22
VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma 2 VIOLAZIONE DI DOMICILIO CHANGING ROLE @ SALA 1 JACOPO BENASSI - ARIANNA CAROSSA - NERO - MATTEO SANNA A cura di Guido Cabib

Violazione di domicilio

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Catalogo mostra a cura di Guido Cabib Changing Role@Sala1 Jacopo Benassi,Arianna Carossa,Nero e Matteo Sanna

Citation preview

Page 1: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

VIOLAZIONE DI DOMICILIO

CHANGING ROLE @ SALA 1

JACOPO BENASSI - ARIANNA CAROSSA -

NERO - MATTEO SANNA

A cura di Guido Cabib

Page 2: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

SALA CENTRO INTERNAZIONALE d’ ARTE CONTEMPORANEA P.zza di Porta S. Giovanni, 10

00185, Roma, Italy

Tel.: +39 (0)6 7008691 Fax: +39 (0)6 7008691

E-mail: [email protected]

Web:www.salauno.com

Direttrice: Mary Angela Schroth

Orario:Dal martedi al Sabato 16.30 - 19.30

CHANGING ROLE - MOVE OVER GALLERY

Napoli -Via Chiatamone 26,80121 Web:www.changingrole.com

Email:[email protected]

Page 3: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 4: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

“ Chiunque si introduce o si trattiene nell’abitazione altrui, o in altro luogo di privata dimora o nella appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si introduce clandestinamente o con l’inganno”. Nell‟ultimo decennio abbiamo vissuto in Italia un forte incremento di attenzione, da parte di un pubblico sempre più numeroso , verso il cosìdetto sistema dell‟arte contemporanea; ciò è indubbiamente servito a migliorare la visione complessiva dell‟arte ,portandola molto di più verso il presente senza dimenticare il passato . I fruitori sono aumentati sensibilmente ,così come gli addetti ai lavori,siano essi,Gallerie,Fondazioni,Musei,artisti,critici e studiosi ; tuttavia non ci chiediamo più come l‟opera artistica incarni i valori di una società,non ci soffermiamo più al godimento emotivo che un opera può soddisfa-re;piuttosto ci chiediamo come funzioni il mercato dell‟arte,come e da chi vengono comprate e vendute le opere d‟arte , quale sarà l‟artista che avrà maggior riconoscimento da parte della critica , come gli artisti si adattino alle condizioni in cui il loro lavoro verrà venduto ed in quale Museo (evento rarissimo in un Paese come il nostro che dà peso alle apparenze piuttosto che al mantenimento ed all‟acquisizione di opere da lasciare ai posteri!) verrà poi collocato. Così abbiamo assistito ed accompagnato una crescita del Sistema più indirizzata ad una Sociologia del Lavoro e del mercato piuttosto che alla Sociologia dell‟arte ,che definisce l‟arte come un fenomeno a sé , in cui la creatività viene alla luce e il carat-tere peculiare di una società trova , specialmente nelle opere del genio ,la sua espressione.

