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Voci di Cortina - Settembre 2005

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Anno II numero 16 settembre 2005

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Page 1: Voci di Cortina - Settembre 2005

Direttore Responsabile: Gianni Milani

Proprietà: Associazione Comitato Civico Cortina

Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004

Stampa: Tipografia Printhouse snc

Euro 1,40POSTE ITALIANE s.p.a. SPEDIZIONE IN A.P. -70% - D.C.B. BL

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IN DIRITTURA D’ARRIVOIN DIRITTURA D’ARRIVOIN DIRITTURA D’ARRIVOIN DIRITTURA D’ARRIVOIN DIRITTURA D’ARRIVOI LAVORI DI PONTECHIESAI LAVORI DI PONTECHIESAI LAVORI DI PONTECHIESAI LAVORI DI PONTECHIESAI LAVORI DI PONTECHIESAAlla Gis la gestione della Sala CongressiAlla Gis la gestione della Sala CongressiAlla Gis la gestione della Sala CongressiAlla Gis la gestione della Sala CongressiAlla Gis la gestione della Sala Congressimentre le Regole trasferiranno forse lì i museimentre le Regole trasferiranno forse lì i museimentre le Regole trasferiranno forse lì i museimentre le Regole trasferiranno forse lì i museimentre le Regole trasferiranno forse lì i musei

dalla Ciasa de ra Regolesdalla Ciasa de ra Regolesdalla Ciasa de ra Regolesdalla Ciasa de ra Regolesdalla Ciasa de ra Regoles di Carla Pompanin

Periodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualitàPeriodico mensile di vita cittadina, cultura e attualità Anno II numero 16 settembre 2005Anno II numero 16 settembre 2005Anno II numero 16 settembre 2005Anno II numero 16 settembre 2005Anno II numero 16 settembre 2005○

Bilancio estivo di

Cortina, Cultura, Natura

Intervista al ...

senatore De Rigo

Speciale

Scuole

L’artista Enrico

Zardini si racconta

10 12 14 17

Lo stato di salute

del Campanile

Il Centro Polifunzionale diPontechiesa sta prenden-do forma sotto i nostri

occhi.Entro l’estate del 2006 potreb-be essere inaugurato ed atti-vo in tutto il suo complesso.Un obiettivo portato avanticon determinazione, dopoanni di insistenze da parte dimolti operatori turistici sullanecessità, per una stazionedella fama di Cortina, di do-

tarsi di una struttura polifun-zionale, adatta ad ospitarecongressi.Il turismo congressuale, inun’ottica di interventi per ilprolungamento delle stagionituristiche, ha senz’altro unsuo senso.Una località “storica” comeCortina possiede, inoltre, il fa-scino richiesto per richiamarel’attenzione e suscitare l’inte-resse dei congressisti. É per

questo che molte categorieeconomiche puntano sull’in-dotto creato dai congressi,quale importante traino perl’intera economia del paese.Chiaramente, al di là dellavalidità tecnica della struttu-ra, il successo dell’iniziativadipenderà da molteplici fatto-ri, che se ben orchestrati po-tranno far ricredere anche ipiù dubbiosi sulla bontà del-l’investimento.

Non è certo sufficiente, in unsettore in grande espansionema anche di forte concorren-za, avere dalla propria partela fama del luogo e la struttu-ra in sé per ottenere il succes-so sperato.Sarà necessario che sia lagestione, sia i servizi con-nessi (parcheggi , spaziespositivi, …), gli impianti,

ECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASPER RISOLVERE IPER RISOLVERE IPER RISOLVERE IPER RISOLVERE IPER RISOLVERE I MOLTEPLICI MOLTEPLICI MOLTEPLICI MOLTEPLICI MOLTEPLICI PROBLEMI PROBLEMI PROBLEMI PROBLEMI PROBLEMIDEL TRAFFICO DI CORTINADEL TRAFFICO DI CORTINADEL TRAFFICO DI CORTINADEL TRAFFICO DI CORTINADEL TRAFFICO DI CORTINA di Edoardo Pompanin

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Presentato dall’asses-Presentato dall’asses-Presentato dall’asses-Presentato dall’asses-Presentato dall’asses-sore Franceschi allasore Franceschi allasore Franceschi allasore Franceschi allasore Franceschi allastampa (?) il progettostampa (?) il progettostampa (?) il progettostampa (?) il progettostampa (?) il progettodelle strade e dei tun-delle strade e dei tun-delle strade e dei tun-delle strade e dei tun-delle strade e dei tun-nel che – nelle inten-nel che – nelle inten-nel che – nelle inten-nel che – nelle inten-nel che – nelle inten-zioni dell’Ammini-zioni dell’Ammini-zioni dell’Ammini-zioni dell’Ammini-zioni dell’Ammini-strazione - dovrebbe-strazione - dovrebbe-strazione - dovrebbe-strazione - dovrebbe-strazione - dovrebbe-ro “liberare il centroro “liberare il centroro “liberare il centroro “liberare il centroro “liberare il centrodi Cortina dal traffi-di Cortina dal traffi-di Cortina dal traffi-di Cortina dal traffi-di Cortina dal traffi-co e dall’inquina-co e dall’inquina-co e dall’inquina-co e dall’inquina-co e dall’inquina-mento ambientalemento ambientalemento ambientalemento ambientalemento ambientaleprodotto dalle stradeprodotto dalle stradeprodotto dalle stradeprodotto dalle stradeprodotto dalle stradestatali”statali”statali”statali”statali”.

Proviamo ad illustrare in unapagina gli interventi progetta-ti dall’Anas per risolvere i pro-blemi del traffico a Cortina.Nessuna interpretazione ogiudizio, dunque. Solo dati efatti ufficiali, riportati in ma-niera semplificata ma precisa.

Abbiamo un sacco di tempoper commentare; c’è invecepochissimo tempo (il terminescade il 14 settembre) per in-viare al Ministero per i Beni ele Attività Culturali e alla Re-gione, le proprie osservazio-ni scritte sui possibili effetti

del progetto (vedi box e fac-simile nelle pagine interne).

Non si capisce perché la no-stra Amministrazione Comu-nale non abbia inteso avvisa-re per tempo i cittadini di que-sta importante possibilità ditutela, nonostante le sollecita-zioni alla “condivisione” delprogetto …

QUALI SONOQUALI SONOQUALI SONOQUALI SONOQUALI SONOI PROBLEMI CHEI PROBLEMI CHEI PROBLEMI CHEI PROBLEMI CHEI PROBLEMI CHESI VOGLIONO RISOLVERESI VOGLIONO RISOLVERESI VOGLIONO RISOLVERESI VOGLIONO RISOLVERESI VOGLIONO RISOLVEREIl traffico di Cortina è distri-buito su tre com-

ponenti:a)a)a)a)a) c’è il traffico di attraversa-mento del paese (Zuel-Fiamese viceversa), problematico so-prattutto per la notevole per-centuale di mezzi pesanti;b)b)b)b)b) c’è il traffico di penetrazio-ne, cioè quello prodotto da chivuole arrivare in centro diCortina e punta a parcheggia-re vicino al campanile;c)c)c)c)c) c’è il traffico di spostamentointerno, ovvero lo scambio fraun’area comunale e un’altra.

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

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22222 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

le soluzioni tecnologiche e lestrutture alberghiere e commer-ciali (perché se i negozi conti-nueranno a restare chiusi, saràdifficile rendere appetibile lostruscio nel famoso Corso Ita-lia in novembre), si dimostrinoall’altezza, per far sì che il con-gressista non si limiti a “transi-tare” a Cortina per il congressoma prolunghi la sua visita, ma-gari con la famiglia al seguito,sfruttando appieno di quanto illuogo può offrire.Oltre alla visibilità sui mezzid’informazione, infatti, ciò chein molti si aspettano dal Cen-tro Congressi è che la sua atti-vità porti più lavoro a tutte lecategorie economiche.A questo punto resta da consi-derare con attenzione la tipo-logia di turismo congressuale acui si vorrà dare spazio.Infatti in questi contesti alta-mente specializzati e di non fa-cile gestione spesso gli organiz-zatori si vedono costretti ad af-fidarsi ad agenzie che fornisco-no il pacchetto “congresso chia-vi in mano”.A dire, cioè, che l’organizzazio-ne del congresso arriva da “fuo-ri” con un proprio pacchetto diservizi (catering, stand esposi-tivi con possibilità di acquisto,convenzioni per i pernottamen-ti con famose catene alberghie-re), utilizzando del posto ospi-

IN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI PONTECHIESAIN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI PONTECHIESAIN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI PONTECHIESAIN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI PONTECHIESAIN DIRITTURA D’ARRIVO I LAVORI DI PONTECHIESA

CONTINUA DA PAG. 1

COSA SONO I PROGRAMMI INTERREG?Sono programmi sviluppati dalla Commissione Europea che si propongono di soste-

nere le collaborazioni fra paesi transfrontalieri. Gli stessi prevedono contributi a livello

comunitario, finanziati con fondi messi a disposizione sia dagli stati membri che dalle

regioni. La gestione dei finanziamenti inizialmente faceva capo a Bruxelles, mentre

già dal programma Interreg II, la gestione è stata affidata alle regioni competenti per

territorio. I programmi che interessano il Comune di Cortina fanno riferimento al

confine italo-austriaco.

INTERREG IIIl programma all’interno del quale sono state eseguiti gli interventi riguardanti i musei

ed i percorsi della Grande Guerra del Falzarego-Cinque Torri-Lagazuoi.

INTERREG IIIa ITA-AUS 2000-2006Il programma prevede il finanziamento degli interventi ammessi a contributo fino ad un

massimo del 70% dei costi se ente pubblico e del 50% se ente privato (es. Regole).Con Interreg IIIa sono stati eseguiti gli interventi relativi a due progetti riguardanti

Cortina:

1- Cortina Senza Confini, che comprende le attività del centro polifunzionale di

Pontechiesa, le collaborazioni con il Parco degli Alti Tauri e altre attività collaterali.

2 - Cortina Estate Senza Confini, che prevede manifestazioni culturali e musicali,

in collaborazione con i Comuni di Dobbiaco e Lienz.

tante solo ilnome di richia-mo, la strutturacongressuale e iparcheggi.Il t u r i s m ocongressuale“mordi e fug-gi”, per usareun’espressionetanto inflazio-nata parlandodi altri settorituristici, è in-fatti una realtàdel momento.L ’ a m m i n i -strazione comunale avrà co-munque modo di precisare ipropri indirizzi sugli obiettiviritenuti prioritari, al momentodell’affidamento dell’incaricoalla GIS, a cui sembra ormaicerto verrà affidata la gestionedella sala congressi.

LA STORIALA STORIALA STORIALA STORIALA STORIACome si diceva, dopo anni ilprogetto si è concretizzato, gra-zie alle sinergie messe in cam-po dal Comune e dalle Regoled’Ampezzo. Di primario spro-ne è stato senz’altro l’opportu-nità di attingere ai fondi euro-pei messi a disposizione con ilprogramma Interreg IIIa ITA-AUS 2000-2006.

L’operazione è così costruita:Le Regole d’Ampezzo mettonoa disposizione l’edificio dell’exsegheria e del magazzino diPontechiesa e i terreni circostan-ti e donano al Comune il pro-getto per la realizzazione delCentro Polifunzionale, a firmadell’arch. Valentina Bernardi,risultata vincitrice del concor-so di idee, indetto appunto dal-le Regole (con un costo a caricodelle Regole di circa 250.000euro comprensivo della direzio-ne lavori).Il Comune si incarica di prov-vedere alla realizzazione delCentro e pubblica il bando digara per la trasformazione del-l’ex segheria di Pontechiesa, perun importo lavori di oltre 4 mi-lioni di euro. Affida i lavori al-l’Associazione Temporanea diImprese lombarde IM.E.CO.SpA e GTI srl, per un importodi • 5.160.684, comprese lesomme a disposizione dell’Am-ministrazione.Il Comune finanzia l’opera (at-traverso la quale potrà attivarele destinazioni previste dal pro-gramma Interreg per la collabo-razione fra terre di confine),attingendo ai fondi europei perun importo pari, alla dataodierna, a circa il 44% del co-sto complessivo, e mediante fon-di propri per la differenza, de-rivante in massima parte dallavendita del negozio Bredo.

LA PROPRIETA’LA PROPRIETA’LA PROPRIETA’LA PROPRIETA’LA PROPRIETA’E LA GESTIONEE LA GESTIONEE LA GESTIONEE LA GESTIONEE LA GESTIONEE’ evidente che la questione del-la proprietà dell’edificio non è

di secondaria im-portanza e meritauna nota a parte.Le Regole d’Am-pezzo cedono la di-sponibilità dei localiper 35 anni (più treper l’esecuzione deilavori) al Comunedi Cortina d’Am-pezzo. La disponi-bilità della struttu-ra per questo peri-odo di tempo è sta-to ritenuta con-grua, per motivare

un investimento cosìingente da parte del Comune,su un bene non di proprietà,senza che vi si possano riscon-trare i termini dell’indebito ar-ricchimento da parte del terzoproprietario (Regole).Negli accordi iniziali, il Comu-ne concede a titolo gratuito lagestione di circa 1.000 mq. (cor-rispondenti a metà del primopiano, l’intero secondo piano el’intero ultimo piano, oltre adalcuni vani accessori) alle Rego-le. In questa maniera l’ente re-goliero può soddisfare uno de-gli obiettivi principali che si eraposto nell’affrontare l’operazio-ne, e cioè trasferire in questanuova struttura i musei oraospitati nella Ciasa de ra Rego-les. Può creare così un vero eproprio polo museale nellazona di Pontechiesa: il pianoprevede il trasferimento delmuseo etnografico (nell’edificioex-segheria più vicino al Boitealla cui ristrutturazione le Re-gole stavano già provvedendoin proprio – attraverso un fi-nanziamento ottenuto dal Par-co) e del museo paleontologicoZardini e della Galleria Rimol-di nell’edificio grande dell’ex-magazzino.

PRO E CONTROPRO E CONTROPRO E CONTROPRO E CONTROPRO E CONTROIl trasferimento permetterebbealle Regole di affittare gli spaziresisi disponibili in Ciasa de raRegoles – in una zona altamen-te appetibile sia per uffici che pernegozi – ricavandone una fontedi reddito costante importanteper il sostentamento dell’Enteanche negli anni avvenire.D’altra parte le Regole hanno

IL MAGAZZINO DI PONTECHIESA PRIMA DELLA DEMOLIZIONE

FOTO: ARCHIVIO REGOLE

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33333Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

I COSTI(ELENCO CHE NON POSSIAMO ASSICURARE COMPLETO)

3.590.236 euro è l’importo lavori (con un ribasso d’asta del 10,89% sull’importo di proget-

to) dell’associazione temporanea fra le imprese IM.E.CO SpA di Molteno (LC) e GTI

srl di Brembate (BG) risultata aggiudicataria della gara, per un costo complessivo,

comprensivo delle somme a disposizione dell’amministrazione di 5.160.684 euro

210.000 euro è il costo della perizia di variante per opere di sostegno dello scavo appro-

vata con deliberazione della giunta comunale 94 del 12.09.03

85.000 euro corrispondono alla somma stanziata nel PEG 2005 (Piano Esecutivo di Ge-stione) per le competenze dell’ing. Sanvido – quale responsabile unico del procedi-

mento

250.000 euro per acquisto arredi

120.000 euro per il risanamento della Vizza di San Rocco da destinare a discarica inerti per

il cantiere di Pontechiesa (arredi e vizza finanziate mediante applicazione dell’avanzo

di amministrazione deliberato dal Consiglio Comunale del 18/07/03) [in realtà il mate-

riale non è stato messo dietro alla Vizza di San Rocco, ma sul sito della ex-discarica

di Socol, di proprietà regoliera, a titolo gratuito]

Somme per opere complementari da appaltare nei prossimi mesi:

150.000 euro circa per le pareti mobili divisorie (per permettere all’occorrenza la creazione

di 3 sale distinte).

150.000 euro circa per apparati scenici.

rinunciato al magazzino, inuna zona centrale del paese, eal piccolo laboratorio che sonostati trasferiti a Fiames. Finchéle Regole non avranno realizza-to il capannone in cui svolgerequeste attività (in località Socol),dovranno pagare l’affitto deimagazzini di Fiames.Al termine dei 38 anni le Rego-le, a meno di imprevisti, entre-ranno nella disponibilità dell’in-tero fabbricato (compresa laSala Congressi) e si ritroveran-no un volume (rispetto alla ex-segheria) di 2.500 mc in più(2.200 mc. previsti nella sche-da originale del Piano Regola-tore, con un aumento a 2.500mc. intervenuto con una succes-siva decisione del ConsiglioComunale).

LLLLLA POSIZIONEA POSIZIONEA POSIZIONEA POSIZIONEA POSIZIONEDELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLEDELLE REGOLEAbbiamo incontrato l’ing. Al-berto Lancedelli – Presidentedelle Regole - il quale si è di-chiarato soddisfatto di comestanno andando i lavori. LeRegole vengono informate del-le eventuali varianti di proget-to e degli eventuali maggiorioneri che si dovessero manife-stare in corso d’opera, e in qua-

lità di ente proprietario dellastruttura ha voce in capitolo alriguardo. Per il momento – af-ferma - non vi sono stati impre-visti di rilevanza e tutto staprocedendo secondo i pro-grammi. I tempi per la conse-gna dell’opera e la conseguen-te apertura al pubblico (rispet-tivamente fissati per fine mar-zo 2006 e fine giugno 2006)dovrebbero essere rispettati ecosì ci viene confermato anchedal Comune attraverso ladott.ssa Ferrari – Responsabi-le del Progetto “Cortina SenzaConfini”.

Le disponibilità economichedelle Regole – ricorda – nonavrebbero mai permesso nem-meno la ristrutturazione del-l’immobile che è stato demoli-to, mentre attraverso questaoperazione si è potuto realiz-zare un’opera importante perla comunità. Le Regole hannoottenuto, inoltre, la gestionedegli spazi, corrispondenti acirca 2 piani e mezzo, nei qua-li a brevissimo dovrebbero ve-nir trasferiti i musei.E ciò pare una contropartitacongrua, visto che ne benefice-rà dando nuovo lustro ai mu-sei e facendo “rendere” econo-micamente di più i locali diCiasa de ra Regoles.

C’è solo un piccolo neo, cheandrà chiarito a breve con ilComune: pare infatti che peresigenze di gestione emerse giàdai primi contatti della GIS conle agenzie specializzate nell’or-ganizzazione di congressi, sa-rebbe opportuno che il Comu-ne avesse la disponibilità di ul-teriori spazi da riservare a mo-stre, dimostrazioni, sfilate, ca-tering, ecc., cioè a tutte quelleattività satellite dei congressi,che renderebbero più appetibi-

le la struttura.Resta pertanto dadefinire dove re-perire questi loca-li (il primo piano,quello già desti-nato al museo?) ea quali condizio-ni. Questa even-tualità potrebbemandare a mon-te la possibilità ditrasferire tutti imusei a Ponte-chiesa e il conse-

guente affitto dei locali di Cor-so Italia e perciò sarà necessa-rio vagliarla con particolare at-tenzione visto che, in tal caso,la convenienza per le Regoleverrebbe meno: avrebbero ri-nunciato al loro magazzino ealla nuova sede per i musei sen-za avere nulla in cambio, eavendo speso 250 mila euro diprogetti e direzione lavori.

Se si vorranno aprire i museientro la prossima estate, il tem-po per definire questi partico-lari è agli sgoccioli.

