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Tommaso, al Co-
mune di Farindola.
“Abbiamo cercato
di fare il possibile
per tranquillizzare i
clienti” continua Di
Tommaso nella
mail poco prima
della slavina che
ha travolto
l’albergo il 18 gen-
naio. Nell’albergo
erano presenti 28
clienti e 12 dipen-
denti. I soccorritori
hanno trovato 11
persone vive e 28
corpi senza vita.
Hanno lavorato
ininterrottamente
dal 19 gennaio
davanti ad un
“ La situazione è dav-
davvero preoccupante,
i clienti sono terrorizza-
ti dalle scosse sismi-
che e hanno deciso di
restare all’spero”.
Inizia così la mail
spedita
dall’Amministrator
e dell’Hotel di Rigo-
piano, Bruno Di
Didascalia dell'immagine o della
T R A G E D I A A L L ’ H O T E L D I R I G O P I A N O :
N O N S I P O T E V A S C A P P A R E
S O M M A R I O :
Brano interno 2
Brano interno 2
Brano interno 2
Brano interno 3
Brano interno 4
Brano interno 5
Brano interno 6
K A N G O R O O D I M A T E M A T I C A
I S T I T U T O C O M P R E N S I V O ” G . B . D E L L A T O R R E ”
Giornaginius
Data Gennaio 2017 Numero 2
Venerdì 16 Dicembre 2016 si
sono svolti i giochi Kangourou
della matematica presso la
scuola media Parini Merello di
Genova.La squadra della no-
stra scuola era formata da
sette ragazzi. Hanno parteci-
pato 21 squadre e la nostra si
è classificata seconda solo
per pochi punti.I giochi Kan-
gourou sono delle competizio-
ni introdotte in Europa dalla
Australia.
Le categorie in cui
vengono suddivisi i
concorrenti sono:
Ecoliér
Benjamin
Cadet
Junior
Student
La prova è composta
da 30 quesiti, con 5
opzioni di risposte per
La risoluzione è permessa
entro 75 minuti
Le squadre che salgono sul
podio vengono ammesse
alla finale a Mirabilandia.
cumulo di detriti,
neve ed alberi, alto
4 metri. Per libera-
re la strada verso
Rigopiano era ne-
cessario
l’intervento di una
turbina spazzane-
ve, ma non è arri-
vata: Non si poteva
scappare!Alcuni
investigatori, grazie
anche alle testimo-
nianze dei pochi
superstiti sconvolti,
stanno cercando di
stanno cercando di
ricostruire il prima
ed il dopo di questa
tragedia.
La guerra civile siriana o
crisi siriana, è un conflitto
scoppiata in Siria nel 2011
tra le forze governative e
quelle dell’opposizione. Il
conflitto è iniziato il 15 Mar-
zo 2011 con le prime dimo-
strazioni pubbliche, per poi
divenire guerra vera e pro-
pria nel 2012 , proseguendo
fino ai giorni nostri.
Le iniziali proteste hanno
l’obbiettivi di spingere alle
dimissioni il Presidente Bas-
san al-Asad, ed eliminare la
struttura istituzionale mono-
partitica del Ba’th (partito
politico siriano).
Col passare dei mesi la
guerra continua ancora. Il
30 dicembre 2016 alle
9.34, poco più di due ore
dopo l’entrrata in vigore del
“cessate il fuoco”, viene
segnalato dall’Osservatorio
Siriano per i diritti umani
(S.O.R.H.) che i ribelli hanno
violato la tregua di Hama. U
gruppo ribelle accusa, inve-
ce, il governo di bombardare
aree dei villaggi di Atshan e
Skeik.
Dalla mezzanotte locale (le
23 italiane) è entrato in
vigore in tutta la Siria il
“cessate il fuoco” fra le parti
in conflitto, mediato da Rus-
sia e Turchia.
Gi accordi sono stati firmati
dal governo siriano e dalle
forze di opposizione, come
previsto, dovranno presto
avviare le trattative.
E.P. (2G)
ale, dei voti espressi o dei
votanti, richiesto. Gli abitanti
dell’Italia sono stati chiamati
a votare per approvare la
Riforma Costituzionale del
governo .
Questa riforma modifica 49
articoli della Costituzione
riformando completamente il
Senato e l’organizzazione del
Parlamento. Gli Italiani hanno
votato “Sì” per approvare la
Riforma e “No” per non ap-
provarla. La legge in questio-
ne è complessa e ricca di
argomenti importanti. Chi
Il 4 dicembre del 2016 gli Italiani
sono stai chiamati a votare per il
referendum costituzionale dalle
ore 7 del mattino alle ore 23 della
sera. Esso è stato il terzo referen-
dum costituzionale della storia
della Repubblica italiana: il primo è
stato indetto nel 2001 e il secondo
nel 2006. Questo referendum sa-
rebbe stato valido a prescindere
da quanti italiani sarebbero andati
a votare, non era previsto il rag-
giungimento del quorum, ovvero il
quoziente, in numeri o in percentu-
vota “Sì” approva:
- la riduzione del numero dei
parlamentari;
- la soppressione del Cnel,
Consiglio Nazionale dell’ Eco-
nomia e del Lavoro, cioè un
organo del governo che si
occupa della legislazione eco-
nomica e sociale.
- il contenimento dei costi di
funzionamento delle istituzio-
ni.-
- il superamento del bicame-
ralismo perfetto, ovvero una
vera e proprio rivoluzione del
Senato
poliziotto turco di 22 anni in
quel momento fuori servizio,
ha improvvisamente colpito
alle spalle l’ambasciatore,
gridando “Non dimenticatevi
di Aleppo (città della Siria
sconvolta dalla guerra), non
dimenticatevi della Siria”.
