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Rivista mensile specializzata N° 265 Agosto/Settembre 2007 Anno XXX ISSN 0394-0896 PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 20144 MILANO TEL. 0243910135 FAX 0243999112 E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV . COM I NTERNET: WWW. MONITOR-RADIOTV . COM RADIO TELEVISIONE VIDEO MULTIMEDIA POST-PRODUZIONE AUDIO ALTA FREQUENZA Latest news about broadcasting: www.monitorradio.tv Le ultime notizie da broadcast: www.convergenza.tv Il color grading secondo Apple: Final Cut Studio Le ultimissime da Panasonic, le nuove videocamere con 3 CCD RadioTvForum 2007 seconda edizione meglio della prima including English Section on page 37

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Rivista mensile specializzata • N° 265 • Agosto/Settembre • 2007 • Anno XXX • ISSN 0394-0896

PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: [email protected] • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM

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Il color grading secondo Apple:Final Cut Studio

Le ultimissimeda Panasonic, le nuove

videocamere con 3 CCD

RadioTvForum 2007seconda edizione

meglio della prima

including

English Sectio

n

on page 37

Anno XXX n. 265 - Agosto/Settembre - 2007ISSN 0394-0896

MediaAge srl Via S. Michele del Carso, 11 - 20144 Milano, Italy

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Il color grading secondo Apple

Aeranticorallo insiemea Raiway per il DMB

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Ultimissime da Panasonic

La svolta dei vent’annidi Avid

LED + LCD: il top della qualità

Tridimensionalema senza occhiali

RadioTvForum 2007meglio della prima

Direttamente da Las Vegas :l’evento di Videosignal

La fine dell’anti-dumping

ENGLISH SECTION

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Finora il color grading era una lavora-zione riservata a quelle poche case dipost-produzione che potevano per-mettersi un investimento di almenodiverse decine di migliaia di euro. Iproduttori di questi sistemi non devo-no quindi aver accolto con moltoentusiasmo la scelta fatta da Apple diinserire nella propria suite Final CutStudio 2 per il video digitale ( vendutaa 1.299 euro) un’applicazione comeColor, in passato commercializzatacon il nome di Final Touch da SiliconColor, società le cui proprietà intellet-tuali erano state acquistate da Applenello scorso autunno. Fino ad allora, laversione di Final Touch capace di trat-tare video in alta definizione era pro-posta a un prezzo di poco inferiore aicinquemila dollari e i sistemi 2k, com-pleti di hardware, avevano un prezzobase intorno ai 25.000 dollari. Appleripete quindi la politica commerciale

già sperimentata con Shake (ndr: ilsoftware per il compositing e gli effet-ti correntemente usato in campo cine-matografico), vale a dire proporresoftware per applicazioni di fascia altaa un prezzo molto contenuto, se nonquasi a costo zero come nel caso diColor, con lo scopo di stimolare levendite del proprio hardware. SiaColor che tutti gli altri componentidella suite Final Cut Studio sono infat-ti disponibili soltanto per la piattafor-ma Mac OS.

Non basta il softwareIl fatto che Color sia praticamente gra-tuito non significa però che sia possi-bile fare del color grading a costozero: per sfruttare appieno questaapplicazione è necessario un hardwa-re adeguato, soprattutto se si voglio-no affrontare lavorazioni in formato 2k

o alta definizione. Color può ancheessere utilizzato con un MacBook Proda 17”, il top di gamma dei portatiliApple, o un iMac da 24”, ma nessuncolorist sarebbe disposto a utilizzareun sistema del genere per il propriolavoro. Un tipico sistema per il colorgrading richiede, infatti, una configu-razione a doppio schermo, uno deiquali avente una risoluzione sufficien-te per riprodurre le immagini a pienarisoluzione, senza ridimensionamenti.Inoltre è indispensabile un monitorper la valutazione del risultato, oppor-tunamente calibrato per emulare lecaratteristiche cromatiche dei disposi-tivi utilizzati per la distribuzione, inparticolare se il risultato finale dovràessere riversato su pellicola. Per la registrazione di materiale in for-mato 2k o HD è poi indispensabile unsistema Raid: Color può salvare ilvideo soltanto in formato non com-

Il color grading secondo AppleIl color grading secondo AppleColor è una potente applicazione per il color grading che Apple ha scelto di inserire nella versione 2 della suite FinalCut Studio a titolo praticamente gratuito.

Una tipica postazione per l’impiego di Color, qui presentata da DigitalWide durante l’evento organizzato da Apple a

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presso o compresso con il codec pro-prietario ProRes 422, che con la quali-tà più elevata, definita da Apple“visually lossless”, ha un fattore dicompressione di circa 6 a 1. Se siaccetta questo compromesso, ancheun sistema Raid realizzabile con glihard disk interni di un Mac Pro è suffi-ciente a garantire le necessarie presta-zioni. Facendo un po’ di conti, permettere insieme un sistema per ilcolor grading si arriva a una cifra com-presa fra i sei e gli ottomila euro, allaquale va aggiunto il costo del monitorper la valutazione, che può essereanche di gran lunga superiore a que-sta cifra, e quello di un pannello dicontrollo che offra un accesso piùimmediato e accurato alle diverseregolazioni (il software può ancheessere utilizzato con un mouse a trepulsanti, ma non è proprio la stessacosa). In totale, occorre quindi investi-re almeno una cifra intorno ai ventimi-la euro per poter sfruttare Color almeglio delle sue potenzialità e unafetta consistente finisce comunquenelle casse di Apple.

Un ambiente familiare,ma non per tutti

Per chi sia già abituato a lavorare conaltri sistemi per il color grading, Colorsi presenta con un’interfaccia graficaabbastanza tradizionale. Le due fine-stre principali, denominate Color eScope, possono essere posizionate sudue schermi separati e contengonotutti i comandi e gli strumenti neces-sari per le lavorazioni. Nonostante ciò,la barra superiore dei menù del siste-ma operativo Mac OS non può esserenascosta, un dettaglio che non faràcerto piacere ai colorist, abituati comesono a lavorare senza alcun possibileelemento di disturbo sullo schermo onelle sue vicinanze. Per inciso, questaè una delle poche modifiche cheApple ha apportato al software origi-nale Final Touch ed è auspicabile chela barra superiore possa essere elimi-nata dalle prossime versioni. Color è integrato con gli altri compo-nenti della suite e il modo più imme-diato per sottoporre il materiale alprocesso di color grading è quello di

utilizzare il comando Send to di FinalCut Pro: in questo modo, tutte le clipvideo presenti nella timeline del pro-gramma di montaggio video sono col-locate direttamente in quella di Color,rispettando la sequenza e i tagli stabi-liti in precedenza. In alternativa, è pos-sibile importare direttamente le clipvideo o le sequenze 2k (in formatoCineon e DPX anche in 4:4:4 e 10 bitlog), ma questa operazione può esse-re problematica per chi non abbiaalcuna conoscenza dell’ambienteUnix, poiché la navigazione nelle car-telle è quella tipica di questo sistemaoperativo, ben poco aderente a quelliche sono gli standard a cui sono abi-tuati gli utilizzatori di Mac OS.

Una Room per ogni faseIl programma è strutturato in schede,denominate Room, disposte nellasequenza standard delle operazioninecessarie per arrivare al risultato fina-le. Nella Setup Room si impostanotutti i parametri richiesti per l’utilizzodi un eventuale pannello di controllo(sono supportati quelli della JLCoopere della Tangent Devices) e quellinecessari per assicurarsi che le corre-zioni colore non eccedano i limitiimposti dallo standard televisivo a cuiè destinato il prodotto. In questa fasesi può anche assegnare la LUT almonitor utilizzato per la visualizzazio-ne dell’anteprima: Color supporta il

Color può elaborare anche i formati standard utilizzati nel riversamento in video delle pellicole

I controlli per la correzione colore primaria: le regolazioni possono essere salvate e applicate ad altre clip

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formato mga, originariamente svilup-pato da Pandora. L’altra regolazioneimportante per l’ottenimento dellamassima qualità possibile è quellarelativa alla precisione con cui sonoeffettuati i trattamenti interni. Il pro-gramma può utilizzare fino a 16 bit perciascuna componente primaria oppu-re lavorare in modalità floating point,che assicura una qualità ancora supe-riore. Completato il setup, che in seguitodovrà essere ripetuto solo se si affron-tano lavorazioni diverse, si può passa-re alla Primary In Room che mette adisposizione i comandi necessari pereffettuare una prima correzione dicolore sulle immagini. Le curve delgamma permettono di correggere ilcontrasto di ogni componente prima-ria e della luminosità nel suo comples-so e per questa e altre regolazioni ci sipuò aiutare con i tre strumenti visualiz-zati nella finestra Scope, che nelleconfigurazioni a doppio monitor occu-

pa interamente uno dei due schermi.Per ciascuno dei due strumenti princi-pali, waveform e vectorscope, è pos-sibile scegliere fra diverse modalità divisualizzazione: per esempio, la fine-stra del waveform può mostrare unasola delle tre componenti RGB oaffiancate nella modalità Paradeoppure visualizzarne l’istogramma. Ilmanuale on line, in formato PDF diAcrobat, descrive esaurientementetutti i controlli e gli strumenti necessa-ri per la correzione colore primaria,riportando numerosi esempi che sidimostrano preziosi per chi non abbiaprecedenti esperienze di color gra-ding. Tutte le correzioni possonoessere salvate in un file denominatoGrade ed è possibile in seguito appli-carle ad altre clip video semplicemen-te con un doppio clic sull’icona che leidentifica.

Correzioni selettivePer quanto riguarda le correzioni colo-re secondarie (sono otto quelle messea disposizione da Color), le zone delleimmagini da correggere possonoessere isolate in base al loro colore eluminosità oppure definendo masche-re anche di forma arbitraria (shape).Durante questa fase, nella finestraprincipale del programma sonomostrate in dimensione ridotta l’im-magine originale e la maschera che sista creando mentre in quella Scope èpossibile scegliere quale delle duevisualizzare, anche a piena risoluzione.Il modo più rapido per selezionare unparticolare intervallo di colori consistenell’utilizzare il contagocce: lamaschera viene creata semplicementetrascinandolo sull’immagine ed è poipossibile rifinirla usando i comandi acursore per tinta, saturazione e lumi-nosità. Un apposito comando permet-te di controllare la sfumatura delbordo. Nel caso si utilizzi una shape,questa può essere animata seguendoil movimento del soggetto che si staisolando, eventualmente sfruttando lefunzionalità di motion tracking inte-grate nel programma. I due metodi diselezione possono essere abbinati, inmodo da isolare esattamente la zonache interessa. Per ciascuna correzionesecondaria è possibile applicare duedifferenti regolazioni dei colori allezone interne o esterne, duplicandocosì le possibilità di intervento.Un’altra possibilità di correzione selet-tiva è offerta dalle curve secondarie:con queste è possibile ottenere unatransizione molto graduale delle rego-lazioni da applicare a un particolareintervallo di colori o luminosità.

