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Lo Speciale di Voce del Popolo dedicato alla storica manifestazione automobilistica
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a cura di vocemedia PubblicitÀSupplemento al n.17/2010 de la voce del PoPolo
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Torna il museo all’aperto, le macchine-leggenda di straordinaria
bellezza dell’automobilismo storico. dal 6 all’8 maggio percorreranno
le mille miglia dell’itinerario Brescia-Roma-Brescia, rievocando
la storica gara di velocità.Tre giorni di entusiasmo, 375 autoveicoli
e Brescia sotto i riflettori internazionali
www.lavocedelPoPolo.itSPeciale
breScia 30 aPrile 2010
2010
Tua per un giorno presso
CONCESSIONARIA JAGUAR BRESCIA s.r.l.S.S. Padana Superiore, 34 - Castegnato (BS) - Tel. 030.3229881www.jaguarbrescia.it E-mail: [email protected]
Editoriale
di Mario Leombruno
Curiosità e cultura
Direttore responsabile:Adriano Bianchi
Direzione-Redazione-Amministrazione e Abbonamenti:Via Callegari,6 - 25121 - Brescia - Tel.03044250Fax0303757897-E-mail:[email protected]@lavocedelpopolo.it
Pubblicità - Concessionaria Voce Media Pubblicità:Via Callegari ,6 - Brescia - Tel.0302808966-Fax0302809371
Impaginazione e grafica:Ernesto Olivetti - Paolo Pedraccini
Agenzia fotografica: FotoEden
Stampa:CENTRO STAMPA QUOTIDIANI SpaVia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030.7725511 - Fax. 030.7725566Autorizzazione del Tribunale di Brescia n.184 - 1/12/1961
LA VOCE DEL POPOLO
Tra pochi giorni la nostra città tornerà a ospitare il circo auto più bello al mon-do: la Mille Miglia. Alla competizione originale – che cessò nel 1957 in seguito a un incidente gravissimo che coinvolse un equipaggio e gli spettatori – par-tecipavano i piloti più famosi, e anche i professionisti della Formula 1 non di-sdegnavano affatto gareggiare sulla Brescia-Roma-Brescia.Quei tempi sono finiti. Stirling Moss, in coppia con il navigatore Denis Jenkin-son, realizzò nel 1955, al volante della Mercedes-Benz 300 SLR numero 722, il record assoluto della gara, un risultato che resterà per sempre nella storia. Il pilota inglese percorse i 1600 km in 10 ore 7 minuti e 48 secondi. Era una ga-ra di velocità, l’abbiamo detto, e Moss compì il tragitto all’incredibile media di 157 km/h. Oggi, la rievocazione di quei fasti è all’insegna della regolarità, e sfogliando l’elenco dei partecipanti troviamo, sì, alcuni piloti ma troviamo so-prattutto nomi noti per altre attività: politici, sportivi, personaggi dello spetta-colo, imprenditori. Niente di male, per carità. Hanno la possibilità di scoprire, seppure in parte, cosa significava partecipare alla gara originale molto meglio dei tanti appassionati che pur si accalcheranno ai margini delle strade percor-se dalla carovana per guardare e ammirare i bolidi di una volta. E i fortunati alla guida, pagheranno certamente “dazio” alla scomodità di quelle vetture, ma vivranno un’esperienza che conserveranno per sempre e che, molto probabil-mente, li spingerà a partecipare nuovamente.Ma la Mille Miglia non è solo macchine e piloti, è anche lo spirito di una città e dei suoi abitanti. E allora è giusto considerare anche questo aspetto. Brescia e i bresciani cosa ne traggono dall’ospitare la Freccia Rossa?Sono convinto che ne traggano molto. La nostra città si è scrollata di dosso, negli ultimi anni, la nomea di città vocata esclusivamente all’industria e alla produzione. Oggi Brescia può essere considerata una città attenta alla cultura, e utilizzo il termine in senso ampio. Brescia e i bresciani non “vedono” più so-lo i monti e i laghi che creano quello straordinario territorio naturale che è la nostra provincia ma hanno cominciato a valorizzare, per esempio, il sito Une-sco dei graffiti rupestri in Valcamonica. E nei confronti dell’organismo interna-zionale stanno cercando il bis, all’insegna dei fasti longobardi, con il monaste-ro reale di Santa Giulia e la sua basilica di San Salvatore. Per non dire dell’area romana del Capitolium. Dall’archeologia alle grandi mostre, con quella dedica-ta all’incontro con la civiltà Inca e da qui nuovamente all’archeologia, questa volta industriale, con la valorizzazione di significativi siti una volta produttivi.Ben venga la Mille Miglia, momento di spettacolo e di cultura, e ben vengano i riflettori internazionali che per qualche giorno avremo accesi su di noi. Ma ap-profittiamo, anche, di questi giorni, per scoprire come si muovono gli stranieri in un Paese che li ospita. Magari potremmo imparare qualcosa di interessante. Anche questa è cultura.
UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI
Associato
Associato
VOCE•MEDIA
La gara più bella 4-5
La notte bianca 6-7
Ieri & Oggi 8-9
Il percorso 11-13
I concorrenti 15-19
Auto & Equipaggi 21 - 31
sommario
04 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Tra le Case automobilistiche che, investendo in macchine e piloti, hanno fatto la storia della Mille Miglia, c’è sicuramente la Merce-des-Benz. Un presupposto del suc-cesso Mercedes nelle competizioni su strada fu la decisione del Con-siglio Direttivo, presa nell’estate del 1951, di dare il via libera alla costruzione di una nuova vettura sportiva da competizione.il 13 marzo 1952, solo nove mesi dopo, nacque il primo prototipo del nuovo modello. La sua prima uscita fu alla Mille Miglia in italia, dove la sportiva Mercedes tagliò il traguardo per seconda.
Mercedes-Benz Mito tra i miti
riproposta la vettura
del record
Nel 2009, la Casa di Stoccarda, in occasione della XXVii edizione del-la Mille Miglia, ha celebrato un’ico-na dell’automobilismo sportivo: la SLr, tre lettere magiche per gli appassionati delle corse su quattro ruote. Una vera leggenda, nata nel-la polvere e nell’eroismo delle com-petizioni sportive più impegnative degli albori dell’automobilismo.Pilotata da campioni del volan-te dell’epoca come Juan-Manuel Fangio, Karl Kling ed il britannico Stirling Moss, la 300 SLr coniuga-va al meglio l’essenziale sportività di uno speedster con una linea di-ventata leggenda.
TProprio il campione britannico, de-tentore del tempo record della Mil-le Miglia stabilito nel 1955 all’incre-dibile media di oltre 157 km/h, può essere considerato il principale ar-tefice del mito SLr e, in suo ono-re, la riedizione della supersporti-va con la Stella è stata battezzata “Stirling Moss”, uno speedster pu-ro dotato delle più avanzate teco-nologie e un design mozzafiato che reinterpreta il mito.La SLr Stirling Moss è pura emo-zione: senza tetto, senza parabrez-za, i due occupanti vivono l’espe-rienza di guida e il fascino della velocità a pieno contatto con la na-tura e l’ambiente circostante. Que-sta vettura esclusiva rappresenta la massima espressione della gamma SLr ed è stata realizzata in un’edi-zione limitata di 75 esemplari. E proprio a Brescia abbiamo potuto ammirarla, l’anno scorso, alla Mil-
le Miglia 2009. in quella circostan-za, infatti, David Coulthard e Mika Häkkinen (nessuno dei due neces-sita di ulteriori presentazioni) han-no messo idealmente a confronto le due generazioni della super-sportiva con la Stella. Lo scozzese Coulthard è stato impegnato nella gara di regolarità a bordo di un ra-ro esemplare della 300 SLr stori-ca, mentre il pilota finlandese ha sfilato al volante della nuova SLr Stirling Moss. Quest’anno, per la Freccia rossa 2010, i due saranno a bordo della 300 SL W194 rispetti-vamente in qualità di pilota il primo e di navigatore il secondo.Chi vi ha partecipato lo sa, la Mille Miglia è stata, e continua a essere, una delle manifestazioni più affa-scinanti del mondo automobilisti-co, sia nella sua versione originaria di corsa su strada che nell’attuale forma di gara di regolarità. Con nu-
di Valentina Grifi
in occasione della nuova edizione della Mille Miglia, la Casa di Stoccarda
gareggerà con la 300 SL W194ma sarà in scena anche la nuova
Ali di gabbiano, la SLS AMG GT3
ANDREA ARCAIAssessore al Turismo del Comune di Brescia
Brescia sta rivelando, in questi an-ni, una forte vocazione turistica. Con la Mille Miglia firmata Meet comunicazione-Mac group, que-sta valorizzazione è sicuramente aumentata. Il prolungamento del-la manifestazione a partire dalla Notte Bianca dedicata, favorisce l’afflusso di pubblico e turisti grazie ai numerosi eventi culturali messi in campo. Posso dire con soddisfa-zione che anche se abbiamo già raccolto tanti frutti, stiamo ancora seminando. E quando so che il mi-nistro Brambilla andrà all’Expo di Shangai, un evento internaziona-le, con il marchio Mille Miglia, so-no orgoglioso che il nome di Bre-scia sia a fianco di quello dell’Italia in un’ottica di eccellenza.
ALESSANDRO CASALIPresidente del Comitato organizzatore
A ottantadue anni dalla sua nascita, la Mille Miglia continua a crescere. Dopo il successo del 2009, quattro milioni di spettatori per le strade e una gara tesa fino all’ultimo, è tut-to pronto per l’edizione 2010 che si presenta ricca di novità, a partire dal tributo Ferrari. 130 vetture del Cavallino, dal 1958 ad oggi, per un omaggio che precederà per tutto il percorso le vetture in gara. E il per-corso stesso è stato modificato.La Freccia Rossa conquista anche co-sì il cuore degli italiani e del mondo. Vogliamo che questa gara, fedele alla sua tradizione, sia riconosciuta e amata ovunque per quello che è: un evento unico per fascino e bel-lezza, un simbolo del suo territorio, dell’automobilismo, dell’Italia.
La gara più bella
1955 - Stirling Moss al via su Mercedes 300 SLR
05LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
merose vetture e piloti, Mercedes-Benz ha contribuito a scrivere la storia di questa significativa mani-festazione, seguendo una tradizio-ne che arriva fino ai nostri giorni e che anzi, in occasione dell’edizio-ne che si correrà tra pochi giorni arricchisce il panorama automo-bilistico con un nuovo gioiello: la 300 SLS.Questa versione da corsa della nuo-va “Ali di gabbiano” si caratterizza per il suo spettacolare design e per le tecnologie presenti.Progettata per rispettare il regola-mento GT3 della Fia (Fédération internationale de l’automobile), SLS AMG GT3 è stata concepita come vettura da corsa destinata a chi compete in gare di velocità e di regolarità su lunghe distanze. E in effetti, l’ultima uscita pare desti-nata a scrivere un nuovo capitolo della lunga storia di successi della
scuderia di Stoccarda, ispirando-si anche alla vettura sportiva 300 SL del 1952, quella che ha dato vi-ta al mito delle “Ali di gabbiano”. Non è solo il tipo di apertura delle portiere a ricordare la Mercedes-Benz 300 SL: anche l’ampia griglia del radiatore, con l’inconfondibile stella al centro, e le prese d’aria ad ala ricordano il frontale della leg-gendaria sportiva.Di rado, una sequenza di lettere come la denominazione del mo-dello SL – inizialmente pensata so-lo come abbreviazione dei termini “sportiva“ e “leggera”– ha ottenuto un effetto altrettanto carismatico. Queste due lettere rappresentano, ancora oggi, il marchio distintivo di una leggenda tuttora vivente. La 300 SL conseguì i suoi obiettivi sportivi a pieni voti. Benché come base tecnica, per motivi di costo e scarsità di tempo, fosse disponibi-
le solo la berlina W 186, ovvero la celebre Mercedes-Benz 300, questa vettura sportiva fu un successo fin dall’inizio. il direttore del settore Collaudi, rudolf Uhlenhaut, il qua-le aveva dato gli spunti decisivi per la progettazione della 300 SL, ha ricordato in seguito: “Prendemmo il motore di serie della 300 e ci co-struimmo intorno un telaio tubo-lare con una carrozzeria in allumi-nio”. il progetto si rivelò un succes-so, come dimostrano la numerose vittorie conseguite.Avremo modo di ammirare nei prossimi giorni questo nuovo ca-polavoro di vettura che si presen-ta ampia e ribassata, con il look spettacolare e aggressivo tipico da circuito. Qui anticipiamo solo che i parafanghi, anteriori e po-steriori, sono stati ampliati per fa-re spazio ai grandi pneumatici da competizione.
