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«VEDRANNO lL FIGLIO DEL(UOMO VENIRE SULLE NUBI» «n dab e ùt tcm pasremnno, ne lc nie paroL no p$sannÀo\ ùae il Sisarc, Q tAMo invitati in questa domenica del tem- l)po ordbario a riflettere su (ome ùùamo il tenpo, Il discorso di Gesir, (Vd,naelo) infatti, non intende flssare il nostto sguardo su ciò che accaùà alla fine delÌa storia, ma sul no- stro prcsente, invitandoci a interyr€tarlo con uno sguardo diverso, per riconosceÌvi Ia vici- nanza del Figlio dell'uomo. La storia di ogni tempo, anche del nostro tempo, ci mette sotto gli occhi segnì di morte e di dissoluzione. Den- ùo un mondo che muote possiamo conosee- rc il segno del fico: *Quàndo vedrete accade- re queste cose, sappiate che egÌi è alle por- le,. Quando vediamo gli eventi drammatici che camtte zzano la stotia, dobbiamo rima- nere certi che il Signore si awicina con la po- tenza della suà misericordia salvifica. ftltto passa, ma non passa la parola dì Dio e la sua promessa di vita. Queìla prornessa che ci consegra oggi il profeta Daniele neÌla Prima Lel,turai tla qùel tempo sara sah,ato il tuo popolo». Ctisto infatti, ci ricorda la lette- ù aÉ,li Etuei ( Lettura), porrà tutti i suoi ne- mici, inclusa la morte, sotto i suoi piedi. Con il suo unico sacrilicio oesù ristabìlisce la pie- na comunione degli esseri umani con Dio. fr Lmr tr'allica, Ca&rir{ì SS. hini.tìt, DuNnenza a Lungo I'anno liturgico abbiamo celebtato Ie tappe del mislero di salvezza: oggi antici- piamo nelmisterc la sua conclusione tionfa- Ie. Facciano nostto ilgido della Wima Chie- 6a: "Vieni, Signorc Gesìt!". ln quel grido è la speÉnza che sostiane la Chiesa nel suo pel- leginaggio lefieno verso la pattia. - Gio'nala Europea per le viltime della strada. ANIIFoNA yIìIORESSO (Ger29,l l.l2.l4) in pi€di Dice il Signorè: «lo ho progetti di pace e non di sventura; voi mi invochèrete è io vl esaudi. rò, e vi laÈ tomare da tutti i luoghi dovè vi ho dispersi',, Cèlebrantè - Nelnome del Padre e dèl Figlio e dello Spkito Santo. Assémblèa - Amen. C - La grazia del Signorè nostro Gesil Cristo, l'amorediDio Padr€ e lacomunione dello Spiri- to Santo sia con tuttivoi. A - E con il tuo spirito, AIIO PENITENZIAI,E C - Consapevoli della precarietà e della fragili- tàdella nostra vila tenena. contidiamo nèlla mi- sèricordia di Dio e, pér mezzo di Cristo, invo- chiamo ia sua misericordia. (Brève pausa di sit€nzio) C - Signore Gesù, che portia compimento la nostra salvezza atlraverso Ie alterne vicen- de della vita, abbi pi€tà di noi. A - Signore, pieta. C - CristoGesùr, che siedi alla desira del Padre e iniercèdi continuamènte a nostro favore, ab- bi pietà dinoi. A - Cristo, piètà. C - Signore Gesu, che alla fine dei tempi radu- nerai i tuoi eletti dall'estremità de a terra fino all'estrèmilà del cielo, abbi pietà di noi. A - Signore, pièlà, C - Dio onnipotente abbia misedcordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vila eterna. A - Amen. GtO A A DIO tlEtt'ALTO Dtl ClELl e pace in lerra agli uomini dl buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo. tiadoriamo. tiglo- rifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua glo- ria immensa, Slgnore Dio, Be del cielo, Dio Padrè onnipoiente. Signore, Figlio uni- genilo, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello DOMENICA DEL TEMPO OBDINAHIO . 11 xxx t

«VEDRANNO lL FIGLIO DEL(UOMO VENIRE SULLE NUBI» · cia in colui che della storia è il Signore, invo-cando la sua salvezza. ... A- Donaci, Signore,la tua salvèzza. 1. Perché nèllo