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Color mette a disposizione un set di strumenti completo per il controllo del risultato

Sono in tutto otto le correzioni colore secondarie che possono essere appli-cate a ciascuna clip

Le maschere possono essere animate sfruttando le funzionalità di motion trac-king integrate nel programma

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Effetti creativiLa parte più creativa di Color è conte-nuta nella Color FX Room: qui è possi-bile applicare un qualsiasi numero difiltri alle clip video. Per ottenere effet-ti particolari, può essere necessarioricorrere a più filtri e in questo caso sidimostra preziosa la possibilità divisualizzare una struttura ad albero,simile a quella utilizzata da programmispecifici per la creazione di effetti.Rispetto a questi, la sola limitazioneconsiste nel fatto che non si possonocombinare immagini provenienti daclip differenti. Il programma mette adisposizione una serie di effetti pre-confezionati che vale la pena analizza-re con attenzione per rendersi contodi quali siano le sue potenzialità. Tra ifiltri di base non mancano quelli per ilcontrollo della nitidezza o della sfoca-tura e per l’aggiunta o la rimozionedella grana. Sono sufficienti pochesemplici operazioni per conferire alleimmagini look molto particolari, comel’aspetto dei film a colori degli annicinquanta piuttosto che delle primetrasmissioni televisive.

Aggiustamenti finaliColor mette poi a disposizione, con laPrimary Out Room, un’ulteriore possi-bilità di intervento globale sulle imma-gini. Un tipico impiego di questa puòessere l’applicazione di ulteriori corre-zioni che possono essere necessarieper adattare il risultato finale a diversisupporti di distribuzione o anche sem-plicemente per soddisfare specificherichieste del committente dell’ultimominuto, senza dover ricominciare tuttoda capo. I controlli sono del tutto simi-li a quelli messi a disposizione dallaPrimary In Room.Il ridimensionamento delle immaginio la conversione del rapporto d’aspet-to sono altre funzionalità messe a dis-posizione da Color con la GeometryRoom. In particolare, con la funzionePan&Scan è possibile controllareaccuratamente la conversione dimateriale in formati con diverso rap-porto d’aspetto, per esempio da 16:9a 4:3, definendo un qualsiasi numerodi keyframe. In questa Room sonoanche presenti le funzioni di motiontracking, automatica o manuale, e gli

strumenti necessari per la creazione dimaschere di forma arbitraria, utilizza-bili in abbinamento alle correzionicolore secondarie.Terminato il lavoro con Color, è neces-sario effettuare il render dell’interoprogetto prima di inviarlo nuovamen-te a Final Cut Pro per le operazionifinali quali l’aggiunta di titoli o effettidi transizione.. Nel caso di lavorazionia 2k si può invece generare il materia-le in formato Cineon o DPX. I tempi dirender non sono proprio contenuti,anche diverse decine di secondi perogni secondo di video originale nelcaso degli effetti più complessi, e poi-ché in questa fase viene sfruttato ilprocessore della scheda grafica, èconsigliabile effettuare il render con lostesso sistema usato per il grading osu un’altra macchina che abbia la stes-sa scheda grafica, per non rischiare diottenere leggere variazioni di colore.

Le altre novità della suite Apple

Color non è l’unica novità della suiteFinal Cut Studio 2: quasi tutte le altreapplicazioni che la compongono sono

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Nella ColorFX Room è possibile creare effetti con la combinazione di un qual-siasi numero di filtri

Un look come questo può essere ottenuto con poche semplici operazioni

Color può anche gestire la conversione di formato con funzioni di Pan&Scan La possibilità di utilizzare clip di formati e standard diversi all’interno della stes-sa timeline è una delle novità della di Final Cut Pro 6

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presenti in una nuova versione. L’unicaeccezione è costituita da DVD StudioPro, che resta fermo alla 4.2, lasciandocon a bocca asciutta quanti lo consi-deravano uno dei punti più debolidella suite Apple. Per quel che riguar-da il programma di montaggio video,Final Cut Pro 6, la novità più rilevanteè data dalla possibilità di inserire clipdi formato diverso nella stessaTimeline, con qualsiasi dimensionedelle immagini, frame rate o codec,purché supportato da QuickTime. Leclip possono essere automaticamenteridimensionate nel formato scelto perla sequenza e si possono riprodurre inanteprima, senza dover necessaria-mente effettuare un render prelimina-re. Finalmente soddisfatta anche larichiesta di un filtro per la stabilizzazio-ne delle immagini: lo SmoothCam diFinal Cut Pro deriva direttamente dal-l’omonimo filtro di Shake e può com-pensare anche le oscillazioni presentinelle riprese di panoramiche effettua-te a mano libera o con variazioni dellozoom. Il filtro SmoothCam richiedeun’analisi preliminare dell’intera clip,operazione che comporta un discretotempo, ma che è effettuata in back-ground, permettendo così di prose-guire con il lavoro. Il risultato dell’ana-lisi è un file proprietario che resta col-legato alla clip e l’analisi non devequindi essere ripetuta nella fase diregolazione del filtro SmoothCam.Titoli animati possono poi essere facil-mente realizzati con Final Cut Prosfruttando le Master Template di

Motion, il software della suite che sioccupa della videografica. Le MasterTemplate non sono altro che modellipredisposti per l’inserimento di testoe immagini o filmati, tutte operazioniche possono essere effettuate diretta-mente nel programma di montaggiovideo. La nuova versione di Motion permetteanche di realizzare animazioni di testoe grafica nello spazio tridimensionale,permettendo un controllo completosui movimenti delle telecamere edelle luci virtuali. L’ambiente di lavoroè simile a quello dei programmi piùspecifici per la creazione di grafica tri-dimensionale e i compiti sono facilita-ti da una serie di funzionalità specifi-che, come la possibilità di visualizzarela vista della camera ogni volta che la

si sposta. Gli oggetti creati conMotion sono comunque senza spes-sore, con l’eccezione degli effetti diparticelle che permettono di sfruttareal meglio la dimensione in più. Anche Motion mette a disposizionel’equivalente del filtro SmoothCam diShake, oltre a un completo set di stru-menti per la gestione di effetti basatisul motion tracking, la cui realizzazio-ne si dimostra rapida ed intuitiva. Ilnumero di tracker è illimitato e questipossono poi essere assegnati a qual-siasi oggetto: in particolare, con quat-tro tracker si può facilmente realizzarel’effetto “four corner pinning”, utileper esempio, quando si debba inseri-re un’immagine all’interno di una cor-nice, anche se questa è ripresa in pro-spettiva e a mano libera. Il corredo

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La terza dimensione è ora alla portata di Motion, il software per la grafica animata della suite Apple

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degli effetti di Motion è completatoda quelli necessari per la variazionedella velocità di riproduzione delleclip, anche questi basati su una tecno-logia derivata da Shake capace digarantire risultati di notevole qualità.Un’altra novità di Motion è costituitadalla possibilità di sincronizzare auto-maticamente un’animazione con unatraccia audio: la rotazione di un ogget-to piuttosto che le sue dimensioni oaltro possono essere cambiate in per-fetta sincronia con le variazioni di livel-lo della musica. Numerose le novità anche per quelche riguarda Soundtrack Pro, il com-ponente della Suite che si occupa inmodo specifico della creazione dicolonne sonore, a cominciare dall’am-biente di lavoro multitraccia che offremaggiori possibilità di controllo. Ilprogramma permette ora di crearetracce audio surround in formato 5.1 emette a disposizione una vasta libreriadi suoni surround liberamente utilizza-bili. Il livello dei canali è regolabile conil Surround Panner, il cui impiego sidimostra intuitivo ed immediato. Perdoppiaggi o commenti sonori si puòsfruttare la nuova funzionalità multita-ke che permette di sincronizzare piùregistrazioni della stessa frase, sce-gliendo da ciascuna la parte migliore.L’eliminazione di disturbi nelle clipaudio è poi semplificata dalla possibi-lità di visualizzare lo spettro delle fre-quenze, evidenziando facilmentesuoni come lo squillo di un telefono equindi eliminarli, lasciando inalterato il

resto. Notevolmente migliorata anchel’integrazione con Final Cut Pro: lafunzione Conform permette di con-frontare il montaggio video con quel-lo audio e, in caso di variazioni appor-tate al primo, è possibile apportarepiù rapidamente le necessarie corre-zioni alla colonna sonora. Infine, per la distribuzione del materia-le nei formati più diversi si può conta-re su una nuova versione diCompressor che semplifica tutte lefasi preparatorie e aggiunge il suppor-to per i metodi di compressione utiliz-zati da dispositivi mobili e quellinecessari per la masterizzazione sudischi Blu-Ray o HD-DVD. I tempi dielaborazione non si possono propriodefinire contenuti, ma la particolaritàdi Compressor è quella di poter sfrut-tare le risorse di calcolo degli altri Macpresenti nella rete locale per portare atermine il proprio compito. Quel che ancora non c’è nella suiteFinal Cut Studio 2 è un software per ilrotoscoping, indispensabile per elimi-nare particolari indesiderati dalleimmagini, ma a questa mancanza puòsopperire Shake, il software per ilcompositing e l’effettistica che èancora proposto a 499 euro, cifra irri-soria se la si confronta con quella diprodotti simili. Apple ha però dichia-rato di non voler più continuare lo svi-luppo di Shake ed è quindi molto pro-babile che altre funzionalità di questoprogramma finiscano con l’essereintegrate nelle prossime versioni dellasuite Final Cut Studio.

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Soundtrack Pro offre potenti strumenti per la sincronizzazione di audio e video e il supporto per l’audiosurround

AERANTI-CORALLO e Raiwayinsieme per il DMBRAIWAY e AERANTI-CORALLO (che rappresen-ta, tra l’altro, 668 radio locali) hanno sotto-scritto un accordo di cooperazione per lo svi-luppo di un progetto comune di transizionealla radiofonia digitale terrestre.L’accordo prevede, tra l’altro, la costituzionedi un “tavolo di dialogo” tra RAIWAY eAERANTI-CORALLO i cui lavori avranno ini-zio il prossimo 1 settembre. Questi gli obiettivi previsti:- quadro regolamentare che permetta a tuttigli attuali operatori radiofonici analogici inte-ressati di transitare al digitale, a parità dicondizioni, in termini di frequenze utilizzabi-li e di capacità trasmissiva spettante pro-capi-te;- approfondimento e sperimentazione dellostandard DMB e sua comparazione con la tec-nologia FMeXtra;- adozione di modelli operativi i cui investi-menti siano compatibili con le dimensioniimprenditoriali dell’emittenza radiofonicalocale.

A supporto dei lavori del tavolo di dialogo,RAI WAY e AERANTI-CORALLO intendono spe-rimentare trasmissioni DMB “Visual radio” inBanda III e in Banda L nelle aree di Bolognae di Venezia, con multiplex idonei a diffon-dere almeno 17 programmi audio oltre aimmagini e dati (slide show).Inoltre, RAI WAY e AERANTI-CORALLO inten-dono realizzare una approfondita serie ditest congiunti sul sistema di trasmissione digi-tale denominato FMeXtra, attraverso tra-smissioni e misurazioni del segnale in un’a-rea limitata, operate da emittenti AERANTI-CORALLO. Le misure saranno svolte ed ana-lizzate congiuntamente da AERANTI-CORAL-LO e RAIWAY, quest’ultima avvalendosi dellapropria struttura QSC.