Carla Pompanin

COS’È IL PATRIMONIO ANTICO

Il terreno su cui sorge il complesso polifunzionale di Pontechiesaappartiene al patrimonio antico delle Regole ed è per questo motivoinalienabile. L’ente regoliero non può pertanto venderlo (per leggeregionale) sebbene per motivi tecnici nel contratto con il Comune èstata inclusa la clausola del diritto di prelazione a favore del Comu-ne, a parità di prezzo, nel caso di futura vendita della struttura.

IL CENTRO CONGRESSI DURANTE I LAVORI

PONTECHIESA AL RAGGIUNGIMENTO DEL COLMO

FOTO: SISTO MENARDI

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44444 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

ECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASECCO IL PROGETTO STUDIATO DALL’ANASPER RISOLVERE PER RISOLVERE PER RISOLVERE PER RISOLVERE PER RISOLVERE I I I I I PROBLEMI DEL TRAFFICO DI CORTINAPROBLEMI DEL TRAFFICO DI CORTINAPROBLEMI DEL TRAFFICO DI CORTINAPROBLEMI DEL TRAFFICO DI CORTINAPROBLEMI DEL TRAFFICO DI CORTINA

CON QUALE INTERVENTOCON QUALE INTERVENTOCON QUALE INTERVENTOCON QUALE INTERVENTOCON QUALE INTERVENTOSI PENSA DI RISOLVERLISI PENSA DI RISOLVERLISI PENSA DI RISOLVERLISI PENSA DI RISOLVERLISI PENSA DI RISOLVERLI

Lo studio dell’Anas proponeuna soluzione per il traffico dia) attraversamento e quello dib) penetrazione.

Descriviamo.

1) il traffico di attraversamen-traffico di attraversamen-traffico di attraversamen-traffico di attraversamen-traffico di attraversamen-tototototo viene dirottato in due tunnelchiamati galleria Zuel e galle-ria Meleres.Il primo tunnel (Galleria Zuel)s’imbocca lungo il rettilineo checollega Acquabona a Zuel e sulversante del Monte Faloria, pas-sando poco sotto Fraina, si sbu-ca poco sotto l’incrocio di viadelle Guide Alpine - Doneà econ un viadotto ci si porta nel-la zona di “Convento”.Si prosegue poi imboccando unsecondo tunnel che parte dallosvincolo citato ed esce, senzaalcuna interruzione, a Brite deVal per una lunghezza di 3.817metri (Galleria Meleres – inquanto segue interrato il trac-ciato della stradina di Melerese prosegue attraverso Gilardone Cadin di Sopra fino quasi aFiames).In pratica si entra nel tunnel aZuel (o a Fiames) e si attraver-sa il paese con un tracciato qua-si completamente in galleria.Il disegno dell’Anas traccia an-che un tunnel che comincia aFiames e finisce sotto l’abitatodi Alverà. L’assessore France-schi ha comunque assicuratoche non è conveniente e nonverrà fatto (risparmiando an-

CONTINUA DA PAG.1che sui costi). Lo tralasciamoperciò dall’analisi, sebbene ilprogetto preliminare lo riporticon, tra l’altro, una galleria chepassa sotto il “picheto” di Pie-rosà (da cui prende presumibil-mente il nome “Piè Rosa”) peruna lunghezza di 2.590 metri.

2) il traffico di penetrazionetraffico di penetrazionetraffico di penetrazionetraffico di penetrazionetraffico di penetrazioneviene “risolto” in questo modo.Per rendere efficace la soluzio-ne del traffico di penetrazione,il progetto parte dal presuppo-sto che nella zona dello Svin-colo posto a Convento l’Ammi-nistrazione comunale (o chi peressa) provveda a costruire ungrande parcheggio “scambiato-re”. Dal parcheggio deve par-tire una specie di metropolita-na leggera che porti la gentefino al centro di Cortina. Que-sto grande parcheggio serveanche per la sosta delle autodegli sciatori che vorranno re-carsi nella zona delle Tofane odel Faloria. E’ previsto infattiche sempre da Convento par-tano le funivie.

Nel progetto Anas è previstauna “sola” strada-bretella checollega la S.R. 48 che scende dalpasso Falzarego con il citatosvincolo posto a “Convento”(svincolo Cortina sud). La stra-da parte dal ponte Corona, pro-segue sulla destra del Boite per200 metri, passa a sinistra delfiume tramite un ponte che sbu-ca in una galleria che passa sot-to i “Tennis Apollonio”, attra-versa con viadotto il Bigontinae sotto la zona Revisana (caser-ma dei Vigili del Fuoco) segueparallela a via Guide Alpine fino

all’innesto nello Svincolo.

Poi un ennesimo tunnel(corto, però, solo 395,14metri) parte dallo Svin-colo e passa sotto laRiva, sbucando all’in-circa all’altezza dell’ho-tel Lajadira; si proseguecon una nuova stradafino ad un’altra roton-da all’incrocio con lastrada che scende dal-l’hotel Miramonti; il re-sto del tracciato verso

Zuel rimane quello attuale.

Per chiudere diciamo che il traf-fico intorno al centro dovrebbedunque essere ridimensionatoperché gli sciatori e i turisti ar-riveranno dal Cadore per par-cheggiare nel “multipiano”; dalparcheggio potranno prenderele funivie o la metro leggera peril centro. Dal Falzarego dovreb-be scendere meno traffico inquanto i parcheggi degli im-pianti non hanno più ragioned’essere.

Va infine chiarito che il par-cheggio multipiano e la metro-politana leggera non sono com-presi né nel progetto Anas nénel preventivo dei 400 milionidi euro; queste opere vanno fi-nanziate a parte, così come gliimpianti funiviari.Nei documenti Cipe è comun-que previsto che le opere via-rie siano da co-finanziare conl’intervento privato (in soldo-ni: essendo strade, non vedia-mo altra scelta che il ticket dipedaggio).

GLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVIGLI OBIETTIVI

Il progetto rientra nel Program-ma governativo di infrastruttu-re strategiche e fa parte di undisegno più ampio chiamato“corridoio 5” (cioè le grandi li-nee di traffico tracciate a livelloeuropeo). Lasciamo perdere inquesta sede l’analisi della con-sistenza dei flussi che verrannodirottati su questi corridoi (mache per forza interesserannoanche Cortina, a questo punto),per segnare solo gli obiettivi ri-feriti al “progetto Cortina”:

. dirottare il traffico dalle duestrade principali (Statale 51 diAlemagna e Regionale 48-Fal-zarego) per decongestionare laviabilità urbana;. adeguare la viabilità ai cre-scenti flussi di traffico;. migliorare le condizioni di in-quinamento ambientale;. favorire la realizzazione delprogetto Sim2006 (progetto“Franceschi”: parcheggio-me-tro-funivia).

DICHIARAZIONIDICHIARAZIONIDICHIARAZIONIDICHIARAZIONIDICHIARAZIONIDELL’ASSESSORE FRANCE-DELL’ASSESSORE FRANCE-DELL’ASSESSORE FRANCE-DELL’ASSESSORE FRANCE-DELL’ASSESSORE FRANCE-SCHI RILASCIATE DURAN-SCHI RILASCIATE DURAN-SCHI RILASCIATE DURAN-SCHI RILASCIATE DURAN-SCHI RILASCIATE DURAN-TE L’INCONTRO CON LATE L’INCONTRO CON LATE L’INCONTRO CON LATE L’INCONTRO CON LATE L’INCONTRO CON LASTAMPASTAMPASTAMPASTAMPASTAMPA

I) Prioritaria è la bretella che col-lega la 48 (Falzarego) con loSvincolo di Convento;II) Ogni stralcio è compatibilecon obiettivi più limitati, a garan-zia del caso in cui non si potes-se finanziare l’intera opera;III) Il progetto Anas prevede an-che un tunnel da Fiames (Britede Val) ad Alverà ma non verràfatto perché non c’è un rapportocosti-benefici che giustifichi lafattibilità;IV) Il progetto deve essere con-diviso dalla popolazione; è pos-sibile indire un referendum, nelcaso ci fosse la necessità;V) Viviamo in un paesaggio dimontagna più bello del mondo,da tutelare;VI) Vanno tenute presenti le ne-cessità di tutto il comprensorio(il Cadore, ndr);VII) Per tempi, inizio lavori, pros-sime scadenze: “Del doman nonv’è certezza”.

PER CHIUDEREPER CHIUDEREPER CHIUDEREPER CHIUDEREPER CHIUDERE

“Voci di Cortina” intende infor-mare il cittadino in manieracompleta, affinché chiunquedisponga dei dati per maturareda sé un’opinione serena e con-sapevole.Le scelte graveranno sul futurodel paese in maniera pesante; ècorretto che il cittadino s’infor-mi bene: se non altro perchémette in gioco il proprio patri-monio (non solo ambientale!: seè vero che eventuali interventi“impattanti” fanno perdere va-lore anche agli immobili. Pen-siamo ad esempio che a nessu-no faccia piacere trovarsi unviadotto davanti casa o i pro-pri terreni espropriati).

E’ poi corretto fare presente cheesiste un progetto completo perla linea ferroviaria Calalzo-Dobbiaco, che costa come il pro-getto Anas e che è altrettantodegno di considerazione e didibattito.

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Oppure pochi conoscono il pro-getto dell’ottobre 2003 che gia-ce in Comune. Con 4,5 milionidi euro permette di sistemarevia Lungoboite per farci passa-re il traffico pesante, così daconsentire un’ipotesi di chiusu-ra di via Cesare Battisti in tem-pi ragionevoli.Il giornale darà conto di tutto.

Edoardo Pompanin

LEGENDA TAVOLE ESTRATTEDALLA DOCUMENTAZIONE VIA

1. Punto da cui è stata scattatala foto n. 1, in direzione ovest

2. Punto da cui è stata scattatala foto n. 2, in direzione nord

3. Torrente Boite e i 3 viadotti(attraversamenti sopra iltorrente)

4. Caserma Vigili del Fuoco(loc. Revisana)

5. Torrente Bigontina nei pressidell’attraversamento conviadotto per l’ingresso ingalleria verso del raccordocon la S.R. 48

A. Rotatoria all’altezza del-l’odierno incrocio dell’HotelMiramonti

n.b. i numeri della legenda sono

stati inseriti sulle tavole dalla

redazione

ALCUNE IMMAGINI PER “VEDERE”ALCUNE IMMAGINI PER “VEDERE”ALCUNE IMMAGINI PER “VEDERE”ALCUNE IMMAGINI PER “VEDERE”ALCUNE IMMAGINI PER “VEDERE”LO SVINCOLO CORTINA SUDLO SVINCOLO CORTINA SUDLO SVINCOLO CORTINA SUDLO SVINCOLO CORTINA SUDLO SVINCOLO CORTINA SUDIN LOCALITIN LOCALITIN LOCALITIN LOCALITIN LOCALITÀÀÀÀÀ CONVENTO E PARAGGI CONVENTO E PARAGGI CONVENTO E PARAGGI CONVENTO E PARAGGI CONVENTO E PARAGGI

FOTO 2: ZONA CONVENTO VISTA CON ANGOLAZIONE VERSO NORD

FOTO 1: ZONA CONVENTO DOVE È PREVISTO LO SVINCOLO SUD

A CHI E QUANDOPRESENTARE

LE OSSERVAZIONI

In data 21 luglio 2005 è apparso (rispetti-vamente a pagina 8 del quotidiano La Re-pubblica e a pagina 5 del Gazzettino –Sezione Esteri) un avviso al pubblico conil quale la Direzione Centrale Programma-zione e Progettazione dell’’ANAS SpAcomunica la presentazione, alla RegioneVeneto e al Ministero per i Beni e le Attivi-tà Culturali, della richiesta di compatibilitàambientale per il progetto preliminare re-lativo alla SS 51 d’Alemagna - Variante al-l’abitato di Cortina d’Ampezzo - Lotto I ecompletamento e quindi l’avvio del proce-dimento di approvazione del progetto condata 27/07/2005 – data questa anche dideposito degli elaborati presso la Regionedel Veneto.L’Anas nell’avviso comunica anche che aisensi dell’art. 16 della Legge della Regio-ne del Veneto 10/1999, chiunque vogliafornire elementi conoscitivi e valutativi con-cernenti possibili effetti dell’intervento me-desimo può presentare, in forma scritta,osservazioni sull’opera.Il termine è fissato in 50 giorni dalladata del 27/07/2005 e scade pertanto il15/09/2005.I cittadini interessati possono quindi pre-sentare le proprie osservazioni scrivendoagli indirizzi citati dall’ANAS nell’avviso ecioè:

MINISTERO PER I BENIE LE ATTIVITÀ CULTURALIDirezione Generaleper i Beni Architettonici ed il PaesaggioServizio IV – Paesaggio – Settore tutelaVia di San Michele, 2200153 ROMA (RM)

REGIONE VENETODirezione RegionaleTutela dell’Ambiente – Servizio V.I.A.Calle Priuli – Cannaregio, 9930121 VENEZIA (VE)

Presso la sala del Consiglio Comunale diCortina sono esposti alcuni degli elaboratiche compongono il progetto preliminare elo studio di impatto ambientale.

PRINCIPALE NORMATIVADI RIFERIMENTO

- Art. 7 L. 241/1990 esuccessive modifiche eintegrazioni

- D.P.R. 12/04/1996

- Legge Regione Veneton. 10 del 26/03/1999

- D.Legislativo n. 190 del20/08/2002

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66666 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

DALL’ALLEGATO 4 ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’ANASDALL’ALLEGATO 4 ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’ANASDALL’ALLEGATO 4 ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’ANASDALL’ALLEGATO 4 ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’ANASDALL’ALLEGATO 4 ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE DELL’ANASIN VISIONE IN SALA CONSILIARE A CORTINA DAL 30 AGOSTOIN VISIONE IN SALA CONSILIARE A CORTINA DAL 30 AGOSTOIN VISIONE IN SALA CONSILIARE A CORTINA DAL 30 AGOSTOIN VISIONE IN SALA CONSILIARE A CORTINA DAL 30 AGOSTOIN VISIONE IN SALA CONSILIARE A CORTINA DAL 30 AGOSTO

A FIANCO SCHEMA

RIASSUNTIVO DEGLI

INTERVENTI A CURA

DELLA REDAZIONE

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77777Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

FAC-SIMILERACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO

Spett.leMINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALIDirezione Generale per i Beni Architettonici ed il Paesag-gioServizio IV – Paesaggio – Settore tutelaVia di San Michele, 2200153 ROMA (RM)

Spett.leREGIONE VENETODirezione Regionale Tutela dell’Ambiente – Servizio V.I.A.Calle Priuli – Cannaregio, 9930121 VENEZIA (VE)

OGGETTO: OSSERVAZIONI SUL PROGETTO PRELIMINARE DELL’ANAS DENOMINATOSS51 DI ALEMAGNA – VARIANTE ALL’ABITATO DI CORTINA D’AMPEZZOLOTTO I E COMPLETAMENTO

Il/la sottoscritto/a _____________________________________________________, nato/a a_____________________, il __/__/___, residente a ______________________ (___), in via___________________________________, a seguito dell’avviso al pubblico a cura della Direzione Cen-trale Programmazione e Progettazione dell’ANAS SpA, firma del Direttore Centrale ing. Massimo Averardi,che porta per oggetto: “SS 51 “Alemagna” Variante all’abitato di Cortina d’Ampezzo Lotto I e completamento– Progetto preliminare e Studio di Impatto Ambientale – Richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale,pubblicato il 21 luglio 2005 sul Gazzettino a pagina 5 e su Repubblica a pagina 8, con cui si comunica l’avviodel procedimento di approvazione del progetto dal giorno di deposito indicato nella data del 27/07/2005presso gli uffici competenti degli Enti in indirizzo, presenta le seguenti

O S S E R V A Z I O N I

________________________________firma

Data, ___/___/______

Allo scopo allega inoltre:(a titolo esemplificativo: foto, articoli, memorie, ecc.)

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88888 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

IL CAMPANILE CADE A PEZZI?IL CAMPANILE CADE A PEZZI?IL CAMPANILE CADE A PEZZI?IL CAMPANILE CADE A PEZZI?IL CAMPANILE CADE A PEZZI? di Renzo Colli

Il campanile è una costruzio-ne stabile, ben piantata enon sta certo per crollare.

Tuttavia il suo manto esternosta subendo l’inevitabile usuradel tempo e degli agenti atmo-sferici.

I fatti dell’estate 2005I fatti dell’estate 2005I fatti dell’estate 2005I fatti dell’estate 2005I fatti dell’estate 2005Una mattina, una signora por-ta in canonica una pietra lun-ga una ventina di centimetritrovata alla base del campa-nile.Vengono eseguite delle ricer-che per capire la provenienzadi detta pietra.Dopo qualche giorno vieneappurato che si tratta di unpezzo del cornicione che cor-re alla sommità della cellacampanaria, del lato verso sudche si affaccia su piazza Ve-nezia.Subito viene interpellato l’in-gegner Arturo Busetto di Por-denone, il quale nella secon-da metà degli anni novantaaveva diretto i lavori relatividi manutenzione del campa-nile tra cui la sistemazionedella cella campanaria e ave-va già monitorato la situazio-ne esterna dello stesso.Viene deciso di affidare allaNaturalpe – ditta di Faedis(UD) – l’incarico di un nuovosopralluogo, dal quale è risul-tato un aggravamento del de-grado già a suo tempo consta-tato.A rischio caduta, oltre a mol-teplici piccoli pezzi di pietra sututta la superficie, vi sono pez-zi di discrete dimensioni so-prattutto nelle guglie sopra lacella campanaria, nel cornicio-

ne sotto la stessa e negli archie cornici della medesima.La situazione più grave si ri-scontra nel pinnacolo sud cherisulta fessurato orizzontal-mente su più piani e su tutti isuoi quattro lati.Ulteriori vibrazioni e scossonipotrebbero provocarne il crollo.Per questo viene deciso di so-spendere il suono delle cam-pane e di provvedere a un im-mediato e urgente lavoro dimessa in sicurezza provveden-do ad avvolgere il pinnacolocon un sistema di reti, per trat-tenere singole parti che potreb-bero staccarsi, e nell’imbrigliar-lo con una struttura in tubi in-nocenti, al fine di ancorarlosaldamente al campanile.Tale attività si è potuta esegui-re visto il periodo (settimanasuccessiva a ferragosto) graziealla disponibilità del signorMarzolla, responsabile delladitta Naturalpe specialista inqueste attività, di due guidealpine e di due dipendenti del-la Gis.

Gli interventi previsti il pros-Gli interventi previsti il pros-Gli interventi previsti il pros-Gli interventi previsti il pros-Gli interventi previsti il pros-simo annosimo annosimo annosimo annosimo annoIn settembre verrà eseguito ilcompletamento della protezio-ne del pinnacolo sud che ver-rà rinchiuso in un “sarcofa-go”, e di seguito si attiverà laprogettazione e relative auto-rizzazioni dell’ormai indila-zionabile opera di restauro erisanamento conservativo delcampanile.Questa attività prevede: il con-solidamento delle parti di unacerta dimensione che rischianodi cadere e il restauro di quelle

mancanti;la rimo-zione del-le parti dipietra chesi stacca-no e chenon pos-sono esse-re recupe-rate: le la-cune chesi vengo-

no a formare saranno riempi-te con appositi prodotti.Inoltre si lavorerà per il con-solidamento delle fessurazio-ni e il riempimento delle mi-crofessure al fine di limitareal massimo la penetrazionedell’acqua piovana o delghiaccio.Al termine di tutto si prov-vederà ad applicare un pro-dotto consolidante-protettivoe nella parte interna verràeseguita la sistemazione del-le parti in legno.Il lavoro richiederà l’installa-zione di un ponteggio suiquattro lati del campanile eandrà eseguito in una stagio-ne favorevole, per cui si an-drà alla primavera-estate delprossimo anno.Nel frattempo si attiverannoi canali disponibili nella ricer-ca dei finanziamenti pubbli-ci e privati necessari.Una stima precisa dell’im-porto necessario non è anco-ra stata eseguita, bisogna at-tendere il progetto, da calco-li approssimativi la spesa do-vrebbe aggirarsi 250–300mila euro.

