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Bologna, 13 Maggio 2013
Workshop Tecnologie Ferroviarie TE
UPGRADE LINEE AV/AC
Rete in esercizio Classificazione
qLinee AV/AC: Linee con tecnologia innovativa e velocità > o uguale a 250 Km/h
qNodi: linee afferenti alle località principali, interessate dal traffico prevalentemente metropolitano.
qLinee “A”: linee strategiche per il trasporto viaggiatori e merci di grande intensità e rilevanza commerciale.
qLinee “B”: linee principali interessate al traffico internazionale e nazionale a lunga percorrenza.
qLinee “C”: restanti linee elettrificate a minor traffico viaggiatori e merci.
qLinee “D”: restante rete non elettrificata.
Km linea Km bc Tipologia
671 1.342
928 1.366
1.399 2.594
5.046 9.935
3.889 4.222
4.801 4.801
16.734 24.260
La Rete Alta Velocità/Alta Capacità
giu 2013 Stazione
Linea di Contatto
Impiego standardCaratteristiche Infrastruttura
Linea di Contatto Corde Portanti Fili di Contatto
Velocità Massima[Km/h]
Intensità di
TrafficoSezione nominale[mm2]
N° Corde
Sezione[mm2]
Tiro[Kg]
N° Fili
Sezione[mm2]
Tiro[Kg]
200
bassa 320 1 120 1375 2 100 1000media 440 2 120 1125 2 100 1000alta 610 2 155 1000 2 150 1125
250media 540 2 120 1500 2 150 1875alta 610 2 155 1625 2 150 1875
300 - 270 1 120 1625 1 150 2000
Linee RFI in esercizioTRATTA TIPO ALIM. LUNGHEZZA
TORINO – MILANO 25 kVca 125 km
MILANO – BOLOGNA 25 kVca 182 km
BOLOGNA – FIRENZE 25 kVca 78 km
FIRENZE – ROMA ( DDma ) 3 kVc 254 km
ROMA – NAPOLI 25 kVca 205 km
NAPOLI – SALERNO 3 kVcc 29 km
PADOVA – MESTRE 3 kVcc 25 km
Catenarie attuali per linee AC/AV
q TIRO ELEVATO garantisce:Ø buona captazione,Ø ridotta usura,Ø basso sviluppo d’arco.
q ELEVATA CONDUCIBILITA’ garantisce:ü cadute di tensione contenute,ü perdite non eccessive,ü Sovratemperature limitate (< creep)
Requisiti tecnici dei conduttori
Ø Conducibilità elettricaØ Carico di rottura meccanicoØ Temperatura ricristallizzazioneØ Resistenza all’usuraØ Resistenza al creepØ Variazioni microstrutturali Ø Variazione carico di rottura Ø Variazioni di costo/disponibilità
Requisiti Tecnici conduttori per LdC
Ø Conducibilità > 90% del CuETP (IACS % 90)Ø Carico di rottura > 38 kg/mm2 (373 N/mm2)
Stato dell’arte – Nuovi conduttori per LdC
Target Filo di Contatto
Ø Conducibilità > 70% del CuETP(IACS % 70)Ø Carico di rottura > 42 kg/mm2 (411 N/mm2)
Ø Resistenza all’usura > quella del CuETPØ Resistenza al creep > quella del CuETP
3 kVcc
25 kVca
Nuovi conduttori per linee di contatto
Materiale
Valori
CuMg
Temperatura di ricristallizzazione
[°C]
180
345
355
360
385
CuZr
Carico Unitario di Rottura [N/mm2] Conduttività Elettrica IACS %
100 11080 90
CuAg
CuSn
60 70500
Cu ETP
200 300 400
230
230
230
380
420
430390
470 93
100
90
75 90
101
102
99
450 500 7570
Nuovi conduttori per linee di contatto
CEI-EN 50119/2010– …..Linee aeree di contatto per la TE
REQUISITI PRESTAZIONE SISTEMA LINEA DI CONTATTO
Scorrimento per variazione della lunghezza per c dei fili conduttori libero da impedimenti
Facile regolazione dei parametri geometrici (altezza e poligonazione) della Linea di Contatto.
Nessuna interferenza con la sagoma statica e cinematica dei veicoli rotabili e del pantografo
Vmax ≤ 70 % V
; ?100•+−=
minmax
minmax
eeeeu
q Tiro
q Spinta
Captazione ottimale: requisiti tecnici
Il miglioramento delle condizioni dinamiche mediante aumento del tiro è confermato anche da misure effettuate per controllare valore e variazioni della forza di contatto
q Accelerazioni
q Uniformità e(x)
Una
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
10 ≤+−=≤VeVcVeVcα
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Elevata Velocità Critica:
Velocità di propagazione dell’interferenza lungo un filo aereo teso: (con tiro a 1000 daN si ottiene per il filo di Rame da 100 mm2 - 380 km/h, per il Tesal da 177 mm2 515 km/h con un + 35%!!)Per migliorare la captazione occorre che Ve << VcFattore Doppler >= 0,15 (Ve <= 70-75% Vc)
]/[ smgVcp
T
ρσ ⋅=
10 ≤+−=≤VeVcVeVcα
CHIAMATO ��= ∆���� IL CEDIMENTO ELASTICO DI UNA CATENARIA SOTTO L’AZIONE DI UNA
SOLLECITAZIONE F SI DIMOSTRA CHE: ��= �� ���� (����+����)= ��, �� ���� σ �� ∆��= ��, �� �� ���� σ �� APPARE EVIDENTE CHE PER RIDURRE LA FRECCIA ∆ f OCCORRE AUMENTARE IL TIRO
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
q Le valutazioni del moto nel campo della dinamica permettono di avere una idea delle oscillazioni massime.
q L’ampiezza è massima quando l’oscillazione pulsante indotta dal pantografo è in sincronia con la pulsazione delle oscillazioni libere del sistema catenaria.
