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RELAZIONE 2014
Presidente SILVANA PAVESE
PIEMONTE
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GRUPPI DI VOLONTARIATO VINCENZIANO
CHI SIAMO
Siamo un’Associazione composta da donne e uomini che seguono il Carisma di S. Vincenzo, che definisce la
CARITÀ una VOCAZIONE. Facciamo parte come GVV dell’AIC (Associazione Internazionale di Carità) fondata direNamente da San Vincenzo De paoli nel 1617, e presente in Piemonte sin dal 1655 a Pianezza, sviluppatasi in 53 paesi di tuNo il mondo con 250.000 volontari, che fa parte anche dei più importanW organismi mondiali: ONU, Consiglio d’Europa, UNESCO, Cor Unum, Crescendo, Centri CaNolici Internazionali. Scopo: Servire i più abbandonaW e diseredaW, entrando in relazione con loro e coinvolgendoli in un processo di promozione e autodeterminazione sia umana sia sociale, per renderli protagonisW del loro futuro. Andare incontro ad ogni forma di povertà contemplando Cristo nel volto dei
poveri.
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IDENTITA’ E APPARTENENZA
Aderire ad un Carisma così grande come quello di S. Vincenzo, permeNe al volontario di arricchirsi spiritualmente, di acquisire la capacità di andare all’altro realizzando il pensiero di S. Vincenzo-‐ la Carità-‐Amore-‐, cioè un amore affe_vo che deve produrre un amore effe_vo. Condividere ed aderire inWmamente a questo, produce un legame idenWtario con l’Associazione, forte e indissolubile.
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Se, invece, non si interiorizza il carisma si rischia di diventare volontari Wepidi, approssimaWvi, che perdono di vista lo SWle Vincenziano. P e r t an t o è impo r t an t e una formazione costante che tenga viva la nostra idenWtà ed appartenenza e un ANo di Impegno, di adesione alla nostra Associazione, moWvato e consapevole.
ORGANIZZAZIONE
In via Saccarelli 2 a Torino, si trova la sede Centrale della nostra sezione Regione Piemonte. È il fulcro di tuNa la nostra Associazione, dove si lavora per l’accoglienza, la formazione e l’organizzazione. Si svolgono gli incontri dei Consigli Regionali, Provinciali e CiNadini, del Gruppo di Studio, dei corsi di Formazione, dei CoordinamenW e delle Commissioni Tecniche. Vi lavorano a tempo pieno 4 dipendenW 8 volontari e le Figlie della Carità. Sempre presente e disponibile c’è Suor Angela, per l’animazione, l’organizzazione e il coordinamento delle varie a_vità ciNadine e regionali.
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Spiritualmente siamo accompagnaW, dopo le dimissioni del giugno scorso di Padre Bergesio, da Padre Gherardo Armani, che s’ impegna a_vamente in tuNa la Regione, per la formazione e per mantenere sempre vivo nei gruppi lo spirito d’ idenWtà e appartenenza.
RISORSE UMANE
Su tuNo il territorio Piemontese, distribuiW con differente densità, si trovano 154 gruppi, più a Torino ciNà e Provincia, Biella e Novara, più diradaW nella restante parte. Si nota una leggera flessione, infa_ sono staW chiusi tre gruppi uno a Torino, uno a Casale ( si è fuso con un altro) e uno ad AsW, tu_ per l’età avanzata delle volontarie.
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! ALESSANDRIA 9 gruppi
! ASTI 3 gruppi
! BIELLA ciNà 11 gruppi
! BIELLA provincia 13 gruppi
! CUNEO 14 gruppi
! NOVARA ciNà 10 gruppi
! NOVARA prov. e VCO 11 gruppi
! TORINO 53 gruppi
! TORINO provincia 21 gruppi
! VERCELLI ciNà e prov. 9 gruppi
RISORSE UMANE
I Gruppi si suddividono in due categorie: -‐ Gruppi Parrocchiali -‐ Gruppi Servizi Speciali. Quelli parrocchiali sono i più numerosi e diffusi in tuNa la Regione, gesWscono sovente con i parroci le emergenze del territorio. MolW sono a_vi e aperW, riescono ad aggiornare il loro servizio per soddisfare le necessità in una società in conWnua evoluzione ed essere un vero punto di riferimento per tuNa la comunità. Altri, invece, si limitano quasi esclusivamente alla distribuzione e sono composW da volontari che operano nell’Associazione da molW anni, sono più chiusi e per questo hanno difficoltà di ricambio generazionale, se quesW ulWmi non trovano in loro la capacità di aprirsi, di capire le necessità del territorio e raccogliere nuovi volontari, sono desWnaW ad un lento declino. I Gruppi dei servizi Speciali sono presenW in varie parW del Piemonte specialmente a Torino e Biella, si rivolgono a categorie di utenW specifiche e mirate, sono gesWW da numerosi volontari e, in qualche caso, anche da dipendenW professionalmente molto preparaW, sono ospitaW in struNure autonome. Ci sono ad esempio: case di accoglienza, centri di ascolto, scuole di lingua italiana, sostegni scolasWci per bambini italiani e immigraW, consultori dove esercitano volontari medici, psicologi, avvocaW che forniscono consulenze gratuite.
