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via verdi, 14/b, pegognaga - mn - CHV Cooperativa sociale · Il Servizio, rivolto a ragazzi di età compresa tra i 16 e 35 anni con una disabilità medio-lieve, promuove l’autonomia

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via verdi, 14/b, pegognaga - mntel. 340.0950683

suzzara

pegognaga

Giardini Gina Bianchivia rosselli, suzzara - mntel. 346.1211728

Parco Florida

Tutti i concertisono gratuiti Orario inizio 22,00

grazie all’ingegno e alla sapienza culinaria

delle mamme della cooperativa e ai volontari

nei nostri giardini ogni sera di concertosi può cenare al:

Tutti i concertisono gratuiti Orario inizio 22,00

grazie all’ingegno e alla sapienza culinaria

delle mamme della cooperativa e ai volontari

La Cooperativa C.H.V. e i suoi serviziLa Coop. C.H.V. Onlus nasce a Suzzara (Mantova) nel 1986 ad opera di un gruppo di genitori, volontari e disabili. Gestisce servizi di assistenza, formazione e integrazione sociale per persone con handicap e disagio sociale a rischio di marginalità. Opera in collaborazione con Enti Locali e Associazioni di Volontariato del territorio. Dal 1997 si occupa con il Centro Diurno Disabili “Do diesis” dell’assistenza qualificata di ragazzi con handicap grave e gravissimo del ter-ritorio promuovendo attività e laboratori rivolti alla piena valorizzazione delle capacità residue nell’ottica di una possibile integrazione sociale . Nel 1996 avvia la sperimentazione del Servizio Formativo all’Autonomia per l’Integrazione Sociale “PercorIncrociati” rivolto a persone con handicap psico-fisico più lieve e/o con disagio mentale a rischio di marginalità. Dal gennaio 2012 a seguito della riorganizzazione dei Servizi Socio – Assistenziale della regione Lombardia, è attivo presso la sede di Piazza Sordello 10 di Palidano il Centro Socio Educativo “Zèn-Zero”. Oggi gli utenti che frequentano i Servizi della Cooperativa C.H.V. sono complessivamente una 60ina e provengono da tutto il territorio del Distretto, dai Comuni di Borgoforte, Virgilio e Mantova, e il loto disagio spazia dall’handicap psicofisico al disagio sociale psicologico. Dalla sperimentazione educativa, assistenziale, formativa e riabilitativa della Coop. C.H.V. nasce e sviluppa nel 1998 “Chi è dentro, è dentro... e chi è fuori?” soluzione progettuale avanzata di impresa sociale sempre nell’ottica dell’inclusione sociale e della ricostruzione delle cittadinanze dei più fragili. Il pro-getto, dalle spiccate caratteristiche produttive e socio-culturali, attualmente prevede la gestione congiunta dei Giardini Pubblici Gina Bianchi di Suzzara e Parco Florida di Pegognaga mediante il coinvolgimento progettuale ed operativo di circa 60 giovani/studenti, 20 adulti e diverse agenzie sociali/culturale del territorio mantovano. Accanto alla gestione bar e delle aree verdi spicca l’at-tivazione di Sconfinart, rassegna di concerti internazionali di musica etnica e di qualificati eventi culturali. Dal luglio 2013 la CHV Coop. Onlus gestisce lo SFA AltraLuna, in convenzione con il Comune di Suzzara, viene istituito. Il Servizio, rivolto a ragazzi di età compresa tra i 16 e 35 anni con una disabilità medio-lieve, promuove l’autonomia e l’inclusione sociale attraverso corsi, stage, tirocini e doti lavoro. Lo SFA gestisce un progetto di Agricoltura Sociale nel territorio denomi-nato AgriLuna”. Completano la gamma di Servizi Socio-Assistenziali offerti dalla Cooperativa il progetto Appartamenti Protetti, per la sperimentazione di soluzioni autonome di vita indipen-dente di persone con disabilità motoria e il Progetto Tartaruga dettato dall’urgenza di dare una casa a persone disabili senza famiglia o che hanno perso la capacità di vivere autonomamente o in famiglia. Il progetto prevede la costruzione di una struttura polifunzionale, esteticamente proiettata in una dimensione di apertura verso il territorio, dotata di un servizio di assistenza 24 ore al giorno, con mensa e lavanderia, spazi sociali supportato da tecnologie per migliorare la qualità della vita delle persone disabili. L’intento è di garantire spazi di autonomia e di riservatez-za individualizzati ma al contempo di garantire una rete di sostegno con personale qualificato. La Comunità Alloggio, dopo la sua inaugurazione avvenuta nel maggio del 2012, è in attesa della Autorizzazione al funzionamento della Regione Lombardia.

Il Presidente Tino Volta

1 Luglio

Nidal, Obaid, Nancy e Nour, quattro giovani musicisti nati e cresciuti a Nablus, una delle città simbolo della resistenza Palestinese, al loro primo tour italiano dopo diverse esibizioni internazionali in Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Giordania, Cipro e Ghana. Quattro giovani rappresentanti della nuova generazione di Palestinesi: hanno coltivato il loro talento musicale sin da giovani studiando al “Edward Said National Conservatory”, storica scuola di musica dove insegnanti e studenti tengono viva la tradizione musicale del loro popolo ed offrono ai giovani opportunità di crescita professionale ed umana.Nel loro repertorio, canzoni della tradizione popolare palestinese, danze folcloristiche e inediti di loro composizioneLuisa Morgantini nel 2007 è stata eletta Vicepresidente del Parlamento Europeo con l’incarico delle politiche europee per l’ Africa e per i diritti umani. È nelle seguenti Commissioni: per lo sviluppo, per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, Affari Costituzionali, Sottocommissione per i diritti dell’uomo. È membro della Delegazione per le relazioni con il Consiglio legislativo palestinese; della Delegazione all’Assemblea parlamentare Euromediterranea; della Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE. Fa parte del gruppo di lavoro per l’osservazione elettorale e nell’intergruppo Iniziative per la pace.È tra le fondatrici della rete internazionale delle Donne in nero contro la guerra e la violenza, è inoltre nel coordinamento nazionale dell’Associazione per la pace, un movimento per la non violenza e la pace.