La mostra , che è la prima esperienza collaborativa tra i due spazi espositivi ,nasce con l‟intento di recuperare ,attraverso le opere dei quattro giovani artisti , il primato dell‟ ”Opera” su tutta la catena del Sistema. Abbiamo assistito ad acquisizioni smisurate fatte solo sul nome dell‟artista ,come se fossero “blu chip” obbligazionarie ed azio-narie ,molto spesso si acquisisce un opera solo perché prodotto creativo di un Artista “ di cui tutti parlano”, che aveva sì dato vita ad opere di estremo valore sociale ed emotivo ,ma che nella condizione di grande successo economico aveva dimentica-to, per dare importanza all‟aspetto di vendibilità , quanto fosse importante il rapporto costante con la sua anima ,le sue visioni,i suoi migliori afflati emotivi . Si ammirano opera ed artista che l‟ha creata e non viceversa. Un breve viaggio nella Storia dell‟arte ,anche solo del nostro Paese (Paese che in millenni di storia non ha mai smesso di produrre Arte ) , basterebbe per capire quanto sia importante il Prodotto artistico piuttosto che tutto il sistema che gli gira attorno; le Gallerie ,le Fondazioni e gli stessi Musei sono contenito-ri ,i critici e gli storici sono attenti lettori ; entrambi con le loro attività possono addirittura distogliere l‟attenzione dall‟Opera . Un altro aspetto importante da tenere presente è che gli artisti ,svincolandosi nel secolo scorso ,dalla morsa creativa legata al circolo virtuoso mecenate-committente-mercante,hanno potuto rendersi totalmente liberi ed utilizzare la loro capacità creativa rivolgendo il proprio sguardo direttamente alle loro emozioni,alla loro sfera intima.” Quando nel 1958, Allan Kaprow ,pubblicò su ARTNEWS il saggio L’eredità di Jackson Pollock,pur riferendosi al lavoro dell‟artista scomparso due anni prima,regalò al mondo dell‟arte un programma per il futuro della stessa ,affermando a ragione che :”…. I giovani artisti d’oggi non hanno più bisogno di dire:”sono un artista” o “un poeta” o “un ballerino”.Sono assolutamen-te “artisti”.Tutta la vita è aperta a loro. Scopriranno il senso dell’ordinarietà per mezzo di cose ordinarie. Non tenteranno di renderle straordinarie ,ma si limiteranno a stabilire il loro significato reale” ed ancora:”…Oggetti di qualsiasi genere costituiran-no materia per la nuova arte: pittura,sedie,cibo,luci elettriche neon,fumo,acqua,calzini usati ,film,un cane e mille altre cose che saranno scoperte dalla nuova generazione di artisti. Non si può fare a meno di restare ammirati di fronte alla preveggenza di Kaprow in queste righe! Dagli anni Sessanta in poi ,molta arte d‟Avanguardia realizza la sua profezia,o per lo meno concorda con questo o quell‟aspetto della sua descrizione;ancora oggi gli Artisti continuano su questa linea adattandola ai nuovi linguaggi visivi e tecnologici. Si può quindi agevolmente sostenere che un opera d„arte oggi sia da assimilare ad una “privata dimora” ,in quanto è quasi sempre espressione intima di una artista e resta per sempre di appartenenza ideologica dello stesso. Allora cosa accade quando i fruitori,siano essi collezionisti o meno,si appropriano delle emozioni ,dell‟intimità espressa da un opera ? Quando gli artisti espongono le loro opere si prestano ad una violazione della loro intimità che nel contempo soddisfa ,quando viene accettata e condivisa , i bisogni emotivi non materializzabili dei fruitori, creando un rapporto quasi sado-masochistico tra artista ed osservatore-fruitore. L‟opera non và descritta ,non và illustrata , ma và vista sentita e letta. Attraverso di essa si deve creare un afflato,un cortocir-cuito emotivo, che se avviene è l‟esperienza più forte che si possa avere e provare nella nostra vita ,è un sentimento che si avvicina ad un amore viscerale . Gli artisti presentati , accumunati anche dall‟uso poliedrico di Tecniche artistiche, non hanno prodotto le loro opere cercando di rappresentare un tema, sono esclusivamente uniti per la forte connotazione intimistica ed emotiva dei loro lavori ; il coraggio di offrire ,di mostrare il loro vissuto emozionale e di cercare fruitori che osservando le opere,condividano le stesse emozioni, diviene un rapporto amoroso che continua sempre anche quando passa da fruitore a fruitore ,perché l‟opera d‟arte è l‟oggetto del desiderio emoti-vo ed intellettuale di coloro che lo condividono e lo cercano.

Violazione Di Domicilio

Testo di

Guido Cabib

Page 5: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 6: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

JACOPO BENASSI

“Bed 7”

C.print on alluminium cm 70 x 100 + 20 Fotografie cm 21

x 29,pacco postale

2010

Courtey Changing Role

Page 7: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Arianna Carossa “Interno di Famiglia - cinque meno uno “

Dimensioni Variabili

2010 pezzo unico

Courtesy Changing Role

Page 8: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 9: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 10: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Nero Quando qualcuno mi studierà ovvero Non sono altro che la pelle che indosso

Legno, pellicce riciclate ritagliate e cucite a mano, elastico sintetico, piedini di gomma

Cm 123 x 197 x 106

2009 Pezzo Unico

Courtesy Changing Role

Page 11: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 12: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Nero “Vera pelle ovvero Gentildonne cedono borsa in cam-bio di vita”

Legno, pellicce riciclate ritagliate e cucite a mano,

elastico sinterico, acciaio e stoffa Cm 131 x 99 x 99

2010

Pezzo Unico Courtesy Changing Role

Page 13: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 14: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 15: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Matteo Sanna “Hurry Up”

Manette ,Plexi .Dimensioni Variabili

2010

Pezzo Unico

Courtesy Changing Role

Page 16: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Matteo Sanna “Leave a Scar”

Quaerno ,Plexi .Dimensioni Variabili

2010

Pezzo Unico

Courtesy Changing Role

Page 17: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Matteo Sanna “Joy division”

Filo spinato . Cm 153

2009

Pezzo Unico

Courtesy Changing Role

Page 18: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Matteo Sanna “Comfortably Numb”

(Death to the people of Lot”

Legno,acrilico,sale,sfere di vetro,neon

2010

Pezzo Unico

Page 19: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Matteo Sanna “Comfortably Numb”

(Death to the people of Lot”

Legno,acrilico,sale,sfere di vetro,neon

2010

Pezzo Unico

Courtesy Changing Role

Page 20: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 21: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2

Page 22: Violazione di domicilio

VIOLAZIONE DI DOMICILIO Changing Role @ Sala 1 Roma

2