Marco Rossignoli (coordinatore Aeranti-Corallo) a destra Stefano Ciccotti (ad RaiWay)

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La più attesa è la AJ-HPX3000, unavideocamera della serie P2 HD cheimpiega come sensori tre CCD da 2/3di pollice e 2,2 Megapixel e può regi-strare video a piena risoluzione nelformato 1.920 x 1.080 pixel, sfruttandoil nuovo formato AVC-Intra. Questometodo di compressione è una delletanti varianti dell’MPEG-4/H.264 ecomprime separatamente ciascunframe, campionandolo a 10 bit in 4:2:2e registrandolo in modalità progressi-va a 24, 25 o 30 fps o interlacciata a 50ie 60i. Il bitrate massimo è di 100 Mbpse con questo valore si ottiene unaqualità definita “near D5 HD” daPanasonic. Nel caso non sia necessa-ria la massima qualità, è possibiledimezzare il bitrate raddoppiandocosì l’autonomia di registrazione delvideo. La AJ-HPX3000 può inoltreregistrare nei formati DVCPro HD conle stesse modalità progressive e inter-lacciate oppure in formato DVCPro 50in definizione standard. Gli slot per schede P2 sono cinque e,utilizzando schede da 16 GB, l’autono-mia di registrazione è di 80 minuti conbitrate da 100 Mbps. In realtà, poichécome in tutte le videocamere che uti-lizzano schede P2 come supporto diregistrazione è possibile sostituirlesenza interrompere la registrazione,l’autonomia è limitata soltanto dalnumero di schede P2 che si hanno adisposizione.

La videocamera è dotata di un con-vertitore A/D a 14 bit e la sensibilità èdi F10 a 2.000 lux; il guadagno puòessere spinto fino a 56 db. permetten-do di lavorare con livelli di illuminazio-ne di soli 0,064 lux. Le impostazionidel gamma sono del tutto simili aquelle della Varicam e per la correzio-ne del colore si ha a disposizione unamatrice a 12 poli. La qualità delleriprese può essere ulteriormentemigliorata grazie alla nuova funzioneChromatic Aberration Compensation(CAC), che permette di compensare leaberrazioni cromatiche degli obbietti-vi nella fase di elaborazione digitaledel segnale. Per sfruttare questa fun-

zione, l’ottica deve essere in gradotrasmettere i propri dati identificativialla videocamera, che ha memorizzateal suo interno tutte le informazioninecessarie per applicare le necessariecorrezioni. Oltre alle uscite HD-SDI, laAJ-HPX3000 è dotata di un’uscita IEEE1394 per il collegamento a sistemi dimontaggio non lineari e, come opzio-ne, può essere equipaggiata anchecon un ingresso HD-SDI. Complemento ideale di questa video-camera, e di tutti gli altri prodotti dellagamma P2, è il registratore/riprodut-tore AG-HPG10 alimentabile a batte-ria che dispone di due slot per schedeP2 e supporta tutti i formati standard

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Ultimissimeda

Panasonic

Ultimissimeda

PanasonicSono numerose le novità chePanasonic si appresta a lanciare nelprossimo autunno e che, forse, sipotranno vedere anche in quel diAmsterdam in occasione dell’IBC

Risoluzione di 1100 linee per la Panasonic AK-HC3500, disponibile anche in versione da studio

La videocamera AJ-HPX3000, la nuova ammiraglia della linea P2HD di Panasonic

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di registrazione (480i, 576i, 720p e1080i). L’interfaccia IEEE 1394 permet-te di utilizzare il dispositivo come unitàdi backup per le registrazioni in diret-ta, utilizzando come supporto le sche-de P2 o un hard disk come il FireStoreFS-100. Il contenuto delle schede dimemoria può essere trasferito su nor-

mali hard disk esterni collegati allastessa IEEE 1394 o alla porta USB 2.0,mentre le uscite HD-SDI, componente composito garantiscono il collega-mento ad altre apparecchiature video.Un downconverter interno permettepoi di utilizzare un monitor in risolu-zione standard per la visualizzazione disegnali video in alta definizione. Ilprezzo è inferiore ai 4.000 euro e perquesto, come per tutti gli altri prodot-ti della gamma P2HD, la garanzia èstata estesa a 5 anni, scelta motivatada John Baisley, presidente PanasonicBroadcast, con il fatto che la gammaP2 HD rappresenta il miglior investi-mento possibile in apparecchiatureper video broadcast. Gli stessi sensori della AJ-HPX3000sono utilizzati dalle telecamere AK-HC1800 e AK-HC3500. La prima è unabox camera con convertitore A/D a 14bit e trattamento interno del segnale a38 bit, dotata di raffinate funzionicome la correzione colore su 12 assi eil Dynamic Range Stretching con laregolazione automatica del diafram-ma per compensare forti contasti diluce. Il peso di 1,5 Kg la rende utilizza-bile con i sistemi pan-tilt rematati piùcompatti e l’uscita HD-SDI può gene-rare segnali in modalità 1080/50i e 60io 24, 25, 30 psf. Limitata, invece, allamodalità 1080i, la AK-HC3500, utilizza-bile anche come telecamera da studioe dotata di un particolare circuito peril trattamento del segnale che permet-te di raggiungere una risoluzione di1.100 linee. La telecamera è inoltredotata di una serie di funzionalità peril miglioramento delle immagini,come la possibilità di variare automa-ticamente il gamma in modo da com-pensare i cambiamenti di contrastodella scena. Per entrambe le teleca-mere, Panasonic propone il monitor

LCD da 7,9” BT-LH80Wdotato della funzioneFocus in Red per facilita-re la messa a fuoco, chepuò essere accurata-mente verificata anchegrazie alla possibilità diingrandimento pixel topixel di qualsiasi zonadell’immagine, mentrela funzione waveformfacilita la regolazionedell’esposizione.

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Il registratore/riproduttore AG-HPG10, idealecomplemento di qualsiasi telecamera P2

Messa a fuoco facilitata con il monitor LCDPanasonic BT-LH80W

Tre CCD da 2,2 megapixel anche per la box-camera AK-HC1800

Corso sulla televisione digitale a SienaInizierà in autunno aSiena il corso su“Televisione digitale, esperienze in Italia e inEuropa”.L’iniziativa è promossa da Arsnova -Accademia per le arti e le scienze digitali - incollaborazione con il dipartimento diIngegneria delle Telecomunicazionidell’Università di Siena e con l’associazioneComunicare Digitale di Lucca. Il corso si sviluppa per 160 ore incentrate suicontenuti per la tv digitale terrestre, in mobi-lità, satellitare e per la web Tv anche nellesue applicazioni aziendali, attraverso un per-corso progettuale in collaborazione con laBanca Monte dei Paschi di Siena.È il percorso formativo promosso da Arsnova- Accademia per le arti e le scienze digitali diSiena che, cogliendo le opportunità offertedal cambiamento in atto nella tv europea enei nuovi media, mira a creare esperti inambiti innovativi e sinergici, dall’ideazione dicontenuti all’analisi industriale di settore,dalla progettazione di nuovi format allo svi-luppo dei servizi per la piattaforma DTT.Il corso è focalizzato sul panorama generaledell’industria audiovisiva e in particolaresulla televisione digitale, i new media e laconvergenza con i mobile-device, in funzioneanche del passaggio di tali settori al digitaleterrestre, vista la fase di switch off del siste-ma analogico prevista in Europa per il dicem-bre 2012. L’attività didattica svilupperà da unlato competenze sul framework tecnologicosotteso alla diffusione di contenuti, servizi eapplicazioni per la tv digitale, mentre dall’al-tro si concentrerà sull’ideazione di format peri diversi mezzi di comunicazione sia televisi-va che convergente con altri apparati e rice-vitori o platee di pubblico. Obiettivo primarioè dare un contributo a un’esperienza, giàpresente sul mercato o di prossima uscita, siasul fronte della tv digitale che della web tv. Il corso inizierà il 15 novembre 2007 e siconcluderà nel maggio 2008. Le lezioni, disette ore ciascuna, si terranno il giovedì conorario 9.30-13 e 14.30-18 presso la sede diArsnova (via di Città 126, Siena, tel. 0577226517 ). Iscrizioni entro il26 ottobre 2007-fax 0577 219564.Al corso potranno partecipare da un minimodi 15 ad un massimo di 20 persone.www.arsnovasiena.org

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Il mercato della post-produzionevideo sta cambiando rapidamente eanche un’azienda come Avid, il cuimarchio è diventato sinonimo di mon-taggio video non lineare, ne è bencosciente come dimostrano le ultimeiniziative, tutte tese a favorire l’inte-grazione dei propri sistemi con quellidi terze parti. Questa strategia diapertura verso altri produttori è bensintetizzata dalle parole di GrahamSharp, vice presidente e general man-

ager della divisione Video di Avid:“Durante gli ultimi vent’anni, Avid hasviluppato soluzioni per la creazione,gestione e distribuzione di contenutiper decine di migliaia di utilizzatori.Parlando con loro, una delle cose allaquale viene dato più valore è la possi-bilità di scegliere. Oltre ad utilizzare isistemi Avid, i nostri clienti vogliono lalibertà di scegliere le applicazioni, iprodotti e i sistemi operativi che pre-feriscono e noi siamo impegnati nel-l’offrire loro questa opportunità. Perdimostrare questo impegno, abbiamoinstaurato rapporti di stretta collabo-razione con oltre 50 produttori di terzeparti in modo da offrire una piattafor-ma sulla quale i nostri clienti possanorealizzare quei flussi di lavoro apertiche meglio soddisfano le loro esigen-ze.”

Verso uno standard per l’HD

Uno degli elementi chiave di questeiniziative tese a favorire l’interoperabi-lità è il codec Avid DNxHD per il trat-tamento del materiale video HD conuna qualità adatta alla produzione dimaster in alta definizione.