onadekom band

martedì

Giardini Gina Bianchi Suzzara

una finestra sulla pace. incOntrO cOn assOpacepalestina e luisa MOrGantini

una finestra sulla pace. incOntrO cOn assOpacepalestina e luisa MOrGantini

9 Luglio

Musica “melangé” la definisce Fresu ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi, ma carico di una straordinaria energia dinamica e colmo di buone invenzioni. Con Fresu il chitarrista Bebo Ferra,autentico asso dell’Italian Style. Fresu, in questa occasione gioca sui dialoghi, punta la tromba, o il flicorno, verso Ferra e intreccia un fitto tessuto di domanda e risposta.Uscendo, in breve, dal più classico cliché della figurazione del duo, in manieradecisamente moderna e sorprendente.Suonano temi originali ma anche vecchie canzoni che assumono nel suono del flicorno una intensa liricità anche se la melodia si avvicina raramente all’originale. Fresu è chiuso nel bozzolo di una invenzione continua, non importa quale sia il titolo del tema, è sempre musica sua, intrisa di una tenera felicità, sia quando si abbandona a un lirismoquieto, sia quando si scapicolla su ritmi più dinamici. E Ferra con la sua puntuta, un fraseggio asciutto, introverso, cresce di concerto in concerto andandosi a conquistare la palma di uno fra i più innovativi ed attenti innovatori di uno stile chitarristico moderno che trova poche altre esemplificazioni a tale livello espressivo e qualitativo.Il Coro nasce a metà degli anni settanta, per iniziativa di Torino Gilioli. Ne fanno parte un gruppo di amiche, che sono cresciute insieme, più o meno coetanee e che hanno vissuto l’esperienza di mondine insieme: nasce così il Coro delle mondine di Novi.

Paolo fresu mercoledì

Giardini Gina Bianchi Suzzara

bebO ferra e le MOndine di nOvi

septeto naborivenerdì

Considerati da molti come uno dei gruppi di musica tradizionale più dinamico degli ultimi anni, Naborì costituisce oggi un valido esempio di come i giovani assimilano il meglio della tradizione musicale e gli danno nuova vita. Nato nel 1993 tra le mura dell’ Istituto Superior Politécnico Julio Antonio Mella (ISPJAM) di Santiago di Cuba, oggi Sede Mella della Universidad de Oriente, il gruppo Naborì, composto attual-mente da 8 musicisti cubani residenti a Roma, ha saputo mantenere e sviluppare l’entusiasmo che li ha uniti fin dagli inizi.Vincitori negli anni 1994-1998 di tutti i concorsi locali, provinciali e nazionali, tanto della Federación Estudiantil Universitaria (FEU), come anche degli eventi organizzati dagli uffici di cultura comunali e provinciali, il gruppo somma a questi successi la sua necessaria professionale partecipazione agli innumerevoli eventi nazionali e inter-nazionali che si svolgono a Santiago e in tutta Cuba. Se allo squisito sapore del son, del bolero, e della guaracha del Septeto Nacional de Ignacio Piñeiro, del complesso Matamoros, del sestetto Oriental e degli altri gruppi che fecero furore negli anni ’20 e ’30 sommiamo la giovinezza dei volti e quella grazia naturale dei nostri giorni, il risultato è uno, inconfondibile e trascendente ed il piacere di chi li può ascoltare è lo stesso, insuperabile.

musica etnica cuba

Giardini Gina Bianchi Suzzara

11 Luglio

Ramon Agustin Carbonell Alvarez - Chitarra, tres e voce Jose Alberto Avila Almaguer – Bongo e campanaRaul Cardoso Valdes - BassoHumberto Larduet Estopiñan – CongasIvan A. Rodriguez Nuñez – Voce principale e maracasYoelis Catasus Torres – Voce principale e guiroDiosvany Hernandez Marino – TrombaAlejandro Morcate Escobedo - Chitarra

domenica

Il successo arriva nel 1993 quando partecipa come ospite nel disco Ko de mondo dei CSI. Le sue qualità vocali la fanno subito notare, e già dal seguente disco In quiete, re-gistrato dal vivo, la si può considerare prima voce al fianco di Giovanni Lindo Ferretti, cantante del gruppo.Nel frattempo, dal 1999, avvia una parallela carriera solista con la collaborazione di Francesco Magnelli, anch’egli componente dei CSI, nonché compagno di vita. Sempre nel 1999 si ha l’esordio completamente solista Trama tenue. Ha inoltre varie collaborazioni con Max Gazzè e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Nel 2001, allo scioglimento dei CSI, Ginevra continua la collaborazione con i compo-nenti del gruppo attraverso il nuovo progetto PGR. Nel 2004, assieme a Magnelli, lascia i PGR per seguire altre direzioni, proseguendo la sua carriera solista con “Disincanto” (2005) e “Stazioni lunari prende terra a Puerto Libre” (2006) con il quale inizia la sua ricerca fra i canti dal margine della Storia, un mondo profondo e dimenticato, ripreso anche nel nuovo album “Donna Gine-vra” (2009): Romania, Ungheria, Grecia, i Balcani, gli Slavi, i Rom, il Portogallo, la

Bretagna, il Messico, il Cile, gli italiani del Sud e quelli di Toscana. Arrangiamenti e rivisitazioni (realizzati con il fondamentale apporto di Francesco Magnelli) volti a coinvolgere il pubblico con il calore ed il sapore delle feste di paese, delle danze, della musica cantata dalla gente