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Page 1: «VEDRANNO lL FIGLIO DEL(UOMO VENIRE SULLE NUBI» · cia in colui che della storia è il Signore, invo-cando la sua salvezza. ... A- Donaci, Signore,la tua salvèzza. 1. Perché nèllo

«VEDRANNO lL FIGLIO DEL(UOMO VENIRE SULLE NUBI»

«n dab e ùt tcm pasremnno, ne lc nie paroLno p$sannÀo\ ùae il Sisarc,

Q tAMo invitati in questa domenica del tem-l)po ordbario a riflettere su (ome ùùamo iltenpo, Il discorso di Gesir, (Vd,naelo) infatti,non intende flssare il nostto sguardo su ciòche accaùà alla fine delÌa storia, ma sul no-stro prcsente, invitandoci a interyr€tarlo con

uno sguardo diverso, per riconosceÌvi Ia vici-nanza del Figlio dell'uomo. La storia di ognitempo, anche del nostro tempo, ci mette sottogli occhi segnì di morte e di dissoluzione. Den-ùo un mondo che muote possiamo conosee-rc il segno del fico: *Quàndo vedrete accade-re queste cose, sappiate che egÌi è alle por-le,. Quando vediamo gli eventi drammaticiche camtte zzano la stotia, dobbiamo rima-nere certi che il Signore si awicina con la po-tenza della suà misericordia salvifica.

ftltto passa, ma non passa la parola dì Dioe la sua promessa di vita. Queìla prornessache ci consegra oggi il profeta Daniele neÌlaPrima Lel,turai tla qùel tempo sara sah,ato iltuo popolo». Ctisto infatti, ci ricorda la lette-ù aÉ,li Etuei ( Lettura), porrà tutti i suoi ne-mici, inclusa la morte, sotto i suoi piedi. Conil suo unico sacrilicio oesù ristabìlisce la pie-na comunione degli esseri umani con Dio.

fr Lmr tr'allica, Ca&rir{ì SS. hini.tìt, DuNnenza

a Lungo I'anno liturgico abbiamo celebtatoIe tappe del mislero di salvezza: oggi antici-piamo nelmisterc la sua conclusione tionfa-Ie. Facciano nostto ilgido della Wima Chie-6a: "Vieni, Signorc Gesìt!". ln quel grido è laspeÉnza che sostiane la Chiesa nel suo pel-leginaggio lefieno verso la pattia. - Gio'nalaEuropea per le viltime della strada.

ANIIFoNA yIìIORESSO (Ger29,l l.l2.l4) in pi€di

Dice il Signorè: «lo ho progetti di pace e nondi sventura; voi mi invochèrete è io vl esaudi.rò, e vi laÈ tomare da tutti i luoghi dovè vi hodispersi',,

Cèlebrantè - Nelnome del Padre e dèl Figlio edello Spkito Santo. Assémblèa - Amen.C - La grazia del Signorè nostro Gesil Cristo,l'amorediDio Padr€ e lacomunione dello Spiri-to Santo sia con tuttivoi.

A - E con il tuo spirito,

AIIO PENITENZIAI,E

C - Consapevoli della precarietà e della fragili-tàdella nostra vila tenena. contidiamo nèlla mi-

sèricordia di Dio e, pér mezzo di Cristo, invo-chiamo ia sua misericordia.

(Brève pausa di sit€nzio)

C - Signore Gesù, che portia compimento lanostra salvezza atlraverso Ie alterne vicen-de della vita, abbi pi€tà di noi.

A - Signore, pieta.C - CristoGesùr, che siedi alla desira del Padree iniercèdi continuamènte a nostro favore, ab-bi pietà dinoi. A - Cristo, piètà.C - Signore Gesu, che alla fine dei tempi radu-nerai i tuoi eletti dall'estremità de a terra finoall'estrèmilà del cielo, abbi pietà di noi.

A - Signore, pièlà,C - Dio onnipotente abbia misedcordia di noi,perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vilaeterna. A - Amen.