q In un sistema meccanico sotto l’azione di una pulsazione esterna è oggetto di oscillazioni forzate smorzate, dopo una fase transitoria tende ad un regime di moto oscillatorio con periodo Te uguale a:
Te=2/e
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
2,72,2
2,8
1,3
4,2 5,1
134 205 245
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
LdCTC
[N]mC
[kgm/m] ∑NCTF
[N]mF
[kgm/m] ∑NFVC
[km/h]0,7•VC
[km/h]
220 8190 1,070 1 7500 0,869 1 324 227
320F 11000 1,070 1 9000 0,869 2 366 256
320R 13750 1,070 1 10000 0,869 2 395 276
440 11250 1,070 2 10000 0,869 2 377 264
540 18750 1,070 2 15000 1,349 2 425 298
610 10000 1,414 2 11250 1,349 2 316 221
REQUISITI PRESTAZIONE SISTEMA LINEA DI CONTATTO
CEI-EN 50119/2002– …..Linee aeree di contatto per la TE
Requisiti tecnici conduttori - Captazione ottimale
q La Rete AV Europea interoperabile è caratterizzata da:ü velocità di esercizio fino a 350 Km/h,ü possibilità utilizzo del doppio pantografi in presa .
q Oggi tutte le linee di contatto AV a 25 kVca SNCF e DB sono realizzate con questi fili di contatto.
q Prove ed esercizio della catenaria tedesca Re 330 hanno dimostrato che è possibile raggiungere i seguenti requisiti:
ü alta qualità della captazione (assenza innesco d’archi),ü possibilità di utilizzare due pantografi fino a 280 km/h.
Nuovi conduttori per linee di contatto
q Carico di rottura elevato: 505 N/mm2.q Creep con carico di 225 N/mm2 fino a 150 °C
molto piccolo (0,1 per mille) e una velocità di deformazione costante su un carico di 100 ore.
q Temperatura di ricristallizzazione di 380°C, talmente elevata che per questa lega sarebbe accettabile una temperatura costante di esercizio di 150 °C.
Il filo di contatto CuMg0,5
q La nuova catenaria è stata collaudata dall’ICE utilizzando 2 pantografi alla velocità massima di 335 Km/h.
q Le prove hanno confermato le aspettative, evidenziando un netto miglioramento dell’efficienza dell’impianto.
q La variazione della forza di contatto risulta notevolmente ridotta, alla stessa velocità, rispetto alla catenaria tipo Re 250.
q L’utilizzo di un pantografo di misura a 335 Km/h ha fatto registrare un intervallo di variazione della Fc corrispondente a quanto osservato con l’impianto Re 250 a 280 km/h.
q I valori misurati del sollevamento a 335 km/h sono notevolmente al di sotto di 100 mm.
Il filo di contatto CuMg0,5
Caratteristiche tecniche essenziali catenaria Re330:
Catenarie attuali per linee AC/AV
Catenaria 3 kVccCorda portante Filo di contatto
Numero 2 2
Sezione [mm²] 120 150
Materiale Cu-ETP Cu-ETP
Tiro [daN] 1500 1875
Sezione totale: 540 mm²Velocità massima: 250 km/h
Catenaria 25 kVcaCorda portante Filo di contatto
Numero 1 1
Sezione [mm²] 120 150
Materiale Cu-ETP Cu-ETP
Tiro [daN] 1625 2000
Sezione totale: 270 mm²Velocità massima: 300 km/h
WG JRC Upgrade 360 Pantografo -Catenaria
Il Comitato Guida del JRC nel contesto del Il° progetto “Nuove Linee AV”, strettamente connesso all’acquisizione da parte di Trenitalia del nuovo elettrotreno “ETR 1000“, ha manifestato la volontà di innalzare la velocità massima di esercizio sulla rete AV italiana, portandola da 300 a 360 km/h sulle linee a 25 kVca e da 250 a 300 km/h sulle linee a 3 kVcc con particolare riguardo alla linea DD.ma Roma-Firenze.
• Le velocità previste dal nuovo servizio AV (360 km/h per le linee 25 kVca e 300 km/h per le linee 3 kVcc) sono oltre i limiti delle attuali configurazioni di catenaria (C270 e C540) della rete AV/AC.
• L’esercizio a tali velocità coinvolge diverse problematiche legate all’interazione tra il materiale rotabile e l’infrastruttura.
• Per quanto riguarda la qualità della captazione, poiché essa risulta dall’interazione tra pantografo e catenaria, è stato necessario studiare un adeguamento sia del pantografo sia dell’infrastruttura.
WG JRC Upgrade 360 Pantografo - Analisi
L’esperienza acquisita dall’esercizio delle linee AV lato pantografo permette di affermare che :• il controllo della spinta in funzione della
velocità è fondamentale per linee esercite a velocità superiori ai 220-230 km/h;
• a maggior ragione tale controllo è fondamentale sulle linee a 3 kVcc dove l’utilizzo del controllo della spinta in modo differenziato consente di estendere la doppia captazione fino a 250 km/h.
WG JRC Upgrade 360 Pantografo - Valutazioni
• La sperimentazione già effettuata su alcune regolazioni della Milano-Torino con l’introduzione di conduttori di contatto in CuMg0,5 tesate a 30 kN ha mostrato come il miglioramento rispetto all’attuale configurazione ottenibile sia notevole
Tratta tesata a 30kN
WG JRC Upgrade 360 Catenaria - Valutazioni
• Gli attuali standard costruttivi delle linee AV devono essere adeguati. In particolare il tiro dei conduttori di contatto risulta il fattore che di maggior influenza per una migliore captazione.
• Tiri maggiori sono possibili con l’adozione di leghe di rame (CuAg e CuMg), grazie alla maggiore resistenza resistenza meccanica e al miglior comportamento a creep, rispetto ai tradizionali conduttori in CuETP.
WG JRC Upgrade 360 Pantografo - Conclusioni
WG JRC Upgrade 360 Pantografo – R&S Catenaria
• Progetto del nuovo standard di catenaria AV a 25 kVca per velocità fino a 360 km/h e a 3 kVcc per velocità fino a 300 km/h.