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I volontari nella regione complessivamente sono 1891, in leggero aumento rispeNo lo scorso anno, la tabelle degli Operatori evidenzia l’ingresso di 114 nuovi volontari e un considerevole aumento di collaboratori (non associaW) da 387 nel 2013 a 458 nel 2014. Questo dato fa ben sperare in un inizio di ricambio generazionale così senWto da tu_ noi; si nota, inoltre, la notevole preponderanza nel numero delle donne rispeNo agli uomini, ma, dalla leNura delle relazioni dei PresidenW Provinciali, la tendenza si sta invertendo tra i collaboratori, (in Provincia di Torino : 63 uomini e 29 donne). Sembra che si sia innescato finalmente un processo di rinnovamento, speriamo irreversibile, anche per il grande impegno profuso da tu_. Dalla leNura delle relazioni, si nota, inoltre, un nuovo slancio per coinvolgere i giovani, aNra_ di più dai servizi speciali, come la mensa dove le richieste di adesione sono in aumento, e meno dai gruppi parrocchiali dove l’impegno è molto più intenso e porta via molto più tempo. Le persone che sono ancora inserite nel mondo del lavoro, infa_, possono offrire un numero limitato di ore, e, quando nasce in loro il desiderio di accostarsi ad una a_vità di volontariato, più facilmente si rivolgono a servizi speciali che propongono tempi e mansioni più definite e con modalità scandite nel tempo.
2013 2014
1.889 1.891
387 458
114
VOLONTARI
COLLABORATORI
NUOVI VOLONTARI
Il sostegno domiciliare, invece, richiede un impegno costante e difficilmente sostenibile da persone che lavorano, specialmente dai giovani che prima studiano, poi devono cercare e tenere un’occupazione e sovente devono andare anche all’estero. Dalle vostre relazioni si nota che sono sorte iniziaWve rivolte ai giovani un po’ in tuNa la Regione, lodevoli quelle di Alba e di Ceva con il Gruppo “Gli amici della S. Vincenzo” che abbiamo avuto il piacere di conoscere lo scorso anno. Infine è necessario ed indispensabile, che vi faccia rilevare quanto è importante che ci sia, nei Gruppi, il rispeNo e l’armonia reciproci per sostenersi nell’affrontare le nuove sfide e difficoltà che i tempi odierni presentano. Là dove non c’è armonia tra i volontari, anche la loro operaWvità viene a mancare e rischia di finire in uno sterile a_vismo finalizzato più a realizzare se stessi che il bene dei poveri, e di conseguenza della nostra Associazione. S. Vincenzo, ci ha sempre ricordato che aNraverso l’amore reciproco tesWmoniamo nostro Signore, e che mai nessuno debba vedere volontari liWgiosi, ma affiataW, uniW da uno spirito di umiltà e di condivisione, Gruppi dove regna la carità reciproca e l’amicizia, dove ci si aiuta gli uni con gli altri e si rispeNano i ruoli. Questo deve e dovrà sempre essere il nostro biglieNo da visita.
