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  Via Bocchi (2010-2014) di Emanuele Mastrangeli

Via Bocchi

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Poesie, 2010-2014.Italian poetry.

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  • Via Bocchi (2010-2014)

    di Emanuele Mastrangeli

  • Un giorno Un giorno porter sun carro tutte le parole mai dette. Le porter a scoprire gli echi rubati nel morir degli anni. Un giorno dal mio corpo muto vedr una lacrima cadere dalle labbra. E il pavimento canter con la mia voce. 08/07/2010

  • Vedi cara

    Vedi cara era ai Poeti laureati che donavi misurate moine. Era ai ragionieri delle sillabe ai feticisti dellanastrofe. Era ai Poeti laureati a loro da bravi che sempre sognarono di serbarsi coerenti. Vedi cara lunica umana coerenza (perdonami) la mia. Io che coerente non lo fui mai. Del resto tu sei finita in questa poesia. 20/07/2010

  • La scatola con cui mi sono intrattenuto La scatola con cui mi sono intrattenuto a riva ci credeva davvero. Ora nel suo addio pulito mi ricorda che perderemo. Il mare a caccia di riflettori mi piange un po addosso, calpesto distratto il suo trucco disfatto dalle onde. Lo lascio a qualche zelante reporter, a qualche truffatore recidivo. 06/08/2010

  • Durante lautopsia trovarono il cuore

    Durante lautopsia trovarono il cuore. I camici bianchi, giovani antichi dallanima stirata, ma il vocativo piant le tende nellesofago. Mezza bocca Bogart li lasci sul posto, quando al grido di gesucristo, gli tir sul grugno lapparato cardiovascolare. 01/08/2010

  • Al Van Gogh Museum di Amsterdam l8 giugno 2005

    Cerano quadri. Van Gogh non cera. 22/05/2010

  • Perdono peso Perdono peso le mie mani quando dai tuoi occhi il tuo corpo disteso fugge lingombro del cielo indago vecchi muri bianchi ecco un po di memoria un po di pace non c pi vita in me che non sia questubriacarmi dissennato del mio solo respiro nonostante tutto sono ancora vivo 01/03/2011

  • Cinque chiacchiere con una ragazza appena conosciuta

    Amo le poesie musicali sentirmi avvolta come da foglie deliranti mi hai detto per me la musicalit non conta un cazzo s scrivo abbiamo letto poesie hai preso un libro di poesie arabe cento poesie d'amore partiamo male ho detto e hai cominciato a cantare in arabo e ho cominciato a ridere per poco quella voce dimmi dimmi dove l'hai rubata? (guardarti) i tuoi piedi nudi

    a volte sembri appassire spegnerti proprio sul punto di morire incredibilmente viva 17/06/2010

  • Credimi se dico

    Credimi se dico che fu tra le pareti di un bordello quando dal soffitto caddero le rughe della vecchia ballerina. La stanza inizi a danzare e attonito conobbi il mare. 19/07/2010

  • Ferma, rimani l dove posso immaginarti

    Ferma, rimani l dove posso immaginarti. Dietro la tenda posso sentire il respiro della tua ombra. Posso modellare i tuoi seni, crearne di nuovi. Chi sei ti chiedo chi sei esile ombra? Mi dici di smettere, mi dici che so benissimo il tuo nome. Mi dici che ti stai annoiando. Ma questo drappo di seta ci rende vicini come non lo siamo mai stati. Ora non sei che un sospiro, ora non sei che vino come questo vino. Mi dici che sono pazzo, io e la mia arte. Ferma, rimani l dove posso immaginarti. Non far lamore con te, dietro questa tenda ti bevo come bevo questo vino. 18/07/2010

  • Juliette Binoche Mi sono tuffato in un caff parigino per incontrare Juliette Binoche. Abbiamo ordinato due caff. Senza zucchero grazie. Lei giocava con un cucchiaino come nel film Bleu di Kieslowski. Aveva lo stesso taglio di capelli. Mi ha chiesto di scoparla l su quel tavolino borghese che saffacciava su Montparnasse. La presa della Bastiglia la rivoluzione e le teste dei sovrani. I tramonti e Juliette Binoche stesa sul tavolo. Mi sono venuto nelle mutande. La vita in fondo tutta qui. 22/05/2010

  • Mi sono svegliato

    Un po come il monumento a Pasolini. Bello inutile dimenticato. 04/08/2010

  • Lunghia

    Mi ricordi questunghia colpo dopo colpo come te si indebolita ha cambiato colore s fatta viola blu verde faceva schifo penzolava aggrappata a un po di pelle morta caduta da sola sai ed era verde e piena di pus giallognolo come te caduta dun tratto ah! questalluce nudo mi guarda coi tuoi occhi! 06/05/2010

  • Buon compleanno

    Le candeline vanno accese e poi spente. Un soffio. Una a una. I sorrisi da museo delle cere nelle foto vicino la torta con la paletta in mano che non ho mai saputo usare. La barba le rughe i capelli nel lavandino. Poi le foto non vengono e tocca rifarle. E riaccendere le candeline. Soffiare. Ah i compleanni gli auguri. Sono come i baci nei film porno. 22/05/2010

