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Febbraio 2009 - Preoccupati per la nostra salute!
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Preoccupati per la nostra salute! Allarme Valle del Sacco: conoscere per capire meglio la situazione emergenziale!
T orna l ’emer-genza della Valle del Sacco in pri-
mo piano nella nostra provincia, dopo il risultato di indagini mediche con-dotte su cittadini dell’area romana (Gavignano, Se-gni, Colleferro) che han-no evidenziato la presen-za di pesticidi nel sangue. Si risolleva, dunque, la polemica sul come uscire da questa drammatica situazione, i cittadini in-tanto sono preoccupati per la loro salute. Nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi presso l’Auditorium Comunale, lo scorso 24 gennaio i citta-dini e gli allevatori hanno potuto confrontarsi diret-tamente con il commissa-rio dell’emergenza della Valle del Sacco, il presi-dente della Regione Pie-ro Marrazzo.
maggiori approfondimenti
alle pagg. 2-3-4-5
Gran bella Polentata!
Ottima partenza di anno per il
Morolo Calcio!
a pag. 12
AperitivoCorto per gli amanti
del cinema
a pag. 7
ALL’INTERNO
Un altro anno è trascorso, e anche il giornalino ag-giunge un numero in più alla sua breve storia. Sia-mo entrati nel terzo anno del nostro notiziario (in realtà il quarto consideran-do che abbiamo iniziato ad agosto 2006). Come ogni bimestre eccoci di nuovo presenti con tutte le notizie successe nel nostro paese ma non solo. La nuova testata è un’ulteriore novità targata 2009 che vi accom-pagnerà lungo tutte le pagi-ne di questo numero e de-gli altri, prendendo ufficial-mente il posto della prece-dente. In questa edizione abbiamo voluto dar spazio alla situazione emergenzia-le della Valle del Sacco con approfondimenti, cro-naca, interviste e qualche notizia storica. Ovviamente si sa che gennaio è anche il mese della, anzi, delle polentate. Non potevamo non raccontarvi la tradizio-ne che si è rinnovata in piazza lo scorso 25 genna-io. Non mancano come sempre notizie di musica, cinema, sport e tanto altro ancora. Augurandovi una buona lettura vi ricordo per qualsiasi informazione di contattarci all’indirizzo mail: [email protected]
L’EDITORIALE
di DANIELE TRENCA
Domenica 25 gennaio in piazza Ernesto Biondi si è rinnovato l’appuntamento con la tradizione a pag. 6
dotti locali o peg-gio di produzione pro-pria. L’indagine verrà ora estesa sino al co-mune di Supino per tutti coloro che abitano nel
raggio di un kilometro dal fiume, nei casi in cui si ri-scontrerà nelle persone la presenza del betaesaciclo-cloroesano sarà assicurato un sostegno sanitario per tutta la vita. In seguito l’ufficio commissariale ha spiegato gli interventi operati in questi anni. «Si sta cercando di cambiare tendenza dopo 80 anni di inquinamento e di atti criminali, entro otto mesi la zona Arpa1 verrà bonificata interamente» sono state le parole del presidente Marraz-zo, che ha risposto alle nu-merose domande ed alle richieste da parte dei cittadini dell’area: agricoltori, allevato-
Germania). Presenti all’incontro tec-nici e medici che hanno informato sullo stato di avanzamento della si-tuazione ambientale e sanitaria condotta dall’Asl Roma G «Abbiamo visto da questo studio – ha eviden-ziato il Prof. Perucci, epide-miologo – come l’eccesso di mortalità si riscontri solo
negli uomini dell’area di Segni, Gavi-gnano e Colle-ferro. Coloro che hanno lavorato nelle fabbriche a poca distanza dal fiume. Su 509 individui
intervistati solo 246 si sono sottoposti a prelievo». Dalle interviste condotte si è ap-purato, inoltre, che il rischio di essere contaminati cre-sce se si consumano pro-
U n auditorium gre-mito ha accolto, nella mattinata di
sabato 24 gennaio, il Go-vernatore del Lazio Piero Marrazzo nell’assemblea pubblica organizzata dal comune di Morolo a cui hanno partecipato cittadini, sindaci, politici locali e amministratori regionali per informare le popolazio-ni sulla drammatica vicenda della Valle del Sacco. “Una gior-nata stori-ca” è stato il commen-to di Mar-razzo, che nel corso della conferenza ha annunciato l’inizio dei lavori di bonifica della zo-na Arpa1 in territorio di Colleferro (circa 40mila mq che verranno portati in
IN PRIMO PIANO
ri, amministratori e semplici cittadini. «Mi rivolgo a voi come commissario del go-verno. Non c’è nessun co-lore politico in queste situa-zioni. Nel 2005 avevano
ricevuto richiesta per fare aprire una discarica di rifiuti pericolosi a Colleferro ma l’abbiamo impedito! Per poter superare l’emergenza è fondamentale non divi-derci». Nel corso dell’incontro anche qualche annuncio: trovare l’accordo per un protocollo di intesa sulla Valle del Sacco, un incontro con gli allevatori della zona e la conferma dello stanziamento di altri 7 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli altri già stanziati per l’emergenza ambientale.