Musica Popolare

GINEVRA dI mARco ITALIA

13 LuglioGiardini Gina Bianchi Suzzara

canti e richiami d’amore

martedì15 Luglio

E’ risaputo che gli italiani danno il loro me-glio nei momenti di difficolta, e neglianni ‘30 e ‘40 del secolo scorso, un gruppo di straordinari musicisti si impose,nonostante la censura, con brani che si ispi-ravano chiaramente al “nuovo stilesincopato”, lo swing americano, e scrissero brani indimenticabili che eccellevanoper stile, originalità, ironia e voglia di sberleffo.L’immenso repertorio di quel periodo è il punto di partenza per questo nuovoprogetto musicale, che ne rilegge alcuni grandi classici dandone una nuovainterpretazione fresca e moderna, sicuramente originale, dove la tradizione delloswing viene contaminata dai linguaggi del jazz contemporaneo, del rock edell’elettro-acustica; dove il ruolo conduttore del processo improvvisativodetermina lo sviluppo di temi immortali verso confini inaspettati.Uno stimolante incontro musicale che coinvolge la voce-orchestra di BorisSavoldelli (come viene definita dalla stampa italiana e straniera la sua personaletecnica), la chitarra visionaria di Walter Beltrami (definito dalla rivista MusicaJazz come uno dei chitarristi e compositori più interessanti e originali del nuovopanorama jazz italiano), il contrabbasso pulsante di Roberto Bordiga e ilpersonalissimo drumming di Stefano Tamborrino (giovani e promettenti “nuovaleva” del jazz italiano).Lo swing italiano degli anni ‘30 e ‘40 come non lo avete mai sentito. Un “viaggiomusicale” inaspettato, ironico, stravagante...verso l’Italian Psycho Swing!

boris savoldelliMusica Sperimentale Italia

& iTalian PsYCHo sWinG QuarTeT

Giardini Gina Bianchi SuzzaraBoris Savoldelli: voce ed elettronicaWalter Beltrami: chitarreRoberto Bordiga: contrabbaso ed elettronicaStefano Tamborrino: batteria e percussioni

giovedì

Etno Pop

nuevo encuentroquintet conspecial guest flaco biondini

Argentina

17 Luglio

Un quartetto di musicisti di grandissimo talento strumentale con una proposta artistica ricca: un caleidoscopio di ritmi e colori del panorama latino americano, argentino in particolare.Molti riconosceranno canzoni o melodie che sono entrate nell’immaginario collettivo, scopren-done così la provenienza. I musicisti, che si esibiscono da anni sui palcoscenici di tutto il mondo, propongono un concerto che è anche occasione di conoscenza ed approfondimento di una radice etnica argentina che si rivelerà spesso e, per molti versi, profondamente vicina a quella italiana. Sarà una sorpresa!Un concerto di grande appeal, freschezza ed al tempo stesso di grande qualità.Un’occasione culturale godibilissima da non perdere.

Giardini Gina Bianchi SuzzaraBoris Savoldelli: voce ed elettronicaWalter Beltrami: chitarreRoberto Bordiga: contrabbaso ed elettronicaStefano Tamborrino: batteria e percussioni

Miguel A. Acosta, chitarra, voceDavid Pecetto bandoneonCarlos “el Tero” Buschini basso e bomboMariano Speranza pianoforteJuan Carlos “Flaco” Biondini chitarra e voce special guest

guitar crusher& emiblues band

22 Lugliomartedì

Blues Usa

Sidney Selby, conosciuto come “Guitar Crusher”, è un vero bluesman. Nato nella rurale Hyde County (North Carolina) nel 1931 nel pieno periodo della depressione,durante la sua gioventù lavorò duramente nei campi di cotone ma tutte le domeniche lasciava il lavoro per esercitare la sua meravigliosa e ricca voce di baritono nella chiesa MT Pilgrim Baptist, continuan-do nella tradizione che diede notorietà ad una intera generazione di cantanti blues della sua zona. Si trasferì a New York negli anni ‘50 dove trovò lavoro e ancora una volta entrò a far parte del coro della chiesa.Il suo potere vocale paralizzante gli ha fatto guadagnare la reputazione di “Grande voce di New York”, possiede infatti delle speciali qualità vocali baritonali, modellate da inflessioni Gospel e combinate con uno stupefac ente e raro stile da “screamer”.Lo spettacolo riesce di fortissimo impatto col pubblico, grazie alla grande voce di Crusher, alla sua notevole presenza scenica, alrepertorio che predilige brani ritmati (sia per quanto riguarda le composizioni originali di Crusher che per i classici di blues e R&B) ed alla solidità ed il calore del sound della band Emiblues.

Giardini Gina Bianchi Suzzara

24 Lugliogiovedì

Giardini Gina Bianchi Suzzara

La strada di iLaria aLpi percorsa da Francesco cavaLLi, a venti anni daLLa scomparsa

Ore 21,30 incontro con l’autore

La strada di Ilaria racconta i fatti sui quali avevano indagato Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Francesco Cavalli nasce a Rimini nel 1969 e risiede a Riccione, città in cui nel 1995 è stato tra i fondatori del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi.Un caso scomodo, che è stato insabbiato velocemente per le tante implica-zioni fra Italia e Somalia. Un caso non ancora chiuso, e rimasto fino ad oggi senza responsabili. Traffici, rifiuti tossici, corruzione, una strada, misteri nello storico rapporto fra Somalia e Italia: una storia che deve essere raccontata, e che nella scelta sti-listica volutamente non giornalistica, riesce a coniugare narrazione pura a informazione.E si fa ascoltare da tutti, adulti e ragazzi.Un romanzo rigoroso nelle informazioni e poetico nelle parole, che riesce a racconta-re tante storie, unite tra loro dal filo sottile, ma vero e indispensabile, della verità e del rispetto della memoria.