  • Alla mia festa daddio

    Hai invitato un gatto ci siamo seduti e labbiamo fissato mentre si leccava 03/04/2010

  • Dalla lucida sospensione di unautomobile

    Dalla lucida sospensione di unautomobile uomini anonimi di un anonimo piano sequenza vanno vengono restano ad aprire a chiudere piccoli piccolissimi portoni 18/07/2010

  • Ragazza che sedevi a me di fianco Ragazza che sedevi a me di fianco sul volo Roma Parigi del 23 novembre diretto ahinoi solo per caso tra le nuvole parlami ancora di quando spiammo con meraviglioso distacco kilometri di brevi respiri non troppo interessati alle ali di un aereo quando sotto il peso freddo degli indumenti sfogliammo anime e riviste poi non cos diverse tra loro 25/11/2010

  • Avrei voluto vedere Parigi con gli occhi di una volta Avrei voluto vedere Parigi con gli occhi di una volta dalla terrazza del Sacr Coeur avrei contato uno a uno i tetti lungo la scalinata lasciai invece scivolare il composto disagio di un suicidio un au revoir monsieur (non sai pi piangere mon cher) pensando a Montparnasse a una poesia scritta tempo fa solo per leleganza del nome non saprei dire perch sempre dopo cos tanto tempo torni a parlare di cose luoghi persone lontane come il fiume che affidai alle palpebre raggiunga il mare 29/03/2011

  • Laerosol

    Mia madre leggeva favole da un vecchio libro mentre io davo i miei primi baci al cortisone che idiota farsi fregare cos da un andersen qualsiasi da un acciarino magico una principessa sul pisello avrei avuto una storia un motivo qualcosa forse avrei scritto lettere piene d'amore 12/08/2010

  • Tramonti da soffitta Tramonti da soffitta rubano una scena distratta. Il loro numero tutto sbadigli coloratissimi sulla coda impolverata di uno specchietto retrovisore. Lautoradio scioglie capelli ricci ricci ora lisci a tal punto lisci da non essere pi. Il traffico romano polemizza con un 27 agosto remissivo riguardo a gusti culinari e al senso della vita. Mangio ma non ho fame. Gli ho chiesto da accendere. Mi hanno risposto picche andiamo di fretta gi. Ecco la sera. 28/08/2010

  • Sudano i muri (e resto asciutto) Sudano i muri e resto asciutto. Gli ho regalato il mio battesimo e qualche multiscatto. Ma non li appenderanno. Non sono pi loro da quando divorziarono dalla carta da parati. Per una scappatella con vernice celeste e stracci bagnati. Ho raccolto qualche rimasuglio. Qualche brandello grattato agli angoli. Ne ho fatto un collo di visone. E per le grandi occasioni. Lo metto ogni giorno. Sopra le mutande. 23/08/2010

  • La cena

    La famiglia si ritrova ogni sera la tovaglia soffoca il tavolo color caff e gli anni hanno stabilito i posti (si passa a malapena) le sedie le posizioni (tutti vogliono vedere la televisione) si potessero dare in pasto gli anni divorare il tempo digerire la morte cacare il passato i movimenti ricordano una partita di poker il peso della compagnia si paga in bluff e monosillabi ogni sera si scava il piatto per trovare la fine e con meccanico affanno mangiare di fretta fa male si corre a respirare il proprio spazio a deglutire la propria solitudine 11/04/2010

  • Se mi stendo sul pavimento

    Se mi stendo sul pavimento posso grazie a un efficace effetto ottico mangiare la plafoniera.

    Ho i vetri in bocca. Se tendo un dito allorizzonte vera terra quel che tocca.

    17/07/2010

  • La lampada

    La lampada in salotto ha forse bisogno di un cappello nuovo provata si piega stanca sulla scena di caccia al cinghiale la signora borghese pulita pulita in sella al cavallo bianco aizza i cani sconcertata e per poco non le vola il cappello la televisione l accanto le butta secchiate di luce gelida con tutto un trantran di fanfare e risate seminude qualcuno ha baciato per scherzo la lampadina con un pennarello rosso riservandole un futuro da film porno da un lato pende una cordicella di metallo le doni un sospiro e comincia a girare girare girare mi chiedo se sia solo qualche legge fisica del cazzo o se abbia ancora voglia di ballare 21/07/2010

  • Ruba alle strade un po di confusione

    Ruba alle strade un po di confusione riponi quel prossimo distacco in qualche negozio dantiquariato tra le cosce deluse accorte della vecchia proprietaria dagli occhi grigi che conta e riconta ogni battito perduto non voltarti ma lascia unombra sul muro accanto un cenno un gesto una scusa 31/07/2010

  • Dellestasi

    Mi mancheranno i miei occhi che non ebbero mai il coraggio di chiudersi 15/07/2010