di DANIELE TRENCA
da sinistra: Foglietta, Scalia, Marrazzo, Silvestri, Di Palma e Canali
R iguardo la proble-matica della Valle del Sacco abbiamo
voluto rivolgere qualche domanda al primo cittadino Massimo Silvestri. Da quanto tempo il nostro fiume è inquinato? Fino alla seconda guerra mondiale il fiume sacco veniva usato per svolgere varie pratiche tra cui lavare i vestiti piuttosto che fare il b a g n o , c o n l’industrializzazione nella zona di Colleferro, in parti-colar modo con l’apertura della Bomprini Parodi Delfi-no,industria bellica di sup-porto a quella nazionale, il fiume ha iniziato a cambia-re colore, questa ricostru-zione è puramente perso-nale. Nel 2005 hanno cam-pionato un certo numero di aziende agricole iniziando da Gavignanno Segni arri-vando fino a Supino perché negli altri paesi non hanno trovato niente, questo non vuol dire che il fiume sia pulito ma può darsi che la sostanza si sia posata sul fondo, dopo l’indagine epi-demiologica si iniziò a fron-teggiare l’emergenza, ricor-do che Alemanno si impe-gnò a stanziare diecimilioni di euro, ci fu la nomina del commissario il quale gestì i finanziamenti, ci fu il ritiro del latte, come misura pre-cauzionale, non c’è alterna-tiva quando questa sostan-za viene introdotta nel or-ganismo, umano o animale, non può essere espulsa,
q u i n d i f u r o n o abbattuti 5000 capi di bestiame tra bovini e
ovini tutti gli alleva-menti che si trovavano a 1 km dal fiume Sacco hanno dato misure per l’abbattimento, i dieci milioni stan-ziati da Aleman-no più altri sette
milioni sono stati utilizzare per riavviare le attività degli alle-vatori colpiti e per attivare le prime misure d’emergenza. La molecola che provoca l’inquinamento della valle del sacco è betaesacloroci-cloesano come è arrivata questa sostanza qui? Nella zona di Colleferro sono stati trovati dei fusti interrati e sembra che sia stato dalla lacerazione di questi fusti che
questa sostanza sia arrivata nel Fosso Cupo, fosso che attraversa tutta la zona indu-striale di Colleferro e da lì è arrivata nel fiume Sacco e non
IN PRIMO PIANO
essendo una so-
stanza solubile è rima-sta nel fiume ed è arri-vata fino a noi. Come si è capito che questa molecola cir-
colava nella valle? Ciò che ha porta-to la molecola sono stati gli esami sul latte prelevato agli allevatori locali, hanno visto che la soglia di con-centrazione del betaesacloroci-cloesano è stata superata Quali sono le persone più esposte al pericolo? La fascia di popolazione che è stata più lungamente espo-sta è quella maggiormente colpita ed è la fascia nella
quale si registrano maggiori patologie in particolare quel-le tumorali. Stiamo deciden-do con gli altri sindaci di co-stituirci parte civile, i cittadini
di MARIA CRISTINA PIETROPAOLI colpiti vanno sostenuti, per-ché un’ intera valle è poten-zialmente esposta al perico-lo.si stanno creando gli studi scientifici per un eventuale azione risarcitoria nei riguardi di chi è stato colpito, è un
percorso da scrivere tutti insieme, vhi ha l’idea migliore la esponga. Cosa si è fato fino ad ora? Tutte le indu-strie presenti nell’area indu-striale, sono state obbligate a bonificare a loro spese pre-
sentando il progetto con la supervisione dell’ ufficio com-missariale. Sono state chiuse le fonti d’inquinamento ora si dovra pensare ala seconda fase, il 28/01/09 abbiamo approvato il progetto per una discarica a Colleferro nella quale anranno depositati rifiu-ti che possono essere smalti-ti in discarica se si troveranno rifiuti tossici verranno mandati in Germania, sarà una disca-rica controlatissima. Cosa si potrà fare per elimi-nare in via definitiva il beta-esaclorocicloesano? Da uno studio condotto dall’Universita della Tuscia risulta che piantando alberi di Pioppo e piante di girasole la molecola possa essere as-sorbita dalle radici di queste colture,è sempre uno studio comunque i terreni a 1 km dal fiume sono interdetti a qual-siasi coltivazione.
continua a pag. 4
Una veduta della Valle del Sacco
Il sindaco Massimo Silvestri
zin-co,
rame e lindano hanno avuto una insolita collocazio-
ne: tutti questi materiali di scar-to venivano sotterrati nell'al-lora area Arpa, (oggi Arpa1-2) una grande pianura utiliz-zata come discarica, ormai satura di materiali tossici. All'ex trasportatore protago-
nista dell'inter-vista toccava proprio il com-pito di portare i fusti stracol-mi di nocività e tossicità nei luoghi prepa-rati per l'inde-cente soluzio-
ne di smaltimento. I membri del “Noe” (Nucleo Operativo Ecologico) hanno conferma-to che il fiume ha avuto un massiccio livello di inquina-mento causato dai materiali nocivi lasciati sotto il terreno e a cielo aperto; come di-chiara l'intervistato “i fusti non erano affatto sigillati, infatti usciva il liquido tossico che danneggiava l'area inte-ressata, nelle vicinanze del fiume”. Questo atti vergogno-si avranno una fine? Acca-
continua da pag. 3 Si sta già facendo? in via sperimentale a Morolo solo Vincenzo Schiavi ha aderito. Noi cittadini cosa possiamo fare concretamente per migliorare la situazione? Bisogna tenere alta la guar-dia, perché i prodotti della valle del sacco sono contro-batti ma bisogna ricordare che la tossicità di questa mo-lecola è elevata, la situazione è preoccupante e bisogna avvertire che alcune pratiche abituali non possono essere svolte, quindi non utilizzare l’acqua del fiume , non colti-vare oltre la zona che previ-sta che è di 1 km dalla spon-da del fiume destro e sinistro, cominciare ad avere pratiche agronomiche, dare la disponi-bilità,è questo l’appello che faccio a chi ha il terreno vici-no al Sacco,tanto la piantu-mazione quanto la messa a disposizione dei terreni pre-vede un indennizzo sfruttia-mo questa opportunità, met-tere la tterra a disposizione della piantumazione dei Piop-pi partecipando ad un esperi-mento scientifico. Rivolgen-dovi all’ ufficio commissariale i cittadini possono chiedere di partecipare a questo esperi-mento. Quando inizieranno le inda-gini di screening sui cittadi-ni Morolani? Pensano di iniziare entro Marzo essendo l’esame mol-to costoso si sta cercando di fare una convenzione, l’esame si farà ai cittadini che abitano ad 1km dal fiume.