MODELLO DEL CAMPANILEESEGUITO DAFEDERICO POLATO

Riportiamo due suggestive immagi-ni fotografiche del modello del cam-panile di Cortina d’Ampezzo esegui-to tra il 2001 e il 2003 da FedericoPolato.

È alto un metro e mezzo, in scala1:50È interamente costruito in legno, do-tato di impianto elettrico di illumina-zione a 12 V, viene illuminato trami-te ben 49 lampadine.

Il lavoro, ora in mostra nelle vetrinedell’ufficio urbanistica – di fianco al-l’ingresso del Municipio, ha richiestocirca 3.000 ore di paziente lavoro.

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99999Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

IL NOSTRO CAMPANILEIL NOSTRO CAMPANILEIL NOSTRO CAMPANILEIL NOSTRO CAMPANILEIL NOSTRO CAMPANILE di Evaldo Gaspari

“Ampezzani, gente di grandeimpegno, campane rotte e cam-panile di legno”; questa la fra-se che ironicamente i cadorinipronunciavano più di un seco-lo e mezzo fa.Già perché il vecchio campani-le in muratura che al suono del-le campane perdeva i pezzi, losi era dovuto demolire, e perfare sentire alla gente il suonodei sacri bronzi, era stata rea-lizzata provvisoriamente da-vanti alla chiesa un’intelaiatu-ra di legno atta a sostenere lecampane.Il nuovo campanile progettatodall’architetto Bergmann diVienna e la cui esecuzione la-vori venne affidata a SilvestroFranceschi “Tete Dane”; per di-mensioni e bellezza risultò taleda fare letteralmente ammuto-

lire i cadorini.La costruzione richiese il disbo-scamento della “Viza deNoulù”, quello splendido boscoche si estendeva da Acquabo-na a Dogana, sia per la grandequantità di legname necessarioall’edificazione, sia per reperi-re con la vendita dei tronchi,una parte delle risorse per talegravoso impegno.A seguito di questo totale tagliodegli alberi si ebbe in Cadore unpeggioramento del clima, nelsenso che le correnti fredde pro-venienti da nord, non più osta-colate dal bosco preesistente,influirono sulle coltivazioni.Il granoturco che prima cresce-va anche a San Vito, dopo que-sto intervento, poté essere col-tivato soltanto da Valle di Ca-dore in giù.

La mancata disponibili-tà di questo importantealimento, sicuramentenella gente di San Vito,Borca e Vodo avrà au-mentato l’astio verso gli

“ampezane todesche” e qual-cuno di questi, di animo catti-vello, avrà pensato: non avetepiù granoturco? “Bon màsapòco”. Ben vi sta, così impara-te a prenderci in giro con cam-pane rotte e campanile di le-gno !Oggi, quello che è diventato unpo’ il simbolo di Cortina sta per-dendo qualche pezzo e lo si èdovuto transennare; speriamonon sia necessario convocare unnuovo Consiglio Comunale perdecidere se il prossimo lo si do-vrà fare in muratura o pietraviva come ai tempi del DecanoRudiferia.Gli esperti asseriscono che lapietra dolomitica impiegata perla costruzione tende a sfaldar-si, come succede ogni tanto sullenostre montagne, fenomeno del

tutto naturale, personalmenteperò sono convinto che in que-sta faccenda c’entri l’anima diTete Dane, uomo di grande in-gegno e che tra le altre realiz-zazioni, seppe dirigere i lavo-ri di costruzione del campani-le in maniera perfetta per queitempi.Ad opera ultimata, l’ammini-strazione comunale si era pro-nunciata, come atto di dovero-sa riconoscenza, ad erigergli unmonumento al fine che i poste-ri lo potessero degnamente ri-cordare.Quell’amministrazione se nescordò, come tutte quelle cheseguirono fino ai giorni nostri.Questa volta Tete Dane deveveramente avere persa la pa-zienza ed ora, dopo 150 anni,avrà dato incarico agli spiritimaligni di installarsi nei puntipiù friabili del manufatto e ini-ziarne la demolizione.Uomini di poca fede e di man-cate promesse; io ve l’ho dato eadesso ve lo tolgo.

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COME IL TIROLO COMBATTECOME IL TIROLO COMBATTECOME IL TIROLO COMBATTECOME IL TIROLO COMBATTECOME IL TIROLO COMBATTEIL COLLEZIONISMO DI CASEIL COLLEZIONISMO DI CASEIL COLLEZIONISMO DI CASEIL COLLEZIONISMO DI CASEIL COLLEZIONISMO DI CASE

Tempo fa mi è capitato trale mani un quotidianoaustriaco, anzi tirolese: il

“Tiroler Tageszeitung”.Vi ho trovato una notizia mol-to singolare che riguardava ilMaso “Tragstäthof” presso Ki-tzbühel. Da un controllo è in-fatti emerso che il proprietario,appartenente ad una famigliadi industriali bavaresi, non vi ri-siedeva stabilmente come inve-ce egli aveva dichiarato di vo-ler fare nell’atto di acquisto.Di conseguenza l’atto è statoannullato ed il Maso, con tutti iterreni di pertinenza, messo al-l’asta dall’Autorità preposta,chiamata “Grundverkehr-sbehörde”.Così ho scoperto una normamolto interessante. In tutto ilTirolo infatti, quello rimasto inAustria ben inteso, in caso dicompravendita di appartamen-ti o case, in cui sia possibile abi-tare tutto l’anno, il nuovo ac-quirente deve IMPEGNARSIAD ABITARLO STABILMEN-TE, dichiarando di NON usar-

lo come abitazione per il tempolibero, pena la decadenza dallaproprietà e procedimento diesproprio.Di fatto questa norma impedi-sce a chiunque di acquistare nelTirolo una seconda casa e valeper tutti: Tirolesi, Austriaci,Europei e non. Punto e basta.Immediato il pensiero a Corti-na d’Ampezzo ed il confrontocon la nostra realtà. E a quellaregoliera, la cui proprietà pri-vata, vincolata, inalienabile eindivisibile è rimasta esclusa dal“mercato globale”, dalla specu-lazione, dagli investimenti fore-sti e dal “collezionismo” di casetanto in voga a Cortina. Dallefrazioni abitate in su si vedonomolto bene i risultati, indubbia-mente positivi per l’ambiente.

Così ho capito finalmente per-ché a Kitzbühel ci sono solo unpaio di agenzie immobiliarimentre Cortina d’Ampezzo neha una ventina.Ho capito perché in tutte le lo-calità turistiche del Tirolo qua-

si ogni casa è un Gasthof o unGarni o una Pension o un Apar-tements, mentre da noi abbon-dano, con tendenza all’aumen-to, le case quasi sempre chiusee la popolazione stabile dimi-nuisce.Ora mi è chiaro l’attaccamentodei Tirolesi alla loro terra, allastoria, alle tradizioni e alla cul-tura. Esse non sono in vendita,o meglio: nessuno può compe-rarle!! Salvo chi decide di inse-diarvisi stabilmente, oppure rie-sca a trovare una casa libera dadetto vincolo per effetto del pia-no regolatore.Nota bene però: ciascun Comu-ne può destinare al massimol’8% delle case presenti sul ter-ritorio come “acquistabili” danon residenti. Idem per le nuo-ve costruzioni. Da un’altra fon-te ho saputo che in certi Canto-ni della Svizzera, per ottenereil permesso di affittare un ap-partamento a turisti bisognaprima dimostrare di averne giàdato in affitto un altro ad unafamiglia del luogo, in modo da

tutelare innanzitutto gli interes-si sociali della collettività e poiquelli privati.Per finire. Vi sarà certamentecapitato di ascoltare, magariper caso, Radio Gherdëina,un’emittente privata della ValGardena, che trasmette in ladi-no, italiano e tedesco, spessomescolando con indifferenza letre parlate. Nei loro annuncieconomici ci sono spesso offer-te di appartamenti da dare inlocazione, anche per più anni,a FAMIGLIE DEL POSTO. Ave-te letto bene, a famiglie del po-sto. Si tratta di appartamenti,di proprietà anche privata, gra-vati da speciali convenzioni,che perciò non possono essereabitati, nemmeno temporanea-mente, da turisti.Anche nei Piani Regolatori diCortina d’Ampezzo sono pre-visti, da decenni, vincoli simili,per la ristrutturazione o il recu-pero di toulàs, di edifici artigia-nali o a destinazione turistica.Con la differenza però, che inAmpezzo, non ho mai avuto lafortuna di incontrare qualcunoCOSTRETTO a cercare inquili-ni DEL LUOGO a cui dare ap-partamenti in affitto.

Sisto Menardi Diornista

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1010101010 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

L � I N T E R V I S T A . . .

nome:WALTER DE RIGO 

età�:73 ANNI

titolo di studio:GEOMETRA

professione:IMPRENDITORE

incarico ricoperto:SENATORE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

altri incarichi:PRESIDENTE ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI

DI BELLUNO DAL 2000 AL 2001hobby e passioni:

SCI E BRIDGElibro sul comodino:

NESSUNO,LEGGE SOLO I QUOTIDIANI

IL SENATOREWALTER DE RIGORICOPRE INOLTRELE CARICHE DI:

MEMBRO DEL GRUPPO FORZA

ITALIA DAL 30 MAGGIO 2001

MEMBRO DELLA 10A COMMIS-SIONE PERMANENTE (INDUSTRIA,COMMERCIO, TURISMO) DAL

22 GIUGNO 2001

MEMBRO DELLA COMMISSIONE DI

INCHIESTA SUGLI INFORTUNI SUL

LAVORO DAL 12 MAGGIO 2005

. . . ALL’IMPRENDITORE WALTER DE RIGOALL’IMPRENDITORE WALTER DE RIGOALL’IMPRENDITORE WALTER DE RIGOALL’IMPRENDITORE WALTER DE RIGOALL’IMPRENDITORE WALTER DE RIGOSenatore della Repubblica Italiana Senatore della Repubblica Italiana Senatore della Repubblica Italiana Senatore della Repubblica Italiana Senatore della Repubblica Italiana di Marina Menardi

Walter De Rigo, nato aSanto Stefano di Ca-dore e cresciuto a

San Nicolò in Comelico, arrivòa Cortina all’età di 26 anni, inoccasione di un appalto nel set-tore dell’edilizia. Visto il poten-ziale di lavoro della conca nelperiodo successivo alle Olimpi-adi, decise di trasferirsi con lafamiglia, dopodiché lo raggiun-se il fratello Ennio. Insieme co-stituirono l’Impresa edile F.lli DeRigo, tutt’oggi in attività sottola guida del figlio Roberto, chefu il trampolino di lancio di unacarriera economica di grandesuccesso, che spazia dai frigo-riferi industriali (Surfrigo) allaproduzione di occhiali (Dierre).Persona schietta, diretta, im-prenditore vissuto sempre aimargini della politica, nel 2001,decide di candidarsi per il Se-nato nella lista di Forza Italia econquista il seggio con il42.77% dei voti.

Senatore De Rigo, cos’è che l’ha spin-Senatore De Rigo, cos’è che l’ha spin-Senatore De Rigo, cos’è che l’ha spin-Senatore De Rigo, cos’è che l’ha spin-Senatore De Rigo, cos’è che l’ha spin-to, dopo una vita dedicata all’impren-to, dopo una vita dedicata all’impren-to, dopo una vita dedicata all’impren-to, dopo una vita dedicata all’impren-to, dopo una vita dedicata all’impren-ditoria e a digiuno di cariche politi-ditoria e a digiuno di cariche politi-ditoria e a digiuno di cariche politi-ditoria e a digiuno di cariche politi-ditoria e a digiuno di cariche politi-che, a scendere in campo come par-che, a scendere in campo come par-che, a scendere in campo come par-che, a scendere in campo come par-che, a scendere in campo come par-lamentare della nostra Repubblica?lamentare della nostra Repubblica?lamentare della nostra Repubblica?lamentare della nostra Repubblica?lamentare della nostra Repubblica?Tra il 2000 e il 2001 ero presidentedell’Associazione Industriali di Bel-luno, e ad un certo punto sono ve-nuti degli amici e dei politici a pro-pormi di candidarmi come senato-re, incarico che io assolutamentenon m’immaginavo di poter fare.

Queste persone hanno insistito, e io,anche per ambizione, con il consen-so dei miei colleghi e in particolaredell’allora vice presidente e attualepresidente dell’Assindustria di Bel-luno, Bortoluzzi, mi sono dimessodal mio incarico e mi sono candida-to al Senato. Ho partecipato perso-nalmente alla campagna elettorale,il mio rivale era un professore dellesinistre di Verona, sono riuscito avincere con un divario di 15-20milavoti e così ho cominciato la mia av-ventura di politico.

L’attività di uomo politico è come seL’attività di uomo politico è come seL’attività di uomo politico è come seL’attività di uomo politico è come seL’attività di uomo politico è come sel’aspettava?l’aspettava?l’aspettava?l’aspettava?l’aspettava?Ho visto il Senato diverso da comeme lo immaginavo, e ora Le spiego ilperché. Con la riforma del Titolo Vdella Costituzione sono state intro-dotte maggiori competenze alle regio-ni; al Senato e alla Camera è rimastoil compito di legiferare, non di dispor-re di altre cose. Per questo il senatoreo il deputato non possono essere pre-senti in maniera forte per il proprioterritorio, come invece mi aspettavo.Noi facciamo le leggi, le risorse finan-ziarie vengono ripartite in proporzio-ne a tutte le regioni, le quali poi ledistribuiscono nei diversi comuni. Inpassato, l’influenza del governo cen-trale sulla vita economica degli entilocali era maggiore.

Sta parlando della riforma del Tito-Sta parlando della riforma del Tito-Sta parlando della riforma del Tito-Sta parlando della riforma del Tito-Sta parlando della riforma del Tito-lo V introdotta dal governo della si-lo V introdotta dal governo della si-lo V introdotta dal governo della si-lo V introdotta dal governo della si-lo V introdotta dal governo della si-nistra?nistra?nistra?nistra?nistra?Esattamente, riforma che noi in que-sta legislatura abbiamo consolida-to, dando competenze specifichealle regioni nel campo della pubbli-

ca istruzione, polizia locale e sani-tà. A queste tre deleghe noi del Nordci aspettiamo che ne venga aggiun-ta una quarta: la delega fiscale, inmodo che gli introiti delle tasse del-le nostre regioni rimangano qui esiano le nostre regioni a mandarle aRoma anziché viceversa.

Quindi il senatore ha meno potere diQuindi il senatore ha meno potere diQuindi il senatore ha meno potere diQuindi il senatore ha meno potere diQuindi il senatore ha meno potere diquanto si aspettava?quanto si aspettava?quanto si aspettava?quanto si aspettava?quanto si aspettava?Per quanto riguarda interventi spe-cifici per il proprio territorio, sicura-mente.

In qualità di parlamentare però LeiIn qualità di parlamentare però LeiIn qualità di parlamentare però LeiIn qualità di parlamentare però LeiIn qualità di parlamentare però Leipuò farsi promotore di leggi che age-può farsi promotore di leggi che age-può farsi promotore di leggi che age-può farsi promotore di leggi che age-può farsi promotore di leggi che age-volino le nostre zone…volino le nostre zone…volino le nostre zone…volino le nostre zone…volino le nostre zone…Certamente, infatti io sono relatoredella legge sulla sicurezza nella pra-tica dello sci approvata su mia pro-posta direttamente dalla Commis-sione industria, commercio, turi-smo, (Legge 24 dicembre 2003,n.363), e della legge sulla tutela delsimbolo olimpico in relazione allosvolgimento dei Giochi invernali diTorino 2006, (Legge 17 agosto 2005,n.167) per evitarne l’uso da parte diterzi e averne l’esclusiva per la ven-dita e la pubblicità.

Lei, assieme all’onorevole Paniz, haLei, assieme all’onorevole Paniz, haLei, assieme all’onorevole Paniz, haLei, assieme all’onorevole Paniz, haLei, assieme all’onorevole Paniz, hasempre sostenuto il proseguimentosempre sostenuto il proseguimentosempre sostenuto il proseguimentosempre sostenuto il proseguimentosempre sostenuto il proseguimentodella A27 fino a Tai, decisione chedella A27 fino a Tai, decisione chedella A27 fino a Tai, decisione chedella A27 fino a Tai, decisione chedella A27 fino a Tai, decisione cheperò incontra molti dissensi sia di nu-però incontra molti dissensi sia di nu-però incontra molti dissensi sia di nu-però incontra molti dissensi sia di nu-però incontra molti dissensi sia di nu-merosi abitanti del Cadore, sia dimerosi abitanti del Cadore, sia dimerosi abitanti del Cadore, sia dimerosi abitanti del Cadore, sia dimerosi abitanti del Cadore, sia dipersone autorevoli ed esperte in ma-persone autorevoli ed esperte in ma-persone autorevoli ed esperte in ma-persone autorevoli ed esperte in ma-persone autorevoli ed esperte in ma-teria (Sindaci, ambientalisti, e altri),teria (Sindaci, ambientalisti, e altri),teria (Sindaci, ambientalisti, e altri),teria (Sindaci, ambientalisti, e altri),teria (Sindaci, ambientalisti, e altri),in particolare per l’aumento del traf-in particolare per l’aumento del traf-in particolare per l’aumento del traf-in particolare per l’aumento del traf-in particolare per l’aumento del traf-fico e dell’inquinamento atmosferi-fico e dell’inquinamento atmosferi-fico e dell’inquinamento atmosferi-fico e dell’inquinamento atmosferi-fico e dell’inquinamento atmosferi-co e acustico . Quali argomentazio-co e acustico . Quali argomentazio-co e acustico . Quali argomentazio-co e acustico . Quali argomentazio-co e acustico . Quali argomentazio-ni porta a sostegno di questa idea?ni porta a sostegno di questa idea?ni porta a sostegno di questa idea?ni porta a sostegno di questa idea?ni porta a sostegno di questa idea?

Ho sempre sostenuto, anche quan-do ero presidente degli industriali,che la strada dovesse essere fattalungo un percorso dritto, un prolun-gamento della A27 fino a Tai, oppu-re una superstrada a pagamento,come avviene in certi tratti stradaliin Austria, visto che lo Stato ha po-chi soldi. Un’opera fatta seguendodei criteri che diano vantaggi e nonsconvenienze, quindi innanzituttoche non rechi danno all’ambiente.Da Tai il mio progetto prevedevadue belle strade, una per il Comeli-co, l’altra per Cortina, in modo dafavorire gli accessi dall’Austria afavore anche del turismo. Io ritene-vo che questa fosse la soluzione piùrazionale. Questa idea è stata boc-ciata, e, in seguito ad un accordofatto nel 2004 tra il presidente dellaregione Veneto, Galan e il presiden-te del Friuli Venezia Giulia, Illy inpresenza del ministro Lunardi, si èdeciso di arrivare fino a Macchiettoper poi girare verso il Friuli, attra-verso un tunnel che sbucherà a For-ni di Sotto e un successivo collega-mento con l’A23. Un’operazione li-mitativa, secondo il mio parere, co-munque ben venga anche questa so-luzione, sempre meglio che non fareniente. In Cadore molte persone era-no contrarie perché pensavano chevenisse storpiato l’ambiente. Nondimentichiamo che abbiamo anchela fortuna di avere Bortolo Mainar-di quale commissario straordinariodell’Anas, il quale sicuramente ope-rerà per il bene della nostra regione.