GtO A A DIO tlEtt'ALTO Dtl ClELl e pace inlerra agli uomini dl buona volontà. Noi tilodiamo, ti benediciamo. tiadoriamo. tiglo-rifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua glo-ria immensa, Slgnore Dio, Be del cielo,Dio Padrè onnipoiente. Signore, Figlio uni-genilo, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello

DOMENICA DEL TEMPO OBDINAHIO . 11xxx t

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di Oio, Figlio del Padre, tu che togliipecca-ti del mondo, abbi pieià di noi; tu che togli ipeccati del mondor accogli la nostra sup.plica;tu che siedi alla destra del Padre. abbipietà dinoi. Perché tu solo il Santo, tu soloil Signore, tu solo I'Aliissimo, Gesù Cri-sto, con lo Spirito Santo: nella gloria di DioPadre. Amen.

CoLLETlA- lltuo aiuto, Signore, cirenda sem-pre lietineltuo servizio, perché solo nella de-dizione a tè, fonte di ogni bene, possiamoavere felicità piena e duratura. Pér il noskoSignore Gesù Cristo, tuo Figlio.., A - Amen.

Oppure b @néna dèllAnno B, dal Mèssale tt ed., pag. 1012:

C - O Dio, che vegli sulle sorli del luo popo-lo. accrescr in noi la fed6 che quanli dormo-no nella polvere si risveglieranno; donaci ìltuo Spirito, perché operosinèlla carità atlen-diamo ognigiorno la manifestazione glorio-sa deltuo Fìglio, che verrà pèr riunire tuttiglielettinélsuo règno. Perilnostro Signore Ge-sùr Cristo, tuo Figìio... A-Amen.

PRIMA IETIUM seduti

È il Nifio testo in cui chiarumente è e'prcssaIa certezza della ri$unezione clei fiofti. Nelgiudizio tinale i giusti avranno Ia vita etoma erisplende@nno cofie lè stelle, per sempre.

Dal libro del proleta Danièle (12,1-3),ln quel tempo, sorgerà Michele, il gran

principe, ch€ vigìla sui figli deltuo popolo. Sa-rà un tempo di angosciar come non c'era sla-ta mai dal sorgere deìle nazioni fino a queltempo;in queltempo saràsalvato iltuo popo-lo, chiunque si lroverà scrilto nel libro. ,Moltidi quelli che dormono nella regione della pol-vere si risveglierannoì gliunialla vta etema eglialtrialla vergogna e per l'infamia éterna. 3l

saqgi isplenderanno come ìo spìendore delfkmamenlo; coloro che avranno indotto moltialla giustizia risplenderanno come le stellepér sempre.

A - Fendiamo gla eaDlo.

SATMO RESPOIISORIAI.E (Sol l5/16,5.8-l l)ll salno va considehto come yolazk della risune-zione di Cislo, e poiché egli è il Nimogènito deimoil anche noi tboryeremo con lui. Per questocantiano (o diciano):

B Proteggimi, o Dio: in te mi rilugio.

12 TEMPO ORDINARIO

Pro" teg - gi - mi, o Di- o,

te ma ri - fu - gio.

ll Signore è mia parte di eredità 6 mio calice: /ne'le tue mani è la mia vila. / lo pongo semprgdavanli a me il Signore, / sla alla mia desira,non potrò vacillare. RPer queslo gioisce il mio cuore / ed esulta lamia anima;/ anctre il mio corpo riposa al sicuro,/ perché non abbandonerai la mia vila neqli inle-d. / né lasc€rai che il tuo fedele veda la fo-ssa. Rlvli indicherai ilsenliero della vita, / qioia pie-na allatua presenza, /dolcezzasenia tineal-Ia tua destra. BSECONDA ITÌTUPAÈ stato unico e perte o it sacrificio redentore diCristo, ora egli lo pefietua in cielo e b dpresen-la nei segni sullaltare, offrendosi al Padre perla safuez2e dei fntelli.

Dalla leitera aEli Ebrei (10,11-14.18)rìOgni sacerdote si presenta giomo per gior-

no a celebrare il cullo e a offrire molle volt€ gìistessi sacrilìci, che non possono mai elimlnareì pèccati. ,,Cristo, invece, avendo offerto un so-lo sacrificio per i peccati, si è assiso per sem-pre alla destra di Dio, Easpettando ormai che isuoi némici vengano posti a sgabello dei suoipiedi. hlnlatti. con un'unica ofrerta egliha resopèrfetti per sempre quelli che vengono santifi-cali. r8ora, dove c'è il perdono di quesle cose,non c'è più offerta per il peccato.