Con una larghezza di 1.990 milli-metri, la carrozzeria della versio-ne GT3 è più larga di ben 50 mm rispetto a quella del modello SLS AMG di serie.Vista da dietro, poi, colpisce per la sua larghezza.Sopra il bagagliaio è presente un ampio alettone in fibra di carbonio, regolabile in diverse posizioni, co-sa che consente una messa a pun-to perfetta per ogni tipo di circuito automobilistico.Come prescritto dal regolamento FiA GT3, il motore è sostanzial-mente identico a quello della vettu-ra di serie anche se, grazie al peso ulteriormente ridotto, la versione GT3 sarà in grado di migliorare gli eccellenti valori di accelerazione della versione stradale: 3,8 secon-di per lo scatto da zero a 100 km/h. La velocità massima può superare i 300 km/h.
DANIELE MOLGORAAssessore provinciale al Turismo
Competizione sportiva, spettacolo, occasione di divertimento, oppor-tunità per far conoscere il nostro territorio e le sue tante eccellen-ze in fatto di natura, cultura, sto-ria, enogastronomia, ospitalità e tradizioni. La Freccia Rossa è tutto questo: un grande evento che ogni anno richiama moltissimi visitatori, appassionati e semplici spettatori, favorendo il comparto del turismo bresciano e mettendo a frutto le al-te potenzialità della nostra offerta ricettiva. Del resto è un evento uni-co nel suo genere, simbolo di pre-stigio nazionale e occasione per ri-cordare degnamente le glorie dei grandi piloti del passato che hanno fatto la storia dello sport a bordo di indimenticabili automobili.
ALDO BONOMIPresidente Aci Brescia
La Mille Miglia non si ripete mai uguale a se stessa. E anche quest’an-no, già si vive uno spirito nuovo. Le nuove emozioni sono date dalle nuove tappe previste, dai nuovi con-correnti iscritti alla manifestazione, da automobili sempre più importan-ti e dalla voglia di rivivere, seppur in piccolo, le emozioni dei grandi piloti del passato. Sono emozioni che ani-mano tutti gli equipaggi di oggi e tutto questo fa sì che i veri sportivi e, soprattutto, i grandi appassionati, non trovino mai ripetitiva la parte-cipazione all’evento. Questo poi, è particolarmente vero per i bresciani che, a tutto quanto detto, aggiun-gono un particolare in più: la Mille Miglia è loro. E mi pare una questio-ne fondamentale.
La nuova SLS AMG Gt3 “Ali di gabbiano” La mitica Mercedes SRL “Ali di gabbiano”
06 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
di Luciano Zanardini
Una sera, una notte dal sapore parti-colare. il 30 aprile Brescia è pronta a vivere la seconda Notte Bianca, par-tendo dal successo dello scorso anno. Si annuncia un evento in grado di por-tare nelle piazze migliaia di persone e di far vivere a Brescia qualche ora da metropoli. Una notte di musica, tanti spettacoli in uno e l’attesa di Brescia per la Mille Miglia. “La prima Notte Bianca – spiega Alessandro Casali, presidente del Comitato organizzato-re – ha portato in piazza oltre 70mila persone, a dispetto della pioggia inces-sante. Oggi è un appuntamento fisso per Brescia, un’occasione per unire la
musica alla passione per questa magi-ca corsa”. La musica, gli artisti di stra-da, l’esposizione di auto d’epoca (130 Ferrari in corso Garibaldi) e l’apertura dei negozi: sono questi gli ingredien-ti di una ricetta vincente. Da piazzale Arnaldo al Museo Santa Giulia, tutta Brescia si “accenderà” per una notte di festa dedicata alla Freccia rossa. Numerosi gli artisti di strada che, con i loro spettacoli itineranti, animeranno gli angoli più suggestivi del centro sto-rico, con negozi, musei e locali aperti fino a notte fonda. La Città diventerà ancora una volta un grande palcosce-nico a cielo aperto sul quale si esibi-
ranno interpreti di assoluto rispetto. il nome di punta è certamente Noemi, la cantante che si era fatta conoscere al grande pubblico nella seconda edi-zione del programma X-Factor e che quest’anno ha partecipato all’edizione di Sanremo con “Per tutta la vita”. No-emi ha lanciato due brani che hanno scalato le classifiche italiane: “Bricio-le” e “L’amore si odia” (cantata assie-me a Fiorella Mannoia). Non sarà so-lo la voce di Noemi a scaldare il cuore dei bresciani: nelle piazze del centro cittadino saranno, infatti, presenti più di cento artisti. in piazza Vittoria spa-zio all’esposizione di auto d’epoca e
al concerto dei Beatlesiani d’italia Associati. Laura e Silvia Squizzato, le gemelle bresciane inviate di “Mezzo-giorno in famiglia”, saranno le madri-ne della serata. Per il secondo anno la Notte Bianca della Mille Miglia, che nasce da un progetto del Comune di Brescia in sinergia con la Mille Miglia, si svolge con la collaborazione di ra-dio Voce, partner dell’evento.in prima linea con le Mille Miglia il consorzio Brescia centro, perché og-gi chi propone o fa iniziative nel cen-tro storico ha proprio come partner il Consorzio. Si tratta di una realtà no profit istituita quattro anni fa con ot-
Brescia La città in festa
La musica, gli artisti,
le auto d’epoca
U
Proposte musicali, animazioni, spettacoli in strada, negozi aperti e auto storiche (130 Ferrari in corso
Garibaldi): ecco gli ingredienti di una ricetta vincente. radio Voce (88.3/88.5), partner dell’evento
Aliprandi Arredi
Uniti da una storia comune: il 1927. Se nel 1927 nac-que la prima edizione delle Mille Miglia, nel corso dello stesso anno vide la luce a Gussago anche la ditta Aliprandi Arredi. Oggi i due marchi costituiscono per l’edizione 2010 della corsa storica un binomio: per festeggiare la Mille Miglia, infatti, Aliprandi Arredi mette in vetrina una replica della Baby Bugatti (guar-da caso del 1927), come dire che il settore dell’arre-damento si sposa con le automobili storiche. L’idea nasce dal desiderio di presentare qualcosa di diverso da legare alla Mille Miglia.Su un piedistallo all’interno dello showroom di Ali-prandi Arredi in via Vittorio Emanuele II, 2 a Brescia il design di qualità incontra, dal 22 aprile fino al 10 maggio, le quattro ruote. Così Giambattista Alipran-di e il figlio Flavio danno una sorta di benvenuto alla Mille Miglia storica in uno dei negozi per longevità e per qualità più storici della città. Uniti da una passione comune: i motori. Il legame di Giambattista (classe 1930) con le macchine ha origine nella sua infanzia, quando già all’età di 5 anni accor-reva con il padre a veder sfrecciare le automobili in città. Nella testa riaffiorano i ricordi e il fermento di quegli anni per l’evento Mille Miglia. Per quanto ri-
guarda la macchina in vetrina, bisogna precisare che la Bugatti costruì soltanto 499 esemplari della Baby modello 52 fra il 1927 e il 1930. In America furono anni di benessere, visto che la Grande Depressione degli anni Trenta era ancora lontana. Gli acquiren-ti erano personaggi ricchi e famosi: principi eredi al trono piuttosto che rampolli di banchieri e industria-li dell’alta società. La Baby raggiungeva i 17 km/h, mentre il modello standard toccava i 210 km/h. Co-me del resto le originali, nemmeno le Baby Bugatti sono pensate per gareggiare nel cortile di casa. Le preziose riproduzioni di quello che si può considerare a tutti gli effetti un oggetto ineguagliabile si basa-no su una Baby Bugatti autentica (realizzata da una ditta olandese) acquistata a un’asta a Londra. Scoc-ca e carrozzeria sono costruite a mano, le ruote so-no in alluminio fuso, gli interni e le cinghie esterne in pelle, il radiatore in ottone cromato. All’interno dell’esposizione i visitatori potranno vedere da vici-no anche una sedia della Ferrari firmata da Michael Schumacher.Uniti da una tradizione: il marchio italiano. Se la Mille Miglia rappresenta uno dei brand italiani più conosciuti nel mondo, il negozio Aliprandi ha fra i
suoi punti di forza proprio i marchi italiani: Flexform, Flou, Poliform, Salvarani, Varenna e Rimadesio, so-lo per fare alcuni nomi dell’arredamento di qualità made in Italy e apprezzato a livello internazionale. A oggi nella guida dell’azienda si sono succedute ben quattro generazioni.La genesi risale, come abbiamo già anticipato, al 1927, quando Giovanni Aliprandi, dopo aver appre-so l’arte del falegname, apre a Gussago un’attività in proprio. In un piccolo laboratorio con artigiani specializzati è fra i primi a costruire mobili in tam-burato e impiallacciato. Nel 1950 i tempi richiedono un’inevitabile evoluzione per adeguarsi all’industria-lizzazione della produzione mobiliera, Aliprandi op-ta così per il ramo commerciale. Il figlio Giambattista si affianca al padre per occuparsi di questo nuovo indirizzo. L’azienda cambia identità, ma mantiene un laboratorio. Nel 1961 viene ampliato il vecchio fabbricato, mentre nel 1964 viene aperta l’attuale filiale in via Vittorio Emanuele II a Brescia. Nel 1970 nasce Aliprandi Arredi con Giambattista e il figlio Flavio e con un nuovo logo aziendale che raffigu-ra la lettera A di colore rosso. Come la Mille Miglia verrebbe da dire.
In vetrina una replica della Baby Bugatti
Laura e Silvia Squizzato
Notte Bianca
Notte Bianca
07LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
to soci fondatori che sentivano il biso-gno di fare marketing urbano, di agire uniti e di riportare Brescia, città capo-luogo, ad essere polo attrattivo di tutta la provincia. Nel tempo il Consorzio ha avuto diversi riconoscimenti, non ultimo quello della regione Lombar-dia. Da due anni il presidente è Fran-cesca Guzzardi, gli associati sono 180. Per il Consorzio non è solo una serata di lavoro, ma soprattutto raffigura il momento di accoglienza della Notte Bianca con i negozi aperti fino alle 23. È stato stretto un accordo con il grup-po Mille Miglia per una carta sconti del 10% riservata a tutti coloro che la
Aliprandi Arredi
presentano nei negozi che aderiscono all’iniziativa. Anche per quest’anno è stato pensato un concorso vetrine dedicato a tutti i negozi. in passato il Consorzio ha sviluppato con succes-so le aperture del giovedì sera, che si sono poi rivelate difficili da mantene-re per i commercianti anche perché diventava troppo il sacrificio con un inevitabile calo di partecipazione, di volta in volta, dei negozi. Potendo usufruire della legge 30 della regio-ne, che consente l’apertura festiva, il Consorzio ha pensato di convogliare tutto il suo impegno nelle domeniche di apertura.
Una card per gli sconti
Il marketing della Freccia Rossa“coccola” equipaggi e ospitiIl marketing territoriale della Mille Miglia è stato pensato in collaborazione con il Comune di Brescia, la Provincia, la Regione, Bresciatourism, Cciaa Bre-scia, Ascom, Confersecenti e Consorzio Brescia centro. La carta sconti Mille Miglia consente di ricevere uno sconto (10%) negli esercizi convenzionati. La carta è stata distribuita al Comitato d’onore, ai giornalisti italiani e stra-nieri, agli sponsor nazionali e internazionali, agli ospiti e agli equipaggi. I negozi, gli hotel e i centri benessere che aderiscono sono identificati con un adesivo sulla porta e sono elencati sul sito delle Mille Miglia.
