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IL SEGRETARIATO REGIONALE: PROVVEDIMENTI DI TUTELA
DI BENI DI PROPRIETA' PRIVATA AI SENSI DELL'ART. 13 D.LGS. 42/2004
E PROVVEDIMENTI DI TUTELA INDIRETTA (COSTITUZIONE DI AREE DI RISPETTO)
AI SENSI DELL'ART. 45 D.LGS. 42/2004 ADOTTATI
Tra i 25 provvedimenti di tutela attuati dal 1 gennaio 2018 ad oggi che riguardano
tutte le province della Lombardia ne presentiamo due adottati ai sensi dell’art. 13
del D.Lgs. 42/2004, uno a Cremona e uno a Milano, per il loro particolare interesse culturale.
Cremona, edificio in piazza Lodi, 5
L'edificio è collocato nell'area nord orientale del centro storico di Cremona, in un contesto di interesse storico-artistico già caratterizzato da altre emergenze (Palazzo Lodi-Zaccaria e Casa Fieschi) e da testimonianze della presenza francescana fin dagli inizi del XIII secolo.
L'edificio fa parte di un isolato già edificato in epoca antica e se ne trova una prima rappresentazione - seppure generica - già nella pianta di Cremona di Antonio Campi del 1583, mentre la documentazione catastale storica successiva racconta delle diverse trasformazioni subite e della storia evolutiva del fabbricato, anche in relazione ai diversi passaggi di proprietà.
Mentre il fronte principale è connotato da un linguaggio di gusto neoclassico, l'androne e il cortile interno testimoniano fin da subito la natura tardo quattrocentesche dell'impianto originario che nella zona ancora utilizzava elementi stilistici di ascendenza romanica. I fronti interni del cortile illustrano invece le successive trasformazioni subite dal manufatto fino alla definizione di caratteri sette-ottocenteschi nei corpi di risalita e nei dettagli degli ambienti interni.
L'edificio riveste particolare interesse culturale come monumento-documento delle stratificazioni storiche intercorse in questo brano del tessuto cittadino.
Milano, Palazzo Fidia - via Melegari - via Mozart
L'edificio è collocato in una porzione di città, tra la cerchia dei Navigli e quella dei Bastioni, che fino agli Anni Dieci del Novecento era caratterizzata da vaste aree ad orti e giardini; questa situazione ha favorito nel Primo Dopoguerra una intensa attività edilizia. In questo ambito si colloca il Piano di Edificazione in Terra Sola Busca (ambito a giardino retrostante Palazzo Sola Busca già Serbelloni - via San Damiano, corso Venezia), di prima stesura nel 1924, di cui l'edificio in oggetto, progettato da Aldo Andreani, è parziale realizzazione. Il primo progetto, di impronta sostanzialmente neoclassica, viene stravolto a favore di una realizzazione con echi borrominiani (soprattutto nelle scale, nel vestibolo a pianta ellittica) e con una spiccata articolazione della massa scultorea nei prospetti, ove si alternano elementi aggettanti e sottrazione di volumi. Il disegno generale accentua il verticalismo della struttura e il dinamismo plastico dei componenti, nel mantenimento di materiali cari alla tradizione lombarda, quali il ceppo e il laterizio.
Palazzo Fidia riveste particolare interesse culturale sia come testimonianza dell'opera di Aldo Andreani, sia come trattazione originale del tema della residenza per l'alta borghesia milanese.
Milano, aprile 2019
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