A - aendiamo qÉzie a Dio.

CANIo At VANcEio (Lc 2i,36) in piedi

B Alleluia, alleluia. Vegliate in ogni momen-to pregando, perché abbiate la loza di com-parire davanti al Figlio dell'uomo. B Alleluia.

va GEt0A a fine dei temoi. Crislo verrà nella oloria. Deriunirc tutti oli uòmini nel suo léano.ll cistiànovive nell'attesa di quel giorno: laÉua è la vigilan-le allesa clel seNo buono e feclele. che oià Dre-gusta I incontro gioioso con il suo Signo-re-

+ fl ".',r';:gi'' *'"oo'"'"o

A- Gloriaatè, oSignore.In quéllempo. Gesù disse ai suoi discepoli:

""ln queigiorni, dopo quella tribolazione, ilso-le sioscurerà, la luna non dara piÌt la sua luce,

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,!le stelle cadranno dal cielo e le polenze chesono nei cieli saranno sconvolte. àAllora ve-dranno il Figlio dell'uomovenire sulle nubi congrand€ potenza e gloria. ,Egli mandérà qli an-geli e radunerà i suoi eleni dai quattro venti,dall'estrémita della terra fino all estremità delcielo.4Dalla pianta di fico imparate la parabo-la: quando ormai il suo ramo divénta tenero espuntano lefoglie, sapete che l'eslato è vicina.

rcosìanche voi: quando vsdrete accaderequeste cose, sappiate che egli è vicino, è allepofle. sln verità io vidic!: non passerà questagenèrazione prima che lutlo questo awenqa.'rllcielo e la lera passeranno. ma le mie paio-le non passeranno. ,Ouanto però a quel oior-no o a quell'ora. nèssuno lo sa, né gli angélinelcielo ne il Figlio, eccetto il Padre".

PROTESSIONE DI FEDE

CREDo lN UN S0t0 Dl0, Padrè onnipotente,creatore del cielo e della terra, di tutte lecosevisibili e invisibili. Credo in un solo S!gnore. Gesùr Crìsto, unigenito Figlio di Dio,nato daì Padre prima di ìutli i secoli: Oio daDio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,generato, non crealo, della slossa sostanzadel Padrè; per mezzo di luituttè le cose sonostale create. Per noi uominie per la nostrasalvezza discese dal cielo, (si china il ca-po) e per opera dello Spirito Santo siè incar-nato nel seno d€lla Vergine l\raria è si è taflouomo. Fu crocifisso per noi sotto PonzioPilato, morì e lu sèpolto. llterzo oiorno è ri-suscitalo, secondo le Scritture. è salito alcielo, siedealla destra del Padre. E dinuo-vo verrà. nella gloria, per giudicare ivivi e i

morli, e ilsuo regno non avrà fine. Credo nel.lo Splrito Santo, che è Signore e dà la vi-ta, e procèdè dal Padre e dal Figlio. Con ilPadre e il Figlio è adorato e glorificato, e haparlato per mezzo deiproféìi. CÌedo la Chie-sa, una, santa, caltolica e apostolica. Pro-fesso un solo battesimo per il perdono deipeccati. Aspetto la risurrezione dei moÉie la vita del mondo che verrà. Amèn

A- Lodè a iq o Cristo.

in piedi

(sr puo odsllore)

C - Fratellie sorellè. difronlealle complesse vicende della storia, manifestiamo la nostra lidu-cia in colui che della storia è il Signore, invo-cando la sua salvezza.

Lettore - Preghjamo dicendo insieme:A- Donaci, Signore,la tua salvèzza.1. Perché nèllo scorrere del tempo, la Chiesasia come segno innalzato sui popoli sotto ilquaìe i dispersi figli di Dio siraccolgano in uni-tA, preghiamo.