L’ambasciata russa ritiene
che il diplomatico sia stato
colpito da terroristi di matri-
ce radicale islamica, ma è
probabile che si tratti di un
cosiddetto “lupo solitario”.
Le forze speciali hanno ucci-
so l’attentatore dopo aver
circondato l’edificio, mentre
nella notte le forze di sicurez-
za hanno arrestato sei perso-
ne che erano in relazione
con l’assassino.
G.V . ; F.B.
(2D)
L’AMBASCIATORE RUSSO IN
Turchia, Andrey Karlov, è
stato ucciso in un attacco
armato nella capitale turca.
Karlov stava parlando in una
galleria d’arte della città
quando è stato colpito, prati-
camente in diretta televisiva,
dall’attentatore che si era
finto guardia del corpo del
diplomatico.
Il killer, Mert Altintas, un
L A G U E R R A C I V I L E S I R I A N A
I R I S U L T A T I D E L R E F E R E N D U M
P a g i n a 4
L ’ a s s a s s i n i o d e l l ’ a m b a s c i a t o r e r u s s o
La normalità nonostante la guerra
G i o r n a g i n i u s
Andrey Karlov alla mostra
I RISULTATI
La mattina del 5 dicembre
sono stati resi noti i risultati
Più della metà degli italiani,
il 59,1% ha votato “No”,
cioè non vogliono approvare
la riforma.
Il restante 40,9% ha votato
“Sì”. I voti per il “No” sono
stati 19.419.507, mentre
quelli per il “Sì”
13.432.208.
M.R.
(2G)
I Campionati internazionali
di giochi matematici sono
d e l l e g a r e
di logica e matematica ricre
ativa rivolte principalmente
agli studenti, organizzate
a n n u a l m e n t e d a l -
la Fédération Française des
Jeux Mathématiques, e, per
la fase italiana, dal centro
PRISTEM, che fa parte
del l 'Un ivers i tà Bocco-
ni di Milano. Essi differisco-
no dalle Olimpiadi della
matematica e da altre com-
petizioni, come i Kangourou
della matematica o i Giochi
Matematici del Mediterrane-
o, per l'approccio molto più
logico che matematico dei
quesiti.
I campionati internazionali
di giochi matematici sono
una serie di gare a sfondo
matematico e logico. Si trat-
ta principalmente di quelli
che si potrebbero definire
"indovinelli" di matematica,
spesso posti al concorrente
anche in forma abbastanza
scherzosa. I quesiti sono
generalmente graduati nella
difficoltà in base alla classe
frequentata. Esistono infatti
più categorie, che in linea
generale possiamo identifi-
care così:
CE - per gli studenti di quar-
ta e quinta elementare
(categoria non presen-
te nella fase italiana)
C1 - per gli studenti di prima
e seconda media
C2 - per gli studenti di terza
media e prima superio-
re
L1 - per gli studenti di se-
conda, terza e quarta
superiore
L2 - per gli studenti di quin-
ta superiore e frequen-
tanti il biennio universi-
tario
GP - per gli adulti, dal 3º
anno di università in
poi
HC - per i professionisti
(matematici e campioni
internazionali delle
altre categorie, fino al
2012 accorpata alla
COSTANZA: Mia madre (che è
una prof. della scuola ) lo sape-
va già, quindi non si è stuoita,
ma poi mi hanno comprato una
torta con scritto E=mc².
ALESSANDRO: La mattina ero
molto teso , ma quando ho ini-
ziato a svolgere i problemi mi
sono rilassato.
DOMANDA: Che cosa hai provato
la mattina dei giochi?
CARLO: Mi ero dimenticato che
ci fossero. La mattina stessa
quando mi sono venuti a chia-
mare mi sono sentito pronto
COSTANZA: Ero molto in tensio-
ne
ALESSANDRO: Prima li ho trollati
dicendo che ero arrivato trente-
simo, poi gli ho svelato la verità.
DOMANDA: Ti eri preparato per i
giochi Bocconi?
CARLO: No perché lo avevo an-
che dimenticato
COSTANZA: No.
ALESSANDRO: A dire la verità no
2. COSTANZA COCCIA
(2A)
3. CARLO STRIANESE
(2G)
DOMANDA: Quando hai sco-
perto di esserti classificato,
qual è stata la tua reazione?
Carlo: Mi sono stupito molto
perché temevo di essere
arrivato fra gli ultimi.
.Costanza: Mi sono stupita
perché pensavo di aver fatto
male.
Alessandro: Non pensavo di
essere arrivato primo, anche
se ad un certo punto ho ini-
ziato a sospettarlo.
DOMANDA: Ti sei divertito a
partecipare?
CARLO: Non tantissimo per-
ché ero in tensione
COSTANZA: Si, tanto che
ridevo da sola mentre li svol-
gevo.
ALESSANDRO: Molta tensio-
ne ed emozione.
D: Come è stata la reazione
dei tuoi genitori?
CARLO: Mi hanno fatto tan-
tissimi complimenti ed anche
loro sono rimasti stupiti
Sono usciti i risultati dei gio-
chi Bocconi!!