a seguire concerto di

davide ghidoni & the swingtanzen band

Al Centro di un confine di periferia…Quando ci siamo lasciati sedurre da questa sfida, sognavamo “un giardino di tutti per tutti”, un avamposto sociale nel bel mezzo della città, al cuore esatto della città, al centro del centro…. noi che di “Centro” ce ne intendevamo, sapendo perfettamente quanto certi “centri” (centro socio educativo, centro tossicodipendenza, centro psico sociale, centro diurno per anziani, centro alcolisti, ecc) avessero per lo più un destino geografico, culturale e sociale assolutamente imbrigliato ad ogni sorta di periferia.Oggi parliamo di “Chi è dentro, è dentro… E chi è fuori?” come di un progetto multidimensionale dalle specifiche peculiarità sociali e culturali che ha il suo cuore pulsante nella gestione no-profit contemporanea di due grandi spazi pubblici (i giardini Gina Bianchi di Suzzara e il Parco Florida di Pegognaga); luoghi connotati da uno straordinario significato simbolico (l’ideale per promuovere cultura) e da un altrettanto fondamentale valore terapeutico e sociale, due spazi pubblici altrimenti destinati al disuso o all’uso privato a carattere esclusivamente commerciale. Dal 1998 di ogni anno ci accampiamo là per l’estate, al bar, a curare il verde, a cucinare o ad organizzare eventi, sempre più numerosi, sempre più “professionalmente” preparati, senza osservare un giorno solo di chiusura. Lo facciamo anche quando convenzioni, contributi, energie tardano ad arrivare! Ci siamo sempre e ci siamo comunque, a nostro rischio e pericolo, comunque si mettano le cose, anche quando la fatica e la distanza dalle istituzioni sembra incolmabile, inaccettabile, ingiustificabile. Questo è il segno di un progetto non più nostro, non più dei soli “disabili, giovani, anziani, stranieri in difficoltà”, finalmente, ma di tutti, della comunità, del suo confine più vivo che mai. Si, perché una comunità può fare la differenza, ma anche la “differenza” può fare una comunità; la può umanizzare, può promuovere energie collettive qualificate, generare significati e valori spendibili trasversalmente da molti, può coltivarne le spinte inclusive o essere travolta dalle semplicistiche ragioni dell’indifferenza. Il germe del “me ne frego, ho già i miei problemi” porta rapidamente alle pratiche dell’abbandono prima personale e poi istituzionale; servirebbe intuire che non funziona solo per le persone colpite da handicap gravi o da importanti disagi psicologici, basterebbe avere il coraggio di cogliere questa banale verità per comprendere quanto la fragilità sia condizione inevitabile di ogni essere umano, come la malattia, il dolore, il disorientamento…. Non ci vuole uno scienziato per affermare che si tratta di una di quelle questione che, prima o poi ci-riguarda da vicino, tutti… ! Poi, è ovvio, le dosi che rendono la fragilità umana accettabile o insopportabile sono elemento casuale e spesso ingovernabile. Certo da queste parti quel pizzico di fortuna che sarebbe auspicabile non sempre sposa l’evidenza, anzi le biografie, i fatti e le storie di vita da cui si sviluppa tutta la nostra narrazione sono obiettivamente tra le più complicate… Potrei dire anche “sfortunate” a testimonianza della tesi precedente, la cui

bontà sta nel fatto che il discorso filerebbe comunque via liscio allo stesso modo. Tuttavia ciò che conta è che abbiamo imparato a considerare la fragilità un ingrediente prezioso e assai motivante… Costa di meno, anche in termini economici…. inconfutabilmente funziona di più. Come facciamo ad esserne così certi? Perché da queste parti ormai nessuno sente più il bisogno di luoghi separati, la stragrande maggioranza della gente ha abolito dal suo vocabolario la parola “esclusione”, nessuno ci immaginerebbe in un altrove diverso dai giardini, in un altro posto che non fosse dalla parte che conta del bancone… se tardiamo di qualche giorno (settimana ad essere sinceri) la comunità ci cerca, chiede di noi, ci chiama per nome… questa con un po’ di enfasi – concedeteci anche questo di lusso - si chiama “mancanza” e quando la si avverte vuol dire che c’è sentimento, che si è in prossimità della vita vera, vicini al centro pulsante delle questioni che contano… Tutto così facile? Ma neppur per sogno, ma neppure a parole… Però, come mi diceva il buon Mario Tommasini, l’handicap, la malattia mentale, il disagio, la vecchiaia, la solitudine, il disagio, il dolore talvolta picchiano davvero forte, ma la speranza a saperla coltivare picchia forte ancor di più. Facciamo in modo che la speranza sconfini in ogni direzione possibile… semplicemente, rivoluzionariamente, specialmente quella che parla di accoglienza, complicità umana, curiosità e rispetto per le reciproche differenze, tolleranza, convivenza, appartenenza... Solo una speranza collettiva può trasformare una giusta causa in una azione giusta sostenuta da un diritto sostanziale.Per questa domani mattina, che piova o che ci sia il sole, che sia lunedi mattina o sabato sera, che sia troppo caldo o che faccia molto freddo, qualche operatore con assoluta certezza passerà a casa di Alessio e di tante altre persone (non importa quante, anche se sono tante) e con un colpo di clacson sancirà quel diritto ad esserci, sempre, ma non più in un luogo distante e separato, ad essere della partita, quella importante, per cui anche il pareggio sta stretto… O ci si emancipa tutti insieme o la sfida rischia terribilmente di essere perduta. Per questo Alessio e tante altre persone cominciano a sorridere già in primavera, intuiscono persino la fatica di chi passa a prenderli come tanti anni fa e sanno a memoria un limite che è solo collettivo, certe volte più marcato in chi sale in macchina, altre volte in chi apre la sportella, ma non è mai limite di una sola individualità… Sulla terra non esiste uomo che possa vantare due gambe uguali, figuriamoci se si parla di giorni e di lune storte, di disagio… non ve n’è uno che si possa predire, prevenire, pronosticare, da cui ci si possa preservare… Ma c’è un bar da aprire, c’è un nuovo giorno di cui alzare la saracinesca, qualche spalla da raddrizzare e sicuramente qualche caduta da ovattare, c’è un giardino da reinventare, un altro orizzonte da esplorare insieme… un odore di vita vera, imperfetta, sconveniente ci guiderà anche stamane. Non vediamo ragioni d’averne paura, è solo qualche diritto, tra i più fragili, ogni giorno, da riconquistare.Cayo Delegati

