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Venezia, 19 Settembre 2008 LA CLASSE DIRIGENTE E IL TALENTO 20129 M ILAN O V ia Benvenuto Cellini, 2/A – Tel+ 39 02 54123098 – Fax + 39 02 5455493 00186 RO M A – V ia diR ipetta, 39 – Tel+ 39 06 32110003 – Fax + 39 06 36000917 istituto@ istitutopiepoli.it - w w w .istitutopiepoli.it Certificato di conformità n. 14493/ 06/ S.

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Venezia, 19 Settembre 2008

LA CLASSE DIRIGENTE E IL TALENTO

20129 MILANO – Via Benvenuto Cellini, 2/A – Tel +39 02 54123098 – Fax +39 02 545549300186 ROMA – Via di Ripetta, 39 – Tel +39 06 32110003 – Fax +39 06 36000917

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OBIETTIVI E METODOLOGIA

Obiettivo della presente ricerca è analizzare quali dovrebbero essere le caratteristiche della futura classe dirigente italiana.

La ricerca è composta da una fase qualitativa ideativa, svolta tra luglio e settembre del 2008, sul nostro panel Millementi in cui sono stati intervistati via web 100 opinion leader sui seguenti temi:

– Il profilo e le caratteristiche dell’attuale classe dirigente

– Le caratteristiche ideal-tipiche che dovrebbe possedere un dirigente

– Il ruolo e l’importanza del talento, della creatività e della meritocrazia

– Le competenze di base e le caratteristiche umane del dirigente

– I settori economici in cui è presente una classe dirigente dotata di talento

– Modalità di selezione dei collaboratori

– Metodi di incentivazione e disincentivazione.

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PLUS E MINUS DELL’ATTUALE CLASSE DIRIGENTEL’A

TTU

ALE C

LA

SS

E D

IRIG

EN

TE

CREATIVITÀ

CORAGGIO

PROBLEM SOLVING

DUTTILITÀ/FLESSIBILITÀ

PRAGMATISMO

TENACIA

BUONA CULTURA GENERALE

CAPACITÀ DI RESTARE SUL MERCATO

DETERMINAZIONE

ESPERIENZA

POCA LUNGIMIRANZA

PROVINCIALISMO

STATICITÀ

POCA PROPENSIONE AL RISCHIO

TROPPO CONFORMISMO

POCA CAPACITÀ DI PENSARE IN GRANDE

SCARSA VISIONE STRATEGICA

ETÀ TROPPO AVANZATA

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4

L’IMPORTANZA DELLE CARATTERISTICHE

52

46

42

40

35

37

31

35

29

25

21

35

39

50

54

55

56

58

59

62

70

74

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

Intelligenza emotiva

Umanità

Talento

Creatività

Meritocrazia

Intelligenza logica

Valutazione

Competenze

Partecipazione

Scelta

Motivazione

abbastanza molto

Quanto ritiene importanti le seguenti caratteristiche che contribuiscono a definire il profilo del dirigente?

Valori in %

IL P

RO

FIL

O D

EL D

IRIG

EN

TE I

DEA

LE

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5

IL BILANCIO DELLA SITUAZIONE ATTUALE

Creatività

2%

5%

14%

16%

8%

29%

20%

27%

26%

33%

62%

54%

19%

26%

27%

19%

38%

22%

23%

18%

25%

17%

Intelligenza logica

Talento

Competenza

Intelligenza emotiva

Umanità

Capacità di scegliere i collaboratori

Capacità di farli sentire partecipi

Capacità di motivare i collaboratori

Capacità di valutare i collaboratori

Meritocrazia

L’A

TTU

ALE C

LA

SS

E D

IRIG

EN

TE

Quali tra questi sono i fattori più soddisfacenti dell’attuale classe dirigente italiana (in verde)? E quali tra questi sono i meno soddisfacenti (in rosso)?

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IL 91% DEGLI OPINION LEADER SCEGLIE MERITOCRATICAMENTE I PROPRI COLLABORATORI

Non sa6%

Poco3%

Molto42%

Abbastanza49%

SCEGLIE IN MODOMERITOCRATICO

91%

LA

MER

ITO

CR

AZ

IA

E interessante notare come mentre il 54% degli intervistati considera la meritocrazia una grave carenza della classe dirigente italiana, il 91% ritiene di applicarla personalmente. Dunque quasi tutti ritengo di essere meritocratici, ma poi giudicano il sistema gravemente carente da questo punto di vista.