La classifica della nostra
scuola:
1. ALESSANDRO AGO-
STA (2A)
I G I O C H I B O C C O N I
P a g i n a 5
I N T E R V I S T A A
I V I N C I T O R I D E L L A N O S T R A S C U O L A
G i o r n a g i n i u s
GP nella fase italiana)
Le iscrizioni si effettuano in
gennaio e febbraio di ogni
anno (parte del ricavato
dalle iscrizioni è devoluto
ad associazioni ed enti di
ricerca); le selezioni si svol-
gono in cento città italiane
un sabato di metà marzo in
cui i migliori 10% dei parte-
cipanti passa, e a maggio
si trovano alla Bocconi, a
Milano, per selezionare i
finalisti per la finale mon-
diale, che si svolge
a Parigi alla fine di agosto.
Il 16 gennaio 2017 Paola Pa-
storelli, giornalista del “Secolo
XIX”, è stata invitata dalle clas-
si 2G e 2D per fare una lezione
sul mestiere di giornalista. Ha
dato molti consigli su come
scrivere un articolo e noi alunni
le abbiamo fatto alcune do-
mande.
D: Cosa significa notizia?
R: Notizia significa novità, fatti
importanti che interessano alla
gente.
D: Da quando è che ha la pas-
sione per il mestiere del giorna-
lista?
R: Da quando ero piccola.
Giravo per casa con un bottone
attaccato al collo a intervistare
ogni componente della mia
famiglia e poi scrivevo i gior-
nali.
D: È stato facile iniziare?
R: Non tanto, è un mestiere
difficile. Mi piace moto quel-
lo che in America dicono dei
giornalisti e cioè che sono le
guardie della società.
Un giornalista deve avere
fiducia nei suoi colleghi
ognuno al suo argomento.
Le voci che girano non sono
sempre la verità, per cui
bisogna andare alla fonte.
Bisogna chiedere alla polizi-
a, ai carabinieri agli ospeda-
li. Bisogna anche stare at-
tenti al “buco”.
D: Cos'è il “buco”?
Il giornalista fa un “buco”
quando gli altri giornali
hanno delle notizie che lui e i
suoi colleghi non sono riusciti
a “catturare”.
D: Paparazzi, giornalisti e tele-
giornali, che differenza c'è?
R: I paparazzi sono fotografi, i
giornalisti cercano notizie e
scrivono gli articoli mentre i
telegiornali prendono le noti-
zie dai giornalisti e dai papa-
razzi.
D: C'è un orario preciso?
R: Non c'è nessun orario, biso-
gna stare sempre attivi, pronti
a scrivere le notizie che possa-
no colpire di più la gente.
per la professionalità che ho
visto.
Oltre a studiare, si fanno
molte attività divertenti, come
concorsi, progetti. Ci sono
vari indirizzi: architettura e
ambiente; scenografia; audio-
visivo e multimediale. Gli
indirizzi si caratterizzano per
la presenza di laboratori , nei
quali lo studente sviluppa la
propria capacità progettuale.
F.B. (3D)
viene assegnato anche un
armadietto, che sarà vostro per
tutti i cinque anni. Il Liceo Artistico
non comprende assolutamente
soltanto l disegno, ma tutte le ma-
terie scolastiche. Si studia solo
una lingua straniera: l’inglese. C’è
molto da studiare, dato che ci sono
ben tre pomeriggi. Anche se in
disegno non si brilla molto, il pro-
gramma inizia dalle nozioni di base
per permettere ad ogni studente di
raggiungere gli stessi obbiettivi,
senza lasciare nessuno indietro. E’
una scuola che consiglio a molti
CHIAVARI 20 DICEMBRE
2016
Nell’ambito del progetto di
orientamento, i nostri refe-
renti di Istituto Prof.ssa Ghir-
landa e Prof.ssa Tiscornia, al
fine di permettere ai ragazzi
una scelta maggiormente
consapevole della scuola
superiore, hanno organizzato
per loro una giornata di lezio-
ni presso l’Istituto in cui vor-
rebbero iscriversi. Ecco la
testimonianza di una ragazza
della 3D che si è recata al
Liceo Artistico “E. Luzzatti”.
“Sono stata ad assistere alle
lezioni di alcuni istituti superiori
di Chiavari, ma voglio parlarvi del
Liceo Artistico.
Il Liceo Artistico Statale “E. Luz-
zati”, ha un’organizzazione abba-
stanza particolare.
Al’inizio del programma si prova-
no tutte le materie peri primi due
anni una delle particolarità è che
P A O L A P A S T O R E L L I a l g i o r n a g i n i u s
P a g i n a 6
I N O S T R I A L U N N I V A N N O A F A R L E Z I O N E
A L L E S U P E R I O R I
Alcuni momenti dell’incontro
G i o r n a g i n i u s
dove ci aspettava la Prof.ssa
Aureli.
All’inizio abbiamo ritagliato
l’immagine con il logo della
scuola, poi la prof. Ci ha spiega-
to come si fanno i segnalibri con
la tecnica degli origami, che
avremmo dovuto insegnare ai
bambini che sarebbero arrivati.
All’inizio eravamo un po’ in diffi-
coltà ma, per fortuna c’era la
prof. Che ci ha aiutato.
Eravamo divisi in tre gruppi: il
primo faceva i segnalibri con
l’origami, il secondo a forma di
in quale
scuola
iscriversi
l’anno suc-
cessivo.
I bambini,
insieme ai
genitori,
vengono
accompa-
gnati in giro per la scuola dagli
studenti ciceroni, che spiegano
loro le attività della scuola e
mostrano le aule ed i laboratori.
Appena arrivati io ed i miei com-
pagni siamo andati in classe (ID)
cuore, e l’ultimo colorava i disegni
da attaccare ai segnalibri, così che
i fratellini e le sorelline dei bambini
ospiti avessero un loro ricordo
della giornata.