IN PRIMO PIANO
L a Valle del Sacco prende il nome
dall'omonimo fiume che la attraversa, il quale scendendo dai Monti Prenestini per-corre la Valle Latina tra i Monti Ernici ed i Monti Lepini, fino alla confluenza destra del fiume Liri a sud-est di Ceprano. Anticamente nota anche ai grandi scrittori-viaggiatori, come Ferdinand Gregorovius, per la sua bel-lezza e naturalezza inconta-minata ancora protagonista
del meraviglioso scenario, da molti anni ormai questa natu-ra è oggetto di numerose critiche a livello ambientale, gastronomico e turistico. Dagli anni Ottanta, da quan-do qui veniva prodotto il lin-dano (micidiale pesticida bandito dal 2001) in tanti hanno sempre sostenuto che nell’area industriale i letali residui di lavorazione erano stati versati in bidoni e poi sotterrati non lontano dalla fabbrica. In un' intervista fatta ad un ex operaio di un'industria di Col-leferro, la “CFC”, Co-struzioni Ferroviarie Colleferro, risulta che sin dagli anni '60 molti fusti di ferro conte-nenti materiale tossi-co, come amianto,
di ORIETTA CIASCHI
dranno e stanno accadendo altri episodi simili? Queste azioni provocano molto ri-sentimento, rabbia e cattive impressione; i fatti di cronaca di questo tipo nella nostra valle raccontano un'assenza di rispetto della natura, delle persone che stanno risenten-do di questo inquinamento; gravemente si trasmette un menefreghismo generale su questo tema. La speranza di tutti noi è di trovare subito una soluzione adeguata a questo problema che la Cio-ciaria vive sulla propria pelle. In alto le mucche morte nel Luglio 2005 dopo essersi
abbeverate, in basso qual-che fusto seppellito tra le
erbacce, al centro uno sca-rico che si immette nel
fiume!
IN PRIMO PIANO
I l lindano è un insetticida a largo spettro introdotto, sin dai primi anni '50, nel
trattamento delle sementi e dei suoli, degli alberi da frutta e del legname; è stato inoltre impie-gato come antiparassitario per gli animali domestici e d’allevamento e in alcuni prepa-rati farmaceutici sotto forma di lozioni, creme e shampoo per la cura e la prevenzione nell’uomo della pediculosi e della scabbia. Il prodotto tecni-co lindano è quasi interamente costituito dall’isomero g-HCH del 1,2,3,4,5,6-esaclorocicloesano (HCH), l’unico isomero-HCH che pos-siede una significativa attività antiparassitaria. Quasi tutti i prodotti commercializzati in Paesi diversi contengono infatti più del 95% di g-HCH. Il prodot-to tecnico HCH è invece una miscela di 8 isomeri. Nei pro-dotti dell’HCH commercializzati, il 65-70% è costituito dall’isomero a-HCH, il 5-12% dal b-HCH, il 14-15% dal g-HCH ed il restante 10% da altri isomeri e composti. I diversi isomeri del HCH (HCHs).hanno stessa formula molecolare e differiscono tra loro unicamente nella posizione degli atomi di cloro rispetto al piano dell’anello di cicloesano (α, se al di sopra di tale piano; β, se al di sotto), il che conferisce ad essi differenti proprietà chimico-fisiche. Il lindano tende ad ac-cumularsi nell’ambiente poiché biodegrada lentamente: l’emi-vita varia da 88 giorni a più di tre anni, secondo le condizioni ambientali (tipologia del terre-no, profondità nel suolo, clima, ecc.). I prodotti di degradazione più frequentemente trovati sono il g-pentaclorocicloesene, l’esa, il penta, il tetra e il tri-clorobenzene, il penta e il tetra-clorofenolo. La scarsa idrosolu-
attraverso la dieta. Nei Paesi industriali
è stato stimato che più del 90% del lindano assorbito dall’uomo proviene dal cibo, poiché le concentrazioni misurate nell’acqua potabile sono trascurabili. Gli isomeri
dell’HCH sono stati misurati nei prodotti caseari, nella carni bovi-ne, nel pesce, nel pollame, nella frutta, negli ortaggi, nell’olio e nei grassi, nello zucchero. I più alti livelli degli isomeri a e b sono stati misurati nelle spezie e nelle piante aromatiche, mentre nel grasso animale sono stati trovati i più alti livelli di g-HCH.
L’esposizione al lindano è stata valutata nella popolazione generale attraverso il dosaggio dell’isomero g-HCH nel sangue, nel tessuto adiposo e nel latte ma-terno. Tra gli isomeri dell’HCH, l’isomero b, per la sua maggiore stabilità, per la sua più
elevata capacità di accumularsi nei tessuti grassi e per la sua più lenta eliminazione dall’organis-mo, è presente in concentrazioni maggiori nei tessuti ed è pertanto più frequentemente misurato. Di particolare interesse sono le misure effettuate sui tessuti e fluidi biologici del sistema ripro-duttivo, soprattutto ai fini di una caratterizzazione del rischio per la riproduzione e per l’organismo in via di sviluppo. L’informazione sull’esposizione umana è piutto-sto carente in Italia. I sintomi osservati negli studi epidemiolo-gici sono prevalentemente a carico del sistema nervoso cen-trale e periferico e del fegato ed associati a livelli ematici di g-HCH ³20 mg/l. I dati disponibili hanno inoltre evidenziato una possibile vulnerabilità del siste-ma riproduttivo maschile e fem-minile al g-HCH. Gli effetti sono
stati osservati sia sugli animali adulti che sugli organismi in via di sviluppo; tuttavia, allo stato attuale delle conoscenze, non vi è una chiara indicazione dei principali meccanismi d’azione coinvolti; diversi pro-cessi tra i quali l’interazione con recettori ormonali, l’inibi-zione del trasporto degli ormo-ni sessuali all’interno delle cellule bersaglio o della comu-nicazione intercellulare, sono stati a seconda del modello sperimentale utilizzato, ritenuti responsabili dei danni riprodut-tivi osservati. Gli studi in vitro hanno inoltre evidenziato dei meccanismi d’interferenza diretta con le cellule germinali. Inoltre Vi sono evidenze speri-mentali sufficienti per indicare che il lindano, pur non essen-do un agente teratogeno, può interferire con il normale anda-mento ed esito della gravidan-za. La presenza accertata di lindano nel tessuto e nei liquidi biologici del sistema riprodutti-vo femminile (muco cervicale, fluido follicolare, placenta, liquido amniotico) induce a non sottovalutare l’eventuale rischio sia per il processo di fecondazione e la gravidanza sia per il normale sviluppo del concepito. Infine non è trascu-rabile, per una valutazione del rischio riproduttivo a lungo termine, che siano state con-temporaneamente presenti sul territorio italiano, altre moleco-le organoclorurate a lunga persistenza, la cui presenza nei liquidi e tessuti biologici umani è stata quasi sempre messa in evidenza insieme agli HCHs. Va quindi attenta-mente valutata la possibilità di un’esposizione multipla a di-versi organoclorurati con ana-logo meccanismo di azione e/o bersaglio ed il conseguente rischio di effetti cumulativi.
