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IL PRODUTTORE NELLA BUFERA
Weinstein e lo scandalo sessuale, la stilista Donna Karan:«Forse le vittime se la sono cercata»In un'intervista ha definito il produttore: «Meraviglioso» e sottolineato «Forse le donnevestendosi in un certo modo se la cercano». Replica una delle vittime: «Sei feccia». Poi le scuse
ANNALISA GRANDI di Annalisa Grandi
Lei di Harvey Weinstein è grandeamica e questo si sapeva. Ma ora chelui è nell’occhio del ciclone per ledenunce arrivate da ex dipendenti eattrici su presunti abusi, Donna Karanlo difende. E finisce al centro dellapolemica a sua volta.
«SE LA CERCANO?» La stilista inun’intervista al «Daily Mail» ha
definito il produttore 65enne «meraviglioso». E non si è fermata qui, ha ancheaggiunto che «le donne non se la siano cercata». «Forse ci dovremmo chiedere se ilmodo in cui ci si veste non suggerisca che è quello che vogliamo» ha detto lastilista. Per poi concludere: «Siamo noi che dobbiamo badare a noi stesse». «Midomando anche come ci mostriamo? Che cosa chiediamo? Non ce la andiamo acercare mostrando tutta la nostra sensualità e sessualità?» ha detto ancora.
rose mcgowan
Donna Karan you are a DEPLORABLE Aiding and abetting is amoral crime. You are scum in a fancy dress02:31 - 10 ott 2017
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rose mcgowan @rosemcgowan
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LE POLEMICA E LE SCUSE Parole, quelle pronunciate da Donna Karan, che hannoscatenato la rabbia di una delle grandi accusatrici di Weinstein Rose McGowan: «Iltuo è un deplorevole sostegno e incoraggiamento, è un crimine morale. Sei fecciacon un bel vestito addosso». E su Twitter è partita la campagna contro la stilista, c'èchi ha pubblicato immagini proprio degli abiti da lei disegnati per domandarle se queivestiti siano un invito agli abusi. Poi, sono arrivate le scuse: «Le mie dichiarazionisono state estrapolate dal contesto. Credo che le molestie non siano accettabili,sono dispiaciuta per chiunque si sia sentito offeso e mi dispiace per tutte le vittime».
IL CASO DI MIRAMAX ITALIA, LE TELEFONATE DI MATT DAMON E RUSSELL CROWE Ela polemica scoppia anche a Hollywood, e arriva fino in Italia. Rose McGowan tira inballo Matt Damon e Russell Crowe. Non solo sapevano di quanto accadeva negliuffici di Weinstein, ma avrebbero cercato di impedire che la cosa trapelasse. Tuttoparte dalla denuncia pubblicata da una reporter, Sharon Waxman che racconta dicome già nel 2004 già si sapeva degli abusi compiuti dal produttore. In una lettera
pubblicata da «The Wrap» racconta di come si recò in Italia per incontrare l'alloracapo di Miramax Italia, Fabrizio Lombardo. Di lui si sapeva che aveva uno stipendiodi 400mila dollari l'anno, che pare non avesse competenze specifiche in ambitocinematografico e che si diceva organizzasse cene per il produttore con giovaniragazze russe. Lombardo, interpellato, si rifiutò di commentare, e la giornalista volòallora a Londra per incontrare una ragazza che rivelò di essere stata costretta arapporti sessuali da Weinstein. «La storia non l'ho mai raccontata» spiega la reporterche racconta di aver ricevuto «grandi pressioni» da Weinstein, comprese duetelefonate da parte di Matt Damon e Russell Crowe «entrambi garantirono perLombardo». Risultato, nessuna notizia mai uscì. Fino a ora. Lombardo, che fucoinvolto insieme a Stefano Ricucci nel crack della Magiste International, tramite ilsuo legale ha fatto sapere che le informazioni diffuse da Sharon Waxman e ripreseanche da «Newsweek» sono del tutto infondate.
LE ALTRE STAR Intanto da Hollywood aumenta la lista di star che parlano dellavicenda, George Clooney ha definito Weinstein «Indifendibile». «Ha ammesso, èimpossibile scusarlo. Lo conosco da vent’anni ci ho cenato insieme ma non l’ho maivisto avere nessuno di questi comportamenti» ha detto il divo. «Questo tipo di abusinon hanno giustificazioni» ha detto invece Jennifer Lawrence, mentre Kate Winslet,premio Oscar per «The Reader», prodotto dai Weinstein, descrive il tutto come«disgustoso» e «spaventoso».
@AnnalisaGrandi1
10 ottobre 2017 (modifica il 10 ottobre 2017 | 10:26)© RIPRODUZIONE RISERVATA
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