Ci siamo divertiti moltissimo e non
vedo l’ora che arrivi l’anno prossi-
mo per partecipare di nuovo
all’open day, magari facendo il ci
ciceroni.
E., N., A., H., A., S., G., P., A., G.
(ID)
avevano preparato per l’open
day.
A me sono sembrati molto bra-
vi e organizzati i ragazzi che ci
accompagnavano e quelli che
presentavano i lavori preparati.
A.Y.
5B (MAZZINI)
Il 19 ed il 21 gennaio sono an-
data a visitare la Scuola Media
Della Torre.
Il 19 al “Work shop” sono stata
in una classe dove facevano
vedere un’applicazione che ti
permetteva di disegnare forme
geometriche.
Nella stessa aula con un tablet
facevi una ricerca su alcuni stru-
menti musicali.
Poi siamo andati nell’aula di geografia,
dove ci hanno fatto vedere due video alla
L.I.M., uno sull’uomo ed uno sui confini tra
gli stati.
Infine sono entrata in un’aula dove alcuni
ragazzi mi hanno mostrato un gioco sul
tablet.: sceglievo un personaggio e lo face-
vo muovere a piacere. Mi sono divertita
tantissimo!
Il 21 era il giorno dell’open day. I ragazzi
delle medie ci hanno portato a spasso nei
locali della scuola. Siamo ritornati nella
classe di geografia, in un’altra classe in cui
abbiamo costruito dei segnalibri.
Infine abbiamo visitato l’aula in cui veniva
presentato il giornalino. I prof. Mi sono
sembrati simpatici e hanno saputo spiega-
re bene le loro materie.
Le visite alla scuola mi sono piaciute mol-
to, a me non piace crescere, ma questa
volta non vedo l’ora di cominciare le me-
die!
M.F.
(5B MAZZINI)
L’open day è stato bellissimo,
non vedo l’ora che sia l’inizio
del nuovo anno scolastico per
andare al “Della Torre”.
Gli insegnanti sono tutti bravi.
La cosa che mi ha affascinato
di più è stato il laboratorio di
scienze.
A.C
(Scuola elementare
Santa Marta)
La mia impressione di sabato
21 gennaio 2017 è stata
positiva perché mi sembrava-
no molto interessanti le cose
nuove che si possono impara-
re e approfondire. Poi mi so-
no divertita tanto ad andare
nelle classi a vedere cosa
L ’ o p e n d a y s e c o n d o i
r a g a z z i d e l l e m e d i e
L ’ o p e n d a y v i s t o d a i
b a m b i n i d e l l e
P a g i n a 7 N u m e r o 2
Sabato 21 gennaio c’è stato
l’open day della nostra scuo-
la. L’open day è quando gli
istituti aprono le porte agli
studenti delle quinte elemen-
tari che devono scegliere
attraverso i lavori di ricerca, di speri-
mentazione e di costruzione in modo
che a ciascuno sia garantito il massi-
mo successo possibile.
Alla prima edizione del progetto, inti-
tolata due anni fa “Pedalando si im-
para”, è seguita nel 2016
un’immersione totale nella geografia;
è stat ora la volta di una girandola di
iniziative raccolte sotto il titolo
“Musica per tutti”. Cantare e suona-
re, dunque. ma anche ballare, recita-
re, disegnare, modellare, scoprire le
leggi dell’acustica con esperimenti
sorprendenti, giocare con il suonare
con il suono delle parole. Incanalare
le proprie emozioni nella coralità
organizzata e dunque imparare a
riconoscerle e non farsene travolge-
re.
Quel che rimane tra noi e nei ragazzi,
CHIAVARI, 27 GENNAIO 2017
Per il terzo anno la nostra
scuola ha lavorato unitaria-
mente al progetto d’Istituto.
In un mondo, quello della mo-
derna didattica, che mette
sempre più l’accento sulle
competenze che
sull’acquisizione di contenuti,
dedicarsi a un progetto signifi-
ca chiedere ai ragazzi di cono-
scersi, come singoli e come
gruppo, fino a disegnare la
mappa della propria specifici-
tà, con tutti i punti di forza ed i
limiti da superare. A questo
punto è possibile declinare il
tema scelto ritagliandolo sulla
sagoma della classe e mettere
quindi in gioco il “ saper fare”,
scolastico ed extrascolastico,
dopo mesi di lavoro e al termine
della manifestazione che ci ha per-
messo di mostrare ai chiavaresi i
frutti del nostro lavoro, è impagabi-
le: consapevolezza, autostima, raf-
forzamento dei legami sociali.
E anche una grande, leggera allegri-
a.
SUSANNA AROLDI
INSEGNANTE DI MUSICA
DELL’I.C. “DELLA TORRE”
I L P R O G E T T O D I I S T I T U T O :
c o m p e t e n z e i n g i o c o
Il programma delle esibizioni
dell’”Istituto Comprensivo Della
Torre”
L’arca dei fantanimali
Un tartapente lentamente va
Strisciando sulle zampe
Dove arriverà
Con una balemica
Che non cantava mica
E tanti veri amici loro troveran
RITORNELLO
Ci son due coccoraffe
Ed una balemica
Tre piccoli orangoni
Una gazzalla grande
Il ragno topo l’acquilante
Ci sono quasi tutti
ma si sono persi proprio i due pescigli
E mentre zampettavano i due amiconi
Il tartapente vide
In cima allo stradone
Due piccoli animali
Eran due gemelli
I giovani pescigli che erano arrivati
RITORNELLO
La cocco raffa si annoiava uhn po’
Allora il pappaguro
Si mise a canticchiare
E nota dopo nota
Lei ritrovò il sorriso
E insieme se ne andorono a pattinar
RITORNELLO
Pensiero di Gennaio
Con la presente voglio rin-
graziare tutti Voi per i ma-
gnifici lavori che avete rea-
lizzato insieme ai ragazzi
della nostra scuola.