Lei personalmente nella scelta dei suoi collaboratori in che misura si ritiene meritocratico?

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CAPACITÀ AMMINISTRATIVA, ESPERIENZA E CULTURA

45%

45%

19%

27%

37%

44%

41%

17%

6%

5%

4%

5%

Statistica

Sociologia

Comunicazione epubblicità

Informatica

Pubbliche relazioni

Marketing

Psicologia

Lingue straniere

Esperienza nelsettore

Amministrazione efinanza

Gestione delpersonale

Cultura generale

LE C

OM

PETEN

ZE D

EL D

IRIG

EN

TE

Quali sono le competenze di base che dovrebbe avere un dirigente?

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8

54%

50%

18%

20%

22%

45%

44%

17%

17%

9%

2%

3%

Gentilezza

Idealismo

Empatia

Trasparenza

Sensibilità

Pragmatismo

Impegno

Coraggio

Determinazione

Lungimiranza

Onestà

Carisma

CARISMATICO, DETERMINATO E ONESTOLE Q

UA

LIT

À U

MA

NE D

EL D

IRIG

EN

TE E quali le caratteristiche umane che dovrebbero contraddistinguerlo ?

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PMI, ARTE E DESIGN E COMUNICAZIONI I SETTORI CON PIÙ TALENTI

65%

40%

19%

21%

21%

33%

32%

18%

9%

1%

1%

1%

Trasporti

Pubblica amministrazione

Politica

Università e ricerca

Banche e assicurazioni

Alimentare

Energia

Imprese nazionali e internazionali

Terziario avanzato

Media e comunicazioni

Arte e Design

Piccola e media impresa

I S

ETTO

RI

EC

ON

OM

ICI

PIÙ

TA

LEN

TU

OS

I

In quali settori oggi in Italia, è maggiormente presente una classe dirigente creativa e di talento ?

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SOPRATTUTTO CONOSCENZA DEL CANDIDATO, MA ANCHE SEGNALAZIONI DAI CONOSCENTI

CONOSCENZA DIRETTADEL CANDIDATO

65%SEGNALAZIONE DA PARTE

DI CONOSCENTI

31%

SOCIETÀ DI SELEZIONEDEL PERSONALE

28%

SITI INTERNET DI JOBPLACEMENT

6%

ANNUNCI SUI QUOTIDIANI

7%

UTILIZZO DI BANCHE DATI

INTERNE ALL’AZIENDA

9%

ALTRO …18%

LA

SC

ELTA

DEI

CO

LLA

BO

RA

TO

RI Lei personalmente come seleziona, quando ne ha bisogno, i soggetti destinati a

ricoprire ruoli di leadership? Attraverso …

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CARRIERA, FORMAZIONE E PROFIT SHARING

25%

35%

44%

56%

44%

17%

17%

10%

10%

8%

Altro …

Aumenti di merito

Stock option

Gain sharing

Benefit aziendali

Premi una tantum

Riconoscimenti pubblici

Profit sharing

Formazione a caricodell'azienda

Percorsi di carriera

INC

EN

TIV

I

E quali sistemi di incentivazione utilizza ?

• Profit sharing: retribuzione variabile collegata alle performance aziendali

• Stock option: assegnazione di quote azionarie dell’azienda

• Benefit aziendali o fringe benefit: un esempio sono le assicurazioni e le previdenze integrative a carico dell’azienda

• Gain sharing: assegnazione di parte della retribuzione sulla base di indici di efficienza

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RICHIAMI IN PRIVATO E RICOLLOCAMENTO

48%

56%

40%

31%

12%

15%

10%

Altro …

Richiami e ammonizioniin pubblico

Revoca benefitaziendale

Blocco della carriera

Profit sharing

Assegnazione amansioni diverse

Richiami e ammonizioniin privato

DIS

INC

EN

TIV

I

E quali sistemi di disincentivazione utilizza ?

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CONCLUSIONI/1Gli opinion leader intervistati vedono tra i punti di forza dell’attuale classe dirigente (a livello spontaneo): flessibilità, creatività e tenacia, in poche parole la capacità di restare sul mercato nonostante le difficoltà. Emergono invece come punti di debolezza: la poca propensione a rischiare, la scarsa visione d’insieme e la capacità di pensare in grande.