• Scelta di un tratto di linea tra le linee AV 25 kVca dove poter raggiungere la velocità di 360 km/h con accelerazione non compensata nei limiti tratta di lunghezza 50-60 km;
• Scelta di un tratto di linea AV 3 kVcc sulla DD.ma Roma–Firenze. dove poter raggiungere la velocità di 300 km/h con accelerazione non compensata nei limiti tratta di lunghezza 12-15 km;
Obiettivo:- Incremento della velocità fino a 360 km/h
Azione:- Incremento del tiro del filo di contatto
Criticità e Azioni Correttive:- Carico di rottura e creep: utilizzo di un filo di contatto con migliori caratteristiche meccaniche
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Caratteristiche nuova catenariaq Utilizzo di filo di contatto in lega Rame - Magnesio (CuMg0,5)q Sezione totale: 270 mm²q Massima velocità d’esercizio: 360 km/h
Corda portante
Filo di contatto
Numero 1 1Sezione [mm²] 120 150
Materiale Cu-ETP CuMg0,5Tiro [daN] 1625 3000Massa [daN/m] 1,071 1,333
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Verifica massima velocità ammessa dalla catenariaIn accordo al paragrafo 4.2.12 delle STI (Specifiche Tecniche di
Interoperabilità) la velocità d’esercizio deve essere:
Velocità massima di esercizio: 378 km/h VERIFICA SODDISFATTA
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
T [N]: Tiri C+Fm [kg/m]: masse C+Fm
TVesercizio ΣΣ××≤ 7,06,3
Impatto sugli impianti esistenti verifica e/o modifiche
1. POSTI DI REGOLAZIONE E DI SEZIONAMENTO: Ø sovrapposizione su numero maggiore di campate
2. DIMENSIONAMENTO STRUTTUREØ nuove strutture per ormeggio condutture
3. SOSPENSIONIØ nuova sospensione per maggiori carichi radiali
assemblata con componenti già noti
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Impatto sugli impianti esistenti verifica e/o modifiche
4. TRATTO NEUTRO :Ø ll tiro elevato del filo di contatto non permette di
utilizzare il tratto neutro “corto” (in accordo a STI, paragrafo 4.2.21) già utilizzato sulle linee AV/AC
Ø Per linee nuove è necessario adottare tratto neutro “lungo” (L ≥ 402 m) previsto dalla STI
Ø Per linee esistenti il tratto neutro “corto” può essere utilizzato solo con tiri ridotti rispetto alla piena linea, sempre nei limiti previsti dalla STI
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
A B C D E FFase 1
Fase 2
D<142m
A B C D E F
D<142m
Fase 2Fase 1
Tiro 20 kN
Tiro 27 kN
L>143m
Tiro 20 kN
Tiro 27 kN
Fase 1
Fase 1
Fase 2
Fase 2
D < 142 m
D < 142 m
L > 143 m
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Verifica sollevamento massimo• Normativa AV/AC impone che lo spazio necessario per il
sollevamento del braccio di poligonazione (2S0) sia pari a 300 mm;
• Il paragrafo 4.2.16.1 della STI prescrive, però, che, “quando il sollevamento del braccio di poligonazione è fisicamente limitato è permesso ridurre lo spazio necessario a 1,5S0”.
• Essendo 2S0 = 300 mm e 1,5S0 = 225 mm Il filo di contatto fuori servizio si deve trovare, di conseguenza, a una quota superiore a 225 mm in corrispondenza delle doppie sospensioni.
• Il suo sollevamento naturale sotto sospensione è pari a 325 mm, per cui non vi è alcun ostacolo all’alzamento del braccio di poligonazione
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Interventi migliorativi catenaria 25 kVca
Linee per la nuova Alta Velocità italiana (3kVcc)
• Per quanto riguarda la linea a 3 kVcc, oltre all’incremento della velocità (da 250 km/h a 300 km/h), anche la doppia captazione
è un problema da valutare e risolvere.
• L’alimentazione in c.c., associato ad un elevato livello di corrente (fino a 2800 A nel caso estremo di singola captazione), coinvolge in maniera rilevante anche il problema dell’usura dei conduttori e degli striscianti.
Obiettivo:- Incremento della velocità fino a 300 km/h
Azioni:- Incremento del tiro del filo di contatto- Necessità di captazione con due pantografi
Criticità e Azioni Correttive- Utilizzo di un filo di contatto con migliori
caratteristiche CuAg0,1- Revisione sistema di pendinatura con
utilizzo di pendini elastici-smorzatori per migliorare l’interazione pantografo-catenaria
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
• Le prove comparative condotte al banco prova captazione, hanno consentito di confrontare tra loro i livelli di usura (del filo di contatto e dello strisciante) associati al CuETP ed al CuAg0,1.
• Le differenze riscontrate sono entro il 10%.• Viceversa, la possibilità di incrementare i tiri dei
fili di contatto migliorando la qualità della captazione, diminuisce complessivamente i livelli di usura.
• Il maggior tiro consente anche una diversa ottimizzazione della pendinatura, per massimizzare il beneficio ottenibile.
Linee per la nuova Alta Velocità italiana (3kVcc)
• Indice di qualità della captazione TSI 0.3Fm-σ >0• Catenaria 540, due pantografi ATR95-3kV distanti 200m• Effetto incremento da 18.75kN a 22.50 kN (+20%), con
due livelli di irregolarità del filo di contatto
2 2 0 2 3 0 2 4 0 2 5 0 2 6 0 2 7 0 2 8 0 2 9 0 3 0 0 3 1 00
2
4
6
8
1 0
1 2
1 4
1 6
1 8
2 0
V e l o c i t y [ k m / h ]
TS
I qu
ality
inde
x [N
]
C o n f 3 p a n 1
1 8 . 7 5 k N - s t d i r r
1 8 . 7 5 k N - l o w i r r
2 2 . 5 0 k N - s t d i r r
2 2 . 5 0 k N - l o w i r r
Incremento di tiro
Primo pantografoStato di manutenzione ottimale
Stato di manutenzione standard
Linee per la nuova Alta Velocità italiana (3kVcc)
N
Km/h
2 2 0 2 3 0 2 4 0 2 5 0 2 6 0 2 7 0 2 8 0 2 9 0 3 0 0 3 1 0- 5
0
5
1 0
1 5
2 0
2 5
3 0
V e l o c i t y [ k m / h ]
TS
I qu
ality
inde
x [N
]
C o n f 3 p a n 2
1 8 . 7 5 k N - s t d i r r
1 8 . 7 5 k N - l o w i r r
2 2 . 5 0 k N - s t d i r r
2 2 . 5 0 k N - l o w i r r
• Indice di qualità della captazione TSI 0,3xFm-σ >0• Catenaria 540, due pantografi ATR95-3kV distanti 200 m• Effetto incremento da 18.75 kN a 22.50 kN (+20%), con
due livelli di irregolarità del filo di contatto
Incremento di tiro
secondo pantografo