bilità del lindano ne favorisce l’assorbimento nella fra-zione organica del terre-no. La molecola è per-tanto relativamente im-mobile (migra lentamente nel suolo) e può essere trasportata solo dalle piogge e dalle acque d’irrigazione. Il suo passaggio nelle acque profon-de avviene raramente. A causa della loro bassa pressione di vapore gli isomeri dell’HCH sono poco volatili; tra i vari isomeri l’a-HCH e il g-HCH presentano una volatilità più elevata. Le concentrazioni di
HCH totale (somma di tutti gli isomeri) e dei diversi isomeri sono state determinate in di-verse matrici ambientali quali piante, suolo, acqua ed aria e nei tessuti di diverse specie animali. Poiché il b-HCH è, tra i vari isomeri dell’HCH, il più persistente alla degradazione batterica e il meno volatile, la sua presenza nelle matrici ambientali e/o biologiche è probabilmente un indicatore di contaminazione locale da HCH tecnico. La presenza invece nell’aria e nel mare del conti-nente Artico degli isomeri a e g, molto più volatili, indichereb-be un trasporto su lungo rag-gio; questi isomeri tenderebbe-ro quindi a migrare più rapida-mente e a depositarsi preva-lentemente nelle regioni polari. L’esposizione umana al linda-no avviene principalmente
di TERESA ALTERI
H Cl
H Cl
Cl
HCl Cl
H
Cl
HH
Struttura chimica del lindano
SUCCEDE A MOROLO
Q uest’ anno cari lettori noi dell’ Associazione Pro Loco Morolo
siamo riusciti ad avere la me-glio anche sul tempo…o forse ad essere graziati da que-sto!!! Chi lo sa, resta il fatto che domeni-ca 25 gen-naio in P.za Ernesto Biondi si è rinnovato il consueto appunta-mento con la tradizionale polentata di Sant’Antonio Abate. Non è stato un bel buongiorno il nostro quando la mattina alle 7:30 ci siamo
ritrovati in piazza: il cielo, infatti, era grigio scuro e pio-veva piano piano; non sape-vamo che fare o dire: c’era chi suggeriva di andare a casa (come ben ci è stato
consigliato da qualche no-stro concittadino che passava di lì a quell’ora!!); chi, invece, restando fedele alle previsioni meteo che assicuravano una giornata priva di pioggia consi-
gliava di cominciare a fare qualcosa e chi si dilettava nel-le grandi citazioni come quella
di “non può piovere per sempre…”! Così pensando e consa-pevoli che non aven-do dato nessuna disdetta alla manife-stazione qualcuno si sarebbe comunque
presentato abbiamo iniziato, sorridenti e decisi, ottimisti e senza timore di nulla il nostro operato: prima il sugo, poi la pulizia con aceto e sale delle cottore di rame, poi
l’allestimento in piazza del nostro stand e dei tavo-li. Il tempo pas-sava, non piove-va più e mentre in lontananza si intravedeva un sole bianco, in noi aumentava la fiducia che tutto sarebbe andato per il verso giu-sto. Così facen-do è arrivata l’ora del pranzo e con essa i no-stri cari amici del Latina Camper Club, che ormai da più di cinque anni ci onorano della loro presen-za e, quest’anno, per la prima volta il Cen-tro Anziani di Canale di Monterano; immancabili i cittadini di Roma e provincia, altri cio-ciari e cittadini morolani. Costoro dopo aver gustato dell’ottima polenta, panini con pancetta o salsiccia, il tutto accompa-gnato da del buon vino rosso sono stati allie-tati dalle musi-che folkloriche e dialettali del gruppo Il Can-zoniere dell’Appia. La musica, l’allegria, le
chiacchiere e l’atmosfera di festa sono proseguite fin
dopo le 15 quando alcu-ni gruppi hanno comin-ciato a salutarci. Lenta-mente la piazza si è svuotata e una volta terminato il tutto sui no-stri volti c’era un bel sor-riso, quello che purtrop-po ci era mancato la mattina!!
Foto: Angela Rosa Polletta
di ASSOCIAZ. PRO LOCO
C ome ormai da quat-tro anni a questa parte si rinnoverà
l'appuntamento pasquale della rappresentazione vi-vente della Passione di Gesù Cristo. La manifestazione si terrà nel mese di aprile, gior-no del Venerdì Santo in cui vedremo in scena le princi-pali tappe della morte di No-stro Signore Gesù. Morolo farà da scenario con i suoi vicoli caratteristici, sperando che il tempo e il clima sia benevolo. Vi invitiamo tutti a partecipare all'incontro e se quest'anno avete intenzione di partecipare non esitate!!!
O.C.
La scena della crocifissione della
Passione Vivente 2006
di lucro nata nel 2006 a Milano
che mira a promuovere i giovani autori impegnandosi a dar loro visibilità e pro-muovendo l’interscambio di esperienze e conoscenze, per incentivare una cultura della professionalità anche nel settore del film corto. Lavori curati e dettagliati vi aspettano ogni venerdì presso l’auditorium. Detto questo non ci resta che rinnovarvi l’invito a tutti per un ApertivoCorto ogni ve-nerdì alle 18 presso l’Auditorium Comunale. Vi aspettiamo!!!
Qui sopra la locandina
dell’evento
VOCI MOROLANE consiglia...