E il problema del traffico e dell’ in-E il problema del traffico e dell’ in-E il problema del traffico e dell’ in-E il problema del traffico e dell’ in-E il problema del traffico e dell’ in-quinamento?quinamento?quinamento?quinamento?quinamento?

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1111111111Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

MAGLIETTE PERSONALIZZATE E GADGETS

di Claudia Alverà - Majon 41 - Cortina - Cell. 339 7092609

Si evita tutto il Cadore, la strada vain galleria, quindi non ci sarà né in-quinamento né disturbo dell’am-biente

Cosa succede però verso Cortina?Cosa succede però verso Cortina?Cosa succede però verso Cortina?Cosa succede però verso Cortina?Cosa succede però verso Cortina?Ipotizzando che il traffico principa-le vada verso il Friuli, in particolarequello delle merci, anche verso Cor-tina il passaggio dei mezzi dovreb-be diminuire.

Perché, invece del trasporto su gom-Perché, invece del trasporto su gom-Perché, invece del trasporto su gom-Perché, invece del trasporto su gom-Perché, invece del trasporto su gom-ma, legato anche al consumo di pe-ma, legato anche al consumo di pe-ma, legato anche al consumo di pe-ma, legato anche al consumo di pe-ma, legato anche al consumo di pe-trolio dal prezzo sempre più caro etrolio dal prezzo sempre più caro etrolio dal prezzo sempre più caro etrolio dal prezzo sempre più caro etrolio dal prezzo sempre più caro eoggi causa di guerre, non potenziareoggi causa di guerre, non potenziareoggi causa di guerre, non potenziareoggi causa di guerre, non potenziareoggi causa di guerre, non potenziarequello su rotaia, più economico e piùquello su rotaia, più economico e piùquello su rotaia, più economico e piùquello su rotaia, più economico e piùquello su rotaia, più economico e piùpulito?pulito?pulito?pulito?pulito?Vorrei risponderLe a questa doman-da in qualità di imprenditore: il tra-sporto con il treno potrà costaremeno, però è più difficile e non ab-biamo infrastrutture tali da poter ac-contentare la nostra industria. Sedevo trasportare un frigorifero in In-ghilterra, per fare un esempio, con iltreno so quando parte ma non soquando arriva né come arriva, se locarico su un Tir oggi a Trichiana soche domani arriva a Manchester. For-se sarà più costoso, però sicuramen-te più efficiente: la velocità ripaga.

Rimaniamo in tema della politicaRimaniamo in tema della politicaRimaniamo in tema della politicaRimaniamo in tema della politicaRimaniamo in tema della politicanazionale, in particolare della poli-nazionale, in particolare della poli-nazionale, in particolare della poli-nazionale, in particolare della poli-nazionale, in particolare della poli-tica dei prezzi: perché in Italia costatica dei prezzi: perché in Italia costatica dei prezzi: perché in Italia costatica dei prezzi: perché in Italia costatica dei prezzi: perché in Italia costatutto di più? Energia elettrica, gas,tutto di più? Energia elettrica, gas,tutto di più? Energia elettrica, gas,tutto di più? Energia elettrica, gas,tutto di più? Energia elettrica, gas,gasolio, benzina, generi alimentari,gasolio, benzina, generi alimentari,gasolio, benzina, generi alimentari,gasolio, benzina, generi alimentari,gasolio, benzina, generi alimentari,farmaci, latte in polvere (fino a pochifarmaci, latte in polvere (fino a pochifarmaci, latte in polvere (fino a pochifarmaci, latte in polvere (fino a pochifarmaci, latte in polvere (fino a pochimesi fa), persino le vacanze, che que-mesi fa), persino le vacanze, che que-mesi fa), persino le vacanze, che que-mesi fa), persino le vacanze, che que-mesi fa), persino le vacanze, che que-st’anno hanno visto il 20% degli ita-st’anno hanno visto il 20% degli ita-st’anno hanno visto il 20% degli ita-st’anno hanno visto il 20% degli ita-st’anno hanno visto il 20% degli ita-liani preferire la Spagna, la Grecia,liani preferire la Spagna, la Grecia,liani preferire la Spagna, la Grecia,liani preferire la Spagna, la Grecia,liani preferire la Spagna, la Grecia,la Croazia?la Croazia?la Croazia?la Croazia?la Croazia?All’elenco aggiungerei anche il co-sto del lavoro dipendente. Non èfacile rispondere alla domanda. Evi-dentemente lo Stato italiano si trovaa sostenere spese molto elevate. Fac-ciamo un esempio: la burocrazia. Perl’Italia è un costo elevato, ma buro-crazia significa anche persone chelavorano e portano a casa lo stipen-dio. Ridurre le spese non è così sem-plice. Sono prezzi dello Stato, e loStato ci guadagna, e tutti noi contri-buiamo a sostenere le sue spese.

La leadership di Berlusconi è in di-La leadership di Berlusconi è in di-La leadership di Berlusconi è in di-La leadership di Berlusconi è in di-La leadership di Berlusconi è in di-scussione alle prossime elezioni?scussione alle prossime elezioni?scussione alle prossime elezioni?scussione alle prossime elezioni?scussione alle prossime elezioni?Ci sono quelli che lo vogliono sosti-tuire, e quelli che non lo voglionosostituire. Secondo il mio parere, sein questi 9 mesi rimanenti Berlusco-ni riesce a dare qualche impulso al-l’economia, io ritengo che la sua li-nea possa ancora vincere. Io dicoche Berlusconi in questi quattro anniha fatto quello che poteva, ha fattomolte leggi chiamate “salva Berlu-sconi” dalle quali forse potrà trarredei vantaggi, che io personalmentenon conosco, che però servono a tut-ti i cittadini, e comunque ha fattomolte cose importanti.

Per esempio?Per esempio?Per esempio?Per esempio?Per esempio?Per esempio ha tolto del tutto la tas-sa di successione, già fatto parzial-mente dal governo di sinistra, evi-tando i pericoli derivanti da falsevendite degli immobili; ha fatto rien-trare molti capitali dall’estero: conl’imposta del 2% sul rientro dei ca-pitali si stima che lo Stato abbia in-cassato circa 130mila miliardi.

E quella di Prodi?E quella di Prodi?E quella di Prodi?E quella di Prodi?E quella di Prodi?Sicuramente Prodi dopo le primarieconsoliderà la sua leadership nellesinistre, e sotto la sua guida sarà piùfacile per le sinistre unirsi anzichéfrazionarsi.

Passiamo ora alla politica locale.Passiamo ora alla politica locale.Passiamo ora alla politica locale.Passiamo ora alla politica locale.Passiamo ora alla politica locale.Cosa pensa del progetto della nuovaCosa pensa del progetto della nuovaCosa pensa del progetto della nuovaCosa pensa del progetto della nuovaCosa pensa del progetto della nuovatangenziale di Cortina, recentemen-tangenziale di Cortina, recentemen-tangenziale di Cortina, recentemen-tangenziale di Cortina, recentemen-tangenziale di Cortina, recentemen-te approvato dall’ANAS, che preve-te approvato dall’ANAS, che preve-te approvato dall’ANAS, che preve-te approvato dall’ANAS, che preve-te approvato dall’ANAS, che preve-de un tracciato di 11.350m di cuide un tracciato di 11.350m di cuide un tracciato di 11.350m di cuide un tracciato di 11.350m di cuide un tracciato di 11.350m di cui9000 in galleria, del costo di 441 mi-9000 in galleria, del costo di 441 mi-9000 in galleria, del costo di 441 mi-9000 in galleria, del costo di 441 mi-9000 in galleria, del costo di 441 mi-lioni di euro? Si farà? Potrà ciò esse-lioni di euro? Si farà? Potrà ciò esse-lioni di euro? Si farà? Potrà ciò esse-lioni di euro? Si farà? Potrà ciò esse-lioni di euro? Si farà? Potrà ciò esse-re una soluzione al problema del traf-re una soluzione al problema del traf-re una soluzione al problema del traf-re una soluzione al problema del traf-re una soluzione al problema del traf-fico e delle polveri sottili a Cortina?fico e delle polveri sottili a Cortina?fico e delle polveri sottili a Cortina?fico e delle polveri sottili a Cortina?fico e delle polveri sottili a Cortina?Io penso che sia un successo senzalimiti, se si riesce ad ottenere in real-tà il finanziamento, che tra l’altro ègià stato inserito nelle grandi opere.Per Cortina sarebbe un toccasana,un’opera inimmaginabile da ottene-re per un solo paese. Il governo haritenuto che Cortina, la regina delleDolomiti, meriti un investimento diquesto genere per risolvere numerosiproblemi di traffico e viabilità. Di ciòbisogna dar merito a Paolo France-schi, il quale è riuscito con il mini-stro Lunardi a far inserire questo pro-getto nelle grandi opere per il Nor-dest e a ottenere il finanziamento.

Rimane però il problema del trafficoRimane però il problema del trafficoRimane però il problema del trafficoRimane però il problema del trafficoRimane però il problema del trafficointerno…interno…interno…interno…interno…Eliminando il traffico pesante e dipassaggio, diminuirà anche il traf-fico interno. Se poi si realizzerà ilparcheggio con il people mover, chepermetterebbe di raggiungere il cen-tro a piedi, il traffico interno dimi-nuirebbe nettamente.

E la passante di Zuel?E la passante di Zuel?E la passante di Zuel?E la passante di Zuel?E la passante di Zuel?La passante di Zuel non si fa più,perché il progetto dell’Anas preve-de una galleria che parte dal rettili-neo fra Acquabona e Zuel, gira so-pra il Miramonti ed esce a Coiana;da qui un raccordo esterno scende aConvento, dove dovrebbe sorgere ilparcheggio e iniziare un secondotunnel fino a Brite de Val.

Crede sia giusto da parte dell’Ammi-Crede sia giusto da parte dell’Ammi-Crede sia giusto da parte dell’Ammi-Crede sia giusto da parte dell’Ammi-Crede sia giusto da parte dell’Ammi-nistrazione Comunale concedere anistrazione Comunale concedere anistrazione Comunale concedere anistrazione Comunale concedere anistrazione Comunale concedere aprivati cambi di destinazione d’uso aprivati cambi di destinazione d’uso aprivati cambi di destinazione d’uso aprivati cambi di destinazione d’uso aprivati cambi di destinazione d’uso ascapito di strutture ricettive alber-scapito di strutture ricettive alber-scapito di strutture ricettive alber-scapito di strutture ricettive alber-scapito di strutture ricettive alber-ghiere o di altro tipo che potrebberoghiere o di altro tipo che potrebberoghiere o di altro tipo che potrebberoghiere o di altro tipo che potrebberoghiere o di altro tipo che potrebberofavorire il turismo (v. vari Piruea Ho-favorire il turismo (v. vari Piruea Ho-favorire il turismo (v. vari Piruea Ho-favorire il turismo (v. vari Piruea Ho-favorire il turismo (v. vari Piruea Ho-tel Savoia, Cavallino, Girardi, Ancil-tel Savoia, Cavallino, Girardi, Ancil-tel Savoia, Cavallino, Girardi, Ancil-tel Savoia, Cavallino, Girardi, Ancil-tel Savoia, Cavallino, Girardi, Ancil-lotto, già assegnati, nonché h. Flora,lotto, già assegnati, nonché h. Flora,lotto, già assegnati, nonché h. Flora,lotto, già assegnati, nonché h. Flora,lotto, già assegnati, nonché h. Flora,villa Alessandra, Cà dei Nani, Mar-villa Alessandra, Cà dei Nani, Mar-villa Alessandra, Cà dei Nani, Mar-villa Alessandra, Cà dei Nani, Mar-villa Alessandra, Cà dei Nani, Mar-

marole, Tiziano, ex partenza e arrivomarole, Tiziano, ex partenza e arrivomarole, Tiziano, ex partenza e arrivomarole, Tiziano, ex partenza e arrivomarole, Tiziano, ex partenza e arrivoFunivia Cortina-Pocol)? Ciò non ser-Funivia Cortina-Pocol)? Ciò non ser-Funivia Cortina-Pocol)? Ciò non ser-Funivia Cortina-Pocol)? Ciò non ser-Funivia Cortina-Pocol)? Ciò non ser-virà solamente a incrementare la spe-virà solamente a incrementare la spe-virà solamente a incrementare la spe-virà solamente a incrementare la spe-virà solamente a incrementare la spe-culazione edilizia, visti gli alti valoriculazione edilizia, visti gli alti valoriculazione edilizia, visti gli alti valoriculazione edilizia, visti gli alti valoriculazione edilizia, visti gli alti valoridel mercato immobiliare, lasciandodel mercato immobiliare, lasciandodel mercato immobiliare, lasciandodel mercato immobiliare, lasciandodel mercato immobiliare, lasciandochi ha realmente bisogno di un’abita-chi ha realmente bisogno di un’abita-chi ha realmente bisogno di un’abita-chi ha realmente bisogno di un’abita-chi ha realmente bisogno di un’abita-zione al solo ruolo di spettatore?zione al solo ruolo di spettatore?zione al solo ruolo di spettatore?zione al solo ruolo di spettatore?zione al solo ruolo di spettatore?Il problema del recupero dei grandialberghi è un problema non di pococonto, e da analizzare con serenità.Noi a Cortina abbiamo bisogno dimettere a posto certe strutture ricet-tive, renderle belle e attraenti. L’in-vestimento che ha fatto la societàprivata nell’ Hotel Savoia è enorme,solamente con un Piruea – non en-tro nel merito della trattativa che hafatto il Comune, perché non la cono-sco e comunque è competenza delConsiglio Comunale - si poteva re-cuperare l’albergo. Un albergo comeil Savoia diventa un’attività sociale,non solo privata. Nel vicino AltoAdige gli alberghi sono tutti belli enuovi, grazie anche a sovvenzioniche qui non ci sono. Questa formadi do ut des è un modo per aiutare ilprivato a ristrutturare vecchi edifi-ci, altrimenti la spesa sarebbe trop-po grossa e la struttura verrebbe la-sciata al degrado.

PPPPParliamo dello Stadio: il Comune diarliamo dello Stadio: il Comune diarliamo dello Stadio: il Comune diarliamo dello Stadio: il Comune diarliamo dello Stadio: il Comune diCortina sta spendendo ingenti risor-Cortina sta spendendo ingenti risor-Cortina sta spendendo ingenti risor-Cortina sta spendendo ingenti risor-Cortina sta spendendo ingenti risor-se per la ristrutturazione, mentrese per la ristrutturazione, mentrese per la ristrutturazione, mentrese per la ristrutturazione, mentrese per la ristrutturazione, mentrenon è ancora stato definito il pas-non è ancora stato definito il pas-non è ancora stato definito il pas-non è ancora stato definito il pas-non è ancora stato definito il pas-saggio di proprietà dell’immobilesaggio di proprietà dell’immobilesaggio di proprietà dell’immobilesaggio di proprietà dell’immobilesaggio di proprietà dell’immobiledal Coni al Comune. Lei crede che ladal Coni al Comune. Lei crede che ladal Coni al Comune. Lei crede che ladal Coni al Comune. Lei crede che ladal Coni al Comune. Lei crede che laConi Servizi S.p.a., la società che ge-Coni Servizi S.p.a., la società che ge-Coni Servizi S.p.a., la società che ge-Coni Servizi S.p.a., la società che ge-Coni Servizi S.p.a., la società che ge-stisce la parte commerciale delstisce la parte commerciale delstisce la parte commerciale delstisce la parte commerciale delstisce la parte commerciale delConi, possa chiedere Coni, possa chiedere Coni, possa chiedere Coni, possa chiedere Coni, possa chiedere dei soldi indei soldi indei soldi indei soldi indei soldi incambio della cessione?cambio della cessione?cambio della cessione?cambio della cessione?cambio della cessione?Escludo nella maniera più categori-ca che il Coni pretenda dei soldi perlo stadio. Il Coni dovrebbe essere benfelice che il Comune di Cortina lorimetta a posto e se lo gestisca.

Allora Le riformulo la domanda: LeiAllora Le riformulo la domanda: LeiAllora Le riformulo la domanda: LeiAllora Le riformulo la domanda: LeiAllora Le riformulo la domanda: Leiinvestirebbe tutti quei soldi in uninvestirebbe tutti quei soldi in uninvestirebbe tutti quei soldi in uninvestirebbe tutti quei soldi in uninvestirebbe tutti quei soldi in unbene che non è suo?bene che non è suo?bene che non è suo?bene che non è suo?bene che non è suo?Se si trattasse dello stadio sì. Biso-gna però fare un distinguo: unacosa è il privato che investe a casasua, un’altra è il Comune che inve-ste nello stadio. Lo stadio è un benesociale, un bene di tutti, che sia delConi o del Comune è la stessa cosa.Sarebbe una follia pensare che ilConi, dopo tutti i soldi spesi dalComune per ristrutturare lo stadio,abbia delle pretese economiche. IlConi dovrebbe cederlo al Comune

a titolo gratuito.

Per concludere, una domanda di at-Per concludere, una domanda di at-Per concludere, una domanda di at-Per concludere, una domanda di at-Per concludere, una domanda di at-tualità sulla sua attività di impren-tualità sulla sua attività di impren-tualità sulla sua attività di impren-tualità sulla sua attività di impren-tualità sulla sua attività di impren-ditore: è di questi giorni la notiziaditore: è di questi giorni la notiziaditore: è di questi giorni la notiziaditore: è di questi giorni la notiziaditore: è di questi giorni la notiziache il gruppo De Rigo lascerà la bor-che il gruppo De Rigo lascerà la bor-che il gruppo De Rigo lascerà la bor-che il gruppo De Rigo lascerà la bor-che il gruppo De Rigo lascerà la bor-sa di Wall Street, dove era quotatosa di Wall Street, dove era quotatosa di Wall Street, dove era quotatosa di Wall Street, dove era quotatosa di Wall Street, dove era quotatocon il 20% delle azioni, cercando dicon il 20% delle azioni, cercando dicon il 20% delle azioni, cercando dicon il 20% delle azioni, cercando dicon il 20% delle azioni, cercando diriappropriarsi con un’Opa delle azio-riappropriarsi con un’Opa delle azio-riappropriarsi con un’Opa delle azio-riappropriarsi con un’Opa delle azio-riappropriarsi con un’Opa delle azio-ni ora sul mercato e rientrare in pie-ni ora sul mercato e rientrare in pie-ni ora sul mercato e rientrare in pie-ni ora sul mercato e rientrare in pie-ni ora sul mercato e rientrare in pie-no possesso (100%) dell’azienda.no possesso (100%) dell’azienda.no possesso (100%) dell’azienda.no possesso (100%) dell’azienda.no possesso (100%) dell’azienda.Vuole spiegarci il perché di que-Vuole spiegarci il perché di que-Vuole spiegarci il perché di que-Vuole spiegarci il perché di que-Vuole spiegarci il perché di que-st’operazione?st’operazione?st’operazione?st’operazione?st’operazione?Gestire la borsa a Wall Street è mol-to costoso e laborioso. Abbiamo soloil 20% delle azioni sul mercato, unaquota piccola, non c’è movimento,quindi non c’è convenienza né per iDe Rigo, né per gli azionisti. Abbia-mo lanciato un’Opa offrendo il 25%in più del valore dell’azione, speran-do di riuscire a riacquistarle e ritor-nare proprietari di tutto (i fratelli DeRigo al momento detengono l’80% delcapitale, n.d.r.). L’Opa si chiude il 7settembre e vediamo cosa succede-rà. L’operazione ci viene a costare88 milioni di dollari, ed è coperta daun credito accordato con Banca In-tesa di 90 milioni che contiamo diestinguere in 5 anni.

