)Tel. 0434/574287 Fax 0434/574287E-mail [email protected]/pordenonePres. Mario Tudelli

TriesteVia Beccaria, 6 - 34133 TriesteTel. 040/639382Fax 040/362776E-mail [email protected]/triestePres. Fulvia Merlak

UdineVia Nazionale, 92/5 33040 Pradamano (UD)Tel. 0432/640025Fax 0432/640023E-mail [email protected]/udinePres. Antonio Di Ninno

LAZIOCivitavecchiaVia Puglie, 12 00053 Civitavecchia (RM)Tel. 0766/501940 + Fax E-mail [email protected]/civitavecchiaPres. Mario Farini

LatinaV.le Don Morosini, 143 04100 LatinaTel. 0773/691169Fax 0773/660099E-mail [email protected]/latinaPres. Domenico Lattanzi

Lazio Sud-EstVia Monsignor Giacci, 800040 Rocca Priora (RM)Tel. 06/97245693 + FaxE-mail [email protected]/laziosudestPres. Orlando Giovannetti

Sede decentrataVia Pietro Bembo n.103044 Cassino (FR)Cell. 347/8049796E-mail [email protected]

MonterotondoPiazza P. Togliatti, 300015 Monterotondo (RM)Tel. 06/90625117 - 90625666 + FaxE-mail [email protected]/monterotondoPres. Giovanni Lucarelli

RietiVia Cerroni, 3 - 02100 RietiTel. 0746/203990 + FaxE-mail [email protected]/rietiPres. Claudio Fovi

RomaViale Giotto, 16 - 00153 RomaTel. 06/5758395 - 5781929Fax 06/5745009 E-mail [email protected]/romaPres. Gianluca Di Girolami

ViterboVia Monte Asolone, 4 01100 ViterboTel. 0761/321861 + FaxE-mail [email protected]/viterboPres. Massimo Maietto

LIGURIAGenovaPiazza Campetto, 7/1316123 GenovaTel. 010/2471463Fax 010/2470482E-mail [email protected]/genovaPres. Isabella Di Grumo

ImperiaVia S. Lucia, 16 - 18100 ImperiaTel. 0183/299188 + FaxE-mail [email protected]/imperiaPres. Emilio Cordeglio

La SpeziaVia XXIV Maggio, 351 19125 La SpeziaTel. 0187/501056Fax 0187/501770E-mail [email protected]/laspeziaPres. Fabio Palandri

SavonaVia San Giovanni Bosco, 1/417100 SavonaTel. 019/820951Fax 019/820959E-mail [email protected]/savonaPres. Marisa Ghersi

ValdimagraVia Landinelli, 88 19038 Sarzana (SP)Tel. 0187/626658Fax 0187/627823E-mail [email protected]/valdimagraPres. Alberto Tognoni

LOMBARDIABergamoVia G. Quarenghi, 3424122 BergamoTel. 035/316893Fax 035/4247207E-mail [email protected]/bergamoPres. Milvo Ferrandi

BresciaVia B. Maggi, 9 - 25124 BresciaTel. 030/47191Fax 030/2400416E-mail [email protected]/bresciaPres. Rino Alessandrini

ComoVia F. Anzani, 9 - 22100 ComoTel. 031/241507 + FaxE-mail [email protected]/comoPres. Concetta Sapienza

CremonaVia Brescia, 56 - 26100 CremonaTel. 0372/431771Fax 0372/436660E-mail [email protected]/cremonaPres. Goffredo Iachetti

LeccoVia Roma, 8 - 23864 Malgrate (LC)Tel. 0341/360800 + FaxE-mail [email protected]/leccoPres. Alfredo Maccacaro

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LodiPiazzale Crema, 326900 LodiTel. 0371/944162 + FaxE-mail [email protected]/lodiPres. Antonio Marchetti

MantovaVia Ilaria Alpi, 646100 MantovaTel. 0376/362435-365162Fax 0376/320083E-mail [email protected]/mantovaPres. Francesco Bresciani

MilanoVia Adige, 11 - 20135 MilanoTel. 02/55017990Fax 02/55181126E-mail [email protected]/milanoPres. Antonio Iannetta

Monza-BrianzaVia Puglia, 14 - 20900 MonzaTel. 039/2308284 Fax 039/8900020E-mail [email protected]/monzabrianzaPres. Paolo Monti

PaviaVia Gramsci, 19 - 27100 PaviaTel. 0382/461660 + FaxE-mail [email protected]/paviaPres. Geraldina Contristano

VaresePiazza De Salvo ang. Via Lombardi21100 VareseTel. 0332/813001 Fax 0332/1543012E-mail [email protected]/varesePres. Giacomo Paleni

MARCHEAnconaVia L. Ruggeri, 2/A - 60131 AnconaTel. 071/2863844Fax 071/2908460E-mail [email protected]/anconaPres. Giovanni Barone

Ascoli PicenoVia Timavo, 163074 S.B. del Tronto (AP)Tel. 0735/657465Fax 0735/430769E-mail [email protected]/ascolipicenoPres. Elio Costantini

FabrianoVia F. Cavallotti, 4560044 Fabriano (AN)Tel. 0732/251810 - 3002 + FaxE-mail [email protected]/fabrianoPres. Mauro Pistilli

FermoVia Graziani, 71 - 63900 FermoTel. 0734/622672 - 603223 + FaxE-mail [email protected]/fermoPres. Umberto Cingolani

JesiViale Verdi, 39/A - 60035 Jesi (AN)Tel. 0731/213090Fax 0731/207961E-mail [email protected]/jesiPres. Gianni Bisio

MacerataVia Mameli, 39/H 62100 MacerataTel. 0733/239444 + FaxE-mail [email protected]/macerataPres. Tobia De Felice

Pesaro-UrbinoL.go A. Moro, 12 - 61121 PesaroTel. 0721/65945Fax 0721/371494E-mail [email protected]/pesarourbinoPres. Alessandro Ariemma

SenigalliaVia Tevere, 50/4 60019 Senigallia (AN)Tel. 071/65621Fax 071/65602E-mail [email protected]/senigalliaPres. Nadia Rotatori

PIEMONTEAlessandriaVia S. Lorenzo, 107 15121 AlessandriaTel. 0131/253265Fax 0131/255032E-mail [email protected]/alessandriaPres. Franco Galliani

AstiVia Cecchin, 6 - 14100 AstiCell. 347/2957794Fax 0141/593440E-mail [email protected]/astiPres. Silvio Mario

BiellaVia De Marchi, 3 - 13900 BiellaTel. 015/33349 + FaxE-mail [email protected]/biellaPres. Luigi De Gobbi

BraVia Mercantini, 9 12042 Bra (CN)Tel. 0172/431507Fax 0172/433154E-mail [email protected]/braPres. Mariella Marengo

Cirié - Settimo - ChivassoVia Matteotti, 1610073 Ciriè (TO)Tel. 011/9203302 + FaxE-mail [email protected]/ciriesettimochivassoPres. Roberto Rinaldi

Sede decentrataVia Galileo Ferraris, 610036 Settimo Torinese (TO)Tel. 011/8006882 + FaxE-mail [email protected]

CuneoVia XX Settembre, 412100 CuneoTel. 0171/619154Fax 0171/618346E-mail [email protected]/cuneoPres. Franco Ripa

Ivrea CanaveseStradale Torino, 44710015 S. B. D’Ivrea (TO)Tel. 0125/632151 + FaxE-mail [email protected]/ivreacanavesePres. Aldo Cecone

NovaraVia Alcarotti, 2/B - 28100 NovaraTel. 0321/391737 + FaxE-mail [email protected]/novaraPres. Roberto Baroli

PineroloViale Grande Torino, 710064 Pinerolo (TO)Tel. 0121/322668-377516Fax 0121/395039E-mail [email protected]/pineroloPres. Simone Dolcetti

TorinoVia Nizza, 102 - 10126 TorinoTel. 011/677115Fax 011/673694E-mail [email protected]/torinoPres. Maria Teresa Alfano

VallesusaVia Capra, 27 - 10098 Rivoli (TO)Tel. 011/9781106Fax 011/9503867E-mail [email protected]/vallesusaPres. Teodoro De Angelis

Verbano Cusio OssolaVia Murata, 5328844 Villadossola (VB)Tel. 0324/52011 + FaxTel. 0324/575241E-mail [email protected]/verbanocusiossolaPres. Adriano Mazzocchi

VercelliVia Mameli, 19 - 13100 VercelliTel. 0161/600049 + FaxE-mail [email protected]/vercelliPres. Domenico Amato

PUGLIABariVia Madonna della Rena, 5 70132 BariTel. 080/5615657Fax 080/5042961E-mail [email protected]/bariPres. Elio Di Summa

BatVia Chieffi, 31/c76121 Barletta (BT)Tel. 0883/760264 Fax 0883/760205E-mail [email protected]/batPres. Agostino Cafagna

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Indirizzi UispBrindisiVia XX Settembre, 75 72100 BrindisiCell. 393/2282688E-mail [email protected]/brindisiPres. Livia Torre

Foggiac/o stadio comunale sottogradinataPino ZaccheriaV.le Ofanto 71100 FoggiaTel. 0881/025658Fax 0881/686780E-mail [email protected]/foggiaPres. Ennio Corsico

LecceVia Venezia, 2 - 73100 LecceTel. 0832/1796617 - 0832/318583Fax 0832/1796616E-mail [email protected]/leccePres. Gianfranco Galluccio

ManfredoniaVia E. Toti, 1471043 Manfredonia (FG)Cell. 338/4389640Fax 0884/512082E-mail [email protected]/manfredoniaPres. Matteo Spagnuolo

TarantoVia Maggiore M. Rigliaco, 174121 TarantoTel. 099/2310939 + FaxE-mail [email protected]/tarantoPres. Adamo Antonio

Valle d’ItriaVia Giuseppe Chiarelli, 1874015 Martina Franca (TA)Tel. 080/4805759 + FaxE-mail [email protected]/valleditriaPres. Lorenzo Micoli

SARDEGNACagliariViale Trieste, 69 - 09123 CagliariTel. 070/659754 + FaxE-mail [email protected]/cagliariPres. Lorenzo Durzu

NuoroVia Zanardelli, 27 - 08045 Lanusei (NU)Tel. 0782/40620 + FaxE-mail [email protected]/nuoroPres. Angelo Pili

OristanoVia Campanelli, 2 - 09170 OristanoTel. 0783/212002E-mail [email protected]/oristanoPres. Bruno Bianchina

SassariVia M. Zanfarino, 8 - 07100 SassariTel. 079/2825033 + FaxE-mail [email protected]/sassariPres. Maria Pina Casula

Sulcis - IglesienteVia Campania, 50 - 09013 Carbonia (CI)Tel. 0781/674194Fax 0781/661541E-mail [email protected]/sulcisiglesientePres. Salvatore Madau

SICILIAAgrigentoVia Manzoni, 192020 S. Giovanni Gemini (AG)Cell. 334/8088499E-mail [email protected]/agrigentoPres. Antonino Pecoraro

CaltanissettaVia Sallemi, 2593100 CaltanissettaTel. 0934/20012 + FaxE-mail [email protected]/caltanissettaPres. Edmondo Sanfilippo

CataniaVia delle Rose, 13 - 95123 CataniaTel. 095/434121Fax 095/0936383E-mail [email protected]/cataniaPres. Veruska Linguaglossa

