vita la cambiano - San Patrignano: comunità di recupero ... · La passione della pasticceria me l’ha tramandata mia ... dico che l’esperienza non è mai troppa e non si smette

Bilancio di Missione.SanPatrignano.

San Patrignano dà a ogni ragazzo la possibilità di scegliere tra diverse opportunità di formazione, perché ognuno possa seguire i propri interessi e scoprire il proprio talento, coltivandolo con passione, impegno e serietà. Per questo sono nati i primi laboratori di formazione della comunità, fra cui quelli dedicati all’enogastronomia, agli allevamenti, all’agricoltura. Mestieri della tradizione che rappresentano un terreno fertile per chi, come i ragazzi che svolgono il percorso di recupero in comunità, ha bisogno di credere in ciò che sta facendo e, soprattutto, in come lo sta facendo. Puntando sempre al meglio, perché è questo che conta veramente nel percorso di emancipazione di una persona. In questo impegno di valore umano e sociale ci aiutano grandi maestri, in grado di tramettere cultura e passione, professionalità ed entusiasmo. Sono i nostri amici e alleati, per costruire insieme ai ragazzi un futuro libero dalla droga.

gestichecambianolavita.


Il nostro obiettivo è creare uomini. Tramite il formaggio.

Arrivando qui mi sono sentito a casa. Non pensavo di aver trovato una comunità così viva e contemporaneamente una famiglia. A San Patrignano ho capito che

più sto con i ragazzi e più ricevo.E’ come andare a una fontana: bevi e vai via. Ma solo lo stolto non si accorge di quanto sia importante l’acqua che beve. Io ogni giorno bevo acqua fresca e mi disseto, facendo di tutto perché quest’acqua fresca di gioventù sia presente sempre dentro di me e continui a sgorgare. Una volta ho incontrato un vecchio a una fontana di montagna.

Mi ha detto: “Tutti si abbeverano qui ma nessuno si chiede da dove viene”. Te lo chiedi solo nel momento in cui non la trovi più. Penso questo di San Patrignano.

Ci accorgeremo della sua importanza nel momento in cui non ci sarà più.

Sono troppo pochi quelli che si accorgono non solo di quanto amore, storie di ragazzi rinati e carità esistano qui, ma di quanta consapevolezza ci sia nel creare uomini.

I formaggi che facciamo sono nostri figli.

Gli vogliamo bene, perché non nascono ogni giorno. Il nostro non è squacquerone, è “il squacquerone”. La qualità è un percorso lungo: bisogna controllare la provenienza dei capi e la stabulazione, la qualità di vita degli animali, ciò che mangiano e come avviene la mungitura, il trasporto e la lavorazione nel minor tempo possibile. Alla fine la stagionatura e l’affinatura. Sono 43 i ragazzi casari.

Vittorio Beltramiproduttore e affinatore di formaggi

Un processo che può durare all’infinito, fin quando lo nutri, cresce e lievita, gli dai la forma che vuoi. L’impasto, fatto di farina e lieviti, è come una persona che comincia a vivere e ad evolvere. Alla fine muore, ma per solo dare respiro e una nuova vita ad un altro impasto, da cui ripartire.

Fare il pane è un po’ come allevare un essere vivente

È proprio questa la magia del nostro mestiere. Lavorare con un essere vivente come è il lievito ti aiuta a trovare forza di carattere. I ragazzi della comunità sanno che tutto, nella panificazione, dipende da loro. Ho iniziato a fare il fornaio a vent’anni. Avevo bisogno di lavorare per guadagnarmi la pagnotta, come si suole dire: una scelta casuale di cui mi sono innamorato. Oggi ne ho 46 e da cinque sono venuto qui per far crescere il laboratorio di panificazione. Molti parlano di pane ma sono in pochi a conoscerlo veramente. Lavoriamo con ingredienti e materie prime che si modificano continuamente.

Le variabili sono infinite:la scelta della farina, quanta acqua mettere nell’impasto, quando mettere il sale, la temperatura finale, la forma che si dà al pane che, secondo me, è fondamentale. Soprattutto quando lo maneggi prima che lieviti, è importante toccarlo nella maniera giusta. Non è semplice: qui è l’uomo, la sensibilità della persona che diventano fondamentali. Non è possibile che questo mestiere sia sottovalutato. Per me il panettiere è un grade artigiano: fa prodotti che hanno un anima. Per questo mi piacerebbe mettere insieme cucina, panetteria e pasticceria e fondare a San Patrignano una scuola.

Giuliano Pediconimastro fornaio

La passione della pasticceria me l’ha tramandata mia mamma. A casa avevamo un forno a legna e, due volte la settimana, lei faceva i dolci in casa. A me e a mio fratello dava un impasto a testa, ed io giocavo facendo il sole con la pasta lievitata. Poi, la scuola alberghiera a Nocera inferiore e a sedici anni, da solo a Salsomaggiore. Vivevo in un monolocale. Non è semplice svegliarsi la mattina e non trovare la mamma che ti fa la colazione. So per esperienza cosa significa stare lontani da casa e affrontare ogni giorno dei problemi. I dolci mi permettevano di esprimere la mia creatività. Con tutti i piatti è possibile, ma con loro puoi sorprendere, stupire.

Uno dei miei sogni era fare l’artista, mi piaceva creare.

Nella vita si deve imparare a salire uno scalino alla volta,mi ha detto una volta Gualtiero Marchesi. Se ne salti uno puoi farcela lo stesso, ma ti perdi qualcosa. Quindi bisogna saper fare tutto prima di approfondire. Dalla mamma di Massimiliano Alaimo, il mio primo tre stelle, ho imparato il rigore, l’ordine, la pulizia. Da Marchesi, in un certo senso, l’ostinata determinazione: per me lui è un giovane dentro al corpo di un vecchio. Ha una mentalità veloce, tutto quello che dice alla fine si avvera. Di tutte queste esperienze cosa mi è mancato veramente? Confesso: il rapporto umano. Al lavoro dedico così tanto che, alla fine, diventa casa mia. E’ un po’ per questo che sono qui. Potrà sembrare banale, ma quando ho visto la collina e il mare mi sono detto: forse ho trovato il mio posto. Tutti conoscevano San Patrignano tranne me. Mi hanno parlato di Vincenzo ed io: “Vincenzo chi è?”. Il mio soprannome è Franchino sensation. La mia pasticceria è molto naturale, netta, pulita, leggera. Fatta di tanti elementi che riesci a scindere quando arrivano al palato, perché sono complementari tra loro. Mi piace stimolare tutti i sensi, giocando con i colori. Stare qui è come andare in un negozio di giocattoli ed essere un bambino

Franco Alibertipasticciere

Vincenzo l’ho conosciuto nel ’79. Facevo il maniscalco in un allevamento dove aveva preso dei cavalli. Ho iniziato a venire qui ad aiutarlo: allora la comunità era solo un grande casolare con dei terreni attorno. Con lui mi sono sempre trovato bene. Ricordo una volta che mi ha spedito a Palermo, perché Avenir aveva un problema con una zampa. Mi ha detto: «Ti mando una macchina e un autista, voglio che solo tu ci metta le mani. Devi lavorare solo per noi”.

È un lavoro faticoso il nostro. Ci vuole tempo, attenzione e pazienza, non è come dire che due più due fanno quattro. Soprattutto, ci vuole tanta passione. Io ho una passione tremenda nel cavallo, che mi viene dalla famiglia: mio nonno faceva il maniscalco, e così mio padre, mio cugino, mio zio. I cavalli sono tutti diversi tra loro. Così i loro piedi: è un po’ come per le persone con le misure. Poi ci sono le patologie. C’è chi ha il piede piatto e chi incastellato, chi ha l’osso troppo vicino e va rialzato. E ci sono tanti tipi di ferro: quello in lega di alluminio è più leggero, quello in ferro pesa un quintale. Oggi esistono radiografie precise, che ti danno un’indicazione. Il veterinario decide ma, in un certo senso, sono veterinario anch’io. Con le tenaglie tasto il piede e quando mi accorgo che un punto, se lo stringo fa male, modello con l’incudine il ferro. Per il cavallo è un male necessario.

Una volta, gli animali deboli se li mangiavano i lupi. Non è più come un tempo, le fabbriche fanno ferri di ogni misura. Per i cavalli da trotto o galoppo anche due millimetri fanno la differenza. Per quelli da salto il problema è la zoppia. Per questo metto una soletta di silicone. E’ come un paraurti. Il cavallo non parla, non ti dice dove ha male. Ai ragazzi della comunità,

dico che l’esperienza non è mai troppa e non si smette mai di imparare.Anche se nella vita hanno sbagliato, entro subito in confidenza: ho dei figli anch’io. Sono più bravi loro che gli altri in giro. Mi aiutano sempre. Ma perché mi capitano tutti bravi?

Augusto Battistinimaniscalco

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Ci sono tante cose qui a San Patrignano di cui non so darmi una spiegazione. Avvengono e le prendo come sono. Penso si sia creato un feeling immediato con i ragazzi, che mi ha portato ad avere con loro un rapporto umano, non umanitario. Sono sicuro che quello che prendo è più di quello che do. Quando arrivai ero scettico. Pensavo che Rimini, un luogo che non conoscevo, fosse piatta, e i vini sangiovese che c’erano allora fossero senza personalità, senza carattere, senza struttura. Mi sono dovuto ricredere.

Ciò che mi condiziona è quell’elemento che non sono ancora riuscito a decifrare che si sente a San Patrignano. Uno lo può chiamare Dio, un altro natura, io lo identifico come un qualcosa che, vedendo lo sforzo degli uomini nel cambiare se stessi, consente a chi è sopra di noi di essere più benevolo, a creare meno problemi. In sintesi posso affermare con matematica certezza che i risultati tecnici e non quelli umani che ottengo qui non sono raggiungibili in nessun altra azienda del mondo. Ognuno è padrone di dare nome e cognome a tutto ciò, ma il risultato è questo: non esiste, e non solo a detta mia, un sangiovese come quello della comunità di San Patrignano; e non esiste un’uva bordolese che dia risultati come quelli che otteniamo qui.

Con i ragazzi della cantina ci capiamo anchesenza guardarci: potrebbero fare il vino meglio di tanti enologi affermati e io potrei aiutarli per telefono, talmente siamo in sintonia. Il nostro vino finora non ha dato il massimo e credo che non lo darà mai. Ci sono due fattori che condizionano il raggiungimento degli obiettivi: la natura, che in quanto a clima non si può modificare, e il mercato in continua evoluzione. Per questo cerchiamo di migliorare la qualità ogni anno. Il nostro obiettivo non è tanto fare il miglior vino di Romagna, che sarebbe riduttivo. Vogliamo fare il vino di San Patrignano.

Riccardo Cotarellaenologo

Io non mi sento un individuo superiore agli altri, perciò cerco di comprendere le origini di questo mio modo diverso di vedere le cose rispetto a quella che sembra l’odierna normalità. In altre parole ho cercato di guardare dentro le realtà familiari degli altri per scoprire se la causa di un simile deragliamento risiedesse nei genitori o nei figli. Ho compiuto questo sforzo anche perché non accetto l’idea che le colpe possano essere imputate a un’impersonale società. Sarebbe troppo facile, troppo assolutorio per tutti affermare che la colpa è della società o del sistema, come se gli uomini che ne fanno parte non contassero assolutamente nulla, come se tutti noi fossimo delle comparse nella nostra vita. No, io credo nella responsabilità degli uomini, nella loro capacità di decidere e di scegliere e, ovviamente, anche di sbagliare.

Trasformare la società.La droga, la sua diffusione, non è il motivo per cui ho creato San Patrignano. Io non sono qui per disintossicare i drogati. Certo, li aiuto a uscire dal loro inferno di droga, ma lo faccio nella consapevolezza che la droga è solo l’ultimo elemento in cui è sfociato un più generale disagio di vivere. Un disagio che può essere nutrito di contestazione o che può adagiarsi in uno stupido consumismo passivo ma che rimane pur sempre la causa profonda di un disadattamento con cui dobbiamo fare i conti. E dobbiamo farli, questi conti, non solo per soccorrere chi ci chiede aiuto ma anche per capire meglio e cercare di trasformare la società nella quale viviamo e in cui ciascuno di noi è una parte importante e insostituibile.

La vera libertà.Io spero che un giorno si realizzi un mondo senza droghe e, dunque, senza drogati. Non so se questo è un traguardo che si possa tagliare, né so se potrò vederlo, so, però, che quel giorno noi non chiuderemo i battenti, San Patrignano avrà ancora degli ottimi motivi per vivere. Ci sarà sempre un ruolo per una comunità di vita che non vuole diventare una città ideale ma rimanere sempre un luogo di passaggio, in cui gli uomini che la società ha considerato rifiuti, gli emarginati, i disadattati, possano imparare a praticare la libertà dei cittadini, per tornare a essere elementi positivi in quella stessa società che li aveva rifiutati e avvelenati.

Guardandomidentro.

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Foto

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Pag. 29-31

Come si entra?

Pag. 33-39

Con chi ci confrontiamo?

Pag. 17-21

le domandeSanPatrignano:

fondamentali.

Com’è la struttura?Pag. 23-27

Come avviene la raccolta fondi?

(clicca sui pulsanti colorati per scoprire l’argomento)


Qualeformazione offre?

Pag. 73-103

Come funzionala Comunità?

Pag. 41-65

Che cosa fa per la prevenzione?

Pag. 115-121

A che cosaservono gli eventi?

Pag. 105-113

Esistonoaltre sedi?

Pag. 67-71

Dati economici e finanziari

Pag. 125-135


Con chi ciconfrontiamo?

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CON CHI CI CONFRONTIAMO?

Relazioni in tutto il mondo.Istituzioni internazionali, società civile, centri antidroga.

Immagini di eventi internazionali svoltisi in Comunità. In basso, Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace e fondatore della Grameen Bank, visita San Patrignano

L’anno si apre con una visita di rilie-vo assoluto: il premio Nobel Muham-mad Yunus, accompagnato dal suo collaboratore in Europa Hans Reitz, ha visitato la Comunità a fine genna-io, reduce dal World Economic Forum a Davos. Alla luce di questo incontro, risultano rafforzati i rapporti tra San Patrignano e la banca del microcredi-to creata da Yunus, la Grameen Bank.

Anche nel 2010, San Patrignano ha

ospitato centinaia di persone prove-nienti da decine di Paesi del mondo. Non si tratta esclusivamente di espo-nenti di realtà che si occupano di tos-sicodipendenza, ma anche di organiz-zazioni non profit attive nel campo del disagio giovanile, dei “senza dimora” e delle persone con problemi psichia-trici. Il rapporto con molte di queste realtà nasce, da parte loro, dal deside-rio di conoscere più a fondo il modello educativo di San Patrignano per po-

terne applicare i principi ispiratori nei propri centri, già operativi o in fase di realizzazione. Canada, Regno Unito, Francia, Colombia, Svezia, Russia, Ro-mania: sono solo alcuni dei molti pa-esi nei quali l’interesse per San Patri-gnano va oltre la semplice visita per tradursi nello studio di un progetto la cui efficacia è riconosciuta in tutto il mondo. Proprio con questo scopo, una delegazione del Governo Geor-giano, guidata da George Tsereteli,

portavoce del Parlamento, ha chiesto una visita di studio di tre giorni nel giugno 2010. Grazie allo sviluppo dei nostri progetti legati alla collaborazio-ne con UNODC nel campo della ridu-zione dell’offerta di stupefacenti e di sviluppo alternativo alle coltivazioni illecite, abbiamo stabilito strette col-laborazioni in Estremo Oriente, Su-damerica e Asia. Nel settembre 2010 una delegazione di San Patrignano ha visitato l’Afghanistan: in particolare, a


Kabul e Herat, quelle realtà locali che grazie al supporto delle agenzie colle-gate al Ministero degli Esteri Italiano, si adoperano nella riconversione delle colture, ottenendo buoni risultati nel-la coltivazione di zafferano, frutta sec-ca o menta. Sempre nel campo della riconversione delle colture, in Colom-bia San Patrignano ha messo in moto una stretta collaborazione tra Domori (comparto della Illy che si occupa di cioccolato) e le realtà locali che con il

supporto delle Nazioni Unite aiutano i contadini colombiani a sfuggire al narcotraffico. Organizzazioni e istitu-zioni provenienti da diverse parti del mondo hanno visitato San Patrigna-no nel 2010, mentre proseguono e si incrementano le relazioni più conso-lidate, come quelle con i paesi scandi-navi (Svezia, Finlandia, Norvegia) che inviano da anni gruppi di operatori sociali, studenti universitari e rappre-sentanti delle municipalità. Sempre

più concrete le relazioni con i paesi del nord America, (Canada e Stati Uniti) e sud America (Colombia, Perù), dove alcuni progetti in corso sono in avan-zata fase di realizzazione.

La Comunità, inoltre, come ‘Organiz-zazione Non Governativa’ intrattiene costanti contatti con l’Unodc (Ufficio ONU contro la droga e il crimine). Una delegazione della Comunità partecipa costantemente alle riunioni a Vienna

ed è una presenza attiva anche presso la “Commission on Narcotic Drugs” che si svolge ogni anno in marzo al Palazzo ONU a Vienna. Grazie a questo costan-te rapporto di collaborazione, un mem-bro della delegazione è stato chiamato a far parte del Vienna NGO Committee Board. In riconoscimento all’impegno decennale della Comunità, le Nazioni Unite hanno in più occasioni offerto il proprio patrocinio alle manifestazioni ‘Squisito!’ e WeFree Day.

ALTRE COLLABORAZIONI STABILI CON:

CENTRI ISpIRATI A SAN pATRIgNANO ChE hANNO AvvIATO L’ATTIvITà O SONO IN pROCINTO dI fARLO:

• ECAd (Città europee contro la droga)• KRIS Svezia (Criminals return into society) • dE hOOp Olanda• TOMORROW’S pEOpLE UK • CENTRE Of dRUg MISUSE University of Glasgow UK • MAE fAh LUANg fOUNdATION Under Royal Patronage (Thailandia)• JAMIE OLIvER fOUNdATION UK• OUM-EL-NOUR Libano• gLOBAL ChANgEMAKERS (British Council)• MENTOR Svezia• WORLd fEdERATION AgAINST dRUgS• INTERNATIONAL TASK fORCE AgAINST dRUgS

• BC New hope Recovery Society, Prince George (Canada)• Welcome home Society Seattle (USA) e Vancouver (Canada) • Woodwyn farm, Vancouver Island (Canada)• The Junction (UK)

CON CHI CI CONFRONTIAMO?

RELAzIONI IN TUTTO IL MONDO.

Sistema economicoproduttivo Ragazzi

accolti

Istituzioni e soggetti

pubblici

Media

Universo giovanile

Fondazioni private

e/o bancarieDonatori

TestimoniCollaboratori Associazioni

VolontariFamiglie

20

• Ragazzi

• Associazioni

• Famiglie

• Collaboratori e volontari

• Istituzioni e soggetti pubblici (nazionali e internazionali)

• Sistema economico produttivo

• Testimoni

• Donatori

• Media

• Fondazioni private e/o bancarie

• Universo giovanile

Stakeholder Obiettivi

• Sostenere la determinazione a mettersi in discussione per migliorarsi

• Aiutare a riscoprire una vita di relazione responsabile, attiva, aperta e impegnata

• Educare a vivere concretamente valori come la dignità, l’onestà, la responsabilità, l’equilibrio, l’impegnoe il rispetto per se stessi e per gli altri

• Favorire la crescita qualitativa nell’ambito scolastico/formativo e professionale

• Creare una rete di aiuto per il ragazzo tossicodipendente

• Sostenere le famiglie

• Favorire l’aiuto al reinserimento

• Ricostruire i rapporti e i legami familiari

• Approfondire la conoscenza complessiva della missione della Comunità

• Accrescere il livello di responsabilità operativa e gestionale

• Collaborare per costruire la cultura della vita e dell’educazione alle responsabilità individuali e sociali,contro ogni forma di legalizzazione delle droghe

• Lavorare in sinergia per lo sviluppo di collaborazioni secondo un corretto principiodi sussidiarietà orizzontale

• Costruire rapporti di fiducia e trasparenza

• Operare in sinergia per lo sviluppo di collaborazioni progettuali e/o formative

• Comunicare a un numero sempre maggiore di persone la possibilità di una risposta concreta allarichiesta di aiuto dei ragazzi

• Favorire la partecipazione attiva evidenziando il reale utilizzo del contributo accordato

• Diffondere nel modo più ampio possibile l’esperienza, le idee e le iniziative della Comunità

• Informare rispetto al buon impiego e all’esito dei contributi stanziati

• Mostrare le attività realizzate

• Far comprendere l’importanza del loro coinvolgimento nei progetti

• Promuovere stili di vita corretti nell’ambito di attività strutturate di prevenzione ed educazione



Com’è lastruttura?

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COM’È LA STRUTTURA?

Una realtà viva.Democraticità e trasparenza. Un bilancio sotto gli occhi di tutti.Nel perseguimento della propria missione San Patrignano vuole rispettare, con gli stakeholder, criteri di democraticità e trasparenza nell’operato quotidiano e nelle strategie a medio e lungo termine. Tutti i soggetti interessati alla vita della Comunità sono posti nella condizione di comprendere il procedimento logico con cui si formano le decisioni e gli obiettivi di ogni singola parte della struttura.

fondazione San patrignano.“La Fondazione San Patrignano non ha fini di lucro. Si propone di perse-guire in via esclusiva finalità di solida-rietà sociale”.

Sinteticamente i punti più significati-vi tra le finalità (Art. 2):

a) fornire adeguato supporto econo-mico e patrimoniale, principalmen-te per mezzo della messa a dispo-sizione gratuita di beni e risorse

finanziarie, alle iniziative tese al recupero delle persone afflitte da condizioni di emarginazione so-ciale, con particolare riferimento a quelle con problemi di tossicodi-pendenza, nell’ambito di program-mi riabilitativi di natura socio-assi-stenziale finalizzati al reinserimen-to sociale e lavorativo (…);

b) fornire identico supporto di cui alla precedente lettera a) alle iniziative

tese all’assistenza sanitaria svilup-pata nel Centro Medico Polivalente nei confronti dei malati terminali, con particolare riferimento alle per-sone affette da AIDS e comunque a tutti i soggetti afflitti dalle diverse patologie connesse alla tossicodi-pendenza;

c) promuovere, finanziare, sussidia-re e incentivare attività di studio e di ricerca in campo sociale e me-


dico particolarmente mirate alle realtà delle tossicodipendenze in relazione alla prevenzione e alla cura delle patologie connesse allo stato di emarginazione, nonché ai programmi riabilitativi e di inseri-mento sociale;

d) promuovere iniziative idonee ad assicurare, attraverso la diffusione della conoscenza di tali realtà, una maggiore sensibilizzazione della società anche sotto l’aspetto della raccolta di adesioni e supporti alle iniziative patrocinate dalla Fonda-zione;

e) ogni altra finalità connessa alle precedenti (…) comunque nell’am-bito di esclusivi obiettivi di natura solidaristica.

Comunità San patrignano Libera Associazione ONLUS.È il cuore di San Patrignano. “Pro-muove, senza alcuno scopo di lucro, attività socio-assistenziali, culturali, formative e di supporto all’istruzio-ne scolastica per il recupero da ogni forma di emarginazione, ciò in un contesto di struttura liberamente e democraticamente autogestita, che si avvale in modo prevalente delle prestazioni personali e mutualisti-che, volontariamente e gratuitamen-te rese dagli Associati stessi” (Art. 2 Statuto). L’attività è finalizzata alla promozione umana di soggetti svan-taggiati al fine ultimo del loro reinse-rimento sociale nel costante rispetto dei principi di libertà e dignità per-sonale, nonché del diritto di ognuno alla riservatezza.

Consorzio San patrignano Società Cooperativa SocialeHa come oggetto principale (Art. 4 ) quello di ”istituire e migliorare i ser-vizi tecnici, amministrativi e gestio-nali, legali, del lavoro, commerciali e progettuali mediante accentramento delle procedure necessarie e delle tecnologie hardware e software pro-prie e di terzi, da destinare ai soci e alla intera struttura del “Sodalizio San Patrignano”. È molto chiara quin-di la natura di “servizio” svolta dal Consorzio che mantiene sempre e in ogni caso il suo scopo mutualistico e senza fine di lucro (Art. 3).