Quindi la vostra azienda gode diQuindi la vostra azienda gode diQuindi la vostra azienda gode diQuindi la vostra azienda gode diQuindi la vostra azienda gode dibuona salute. Non avete risentitobuona salute. Non avete risentitobuona salute. Non avete risentitobuona salute. Non avete risentitobuona salute. Non avete risentitodella crisi degli occhiali?della crisi degli occhiali?della crisi degli occhiali?della crisi degli occhiali?della crisi degli occhiali?Siamo un po’ al di fuori della crisidelle occhialerie che ha colpito lenostre zone. Il nostro gruppo, infatti,oltre alla produzione, detiene anchela distribuzione internazionale, non-ché i negozi per la vendita al detta-glio: tra Inghilterra e Spagna posse-diamo 650 negozi gestiti direttamen-te da noi. Nel campo della refrigera-zione abbiamo unito i marchi Detroite Surfrigo nella De Rigo Refrigeratione siamo secondi o terzi sul mercato.

Ci esprima con una parola il segretoCi esprima con una parola il segretoCi esprima con una parola il segretoCi esprima con una parola il segretoCi esprima con una parola il segretodel Suo successo.del Suo successo.del Suo successo.del Suo successo.del Suo successo.Costanza, questo è l’aggettivo piùappropriato. Costanza significa te-ner duro quando le cose non vannobene. E’ facile scappare quando labarca fa acqua; io e mio fratello in-vece non abbiamo mai mollato, ilresto è normalità, non serve avereun’intelligenza particolare. Aggiun-gerei un’altra cosa che ritengo im-portante: fare sempre il passo secon-do la gamba, cioè non strafare omontarsi la testa concedendosi lus-si che poi non si riescono a gestire.

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1212121212 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

ENRICO ENRICO ENRICO ENRICO ENRICO CISNETTO RACCONTACISNETTO RACCONTACISNETTO RACCONTACISNETTO RACCONTACISNETTO RACCONTATUTTO TUTTO TUTTO TUTTO TUTTO IL SUO IMPEGNOIL SUO IMPEGNOIL SUO IMPEGNOIL SUO IMPEGNOIL SUO IMPEGNOPER L’ESTATE PER L’ESTATE PER L’ESTATE PER L’ESTATE PER L’ESTATE CORTINESECORTINESECORTINESECORTINESECORTINESE di Nives Milani

Via Bepin 6 - Cortinatel 0436 862462

Cosa c’è dietro la manifestazio-Cosa c’è dietro la manifestazio-Cosa c’è dietro la manifestazio-Cosa c’è dietro la manifestazio-Cosa c’è dietro la manifestazio-ne più importante dell’estate?ne più importante dell’estate?ne più importante dell’estate?ne più importante dell’estate?ne più importante dell’estate?Anche a rischio di peccare disupponenza, faccio un piccoloelenco: uno staff di prim’ordi-ne, la regia di Iole Cisnetto per-fetta e attenta a ogni minimodettaglio, il mio sistema di rela-zioni, la capacità di leggere l’at-tualità e offrirla al pubblico, lacostruzione di un cartellonecome se fosse l’impaginazionedi un news magazine, i rappor-ti con Cortina di Danilo LoMauro e la capacità logisticadella sua AdHoc, la disponibi-lità del sindaco Giacomo Gia-cobbi nel supportarci, unastruttura efficace come il Pala-Volkswagen. Senza dimentica-re gli sponsor: è con i loro quat-trini che questa “macchina”imponente gira, non godiamodi alcun finanziamento pubbli-co. E se non diamo cachet anessuno – visto che la nostrascelta tassativa è di non far pa-gare alcun biglietto d’ingressoal pubblico – è però bene che sisappia che tra ospitalità (e quiun grazie sentito va alla fami-glia Zanchetta del Miramonti ea Giovanni Menardi della Pro-sciutteria LP), trasporto, orga-nizzazione, pubblicità, i costisono enormi. D’altra parte, ba-sta dare un’occhiata ai numeri:a fine agosto, in 32 giorni dimanifestazioni si conteranno 85eventi, con la partecipazione dioltre 200 ospiti. Quanto al pub-blico vedremo, ma sono convin-to che l’affluenza record del-l’anno scorso, circa 40 mila pre-

senze, verrà superata. Confer-mando che “Cortina, Cultura eNatura” è l’appuntamento esti-vo più importante d’Italia. Eche con le nostre manifestazio-ni Cortina ha fatto bingo.

Com’è l’anima organizzatrice,Com’è l’anima organizzatrice,Com’è l’anima organizzatrice,Com’è l’anima organizzatrice,Com’è l’anima organizzatrice,insomma chi è Cisnetto, perchéinsomma chi è Cisnetto, perchéinsomma chi è Cisnetto, perchéinsomma chi è Cisnetto, perchéinsomma chi è Cisnetto, perchélo fai?lo fai?lo fai?lo fai?lo fai?Quando ci sono delle belle gior-nate di sole ed è grande la vo-glia di andare in gita a cammi-nare sulle montagne che amotanto, me lo domando anch’io:“ma chi me l’ha fatto fare?!”. Illavoro che c’è dietro “Cortina,Cultura e Natura” è davverosfiancante, anche perché si con-centra tra giugno e agosto, cioèquando dopo un anno di faticavorresti andartene in vacanza.Ma sarei ipocrita se non dicessiche la soddisfazione è altrettan-to grande. E poi questa iniziati-va s’incastra perfettamente nelmosaico che rappresenta il mioprofilo professionale. Io scrivolibri e faccio l’editorialista pergiornali, periodici, radio e tv,ma anche il conferenziere,l’ideatore di eventi, il profes-sore, gestisco il mio sito(www.enricocisnetto.it) e ilquotidiano on-line(www.terzarepubblica.it) diSocietà Aperta, il movimento diopinione di cui sono fondatoree presidente. Poteva mancarel’organizzazione di un grandeevento politico-culturale?

Quali sono i riscontri in termi-Quali sono i riscontri in termi-Quali sono i riscontri in termi-Quali sono i riscontri in termi-Quali sono i riscontri in termi-ni di immagine?ni di immagine?ni di immagine?ni di immagine?ni di immagine?

Tanti e tutti otti-mi. Sia per “Cor-tina, Cultura eNatura”, sia perme e per miamoglie Iole. Enon si tratta solodi una rassegnastampa altacome una enci-clopedia, ma an-che quel “passa

parola” positivo che è una com-ponente fondamentale del suc-cesso mediatico e non degli in-contri di Cortina. Ed è, questodel ritorno di immagine, uno deitanti “perché lo faccio” per ri-spondere alla domandaprecedente.Unica controindi-cazione: l’invidia. Ma Iole, sag-giamente, dice che è il termo-metro del nostro successo.

Quali sono i problemi organiz-Quali sono i problemi organiz-Quali sono i problemi organiz-Quali sono i problemi organiz-Quali sono i problemi organiz-zativi più pesanti?zativi più pesanti?zativi più pesanti?zativi più pesanti?zativi più pesanti?Bisognerebbe girare la doman-da a Iole e a Danilo Lo Mauro,che onestamente se ne fannocarico più di me. Comunque,distinguerei tra la fase prepara-toria, dove il problema numerouno è la preparazione del car-tellone, un gioco di incastri tratemi e personaggi per i paneldavvero micidiale – si conside-ri che in agosto molti ospiti la-sciano la vacanza per venire danoi, e decidere le date è un ter-no al lotto – e la fase gestionale,dove l’impegno è a far giraretutta la macchina. Se poi qual-che ospite fa pure le bizze daprimadonna....

Qual è il tornaconto per laQual è il tornaconto per laQual è il tornaconto per laQual è il tornaconto per laQual è il tornaconto per la“azienda Cortina”?“azienda Cortina”?“azienda Cortina”?“azienda Cortina”?“azienda Cortina”?Enorme. Oggi il turismo moder-no non può più limitarsi a ven-dere il bel posto, la località dasogno. Deve dare servizi ade-guati, ma soprattutto il valoreaggiunto di un’offerta di diver-timento e svago. In alcune lo-calità, specie di mare, è logicooffrire più che altro il diverti-mento: musica, spettacolo, ri-trovi. In altre, e in montagna inparticolare, conta di più la pre-sentazione di un libro, un dibat-tito, l’incontro con un personag-gio famoso. Credo che noi stia-mo aiutando Cortina a ritrova-re il suo ruolo non solo di regi-na delle Dolomiti, dal punto divista paesaggistico, ma anche dicapitale del mondo che conta,di una élite raffinata che vuole

un’offerta all’altezza del suoruolo e delle sue aspettative.Spero che tutti, a Cortina, locapiscano, perché sarebbe unerrore continuare a dire “tantola gente a Cortina ci viene co-munque”. Una frase che ho sen-tito troppe volte e che vorreinon sentir più. Per amore diCortina, delle sue montagne edella sua gente.

Una curiosità. Ti dicono tuttiUna curiosità. Ti dicono tuttiUna curiosità. Ti dicono tuttiUna curiosità. Ti dicono tuttiUna curiosità. Ti dicono tuttidi sì subito o devi convincernedi sì subito o devi convincernedi sì subito o devi convincernedi sì subito o devi convincernedi sì subito o devi convincernequalcuno sulla bontà della pro-qualcuno sulla bontà della pro-qualcuno sulla bontà della pro-qualcuno sulla bontà della pro-qualcuno sulla bontà della pro-posta, visti i nomi.....posta, visti i nomi.....posta, visti i nomi.....posta, visti i nomi.....posta, visti i nomi.....Questo è il quarto anno che io eIole ci dedichiamo a “Cortina,Cultura e Natura”. Devo direche molto è cambiato: inizial-mente, quattro estati fa – eral’ultima volta dell’hotel Savoia– si fece fatica a convincere per-sino autori di libri poi non cosìimportanti. Si veniva da un pe-riodo di costante calo dell’inte-resse intorno alla rassegna diCortina – dopo i fasti dei tempidi Montanelli, Spadolini e An-dreotti – e vigeva la pessimaabitudine di far decidere gli in-contri alle case editrici. C’eraqualche consulente sbagliato epiù in generale il format era divecchio stampo. Noi abbiamoportato gli sponsor, e con il lorosostegno siamo riusciti a ribal-tare gli equilibri. Ora sono glieditori e i personaggi a chieder-ci di poterci essere. Venire aCortina ai nostri incontri è di-ventato un must. Poi, pur con-servando il filo rosso della pre-sentazione dei libri, abbiamoabolito la pura e semplice pre-sentazione dei volumi, ma neprendiamo spunto per una di-scussione più ampia. E se l’at-tualità bussa alla porta, dei li-bri si può anche fare a meno.Così ora il problema, tra ex pre-sidenti della Repubblica, mini-stri, capi di Stato e leader stra-nieri, personaggi dell’economiae della cultura, dell’arte e dellospettacolo, non è più quello difarsi dire di sì, ma di incastrarebene i vari appuntamenti. Il tut-to sempre all’insegna della mi-sura, della riflessione, dell’equi-librio.

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1313131313Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

PRONTI AL VIA ANCHE I PIPRONTI AL VIA ANCHE I PIPRONTI AL VIA ANCHE I PIPRONTI AL VIA ANCHE I PIPRONTI AL VIA ANCHE I PIÙ Ù Ù Ù Ù PICCOLIPICCOLIPICCOLIPICCOLIPICCOLITesta a testa fra le scuole materne di CortinaTesta a testa fra le scuole materne di CortinaTesta a testa fra le scuole materne di CortinaTesta a testa fra le scuole materne di CortinaTesta a testa fra le scuole materne di Cortina di Stefano Lorenzi

L ’anno scolastico iniziaquesto mese anche per ipiù piccoli, i bambini in

età prescolare che frequentanole scuole materne e l’asilo nido.Due le realtà di Cortina: la sto-rica scuola materna legata allaparrocchia e quella di Zuel.

ASILO PARROCCHIALE:ASILO PARROCCHIALE:ASILO PARROCCHIALE:ASILO PARROCCHIALE:ASILO PARROCCHIALE:L’IMPORTANZA DELLAL’IMPORTANZA DELLAL’IMPORTANZA DELLAL’IMPORTANZA DELLAL’IMPORTANZA DELLATRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONETRADIZIONEL’asilo parrocchiale si regge sulmetodo di insegnamento clas-sico ed è forte di una esperien-za pluridecennale. La struttu-ra è ampia e rinnovata, e garan-tisce l’ospitalità a circa 150 bam-bini. Cucine autonome, serviziomensa, è stato fino a poco tem-po fa la “lunga mano” dellaparrocchia, ma nell’ultimoanno è stata rinnovata anche lafilosofia gestionale, separandodi fatto l’amministrazione del-la scuola materna dalle altreattività parrocchiali, ed equipa-rando la scuola alle altre realtàsimili della regione. L’ispirazio-ne è naturalmente cattolica mal’istituto è aperto a tutti, senzadistinzioni di credo, e il perso-nale viene scelto fra docentiqualificati. Le suore, che untempo formavano il corpo inse-gnanti, e delle quali molti di noiconservano teneri ricordi, sisono col tempo discretamentedefilate, lasciando spazio adinsegnanti laici.Buona affluenza e spazi ade-guati sono un punto di meritodell’istituto, oltre alla sua mag-giore economicità rispetto allascuola materna di Zuel: 1.000euro per l’iscrizione di un bam-bino all’intero anno scolasticoda settembre a giugno, compre-si i pasti (per il secondo figlioiscritto la retta è la metà). Conla sua posizione centrale a Cor-tina, questo costituisce un’otti-ma soluzione per la prima “sco-larizzazione” dei bimbi.Il punto dolente è invece il ca-lendario, molto legato ai ritmiscolastici ministeriali, che lasciaquindi i bambini a casa permolte settimane all’anno: alle-

gria per loro, ma meno per igenitori, soprattutto dove incasa lavorano entrambi. Il cen-tro estivo dei ragazzi (sempreparrocchiale) supplisce comun-que, parzialmente, a questamancanza.

ASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEASSOCIAZIONEASSOCIAZIONE“FACCIAMO UN NIDO”:“FACCIAMO UN NIDO”:“FACCIAMO UN NIDO”:“FACCIAMO UN NIDO”:“FACCIAMO UN NIDO”:UN’EDUCAZIONE DIVERSAUN’EDUCAZIONE DIVERSAUN’EDUCAZIONE DIVERSAUN’EDUCAZIONE DIVERSAUN’EDUCAZIONE DIVERSAL’alternativa è la scuola di Zuel,voluta neanche dieci anni fa daun gruppo di genitori tenaci,che desideravano un modo di-verso di educare i loro figli e che,oltre al servizio di scuola ma-terna, volevano offrire alla gentei servizi di un asilo nido per ipiù piccoli, necessità molto sen-tita dai neo-genitori.Oggi la frequentano circa 70bambini, 45 dei quali alla scuo-la materna e 25 all’asilo nido,oltre ad altri 25 nella scuola ele-mentare annessa.La scuola di Zuel è più piccoladi quella parrocchiale, ma offrecomunque spazi sufficienti peri bambini, in zona molto tran-quilla e con un giardino in cuigiocare. Quello che distingue lascuola di Zuel è innanzitutto lafilosofia dell’insegnamento, ispi-rata al metodo Montessori, at-traverso il quale i ragazzi ven-gono coinvolti in modo moltodiretto e personale nell’espe-rienza di crescita, con maggio-re libertà di esprimere e vederesoddisfatte le loro inclinazioni.Il rapporto con lo spazio dellascuola è diverso da ciò a cui sia-mo abituati: no alle classi chiu-se e ai banchi allineati, no alladivisione dei bambini per età(anche se comunque i piccoli delnido formano una scuola sepa-rata da quella materna).Ciò che attira le famiglie versola scuola di Zuel, oltre al meto-do didattico, è ov-viamente la possi-bilità di un asilonido per i più pic-coli (dai 12 mesi ai3 anni) e un calen-dario che lasciascoperte solo poche

settimane, oltre allenormali giornate difestività: i genitori chelavorano possonoquindi sapere i loro fi-gli “al sicuro” per tut-to il corso dell’anno.Il rapporto numericofra gli insegnanti e ibambini rispetta, inentrambe le scuolematerne, le direttiveministeriali. L’au-mento nel numerodegli iscritti allascuola materna diZuel per il prossimoanno scolastico hasollevato comunquequalche lamentelada parte dei genito-ri, che temono unaminore attenzione sulla qua-lità dell’insegnamento dovutaal numero crescente di ragaz-zi da seguire.Le liste di attesa per l’asilo nidosono lunghissime, tanto che èfrequente l’iscrizione di bambi-ni ancora nella pancia dellamamma.L’aspetto meno incoraggiantedella scuola materna di Zuel è ilprezzo delle rette: 3.500 euroall’anno per undici mesi (chiusotre settimane in giugno), pasticompresi, e una quota di circa2.200 euro per ogni figlio in più.L’entusiasmo del gruppo di ge-nitori che gestisce le tre scuole– l’Associazione Facciamo unNido – vorrebbe poter offrire airagazzi spazi più adeguati, ne-cessità ostacolate per ora dairapporti fra il Comune e i pro-prietari del fabbricato (ex Isti-tuto Antonelli): sembra che, unavolta risolte le questioni urba-nistiche dello stabile, ci saràmaggiore disponibilità ancheper la scuola.

Entrambi gli istituti, comunque,lamentano difficoltà di bilancio,dovute ad una componente dispese fisse irrinunciabili, e allenecessità di adeguare l’offertae i locali alle normative di sicu-rezza e agli standard odierni.Ed entrambe le scuole sottoline-ano poi il bisogno di più atten-zione – economica, ma non solo– da parte del Comune, il qualesembra abbastanza tiepido neiconfronti delle scuole d’infan-zia, e che potrebbe contribuirein modo più attivo a questo set-tore indispensabile della socie-tà locale.L’investimento non è comun-que solo economico: i primianni di vita sono di estremaimportanza per lo sviluppodella persona, e quindi occor-re che le strutture scolastichesiano adeguate al caso, sia nel-l’ambiente che offrono ai bam-bini, sia nella capacità degliinsegnanti di rispondere e sti-molare la crescita delle futuregenerazioni.

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1414141414 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

SCUOLE, COSA CAMBIA DA SETTEMBRESCUOLE, COSA CAMBIA DA SETTEMBRESCUOLE, COSA CAMBIA DA SETTEMBRESCUOLE, COSA CAMBIA DA SETTEMBRESCUOLE, COSA CAMBIA DA SETTEMBREI nuovi dirigenti, i lavori, i programmi.I nuovi dirigenti, i lavori, i programmi.I nuovi dirigenti, i lavori, i programmi.I nuovi dirigenti, i lavori, i programmi.I nuovi dirigenti, i lavori, i programmi.Radiografia degli istituti della Conca Radiografia degli istituti della Conca Radiografia degli istituti della Conca Radiografia degli istituti della Conca Radiografia degli istituti della Conca di Francesco Chiamulera

Il rientro si avvicina per glistudenti delle nostre scuole.I primi a partire saranno, il

12 settembre, i 25 bambini del-la scuola elementare di Zuel acui seguiranno i ragazzi dellesuperiori, il 14 di settembre,mentre per lunedì 19 è fissatol’inizio delle lezioni nelle ele-mentari e medie. Le novità sonotante; la più rilevante è che en-trambi i poli che raggruppanole scuole della Val Boite cambia-no preside. O meglio, Dirigentescolastico, come vogliono le re-gole del politically correct (che,tra l’altro, impongono anche“operatori scolastici” o “perso-nale ATA” per i cari vecchi bi-delli). Tutto è pronto, o quasi,per il passaggio delle consegne;ecco la situazione nel dettaglio.