Lunedì

Parco Florida pegognaga

28 LuglioNato a Columbus, Georgia, figlio di un insegnante e direttore di big band, da bambino prese lezioni di pianoforte e tromba, passando poi definitivamente al trombone all’età di 12 anni.Il suo stile molto ritmico e preciso lo hanno reso noto come uno dei trombonisti funk di riferimento: insieme a Maceo Parker e Pee Wee Ellis era uno dei membri fondamentali della sezione fiati dei gruppi di James Brown, suonando in numerosi brani di successo come “Say it Loud - I’m Black and I’m Proud” e “Mother Popcorn” e anche come co-autore di “Hot Pants”. Negli anni ‘70 ebbe anche la funzione di band leader e direttore musicale del gruppo di James Brown “The J.B.’s”, componendo ed arrangiando in prima persona per il gruppo.Nel 1975 lasciò i “J.B.’s” per collaborare con George Clinton ed i suoi vari progetti (Parlia-ment e Funkadelic), e anche incidendo in proprio con un gruppo satellite di questi progetti , chiamato “The Horny Horns”. Nel 1978 si unì all’orchestra di Count Basie, ampliando dunque il suo orizzonte artistico al jazz. Il suo primo album jazz come leader è To Someone del 1988, seguito da New Friends (1990), Comme Ci Comme Ca (1991) e Swing and Be Funky ed Amalgamation (dal vivo, 1994).Nei primi anni ‘90 Wesley tornò a collaborare con i JB Horns (con Pee Wee Ellis e Maceo Parker). Quando Pee Wee Ellis lasciò il gruppo prese il nome di “The Maceo Parker Band”, e Wesley fece parte del gruppo fino al 1996 quando fondò la sua band , “The Fred Wesley Group”. Nel 2002 Wesley ha scritto una autobiografia intitolata Hit Me, Fred: Recollections of a Sideman (ISBN 0-8223-2909-3), an autobiography about his life as a sideman. Nello stesso anno ha registrato un album dal titolo Cuda Wuda Shuda con un gruppo dal nome “Fred Wesley Band”. Fra il 2004 ed il 2006 è stato anche professore aggiunto presso il Jazz Studies department della School of Music at the University of North Carolina at Green-sboro.Oggi suona e registra con la sua jazz funk band the New JB’s.

Usa Funky

fred WesleY & THe neW Jbs

Mercoledì

Parco Florida Pegognaga

Jazz

soup star: GIoVaNNI GuIDI & GIaNLuCa pEtrELLaspECIaL GuEst ENrICo raVa

Italia

30 Luglio

Gianluca Petrella e Giovanni Guidi – e un nome – SoupStar – che in un gioco di parole racchiude il cuore di una collaborazione ormai consolidata: una salutare capacità di met-tersi in gioco costantemente, con ironia e apertura mentale, e la propensione a esplorare, in lungo e in largo, nuove dimensioni e nuovi linguaggi. Un approccio vitale e necessario che consente al jazz, oltre che a delineare nuove strade, di vivere unfertile momento di grazia.Dopo l’uscita del primo disco del duo, dall’omonimo titolo «SoupStar» (uscitonell’ottobre scorso per Musica Jazz) e reduci da un anno che ha visto crescere la loro capa-cità e la loro fama (non ultimo il successo del mini tour in terra serba e francese), Gianluca Petrella e Giovanni Guidi sono due degli esempi più convincenti di questo periodo storico.Cresciuti entrambi, seppur con dinamiche diverse, sotto la guida di un musicistailluminato qual è Enrico Rava che in questa data si unirà al duo, i due musicisti sono riusciti a trovare in SoupStar un ottimo equilibrio tra la libertà di sperimentare molteplici linguaggi e il forte approccio all’improvvisazione: un duo dinamico, quindi, in perfetta

sintonia – artistica e umana - ricco di idee e di sfumature.Nei loro concerti sanno alternare originali riletture di brani come “Over The Rainbow” o “Prelude To A kiss” – a esempio – ad altri scritti a quattro mani (pubblicati nel disco «SoupStar») o inediti, in grado di esprimere al meglio la loro personale dimensione.