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SOSTEGNO DOMICILIARE
Come lo scorso anno, la crisi economica ha colpito duro su tuNo il territorio Regionale, il numero degli assisWW non è aumentato ma si è stabilizzato, comunque, su numeri rilevanW. Le famiglie seguite dai GVV sono state 2.992 italiane e 3.113 immigrate, leggermente diminuite rispeNo allo scorso anno, il numero delle persone, invece, è ancora aumentato, 8580 italiane e 11.018 straniere, stabile il numero delle persone sole 1789 italiane e 790 immigrate. Rilevante, però, è la loro età, sempre più numerosi quelli al di soNo dei 65 anni 901 italiani e 733 stranieri, questo dato fa pensare a tu_ quelli che, perdendo il lavoro in età avanzata, non sono più inseriW nel mondo del lavoro e rimangono per anni senza tutele, prima di arrivare a percepire la pensione. Osserviamo, purtroppo, in conWnuo aumento il numero delle famiglie mono-‐genitoriali, sia italiane sia immigrate, dovuto alla inesorabile disgregazione familiare in aNo già da molW anni. 416 italiane e 443 straniere. 9
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
3229 3493
8424
10553
1831 855 373 355
2992 3113
8580
11018
1789 790 416 443
anno 2013
anno 2014
La crisi prolungata ha aumentato la vulnerabilità sociale: famiglie che conducevano una vita dignitosa e gruppi sociali “garanWW” hanno scoperto di essere esposW all’insicurezza, lavoratori precari o licenziaW, se non coperW da ammorWzzatori sociali, hanno rischiato di perdere, oltre al reddito, la casa, la salute, le capacità sociali, la dignità discendendo la china dell’emarginazione. Si è aggravata la situazione di persone già precarie, ad es. le colf, con la riduzione delle ore o addiriNura il venir meno del lavoro occasionale. Anche i lavoratori con parWta IVA hanno dimostrato tuNa la loro fragilità, non potendo chiudere la loro posizione, non hanno potuto accedere a forme di sostegno. Il problema degli anziani, con pensioni che non permeNono di arrivare alla fine mese ma solo alla seconda o terza se_mana, è soNo agli occhi di tu_, come quello dei disabili con pensioni ridicole e degli ammalaW che devono vivere la sofferenza, nei casi da noi seguiW, anche in povertà. Di fronte ad un’umanità così bisognosa di aiuto, tu_ i volontari si sono organizzaW in tuNa la Regione con slancio e determinazione, meNendosi al fianco degli assisWW e camminando con loro.
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PROGETTI La casa e il lavoro sono staW, come lo scorso anno, le emergenze più gravi. Per la casa l’obie_vo principale è stato prevenire gli sfra_, contribuendo economicamente per gli affi_, le spese condominiali e le utenze. Per le case ATC, molW gruppi, hanno cercato, di far arrivare le famiglie a versare il minimo di legge, aderendo, per finanziarsi, a Bandi Provinciali; il problema casa, però, sta diventando drammaWco in tuNa la regione e non c’è Gruppo che non abbia dovuto a_varsi per affrontarlo. Segnaliamo alcuni proge_ rivolW a questa emergenza: Il mantello di S. MarWno” dei Gruppi di Rivoli con il quale, gesWscono tu_ insieme, un dormitorio con cena, prima colazione ed una mensa. Chieri dove si sta operando nella ristruNurazione della “Casa della Pace” dei Missionari in collaborazione con Caritas, Comune e Conferenze. A Torino, Orbassano e Mondovì, sono presenW iniziaWve già consolidate, dove sono staW ristruNuraW alloggi per l’emergenza abitaWva, con ospitalità a caraNere temporaneo, in convenzione con ATC e Comuni.