A peritivoCorto, il primo circuito na-zionale dedicato ai
cortometraggi arriva nel nostro paese dopo un anno di successi che ha portato i cortometraggi in oltre trenta
città in tutta Italia. La mani-festazione è iniziata venerdì 30 gennaio, alle ore 18.00 e proseguirà per 10 venerdì dove gli appassionati del genere corto possono assi-stere alle proiezioni presso l’Auditorium Comunale in via Le Grotte, passando
così un’ora e mezza in compagnia delle opere de-gli autori emergenti. Nessu-na variazione sul format originale, quindi nei dieci appuntamenti settimanali
non mancheran-no: curiosità, gadget, backstage, giochi sul cinema, oltre al vero e proprio aperitivo. La conti-nua espansione di AperitivoCorto testimonia l’interesse che questo genere artistico, il cortome-traggio, può suscitare anche in un
pubblico non cinefilo. L’obiettivo della ras-segna è duplice: aiu-tare a diffondere la cultura del cortome-traggio e, al contem-po, fornire ai giovani autori la possibilità di confrontarsi con un
pubblico diverso da quello di nicchia presente nei vari festival nazionali ed internazionali. Il sito del festival, www.aperitivocorto.it, come sempre ospiterà le schede dettagliate di tutti i cortometraggi selezio-nati e tutte le informazio-ni relative alla program-mazione delle serate. AperitivoCorto è una as-sociazione senza scopo
di ASSOCIAZ. PRO LOCO
SUCCEDE A MOROLO
L a sezione Sogit di Morolo si sta
avviando al traguardo dei quattro anni di vita che taglierà il prossimo 13 settembre. Nell’arco del tempo trascorso, nume-rosi sono stati gli interventi che si possono così riassu-mere: 1917 gli interventi effettuati, percorrendo oltre centomila chilometri (per l’esattezza 107.794), sono state impiegate in totale 4.509 ore di volontariato; distribuiti per un totale di 2396 volontari impiegati. Oltre diecimila euro di car-burante consumato per i nostri automezzi che hanno battuto in lungo ed in largo le strade della provincia e non solo. Le persone tra-sportate sono state 2266. Le cifre riportate sono molto importanti considerando che oltre il 98% dell’attività viene rivolta solo al nostro piccolo paesello, ciò dimostra l’utilità ed il bisogno per le
persone di avere tali strutture di
volontariato. La sezione si sta adoperando inoltre, attraverso gli organi pre-posti, di portare anche a Morolo il Servizio Civile
per l’associazione ed inoltre di partecipare al servizio sociale, ingrandendo così la sfera di competenza. Con queste po-che righe abbiamo voluto por-tare a conoscenza della popo-lazione quanto è stato fatto in questi anni, non possiamo che essere entusiasti e ringra-ziare tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiutano giornal-mente.
In basso: i volontari della sezione di Morolo in
occasione del trentesimo anniversario della Sogit in Italia. (Trieste sett 2007)
comportando in maniera splendi-
da. Infatti, nella Coppa Italia CSI, siamo in se-mifinale, e ci scontrere-mo, martedì 10/02/09, presso lo Sporting Club
La Selvotta di Supino contro Videotec/Vetreria Pellino, una delle squadre più accreditate del campionato di Eccellen-za. In questa competizione, abbiamo disputato tutte le partite con squadre che di-sputano i Campionati di Pro-mozione e Eccellenza, e co-me potete ben capire, sono state tutte partite che si sono concluse con una nostra vit-toria.
CAMPIONATO CSI
I
C iao a tutti, anche per noi, come del
resto nei campionati pro-fessionistici, è arrivato il cosiddetto ‘’giro di boa’’. La nostra posizione, co-me potete vedere nelle clas-sifiche, è buona, anche se entrambi i campionati si stanno rivelando molto equi-librati e difficili. Nel campio-nato di calcio a 5 di prima divisione, ci troviamo in terza posizione a 2 punti di distac-co dalla seconda classificata, ASD Frosinone, e a 10 punti dalla prima in classifica, An-tonacci & Meccanocar. A livello di posizione in classifi-ca, non possiamo certo la-mentarci, l’unico rammarico, è quello di aver lasciato per strada punti con squadre molto inferiori a noi! Comun-que il campionato è ancora lungo, e fino a quando la matematica non ci condan-nerà, cercheremo in tutti i modi di portare a casa la vittoria finale. Nel campiona-to di calcio a 5 CSAIN, ci troviamo in prima posizione. In questo campionato, ci stiamo comportando in ma-niera egregia, anche al co-spetto di molte squadre di categoria superiore. Infatti, su 12 partite disputate, ab-biamo totalizzato 11 vittorie e 1 sola sconfitta!!! Inol-tre,come ogni squadra che si rispetti, anche noi abbiamo le nostre partite di coppa. Lo scorso anno, a causa della nostra inesperienza al co-spetto di squadre di caratura superiore, siamo usciti al primo turno, ma quest’anno, forti dell’esperienza della passata stagione, ci stiamo
di ALESSIO NERI
Antonacci & Meccanocar 47 Asd Real Frosinone cac 39
Nuova Morolo cac 37
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Edilpitture 2E 32
Fisiosporting cac 30
Us Tofe & Eurotekno srl 29
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Fiuggi Calcio a 5 10
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di CARLO ALTERI
SPAZIO AL CITTADINO Aree fabbricabili:
piccole precisazioni!
Intendo replicare alla lettera sull’argomento ICI pubblicata su di “Voci Morolane” del me-se di dicembre 2008 e ringrazio la redazione per avermi offerto tale possibilità. L’imposizione dell’ICI sulle aree fabbri-cabili è espressamente prevista dal Decreto Le-gislativo 504 del 1992 (articolo 1, comma 2) ed un Comune è tenuto ad attuare tutte le misure per incassare il tributo, pena il procurato danno erariale alle casse comu-nali. Pertanto i possesso-ri di un’area fabbricabile devono pagare l’ICI per-ché previsto per Legge e devono farlo già dalla data di adozione di un Piano Regolatore Gene-rale Edilizio. Il presup-posto dell’imposta è il possesso dell’area fab-bricabile e nessun Co-mune d’Italia può abolire questa fattispecie tribu-taria poiché non rientra tra le proprie potestà regolamentari. L’Amministrazione comu-nale, al fine di tutelare i cittadini da un’applicazione pesante ed opprimente della tas-sazione ICI sulle aree fabbricabili, ha assunto gli atti e le misure con-sentiti. Sono stati appro-vati sia un Regolamento per determinare valori medi venali delle aree, sia una Tabella di deter-minazione del valore delle aree, in base alla quale sono state applica-te fortissime percentuali di riduzione per le an-
prima casa senza aver dato certezza sulla coper-tura finanziaria pari al minor gettito accertato e certificato dai Comuni stessi. Il Comune di Mo-rolo, nel periodo 2003/2008, ha già subito una diminuzione di tra-sferimenti erariali che ammonta a 195.730 euro! (dati ufficiali consultabili sul sito del Ministero de-gli Interni). Il taglio dei trasferimenti statali ci ha costretto ad enormi sacri-fici per assicurare un li-vello qualitativo adegua-to di servizi ai cittadini che, comunque, non han-no visto aumentare la pressione fiscale a livello locale in maniera scrite-riata. In tutta la vicenda, se ho commesso un erro-re, è stato l’aver dimo-strato scarsa astuzia poli-tica, in altre parole esse-re stato ingenuo ad appli-care l’ICI sui terreni fab-bricabili a pochi mesi dalle elezioni comunali. Il senso di responsabilità è stato però superiore all’eventuale perdita di consensi, perché era ed è dovere di un Sindaco trovare entrate che ga-rantiscano l’autonomia tributaria all’Ente. Sono a disposizione per un pub-blico confronto sull’argomento in manie-ra che, dati di Bilancio alla mano, tutti i cittadini possano verificare la fon-datezza delle ragioni e-spresse.