fred WesleY & THe neW Jbs

vinCenZo CosTanTino CHinaskY, mell morCone & raffaele kHoler: reCiTal ConCerToVincenzo Costantino, conosciuto come CINASKI, soprannome dovuto ad un retaggio adolescenziale dal 1980, è un poeta scrittore nato a Milano nel 1964. Nel 1994 c’è l’incontro umano e letterario con Vinicio Capossela da cui nascerà un’ami-cizia duratura e sincera che sfocerà in un reading/tributo a John Fante / (Accaniti nell’ accolita) e successivamente in un libro scritto a quattro mani con Capossela edito da Feltrinelli nel 2009 : IN CLANDESTINITA’- Mr Pall incontra Mr Mall oltre a centinaia di nottate a farsi domande.Dopo l’esperienza di una pubblicazione sotterranea e filantropica di Luciano Murelli nel 2000, di una raccolta poetica che riscuote un buon successo sotterraneo nel 2010 pubbli-ca per Marcos y Marcos la sua prima ufficiale raccolta poetica dal titolo CHI E’ SENZA PECCATO NON HA UN CAZZO DA RACCONTARE.Vincenzo Costantino ama tanto scrivere quanto leggere e numerosissime sono le sue per-formance di letture musicate in giro per l’Italia con la complicità di diversi compagni di Viaggio iniziando dallo stesso Capossela, poi Folco Orselli ( cant-outsider eterno amico ) e in ultimo il complice fratellino, nonché produttore artistico del prossimo disco Francesco Arcuri.Dopo aver animato per 5 anni( 2001/2006) i lunedì notturni dei Milanesi con la banda del Caravanserraglio, esperienza di interazione delle arti e dei mestieri, comincia una lunga attività di recital dal vivo. La poesia vestita di musica entra così nei bar, nelle osterie e anche nei teatri coraggiosi, dovunque ci siano orecchie e occhi incontaminati dalla distrazione.

Parco Florida pegognaga

2 AgostoSabato

Mercoledì

Parco Florida Pegognaga

Etno Music

HABIB KOITE

Mali

6 AgostoHabib Koitè, nato in Senegal (il padre lavorava alla costruzione della ferrovia che unisce il Senegal al Niger), ma di fatto maliano, è un musicista nato nel 1958. Solo 6 mesi dopo la sua nascita la famiglia ritorna in Mali. Originario di una famiglia di griot (musicisti, cantastorie e tenutari della tradizione orale nelle culture dell’Africa Occidentale), cresce seguendo la madre, anch’essa griot, che suona e canta negli eventi (matrimoni, funerali e feste) e impara a suonare la chitarra, da autodidatta, con cui inizia ad accompagnare, musicalmente, la madre. Matura uno stile che assieme alla tradizione attinge dal blues. Nel 1995 incide il suo primo album, Muso Ko che lo lancia definitivamente nel panorama della World Music europea.Da allora Habib è diventato un apprezzato artista che frequenta con regolarità i Festival europei. Nel 1998 ha inciso il suo secondo album Ma Ya e nel 2000 ha suona-to con lo storico gruppo dell’Art Ensamble of Chicago. A lavorato e inciso con i grandi del blues come Eric Bibb e Bonnie Raitt. Con il suo gruppo continua a suonare (molto) in giro oramai per il mondo e a incidere (meno) album (l’ultimo Afriki è del 2007). Ha inciso anche a favore dell’UNICEF.Il suo stile di suonare la chitarra è molto particolare (lascio agli esperti le discussioni sulle scale pentatoniche) e risente anche dell’influenza dell’uso degli strumenti musicali della tradizione. Habib, canta in francese, ingle-se, spagnolo e bambara, la lingua della sua etnia. Il suo carisma, la sua carica e il suo entusiasmo ne hanno poi fatto uno straordinario personaggio

Parco Florida pegognaga

8 AgostoVenerdì

bobo rondellie l’orchestrinoBobo Rondelli, che si autodefinisce “viaggiatore di sogni”, è narratore visce-rale di storie di perdenti di Livorno, la sua città, storie locali e globali cantate con graffio d’autore e con l’ironia disperata che lo contraddistingue, ma è anche il Cantante dell’Amore e “macchina di suoni vocali”, straordinario imitatore di voci e coinvolgente performer che sa far ridere e commuovere allo stesso tempo. Il suo nuovo album A Famous Local Singer, in uscita a fine mese per Ponderosa Music&Art. Un poetico progetto brass&roll prodotto da Pat Dillett e nato dall’incontro con l’Orchestrino, piccola agile potente mar-ching band che lo accompagnerà dal vivo tra nuovi brani, cavalli di battaglia, cover di note canzoni del passato in cui Rondelli con il suo vocione dai mille timbri e la sua dirompente forza comunicativa incrocia il blues, lo swing, il jazz, i ritmi afro-cubani, la canzone popolare italiana dal sapore retrò, i suoni di una banda in un concerto che si prospetta energetico ritmico scanzonato e che farà danzare corpi e anime

Musica PopolareItalia

Members Bobo Rondelli voce chitarre testiL’Orchestrino:Dimitri Grechi Espinoza sax tenore sax alto arrang.,Filippo Ceccarini tromba,Beppe Scardino sax baritono,Tony Cattano trombone,Daniele Paoletti e Simone Padovani percussioni,Fabio Marchiori melodica, pianoforte, rhodes, tastiere, rhodes piano bass

Swing

swing musette

Italia

Martedì

Parco Florida pegognaga

19 Agosto

Affidiamo con gioia questo appuntamento Jazz della stagione 2014 ad una forma-zione composta da veri cavalli di razza! La straordinaria chitarra di Simone Gui-ducci e l’intensa passione della fisarmonica di Fausto Beccalossi duetteranno con il feeling della chitarra ritmica di Enrico Comaschi e del contrabbasso di Mauro Se-reno. L’originale impasto sonoro dà vita alla Swing Musette Orchestra: brani swing e jazz americano e francese conditi con una ritmica in stile gitano. Nel menù della serata, naturalmente, non mancano anche canzoni scritte da Django Reinhardt fra la fine degli anni trenta e l’inizio degli anni cinquanta.

bobo rondellie l’orchestrino

Members Bobo Rondelli voce chitarre testiL’Orchestrino:Dimitri Grechi Espinoza sax tenore sax alto arrang.,Filippo Ceccarini tromba,Beppe Scardino sax baritono,Tony Cattano trombone,Daniele Paoletti e Simone Padovani percussioni,Fabio Marchiori melodica, pianoforte, rhodes, tastiere, rhodes piano bass