Attualmente sono oltre venti le azien-de che hanno ottenuto la licenza deglistrumenti di sviluppo necessari perl’integrazione del codec nei propriprodotti, tra le quali figurano marchicome Digital Vision, EVS, Harris,Ikegami e Telestream. Presentato perla prima volta nel 2004, il codecDNxHD è attualmente al vagliodell’SMPTE e sarà a breve standardiz-zato con la sigla VC-3, elemento que-sto che lo renderà ancora più interes-sante. Questo codec permette di trattaremateriale video HD a 8 e 10 bit (apiena risoluzione di 1.920 x 1.080 pixele con bitrate massimi di 220 Mbps),rendendo possibile le lavorazioni HDcon l’utilizzo delle stesse infrastrutturedi rete attualmente usate per il videoin definizione standard.Recentemente ne è stata presentatauna variante con bitrate di 36 Mbpsper l’editing offline, sempre a pienarisoluzione, che permette quindi direalizzare montaggi di video HDanche con un portatile. Il codecDNxHD a 36 Mbps è pienamente sup-portato dalle nuove versioni dei soft-ware Media Composer e Xpress Pro,ora disponibili anche per i Mac con

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La svolta dei vent’anni di AvidLa svolta dei vent’anni di Avid

Massima apertura verso i sistemi proposti da altri fabbricanti è la strategia adottata da Avid alle soglie del suo terzodecennio di attività e i primi risultati cominciano a vedersi

Graham Sharp, general manager della divisioneVideo di Avid

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processori Intel. Queste versioni offro-no inoltre il supporto per il formato720p/50 e permettono di leggere escrivere su supporti Sony XDCam ePanasonic P2. Tra le novità, merita unasegnalazione particolare la tecnologiaScriptSync che permette di convertireun testo in fonemi, automatizzandocosì la sincronizzazione del testo con ilvideo di un’intervista piuttosto che diuna sitcom, funzionalità che purtrop-po non supporta ancora l’italiano.

Condividere con UnityL’altro elemento chiave della strategiaAvid è l’Open Storage Initiative chepermette a sistemi basati su personalcomputer con sistemi operativiWindows o MacOS di accedere allerisorse messe a disposizione dai siste-mi Avid Unity MediaNetwork.All’ultimo NAB era possibile vedere in

funzione allo stand della Avid posta-zioni basate su Apple Final Cut Pro oAdobe Production Studio, piuttostoche Digital Vision per il trattamento dimateriale cinematografico, collegatitutti contemporaneamente a un AvidUnity, la soluzione Avid per la condivi-sione di audio e video digitale. Nellasua incarnazione più recente, UnityMediaNetwork 5.0, questa soluzioneoffre connettività via Gigabit Etherneto Fibre Channel fino a 4 Gbps, e unacapacità di storage che varia da unminimo di 4 fino a 40 TB. La configu-razione base, studiata per flussi dilavoro SD, mette a disposizione unacapacità da 4 a 8 TB, connettivitàGigabit Ethernet e otto licenze client.La possibilità di connessione in FibreChannel è offerta come opzione men-tre è integrata nella versione studiataper la condivisione di video HD, chepuò essere espansa fino a supportare

un massimo di oltre 40 postazioni incontemporanea. La capacità di archi-viazione può essere espansa con imoduli MEDIArray XT, disponibili concapacità di 4 e 8 TB. Per quel cheriguarda la messa in onda, la novitàAvid è costituita dal serverMediaStream 9000 che permetteanche di registrare il materiale in for-mato XDCam Hd, oltre che in formatiSD e HD Long GOP. La capacità puòvariare da 3 a 48 TB, con una velocitàdi trasferimento dati di 680 Mbps perogni array di dischi Palladium Store2000. Il sistema è completamente sca-labile e un network di serverMediaStream 9000 può arrivare a tra-smettere fino a 100 canali in simulta-nea.

Flussi di lavoro non lineariChe la condivisione del materiale el’ottimizzazione dei flussi di lavoro siaun problema molto sentito è dimo-strato dal notevole successo ottenutoda Avid con Interplay: a soli sei mesidall’inizio della sua commercializzazio-ne, sono oltre 150 le installazioni ope-rative per un totale di 5.400 postazio-ni. Come ha evidenziato GrahamSharp, “ogni giorno, i professionistiche operano negli ambienti delle pro-duzioni sprecano una quantità smisu-rata di tempo per la gestione dei file,nella ricerca, catalogazione, revisione,elaborazione o archiviazione delmateriale. La rapida adozione di AvidInterplay su scala mondiale confermache il nostro approccio per aiutare iclienti ad automatizzare compiti diroutine ed eliminare colli di bottiglianella produzione dei media rappre-senta un effettivo passo in avanti.”Interplay permette di gestire tutte lefasi di produzione dei contenuti multi-mediali, mettendo in contatto tra loroi vari operatori presenti all’internodella struttura aziendale: produttori,giornalisti, assistenti al montaggio,grafici, registi e archivisti, nonché gliaddetti ai servizi finanziari e legali,possono in qualsiasi momento acce-dere alle informazioni relative a unqualsiasi progetto in lavorazione. Lasoluzione Avid è costituita da unaserie di componenti base e supportaoltre 100 tipi di formati di file diversi,da quelli specifici per l’audio e il video

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Con il codec DNxHD è possibile elaborare video HD anche con un portatile

Fino a 40 TB di materiale audio e video condiviso con Avid Unity

Una scheda Aja per Avid LiquidChrome Xe è il nuovo arrivato nella famiglia Avid Liquid che si avvale dellascheda Xena LHe di Aja per offrire ingressi e uscite SDI o HD-SDI a 10 bit,anche con audio integrato. In questo modo è possibile lavorare su progettiHD in formato non compresso e la nuova versione del software Liquid, la 7.2,supporta i formati HDV 720pe DVCPro HD in modalitàinterlacciata o progressiva.Inoltre, è possibile la catturadel materiale nei formati 24F,25F e 30F specifici dellevideocamere Canon HDV. Lascheda mette a disposizioneanche ingressi e uscite analo-giche in composito e compo-nent, con conversione hard-ware da HD a SD. Ad un prez-zo complessivo di poco supe-riore ai 2.500 euro, LiquidChrome Xe rappresenta unadelle soluzioni più economi-che per il trattamento divideo non compresso in altadefinizione.

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a documenti di testo o fogli di calcolo,in pratica tutto quanto può essereutile per la realizzazione di un proget-to. L’accesso al materiale può essere

controllato in modo centralizzato e leoperazioni di encoding e transcodificaavvengono in background, rispar-miando così tempo e risorse.

LED + LCD:qualità senzacompromessi Sony ha presentato il suo primo moni-tor LCD con retroilluminazione a LED,il BVM-L230, che supera per prestazio-ni quelle tipiche dei migliori monitorbasati su CRT Trinitron. Per dimostrarele eccellenti qualità del nuovo moni-tor, allo stand del NAB il BVM-L230era presentato fianco a fianco con unCRT BVM-F24 ed era piuttosto diffici-le riuscire a notare qualche differenza.La risoluzione nativa del pannello LCDè di 1.920 x 1.200 pixel, valore chepermette di visualizzare segnali videoa 1.080 linee sia in modalità progressi-va che realmente interlacciata, senzacioè la conversione in progressivo nor-malmente utilizzata da questi tipi dimonitor. Il BVM-L230 è adatto anchealle applicazioni Digital Cinema in for-mato 2k e può visualizzare segnali dacomputer fino alla risoluzione nativadel pannello. La dotazione standardprevede un ingresso DVI-D e comeopzione ingressi per segnali HD-SDI(anche dual link per segnali 4:4:4 a 10o 12 bit), nonché ingressi per segnalianalogici compositi, Y/C, componente RGB. L’estensione della gamma di coloririproducibile è stata ottenuta sosti-tuendo le classiche lampade fluore-scenti con LED “high purity” che per-mettono anche di risolvere il proble-ma dell’uniformità della luminosità. Il

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Tutto il materiale necessario per la realizzazione di un progetto a portata di mouse con Avid Interplay

La retroilluimazione a LED del Sony BVM-L230permette di superare la qualità dei migliori CRTTrinitron

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driver del pannello a 10 bit permettedi visualizzare fino a 1.024 livelli perogni componente colore e il tratta-mento interno a 12 bit con supportodi 3D Lut permette di emulare gli stan-dard SMPTE-C, EBU o ITU-BT709. Perridurre l’effetto scia altrimenti visibilecon soggetti in rapido movimento, ilmonitor alterna i frame da visualizzarecon altri completamente neri, funzio-nalità resa possibile dalla massima fre-quenza di scansione che è di 120 Hz. Ilmonitor sarà disponibile nel prossimoautunno ad un prezzo suggerito dicirca 25.000 dollari.www.sonybiz.it

Per un etere più pulitoUn valido rimedio alla straripante dif-fusione della tv spazzatura può esserel’AirCleaner della rinata Abekas. Lasocietà statunitense, ben nota fino a

qualche anno fa per una serie di pro-dotti che hanno contribuito a facilitareil passaggio dall’analogico al digitale,non era riuscita a reggere la crisi delmercato seguita all’esplosione dellabolla speculativa delle dot com e agliattentati dell’11 settembre e avevachiuso i battenti nel 2005. Marchio elinee di prodotti sono però stati rileva-ti da due fra i suoi originali fondatori e

quest’anno Abekas è tornata al NABpresentando prodotti storici, come ilregistratore a dischi ClipStore o ilgeneratore di effetti Dveous, e unanovità assoluta, l’AirCleaner.Fondamentalmente si tratta di un dis-positivo che ritarda di qualche secon-do la messa in onda delle trasmissioni,permettendo all’operatore di elimina-re scene o parole ritenute oscene od

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Con la pressione di un tasto, AirCleaner ripulisce l’etere da offese e oscenità

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offensive. Il video può essere rimpiaz-zato con un segnale alternativo o sfo-cato e l’audio può essere cancellato osostituito con i classici beep. Per com-pensare il tempo di reazione dell’ope-ratore, l’intervento dell’AirCleanerpuò essere anticipato di qualchesecondo rispetto alla pressione delpulsante ed è prevista la possibilità diutilizzo da parte di due operatori incascata, in modo da evitare qualsiasirischio. L’AirCleaner accetta in ingres-so segnali digitali SD o HD con audioembedded o separato e il ritardocomplessivo può arrivare fino a oltre30 secondi con segnali HD o il doppioin SD. www.abekas.com

Arrivano le prime ExtensionCompletata la transizione dalla piatta-forma SGI a Linux, Autodesk ha pre-sentato al NAB le prime Extension per

i suoi prodotti destinati al mondodella post-ptoduzione video e cine-matografica. Disponibili solo per gliaderenti al programma Subscription,le Extension sostituiscono le nuoverelease aggiungendo funzionalità aidiversi software Discreet a fronte delpagamento di una quota annuale. LaExtension 1 per Inferno, Flint, Fire e

Smoke offre numerose migliorie aiflussi di lavoro, incluso il supporto perQuickTime sulla piattaforma Linux enuove capacità di calibrazione deicolori basate sul sistema di gestionedel colore di Lustre, il software per ilcolor grading e le lavorazioni DigitalIntermediate. Moduli 3D Tracker eLens Distorsion completamente rivisti

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La Extension 1 per Smoke mette a disposizione nuovi strumenti per la correzione del colore

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sono inclusi nell’aggiornamento. PerToxik, il software per il compositing egli effetti, le novità sono costituite dalRetimer, che permette di variare lavelocità di riproduzione di una clip, edal Grain Mangement, per l’aggiuntadella grana alle sequenze generate dacomputer o la sua rimozione dal mate-riale in pellicola. Presentate anche dueExtension per Lustre che comprendo-no, tra l’altro, l’emulazione di unvideoregistratore per il controllo dellariproduzione e un miglior sfruttamen-to del processore della scheda grafica(GPU) per l’accelerazione di numerosefunzioni di correzione del colore.Sempre per i sistemi Lustre è stata lan-ciata la nuova versione della tecnolo-gia di clustering Incinerator 2007 per ilcolor grading in tempo reale e l’inter-connessione con i sistemi Smoke eFlame. www.discreet.com

Storage attivatoProXchange è la prima applicazionesviluppata dalla Omneon per sfruttarela potenza di calcolo dei sistemiMediaGrid, che uniscono alle capacitàdi storage la possibilità di utilizzare iprocessori dei singoli elementi per l’e-laborazione del materiale audio evideo. La specialità di ProXchange è latranscodifica tra una vasta varietà diformati audio e video, sia direttamen-te supportati dal MediaGrid, sia abassa risoluzione, come l’H.264.