Stato di manutenzione ottimale
Stato di manutenzione standard
Linee per la nuova Alta Velocità italiana (3kVcc)
N
Km/h
Caratteristiche nuova catenaria• Utilizzo di filo di contatto in lega rame-argento (CuAg0,1)• Sezione totale: 540 mm²• Massima velocità d’esercizio: 300 km/h
Corda portante
Filo di contatto
Numero 2 2Sezione [mm²] 120 150
Materiale Cu-ETP CuAg0,1Tiro [daN] 1625 2250Massa [daN/m] 1,071 1,333
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
Verifica massima velocità ammessa dalla catenariaIn accordo al paragrafo 4.2.12 delle STI (Specifiche
Tecniche di Interoperabilità) la Vesercizio deve essere:
Velocità massima catenaria: 327 km/hVERIFICA SODDISFATTA
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
T [N]: Tiri C+Fm [kg/m]: masse C+Fm
TVesercizio ΣΣ××≤ 7,06,3
Impatto sugli impianti esistenti verifica e/o modifiche
1. POSTI DI REGOLAZIONE E DI SEZIONAMENTO: Ø sovrapposizione su numero maggiore di campate
2. DIMENSIONAMENTO STRUTTUREØ nuove strutture per ormeggio condutture
3. SOSPENSIONIØ sospensione con elasticità aumentata attraverso
l’installazione di due coppie di pendini elastici
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
Utilizzo dei pendini elastici ad anelloIn sostituzione dei pendini tradizionali prossimi alla sospensione
Miglioramento della captazione del secondo pantografo
Non è richiesta una modifica alla distribuzione dei pendini nella campata
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
Linea AV Torino-Milano Simulazione per corse prova captazione con treno ETR1000
0
50
100
150
200
250
300
350
400
0 20 40 60 80 100 120 140
Distanza da Torino P.N. [km]
Velo
cità
[km
/h] -
Alte
zza
slm
[m]
altimetria
Limite velocità da curve
Limite velocità attuale
Ipotesi per prove captazione
Linea Torino-Milano - Identificazione della tratta sperimentaleKm 32+890 Km 89+960
Sperimentazione in campo - Catenaria 25 kVca
Interventi migliorativi catenaria 3 kVcc
Km 217+300 Km 231+800
CRITICITA’ PUNTO FISSOSenso marcia
trenoL’urto avviene in
corrispondenza del primo morsetto del punto fisso che il
pantografo incontra
PF Binario Dispari Roma-Napoli AVC/AV Km 46+796
Spessore filo riscontrato 10.08 mm
Il consumo più rilevante ha una lunghezza di circa 10 cm
a cavallo del morsetto
Tale consumo viene rilevato nel 50% circa delle corse del treno diagnostico Archimede.
In considerazione della lunghezza del difetto, non viene aperto nessun punto di misura sugli avvisi V6
PO n° 056/2008 (tab. 13 pag 20)
PF Binario Dispari Roma-Napoli AVC/AV Km 46+796
Rilievo del 16/05/2012
Soglia consumo 13.6
Soglia consumo 11.8
PF Binario Dispari Roma-Napoli AVC/AV Km 46+796
Rilievo del 30/05/12 (consumo non rilevato)
Rilievo del 08/02/12 (consumo rilevato)
11.8
13.6
9.9
PF Binario Dispari Roma-Napoli AVC/AV Km 46+796
Il consumo più rilevante ha una lunghezza di circa
3 cm sotto il morsetto
Tale consumo non viene quasi mai rilevato sui grafici delle corse del treno diagnostico Archimede.Il consumo potrebbe non essere rilevato in quanto il “passo di misura” effettuato per i rilievi del filo di contatto è di 5 cm (Tab 8 PO 056/2008)
PF Binario Pari Roma-Napoli AVC/AV Km 51+311
Spessore filo riscontrato 10.80 mm
Particolare del punto consumato, rispetto ad un piano di riscontro,
dopo il montaggio del nuovo morsetto cat/prog 902/177
PF Binario Pari Roma-Napoli AVC/AV Km 51+311
Rilievo del 31/05/12
PF Binario Pari Roma-Napoli AVC/AV Km 51+311
Rilievo del 26/01/12 Rilievo del 22/03/12
Rilievo del 03/05/12Rilievo del 02/06/11
PF Binario Pari Roma-Napoli AVC/AV Km 51+311
PUNTO FISSO IN CURVANei punti fissi in curva, il perno della canna non scorre
“libero” nell’asola del morsettoQuesto può comportare per l’elevato attrito tra perno e asola, un anomalo consumo per sfregamento dei due (vedi foto), con conseguente variazione dell’elasticità della LdC sotto il morsetto del punto fisso, e relativo consumo del filo
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di prevedere uno snodo sulla parte finale della canna, che consentirebbe il perfetto allineamento asola/perno.
Prove in esercizio su linee RFICon autorizzazione del 10/10/2011 sono stati installati sulla linea storica Mi-Bo nelle stazioni di Lodi e Codogno pendini elastici Pendiflex sia per la prova di montaggio (istruzione al personale RFI) sia per la verifica di miglior elasticità della linea storica a 3 kv cc.
Successivamente, nel PC di Livraga (linea AV 25 kV ca) sono stati installati pendini elastici sotto sospensione e nel punto fisso, giudicato elemento critico per i notevoli distacchi del pantografo.
I primi risultati sono positivi sia per quanto riguarda la captazione sotto sospensione e soprattutto nella zona del punto fisso; le verifiche sono risultate soddisfacenti con una importante riduzione degli archi elettrici.
Lodi 2011
Codogno (LO) 2012
Prove di caratterizzazione del pendino elastico
• Prove in laboratorio su un prototipo
Cella di carico F(t)
x(t): moto imposto dall’attuatore
Elemento elastico del pendino
pendino
F
X
Caratteristica sperimentale• Forza in funzione dello spostamento a
diverse frequenze
- 2 5 - 2 0 - 1 5 - 1 0 - 5 0 5 1 0 1 5 2 02 0
2 5
3 0
3 5
4 0
4 5
5 0
5 5
6 0C : \ c a r t e l l e \ S A U L \ p o l i \ D r o p b o x \ T E S I ( 1 ) \ P R O V E \ a r t h u r f l u r y \ a f 0 5 - 1 2 - 3 0
S p o s t a m e n t o [ m m ]
For
za [
N]
0 . 1 H z
4 H z7 . 5 H z
~ 4 cm
~ 35N F
X
Pendiflex: modello per simulazioni• Rigidezza: K = 0,78 N/mm
• Attrito: Ta = 1,3 N (altezza del ciclo: 2,6 N)
KTa
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 100
2
4
6
8
10
12
Frequency [Hz]
Amplitude
Pendiflex 1^ serie e modello ad OTest di forza Test frequenza
PENDIFLEXMODELLO ad O
48
Ao
Ap
Pendiflex Plus 3 e 4
Test di forza Test frequenza
Pendiflex Plus assorbe l’onda creata dal primo pantografo entro 1,5/2 sec prima del passaggio del secondo pantografo.