San patrignano “prodotti e Servizi” Società Cooperativa SocialeLa Cooperativa Sociale “Prodotti e Servizi” sostiene gran parte delle atti-vità di laboratorio e/o artigianali che si svolgono a San Patrignano esaltan-do davvero lo scopo mutualistico e dando l’abbrivio a tutta la creatività che l’oggetto statutario le consente.

Cooperativa Sociale San patrignano Trentino Alto AdigeLa Cooperativa Sociale Trentino Alto Adige sostiene le molte attività di laboratorio e/o artigianali che si svol-gono a San Patrignano aggiungendo a quelle classiche alcune tipiche del territorio in cui si trova la sede della cooperativa stessa (coltivazione pian-te, fiori e frutti di bosco). Abbiamo poi un attività di eccellenza di “pro-duzione telai e biciclette” (Art. 4 og-getto sociale).

San patrignano Società Agricola Cooperativa SocialeLa Cooperativa sostiene tutte le atti-vità (Art. 4 oggetto sociale) legate a: • agricoltura con particolare at-tenzione alle seguenti colture: a) seminative e foraggere, b) viticol-tura, c) olivicoltura, d) frutticoltura, e) piante officinali;

• ortoflorovivaismo, con l’ausilio di serre climatizzate nonché la fun-ghicoltura

• selvicoltura con interventi di fore-stazione per il recupero e il miglio-ramento di zone boschive;

• allevamento e produzione di esemplari appartenenti alla fauna selvatica e autoctona, nonché di elicicoltura; altre attività connesse alla lavorazione dei prodotti zoo-tecnici e agricoli;

• allevamento di animali vivi, com-presi equini con annesse attività ippiche.

L’attività di controlloNel rispetto del principio di traspa-renza il sodalizio San Patrignano è costantemente oggetto di controlli interni ed esterni che verificano la coerenza con i valori di riferimento e la correttezza delle procedure adot-tate. Per quanto riguarda i controlli esterni, San Patrignano sottopone annualmente il bilancio d’esercizio alla revisione contabile da parte di una primaria società come PriceWa-terhouseCoopers. Il controllo interno è svolto dal Collegio Sindacale che mantiene un costante monitoraggio del grado di fedeltà alle procedure e ai regolamenti riguardanti attività istituzionali, finanziarie, amministra-tivo-contabili e all’applicazione delle normative rilevanti.

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Fondazione San Patrignano

Comunità San Patrignano

Comunicazione Stampa Relazioni Esterne

(PriceWaterhouseCoopers)

Società di revisione

Assistenza legale

Raccolta Fondi

• selezione e gestionepersonale

• uff. amministrativo

• uff. acquisti

• uff. progetti/formazione professionale

Consorzio

Cooperativa sociale San Patrignano Cooperativa

sociale Prodotti e servizi

Cooperativasociale San Patrignano TAA

COM’È LA STRUTTURA?

UN’ORGANIzzAzIONE COMPLESSA.


Retribuzioni pagate (2010)

10.6mln/e

San Patrignano si rifornisce presso aziende della

Provincia di Rimini per

14.149.030 e

Donazioni19.9mln/e

Contributi pubblici per progetti3.0mln/e

I numeri di San Patrignano

4coop socialiper un totale di

102 soci di cui

29 volontari e

73 lavoratori

Contributo alla realtà cooperativa locale con:

Attività, produttività e servizi13.2 mln/e

Collaboratori

327 di cui hannocominciato a lavorare nel 2011:

53 dipendenti 16 collaboratori

23 lavoratori interinali

2 soci volontari

Come avviene la raccolta


fondi?

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San Patrignano è una comunità che accoglie ragazze e ragazzi senza di-scriminazioni ideologiche, sociali, religiose ed in modo completamente gratuito, cioè senza percepire rette né contributi economici dalle persone che svolgono il percorso, le loro fami-glie e lo Stato. Questa impostazione, nata con la fondazione della Comuni-tà, deriva da una visione dell’impegno di volontariato come servizio gratuito alla persona in difficoltà. È fondamen-

tale che ogni ragazzo accolto perce-pisca il carattere disinteressato del sostegno che gli viene dato, si senta protagonista del proprio percorso e concorra con il proprio impegno a esso, assumendosene la piena re-sponsabilità.

I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi, al fabbisogno e alle strutture derivano - in parti sostanzialmente uguali - dalle attività, dai beni e dai

servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione e da donazioni e contributi di privati e aziende che condividono gli obiettivi umani e so-ciali della Comunità.

In questa ottica, l’attività di raccolta fondi assume una valenza fondamen-tale, sia per la gestione della quotidia-nità sia per lo sviluppo di attività e iniziative che migliorino le strutture della Comunità e i servizi offerti alle

L’asta di beneficienza in favore di San Patrignano nel 2010 si è svolta presso il Versace Teatro di Milano, in collaborazione con la casa d’aste Sotheby’s

La raccolta fondi e i partner.Privati e aziende. L’importanza di contribuire al sociale.

COME AVVIENE LA RACCOLTA FONDI?

persone accolte. Sono tanti i pro-getti realizzati con il sostegno della società civile. Ognuno di essi nasce e si sviluppa in virtù di un coinvolgi-mento emotivo e culturale. Le perso-ne e i rappresentanti delle aziende conoscono e visitano San Patrigna-no, colgono l’armonia del luogo e la trasparenza del suo operato e deci-dono di partecipare al sostegno di progetti che, nel tempo, siano in gra-do di autoalimentarsi e di cammina-re con le proprie gambe.

Per statuto la Comunità non accetta contributi dai parenti delle persone accolte, già danneggiati anche dal punto di vista economico dalla con-dizione di tossicodipendenza del proprio familiare.

donazioni.Sin dalla sua nascita San Patrignano vive anche grazie al sostegno dei tanti amici che ne hanno condiviso impegno, aspirazioni, conquiste e difficoltà. San Patrignano non accet-ta contributi economici dai ragazzi che svolgono il percorso o dai loro familiari, già provati dalla condizio-ne di tossicodipendenza del proprio figli. Non sono previste, altresì, rette per il mantenimento in Comunità da parte dei servizi pubblici. È possi-bile, invece, per privati e aziende ef-fettuare donazioni e lasciti in favore della Comunità. I fondi raccolti sono utilizzati per sostenere e implemen-tare i servizi offerti e le attività quo-tidiane, che comportano ogni anno costi elevati.

Aste di solidarietà

Serate di beneficenza a favore del-la Comunità che coinvolgono enti, aziende e privati, sostenitori della mission di San Patrignano.

I fondi raccolti durante l’evento di Milano nel novembre 2010 sono sta-ti destinati a:

1) ”Un calcio alla droga”: progetto di raccolta fondi finalizzato a comple-tare la realizzazione del campo da calcio in erba sintetica (con relative strutture accessorie) all’interno del-la Comunità;

2) sviluppo e potenziamento dell’at-tività di formazione professionale finalizzata a facilitare il reinserimen-to lavorativo dei ragazzi, una volta ultimato il loro personale percorso di recupero..

fondazione BNLBNp parisbasAnche per il 2010 è proseguita l’im-portante collaborazione con la Fon-dazione BNL a favore del Centro Medico della Comunità. E’ prose-guita l’installazione di attrezzature nei differenti reparti.

Lo sviluppo informaticoGrazie alla disponibilità e al sostegno economico di FASEN (Fondo inte-grativo lavoratori ENI) sono state realizzate negli anni una serie di iniziative congiunte, volte alla pre-venzione e recupero dalla tossicodi-pendenza di familiari di dipendenti del Gruppo.

La collaborazione è proseguita an-che nell’anno 2010.

BRACCO e “Una casa per crescere”Il contributo che BRACCO ha mes-so a disposizione per l’anno 2010 è stato utilizzato per il Centro Studi, in modo che sempre più ragazzi possa-no riavvicinarsi all’ambito scolasti-co intraprendendo percorsi spesso interrotti o neppure cominciati a causa della tossicodipendenza. Lo studio è infatti un elemento fon-damentale della buona riuscita del percorso di recupero, in un’ottica di futuro reinserimento sociale e lavo-rativo.

La Conferenza EpiscopaleItaliana e il reinserimentoAnche nell’anno 2010 la CEI ha con-tribuito a sostenere la Comunità.

CIMBERIO e lo sport

Il contributo che la società CIMBE-RIO ha messo a disposizione per l’anno 2010 è stato utilizzato per so-stenere il basket a San Patrignano.

Compagnia di San paoloIl contributo è relativo all’acquisto di attrezzature tecniche e scientifiche per il Centro Medico.



Come si entra?

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COME SI ENTRA?

È possibile entrare a San Patrignano attraverso due modalità:

• Tramite una rete di associazioni di volontariato collegate, presente su gran parte del territorio na-zionale.

Queste associazioni sono composte da genitori, volontari e persone che hanno vissuto e superato il problema della tossicodipendenza. Il loro ruo-lo è catalizzare le richieste di aiuto, supportare i

tossicodipendenti nella loro volontà di cambiare, aiutarli nella disintossicazione e suggerire alle famiglie il modo migliore per stare loro vicino. Le associazioni operano anche all’interno dei pe-nitenziari, dando l’opportunità alle persone dete-nute per reati connessi alla tossicodipendenza di accedere a misure alternative in Comunità.

• Tramite un contatto diretto con San Patrignano attraverso posta ordinaria o e-mail. In alcuni casi, in particolare se la richiesta di accoglienza pro-

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Per noi nessun ragazzo tossicodipendente è un malato o un irrecuperabile, destinato a convivere sino alla morte con la sua condizione. Lo vediamo, invece, come un individuo unico e irripetibile, pieno di capacità e potenzialità che deve riscoprire e imparare a esprimere.

I primi passi del percorso.Disponibilità e motivazione. Imparare a fidarsi degli altri.


viene dall’estero, sono previsti contatti prelimina-ri via teleconferenza (skype).

È fondamentale che, attraverso il rapporto episto-lare, emerga non solo il vissuto della persona ma soprattutto la sua motivazione a intraprendere un percorso di cambiamento.

Questa determinazione è verificata un in incon-tro preliminare con gli operatori, nel quale ven-gono illustrati i metodi, i principi e il programma educativo.

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Quando un ragazzo ci chiede aiuto non guardia-mo mai al male che ha fatto a se stesso o agli altri a causa della sua condizione. Guardiamo al bene che potrà fare

AbruzzoAmici di San patrignanoCell.: 331.6099641 [email protected] [email protected]

CampaniaA.N.g.L.A.d.Piazza Larga al Mercato, 38 80142 Napoli (NA) Tel. - Fax: 081.5534272 [email protected]

verso la vitaVia Alessandrini, 13 - 84047 Capaccio Scalo (SA) Tel.: 0828.728076 - Fax: 0828.730552 [email protected] www.versolavita.org

Emilia RomagnaA.N.g.L.A.d. ModenaVia Panni, 167 - 41125 Modena (MO) Tel. - Fax: 059.343418 [email protected]

A.N.g.L.A.d.Via Pio Battistini, 20 - 47521 Cesena (FC) Tel. - Fax: 0547.24100 [email protected]

A.N.g.L.A.d.Via Isotta, 14 - 47921 Rimini (RN) Tel. - Fax: 0541.787130 Cell.: 347.8595085 [email protected]

Comitato Cittadino AntidrogaVia Della Rocchetta, 3 (3º piano) 42121 Reggio Emilia (RE) Tel. - Fax: 0522.453777 [email protected]

A.N.g.L.A.d. BolognaVia Lame, 401 40013 Castel Maggiore (BO) Tel.: 051.714797 - Fax: 051.712851 [email protected]

friuliA.A.f.T. Via G. Carducci, 18 - 33077 Sacile (PN) Fax: 0434.523610 - Cell.: 320.6279306 [email protected]

LazioA.N.g.L.A.d.Via Segesta, 40 - 00179 Roma (RM) Tel. - Fax: 06.787988 - Cell.: 330.927416 [email protected]

LiguriaAmici San patrignanoVia Cassini, 12/F/r 16149 Sampierdarena (GE) Tel.: 010.6435137 - Cell.: 334.6018210 [email protected]

Comitato Solidarietà val di MagraVia Sarzanello, 62 - 19038 Sarzana (SP) Tel. : 0187.982815 Cell.: 329.3263303 335.1627519 – 334.2462060 [email protected]

COME SI ENTRA?

Nel corso degli anni, grazie all’impegno di migliaia di famiglie e di ex tossicodipen-denti che hanno concluso il percorso in Comunità, si è sviluppata sul territorio na-zionale una rete di associazioni di volonta-riato antidroga che opera a stretto contatto con San Patrignano. A esse è demandato un triplice compi-to: costituire un punto di riferimento, di counselling e di sostegno alla motivazione per le persone che intendono intraprende-re il percorso di recupero; seguire e agevo-lare il reinserimento sociale e lavorativo di coloro che lo hanno concluso; diffondere, attraverso iniziative di prevenzione e infor-mazione, conoscenze e consapevolezza sul fenomeno della droga.Ruolo fondamentale delle associazioni è coinvolgere le famiglie delle persone in Comunità nel percorso educativo dei propri cari, seguendone accuratamente l’evoluzione e gettando le basi, attraverso incontri settimanali, per un armonioso svi-luppo dei rapporti in vista del reinserimen-to nella società.Alle attività partecipano, su base volonta-ria, i parenti delle persone in Comunità. Al di là di una simbolica quota associativa, non è richiesta alcuna forma di contributo.

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Associazioni in rete.Volontariato e spirito di servizio.


LombardiaA.N.g.L.A.d. Via del Mare, 185/187 20142 Milano (MI) Tel.: 02.39546188 Cell.: 334.6018209 [email protected]

Amici di San patrignanoVia Umberto I, 3 24027 Nembro (BG) Tel. - Fax: 035.470658 Cell.: 348.1399481 [email protected]

Amici di San patrignanoVia Aldo Moro, snc c/o Oratorio “Sacro Cuore” - 23100 Sondrio (SO) Cell.: 335.6481274 [email protected]

Amici di San patrignanoVia Oberdan, 10 25128 Brescia (BS) Cell.: 333.6730763 [email protected] Resp. Vincenza e Renato Lamberti

MarcheA.v.A.p.Via Borgo S. Maria, 20 61122 Pesaro (PU) Tel. - Fax: 0721.478158 Cell.: 347.4811972 [email protected] www.avap.it

A.N.g.L.A.d. TolentinoVia Cisterna, 18 62029 Tolentino (MC) Cell.: 335.6951039 [email protected]

piemonteLenadVia Del Carmine, 4 scala/a 10122 Torino (TO) Tel.: 011.4360491 - 4366825 Fax: 011.4366808 [email protected] www.lenad.it

SiciliaAmici di San patrignanoVia Nazionale, 18 94018 Troina (EN) [email protected] Cell.: 334.1917398

Sardegnagruppo d’appoggio IncontroVia Ponte Romano, 81 07046 Porto Torres (SS) Tel.: 079.503828 Fax: 079.5008067 [email protected]

Toscanagruppo 13Via Antonio Cocchi, 17 50131 Firenze Tel.: 055.561060 – 055.5529269 Fax: 055.575642 [email protected]

gruppo “Il ponte”Via F.lli Brunelleschi, 15/A 56122 Pisa Tel.: 050.525048 Fax: 050.531680 [email protected]

Il varcoVia Attavante, 2 - 50143 Firenze Tel.: 055.2347628 Fax: 055.240399 Cell.: 348.2468435 [email protected]

A.N.g.L.A.d.Via Pietro Leopoldo, 10 52100 Arezzo (AR) Cell.: 327.1406655 [email protected]

Trentino Alto AdigeAmici di San patrignano TrentoVia Furli 80/82 38015 Lavis (TN) Tel. - Fax: 0461.242138 [email protected]

venetoA.N.g.L.A.d. pAdOvAPiazza Mercato, 7 - 35035 Mestrino (PD)Tel.: 049.9003977 Cell.: 345.8476545 - 345.8476550 [email protected]

A.g.A.RA.S.Via Mameli, 1 - 37126 Verona Tel. - Fax: 045.8340217 Cell.: 348.0191318 [email protected]

Il faroV.le Della Pace, 89 36100 Vicenza Tel. - Fax: 0444.514768 Cell.: 320.9315157 [email protected]

A.g.L.A.d.Piazza XI Febbraio, 1 31030 Castello di Godego (TV) Cell.: 348.6032934 Fax: 0422.490969 [email protected] [email protected]

UmbriaA.N g.L.A.d.Via Roma, 142 06083 Bastia Umbra (PG) Tel. 075.8012348 - 075.8086332 Cell.: 335.6476245 [email protected]

CroaziaAssociazione genitori di San patrignanoSpalato Doverska, 35 Split Croazia Tel.: + 385.21.386004 Cell.: + 385.98501675 Cell.: + 385.992255522 [email protected]

SvizzeraAmici San patrignano LuganoVia Simen, 6 - CH-6900 Lugano Tel. e Fax: +41.91.9210151 [email protected]

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La permanenza in Comunità è completamente gratuita, sia per le persone accolte sia per le loro famiglie. A chi vuole entrare sono richieste la determinazione a interrompere per sempre il rapporto con le droghe e la disponibilità a crescere e cambiare.San Patrignano è una comunità apoli-tica, apartitica e laica, che crede forte-mente nei principi sociali e cristiani su cui è fondata. San Patrignano, pur operando in un’otti-ca di collaborazione con i servizi pubblici contro le tossicodipendenze, non accet-ta rette pubbliche per l’accoglienza e il mantenimento dei ragazzi in Comunità.

Il periodo di permanenza in Comunità non risponde a standard ma è calibrato sulle caratteristiche delle singole per-sone, ognuna delle quali è portatrice di problemi, esperienze e personalità par-ticolari. Si utilizzano, perciò, approcci e metodologie diversificati come di-versificate sono le problematiche da affrontare. Le persone accolte a San Patrignano sono da subito coinvolte in una vita di relazione responsabile, atti-va, aperta e impegnata, con il sostegno

di educatori e ragazzi che hanno già vissuto e stanno superando le stesse problematiche.

Ogni persona, infatti, viene affiancata, nel primo periodo della sua permanen-za, da un ragazzo giunto a una fase più avanzata del suo percorso. Il suo ruo-lo - e quello del gruppo nel quale sono inseriti - è quello di facilitare l’impatto con una nuova realtà e sostenere, nel tempo, le motivazioni a superare ten-

sioni e difficoltà e a disporsi in modo positivo nei confronti del cambiamen-to. Attraverso le relazioni sociali, la formazione professionale, lo studio, lo sport e le attività ricreative, ogni ragaz-zo impara gradualmente a vivere valo-ri umani universalmente riconosciuti come la dignità, l’onestà, la responsa-bilità, il vicendevole sostegno insieme alle persone che gli sono attorno, fino a renderli principi fondamentali della propria vita. Ciò avviene in modo non

automatico né lineare ma attraverso un percorso impegnativo caratteriz-zato da assestamenti e accelerazioni, nell’ambito di un contesto definito in termini sociologici “terapia ambien-tale”. Le visite dei familiari a San Pa-trignano sono programmate in base alla maturazione del ragazzo accolto e alla sua capacità di affrontare con la dovuta consapevolezza e responsa-bilità problematiche significative. La Comunità, basandosi su un approccio

Una storia fatta di tante storie.Un programma con al centro la persona.

COME SI ENTRA?


pedagogico-educativo, non è in grado di farsi carico di persone con proble-mi psichiatrici, che per loro natura comportano esigenze di assistenza medico-psichiatrica, farmacologica e contenitiva e che sono, quindi, in-compatibili con le finalità del nostro percorso.

Il reinserimento lavorativo è una sfida sempre più difficile, non solo per le contingenze dell’attuale crisi econo-

mica ma per la distanza dei percorsi di formazione dalla realtà del mondo del lavoro. Oggi, tutti coloro che lo concludono il programma con suc-cesso hanno, all’atto dell’uscita dal-la Comunità, un posto di lavoro già attivo. Molto spesso, se non ci sono contesti di reinserimento professio-nale all’interno di attività proprie del-la famiglia preesistenti, esso avviene nell’ambito dell’attività di formazione che i ragazzi hanno seguito in Comu-

nità: il falegname, l’elettricista il deco-ratore, l’agricoltore, il professionista del mondo del catering o dell’organiz-zazione degli eventi, della comunica-zione e della grafica.

È, quindi, fondamentale per San Patri-gnano aggiornare costantemente le proprie competenze, le proprie strut-ture, i propri percorsi di formazione, tanto all’età in diminuzione progres-siva di questi ragazzi quanto al loro

maggior tasso di scolarizzazione e ai loro interessi in evoluzione. Si pensi soltanto all’impatto della tecnologia in tutte le varie forme, alle attività più creative e innovative e alla necessità di dotarsi non solo di ambienti pro-fessionali adatti ma anche di macchi-nari all’avanguardia. Per non parlare dei tanti professionisti di cui la Co-munità deve dotarsi per aggiungere spessore al menù di formazione e of-ferto ai ragazzi.

Ragazzi in carico nell’anno 20101.587(di cui 1.295 maschi, 292 femmine)

Risparmio per lo Stato

29 mln/e

(rette per il mantenimento degli ospiti)

dal carcere alla Comunità (dati Ufficio legale)

• 360 udienze penali• 250 istanze relative all’esecuzione penale (sospensione esecuzione, remissione del debito, prosecuzione affidamento, continuazione fra reati ecc.) • 75 provvedimenti prefettizi• Altro (contrattualistica, procedure notarili, aspettativa per tossicodipendenza, infortunistica)

Attività 2010

persone presenti sottoposte a procedimenti giudiziari

• 110 affidamenti in prova al servizio sociale• 65 arresti domiciliari• 6 in detenzione domiciliare• 2 persone in libertà controllata• 2 sorvegliati speciali• 20 minori messi alla prova


Come funziona la Comunità?

COME FUNzIONA LA COMUNITà?

La mappa di San Patrignano.Legenda grafica.

Pascoli

Vigneti

Uliveti

Edifici

Campi sportivi all’aperto

Strade zona urbana e poderali

Corsi e specchi d’acqua

1 scuderia all’inglese2 clinica cavalli3 scuderia4 maneggio coperto5 canile6 stalla suini7 sala mungitura8 stalla bovini 19 stalla bovini 210 magazzino centrale11 letamaia12 liquamaia13 mangimificio14 fienile15 serra orto16 laboratori artigianali17 laboratori artigianali e agricoli18 laboratorio artigianale19 laboratori artigianali20 centrale termica21 lavanderia e abitazioni22 abitazione23 abitazioni24 abitazioni25 centro studi e formazione26 abitazioni27 emporio28 abitazioni29 abitazioni30 abitazioni31 area educativa/scolastica minori32 abitazioni33 abitazioni33b abitazioni33c scuderie

34 abitazioni35 locanda v. Monte Pirolo, 736 abitazioni37 depuratore38 auditorium/palestra39 villaggio abitazioni40 edificio polifunzionale (abitazioni, sala da pranzo, uffici)41 maneggio scoperto42 letamaia43 maneggio allenamento44 laboratorio falegnameria45 ovale cavalli46 cogenerazione/centrale elettrica47 tondino cavalli48 serbatoi idrici49 serra50 parcheggi ingresso principale51 compostaggio52 centro minori - abitazioni53 centro medico - poliambulatori54 abitazioni55 cantina56 lago57 parcheggio ingresso commerciale57b parcheggio ingresso eventi58 box cavalli59 raccolta differenziata60 n.4 ricoveri cavalli61 campo calcio62 rete viaria63 strada poderale (pista cavalli)64 rio roncona65 piscina area verde

Legenda fabbricati.

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San Patrignano è sempre stata, al di là delle sue dimensioni e complessità, una grande famiglia. Si mangia tutti insieme, ognuno al tavolo con le per-sone con cui condivide la giornata.