Possibile anche la conversione e il re-wrapping del materiale, per esempioda MXF a QuickTime, preservando imetadata associati in precedenza. Ilsistema può essere configurato pertrattare singoli elementi o per funzio-nare in modo semi-automatico. Allostand del NAB erano presentateanche altre applicazioni capaci disfruttare i sistemi MediaGrid, tra lequali Cerify della Tektronix per il con-trollo di qualità dei file destinati allamessa in onda. La novità Omneon per la linea di ser-ver Spectrum è l’encoder MPEG-2MediaPort 5300 che aggiunge uno odue ingressi per video HD nei diversiformati. Sviluppato inizialmente per ilformato XDCam HD della Sony, ilMediaPort 5300 può codificare ilmateriale in modalità Long GOP o I-frame only con bitrate compresi fra 18e 78 Mbps. Grazie all’architettura fles-sibile dei sistemi Omneon, l’aggiuntadi un MediaPort a un server esistentepuò essere fatta senza interromperneil funzionamento. Destinato invecealle realtà medio-piccole, ilMediaDeck è un video server comple-tamente integrato a sei canali, dotatodi quattro terabyte di storage interno,capacità sufficiente a contenere oltre200 ore di materiale compresso a 25Mbps. Dai sistemi maggiori, ilMediaDeck eredita l’affidabilità e laflessibilità: dischi, moduli di alimenta-zione e interfacce video possonoessere sostituiti a caldo. www.omneon.com

Tridimensionale,ma senza occhialiLa tecnologia WOWvx sviluppata daPhilips permette di riprodurre immagi-ni tridimensionali che possono essereosservate senza l’ausilio dei classiciocchiali con filtri polarizzatori. Insostanza, la tecnologia WOWvx sfruu-ta delle microlenti applicate diretta-mente su un pannello LCD, che fannoin modo che i due occhi percepiscanodue immagini diverse, lasciando poi alcervello il compito di ricostruire leinformazioni sulla distanza dei singolielementi. Perché l’effetto tridimensio-nale sia visibile, l’osservatore deve tro-varsi in un determinato intervallo didistanze dallo schermo, che è comun-que abbastanza ampio da permetterel’impiego di questi display per puntiinformativi e, potenzialmente, anchenelle abitazioni. L’immagine tridimen-sionale è ricostruita da nove vistedello stesso soggetto che possonoessere ottenute in diversi modi. Uno diquesti è sfruttare la mappa di profon-dità che può essere generata da pro-grammi di animazione tridimensionalecome 3DS Studio Max, un’immaginein bianco e nero in cui alle intensitàdei grigi corrispondono diversi valoridella distanza degli elementi presentinell’immagine. Un’altra possibilità èsfruttare lo standard Open GL, utilizza-to tra l’altro dalla maggior parte deivideogiochi di nuova generazione. Perle applicazioni più televisive, è previ-sta la possibilità di ottenere l’effetto3D sia da riprese stereoscopiche otte-nute con due telecamere e opportu-namente elaborate, sia da normaliimmagini video da cui possono essereestratte informazioni sulla profonditàgrazie a raffinate analisi del movimen-to dei soggetti. I dati necessari per ilpilotaggio dei display sono salvati inun formato proprietario (2D-plus-depth) e per la riproduzione del mate-riale è necessario un personal compu-ter con il software 3DS Media Player. I3D Display della Philips sono disponi-bili in dimensioni da 20 e 42 pollici,

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Il MediaDeck della Omneon eredita la proverbiale affidabilità dei sistemi maggiori

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rispettivamente con risoluzione di1.600 x 1.200 e 1.920 x 1.080 pixel, e ilpannello lenticolare può essere disat-tivato, in modo da sfruttare al megliola risoluzione nativa. I monitor Philipscon tecnologia WOWvx sono distri-buiti dalla Video System Engineeringdi Milano. www.vse.it

Convenzione traGoverno e RaiInternational Alla presenza del Presidente delConsiglio, Romano Prodi, delSottosegretario di Stato, RicardoFranco Levi, del Capo delDipartimento per Editoria PaoloPeluffo, dei Vertici della Rai, ilPresidente Claudio Petruccioli, ilDirettore generale Claudio Cappon edel Direttore di RAI International,Piero Badaloni è stata firmata, aPalazzo Chigi, la nuova Convenzionetra la Presidenza del Consiglio deiMinistri e la Rai per Rai International.Il testo integrale non è stato diffuso,ma le indicazioni sul contenuto deldocumento sono state illustrate allaCommissione Parlamentare dal sotto-segretario Ricardo Levi. Per il premier Romano Prodi, si tratta

di un "passaggio importante", ancheperché "l'Italia ha sempre trascuratol'informazione verso l'estero.Quello di Rai International, è "unprimo, grande, sistemico passo inavanti, assolutamente essenziale siaper l'interesse delle nostre comunitàall'estero, sia per la necessità di pre-sentare l'Italia ai Paesi stranieri comeun Paese serio, con problematicitàcomplesse".Prodi ha augurato " a coloro che nehanno la responsabilità" di fare "unlavoro forte e incisivo per presentare ilnostro Paese non attraverso stereotipie con l'obiettivo di fare propaganda,ma nella sua profonda realtà. Un com-pito non facile - ha concluso - ma tra ipiù belli che ci siano per chi si occupadi media".Soddisfatto anche Ricardo FrancoLevi, sottosegretario alla Presidenzadel Consiglio con delega all'Editoria,che ha sottolineato come "la nuovaRai International che nasce oggi puòconsiderarsi all'altezza e delle ambi-zioni che l'Italia ha di presentarsi sulmercato globale, e delle attese degliitaliani nel mondo".

Aste onlineTutti conoscono il famoso sito di asteonline eBay, nel quale si può trovareveramente di tutto.Un'evoluzione interessante per pro-fessionisti e rivenditori è inveceGoIndustry.com.

La società inglese mette in venditacentinaia di attrezzature industrialiprovenienti da fallimenti o liquidazio-ni. Per restare nel settore audiovisivosi possono trovare microfoni, teleca-mere, ma anche attrezzature comple-te per produrre nastri magnetici. Levendite sono effettuate attraversodiverse modalità (asta online, venditasul posto, vendita diretta). Da questo link accesso diretto alla pagina dedicata alleofferte di materiale audio-video : http://www.goindustry.com/it/marketplace/audio-video-trasmissioni/productlist-10006.asp

Orbit se ne va da Roma Agli inizi degli anni '90 la OrbitCommunication è stata la prima piat-taforma tv araba via satellite. Aveva lasua sede centrale in Italia: le decine dicanali televisivi in lingua araba erano'assemblati' e trasmessi da Roma, nelpiù grande teleport costruito alloranel nostro paese. Da noi c'erano lecompetenze e le tecnologie per pote-re affrontare l'impresa.Sono passati quasi tre lustri e progres-sivamente le competenze del centrodi produzione di Roma sono migratenei paesi arabi, in Bahrain, in Libano,in Egitto, dove nel frattempo lo svilup-po tecnologico è diventato una realtà.Degli 800 lavoratori della Orbit aRoma ne restano oggi poco meno di200, pagati in ritardo, sotto utilizzati ealle prese con un braccio di ferro conla proprietà saudita per difendere ilproprio posto di lavoro

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Monitor tridimensionali Philips con tecnologia WOWvx

La libreria diMonitoR

Oltre 120 titoli recensiti eacquistabili

direttamente online:manuali, saggi, testi in

inglese, tutto sullacomunicazione e i media

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La formula del RadioTv Forum sembraproprio essere azzeccata. Due giornidi incontri sui temi più caldi per l’emit-tenza radio televisiva e un’area esposi-tiva essenziale, con stand di dimensio-ne fissa e costi molto più contenutirispetto a quelli delle classiche fiere,che anche per questa ragione stannopraticamente scomparendo dal pano-rama italiano. Forte del successo otte-nuto, Marco Rossignoli, coordinatoredi Aeranti-Corallo, ha espresso lavolontà dell’associazione di dare all’e-vento una periodicità annuale,aggiungendo che “Il Radiotv Forum2007 ha l’ambizione di rappresentare ilpunto di riferimento annuale nel qualegli operatori radiofonici e televisivi,terrestri e satellitari possano confron-tarsi con le istituzioni, le forze politichee gli esperti del settore sulle proble-matiche di attualità del comparto e,allo stesso tempo, possano approfon-dire le conoscenze sulle novità del-l’industria e dei servizi per l’attivitàdelle proprie imprese, al fine di affron-tare nel miglior modo il vorticoso pro-cesso di trasformazione tecnologicache è in atto.”