La mostra era davvero bella
ed interessante e gli spetta-
coli ci hanno dimostrato,
come sempre, che i ragazzi,
quando sono su un palco
fanno cose che ci sanno
sorprendere.
Colgo l'occasione anche per
dire, a chi non fosse riuscito
oggi a disallestire la mostra,
che abbiamo lasciato pan-
nelli ed elaborati, sul mate-
riale dell'Indirizzo Musicale
da riportare a scuola in se-
de. Ciò nella speranza che
gli operai ri-portino in Via
Rivarola anche questi insie-
me all'amplificazione, la
cavetteria ed i leggi.
Da domani, se tutto va bene,
troverete i Vostri lavori
nell'aula di musica d'insieme
al terzo piano.
Domani mattina avviserò il
personale perchè possiate
venire a ritirarli in orario
scolastico o questo sabato
mattina dalle 9 alle 12 in
occasione dell'open day del
musicale.
Un grazie particolare a chi,
in questi giorni, ha collabo-
rato fattivamente
all'allestimento/
disallestimento della mostra
e alla realizzazione degli
eventi. A chi fuori orario è
venuto a farci forza questo
pomeriggio in cui pensa-
vamo non ci fosse nessuno
ad ascoltare i ragazzi
dell'orchestra.
A chi ha dato il suo tempo
per il bene della scuola
con dedizione e passione.
Permettemi di ringranziare
in particolare Andrea Vul-
pani, carissimo amico da
anni ed ora collega del
potenziato, che in tutte
queste quattro giornate ha
fatto i suoni e ha assistito
le maestre per il progetto
"Inno alla gioia" portando
la sua personale amplifica-
zione e dedicandoci così
tanto tempo. Domani pas-
serò a ringraziare perso-
brano, si è ripagati di tutti gli
sforzi che si è fatto. Le prove
per prepararci al concerto di
Natale e all’evento del 26
gennaio all’Auditorium S.
Francesco, sono state spes-
so faticose, ma dati i risulta-
ti ne è valsa la pena. Non
dovete pensare che le no-
stre prove siano quelle di un
orchestra normale perché
durante le prove, ci sono
battute, interventi scherzosi,
L’orchestra della scuola Della
Torre, è un gruppo di ragazzi
dai 10 ai 13 anni (se non con-
tiamo alcuni ragazzi che han-
no fatto le medie alla Della
Torre e che ora vanno alle
superiori, ma continuano a far
parte dell’orchestra per aiutar-
ci). Suonare uno strumento,
soprattutto se è una passione,
è molto divertente, anche se a
volte può essere un po’ fatico-
so,ma dopo che si è studiato il
note sbagliate dove tutti
scoppiano a ridere, non solo
da parte di noi ragazzi ma
anche (soprattutto) da parte
degli insegnanti che, anche
se a volte fanno battute in-
comprensibili, tutto finisce
sempre ridendo. Questo spet-
tacolo all’auditorium di S.
Francesco è stato molto di-
vertente come tutti gli altri
spettacoli insieme agli altri
ragazzi dell’orchestra. Hanno
dato inizio al concerto le
si è commossa ed il pubblico ha
chiesto il bis.
Dopo di loro noi e la 1D siamo
andati sul palco ed abbiamo
rifatto la danza del coding.
Quando abbiamo finito, le classi
delle elementari hanno rifatto il
loro spettacolo.
Ad un certo punto la prof. Ga-
briella Solari, che insegna chitar-
ra, ha presentato lo spettacolo
in inglese. Lo hanno chiamato
“Music Quiz”. Music quiz”. Era
uno spettacolo parlato soltanto
in inglese . Vi erano due squa-
dre, la verde e la rossa, che
dovevano indovinare il nome
delle canzoni. Hanno vinto i
verdi. Dopo di loro sono andati
sul palco i ragazzi della classe
1E che hanno fatto un cruciver-
ba in lingua inglese, chiedendo
le risposte al pubblico. Alla fine
dello spettacolo siamo tornati a
scuola. E’ stato divertente ed è
piaciuto molto a tutti noi.
A.A.; G.P.
CHIAVARI 25 DICEMBRE 2016
Siamo andati all’Auditorium. Ci
siamo seduti e3d è iniziato lo
spettacolo.
I primi ad esibirsi sono stati i bam-
bini della scuola primaria di Ri
Piani e Mazzini, che hanno fatto la
danza del coding. Noi ci siamo
sparsi per l’Auditorium tra il pub-
blico e l’abbiamo fatta con loro.
In seguito la 5B, della scuola Maz-
zini, ha cantato due canzoni mol-
to belle, tanto che la loro maestra
I L P R O G E T T O D I I S T I T U T O
I L C O N C E R T O V I S T O D A I C O N C E R T I S T I
P a g i n a 9
I l p r o g e t t o d ’ i s t i t u t o v i s t o d a i r a g a z z i
T i t o l o n o t i z i a r i o
I n t e r v e n t o d e l l a R e s p o n s a b i l e d e l p r o g e t t o , l a
P r o f . s s a G a b r i e l l a S o l a r i
nalmente i meravigliosi alunni
della nostra scuola secondaria.