Massimo Silvestri
Sindaco di Morolo
Un grazie al Nomadi Fans Club per la stupenda festa
di beneficenza!!!
Sono una vostra affe-zionata lettrice, vorrei spendere due righe di ringraziamento al Fans Club Nomadi e a tutti coloro che quest’anno hanno partecipato all’ottava manifestazio-ne di solidarietà svol-t a s i i l g i o r n o dell’Epifania. Un gra-zie di cuore va al no-stro parroco che dopo tanti anni di richieste ha dato l’opportunità a questi ragazzi di riunir-si nella sala del "Terzo Giorno" luogo dove, del resto la persona a cui è stato dedicato il club trascorse del tem-po e dedicò un po’ del suo amore. Termino qui ringraziando di nuovo voi tutti per la bella giornata che ci avete regalato. Parte-cipare è amare, amare per non dimenticare.
E.M.
nualità 2003, 2004 e 2005 (anni intercorsi tra l’adozione e l’approvazione del PRG). La tabella è stata studiata proprio perché si è rite-nuto ingiusto tassare le aree secondo il loro valo-re venale in un periodo in cui l’edificabilità non era ancora assoluta. Col re-golamento sono stati indi-viduati dei valori imponi-bili massimi delle aree fabbricabili, oltre i quali lo stesso Comune non potrà più andare per attu-are l’imposizione; al citta-dino resta però la piena facoltà di dimostrare che la propria area può avere un valore inferiore a quello stimato. La Giunta comunale ha ricercato ancora altre forme di a-gevolazione per i cittadi-ni, al fine di alleviare l’esborso economico per il pagamento di un’imposta basata su un elemento “potenziale“ di reddito. Per questa ragio-ne, con deliberazione n. 154, ha disposto la non applicazione delle san-zioni in riferimento alle annualità pregresse e l’ufficio tributi è stato au-torizzato a non applicare le sanzioni nella fase di predisposizione degli accertamenti e ad annul-lare la quota inerente la sanzione posta a carico dei contribuenti. Si è vo-luto tutelare il cittadino e ci si è assunto una grande responsabilità; lo si rite-neva giusto ed equo e così si è fatto. In materia fiscale, l’Amministrazione comunale non è in con-trotendenza, con com-portamenti vessatori, ri-spetto al Governo; quello attuale ha abolito l’ICI
VOCI MOROLANE - Storie
Q uesta è forse una sto-ria interessante da raccontare. Mi chiamo
Anna Maria Corsi, abito a Su-pino, ma mia madre è morola-na Nel febbraio 2008 sono stata invitata da un lontano parente, di nome Mark Wen-tzel, per dipingere dei murales nella sua pizzeria “ Wize Guyz”
che si trova nella cittadina di Brandon, vicino a Tampa nello stato della Florida (Stati Uniti). Mark gestisce questa pizzeria insieme al suo socio e pizzaio-lo egiziano Mahmoud Gomaa,(che tra l’altro fa un ottima pizza) ed ha svariati dipenden-ti. . Mark è americano di nasci-ta ma di origini morolane, suo nonno materno Enrico Corsi
nacque in Morolo, e partì come emigrante negli Stati Uniti insieme al fratello Antonio Corsi (mio bisnon-no). Dopo un lungo viaggio sbarcarono a New York, in-sieme cercarono lavoro, ma dopo un certo periodo, mio bisnonno (Antonio) è dovuto
rientrare in Italia prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. I due così persero i contatti e non riuscirono più ad incontrarsi. Nel frattempo Enrico conobbe una siciliana e si sposarono, ma racconta-vano sempre ai loro discen-denti che erano di origini italiane, e soprattutto morola-ne. Suo nipote (Mark) volle
cercare in ba-se ai racconti, il paese dei suoi parenti. Venne in Italia la prima volta una decina di anni fa per motivi di lavoro (prima era il direttore della segreteria stu-
denti stra-n i e r i
dell’Università del Connecticut), ma non trovò il paese, avendo delle cartine geografi-che non tanto detta-gliate e non parlando ancora Italiano. Sua madre Giovanna (Joan) vide la scritta Morolo su un tabello-ne degli orari ferrovia-ri alla stazione Termi-ni, ma era l’ultimo giorno e stavano ri-partendo per gli USA. Tornò di nuovo negli anni successivi e nel frattempo iniziò anche a studiare anche l’italiano. Chiedendo in giro i nomi delle famiglie che cer-cava, riuscì a incontrare la mia, parlando scoprimmo che eravamo la famiglia che cercava. Egli è molto legato alle tradizioni del paese, so-pratutto culinarie, che cerca di far conoscere ai suoi clien-ti. Nel locale viene sentita musica italiana e vorrebbe che continuassi a dipingere altri scorci di Morolo, Ma il suo desiderio più grande è quello di riuscire a fare un
di ANNA MARIA CORSI
gemellaggio con Morolo la sua cittadina, avendo cono-scenze dei politici locali. Approfittiamo con l’occasione per chiedere al Sig. Sindaco se questo sarà possibile, ne saremo veramente contenti! Qualche scatto del murales di Morolo in Florida, in alto l’ingresso del paese, sotto la piazza Ernesto Biondi e a sinistra il particolare con
l’entrata del comune
Mark e Mahmoud
VOCI MOROLANE - Giochi A numero uguale corrisponde la lettera uguale….Buon Divertimento!!!