Quattro convegni sui temi più caldi

I temi affrontati quest’anno al RadioTvForum sono stati il disegno di leggeGentiloni, le tecnologie per la radiodigitale, la riforma dell’editoria, con ilcorollario dei contributi statali per leemittenti locali, e il digitale televisivoterrestre. Nutrita la partecipazione delpubblico e di rappresentanti delGoverno, a cominciare dallo stessoministro Paolo Gentiloni. Presentandoil disegno di legge che porta il suonome, il Ministro ha sottolineato il

ruolo delle emittenti locali, afferman-do tra l’altro che: “abbiamo di fronteun mondo dei media nel quale convi-vranno a lungo, assieme, due tenden-ze apparentemente molto contraddi-torie: certamente una tendenza allaglobalizzazione, quindi alla nascita dinetwork, agenzie, gruppi sempre piùinternazionali, sempre più integrati alivello mondiale, ma al tempo stesso,e forse proprio in virtù di questo, tro-veranno sempre maggiore ragione diesistere media legati alla comunità, alterritorio, alle specificità locali. Valeper la stampa, vale per la radio, vale

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RadioTv Forum 2007:meglio della primaRadioTv Forum 2007:meglio della prima

Con quasi 2.000 presenze registrate alla sua seconda edizione, il RadioTv Forum di Aeranti-Corallo si candida al ruolodi punto di riferimento per l’emittenza radio televisiva italiana

Numerosi i visitatori all’area espositiva del RadioTV Forum 2007

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per la televisione, c’è un futuro per imedia che si muovono a livello localee quindi c’è un futuro nel nostro Paeseper quell’arcipelago di emittenti cheoperano ormai da trent’anni, sia purenelle condizioni molto difficili createdalle posizioni dominanti.” Gentiloniha poi affermato: “La differenza la faràla capacità di innovare, di interpretarei gusti del proprio pubblico, anche seè un pubblico di una comunità territo-riale ristretta”, aggiungendo chesaranno determinanti “la capacità diessere radicati nel territorio e, natural-mente, anche le scelte che maturanodal punto di vista normativo, regola-mentare, e quindi il rapporto con loStato.” Gentiloni ha concluso il suointervento ricordando che per riequili-brare il mercato ci vogliono risorseeconomiche e tecniche, nonché lapossibilità di rivedere il meccanismodi rilevazione degli indici di ascolto.Su questi temi si è espresso anche ilsottosegretario Giorgio Calò, nelcorso del suo intervento di apertura,che ha condiviso le richieste che arri-vano da Aeranti-Corallo avanzate in

precedenza da Rossignoli, il qualeaveva ricordato come “in un mercatocaratterizzato da una situazione diassoluta dominanza da parte dei dueprincipali operatori nazionali, le tvlocali occupano una posizione margi-nale, con una raccolta pubblicitariaannuale complessiva di circa 400milioni di euro. La sussistenza di talesistema duopolistico, più volte rilevatadalla Autorità per le Garanzie nelle

Comunicazioni nelle proprie relazioniannuali al Parlamento, ha come con-seguenza l’assenza di pluralismo e diconcorrenza nel settore televisivo.”Calò si è dichiarato favorevole ad unriequilibrio del sistema radiotelevisivolocale, che si potrà attuare anche conazioni come l’autorizzazione alle soleemittenti locali ad effettuare le tele-vendite.

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Giorgio Calò, Marco Rossignoli, Paolo Gentiloni e Luigi Bardelli all’incontro di apertura del RadioTv Forum 2007

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Le tecnologie oltre il DABPassando al convegno dedicato alletecnologie per la radio digitale, lascelta di intitolarlo ‘Oltre il DAB’ èstata giustificata da Fabrizio Berrinicon il fatto che Aeranti-Corallo consi-dera oramai morta questa esperienza,concetto ripreso da Rossignoli, secon-do il quale sono più interessanti tec-nologie come DRM, IBOC e FMeXtrapoiché permettono di utilizzare le fre-quenze già in possesso delle emitten-ti. La tecnologia DRM è stata presen-tata da Paolo Lazzaroni che staseguendo la sperimentazione perconto di Radio Vaticana: la scelta delDRM è stata motivata con la possibili-tà di utilizzare sia onde medie, siaonde corte e perché, oltre a migliora-re la qualità dell’audio, permette diridurre l’emissione di radiazioni elet-tromagnetiche potenzialmente noci-ve. Radio Vaticana utilizza attualmenteper il test del DRM quattro trasmetti-tori, due per ciascuna banda, e tra-smette per circa 12 ore al giorno inonde medie e un’ora e mezza in ondecorte. I limiti evidenziati finora riguar-dano proprio i servizi a copertura loca-le: per una città come Roma un solotrasmettitore non è sufficiente, poichéoccorre utilizzare potenze inferiori ai100 watt se si vuole evitare la propa-gazione a grande distanza. Per contro,in onde medie è possibile sfruttaresoltanto l’onda di terra arrivando aduna copertura regionale con un’occu-pazione di banda pari a quella dellaradio AM e per questa applicazione sipossono utilizzare anche i trasmettito-ri esistenti. Per quel che riguarda iricevitori, attualmente sono disponibi-li modelli multi-standard basati su DSPe si prevede che per il prossimo annodovrebbero essere disponibili i primimodelli a singolo chip, il cui costopotrebbe aggirarsi intorno ai 50 euro. La necessità di disporre di ricevitoridigitali multistandard a basso costo èstata sottolineata anche da JurgBachmann, presidente dell’associazio-ne radio svizzere VSP che ha presenta-to i risultati dei primi test con lo stan-dard IBOC/HD Radio, tecnologia chenon gode di molte simpatie a livelloeuropeo e che è difficilmente applica-bile sul territorio italiano, poichérichiede una spaziatura tra i canali

eccessiva per i nostri standard. Unatecnologia simile, ma meno esigentein fatto di banda, è l’FMeXtra, presen-tata al convegno da Giovanni Necchidella Adven nl della quale abbiamoestesamente trattato nel precedentenumero di Monitor. Sostanzialmente,con questa tecnologia, un’emittenteFM può continuare a trasmettere inanalogico e aggiungere uno o piùcanali digitali, senza la necessità dimodificare gli impianti di trasmissioneesistenti. Sul fronte istituzionale, NicolaD’Angelo, commissario dell’Autoritàper le Garanzie nelle Comunicazioni,ha rilevato che per il passaggio dellaradiofonia al digitale sono mancati gliincentivi e, tuttavia, la radio in genera-le ha saputo conservare il propriovalore. Sulla stessa linea EnzoSavarese, anch’egli commissariodell’Agcom, che ha rivendicato ildovere dell’Autorità di battersi per unuso efficiente delle frequenze e il prin-cipio della neutralità tecnologica, inmodo da garantire la pluralità. Questatesi è stata sostenuta anche daGiuseppe Sangiorgi, consigliere delministro delle Comunicazioni, che haauspicato l’opportunità di un tavolotecnico di confronto sulla problemati-ca, anche per evitare il rischio che laradio patisca la concorrenza di altrimezzi. Il convegno è proseguito conl’intervento di Maria Luisa Sangiorgio,presidente della Conferenza deiCorecom, la quale, dopo aver consta-tato che la radiofonia gode di buonasalute, ha sollevato il problema dell’a-scolto giovanile in continuo calo eauspicato la creazione di un coordina-

mento europeo per la definizione diuno standard tecnologico, unicomezzo per poter ridurre in brevetempo il costo dei ricevitori. A conclu-sione del convegno, Luigi Bardelli,presidente del Corallo, ha sottolinea-to come il punto fermo deve comun-que essere quello di mettere in gradotutte le emittenti di accedere alla tec-nologia su un piano paritario.

Contributi più puntualiLa seconda giornata del RadioTvForum si è aperta con l’incontro cheaveva per tema la riforma dell’editoria,con particolare riguardo ai contributistatali per le emittenti locali. L’iniziodei lavori è slittato per più di un’ora acausa del ritardo di alcuni relatori, tra iquali ha brillato Maurizio Gasparri che,una volta giunto in sala, ha gentilmen-te concesso qualche intervista, ritar-dando ulteriormente l’inizio dell’in-contro. Nel suo intervento di apertura,Marco Rossignoli, ha sottolineato chela legge finanziaria per il 2007 haincrementato in modo significativo icontributi statali per l’emittenza televi-siva e radiofonica locale. Il contributoè ora previsto nelle misure dell’85 percento per le tv locali e del 15 percento per la radiofonia. “Tale scelta”,ha continuato Rossignoli, “ha permes-so di coniugare un rilevante aumentodelle misure di sostegno televisive,con un significativo incremento anchedelle misure previste per il compartoradiofonico. Diviene a questo puntonecessario trovare soluzioni immedia-te per ovviare ai ritardi maturati nelriconoscimento e nel conseguente

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‘Oltre il DAB’ è stato il titolo scelto per l’incontro sulle tecnologie per la radio digitale

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pagamento di tali contributi.”Rossignoli ha citato l’esempio deifondi stanziati per il 2003 che nonsono ancora stati erogati a causa di uncontenzioso sollevato in alcune regio-ni, auspicando che questo non debbaripetersi in futuro. L’invito è statoaccolto da Luigi Vimercati, sottosegre-tario al ministero delle Comunicazioni,che ha confermato che si stanno indi-viduando soluzioni regolamentari fina-lizzate ad evitare analoghi ritardi neiprossimi anni. Anche Vimercati ha poi

sostenuto la necessità di superare ilDAB come unica tecnologia per ilpassaggio al digitale e ha ricordatoche il disegno di legge Gentiloni favo-rirà il trasferimento di risorse pubbli-che dal duopolio alle emittenti locali. È stata poi la volta dell’interventolampo di Maurizio Gasparri, ex-mini-stro delle Comunicazioni del prece-dente governo, che ha rivendicato ilmerito di aver aumentato i contributi epoi ha dichiarato “non credo si possa

scaricare sulle casse pubbliche il man-tenimento del tutto. Lo Stato deveintervenire con provvedimenti di natu-ra economica per difendere una realtàdi pluralismo, di informazione, di cul-ture locali, però c’è anche poi lanecessità di trovare formule di espres-sione e assistenza che non possonoessere tutte assistite”. Gasparri ha poiaffermato che per favorire la transizio-ne al digitale “l’Europa non può nonfarsi carico di una politica di incentiva-zione, che non sia assistenzialista, chesia compatibile con le regole di mer-cato”. Gasparri, ha poi abbondonatola sala, perdendosi la dura replica diVimercati che ha sostenuto come pro-prio la legge Gasparri sia stata lacausa della paralisi della Rai, cheavrebbe dovuto avere un ruolo trai-nante nel passaggio al digitale. La parola è passata poi a MarcoGardenghi , responsabile del diparti-mento emittenza radiotelevisiva loca-le della FNSI, che ha tracciato un qua-dro abbastanza roseo della situazione,ricordando che in base all’accordosiglato con Aeranti-Corallo nell’otto-bre del 2000 sono oggi quasi 1.200 igiornalisti contrattualizzati, un dato incontinua crescita, lamentandosi peròdel fatto che la FRT non riconoscaancora il contratto giornalistico.All’incontro è intervenuto anche il sot-tosegretario della Presidenza delConsiglio con delega all’editoria,Riccardo Franco Levi, che ha parlatodei temi portanti che faranno partedella nuova legge sull’editoria e haassicurato che i criteri per l’accesso aicontributi dovranno avere una sempli-ficazione burocratica, privilegiandoquelle imprese che garantiscono illivello occupazionale e che effettuano

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Gli oratori dell’incontro Editoria e radiotelevisione mentre attendono pazientemente l’onorevole Gasparri

L’affollato tavolo degli oratori partecipanti alla tavola rotonda dedicata alla televisione digitale

Fotostory:RadioTvForum2007

Anche dischi Blu-Ray come supporto d’archiviazione del sistema WonderCube della MW-N, una soluzionedi automazione per emittenti televisive regionali. www.mw-n.com

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della reale autoproduzione dell’informazione. Non sonomancate parole di apprezzamento per le emittenti locali“voce essenziale nella ricchezza del panorama economico,politico e sociale dell’Italia”.