Nella grande sala da pranzo i ragazzi si incontrano e si confrontano. L’am-biente è stato realizzato per comu-nicare l’armonia e la serenità di una dimensione familiare, in cui ognuno possa sentirsi a proprio agio. I pasti

sono serviti da persone che svolgono a turno mansioni di servizio nei con-fronti degli altri.

Il menu, preparato da un gruppo di ragazzi che frequenta stabilmen-te corsi di formazione professionale e perfezionamento, tiene conto dei valori nutrizionali dei cibi e dell’esi-genza di un’alimentazione corretta e bilanciata.

La cucina fornisce mediamente 2.000 pasti al giorno, integrati da colazioni e merende. Alcuni indicatori: vengo-no consumati circa 100 kg di pane e 140 kg di pasta al giorno; se il menu la prevede 120 kg di carne a pasto. Ven-gono offerti due menù contempora-nei che possono variare da 700 a 1000 calorie per tipo, più i menù “speciali” per chi ha intolleranze o deve sotto-porsi a dieta prescritta dal medico.

.Alle attività quotidiane contribuisco-no ACQUA ULIVETO e BANCO ALIMENTARE.

Sala da pranzo e abitazioni.I luoghi centrali della Comunità.


974,07 m2

1.976,37 m2

464,12 m2

413,29 m2

631,99 m2

Sogg. + sopp.

Sala pranzo

Cucina

Lav. + sopp.

Terrazzo

Sala da pranzo

pasti al giorno2.000


Le stanze dei ragazzi e il villaggio per le famiglieI ragazzi accolti in Comunità alloggia-no, per la durata del percorso educa-tivo, in strutture residenziali dotate di stanze da 6-8 posti provviste di con-dizionamento invernale ed estivo e dei necessari servizi. Ogni stanza ha il suo responsabile e, in genere, ospi-ta persone in varie fasi del cammino comunitario.

Inoltre , la Comunità dispone di un villaggio con 60 villette mono e bifa-miliari per le coppie che si sono riuni-te a San Patrignano.

Alcune case del villaggio sono abita-te dalle famiglie degli operatori che hanno scelto di svolgere un servizio di volontariato a tempo pieno.

camere228

villette60

228 camere da 6/8 posti

60 villette mono e bi familiari

131.116,5 m2 destinati auso residenziale

Abitazioni

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Le strutture comuni.Spazi di condivisione.

Immagini delle strutture messe a dispozione del pubblico per concerti, fiere e manifestazioni sportive. Nel 2010, San Patrignano ha registrato oltre 40 mila ingressi ai propri eventi

Le strutture nate nel corso degli anni per le esigenze culturali e sociali delle persone accolte in Comunità sono divenute anche luoghi di svol-gimento di concerti, convegni, eventi sportivi, manifestazioni e meeting in-ternazionali.

Spazio Sanpa.Larghezza: 28,032 m

Lunghezza: 76,00 m

Altezza: 10,50 m

Area coperta totale: 2128 m2

La struttura è divisa in tre aree distinte:

• un auditorium per l’organizzazione di eventi di vario tipo e per le attività culturali;

• una palestra per le attività sportive e ricreative in genere;

• una zona servizi dotata di spogliatoi, camerini, bagni

Quest’ultima svolge un ruolo impor-tante perché, essendo posta al centro, separa acusticamente le altre due aree permettendo l’uso in contemporanea dei due ambienti. La struttura è in grado di ospitare attività differenziate da svolgersi nello stesso momento,

senza che l’una interferisca con l’altra.

L’auditorium dispone di 800 poltron-cine e di 400 posti a sedere nelle gra-dinate laterali. La zona palestra ospita un centinaio di posti a sedere.

Ne completano le potenzialità la pre-senza di una cabina di regia dotata di tutte le attrezzature necessarie per ri-prese ed editing video di qualità.


CALENDARIO 2010

• Meeting Germed Gennaio

• Convention MEC3 Gennaio

• Meeting Electrolux Febbraio

• 60° Associazione Albergatori Riccione Febbraio

• Convegno Panahtlon Aprile

• Stand San Patrignano Vinitaly Aprile

• Stand San Patrignano Salone del Mobile Aprile

• Squisito! Maggio

• Convention Best Western Maggio

• Convegno Commercialista Telematico Maggio

• Meeting Power & Consulting Maggio

• Meeting Best Marketing Maggio

• Meeting Abbott Maggio

• Memorial Vincenzo Muccioli Maggio

• Convention Teddy Giugno

• Cena Bartorelli Giugno

• Concorso Ippico CSI5* “Challenge Vincenzo Muccioli “ Giugno

• Catering Inaugurazione Festival Mito Settembre

• Convegno Sipaoc Settembre

• WeFree Day Ottobre

• Stand San Patrignano Fiera Cavalli Novembre

• Convegno Sicoi-Adb Novembre

• Convegno Romagna Est Banca Credito Cooperativo Novembre

• Meeting Telecom Italia Novembre

• Meeting Tamoil Novembre

• Convegno Lambda Doctor Smile Dicembre

• Cena Comune di Riccione Palazzo Congressi Riccione Dicembre

Teatro

• Superficie teatro: 335 m2

• Superfice palco: 108 m2

• Capienza massima: 380 posti poltrone fisse a ribaltina

Sala dibattiti

• Superficie teatro: 215 m2

• Superfice palco: 160 m2

• Capienza massima: 150 posti sedute semovibili

Maneggio coperto

• Superficie complessiva: 4000 m2

• Superficie campo gara: 2350 m2

• Capienza massima: 2000 posti tribune fisse

Campo in erba

• Superficie complessiva: 11.000 m2

• Superfice campo gara: 6450 m2

• Capienza massima: 3000 posti tribune semovibili

Il calendario delle manifestazioni.Il settore ‘eventi’ e il gruppo di per-sone che si occupano dell’ospitalità e della ristorazione sono in grado di of-frire servizi per le esigenze logistiche di ogni tipo di manifestazione.

Si va dalla progettazione e realizzazio-ne di allestimenti su misura nelle va-rie strutture proposte dalla Comunità ai servizi di reception e segreteria, ca-

tering, sala stampa, audio, luci e video, segreteria organizzativa e hostessing.

dati ospitalitàOltre allo Spazio Sanpa, San Patri-gnano dispone di altre stutture uti-lizzate per le attività quotidiane e per eventi culturali e sportivi. Il teatro ha 380 comode poltrone, un ampio palco e un’attrezzatura tecni-ca adeguata alla realizzazione di pro-

iezioni e incontri. Accanto ad esso, è posizionata una sala dibattiti più raccolta, in grado di accogliere 150 spettatori.

Altro spazio di grande rilevanza è il maneggio coperto, normalmente utilizzato per l’allenamento dei ca-valli e che, in passato, ha ospitato eventi complessi come manifesta-zioni sportive, trasmissioni televi-sive, fiere, esposizioni e concerti.

Nella stessa area, il campo in erba dove si svolge il concorso ippico in-ternazionale “Challenge Vincenzo Muccioli”, dotato di un potente im-pianto di illuminazione.

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La difesa dell’ambiente.Rispetto della natura, sostenibilità e riciclaggio.

L’evoluzione di San Patrignano, da casa colonica circondata da terreni perlopiù incolti a realtà complessa e variegata, è stata sempre caratterizza-ta da un profondo rispetto per la natu-ra e dalla sostenibilità ambientale.

Acqua.Per gli usi civili la Comunità utilizza in media 700/750 metri cubi al giorno di acqua potabile. Per usi irrigui viene utilizzata l’acqua piovana del bacino di

raccolta che ha una capacità di circa 25.000 metri cubi.

Sistema di depurazione.Circa 380 m3 al giorno

Raccolta differenziata.Raccolti e ceduti per il recupero:

• 585.000 kg legno derivante da lavo-razioni, imballi e sfalci (manutenzio-ne del verde)

• 6.900 kg oli di cucina

• 90.750 kg ferro e acciaio

• 2.100 kg alluminio

• 2.550 kg rottami di cavo elettrico

• 630 kg rame, bronzo, ottone

• 2.520 kg oli minerali per autotrazione

• 90.000 kg carta e cartone

Cogenerazione.La centrale utilizza gas metano nel

processo di combustione dei mo-tori e garantisce la fornitura di ac-qua calda per il riscaldamento e di acqua fredda per il raffrescamento, quest’ultima prodotta tramite frigori-feri ad assorbimento che utilizzano il calore di scarto dei motori e frigorife-ri elettrici a compressione a elevato rendimento, che utilizzano l’energia elettrica prodotta dalla cogenerazio-ne, consentendoci di scegliere se e quando non acquistare energia elet-trica da terzi (che in base ad accordi

Il gruppo del “Parco” si occupa della manutenzione interna delle aree verdi di San Patrignano. Si tratta di circa 20 ettari a cui se ne sommano altri 15 di strade interpoderali

Kwh elettricitotali prodotti

Kwh energia totaleacquistata dalla rete

Kwh serviziausiliari

Kwh energia totale ceduta

alla rete

Kwh autoconsumatiin Comunità

(effettivi bisogni)

Sm3 totale caloreprodotto recuperato(acqua calda + acqua surr.) in Sm3 di gas equivalente

4.536.000 6.03

5.40

0

485.

280 138.600

9.947.520

450.

000

Sm3 consumogas totali

tutte le utenze

3.500.000

Kwh fabbisogno elettricototale della Comunità

10.5

71.4

00

La centrale di cogenerazione garantisce la fornitura di acqua calda, fredda ed elettricità. L’eccedenza di ener-gia elettrica prodotta viene immessa nella rete Enel

con i fornitori è comunque prodotta da fonti rinnovabili) e rendendo anzi possi-bile immettere nella rete Enel l’eccedenza di energia elettrica disponibile nelle ore di minore richiesta. L’impianto garantisce un risparmio sia dal punto di vista econo-mico che dell’impatto ambientale.

Riqualificazione del verde.Della cura delle aree verdi si occupano 4 colla-boratori e 23 ragazzi in formazione. Si tratta sia di una manutenzione interna allo spazio San

Patrignano per un’estensione di circa 20 ettari e di 15 ettari di cura delle strade interpoderali, che della manutenzione di aree esterne. Nel 2007 è stato realizzato il giardino della Locan-da Vite, seminando il prato e piantando un mi-gliaio tra arbusti e piante. Nel 2010 il gruppo dedicato alla manutenzione delle aree esterne, in collaborazione con la cooperativa Arcipela-go, si è occupato della gestione di alcune aree verdi dei Comuni di Rimini e di Riccione e della manutenzione del verde presso il centro commerciale Le Befane di Rimini.

fondo sottratto all’attività venatoria.San Patrignano conferma e amplia la sottrazione del proprio fondo all’atti-vità venatoria, la Provincia di Rimini infatti approva nel giugno 2006 l’am-pliamento. Si tratta di un’area com-plessiva di 230 ettari che costituisce una vera e propria oasi naturale per la fauna locale.

SanPatrignano. Bilancio di Missione.

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Le attività di servizio.Risposte per tutte le esigenze.

Lavanderia.

• Lavaggio, asciugatura, rammendi, stiratura, piegatura

AddettiServizi

4 volontari 50 ragazze

Altri dati

• 28.000 kg di indumenti al mese

• 1.000 ragazzi serviti

Nel corso degli anni sono nate e si sono sviluppate, in base alle esigenze di una realtà in continua espansione, numero-se attività di servizio a disposizione del-le persone accolte in Comunità.Dalla lavanderia, che si occupa di ge-stire la pulizia dei vestiti personali, della biancheria e degli abiti da lavo-ro, fino al centro trasporti e al settore audiovisivi, che cura la programma-zione televisiva e cinematografica per tutti e che realizza il materiale audio-video della Comunità.

di indumenti al mese

28.000 kg


Centralino.

• Disponibilità chiamata 24h, 7 giorni su 7

AddettiServizi

2 volontari

3 collaboratori

Altri dati

• 510 numeri collegati che diventano circa 560 con i sottonumeri

• 2 attacchi primari Albacom, 1 HDSL Telecom, 1 HDSL BT (concesso gratuitamente)

Trasporti.

• Coordinamento, gestionee manutenzione di tutti gli automezzi

Altri datiServizi

• Tot. km percorsi 3.351.992

parco mezzi

• 46 automobili

• 1 pullman

• 14 pulmini

• 42 mezzi commerciali e/o di servizio

Elettricisti.

• Manutenzioni ordinariee straordinarie, stesura cavi e fibre ottiche, manutenzioni telefoniche

AddettiServizi

1 volontario

24 ragazzi

3 collaboratori

Altri dati

• 1006 interventi l’anno 0 0 6interventi all’anno

3.351.992totale km percorsi

560numeri

1

52


LE ATTIVITà DI SERVIzIO.

Ogni mese circa 1.500 camion consegnano merci in Comunità. Si tratta di casalinghi, pelli, materiale di falegnameria, per gli idraulici e per gli elettricisti

Edilizia.

• Manutenzioni ordinarie: interventi vari, piastrellatura, imbiancatura, muratura

• Ristrutturazioni edifici

• Nuove costruzioni

AddettiServizi

1 volontario

1 collaboratore

27 ragazzi

Altri dati

Alcuni interventi nel 2010:

• Nuova agenzia grafica

• Ristrutturazione, allevamento avicunicolo

• Tinteggiatura del canile

• Parcheggio centro studi

• Ripristini e interventi di manutenzionein abitazioni private

Magazzino centrale.

• Gestione trasporto merci

• Gestione magazzino centrale e ricevimento merci

• Autisti

• Controllo qualità, stoccaggio, preparazione merci e spedizioni

AddettiServizi

8 collaboratori

18 ragazzi

collaboratore11

27

volontario

ragazzi


Ulpa duntem fugiaes dolorem. Aborum fugiatu remoluptat volut ut erferoria que omniatempora quationsequo omnihic tiatium re int que nonec-tur aut volupicient.

Ulpa duntem fugiaes dolorem. Aborum fugiatu remoluptat volut ut erferoria que omniatempora quationsequo omnihic tiatium re int que nonectur aut volupicient.

Il settore edile si occupa delle manutenzioni ordi-narie del villaggio, delle strutture comuni e degli interventi di piastrellatura e muratura

Idraulici.

• Gestione impianto cogenerazione

• Altre attività svolte:

- canalisti:manutenzioni condotte aria condizionata

- idraulici

- antincendio

- trattamento aria

AddettiServizi

1 volontario

6 collaboratori

23 ragazzi

volontario

collaboratori

ragazzi

1623

54

Detersivi e solventi per i pavimenti. Ma anche saponi, bagnoschiuma e shampoo per l’igiene dei ragazzi. A fornirli un unico settore, che nel 2010 aprirà all’esterno


LE ATTIVITà DI SERVIzIO.

Chimici.

• Lotta antiparassitaria integrata a basso impatto ambientale

• Realizzazione prodotti igiene e pulizia personale

• Gestione e realizzazione documentazione HACCP

• Protocolli di pulizia

• Gestione depuratore e acque reflue

• Analisi di laboratorio per verifiche condizioni igieniche

• Preparazione reagenti e prodotti specifici

AddettiServizi

4 collaboratori

25 ragazzi

Altri dati

• 24.850 kgdi prodotto al mese

di prodottoal mese

24.850 kg


Ogni momento particolare della vita della Comunità è filmato e archiviato. Un gruppo di formazione professionale cura anche il service audio-video-luci degli eventi

• Servizio a tavola

• Servizio ai piatti

• Servizio colazioni

• Servizio notturno

• Servizio ingresso

• Assistenza centro medico

• Apparecchiature

• Pulizie

AddettiServizi

191

76

31

3

10

12

24

43

Servizi/Turni.

Regia.

• Programmazione giornaliera e serale, in auditorium e teatro

• Montaggio e riprese per tutte le attività interne e gli eventi

• Service audio - video - luci

• Archivio videodi San Patrignano

AddettiServizi

2 volontari

2 collaboratori

18 ragazzi

22

18

volontari

collaboratori

ragazzi

56

Il centro medico di San Patrignano è nato dalla necessità di affiancare a tera-pie d’avanguardia l’affetto, il sostegno e la solidarietà propri di una dimensio-ne familiare. È infatti dimostrato che numerose patologie —in particolare l’infezione da HIV— sono influenzate positivamente da un approccio empa-tico e dalla solidarietà delle persone che circondano il malato.

La struttura sanitaria di San Patrignano si sviluppa su quattro piani. Al primo piano, il poliambulatorio, cui fanno rife-rimento fin dal giorno dell’ingresso tutti i ragazzi della Comunità. Ogni persona viene visitata da un équipe medica nel giorno del suo ingresso e tenuta sotto monitoraggio per la durata della sua permanenza in Comunità. Un archivio informatico ospita le cartelle sanitarie di tutti i ragazzi che sono passati da San Patrignano. Il database, realizzato

nel 1985 e aggiornato scrupolosamente nel corso degli anni, rappresenta per la qualità e la quantità dei dati scientifici una delle più importanti banca dati del mondo sull’andamento delle principali malattie correlate alla tossicodipenden-za. Le visite cliniche e gli esami specia-listici sono garantiti da un’équipe me-dica e si svolgono nel poliambulatorio situato al primo piano della struttura. Al piano terra risiedono i servizi (cucina, la-vanderia etc.), il laboratorio di analisi, gli

ambulatori degli psicologi e un centro di fisioterapia con palestra per la riedu-cazione motoria.

I due piani superiori sono occupati da una casa alloggio, dotata di 36 posti letto in regime residenziale e 20 posti in regi-me day hospital, specializzata nella cura delle malattie infettive (malattie corre-late alla tossicodipendenza), dell’AIDS e delle malattie epatiche in particolare. Questo settore opera in convenzione

Il centro medico.Una struttura a misura d’uomo.


L’edificio ha una superficie di oltre 4.000 m2, distribuiti su 4 piani.A disposizione degli ammalati anche un’ autoam-bulanza donata dalla Fondazione BNL


con il Servizio Sanitario Nazionale accogliendo non solo pazienti del-la Comunità, ma prevalentemente persone inviate dalle strutture pub-bliche. Medici e infermieri sono affiancati da volontari di San Patri-gnano che offrono un servizio di assistenza individuale 24 ore su 24 alleviando i disagi e le sofferenze di ogni malato.

Tutte le spese che esulano dalle

competenze del servizio pubblico sono sostenute dalla Comunità.

Il reparto degenza.Il reparto di degenza risponde principalmente ai bisogno di pa-zienti affetti da AIDS e assolve diverse funzioni:

A. reparto di malattie infettive, in quanto è luogo di cura per manifestazioni opportunisti-

che anche acute e gravi;

B. lungodegenza, in quanto si fa ca-rico di pazienti che necessitano di un lungo periodo di riabilita-zione funzionale, in particolare per danni neurologici;

C. “hospice”, in quanto accoglie malati terminali in cui le uniche necessità assistenziali sono mi-gliorare la qualità della vita e non certo la durata, mediante terapie

Hpiano terra, vi sono situati:• Laboratorio analisi• Laboratorio di microbiologia• Fisioterapia• Palestra • Lavanderia• Magazzini e depositi• Sieroteca• Ambulatori per le psicoterapie

primo piano, diviso in due parti:il poliambulatorio, che comprende:• 7 ambulatori per i medici specialisti che svolgono attività professionale nella Comunità (psichiatra, neurologo, ortopedico, otorinolaringoiatra, cardiologo, internista, urologo, dermatologo, pediatra, oculista, pneumologo, ecc.)• Sala di micro-chirurgia per interventi

in anestesia locale, endoscopia e broncoscopia

• Ambulatorio ginecologico• Laboratorio odontotecnico• Studio odontoiatrico• Radiologia

• Ambulatorio di ecografia• Biblioteca e sala riunioni• Uffici amministrativi e sistema

informativo• Archivio con banca dati Secondo piano, costituisce il reparto di degenza e comprende:• 4 camere singole con servizi• 16 camere a due posti con servizi• 1 ufficio• 1 ambulatorio• Spazio infermieri• Sala da pranzo• Salotto

Terzo piano:• Camere con servizi per assistenza

diurna, day hospital e domicilio protetto per pazienti con AIDS

• Cappella• Stanza del medico di guardia

0

1

2

3

Il Centro Medico. Le attività.

• Al momento dell’ingresso in Comunità vengono effettuati accertamenti sanitari finalizzati alla diagnosi delle principali patologie che si associano all’uso di sostanze stupefacenti e ai comportamenti ‘a rischio’ ad esso correlati.

• Gli esami vengono ripetuti dopo sei mesi e successivamente ogni 12 mesi. In base ai risultati degli accertamenti iniziali gli ospiti vengono inseriti in protocolli differenziati di accertamenti successivi. Tutti gli ospiti, al momento dell’ingresso, vengono registrati come assistiti presso l’Azienda sanitaria locale. Due medici di base hanno in carico tutti gli ospiti della Comunità e svolgono l’attività ambulatoriale all’interno del Centro medico. Il volume di lavoro medio è di 35 visite giornaliere.

Screening iniziale agli ospiti.

follow up

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IL CENTRO MEDICO.

palliative (terapia del dolore, ecc.).

Da notare che in Italia sono poche le esperienze di lungodegenza e di ho-spice per pazienti affetti da AIDS, per i quali generalmente esistono solo i re-parti di malattie infettive e l’assistenza domiciliare (attuabile solo in certi nuclei familiari e per patologie non troppo gra-vi). Per questi motivi, da diversi anni or-mai, buona parte dei 50 posti letto sono occupati da pazienti “esterni”, cioè non

ospiti della Comunità (molto spesso neanche tossicodipendenti) accolti dal Centro Medico di San Patrignano su ri-chiesta del SSN e provenienti da repar-ti di malattie infettive, dai Servizi per le Tossicodipendenze o dai Servizi Sociali .

Il personale.Nel reparto vi è un’assistenza medica continua: nella mattinata c’è un “giro medico” cui partecipano i medici della

Comunità e gli infermieri; un medico è costantemente presente per le esigenze dei ricoverati nel pomeriggio mentre nelle ore notturne è attiva una guardia medica all’interno del Centro per le ne-cessità sia dei degenti che degli ospiti della Comunità. Una volta al mese un medico del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Rimini partecipa alle vi-site del mattino insieme ai medici della Comunità per discutere i casi più gravi e confrontarsi con loro sulle terapie.

Tutti i giorni, alcuni ragazzi ospiti della Comunità, svolgono volontariamente attività di assistenza ai degenti: le loro mansioni sono essenzialmente coa-diuvare gli OSS nell’assistenza di base, ovvero aiutare i ricoverati a mangiare, a camminare e a lavarsi, fare loro compa-gnia e accompagnarli fuori dal Centro Medico affinchè possano giovarsi del-le risorse ricreazionali della Comunità. Questo servizio risulta utilissimo non solo ai ricoverati ma anche a coloro che

L’ambulatorio odontoiatrico della Comunità è dotato di quattro unità operative, delle quali una attrezzata per gli interventi chirurgici, oltre a una sala di sterilizzazione.

Il volume di lavoro dell’ambulatorio è determinato dalle prestazioni in favore dei 1.600 residenti nella Comunità, la maggior parte dei quali essendo consumatori di oppiacei hanno subito danni impor-tanti all’apparato masticatorio.

Annesso all’ambulatorio opera anche un laboratorio odontotecnico per la realizzazione di tutti i necessari dispositivi protesici.

Nello studio, oltre ai numerosi medici volontari che ruotano mensil-mente nella struttura, operano 5 dentisti stabili coadiuvati da 5 assi-stenti di poltrona.

Nel laboratorio odontotecnico, un tecnico fisso e sei allievi interni alla comunità, sono supportati da altrettanti volontari tecnici esperti nelle diverse tipologie di lavoro.

L’ambulatorio odontoiatrico.


prestano assistenza: si tratta di persone che hanno già svolto la prima parte del programma terapeutico e che comincia-no a sentire l’esigenza di dare una mano agli altri e in questo si realizzano. Il con-tatto con la sofferenza e il dolore ma an-che con l’impegno e la volontà che con-traddistingue molti malati è uno stimolo positivo, accelera il processo maturativo delle persone e ne stimola la sensibilità. Da alcuni anni, inoltre, i ragazzi partico-larmente predisposti a questa attività

assistenziale possono effettuare un cor-so di Operatore Socio-Sanitario (OSS) e ottenere la qualifica rilasciata dalla Re-gione Emilia-Romagna, acquisendo una professionalità estremamente utile per il reinserimento lavorativo.

fisioterapia e riabilitazione.L’attività di fisioterapia e riabilitazione diviene sempre più necessaria in rela-zione al crescente numero di pazienti.