EnnaVia G. Borremans, 4394100 EnnaTel. 0935/41831Fax 0935/531671E-mail [email protected]/ennaPres. Vincenzo Bonasera

GiarreVia Sacerdote Salvatore Penturo, 895014 Giarre (CT)Tel. 095/7793642 + FaxE-mail [email protected]/giarrePres. Attilio Romano

MarsalaContrada Torre Lunga Puleo, 38191025 Marsala (TP)Tel. 0923/967379E-mail [email protected]/marsalaPres. Rocco Angileri

MessinaVia Risorgimento, 210/B98123 MessinaTel. 090/2934942 + FaxE-mail [email protected]/messinaPres. Antonio Zullo

NebrodiVia Consolare Antica, 13198071 Capo D’Orlando (ME)Tel. 0941/901834 + FaxE-mail [email protected]/nebrodiPres. Francesco Pultrone

NotoVia Alessio Di Giovanni 18/b96017 Noto (SR)Cell. 333/3645706E-mail [email protected]/notoPres. Giuseppe Battaglia

PalermoVia Bari, 5290133 PalermoTel. 091/6118846 + FaxE-mail [email protected]/palermoPres. Salvatore Di Bella

PantelleriaVia Taranto, 9 - 91017 Pantelleria (TP)Tel. 0923/913018 + FaxE-mail [email protected]/pantelleriaPres. Fabrizio Brignone

RagusaVia San Martino, 28797019 Vittoria (Rg)Tel. 0932/867207 + FaxE-mail [email protected]/ragusaPres. Antonio Siciliano

SiracusaVia Monte Frasca, 896100 SiracusaTel. 0931/740038 + FaxE-mail [email protected]/siracusaPres. Isabella Di Bartolomeo

TrapaniVia Argenteria, 791016 Casa Santa Erice (TP)Cell. 333/3573481E-mail [email protected]/trapaniPres. Stefano Marchingiglio

TOSCANAArezzoVia Catenaia, 1252100 ArezzoTel. 0575/295475Fax 0575/28157E-mail [email protected]/arezzoPres. Antonio Leti

Carrara LunigianaViale Vespucci, 154033 Marina di Carrara (MS)Tel. 0585/73171 + FaxE-mail [email protected]/carraralunigianaPres. Lorenzo Contipelli

Sede decentrataVia Italia, 4654028 Villafranca in Lunigiana (MS)Tel. 0187/495310E-mail [email protected]

Empoli Val DelsaVia Bardini, 18 - 50053 Empoli (FI)Tel. 0571/72131Fax 0571/700293E-mail [email protected]/empolivaldelsaPres. Alessandro Scali

FirenzeVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583501Fax 055/685064E-mail [email protected]/firenzePres. Mauro Dugheri

GrossetoViale Europa, 161 - 58100 GrossetoTel. 0564/417756 - 58Fax 0564/417759E-mail [email protected]/grossetoPres. Sergio Stefanelli

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LivornoVia Paretti, 8 - 57122 LivornoTel. 0586/426702Fax 0586/409872E-mail [email protected]/livornoPres. Michele Barzagli

Lucca Versiliac/o Campo Sportivo “Ilario Nicoli”Loc. MigliarinaVia Alessandro Petri , 855049 Viareggio (LU)Tel. 0584/53590 - Fax 0584/430137E-mail [email protected]/luccaversiliaPres. Andrea Massimiliano Strambi

Sede decentrataViale Puccini, 351 Loc. Sant’Anna55100 LuccaTel. 0583/418310 + FaxE-mail [email protected]

MassaVia Alberica, 6 - 54100 MassaTel. 0585/488086 + FaxE-mail [email protected]/massaPres. Adriano Giannetti

PiombinoVia Lerario, 118 - 57025 Piombino (LI)Tel. 0565/225644 - Fax 0565/225645E-mail [email protected]/piombinoPres. Marco Pierozzi

PisaViale Bonaini, 4 - 56125 PisaTel. 050/503066 - Fax 050/20001E-mail [email protected]/pisaPres. Lorenzo Bani

PistoiaVia Gentile 40/g - 51100 PistoiaTel. 0573/451143 - Fax 0573/22208E-mail [email protected]/pistoiaComm. Bruno Chiavacci

Sede decentrataVia Mazzini, 14351015 Monsummano Terme (PT)Tel. 0572/950460Fax 0572/950437

PratoVia Galeotti, 33 - 59100 PratoTel. 0574/691133 - Fax 0574/461612E-mail [email protected]/pratoPres. Arianna Nerini

SienaStr. Massetana Romana, 1853100 SienaTel. 0577/271567 - Fax 0577/271907E-mail [email protected]/sienaPres. Paolo Ridolfi

ValderaVia Indipendenza, 1256025 Pontedera (PI)Tel. 0587/55594 - Fax 0587/55347E-mail [email protected]/valderaPres. Manrico Ferrucci

ValdicecinaVic. degli Aranci, 8 - 57023 Cecina (LI)Tel. 0586/631273 – 0586/1945114Fax 0586/633376E-mail [email protected]/valdicecinaPres. Roberto Bertani

Zona del CuoioProv. Francesca Nord, 22456022 Castelfranco di Sotto (PI)Tel. 0571/480104Fax 0571/480250E-mail [email protected]/cuoioPres. Alessandro Bessi

TRENTINO ALTO ADIGEBolzanoVia Dolomiti, 14 - 39100 BolzanoTel. 0471/300057 - Fax 0471/325007E-mail [email protected]/bolzanoPres. Pietro Calò

TrentoL.go N. Sauro, 11 - 38121 TrentoTel. 0461/231128 + FaxE-mail [email protected]/trentoPres. Tommaso Iori

UMBRIAAltotevereVia O.Mancini, 406019 Umbertide (PG)Tel. 075/9417323 + FaxE-mail [email protected]/altoteverePres. Stefano Alunno

FolignoVia E. Orfini, 1406034 Foligno (PG)Tel. 0742/24126 + FaxE-mail [email protected]/folignoPres. Antonio Capasso

Media Valle TevereCorso Vittorio Emanuele II, 606055 Marsciano (PG)Tel. 075/8749439Fax 075/8744126E-mail [email protected]/mediavalleteverePres. Gianfranco Ciliani

OrvietoVia Sette Martiri, 4205019 Orvieto Scalo (TR)Tel. 0763/390007 + FaxE-mail [email protected]/orvietoPres. Fabrizia Mencarelli

PerugiaVia della Viola, 106121 PerugiaTel. 075/5730699Fax 075/5737091E-mail [email protected]/perugiaPres. Giuliano Minciotti

TerniVia Brodolini, 10/a05100 TerniTel. 0744/288187Fax 0744/227678E-mail [email protected]/terniPres. Paola Carletti

TrasimenoVia A. Marchini, 306062 Moiano di C. Pieve (PG)Tel. 0578/294337 + FaxE-mail [email protected]/trasimenoPres. Luciano Della Ciana

VALLE D’AOSTAAostaVia Binel, 1111100 AostaTel. 0165/31342 - Fax 0165/369360E-mail [email protected]/valledaostaPres. Carlo Finessi

VENETOBellunoVia Vittorio Veneto, 532100 BellunoTel. 0437/981409 + FaxE-mail [email protected]/bellunoPres. Alice De Toni

LegnagoViale dei Tigli, 4237045 Legnago (VR)Tel. 0442/26053Fax 0442/271050E-mail [email protected]/legnagoPres. Alessandro Docali

Padovac/o stadio EuganeoViale N. Rocco, 6035135 PadovaTel. 049/618058Fax 049/8641756E-mail [email protected]/padovaPres. Alessandra Mariani

RovigoVia C. Goldoni, 2/A45100 RovigoTel. 0425/412631Fax 0425/412485E-mail [email protected]/rovigoPres. Massimo Gasparetto

TrevisoVia Galvani 15/231020 Carità di Villorba TvTel. 0422/262678 + FaxE-mail [email protected]/trevisoPres. Giorgio Grespan

VeneziaVia Confalonieri, 1430175 Marghera (VE)Tel. 041/5380945Fax 041/9342154E-mail [email protected]/veneziaPres. Paolo Peratoner

VeronaVia Villa, 2537124 VeronaTel. 045/8348700Fax 045/8306077E-mail [email protected]/veronaPres. Luigi Sperani

VicenzaVia Borghetto Saviabona, 21/a36100 VicenzaTel. 0444/322325 + FaxE-mail [email protected]/vicenzaPres. Sereno Zorzanello

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Indirizzi Uisp

Leghe, Aree e Coordinamenti nazionaliUisp - Coordinamento acquavivaLargo Nino Franchellucci n. 73 - 00155 RomaTel. 06/43984325 – Fax 06/43984315E-mail [email protected] - www.uisp.it/acquaviva

Coordinamento acquaviva

Coordinatore: Gian Piero Russo

Uisp - Lega atletica leggeraLargo N. Franchellucci, 73 - 00155 RomaTel. 06/43984328 - Fax 06/43984320E-mail [email protected] - www.uisp.it/atletica

Lega atletica leggera

Presidente: Fabio FiaschiDirezione nazionale: Tommaso Bisio, Fabio Fiaschi, Christian Mainini, Emiliano Nasini, Maurizio VentreConsiglio nazionale: Tommaso Bisio, Patrizio Bogni, Franco Carati, Fabio Fiaschi, Andrea Giansanti, Felice Izzi, Giovanni Lucarelli, Christian Mainini, Remo Marchioni, Loretto Masiero, Aurelio Michelangeli, Mario Muzzi, Emiliano Nasini, Domenico Piombo, Daniele Prati, Marcello Tabarrini, Maurizio VentreResponsabili dei settoriComunicazione: Donatella VassalloGiudici di gara: Christian MaininiPodismo: Emiliano NasiniPista: Giovanni LucarelliTrail: Aurelio MichelangeliCammino: Patrizio BogniRapporti Uisp e progetti di innovazione: Direzione nazionaleRapporti con altri Enti e Vivicittà: Andrea GiansantiSito internet: Donatella Vassallo

Uisp - Lega attività equestriVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Cell. 340/9246259Fax 055/0125621

Lega attività equestri

E-mail [email protected] - www.uisp.it/attivitaequestriPresidente: Fabrizio ForsoniPresidente onorario: Paolo TisotVicepresidente: Luigi Castelluzzo Consiglio nazionale: Barbara Basciani, Luca Bisti, Luigi Castelluzzo, Giovanna Fabiani, Fabrizio Forsoni, Ernesto Lamberti, Giovanni Manca, Massimo Montalbini, Arnaldo Poggiali, Claudia Rabezzana, Maria Grazia Squadrani, Fabio Tascone, Aldo Tassoni Segreteria: Maria Grazia SquadraniResponsabili dei settoriFormazione: Luca BistiComunicazione: Giovanni Manca, Paolo Tisot Sicurezza nei centri ippici: Ernesto LambertiRelazioni interne ed esterne – innovazioni e progetti: Maria Grazia SquadraniAttività: Fabio TasconeArea disagio: Fabrizio Forsoni Etica: Luigi Castelluzzo

Uisp – Coordinamento attività subacqueeViale Vespucci, 1 - 54036 Marina di Carrara (MS)Tel. 346/6807383 - 320/0855083 - Fax 055/0125621 Coordinamento attività subacquee