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La perdita della casa è sempre conseguenza della perdita del lavoro, che è diventato il primo obie_vo per tu_ i Gruppi, perché chi si trova senza lavoro, perde in primo luogo la dignità, il rispeNo di sé e, molte volte, la considerazione e la sWma dei propri familiari. Si può arrivare anche a disgregazioni familiari e a forme gravi di depressione. Tale situazione, ha costreNo molW gruppi a rinnovarsi, aprendosi a nuove esperienze sul territorio. Per la necessità di reperire fondi, hanno aderito a bandi proposW da EnW, Fondazioni, Centri Servizi, sono entraW in rete con altre realtà caritaWve per realizzare proge_ e razionalizzare le risorse. A Torino: Assegnazione di 5 borse lavoro con le Conferenze. Sostegno economico per piccoli commercianW Uso dei voucher in molW gruppi. “AdoNa una famiglia”. “Il piaNo piange e lo zaineNo è vuoto”. “Domiciliarità leggera”: progeNo a_vato da 5 gruppi che hanno partecipato al bando della Provincia per sostenere gli anziani Laboratorio di Sartoria Una nuova iniziaWva in provincia di Torino è: “Abitare qui” che mira a sviluppare un nuovo welfare di prossimità, con assistenza, accompagnamento, pulizie, Wnteggiature ecc. 12
A Biella si confermano tu_ i proge_ dello scorso anno, dove sono staW promotori: “Legna”, la “Tenda di Abramo”, il “Sostegno scolasWco”, il progeNo ”Non W voglio solo”, il “Lavoro lana” e gli “OrW”. Si è intensificata fortemente la capacità di far rete tra i Gruppi sostenendosi a vicenda, anche operaWvamente, per il bene dei poveri. A Novara ciWamo il progeNo “Casa Marisa, due gocce di serenità in famiglia”, per sostenere 48 famiglie in difficoltà , sono state, inoltre, a_vate borse di studio per
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seminarisW e per 2 ragazzi per conseguire i diplomi di scuola superiore. Anche in Provincia il lavoro è stato intenso: rilevante quello del gruppo di Varallo Pombia con gli “OrW” e il nuovo progeNo “Sorella provvidenza” che sostengono con alimenW freschi giornalieri i poveri di Varallo Pombia, Pombia, Divignago, BorgoWcino e CastelleNo Ticino. A Vercelli sono proseguiW i proge_ già esistenW come gli “OrW”, la scuola per donne extracomunitarie, importante è stato il progeNo “Mangia con noi buon appeWto” con il quale si sono fa_ adoNare i pasW di 120 bambini in difficoltà, e si è inciso sulle decisioni comunali per la gesWone dei contribuW per le mense. L’Azienda ha sospeso le azioni legali a tu_ gli assisWW dai GVV, che, dopo la visita domiciliare, hanno potuto garanWre l’effe_vo stato di bisogno delle famiglie.
Segnaliamo il grande impegno profuso parWcolarmente verso la scuola e i giovani a Casale e Tortona dove si è faNo sostegno scolasWco collaborando con gli insegnanW al fine di migliorare la scolarità e l’inclusione sociale dei ragazzi in difficoltà. Ad Alessandria si è collaborato molto con Caritas specialmente nei Centri di ascolto, nelle mense e nell’ostello femminile, a_rando nuovi volontari. A Novi Ligure si è esteso il servizio mensa e docce anche al sabato, aiuW alimentari serali e pasW serali per il dormitorio ciNadino, si meNe in evidenza l’aumento dei passaggi nel guardaroba e l’incremento
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della distribuzione scarpe, molto bello l’allesWmento della mostra di presepi provenienW da ogni parte del mondo per raccogliere fondi e farsi sempre più conoscere. Anche ad AsW, Cuneo le a_vità si sono intensificate, i rapporW con Caritas, AssistenW Sociali e le altre Associazioni sono molto collaboraWvi, ad ogni iniziaWva Caritas i nostri volontari partecipano e prestano la loro opera con dedizione. Ricordiamo infine l’iniziaWva della “Giornata delle patate”, il p a n e d e i p o v e r i , c h e h a v i s t o i m p e g n a W contemporaneamente, nella seconda domenica di oNobre, i gruppi di buona parte della Regione insieme a quelli delle Regioni del nord, per dare maggiore visibilità alla nostra Associazione.
Terminiamo questo breve excursus delle a_vità, con il progeNo Somalia, dove i GVV sono presenW dal 1994 e dove finanziamo le scuole con il progeNo “ Deponi il fucile e prendi la maWta”. La relazione sulla situazione del Paese e dei nostri proge_, faNa dall’ing. Salah Shek Osman, è stata riportata in un arWcolo da Padre Gerry. Gli studenW nel 2014 sono staW circa 2000: 600 ragazze e 1400 ragazzi, con l’aumento del 30% della frequenza delle ragazze. Questo ha un valore molto grande essendo una società tradizionale in cui l’istruzione femminile non è molto apprezzata. Sono staW acquistaW ed inviaW traNori per promuovere il territorio, quesW sono staW gesWW dagli anziani e dalle donne “Poola”, il reddito ricavato dal lavoro della terra, è stato suddiviso in tre parW: per la manutenzione dei traNori, per i traNorisW e per futuri invesWmenW. de Paoli.”