Viene spesso richiesto il trasferimento al Centro Medico da altri ospedali con l’obiettivo specifico di effettuare una ri-abilitazione, sia a causa della crescente prevalenza di complicanze neurologi-che legate all’AIDS, sia perché molte strutture sanitarie che si occupano di riabilitazione evitano di ricoverare per-sone affette da AIDS. Le terapie riabi-litative per i soggetti affetti da AIDS si sono rese sempre più indispensabili in seguito all’evoluzione delle possibilità

di contrasto alla malattia stessa. Infatti, dalla metà degli anni ’90, l’aumento del-le opzioni farmacologiche e la disponi-bilità dei farmaci di ultima generazione (inibitori della proteasi) hanno permes-so l’allungamento delle aspettative di vita, rendendo così necessario il poten-ziamento della terapia riabilitativa.

Ogni mattina è previsto il giro medico nel reparto di degenza, composto da 16 camere doppie e 4 singole con relativi servizi

60

La Chiocciola è destinata ai 75 bam-bini di nido, materna, elementari e medie. I diversi gruppi sono composti da figli di volontari e mamme in per-corso, da figli di dipendenti e figli di esterni. Si tratta di una palazzina cir-colare, disposta su due piani e immer-sa nel verde, con un’ampia area dedi-cata ai bambini del nido e alle attività della scuola materna. Al piano supe-riore si trovano aule scolastiche poli-funzionali per i più grandi, una zona

multimediale e una sala per i momen-ti ricreativi. Tutti gli spazi sono a mi-sura di bambino, tenendo conto delle esigenze e necessità collegate alle dif-ferenti fasce di età.

Una struttura a disposizione di tutti.Nel 2009 è partito l’ampliamento del-le iscrizioni all’esterno (fino a 25 bam-bini del nido e 28 della scuola mater-na), favorendo così l’integrazione con i bambini dei centri limitrofi.

La Chiocciola.Il piccolo mondo dei bambini.


Asilo nido, scuola materna e doposcuola.

Le otto sale nel piano terra sono dedicate ai 23 bambini del nido e ai 18 della scuola materna, opportunamente divisi per fasce di età. La zona comprende aule per la didattica, per il gioco motorio e simbolico, per il riposo dei più piccoli e per il tempo libero. Nell’area è stata realizzata anche una cucina per le esigenze di tutti i bambini ospitati.

Il primo piano, invece, è occupato dal doposcuola. I 32 bambini che frequentano le elementari e medie del circondario hanno a disposizione, nelle ore pomeridiane, aule per fare i compiti, spazi ricreativi, una sala multimediale con connessione internet e una piccola biblioteca. Il tutto è affiancato da spazi esterni per le attività sportive e il gioco motorio.

D’estate i tre ambiti educativi diventano Centro Estivo in cui si inseriscono ulteriormente bambini esterni , la presenza dei quali favorisce maggiormente l’integrazione con il territorio limitrofo e amplia la socializzazione.

Il Centro Estivo oltre che nella struttura descritta si sviluppa anche al mare dove i bambini svolgono vari corsi: vela, nuoto e beach tennis.


La Casa dei minori.Una piccola comunità dentro la comunità.

La maggior parte dei ragazzi accolti nella struttura è costituita da adolescenti inviati dai tribunali per minori di tutta Italia e che hanno vissuto, molto spesso senza alcun punto di riferimento educativo, esperienze di degrado, violenza ed emarginazione.

Studio, sport, tempo libero e attività di avviamento professionale scandiscono la giornata di questa comunità nella co-munità, dotata anche di una palestra e di una cucina autonoma. Una particola-re attenzione è dedicata alla ricostruzio-ne di un rapporto fra i ragazzi e le loro famiglie e, nei numerosi casi in cui que-ste non esistono, al loro reinserimento nella società, sempre molto difficile, in collaborazione con i servizi sociali e le istituzioni competenti.

Grande importanza viene attribuita all’istruzione, poiché quasi tutti i ragazzi hanno interrotto la scuola per motivi di-sciplinari e dimostrano con il passare del tempo il desiderio di riprendere gli studi e ottenere una buona preparazione scola-stica. Sono regolarmente attivati corsi di alfabetizzazione, corsi di recupero di 150 ore per il conseguimento della licenza di scuola secondaria inferiore concordati tra San Patrignano e il Ministero dell’Istruzio-ne, corsi per il recupero degli anni scolasti-ci al fine del conseguimento del diploma di scuola secondaria superiore, e l’attività di sostegno allo studio.

Altri strumenti educativi, oltre allo stu-dio, sono la formazione professionale e lo sport, in quanto rappresentano uno strumento attraverso il quale esprimere la propria identità e i propri interessi. Dopo la fase iniziale dell’inserimento, i ragazzi possono scegliere quale attività formativa

e sportiva intraprendere per permet-tere alla loro personalità in evoluzio-ne di orientarsi verso interessi con-geniali alle loro tendenze. Vengono organizzati regolarmente corsi di formazione in diverse aree professio-nali al fine di rispondere alle diverse inclinazioni dei ragazzi.

Lo sport, inteso come strumento educativo e di socializzazione, è fondamentale per sviluppare com-

pletamente le potenzialità fisiche dei ragazzi e assicurarne la crescita della personalità. Tra le attività spor-tive vengono proposte la ginnastica formativa, posturale e correttiva se necessaria, la partecipazione a gio-chi di squadra come pallacanestro, pallavolo e calcio, sempre seguite da istruttori qualificati.

I ragazzi accolti sono 33, affiancati da 3 educatori, 1 psicologo e 3 col-

laboratori che seguono il percorso educativo dei ragazzi oltre che le diverse attività formative. Le attività svolte all’interno della struttura sono molteplici e diversificate, così da po-ter variare la quotidianità dei giovani ospiti.

62

Gli studenti, a San Patrignano, sono giovani e adulti che hanno deciso di iniziare un percorso di studio o di ri-prendere gli studi interrotti durante l’adolescenza a causa della tossicodi-pendenza. Provengono da esperienze diverse, con preparazioni eterogenee ed età differenti ma hanno in comune l’obiettivo di conseguire un diploma di scuola media, di qualifica, di scuola superiore o di laurea. Nell’anno scola-stico 2010-2011 sono 78:

• 16 frequentano la scuola diurna per il recupero degli anni scolastici

• 4 stranieri che frequentano un corso di italiano

• 8 studiano per il diploma di terza media

• 42 frequentano la scuola serale

• 8 sono studenti universitari

Il Centro Studi è disposto su due piani con 14 aule didattiche, una sala studio,

un’area segreteria, un’aula informatica con 16 computer, un’aula dedicata alla scuola di grafico pubblicitario con 11 computer e una cucina per le esercita-zioni della scuola alberghiera.

Il Centro Studi propone 9 differenti indirizzi scolastici per il consegui-mento del diploma di Stato di istru-zione secondaria superiore, 2 scuole serali statali (per un totale di 4 indi-rizzi) con docenti di ruolo preposti dal

Ministero dell’Istruzione, 150 ore di le-zione per ottenere la licenza media e due lezioni settimanali da settembre a giugno per la conoscenza della lingua italiana da parte dei numerosi ragazzi stranieri in Comunità.

Recupero anni scolastici. 16 studenti a tempo pieno h. 8,00-12,30 (studio e lezioni) 14,30-18,00/18,30 (studio e lezioni)


Il centro studi.Riprendere gli studi interrotti a causa della droga.

Tipologiedi scuole 9

• Istituto tecnico per geometri

• Istituto tecnico industriale (informatica)

• Istituto tecnico per il turismo

• Istituto professionale per i servizi sociali

• Istituto professionale meccanico odontotecnico

• Istituto statale perito elettrotecnico

• Liceo delle scienze sociali

• Istituto statale perito elettrico

• Istituto statale per dirigente di comunità


Numero dei docenti utilizzati: 15 (a carico della Comunità)8 (distaccati dal Ministero dell’Istruzione).

Nelle materie comuni vengono accorpate più tipologie di scuole e si costituiscono gruppi di 3/5 studenti mentre nelle materie specifiche di indirizzo capita spesso che un docente segua un solo studente.

Suddivisione del percorso scolastico.1°/2° + 3°/4° + 5°( per gli istituti tecnici)

1°/2° + 3°+ 4°/5°( per gli istituti professionali)

Esami di maturità:Giugno/Luglio

Esami di idoneità:Giugno/Settembre

Recupero diploma terza media( 150 ore):8 studenti h.9,00- 12,00 dal lunedì al venerdì

4 studenti (per perfezionamento di italiano 3 volte la settimana)

Numero dei docenti utilizzati:4 (a carico dello Stato)

Esami di licenza media:Giugno

Scuole serali: 42 studenti h.14,00- 19,00 dal lunedì al venerdì , h. 8,00-12,00 il sabato

Tipologie di scuole:Istituto alberghiero 3° anno (3 indirizzi: cucina/sala bar/ ricevimento)

Istituto alberghiero 4°/5° anno

Istituto professionale grafico pubblicitario 3° anno

Istituto professionale grafico pubblicitario 5° anno

Numero dei docenti utilizzati:17 (distaccati dal Ministero dell’Istruzione)

Esami di qualifica triennale:Giugno

Esami di maturità:Giugno/luglio

giornalmente sono presenti78 studenti

Studenti universitari.8 di cui 2 residenti a Bologna dal lunedì al ve-nerdì, 1 a Padova e 1 a Urbino con frequenza quotidiana dal lunedì al venerdì. Tutti gli altri, prendono contatti con le Università e i docenti al bisogno.

San Patrignano si prende carico del pagamen-to delle tasse di iscrizione, dell’acquisto dei li-bri, dei viaggi per e dalle città universitarie.

Si prende carico inoltre dell’alloggio, all’interno di un appartamento affittato dalla Comunità, per chi a Bologna ha l’obbligo di frequenza.

Recupero estivo. Il centro studi, durante l’estate, continua a esse-re di supporto per gli esami di idoneità, il recu-pero dei debiti formativi e la preparazione per l’anno scolastico successivo.

BibliotecaIl piano superiore del Centro Studi è fornito di un’aula video per lezioni con supporto di au-diovisivi.

La biblioteca contiene 5000 libri.

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Informazione e intrattenimento.Nello Spazio Sanpa e nel teatro della Comunità si svolge una programmazio-ne televisiva giornaliera (dalle 19,00 alle 24,00) che comprende spazi di informa-zione, telegiornali, trasmissioni di in-trattenimento, di cultura e di approfon-dimento. Vengono proiettate pellicole cinematografiche secondo i gusti delle ragazze e dei ragazzi della Comunità.

Laboratori teatrali e di danza.Nel corso dell’anno una sessantina di ragazzi della Comunità ha partecipato a laboratori teatrali e corsi di danza, con il supporto di insegnati specializzati. Nel-lo specifico, i corsi di danza, rivolti a 40 elementi, hanno avuto una cadenza bi-settimanale per tutto l’anno e le lezioni sono state finalizzate alla realizzazione di diverse coreografie. Per il gruppo te-atrale, formato da 20 elementi, si ha avu-

to l’opportunità di fare stage teatrali con diverse realtà del territorio, che portan-do alla creazione di un laboratorio sta-bile che si pone come obiettivo futuro la creazione di una compagnia teatrale. Gli spettacoli realizzati all’interno della Comunità sono stati frutto della fusione tra i diversi gruppi che svolgono attivi-tà artistiche in Comunità (musica, can-to, teatro, danze, videomaker e tecnici audio-luci). Oltre all’impegno attoriale e di regia, il gruppo teatrale si è occu-

pato della messa in scena in toto: dalla ideazione dei copioni alla realizzazione di scenografie e costumi, fino all’orga-nizzazione di serate dedicate. Sempre nel 2010 questo gruppo si è esibito per la prima volta nell’ambito di una rasse-gna teatrale organizzata nella provincia di Rimini.

Musica.Il coro della Comunità, i SanPa Singers,


Sport e svago.Il tempo libero da passare insieme.

Le attività sportive e il tempo libero sono organizzati per i ragazzi che svolgono il percorso educativo con l’obiettivo di realizzare momenti di approfondimento, di sport e di svago idonei a soddisfare le esigenze di tutti, creando ulteriori occasioni di crescita.


Periae nulpa voleser speria nobit, in rem earchiti comniae occusci isciatureius explitiassum essi acestius aspis modistior asperer issunt harum cum volu

esprime una linea musicale tracciata nel solco della tradizione gospel e spirituals. È composto da 28 elementi, di cui 13 uo-mini e 15 donne, con un’età compresa tra i 21 e i 35 anni. Il gruppo è diviso in base alle caratteristiche vocali dei suoi componenti: 5 bassi, 2 baritoni, 1 barito-no versatile, 6 contralti, 5 soprani, 4 mezzi soprani, 4 tenori e 1 mezzo tenore. Quat-tro di essi si alternano, durante i concerti, nel ruolo di solista.

La direzione artistica è affidata, dal 2003, al maestro Marco Galli, già direttore del Coro “Città di Riccione”. I SanPa Singers partecipano a manifestazioni musicali di carattere regionale e nazionale.

Sport.Ogni anno si svolgono a San Patrignano campionati interni di calcio, di basket e di volley sia maschile che femminile, per un totale di circa 140 partite e 230

ore di allenamento per disciplina. La rap-presentativa di calcio della Comunità, allenata da Marcello Chianese, milita in seconda categoria. La squadra di basket, invece, prende parte al campionato di se-rie C2 e, con un’altra formazione, al Cam-pionato Arci, nel quale anche quest’anno ha disputato i play-off.

Molto diffusa, inoltre, l’attività podi-stica, con un gruppo di 15 ragazzi che prendono parte a diverse competi-

zioni agonistiche regionali e oltre 100 che la praticano settimanalmente a livello ricreativo. Nel complesso cir-ca 10mila ore annue sono dedicate all’attività atletica, di ogni tipo. Vi prendono parte oltre 1000 persone, a seconda delle propensioni individuali. Nell’anno 2010 hanno contribuito a sostenere lo sport in Comunità Adriatica Grandi Impianti, Ceramica del Conca, Electrolux Professional, Metha Hotel, Metis.

Nel 2010 si sono svolti a San Patrignano campionati interni di calcio, basket e volley, sia maschile che femminile. Molti sono anche gli eventi musicali che coinvolgono i ragazzi della Comunità

Esistono altre sedi?


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ESISTONO ALTRE SEDI?

Botticella di Novafeltria.Boschi e pascoli.

Allevamenti.Il settore comprende tre tipi di alleva-mento: l’ovino, il bovino e il caprino. L’ovino è composto da circa 600 capi da cui si ricavano, in media, 80 mila li-tri di latte destinati al caseificio di San Patrignano (Coriano). Inoltre, vengo-no macellati circa 5.000 Kg di carne all’anno. L’allevamento bovino com-prende esemplari di razza chianina selezionata per la riproduzione, con

30 fattrici, un toro e una produzione annua di circa 30 vitelli, che sono poi trasferiti all’allevamento di Coriano per la fase di ingrasso. Nell’alleva-mento caprino sono presenti 80 fat-trici in produzione e un riproduttore maschio, producono 20.000 litri di lat-te e 1.000 kg di carne di capretto.

I 15.000 litri di latte prodotto sono anch’essi inviati al caseificio della Co-munità a Coriano.

Laboratorio fabbri.Al suo interno si realizzano manufatti di carpenteria e in ferro battuto con la collaborazione di un maestro.

La particolarità di questo lavoro sta nel fatto che ogni pezzo è unico, poi-ché è rigorosamente fatto a mano se-guendo le antiche tradizioni; infatti il materiale viene lavorato utilizzando forgia, incudine e martello.

Laboratorio candele.È un laboratorio nato all’inizio del 2001 nel quale vengono prodotte can-dele d’arredamento di tutti i tipi.

Laboratorio decorazione.Nato nel 2006, occupa 5 ragazze. Sono impegnate in attività di decorazione murale per un’azienda leader in Eu-ropa, preparano anche fiori in legno

La storia della Comunità di Botticella ha inizio nei primi anni ottanta, con l’acquisto di una grande casa colonica dove i figli dei ragazzi accolti a San Patrignano potessero trascorrere le vacanze estive. Successivamente la struttura si è evoluta e ampliata, sviluppando diverse attività soprattutto nel campo dell’artigianato e dell’allevamento di bestiame. La Comunità si estende su una superficie di circa 130 ettari, buona parte dei quali adibiti a pascolo. Attualmente ospita circa 90 persone.


commercializzati nell’emporio di San Patrignano.

parco.Un ettaro di terreno è adibito a parco, con alberi secolari di castagno da cui viene prodotta una marmellata che costituisce un rinomato fiore all’oc-chiello della Comunità.

Cucina e forno.La cucina prepara 240 pasti ogni gior-no; al suo interno 15 ragazzi e ragazze si stanno specializzando nella qualifi-ca di cuoco, pasticcere e fornaio.

Apicultura.La comunità di Botticella è circondata da cento ettari di terreno per il pascolo e da un bosco di castagni e di acacie.

Grazie a queste risorse naturali, si è consolidato un progetto di apicoltura biologica in collaborazione con il cen-tro di Coriano, applicando la pratica del nomadismo.

Affinatura formaggi.In collaborazione con i ragazzi del ca-seificio di San Patrignano a Coriano e con la consulenza di Vittorio Beltrami, è stata avviata da qualche anno una

nuova attività che occupa quattro ra-gazzi nell’affinatura di formaggi pro-dotti con il nostro latte.

Approfittando dell’entusiasmo dei ragazzi, delle condizioni climatiche presenti a Botticella e di impianti all’avanguardia otteniamo un prodotto di altissima qualità. Da quest’anno an-che tutta la norcineria prodotta a San Patrignano verrà affinata a Botticella.

La nuova casa per le famiglie.

Con un progetto avviato nel 2009, che ha visto il significativo contributo di Enel Cuore Onlus, si è inteso accrescere le possibilità di accoglienza di madri con bambini. La nuova struttura residenziale, i cui lavori sono terminati nel 2010, può ospitare 6 nuclei familiari. Il contesto boschivo in cui sorge e la separatezza fisica dal resto della Comunità, la forma architettonica scelta che richiama i casolari rurali tradizionali della zona e la suddivisione in appartamenti adeguati a ospitare singoli nuclei familiari, sono fattori di particolare rilevanza per assicurare la necessaria tranquillità ai nuclei familiari.

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I settori di formazione professionale, come nella sede di San Patrignano (Rimini), sono orientati al reinseri-mento sociale delle persone accolte.

• Laboratorio di costruzione di telai per biciclette di alta gamma (SanPa-bikes). Si realizzano telai con diversi materiali. In particolare, negli ultimi anni, il laboratorio si è specializzato nella linea “carbonio” realizzando te-lai tecnologicamente avanzati con i

marchi San Patrignano e lavorando conto terzi per Carrera, Fondriest, Cinelli, Pesenti , Pegoretti, Corratec. Parallelamente alla linea produttiva si è sviluppata —in collaborazio-ne con la Provincia Autonoma di Trento, il Dipartimento di Materiali Compositi dell’Università di Trento e altri enti del territorio— anche una linea di studio e ricerca e una scuola di formazione chiamata Bicidoc, che realizza ogni anno, presso la Comu-

nità, percorsi didattici orientati allo studio e all’approfondimento del mondo della bici. Bicidoc si sta affer-mando sempre di più come punto di riferimento per numerosi appassio-nati della bicicletta.

• Laboratorio di falegnameria. Al suo interno si realizzano manufatti tra-dizionali in legno e mobili su misu-ra. Inoltre vengono realizzati alcuni prodotti in collaborazione con il

laboratorio di falegnameria di San Patrignano (Rimini).

• Addestramento di cani per l’assi-stenza ai disabili. Nel 1998 la Co-munità ha creato una struttura per l’addestramento di cani specializzati nell’assistenza a portatori di handi-cap. Si tratta di un’attività relativa-mente nuova per il nostro Paese ma molto diffusa nel mondo anglossas-sone, dove la “Pet Therapy” è una

San Vito Pergine.Una comunità in bicicletta.

ESISTONO ALTRE SEDI?

Nel 1989 San Patrignano ha realizzato a San Vito Pergine (Trento) una struttura residenziale per il recupero dei tossicodipendenti, che oggi ospita 85 ragazzi. Il percorso educativo è lo stesso previsto nella sede principale, come anche lo spirito e i principi che animano questa realtà. La struttura di San Vito si estende per un ettaro e mezzo nella zona di Pergine, a 800 metri d’altezza sopra il lago di Caldonazzo.Le attività che vengono realizzate al suo interno sono molteplici e coinvolgono tutti gli ospiti della Comunità.


delle prestazioni offerte dai servizi sanitari pubblici. Gli animali, alcuni dei quali provengono dai canili mu-nicipali, dopo un addestramento cu-rato dai ragazzi della Comunità che hanno conseguito il titolo di adde-stratore cinofilo, sono inseriti in pro-grammi di sostegno per vari tipi di handicap. Il grande entusiasmo, uni-to alla consapevolezza di dover ag-gregare il più possibile tutte quelle persone che concretamente lavora-

no nel campo delle Terapie Assistite, ha dato vita nel 1999 al gruppo “Cani da Vita”. San Patrignano intrattiene rapporti di collaborazione con le as-sociazioni non profit e istituzionali che operano in questo campo.

• Carpenteria in ferro che realizza an-che particolari lavorazioni artistiche in ferro battuto.

• Apicoltura. Da un paio d’anni si è formato un gruppo che si occupa

della produzione del miele biologi-co e, vista la posizione geografica della struttura, il miele risulta parti-colarmente pregiato. Le arnie sono una ventina e ognuna produce circa 50 kg di miele. Sono in previsione, produzioni di cera per mobili e di caramelle al miele.

• Coltivazioni. In un ampio terrazzo che si affaccia sul lago di Caldonaz-zo è sorto un grande orto che sta di-

ventando funzionale al fabbisogno della Comunità.

• La cucina della Comunità prepara, ogni giorno, 200 pasti. Al suo inter-no 15 ragazzi si stanno specializzan-do nelle qualifiche di cuoco, pastic-cere, fornaio.

• 18 ragazze della Comunità sono occu-pate nelle attività di gestione della la-vanderia, nella cucina, nel forno e nel-la serra dove vengono coltivati fiori.

Fra le principali attività di formazione, la costru-zione di telai per biciclette da corsae l’allevamento di cani per la pet therapy


Quale formazione

offre?

74

Insegnare un mestiere ai ragazzi è uno dei principi fondanti di San Patrignano: fa parte di un modo preciso di interpretare quella forma estrema di disagio umano che è la tossicodipendenza, le sue cause profonde e il percorso per uscirne e reinserirsi nella società da cellule attive e non come persone da assistere a vita.

QUALE FORMAzIONE OFFRE?

Imparare un mestiere.I corsi di formazione e i settori della Comunità.

La formazione professionale ha, quin-di, un ruolo fondamentale non come “fine”, come obiettivo del percorso edu-cativo, ma come strumento fra i più im-portanti di riscatto, coinvolgimento e appartenenza. Fornisce l’opportunità di appassionarsi alla vita, di ritrovare in-teressi ed entusiasmi, di abituarsi alla responsabilità e di avere delle relazioni significative con gli altri. Imparare un lavoro, insomma, per imparare a inte-ragire, a responsabilizzarsi, a costruire

le basi della propria autonomia e a pro-gettare il proprio futuro.

Ogni ragazzo ha la possibilità di sceglie-re tra molte opportunità diverse quella collimante con le proprie esigenze e potenzialità. Grazie a essa, alla fine del suo percorso educativo, potrà reinserirsi a pieno titolo e da persona autonoma e libera nel mondo del lavoro.