E-mail [email protected] - www.uisp.it/attivitasubacqueeCoordinatore: Enrico Maestrelli

Uisp - Coordinamento automobilismoVia Tamburini 5 - 42122 Reggio EmiliaTel. 0522/267217Fax 0522/1713516 Coordinamento automobilismo

E–mail [email protected] - www.uisp.it/automobilismoCoordinatore: Gian Carlo Ponti

Uisp - Coordinamento biliardoVia Tabacchi 6 - 41013 Castelfranco Emilia (MO)Tel. 059/9773084 + FaxCell. 331/1108407

Coordinamento biliardo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/biliardoCoordinatore: Vanni Bertacchini

Uisp - Lega calcioVia della Viola, 1 - 06122 PerugiaTel. 075/5727542 - Fax 075/5726684E-mail [email protected] - www.uisp.it/calcio

Lega calcio

Presidente: Simone PaccianiVicepresidenti: Vincenzo Bonasera, Tiziano Pesce Presidente del Consiglio: Michele MannoConsiglio nazionale: Alessandro Baldi, Vincenzo Bonasera, Maurizio Casapollo, Andrea Casella, Pietro Casu, Luca Dalvit, Giorgio Fucini, Roberto Gambetti, Michele Manno, Gianni Marcanzin, Giuseppe Cosimo Marra, Renato Molinelli, Paris Moni, Gino Montecchi, Dario Nocera, Simone Pacciani, Paolo Palma, Giancarlo Pirandola, Tiziano Pesce, Paolo Righetti, Francesca Turchetti Segreteria: Sergio BiscariniResponsabili dei settoriArbitri: Paolo PalmaAttività: Paris MoniDisciplina: Luca DalvitFormazione: Roberto BertaniCorte nazionale di giustizia: Silvia Borselli

Uisp - Coordinamento canottaggioVia XXIV Maggio, 351 - 19125 La SpeziaTel. 0187/501056 - Fax 0187/501770E-mail [email protected] Coordinamento canottaggio

www.uisp.it/canottaggioCoordinatore: Giuseppe Cocco

Uisp - Lega ciclismoVia Riva Reno 75/III - 40121 BolognaTel. 051/224326 - Cell. 348/1115210 - Fax 051/225203 Lega ciclismo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/ciclismoPresidente: Davide CeccaroniVicepresidente: Cinzia SimonelliPresidenza: Umberto Capozucco, Davide Ceccaroni, Cinzia Simonelli, Remo Maggi, Mauro LanconelliConsiglio nazionale: Umberto Capozucco, Enrico Caracò, Davide Ceccaroni, Giovanni Dall’Ovo, Aurelio Garavini, Mauro Lanconelli, Remo Maggi, Orlando Materassi, Michele Piersantini, Sergio Quarta, Piero Ruffino, Iuliano Sabato, Cinzia Simonelli, Dino Tamburini, Michele VezzaliSegreteria: Luigi MenegattiResponsabili dei settoriAttività ambientali e Bicincittà: presidenzaAttività di granfondo e cicloturismo: Aurelio Garavini

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Indirizzi Uisp

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Attività di bike trial: Massimo JacoponiAttività, servizi giudici: Cinzia SimonelliCommissione tecnica nazionale e attività nazionali: Dino MarianelliAttività nazionale e organizzazione: Mauro LanconelliFiere-convegni e seminari: Bruno Cervi, Dino TamburiniFormazione: Giovanni Dall’OvoCorsi e formazione scuole di ciclismo, maestri e guide: Michele Piersantini, Piero Ruffino, Michele Vezzali Sito: Roberto BabiniTesseramento e servizi: presidenzaTutela sanitaria e doping: presidenza

Uisp - Lega Danza Via F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Fax 055/0125621Cell. 348/4427260E-mail [email protected] - www.uisp.it/danza Lega danza

Presidente: Furio BologniVicepresidente: Clelia SantulliDirezione nazionale: Furio Bologni, Laura Cernigliaro, Tiziana Montani, Ivano Pollini, Clelia SantulliConsiglio nazionale: Furio Bologni, Laura Cernigliaro, Elisa Concetto, Angela Galli, Alessandro Gambarotto, Rosanna Giamberini, Salvatore Giuliana, Maria Gresia, Tiziana Montani, Stefano Moscetti, Liana Polacco, Ivano Pollini, Francesco Puzzanghera, Clelia Santulli, Manuela Tarantino

Uisp - Area discipline orientaliVia Riva Reno 75/III – 40121 BolognaTel. 051/225881-228390-230665Fax 051/225203-230665 Area discipline orientali

E-mail [email protected] - www.uisp.it/disciplineorientaliPresidente: Franco BiavatiVicepresidente: Sergio RaimondoPresidente del Consiglio: Cesare TurtoroConsiglio nazionale: Raffaella Bellen, Lino Bellodi, Franco Biavati, Claudio Bufalini, Matilde Cavaciocchi, Michele Chendi, Manlio Comotto, Agatino Costa, Daniela Crovella, Domenico Garone, Sergio Linardelli, Bruna Moratti, Stefano Nistri, Marino Pedrali, Sergio Raimondo, Francesco Rossena, Lucia Patella, Giuseppe Tamanti, Giuseppe Tesini, Cesare Turtoro, Maurizio Varazi Responsabili dei settoriAikido: Daniele GranoneBrasilian Ju Jutsu: Claudio Bufalini (ad interim)Discipline Bio-naturali: Sergio RaimondoDifesa personale: Michele Chendi Iwama Ryu: Luca CanoviJu Jitsu: Pietro BianchiJu Tai Jutsu: Christian RussoJudo: Claudio BufaliniKarate: Domenico GaroneKatori Shinto Ryu: Gianni VolpiKendo-iaido-jodo: Stefano VerrinaKi aikido: Giuseppe PeloniKyusho: Davide LodiKung Fu – Wu Shu: Franco Biavati (ad interim)Muay Thai: Matteo GiacomettiShaolin Mon Karate: Francesco RossenaShiatsu: Alessandro CoppiniTae kwon Do: Claudio GramicciaTai Ji Quan & Qi Gong: Marcello VernengoTuina: Emilio MartignoniYoga: Giuseppe TamantiL’organigramma completo e aggiornato è disponibile sul web

Uisp - Lega le ginnasticheVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/228390-233612 - Fax 051/225203 Lega le ginnastiche

E-mail [email protected] - www.uisp.it/ginnastichePresidente: Rita ScalambraPresidente onorario: Oddone GiovanettiPresidenza: Paola Morara, Rita Scambra, Vera Tavoni Direzione Nazionale: Aldo Clementi, Natale Freschetti, Luciano Gambardella, Oddone Giovanetti, Paola Morara, Sergio Perugini, Ernesto Ripamonti, Rita Scalambra, Marina Taffara, Vera TavoniConsiglio Nazionale: Elena Abbati, Beatrice Antonelli, Marta Camporesi, Aldo Clementi, Linda Festa Caputo, Natale Freschetti, Luciano Gambardella, Isa Giudici, Gianfranco Maccabiani, Serena Mariotto, Claudia Messina, Paola Morara, Fabio Nocchi, Mario Nocchi, Ernesto Ripamonti, Silvia Saccardi, Rita Scalambra, Marina Taffara, Vera Tavoni, Giovanni Verace, Barbara ZiniSETTORI Settori Tecnici: Paola MoraraGinnastica Ritmica: Franca Tullini (coordinatrice), Serena Bellini, Noemi Sirtore Ginnastica Artistica Femminile: Sara Vacchini (coordinatrice), Maria Rosa ConternoGinnastica Artistica Maschile: Nicola Ceccarello Ginnastica Acrobatica: Paola Vasta (coodinatrice), Maria Rosa ConternoAcrogym: Nadia Ferrando, Filomena ImbrunoCoreografia: Guerrina ZanardiniFitness: Rita Scalambra (coordinatrice), Fabio NocchiDiverse Abilità: Mario NocchiAree di Sviluppo: Barbara ZiniProgetti: Valentina Giuliani, Marina Taffara, Gianfranco Verace Promozione ed Innovazione: Beatrice Antonelli, Barbara Zini Pari Opportunità: Silvia SaccardiFormazione: Marta Camporesi (coordinatrice), Serena Mariotto, Cristiano VerducciEventi Nazionali: Luminita Dumbrava, Sergio Perugini, Ernesto RipamontiRegolamenti ed Eticità: Natale Freschetti, Oddone Giovanetti Sito ed Informazione: Daniele Bellancini Bilancio: Oddone Giovanetti, Rita Scalambra, Vera Tavoni Conferenza Leghe Regionali: Isa Giudici

Uisp - Coordinamento golfPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4363484 – Fax 011/4366624 E-mail [email protected] - www.uisp.it/golf Coordinamento golf

Coordinatore: Francesco Aceti

Uisp - Lega montagnaVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125623 - Fax 055/0125621

Lega montagna

E-mail [email protected] - www.uisp.it/montagnaPresidente: Santi CannavòVicepresidente: Roberto CarlettiPresidenza: Santi Cannavò, Roberto Carletti, Fabrizio Falatti, Marco Perra, Ermanno PizzoglioConsiglio nazionale: Roberto Bertozzi, Santi Cannavò, Roberto Carletti, Carla Casapulla, Fabrizio Falatti, Roberto Gobbo, Mirko Grlj, Marco Perra, Maria Teresa Pieri, Ermanno Pizzoglio, Milena ProvenzanoSETTORIMacroarea Nord-Ovest (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia): Sebastiano LopesMacroarea Nord-Est (Veneto, Friuli, Trentino): Roberto GobboTerritorio ed ambiente: Milena Provenzano (coordinatrice), Fabrizio

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Indirizzi UispFalatti, Davide Gho, Franco Lozzi, Sally Pintori, Marco TempestiniTurismo sostenibile: Pier Garbino, Gilberto Goglio Attività culturali: Roberta Lochi (coordinatrice), Carla Casapulla, Sebastiano Lopes, Stefano PampaloniScuola: Giovanni Cugnetto, Stefano Dati, Claudio Priarone, Irene Tola Progetto circuito arrampicata e boulder: Giovanni Cugnetto Eventi, manifestazioni, organizzazione: Roberto Carletti (coordinatore), Marco Franchi Politiche formative: Marco Perra (coordinatore), Andrea Imbrosciano, Alessandro Marucelli, Maria Teresa Pieri, Ermanno Pizzoglio, Claudio Priarone Progetto formazione insegnanti: Stefano Dati (coordinatore), Claudio PriaroneSettore Tecnico Nazionale: Sergio Bolignani, Andrea Imbrosciano, Alessandro Marucelli, Ermanno Pizzoglio Webmaster: Roberto Pratolongo

Uisp - Lega motociclismoVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/228390 - Fax 051/225203 Lega motociclismo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/motociclismoPresidente: Andrea BondiVicepresidente: Daniele Manicardi Consiglio nazionale: Franco Antonucci, Andrea Bondi, Michele Bracchi, Angelo Pio Carioni, Celso Consolini, Decio Di Bello, Francesco Corsini, Giuliano Maceratesi, Gabriele Magnaguagno, Daniele Manicardi, Massimo Marocchi, Pietro Montagna, Massimiliano Serafino Segreteria: Catia SassatelliResponsabili dei settoriMotocross: Giuliano Maceratesi Enduro: Francesco Corsini Minimoto: Andrea Bondi Mototurismo: Decio Di BelloDisciplinare: Angelo Pio Carioni Didattica: Daniele ManicardiImpianti: Massimo Marocchi