Dimensione musica
Dal pop al rock via jazz e bluesLa Notte Bianca si inaugura alle 21 in piazza della Loggia, teatro prin-cipale dell’iniziativa e cornice simbolo della città di Brescia. È questo lo scenario del concerto di Noemi, popolare artista pop passata dal talent show X-Factor al palco di Sanremo, già titolare di un disco di platino. La proposta artistica spazia dalla Rino Gaetano Band, che si esibisce as-sieme a Marco Morandi, fino a Le arance di Bandini gruppo pop swing. L’offerta musicale va dal jazz (Hot Tune) al rock (L’invasione degli omi-ni verdi), fino al classico (Luciano Michelini) e al blues/folk (Veronica & Red Wine Serenander).In piazza Vittoria, invece, ci sono l’esposizione di auto d’epoca e il con-certo dei Beatlesiani d’Italia Associati.
Il programma artistico
Tutta la Notte, ora per oraPiazza Loggia (dalle 21 alle 2.30): conduce Omar Fantini. Dalle ore 21 alle 22 Festa d’apertura; ore 22 concerto pop Noemi; ore 24 Rino Gae-tano Band + Marco Morandi e l’artista bresciana Maya.Museo Santa Giulia (dalle 21.30 all’1): ore 21.30 Marco Lo Russo, fisar-monicista recital solistico classico/jazz; ore 22.30 “Veronica & Red Wine Serenander” - blues, folk, roots music; ore 23.30 Hot Tune jazz.Piazzale Arnaldo (dalle 22 alle 3): conduttore cabarettista comico Omar Fantini che interverrà durante la serata ad ogni cambio palco; dalle 22 alle 22.40 “Rivelardes” (rock); ore 22.50-23.30 “Le arance di Bandini” pop, swing; ore 23.40/00.10 – Massaroni Pianoforti pop cantautorale; ore 00.15-01.15 “Sugar ray dogs” – rockabilly; ore 01.25-02.20 “Atletico Defina” rock; ore 2.30-3.30 – “L’invasione degli omini verdi” hardrock.
Notte Bianca Noemi
08 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Rossi-Battioni su Fiat 509S al Passoo della Futa
M
di Mauro Toninelli
Mille Miglia, quella di una volta, quel nome che evoca rombi, motori e imprese al limite dell’umano, tal-volta quasi eroiche. La Mille Miglia, la gara, quella che è rimasta nella memoria perché richiamava i gran-di piloti (Taruffi, Ascari, Nuvolari, Castellotti, Fangio…), anche quelli della Formula 1, che non disdegna-vano di sedersi su queste automobi-li per correre tra le gente, ha inizio nel 1927.Per la verità l’inizio è una manife-stazione “piccola” con 77 equipaggi in partenza e soltanto 55 quelli che arrivarono alla fine. Già dalla prima edizione sono palesi a quasi tutti le potenzialità e le possibilità di suc-cesso per la corsa destinata a diveni-re fondamentale a livello nazionale e internazionale. Per questa gara, svol-tasi nei giorni tra il 26 e 27 marzo, si racconta che almeno 25mila mili-ti furono schierati lungo il percorso per tenere a bada gli spettatori sul ci-glio della strada, grossa preoccupa-zione che agitava gli organizzatori, mentre sulle strade aperte al norma-le traffico i piloti, da regolamento di gara, avrebbero dovuto “osservare
il regolamento di Polizia Stradale”. Nel periodo fascista lo stesso Mus-solini si rese conto dell’importanza della manifestazione, nell’ottica di una promozione di concetti e idee, cose che in quel periodo storico era abbastanza usuale anche se alcune case produttrici di automobili stra-niere che non condividevano la po-litica italiana e l’utilizzo che la stes-sa faceva di eventi e manifestazioni, principalmente sportive, si ritira-rono. Disertarono le case francesi e inglesi. restarono ovviamente le autovetture “made in italy” come Fiat, Lancia e Alfa romeo e le tede-sche Mercedes e Bmw. Nel 1939 la Mille Miglia non si svolse. Nel 1940, dopo aver nuovamente convinto Mussolini dell’importanza della ma-nifestazione, si svolse un’edizione speciale della corsa con un trian-golo territoriale che non raggiun-geva, come è successo poche altre volte, roma ma toccava solamente Brescia, Cremona e Mantova. Dopo quella edizione, la numero Xiii, la corsa venne nuovamente sospesa e riproposta solo a guerra conclusa, il 21 e 22 giugno 1947. La Mille Miglia,
da un punto di vista organizzativo divenne una scommessa vinta, per l’Automobile Club di Brescia e per lo Stato democratico e repubblica-no. Da allora in poi la manifestazio-ne si è ripetuta fino al 1957 quando gli equipaggi in partenza furono 297. Ma quella edizione si ricorda perché a Guidizzolo, a meno di 40 chilome-tri dal traguardo, Alfonso de Porta-go uscì di strada per lo scoppio del pneumatico anteriore sinistro, cau-sando la morte di dieci spettatori e perdendo la vita assieme al copilota Edmund Gurner Nelson. Tre giorni dopo, il Governo italiano decretò la fine della Mille Miglia e, assieme, delle corse su strada aperta.Si chiuse così una delle gare più im-portanti a livello internazionale, che ha generato anche repliche come quella sulle coste libiche, toccando Tripoli, o quella in sud America. Fine di un sogno che aveva un forte im-patto popolare; fine di un sogno di gente che accorreva lungo le strade per inseguirle e probabilmente fan-tasticare sull’ipotesi di trovarsi loro, un giorno, alla guida di quelle favo-lose automobili.
ieri: alla guidai migliori piloti
della storia
La gara Bolidi irraggiungibili
Nata nel 1927 con 77 equipaggi al via, fu sospesa definitivamente nel 1957 a causa
di un grave incidente mortale a Guidizzolo
Ieri & Oggi
Abeni Renzo Gioielleria - OreficeriaPiazza V. Veneto, 21 - Tel. 030 2770305 - Gussago (BS)
09LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Oggi: la garaè tra Vipe nomi notiripresa dopo vent’anni, la competizionenon è più all’insegna della velocitàma della regolarità
La rievocazione Tra mito e immagine
P
di Mauro Toninelli
Per diversi anni il marchio e l’imma-gine mitica della Mille Miglia, ricca di aneddoti come quello epico di Nuvola-ri, per cui si racconta che in una delle edizioni corse l’ultima parte della gara con i fari spenti per non essere visto da chi lo precedeva, o la leggenda del conte Giannino Marzotto che si dice corresse con la giacca e la cravatta sotto alla tuta da pilota, rimasero ac-cantonati.Nel 1977 venne proposto, in occasione del 50° anniversario della nascita della corsa, un rally Mille Miglia, sulla falsa riga dei tentativi fatti nel ’58, ’59 e ’60, per tentare di salvare la gara dopo la decisione del Governo di sospenderla, in conseguenza dell’incidente occor-so ad Alfonso de Portago. E sempre per quella occasione di festa fu pen-sata una rievocazione della corsa da Brescia a roma e ritorno, riservando-la alle vetture storiche e stilando la classifica finale sulla base dei risultati nelle prove di precisione disposte lun-go il percorso. Questa corsa ebbe un grande successo e la gente accorse nu-merosa lungo le strade per vedere le automobili storiche. il successo fece sì che, a fianco dell’Aci, si creasse un
gruppo di appassionati che lavorasse costantemente alla competizione.Nel 1982 si preparò la seconda rie-vocazione storica (che fu la prima a ripartire dalla tradizionale pedana in viale Venezia). L’iniziativa sportiva si replicò nel 1984 e nel 1986. il succes-so di iscrizioni, passate dalle 220 del 1982 alle 350 del 1984, costrinse nel 1987 ad abbandonare la periodicità biennale in favore di quella annuale. La decisione fu molto apprezzata dagli appassionati che risposero inviando quell’anno ben 580 domande di par-tecipazione.Per motivi organizzativi e di sicurez-za, le domande accettate sono state sempre meno di quelle effettivamen-te presentate.La rievocazione storica eredita dalla Mille Miglia di velocità non solo i sim-boli e alcuni punti del tracciato, ma anche lo spirito. La manifestazione di oggi mira a esaltare l’agonismo sotto forme diverse, non più dannunziana-mente legate alle prestazioni pure ma sapientemente coniugate con il diver-timento e il turismo. Con un’osserva-zione ulteriore. Se da un lato resta una manifestazione storicamente impor-
tante, significativa per le automobili e per la gente che nuovamente accorre festante lungo le strade, dall’altro ha preso sempre più piede l’aspetto di immagine e di marketing che, in un mondo come quello attuale, ha ov-viamente la sua importanza, anche se non deve giungere a sostituire il vero centro della corsa, quelle automobili che da sempre hanno fatto sognare gli italiani e non solo. Appassionando per il suo odore di olio, di sudore e di pioggia, rendendo ancor più mitica la prestazione del pilota.La gara ha ormai raggiunto un’impor-tanza tale che la presentazione delle ultime edizioni ha toccato tappe im-portanti come Zurigo, Abu Dhabi e il Sud Africa.il marchio della gara, ora simbolo nel mondo di una realtà, nasce, quasi per caso, dalla freccia che venne utilizza-ta come indicazione di percorso. Oggi non serve più ad indicare il percorso della gara ma indica il percorso per un mondo che, molti osservano, sembra vivere al lato, al di fuori e sopra quel-lo dei comuni mortali che, come du-rante la gara, possono solo osservare dai lati della strada.
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11
I bresciani cominceranno a vedere le vetture partecipanti alle Mille Miglia, e a incrociare equipaggi e accompa-gnatori di tutte le nazioni, da mercole-dì 5 maggio. Questo perché alla Fiera di Brescia si svolgeranno, con inizio alle ore 9 di quel giorno, i primi passi indispensabili ai fini della regolarità della gara e cioè le verifiche sportive e tecniche, la consegna dei numeri di gara e del road-book. Questa fase du-rerà fino alle 22 quando subentrerà la custodia notturna delle vetture in ga-ra e il posteggio di carrelli e bisarche negli spazi della Fiera.Il giorno seguente, giovedì 6 maggio, le dette procedure riprenderanno alle 7.30 mentre, per chi le ha già assolte, comincerà la seconda fase: dalle 8.30 il trasferimento delle vetture in piazza Loggia per la punzonatura e la conte-stuale esposizione delle stesse nelle piazze e nelle aree dedicate del cen-tro cittadino. Alle 10 avrà luogo la be-nedizione di una rappresentanza delle vetture in piazza Paolo VI.Chi prima, chi poi, tutte le 375 vetture verificate dovranno essere “punzona-te”. Molto semplicemente, la punzona-tura altro non è che l’apposizione sul piantone dello sterzo di un filo metalli-co chiuso da un sigillo di piombo che, schiacciato con il punzonatore (una sorta di pinza) viene marchiato con il logo dell’Aci e con la sigla e anno del-la Mille Miglia.La prima vettura dell’edizione 2010 della “corsa più bella del mondo” prenderà il via alle 19.30 dalla pedana appositamente posizionata in viale Venezia. Da lì, il via al percorso che, anche quest’anno, prevede il minitour del centro cittadino. In effetti sarebbe
Brescia Alfa e omega della manifestazione
Idi Mario Bruni
Verifiche,partenza,e arrivo
stato impensabile privare i tanti ap-passionati che, indifferenti al tempo, si accalcheranno lungo le vie toccate dalla “carovana”, della gioia di veder passare i “bolidi di una volta”. Viale Venezia, dicevamo, quindi largo Torre-lunga, la spettacolare salita al Castel-lo di via Brigida Avogadro e poi giù, lungo la via del Castello fino a Porta Trento. Imboccata via San Faustino, le macchine raggiungeranno piazza della Loggia e percorrendo via Dieci Giorna-te entreranno in corso Zanardelli. Lo spettacolare percorso proseguirà in corso Magenta fino a piazzale Arnal-do per rientrare in largo di Torrelunga, scendere da via Fratelli Lechi fino a via Mantova. Viale Piave, viale della Bor-nata, viale Santa Eufemia, le ultime tre arterie del lungo saluto alla Città con i piloti che però staranno già pensando alla prima tappa, Bologna. La prima vettura raggiungerà piazza Maggiore e piazza Galvani della città felsinea verso le 00.30 anche se prima saranno stati attraversati i comuni di Desenza-no, Sirmione, Pozzolengo, Solferino, Castel d’Ario, Ostiglia e Cento.Per quanto riguarda il ritorno, è previ-sto che la prima vettura salga la rampa conclusiva verso le 22.30 di sabato 8 maggio. Questo il percorso che le vet-ture seguiranno per raggiungere viale Venezia: via della Volta, lo svincolo au-tostradale Brescia Centro e quindi via Borgosatollo. La carovana, imboccato viale Duca d’Abruzzi, proseguirà lun-go via Luigi Cadorna fino a via Duca d’Aosta e, da lì, viale Piave e quindi la rampa in viale Venezia.Domenica 9 maggio la chiusura della Kermesse con la Cerimonia di premia-zione al Teatro Grande.