L’ Istituto ComprensivoIstituto ComprensivoIstituto ComprensivoIstituto ComprensivoIstituto Comprensivo riuni-sce la scuola elementare di Cor-tina e la media storicamenteintitolata a Rinaldo Zardini, ol-tre alle medie di San Vito e alleelementari di Vodo e Cibiana.La prof. Maria Giovanna Deme-nego lascia l’incarico di presi-de, e a succederle è chiamataGiovanna Calderoni, finora di-rigente dell’Istituto comprensi-vo di Santo Stefano, una scuo-la più piccola della nostra main fondo piuttosto simile. Moltiinsegnanti delle nostre scuole la

conoscono già, perché neglianni scorsi è stata direttrice di-dattica della scuola primaria diCortina.

Le quasi venticinque maestredelle elementarielementarielementarielementarielementari insegnerannoin un edificio del tutto rinnova-to rispetto agli anni scorsi, coni lavori di abbassamento dei sof-fitti («ci volevano, prima la vocerimbombava e spesso fare lezio-ne era faticoso») e di messa anorma dell’edificio – dove ilvano scale è stato separato daicorridoi con pareti tagliafuoco– che si sono protratti per buo-na parte dell’estate. Tanto chequalcuno si è chiesto se non fos-se meglio buttarlo giù e basta, ilcasermone giallo che fa bellamostra di sé fin da quando sisvolta alla curva di Cojana. Leiscrizioni alla scuola primaria sisono da tempo stabilizzate tra i50 e i 60 alunni all’anno (que-st’anno 51), anche se per il set-tembre 2006 già ci si prepara adaccogliere gli 80 e passa bimbidella generazione del 2000, chehanno segnato un’eccezione ri-levante tra i nati di questi anni.Come inciderà sui nuovi alun-ni la Riforma Moratti, fannofatica a capirlo persino le mae-stre: «non abbiamo ancora leidee chiare», spiegano. «Forsea breve si avrà l’introduzionedel “portfolio” dell’alunno, undocumento che sostituirebbe lepagelle contenendo una serie divalutazioni rinnovate mensil-mente anziché ogni quadrime-stre». Lo studente se lo porte-rebbe dietro per tutta la sua car-riera scolastica, coi vantaggi e irischi che questo può compor-tare. Certo è che se cambianole strutture scolastiche cambia-no anche gli alunni. «Qualcu-no si porta il cellulare in classe,magari anche all’insaputa deigenitori. E mica solo i più gran-di, ne sono suonati anche tra ibambini di sette anni, in secon-da» racconta una maestra, cheammette: «ogni anno è più dif-

ficile mantenere la loro attenzio-ne, si stufano subito».Alle mediemediemediemediemedie si conferma l’inver-sione di rapporti già verificata-si l’anno scorso, con la scuolamedia annessa all’Istituto d’Ar-te che inaugura l’anno con dueclassi (in tutto circa 35 alunni),mentre solo una, di una venti-na di alunni, sarà la prima del-la scuola media Zardini, cosìcome la seconda. Entrambe lescuole non si salvano dalla ge-nerale precarietà degli inse-gnanti; inoltre, da quest’annosia il prof. Lacedelli che il prof.Borsani, storici docenti dellemedie Zardini, saranno allemedie d’arte. Certo è che si co-mincia a pensare se non sareb-be più logica una riunificazio-ne delle scuole (in perenne com-petizione), a cui guardano confavore anche molti degli stessiinsegnanti. «Quanto hannosenso due istituti analoghi in unpaese piccolo come il nostro?»,si chiede una professoressa, cheperò teme anche la perdita del-la possibilità di scelta da partedi genitori e alunni. Alle medieZardini resta la settimana cor-ta votata con plebiscito dai ge-nitori un paio di anni fa, con ilrientro pomeridiano il martedìe iniziative collettive come il re-cente lavoro di restauro di unacinquantina di quadri dedicatial Risorgimento. Da cui nasce-rà, a novembre, una esposizio-ne ospitata al primo piano del-la Ciasa de ra Regoles.

Anche il Polo della Val BoitePolo della Val BoitePolo della Val BoitePolo della Val BoitePolo della Val Boite,nato nel 1999 dall’accorpamen-to degli istituti superiori dellazona e della scuola media an-nessa all’Istituto d’Arte, cambiapreside. Alla prof.ssa FaustaTocchio succede il prof. PaoloFratte, bellunese, già dirigentedell’Istituto comprensivo di SanPietro di Cadore.

Come l’anno scorso, i due liceiliceiliceiliceiliceisi dimostrano scuole vitali e increscita, superando entrambi la

soglia dei 100 iscritti. Va moltobene lo Scientifico, che si confer-ma la prima scuola del Polo pernumero di iscritti (quasi unatrentina anche quest’anno). Cu-riosità: è andato in pensione lostorico docente Egidio Menardi,anche se restano al loro posto glialtri professori. Il Classico di SanVito, che quest’anno può conta-re su 13 insegnanti di ruolo (su15), dovrà risolvere nei prossimitempi impellenti problemi di spa-zio, dovuti all’inaspettato au-mento delle classi, che dalle soli-te cinque sono passate a sette.«Dove le mettiamo?», si sonochiesti professori e bidelli; in at-tesa del promesso intervento dicomune e provincia, che pensa-no per l’anno prossimo a comericavare lo spazio per le nuoveaule, magari “rubandone” unpo’ dalle medie che stanno ac-canto, i ragazzi della quarta gin-nasio saranno per quest’annoospitati nella biblioteca dellascuola, oltre che nell’aula discienze.Si mantiene invece sostanzial-mente stabile il Linguistico del-le Orsoline, esterno al Polo ValBoite, che, tornato da un paiod’anni nella sua sede ”storica”,conta una quarantina di allie-vi, di cui una decina iscritti perquest’anno.

Anche gli istitutiistitutiistitutiistitutiistituti del Polo resta-no dei validi punti di attrazio-ne, e non solo per i giovani dellaConca. «C’è un aumento dellapopolazione scolastica, anchedalle zone di Auronzo, SantoStefano, Dobbiaco. Parla di «se-gnali indicativi» la preside Fau-sta Tocchio. Ci si aspetta unaprosecuzione delle iniziative or-ganizzate questi anni, come lostand dell’Istituto d’Arte al mer-catino di Natale, con la messain vendita dei bei lavori dei ra-gazzi. La demografia scolasticavede ancora soffrire un po’ laRagioneria (ITC) e l’Alberghie-ro (IPSSAR), mentre l’Istitutod’Arte (ISA) resta stabile.

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1515151515Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

FFFFFAUSTA TOCCHIO: QUATTRO CHIACCHIEREAUSTA TOCCHIO: QUATTRO CHIACCHIEREAUSTA TOCCHIO: QUATTRO CHIACCHIEREAUSTA TOCCHIO: QUATTRO CHIACCHIEREAUSTA TOCCHIO: QUATTRO CHIACCHIEREIN MEZZO A UN TRASLOCOIN MEZZO A UN TRASLOCOIN MEZZO A UN TRASLOCOIN MEZZO A UN TRASLOCOIN MEZZO A UN TRASLOCOLa Preside del Polo Val Boite lascia Cortina. «ALa Preside del Polo Val Boite lascia Cortina. «ALa Preside del Polo Val Boite lascia Cortina. «ALa Preside del Polo Val Boite lascia Cortina. «ALa Preside del Polo Val Boite lascia Cortina. «All’Istitutoll’Istitutoll’Istitutoll’Istitutoll’Istitutod’Arte resta un clima perverso»d’Arte resta un clima perverso»d’Arte resta un clima perverso»d’Arte resta un clima perverso»d’Arte resta un clima perverso»

Fausta Tocchio prende lavia di Venezia. Era plana-ta sul Polo Val Boite un

po’ come Mary Poppins, a siste-mare una situazione un po’ spe-ciale, quattro anni fa; ora che illavoro è avviato, la professores-sa lascia Cortina per andare adirigere i prestigiosi istituti del-la Fondazione Cini. L’abbiamoincontrata in un ufficio pieno discatoloni, da vero trasloco, persaperne di più, per raccoglierequalche impressione. Per salu-tarla.

Cominciamo dall’arrivo a Cor-Cominciamo dall’arrivo a Cor-Cominciamo dall’arrivo a Cor-Cominciamo dall’arrivo a Cor-Cominciamo dall’arrivo a Cor-tina. Settembre 2001. Ricorda?tina. Settembre 2001. Ricorda?tina. Settembre 2001. Ricorda?tina. Settembre 2001. Ricorda?tina. Settembre 2001. Ricorda?Certo. Cominciai con una tem-peratura molto fredda, e nonparlo solo del clima. A parte irapporti con l’amministrazionecomunale, che è stata fin dal-l’inizio molto disponibile, nonho avuto nessuno che mi dessele informazioni necessarie peraffrontare un nuovo percorso:mi ci è voluto un anno per co-minciare a capire come funzio-navano le cose. Tabula rasa,non lo augurerei a nessuno.

E infatti…E infatti…E infatti…E infatti…E infatti…E infatti ho già avuto dei con-tatti con il prossimo Dirigente,il prof. Paolo Fratte. Per render-gli conto di quello che è statofatto in questi anni.

Qual era l’obiettivo che si eraQual era l’obiettivo che si eraQual era l’obiettivo che si eraQual era l’obiettivo che si eraQual era l’obiettivo che si eraprefissata nell’affrontare que-prefissata nell’affrontare que-prefissata nell’affrontare que-prefissata nell’affrontare que-prefissata nell’affrontare que-sta esperienza?sta esperienza?sta esperienza?sta esperienza?sta esperienza?Creare delle relazioni umane,costruire rapporti veri, di fidu-cia. Tra gli studenti come tra idocenti e il personale scolasti-co. Mettere insieme delle scuo-le che si comportavano comegruppi autonomi. Non so se cisia riuscita del tutto; ma ades-so, quando guardo Piazza Re-vis dalla finestra, nell’ora di ri-creazione, vedo che i gruppi diogni scuola si avvicinano, inte-ragiscono, si parlano. Solo qual-

che anno fa era un’altra cosa,ogni scuola se ne stava per con-to proprio.

Non è poco. Ma con i docenti èNon è poco. Ma con i docenti èNon è poco. Ma con i docenti èNon è poco. Ma con i docenti èNon è poco. Ma con i docenti èun’altra cosa.un’altra cosa.un’altra cosa.un’altra cosa.un’altra cosa.E’ vero. Prendiamo l’Istitutod’Arte. E’ una scuola priva diemozioni, tra gli adulti c’è livo-re e antagonismo. Un climaperverso, fatto di piccoli truc-chi e stratagemmi, non di chia-rezza. In questo devo registra-re un fallimento, da parte mia:mentre con i docenti delle altrescuole ci sono state occasioni diconfronto, l’Istituto d’Arte restaun mondo asettico e fuori dallerighe, fatto di sorrisi che non ri-specchiano il vero. Ci sono per-sonalismi e non personalità.Quando arrivai nel 2001 miaspettavo un’altra scuola, piùvivace culturalmente, diversa. Elo dico con dispiacere. Quandoè stato qua l’illustratore dimoda Chino Bert c’è stato subi-to qualcuno che ha avuto da ri-dire su questo personaggio, sen-za neppure conoscerlo. E’ lascuola che più mi preoccupa.

Come vanno i due Licei?Come vanno i due Licei?Come vanno i due Licei?Come vanno i due Licei?Come vanno i due Licei?Tra le due scuole c’è una certafrizione, che si portano dietrogli insegnanti, più che i ragaz-zi. Il Liceo Classico è quello incui c’è il clima migliore, e nonparlo del funzionamento dellascuola, ma di una sensazione apelle. C’è una bella atmosfera.Lo Scientifico invece è un po’conflittuale, e ha bisogno di unmaggior rigore dal punto di vi-sta didattico, di acquisire piùcredibilità verso se stesso perottenere quella esterna. Ma sistanno facendo passi importan-ti, per non perdere un’enormepotenzialità.

L’Alberghiero?L’Alberghiero?L’Alberghiero?L’Alberghiero?L’Alberghiero?E’ una scuola in espansione, di-vertente, interessante, creativa,che rappresenta un grande im-

pegno per iragazzi chela frequenta-no. Anchequesta, devecrescere intermini dipreparazionec u l t u r a l e .Perché ungrande chefnon può nonessere ancheuna personadi cultura.

E la Ragioneria? E’ vero che vo-E la Ragioneria? E’ vero che vo-E la Ragioneria? E’ vero che vo-E la Ragioneria? E’ vero che vo-E la Ragioneria? E’ vero che vo-lete fonderla con lo Scientifico?lete fonderla con lo Scientifico?lete fonderla con lo Scientifico?lete fonderla con lo Scientifico?lete fonderla con lo Scientifico?Ma è una fissa, la vostra! Noncapisco perché si tema questacontaminazione. La Ragioneriadiventerà un Liceo, ma le duescuole manterranno percorsi le-gati a quelli attuali. Uno è loScientifico, l’altro, l’attuale Ra-gioneria, sarà di tipo economi-co-aziendale.

Così è più chiaro. Allora si ac-Così è più chiaro. Allora si ac-Così è più chiaro. Allora si ac-Così è più chiaro. Allora si ac-Così è più chiaro. Allora si ac-corpano?corpano?corpano?corpano?corpano?Diciamo che diventeranno unsolo liceo, con due indirizzi dif-ferenti.

A giugno e luglio avete avutoA giugno e luglio avete avutoA giugno e luglio avete avutoA giugno e luglio avete avutoA giugno e luglio avete avutoun po’ di polemiche con i geni-un po’ di polemiche con i geni-un po’ di polemiche con i geni-un po’ di polemiche con i geni-un po’ di polemiche con i geni-tori di alcuni alunni, per le boc-tori di alcuni alunni, per le boc-tori di alcuni alunni, per le boc-tori di alcuni alunni, per le boc-tori di alcuni alunni, per le boc-ciature e i voti bassi.ciature e i voti bassi.ciature e i voti bassi.ciature e i voti bassi.ciature e i voti bassi.Quando alla fine dell’anno siaccorgono che qualcosa non èandato bene, noi diventiamo gliesseri più spregevoli del mon-do. Le vicende legate alle boc-ciature di quest’anno sono sta-te terribili, con i ricorsi e tuttoquanto, mi hanno lasciata sen-

za parole. Non ci si può attac-care sempre all’aspetto burocra-tico, ormai è diventato tutto unricorso. E la bocciatura vienevissuta come un evento luttuo-so. Non lo è, assolutamente:l’adulto deve imparare ad af-frontare la frustrazione. E iodevo dare fiducia agli insegnan-ti, sennò va tutto all’aria.

Francesco Chiamulera

a .s. 2003/04 a .s. 2005/06

Scuole Elem entar i 254 258

Scuole M edie 104 69

Liceo Scientif ico 85 107

Liceo Classico 73 105

Istituto d'A rte (ISA) 77 74

Istituto A lberghiero (IPSSAR) 79 58

Ragioneria (ITC) 54 47

Scuola Media Annessa 62 85

Polo de lla Val Boite 430 476

di cui Classi 26 30

Liceo Linguis tico 37 41

NOME:FAUSTA TOCCHIOETÀ:54 ANNIPROVENIENZA:IMPERIADESTINAZIONE:VENEZIAPROFESSIONE:INSEGNANTE DI MATERIEARTISTICHEINCARICO:DIRIGENTE SCOLASTICOHOBBY E PASSIONI:DIPINGEREE FARE CERAMICASPORT PREFERITI:GUARDARE LA FORMULA 1IN TV

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1616161616 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

INCONTRO CON ENRICO ZARDINIINCONTRO CON ENRICO ZARDINIINCONTRO CON ENRICO ZARDINIINCONTRO CON ENRICO ZARDINIINCONTRO CON ENRICO ZARDINIPresentato al Park Hotel ConcordiaPresentato al Park Hotel ConcordiaPresentato al Park Hotel ConcordiaPresentato al Park Hotel ConcordiaPresentato al Park Hotel Concordiail suo nuovo lavoro di poesia:il suo nuovo lavoro di poesia:il suo nuovo lavoro di poesia:il suo nuovo lavoro di poesia:il suo nuovo lavoro di poesia:“Guardo il mondo e canto” “Guardo il mondo e canto” “Guardo il mondo e canto” “Guardo il mondo e canto” “Guardo il mondo e canto” di Ennio Rossignoli

“Quante solitudini vi sono im-merse/ in quell’immenso marefatto di gente./ Oh, quante nu-vole che trovi disperse/ fra sfol-goranti luci fatte di niente”:così Enrico Zardini modula isuoni - e i significati - che oc-cupano la sua anima di musi-cista sensibile e di poeta del-l’avventura intima della vita.Compone -da sempre - ein tal modoscioglie nellafelicità dellearmonie inodi di emo-zione che sir a c c o l g o n onella suaoscurità; lenote e le pa-role sono isuoi occhi sulmondo, chela cecità ren-de semmaipiù lungimi-ranti: ritornal’antica figuradel poeta a cui l’assenza dellavista esalta la forza e la pre-gnanza dell’ispirazione. Certoqui non c’è la solennità delmito, c’è però la misura classi-ca di una poesia che rifiuta iltorcersi del frammento, le ellissidella scrittura, per accogliere ladisciplina di un linguaggio ri-posato nella ritmica semplici-tà e regolarità della rima. Poe-sia di ascolti, o meglio, di au-

scultazioni che violano reticen-ze, che scoprono affetti dimen-ticati, sensazioni rimaste sco-nosciute; le parole calano leg-gere per disporsi lungo il filodei ricordi - come diceva Pasco-li, la poesia non è se non ricor-do - , secondo un ordine an-ch’esso musicale, che non sipuò alterare se non a prezzo

del significa-to. “Guardo ilmondo e can-to” è il titolod e l l ’ u l t i m araccoltina diquesto figliod’Ampezzo,da tanto lon-tano ma maidimentico: ti-tolo che con-tiene già il nu-cleo di unapersuasione,ovvero che lavita non siasoltanto ru-more, grido,violenza, eche l’armonia

del mondo, nei versi del poetacome nel comporre del musici-sta, possa finalmente trovare imodi del suo riflesso. Zardiniracconta di semplici emozioni,di sentimenti comuni, comel’amore - soprattutto l’amore -la speranza, la fede: parla deimiracoli della natura, il sole, lestelle, “l’acqua che scava neisassi giganti”, l’incanto della

NOTA BIOGRAFICA

Enrico Zardini è nato a Corti-na d’Ampezzo nell’ottobre del1953; cieco dalla nascita, hamesso prestissimo in eviden-za spiccate attitudini musica-li, diplomandosi - dopo i primistudi a Trieste e a Bologna - inMusica corale al Conservato-rio di Venezia. Trasferitosi aRoma, ha insegnato educazio-ne musicale nelle scuole me-die, finché l’incontro conAugusto Giordano, giornalistaRai, lo scopritore dei suoi mol-teplici talenti, non lo ha spintoa dedicarsi alla scrittura: ènata così la sua ampia produ-zione di testi, articoli, e spe-cialmente di poesia, nella qualeha esordito con il volume “Poe-sia è musica”, di qualche annofa. Divenuto libero professioni-sta, ha svolto e svolge una in-tensa attività come collabora-tore della Radio Vaticana,come conduttore radiofonico,come promotore di cultura. Hainciso dischi di musica coralee pubblicato ultimamente ilsuo secondo libro di versi, inti-tolato “Guardo il mondo e can-to”, dando così una ulteriorefelice prova della sua convin-zione che l’handicap fisico nondebba costituire un ostacolo almanifestarsi delle qualità arti-stiche.

neve, il dolce suono del mare.Ha detto Tristan Corbière, poe-ta di Francia: “vedeva troppo,e vedere è cecità”: Enrico vedee per lui la cecità - come altro-ve ha scritto Augusto Giorda-no - “è un qualcosa che servea testimoniare le opere di Dio,un’arma per combattere con-tro i pregiudizi, l’indifferenza,i mali del mondo”. E che servea parlare agli altri con la lim-pida voce di un’anima amica,aperta ai sentimenti e risenti-menti della vita: un’anima incui le consuetudini musicalihanno lasciato il loro segno piùriconoscibile. E ancora una vol-ta, nella seconda parte del li-bro, tornano gli accenti di unvernacoliere romano, in cui lafresca popolarità del dialettorisponde felicemente a quel bi-sogno di spontaneità, di vitavissuta, che è nella corda prin-cipale di questo singolare poe-ta. Sono le spigolature di unasaggezza pacata e talora pun-gente, la saggezza di chi hadietro una lunga storia e ac-canto una lunga riflessione:“Sapere aspettare,/ riempiredi luce il buio di ogni stanza,/buttare al vento tutto quel gri-giore/ che non ti fa vederequella luce”: è il messaggio difiducia che Enrico ci manda aconforto di ogni pena, e nonc’è forse conforto più dolce diquello affidato alla poesia. Be-ninteso, che sia una poesiacome questa!.