Quanto emerso a livello spontaneo viene confermato anche a livello sollecitato. Le caratteristiche più soddisfacenti dell’attuale classe dirigente secondo il panel sono: creatività, intelligenza logica e intelligenza emotiva, mentre le più insoddisfacenti sono la capacità di motivare e valutare i propri collaboratori nonché la meritocrazia come minus citata da oltre il 50% degli opinion leader.

Per quanto riguarda le caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere il dirigente del futuro prevalgono su tutte la capacità di motivare i propri collaboratori (“molto importante” per il 74%), di saperli scegliere (70%) e infine di farli sentire partecipi (62%) del team e dei risultati che il team ottiene.

C’è da chiedersi perché l’opinione dominante sia: “io sono meritocratico, gli altri dirigenti no”. Che sembra essere una sorta di cecità diffusa rispetto a ciò che per altri versi viene percepita come una piaga nazionale.

E perché lo stereotipo dominante finisce con l’essere: “i dirigenti italiani sono tanto creativi e poco meritocratici”, quando forse la creatività è altro.

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CONCLUSIONI/2Il talento viene identificato dagli opinion leader ora come un dono innato ora come una capacità da sviluppare che si differenzia da persona a persona. E’ certo comunque che il concetto di talento racchiude un’ampia gamma di sfumature dal problem solving al carisma. In definitiva sembra essere qualcosa di sfuggente, di estremamente soggettivo, difficile da identificare e da selezionare.

Non a caso le strategie messe in atto per riconoscere il talento nei propri collaboratori sono per lo più legate strettamente al raggiungimento degli obiettivi e dunque alla loro misurabilità. Come a dire: lo saprò solo dopo. Oppure si va alla ricerca di qualità latenti del collaboratore, considerando meno l’orientamento al risultato come aspetto principale, con un approccio più sfumato, complesso, psicologico, che finisce con l’essere soggettivo. La ricerca mette dunque in evidenza una forte aleatorietà del concetto di talento e una notevole difficoltà nell’ individuare gli strumenti e i metodi per identificarlo.

Sul versante della creatività, in termini di definizione emerge una tendenziale dicotomia: c’è chi la vive come “attitudine alla creazione” nel senso più puro del termine (capacità di inventare, di creare dal nulla), c’è invece chi la vive come “forza costruttiva” (capacità di combinare gli elementi presenti in modo originale). In ogni caso è da segnalare il vissuto ambivalente del concetto di creatività. Si ritiene che la classe dirigente italiana sia molto creativa, ma in modo più che altro stereotipato, mentre il ricorso concreto al processo della creatività appare poco diffuso. L’approccio alla creatività sembra essere poco creativo.

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CONCLUSIONI/3

Per poter scegliere meritocraticamente le competenze di base dell’aspirante dirigente servono innanzitutto una buona cultura generale e la capacità di gestire al meglio i rapporti con il personale (entrambi al 45%), accompagnate da conoscenze di tipo amministrativo (44%). Sorprende la scarsa importanza attribuita a competenze quali l’informatica (6%), la statistica (4%) o la comunicazione (5%) che da altri punti di vista appaiono invece oggi fondamentali.

Cambiando prospettiva, le caratteristiche umane ritenute maggiormente auspicabili vedono il carisma sopra tutte (54%), seguito dall’onestà (50%) e dalla lungimiranza (45%). Sembra evidente il maggior peso attribuito alle caratteristiche più pragmatiche dell’individuo a discapito di altre più legate agli aspetti umani come sensibilità, empatia o idealismo.

In sintesi, la ricerca mette in evidenza una notevole difficoltà da parte degli opinion leader intervistati, che in definitiva rappresentano un campione della classe dirigente italiana, a giudicare se stessi in modo equilibrato ed efficace, come se finora temi quali il talento e la creatività siano stati giudicati poco degni di assurgere a priorità dell’ottica imprenditoriale.

Spesso si ha la sensazione che ognuno pensi di aver trovato già la chiave, ma ognuno per conto suo, dando così ragione alla battuta di un comico popolare: “La risposta è dentro di te, solo che è sbagliata”.