Uisp - Coordinamento neveVia F. Bocchi, 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583558 – Fax 055/6583569E-mail [email protected] - www.uisp.it/neve

Coordinamento neve

Coordinatore: Bruno Chiavacci

Uisp - Lega nuotoVia Riva Reno 75/III - 40121 BolognaTel. 051/225881 - Fax 051/225203

Lega nuoto

E-mail [email protected] - www.uisp.it/nuotoPresidente: Massimo TeseiVicepresidenti: Paolo Belluzzi, Paolo Malinconi Presidente del Consiglio: Elena ColomboDirezione nazionale: Paolo Belluzzi, Federico Calvino, Elena Colombo, Paolo Malinconi, Nicola Matera, Milena Melandri, Marco Raspa, Mauro Riccucci, Massimo Tesei Consiglio nazionale: Paolo Belluzzi, Massimiliano Bruttini, Federico Calvino, Veronica Castronovo, Elena Colombo, Simone Ermini, Alessia Gasbarroni, Paolo Malinconi, Nicola Matera, Valeria Mazzotti, Milena Melandri, Vittorio Montecroci, Eros Montemaggi, Antonino Pecoraro, Ilario Pontieri, Massimo Raggi, Marco Raspa, Mauro Riccucci, Giovanna Rosi, Massimo Tesei, Ermes Vecchi Responsabili dei settoriAcque libere e pallanuoto: Nicola MateraBilancio: Simone Ermini, Ilario Pontieri NuotiAmo e rapporti internazionali: Paolo Belluzzi

Formazione: Massimo TeseiGan: Ilario PontieriManifestazioni agonistiche: Paolo MalinconiMaster: Milena MelandriCertificazione nazionale “Casa del nuoto”: Paolo Belluzzi, Paolo Malinconi Syncro: Mauro RiccucciResponsabili tecnici di Lega: Simone Ermini, Ilario Pontieri

Uisp - Lega pallacanestroVia F. Bocchi 32 - 50126 FirenzeTel. 055/0125615 - Fax 055/0125621

Lega pallacanestro

E-mail [email protected] - www.uisp.it/pallacanestroPresidente: Aldo SentimentiConsiglio nazionale: Fabio Baldelli, Giuseppe Battaglia, Antonio Belloni, Gianluigi Bullo, Andrea Dreini, Vito Iacovelli, Adamo Lorenzi, Giovanni Maione, Filippo Novara, Maurizio Prati, Giovanni Sanna, Aldo Sentimenti, Francesco Taccarelli, Arnaldo Tomas, Cesare VianiResponsabili dei settoriCentro-Nord: Andrea DreiniCentro-Sud: Arnaldo TomasCampionati nazionali amatori maschile e femminile: Federico IoppoloTorneistica nazionale e Coppa Italia: Maurizio Prati Manifestazioni e Rassegne Giovanili: Cesare VianiSummerbasket: Andrea DreiniOver 40: Piero GianiFormazione, innovazione, disabilità: Vito Iacovelli, Giuseppe Battaglia (Baskin), Mirco Casalgrandi (Basket in Carrozzina)Bilancio, amministrazione e segreteria generale: Nicola Tesi

Uisp - Lega pallavoloVia F. Bocchi 32 - 50126 FirenzeTel. 055/6583520 – Fax 055/6583516

Lega pallavolo

E-mail [email protected] - www.uisp.it/pallavolo Presidente: Paolo BettoniVicepresidente Vicario: Pietro CinquinoDirezione nazionale: Sara Baldizzone, Paolo Bettoni, Pietro Cinquino, Fabrizio Giorgetti, Roberto Primativo, Giorgio TorchioConsiglio nazionale: Pietro Aceti, Sara Baldizzone, Paolo Bettoni, Gianluca Biagini, Daniele Cassanelli, Pietro Cinquino, Guglielmo Ciurlante, Giulia Giordano, Fabrizio Giorgetti, Marcello Martin, Arianna Nerini, Igor Nivoi, Valerio Palombella, Giuseppe Petrelli, Vita Polisano, Cesare Posca, Roberto Primativo, Roberto Pulita, Alberto Ricci, Claudio Santalucia, Giorgio TorchioSETTORIGiudici di gara: Daniele Cassanelli, Alberto Ricci, Cosimo SposatoDisciplinare: Roberto Primativo, Mario TanganelliInformatizzazione sito: Claudio RomagnoliIntegrazione nessuno escluso: Arianna NeriniPallavolo sulla spiaggia: Gianluca Biagini

Uisp - Lega pattinaggioVia Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/228390 - Fax 051/225203

Lega pattinaggio

E-mail [email protected] - www.uisp.it/pattinaggioPresidente: Raffaele NacarloConsiglio nazionale: Rodolfo Annibalini, Glauco Cintoi, Stefano Civolani, Maurizio Cocchi, Enzo D’Ingeo, Franca Francato, Patrizia Galletti, Gino Guareschi, Franco Marconi, Gloriana Mariani, Raffaele Nacarlo, Diego Polentarutti, Stefano Ragazzi, Gianpaolo Recalcati, Francesco Roncallo Segreteria: Lorenzo MarabiniAmministrazione e tesseramento: Segreteria nazionale

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Indirizzi Uisp

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SETTORIOrganizzazione: Roberto TestoniRapporti con leghe regionali: Direzione nazionaleRapporti con la Federazione: Stefano Civolani, Roberto TestoniRegolamenti di lega: Francesco RoncalloGiudici e segretari: Luisella RovinelliArtistico: Maurizio CocchiCorsa: Stefano CivolaniFormazione: Maurizio Cocchi, Vincenza PaganoFreeStyle: Rodolfo AnnibaliniGruppi folk: Gino GuareschiHockey: Mario D’Uva, Alessandro Sistilli Skateboard: Franca Francato

Uisp - Coordinamento rugbyVia Adige, 11 – 20135 MilanoTel. 02/55017990 – Fax 02/55181126E-mail [email protected] - www.uisp.it/rugby

Coordinamento rugby

Coordinatore: Mico Curatolo

Uisp - Coordinamento sport ghiaccioPiazza della Repubblica, 6 - 10122 TorinoTel. 011/4363484 - Fax 011/4366624E-mail [email protected] - www.uisp.it/ghiaccio

Coordinamento sport ghiaccioCoordinatore: Francesco Aceti

Uisp - Area giochi Via Riva Reno, 75/III - 40121 BolognaTel. 051/225881 - Fax 051/225203E-mail [email protected] - www.uisp.it/giochi Area giochi

Presidente: Erasmo LesignoliConsiglio nazionale: Giuseppe Beranti, Samuele Biagiotti, Vittorio Brizzi, Claudio Bucciarelli, Erminio Castaldi, Davide Ceccaroni, Alberto Collobiano, Alice De Toni, Eva Fedi, Silvia Ferrari, Martino Furlan, Angelo Gesualdi, Edelvisa Iarusci, Erasmo Lesignoli, Ivan Lisanti, Federico Mento, Tatiana Olivieri, Onelio Pastorelli, Sandro Sorbini, Pietro Turano, Dario Zaccariotto SETTORIInnovazione e Risorse: Ivan LisantiProgettazione: Tatiana OlivieriFormazione, Università, Ricerca: Ivan LisantiTerritorio: Edelvisa IarusciImpiantistica e sicurezza: Sandro SorbiniEventi e turismo: Erasmo LesignoliComunicazione: Simone Cavallini, Alice De Toni, Pamela TavalazziInternazionale e cooperazione: Silvia FerrariResponsabili settori di attivitàBiliardino: Davide CeccaroniBocce: Martino FurlanBowling: Giuseppe BerantiCarrioli: Onelio PastorelliCricket: Federico MentoGiochi da tavoliere: Dario ZaccariottoGiochi di carte: Alice De ToniGiochi di ruolo e simulazione: Eva FediGiochi di strada: Ivan LisantiGiochi popolari: Pietro TuranoModellismo: Angelo GesualdiRuzzola: Claudio BucciarelliScacchi e dama: Alberto CollobianoScherma: Samuele BiagiottiTiro con l’arco: Erasmo Lesignoli

Uisp - Lega TennisVia F.Bocchi, 32 – 50126 FirenzeCell. 345/2350716 Fax 055/0518840

Lega tennis

E-mail [email protected]/tennisPresidente: Erasmo PalmaVicepresidenti: Giacomo Paleni, Nerino ZironiPresidenza: Michele Calandra, Antonio Di Ninno, Sara Ghirelli, Fabio Menabue, Giacomo Paleni, Erasmo Palma, Vittorio Rinaldi, Nerino ZironiPresidente del consiglio: Emanuele Galli AnatriniConsiglio nazionale: Mario Adriani, Luigi Aprile, Stefano Bottino, Michele Calandra, Marco Carpigiani, Franco Demi, Antonio Di Ninno, Emanuele Galli Anatrini, Sara Ghirelli, Francesco Granato, Giuseppe Guastadini, Manuela Lamera, Fabio Menabue, Fabrizio Padovani, Giacomo Paleni, Erasmo Palma, Vittorio Rinaldi, Samuele Spampani, Roberto Stagno, Vincenzo Tesoro, Nerino Zironi Segretario: Antonio Di NinnoResponsabili dei settoriAttività: Vittorio RinaldiBilancio: Michele CalandraFormazione: Giacomo PaleniMarketing: Mario AdrianiBeach Tennis: Fabrizio PadovaniSegreteria: Sara GhirelliComunicazione: Antonio Di NinnoPolitiche giovanile: Samuele Spampani

Uisp - Lega velaVia Francesco Anzani, 9 - 22100 ComoCell. 348/4027805 - Fax 031/241507E-mail [email protected] - www.uisp.it/vela

Lega vela

Presidente: Francesco TentiVicepresidente: Cosimo Maiorino CalducciConsiglio nazionale: Claudia Aluvisetti, Enrico Boromini, Antonio Cappuzzo, Giuliano Crivellaro, Aldo Curcio, Maurizio Giorgi, Cosimo Greco, Cosimo Maiorino Balducci, Gianni Merolli, Massimo Robotti, Valentina Sonzini, Cinzia Spedicato, Francesco Tenti, Marco Tommasi, Maurizio VannelliSegreteria: Giuliano CrivellaroResponsabili dei settoriCommissione tecnica nazionale: Massimo FredianiComitato scientifico: Giorgio TognocchiFormazione: Mario Carretta Kite: Gianni MerolliRedazione sito: Valentina Sonzini Gare: Maurizio VannelliDelegato ai rapporti con gli Enti: Giuseppe Nico

Per gli aggiornamenti delle informazioni organizzative, delle responsabilità associative

e dei recapiti, tenete d’occhio il sito www.uisp.it

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Statuto

Lo statuto nazionale UispLo statuto nazionale UispApprovato* dal XVI Congresso nazionalePieve Emanuele (MI) 8-10 maggio 2009

PremessaL’Uisp – Unione Italiana Sport Per tutti – già denominata Unione Italiana Sport Popolare – è un’Associazione nazionale fondata nel 1948 con sede a Roma.L’Uisp è riconosciuta dal Ministero dell’Interno con D.M. del 6 maggio 1989, come Ente avente finalità assistenziale. L’Uisp è riconosciuta dal Coni quale Ente di Promozione Sportiva in forza del D.P.R. n. 530 del 2 agosto 1974 con delibera del 24 giugno 1976, successivamente confermata in applicazione del D.P.R. 28 marzo 1986, n. 157, del D.lg. n. 242/99 e del D. Lgs. N. 15/04; in tale ambito aderisce alle norme dello Statuto del Coni.L’Uisp è membro del CSIT (Confederation Sportive Interna-zionale du Travail), della FISpT (Fédération International Sport pour Tous), della UESpT (Unione Europea Sport per Tutti), e della Federazione ARCI.Nel prosieguo del presente Statuto ogni qualvolta si citerà Uisp si intenderà Unione Italiana Sport Per tutti.