PREGHIÈNA DEIFEDETI

xxx t DoMENtcA 53

2. Perché tutti coloro che. in ogni parte delmondo, sono vittime dell'inoiustizia, della vio-lenza e della persecuzioné pbssano trovare so-lidarietà e difesa dei loro diritti e délla torodionita, preghiamo.3. Perché le nostre famiolie siano illuooo doveI'amore vince ogni formà di egoismo e-superaogni divisione. pr€ghiamo.4. Perché le nosire comunità siano esoerienzaviva della misericordia di Dio, luoqo dove tuttipossano sentirsi amati. perdonati e incoraggia-ti a vivère secondo la vita buona del Vanqelo,preghiamo.lntenzioni clella comunìtà loceleC - Dio di infinita misericordia. volqi il luosguardo alla tua Chiesa e a questa umànitàfe-ta dal peccato. Risana i nostri cuori é fa chè

tutti possano godere della tua salvezza. PerCristo nostro Signore. A - Amen.

C - Pr€gate, Iratelli e sorèlle... in piedi

A - ll Signore riceva dalle tue mani questosacrificio. a lode e gloria det suo irome,per il bene nostro e di tutta la sua santaChiesa.

su .E oftERTtC - Quest'otterta che ti presentiamo, Dio onni-potente, ci ottenga la grazia di servirti fedet-mente e ci prepari iltrutto di un etemila beata.Per Cdsto nostro Signore. A - Amen.(5l susiqed*e ii Petazio delle Dù.nÉhévtt ll DeoN della Pasg@ 6,6na. Mèssalo lr ed,, pas. 340, oppùré il PièÉio de[e D@runbnè x Il g,orc dér slg@E. ireste fi ed., pas. 344).

"ll Figlio dell'uomo manderà i auoi anqe-li e riunirà gli eletli dall'estremità dèlla

ANII'ONA ALIA COMUT,IIONT

lerra,.

nostro Signore.

Pausa di ingraziamento alla Comunbne.

D0P0 LA CoMUNIoNE-O Padre, che cihainu-tritì con questo sacramento, ascolta Ia noslraumile preghiera: il memo ale, che Cristo tuoFiglioci haclmandatodicelebrare,ci édifichisemprenelvincolodellatuacariia. PerCristo

in pieii

(Mc 13,27)

A - Amen.PROPOSTE PER I CANIlida Bepeioio na-zionale, Cantiper la Litursla, Elleoici/Cei 2009./r,2rbj Tu, festa della luce (380); Cristo Gesù,Salvatore (273). Sa/mo responsoiale ModulotM' A. Patisi; Ritorne oi L'anima mia ha setedol Oio viventè (3301. Processione offedoria-/e. Molte lè spighe (3651. Comunione:tèrrapromessa (305): lendo la mano (3O4). Corge-dor Noi vegliercmo {295).

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-Gli a.nimùli nelta Bibbia / 16

PASSERO: fragle e indifeso

f A dcsignàzione del oascero lin Fbrai(o s?p/o.;I-l in grero sttoùthioù), volatile clnguelranrFmolto noto nei nondo biblico, è divenutà comuneper indicare gene camente gli ucceìli di piccoledimensioni (canarini, rondini, fuinguelli ecc.). Nonè ceta la designazione specifica del volatile che pro,

"Pas§eru\ iltustazioned, AWdo Brutinli, 201+.

vocò le cataràtte di To'bi (Tb 2,3{0). Sappia'mo che la came deipass€ri era un cibopoco costoso pel i po-vè - Pèr tale motivo ipasseri erano prededei cacciatof e mer-

Nei libd dcll'Anii-co Testamento sonoattesiate diverce me-iafore venatorie cheàlludono al passerofragile e indifeso, sim-bolo dellà pexecuzio-ne subita dal giusto(Lm 3,52) e della vio-lènza verso il .reileì-te che implola la prc-tezione di Dio (Sai11,1).

ll volo del passero divenia anche allegoria delviaggio del peÌlegrino (Sal 84,4) e del gioco dei fan-ciulÌi (Gb 40,29).

Nei racconti evangelici Oesù ùtilirza i'immaginedei passeri venduti a.l mercato per un soldo, per rh€la-rc Iamore prowidenie del Padre nei rigùardidcisuoidiscepoli (Mi 10,29-31;Lc 12,6).