Accelerare la transizioneLa serie di incontri del RadioTv Forum 2007 si è conclusa conla tavola rotonda “Televisione digitale: le prospettive per l’e-mittenza locale e satellitare”, introdotta da Rossignoli che haindicato quelli che sono i due punti essenziali per Aeranti-Corallo: “tempi brevi per il passaggio definitivo nelle aree alldigital e soprattutto switch-off definitivo di tali aree da partedi tutte le TV pubbliche e private, nazionali e locali.” MarcelloFiori, segretario generale del ministero delle Comunicazioni,ha spiegato che per il passaggio al digitale si dovrà ripetere,in termini organizzativi, l’esperienza di Cagliari ed Aosta dovesi è rivelato indispensabile il coinvolgimento di tutte le cate-gorie interessate all’evento per supportare l’utente finale,cioè il telespettatore. I rischi per le emittenti locali di un ritar-dato switch-off dell’analogico in Sardegna e Val d’Aosta sonostati sottolineati da Piero de Chiara, presidente di DGTVi,soprattutto per quelle emittenti che, non potendo trasmette-re in simulcast, perdono quei telespettatori che sono già pas-sati al digitale. Rivolgendosi ai rappresentati delle TV locali,De Chiara ha poi dichiarato “la soluzione di trasformare ognivostra frequenza in digitale è praticamente impossibile.Sarebbe come riportare in ambiente digitale le interferenzeche ci sono in ambiente analogico e vorrebbe dire non rispet-tare gli accordi internazionali.” La strada indicata da DeChiara è quella di utilizzare una sola frequenza per ogniregione, soluzione che comporta uno scambio delle frequen-ze fra le imprese. La necessità di razionalizzare le frequenzeper permettere alle tv locali di aumentare la capacità trasmis-siva è stata ribadita da Antonio Sassano, neo-direttore gene-rale della Fondazione Ugo Bordoni, mentre per Luigi Bardelli,presidente del Corallo, è necessario dare alle emittenti localianche la garanzia che siano riservate a loro le attività di tra-smissione dati e servizi sul territorio. Per chi volesse appro-fondire, i video con gli interventi di questa tavola rotonda e ditutti gli altri incontri sono presenti sul sito di Radio Radicaleall’indirizzo:www.radioradicale.it/scheda/227205.

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RVR Elettronica è il primo produttore europeo a proporre apparecchiature HDRadio ed ha contribuito attivamente ai primi test di trasmissione effettuati inSvizzera. www.rvr.it

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Fotostory:RadioTvForum2007

Tutti i nuovi camcorder della serie ProHD sul mezzo mobile della JVC, posteggiato proprio davanti all'in-gresso del Centro Congressi dell'Hotel Melià - www.jvcpro.it

Running TV International ha presentato al RadioTV Forum 2007 il suo vasto catalogo di programmi di tuttii generi per le TV locali e si propone anche come produttore di pillole TV - www.runningtv.it

Pettine della Bogen Imaging con una delle nuovecustodie protettive della Kata, disponibili in ver-sioni su misura per i diversi modelli di camcorderDV, HDV e P2 - www.bogenimaging.it

Dedicato in modo particolare alla vasta gamma di prodotti della Axon, dai con-vertitori ai master control passando per le matrici , lo spazio espositivo di VideoSignal - www.videosignal.it

EVS ha presentato al RadioTV Forum 2007 i server XT[2], prodotti diventati ora-mai uno standard per la produzione di trasmissioni di eventi sportivi -www.evs.tv

Il sistema della ReflecMedia per il chroma-key e tutta una serie di accessori perle riprese televisive in mostra presso lo stand della Trans Audio Video -www.transaudiovideo.com

Il sistema TV Hilites per la realizzazione degli highlight degli eventi sportivi e laversione 3 del TV Pack sono le principali novità proposte dal Gruppo TNT -www.gruppotnt.com

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Com’è oramai abitudine da qualcheanno a questa parte, VideoSignal haorganizzato presso la propria sede diTrezzano sul Naviglio un evento con loscopo di presentare agli operatori ita-liani le novità dei marchi che rappre-senta. Accanto a prodotti di aziendecon le quali VideoSignal collaboraoramai da diversi anni (Axon, Barco,Broadcast Pix, Echolab, Trilogy, ...)erano presenti anche i prodotti dialcune aziende finora assenti dal mer-cato italiano, come DyLogic, GigabitSystems, Neuro TV e ProCyc. Uno deimeriti di Alessandro Trezzi, fondatoredella VideoSignal, è proprio quello diriuscire a scovare prodotti interessantiche hanno spesso in comune un rap-porto qualità/prezzo particolarmentefavorevole. Trezzi opera nel settore delvideo broadcast da quasi tre decenni,prima come dipendente di uno deipiù importanti distributori italiani e poicon la propria azienda fondata nel1994. Il rapporto di fiducia che Trezzi èriuscito ad instaurare con i propriclienti nel corso di questi anni non glipermette di compiere passi falsi: lapolitica commerciale del “mordi e

fuggi” non è di casa alla VideoSignal.Fin quando si tratta di distribuire pro-dotti di aziende già affermate, il com-pito è tutto sommato abbastanza faci-le, ma proporre nuove marchi significainvestire tempo e denaro in iniziativeche non sempre danno un ritornoeconomico immediato, se mai lodanno. Questo rischio però Trezzi loaffronta volentieri e l’esperienza delpassato spesso gli ha dato ragione.Anche quest’anno quindi, VideoSignalha voluto presentare prodotti checostituiscono una novità assoluta perl’Italia, come quelli della belga NeuroTV, una giovane società specializzatanello sviluppo e integrazione di solu-zioni per la televisione interattiva.

Giocare con il virtualeUtilizzando anche componenti hard-ware e software originariamente pen-sati per i videogiochi, NeuroTV ha svi-luppato il sistema NeuroVS per lagestione di set virtuali. Il sistema sibasa sulle schede Cody della Chyrone sfrutta lo standard DirectX diWindows per creare, in tempo reale,scenografie virtuali molto realistiche,

basate su modelli realizzati con il soft-ware 3ds Max della Autodesk. I movi-menti della telecamera possono esse-re controllati con un joypad, del tuttosimile a quello della console pervideogiochi Xbox, e il sistema è statosviluppato in collaborazione con latelevisione belga RTBF che lo utilizzacorrentemente per diverse trasmissio-ni. Per inciso, il set allestito per l’even-to utilizzava gli elementi modularidella ProCyc, altro nuovo marchioentrato a far parte del portfolio dellaVideoSignal: disponibili con diversiraggi di curvatura, questi elementipermettono di realizzare rapidamentefondi continui di qualsiasi dimensione. Un altro interessante prodotto dell’a-zienda belga è NeuroToon, un sistemaper l’animazione di personaggi virtua-li in tempo reale. Il sistema può esserecontrollato da un singolo animatore,senza particolare esperienza in campo3D, e la sincronizzazione del labiale èautomatica, con tanto di filtri permodificare il timbro della voce.NeuroTv sviluppa anche applicazioniper il Video On Demand e la TV inte-rattiva conformi allo standard mhp.

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Direttamente da Las VegasDirettamenteda Las Vegas

Tutte le novità dei marchi rappresentati da VideoSignal al tradizionale appuntamento post-NAB organizzato dalla dina-mica azienda milanese

Buon successo di pubblico all’evento organizzato da VideoSignal

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Dal videofonino alla messa in ondaUn’altra azienda partecipante all’evento e che si sta affaccian-do sul mercato italiano è la DyLogic, uno dei principali forni-tori mondiali di prodotti e soluzioni per la comunicazione instandard 3G/UMTS. La soluzione sviluppata in modo specificoper il mondo video consiste nel PSE Broadcaster Genie,un’apparecchiatura in grado di ricevere e mandare diretta-mente in onda o in differita messaggi video, utilizzabile sia perle classiche Breaking News, sia per trasmissioni di intratteni-mento in cui è prevista una partecipazione attiva da parte deltelespettatore. Questa soluzione è stata già utilizzata con suc-cesso dalla trasmissione ‘Le Iene Show’ e si distingue da solu-zioni simili per la facilità d’uso e installazione. Tutto è gestitoda un’unica apparecchiatura, dotata di ingressi e uscite SDI econtrollabile con i classici protocolli Internet. Per garantire ilmassimo livello di sicurezza, la messa in onda può essere ritar-data ed è possibile definire una serie di numero telefonici abi-litati alla trasmissione delle chiamate.

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Il set vituale della NeuroTV: un joypad da console per videogiochi permette il con-trollo delle telecamere

Il sistema all-in- one della DyLogic per la messa in onda delle videochiamate

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Registrazioni HD di qualitàIl prezzo relativamente contenuto è l’elemento distintivo deiprodotti della giapponese Gigabit Systems, che ha presenta-to all’evento il recorder a dischi per video in alta definizioneJP2pro 750R. Il metodo di compressione utilizzato, ilJPEG2000 scelto anche per le applicazioni D-Cinema, garanti-sce una qualità equivalente al video non compresso, regi-strando in modalità lossless quasi cinque ore di video su ognicassetta di hard disk da 900 GB. Per applicazioni che nonrichiedono il massimo della qualità possibile, si può arrivare aoltre 20 ore di registrazione con la stessa capacità e una qua-lità delle immagini definita da studio, paragonabile ai formatiPanasonic D5 o Sony HDCam. Le cassette di hard disk posso-no essere facilmente sostituite e sono disponibili anche concapacità complessive di 1,5 e 3 TB, per un massimo quindi di80 ore di registrazione in qualità studio.

Ospiti sempre graditiAll’evento organizzato da VideoSignal erano presenti anche irappresentati di alcune aziende italiane con le quali Trezzi hastabilito rapporti di fattiva collaborazione. Tra le altre hannopartecipato la Trans Audio Video, che ha messo a disposizio-ne ottiche e telecamere Canon per il set virtuale di NeuroTV,la toscana ClassX, che ha presentato la versione 4.5 della pro-pria suite di titolazione utilizzata tra l’altro per la trasmissione‘Che tempo che fa’ in onda su RaiTre, e la Onda Teleelectronicdi Bologna, che ha al suo attivo importanti realizzazioni, comequelle degli impianti televisivi per diversi ippodromi italiani.Nel complesso, c’era veramente parecchio da vedere: per chisi fosse perso l’occasione, il miglior consiglio è quello disegnarsi già ora in agenda l’appuntamento per il prossimoanno, più o meno un mese dopo il NAB.