TITOLO I - IDENTITA’ ASSOCIATIVA E PRINCIPI PROGRAMMATICI

ARTICOLO 1Scopi e finalità

1. L’Uisp è l’Associazione di tutte le persone e soggetti collettivi che vogliono essere protagoniste del fenomeno sportivo at-traverso la pratica diretta, competitiva e non, la partecipazio-ne alle esperienze associative e formative, l’organizzazione di eventi.

2. L’Uisp è un’Associazione nazionale che realizza scopi e finali-tà attraverso le proprie organizzazioni territoriali.

3. L’Uisp sostiene i valori dello sport contro ogni forma di sfrut-tamento, d’alienazione, contro la pratica del doping; opera per il benessere dei cittadini, i valori di dignità umana, di non violenza e solidarietà tra le persone e tra i popoli e coopera con quanti condividono questi principi.

4. Riconoscendo lo sport come diritto di cittadinanza, come risorsa per l’integrazione, la Uisp s’impegna alla promozio-ne e alla diffusione – nello sport e, attraverso lo sport, nella vita sociale – di una cultura dei diritti, dell’ambiente e della solidarietà.

5. Promuove la funzione educativa dello sport sia nella crescita individuale che nella collettività.

6. Promuove stili di vita attivi incentrati sul movimento.

7. Forma alla condivisione delle scelte in un contesto comuni-tario che educhi ai principi di partecipazione, corresponsabi-lità, non violenza e sostenibilità.

8. L’Uisp non persegue fini di lucro diretto o indiretto in con-formità a quanto previsto dalle normative vigenti ed è retta da norme statutarie/regolamentari ispirate al principio di partecipazione all’attività sociale da parte di chiunque e in condizioni di uguaglianza e pari opportunità.

ARTICOLO 2Attività esercitabili

1. L’Uisp promuove lo sviluppo associativo dello sport per tutti organizzandolo in forma di attività sportive competitive e in forme “nessuno escluso”, anche di natura economica e stru-mentali ad esse.

2. L’Uisp persegue fini di solidarietà sociale, in proprio o attra-verso collaborazioni con soggetti pubblici o privati, promuo-vendo e organizzando anche attività di assistenza e di soste-gno alle persone fragili e a tutte le forme di disagio.

3. L’Uisp organizza l’attività motoria nelle sue forme ludiche, sportive, espressive-comunicative e le promuove come edu-

cazione permanente per tutte le età.

4. E’ compito del Consiglio Nazionale approvare atti di indirizzo sulle attività. A mero titolo esemplificativo e non esaustivo l’Uisp svolge, fra l’altro, attività nei seguenti campi nell’am-bito e per il perseguimento dei propri fini statutari istituzio-nali: formazione professionale, aggiornamento e formazio-ne degli insegnanti e dei tecnici, attività di tempo libero e turistiche, culturali, ludiche, sociali, di servizio alla persona, di gestione e costruzione impianti, informazione ed editoria.

5. L’attività sportiva della Uisp è di natura dilettantistica ed è retta dalle norme statali che la disciplinano.

ARTICOLO 3Denominazione e segni distintivi

1. La denominazione UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI (già Unione Italiana Sport Popolare), il suo acronimo Uisp o U.I.S.P. o Uisp o U.i.s.p. (o in altro modo scritto) e il segno distintivo sono tutelati dall’ordinamento ai sensi di quanto previsto dagli artt. 16 e 2569 del codice civile.

La tutela dei segni distintivi e la gestione economica degli stessi sono di competenza della Direzione Nazionale.

I comitati e le leghe e aree di attività riconosciute ai sensi di quanto previsto dal presente statuto dovranno assume-re esclusivamente la denominazione “Uisp Lega o Area o Coordinamento” seguita dalla disciplina sportiva praticata mentre i Comitati assumeranno rispettivamente, la denomi-nazione di “Uisp Comitato Regionale”, seguita dall’indicazio-ne della regione di riferimento e “Uisp Comitato Territoriale”, seguita dall’indicazione del nome della località.

2. Ogni eventuale utilizzo dei segni distintivi dell’Uisp per fina-lità differenti da quelle appena descritte,anche da parte di soggetti affiliati e/o tesserati dovrà essere espressamente autorizzato dalla Direzione Nazionale.

3. Il mancato rispetto di quanto stabilito nel presente artico-lo, oltre a costituire violazione delle norme civili e a tal fine perseguibile, costituisce violazione disciplinare sanzionabile ai sensi di quanto di seguito disposto dall’apposito Regola-mento Nazionale che disciplina la concessione e la revoca della denominazione.

4. L’utilizzazione della denominazione Uisp da parte dei soci collettivi affiliati sarà disciplinata dal Regolamento Nazionale.

TITOLO II - IL SOCIO

ARTICOLO 4Associazione e affiliazione

1. Chiunque può associarsi all’Uisp purché ne condivida i prin-

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Statutocipi e le finalità espresse nel presente statuto.

2. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato salvo quanto previsto dai successivi articoli, ma deve essere rin-novata annualmente attraverso il versamento della relativa quota associativa.

3. L’Uisp, nel rispetto dei regolamenti e delle delibere del Coni, provvede, in quanto delegata dal Consiglio Nazionale del Coni medesimo, al riconoscimento a fini sportivi delle as-sociazioni e società sportive dilettantistiche ad essa affiliate in quanto delegata dalla Giunta Nazionale del Coni, all’ap-provazione dei relativi statuti che dovranno essere redatti in conformità all’art. 90 della Legge 27/12/2002, n. 289 e suc-cessive modificazioni.

4. Possono associarsi tutte le persone fisiche cittadine italiane o straniere, anche se minorenni e gli associati collettivi, dotati o meno di personalità giuridica.

5. Tutti gli associati hanno diritto di voto secondo le modalità previste dal presente statuto. Gli associati minorenni acqui-siscono il diritto di voto al raggiungimento della maggiore età. Il vincolo associativo delle persone fisiche avviene sia mediante rapporto diretto con la Uisp, sia tramite associati collettivi affiliati alla Uisp. Gli associati persone fisiche rinno-vano annualmente il vincolo associativo attraverso il tessera-mento, gli associati collettivi attraverso l’affiliazione.

6. Sono associati collettivi, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, le associazioni, anche scolastiche, le società e le associazioni sportive dilettantistiche, i comitati, le società, le cooperative e tutti quei soggetti che abbiano finalità non contrastanti con quelle dell’Uisp, che abbiano sede legale, operativa o sportiva sul territorio italiano e non abbiano sco-po di lucro.

7. Gli associati collettivi conservano piena autonomia statuta-ria, giuridica, amministrativa e patrimoniale.

8. Le modalità e le condizioni di associazione all’Uisp ed ogni altro aspetto della partecipazione alla vita associativa, per quanto non espressamente previsto dal presente Statuto, sono disciplinate dai Regolamenti.

9. La tessera per tutte le attività ha validità dal 1 settembre al 31 agosto.

ARTICOLO 5L’Associato: diritti e doveri

1. La qualifica di associato, persona fisica o collettivo dà diritto: - a partecipare alla vita associativa e a tutte le attività pro-

mosse, previo adempimento degli obblighi e delle obbliga-zioni che esse comportano;

- a partecipare all’elezione degli organi dirigenti e alla appro-vazione o modifica delle norme statutarie attraverso l’elezio-ne di propri delegati alle istanze congressuali;

2. L’associato collettivo partecipa alle attività associative della Uisp attraverso il proprio legale rappresentante o persona da questi delegata.

3. Hanno diritto all’elettorato attivo tutti gli associati in regola con il tesseramento o con l’affiliazione e con il versamento delle quote associative.

4. Possono essere delegati ai congressi ed essere eletti negli organi direttivi della Uisp solo associati persone fisiche mag-giorenni. I componenti degli organi elettivi e di nomina de-vono possedere i requisiti generali di cui all’art. 5 comma 3 lettere b) e c) e comma 4 dello Statuto del Coni.

5. Tutti gli associati sono tenuti: • all’osservanza dello statuto, dei regolamenti e delle delibe-razioni assunte dagli organi associativi; • ad adempiere, nei termini previsti, alle obbligazioni assunte nei confronti della Uisp o/e derivanti dall’attività svolta.

ARTICOLO 6Perdita della qualifica di socio

1. La qualifica di associato si perde per: • recesso; • mancato rinnovo della tessera associativa o dell’affiliazione; • rifiuto motivato del rinnovo della tessera associativa o dell’affiliazione da parte dei Consigli Territoriali competenti; • esclusione che potrà essere deliberata dai Collegi dei Garanti competenti qualora venga constatato:

a) un comportamento contrastante con le finalità e i prin-cipi dell’associazione, l’inosser-vanza dello Statuto, dei Regolamenti e delle deliberazioni assunte dagli organi statutari;

b) l’inadempimento agli obblighi o/e alle obbligazioni deri-vanti dallo Statuto, dai Regolamenti e dagli atti emanati dagli Organi dell’Associazione, e/o di quelle assunte nei confronti di terzi per conto dell’Uisp;

c) il verificarsi di gravi motivi che rendano impossibile la prosecuzione del rapporto associativo.

• decesso.

2. Per gli associati collettivi costituiscono condizione per la per-dita della qualifica di associato lo scioglimento o intervenute modifiche statutarie incompatibili con lo Statuto dell’Uisp o con le norme di legge vigenti in materia.

3. La perdita della qualifica di associato ha efficacia per tutti i livelli dell’Associazione e prevede l’immediata decadenza da qualunque carica associativa.

4. Le procedure del rifiuto motivato e dell’esclusione e le re-lative impugnazioni sono disciplinate dal Regolamento Na-zionale.

TITOLO III - ORGANI E FUNZIONI

CAPO I - LE SEDI UNITARIE DELLA RAPPRESENTANZA ASSOCIATIVA.

ARTICOLO 7I livelli dell’associazione

L’Uisp organizza i propri associati e le proprie attività ai se-guenti livelli: a) Territoriale; b) Regionale; c) Nazionale.