Considerando 400 ml come distanza tra i 2 pantografi, il primo pantografo crea una perturbazione alla linea e senza l’ausilio del sistema PendiflexPlus il secondo pantografo trova una catenaria fortemente disturbata.
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 100
2
4
6
8
10
12
Frequency [Hz]
Amplitude
PENDIFLEX standardPlus 3Plus 4
Simulazione Fp con e senza Pendiflex
3 4 2 3 9 9 4 5 6 5 1 30
5 0
1 0 0
1 5 0
2 0 0
2 5 0
P a n t o g r a p h p o s i t i o n [ m ]
FZ
tot
- P
1[N
]
V = 3 3 0 k m / h
p e n d i f le x
s t a n d a r d
Simulazione Fp con e senza Pendiflex
200 N
150 N
100 N
Tirantino Sospensione
OK
??
OK
Confronto tra comportamento pendino standard e
Pendiflex sotto sospensione• Pendino standard• Ondeggiamento
evidente
• Pendiflex• Nessuna
perturbazione
Confronto sul Punto Fisso
• Punto Fisso Standard
• Forte Arco Elettrico
• Punto Fisso con Pendiflex
• Ridotto Arco Elettrico
Prove in esercizio su linee RFIL’obiettivo delle prove eseguite sul campo, sul PF ubicato la PM TE 4 di Livraga, è stato quello di testare il nuovo Punto Fisso con o senza Pendino Elastico allo scopo di ridurre gli eccessivi consumi fatti registrare dal PF a standard in particolare sotto al morsetto (vedi foto) che collega l’asta in vetroresina con la sagoma del filo di contatto
Prove in esercizio su linee RFI
Monitoraggio punto fisso sul binario dispari al PM di Livraga della linea AV/AC Milano-Bologna
Picchetto TE 166/17
DATA TRENO N° ORA V km/h Pos.ne Pant.fo A k V
13/09/2012 ETR 9607 7.22 300 P 400 \ ETR 9509 7.40 215 P 200 25,8 NTV 9911 7.50 297 C 500 26 ETR 9651 8.05 \ P \ \ ETR 9611 8.20 297 P 400 25,7 ETR 9513 8.40 300 P 400 26 NTV 9915 8.50 300 C 500 25 ETR 9653 9.05 \ P \ \
14/09/2012 ETR 9607 7.22 300 P 460 26 NTV 9973 7.35 300 C 500 25 ETR 9509 7.40 292 P 400 26,3 NTV 9911 7.50 300 C 500 25 ETR 9651 8.05 300 P \ \ ETR 9611 8.20 300 P 400 25,85 ETR 9513 8.40 295 P 400 26,2 NTV 9915 8.50 300 C 500 25,5 ETR 9653 9.05 300 P \ \ ETR 9615 9.20 298 P 400 25,6
15/09/2012 ETR 9505 6.40 275 P 300 25,8 NTV 9907 6.50 300 C 500 25 NTV 9973 7.35 300 C 500 25 ETR 9509 7.40 282 P 380 25,7 NTV 9911 7.50 300 C 500 26
La tabella sottostante indica i treni transitati a Livraga e filmati nel momento in cui il loro pantografo interagiva con il punto fisso della catenaria. Non è stato
possibile rilevare la spinta con cui il pantografo interagiva sulla catenaria, perché questo dato non era disponibile a bordo treno.
1. L’analisi solo visiva dei video evidenzia che, con PF standard AV, il movimento del perno nell’asola del morsetto avviene con un leggero ritardo, solo dopo la flessione dell’asta in vetroresina.
2. Il nuovo Punto Fisso con stralli elastici favorisce l’oscillazione della catenaria che produce una forte flessione dei pendini che tornano in trazione quando il filo di contatto torna in quota dando luogo a sollecitazioni verticali sulla corda portante tali da innescare forti oscillazioni tenaria sul piano verticale.
3. La presenza del pendino elastico (Pendiflex) riesce ad assorbire la brusca sollecitazione che il pantografo esercita sul morsetto perno – asola del PF che comunque anche nella versione modificata è ancora troppo pesante.
L’analisi solo visiva non è stata sufficiente per trarre delle conclusioni certe, per cui si è deciso di organizzare misure dirette sulla catenaria con l’ausilio di un accelerometro. L’accelerometro è stato posizionato in corrispondenza del pendino adiacente al morsetto del punto fisso. I dati misurati sono stati trasmessi via etere ad un pc e per poi misurare sia l’ampiezza della oscillazione sia il tempo con cui andava ad annullarsi.
SAP
Sensore
SAP Unità di Registrazione
Monitoraggio punto fisso sul binario dispari al PM di Livraga della linea AV/AC Milano-Bologna
Picchetto TE 166/17 attrezzato con stralli elastici EB e pendiflex AF
DATA TRENO N° ORA V km/h P panto A k V Temp.
29/01/2013 ETR 9603
ETR 9505
29/01/2013 NTV 9907 7,22 300 P 400 25470 -1
ETR 9607
29/01/2013 ETR 9509 7,31 245 P 400 25670 -1
29/01/2013 NTV 9973 7,35 300 C 500 25500 -1
29/01/2013 ETR 9561 7,45 250 P 498 26086 -1
29/01/2013 ETR 9609 7,51 300 P 140 25700 -1
29/01/2013 NTV 9911 8,01 298 C 500 25080 -1
29/01/2013 ETR 9611 8,21 282 P 400 25550 -1
29/01/2013 ETR 9513 8,31 268 P 400 25344 -1
29/01/2013 ETR 9653 8,45 263 P 398 25372 -1
29/01/2013
Binario Pari ETR 9502 8,51 290 P 400 25660 -1
ETR 9504 9,14 300 P 476 25450 -1
•Prove in esercizio su linee RFIMonitoraggio punto fisso sul binario dispari al PM di Livraga della linea AV/AC Milano-Bologna
Picchetto TE 166/17 attrezzato con stralli elastici EB e pendini con cordino tipologicoAV
DATA TRENO N° ORA V km/h P panto A k V Temp.