LA VOCE DEL POPOLO30 APrILE 2010
La punzonatura in piazza Loggia
Anche quest’anno si rinnova il tradizionale appuntamento con la Freccia rossae i suoi momenti pubblici.In piazza Loggia la punzonatuta
Il percorso
La Mille Miglia si sviluppa in diverse importanti fasi, alcune delle quali riservate agli addetti ai lavori (le
verifiche tecniche e sportive, per lo più alla Fiera di Brescia, in via Caprera),
altre “pubbliche”, nelle vie della Città. Tra queste ultime, gli appassionati
aspettano con impazienza la “punzonatura”, fondamentalmente l’unico momento in cui è possibile ammirare, nei
minimi dettagli, le storiche vettureche parteciperanno alla successiva,
straordinaria gara di regolarità
12 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Il percorso Brescia-roma-Brescia
La Freccia rossa in corsa lungo il “museo” italia
Centosettantuno. Tanti, per gli amanti dei numeri, sono i comuni che saranno attraversati dalla Mil-le Miglia edizione 2010. L’organiz-zazione, non senza suscitare la vi-va protesta di quelle realtà escluse dalla carovana della Freccia rossa, ha pensato a un percorso che si sno-da in una sorta di grande “otto”; tra Brescia e roma con un incrocio, come già avvenuto in tante edizioni, a Bologna. Le grandi escluse, Ferra-ra e ravenna, male hanno digerito l’esclusione, arrivando a minacciare l’indizione di una manifestazione “al-tenativa”. Discesa la pedana di par-
Ctenza di Viale Venezia, i partecipanti alla 27ª rievocazione storica, percor-reranno un breve circuito tra le vie più suggestive del centro storico di Brescia. Largo Torrelunga, via Brigi-da Avogadro, via del Castello, Por-ta Trento, via San Faustino, piazza della Loggia, via Dieci Giornate, via Zanardelli, corso Magenta, piazzale Arnaldo, ancora largo Torrelunga, via Fratelli Lechi, via Mantova, viale Piave, viale Bornata, via S.Eufemia e, poi, l’addio a Brescia per l’inizio della lunga cavalcata verso roma. A Desenzano, sul lungolago Cesare Battisti il primo controllo orario e
di Massimo Venturelli da qui, altra tappa gardesana a Sir-mione per un controllo timbro. La corsa lascerà la terra bresciana per far tappa a Solferino per un nuovo controllo timbro in piazza Castello. Ancora un controllo, per l’ennesi-mo timbro, nel mantovano a Castel d’Ario. Ad Ostiglia il saluto anche alla Lombardia prima di immetter-si in terra emiliana con il passaggio a Cento, dove nella centralissima piazza Guercino è previsto un nuo-vo controllo timbro. L’arrivo delle prime vetture a Bologna è stato pre-visto intorno alle 0.30 del 7 maggio. Anche nella città felsinea le vetture, nonostante l’ora notturna, daranno vita a una passerella tra le vie del centro storico, con tappa in piazza Viii Agosto per un controllo orario. Nel capoluogo emiliano piloti, vettu-re e persone al seguito avranno mo-do di riposarsi dopo le fatiche della
tappa iniziale, prima della riparten-za fissata per le 7.30. A imola, la ca-rovana della Mille Miglia è attesa a un’interessante divagazione rispetto al percorso stradale. Le vetture per-correranno il Santerno dedicato a Enzo e Dino Ferrari. Sulla pista che ha visto trionfare più volte le rosse di Maranello, ma che è stata anche teatro di tragedie, come la morte di Ayrton Senna, le vetture partecipanti dovranno sottoporsi a un nuovo con-trollo orario prima di riprendere la marcia verso lo “sconfinamento” nel-la repubblica di San Marino. Sulla rocca del Titano un controllo tim-bro “spingerà” i partecipanti verso la tappa di Urbino, nelle Marche. Nella città che ha dato i natali a raffael-lo, nuovo controllo orario in piaz-za Mercatale. Sempre sul filo della cultura è la tappa successiva della corsa. Lasciato il ducato dei Molte-
Uno dei dati che, oggi come in passato, concorre alla fortuna della Mille Migliaè la possibilità di disegnare un percorsoche attraversa località dense di storiae di cultura. L’ abbinamento cultura-motori appassiona. Tantissima è la gente che, come a Roma, si affolla all’arrivo delle vetture
Bologna è stata per anni passaggio obbligato della corsa Brescia-Roma-Brescia.
La città felsinea, però, non era mai stata toccata dalle rievocazioni storiche.
La lacuna è stata colmata con l’edizione 2010, anche se la scelta ha fatto discutere,
con una vena polemica, le città escluse
Il percorso
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13LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Anche se si tratta di una rievocazione storica, la Mille Miglia continua a essere una gara di motori, di auto, di piloti. Ovvio che la manifestazione renda omaggio ad alcuni “santuari” del motorismo italiano, come avviene con la prova nell’autodromo Dino ed Enzo Ferrari di Imola
Ancora nel nome e nel segno del cavallino rampante sono le tappe di Maranello
e di Fiorano. Le vetture della Mille Miglia faranno sosta nel museo della Ferrari
e si cimenteranno in una prova speciale sul circuito solitamente utilizzato
dalla squadra corse della F1
Mille miglia, mille tesori
Difficile, tra tutte le località toccate dalla gara, stabile quale meglio rappresenti quel monumento a cielo aperto che è l’Italia. A rappresentare, complessiva-mente, il patrimonio culturale che fa da teatro alla Mille Miglia, Pienza, la città ideale di Bernardo Rossellino che ha dato i natali a Pio II.
Ritorno a Manerbio
Ha la sua partenza e la sua conclusione a Brescia. Ma la Mille Miglia non è so-lo Brescia, è anche tante altre località. Alcune note, altre sconosciute; tutte si impavesano per il passaggio della Frec-cia Rossa. Tra queste anche Manerbio, nella Bassa bresciana, che dopo decenni riabbraccia la Mille Miglia.
Omaggio al Gianni nazionale
L’Italia ha tantissimi monumenti che le sono invidiati in ogni parte del mondo. A molti di questi, la Mille Miglia ren-de omaggio con il suo passaggio. Ma la corsa passerà anche da Mongidoro, Comune che ha dato i natali a Gianni Morandi, altro “monumento” (anche se della canzone) italiano.
feltro, la Freccia rossa si “lancerà” verso Spoleto. La “corsa più bella del mondo” farà così tappa, per un con-trollo orario, nella città del “Festival dei due mondi”. Particolarmente suggestivo sarà anche il passaggio sul monte Terminillo. La “montagna di roma”, posta a solo un centinaio di chilometri dalla Capitale ha legato il suo nome soprattutto al ciclismo. La durezza delle sue rempe l’hanno trasformata in palcoscenico di alcu-ne imprese epiche. Gli amanti delle due ruote non possono non ricor-dare la travolgente tappa del Giro d’italia 2003 animata dagli scontri tra Garzelli e Simoni. Lasciato il Ter-minillo, che sicuramente metterà a dura prova piloti e vetture, la Frec-ciaa rossa prenderà la direzione di rieti dove sono previsti un control-lo orario e un controllo timbro. La seconda giormata della Mille Miglia avrà termine, come da tradizione, con l’arrivo a roma (prima vettu-ra attesa per le 20.15). La carovana, attraversata la Città, si concentrerà in Vaticano per la parte pubblica del momento romano. Gli appassionati e i curiosi avranno così modo di toc-care quasi con mano la fatica fisica di macchine e piloti. Da Villa Bor-ghese, nella primissima mattinata dell’8 maggio, la ripartenza in dire-zione Brescia. il percorso del ritorno
si snoderà tra Lazio, Toscana, Emilia romagna e Lombardia. ronciglione, radicofani, Pienza, Siena, Firenze: oltre che località ricche di storia e di cultura hanno rappresentato, ne-gli anni, passaggi che hanno fatto la storia della Mille Miglia, così come l’hanno scritta i passi della Futa e della raticosa. La Freccia rossa fa-rà poi tappa in un’altra località che ha dato i natali a un italiano che, nel suo campo, ha dato lustro al Paese. il passaggio per Monghidoro, dove’è previsto un controllo orario, può essere letto come un omaggio della Mille Miglia a Gianni Morandi. Un nuovo passaggio per Bologna, previ-sto per le 17, aprirà la via di Brescia alle vetture ancora in gara. Prima del ritorno in Città la carovana pas-serà per Maranello e Fiorano, loca-lità che non necessitano di presenta-zioni perché già nel nome evocano il mito Ferrari. reggio Emilia, Parma, Casalmaggio, Cremona e Manerbio saluteranno il rapido passaggio delle vetture e dei piloti ormai proiettati sul traguardo di viale Venezia. Cen-tosettantuno, si diceva, le località attraversate dal “museo viaggiante” della Mille Miglia. Città d’arte e lo-calità meno note che costituiscono quel museo permamente che tutto il mondo invidia, al pari della Freccia rossa, all’italia.