Giùs€!!€ D€ Vilg iq Airrùia

e{ !,4 DoMENrca P6d6É'q a emia cd rebe obdoàmbglo. pi3:zasa tudo 11 rror r$, (cN).r) | -3 ù4e3-e.É@ùn.$

aba(cN).F D:c tuGtcaìi.Diseni:c rc*ai. E.naiÌ dbnaBs @6rFùc.tr § N

LAUDATO SI'fEncic licasuìla natura

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InÀegnoai, Siq@ry a, ùgilnre ,in attesa. d.ella. trutwnut& (km cwre saùplicq senza t6nÈ,re il giitdi-zia, sostieùi la nastre, at:tpsa di sd,h)eaz.L Tlt ssifqtl*Ip allÌ lud prom,ess&, In tp riposo simra ;l aoslroa1ore, P(nh, d conp[mento il progetla del Padre.

§TN SETI'IMANA DEt TEMPO ORDINAÌIO(16.21t\oftmbte) Iitwsia drll,e Orc: I satthnana

16 L Da.uuni vita, Signorc, e oss€Ive!ò ìa tus pffole. ll.ié.o

"ve!a pèr cepiu ia prpsenza dr G.su. Ecco la sua in-

sjsieri€ preghiera, segno della sua f€de in cesù, che tochiali]. " e to $an,sce. S- Marshorita di Sdorh (m.t); s'Ganru.ta di Hefa (n].lJ. tMaa 1,10-15.41-4s.54-57.62.64;Sal 118,53.61.134.I60.155.158i Lc 18,35-43.

17 \1 S Dlisobstta di UNh"rM, religio.o. \tenoia(Arruo). n Si&ore mi sostiene. II pùbblicano Zaccheosi riconosce liccolo, peccatore, deside$so di vedere Ge-sù, che guadà la suà umiltà e gli cliede di essere accoltoa casa s,uz. S. Aniano. zMac 6,18,31i Sal 3,2-7i ],c 19jr-I0.

r8 ll AlmùzieÈ ài fla&ni la sslverre del Signore. Sùlla barca delle Chiesa, gÌi apostoli sono colom che hamorice,uto il compiio di timonieri, ma la ìoro lerizia è llndono niftbio- Dediraaione Bùsilichz dei Senh Pietro ePonlo arrostnli (m.I.)t S. oddorr- Ai 28,11-16.30-3li Sal97,2-6;Mt 14,22-33.

l9 e A chi ciDmin! p€r l, retta via mosheÈ la salver-za di Dio. C'è per tutti uì t€mpo delta visiià di Dio. Guàia non saper dconoscere questo tempo di salvezza.,t ,4r-d,i.t p,aleta; S. Bo,rtoam; B. Giacomo BeùJafin. tuac2,15-29i Sal 49,I-2.6 6.14,15; Ic l9ll-44.20 v Lodiamo il tùo rone glorioso, SignoÈ. La ceciià diCerusalemm. è .ale da non ri.onos.prÉ e a(ce[rdE G€su,.oluì cle urole resliruirc al lpmpio la sua sacralita. .t rdo-wsto- rLlac 4,36.37.52-SgtCant lft 20,1ù12; Lc 19j45.48.

2l S Pfesmul.lon" ddla Atub I eryine Mann Me'il|ona(ùà,?ro). tr Signorc si è dcordsto dclìa sua nùsericoÈdi3. oggi viene cèlebuta la donazione toiaìe che feee diMana l'umile e ledele "sen" del Sigmrer,. Zc 2,1417;SalLc 1,46-55; Mt 12,46-50.

I22D Crisb Pe dall'Unbeno / B (5. Ceciliat) Dt 7 JA-1,4.Saì 92.I-2.5r Ap I .5'8: Cv 18,33b-3? l. Tùcisio §Eu@, ov

(CAPA.CI DI SVEGLIARE IL MONDO"Jd no?snàl, - Sante GeÉrde di EerirNa.qùe intomo al 1256 a Eisleben. in Celmania. Afrda-ta a cinque anni a e moiache di Heltu, con loro txa-scoÉe il rc,sto deilà dta. Educata aÌla s{uola d€I'A}ìà-zA ilrlò un inieligen a tuori del comune. È una dellepiù gì"rdi mìstiche crisiiane, come mosha la sùa ope,ra 'r,r,eliLyb,,;", ln cinque libri, di cù pero 3olo ii se-.ondo, rl cosidde ,o "r?ratxs". un inno ala miseri(rr.dìa di Dio, è scrino di suo pugÌo. Axa base delle sueFspFrienzo mistiche .risto.eniri.he vi sono la liru@a ela Bibbia" Mod nel 130y1302. Lnigl ciorBirini §s,

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