Sono stati tutti fantastici! Grazie di tutto. A tutti Voi.
Gabriella
chitarre con il brano “Te Deum”, a
seguire pezzi singoli suonati al
piano, un brano moderno “Faded”
eseguito da due flauti traversi
accompagnati dal piano, e infine
tutta l’orchestra suonando i brani:
“Aria dei Campanelli”, “ La ci da-
rem la mano” e “1492 la conqui-
sta del Paradiso”. Eravamo in
ansia soprattutto per i pezzi singo-
li, ma in generale è andato tutto
bene e come ce lo aspettavamo.
Flauto traverso : V. M., S. S., A. A.;
Chitarra : L. C.; Pianoforte : E. C.;
M. M.
Se questo è un uomo, Primo Levi
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
“Se comprendere è impoSSibile, conoScere è neceSSario.”
I L F I L M D E L M E S E
S t o r i a d i u n a l a d r a d i l i b r i
Una scena del film
Come film del mese non potevano on
inserire una pellicola che avesse a che
fare con la giornata della memoria che
si celebra il 27 Gennaio di ogni anno .
Si è stabilito di celebrare il Giorno
della Memoria ogni 27 gennaio perché
in quel giorno del 1945 le truppe
dell'Armata Rossa, liberarono il campo
di concentramento di Auschwitz.
Titolo originale: The Book
Thief
Anno: 2014
Nazione: Stati Uniti d'Ame-
rica
Distribuzione: Twentieth
Century Fox
Durata: 125 min
Liesel (la protagonista del film), è una ragazza orfana a
cui è morto il fratello.
Al suo funerale lei riesce e a
raccogliere un libro nella neve
e che porta con sé nella casa
dei genitori a cui viene affida-
ta, poiché la madre, in quanto
comunista, è in pericolo a cau-
sa delle persecuzioni del Parti-
to Nazista e non può più tener-
la con sé.
Grazie al padre adottivo, con il
quale instaura subito un ottimo
rapporto, impara a leggere e a
Il film che abbiamo scelto è
“Storia di una ladra di li-
bri”, che abbiamo visto a
scuola
Durante il rogo dei libri nella
piazza del paese, Liesel ruba un
libro scampato alle fiamme.
Quando la famiglia adottiva del-
la ragazza accoglie in casa un
ragazzo che deve nascondersi
perché breo, la loro vita si com-
plica.
Liesel, per leggere delle storie
all’ospite affinché non si annoi,
inizia a prender dei libri nella
biblioteca della moglie di un
gerarca nazista, dapprima con il
suo permesso ma, una
volta che lei ritira il suo consen-
so,la ragazza continua lo stesso
a prenderli.
Due anni dopo la Germania vie-
ne occupata dagli alleati e, du-
rante un bombardamento, Liesel
perde tutti i suoi affetti. Fino alla
fine della sua lunga vita le rimar-
rà amico Max, il ragazzo ebreo
che i suoi genitori avevano na-
scosto.
G.G. (2D)
ria dell’amicizia tra Liesl e Rudy è
bellissima. Il loro legame va oltre
ogni complicazione.
Il film è una storia ricca di amore e
solidarietà tra i personaggi che,
nonostante vivessero un periodo in
un difficile triste ed angosciante
della storia, hanno saputo restare
uniti e sopravvivere.
Mi sono piaciute inoltre le storie
nella storia, come quella di Max che
ha vissuto per tanto tempo nella
cantina, la voce narrante della mor-
te che sembrava così dolce e tran-
quilla, e tanti altri personaggi che
hanno
arricchito la storia.
E’ semplicemente un film bello e
triste, e lo rivedrei tante volte.
E.A. (1C)
Il film mi ha colpito molto, mi ha tra-
smesso tante emozioni e mi ha fatto
commuovere. E’ un film che rappre-
senta bene la vita al di fuori dei cam-
pi di concentramento.
La nostra classe, per commemorare la
Shoah ha visto in classe il film “Storia di
una ladra di libri. Il l film è stato molto
bello ma, allo stesso tempo molto triste,
tanto che in alcune scene fa commuove-
re.
E’ stato interessante guardarlo perché mi
ha fatto capire come vivevano e cosa
fossero costrette a fare alcune persone
per nascondersi e non essere vittime
delle persecuzioni di Hitler. La scena più
triste, secondo me, è una di quelle finali
e, precisamente, quella in cui muore
l’amicon fraterno di Liesel, Rudy.La scena
che mi è piaciuta di più è quella in cui,
grazie alla morte di Hitler ed alla con
seguente caduta del regime nazista,
Liesel riesce a rincontrare Max.E’ un film
che consiglio di vedere…...ma consiglio di
avere i fazzoletti alla mano!
M.Z. (2D)
C O M M E N T I S U L F I L M V I S T O I N C L A S S E
P a g i n a 1 1 N u m e r o 2
Io trovo che il film sia stato bellissi-
mo , anche se parla di una storia
triste ed ingiusta per svariati motivi.
E’ un film che fa emozionare: la sto-
Il giorno della memoria è una ricorrenza internazionale cele-
brata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemo-
razione delle vittime dell'Olocaustro si celebra il 27-01 perché
in quel giorno del 1945 le truppe dell'armata rossa in direzione
della Germania liberarono il campo di concentramento di Au-
schwitz. A scuola abbiamo parlato di questo giorno e letto la
trama del libro "Se questo è un uomo " di Primo Levi. Questo
libro descrive l'epoca vissuta da Levi, dalla deportazione in un
campo di lavoro in Monowitz, alla successiva liberazione nel
gennaio del 1945.