Giovedì

Parco Florida Pegognaga

21 Agosto

Italia

Folk

Gennaro Della Volpe nasce a Napoli nel 1967. Cresce nel quartiere Soccavo fino all’età di 7 anni, con la famiglia si trasferisce a Vignate, in provincia di Milano, ma all’età di 13 anni fa ritorno a Napoli, nel quartiere Ponticelli. Grazie all’amicizia con Paolo Polcari diventa la voce degli Almamegretta. Dal lavoro di remixaggio del singolo Karmacoma dei Massive Attack nasce The Napoli Trip. Nel 1998 esce il terzo lavoro, Lingo, seguito l’anno successivo da 4/4.A partire dal 2001 Raiz si occupa di progetti che non coinvolgono direttamente gli Almamegretta collaborando con gli Orchestral World Groove di Gaudì.Inizia quindi la carriera da solista: lascia temporaneamente gli Almamegretta per lavo-rare con i produttori Roberto Vernetti e Paolo Polcari (ex Almamegretta).Raiz collabora in Italia e all’estero con artisti quali Pino Daniele, Stewart Copeland, David Fiuczynski, Planet Funk, Bill Laswell, Leftfield, Asian Dub Foundation, Les anarchistes, Eraldo Bernocchi, Roy Paci, Teresa De Sio, Radicanto e SteelA. Partecipa inoltre, con gli SteelA e Giuseppe De Trizio, al Concerto del Primo Maggio del 2008 a Roma e nell’estate dello stesso anno attraversa in lungo e in largo l’Italia in un tour di grande successo; inoltre, a luglio ritorna per una sera a cantare con i suoi vecchi compa-gni Almamegretta nella serata inaugurale del Neapolis Rock Festival, dove duetta con gli amici Massive Attack.Nel 2013 torna stabilmente negli Almamegretta (con i quali aveva già ricominciato a suonare dal vivo nel 2011 in occasione del ventennale della nascita della band). Nel febbraio dello stesso anno partecipa con gli Almamegretta al Festival di Sanremo 2013 e a fine maggio esce Controra, il primo album di nuovo insieme dopo dodici anni.

raiZ e fausTo mesolella

arTeCibo&mesolella

arTeCibo&mesolellavenerdì

SERATA SPECIALE SCONFINART Presso RISTORANTE ARTEGUSTO

22 Agosto

Notte di armonie e dolcezza

Il parco il ristorante conventuale vi accolgono per una serata onirica di sensazionie di emozioni.

Ristorante Artegusto Via San Pietro

46010 Gazzuolo (MN)tel. 037697901

[email protected]

info

34

02

20

11

78

Aperitivo Artegusto con vini di Aurelio del Bono.

Ore 21.30 Costo 30€ bevande incluse

Domenica

Parco Florida pegognaga

24 Agosto

Ryan Feldthouse - Violin, Buzuki and VocalsPaul Bertin - SaxophoneDusty Brough - GuitarKevin Hill - Bass and TubaJulien Cantelm - DrumsChantal Schoenherz - Dance

Etno Music

hot blood orkestra

Usa

Hot blood orkestra è una band californiana di grande energia, mescola groove moderni alla musica tradizionale dei balcani.Nasce nel 2011 grazie a Ryan Feldthouse e si esibisce in tutta la California recentemente condividendo il palco con la brass band della Fanfara della Romania e i più grandi nomi della musica balcanica della west coast.Ottimi musicisti hanno creato molti brani originali che accendono di una grande energia la pista da ballo fondendo impressionanti virtuosismi con un groove selvaggio.

Sabato

Parco Florida Pegognaga

30 AgostoFESTA DELLA SPIRITUALITA’, del benessere Personale e della saluTe ColleTTivasTella CHiWesHe & miCHele lonGo La prima volta che ho sentito la mbira, ho desiderato sentirne di più e di più. Non potevo smettere, sono stata male finchè non ho imparato a suonarla, finchè non sono stat in gra-do di sentire quel suono. Stella Rambisai ChiwesheThe Mbira Queen of Zimbabwe Sua Maestà - la regina della musica mbira dalla Zim-babwe- come è spesso chiamata, è la prima artista donna che ha guadagnato il prestigio in un genere musicale dominato dagli uomini, la Mbira music, spina dorsale della musica tradizionale dello Zimbabwe. E’ una delle poche musiciste dello Zimbabwe e di tutta l’Africa del Sud, che da più di 35 anni riveste un ruolo fordamentale nella musica tradi-zionale. Prima dell’indipendenza questo strumento doveva essere tenuto nascosto, perchè il go-verno coloniale lo aveva bandito per paura dei suoi poteri magici. Suonare la mbira era punito con la prigione. Stella, dopo averla suonata nelle cerimonie proibite tutta la notte, tornava di giorno alla sua lotta quotidiana per sopravvivere.Dopo l’inidpendenza del suo paese, è stata invitata a essere membro della National Dance Company of Zimbabwe, dove presto ha assunto il ruolo di principale suonatrice di mbira solo, attrice e danzatrice. Il suo lavoro sarà ricordato sempre.Stella è regolarmente on tour dal 1983 e ha pubblicato 7 album dal successo internazio-nale Cos’è la Mbira? la zimbabwense mbira è il primario strumento tradizionale delle tribu Zezuru della popolazione Shona ed è stata suonata per oltre 1,000 anni in cerimonie religiose e rituali, presso le corti reali, e in occasioni sociali. Consiste in 22 o 28 chiavi di metallo montate su una struttura di legno ed è solitamente collegata a una cassa di risonanza (una zucca). le chiavi sono suonate con i due pollici verso il basso e l’indice verso l’alto.