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1717171717Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

ZARDINI SI RACCONTAZARDINI SI RACCONTAZARDINI SI RACCONTAZARDINI SI RACCONTAZARDINI SI RACCONTATra Roma e Cortina, un percorso d’artistaTra Roma e Cortina, un percorso d’artistaTra Roma e Cortina, un percorso d’artistaTra Roma e Cortina, un percorso d’artistaTra Roma e Cortina, un percorso d’artista

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N.B. nota bene

SALE & PEPEANOMALIA: Abbiamo un assessorato alla culturae un differente assessorato alla cultura ladina.

DOMANDA: Che differenza c�è tra cultura e culturaladina?

RISPOSTA N° 1:nessuna

RISPOSTA N° 2:I voti dell�ULDA.

Da molti anni a Roma, ZardiniDa molti anni a Roma, ZardiniDa molti anni a Roma, ZardiniDa molti anni a Roma, ZardiniDa molti anni a Roma, Zardiniè però un ampezzano autenti-è però un ampezzano autenti-è però un ampezzano autenti-è però un ampezzano autenti-è però un ampezzano autenti-co: restano legami, sentimenta-co: restano legami, sentimenta-co: restano legami, sentimenta-co: restano legami, sentimenta-co: restano legami, sentimenta-li e culturali con il paese d’ori-li e culturali con il paese d’ori-li e culturali con il paese d’ori-li e culturali con il paese d’ori-li e culturali con il paese d’ori-gine?gine?gine?gine?gine?Certamente dopo tanto tempole radici si sentono molto meno,e tuttavia una eredità c’è sem-pre, nel carattere, in certe scel-te di vita, nel quotidiano: peresempio, ho un profondo amo-re per i silenzi della montagna,dove amo camminare a lungo(d’altronde cammino sempremolto anche a Roma). Sono te-stardo, puntuale, voglioso difare, e questo penso di poterloascrivere alla mia origine.

Quando è nata la sua vocazio-Quando è nata la sua vocazio-Quando è nata la sua vocazio-Quando è nata la sua vocazio-Quando è nata la sua vocazio-ne musicale? E quella poetica?ne musicale? E quella poetica?ne musicale? E quella poetica?ne musicale? E quella poetica?ne musicale? E quella poetica?Non sono espressioni in fondoNon sono espressioni in fondoNon sono espressioni in fondoNon sono espressioni in fondoNon sono espressioni in fondoomogenee?omogenee?omogenee?omogenee?omogenee?Per la musica ho sentito fin dabambino una grande inclinazio-ne, che ho assecondato negli annicon studi seri e severi: subito hocapito che la musica era il miostrumento di contatto con il mon-do, che attraverso la musica “ve-devo” la natura, gli altri, e lei mifaceva sentire “normale”. La po-esia è venuta dopo: prima comeun tentativo, per esprimermi almodo di sempre, soltanto con undiverso linguaggio; il successodella mia prima raccolta mi haconvinto che anche la parola ri-solta nel verso poteva aiutarminel mio percorso d’artista.

Enrico ha vinto l’handicap del-Enrico ha vinto l’handicap del-Enrico ha vinto l’handicap del-Enrico ha vinto l’handicap del-Enrico ha vinto l’handicap del-la cecità grazie alla sua stra-la cecità grazie alla sua stra-la cecità grazie alla sua stra-la cecità grazie alla sua stra-la cecità grazie alla sua stra-ordinaria vitalità di uomo diordinaria vitalità di uomo diordinaria vitalità di uomo diordinaria vitalità di uomo diordinaria vitalità di uomo dicultura, esorcizzando, ovverocultura, esorcizzando, ovverocultura, esorcizzando, ovverocultura, esorcizzando, ovverocultura, esorcizzando, ovverosuperando i soliti limiti dellasuperando i soliti limiti dellasuperando i soliti limiti dellasuperando i soliti limiti dellasuperando i soliti limiti dellasua condizione : lui “vede”, rac-sua condizione : lui “vede”, rac-sua condizione : lui “vede”, rac-sua condizione : lui “vede”, rac-sua condizione : lui “vede”, rac-conta paesaggi, descrive bel-conta paesaggi, descrive bel-conta paesaggi, descrive bel-conta paesaggi, descrive bel-conta paesaggi, descrive bel-lezze, proprio come uno chelezze, proprio come uno chelezze, proprio come uno chelezze, proprio come uno chelezze, proprio come uno cheabbia la vista. Chi lo ascolta neabbia la vista. Chi lo ascolta neabbia la vista. Chi lo ascolta neabbia la vista. Chi lo ascolta neabbia la vista. Chi lo ascolta nerimane colpito, e si chiede:rimane colpito, e si chiede:rimane colpito, e si chiede:rimane colpito, e si chiede:rimane colpito, e si chiede:come è possibile?come è possibile?come è possibile?come è possibile?come è possibile?Lo è, perché io “sento” il mon-do, gli altri, la natura, dei qualiio già so - la mia voglia di sape-re è stata ed è il presuppostofondamentale di tutto ciò chesono e di tutto ciò che faccio.La mancanza della vista, comesi sa, acuisce le altre facoltà sen-soriali, e questo indubbiamenteaiuta: ma non basterebbe se nonci fosse quell’ansia, quella pro-iezione di umanità, di cui minutro senza sosta. Così possoparlare di città amate, come sele avessi visitate con gli occhi.

Enrico è ormai un romano diEnrico è ormai un romano diEnrico è ormai un romano diEnrico è ormai un romano diEnrico è ormai un romano diadozione. Ama Roma e non siadozione. Ama Roma e non siadozione. Ama Roma e non siadozione. Ama Roma e non siadozione. Ama Roma e non sifa fatica a capirlo: ci sono al-fa fatica a capirlo: ci sono al-fa fatica a capirlo: ci sono al-fa fatica a capirlo: ci sono al-fa fatica a capirlo: ci sono al-tri luoghi rimasti nella sua me-tri luoghi rimasti nella sua me-tri luoghi rimasti nella sua me-tri luoghi rimasti nella sua me-tri luoghi rimasti nella sua me-moria e nel suo cuore?moria e nel suo cuore?moria e nel suo cuore?moria e nel suo cuore?moria e nel suo cuore?Certo. Naturalmente la miaCortina, dove posso ritrovarenei luoghi familiari mia madre.Amo Venezia, dove ho studia-to, e soprattutto Trieste, dovesono stato vari anni, e che amoper quella che Saba chiamavala “sua grazia scontrosa”, ol-

treché per la cordialità dei suoiabitanti.

Qualche nuovo progetto?Qualche nuovo progetto?Qualche nuovo progetto?Qualche nuovo progetto?Qualche nuovo progetto?Molti, sempre. Un sogno: ungrande spettacolo a Roma,alla maniera dell’indimentica-bile Renato Rascel. Musica,poesia, vita, eleganza di paro-

UN NUOVO SERVIZIODALLA PARTE DEI CITTADINI:LA PORTA UNITARIA DIACCESSO AI SERVIZI SOCIALIPorta Unitaria di Accesso ai ServiziSociali, denominata �PASS�, è il nomedel nuovo servizio voluto dalla Con-ferenza dei Sindaci in collaborazio-ne con l�Ulss n°1, sia in attuazionedi normative nazionali (legge 328/2000 e Piano nazionale degli inter-venti e dei servizi sociali) e di prov-vedimenti locali (Piano di zona), siain risposta a bisogni e domande deicittadini in ambito sociale e socio-sanitario soprattutto per quanto ri-guarda il diritto all�informazione eall�accesso ai servizi.Il sistema dei servizi alla persona in-fatti negli ultimi decenni ha prodot-to un arricchimento dell�offerta edelle possibilità di fornire rispostesempre più precise di fronte ai pro-blemi ma comporta anche, per lapersona, un certo disorientamentoe delle difficoltà a raggiungere la ri-sposta più efficace ed appropriata.E proprio a causa della complessitàdel sistema, si afferma l�esigenza deicittadini, che esprimono domande ebisogni che riguardano la qualitàdella vita, di trovare dei punti di ri-ferimento territoriali, accessibili, coninterlocutori competenti, in grado diaccogliere, ascoltare, informare edorientare affinché essi possano tro-vare delle risposte.Obbiettivo della Pass è quindi aiu-tare il cittadino a:- conoscere i propri diritti;- conoscere le opportunità che of-fre il territorio in cui vive;- orientarsi tra le varie offerte (pub-blica, privata no profit, di mercato)considerando le particolariesigenze di ognuno;- cercare risposte per i problemi chesi presentano nel corso della vita,individuando a quali servizi ci si puòrivolgere e facilitandone i contatti.Caratteristica di questo nuovo ser-vizio è il fatto che si rivolge alla ge-

neralità delle persone con il compi-to di collegarne i bisogni espressi allepossibili risposte.Ha inoltre una funzione di osserva-torio dei bisogni in merito ai qualiterrà costantemente informati i Co-muni, titolari della funzione, che han-no il compito di effettuare la pro-grammazione locale.Nel Distretto del Cadore, il servizioè attualmente attivo in quattro sedi(Cortina d�Ampezzo, Pieve di Cado-re, Domegge di Cadore e S.Stefanodi Cadore) dove i cittadini troveran-no ad accoglierli degli assistenti so-ciali.Per quanto riguarda il territorio diCortina e della Valboite la sede delservizio si trova presso il Municipiodi Cortina (ex ufficio della PoliziaMunicipale al p. terra) ed è accessi-bile al pubblico con i seguenti orari:CORTINA D�AMPEZZOC/O MUNICIPIO C.SO ITALIA 35LUN 10.00-12.00GIO 15.00-17.00VEN 9.00-12.00solo su appuntamento0436 868549 - 0435 341533

le e di pensieri. Chissà!

Allora l’augurio è di riuscirci (eAllora l’augurio è di riuscirci (eAllora l’augurio è di riuscirci (eAllora l’augurio è di riuscirci (eAllora l’augurio è di riuscirci (eci riuscirà).ci riuscirà).ci riuscirà).ci riuscirà).ci riuscirà).

Ennio Rossignoli

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1818181818 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

LETTERE AL GIORNALECADEMAI: GIOIE O DOLORI?Siamo una famiglia che a dettadi alcune figure comunali e delSindaco, deve ritenersi moltofortunata in quanto assegnata-ria di uno dei 39 appartamentidel Cademai.A nostro avviso però non ci ri-teniamo tali in quanto, a contifatti, non pensiamo di benefi-ciare di alcuna agevolazione.Eh già, infatti se si consideral�affitto mensile (v. allegato -tabella sotto - ndr) sommatoalle spese condominiali com-prendenti il pagamento di uncustode e un manutentore (fi-gure imposte dal proprietario,ma a carico dei condomini), diun amministratore (obbligato-rio per legge), l�uso del garage(costo non compreso nel cano-ne d�affitto) essenziale in quan-to non sono stati previsti postiauto esterni, si rischia di paga-re un canone d�affitto mensileuguale o più alto di quelli dimercato.Da tener presente inoltre che sulmercato libero il 90% degli ap-partamenti si trovano già am-mobiliati.Sorge quindi spontanea unadomanda:perché fare un bando di concor-so per l�ammissione, atto adagevolare le famiglie meno ab-bienti, se poi queste non si pos-sono permettere di afrontare talispese? Forse perché come diceun noto proverbio: �è il pensie-ro quello che conta!�. E non sipuò dire che il Comune nonl�abbia fatto.Un grazie di cuore al Comune diCortina e �buona fortuna a chi andrà adabitare nel condominio.

FamigliaColli Marcello e Luisa

IL COMUNE RISPONDEATTRAVERSO L�ASSESSORE ALPATRIMONIO - LACEDELLIL�Amministrazione del Comunedi Cortina d�Ampezzo sullastruttura �Cademai� è semprestata molto chiara, comunican-do tempestivamente, sia in Con-siglio Comunale che attraverso imedia locali, tutti i vari passaggiche hanno riguardato la ristrut-turazione fin dalla sua progetta-zione, oltre al bando, alla gra-duatoria provvisoria e di recentea quella definitiva. A tal riguar-do, per maggior chiarezza e soloa titolo di risposta, alla lettera in-viata ad alcuni organi di infor-mazione da parte della famigliadel Sig. Marcello Colli, si ritieneutile fare le seguenti precisazio-ni:1) L�Amministrazione nonha mai dichiarato che gli appar-tamenti del Cademai fossero ditipo cosiddetto �POPOLARE�. Sequesta fosse stata la scelta, èchiaro che invece di attuare unaristrutturazione in proprio, l�am-ministrazione avrebbe indetto unbando di concorso per la ristrut-turazione e la gestione a favoredi Enti con quella finalità, cosache a suo tempo fu anche valu-tata, ma ritenuta non convenien-te, né per il Comune né per gliutenti. Più volte è stato comuni-cato sia in Consiglio Comunalesia attraverso la stampa, che glialloggi sarebbero stati dati in af-fitto ad un canone che rimanes-se tra quello che un tempo sichiamava �Equo � canone� equello di mercato. Quindi un im-porto equilibrato, che però tieneanche conto della realtà in cui citroviamo.2) Il Sig. Colli dice che ilcanone d�affitto sarà di 600,00euro. Per la tipologia di apparta-mento che gli verrà assegnato, lacifra va da un minimo di 438,00ad un massimo di 573,00 euromensili a seconda della metra-tura, ma soprattutto della posi-zione all�interno dello stabile.Una piccola integrazione ci saràquando verrà assegnato l�even-tuale posto auto nel costruendoGarage. Inoltre chi come il sig.Colli ha dei figli a carico è previ-sto dal bando un abbattimentodel 5% per ogni figlio fino ad unmassimo di tre. Tutti conosconoal riguardo quali sono i costidegli affitti attuali sul libero mer-cato, senza tenere conto che gliappartamenti del Cademai sonodi livello nettamente superiorealla media sia per posizione, che

per qualità.3) Per quanto riguarda l�ar-redo, si è ritenuto più logico cheognuno scegliesse a suo gusto eda seconda delle proprie possibi-lità anche economiche come farel�arredo dell�appartamento asse-gnato. Quest�ultimo potrà vera-mente essere un luogo per viver-ci molti � molti anni. Inoltre tan-ti hanno già a disposizione moltimobili ed oggetti propri, da tra-slocare.4) L� Amministrazione ritie-ne di buon senso avere un custo-de ed eventualmente un manu-tentore in loco; per sicurezza, peravere un punto di riferimento edanche per poter risolvere tantipiccoli problemi con celerità econoscenza della struttura. Que-sto è senz�altro anche l�interessedei condomini. Non è scritto danessuna parte che queste due fi-gure debbano essere a carico deicondomini, ma sarà cura dell�Am-ministrazione trovare un accordocon loro a fronte del servizio chegli verrà richiesto.5) E� logico, come normal-mente avviene, che l�amministra-tore condominiale sia scelto daicondomini stessi. Inoltre visto ladimensione della struttura serveuna persona capace e con capa-cità di dialogo con tutti. L�Am-ministrazione Comunale ha inte-resse a partecipare attivamente alregolamento condominiale ed adapprovarlo, affinché tutti sianotutelati, inclusa l�Amministrazio-ne stessa.6) L�ultima precisazione ri-guarda le spese condominiali. Lasuddivisione in vari vani scala, ilriscaldamento a gas metano, gliascensori suddivisi in zone pre-cise ed altri accorgimenti, rende-ranno il tutto facilmente gestibi-le, con oneri senz�altro non esa-gerati.Cordialità e buon lavoro

Assessore al Patrimonioe Servizi Sociali

Lorenzo Lacedelli

SEMPRE SUL CADEMAI,LORENZO LACEDELLIESPRIME IL SUO PARERE DICITTADINOGentile Redazione,in qualità di Assessore del Co-mune di Cortina d�Ampezzo holetto la lettera del signor Marcel-lo Colli riguardante una Sua in-terpretazione delle assegnazionialloggi al Cademai, ed oltre allarisposta, per altro dovuta, comeAmministrazione, mi premeesprimere il mio pensiero perso-nale di cittadino.Premetto che io faccio parte di

quella parte dei cittadini �più for-tunati� che hanno casa propria equindi di quella parte che non sitrova nella malaugurata situazio-ne di dover cercare di continuo unasistemazione abitativa. Bella for-tuna, ma c�è anche il rovescio del-la medaglia. Chi è proprietario diun alloggio deve mantenerlo equando, prima o poi, si trova nellanecessità di ristrutturarlo, va in-contro a grossissimi grossi oneri.A Cortina il costo di ristrutturazio-ne ormai si aggira dai 1.500 ai2.000 euro al mq. arredi esclusi.Subito uno commenta: �E� un in-vestimento fatto a casa propria,quindi è diverso�. Certo, investi-re sulla propria casa è diverso, macosta lo stesso e chi è proprieta-rio di casa e lamenta un redditobasso è altrettanto in difficoltàse non di più di chi non ce l�ha.La verità è che chi è proprietariodi una propria abitazione ha unamotivazione in più per sacrificar-si. Un rapido conteggio: Mq. 80x 2.000= euro 160.000 che equi-valgono a 246 mesi di affitto alCademai di un appartamento dipari metratura, quindi 20 anni e½ senza ovviamente calcolare gliinteressi del mutuo che aumen-terebbero il termine di altri 10anni almeno.Lungi da me generalizzare unconcetto del genere. Credo che lamaggior parte di coloro che nonposseggono una abitazione loro,pagherebbero oro pur di fare sa-crifici a casa propria.Però sono anche convinto che unapiccola parte ha la propensioneal vittimismo e che guardano soloa coloro che stanno meglio, sen-za rendersi conto che ce ne sonomolti che stanno meno bene, opeggio, che già hanno dovutolasciare la nostra valle da moltotempo.Ora una famiglia, oltretutto am-pezzana, ha ottenuto la possibi-lità di usufruire di un alloggio chela Comunità di Cortina ha messoa loro disposizione e non il Co-mune, o il Sindaco, o l�Assesso-re. Bisogna rendersi conto che noitutti residenti, con casa e senzacasa abbiamo investito assiemeper dare una possibilità a coloromeno fortunati di trovare una si-stemazione molto dignitosa e chegli consente di guardare con ot-timismo al futuro, senza sentirsiin una situazione di precarietàcontinua.Come fa questa famiglia a defi-nirsi non abbiente? Come fa a direche non può permettersi un af-fitto di 500 euro al mese? Lavo-rano entrambi e chiunque cono-scendo il mestiere che fanno po-trebbe fargli i conti in tasca. La