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È il pilota che quando si parla di Mille Miglia viene in mente per primo, sia per il numero di vittorie conquistate sia per la simpatia e disponibilità che lo contraddistinguono. E fa parte di quel ristretto circolo di partecipanti che può anche fregiarsi di un passa-to nel settore che va al di là delle auto storiche. Giuliano Canè, infatti, è un nome dell’automobilismo anni Settan-ta e Ottanta, prima della regolarità e poi nei rally. In più, il suo medagliere è ricco di riconoscimenti in questa di-sciplina. Poi arriva un momento in cui si deve decidere cosa fare da grandi, e Canè ha rinunciato al professionismo che gli era stato offerto per gli affetti familiari e per l’azienda di famiglia.Ma l’automobilismo, quando è prati-cato a certi livelli, resta comunque nel sangue e quando a fine anni Ottanta alcuni amici appassionati di manife-stazioni di auto storiche l’hanno invi-tato ad avvicinarsi a quel mondo, la tentazione è stata troppo forte per lui. Il rientro è con la Mille Miglia datata 1991 in squadra con l’allora direttore di AutoCapital Luca Grandori. Prima prova, secondo classificato. Niente male. Anzi, così bene che l’anno do-po si iscrive nuovamente alla Freccia Rossa, solo che al posto di Grandori ha come navigatore la moglie, Lucia Galliani, e come vettura una Bmw
Protagonisti Giuliano Canè
I coefficientipenalizzanole macchinepiù “giovani”
È
di Mario Leombruno
507 datata 1957 invece della Bmw 503 del 1956 con la quale l’anno pri-ma aveva raggiunto il gradino di mez-zo del podio.“Tante le soddisfazioni da allora – ri-corda Canè –. Ho partecipato a in-numerevoli altre competizioni di re-golarità in Europa ed extraeuropee, dall’Argentina al Giappone e posso dire di aver ottenuto sempre grandi soddisfazioni, anche se la prima vit-toria nella Mille Miglia, con mia mo-glie, beh..., quella è stata straordina-ria, un’emozione che non ti dimenti-chi più”.È uno sportivo, quasi un innamorato dell’automobilismo, e anche le criti-che che fa, costruttive, sono tipiche di chi vuole bene e invita a fare di più.“Oggi, uno dei problemi della Mille Miglia – sostiene Canè – sono i coef-ficienti. Sono calcolati con una formu-la matematica che considera diversi fattori ma, secondo me, il risultato è troppo penalizzante per le automobili di più recente fabbricazione. Tutti sap-piamo che alla Freccia Rossa posso-no partecipare solo vetture che erano in produzione negli anni della gara di velocità. Ma all’interno di questo ri-stretto gruppo di splendide vetture, si è creata una frattura troppo pro-fonda tra veicoli pre e post conflitto mondiale. E questo, in realtà, penaliz-
za non solo le vetture ma anche lo spi-rito della gara. Faccio un esempio: la Ferrari ha modelli che hanno fatto la storia di questa competizione ma oggi le vetture con il Cavallino non hanno molte possibilità di vincere in quanto il coefficiente le penalizza per essere del dopoguerra. Al contrario, l’anno scorso la Mille Miglia l’ha vinta la Bu-gatti. Nulla da dire sui piloti con i quali mi complimento, però la Bugatti non ha avuto alcun significato nella storia della corsa”.Canè, della Mille Miglia ricorda le emozioni sportive ma anche quelle umane. “Con i partecipanti, e anche con il pubblico di appassionati – as-sicura il pilota –, con il tempo si crea un legame di amicizia. È il valore ag-giunto che trovo nella Freccia Rossa. Certo, mi piacerebbe guidare macchi-ne sempre diverse per conoscere tut-te le vetture che hanno fatto la storia della gara, che poi è la storia dell’auto-mobilismo ma, in fondo, ciò che conta è che si tratta di una manifestazione che va al di là del risultato, pur impor-tantissimo, perché non dimentica mai il rapporto tra le persone”.E quanto all’edizione 2010, “ci sono avversari e macchine importanti, ma io sarò competitivo al massimo”.Giuliano Canè e la moglie Lucia Gal-liani vogliono il decimo titolo.
L’equipaggio Canè-Galliani, coppia fissa nella Mille Miglia e nella vita, ha giàvinto nove volte la competizione.L’edizione 2010 li vede al via con unaBmw 328 Mille Miglia Coupé datata 1939, un’ottima macchina, un ottimo coefficiente, e una gran vogliadi raggiungere “cifra tonda” quantoa trofei ma gli avversari sono tantie agguerriti pure loro
LA VOCE DEL POPOLO30 APRILE 2010
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La Mille Miglia non è solo una gara per autovetture, è (è sempre stata) anche un’impresa resa possibile dalla teme-rarietà di tanti. Ci sono volti che, al pari delle auto, hanno fatto la storia di questa gara. indimenticabili, e non soltanto perché immortalati dai foto-grafi, sono quelli di Nuvolari, Fangio, Stirling Moss, Marzotto...Anche la rievocazione, che quest’anno taglia il traguardo delle 28 edizioni, ha i suoi volti e uno di questi è sicuramen-te quello dell’avvocato bresciano Fla-minio Valseriati. Non sono solo i baffi “old style” a farne uno dei personaggi
il fascinodell’impresa
eroicail noto avvocato bresciano,
con le sue 18 partecipazioni, è unodei volti della rievocazione storica
Ldi Mauro Toninelli
di spicco della manifestazione. È un titolo che gli deriva dal numero delle partecipazioni e dai risultati conse-guiti in questi anni. Sicuramente della Mille Miglia è un testimonial d’eccel-lenza, da sentire.Con 18 partecipazioni e due vitto-rie alle spalle cosa si prova a par-tecipare alla Mille Miglia?“Anzitutto è un piacere e una gioia. Fa piacere partecipare a una gara che è entrata nella leggenda, anche se quel-la attuale è una Mille Miglia profon-damente diversa rispetto a quella che vide la presenza di eroi leggendari.
Vivere questa rievocazione fa sentire, con la dovuta autoironia, eroi.”Quale edizione, fra quelle disputa-te, ricorda in modo particolare?“È scontato rispondere che ricordo con maggior piacere le edizioni che ho vinto: quella del 1989 con la mia Mer-cedes “Ali di gabbiano” (con l’amico fraterno Antonio Favaro, ndr) e quel-la del 1997 con mia moglie. Quell’an-no ero pilota ufficiale della Mercedes e avevo un seguito imponente”.Cosa significa guidare automobi-li storiche? “Significa un misto di sensazioni che ha il profumo dell’olio di ricino. Fino al 1957 le automobili erano lubrifica-te con l’olio di ricino che corrodeva i motori. Sta di fatto che aveva un odo-re particolare e quando la Mille Miglia partiva lasciava un aroma, qualcuno direbbe odoraccio, caratteristico. È
Protagonisti Flaminio Valseriati
una sensazione olfattiva incredibile che rievoca tutto. Per quel che concer-ne le differenze di guida, dire che c’è un abisso è dire poco. Guidare un’auto storica significa essere deliziosamente masochisti, perché la macchina frena poco o nulla, non tiene la strada, gli pneumatici sono stretti, il motore, stu-pendo, fa quello che può per i suoi 80 anni, è scomodissima, quando piove si prende l’acqua...”Che cosa regala Brescia alla Mille Miglia e cosa dona, invece, la ma-nifestazione alla Città?“Credo che quello tra la Città e la corsa sia un rapporto di recipro-cità. La Mille Miglia può essere un indice di eccellenza di Brescia nel mondo. Già in passato la fama era notevole. Per Brescia è la rievoca-zione di un evento leggendario di altri tempi”.
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Obiettivo rosa: la “Coppadelle dame”in palio, per l’equipaggio femminileprimo classificato, un trofeo dedicatoe Franca Boni ne ha collezionati 11
Protagonisti Franca Boni
La gara era iniziata da poco più di un’ora quando lungo il tragitto tra San Martino della Battaglia e rivoltella, un razzo sparato dai tifosi è penetra-to nell’abitacolo della vettura colpen-do Franca Boni a un occhio e ferendo lievemente la figlia, Monica Barziza. È trascorso praticamente un anno da quel 14 maggio 2009, e se Franca Boni ha recuperato solo in parte il danno fisico, lo shock vissuto è ben lonta-no dall’essere superato. E questa è la ragione per la quale non leggiamo il suo nome tra i concorrenti al via nell’edizione 2010 della Mille Miglia.
Ldi Mario Leombruno
Franca Boni, però, ricorda molto be-ne le sue 19 partecipazioni alla Frec-cia rossa, prima di quella dolorosa del 2009, e quasi tutte in compagnia della figlia Monica.“Ogni volta – ci racconta Franca Bo-ni – abbiamo vissuto l’emozione della corsa più bella del mondo strette in un abitacolo da competizione d’altri tempi, e in tutte quelle ore di convi-venza ‘forzata’ abbiamo litigato, di-scusso, chiacchierato e… ‘spettegola-to’. Le corse sono state per noi un’oc-casione unica per conoscerci ancor di più, renderci affiatate come equi-
paggio e, soprattutto, come madre e figlia”. Le chiediamo di raccontarci la sua prima Mille Miglia con Moni-ca, e Franca Boni ci spiega che dopo le sue precedenti partecipazioni, mai coronate da alcun successo, propose a sua figlia, come regalo per la mag-giore età, l’iscrizione alla corsa.“Alla vigilia della partenza ci procu-rammo un paio di cronometri seri perché mia figlia non voleva fare una passeggiata ma una vera gara – rac-conta – e quando la domenica, du-rante la cerimonia di premiazione, sentimmo chiamare i nostri nomi per ritirare la ‘Coppa delle dame’, è solo sul palco che, abbracciandoci, capii che la sorpresa l’avevo avuta io, una bellissima sorpresa!”.Grazie ai numerosi successi ottenu-ti, la coppia Boni-Barziza è stata per sei anni equipaggio ufficiale Bmw, “il
che ci ha permesso – sorride soddi-sfatta – di correre con una splendida 328 del Museo di Monaco di Baviera. Correre con un’auto barchetta invece che con la nostra cara vecchia Lancia Aprilia, è stata tutta un’altra emozio-ne: senti la gara sulla pelle e senti il calore del pubblico. La bellezza e le emozioni della Freccia rossa, infat-ti, sono le città, i passi appenninici, gli scenari suggestivi ma soprattut-to gli appassionati spettatori che il giovedì mattina girano tra le auto e i piloti, toccando le carrozzerie, foto-grafando questi gioielli, chiedendoci autografi quasi fossimo i discendenti di Varzi, Taruffi, Nivola... che fecero la gara epica. E poi restano con noi lungo tutto il percorso”.Speriamo di rivedere presto – già nel 2011? –, questo straordinario “equi-paggio rosa”.