CAPO II - LE FUNZIONI DEI LIVELLI ASSOCIATIVI

ARTICOLO 8Le funzioni dei livelli associativi

1. Le funzioni ed i compiti dei diversi livelli sono così articolati: a) Livello Territoriale E’ la sede responsabile delle scelte per la promozione e lo

sviluppo delle attività e delle politiche dell’Associazione, attraverso il più ampio coinvolgimento degli associati al territorio di riferimento. Concorre alla definizione e alla verifica delle scelte regionali e nazionali. Per quanto di sua competenza applica e fa applicare le norme e le direttive emanate dai livelli superiori. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istituzionali e della società civile sul territorio di riferimento. Il livello Territoriale coincide in linea di massima con il territorio geografico delle province.

b) Livello Regionale E’ la sede responsabile del confronto e della concertazio-

ne delle esigenze dei livelli Territoriali. Ha il compito di favorire l’applicazione delle scelte strategiche dell’Asso-ciazione sul territorio garantendo la coerenza tra principi, finalità e metodi. Concorre alla definizione e alla verifica delle scelte nazionali applica e fa applicare le norme e le direttive emanate dal livello superiore. Può intervenire in termini di sussidiarietà e/o proporre il commissariamento,

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Statutosussistendone i presupposti stabiliti dal presente Statuto e dal Regolamento, qualora i livelli Territoriali non siano nelle condizioni di assolvere i compiti loro attribuiti. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istitu-zionali e della società civile sul territorio regionale.

c) Livello Nazionale E’ la sede responsabile della definizione dell’identità poli-

tica e culturale dell’Associazione e ne garantisce l’unità. E’ la sede della sintesi e della elaborazione delle strategie

di sviluppo dell’Uisp. Nella sua azione di governo comples-sivo emette direttive e vigila sull’applicazione delle stesse e delle norme a tutti i livelli, interviene anche con poteri di surroga nei compiti non assolti dai livelli decentrati. Rappresenta l’Associazione nei confronti delle sedi istitu-zionali e della società civile.

2. I livelli Territoriali, Regionali e Nazionale sono tenuti a: a) riunire i rispettivi consigli almeno due volte l’anno; b) tenere i verbali di consiglio secondo le modalità previste

dal Regolamento Nazionale; c) trasmettere annualmente al livello superiore il bilancio

preventivo e consuntivo approvati dal consiglio secon-do tempi e modalità stabiliti dal presente Statuto e dal Regolamento Nazionale.

CAPO III - REGOLAMENTI

ARTICOLO 9Regolamenti nazionale, regionali, territoriali

1. I diversi livelli dell’Associazione entro sessanta giorni dall’ap-provazione del Regolamento Nazionale si dotano dei regola-menti necessari a disciplinare e a dare piena attuazione alle previsioni statutarie.

2. Nel caso di mancata approvazione del Regolamento del li-vello di appartenenza si applica quello del livello superiore.

3. I Regolamenti sono approvati e modificati dai rispettivi Con-sigli con il voto favorevole della maggioranza degli aventi diritto al voto.

4. Le norme dei regolamenti dei livelli inferiori non possono contrastare, a pena di nullità, con le norme dei regolamenti dei livelli superiori.

CAPO IV - RGANI TERRITORIALI

ARTICOLO 10Organi dell’associazione

Sono organi del livello Territoriale, Regionale, Nazionale: a) il Congresso; b) il Consiglio; c) il Presidente; d) la Direzione; e) il Collegio dei Garanti e il Collegio dei Garanti di 2° grado

(solo in ambito nazionale); f) il Collegio dei Revisori Contabili (solo in ambito Nazionale

e Regionale).

ARTICOLO 11Il congresso territoriale, regionale, nazionale

1. Il Congresso Nazionale è il massimo organo di indirizzo po-litico e programmatico dell’Associazione. I congressi Regio-nali e Territoriali rappresentano le linee programmatiche ed operative del bacino di competenza. Essi sono convocati ordinariamente ogni quattro anni, entro il 30 del mese di giugno. Le assemblee di lega/area precedono i congressi dell’associazione ai vari livelli. I congressi di livello inferiore devono necessariamente svolgersi prima di quelli di livello superiore con le seguenti modalità:

a) al Congresso Nazionale partecipano con diritto di voto i delegati eletti dai Congressi Regionali, a quello regionale i delegati eletti dai Congressi Territoriali; a quello terri-

toriale i delegati eletti all’interno degli associati collettivi e nell’assemblea degli associati individuali non apparte-nenti ad associati collettivi. Nell’ambito delle assemblee degli associati collettivi i componenti della Direzione non possono rappresentare né direttamente né per delega gli associati collettivi stessi;

b) Il calcolo dei delegati avviene per il livello Nazionale su base regionale e a livello regionale su base territoriale. Per il congresso Nazionale il numero dei delegati è calcolato sulla base proporzionale di un delegato ogni 3.000 o fra-zione superiore a 1500 associati; per quelli regionali sulla base proporzionale di un rapporto non superiore a un delegato massimo ogni 1500 o frazione superiore a 750 associati; per quelli territoriali sulla base proporzionale di un rapporto non superiore a un delegato massimo ogni 300 o frazione superiore a 150 associati;

c) In caso di indisponibilità a partecipare da parte di un delegato ad un congresso, subentra il primo dei delegati non eletti.

2. Ogni associato collettivo, la cui affiliazione sia stata rinnova-ta entro la data di convocazione del Congresso territoriale, o nuovo socio collettivo, affiliato entro la data di convocazione del congresso Nazionale, ha diritto al voto. Ha altresì diritto ad un voto nell’assemblea dei soci individuali ovvero nell’as-semblea del socio collettivo, il socio persona fisica che abbia perfezionato il suo tesseramento entro la data di convoca-zione del congresso.

3. I Congressi ai livelli Nazionale e Regionale, sia in prima che in seconda convocazione, sia in seduta ordinaria che in seduta straordinaria, sono validi con la presenza di almeno la metà dei delegati, a livello Territoriale, sia ordinari che straordinari, il quorum costitutivo sarà pari alla metà dei delegati in prima convocazione e ad un terzo, arrotondato per eccesso, in se-conda convocazione.

4. La convocazione del Congresso Nazionale straordinario è deliberata dal Consiglio Nazionale per procedere a rinnovi e integrazioni degli Organi Statutari.

5. Il Congresso si svolge secondo le regole stabilite dall’appo-sito Regolamento.

6. Il Congresso: a) verifica i risultati conseguiti in relazione alle linee pro-

grammatiche; b) definisce gli aggiornamenti delle linee di politica asso-

ciativa; c) elegge il Consiglio del rispettivo livello associativo; d) elegge, in sede nazionale, il Presidente Nazionale; e) elegge in sede nazionale il Collegio dei Garanti Nazionale; f) elegge, in sede nazionale, il Collegio dei Garanti Nazionale

di 2° Grado; g) elegge il Collegio dei Revisori Contabili solo in ambito

Nazionale e Regionale secondo le modalità, per quanto applicabili, dell’art. 2397 e seguenti del Codice Civile;

h) approva i programmi di indirizzo del consiglio che saranno sottoposti alla verifica assembleare alla fine del mandato per il quale sono stati approvati;

i) approva, in sede nazionale, le modifiche statutarie;

7. Nelle regioni ove non sia costituito il livello Regionale, il Con-gresso Territoriale elegge i delegati al Congresso Nazionale, nei limiti della quota assegnata.

8. Gli organi durano in carica quattro anni e i rispettivi com-ponenti restano in carica fino alla scadenza dell’organo di appartenenza, salvo i casi di decadenza anticipata. Il Pre-sidente uscente resta in carica fino alla elezione del nuovo Presidente.

Le competenze esclusive dei diversi Organi non sono dele-gabili.

9. Il congresso viene convocato, mediante avviso pubblicato sul bollettino dell’ente e inserito nel sito internet ufficiale del

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Statutolivello, almeno 30 giorni prima dello svolgimento dell’assem-blea per il livello Territoriale, mediante avviso pubblicato sul sito e inviato per posta semplice o elettronica ai delegati per i livelli Regionali e Nazionale.

10. I delegati non possono delegare altro delegato. In caso di indisponibilità a partecipare da parte di un delegato ad un congresso, subentra il primo dei delegati non eletti che ab-bia ottenuto il numero maggiore di suffragi.

11. Il congresso in seduta straordinaria è competente in via esclusiva a deliberare le modifiche statutarie o lo sciogli-mento dell’ente e delibera con le maggioranze previste dal codice civile.

12. Il congresso è convocato dal Presidente su delibera del Consiglio Nazionale, che provvede a stabilire in conformità con l’Art. 12 – punto 1 del presente statuto il numero dei componenti il futuro Consiglio Nazionale e alla nomina del-la Commissione Verifica Poteri. Non possono far parte della Commissione Verifica Poteri ai vari livelli i candidati alle ca-riche associative degli stessi livelli.

13. Il congresso delibera validamente a maggioranza di voti.

14. E’ eletto al primo scrutinio Presidente della Uisp. il candida-to che ottiene almeno la metà più uno dei voti presenti in assemblea. Se tale maggioranza non é conseguita o in caso di parità, si procede al ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato la più elevata somma percentuale dei voti espressi.

15. Gli associati persone fisiche che intendono candidarsi alle cariche elettive al livello Territoriale devono formalizzare al-meno otto giorni prima della data di svolgimento del con-gresso la propria proposta, per le cariche a livello Regionale o Nazionale almeno venti giorni prima secondo le modalità previste dall’apposito regolamento.

16. I delegati ai vari congressi mantengono la carica per l’intero quadriennio.

ARTICOLO 12Consiglio nazionale, regionale, territoriale

1. Il Consiglio per ogni livello, eletto dal Congresso, è il massi-mo organo di programmazione e di coordinamento, com-pie tutti gli atti consequenziali ed inerenti all’espletamento di tale funzione. E’ composto da un numero di componenti compreso tra un minimo di dieci ed un massimo di cento-venti proporzionali agli associati. Esso è convocato dal Presi-dente (o dal Presidente del Consiglio ove previsto dai Rego-lamenti). Esso è convocato altresì, in seduta straordinaria per temi specifici, su richiesta di almeno il 40% dei suoi compo-nenti o dei due terzi dei componenti della Direzione.

2. In particolare il Consiglio ha i seguenti compiti: a) elegge il Presidente per i livelli Territoriali e Regionali; b) elegge la Direzione del rispettivo livello; c) elegge, ove previsto, il Presidente del Consiglio; d) delibera in merito all’attribuzione tra i propri componenti

delle funzioni vicarie rispetto al Presidente in caso di sua assenza o impedimento. Tale delibera è approvata su proposta nominativa del Presidente;

e) approva il Regolamento del rispettivo livello; f) approva annualmente il programma dell’Associazione ed il

relativo bilancio di previsione; g) approva annualmente il bilancio consuntivo riferito al

proprio livello di competenza; h) Procede, per il livello Nazionale alla elezione straordinaria

dei componenti del Collegio dei Garanti e del Collegio dei Garanti di 2° grado nel caso venga a mancare il numero legale previsto dallo Statuto;

i) Procede, per il livello Nazionale e Regionale, alla elezione straordinaria dei componenti del Collegio dei Revisori Contabili nel caso venga a mancare il numero legale pre-visto dallo Statuto;

Il Consiglio elettivo si svolge entro due mesi dalla celebrazio-ne del Congresso elettivo.