Il 27 gennaio 2017 in televisione hanno dato molti film riguar-
danti la giornata della memoria tra cui" il bambino con il pi-
giama a righe".
Questo parla di un bambino di nome Bruno che abita vicino a
un campo di concentramento.
Qui conosce Shmuel, un bambino ebreo. Fra i due ragazzini
nasce una bella e profonda amicizia e Bruno supera la recin-
zione del campo per stare con Shmuel. Il film ci è piaciuto
molto, anche se ha un finale non scontato, ci ha fatto riflettere
sui segni che l'olocausto ha lasciato all'umanità. Ci ha fatto
capire che siamo tutti uguali e a causa dei pregiudizi verso la
religione o il colore della pelle, l'uomo disprezza gli altri. È
stato commovente vedere i bambini giocare e non rendersi
conto di cosa stesse succedendo attorno a loro.
Un altro film che ci è piaciuto molto è stato "Il viaggio di
Fanny" il quale parla di alcuni bambini ebrei, che per tre anni
avevano trovato rifugio presso l' "Oeuvre de Secours aux en-
fants", sono costretti a fuggire in Svizzera. Durante il viaggio,
la dodicenne Fanny ha il compito di guidare il gruppo. Questo
film ci è piaciuto perché parla di libertá e di amicizia e ci ha
stupito il fatto che una dodicenne riuscì a portare un gruppo di
bambini dalla Francia alla Svizzera e che insieme riuscirono a
superare ogni imprevisto.
Per commemorare il Giorno della memoria,
in II B abbiamo riflettuto sulla presentazione
del libro “Zavorre” di Gotz Aly (da un articolo
su Repubblica), che racconta una vicenda
molto triste rimasta per troppi anni nasco-
sta.
Durante il nazismo furono sacrificati, oltre
agli ebrei, tanti altri esseri umani apparte-
nenti a diverse categorie ritenute inutili, fra i
quali 200.000 individui con problemi men-
tali. Queste persone, che avevano malattie
neurologiche o psichiatriche fin dalla nasci-
ta o le avevano acquisite nel tempo, veniva-
no ricoverati, in quel tempo, manicomi, o-
spedali pediatrici, ospizi e istituti assisten-
ziali.
“Vite indegne di essere vissute”, le definì la
burocrazia del Terzo Reich, che nell’agosto
del ’39 ne decise lo sterminio sulla base di
un freddo calcolo fra costi e benefici. Man-
tenere quelle persone dentro le strutture
che le ospitavano aveva dei costi, senza la
speranza di poterle guarire.
Fu chiamata “eutanasia” e continuò fino al
1941, quando il vescovo di Munster per la
prima volta la chiamò col suo nome: assas-
sinio, non eutanasia, strage di innocenti,
non morte misericordiosa.
Il libro ricostruisce anche nel dettaglio
l’omertà che per decenni avvolse questa
strage silenziosa, con la complicità di lumi-
nari della scienza e importanti psichiatri, ma
anche di familiari che per larga parte aveva-
no accolto la follia omicida di Hitler con il
sollievo di chi viene liberato da un peso.
Perché l’autore per molti anni ha raccolto
centinaia di testimonianze così dolorose?
La sua è una motivazione forte: l’amore e la
dedizione per la figlia colpita da encefalite
subito dopo la nascita.
Non è facile per noi ragazzi capire quello
che è successo, ma questo articolo è stato
l’occasione per riflettere e sentirci uniti a
tutte le persone che in questo giorno si sen-
tono in lutto.
Noi allievi della I B abbiamo visto il docu-
mentario “La breve vita di Anne Frank”, in
cui la storia di questa ragazza viene raccon-
tata attraverso testimonianze, citazioni trat-
te dal suo Diario, foto dell’album di famiglia
e filmati originali dell’epoca. Grazie a questo
documentario siamo riusciti anche a vedere
Anna in una sequenza filmata, affacciata
alla finestra della sua casa, quando era
ancora libera e circondata dall’affetto dei
suoi cari. Anche ascoltare i suoi pensieri
così profondi è stato commovente: non pos-
siamo sapere se Anna sarebbe diventata
una scrittrice, ma sappiamo di certo che,
come è accaduto a tanti altri giovani in quei
tristi anni, non ha potuto vivere la sua vita e
dimostrare le sue capacità perché prima di
poterlo fare è stata assassinata in un cam-
po di concentramento.
Per il giorno della memoria abbiano pre-
parato due cartelloni: in uno si descrive il
campo di concentramento di Terezin,
nell’altro si ritraevano i disegni e le poesie
dei bambini di Terezin.
Emma e Myrea si sono occupate della
ricerca del materiale, mentre tutti gli altri
compagni hanno cercato le immagini e le
poesie.
Dopo aver raccolto tutto, ci siamo divisi in
due gruppi: uno si dedicava a posizionare
le foto, gli altri alla parte dello scritto.
La cosa che ci ha maggiormente colpito, è
stato il numero dei bambini deportati
(15.000) e che di questi solo 100 sono
sopravvissuti ed erano ancora vivi nel
momenti della liberazi0one del campo da
parte delle truppe sovietiche.
Noi riconosciamo il 27 gennaio come data
dell’abbattimento dei cancelli di Au-
schwitz e commemoriamo lo sterminio del
popolo ebraico, la loro persecuzione e
anche gli italiani che sono stati deportati
per motivi religiosi o politici.