VOCI MOROLANE - Sport
A vvio di anno mi-gliore non poteva esserci per il Moro-
lo che ha iniziato il 2009 in modo eccellente, centrando 11 punti in cinque partite, frutto di tre vittorie con Lupa Frascati, Astrea a Flaminia Civitacastellana e due pa-reggi con Viterbese e Fe-rentino. Tutto è nato dalla roboante vittoria con la Lu-pa Frascati, un tre a zero che ha chiuso il girone di andata. Poi il pareggio in casa con la corazzata Viter-bese. Lo zero a zero nel derby con il Ferentino. La vittoria al “Marocco” con l’Astrea grazie ad un gol nel finale del giovane Pantuso. Ed a chiudere il successo sul campo del Flaminia con reti di Hasa e Provaroni. Una striscia positiva che ha consentito ai biancorossi di fare un bel balzo in avanti in classifica, uscire dalla zona play-out e soprattutto tenere a distanza di sicurezza le dirette inseguitrici. Il Morolo è la squadra del momento. I ragazzi di Romolo Santola-
mazza, reduci dalla pesantissi-ma vittoria sul campo del Flaminia Civitaca-stellana (team consi-derato alla vigilia del torneo come il più se-rio pretendente al sal-to di categoria, basta legge-re i nomi in organico), vivo-no un periodo estremamen-te felice e hanno tutta l’intenzione di non fermarsi. Il presidente Angelo Co-stantini, tuttavia, rimane con i piedi ben saldi a terra e non perde di vista l’obiettivo primario, quello della sal-vezza: “La permamenza in questa categoria è fonda-mentale per noi – ha com-mentato il patron lepino – prima raggiungiamo la sal-vezza, meglio è. Il mister ha a disposizione un gruppo molto valido, composto da elementi di grande valore. E’una squadra che abbiamo ritoccato in corso d’opera, – ci ha detto il massimo diri-gente biancorosso – ma i risultati stanno arrivando, in un campionato molto diffici-
come Provaroni (classe ’91) seguito da società di serie B: “Sono soddisfatto di tutta la squadra, – ha commentato Romolo Santolamazza – ma in particolare voglio sottoline-are il grande campionato di tutti quei ragazzi che non su-perano i venti anni d'età. I miei giovanotti stanno dimo-strando di che pasta sono fatti ed invito tutti gli osservatori d’Italia a vedere le gare del Morolo, perché ci sono giova-ni molto promettenti e bravi”. Il
Morolo c’è, la formazione lepi-na può togliersi veramente grandi soddisfazioni ed esse-re il trampolino di lancio per ragazzi che hanno enormi qualità. Il campionato si è fermato per il torneo di Via-reggio. La serie D riprenderà la sua corsa il 15 febbraio con il Morolo che affronterà in casa il Guidonia per un auten-tico match salvezza. Poi si viaggerà alla volta di Boville per incontrare i blau-grana. Un passo alla volta. Un tas-sello alla volta per completare il mosaico della salvezza. Obiettivo alla portata dei Santolamazza’s Boys.
le con squadre blasonate ed
agguerrite”. Ma quale è il segreto del romano Romolo Santolamazza che ha rigenerato la squadra lepina? Lo abbiamo chiesto proprio
all’allenatore biancorosso: "Credere nei propri mezzi – ha asserito il tecnico dei cio-ciari- senza mai abbassare la guardia nel corso di ogni parti-ta, scendere in campo con la massima attenzione possibile
e con la grinta di chi vuole portare a casa i tre punti. Per vincere certe gare – ha sottoli-neato - c'è bisogno della forza del gruppo e non solo in quel-la dei singoli, che comunque sono importanti. Bisogna dare il 110% in ogni sfida, sia con-tro la prima della classe, sia contro l’ultima, così si può fare bottino pieno. Siamo una squadra di livello con elementi molto interessanti che anche in futuro faranno parlare di se". In particolar modo sono i giovani a mettersi in evidenza nel team biancorosso, gioca-tori su cui ci sono gli occhi di squadre professionistiche,
di GABRIELE SCHIAVI
Mister Romolo Santolamazza
La tifoseria biancorossa
VOCI MOROLANE - Rubriche
P er tutti g l i amanti del Jazz e
per tutti gli amanti del sassofono, il “Sax” per eccellenza è John Coltra-ne. Tutti coloro che ambi-scono a suonare questo mera-viglioso strumento devono, per forza di cose, confrontarsi con questo autentico “ monolite” del sassofono, una vera e propria “leggenda” che si è costruito la sua fama grazie ad una tecnica eccezionale allo strumento ed alla pubblicazione di una serie di dischi di rara bellezza stilisti-ca. Fra tutti i suoi “lavori” che meriterebbero menzione (e ce ne sono tanti!), credo che par-lare di “ A love supreme “ met-terebbe d’accordo tutti i fan del sassofonista di hamlet, non solo per la qualità delle compo-sizioni e per la tecnica profusa, ma anche per le motivazioni che anno spinto John a cata-pultarsi su questo lavoro. Si perché si narra che John abbia avuto l’ispirazione per le com-posizioni del disco, durante una delle sue frequenti sedute joga meditative durante la quale gli parve di ascoltare una musica che secondo lui doveva prove-nire da Dio. Questo spiega il titolo dell’album che parla di
“un amore supremo” come quello di cui solo Dio è capace,
hrmann ad avere que-
ste caratteristiche. Si pensi a Romeo + Giu-lietta, una rilettura postmoderna della più
celebre tragedia shake-speriana con il divo allora poco più che adolescente Leonardo Di Caprio. An-che Moulin Rouge! stra-vagante e frenetico musical, ambientato nella Parigi della Bella Epoque, possiede queste caratteri-stiche. Ciò che contraddi-stingue le opere di Lhur-mann, oltre ad essere tutti dei racconti densi di senti-menti è la visionarietà del-le immagini colorate e surreali e la contaminazio-ne di elementi diversi. In Moulin Rouge! ad esem-pio Lhurmann contamina l’atmosfera della Bella Epoque francese con la musica pop del Novecen-to. Egli ama mescolare all’interno di ogni singolo film generi narrativi diversi come il cinema, il musical, la letteratura e il teatro giungendo a dei risultati a dir poco originali. In un panorama cinemato-grafico dove pare esserci sempre meno spazio per la fantasia e l’immaginazione Baz Lhur-mann ci regala con i suoi film delle romantiche favo-le moderne. Egli è senza dubbio uno dei registi più estrosi e ricchi di talento dei nostri tempi.