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L’ing. Salah, da giovane immigrato, è stato accolto e aiutato dai GVV di Torino a studiare e a laurearsi, è l’anima e il referente di tuNo il progeNo Somalia, egli è stato nominato consigliere poliWco del parlamento Somalo e, recentemente, Ministro dei lavori pubblici. Al termine della sua relazione scrive questa frase significaWva: “ ConWnuo ad impegnarmi a favore dei diri_ umani e della pace. Molte volte ho ricevuto minacce di morte, ma la mia missione di pace conWnuerà, finché avrò vita; questo è ciò che ho imparato da S. Vincenzo.
La visita domiciliare è il primo insegnamento che S. Vincenzo ci ha dato in quel lontano 1617, è ciò che ci qualifica e ci contraddisWngue come Volontari Vincenziani. La nostra vocazione è andare all’altro e instaurare con lui una relazione che solo aNraverso la visita può essere veramente realizzata. Infa_, in casa, un volontario aNento ed esperto, aNraverso i linguaggi non verbali e l’osservazione dell’ambiente, può cogliere molte informazioni sul disagio non solo economico ma anche relazionale del povero.
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SERVIZIO
Osservando i grafici, si nota che le ore di servizio sono ancora aumentate, 20.000 in più rispeNo l’anno scorso, complessivamente siamo passaW da 628.880 nel 2013 a 648.479 nel 2014, a riprova del grande impegno profuso da tu_. Quelle dedicate al sostegno domiciliare si sono intensificate, e questo dato è di notevole conforto: nel 2013 erano 88.296 e 90.749 nel 2014, una tendenza posiWva che fa sperare sul recupero, da parte dei volontari, del valore qualificante della visita, rispeNo ai centri di ascolto dove l’impegno, comunque, rimane stazionario. Si nota, inoltre, un aumento considerevole delle ore di organizzazione e rapporto con EnW pubblici, siamo passaW da 93.743 nel 2013 a 98.718 nel 2014.
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0 50.000
100.000 150.000
200.000
250.000
300.000
350.000
400.000
391.951
67.061 98.718 90.749
343.714
72.542 114.312 87.674
ANNO 2014
ANNO 2013
TOTALE ORE 2014: 648.479
Questo sta ad indicare come, oggi, tenere i rapporW con EnW Pubblici e PrivaW sia importante per aprirsi al territorio, e denota un maggiore dinamismo dei Gruppi. TuNo ciò, però, è andato a discapito delle ore dedicate alla formazione, che sono passate da 72.542 nel 2013 a 67.061 nel 2014, forse la notevole mole di lavoro dovuta, oltre che all’aggravarsi delle emergenze e anche dalle molteplici incombenze burocraWche, ha influito negaWvamente sui volontari, provaW e un po’ stanchi. Questo, però, potrebbe essere pericoloso, in quanto, la formazione deve andare di pari passo con l’impegno, altrimenW si corre il rischio di cadere solo in uno sterile a_vismo che può portare a forme di personalismi pericolosi. Infine osserviamo le ore nelle struNure e nei vari servizi, anche queste sono complessivamente aumentate, da 380.046 nel 2013 a 391.951 nel 2014.
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140.446
56.567
50.222
38.061
18.380
16.902
9.147
6.750
5.220
5.000
3.711
2.998
2.710
2.459
2.340
1.670
810
39.634
Guardaroba/viveri Servizi per terza età Centri Ascolto Case Accoglienza Doposcuola Mense Promoz. aN. lavoraWva Centro Aggregazione Giovanile Accoglienza Diurna Accompagnamento con trasporto Ospedale Consultorio Asili/Sc. Materne Carcere Corsi per immigraW Ambulatori CooperaWve Altri servizi
L’impegno quindi è costantemente cresciuto in tu_ i servizi, che si sono arricchiW di nuove a_vità, questo evidenzia la capacità dei volontari di leggere aNentamente le esigenze del territorio in conWnua evoluzione, di saperle interceNare e trasformare in azione. Se volessimo calcolare, in termini economici, il valore del lavoro svolto da tu_ volontari, donato gratuitamente alla società e dichiarato sicuramente per d i feNo , r i caveremmo ben 11.672.622 euro, senza contare il dono delle risorse economiche effe_ve.