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Superfici m2Canone mensile

46 p.t. 346,65

63 1 p. 496,11

101 1 p. 784,38

104 2 p. 836,36

45 2 p. 366,88

74 2 p. 589,29

82 3 p. 687,95

58 3 p. 482,92

102 4 p. 919,73

61 4 p. 507,33

DATI ESTRATTI DALL'ALLEGATO ALLA LETTERA INVIATA DAI

SIGNORI COLLI

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1919191919Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaNumero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

signora dice che è all�antica evuole stare a casa con i propri fi-gli. Cara signora purtroppo spes-so non si può e bisogna lavoraretutti e due facendo grandi sacri-fici. Ha la minima idea di quanteore non retribuite alcuni suoiconcittadini hanno dedicato confelicità e determinazione dopocena, a far sì che famiglie comela Vostra potessero usufruire diquella struttura?La maggioranza degli assegnataridel Cademai sono molto contentidi andarci, non vedono l�ora. San-no che dovranno investire qual-cosa negli arredi, sanno che di-videndosi i compiti tra loro an-che le spese condominiali po-tranno essere mantenute basse esoprattutto sanno che hanno lapossibilità di vivere tranquilli pertanti anni in una bella casa chese anche non catastalmente, per-cepiranno come propria.Cordialità

Lorenzo Lacedelli○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

PONTECHIESA:COME SI CHIAMERÀ�Continuano alacremente i lavori ditrasformazione della ex-segheriadi Pontechiesa in sala congressi,il tetto è quasi completo, già sivedono gli intonaci esterni, quin-di a breve saranno smontate leimpalcature e finalmente potremovedere l�aspetto esterno del fab-bricato finito.Ci passo spesso davanti, ed ognivolta trovo ingiusto vedere che sindall�inizio dei lavori sia rimastaesposta sul cartello del cantieresoltanto la bandiera della Comu-nità Europea (vedi foto a pag. 3)per dare lustro al finanziamentoInterreg (finanziato dai cittadini),non accompagnato purtroppo dalvessillo del Comune di Cortinad�Ampezzo, che ha impegnatonotevoli risorse finanziarie (dinuovo provenienti dai cittadini) inquel progetto. Ancor più indeli-cato trovo l�assenza del distinti-vo delle Regole a testimonianzadella decisiva disponibilità dimo-strata, nel mettere a disposizionedi tutti una così vasta area fab-bricabile di proprietà privata, pra-ticamente nel centro di Cortinad�Ampezzo.A parte queste considerazioni, mipiacerebbe �dare voce� ai lettori di�Voci di Cortina� sul nome da darea quella struttura. È meglio chia-marla �sala polifunzionale� o �pa-lazzo dei congressi�? Oppure �exsegheria�? Sarà invece la �Sala del-le Regole� come ho visto in Co-melico, oppure ripetiamo deno-minazioni già in uso, come peresempio �PalaVolvo�, �PalaFiat� o,per cambiare, accettiamo �Sa-laMcDonalds�, �PalaMicrosoft� o�SalaINTERREG�. In lizza ci potreb-be stare anche un titolo più no-strano, �Sala Cristallo� o �Pala To-fana� oppure sfruttare l�occasio-ne per dedicare un ricordo a qual-che personalità ampezzana, tipo�Franceschi Silvestro detto TèteDàne� o all�attore e cantante, dipadre Ampezzano nato a Pecól,diventato famosissimo all�iniziodel 1900 in Austria e Germania,ricordato a Vienna con un monu-mento e a Graz con una strada in-titolata a �Alexander Girardi�, cheproprio perché per la maggioran-za di noi è uno sconosciuto, me-riterebbe un omaggio, tra l�altrointonato al carattere culturale emusicale della costruenda sala.Anche personalità più recenti, peresempio Rinaldo Folòin oppure ipittori Ghedina De Toma� o De-gasper Meneguto sarebbero me-ritevoli di essere ricordate con

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OPINIONI E COMMENTIquest�opera.Non so a chi competa tale impor-tante decisione, se alla ComunitàEuropea, al Comune o alle Rego-le. Ma voi, cari lettori, avete delleproposte?

Sisto Menardi

A PROPOSITO DI ROGERLO STAMBECCODicono che i cac-ciatori dell�AltoAdige avrebberocontribuito a di-struggere glistambecchi diCortina.Chissà se è vero.E� certo però chein Alto Adige hanno licenza di�uccidere� anche gli stambecchiche vivono nel loro territorio, ol-tre ad animali come il gallo ce-drone, la lepre bianca ecc., siapure nei periodi consentiti dallaLegge.Per quanto l�Alto Adige abbia unagrande libertà di legiferare, cer-tamente più che noi qui nel Ve-neto, non ci sembra giusto.In primo luogo perché gli stam-becchi sono una specie che qua-lifica la vita dei monti, come i ca-mosci, i caprioli, le marmotte.Quindi la scomparsa degli stam-becchi, oggi anche a causa dellarogna sarcoptica, significa la per-dita di un pezzo di vita montana.In secondo luogo non è giusto,perché le leggi europee proteggo-no tante specie di animali, fra cuianche gli stambecchi.Quindi la normativa dell�Alto Adi-ge non pare abbia rispettato lenorme comunitarie che hanno laforza di imporsi anche nelle re-gioni a Statuto Speciale.L�ha detto pure di recente anchela Corte Costituzionale.Roger è stato portato a vivere nellaCroda del Becco, confinante conl�Alto Adige. Sarebbe duro se Ro-ger più o meno attirato dai cac-ciatori della vicina regione a sta-tuto speciale si fosse salvato dallarogna per finire sotto i loro colpi.Sicuramente la Regione Alto Adi-ge non riceverebbe una buonapubblicità se qualche cittadinoamante dell�ambiente intendessedenunciare la terra di Durnwalderalle Autorità dell�Unione Europea.L�Italia intera subirebbe la pos-sibile azione della Corte di Giu-stizia.

Gabriella De Meio Puppin

NOTIZIE DA OLTRE OCEANOCari amici,mi chiamo Roger Miller, sono bra-siliano, appartengo a una congre-gazione cattolica, e adesso vivoa Roma (sono arrivato 3 mesi fa).Voglio conoscere meglio la cittàdi Cortina, perché la mia trisnon-na è nata a Cortina. Lei si chia-mava Sabina Verocai, figlia diAniceto Verocai ed Angela Ga-spari. Lei è andata con i suoi edanche i suoi tre fratelli in Brasile,124 anni fa (sono arrivati a Riode Janeiro il mese di luglio 1881).Penso di rimanere in Italia per al-meno 3 anni, per fare un dotto-rato di ricerca a Roma. In questofrattempo, voglio conoscere Cor-tina il più presto possibile, anzi-tutto per conoscere la storia dellamia famiglia (o mie famiglie am-pezzane, Verocai Dall�Oio e Ga-spari). Vedo che c�è una Gasparinel vostro consiglio (forse siamoparenti!). La saluto affettuosa-mente!Dove posso trovare informazionisu queste famiglie in Cortina? Cisarà qualche archivio dove iopossa fare un�indagine? Forse voipotete darmi qualche informa-zione... Voglio contattare i mieiparenti di là...Forse voi conoscetequalcuno di loro... Grazie per l�at-tenzione.

Roger MillerPer contattare il Signor Miller èsufficiente mettersi in contatto conil Comitato Civico Cortinacell. 339 6176147e-mail: [email protected]

NASCITA DI UNA NUOVASTALLA VICINO A CHIAVENon siamo cittadini di Cortina,ma da più di trent�anni possedia-mo la casa in uno dei villaggi piùbelli del paese, Chiave, e ognioccasione è buona per soggior-nare in questo magnifico posto.Davanti a noi l�abitato, dietro unadistesa di prati verdi, il bosco,l�ospedale Putti nella sua bellis-sima e imponente posizione, poiancora bosco, e il Pomagagnon.Increduli, abbiamo visto nei gior-ni scorsi delle ruspe scavare pro-prio nei prati verdi sopra descrit-ti, a poche decine di metri dallenostre case, ad un centinaio dal-l�ospedale, a due passi dal bosco.Motivo dei lavori in corso?La costruzione di uno stabile checomprenda stalla, fienile e ap-partamento, con rispettiva vascaper gli scarichi delle bestie e tuttoquanto ne consegue.Siamo ben felici che a Cortina cisia ancora qualcuno che vogliafare il contadino e che il Comunegli dia la possibilità di costruirsil�azienda agricola e, perché no,anche la casa per abitarci, ma cichiediamo: perché proprio qui, adue passi dalle case e in zonaospedaliera, in uno dei posti piùbelli di Cortina, fino ad oggi ri-masto vergine, come il resto delterritorio di Cortina? Oltretutto,consultando i progetti presso laUlss locale, è emerso che in unprimo tempo l�azienda sanitariaaveva emesso parere negativo peril seguente motivo: � attività in-dustriale insalubre�. Quali dedu-zioni dobbiamo trarre? Perché,visto l�immensità del territorioagricolo di Cortina ancora vergi-ne, non farla in una posizionemeno invadente, un po� lontanadal centro abitato, in un posto piùconsono anche per le bestie inmodo che possano pascolare?In Comune ci hanno detto che ètutto in regola, naturalmente,tuttavia i criteri di individuazio-ne di quest�area per la costru-zione della stalla ci sfuggono,non vediamo il perché di questascelta.Oramai i lavori sono iniziati, enon ci resta che sperare nel mi-nore impatto ambientale dellostabile e dell�attività connessa,ma sicuramente vigileremo affin-ché gli impegni assunti dal pro-prietario in tema di igiene ven-gano rigorosamente rispettati eaffinché nella nostra zona il casosia unico.

Tina Pasetti Bombardella,Carlo Palazzi,

Bianca Maria Palazzi Grasselli,Ester Chessi

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2020202020 Voci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di CortinaVoci di Cortina Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16Numero 16 settembre 2005

Periodico di vita cittadina, cultura e attualitàDirettore Responsabile: Gianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniGianni MilaniProprietà: Associazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico CortinaAssociazione Comitato Civico Cortina - Maion 146 - Corti-na d’Ampezzo (BL)Autorizzazione Tribunale di Belluno nr. 3/2004Stampa: Tipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse sncTipolitografia Printhouse snc -Pian da Lago, 74 - Cortinad’Ampezzo (BL)Comitato di Redazione: Marina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoMarina Menardi, Alice Gaspari, EdoardoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoPompanin, Roberto Pappacena, Francesco Chiamulera, StefanoLorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Lorenzi - Via del Mercato, 14 - Cortina d’Ampezzo (BL)Impaginazione: Carla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninCarla PompaninContatti: [email protected]@[email protected]@[email protected]

cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147cell. 339/6176147Internet: www.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comwww.comitatocivicocortina.comTesti di esclusiva proprietà - stampato su carta riciclata

DALLA PARTE DEGLI ANIMALI

9-ago La colonia di stambecchi, una settantina di capi, del parconaturale regionale delle Dolomiti d’Ampezzo è quasi estinta. Un parassita,portatore della rogna sarcoptica, ne ha uccisi la gran parte, mentre il resto lohanno fatto i fucili dei cacciatori tirolesi, autorizzati con una delega specificada Luis Durnwalder, presidente della provincia di Bolzano.

10-ago Michele Da Pozzo, direttore del Parco d’Ampezzo, ha espressopiù volte il suo disappunto per l’atteggiamento troppo disinvolto dei cacciato-ri tirolesi che approfittano degli sconfinamenti degli animali. L’Ufficio provin-ciale caccia di Bolzano non ha mai dato parere positivo all’abbattimentodegli stambecchi, che è però stato autorizzato con deroga dal presidentedella provincia.

11-ago Dura al riguardo la Lega anticaccia veneta che pensa di ricor-rere alla magistratura: “La cosa che più stupisce chi conosce le leggi sullatutela della fauna è che lo stambecco è protetto severamente su tutto il terri-torio nazionale dalla legge n.157/92… Questa disposizione mette in eviden-za che il decreto firmato da Durnwalder è in netto contrasto con la leggestatale.”Da Pozzo è arrabbiato e preoccupato anche per un altro problema: il nuovoguard-rail della 51 di Alemagna ingabbia i numerosi cervi e caprioli chehanno bisogno di attraversare la strada per andare a bere al Boite. Nientepuò fermarli se hanno sete, ma si trovano in difficoltà proprio in mezzo allastrada, tra le barriere, mettendo così gravemente a rischio anche l’incolumitàdegli automobilisti.

18-ago Una volpe è stata investita più volte senza che nessuno pen-sasse di spostarla dal centro della strada; il guard rail che la delimita, compat-to e senza varchi, non consente agli animali del bosco facili vie di scampo –come volevasi dimostrare-. Nel tratto della statale di Alemagna dopo l’abitatodi Fiames, verso la Pusteria, il Parco d’Ampezzo ha creato un sottopasso chegli animali hanno imparato ad usare, ma in Valle del Boite l’Anas sta creando

nuove barriere. E’ urgente e necessario intervenire.

a cura di Alice Gaspari

potrà farne richiesta presso l’ufficio segreteria del municipio entro il 30 settembre.

18-ago La discoteca Area diverrà “Billionaire”. A Natale, per quindici notti, Flavio Briatore renderàCortina un centro di richiamo del “bel mondo”.

Ø Anche quest’anno, dal 9 all’11 settembre, al PalaVolkswaghen, i consiglieri regionali del Venetodi Forza Italia, assieme al Coordinamento regionale Veneto del partito, si confronteranno in uno spazio che

definiscono di libertà e di discussione per confrontarsi e crescere. Il tema è “Dall’esperienza veneta unarinnovata proposta politica dei liberali popolari riformisti”.

19-ago Muraglia Giau: “E’ veramente deprimente lo stato di abbandono in cui versa questo gioiello

dell’architettura pastorale e monumento della storia”. Per Paolo Giacomel, sarebbe importante un accuratolavoro di restauro del muro in sassi e terra che i sanvitesi realizzarono due secoli e mezzo fa.

25-ago Un ospite di vecchia data di Cortina, il milanese Federico Fantoni, tetraplegico a seguito di un

incidente, attraverso una lettera al Corriere esprime tutta la propria difficoltà a percorrere non solo i sentieridi montagna, indicati in un libretto come “accessibili ai disabili”, ma anche le stesse vie del centro.

Esprime inoltre delusione nei confronti di “No barriers Dolomiti”, che ritiene cosa “riservata a super atleti”,non a uomini disabili comuni.

27-lug Il comune di Cortina si appoggerà alla Se.Am. per adempiere alla convenzionesiglata con l’amministrazione provinciale, sul potenziamento del servizio informativo sul

territorio attraverso lo Iat, il nuovo organo di informazione, assistenza e accoglienzaturistica.

28-lug Con quasi 15mila euro al mq, secondo il Rapporto Nomisma sul mercato delle

seconde case di vacanza, Cortina si conferma la località più cara.

29-lug Il progetto del nuovo campo da golf di Cortina ha passato l’esame della commis-sione per la Valutazione dell’impatto ambientale ed è quindi stato approvato dalla giunta

provinciale di Belluno. Per il sindaco Giacobbi ciò conferma la grande credibilità del

progetto. Delusi invece i Verdi Bettin e De Marchi: “…Continueremo ad impegnarci perdare corpo ad una ferma opposizione a questo distruttivo progetto”.

Ø La Federazione Italiana Sport del Ghiaccio ha reso note le convocazioni dellanazionale azzurra. Gli atleti verranno preparati e selezionati in vista delle Olimpiadi di

Torino, tra loro il nostro Giorgio De Bettin.

30-lug La fondazione voluta da Silla Ghedina, per promuovere la crescita umana eculturale della sua gente e delle Dolomiti, inizia oggi ufficialmente il suo cammino. Si

consegneranno ogni anno premi in denaro agli studenti più meritevoli delle scuole mediee superiori; si premierà la più bella scalata dell’anno; sarà finanziato il restauro di opere di

pregio artistico, storico o architettonico, ed altro ancora. Tutto grazie agli utili del patrimonioda lei lasciato: una somma che si aggirerà attorno ai 70-80 mila euro l’anno.

31-lug La commissione regionale per la Valutazione di impatto ambientale, ha approvato

il progetto presentato da Gildo Siorpaes per la costruzione di una centralina privata per laproduzione di energia elettrica. Il nuovo impianto sorgerà nei pressi della malga Pezié de

Parù, riuscirà a generare 2 milioni 600 mila kilowatt l’anno. L’energia prodotta servirà perazionare gli impianti di risalita e l’innevamento artificiale delle piste del Falzarego, mentre

la parte in esubero potrà essere ceduta, con un buon ritorno finanziario.

2-ago Saranno a disposizione del Comune per la circolazione di servizio (vigili urbani,poste) due auto elettriche date in dotazione dalla Provincia. Si tratta del progetto comuni-

tario “Alps Mobility”, al quale hanno aderito Pieve e Cortina. Lo scopo sarà quello dicreare un primo nucleo di vetture elettriche che possa dimostrare la validità e l’efficienza

di questo nuovo tipo di veicolo.

3-ago Un’intera settimana all’insegna della musica jazz, blues e soul. Si è chiusasabato la seconda edizione di “Cortina summer festival”, organizzata da “Veneto jazz”.

“Ci sono segnali positivi che fanno intravedere la possibile crescita di questa manifesta-zione a Cortina”, ha commentato l’assessore alla cultura Lorenzi. Della stessa opinione il

presidente di Veneto jazz Giuseppe Mormile: “…Cortina è una grande piazza, vogliamo,insieme all’amministrazione, trovare la formula giusta per far crescere quest’evento…”.

Ø Nel corso della primavera sono state rilevate a margine della strada statale,all’interno del Parco, moltissime piante di abete morte o in grave difficoltà. La causa è

l’eccessivo uso di sale da parte dell’Anas per pulire le strade in inverno.

6-ago L’assessore comunale Gianluca Lorenzi, che già si occupa di sport, cultura,politiche giovanili e comunicazione, diventa ora anche assessore al turismo, dopo la

rinuncia all’incarico per motivi di salute di Adriano Lorenzi. Il Sindaco stesso in vece diAdriano Lorenzi, assume la delega alla mobilità.

9-ago Nuova conferenza dei sindaci della valle del Boite per discutere sulla viabilità:

trovata finalmente l’unanimità sulla Macchietto-Venas.

10-ago Aumentano le tariffe del trasporto pubblico: l’Unico Studenti avrà un incrementodel 7,5% a carico dell’utente e del 21% circa a carico del bilancio provinciale. La Guest

Card, biglietto riservato ai non residenti in provincia, passa da 10,33 a 15 euro. L’aumentomedio si attesta sul 12%. Sale da 20 a 30 euro la sanzione per chi è sprovvisto di

biglietto. Le nuove tariffe entrano in vigore da subito.

11-ago Secondo Legambiente l’aria di Cortina contiene concentrazioni dannose di pol-veri sottili anche in estate e non soltanto nel culmine della stagione invernale, con traffico

intasato e riscaldamenti al massimo. “Ho delle riserve sull’analisi fatta da Legambiente.Non sappiamo quando sia stata fatta e dove, con che strumenti, con quali modalità, quale

sia l’attendibilità delle cifre riportate…” commenta il sindaco Giacobbi. “E’ necessario che il

Sindaco sviluppi a breve e presenti entro il 31 dicembre un piano d’azione per l’inserimentodi Cortina in fascia A” è invece il commento dell’assessore provinciale all’ambiente Pison.

12-ago Il passaggio della fiaccola Olimpica diretta a Torino per la conca d’Ampezzo sarà

un evento che coinvolgerà non soltanto la comunità locale, ma tutto il Bellunese. Ieri ilsindaco di Cortina Giacobbi e il presidente della Provincia Reolon si sono confrontati per

elaborare alcune iniziative comuni.

13-ago Anche quest’anno verrà elargito dal Comune alle famiglie bisognose di aiuto perla prima casa, il contributo di qualche migliaio di euro. Chi soddisfa i requisiti necessari