  • Gustando il denudarsi delle tende Gustando il denudarsi delle tende attendo di unattesa priva dapprensione la sagoma dellacrobata inciampare in placide tenui tinte dombra 18/07/2010

  • Per giorni Per giorni e giorni ho lasciato fili derba contare le mie orme un prato immobile genuflesso baciare i miei piedi con petali dal rimmel slavato tentare le mani con dolcissimi fiori acerbi quasi ho tradito pallide conversioni caricato sun treno labbra secche valigie colme di rossetti ho coltivato con cura assordanti deserti nel mezzo di un prato immobile ancora scopro frutti che ancora non conosco 24/09/2010

  • Penso a qualche ges Penso a qualche ges balbuziente e deriso a mordere nel letto una croce un ceppo un trono di legno a bagnare freschi lenzuoli freschi di chiodi avidi a masturbarsi composto su cornici spezzate capovolte 18/08/2010

  • Reggevo un reggiseno con i polpastrelli

    Reggevo un reggiseno con i polpastrelli e gustavo il suo desiderio dabbandono alla gravit accarezzavo i ricami delle spalline pensando al brivido anarchico che doveva provare nei momenti in cui si liberava della derisione dei capezzoli che ritti ricordavano che la sua esistenza era la loro esistenza la loro forma la loro consistenza. Quando lei torn dal bagno tutta moine e ciak da b-movie la buttai sul letto facemmo lamore e url come una matta quando per poco non le staccai il capezzolo destro. 21/07/2010

  • Roma Ostinatissime luci demod versano su sampietrini asserviti malinconia in saldo. Fretta piuttosto misurata orgasmi preparati desiderati a volte. Roma affitta gli umori allarte classica e ai clacson davanguardia. Qualcuno ha fregato gli argini del Tevere con bancarelle dabbigliamento gitano minimalismo barocco e stand di cucina esotica. Un drogato steso in mezzo a Ponte Sisto mangia un po di cielo un po di notte zuccherata una luna mutilata. Trilussa ha un alito cattivo ai suoi piedi un brusio di poesia futurista Marinetti appende locandine. Credevo (davvero) e invece mi sono trovato a rincorrere pastori abruzzesi. 04/09/2010

  • Il primo natale che non ti sei svegliato Il primo natale che non ti sei svegliato anche io cieco lho trascorso incapace di vedere altro che il tuo nonvedere la casa romana (tale e quale al tuo esistere) riverbera eccola l la mia periferia eccola l la santa a dispetto del maternalismo tutta un voltarsi indietro e non trovare che una locuzione un atto linguistico 27/12/2012

  • Ora che anche tu sei mare Ora che anche tu sei mare riva bagnata dal sonno che assale dove non vedo il tuo profumo il sale del tuo frastuono del tuo riposare 02/03/2013

  • Mi lascia vedere circa Mi lascia vedere circa met del suo viso niente o quasi niente del suo essere donna e io lo so bene daver disimparato il suo nome il tuo bel nome romano larco ruvido che tinteneriva il viso asciugato il verde dei suoi occhi per farne nuvole e foschia (insomma cos per un grigio educato) ed ecco ora la citt pi non canta indugia mormora innocente fresca si raccoglie ora lecito tornare giovani 22/11/2012

  • Dal parapetto meno nobile di roma Dal parapetto meno nobile di roma ho visto il tevere invecchiare accanto allautostrada l dove anche io per sempre e di colpo lasciate dietro le porte automatiche dellospedale fino alla vuota immensa pianura dinnanzi anche io per sempre e di colpo arreso anche io vecchio anche io infine diretto verso il mare 08/07/2014

  • Via Bocchi In Via Bocchi puliscono le strade rifiniscono la segnaletica i parcheggi le strisce. Via Bocchi oggi diversa. Si sente lodore dellasfalto fresco ancor pi fresca forse la vernice umida cos bianca da essere bianca a malapena. Ho setacciato le orme delle ruspe sfogliando anonimi ricordi. Almeno ho ringraziato la gravit. Via Bocchi non pi mia. 24/08/2010

    Via Bocchi copertinaUn giornoVedi caraLa scatola con cui mi sono intrattenutoDurante l'autopsia trovarono il cuoreAl Van Gogh Museum di Amsterdam l'8 giugno 2005Perdono pesoCinque chiacchiere con una ragazza appena conosciutaCredimi se dicoFerma, rimani l dove posso immaginartiJuliette BinocheMi sono svegliatoL'unghiaBuon compleannoAlla mia festa d'addioDalla lucida sospensione di un'automobileRagazza che sedevi a me di fiancoAvrei voluto vedere Parigi con gli occhi di una voltaL'aerosolTramonti da soffittaSudano i muri (e resto asciutto)La cenaSe mi stendo sul pavimentoLa lampadaRuba alle strade un po' di confusioneDell'estasiGustando il denudarsi delle tendePer giorniPenso a qualche gesReggevo un reggiseno con i polpastrelliRomaIl primo natale che non ti sei svegliatoOra che anche tu sei mareMi lascia vedere circaDal parapetto meno nobile di romaVia Bocchi