L’attività formativa riveste infatti un’im-portanza fondamentale e strategica

per agevolare e facilitare il definitivo reinserimento lavorativo delle persone che hanno avuto un passato di tossico-dipendenza: dall’esperienza maturata in 30 anni di attività dalla Comunità San Patrignano emerge con grande evidenza il fatto che la formazione pro-fessionale è propedeutica e decisiva per l’avviamento al lavoro e per contri-buire, attraverso l’impegno quotidiano in attività di formazione, laboratorio e lavoro, al recupero dell’autostima, indi-

spensabile per le persone con un pas-sato con tossicodipendenza.

Grande attenzione e sforzo sono rivol-ti a far acquisire a tutti i ragazzi una certificazione di competenze o una qualifica riconosciuta a livello regio-nale, affinché essi posseggano stru-menti e competenze utili per l’accesso al mercato del lavoro.

Nel 2010 si sono conclusi i corsi rela-tivi al progetto “IRIS: Insieme per il


Ore corsoOre stage

Corso data inizioe data termine

Allievi iscrittie allievi al termine

• Progetto IRIS: sostegno all’inserimento lavorativo e attivazione di tirocini nella transizione al lavoro

• Progetto IRIS: operatore del legno e dell’arredamento

• Progetto IRIS: operatore dellaproduzione pasti

• Operatore di magazzino merci

• Operatore socio - sanitario

• Installatore e manutentore impianti elettrici

• Attività di orientamento e informazione a sostegno dei percorsi formativi e lavorativi individuali

• 08/03/2010 - 28/04/2010

• 06/07/2009 - 18/02/2010

• 09/07/2009 - 01/02/2010

• 22/06/2010 - 30/04/2011

• 10/05/2010 - 30/03/2011

• 22/06/2010 - 21/03/2011

• 12/03/2010 - 31/12/2010

15/14

15/13

15/11

17/15

18/17

17/15

78 di cui 60 hanno avuto accesso al counselling individuale

300 ore, di cui 280 di tirocinio individuale e 20 di aula

400 di cui 120 di stage



1000 ore di cui 450 di stage


30 ore di aula e 1 ora di counselling individuale

Sede di Coriano

Tutti gli allievi al termine dei corsi nell’ambito del Progetto IRIS hanno sostenuto l’esame finale ottenendo il certificato di qualifica professionale rilasciato dalla Regione Emilia Romagna

Reinserimento e l’Inclusione Sociale”, finanziato dalla Regione Emilia-Roma-gna grazie al Fondo Sociale Europeo, avviato nel 2009. Il progetto ha visto la realizzazione delle seguenti attività:

Attività formative, con esame finale per il conseguimento della quali-fica professionale:

• Operatore socio-sanitario: 1000 ore totali, di cui 550 ore di teoria e 450 di stage, per 18 allievi (14 al termine)

• Corso di formazione professionale per operatore del legno e dell’arre-damento: 420 ore, di cui 120 di stage, per 15 allievi (14 al termine)

• Corso di formazione professionale per operatore edile alle strutture: 440 ore, di cui 120 di stage, per 15 allievi (12 al termine)

• Corso di formazione professio-nale per operatore della produzio-ne pasti: 300 ore, di cui 60 di sta-

ge, per 15 allievi (11 al termine)

• Corso di formazione professionale per operatore della produzione di pa-sticceria: 300 ore, di cui 60 di stage, per 14 allievi (12 al termine)

Attività di orientamento e supporto all’inserimento lavorativo:

• Attività di orientamento e informa-zione a sostegno dei percorsi formativi e lavorativi: per 60 allievi, è consistita

in 30 ore di aula e 1 ora di colloquio in-dividuale di consulenza orientativa

• Sostegno all’inserimento lavorativo e attivazione di tirocini nella transizione al lavoro: per 15 allievi, è consistito in 20 ore di aula e 300 ore di tirocinio con la corresponsione di una borsa lavoro.

Hanno conseguito la qualifica profes-sionale tutti gli allievi iscritti ai corsi.

Nel 2010 è stato inoltre avviato il progetto “Oltre la Comunità”, con il

76

L’assunzione presso le cooperative sociali del Sodalizio San Patrignano rappresenta una prima opportunità di reinserimento per le persone che hanno portato a termine il percorso riabilitativo

finanziamento dalla Regione Emilia-Romagna e del Fondo Sociale Euro-peo, che nel corso dell’anno ha visto l’avvio delle seguenti attività:

Attività formative, che prevedono corsi con esame finale per il consegui-mento della qualifica professionale:

• Operatore di magazzino merci: 600 ore totali, di cui 360 di aula e 240 di stage, per 17 allievi

• Installatore e manutentore di im-pianti elettrici: 600 ore totali, di cui 360 di aula e 240 di stage, per 15 allievi

• Operatore socio-sanitario: 1000 ore totali, di cui 550 ore di teoria e 450 di stage, per 17 allievi

Attività di orientamento e informazio-ne a sostegno dei percorsi formativi e lavorativi: per 60 allievi, consiste in 30 ore di aula e 1 ora di colloquio indivi-duale di consulenza orientativa.

Infine, ha avuto inizio nel 2010 il progetto “Donne oltre la Comunità”, finanziato dalla Provincia di Rimini con il contributo del FSE, per la rea-lizzazione del percorso formativo per “Operatore dell’abbigliamento” riser-vato alle ragazze della Comunità. Il corso, della durata di 600 ore, vede la partecipazione di 14 ragazze, e pre-vede un esame finale per il consegui-mento della qualifica professionale, da realizzare entro il 2011.

Anche presso la sede di San Vito Pergine in Valsugana, nel 2010 sono stati attivati interventi formativi e di orientamento con finanziamenti del FSE e della Provincia Autonoma di Trento, terminati nel 2011, che hanno permesso a 30 ragazzi di qualificarsi in quattro diverse aree professionali: falegnameria, carpenteria metallica, e costruzione di biciclette.

Il termine definitivo del percorso di

quale formazione offre?

IMPARARE UN MESTIERE


recupero dalla tossicodipendenza coincide con la necessità di un effi-cace reinserimento nel mondo del lavoro che consenta autonomia eco-nomica, riconoscibilità sociale, auto-stima recuperata e realizzazione di sé: lavoro come strumento privilegiato di realizzazione della persona.

L’accompagnamento degli ospiti della Comunità nel loro percorso di reinserimento lavorativo e sociale è

quindi un’azione fondamentale allo scopo di diminuire il rischio di rica-dute nella situazione di dipendenza e per facilitare il rientro in società dopo il lungo periodo di disoccupazione.

Di grande importanza, al fine del rein-serimento lavorativo, è l’unione dello strumento e della leva della formazione professionale con l’esperienza imprendi-toriale di natura cooperativa e sociale di San Patrignano nei profili professionali

particolarmente richiesti dal mercato del lavoro. L’assunzione presso le cooperati-ve sociali del Sodalizio San Patrignano rappresenta una prima opportunità di reinserimento. In tal modo si sperimen-ta l’ingresso sul mercato del lavoro, con-frontandosi gradualmente con il rispetto dell’ambiente e delle relazioni con i colle-ghi, dei tempi e degli orari.

La Comunità lavora contestualmente per facilitare il reinserimento lavorativo

al di fuori della Comunità, rafforzando i legami con le imprese e le istituzioni del territorio, nel tentativo di creare una rete stabile di contatti e di ampliare le op-portunità da offrire ai suoi ospiti. Anche attraverso le associazioni di volontariato che lavorano in rete con essa, sono stati attivati contatti su gran parte del terri-torio nazionale, per facilitare il reinseri-mento lavorativo a coloro che desidera-no rientrare nelle città di origine.

Ore corsoOre stage

Corso data inizioe data termine

Allievi iscrittie allievi al termine

• Corso di formazione professionale per operatore del legno e dell’arredamento

• Corso di formazione professionale per fabbro specializzato nella lavorazione artistica dei metalli

• Corso di formazione professionale per telaista artigianale di biciclette ad alto contenuto tecnologico

• 17/11/2010 - 05/07/2011

• 30/08/2010 - 08/03/2011

• 26/11/2010 - 24/05/2011

10/10

10/10

10/10

330 di aula di cui 100 di stage

260 ore di cui 100 di stage

290 ore di cui100 di stage

Sede di Trento

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L’artigianato.Design interiore.

Le attività si svolgono in quattro labo-ratori di formazione composti da mae-stri artigiani e ragazzi della Comunità che imparano i segreti delle lavorazio-ni, con la collaborazione di un gruppo di giovani designer italiani.

L’attenzione al particolare e la ricerca della qualità sono elementi fonda-mentali di tutta la produzione dei la-boratori della Comunità.

Ogni manufatto è figlio di questa filosofia, di questa esperienza, della strada percorsa: creazioni realizzate in modo rigorosamente artigianale, bel-le, preziose.

Con dentro una storia.

I ragazzi devono avere a disposizione i migliori maestri e professionisti, che possano trasmettere loro cultura e passione, professionalità ed entusiasmo.


Foto

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Arredi.• Contenitori e madie• Panche/Pedane/Consolle• Librerie/Sistemi componibili• Tavoli/Tavolini• Letti/Comodini/Armadi• Lampade• Pouf/Sgabelli/Sedie

Oggettistica.• Cornici/Portaritratti• Oggetti in legno• Plaid/Tappeti a telaio a mano• Biancheria per la casa• Patchwork• Candele• Oggetti in cuoio• Oggetti in ferro battuto• Pannelli artistici

Accessori moda.• Borse/cinture/portachiavi in pelle e cuoio• Borse/sciarpe/pashmine tessute a telaio• Confezioni tessili realizzate a mano

Carte da parati.• Riproduzione di decori classici o creazioni di linea moderna

Tessuti stampati.• Su velluti di seta, su cotone, su lino

L’attività del laboratorio di tessitura è finalizzata alla produzione di tappeti

e plaid in filati pregiati e di preziose lavorazioni in merletto

80


L’ARTIGIANATO.

• Arredamenti su misura(negozi, alberghi, privati, ecc.)

• Manutenzioni interne

• Mobili (Catalogo San Patrignano)

• Corsi di formazione professionale di operatoree manutentore macchine lavorazione del legno

• Verniciatura e decorazione

• 600 oredi formazione complessiva all’anno

AddettiAltri datiAttività

1 volontario

5 collaboratori

60 ragazzi

• Realizzazione carte da parati, complementi d’arredo e oggettistica, stampe, realizzazione pannelli decorativi

• Realizzazione peluches

• 1.500 peluches all’anno


1 volontario

3 collaboratori

57 ragazzi

falegnameria.La falegnameria è un laboratorio at-trezzato con macchinari sofisticati e all’avanguardia, dove si producono per lo più le collezioni a catalogo di arredi, complementi e oggetti di linea moderna. Parte integrante dell’area produttiva è la zona delle finiture che caratterizzano in modo sostanziale la nostra proposta, decorando manufatti di linea essenziale con tecniche tutte

manuali e di tradizione artigiana.

Viene mantenuta comunque viva an-che una proposta a disegno cliente di armadi e mobili su misura, arreda-menti per uffici di rappresentanza ed altri tipi di lavori in legno. Le creazioni in legno vengono prodotte anche a San Vito Pergine (Trento).

ferro battuto.Nel laboratorio si realizzano cancelli, inferriate, ringhiere, corrimano, lanter-ne e lampioni lavorati esclusivamente a mano. Parallelamente, viene propo-sta anche la carpenteria, caratterizzata dalla stessa competenza e capacità acquisita nella lavorazione del ferro battuto, per realizzare pensiline, ve-rande d’inverno, gazebo e infissi ma anche naturalmente ringhiere, cancel-

Artigianato.


late, parapetti e grate di linea più sem-plice e moderna.

Una piccola produzione realizza a ca-talogo elementi di supporto in ferro dalla linea moderna per tavoli, tavoli-ni e sedute.

decorazioni.Il laboratorio di decorazioni intende rispondere, nella maniera più aggior-nata possibile, ai gusti e alle tenden-

ze dell’arredamento per interni. L’at-tività tradizionale riguarda la realiz-zazione, interamente a mano, di carte da parati. Molto vicina nelle dinami-che la realizzazione di tessuti decora-ti che, in parte, sono coordinati alle carte e, in parte, seguono specifici sviluppi realizzativi. Vengono inoltre prodotti pannelli decorativi su tela. Il laboratorio svolge anche un’impor-tante attività di lavorazione del cuoio per oggettistica e per accessori moda

(borse, cinture, portachiavi, ecc.).

Tessitura.L’attività è orientata alla produzione di tappeti e plaid in filati pregiati su telai a licci, rifiniti con tecnica ma-cramè, oltre che di borse, sciarpe, ac-cessori per la casa e la persona con dettagli realizzati a mano. Il laborato-rio tessile realizza anche, in sinergia con le Decorazioni che stampano i

tessuti, diverse tipologie di elementi di corredo per la casa: copriletti, co-pripiumini, cuscini, tovaglie, runner, americani.

• Lavorazione ferro battuto artigianale (a mano)

• Carpenteria

• Infissi - Porte - Serramenti (in ferro a taglio termico e a freddo)

• Attività di produzione per linea “IRON” in ferro (prodotti a catalogo di alto design)

AddettiAttività

2 volontari

3 collaboratori

25 ragazzi

• Produzione su telai: plaid, sciarpe, tappeti, tappezzerie

• Confezioni di cucito per oggettistica varia

• Confezione patchwork

• Gran parte della produzione è destinata al mercato americano


3 volontari

2 collaboratore

21 ragazzi

Armadi, mobili su misura, oggettistica e compo-nenti d’arredo sono tra le principali attività di alto artigianato

82

Promuovere e sviluppare l’artigiana-to di qualità; aiutare i ragazzi di San Patrignano che hanno concluso po-sitivamente il loro percorso a trovare un occupazione; offrire a imprese e privati il patrimonio di serietà e pro-fessionalità consolidato nei laboratori della Comunità: questi, in sintesi, gli obiettivi della cooperativa Arcipelago fondata nel 2001 a Sant’Andrea in Be-sanigo, nel Comune di Coriano.

Si tratta di un’esperienza importante:

un realtà nata dall’esigenza di fornire uno sbocco di lavoro professional-mente valido e, soprattutto, concreto, nell’ottica del pieno reinserimento so-ciale e del ritorno a pieno titolo nella società. I ragazzi di Arcipelago, tutti formati a San Patrignano, eseguono attività diverse: dalla carpenteria alla lavorazione artigianale del ferro bat-tuto, dai montaggi alla manutenzione, dall’installazione di impianti idrauli-ci, termici e di condizionamento alla

decorazione e tinteggiatura civile e industriale. Oggi, il 70% delle lavo-razioni portate a termine hanno per committente l’industria e il restante 30% il privato.

Per quanto riguarda l’edilizia civile, i professionisti della cooperativa sono spesso coinvolti da arredatori e archi-tetti d’interni per l’esecuzione di lavori particolari e su misura.

L’organizzazione del lavoro è elastica cioè studiata in modo tale che tutti,

pur avendo delle competenze specifi-che, siano in grado di concentrarsi, se necessario, su un’unica attività.

Ernesto, Marco, Roberto, Pasquale, Antonio, Rocco sono alcuni dei nomi dei ragazzi della cooperativa. C’è chi proviene dal laboratorio del ferro bat-tuto di San Patrignano, chi invece da quello dei muratori e dei falegnami, chi dall’ufficio tecnico della Comu-nità. Tutti hanno ricevuto negli anni una formazione completa e, una volta

La cooperativa Arcipelago.Una possibilità per riaffacciarsi alla vita.Alcuni tra i ragazzi che hanno svolto il percorso educativo sono assunti in una cooperativa legata alla Comunità. La gamma delle attività svolte spazia dalla lavorazione artigianale del ferro battuto all’installazione di impianti idraulici, dalla realizzazione di armadi su misura alla decorazione e tinteggiatura civile e industriale. Il progetto è propedeutico a un futuro, stabile inserimento nel mondo del lavoro.



C’è chi proviene dal laboratorio del ferro battuto, chi invece da quello dei muratori e dei falegnami

concluso il percorso, si sono lanciati nella nuova attività.

La pratica sul campo, con l’appren-dimento di tutti i trucchi del mestie-re, ha fatto il resto. Oggi, Arcipelago è una realtà in rapida espansione, orientata ad ampliare sempre di più la gamma dei servizi offerti al pubblico. I ragazzi che fanno parte della Coopera-tiva Arcipelago sono 16, di cui 10 sono soci lavoratori, 1 è dipendente e 5 sono volontari. Inoltre la cooperativa nel

ri su progetto ingegneristico

Manutenzione e cura del verde• Sviluppo di progetti per la realizzazio-ne e la riqualificazione di aree verdi

• Manutenzione delle aree verdi

Strutture in legno massello e lamellare su misura.• Realizzazione di armadi e mobili su misura

corso del 2010 ha ospitato 3 tirocinanti. Dei soci lavoratori, oltre il 90% appar-tiene a categorie svantaggiate.

ferro battuto e carpenteria in ferro.• Carpenteria pesante in officina. Basa-menti di macchine, argani per gru, ecc.

• Costruzione di ringhiere, scale, bal-conate, vetrate e lavorazioni inerenti alle opere edili

• Ringhiere in ferro battuto, gazebi,

pensiline e opere su disegno archi-tettonico

decorazioni e tinteggiatura.• Tinteggiatura di nuovi fabbricati ci-vili, restauro di esistenti

• Decorazioni e stucchi su disegno

Elettricisti.• Impianti elettrici civili e industriali

• Automazione cancelli

• Costruzioni di quadri per macchina-

84

Nel corso degli anni, grazie all’espe-rienza, alle competenze accumulate e all’apporto di professionalità specifiche del settore, i vini e i formaggi prodotti inizialmente per l’autoconsumo e, suc-cessivamente, per la commercializzazio-ne hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta. In particolare, le etichette Avi, Montepirolo e Noi si sono aggiudicate prestigiosi riconoscimenti italiani e in-ternazionali, mentre l’attività casearia ha ampliato la propria gamma di prodotti

(pecorini, squacquerone, caprini).

Inoltre, San Patrignano ha sviluppato un allevamento di suini all’avanguardia, caratterizzato da un importante lavo-ro di recupero e selezione di soggetti della razza autoctona del suo territorio (“mora romagnola”), finalizzato alla produzione di prodotti di alta norcine-ria, oltre a un comparto di produzione d’olio extravergine d’oliva di assoluta eccellenza, prodotto con olive raccolte

sulla collina riminese, (territorio parti-colarmente vocato a questa attività) e a Cecina, in provincia di Livorno, dove San Patrignano possiede le tenute “Il Paratino” e “San Giuseppe”, donate da un benefattore.

vigna e cantina.Nell’arco dell’anno, il settore “canti-na” si occupa della coltivazione dei vigneti (potatura, legatura, lavori ver-

di ecc.), delle lavorazioni meccaniche e di quelle vinicole come la trasfor-mazione dell’uva, l’affinamento in legno, l’imbottigliamento e le opera-zioni di magazzino.

I vigneti si estendono sulle colline di Coriano (all’interno del perimetro del-la Comunità) e si affacciano sul lito-rale riminese, che dista cinque chilo-metri in linea d’aria. Oltre cento ettari complessivi, tutti in un unico corpo.


L’agroalimentareIl cuore fertile di San Patrignano.Oltre 100 ettari coltivati a vigne. Ma anche una cantina di grande fascino decorata dai ragazzi della Comunità. Le attività agricole spaziano da quella zootecnica a quelle viticole e olivicole. La filosofia del comparto è attuare una filiera corta, trasformando direttamente le materie prime, ottenendo dalle proprie produzioni prodotti di alta qualità, legati al territorio, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, da qui la scelta di applicare tecniche di agricoltura biologica e di utilizzare nell’alimentazione animale prodotti No-OGM.Grande importanza rivestono l’agricoltura e l’apicoltura.




Le attività in campagna accompagna-no l’evolversi delle stagioni. Si parte, nei mesi invernali, con la potatura delle piante per poi arrivare, a marzo, alla piegatura. Seguono la scelta dei germogli e il convogliamento della vegetazione. Quindi le operazioni di diradamento e la vendemmia, che impegna per circa un mese centinaia di ragazzi provenienti da tutti i settori della Comunità. L’attività in cantina prosegue con l’affinamento (tempo

variabile) e l’imbottigliamento. Dopo un periodo di riposo, il vino viene eti-chettato e conservato fino alla spedi-zione al cliente finale.

I vini prodotti dalla Comunità hanno ottenuto i più prestigiosi riconosci-menti italiani ed internazionali. Nel 2010 sono stati commercializzati l’Au-lente Bianco ‘09, l’Aulente Rosso ’07 e ‘08 (sangiovese), il Vie ’09 (cru di sauvignon blanc), il Noi ’06 e ‘07 (da

uve sangiovese, merlot e cabernet sauvignon), il Montepirolo ’04 e ’05 (da uve merlot, cabernet sauvignon e cabernet franc) e l’Avi ’04 e ’05 (san-giovese in purezza).

filiera delle carni.L’allevamento bovino, con suoi 400 capi e 180 nascite l’anno, è un’attività storica della comunità. A esso è legata la produzione di latte, in parte utilizza-

to per gli usi interni e per le lavorazioni del caseificio e, in parte, commercializ-zato. Una quota di capi è destinata alla macellazione (in struttura esterna) e dà luogo alla filiera di carni utilizzate nell’alimentazione quotidiana e alla vendita diretta. Non va dimenticato l’allevamento di bovini di razza chiani-na di alta genealogia nella sede di San Patrignano di Botticella-Novafeltria, costituito da 30 capi fattrici.

• Vigneti

• Uve destinate a produrre vini DOP

• Uve destinate a produrre vini DOP IGP e tavola

• Vini DOP

• Vini IGP e tavola

• 7 ettari a Cecina

• 108 ettari a Coriano

• 1035 quintali

• 3702 quintali

• 660 ettolitri

• 2480 ettolitri

AddettiQ.tà di prodotto trattata Tipologia produzione

1 volontario

5 collaboratori

46 ragazzi

produzioni vitivinicole.

86

L’allevamento suinicolo, invece, com-prende 1400 capi. Si realizza a ciclo chiuso (ossia dalla nascita alla macel-lazione) con l’ausilio di metodi com-patibili con l’ambiente e con lo svilup-po naturale degli animali, utilizzando alimenti a base di cereali e legumino-se tutti NO OGM (‘pastoni’ di farine di orzo e soia, tritello di grano e mais). Sono due le razze allevate:

• “mora romagnola”, una specie autoc-tona allevata allo stato semi-brado il cui nome deriva dal pelo scuro e che, fino agli anni ’50 popolava il versante nord dell’Appennino, nelle province di Ravenna e Forlì. Oggi i capi sono 150 e costituiscono il nucleo più con-sistente tra gli allevamenti di “mora romagnola” sul territorio italiano. San Patrignano è in prima linea per il lavoro di recupero e allevamento di

questa rara razza e per la produzione e commercializzazione di salumi rea-lizzati con questo tipo di carne.

• “Brinato”, è un incrocio realizzato ai fine dell’800, quando in Romagna arrivarono i primi capi di razza Lar-ge White che furono incrociati con la razza autoctona, la mora romagnola.Questo tipo di genetica negli anni andò a sparire in quanto le razze bian-che soppiantarano la mora.

San Patrignano, tenendo a cuore la biodiversità e la qualità dei prodotti alimentari, ha ritenuto di investire svi-luppando e mettendo a punto anche l’allevamento del brinato, incrocio di verro di Mora con la scrofa di Large White. Le carni ottenute da questo animale si sono rilevate ottime dal punto di vista qualitativo per il consu-mo fresco ma soprattutto per la norci-neria d’alta gamma.


L’AGROALIMENTARE.