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21LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
I concorrenti in gara 375 equipaggi
Così al via
Ordinato in baseal numero Mille Miglia
(ben visibile sulle vetture), nelle pagine che seguono trovate l’elenco completo
dei partecipanti. Letto il numero, un rapido sguardo
all’elenco permetterà di conoscere immediatamente i principali dati relativi alla
vettura che sta passando e alla coppia che la
guida (nome del pilota e del navigatore, e loro
nazionalità). Se un elenco di questo tipo, negli anni
della competizione, avrebbe presentato i più noti piloti,
oggi ad attirare l’attenzione sono soprattutto i
“personaggi”, uomini e donne che desiderano provare l’emozione di
una gara di regolarità. A questa edizione sono iscritti
molti politici. Tra loro, segnaliamo, con il numero
di vettura 335, i ministri Franco Frattini e Stefania
Prestigiacomo. Tra i piloti di professione, con il numero
183, la coppia Coulthard-Hakkinen. E poi lo sciatore
Kristian Ghedina, l’attrice Anna Kanakis, Jay Kay dei Jamiroquai e tanti altri che
vi invitiamo a individuare
Kai Diekmann (D) Martin Roman (D) OM 665 SS 1930
Albert Wetz (L) Romain Collé (L) OM 665 Superba 1927
Johann Georg Fendt (D) Corinna Fendt (D) OM 665 SMM 1927
Boris Bazhenin (RUS) Nadia Bazhenina (RUS) OM 665 Superba 1928
Roberto Gaburri (I) Luigia Tonolini (I) OM 665 Superba 1928
Claudia Gabana (I) Marco Rizzi (I) OM 469S 1930
Sandro Brozzetti (I) Filiberto Brozzetti (I) OM 665 SS MM compressore 1930
Giacomo Matteace (I) Domenico Abbenante (I) SAM C25 F 1925
Manoël Jolly (CH)*TBD TBDAMILCAR CGSS 1926
Giacomo Foglia (CH) Timm Bergold (MC) BUGATTI Type 35 1925
1
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3
5
4
Giuseppe Brevini (I) Franca Tazzioli (I) BUGATTI Type 35 A 1925
Francesco Guasti (I) Alessandro Guasti (I) BUGATTI Type 35 1926
Kyoto Takemoto (J) Junko Takemoto (J) BUGATTI Type 35 A 1926
Andrey Pankovskiy (RUS) Tatiana Pankovskaya (RUS) ALFA ROMEO RL SS 1925
Vittorio Berzero (I) Umberto Berzero (I) AMILCAR CGSS 1927
Andrea Venturelli (I) Paolo Luciano Venturelli (I) BNC 527 Monza 1927
Giuseppe Fiorentini (I) Umberto Fiorentini (I) RALLY ABC Gran Sport 1929
Bruno Roma (I) Primo Ider (I) BNC 527 1100 Grand Sport Monza 1927
Giovanni Moceri (I) Rossella Labate (I) ALFA ROMEO 6C 1500 Super Sport 1928
Angelos Papoulias (GR) Alexandros Papoulias (GR) ALFA ROMEO 6C 1500 Super Sport 1929
6
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Auto &Equipaggi
22 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Bruno Ferrari (I) Carlo Ferrari (I) BUGATTI Type 37 1927
Guido Foresti (I) Pietro Foresti (I) BUGATTI Type 37 A 1927
Frederica Kirkpatrick (GBG) Simon Kirkpatrick (GBG) BUGATTI Type 37 A 1928
Bruno Bresciani (I) Mariano Bresciani (I) BUGATTI Type 40 1929
Giovanni Miozzi (I) Luca Morellato (I) BUGATTI Type 40 A 1928
Mirko Farina (I) Giovanni Sperotto (I) ALFA ROMEO 6C 1750 Super Sport 1929
Luciano Lui (I) Giovanni Colombo (I) FIAT 520 Torpedo 1928
Jack Braam Ruben (NL) Lambertus Vos (NL) BUGATTI Type 43 1928
Wolfgang Erber (A) Viktor Maschessnig (A) LANCIA Lambda Series VII 1927
Haas Helmut (A) Schiep Franz (A) LANCIA Lambda Torpedo 1927
Jürgen Großmann (D) Peter Loescher (D) LANCIA Lambda Casaro Spider 1928
Evert Louwman (NL) Josine Maria van Dorth tot Medler (NL) MERCEDES-BENZ SSK 1929
Scott George (USA) Eddie Berrisford (USA) MERCEDES-BENZ SSK 1928
Friedhelm Loh (D) Michael Bock (D) MERCEDES-BENZ SSK 1929
Albertus A J van den Bergh (D) Günter Arkenau (D) MERCEDES-BENZ SSK 1929
Graham Watts (GB) Rosamond Watts (GB) MG C-Type Midget supercharged 1932
Sergio Dossi (I) Michela Dossi (I) FIAT 508 S 1933
Ivan Bresciani (I) Cristina Manenti (I) FIAT 508 S (motore 108 CS) 1934
Shubun Kitami (J) Tomoko Kitami (J) FIAT 508 S (motore 108 CS) 1934
Norbert Schmitz-Koep (GB) Tosca Schmitz-Koep (D) MG K3 Magnette 1934
Ezio Perletti (I) Enzo Ciravolo (I) FIAT 514 CA 1930
Luciano Caporali (I) Angelo Bologna (I) ALFA ROMEO 6C 2300 GT 1934
Denis Bigioni (CDN) Michael Bigioni (CDN) LANCIA Lambda 1930
Luciano Viaro (I) Mark Gessler (USA) ALFA ROMEO 6C 1500 Gran Sport 1933
Maurizio Piantelli (I) Mario Piantelli (I) ASTON MARTIN Team Car LM7 1931
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Daniel Claramunt (RA) Manuel Eliçabe (RA) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Sergio Sisti (I) Dario Bernini (I) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Flaminio Valseriati (I) Paolo Sabbadini (I) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Bryan Smart (GB) Robert Lancaster-Gaye (GB) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Giordano Mozzi (I) Stefania Biacca (I) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Giuseppe Redaelli (I) Gianandrea Redaelli (I) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Giuseppe Ambrosi (I) Daniela Ambrosi (I) ASTON MARTIN Le Mans 1933
Jaime Pueche (E) Juan Antonio Martin Dominguez (E) ALFA ROMEO 6C 1750 Gran Sport 1931
Fabio Salvinelli (I) Giancarlo Rizzo (I) ALFA ROMEO 6C 1750 Gran Sport 1930
Andrea Vesco (I) Roberto Vesco (I) ALFA ROMEO 6C 1750 Gran Sport 1931
Berend Hulshoff (NL) Iet Hulshoff (NL) ALFA ROMEO 6C 1750GS Testa Fissa 1931
Sergio Tonconogy (RA) Román Goldfarb (RA) ALFA ROMEO 6C 1750 Gran Sport 1932
Axel Marx (CH) TBD8 TBD8 () ALFA ROMEO 6C 1750 Gran Sport 1932
Martin Halusa (GB) Thomas Halusa (GB) ALFA ROMEO 8C 2300 MM 1932
John Shane Houlihan (IRL) John Boland (IRL) ALFA ROMEO 8C 2300 1932
Bernhard Lucas Emmanuel Prins Van OranjeNassau, Van Vollenhoven (I) TBD5 TBD5 ALFA ROMEO 8C 2300 Le Mans 1931
Adrian van der Kroft (B) Joanna van der Kroft (B) TALBOT AV 105 1931
Michael Birch (UAE) John Ruston (UAE) TALBOT AV 105 Works Alpine Car 1934
Ian Powell (GB) Louise Powell (GB) BENTLEY 3_ litre Sports Tourer 1934
Geoffrey Ford (GB) Richard Ford (GB) BENTLEY 4_ Litre Supercharged 1930
Macko Laqueur (B) Jan Kees Kokke (NL) LAGONDA M 4.5 RAPIDE 1934
Bernd Ostmann (D) Thomas Weber (D) MERCEDES-BENZ SS 1930
Alberto Riboldi (I) Andrea Guerini (I) MORETTINI Fiat 508 S 1936
Corrado Minussi (I) Giuseppe Rizzo (I) SIATA 1100 coupé 1940
Giuseppe Boscarino (I) Francesco Scriffignano (I) FIAT 508CS MM 1938
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Matteo Denti (CH) Giancarlo Puddu (I) LANCIA Aprilia 1937
Giancarlo Grossi (I) Guido Ceccardi (I) LANCIA Aprilia 1938
Ugo Gambardella (I) Mauro Preziosa (I) LANCIA Aprilia convertibile 1940
Francesca Grimaldi (I) Laura Confalonieri (I) ALFA ROMEO 6C 2300 Mille Miglia 1938
Jay Iliohan (USA) Tonis Kasemets (USA) ALFA ROMEO 6C 2300 Mille Miglia 1938
Wim Deijs (NL) Geert Jan Peters (NL) ALFA ROMEO 6C 2500 SS cabrio Touring 1939
Juan Tonconogy (RA) Alberto Tonconogy (RA) RILEY Sprite 1936
Pavel Pankovskiy (RUS) Olga Pankovskaya (RUS) RILEY Sprite 1936
xx Ciravolo () Maria Leitner () BMW 328 1937
Maximilian Schöberl (D) Stefan Grundhoff () BMW 328 1937
Ian Robertson () Phillip Jones (D) BMW 328 1937
Kurt Liedtke () Torsten Bursch () BMW 328 1938
Massimo Ermini (I) Lapo Ermini (I) BMW 328 1937
Richard Croul (USA) Massimo Raimondi (I) BMW 328 1937
Ulrich Knieps (D) Hans Hamer (D) BMW 328 1937
Torsten Mueller-Oetvoes (GB) Greg Kable (GB) BMW 328 Frazer Nash 1938
Aldo Bonomi (I) Tarcisio Bonomi (I) BMW 328 1938
Giuliano Cané (I) Lucia Galliani (I) BMW 328 Mille Miglia Coupé 1939
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Auto & Equipaggi
23LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Klaus Draeger (D) Dennis Dremmen (D) BMW 328 Mille Miglia Roadster 1939
Marcel Botterweck (NL) Reiner M. Löslein (D) BMW 328 1939
Adrian van Hooydonk () Leopold Prinz von Bayern () BMW 328 1939
Ludwig Willisch (D) Eric Neubauer (D) BMW 328 1939
Karl Baumer (D) Joschka Fischer (D) BMW 328 1939
Paul Emile Bessade Obadia (F) Samuel Bessade (F) DELAGE D6-70 1936
Mauro Giansante (I) Giorgio Di Felice (I) FIAT Ermini 1100 1946
Silvestro Specchia (I) Roberto Paoletti (I) FIAT 1500 Sport 1945
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Marc Rooker (NL) Mirella Rooker (NL)FIAT Zanussi 750 1948
Luca Maggiorelli (I) Benedetta Maggiorelli (I) GIANNINI 750 Sport 1948
Maurizio Medaglia (I) Elisabetta Turra (I) FIAT 1100 E Monviso 1949
Alberto Bordogna (I) Riccardo Bordogna (I) CISITALIA 202 Coupé Gran Sport 1947
Franco Bandera (I) Michele Bandera (I) CISITALIA 202C Cabrio 1948
Alberto Castelli (I) Riccardo Banchetti (I) CISITALIA 202 SMM 1947
Sergio Borla (I) Edoardo Borla (I) FIAT 1100 S 1947
Marc Newson (GB) Charlotte Stockdale (GB) CISITALIA 202 SMM 1948
Giampaolo Bonechi (I) Giovanna Magi (I) CISITALIA 202 SMM 1948
Roberto Rollino (I) Angelo Rollino (I) FIAT 1100 S 1948
Marco Mattei (I) Gatta Marinella (I) FIAT 1100 S 1948
Michele Cibaldi (I) Enzo Cibaldi (I) GILCO Mariani FIAT 1100 1948
William Scott Russell (USA) Sung An Wang (T) LANCIA Aprilia 1949
Giuseppe Anichini (I) Giampaolo Dugini (I) LANCIA Aprilia 1949
Adolphus Leonardus Jans (NL) Tonnie van Deijne (NL) BRISTOL 400 1948
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Hans Bloemendaal (NL) Dick Bloemendaal (NL) HEALEY Westland 1947
Giuseppe Maggi (I) Giovanni Piepoli (I) ALFA ROMEO 6C 2500 Turismo 1947
Andreas Astaller (D) Daniela Gaillinger (D) HEALEY Elliott 1948
Karl-Helmut Larkamp (D) Hans-Joachim Sander (D) ALFA ROMEO 6C 2500 SS coupé Touring 1948
Rodolphe le Conge Kleyn (NL) Jan Willem le Conge Kleyn (NL) ALFA ROMEO 6C 2500 SS cabrio Pininfarina 1949
Daniel A. Waltenberg (T) Rene Wagner (CH) ASTON MARTIN DB2 1949
Joel Berg (S) Kajsa Leander Berg (S) JAGUAR XK 120 OTS 1949