un amore che Coltrane ha senti-
to vicino e che lo ha aiuta-to a superare un difficile momento della sua vita. All’interno della copertina infatti si può leggere una
lunga “poesia-salmo” che Coltra-ne ha scritto di proprio pugno in segno di gratitudine verso il Si-gnore che lo aveva risollevato e gli aveva permesso di ricevere nuova linfa per la sua creatività. L’opera si svolge come un corpo unico diviso in quattro parti, " A c k n o w l e d g e m e n t " , "Resolution", "Pursuance" e "Psalm", dando vita a quello che è considerato uno dei primi “concept album” della storia, dove con interpretazioni del sax sempre in tono con quanto vuole narrare, ci spiega il suo penti-mento (“Acknowledgement”), la d e c i s io ne d i m ig l i o ra re (“Resolution”), il perseguimento d e l l a s u a d e c i s i o n e (“Pursuance”) ed il ringraziamen-to finale (“Psalm”). Della straor-dinaria performance compositiva e interpretativa di John abbiamo già parlato, bisogna aggiungere che ha potuto contare anche su compagni di “viaggio” davvero notevoli, McCoy Tyner al piano, Jimmy Garrison al basso ed Elvin Jones alla batteria, che lo
hanno supportato in ma-niera magistrale in que-sto suo personalissimo e ispirato progetto. In effetti è l’ispirazione la chiave per comprendere a fondo il significato di questo “capolavoro” del jazz, un’ispirazione che Coltra-ne sente arrivare diretta-mente dal cielo e che, per chi ha “orecchio”, sembra che dal cielo gli abbiano effettivamente
“risposto”!
D opo il suc-cesso del
musical Mouline Rou-ge! il regista Baz Lu-hrmann è tornato di recente al cinema con un kolossal ambientato nel continente australiano du-rante la seconda guerra mondiale. Il film il cui titolo “Australia” vuol rendere omaggio al paese d'origine del regista, racconta la tor-mentata storia d'amore tra un’ aristocratica donna in-glese (Nicole Kidman) e un rude mandriano (Hugh Ja-ckman) che si scoprono innamorati durante un diffi-cile viaggio attraverso lo sconfinato e selvaggio Pae-se. Australia è stato definito da parte della critica inter-nazionale il nuovo Via col vento, film al quale lo stes-so Luhrmann dichiara di essersi ispirato. Entrambi le pellicole in effetti apparten-gono al genere del melò più romantico ed appassionato ed entrambi ritraggono con estrema accuratezza il pe-riodo storico nel quale sono ambientati. Se Via col vento mostrava gli orrori della guerra di secessione ameri-cana, la pellicola di Lhur-mann non manca di sottoli-neare le brutture del colo-nialismo e della seconda guerra mondiale. I film inol-tre si affidano ad uno stile solenne e a delle immagini ricche, magniloquenti. A ben guardare però Australia non è l’unico film di Lu-
di ALESSANDRO BIGIARINI
di MARIANA DE ANGELIS
L’ANGOLO DELLA POESIA
NONNEMO CENCIO
No vecchio ancora arzillo, tè cent’anni:
magna, beve, fuma i fa caccosa,
nun patisci de bronchita né d’affanni,
ca’ ciocco spacca puro i ‘nse reposa.
D’immerno po’ fa tardi, sta ai cammino,
la pippa ‘n mocca, assuga i fazzoletto
a fianco nu’ ‘n ci manca mai lu vino
i quando s’à straccato cerca i letto.
S’ammorta la cumpagna, la tè ‘n core:
co’ iessa dieci figli avuto, ‘na...covata,
se l’à spusata propria co’ amore
i ‘n ci sta notte che ‘n se l’à sunnata.
Tè ‘n’ammasciata tra figli i nuputi,
ienneri, le nore, senza i parenti
ci stavo puro tanti pronuputi
i tevo tanto accordo i so’ cuntenti.
Du’ guerre à fatte, è stato bersagliere,
spareva co’ lu bomme i la metraglia,
recorda le canzoni i le preghiere
s’à meritata puro ‘na midaglia.
Nonnemo Cencio tutti sao è ‘n’ome,
pe’ tant’anni a la cava à laurato
pe’ chesso a Mbrolo tè ‘no beglio nome,
sà fatti ‘i affari se’ da quando è nato
Temistocle Gori
AIUTATI DAL VENTO
Portati via
le ultime parole.
Sorrisi…gioie…
Cancella da me questo male.
Sii tu vento,
a bruciar tutto.
Aiuta le stelle
a illuminare questa notte buia.
Il tempo è finito…
Voltiamo pagina,
aspettiamo di nuovo il sole,
danzando sotto le stelle.
Sergio De Santis
ORARI TRENI - FESTIVO ORARI TRENI - FERIALE MOROLO ROMA T.NI ROMA T.NI MOROLO
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SITO CONSIGLIATO
MOROLO ROMA T.NI ROMA T.NI MOROLO
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Un altro grande passo per il giovanissimo aperiodico di informazione e cultura di Morolo che da tempo ormai fa compagnia a tutti i citta-dini del nostro piccolo paese con tante notizie di cultura morolana, cronaca, tante e sempre nuove rubriche per una informazione che
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“Se giri il mondo e pure l’estero,
lo chiami sempre Mbrolo nostro!”
Voci MorolaneVoci Morolane FEBBRAIO 2009 FEBBRAIO 2009 FEBBRAIO 2009 --- anno IV numero 17anno IV numero 17anno IV numero 17
Per info, chiarimenti ed invio articoli:
Hanno collaborato a questo numero:
Carlo Alteri; Teresa Alteri;
Alessandro Bigiarini; Orietta Ciaschi;
Anna Maria Corsi; Mariana De Angelis;
Alessio Neri; Maria Cristina Pietropaoli;
Angela Rosa Polletta; Gabriele Schiavi;
Massimo Silvestri; Daniele Trenca;
Associazione Pro Loco
Poesie:
Temistocle Gori, Sergio De Santis