.I tre ragazzi usano la Pozione
Polisucco, una sostanza che ti
trasforma in qualcun altro, per
poter rubare la Giratempo. Albus
si trasforma in Ron, Scorpius in
Harry e Delphi in Hermione. Entra-
no nel Ministero della Magia, ma
vengono quasi beccati da Harry e
Hermione solo che Albus/Ron
distrae Hermione mentre Delphi/
Hermione e Scorpius/Harry entra-
no nel suo ufficio.I tre ragazzi
sono nell’ufficio di Hermione e
sanno che la Giratempo è nella
libreria solo che Delphi/Hermione
e Albus/Ron vengono risucchiati
all’interno, ma Scopius/Harry
riesce a liberarli e a trovare la
Giratempo risolvendo alcuni indo-
vinelli. Albus e Scorpius usano la
Giratempo e si ritrovano nel
1994, al Torneo Tremaghi. Duran-
te la prima prova di Cedric, Albus,
travestito da uno studente di
Dumstrang, lo disarma e tornano
nel presente perché la Giratempo
ti concede solo 5 minuti nel pas-
sato. Hanno cambiato il futuro:
Albus ora è in Grifondoro, Ron si è
sposato con Padma Patil e hanno
avuto un figlio, Panju. Albus e
Scorpius voglio riportare le cose
come erano e quindi riusano la
Giratempo Al Torneo Tremaghi,
del 1994, si sta svolgendo la se-
conda prova e Albus e Scorpius
usano un Incantesimo di Ingozza-
mento contro Cedric. I due ragazzi
ritornano nel presente o meglio,
Scorpius ritorna nel presente;
invece Albus non è mai nato per-
ché Harry è morto. Scorpius cerca
di rimettere le cose a posto e
chiede aiuto al professor Piton,
che gli mostra il posto in cui tiene
nascosti Ron e Hermione. Insieme
tornano indietro nel tempo alla
prima prova del Torneo Tremaghi
e usano un Incantesimo Scudo
contro l’Incantesimo di Disarmo di
Albus.
P a g i n a 1 3 N u m e r o 2
I L L I B R O D E L M E S E
Albus Severus Potter, secondogenito di Harry Potter e Ginny
Weasley, deve incominciare la scuola. Il treno parte per
Hogwarts e Albus e Rose Granger Weasley, sua cugina,
decidono di girare per il treno per fare amicizia. Incontrano
Scorpius Malfoy, e Albus decide di rimanere con lui, mentre
Rose va via.
Arrivati a Hogwarts i ragazzi del primo anno vengono con-
dotti nella Sala Grande per essere smistati nelle quattro
case: Tassorosso, Corvonero, Serpeverde e Grifondoro. Ro-
se finisce in Grifondoro, Scorpius in Serpeverde e Albus in …
Serpeverde !!! Intanto il Ministero della Magia ha trovato
una Giratempo che viene costudita da Hermione, il Ministro
della Magia
.….. DOPO TRE ANNI …..
Albus ascolta la conversazione tra suo padre e Amos Dig-
gory. Amos chiede a Harry se può usare la Giratempo per
riportare in vita suo figlio Cedric. Harry non vuole perché sa
che può essere molto pericoloso ; intanto Albus conosce
Delphi, la “nipote” di Amos che da ad Albus l’indirizzo della
casa di riposo di Amos, così può andare a trovarla. Albus e
Scorpius saltano giù dall’espresso di Hogwarts per andare
ad aiutare Amos a riportare in vita suo figlio.
Tornati nel presente corrono ver-
so il lago per sistemare la secon-
da prova, ma Ron, Hermione e
Piton vengo presi dai Dissenatori,
mentre Scorpius torna alla secon-
da prova e usa un Incantesimo
Scudo contro l’Incantesimo di
Ingozzamento e così torna nel
presente mettendo tutto a posto.
Albus e Scorpius cercano di di-
struggere la Giratempo a insaputa
dei loro genitori, ma Delphi gli
spezza le bacchette e, una volta
portati all’interno del campo di
Quidditch, usa la Giratempo per
andare nel 1994 alla terza prova
del Torneo Tremaghi. Appena
arrivati alla terza prova Albus e
Scorpius cercano di distrarre Del-
phi, ma lei li porta più indietro nel
tempo e distrugge la Giratempo.
Albus e Scorpius scoprono di es-
sere a Godric’s Hollow nel 1981 e
cercano di farsi venire in mente
un modo per avvisare i loro geni-
tori. Dopo un po’ di tempo a riflet-
tere ad Albus viene un’idea bril-
lante che consiste in prendere la
coperta di Harry e scrivere “Papà.
A i u t o . G o d r i c ’ s H o l l o w .
31/10/81.” con della Tintura di
Demiguise. Harry riceve il messag-
gio di Albus e lui Ginny, Ron, Her-
mione e Draco usano un’altra
Giratempo per andare ad aiutare
Scorpius e Albus, e per catturare
Delphi. Tutti insieme organizzano
un piano per ingannare Delphi e
tutto va alla perfezione se non per
il fatto che Harry deve assistere
alla morte dei suoi genitori senza
cambiare il passato. Alla fine tor-
narono tutti indietro sani e salvi;
Delphi viene mandata ad Azkaban
(perché, dopo aver rivelato di
essere figlia di Voldemort, ha
cercato di cambiare il passato per
incontrare suo padre) e il rapporto
tra Harry e Albus migliora sempre
di più.
A.P. I.P. (2G)