Luigi Gino Balli (I) Leopoldo Balli (I) MASERATI A6 1500 1949
Luca Bortolotti (I) Andrea Bortolotti (I) MASERATI A6 1500 1949
Andries Joseph Jans (NL) Renaldo Schrave (NL) VERITAS RS 1949
Karl Josef Bode (D) Rolf Weitzmann (D) MASERATI A6GCS 1947
Tiberio Cavalleri (I) Carlo Cavalleri () HEALEY Silverstone 1949
Henning Andersen (DK) John Andersen (DK) HEALEY Silverstone 1949
Marco E. Trevisan (CDN) Urs Ernst (CH) HEALEY Silverstone 1949
Bernard Khunt (GB) Christophe Walther (GB) JAGUAR XK 120 Alu 1949
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di Forzanini Walter
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25LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Annette Mason (GB) Nick Mason (GB) FRAZER NASH Le Mans Replica 1949
Carole Bamford (GB) Anthony Bamford (GB) FRAZER NASH Le Mans Replica 1949
Karen Richards (GB) David Richards (GB) FRAZER NASH Le Mans Replica 1950
Massimo Panari (I) Giuliano Berselli (I) PANHARD Dyna X 86 1951
Maurizio Burnengo (I) Marco Ferrari (I) SIATA Amica 1950
Domenico Battagliola (I) Loredana Stanga (I) FIAT Stanga 750 Sport 1951
Luciano Attardo Parrinello (I) Pierantonio Ercoli (I) PATRIARCA 750 SPORT 1950
Luigi Carlini (CH) Michele Cozzi (CH) SIATA 300BC 1952
Fulvio Martini (I) Laura Marzari (I) CISITALIA 202B 1950
Marco Marchesi (I) Federico Marchesi (I) OSCA MT4 1951
Remo Squarcia (I) Lorenzo Squarcia (I) ERMINI sport siluro 1951
Vincenzo Bricchetti (I) Matteo Bricchetti (I) FIAT 1100 barchetta Colli 1951
Urs Gafner (CH) Jacqueline Gafner (CH) VOLKSWAGEN 1/11 1951
Dario Mozzetti (I) Franco Ronchi (I) FIAT 1400 1950
Mario Righele (I) Giancarlo Atturi (I) ALFA ROMEO 1900 M AR51 Matta 1951
Alberto Cazzani (I) Manuela Piatti (I) ALFA ROMEO 1900 doppio corpo 1952
Luigi Rau (I) Sergio Buraccini (I) FIAT AR 51 Campagnola 1951
Klaus Sartorius (D) Andreas Klein (D) SIATA Daina 1952
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Alessandro Malta (I) Cesare Cella (I)SIATA Daina 1400 GS 1952
Ennio Tosi (I) Luigino Ghidini (I) Daina 1400 GS 1952
Biagio Capolupo (I)Beatrice Saottini (I) PORSCHE 356 Pre-A coupé 1500S 1952
Fabio Castelli (I) Gianantonio Valli (I) PORSCHE 356 Pre-A coupé 1500 1952
Horacio López (RA) Juan Ignacio Lopez (RA) ALFA ROMEO 1900 C Sprint Touring 1952
Massimo Guarini (I) Domenico Indelicato (I) ALFA ROMEO 1900 C Gara 1952
Alfredo Altavilla (I) Paolo Monferino (I) LANCIA Aurelia B20 I serie 1951
Masaaki Kurihara (J) Atsuko Iwato (J) FIAT 8V Zagato 1952
Corrado Lopresto (I) Niccolò Ghedini (I) ALFA ROMEO 6C 2500 SS cabrio Touring 1951
Jim Gianopulos (USA) Osvaldo Scacco De Santis (I) ALFA ROMEO 6C 2500 SS cabrio Pininfarina 1950
Marcello Fratini (I) Alessandro Bruni (I) FERRARI 225 S Export Berlinetta 1951
Josef Panis (A) Anja Schiemann (D) FERRARI 340 America 1951
Julio Batista (E) Pablo Batista (CH) FERRARI 212 Inter 1952
Helmut Rothenberger (D) Sandra Rothenberger (D) ASTON MARTIN DB 2 Team Car 1950
Mauro Sotgiu (I) Sergio Mibelli (I) ASTON MARTIN DB2 Vantage 1951
Francesco Masetti Zannini (I) Luigi Cherubini (I) ASTON MARTIN DB2 1951
Ralf Bender (UAE) Gabriele Paukens (UAE) ASTON MARTIN DB2 1952
Massimo Amenduni Gresele (I) Fabrizio Vicari (I) ASTON MARTIN DB2 Vantage 1952
Axel Urban (D) Andrea Brandstetter (A) FERRARI 225 Inter 1952
Fabio Rizzinelli (I) Alessandro Lamberti Boffelli (I) JAGUAR XK 120 OTS 1950
Giovanni Luca Murru (I)Massimo Destro Castaniti (I) JAGUAR XK 120 OTS 1950
Franco Pisa (I) Gianpaolo Pisa (I) JAGUAR XK 120 OTS 1951
Philip Oag (GB) Gary Jones (GB) JAGUAR XK 120 OTS 1951
Zach Miles (GB) Guy Woodcock (GB) JAGUAR XK 120 FHC SE 1952
Niccolò Ricci (I) Filippo Ricci (I) JAGUAR XK 120 OTS 1952
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Alberto Aliverti (I) Enrico Ghirardi (I) LANCIA Aurelia B20 II serie 1952
Marco Becchetti (I) Elisa Becchetti (I) HEALEY Silverstone 1950
Damian Pozzoli (RA) Gabriel Wiegers (RA) HEALEY Silverstone 1950
Wilfried Bechtolsheimer (CH) Till Bechtolsheimer (CH)HEALEY Silverstone 1950
Enrico Scio (I) Fabio Scio (I) HEALEY Silverstone 1950
Tadakazu Kojima (J) Takehiko Ueda (J) FERRARI 166MM/195S 1950
Oscar Brocades Zaalberg (NL) Marianne Brocades Zaalberg (NL) FERRARI 212 Export 1951
Peter M Carlino (USA) Robert I. Kauffman (USA) FERRARI 212 Export Barchetta 1951
Robert van Zyl (ZA) Robert Jnr. van Zyl (ZA) FERRARI 166MM 1950
Paolo Casella (I) Mario Corti (I) FERRARI 212 Export Berlinetta Le Mans 1951
Rossella Prevosti (I) Christian Marcon (I) ASTON MARTIN DB3 1951
Martin Melling (GB) Pat Melling (GB) ASTON MARTIN DB3 1952
Quirina Louwman (NL) Valentina Louwman (NL) ASTON MARTIN DB3 1952
David Coulthard (D) Mika Hakkinen (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W194 1952
Peter Kalikow (USA) Nicholas Kalikow (USA) JAGUAR XK 120 Alu 1950
Nigel Webb (GB) Ken McConomy (GB) JAGUAR C-Type 1952
Gary Bartlett (USA) Julie Coxall (GB) JAGUAR C-Type 1952
Alessandro Gamberini (I) Pier Luigi Nobili (I) HEALEY Nash mod.S1 Roadster 1951
Richard Rawlins (USA) Harold Street (USA) FERRARI 340 America 1951
Michael Willms (B) M. Willms (B) FERRARI 275/340 1950
Engelbertus Kersten (NL) Thecla Bodewes (NL) TALBOT LAGO T26 Grand Sport 1950
Robert Francis (CDN) Pamela Francis (CDN) ALLARD J2 1951
Christian Baier (A) Margot Baier (A) CITROEN 2 CV AZ 1954
Luca Vitali (I) Massimo Vitali (I) FIAT 500 C 1953
Ralph Dolega (D) Karl-Heinz Kamm (D) AUTOCORSE Gilco Panhard 750 Sport 1954
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Auto & Equipaggi
27LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Udo Feser (D) Peter Feser (D) DKW DKW F91 3=6 Sonderklasse 1955
Roberto Chiossi (I) Carlo Sighicelli (I) FIAT 1100/103 TV 1954
Giovanni Palmieri (I) Umberto Ferrari (I) LANCIA Appia 1954
Ezio Ronzoni (I) Luigi Cabella (I) FIAT Pininfarina 1100 TV GT 1954
Albert Streminski (D) Karin Streminski (D) SIATA 1100 TV 1954
Paolo Cartabbia (I) Salvatore D’Orto (I) FIAT Pininfarina 1100 TV GT 1955
Enzo Scapin (I) Alberto Riccobon (I) FIAT 1100/103 TV Trasformabile 1955
Maurizio Ceretti (I) Pietro Tenconi (I) FIAT 1100/103 Zagato 1954
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Claudio Cristofoletti (I) Claudio Locati (I) OSCA MT4-2AD 1953
Marco Rollinger (L) Dany Rollinger (L) OSCA MT4-2AD 1955
Zebra Sixt (D) *TBD TBD10 (D) VOLKSWAGEN 1/11 1953
Tiziana Padovano (I) Lorenza Serena (I) PEUGEOT 203 1953
Elena Titova (RUS) Evgeniy Basov (RUS) PEUGEOT 203C 1954
Giorgio Squadrani (I) Mariarosa Zanchi (I) ALFA ROMEO Giulietta Berlina 1955
Francesco Balbo (I) Luca Patron (I) MG ZA Magnette 1955
Walter Perotto (I) Mauro Ellena (I) MERCEDES-BENZ 180 1955
Valerio Bettoja (I) Riccardo Matteoni (I) MERCEDES-BENZ 180 D 1955
Mauro Galavotti (I) Stefano Vezzelli (I) ALFA ROMEO 1900 TI 1954
Claudio Canducci (I) Sanzio Lombardi (I) ALFA ROMEO 1900 Super 1955
Francesco Martella (I) Gabriele Savarese (I) MERCEDES-BENZ 220 A 1954
Marcus Jordan (D) Ralph Alex (D) MERCEDES-BENZ 220 A 1955
James Hull (GB) Michael Hodgson (GB) JAGUAR Mark VII Saloon 1954
Marco Gandino (I) Maurizio Gandino (I) ALFA ROMEO Giulietta Sprint 1955
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*TBD11 TBD11 *TBD12 TBD12 ALFA ROMEO Giulietta Sprint 1955
Enrico Colombo (I) Carlo De Bernardi (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1955
Emilio Doneda (I) Valeria Doneda (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1955
Massimo Bettinsoli (I) Giovanni Carpi (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1954
Marco Merati Foscarini (I) Marco Betocchi (I) PORSCHE 356 Pre-A coupé 1500 1954
Alexander Sixt (D) Thomas Klose (D) PORSCHE 356 Speedster 1500 1954
Bruce Chapman (GB) William Chapman (AND) MG MGA 1500 1955
Alessandro Donati (I) Leonardo Roman (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1955
Silvano Barbiero (I) Patrizia Barbiero (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1955
Ronald Cryns (B) Philippe Quatennens (B) PORSCHE 356 Pre-A coupe 1500 1955
Mario Stuppelli (I) Alberto Scorsetti (I) PORSCHE 356 Speedster 1500 1955
Ennio Barozzi (I) Vea Barozzi (I) ALFA ROMEO 1900 C Sprint Pininfarina 1953
Alberto Martegani (CH) Agostino Maccacaro (I) ALFA ROMEO 1900 C Sprint Pininfarina 1954
Ermanno Keller (CH) Paolo Paganin (I) ALFA ROMEO 1900 C SSt Zagato 1955
Fabio Mascarini (I) Anna Mascarini (I) ALFA ROMEO 1900 C Super Sprint 1955
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Auto & Equipaggi
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29LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Michel Guegan (I) Gregory Jongerlink (I) ALFA ROMEO 1900 C SS (II serie) 1955
Jay Kay (GB) Lee Maxted-Page (GB) MASERATI A6G/54 1955
Eugenio Piccinelli (I) Nello Mazzolari (I) TRIUMPH TR2 1954
Tom Callanan (IRL) Ciaran Geogegan (IRL) TRIUMPH TR2 1954
Francesco Carlevaris (I) Nicola Carlevaris (I) TRIUMPH TR2 Long Door 1954
xx Ramundo (I) sss Cargoni (I) TRIUMPH TR2 1954
John B. Croul (USA) Spencer B. Croul (USA) FIAT 8V Zagato 1953
David Reidie (AUS) Diane Reidie (AUS) FIAT 8V Zagato 1954
Giuliano Bensi (I)Giulio Bensi (I) FIAT 8V 1954
Ove Wackermann (D) Anja Wulff (D) FIAT 8V 1953
Gijs Van Lennep (NL) Luyendyk Arie (NL) PORSCHE 356 Pre-A coupé 1500S 1953
Fausto Ticchioni (I) Giovanni Rosi (I) LANCIA Aurelia B20 IV serie 1954
Umberto Monti (I) Emanuela Malberti (I) LANCIA Aurelia B24 1955
Andrea Bruschetta (I) Antonella Rebuffoni (I) LANCIA Aurelia B20 IV serie 1955
Dagmar Sikorski-Großmann (D) Daniela Esswein-Hardieck (D) LANCIA Aurelia B24 1955
Cesare Mauri (I) Guido Camillo Lersa (I) LANCIA Aurelia B24 1955
Emanuele Dora (I) Paolo Vaccari (I) LANCIA Aurelia B24 1955