30/01/2013 ETR 9603
ETR 9505
NTV 9907
30/01/2013 ETR 9607 7,22 265 P 270 25325 -1
30/01/2013 ETR 9509 7,31 270 P 320 25425 -1
30/01/2013 NTV 9973 7,35 300 C 500 25000 -1
30/01/2013 ETR 9561 7,45 271 P 200 25800 -1
30/01/2013 ETR 9609 7,51 182 P 200 25855 -1
30/01/2013 NTV 9911 8,01 300 C 500 25000 -1
30/01/2013 ETR 9611 8,21 265 P 200 25700 -1
30/01/2013 ETR 9513 8,31 222 P 220 25650 -1
30/01/2013 ETR 9653 8,45 250 P 400 25600 -1
30/01/2013
Binario Pari ETR 9504 9,11 300 P 400 25540 -1
ETR 9506 9,34 263 P 420 25255 -1
2500
26002700
28002900
3000
31003200
33003400
3500
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
Serie1
9609FR DEL 29/01
2500260027002800290030003100320033003400350036003700
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000
Serie1
9609FR DEL 30/01
OK -10%
??
??
Flashover
Sperimentazione in campo Rilievo con Diamante
PF con Pendiflex Fmax 20 daN
PF senza Pendiflex Fmax 30 daN
Sperimentazione in campoObiettivi:1. Adeguamento su impianti esistenti alimentati a 25 kVca e
3 kVcc, due tratte di lunghezza significativa per raggiungere e mantenere la velocità max di prova, sui quali sperimentare le due nuove tipologie di catenaria. La scelta è stata effettuata in funzione dei diagrammi delle velocità attuali in considerazione delle nuove velocità di progetto.
2. Implementazione di nuovi sistemi per monitorare le prestazioni in termini di interazione dinamica pantografo-catenaria, usura e creep del filo di contatto (per il filo CuMg0,5 i dati di usura e creep saranno rilevati sul tratto sperimentale già in esercizio sulla tratta NO-MI).
COSTI DI ACQUISTO
1. PENDINO CONDUTTORE: 7 €
2. PENDINO AD ANELLO: 63,5 €
3. PENDIFLEX: 166,5 €
Linee per la nuova Alta Velocità italiana • Alla luce dei risultati disponibili, risulta opportuno avvalersi
delle esperienze condotte sfruttando le occasioni disponibili per estendere la sperimentazione dei pendini elastici accoppiati ai nuovi PF e sul 3 kVcc anche prima e dopo la sospensione;
• Per le linee a 25 kVca, è auspicabile già da ora procedere all’estensione dei tratti con CuMg0,5 a 30 kN al fine di:
– effettuare corse prova a velocità fino a 360km/h e oltre,– monitorare il comportamento a creep e ad usura.
• Per la linea AC/AV a 3 kVcc, nella prossima realizzazione della tratta Treviglio-Verona, si ritiene utile:
– implementare la soluzione con fili di contatto in CuAg0,1, e tiri incrementati, a 22.5 kN o 25 kN, in ragione delle possibilità offerte dall’infrastrutttura.
Sottosistemi TecnologiciSistema Automatico di
Sezionamento e Messa a Terra della Linea di
Contatto
Sicurezza in GalleriaD.M. 28/10/2005
Workshop Tecnologie Ferroviarie TE – Upgrade Linee AV/AC
1.4.8 Sezionamento linea di contatto (L > 5.000 m)TESTO
Per gallerie di lunghezza superiore a 5000 m devono essere previsti dei sezionamenti della linea di contatto opportunamente ubicati allo scopo di consentire la mobilità dei treni accodati o precedenti quelli incidentati o semplicemente posti sotto una tratta di linea di contatto interessata da un corto circuito.
INDICAZIONE INTERPRETATIVAIl requisito è soddisfatto se l’impianto è conforme alle disposizioni contenute nella Specifica Tecnica RFI DTC DNS EE SP IFS 177 A – Ed. 2008
REQUISITI MINIMI DM 28.10.2005
1.4.9 Messa in sicurezza Linea di Contatto (L>1.000 m)TESTO
Deve essere installato un sistema che, in presenza di un incidente in galleria, consenta la disalimentazione della linea di contatto e la relativa messa a terra di sicurezza, mediante dispositivi posizionati in prossimità degli imbocchi di accesso.
INDICAZIONE INTERPRETATIVAIl requisito è soddisfatto se l’impianto è conforme alle disposizioni contenute nella Specifica Tecnica RFI DTC DNS EE SP IFS 177 A – Ed. 2008
REQUISITI MINIMI DM 28.10.2005
INDICAZIONE INTERPRETATIVAIl requisito è soddisfatto se l’impianto è conforme alle disposizioni contenute nella Specifica Tecnica RFI DTC DNS EE SP IFS 177 A – Ed. 2008
REQUISITI MINIMI DM 28.10.2005
RFI DTC DNS EE SP IFS 177 A
III.3.1 APPLICAZIONE - PremessaIl personale RFI giunge presso tutti i dispositivi MAT e ne verifica Io stato di chiuso.
III.2 PRINCIPI GENERALILa sicurezza del Sistema è basata sul controllo visivo dello stato dei dispostivi MAT.
L’ Operazione anche con una organizzazione adeguata caratterizzata da un tempo di intervento QSq elevato. Auspicato sistema Automatico con controllo remoto sicuro
Fabbricato di sicurezza
QGPLC RTU
QMAT + QPLC
QMAT + QPLC
QMAT + QPLC
I Sistemi MATS progettati ed attivati
I Sistemi MATS progettati ed attivati
90
Opzione A (linee AV)
Opzione B (linee trad.)
I Sistemi MATS progettati ed attivati
Apparecchiature per ogni imbocco o finestra:• Sezionatori di Messa a Terra (MAT)• Controllori del collegamento alla rotaia (QCCR)• Quadro di comando locale a relè (QMAT) con interfaccia operatore• Quadro di Automazione Locale (QPLC) con schede di input/output• Relè voltmetrico (3 kVcc)/Trasformatore di tensione (2x 25 kVca)
Nota: I sezionamenti della LdC e i relativi sezionatori già esistenti, vengono impiegati, se compatibile con i criteri di Legge/Normativi.