Il conWnuo aumento delle problemaWche ci ha schiacciato e pressato, ci ha costreNo ad aumentare il nostro fare, rischiando, però, di perdere di vista il significato di ciò che facciamo e del perché lo facciamo, ma anche di chi siamo e da dove veniamo. Per questo è importante colWvare e mantenere viva la nostra formazione spirituale e tecnica, che ci aiuta, fermandoci, a rifleNere su noi stessi, sul nostro modo di fare servizio, sulla nostra capacità di stare nel nostro Gruppo dove crescere, confrontandoci e aprendoci al territorio. Una formazione che ci aiuta ad andare avanW, a non accontentarci mai per conWnuare, come ho deNo lo scorso anno, il cammino che altri Vincenziani hanno intrapreso 400 anni prima di noi.
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FORMAZIONE
In tuNa la Regione, le proposte di formazione sono state molteplici e varie, ogni zona si è organizzata in modo autonomo, aderendo a proposte di altri EnW e promuovendo iniziaWve locali. I gruppi in quasi tuNo il territorio si avvalgono del supporto degli assistenW spirituali, sovente sono i parroci, con momenW di riflessione nella riunione mensile, là dove sono presenW le suore Figlie della Carità, l’accompagnamento è ancora più costante. Nei primi sei mesi dell’anno è terminato il percorso formaWvo 2013/14 “Il segno dei tempi e il discernimento” con i seNe incontri iWneranW di Padre Gerry. A maggio si è completato, a Torino, il tema dell’incontro tra diverse culture e religioni dal Wtolo “Conoscere, capire, dialogare”.
Da seNembre è iniziato il nuovo anno con il tema “Essere vincenziani oggi”, con il quale si è voluto rifleNere sulle nostre capacità di azione, sui criteri e sui valori su cui le fondiamo, per arrivare a formulare, in posiWvo, le modalità del contributo che i GVV danno e possono dare alla società di oggi. Il punto di partenza è stato il Gruppo: come viene percepito al di dentro e come si presenta fuori. Si è iniziato con il rifleNere sul potenziale straordinario della “Visita domiciliare”, con ben 11 incontri iWneranW, tenuW da Padre Gerry, che si stanno completando in quesW mesi. Si sono prodo_ vari documenW reperibili sul Sito del Piemonte nell’area Formazione, a disposizione di tu_.
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Il portare la formazione il più vicino possibile ai gruppi, ci permeNe di farla arrivare ad un numero molto grande di volontari, si prevede che alla fine del percorso formaWvo siano più di 700 quelli coinvolW. L’anno è terminato con la Giornata di Spiritualità dell’oNo novembre a Vercelli, dove si è traNato il tema: “Essere Vincenziani all’interno della comunità ecclesiale” con una buona presenza di partecipanW. Ci si è confrontaW sulla nostra capacità di collaborare nella Chiesa, mantenendo vivo lo “SWle Vincenziano”. Anche quesW documenW sono disponibili sul Sito.
Voglio terminare la relazione di quest’anno associaWvo, con i ringraziamenW, innanzituNo alle volontarie, ai volontari e collaboratori che donano loro stessi, il loro tempo, le loro energie, i loro talenW, le loro risorse economiche, la loro amicizia a chi è in difficoltà e che rendono sempre più grande la nostra Associazione. Ringrazio tu_ i Consigli CiNadini e Provinciali, il Consiglio Regionale per il lavoro svolto nel coordinamento dei Gruppi e nella promozione sul territorio, il Gruppo di Studio Regionale per l’ impegno profuso sulla scelta dei temi e della linea da tenere per la formazione, le mie VicepresidenW e il Comitato di Presidenza per la costante ed infaWcabile collaborazione. Ringrazio le Figlie Della Carità per la loro vicinanza nel servizio, in parWcolare Suor Angela, nostro insosWtuibile sostegno, e i Padri della missione, specialmente Padre Gerry, che si è speso molto per la nostra crescita spirituale, ed infine AgosWno Dominici che instancabilmente lo ha accompagnato per tuNo il Piemonte fornendogli il supporto tecnico. Un Volontariato, sempre più una vera grande forza di cui la società non può fare a meno, animato da uno spirito che non ha età e che, come ci insegna S. Vincenzo, vive la
CARITA’ come una VOCAZIONE.
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CONCLUSIONI