Guy Verhofstadt (B) Pierre Lallemand (B) LANCIA Aurelia B20 III serie 1953
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Fabrizio Rossi (I) Fabio Teti (I) LANCIA Aurelia B24 1955
Silvano Gerani (I) Paolo Gerani (I) LANCIA Aurelia B24 1955
Claudia Tagliaferri (I) Elisa Panzeri (I) ASTON MARTIN DB2 Vantage 1953
Virginio Vilardi (I) Giuseppe Minerva (I) AUSTIN HEALEY 100 BN2 1955
Henning Thomsen (DK) Casper Elgaard (DK) AUSTIN HEALEY 100 BN1 1953
Massimiliano Fioroni (I) Lorenzo Tinozzi (I) AUSTIN HEALEY 100 BN2 1955
Renzo Bossi (I) Alessandro Uggeri (I) AUSTIN HEALEY 100 BN1 1955
Gilberto Focardi (I) Andrea Focardi (I) FERRARI 212 Inter 1953
Martin J. Hörmann (D) Thomas J. Hörmann (D) ASTON MARTIN DB2/4 1954
Reginald C. Fuchs (D) Linda Fuchs (D) ASTON MARTIN DB2/4 1955
Hendrik Jan Van den Berg (NL) Daan Ter Braak (NL) FERRARI 250 EUROPA GT 1955
Jutta Roschmann (D) Gabriele Bürger (D) FERRARI 250 GT 1955
Peter van Hüllen (D) Juergen Flimm (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Christian Gabka (D) Johann Zeilhofer (D) MERCEDES-BENZ 300SL W 198 I 1955
Christian Kramer (D) Helmut Maassen (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Klaus-Dieter Oechsner Graf von Moltke (D) Klaus-Dieter Vöhringer (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1954
Paul Evan Stewart (GB) Jackie Stewart (GB) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1954
Abraham Schot (NL) Gaspare Capparoni (I) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1954
Pierre g. Mirabaud (CH) Jean-Paul Cayre (B) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Karlheinz Koegel (D) Julian Kögel (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Georg Thoma (D) Stephen Engels (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Jacob Barata Filho (D) Joachim Maier (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Jochen Mass (D) *TBD TBD (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Khaled Juffali (D) *TBD9 TBD9 (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Pierre Gilles Gromand (D) Reinhard Lyhs (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
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Karl Scheufele (CH) Albert Carreras (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Loris Beghetto (I) Francesco Beghetto (I) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1955
Gert Dittert (D) Gaby Eickmann-Pohl (D) JAGUAR XK 120 FHC 1953
Glockner Dieter (D) Fiermann Edith (D) JAGUAR XK 120 OTS 1953
Armando Pasotti (I) Aldo Pasotti (I) JAGUAR XK 120 OTS SE 1953
Konstantin Sixt (D) Marcus Englert (D) JAGUAR XK 120 OTS SE 1953
Franco Polotti (I) Renzo Polotti (I) JAGUAR XK 120 OTS SE 1954
Tadeusz Wesolowski (PL) Pawel Nawrocki (PL) JAGUAR XK 140 OTS 1955
Jacopo Fratini (I) Andrea Zini (I) JAGUAR XK 140 OTS MC 1955
Alessandro Meneghini (I) Marino Gobbi (I) ERMINI 357 SPORT 1955
Mario Boglioli (I) Enrica Pezzia (I) OSCA MT4 1953
Carlo Dolcini (I)Mariarita Paterlini (I) OSCA MT4-2AD 1955
Elad Shraga (IL) Antoine Bertrand Francois Cornut (GB) OSCA MT4-TN 1955
Anthony Pickering (GB) John Pickering (CH) OSCA MT4-2AD 1953
Venanzioro (Ven) Fonte (USA) Nicholas (Nick) Fonte (USA) OSCA MT4-2AD 1500 1954
Ananda Covindassamy (USA) Guy Pasquini (F) OSCA MT4-2AD 1953
Kurt Engelhorn (GB) Raul Contreras (GB) PORSCHE 550-1500 RS 1954
Wim Van Gierdegom (B) Tom De Gres (B) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Ben Pon (NL) Bibi Bakkenes (NL) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Evelyne Westerman (NL) Princess Annette van Oranje (NL) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Jan Lammers (NL) Chris Zegers (NL) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Marc Hoffmann (D) Oliver Maierhofer (D) OSCA MT4-2AD 1954
Stefano Marinelli (I) Carlo Bonometti (I) OSCA MT4-2AD 1954
Paolo Berton (I) Lara Sonda (I) MASERATI 150S 1955
Roberto Gorni (I) Angela Grasso (I) MASERATI 150S 1955
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Auto & Equipaggi
30 LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
John F Megrue, Sr. (USA) Lizanne G. Megrue (USA) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Eric Brumenil (B) Natalya Zadiran (BY) ARNOLT BRISTOL Bolide 1954
George Jenkins (USA) Mark Stitzer (USA) ARNOLT BRISTOL Bolide 1954
Ercole Caggiati (I) Marco Caggiati (I) FERRARI 500 Mondial serie 2 1955
Dean Meiling (USA) Terrance Hefty (USA) MASERATI A6GCS 1954
Renato Boni (I) Alberto Ferdenzi (I) MASERATI 150S 1955
Jan De Reu (B) Sabine Goethals (B) FIAT 8V Zagato 1953
Phillip Hylander (GB) Oliver Wheeler (GB) FERRARI 166MM Vignale spider 1953
Marco Martegani (I) Carola Prevosti (I) MASERATI 250S 1954
Diego Ribadeneira (EC) Barry Lundgren (USA) FERRARI 500 Mondial Series II 1955
Michael Darcey (GB) Steve Hutchinson (GB) AUSTIN HEALEY 100S 1954
David Large (GB) Jonathan Everard (GB) AUSTIN HEALEY 100S 1955
Thierry Lombard (CH) Henri-Louis Maunoir (CH) ASTON MARTIN DB3 S 1953
Stefano Ricci (I) Mauro Lotti (I) FERRARI 250MM 1953
PierLuigi Boglioli (I) Guido Capelli (I) FERRARI 750 Monza 1955
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Pierre Mellinger (PL)Phil Ward (GB) FERRARI 250MM 1953
Federico Guasti (I) Alessandro Barbiano di Belgiojoso (I) FERRARI 250MM 1953
John Megrue, Jr. (USA) Christopher Megrue (USA) FERRARI 166MM/53 1953
Dieter F. Griesenbach (D) Horst Lichter (D) FERRARI 750 Monza 1955
Mike O’Driscoll (GB) Ed Kinney (GB) JAGUAR C-Type 1953
Peter Neumark (GB) John Higgins (GB) JAGUAR C-Type 1953
Terry Bramall (GB) Liz Bramall (GB) JAGUAR C-Type 1953
Derek Hood (GB) Steve Riedling (GB) COOPER T33 1954
Richard Beattie (GB) Jorge Koechlin (GB) JAGUAR D-Type 1955
Adrian Johnson (GB) Clare Johnson (GB) JAGUAR D-Type 1955
Jonathan Turner (GB) David Hall (GB) JAGUAR D-Type 1956
Giuseppe Zioni (I) Raffaella Baccolo (I) FIAT 600 1956
Victor Muller (NL) Oliver Muller (NL) SAAB 93 1957
Jan Ake Jonsson (S) Cristian Alexander Jonsson (S) SAAB 93A 1957
Carl Gustav Magnusson (USA) Cecilia Magnusson (USA) ABARTH 750 GT Zagato 1957
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Franco Aime (I) Carlo Aime (I) STANGA 750 Sport 1956
Gian Paolo Cavagna (I) Angelo Seneci (I) OSCA 750 S 1957
Francesco Sonvico (I) Marco Bruschelli (I) FIAT 1100/103 1956
Angelo Primo Mattiuzzi (I) Giorgio Viscione (I) FIAT 1100/103 E TV 1956
Franco Frattini (I) Stefania Prestigiacomo (I) ALFA ROMEO Giulietta Berlina 1957
Marco Fragni (I) Osvaldo Girelli (I) MG ZA Magnette 1956
Mauro Pasotti (I) Luigi Palini (I) FIAT 1900 Granluce 1957
Louis Grenier (CDN) Guy Gervais (CDN) CITROEN DS19 1957
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Auto & Equipaggi
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31LA VOCE DEL POPOLO30 APriLE 2010
Franco Muccione (I) Roberto Olla (I) ALFA ROMEO 1900 Super TI 1957
Robert Fluttert (NL) Laurent Fluttert (NL) ROVER P4 75 1956
Giorgio Barvas (I) Nicoletta Grossi (I) ALFA ROMEO Giulietta Sprint veloce 1957
Juliette Marx (CH) Andreas Inderbitzi (CH) ALFA ROMEO Giulietta Sprint veloce 1957
Marzio Villa (E) Maria Cristina Abello (E) ALFA ROMEO Giulietta Sprint veloce 1956
Stephen Dixon (GBM) Gordon Palmer (GB) MG MGA 1500 1956
Renato Gnutti (I) Riccardo Cristina (I) PORSCHE 356A-1500 GS 1956
Fritz Oesterle (D) Marcus Görig (D) PORSCHE 356 A coupé 1600 1957
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Maurizio Zanni (MC) Alessandro Campagnola (I) ALFA ROMEO 1900 C SS (II serie) 1956
Antonio Belotti (I) Maurizio Pradella (I) ALFA ROMEO 1900 C SS (II serie) 1957
Rolf Martin Schmitz (D) Emmerich Endresz (D) ALFA ROMEO 1900 C SS (II serie) 1957
McKeel Hagerty (USA) James Angus Forsyth (GB) ALFA ROMEO 1900 C SS Zagato 1957
Damian Cessario (AUS) Daniele Turrisi (I) MASERATI A6G/54 1956
Giuseppe Baldi (I) *TBD TBDMASERATI A6G/54 1956
Paolo Carlini (CH) Allessandro Franzi (CH) AC Ace 1956
Bruno Marini (I) Gianfranco Fratus (I) AC Ace 1956
Emanuel Piona (I) Geronimo La Russa (I) TRIUMPH TR3 1956
Luca Parenti (I) Valentina Sicca (I) TRIUMPH TR3 1956
John. H. Houtkamp (NL) Rutger H.J.P. Houtkamp (NL) TRIUMPH TR3 Works 1956
Giovanni Pizzoccaro (I) Sofia Pizzoccaro (I) LANCIA Aurelia B20 VI serie 1957
Richard Borgonon (GB) Dennis Mahoney () LANCIA Aurelia B20 VI serie 1957
Mario Rigotti (I) Melchiorre Drogo (I) LANCIA Aurelia B20 VI serie 1957
Gianluigi Carlo Viscardi (I) Antonella Comi (I) AUSTIN HEALEY 100 BN2 1956
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Vittorio Taglia (I) Alfredo Comune (I) AUSTIN HEALEY 100 BN2 1956
Erich Sixt (D) Alexander Sixt (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1956
*TBD TBD (D) *TBD1 TBD1 (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W 198 I 1956
*TBD6 TBD6 (D) *TBD7 TBD7 (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W 198 I 1956
Uschi Glas-Hermann (D) Dieter Hermann (D) MERCEDES-BENZ 300 SL W 198 I 1957
Terry Lister (GB) Peter Veit (ZA) MERCEDES-BENZ 300 SL W198-I 1956
Bernd Werndl (D) Alexandra Schörghuber (D) BMW 507 1957
Arturo Medeghini (I) Severino Medeghini (I) JAGUAR XK 140 OTS 1956
Paolo Zanardi (I) Davide Tizzi (I) ALFA ROMEO Giulietta Spider 750 G 1956
Karl-Friedrich Scheufele (CH) Jacky Ickx (CH) PORSCHE 550-1500 RS 1955
Bruno Ferracin (I) Filippo Ferracin (I) PORSCHE 550A-1500 RS 1957
Claudio Caggiati (I) Vincenzo Nanni Fainardi (I) FERRARI 500 TRC 1957
Antonio Alberoni (I) Ermanno Cozza (I) MASERATI 200SI 1956
Darius Ahrabian (I) Sandra Ahrabian (D) MASERATI 250S 1957
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Auto & Equipaggi
*Le sigle TBC e TBD indicano che l’equipaggio non è ancora definito o confermato.