Il sistema si completa con in quadro generale di automazione (QGPLC)provvisto di CPU e la postazione operatore ubicati nel fabbricato sicurezza
I Sistemi MATS progettati ed attivati
Composizione imbocco\accesso 25 kVca
QMAT QPLC QCCR
TVTV
LCFeeder
MAT
ROTAIA
I Sistemi MATS progettati ed attivati
QMAT QPLCQCCR
RV
LC
MAT
ROTAIA
I Sistemi MATS progettati ed attivati
Composizione imbocco\accesso 3 kVcc
• Tensione nominale•Tensione permanente massima (Umax1)•Tensione non permanente massima (5min) (Umax2)•Frequenza•Potere di stabilimento su corto circuito•Corrente di breve durata •Tensione di tenuta ad impulso atmosferico (1,2/50 µs)•Tensione di tenuta a frequenza industriale
kV
kV
kV
Hz
kA
kA
25
27,5
29
50
40
16 (1s)kV
kV
250
95
Caratteristiche e funzionalità delle apparecchiature: Sezionatori di Terra (MAT)
3
3,6
3,9
\
50
35 (0,25 s)125
50
I Sistemi MATS progettati ed attivati
Caratteristiche e funzionalità delle apparecchiature: Controllori del collegamento alla rotaia (QCCR)• Sistema ridondato che controlla il collegamento tra sezionatore MAT e rotaia
generando a ricevendo il segnale ad alta frequenza (circa 100 mA a10 kHz) iniettato nel loop formato dai cavi e dalla rotaia
• Conforme alle normative sulla compatibilità elettromagnetica per immunità e emissioni
• Sopporta le correnti di corto circuito che possono percorrere i cavi
• 35 kA (250 ms) , sistemi 3 kVcc
• 16 kA (500 ms), sistemi 25 kVca
• Idoneo ad essere utilizzato in un sistema ferroviario (conforme alla maschera di emissione della corrente armonica su linee 3 kVcc e 25 kVca)
I Sistemi MATS progettati ed attivati
QUADRI QMAT -QPLC
I Sistemi MATS progettati ed attivati
I Sistemi MATS progettati ed attivati sul territorio nazionale
QUADRO QGPLCPostazione Operatore
98
qIntegrazione con impianti già realizzati• DOTE• Architettura RTU• Postazioni Periferiche Operatore (BO-FI)
qRiduzione impatto degli interventi lungo linea• Utilizzo di apparecchiature esistenti per il sezionamento
longitudinale• Eliminazione posa di nuovi cavi di comando e controllo in galleria
qOttimizzazione rispetto al sistema tecnologico • Integrazione specifica sicurezza in galleria TLC (TT597)
qInterfaccia operatore rapido e semplificato per accelerare l’intervento dei soccorsi
• Macrocomando DOTE• Pulsante di messa a terra locale
qDiagnosticabilità• Diagnosticabilità elevata con postazione locale in ogni sito
(imbocco/accesso intermedio)
à
Peculiarità del sistema
I Sistemi MATS progettati ed attivati
“
La metodologia prevista dalla CEI EN 61508 permette di:• Controllare il ciclo di vita di sicurezza del sistema dalla
sua progettazione alla dismissione • Ottimizzare il progetto con l’applicazione di tecniche e
misure per evitare i guasti sistematici• Scegliere le architetture idonee al target SIL tenendo conto della diagnosticabilità e ridondanza degli elementi• Ridurre il tasso di guasto adottando apparecchiature più performanti • Calcolare il valore di PFD delle funzioni di sicurezza• Definire l’intervallo di tempo delle verifiche periodiche
I Sistemi MATS progettati ed attivati
Quadro Normativo STESà RFI DTC DNS EE SP IFS 177 A“SEZIONAMENTO DELLA LINEA DI CONTATTO E MESSA A TERRA DI SICUREZZA PER GALLERIE FERROVIARIE (DM 28.10.2005)”
à RFI DPRIM STC IFS TE 150 Sper “SISTEMA AUTOMATICO PER IL SEZIONAMENTO DELLA LINEA DI CONTATTO E MESSA A TERRA DI SICUREZZA PER GALLERIE FERROVIARIE (DM 28.10.2005)”
Quadro Normativo Valutazione del Rischio
q EN50126 – “Applicazioni Ferroviarie, Tranviarie, Metrotranviarie e Metropolitane.
La Specificazione di Affidabilità, Disponibilità, Manutenibilità e Sicurezza (RAMS)”
q EN50128 - “Applicazioni Ferroviarie, Tranviarie, Metrotranviarie e Metropolitane.
Sistemi di Telecomunicazione, Segnalamento ed Elaborazione – Software per Sistemi Ferroviari di Comando e di Protezione
q EN50129 - “Applicazioni Ferroviarie, Tranviarie, Metrotranviarie e Metropolitane.
Sistemi di Telecomunicazione, Segnalamento ed Elaborazione – Sistemi Elettronici di Sicurezza per il Segnalamento
Allocazione del SIL – Sistema STES
Passo 1Identificare le funzioni.
Passo 2Identificare gli eventi connessi alle funzioni e rilevanti ai fini della sicurezza (ad esempio tramite Hazard Analysis).
Passo 3Identificare il Livello di Gravità degli eventi identificati al passo 2.
Passo 4Tramite la matrice frequenza-conseguenze, identificare la frequenza tale per cui il rischio è Tollerabile, ossia il THR.
Passo 5Allocare il SIL tramite la Tavola dei SIL in EN 50129.
Principali Scenari Operativi del Sistema STES
§ Messa a Terra Sicura per solo Intervento Squadre di Soccorsoü Livello Assegnato = SIL 3
§ Messa a Terra Sicura per Intervento Squadre di Soccorso & per Operazioni di Manutenzione sull’infrastruttura e sul sistema stesso.