• Approvvigionamento alimentare settori zootecnici

• Stoccaggio delle materie nei silos, dei foragginelle capriate, degli integratori nei magazzini

• Miscelazione delle materie prime

• Confezionamento dei prodotti finiti in sacchie consegna ai vari settori

• 3.000 t di mangimi vari all’anno

AddettiQ.tà di prodotto trattata Tipologia servizio

1 volontario

19 ragazzi

Mangimificio.

capi nati all’anno

180capi da macello

130litri di latte

1.260.000

capi totali400


• Provenienza ns. allevamenti







• Sezionamento bovini

• Sezionamento suini da macelleria

• Sezionamento suini da norcineria

• Sezionamento suini norcineria di razza mora romagnola

• Lavorazione carni avicunicole

• Sezionamento pecore e capretti

• Sezionamento agnelli

• Lavorazioni di norcineria

• Stagionatura prodotti

• 10 capi al mese

• 30 - 42 capi al mese



• Agriturismo

• 48 capi l’anno

• 400 capi l’anno

AddettiQ.tà di prodotto trattata Altri dati significativiTipologia servizio

1 volontario

2 collaboratori

16 ragazzi

Laboratorio lavorazione carni.

• 770 capi all’anno macellati:500 macellazione 200 salumeria 70 tipo “mora romagnola” per la salumeria

• Allevamento suini in stalla a ciclo chiuso: scrofa - suinetto - leggeri da macelleria e pesanti da norcineria e 150 more romagnole allevate allo stato semi-brado

Stalla: concepita con le migliori tecniche per l’allevamento

• 1400 capi allevati a ciclo chiuso


1 collaboratore

20 ragazzi

Allevamento suini.

• 180 capi nati all’anno:90 maschi da ingrasso 90 femmine da rimonta e latte

• 130 capi da macellotra vitelli e vacche a fine carriera

• Accudimento capi

• Svezzamento fino alla completa maturazione dell’animale

• Mungitura capi in lattazione

• Mascalcia

• Fecondazioni

• Cure mediche

• 400 presenti

• 1.260.000 litri di latte alta qualità:60% destinato a lavorazioni casearie e consumo interno alimentare. Il resto viene venduto a cooperative


1 collaboratore

40 ragazzi

Allevamento bovini.

Le carni sono lavorate in loco e la produzione com-prende prosciutti (circa 1300 all’anno, avviati per la stagionatura a Parma), pancette, fiocchi, lombate, spalle e cosce.

Tutte le attività della filiera sono orientate alla for-mazione professionale dei ragazzi.

Descrizione della filiera:

• allevamento bovini

• allevamento suini e altre specie

• mangimificio

• macelleria.

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filiera del latte.I formaggi della Latteria di San Pa-trignano sono prodotti con una lavo-razione e una stagionatura comple-tamente naturali e non contengono alcun additivo o conservante. Due sono le loro principali caratteristi-che: la genuinità e il sapore. Questi traggono origine dalla qualità della materia prima utilizzata, il latte vac-cino, ovino e caprino prodotto negli

allevamenti della Comunità, sedi di Coriano e Botticella e che risulta esse-re, per caratteristiche organolettiche e nutrizionali, uno dei migliori dell’in-tera regione. La gamma dei formaggi di San Patrignano comprende le pro-duzioni tipiche della Romagna: dallo “squacquerone” alla grande famiglia dei pecorini, prodotti anche con la tecnica dell’affinamento in barrique a contatto con le vinacce, con fieno o

foglie di castagno, nonché affinamen-to in fosse e grotte, nelle diverse sta-gionature. Vengono prodotte, inoltre, ricotte fresche con latte vaccino e/o ovino e caciotte di mucca stagionate e fresche. La Latteria di San Patrigna-no si avvale della preziosa collabora-zione di Vittorio Beltrami, affinatore in Cartoceto.

Apicoltura. Il 2009, ha rappresentato per questo allevamento il momento di transizio-ne dalla fase sperimentale, che si è protratta per 4 anni, a quella produt-tiva, caratterizzata da un aumento degli apiari e dalla scelta di certificare la produzione come biologica. L’alle-vamento si avvale di apiari dislocati all’interno della Comunità, sede di Coriano e Botticella, e conta com-


L’AGROALIMENTARE.

• Tutta autoproduzione

• Metà autoproduzione, metà acquisita da pastore locale

• Tutta autoproduzione

• Trasformazione latte vaccino

• Trasformazione latte ovino

• Trasformazionelatte caprino

• Produzione:60% commercializzato 40% utilizzato internamente

• 700.000 lt all’anno

• 145.000 lt anno

• 14.500 lt anno

AddettiQ.tà di prodotto trattata

Altri dati significativi

Tipologia servizio

2 collaboratori

1 volontario

25 ragazzi

Caseificio.

di mucca5

di pecora7

di capra2

Genuinità e sapore traggono origine dalla qualità del latte bovino, ovino e caprino prodotto dagli allevamenti della Comunità

• Tipologie prodotti:Mucca - freschi (2 tipi) e semistagionati (3 tipi)

Pecora - freschi (2 tipi) e stagionati (5 tipi) Capra - 2 tipi Misti - 3 tipi


plessivamente 60 arnie, con centro di smelatura e confezionamento in Co-riano. Produce mieli biologici di aca-cia, tiglio, castagno e millefiori

Nell’allevare le api, i ragazzi si avval-gono della preziosa collaborazione, gratuita, di Stefano Cevoli, importan-te produttore biologico di sciami e mieli, della provincia di Rimini.

Olivicoltura. Le attività di olivicoltura si svolgono su terreni interni alla sede riminese di San Patrignano e nella tenuta “Il Para-tino” di Cecina in Toscana.

Èvo e Paratino, le due etichette, sono entrambi extravergini e non filtrati. I due oli si differenziano per cultivar e per zona di coltivazione. Maurino Luc-chese, Moraiolo e Frantoio sono le va-rietà di olive che caratterizzano il Pa-

ratino, raccolte e molite nella zona di Cecina (LI) dove San Patrignano ha un oliveto di quasi 10 ettari con 400 piante adulte e 2.800 piante giovani.

Èvo è prodotto da cultivar Corregiolo, Moraiolo e Rossina (500 piante adul-te più 3700 piante giovani) e viene coltivato in 6,5 ettari nella zona della Comunità. Aspetto comune è la scelta dei metodi di lavorazione e coltivazio-ne per rispettare e garantire la qualità

del prodotto e dell’ambiente. Di con-seguenza tutti i lavori, dalla spollona-tura alla potatura, fino alla raccolta, sono rigorosamente manuali.

L’allevamento di api si avvale di alveari dislocati sia a San Patrignano sia a Botticella di Novafel-tria. L’olivicoltura si pratica anche nella tenuta

della Comunità “il Paratino” in Toscana

90

Coltivazioni. Il settore coltivazioni si occupa di due filoni di attività: la vivaistica in serra con la produ-zione di piante ornamentali e floreali e quel-la orticola con la produzione di erbe aroma-tiche e ortaggi destinati al consumo fresco, in un’area di 7 ettari adiacente la Comunità. In particolare la coltivazione degli ortaggi avviene applicando tecniche di agricoltura biologica.

Il settore raccoglie ragazzi che svolgono un’at-tività di formazione nei campi della vivaistica e della coltura di ortaggi ed erbe aromatiche


L’AGROALIMENTARE.

• Floricoltura

• Ortaggi

• Olivicoltura

• Sviluppo tecniche vivaistiche

• 230.000 piantine stagionali all’anno

• 2 ettari

• 3877 piante

AddettiAltri dati significativi Tipologia servizio

2 collaboratori

1 volontari

1 dipendente

28 ragazzi


panificazione e pasticceria.Il laboratorio di panificazione e arti bianche provvede principalmente al fabbisogno interno della Comunità, garantendo i tre pasti principali, non-ché pasticceria, dolci e gelati. Esso svolge, grazie all’esperienza del fornaio Giuliano Pediconi, un’importante at-tività di formazione professionale per tutti i ragazzi che, all’interno della Co-munità, desiderano imparare sul cam-po i mestieri di panificatore e pasticce-re. I prodotti sono ottenuti grazie a un

unico lievito naturale, nato dall’acidifi-cazione di un impasto di acqua e farina alimentato quotidianamente.

Oltre ai filoni di pane bianco, tra le al-tre specialità, pani con pomodoro e basilico, con segale e noci e con grano spezzato. E poi dolci e biscotti di vario

tipo. Dal 2009 i prodotti del forno, riu-niti sotto il marchio Pan Patrignano, sono commercializzati nel negozio del-la Comunità “SP.accio”.

• Pane per consumo interno

• Produzione e vendita presso SP.accio

• Produzione per ristorante VITE

• Produzione dolci

• 82 q di pane

• 24 q di pasticceria e biscotti

AddettiAltri dati significativi Tipologia servizio

1 collaboratore

1 volontaria

1 dipendente

27 ragazzi

La Comunità, grazie al sostegno della Fondazio-ne BNL, si è dotata di nuovi macchinari: la cella di fermalievitazione, il forno elettrico, il gruppo

automatico e l’impastatrice

92

In un antico casale completamente ristrutturato e arredato con mobili e oggetti della Comunità, è stato alle-stito il nuovo punto vendita di San Patrignano.

SP.accio si sviluppa su due piani in una zona esterna adiacente all’ingres-so e ospita un’area dedicata al design: mobili, complementi d’arredo, ogget-tistica ma anche tessuti, abbigliamen-to e accessori.

La vetrina della Comunità è un ne-gozio, in cui è possibile acquistare prodotti e oggetti realizzati nei la-boratori di formazione professionale della Comunità.

Sugli scaffali, sono ordinati bianche-ria per la casa, cornici, candele profu-mate, piccoli portamonete, portachia-vi, borse e accessori di abbigliamento. Ciascun oggetto, realizzato a mano, porta con sé il valore dell’impegno

con cui è stato pensato, lavorato e fi-nito, nell’ottica di insegnare ai ragazzi della Comunità un mestiere utile al reinserimento nella società.

Nella sala accanto, un ampio spazio è dedicato a tutti i prodotti agroali-mentari: dai vini ai formaggi, dai sa-lumi alle carni e al pane, al latte e agli ortaggi provenienti dagli orti di San Patrignano. Si tratta di cibi di alta qualità ottenuti con metodi di colti-

Un ampio spazio è dedicato ai prodotti agroali-mentari: dai vini ai formaggi, dai salumi al latte, dalla carne agli ortaggi

SP.accio.Impegno e qualità.



vazione biologico-biodinamica nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.

Al piano superiore, due grandi sa-loni con cucina a vista, affacciati su un terrazzo che guarda le colline ro-magnole, ospitano la pizzeria ‘O’Ma-lomm’. Nel menu, pizze realizzate con farine tradizionali e biologiche, farcite di soli prodotti DOP e SGT. Farina di Kamut, cereali e crusca to-

stata sono alcuni degli ingredienti, accanto alla piadina romagnola va-lorizzata da salumi, formaggi, oli, or-taggi, mieli e vini di San Patrignano.

Ulpa duntem fugiaes dolorem. Abo-rum fugiatu remoluptat volut ut erfe-roria que omniatempora quationsequo omnihic tiatium re int que nonectur aut volupicient.

Le pizze sono realizzate con farine tradizionali e biologiche, farcite di soli prodotti IGT e SGT

94


Vite.Il gusto che ha un senso.

Vite, come la pianta che riveste le col-line di San Patrignano. Vite, come le vite al centro della proposta educativa della Comunità. Vite, come la vita dei ragazzi una volta emarginati, che qui ritrovano entusiasmo, passione e vo-lontà di cambiare. Non poteva esservi nome più appropriato di questo per il ristorante che la Comunità ha aperto al pubblico nel 2008 sulla collina di Montepirolo.

Non una semplice locanda ma una testimonianza concreta di riscatto, un manifesto delle potenzialità che persone, una volta emarginate dalla società, riescono a esprimere e dimo-strare. I prodotti serviti nel ristorante hanno due caratteristiche fondamen-tali: la genuinità e il sapore. Questi traggono origine dalla qualità della materie prime utilizzate, legate alla tradizione, all’allevamento, al terri-torio e che provengono, per la quasi

totalità, dal settore agroalimentare di San Patrignano.

La brigata di cucina è guidata dallo chef stellato Fabio Rossi e lo staff del risto-rante è composto da 14 ragazzi della Comunità che stanno perfezionandosi nella professione di aiutocuochi e ca-merieri in sala, oltre che da 11 dipenden-ti e 2 volontari. Quattro ragazzi hanno conseguito la maturità presso l’Istituto professionale alberghiero di Riccione.

La pasticceriaIl ristorante conta sull’apporto di Franco Aliberti, nominato miglior pasticcere d’Italia nella Guida ai ri-storanti del Sole 24 Ore. Aliberti, che ha appena 26 anni, si è formato alla scuola di Alain Ducasse, e ha svolto esperienze formative e professionali con Massimiliano Alajmo, Gualtiero Marchesi e Gino Fabbri.

Il locale, che affaccia sulla collina di Montepirolo, è sviluppato su due piani e un seminterrato, adibito a cantina per i vini


Tutti i piatti serviti sono realizzati, per la quasi totalità, con ingredienti provenienti dal settore

agroalimentare di San Patrignano

I numeri di vite.

Posti a sedere: 94

Vini: cantina con 1.900 etichette e 20.000 bottiglie

Superficie:

• Piano terra:

Sala + cucina: 270 m2 (di cui cucina di 77 m2)

Superficie esterna: 160 m2

• Piano primo:

Interno: 237 m2

Terrazzo: 78 m2

• Piano interrato:

Salotto: 24 m2

Saletta pranzo: 37 m2

Cantina: 60 m2

96

Il rapporto uomo-cavallo rappresenta un eccezionale strumento ‘terapeuti-co’, in grado di aiutare le persone a su-perare le difficoltà relazionali tipiche della tossicodipendenza e delle con-dizioni di emarginazione. Allo stesso tempo, esso consente di acquisire un’avanzata formazione professionale nelle specializzazioni lavorative offer-te dal settore: groom, artiere ippico, tecnico e assistente veterinario, ali-mentarista, maniscalco.

Il processo di razionalizzazione ope-rato nel corso di questi ultimi anni ha portato il numero dei cavalli da sella dagli iniziali 150 a circa un centinaio. Tra essi figurano cavalli da salto in lavoro, giovani promesse, una decina di fattrici tra cui varie campionesse internazionali e un piccolo parco di stalloni.

La clinica.Diretta dal dottor Andrea Miliani, la clinica dispone di un apparato radio-logico, di una camera operatoria con una macchina per l’anestesia e di due ecografi. Essa è specializzata in orto-pedia del cavallo da salto ostacoli e la-vora in collaborazione con importanti centri medici internazionali.

I numeri.La scuderia è costituita da 3 strutture separate e contigue riservate all’alle-vamento e da una struttura classica per i cavalli in lavoro.

1 tondino 12 metri di diametro

1 corridoio mobile di 25 metriper il salto in libertà

4 solarium per il governo dei cavalli

1 tapis roulant


La scuderia.Uomini e cavalliLa scuderia di San Patrignano nasce nei primi anni ’80 dalla passione e competenza allevatoriale di Vincenzo Muccioli. Essa si è sviluppata seguendo l’evoluzione della Comunità, come un luogo pensato per integrare e sostenere il percorso di recupero e reinserimento sociale dei tossicodipendenti.


Il rapporto uomo-cavallocostituisce un fondamentalestrumento “terapeutico” persuperare le difficoltà relazionali tipiche della tossicodipendenza

1 maneggio coperto in sabbia 70 x 35

1 maneggio scoperto in erba 110 x 60

1 campo prova in sabbia 70 x 50di cui 40 x 30 coperti

140 box

20 ettari di pascolo

1 giostra a 4 posti per movimento cavalli

4 ricoveri per cavalli al pascolo

100 cavalli complessivamente

presenti in scuderia.

20 fattrici selezionate, di cui molte con ottime carriere agonistiche alle spalle (Weihaiwej, Deka, Baby, Nikita, Ilissa, Dizzy de Forcil, Kyrah, Lancerina, Poiana, Rapsodia ,Helvetia du Camp, Electra, Waskandia)

10 nuovi parti ogni stagione di monta

24 puledri fra il primo e il terzo anno di vita. Fra questi, i figli di

Nadir, Avenir, Up Market, Indoctro, Contender, Concorde, Diamant de Semilly, Tlaloc M, Lux z, Atletico, Canturo, Calvaro z, Horowitz

5 soggetti in attività sportiva nazionale e internazionale

3 stalloni per monta naturale: Nadir, Ryon d’Anzex (retired), Up Market (retired)

20 ragazzi della Comunità svolgono tutte le attività della scuderia e garantiscono una presenza costante, 24 ore su 24, in tutto l’allevamento di San Patrignano.

98

La comunità di San Patrignano apre le porte a chi desidera imparare a montare a cavallo o perfezionare il proprio stile in sella. Il circolo ippico propone corsi di equitazione tenuti da istruttori federali FISE che insegnano a montare a cavallo e a stabilire con esso un rapporto di fiducia, affetto e conoscenza.


I corsigioco pony

Tanto gioco e semplici regole. Con i pony games si impasra a socializzare, a sviluppare il senso di responsabilità, a rispettare le regole e ad acquisire fi-ducia in se stessi.

Avviamento

Bambini e ragazzi imparano a monta-re pony più alti. Il gioco è sempre pre-

sente ma vengono introdotte nozioni di tecnica equestre e regole basilari di maneggio.

Avanzato

Il corso è rivolto a ragazzi che han-no acquisito sufficiente sicurezza ed equilibrio in sella. Viene approfondito il discorso tecnico e finalizzata la pre-parazione, per chi lo desidera, al con-corso ippico.

ScuderizzazioneI soci possono usufruire di un servizio di scuderizzazione per i loro cavalli, in linea con la proverbiale cura e atten-zione di San Patrignano.

Inoltre siamo lieti di segnalare che le nostre strutture offrono ai clienti inte-ressati un servizio di scuderizzazione per i loro cavalli .

Il circolo ippico.Insieme per superare gli ostacoli.

Numeri.

65 tesserati

12 pony, di cui 5 di piccola taglia per bambini da 4 a 6 anni

3 cavalli per la scuola


Esso è incentrato su una razza speci-fica: il labrador retriever, cui viene ri-servato un attento lavoro di selezione genealogica e morfologica. Si tratta di un cane eccezionale nello svolgi-mento della terapia applicata (PET Therapy) verso bambini portatori di handicap, malati e disabili, grazie alle capacità intellettive e alla gran-de sensibilità. L’attività si svolge pre-valentemente nella sede di San Vito Pergine (Trento), in stretta collabora-

zione con il canile della Comunità. La struttura comprende 90 box doppi di cui la metà sono riscaldati mentre 30 sono all’aperto e dispongono di cuc-ce coperte e 20 (di 40x8 m) possono ospitare fino a 4 cani ciascuno. Nell’al-levamento operano 20 ragazzi in for-mazione.

Meticci da adottare.Sono 7, di diversa età e taglia, per lo più meticci con l’eccezione di qualche esemplare di razza. Sono i cani senza padrone, abbandonati, che soggior-nano nell’allevamento. San Patrigna-no ha siglato una convenzione con la Provincia a cui hanno aderito alcune amministrazioni comunali, impe-gnandosi a ospitare gli animali che provengono dalle strutture tempora-

nee esistenti sul territorio provinciale, preventivamente sottoposti ai neces-sari trattamenti medico-veterinari e in attesa di adozione.

I Comuni convenzionati, attraverso la Provincia, sono quattro (Saludecio, San Giovanni in Marignano, Rimini e Montefiore).

I nostri cani.Amici di razza. E non.

L’allevamento dell’Aprusa, nato alla fine degli anni ’70, offre una gamma di servizi diversificati: dall’addestramento di base a quello più specifico riservato agli esemplari che partecipano alle esposizioni canine, alla pensione aperta tutto l’anno.

100

Il reparto studio grafico e progetta-zione web, il reparto scanner e ge-stione del colore; il reparto impagi-nazione e service; il reparto di stam-pa digitale sia piccolo che grande formato ; il reparto di stampa offset; il reparto confezione.

Nel laboratorio grafico svolgono la loro attività 16 collaboratori e 45 ra-gazzi in formazione.

Dal 2005 le Grafiche San Patrignano

hanno la certficazione di qualità ISO 9001:2000.

Sp.Ad, agenzia creativaDa 9 anni la comunicazione di San Patrignano porta la firma di Bruno Stucchi, già direttore cre-ativo dell’agenzia internazionale Sudler&Hennessey e insegnante all’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. La collaborazione è nata

La struttura nasce nel 1978 come mezzo di supporto educativo e formativo per i ragazzi della Comunità.In trent’anni di attività le Grafiche San Patrignano hanno perseguito costantemente l’obiettivo della crescita e dello sviluppo proponendo una visione a ciclo completo del processo produttivo delle arti grafiche.L’attuale struttura si articola in diversi reparti, autonomi dal punto di vista produttivo, ma perfettamente integrati a livello tecnologico e operativo.

Grafica, editoria, web.Una Comunità che comunica.



Dal 2005 le Grafiche hanno lacertificazione di qualità

ISO 9001:2000

nel corso della campagna nazionale antidroga 2002/’04 del Governo ita-liano curata da San Patrignano, per estendersi poi alle attività istituziona-li, di prevenzione e commerciali della Comunità. Tra esse, tutti i materiali di comunicazione, compreso questo Bilancio di missione, oltre a quelli re-lativi alle iniziative WeFree e WeFree Day, agli eventi della Comunità e alle attività nel campo dell’arredamento e del settore agroalimentare. Nel cor-

so del 2010, grazie alla sua direzione creativa, è nata in Comunità l’agenzia SP.AD (San Patrignano Adversating & Design), nella quale svolgono un per-corso di formazione come art director e grafici cinque ragazzi nella fase fina-le del programma di recupero.

Il giornale di San patrignano.Il Giornale di San Patrignano è una rivista mensile con 12.000 abbonati (dati 2008) unica in Italia, che dal 1984 approfondisce, con l’aiuto della scienza e delle testimonianze di chi ha vissuto il problema della droga direttamente e ne è uscito, il tema della diffusione del consumo tra i giovani, seguendone l’evoluzione e le linee di tendenza a li-vello italiano e internazionale.

Accanto a questi temi, uno spazio considerevole è dedicato alle attivi-tà e alle iniziative organizzate dalla Comunità: dai convegni alle manife-stazioni culturali, dai concorsi ippici alle rassegne enogastronomiche che vedono coinvolti tutti i ragazzi di San Patrignano e costituiscono un fonda-mentale momento di formazione pro-fessionale e di pieno recupero sociale.

Il giornale di

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Teste bitComputer, smart phone,

tablet, video game console.

Come cambia l’educazione

nell’era digitale

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luglio 2011233

Abbonamento Euro 70 (10 numeri) / Svizzera Fs. 130 - Spedizione in A. P. art. 2 comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Bologna

Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art.1 comma 1 - CN/RN -n. iscriz. ROC 3773

Morire di lavoro

Non per un incidente ma togliendosi la vita.

Schiacciati da ritmi, responsabilità e perdita

di status. In Francia i suicidi in ufficio stanno

diventando un’epidemia. E in Italia?

Sanpamon

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Equitazione

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Malati di fitnessGrandang

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Riflettori

Droga: gli ultimi dati

Il giornale dimaggio 2011

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La foglia di fico della legalizzazioneNon ha un uso medico accettato, espone a rischi e può generare dipendenza.

Eppure la marijuana rischia di diventare una medicina. Pagata dal servizio sanitario

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Il Giornale apre anche una finestra sul mondo dei giovani e dell’educa-zione, utilizzando l’esperienza e le co-noscenze accumulate nel campo della prevenzione.

Il costo annuale dell’abbonamento (10 copie) è 70 euro (40 per l’abbona-mento semestrale).

La redazione del giornale è curata da 2 giornalisti professionisti e 10 gior-nalisti collaboratori, supportati, nelle

fasi di redazione, impaginazione e fo-toritocco, da 3 ragazzi in formazione.

Ufficio stampa e settore editoriale.L’ufficio Stampa intrattiene rapporti costanti con i media italiani ed este-ri (quotidiani, siti internet, broadca-sting) per quanto riguarda gli aspetti istituzionali, commerciali e di rac-colta fondi. Nel solo 2009 sono stati

pubblicati oltre 1.400 articoli relativi sulla stampa italiana e internaziona-le e la Comunità ha partecipato a 15 trasmissioni televive. L’ufficio comu-nicazione si occupa dell’organizzazio-ne e gestione dei media durante gli eventi organizzati a San Patrignano. Il settore editoriale cura l’ideazione e la realizzazione di tutto il materiale di comunicazione, anche dal punto di vi-sta del copywriting e della creatività. San Patrignano dispone di un archi-

vio fotografico che comprende più di 20.000 immagini relative ai 30 anni di storia della Comunità.