Etno Music

Alessio Artoni – flauto traverso, bansuri, whistleAgide Bandini - contrabbassoAndrea Dardari – chitarra classica e 12 cordeMarina Mammarella - violino e violaFlavio Spotti - ghaval, dayereh, tar, zarb

L’ENSEMBLE DE LA PAIX“CANTI E RITMI D’ORIENTE – LA MUSICA DI G. I. GURDjIEFF”

Le musiche di Gurdjieff e de Hartmann evocano in noi le terre lontane in cui Gurdjieff viaggiò, luoghi che gli permisero di raccogliere frammenti di una conoscenza nascosta che, come una sacra missione, egli s’impose di riscoprire e trasmettere.Chi di noi non ha mai sognato, leggendo i “Racconti delle Mille e una Notte” o “Michele Strogoff ”, di poter vivere esotiche avventure o spedizioni in mitiche carovane nel deserto e di incontrare, al termine del viaggio, una realtà spirituale di un altro ordine?Queste musiche ci condurranno attraverso le montagne del Caucaso, le selvagge steppe dell’Asia e l’Oriente misterioso, tutti luoghi magici e inaccessibili, capaci di riportarci con forza al cuore del nostro sé più profondo. Musica popolare certo, semplice, a volte appa-rentemente ingenua, ma che tocca direttamente la nostra anima con la propria innegabile freschezza.Alcune melodie portano l’impronta di un fascino indefinibile che richiama talvolta l’atmo-sfera di certe musiche russe d’inizio secolo, altre sono nostalgiche… di una nostalgia che non ha nulla a che vedere con l’autocommiserazione, ma che sembra piuttosto risvegliare in noi il ricordo d’una sorgente perduta, quella sorgente interiore di cui parlano tutte le tradizioni.Come tutti i grandi maestri spirituali, Gurdjieff, si diede l’obiettivo di risvegliare l’essere umano e di aiutarlo a ritrovare in sé stesso la via verso questa sorgente interiore. Queste musiche, composte insieme a Thomas de Hartmann, che lo ha accompagnato in nume-rosi viaggi, rimangono come un’emozionante testimonianza di questa ricerca spirituale.

festa della spiritualità Sabato 30 Agosto

Non dimentichiamo chi ci ha offerto presenza, opera e affetto per anni, lasciando un segno indelebile dentro e fuori di noi… siete ancora qua, resterete per sempre al nostro fianco: Ettore Viani, Sante Verona, Carlo Dusi, Carmela Petrella, Sonia Malagò, Marco Del Vecchio, Michele Bernini, Liliana Monici, Rossano Cabras, Ivo Bottura, Fabio Lorenzini, Lorenzo Tartarotti..

L’ENSEMBLE DE LA PAIX“CANTI E RITMI D’ORIENTE – LA MUSICA DI G. I. GURDjIEFF”

festa della spiritualità Sabato 30 Agosto

9 serate APERTE A TUTTI al Parco Florida di Pegognaga (contributo di 5€ per incontro)

Percorso sPirituale Per il benessere Personale e collettivo

Bagni di Gong (ore 20.30):

Giovedì 3 LuglioMercoledì 16 LuglioGiovedì 31 LuglioGiovedi 14 Agosto

Meditazione conoscenza di sè (ore 19.00)

Martedì 8 LuglioMartedì 5 AgostoMartedì 26 Agosto

Lezione di Yoga (ore 19.00)Percorso di ascolto e purificazioneMercoledì 23 LuglioMercoledì 20 Agosto.

Bagni di Gong: è un viaggio all’interno di sé stessi avvolti e cullati dal suono dei Gong e altri strumenti ancestrali che sviluppano frequenze planetarie di rilassamento, guarigione e rigenerazione usando onde tetha e delta. I Gong sono portatori di felicità nell’Unione fra Terra e Cielo.

Insegnanti: Mirrorlight, Ilaria e Matteo

Insegnante: Domenico Baldacci

Insegnante: Silvana Costantini

Per tutti i partecipanti: abbigliamento comodo, tappetino e coperta. In caso di maltempo l’evento sarà sospeso

Per info 3204611723

“La tua vera natura è la conoscenza pura, perfetta e senza azione, il testimone di ogni cosa, libero da tutto, senza desiderio e in pace.Ogni percorso è un viaggio, ogni esperienza è unica”.

Sconfinart consiglia e ringrazia:

www.archiplanstudio.com

www.archiplanstudio.com

Pa.im.el Impianti Elettrici Suzzara

Azienda Agr. Mattioli S.Michele

Macello F.lli Martelli Dosolo

Microlab Architettura Gonzaga

Lotti pulizie Pegognaga

Archiplan Studio Mantova

Graziano Martelletti Impianti e piccoli interventi elettrici Romanore

Sconfinart consiglia e ringrazia:

Polis Ceramiche Modena

Associazione Tutto qui e dintorni Quistello

La Boutique del latte Suzzara

Arte&Gusto Ristorante Gazzuolo

Agenzia Sigla Mantova

Equamente Bottega Suzzara

Memi Moda Suzzara

Macelleria Giancarlo Castagna S. Michele in Bosco

Virgom Store Suzzara-Pegognaga

Graziano Martelletti Impianti e piccoli interventi elettrici Romanore

DPM Studio Mantova

Fondazione Comunità della Provincia di Mantova

GRAZIE PER IL SOSTEGNO A

In collaborazione con i Comuni di Gonzaga, Moglia, Motteggiana, San Benedetto Po,Borgoforte, Virgilio, Mantova.

Comune di SuzzaraComune di PegognagaProvincia di Mantova

www.chvcoop.org www.comune.suzzara.mantova.it -

www.comune.pegognaga.mantova.it [email protected]

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