ü Livello Assegnato = SIL 4
Allocazione del SIL – Sistema STES
RFI DPRIM TE SP IFS 150 Sper : STC SISTEMA AUTOMATICO
ARCHITETTURA IN FASE DI MESSA A PUNTO
Dettagli Costruttivi
NUOVA ARCHITETTURA SISTEMA STES
SOTTOSISTEMA TE (STES)
DMBCGenerico
SottosistemaLFM QdT QdT
IMSGenerico
QSGenerico
QdT QdT
SottosistemaSegnalamentoDOTE SPVI
QdT QdT
RETE DATI RETE DATI
SottosistemaAntincendio
NUOVA ARCHITETTURA SISTEMA STES
§ Architettura Modulare 2oo3D§ Alimentazione ridondata§ Sistema derivato dall’esperienza del segnalamento
Esempio Dispositivo UCS
SPECIFICHE TECNICHE DI FORNITURA
à RFI DMA IM TE SP IFS 088“QUADRO DI SEZIONAMENTO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE GALLERIE DEL SISTEMA A 3 kVcc”
à RFI DMA IM TE SP IFS 089“DISPOSITIVO FISSO DI C.TO C.TO E MESSA A TERRA PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE GALLERIE DEL SISTEMA A 3 kVcc”à RFI DPRIM STF IFS TE 120 Sper“QUADRO PER IL CONTROLLO DELLA CONTINUITA DEL COLLEGAMENTO TRA LINEA DI CONTATTO/FEEDER E ROTAIA ”àRFI DPRIM STF IFS TE 146 Sper“DISPOSITIVO MOTORIZZATO BIPOLARE DI CORTO CIRCUITO PER IL SISTEMA DI TRAZIONE A 3kVcc”
SPECIFICHE TECNICHE DI FORNITURAàRFI DPRDIT STF IFS TE 204 “UNITA’ PRINCIPALE DI COMANDO, CONTROLLO E DIAGNOSTICA (UCP)”à RFI DPRDIT STF IFS TE 203 “QUADRO SQUADRE DI SOCCORSO (QSqS)”à RFI DPRDIT STF IFS TE 202 “UNITA’ DI COMANDO E CONTROLLO SICURO (UCS)”
PRINCIPI COSTRUTTIVI :
- Controllo Sicuro di ogni ente (DMBC/DMQC) attraverso le singole Unità di Comando e Controllo Sicuro (UCS) con immobilizzazione dell’ente;
- Controllo Remoto Sicuro di sistema attraverso le UCP (DOTE & SPVI);
- Sblocco Chiave ChE, attraverso UCS dedicata, con immobilizzazione (blocco in posizione di chiuso di tutti i DMT) di sistema.
- Sistema relazionato con 2 Anelli a F.O. (Rete Dati Galleria) ;
- Sistema con Richiusura di Riserva Esterna attraverso la rete SDH e/o Comunicazione GSM-R
RFI DPRIM TE SP IFS 150 Sper : STC SISTEMA AUTOMATICO
Nuovo Sistema STES – Architettura
§ Dispositivo UCS di Comando e Controllo realizzato con logica SIL4§ Quadro Qcc per verifica collegamento realizzato con logica SIL4§ Collegamenti in fibra ottica con tutte le unità logiche lungo linea e nei Piazzali di imbocco/accesso§ Dispositivo UCP Ridondato§ Interfaccia con SPVI, DOTE (e LFM) in logica SIL 2 § Architettura derivata da analisi del rischio ed in accordo alle normative ferroviarie sui sistemi di sicurezza (EN5012x)
Architettura costituita da:
ANALISI TECNICA COMPARATIVA - SIL3 SIL4
q Hardware
q Software
q Sistema
Criteri di Comparazione:
ANALISI TECNICA COMPARATIVA - HARDWARE
Analisi comparativa Soluzione SIL 3 Soluzione SIL 4
Modularità SI SI
Ridondanza SI SI
Interoperabilità NO(*) SI
Autodiagnostica SI SI
Standard Intercambiabili
NO SI
Architettura 2oo3D NO SI
Architettura UCP Server+ Client Ridondata
(*) Possibile problematica su SIL 3 realizzato mediante PLC causa sviluppo secondo protocollo ProVital (EN50159).
ANALISI TECNICA COMPARATIVA - SOFTWARE
Analisi comparativa Soluzione SIL 3 Soluzione SIL 4
Logiche Certificate secondo EN50128
SI SI
Protocollo IEC60870-5-104 SI(*) SI
Protocollo ProVital (EN50159) per colloquio
tra UCS
NO(**) SI
Componenti Software Standard
NO SI
(*) Non disponibile in tutte le soluzioni PLC certificabili SIL 3(**) Possibile problematica su SIL 3 realizzato mediante PLC causa sviluppo secondo protocollo ProVital (EN50159).
ANALISI TECNICA COMPARATIVA - SISTEMA
Analisi comparativa Soluzione SIL 3
Soluzione SIL 4
Disponibilità Bassa(*) Elevata
Connettività EN50159 Bassa(*) Elevata
Interoperabilità Media(*) Elevata
Manutenibilità Media Media
Costo della realizzazione Medio(**) Medio(**)
(*) Hardware PLC(**) Confronto con sistemi di segnalamento (SIL 4).
Rail Signalling
Sezionamento Condutture con Isolatore
Sezionamenti catenaria
Rail Signalling
Sezionamento Condutture con Isolatore
Rail Signalling
Sezionamento Condutture con Isolatore
Caratteristiche: Peso e Dimensioni
Peso 20 - 25 kg
160 mm
2836 mm
Caratteristiche di installazione• Altezza da 50 cm fino a 200 cm con
pendini rigidi a molla• Alternativa con sospensione standard (low
and very high emcumbrance)
Pos
sibl
e to
cut
the
tube
1115
2190
mm
Variante consospensione standard
• Per 2 corde portanti con: • Morsa bicorda, • 1 isolatore per 2 corde
portanti
Sospensione elastica per elevate performance dinamiche
Facile regolazione con un tenditore per ottenere un corretto parallelismo tra PdF e
Isolatore di sezione
Caratteristiche di installazione
Losanga in CuNiSi per assicurare una lunga durata delle parti conduttrici e una
bassa manutenzione
Caratteristiche costruttive
• Corna spegniarco intercambiabili• Corna spegniarco non in contatto con
striscianti• Isolamento in aria: 80 mm
Caratteristiche costruttive
250.000 x 4 = 106 archetti con isolatori in PTFE ruotabili
Caratteristiche costruttive
Isolatori High Speed
• HI15• HI25
45005850
Installations:•First Prototype in CH (Brugg)•30 Prototypes in UK (Ilkley; GE-Project)
•HI15 planned Prototype for SBB,OEBB and DB•HID3 Prototype for RFI
Sezionamento con isolatore di sezione
Isolatore new.MPG
Sezionamento con isolatore di sezione
Denominazione Materiali Montaggi Totale SEZIONAMENTO CON ISOLATORE DI SEZIONE IMBOCCO GALLERIE
€ 7.873,44 € 25.092,76 € 32.966,20
Denominazione Materiali Montaggi Totale SEZIONAMENTO TRADIZIONALE IMBOCCO GALLERIE
€ 36.602,80 € 78.395,00 € 114.997,80