La Comunità sul web.www.sanpatrignano.org. è diviso in 7 aree tematiche, identificate ognuna da un diverso aspetto grafico: Co-munità, Eventi, Mediacenter, Blog, Prodotti e servizi, Food and shop, So-stienici.


GRAFICA, EDITORIA, WEB.

I componenti della redazione e dell’uf-ficio vendite del giornale nello stand dedicato alla comunicazione in una manifestazione di San Patrignano

Nel sito si possono trovare tutte le informazioni riguardanti San Patri-gnano: le modalità per entrare, le ca-ratteristiche del percorso di recupe-ro, la storia e i risultati raggiunti.

Sono presenti anche tutti gli eventi e tutte le attività in cui la Comunità è impegnata, oltre a una vetrina per i suoi prodotti.

È inoltre attiva un’area informativa aggiornata quotidianamente con no-

tizie provenienti dalla Comunità, video e photogallery.

Ogni giorno il sito di San Patrignano è visitato da una media di 600 persone.


In www.sanpatrignano.org sono presenti accurate informazioni sulle modalità d’ingresso, sui settori di formazione

professionale e sulle attività produttive che contribuiscono alla sostenibilità

economica di San Patrignano

A che cosaeventi?servono gli


106

Se è vero che nelle grandi manifesta-zioni interne a San Patrignano sono coinvolti tutti i ragazzi della Comuni-tà, è altrettanto vero che alcuni di loro iniziano a vivere la manifestazione con largo anticipo. Avviene così per la cucina nel caso di Squisito o per la scuderia in vista del concorso ma il settore che negli eventi trova la sua ragion di esistere, indipendentemen-te da quale esso sia, è quello degli al-lestimenti. Che si tratti della rassegna

enogastronomica, del torneo di calcio, del concorso ippico o della grande giornata dedicata alla prevenzione, questo gruppo è sempre in prima li-nea. Con un mese o due settimane di anticipo, si lancia nel montaggio delle strutture, trasformando una palestra in un piacevole locale, un campo gara per cavalli in uno spazio espositivo con più di 100 stand, un auditorium in una discoteca, un semplice prato in un magnifico campo gara per il salto

ostacoli con tanto di tribune e terrazza per gli sponsor che nulla ha da invi-diare ai migliori concorsi internazio-nali. Sono solo alcune delle ‘grandi opere’ che realizzano. L’idea di creare un gruppo che si occupasse esclusi-vamente degli allestimenti è divenuta realtà negli anni scorsi.

La Comunità, tra l’altro, oltre ad or-ganizzare direttamente eventi, offre anche i suoi spazi e le sue competen-

Gli allestimenti.Progettare e realizzare le strutture. Cercando di superarsi.

A CHE COSA SERVONO GLI EVENTI?

Un gruppo di ragazzi, formato a San Patrignano, si occupa di allestire gli spazi che la Comunità mette a disposizione di manifestazioni, concorsi e spettacoli culturali e di prevenzione della tossicodipendenza.


San Patrignano opera anche all’esterno, curando l’allestimento degli spazi dedicati alla Comunità al Salone del Mobile, Fieracavalli e Vinitaly

ze per manifestazioni e congressi di realtà esterne, come sindacati, asso-ciazioni di categoria e fondazioni. La volontà di migliorare le strutture è una spinta continua per la crescita dei ragazzi. Una sfida che lanciano a loro stessi, seguendo l’allestimento dalla progettazione alla realizzazione, ac-quisendo tra l’altro un’ampia profes-sionalità. Si va dal lavoro di falegna-me a quello di idraulico, di elettricista e di muratore.

E i risultati sono sorprendenti.

Il gruppo degli allestimenti si occupa anche della progettazione di interni, della manutenzione e dell’arredamen-to di tutti gli spazi e gli alloggi della Comunità

Pianificazione, organizzazione e realizzazione di tutti gli eventi che si svolgono a San Patrignano e all’esterno della Comunità suddivisi in:

• Progettazione delle strutture

• Realizzazione delle aree relative agli eventi

• Allestimento delle aree relative agli eventi

• Interventi di carattere decorativo

• Manutenzione degli arredi presenti

AddettiAttività

1 volontario

3 collaboratori

17 ragazzi

Anno 2010

• 41 tra eventi, convention, aste, cateringe spettacoli allestiti di cui:

• 27 all’interno della Comunità

• 13 stand per catering allestiti in Italia

• 1 stand fieristico allestito alla fieraInternazionale del Mobile di Parigi

Manifestazioni principali

• Squisito!

• Challenge Vincenzo Muccioli

• WeFree Day

• Fieracavalli, Verona

• Vinitaly, Verona

• Salone del mobile, Milano

• Maison&Object, Parigi

108

Essi attirano, in ogni edizione, migliaia di persone e di appassionati di cibo di qualità dando l’opportunità a chi svol-ge il percorso di recupero di incontrare quel mondo nel quale dovrà reinserirsi anche dal punto di vista professionale. Grazie a Squisito, infatti, molti ragazzi possono misurarsi sul terreno dell’orga-nizzazione, della logistica, dell’ospitalità, del catering, della ristorazione, di tutte quelle attività e mestieri che stanno ap-prendendo e che, un domani, saranno il

loro strumento di sostegno e di vita.

Questi i numeri dell’edizione 2010, in-titolata “Ritorno alla semplicità” e dedi-cata ai temi della qualtà e sostenibilità.: oltre 28 mila i visitatori, nonostante la pioggia martellante abbia danneggiato l’intera giornata di domenica 2 maggio. 1500 persone hanno affollato il picnic sull’erba arricchito dai menù creati da cinque fuoriclasse della cucina italiana: Massimo Bottura, Moreno Cedroni, Va-

lentino Marcatilli, Vincenzo Camerucci e Fabio Rossi. Mentre 2.500 sono stati gli hamburger consumati soprattutto dai bambini arrivati a Sanpa con i geni-tori, 8.000 le bottiglie d’acqua minerale consumate, 2500 le porzioni di carne e pesce alla griglia e 1500 le presenze complessive all’Osteria della pasta, uno dei centri di ristoro della manifestazione.

Troppo lunga la lista degli chef (35), de-gli esperti di gastronomia, dei produt-

tori di qualità (130), dei critici gastro-nomici, dei sommelier (60) che hanno preso parte all’evento, svoltosi nella più grande comunità di recupero dal-la droga d’Europa. Citarli tutti sarebbe impossibile. Ma il dato più importante, il valore più significativo per la Comu-nità, è la partecipazione appassionata e competente, in tutte le piccole e grandi sfaccettature di Squisito, dei 1500 ragaz-zi di San Patrignano, che grazie anche a Squisito! perfezionano le attività di

Squisito!Ritorno alla semplicità.


Con “Squisito!”, svoltosi dal 30 aprile al 3 maggio 2010, il mondo dell’enogastronomia fa tappa a San Patrignano. Dove la ricerca della qualità è parte indispensabile del percorso educativo. Oltre alla presenza di grandi professionisti, la rassegna del cibo di qualità ospita anche incontri e tavole rotonde al fine di stimolare una riflessione sulle possibilità di formazione offerte dal settore enogastronomico. La rassegna comprende vari eventi contemporanei, dedicati alla cultura del vino, al cibo di strada, alla sperimentazione in campo enogastronomico.


Grande successo per l’edizione del 2010.

Boom di presenze per chef e artigiani del

gusto ma un’importan-za fondamentale risiede nell’impegno dei ragazzi che rendono possibile la

manifestazione

formazione professionale legate al per-corso educativo. Grande interesse del pubblico per l’area GoodGoods, dedi-cata alle realtà internazionali impegna-te nella riconversione delle coltivazioni di droga in Sudamerica, Thailandia e Afghanistan e a progetti educativi nel nostro Paese. Il ristorante londinese Fif-teen, l’associazione statunitense Root of Peace, Piazza dei Mestieri di Torino e Rebus di Padova, con i loro stand, sono stati visitati da migliaia di persone.

goodgoods e l’area sociale.In questa area è stato possibile incontrare alcune tra le realtà di GoodGoods che operano in Sudamerica, Afghanistan ed Estremo Oriente per spezzare la catena della droga, per creare e per svi-luppare un’economia legale, attraverso la produzione di cibo e artigianato di altissima qualità. Accanto ad esse, sono state presenti alcune fra le esperienze più significative in campo educativo che

credono nell’uomo e nella sua capacità di cambiare, attraverso un percorso di riscatto umano e sociale che va molto al di là della droga.

patrocini e sostegno alle imprese.La manifestazione ha goduto del patroci-nio dell’UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime), del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali,

delle Regione Piemonte e della Provincia di Brescia oltre che del contributo delle Regioni Emilia Romagna e Lombardia, della Provincia di Rimini e del Comune di Riccione. Se Squisito! è giunto alla setti-ma edizione lo deve anche al sostegno di aziende quali Autogrill, Assicurazioni generali, Illy Caffè e poste Italiane.

A offrire le courtesy car per l’evento, come lo scorso anno, ha provveduto Renault.

• Afghan Saffron ProducersAssociations - Afghanistan

• Roots of Peace – USAwww.rootsofpeace.org

• ICARDA – Afghanistanwww.icarda.org

• Piazza dei Mestieri – Italiawww.piazzadeimestieri.it

• Consorzio SocialeRebus – Italiawww.idolcidigiotto.it

• La Fattoria diAl Cappone - Italiawww.alcappone.it

• Mae Fah Luang FoundationUnder Royal Patronage– Thailandiawww.maefahluang.org

• San Patrignano – Italiawww.sanpatrignano.org

• Fifteen London - UKwww.fifteen.net

• Homegirl Cafe - USAwww.homeboy-industries.org/homegirl-cafe.php

• Café La Selva – Messicowww.cafelaselva.com

• Pueblos Nativos - Olandawww.pueblosnativos.com.sg

• Il Pungiglione- Italiawww.ilpungiglione.org

• UNODC – Colombia, UNODC – Laos United Nations Office on Drugs and Crimewww.unodc.org

Associazioni partecipanti

110


Un riconoscimento davvero impor-tante assegnato da L’Année Hippi-que, la pubblicazione di maggiore prestigio dell’equitazione mondiale.

Il premio va ad aggiungersi all’oscar del 2006 sempre assegnato da L’An-née Hippique – BCM quale miglior concorso mondiale all’aperto e al pre-mio della Federazione Equestre Inter-nazionale (FEI) per i risultati ottenuti nel recupero dalla tossicodipendenza,

grazie al rapporto uomo-cavallo. Dal 2007, secondo la valutazione espres-sa dall’International Jumping Riders Club (IJRC) e dall’Associazione In-ternazionale dei Giornalisti di Sport Equestri (IAEJ), la manifestazio-ne è stata inserita tra i 5 eventi top dell’equitazione mondiale, al fianco del CHIO di Aachen in Germania, dello CSIO di Spruce Meadows in Ca-nada, del nuovissimo horse show di San Paolo in Brasile (finale del Global

Champion Tour di cui Rolex è anche partner) e del CSI5* di Madrid.

Sono stati unanimi i consensi ricevu-ti in questi anni per la qualità della manifestazione, completamente or-ganizzata dai ragazzi della Comunità e soprattutto per l’ambiente e l’atmo-sfera assolutamente unici in cui si svolge. Il concorso di San Patrigna-no, infatti, non è certamente il più importante, il più bello, il più ricco

di tradizione tra i grandi concorsi in-ternazionali, ma è l’unico in cui tutti i partecipanti, dai tecnici ai cavalieri, agli spettatori vivono un’emozione unica partecipando a un evento che coniuga il grande sport a un profon-do significato umano e sociale. Par-tecipare al CSI5* di San Patrignano vuole dire entrare a far parte, per qualche giorno, della grande fami-glia della Comunità, incontrare e co-noscere a fondo questa realtà.

Challenge Vincenzo Muccioli.Il percorso che cambia la vita.Il CSI di San Patrignano, entrato ormai da anni nella ristretta élite dei concorsi a cinque stelle, quelli cioè dotati del montepremi più alto e di maggiore livello tecnico-agonistico, è stato eletto “miglior manifestazione di salto ostacoli mondiale del 2010


patrocini.La manifestazione si svolge sotto l’egi-da della FEI (Federazione Equestre Internazionale), del C.O.N.I. (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e del-la F.I.S.E. (Federazione Italiana Sport Equestri). Ha il Patrocinio del Ministe-ro del Turismo, del Ministero delle Po-litiche Agricole, Alimentari e Forestali e della Regione Emilia Romagna.

Main sponsor.Uliveto

partner istituzionale AAMS

Special sponsor Rolex

5 anni di vittorie.2006 John Whitaker (GBR) Peppermill

2007 Christian Ahlmann (GER) Coster

2008 Harry Smolders (NED) Walnut De Muze

2009Toni Hassmann (GER) Lolita H

2010 Mathijs Van Astem (NED) CDL Groep Chester

400

150

133

47

116

110x60

70x50

80 balle (17 q.)

45

700 balle

70x35

44

300 balle (62 q.)

30

10.000 mq.

2.500

• Addetti

• Barriere

• Box

• Cavalieri

• Cavalli

• Campo gara in erba

• Campo prova in sabbia

• Fieno consumato al giorno

• Groom

• Lettiere in truciolo

• Maneggio coperto

• Ostacoli

• Paglia usata

• Ragazzi in campo gara

• Superficie totale

• Tribune per il pubblico

Numeri.

112

È il torneo di calcio giovanile organizzato da San Patrignano. Si tratta del Memorial Vincenzo Muccioli, competizione a otto squadre, dedicato alla memoria del fondatore della Comunità.


Vincenzo Muccioli, infatti, ha sempre creduto nello sport come strumento educativo per i giovani, in grado di aiutare la formazione di una perso-nalità equilibrata e responsabile. Per questo a San Patrignano sono orga-nizzate da sempre diverse attività sportive, soprattutto di squadra, vissu-te dai ragazzi come occasione di con-fronto nel rispetto degli altri, come un momento di svago e di crescita.

Quindici anni fa l’idea di realizzare a San Patrignano una giornata dedi-cata al calcio giovanile, un’occasio-ne di incontro tra i giovani, i ragazzi della Comunità e i piccoli campioni di diverse squadre. Da allora l’appun-tamento si ripete ogni anno con la presenza delle squadre dei migliori settori giovanili italiani. Un evento cresciuto notevolmente negli anni, tanto che se nacque come un trian-golare in un’unica giornata, oggi im-

pegna i ragazzi per tre giorni.

Sono moltissimi i ragazzini che negli anni hanno partecipato al Memorial Vincenzo Muccioli, tutti giovanissimi con età compresa tra undici e tredici anni appartenenti alla categoria esor-dienti. Tra loro spicca anche Giusep-pe Rossi, oggi attaccante del Villareal e della nazionale italiana.

Oltre ai giovani in campo, preziose le partecipazioni dei tecnici Arrigo Sac-

Memorial Vincenzo Muccioli.Vince il calcio.


Nello sport, come nella vita, il successo dipende, oltre che dal talento, dal cuore, dall’entusiasmo e della voglia di mettersi in discussione. Ma non basta. Il ruolo del tecnico è fondamentale, visto che è prima di tutto un educatore

chi e Marcello Lippi, commissario tecnico della nazionale, che nel 2008 ha portato a San Patrignano la Cop-pa del Mondo conquistata nel 2006 in Germania.

Grazie alla collaborazione con la Fe-derazione Sanmarinese Gioco Calcio (FSGC), il torneo in onore a Vincenzo Muccioli si è disputato nel 2010 nelle strutture sportive presenti sul territo-rio di San Marino, compreso lo stadio

Olimpico, uno dei primi campi ibridi al mondo, che ha come base un tappe-to in erba artificiale nel quale cresce uno specifico manto in erba naturale

Come consuetudine da due anni a questa parte, sono state otto le squa-dre della categoria esordienti a scen-dere in campo: Chievo, Genoa, Inter, Juventus, Sampdoria, Torino, Rimini e per la prima volta la nazionale esor-dienti San Marino.

Dell’evento hanno fatto part una se-duta tecnica e un convegno dal titolo “Genitori, allenatori e figli nel pallone” cui hanno preso parte, tra gli altri, il tecnico Alberto zaccheroni e il com-mentatore di Sky ed ex campione del mondo ’82, Paolo Rossi.

Il Memorial si è svolto con la part-nership della rivista Il Nuovo Calcio, diretta da Michele Di Cesare, gra-zie alla sponsorizzazione di Acqua

Uliveto e Limonta. Media Partner la Gazzetta TV.

Ad aggiudicarsi la 15° edizione della manifestazione, la squadra esordienti del Torino

La manifestazione si è svolta con il patrocinio di: Coni, Comune di Riccione e CSI Main sponsor: Acqua Uliveto

In collaborazione con: PromHotels, Riccione

Che cosa si faprevenzione?per la


116

Gli operatori di San Patrignano sono consapevoli dell’utilità dell’informa-zione sui rischi associati all’uso di droghe ma sanno anche come spesso non basti: è necessario coinvolgere l’affettività dei ragazzi emozionandoli e coinvolgendoli, per innescare una riflessione. Per questo motivo, dal 2002, la Comunità organizza in tutta Italia rappresentazioni teatrali costru-ite intorno alla testimonianza diretta di ragazzi che hanno vissuto diretta-

mente il problema della dipendenza da droghe e che ne sono usciti.

Tutte le attività realizzate nel progetto WeFree sono caratterizzate dal conti-nuo riferimento a un forte tema prin-cipale: “Dipende da Noi”.

Un filo rosso che lega gli spettacoli, la formazione, gli eventi sul territorio e che si basa su due punti cardine:

• Consapevolezza capire fino in fondo quali siano le

conseguenze su di noi, sugli altri e sul mondo delle proprie azioni. Anche di quelle comunemente liquidate come normali (“lo fanno tutti”), non danno-se (“è solo un tiro”) o equiparate a li-bertà individuali (“fa male solo a me”).

• Responsabilità Comprendere come un cambiamen-to sia possibile proprio partendo dalle piccole azioni che compiamo nel quotidiano e da un’assunzione di

responsabilità (“io non voglio essere complice”) che può fare una grande differenza.

gli spettacoliStorie, canzoni, emozioni. Insieme a informazioni scientifiche, autorevo-li e verificate, sui rischi della droga. “Ragazzi Permale” e “Fughe da fermi” sono gli spettacoli itineranti di San Patrignano, parte integrante del pro-

WeFree.Il valore dell’esempio.

CHE COSA FA PER LA PREVENzIONE?

Il Progetto WeFree nasce dalla nostra esperienza quotidiana insieme ai giovani. Li incontriamo nei teatri di tutta Italia, grazie alla nostra attività di prevenzione basata sulla testimonianza diretta di giovani della Comunità che hanno superato la loro dipendenza. Ma nasce anche nelle centinaia di incontri che svolgiamo con studenti di tutte le età, oltre che nella vita di tutti i giorni a San Patrignano, osservatorio privilegiato delle loro sconfitte e vittorie


getto WeFree. Protagonisti assoluti di entrambi i format, sono ragazzi della Comunità alla fine del loro percorso riabilitativo, che dal palco racconta-no la loro esperienza di degrado e dipendenza e, soprattutto, la determi-nazione che li ha guidati sulla via del recupero.

fughe da fermi Un percorso narrativo tipicamente te-atrale scandito da riferimenti letterari, filmati e musiche in cui lo spettatore, coinvolto dall’atmosfera del racconto, è stimolato a seguire ogni capitolo della vita del protagonista che rac-conta la sua esperienza di degrado e di riscatto. Spettacolo, racconto ma anche veicolo di informazioni scienti-fiche. Le droghe e i danni psicologici

e sociali che esse provocano sono rac-contati in una struttura narrativa velo-ce e leggera che consegna al pubblico immagini, informazioni ed emozioni su un argomento difficile: il disagio giovanile. Si alternano i conduttori Gianpaolo Brusini, tossicologo e re-sponsabile scientifico della Comunità e Pascal La Delfa, che vanta numero-sissime esperienze in campo teatrale, cinematografico, televisivo e anche radiofonico. Il ruolo di testimonial è

stato ricoperto da Giosuè Lastrucci.

Ragazzi permaleA metà strada tra rappresentazione teatrale e talk show, lo spettacolo ap-profondisce i percorsi di vita a rischio e le mille sfaccettature legate al disa-gio giovanile e al consumo di droghe. Lo fa attraverso il racconto di storie vere, portate in scena da ragazzi della comunità di San Patrignano. Ragazzi

Sono stati oltre 200 mila i ragazzi che nel corso degli anni hanno assistito ai format di peer to peer education “Ragazzi Permale” e “Fughe da Fermi”, in oltre 300 rappresentazioni teatrali in tutta Italia

118

che parlano ad altri ragazzi, canzoni e parole, spettacolo e approfondimento, una ricetta semplice per parlare di dro-ga da una prospettiva diversa e insoli-ta: quella di chi il problema l’ha cono-sciuto vivendolo in prima persona.

Lo spettacolo, nel 2007, è stato presen-tato da Francesco Apolloni, attore, re-gista e autore, che ha già collaborato con San Patrignano, in campagne di prevenzione della droga. Con lui, han-

no raccontato le proprie esperien-ze sul palco Luca Pulino e Riccardo zuccolini.

formazione dei formatoriParallelamente all’azione di sostegno agli studenti, è indispensabile anche una relazione strutturata con i forma-tori, in modo da fornire loro strumenti utili ad affrontare con i ragazzi la pro-blematica delle dipendenze.

A tale scopo alcuni educatori della Co-munità, conseguentemente agli spetta-coli o anche in modo completamente indipendente, sono disponibili a svol-gere incontri di approfondimento con insegnanti e genitori, orientati ad af-frontare i temi dell’uso di sostanze e a individuare possibili strategie di com-portamento e soluzioni. Un progetto che mira a fornire un contributo alla costruzione di un rapporto fra mondo della scuola, famiglie ed esperti.

Alcuni numeri sulla prevenzione:• Sono stati oltre 200.000 i ragazzi che, negli anni, hanno partecipato agli spettacoli teatrali di prevenzione

• Più di 300 rappresentazioni teatrali sono andate in scena sui palcoscenici di tutta Italia

• Oltre 1300 scuole superiori dislocate sul territorio sono state coinvolte nel-le attività WeFree


WeFree

Durante gli spettacoli, alcuni ragazzi che hanno concluso il loro percorso in Comunità raccontano la propria esperienza, il degrado in cui hanno vissuto e la molla che li ha spinti a cercare di cambiare


• Circa 6000 studenti visitano annual-mente la Comunità

• 200 sono i dibattiti e gli incontri di formazione dei formatori che abbia-mo effettuato nelle scuole

• Oltre 1000 i docenti partecipanti alle attività di formazione

• Più di 5000 amici sulla nostra pagi-na di Facebook

visite in ComunitàOgni anno circa 6000 studenti visi-tano la Comunità e partecipano agli incontri-dibattito con un gruppo di ra-gazzi di San Patrignano che illustrano le iniziative di prevenzione, racconta-no le loro storie e, soprattutto, creano un momento di confronto reale con gli studenti. Confronto che continua anche dopo la visita grazie agli spazi interattivi a disposizione dei ragazzi: sito, blog, forum, facebook.

Gli studenti rimangono un’intera giornata a San Patrignano.

Nel 2009-2010 le visite e gli incontri-dibattito a San Patrignano sono stati 180, i ragazzi incontrati 5.900.

L’attività con gli studenti nel 2010 ha coinvolto 99 istituti in 19 regioni.