3. Il Consiglio Nazionale: a) delibera le norme di tesseramento ed i relativi costi; b) definisce la sede di direzione, coordinamento e promo-

zione delle attività; c) definisce gli ambiti geografici di pertinenza dei livelli

Regionali; d) ha la facoltà di commissariare Leghe ed Aree nazionali,

Comitati Regionali, Territoriali; e) indice il Congresso ordinario e quello straordinario; f) approva eventuali accordi di natura federativa con altre

associazioni; g) delibera l’adesione ad organismi di pari livello, nomina i

propri rappresentanti al loro interno e sottoscrive even-tuali protocolli d’intesa;

h) delibera sulla costituzione e/o l’adesione a società di capitali;

4. Il Consiglio Regionale: a) delibera le modalità di tesseramento ed i relativi costi; b) definisce la sede di direzione, coordinamento e promo-

zione delle attività; c) definisce gli ambiti geografici di pertinenza dei livelli

Territoriali di propria competenza; d) ha la facoltà di commissariare Leghe ed Aree regionali e di

proporre il commissariamento dei Comitati Territoriali di propria competenza al Consiglio Nazionale;

e) indice il Congresso ordinario e quello straordinario; f) delibera sulla costituzione o l’adesione a società di capitali.5. Il Consiglio Territoriale ha la facoltà di commissariare Leghe

ed Aree territoriali.6. Il Consiglio Territoriale delibera le modalità di tesseramento

ed i relativi costi.7. In caso di inerzia del Consiglio del livello competente, il Con-

siglio del livello superiore può esercitare il potere di surroga nel commissariamento secondo le procedure stabilite dal Regolamento Nazionale.

8. In caso di mancata approvazione del bilancio consuntivo, i Consigli a tutti i livelli si dovranno riconvocare entro e non oltre 60 giorni con all’ordine del giorno la disamina e le deli-berazioni conseguenti a tale mancata approvazione. L’even-tuale reiterazione della delibera di non approvazione del bi-lancio provoca la decadenza della Direzione e del Presidente del livello di competenza.

9. Le sedute del Consiglio sono valide con la presenza del 50% dei suoi componenti.

10. Le deliberazioni sono valide se ottengono la maggioranza dei presenti. Il Consiglio Nazionale si riunisce almeno due volte l’anno.

11. Nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostituzione del Consiglio Nazionale si provvederà con la cooptazione di nuovi componenti tra i primi dei non eletti, secondo i criteri votati dal Congresso, fino ad un massimo del 40% dell’originaria composizione del Consiglio. Ove non fosse possibile procedere con le cooptazioni o nell’ipo-tesi in cui sia superata la quota del 40% di sostituzioni si provvederà a convocare e celebrare entro 90 giorni il Con-gresso.

12. Nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostituzione del Consiglio Regionale o Territoriale si prov-vederà con la cooptazione di nuovi componenti tra i primi dei non eletti, secondo i criteri votati dal Congresso, fino ad un massimo del 40% dell’originaria composizione del Con-siglio. Ove non fosse possibile procedere con le cooptazioni o nell’ipotesi in cui sia superata la quota del 40% di sostitu-zioni si provvederà a convocare e celebrare entro 90 giorni il Congresso per eleggere i sostituti dei consiglieri decaduti.

13. Il funzionamento dei Consigli è disciplinato dai Regolamen-ti dei rispettivi livelli.

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StatutoARTICOLO 13

Decadenza e integrazione1. I componenti della Direzione a tutti i livelli cessano dalla ca-

rica nelle seguenti ipotesi: a) impedimento temporaneo o definitivo del Presidente:

nella prima ipotesi viene sostituito da chi ha ottenuto le funzioni vicarie ai sensi di quanto previsto dal successivo articolo, in caso di impedimento definitivo decade l’intera Direzione che rimane in carica solo per l’ordinaria ammi-nistrazione e il Vicario provvede alla convocazione del Consiglio per la convocazione del congresso in caso di impedimento del Presidente Nazionale, o del consiglio in caso di Presidente Regionale o Territoriale, da svolgersi entro 90 giorni dall’accertato impedimento;

b) dimissioni del Presidente: decade il Presidente e la Direzione, che rimane in carica per l’ordinaria amministra-zione, e il soggetto avente funzione vicaria procedono alla convocazione degli organi competenti all’elezione del nuovo Presidente e della nuova Direzione. La cui riu-nione deve avvenire entro 90 giorni;

c) dimissioni contemporanee e non, o vacanza della metà più uno dei componenti della direzione: rimane in carica il Presidente il quale provvede alla convocazione degli organi competenti per l’elezione della Direzione.

2. I componenti del Consiglio a tutti i livelli decadono in caso di quattro assenze ingiustificate anche non consecutive e nel caso di perdita della qualifica di socio.

3. L’integrazione dei componenti della Direzione può avvenire entro il 50% dei suoi componenti. La cooptazione avviene sulla base della graduatoria tra i primi dei non eletti. Qualora non sia possibile adottare tale procedura o ove sia compro-messa la regolare funzionalità dell’organo, deve essere ob-bligatoriamente celebrato un Consiglio straordinario entro 90 giorni dall’evento che ha compromesso la funzionalità.

4. La decadenza del Presidente e/o della Direzione non si estende né al collegio dei Revisori, né ai Collegi dei Garanti.

ARTICOLO 14Presidente nazionale, regionale, territoriale

1. Il Presidente ha la rappresentanza legale e giudiziale dell’As-sociazione e gli sono attribuite le seguenti funzioni: • esercitare i poteri di ordinaria amministrazione; • convocare e presiedere il Consiglio, ove non sia previsto il Presidente del Consiglio e la Direzione; • proporre al Consiglio l’attribuzione delle funzioni vicarie; • proporre al Consiglio il Presidente del Consiglio stesso ove previsto; • coordinare le rappresentanze esterne del rispettivo livello associativo;

2. E’ ineleggibile nel ruolo di Presidente Nazionale, Regionale, Territoriale chi sia in carica da due mandati consecutivi.

ARTICOLO 15La direzione nazionale, regionale, territoriale

1. La Direzione, eletta dal Consiglio del rispettivo livello, è or-gano di amministrazione dell’Associazione. La Direzione è composta da un numero di componenti compreso tra un minimo di tre ad un massimo di venticinque sulla base del numero degli associati.

Essa a tutti i livelli: a) Indice il Consiglio; b) dà attuazione alle delibere del Consiglio; c) coordina i lavori e l’iniziativa politica della Associazione e

adotta tutti gli atti amministrativi e di governo necessari per il funzionamento della Associazione, in coerenza con il programma approvato dal Consiglio;

d) predispone il bilancio di previsione e quello consuntivo; e) determina gli indirizzi e le politiche editoriali;

f) ratifica le Assemblee elettive delle Leghe e Aree del rispet-tivo livello e istituisce i Coordinamenti d’attività nominan-done i responsabili.

La Direzione Nazionale, inoltre: g) delibera l’entità e le modalità di trasferimento dei propri

contributi pubblici ai livelli Territoriali nei limiti fissati dall’Art. 20;

h) vigila sull’applicazione delle direttive, delibere e norme a tutti i livelli;

i) predispone la delibera, con efficacia immediata, e gli atti di Commissariamento delle Leghe Nazionali, dei comitati Regionali e Territoriali. Detta delibera dovrà comunque essere ratificata dal Consiglio Nazionale, in caso di manca-ta ratifica il commissariamento decade.

2. Le sedute della Direzione sono valide con la presenza del 50% dei suoi componenti.

3. Si riunisce almeno sei volte l’anno.4. Il suo funzionamento è disciplinato dai regolamenti dei ri-

spettivi livelli.

ARTICOLO 16Collegio dei revisori contabili

1. Il Collegio dei Revisori Contabili è composto, a livello Nazio-nale e Regionale, da un Presidente, due membri effettivi e due supplenti. Il suo funzionamento è regolato dalle norme, in quanto applicabili, dell’art. 2397 e seguenti del Codice Ci-vile.

2. Il Collegio dei Revisori Contabili ha il compito di: a) controllare l’andamento amministrativo della Associazione; b) controllare la regolare tenuta della contabilità e la corri-

spondenza dei bilanci alle scritture; c) presentare annualmente al Consiglio di pari livello una

relazione d’accompagnamento al bilancio consuntivo.3. Il Collegio dei Revisori Contabili Nazionale fornisce ai Collegi

Regionali criteri ed indirizzi per le procedure di controllo.4. Il funzionamento del Collegio dei Revisori Contabili è disci-

plinato dal codice civile e, per quanto necessario, dal Regola-mento del rispettivo livello.

5. I componenti dei Collegi dei Revisori Contabili sono invitati, senza diritto di voto, alle sedute del Consiglio del livello di pertinenza.

6. I componenti del Collegio dei Revisori Contabili Nazionale ed il Presidente di quelli Regionali devono essere iscritti al Re-gistro dei Revisori Contabili istituito presso il Ministero della Giustizia o all’Albo dei Dottori Commercialisti. I rimanenti componenti dei Collegi Regionali, in caso non posseggano detti requisiti, dovranno avere specifici requisiti di professio-nalità e competenza.

7. E’ demandato, inoltre, al rispettivo Collegio Regionale dei Re-visori Contabili il compito di:

a) controllare l’andamento amministrativo dei Comitati Territoriali;

b) controllare la regolare tenuta della contabilità dei Comitati Territoriali e la corrispondenza dei bilanci alle scritture contabili;

c) presentare annualmente al Consiglio Territoriale una relazione d’accompagnamento al bilancio consuntivo del Comitato Territoriale stesso.

ARTICOLO 17Collegio dei garanti e collegio dei garanti di 2° grado

1. Il Collegio dei Garanti e il Collegio dei Garanti di 2° grado sono composti esclusivamente da persone fisiche associate che non siano membri di alcun organo direttivo e non rive-stano incarichi operativi a tutti i livelli della Associazione. Il loro mandato é quadriennale, rinnova-bile per non più di una volta, ed è indipendente dalla permanenza in carica de-gli organi che hanno nominato o eletto i giudici stessi.

2. Il Congresso Nazionale elegge il Collegio dei Garanti, compo-

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Statutosto da tre membri effettivi e due supplenti.

3. Il Congresso Nazionale elegge inoltre il Collegio dei Garanti di 2° grado, composto da 3 membri effettivi e 2 supplenti.

4. I componenti effettivi del Collegio eleggono al loro interno il Presidente.

5. In caso di dimissioni o impedimento di un componente su-bentra il supplente più anziano per età.

6. I Collegi dei Garanti sono organi di giustizia endoassociativa con competenza a giudicare in merito alle infrazioni dello Statuto, dei Regolamenti della Uisp, nonché alle infrazioni delle direttive degli organi sociali commesse dai tesserati e/o dagli affiliati.

7. Il Collegio dei Garanti decide su controversie insorte tra or-gani del livello Nazionale ed organi appartenenti ai diversi livelli Regionali, sentite le parti ed esperita l’istruttoria, con decisione da depositarsi entro sessanta giorni.

8. Il Collegio dei Garanti verifica la congruità dei Regolamenti Regionali e Territoriali con Statuto e Regolamento Nazionale.

9. Il Collegio dei Garanti Nazionale di 2° grado decide, con esclusione di ogni altra giurisdizione, esclusivamente in me-rito a ricorsi avverso i provvedimenti assunti dal Collegio dei Garanti con decisione da depositarsi entro 60 giorni e con le procedure previste dal Regolamento Nazionale. Ha, altresì, funzioni consultive ed interpretative delle norme Statutarie e Regolamentari dell’Associazione.

10. Le controversie che contrappongano la Uisp, o suoi organi o livelli, a propri associati, non rientranti tra le competenze dei garanti, sono devolute ad un collegio arbitrale compo-sto da tre componenti di cui due nominati dalle parti e il terzo di comune accordo dai primi due. In caso di mancato accordo la nomina é devoluta al Presidente del Collegio Na-zionale dei Garanti di secondo grado.