Numeri• Scuole primaria 110

• Scuole media 570 + 402 (TN e Botticella) Tot. 972

• Scuole superiori 5491 + 1980 (TN e Botticella) Tot. 7471

• Scuole di formazione e università 280 + 50 (TN e Botticella) Tot. 330

• Associazioni culturali e volontariato 2093 + 60 (TN e Botticella) 2153

• Operatori dall’estero 712 + 30 (TN e Botticella) 742

(Operatori esteri da: Russia, Georgia, UK, Norvegia, Svezia, Canada, Sviz-zera, Francia, Germania, Belgio, USA, Slovenia, Olanda, Portogallo, Perù, Brasile, Colombia, Messico. Australia, Afghanistan, Uganda, Cambogia).

dibattiti nelle scuoleMolti insegnanti conosciuti durante gli spettacoli o le visite a San Patri-gnano chiedono al gruppo WeFree di partecipare ad assemblee di istituto nelle loro scuole. Nel corso dell’anno scolastico 2009-10 sono stati realizza-ti cinque incontri-dibattito nelle scuo-le superiori.

La presenza sul webIl sito comprende oltre 2000 pagine (in continua evolu-zione) suddivise in: blog, forum e rubri-che di attualità.

Si contano circa 350/400 visitatori, la maggior parte dei quali ritorna frequentemente,

partecipando ai blog e ai forum. Il tem-po trascorso in media sul sito di 5:20 minuti, un dato significativo, che ci segnala come gli utenti che navigano su WeFree sono contatti di qualità, che rimangono a lungo sul sito, leggendo più pagine e interagendo attivamente.

Nel settembre 2009 abbiamo aperto un profilo su Facebook con 4592 ami-ci. È stata, inoltre, aperta una fan page a cui si sono iscritte 4625 persone

,

Numeri

Nell’anno 2010/2011 gli spettacoli teatrali “Ragazzi permale” e “fughe da fermi” realizzati sul territorio italiano sono stati 30, realizzati grazie al sostegno economico del Ministero dell’Istruzione. A essi si sono aggiunti altri 20 spettacoli nati dai contatti avviati in questi anni con associazioni ed enti locali.

Gli spettacoli hanno visto la partecipazione di circa 26.000 studenti delle scuole superiori e il coinvolgimento di circa 250 scuole in tutta Italia. Tre le altre, alcune delle città visitate nell’anno scolastico 2010/2011 sono state le seguenti: Bologna, Napoli, pescara, La Spezia, verona, Sassari, porto Torres, pisa, pesaro, Bari, Matera, Milano, padova, Brescia, Bergamo, Torino, Modena, Roma, palermo, vibo valentia

Visite e contatti sul sito Confronto dei dati raccolti nell’anno scolastico 2007-08, 2008-09, 2009-10 e 2010-11

Visite tot. Paesi di prov. Visitatori/giorno Pag tot. sito

2007-2008 14.700 41 160 300

2008-2009 50.540 71 350/400 1350

2009-2010 57.922 73 450/500 2250

2010-2011 47.067 73 350/400 2000

120

WeFree Day.Una giornata dedicata ai ragazzi.

A esso hanno partecipato, nel 2010, circa 2.000 studenti provenienti da istituti medi e superiori della Regione e di tutta Italia, nonché rappresen-tanti delle istituzioni italiane, delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali, esponenti di associa-zioni italiane e internazionali attive in ambito sociale. La manifestazione, dal titolo “Dipende da noi”, ha ruotato intorno ai concetti di “consapevolez-za” e “responsabilità”: la prima intesa

come impegno a comprendere fino in fondo quali siano le conseguenze delle proprie azioni, anche di quelle comunemente liquidate come legge-re e non dannose; la seconda riferita all’essere protagonisti e parte attiva di un cambiamento che prenda le mosse proprio dalle piccole azioni quotidiane di tutti noi. Una giornata, quindi, per guardare oltre il nostro orizzonte quotidiano e per conoscere realtà straordinarie attraverso la pro-

posizione di diverse attività, suddivise in tre aree d’interesse.

WeForumIl convegno di apertura, che ha dato il titolo all’intera manifestazione, ha approfondito l’impatto sociale ed eco-nomico del consumo “normalizzato” di droghe sia nel mondo occidentale che nei paesi produttori di stupefa-centi. Si tratta di conseguenze dirette,

legate alla condizioni di salute psicofi-sica dei consumatori, e indirette, che in Italia e in altre nazioni riguardano l’intera collettività, con una minore partecipazione alla vita sociale, costi per le famiglie, perdita di produttivi-tà sul lavoro, spese collegate al “law enforcement” e alla cooperazione in-ternazionale. Nello stesso spazio del forum istituzionale si sono svolti due incontri con gli studenti.

La Comunità di San Patrignano, con il sostegno del Ministero dell’Istruzione e delle Direzioni scolastiche regionali, ha intensificato negli ultimi anni le proprie attività di prevenzione organizzando spettacoli teatrali basati sulla “peer to peer education” in molte regioni italiane.Il WeFree Day rappresenta il momento di inaugurazione annuale di questa attività



corrono l’esperienza del disagio e della tossicodipendenza.

WeExperienceL’area, che ha ospitato alcune signifi-cative realtà internazionali, attraversa il villaggio della Comunità. Ogni espe-rienza aveva a disposizione uno spazio dedicato nel quale illustrare gli aspetti salienti della propria attività. A margi-ne dell’area Experience si è svolta la

WeTheatreLo spazio è dedicato prevalentemente agli studenti. Nell’arco della mattina-ta si sono svolti due spettacoli ideati da San Patrignano nell’ottica della prevenzione del consumo di droghe. Essi sono imperniati su ragazzi della Comunità al termine del programma educativo che si raccontano al pubbli-co. Attraverso musiche, filmati e testi-monianze dirette gli spettacoli riper-

mostra fotografica Narco, con imma-gini della Guinea Bissau scattate dal fotografo italiano, Marco Vernaschi.

Hanno partecipato alla giornata:

Amico Charly / Contourella dance project, Italia

Breakdance project Uganda, Uganda

discoteca Wedance / A.I.B.E.S., Italia

fondazione Schtifti, Svizzera

global Changemakers, UK

horda Esea, Colombia

Il mondo della feLISità, Italia

MondoSole, Italia

Responsabilidad Compartida, Colombia

San patrignano, Italia

Steve ferraris, USA

Tiny Toones, Cambogia

Transformers, Portogallo

Unity Charity, Canada

La manifestazione si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presiden-te della Repubblica Italiana, con il patrocinio e il contributo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e il patrocinio del Ministero della Giustizia e del Centro Regionale di Informazione dellONU. Sponsor del WeFree Day, l’azienda telefonica Wind.

Perseguiamo il principio di Accountability, cioè di responsabilità, mantenendo un forte li-vello di attenzione nei confronti di tutti gli in-terlocutori interni ed esterni che a vario titolo si relazionano con la Comunità in quanto por-tatori di interessi legittimi, ancorché diversi.

Utilizziamo strumenti idonei per organizzare, gestire e comunicare efficacemente l’impatto della nostra attività sul piano sociale, mante-nendo la completezza delle informazioni eco-nomico-finanziarie.

Il Bilancio di Missione 2010 è stato sviluppato come strumento programmatorio in grado di fornire diversi elementi per pianificare le linee guida da seguire per migliorare i risultati delle attività future.

Riferimenti metodologici principali:

• “Sustainability Reporting Guidelines” - glo-bal Reporting Initiative (gRI)1 del 2006;

• i “Principi di redazione del bilancio sociale” - gruppo di studio per il Bilancio Sociale (gBS)2 del 2001

• “Il Bilancio Sociale nelle aziende non profit: principi generali e linee guida per la sua ado-zione” – Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti (Commissione Aziende Non profit).

Principi guida:

• coerenza: piena conformità delle politiche e delle scelte del management ai valori fondan-ti della Comunità;

• trasparenza: chiara comprensione logica di come si forma il bilancio di missione in tutte le sue componenti;

• identificazione: informazione completa sulla governance della Comunità;

• neutralità, attendibilità, verificabilità;

• competenza di periodo;

• autonomia delle terze parti;

Criteri di stesura:

• chiarezza nell’esposizione dei contenuti

• sinteticità di presentazione

• completezza nei dati e nelle informazioni.

1 La “Global Reporting Initiative” è un’iniziativa dell’organizzazione non governativa Ceres con sede a Boston che dal 1997 riunisce, esponenti di importanti società di consulenza, imprese, sindacati, organizzazioni ambientaliste e religiose e investitori istituzionali, per elaborare indicatori in grado di esprimere l’incidenza economica, sociale e ambientale dell’attività delle imprese.2 Il “Gruppo di Studio per il Bilancio sociale” è un comitato costituito nel 1998 da alcuni studiosi e operatori che in Italia si occupano della “responsabilità sociale d’impresa” per elaborare uno strumento di rendicontazione in grado di fornire un resoconto esaustivo, verificabile e comparabile sugli effetti sociali prodotti dall’attività dell’impresa.

Nota metodologica.

122

BILANCIO DI MISSIONE 2010.

Il presente documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro costituito da Francesco Vismara, Fabrizio Miserocchi, Carlo Forquet, Valeria Rossi, con la consulenza esterna di Andrea Moretti.

Coordinamento progettoFabrizio Miserocchi

Testi ed editing fotograficoCarlo Forquet

direzione CreativaBruno Stucchi

graphic designMassimo Cillo

fotografieGabriele Bertoni, Paola Fiore, Mauro Galligani, Roberto Masi, Giorgio Salvatori, Agenzia Ansa

fotografie di “gesti che cambiano la vita”Francesca Forquet

Segreteria generaleValeria Rossi, Elena Gamberi

StampaGrafiche San Patrignano

Via San Patrignano, 53 Coriano (RN) Tel. 0541 362 111 [email protected] www.sanpatrignano.org


Credits.


economicifinanziarie

Dati

DATI ECONOMICI E FINANzIARI.

126

PWCaggregatosu

Relazione

2010


Aggregato Proforma al 31.12.2010


Attività

A. CREdITI vERSO SOCI per versamenti ancora dovutiB IMMOBILIZZAZIONI I. Immobilizzazioni immateriali: 1. Costi di impianto e di ampliamento 2. Costi di ricerca, sviluppo, e pubblicità 3. Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno 4. Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 169 194 5. Avviamento 6. Immobilizzazioni in corso e acconti 0 31 7. Altre 21 9 Totale immobilizzazioni immateriali 190 234

II. Immobilizzazioni materiali: 1. Terreni e fabbricati 52.102 51.506 2. Impianti e macchinari 6.687 7.055 3. Attrezzature industriali e commerciali 1.382 1.366 4. Altri beni 1.754 1.749 5. Immobilizzazioni in corso e acconti 24.995 15.226 Totale immobilizzazioni materiali 86.920 76.902

III. Immobilizzazioni finanziarie 1. Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) imprese controllanti d) altre imprese 30 28 Totale partecipazioni 30 28 2. Crediti: a) da imprese controllate b) da imprese collegate c) da controllanti d) da altri esigibili oltre l’esercizio successivo 59 62 Totale crediti 59 62 3. Altri titoli 4. Azioni proprie Totale immobilizzazioni finanziarie 89 90

B TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 87.199 77.226

C. ATTIvO CIRCOLANTE: I. Rimanenze: 1. Materie prime, sussidiarie e di consumo 666 746 2. Prodotti in corso di lavorazione 2.688 2.664 3. Lavori in corso su ordinazione 4. Prodotti finiti e merci 2.260 2.119 5. Acconti Totale rimanenze 5.614 5.529

31.12.2010 31.12.2009

Euro* Euro*

128


Attività 31.12.2010 31.12.2009

Euro* Euro* II. Crediti 1. Da Clienti a) esigibili entro l’esercizio successivo 3.529 3.046 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 2. Da imprese controllate 3. Da imprese collegate 4. Da controllanti 4bis. Crediti tributari a) esigibili entro l’esercizio successivo 1.830 1.701 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 5 10 4ter. Imposte anticipate 0 17 5. Verso altri a) esigibili entro l’esercizio successivo 4.890 4.525 b) esigibili oltre l’esercizio successivo 0 0 6. Altre attività destinate all’alienazione Totale Crediti 10.255 9.300 III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni 1. Partecipazioni in imprese controllate 0 0 2. Partecipazioni in imprese collegate 0 0 3. Partecipazioni in imprese controllanti 0 0 4. Altre partecipazioni 0 0 5. Azioni, obbligazioni e titoli 0 0 6. Altri titoli 102 102 Totale attività finanziarie 102 102 Iv. disponibilità liquide: 1. Depositi bancari e postali 680 656 2. Assegni 0 0 3. Denaro e valori in cassa 50 61 Totale disponibilità liquide 730 717 C TOTALE ATTIvO CIRCOLANTE 16.701 15.648

RATEI E RISCONTI 48 181

TOTALE ATTIvO 103.948 93.055

pASSIvITàA. pATRIMONIO NETTO I. Capitale 5 6 II. Riserva da sovrapprezzo delle azioni 0 0 III. Riserva di rivalutazione 2.806 2.806 IV. Riserva legale 0 0 V. Riserve statutarie 0 0 VI. Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0 VII. 1. Riserva indivisibile acquisto cespiti 64.104 61.534 VII. 2. Riserva ordinaria indivisibile 16.441 16.319 VII. 3. Riserva patrimoniale appartamento Corsico 26 26 VII. 4. Riserva di consolidamento 101 101 VIII. Utili (perdite) portati a nuovo 209 159 XI. Risultato d’esercizio (762) (3.963)

A TOTALE pATRIMONIO NETTO 82.930 76.987

passività 31.12.2010 31.12.2009


passività 31.12.2010 31.12.2009

Euro* Euro*B. ACCANTONAMENTI pER RISChI E ONERI 1. Fondi per trattamenti di quiescenza e obblighi simili 2. Fondi per imposte 130 108 3. Altri fondi 105 151

B TOTALE ACCANTONAMENTI pER RISChI E ONERI 235 259

TRATTAMENTO dI fINE RAppORTO dI LAvORO SUBORdINATO 1.299 1.291

d. dEBITI 1. Obbligazioni 0 0 2. Obbligazioni convertibili 0 0 3. Debiti verso soci per finanziamenti 0 0 4. Debiti verso banche 1.181 1.075 5. Debiti verso altri finanziatori 0 0 6. Acconti 0 0 7. Debiti verso fornitori 15.671 10.998 8. Debiti rappresentati da titoli di credito 0 0 9. Debiti verso imprese controllate 0 0 10. Debiti verso imprese collegate 0 0 11. Debiti verso imprese controllanti 0 0 12. Debiti tributari 458 442 13. Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale a) entro l’esercizio successivo 547 504 b) oltre l’esercizio successivo 0 0 14. Altri debiti 0 0 a) entro l’esercizio successivo 1.081 1.050 b) oltre l’esercizio successivo 0 0

d TOTALE dEBITI 18.938 14.069

E RATEI E RISCONTI 546 449

TOTALE pASSIvITà 103.948 93.055

Conti d’ordine Immobili utilizzati in comodato 0 0 Immobili concessi in comodato 0 0 Fideiussioni ricevute da terzi 430 430 Fideiussioni prestate a terzi 2.479 2.928 Beni di terzi c/o ns sede 0 0 Beni della società c/o terzi 3 63 Impianti utilizzati in comodato 0 0

130


Conto economico

Euro* Euro*A. vALORE dELLA pROdUZIONE 1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 11.211 9.700 2. Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 167 770 3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione 0 0 4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 4 11 5.a) Altri ricavi e proventi 1.979 1.964 5.b) Donazioni e contributi in c/o esercizio 22.434 18.111 5.c) Donazioni di terzi 0 0

A TOTALE vALORE dELLA pROdUZIONE 35.794 30.556

B. COSTI dELLA pROdUZIONE 6. Per materie prime sussidiarie, di consumo e di merci 7.766 6.554 7. Per servizi 10.288 10.376 8. Per godimento di beni di terzi 1.637 1.450 9. Per il personale a) salari e stipendi 8.308 7.838 b) oneri sociali 1.802 1.693 c) trattamento di fine rapporto 489 448 d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi 21 24 10. Ammortamento e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 96 156 b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali 3.890 3.876 c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazione dell’attivo circolante con separata indicazione di quello riguardante i crediti (12) 67 11. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 80 161 12. Accantonamenti per rischi 21 111 13. Altri accantonamenti 14. Oneri diversi di gestione 1.933 1.680

B TOTALE COSTI dELLA pROdUZIONE 36.317 34.434

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) (523) (3.878)

C. pROvENTI E ONERI fINANZIARI 15. Proventi da partecipazioni: a) imprese controllate 0 0 b) imprese collegate 0 0 c) altri 0 0 16. Altri proventi finanziari: 0 0 a) da crediti verso imprese: 0 0 - controllate e collegate 0 0 - controllanti 0 0 - altri proventi 0 0 b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni 3 0 c) da titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 0 0 d) proventi diversi dai precedenti: - da imprese controllate e collegate 0 0 - da imprese controllanti 0 0 - da banche per interessi attivi 0 0 - altri proventi finanziari 73 73 17. Interessi e altri oneri finanziari: - verso imprese controllate e collegate 0 0 - verso imprese controllanti 0 0 - verso banche per interessi passivi 0 0 - altri oneri finanziari (158) (134) 17 bis. Utili e perdite su cambi 0 0

31.12.2010 31.12.2009


Conto economico 31.12.2010 31.12.2009

Euro* Euro*

C TOTALE pROvENTI E ONERI fINANZIARI (83) (61)

d. RETTIfIChE dI vALORE dELLE ATTIvITà fINANZIARIE 18. Rivalutazioni a) di partecipazioni 0 0 b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni 0 0 c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 0 0

d TOTALE dELLE RETTIfIChE 0 0

E. pROvENTI E ONERI STRAORdINARI 20. Proventi a) Plusvalenze da alienazioni 13 35 b) Varie 327 420 c) Proventi straordinari da arrotondamenti 0 0 21. Oneri straordinari 0 0 a) Minusvalenze da alienazioni 0 (19) b) Imposte da esercizi precedenti 0 0 c) Varie (319) (283) d) Oneri straodinari da arrotondamenti 0 0

E TOTALE dELLE pARTITE STRAORdINARIE 21 153

RISULTATO pRIMA dELLE IMpOSTE (585) (3.786)

22. Imposte sul reddito dell’esercizio a) Correnti (162) (159) a) Differite (15) (20)

RISULTATO dELLA gESTIONE (762) (3.963)

* numeri in migliaia di euroSi dichiara che il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili.

132


COSTI D’IMPIANTOCosti d’impiantoSpese notarili

totale

MARCHIMarchi

totale

SOFTWARESoftware

totale

ALTRI BENI IMMATERIALIManutenz. plur. fabbric.

totale

IMMOB. IN CORSOBrevetti

totale

Totale

fondo ammortamento valore nettocontabileCosto storico

Saldo al31/12/09

Increm. decrem. Riclass. Saldo al31/12/10

Saldo al31/12/09

Amm.to Riclass. decrem.to Saldo al31/12/10

Cont. al31/12/2010

110

11

74

74

580

580

6.377

6.377

1615

31

7.073

0

2

2

44

44

0

0

46

0

0

0

0

0

0

0

15

15

0

20

20

(15)(16)

(31)

4

110

11

91

91

624

624

6.397

6.397

00

0

7.123

110

11

36

36

423

423

6.368

6.368

00

0

6.838

0

0

0

0

0

0

0

8

8

78

78

80

80

0

166

Sodalizio San patrignano.Aggregato proforma al 31 dicembre 2010.Prospetto delle movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali (importi in migliaia di euro). Allegato 1

Scritture di consol.


0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

(70)

(70)

0

(70)

110

11

44

44

501

501

6.378

6.378

00

0

6.934

0

0

46

46

123

123

21

21

00

0

190

Manut. plur. fabbric. riclassificate da immob. mater. in corso (Prodotti) 4,00

TERRENI e FABBRIC.TerreniFabbricatiCostruzioni leggere

totale

IMPIANTI e MACCH.Impianti e macch.Impianti vignetiDiritti di reimpiantoImpianti vigneti 5,55%Diritti di reimpianto 5,55%Impianti uliveti 3,33%

totale

ATTREzz. IND./COMM.Attr. industr.

totale

ALTRI BENIMacchine elettronicheMobili e arrediAutomezziCicli e motocicli

totale

IMMOB. IN CORSOImmob. in corso

totale

Totale

fondo ammortamento valore nettocontabileCosto storico

Saldo al31/12/09

Increm. decrem. Riclass. Saldo al31/12/10

Saldo al31/12/09

Amm.to Riclass.decrem.to Saldo al31/12/10

Cont. al31/12/2010

2.23766.626

454

69.317

18.130530

494.835

461157

24.135

7.721

7.721

7063.6781.158

7

5.549

15.225

15.225

121.947

Sodalizio San patrignano.Aggregato proforma al 31 dicembre 2010.Prospetto delle movimentazioni delle immobilizzazioni materiali (importi in migliaia di euro). Allegato 2



Immobilizzazioni in corso riclassificate a manut. plur. fabbric. (Prodotti) 4,00

5219

71

566

566

564

564

8823599

422

12.310

12.310

13.933

(17)

(17)

0

(59)

(59)

(6)

(28)

(34)

0

(110)

2.381

2.381

156

156

0

0

8

8

(2.541)

(2.541)

4

(10)(10)

(10)

2.23769.032

473

71.742

18.852503

494.835

461157

24.857

8.226

8.226

7873.9211.229

7

5.944

24.995

24.995

135.764

17.621191

17.812

15.128503

491.272

12115

17.079

6.355

6.355

5422.502

7505

3.799

0

0

45.045

1.77242

1.814

792

26826

5

1.091

549

549

5927584

1

419

0

3.874

0

0

(59)

(59)

(6)

(20)

(26)

0

(85)

0

0

0

0

0

0

16

16

0

0

0

0

16

019.409

233

19.642

15.920503

491.540

13820

18.170

6.845

6.845

5952.777

8146

4.192

0

0

48.849

2.23749.623

240

52.102

2.93200

3.295323137

6.687

1.382

1.382

1921.144

4151

1.754

24.995

24.995

86.920


Sodalizio San patrignano.Aggregato proforma al 31 dicembre 2010.Prospetto delle movimentazioni intervenute nei conti di Patrimonio Netto (importi in migliaia di euro). Allegato 3

Saldo al 31 dicembre 2009

DESTINAzIONE RISULTATO DELL’ESERCIzIO:Copertura perdita mediante utilizzo riserva indivisibile (l. 904)

VARIAzIONI DEL CAPITALE SOCIALE:AumentiDiminuzioni di capitale

ALTRE VARIAzIONI:Incrementi cespitiRiclassifica e riserva di consolidamentoIncrementi/decrementi utili (perdite) portate a nuovo

UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIzIO

SALDO FINALE

descrizione

6

1(1)

6

Capitale sociale

Riserva ind.I. 904

Riserva incrementi

cespitiTotaleRiserva

consolidam.

Riserva app.to

corsicoAltre

riserve

Utili (perdite) a nuovo

Risultato dell’esercizio

13.965

2.455

(101)

16.319

59.995

(3.708)

5.247

61.534

0

101

101

26

26

2.806

2.806

0

159

159

(1.253)

1.253

(3.963)

(3.693)

75.545

0

1(1)

5.2470

159

(3.963)

76.987

Saldo al 31 dicembre 2010

DESTINAzIONE RISULTATO DELL’ESERCIzIO:Copertura perdita mediante utilizzo riserva indivisibile (l. 904)Accantonamento al fondo mutualistico

VARIAzIONI DEL CAPITALE SOCIALE:AumentiDiminuzioni di capitale

ALTRE VARIAzIONI:Incrementi cespitiRiclassifica e riserva di consolidamentoIncrementi/decrementi utili (perdite) portate a nuovo

UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIzIO

SALDO FINALE

descrizione

6

(1)

5

Capitale sociale

Riserva ind.I. 904

Riserva incrementi

cespitiTotaleRiserva

consolidam.

Riserva app.to

corsicoAltre

riserve

Utili (perdite) a nuovo

Risultato dell’esercizio

16.319

122

16.441

61.534

(4.135)

6.705

64.104

101

101

26

26

2.806

2.806

159

50

209

(3.693)

3.693

762

762

76.987

00

0(1)

6.7050

0

(762)

82.930

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vita la cambiano - San Patrignano: comunità di recupero ... · La passione della pasticceria me l’ha tramandata mia ... dico che l’esperienza non è mai troppa e non si smette