TITOLO IV - LEGHE, AREE DI ATTIVITA’

ARTICOLO 18Leghe, Aree di attività

Le Leghe e le Aree sono preposte allo sviluppo e alla gestione delle attività; ad esse sono affidate la ricerca e l’innovazione delle attività, la formazione di tecnici e dirigenti per gli ambiti di loro competenza.Esse promuovono e partecipano alla progettazione di percorsi innovativi, con riferimento anche agli aspetti tecnici della disciplina o dell’attività relativa, e concorrono alla loro realiz-zazione, condividendone le responsabilità con gli organismi individuati dal Consiglio del rispettivo livello.Le Leghe e le Aree devono essere costituite, nel rispetto dell’insediamento associativo, ai livelli Territoriali, Regionali e Nazionale con delibera del Consiglio del rispettivo livello.I Regolamenti a tutti i livelli dell’Associazione devono altresì prevedere le modalità di funzionamento e l’elettività delle cariche. E’ ineleggibile nel ruolo di Presidente di Lega e Area, Nazionale, Regionale, Territoriale, chi sia in carica da due man-dati consecutivi. Ogni Lega e Area deve dotarsi di un proprio Regolamento Tecnico Nazionale coerente con i principi dell’Associazio-ne. Tale Regolamento deve essere approvato dal Consiglio Nazionale.Ogni Lega e Area provvede ad istituire specifiche commissioni disciplinari quali istanze di giudizio per l’attività sportiva. L’articolazione territoriale può essere differenziata secondo le caratteristiche dell’attività e dell’insediamento associativo.I livelli Regionali o Territoriali non possono emanare norme che siano in contrasto con il Regolamento Nazionale.Le Leghe e le Aree non hanno autonomia finanziaria e patri-moniale né rappresentanza legale e giudiziale.

TITOLO V - COMMISSARIAMENTOARTICOLO 19

Commissariamento1. I Comitati Regionali, i Comitati Territoriali, le Leghe e le Aree

di Attività a tutti i livelli possono essere commissariati per: a. mancato funzionamento per un periodo superiore a sei

mesi degli organi dirigenti o esecutivi; b. impossibilità di funzionamento degli organi dirigenti o

esecutivi; c. gravi violazioni dello Statuto e/o dei Regolamenti com-

preso il mancato rispetto di quanto stabilito in riferimen-to all’utilizzo della denominazione e dei segni distintivi dell’associazione;

d. omessa presentazione del bilancio consuntivo nei termini indicati dallo Statuto e dal Regolamento Nazionale;

e. gravi casi di irregolarità amministrativa o contabile.

2. La procedura di commissariamento per tutti i livelli, attivata secondo le competenze di cui all’art. 12, è disciplinata dal Re-golamento Nazionale.

3. Contro il commissariamento è dato ricorso esclusivamente al competente Collegio dei Garanti che decide entro trenta giorni.

4. La delibera di commissariamento è esecutiva in pendenza di ricorso.

5. Il commissario designato assume tutte le funzioni necessa-rie per il proseguimento dell’attività associativa nel rispetto dello Statuto e dei Regolamenti assumendo i poteri degli or-ganismi che ha sostituito; risponde all’organismo che lo ha nominato.

6. Il commissario rappresenta a tutti gli effetti il Comitato com-missariato ed ha i poteri assegnatigli dalla relativa delibera che, comunque, ne stabilisce la durata.

TITOLO VI - PATRIMONIO E RISORSE FINANZIARIE

CAPO I - PATRIMONIO

ARTICOLO 20Patrimonio

1. Il patrimonio è costituito dal complesso di tutti i beni mobili ed immobili, comunque appartenenti all’Associazione non-ché da tutti i diritti a contenuto patrimoniale ad essa facenti capo; i livelli Regionali e i livelli Territoriali hanno piena au-tonomia patrimoniale, negoziale e finanziaria e rispondono, per quanto di rispettiva competenza, esclusivamente delle obbligazioni direttamente contratte.

2. E’ fatto divieto ad ogni livello dell’Associazione di distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale, salvo che la destinazione o la distri-buzione non siano imposte dalla legge.

3. Le risorse provenienti da finanziamenti pubblici devono es-sere ridistribuite al territorio almeno per il 40% con delibera annuale.

ARTICOLO 21Fonti di finanziamento

1. Sono fonti di finanziamento, per quanto di rispettiva com-petenza del livello Nazionale, dei livelli Regionali e dei livelli Territoriali:

a) I proventi derivanti dal patrimonio mobiliare ed immobi-liare dell’Associazione;

b) i proventi ricavati dalle attività svolte e dai servizi prodotti per il corpo sociale;

c) le quote associative, nonché i contributi provenienti dai sodalizi e dai singoli associati;

e) i proventi derivanti da partecipazioni societarie; f) le erogazioni, le oblazioni volontarie, i lasciti, i contributi

provenienti a qualsiasi titolo da soggetti pubblici e privati.

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StatutoCAPO II - POTERI DI AMMINISTRAZIONE

ARTICOLO 22Poteri di amministrazione

1. Al Presidente sono attribuiti la legale rappresentanza e, in via autonoma, il potere di ordinaria amministrazione nonché, previo delibera del Consiglio del rispettivo livello, il potere di straordinaria amministrazione.

CAPO III - ESERCIZIO SOCIALE E BILANCIO

ARTICOLO 23Esercizio sociale e bilancio

1. L’esercizio sociale a tutti i livelli ha inizio il 1° di settembre e termina il 31 agosto di ciascun anno.

2. Il bilancio consuntivo è approvato dal rispettivo Consiglio entro il 31 dicembre di ogni anno.

3. A fronte di particolari ed inderogabili esigenze il bilancio consuntivo può essere approvato entro i sei mesi successivi alla chiusura dell’esercizio.

4. E’ fatto obbligo ad ogni livello di provvedere all’approvazio-ne del bilancio preventivo e di quello consuntivo nei tempi e nei modi stabiliti dai Regolamenti.

5. I bilanci, unitamente alle relative relazioni illustrative, sono predisposti e redatti dall’amministrazione del relativo livel-lo Territoriale, secondo lo schema approvato con apposito regolamento dal Consiglio Nazionale. Al bilancio consunti-vo di ogni livello dell’Associazione è allegato l’inventario dei beni mobili ed immobili di proprietà dello stesso; il bilancio consuntivo deve essere corredato dalla relazione scritta del Collegio dei Revisori Contabili sull’andamento della gestione patrimoniale e finanziaria. Il bilancio consuntivo deve essere trasmesso al livello superiore.

ARTICOLO 24Modifiche statutarie e ai regolamenti

Lo Statuto può essere modificato unicamente dal Congresso Nazionale in seduta straordinaria con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei delegati presenti al momento del voto. Lo Statuto e le relative modifiche sono sottoposte all’approva-zione, ai soli fini sportivi, della Giunta Nazionale del Coni.

TITOLO VII – SCIOGLIMENTO

ARTICOLO 25Scioglimento

1. Lo scioglimento dell’Uisp può essere deliberato dal Congres-so Nazionale in seduta straordinaria, a cui partecipano tutti gli associati con diritto di voto secondo i quorum previsti dal codice civile.

2. In caso di scioglimento dell’Associazione é nominato un li-quidatore nella persona del Presidente pro-tempore.

3. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere, tutti i beni residui sono de-voluti, al fine di perseguire finalità di utilità generale, a Enti o Associazioni che perseguano la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva.

ARTICOLO 26Chiusura sedi

1. La delibera di chiusura delle strutture di livello Territoriale o Regionale, adottata dal livello superiore, deve prevedere che, esperita la liquidazione di tutti i beni mobili ed immobili, estinte le obbligazioni in essere, i beni patrimoniali residui siano devoluti agli organi del livello Territoriale immediata-mente superiore.

2. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili, tutti i beni resi-

dui sono devoluti, al fine di perseguire finalità di utilità gene-rale, a Enti o Associazioni che perseguano la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva.

TITOLO VIII - INCOMPATIBILITA’ E INELEGGIBILITA’

ARTICOLO 27Incompatibilità e ineleggibilità

1. E’ incompatibile la carica di Presidente Nazionale, Regiona-le, Territoriale, di Lega e Area con qualsiasi altra Presidenza nell’ambito dell’Ente. Sono altresì incompatibili, se non in rappresentanza dell’Associazione, per il livello Nazionale gli incarichi elettivi di pari livello presso gli organismi dirigenti del Coni, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipli-ne Sportive Associate e di organismi similari all’Uisp. Sono, inoltre, incompatibili, a tutti i livelli gli incarichi elettivi e non, presso gli altri Enti di promozione sportiva, salvo i casi espressamente autorizzati.

2. La carica di componente degli organi eletti dal Congresso è incompatibile con qualsiasi altra carica elettiva congressuale di pari livello .

3. La carica di componente gli organi di controllo e garanzia è incompatibile con qualsiasi carica nell’ambito dell’Ente e con incarichi elettivi presso gli organismi dirigenti del Coni, delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive As-sociate, degli organismi similari all’Uisp e presso gli altri Enti di Promozione Sportiva.

4. Il rapporto di lavoro subordinato con l’Associazione è incom-patibile con l’appartenenza ai Consigli e agli altri organi al medesimo livello. Nei Regolamenti Nazionale e Regionali sono definiti i criteri e le regole di tali rapporti.

5. La carica di Presidente a ciascun livello è altresì incompati-bile con qualsiasi altra carica elettiva sportiva in organismi riconosciuti dal Coni.

6. Sono ineleggibili quanti abbiano in essere controversie giu-diziarie contro l’Uisp, il Coni e ogni altro organismo ricono-sciuto dal Coni stesso.

TITOLO IX – NORME TRANSITORIE

ARTICOLO 28Norme transitorie

1. Il prossimo Congresso Nazionale elettivo avrà luogo entro il 30 giugno 2013.

2. In relazione all’art. 14 comma 2 per il livello Territoriale ed all’art. 18 comma 4 ai fini del conteggio dei due mandati non vengono presi in considerazione quelli svolti precedente-mente all’ultima elezione (avvenuta nel 2008 o 2009).

3. Fino allo svolgimento del successivo Congresso, nell’ipotesi in cui sia necessario provvedere all’integrazione in sostitu-zione del Consiglio Regionale o Territoriale e risulti impos-sibile cooptare nuovi componenti tra i primi dei non eletti secondo i criteri votati dal Congresso, il Consiglio Regionale o Territoriale potrà cooptare nuovi Consiglieri nel limite mas-simo del 40% dei consiglieri eletti in Congresso.

4. Qualora eletti, i Collegi dei Garanti Regionali svolgeranno il loro mandato fino al momento della decadenza e non po-tranno essere reintegrati.

5. Qualora eletti i Collegi Territoriali dei Revisori Contabili svol-geranno il mandato fino al momento della decadenza e non potranno essere reintegrati.

6. L’adeguamento dell’esercizio sociale alle disposizioni di cui all’art. 23 del presente statuto è fissata al 1/09/2010.

* Statuto attualmente in vigore

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via Confalonieri, 1430175 Venezia Marghera (VE)tel. 041.5380945fax 041.9342154