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l recorder a dischi della Gigabit Systems può anche essere controllato con un por-tatile

Le notizie del broadcastLe notizie più aggiornate per gli addetti ailavori del settore radiotelevisivo europeo

www.monitor-radiotv.com

Vent’anni a passo di caricaA fine giugno la Trans Audio Video ha festeggiato a Caserta con clienti epartner commerciali i suoi primi vent’anni di attività. Nel 1987 Salvatore Brighel aveva già una consolidata esperienza delsettore broadcast (3M, Sony Broadcast, Panasonic,...), ma aveva in menteben altro. Anzichè trascurare la famiglia per far carriera si era ripromes-so di coinvolgerla tutta nel suo lavoro. Non solo, ma chi aveva detto cheun’azienda professionale nel broadcast doveva per forza avere sede aMilano o Roma ? Le sue radici erano nella splendida Caserta e non inten-deva rinunciarvi.Insieme al figlio Marco e a pochi collaboratori fondò proprio a Caserta laTrans Audio Video, principalmente per distribuire in Italia le ottiche pro-fessionali della Canon. Mattone dopo mattone, con un paziente e tenacelavoro quotidiano l’azienda si è imposta, in anni difficili, per la sua pro-fessionalità, puntualità e affidabilità.Gli obbiettivi (oltre a quelli della Canon!) erano tanti: coinvolgere nell’a-zienda tutti gli altri figli (Francesco, Rita, Sergio) e persino la moglie Maria

Pia; poi cercare nel settore del broadcast e della CCTV altri prodotti da rap-presentare e assistere per l’Italia. Sono oggi 25 i marchi in ‘portafoglio’:dai supporti per le riprese (Sachtler, Egripment, Cammate, Polecam) agliaccessori tecnologicamente più avanzati (Autocue, IDX, Telemetrics), percitarne solo alcuni.Il fiore all’occhiello dell’azienda di Caserta è il laboratorio ottico/elettro-nico, unico in Italia per le attrezzature dedicate e per la complessità delleoperazioni e dei test svolti.In Trans Audio Video non ci si limita a ‘vendere’ le apparecchiature, per-chè deve essere addestrato a dovere il personale che le utilizzerà per otte-nere il massimo dei risultati, e poi le ‘macchine’ vanno assistite se si gua-stano.Chi si affida alla TAV sa che avrà oltre all’hardware anche questi servizi.Dopo vent’anni in cui alcuniobbiettivi sono stati raggiuntinon ci si può certo fermare,nuove sfide e traguardi nonaspettano altro che essereaffrontati. ParafrasandoVitaliano Brancati si può bendire di Salvatore Brighel: unuomo puo' avere quattro voltevent'anni, senz'averne ottanta.

www.transaudiovideo.com

I Brighel: Marco, Sergio, Rita, Maria Pia, Salvatore, Francesco

Tra gli amici giunti a Caserta per festeg-giare la Trans Audio Video anche ManlioCruciatti (Mediaset).

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Telecamere giapponesi: la fine dell’anti-dumpingConclusa con un “non luogo a procedere” l’indagine nei confronti dei produtto-ri giapponesi sollecitata da Thomson Grass Valley alla Commissione Europea, cheha deciso anche di porre fine ai dazi anti-dunping in vigore da anni

Con il regolamento 906 datato luglio 2007, la Commissione Europea ha conclusoil procedimento avviato lo scorso anno su richiesta della Grass Valley che miravaad estendere i dazi doganali esistenti sulle telecamere broadcast ad una piùampia tipologia di modelli, a partire da quelle con CCD da 1/3 di pollice.Thomson Grass Valley sosteneva che i produttori giapponesi continuassero a pra-ticare prezzi artificiosamente bassi, come era effettivamente accaduto in passato. La decisione presa dalla Commissione Europea fa seguito al ritiro della denunciada parte di Grass Valley, formalizzata con una lettera inviata lo scorso aprile nellaquale Grass Valley ritirava anche il proprio sostegno al mantenimento dei dazistabiliti dal regolamento 1910/2006, anche questi abrogati con il regolamento906/2007. Dal mese di agosto, le telecamere giapponesi non sono quindi più sog-gette ai dazi che arrivavano anche a raddoppiarne il prezzo. Molto positive, e non poteva essere diversamente, le reazioni dei rappresentantieuropei. Per Joachim Reinhart, ceo di Panasonic Europe, la causa non avrebbeneanche dovuto iniziare, poiché comprendeva camcorder e box-camera, prodot-ti entrambi che non sono prodotti in Europa. Posizione simile da parte di JVC. IanScott, responsabile per il settore pro video della filiale inglese, ha dichiarato:“Pensiamo che questa decisione sia una vittoria del buon senso e uno straordi-nario stimolo per il nostro settore in questa fase di transizione verso l’alta defini-zione.”Tutto sommato, Grass Valley ha commentato la notizia molto sportivamente:“Consideriamo questa come una vittoria per tutti quanti hanno interessi nel set-tore. Grass Valley voleva solo un mercato basato su condizioni di reciprocità e l’in-dagine della Commissione Europea ha chiaramente dimostrato che è questo ilcaso. Gli utilizzatori di telecamere broadcast sono ora liberi di scegliere le appa-recchiature solamente in base a considerazioni tecniche ed operative e non perun mercato (artificialmente) distorto”. Sempre secondo Grass Valley, la preceden-te imposizione di dazi doganali da parte dell’Unione Europea per prevenire unavendita sottocosto delle telecamere broadcast giapponesi ha avuto l’effetto desi-derato: “Sony, il nostro principale concorrente nel settore dei sistemi broadcast,ha aperto una fabbrica in Europa, creando nuove opportunità d’impiego per ilavoratori europei.”

Editoriale

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Born 41 years ago in Palermo, SergioCannella earned first prize at thisyear's International Energy FilmFestival in Lausanne for "CarpeDiem," an advertising spot for AmapS.p.A., a water distribution companybased in Sicily. Strikingly youthful inappearance, his tastes in clothing runto grunge. But it's Cannella's keen eyeand masterful talent for editing thathave built his reputation as a filmmak-er and art director, known both for hisshort films and advertising spots. Wespoke with him in Palermo just a fewweeks after he received the award for"Carpe Diem."

Q: What is the significance for you ofhaving won this top honor from theInternational Energy Film Festival?Cannella: Lausanne is definitely a veryimportant place to be. And it was par-ticularly significant for me to be com-peting with some of the most famous

ad agencies in the world - like Saatchi& Saatchi, McCann Erikson, andYoung & Rubicam. Amap S.p.A. hiredme for this project and gave me com-plete creative control. This was anideal working situation and I amthankful to everyone who contributedto making this film a winner.

Q: It must be gratifying not only tohave beat out these very large adagencies but also to have done sowith a spot having an important mes-sage about water conservation for aclient based in your native region,which is often neglected in film and TVproductions.Cannella: Several talented artistscome from Sicily. But I am proud toidentify myself with all the Italians whoget praised abroad for their compe-tence and professionalism. No rela-tion is then made to the Sicilian storiesfor which we are so well known. In fact,

I believe my wayof communicatingdiffers from thetypical Sicilianone because,even in advertis-ing spots, I like touse irony andromanticism toreach people'sconsciousness.

Q: With reference to communication,you often use children's voices toarticulate your messages.Cannella: Well, I am biologically 41years old but I admit to never wantingto grow up. Children often appear inmy films when I need to communicatesomething important, perhapsbecause their sincerity is so obvious.

Q: You've said that you were inspiredby the work of Garrett Brown, who

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Carpe diem, ad spot shot in SicilyCarpe diem, ad spot shot in SicilyInternational prize for Carpe Diem, advertising spot shot in Sicily. An interview with Sergio Cannella

Sergio Cannella

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invented the Steadicam, and LarryMcConkey, who has been theSteadicam operator on dozens of fea-ture films. Aren't you one of the firstSicilian filmmakers to use aSteadicam? Cannella: Yes, and in fact, I built minewith my own hands. My own sense offilm, and the emotions it is capable ofconveying, made a device like thisseem indispensable. But back then,Steadicams weren't so easy to comeby in the field. So I eventually gotahold of a promotional flyer for oneand started to build my own, which Ifinally completed after investing a lotof time and money.

Q. What influenced you to choose thePanasonic AG-DVX100AE DV camera-recorder for "Carpe Diem"?Cannella: I chose the PanasonicDVX100 for this project because it pro-duces very warm colours that suitedthe environmental focus of this pieceand the way I wanted the story told.When we created this spot, thePanasonic DVX100 was one of the fewcameras that allowed us to shoot in25P at a low cost, and its progressivescan option really allowed some greatshooting.Featuring CineSwitch(tm) technology,the DVX100 is unique in its ability toswitch frame rates from 24p to 30pand 60i. To enhance the film-like look,the camera uses a true progressivescan imager, thereby enabling film-

makers to use digital video as a medi-um for expressing their cinematicvision. Cannella combined the AG-DVX100AE with a Mini35Kit imageconverter to achieve the best film

quality.More than 600 films competed at thefestival, which is held every two yearsin Lausanne, Switzerland, and the adspot that Sergio Cannella and theexecutive producer Ugo Piazza haveproduced for Amap S.p.A., a waterdistribution company, finished firstamong eight finalists in the advertis-ing category. Other agencies up forthe award included many larger firms,such as industry leaders Saatchi &Saatchi, Young & Rubicam, Harrison &Wolf, McCann-Erickson, and EuroRSCG."Carpe Diem" was recognized by thejury for the originality of the subject;the way in which it causes the viewerto reflect on the issue of saving ener-gy; and for the way in which Cannella,the director, brought energy to thispurpose. The award was exceptionalalso because it honoured one small,independent company.

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RAI Radioautomation, on air

with Netia

RAI Radioautomation, on air

with Netiaby Pascal Cima, Europe & Middle East Sales Manager at NETIA

In 1998 RAI Radio’s operations were primarilytape-based, and all of the broadcaster’s chan-nels were being produced using analog systems.Like many large media companies, RAI was see-ing its storage requirements and tape costs risehigher and higher, while flexibility in sharingand securing that media fell. Each departmentwithin RAI Radio worked with its own store ofmedia and its own database.The company had no way to centralize or back-up its media, and in moving to digital produc-tion, RAI was very concerned with implementinga stable, secure, and open solution that couldintegrate easily with what was, at the time, anew archive system from ACS (Advanced

Computer Systems), as well as a third-partyadvertising system that helped generate rev-enues for the broadcaster and thus requiredhighly reliable support by the production sys-tem. Security of media assets was a primaryconcern, and RAI wanted to ensure that broad-cast material would not get lost through a com-puter failure or similar glitch in the still-unfamil-iar digital world.To keep operations straightforward for journal-ists and other users, RAI also required a simplegraphical interface that could provide therequired functionality for different areas of pro-duction without any hint as to the complexityand variety of processes taking place behind the

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scenes. Many of RAI Radio’s journalists andtechnical staff had knowledge of or direct expe-rience with operations at Radio Vaticana, wherea NETIA Radio-Assist program had been success-fully deployed through Italian systems integra-tor Axel Technology. Working with Axel andNETIA, RAI Radio A technology launched a pilotRadio-Assist program at Radio 3, the broadcast-er’s classical music channel and service pro-grams.NETIA’s Radio-Assist is a range of digital audiosoftware programs that covers the entire opera-tion of a radio station, from production to broad-cast, including acquisition, sound file editing,commercial and music production, newsroomsystem, scheduling, multicasting, and adminis-tration. RAI Radio’s first Radio-Assist installationfor Radio3 included 10 production workstationswith two playout modules and a redundantdatabase server. Media management softwarewas built into the system to secure broadcasttable items.

SOLUTIONOver the past nine years, RAI Radio has stan-dardized all of its channels and facilities onRadio-Assist, which allows the broadcaster toshare information seamlessly among sites and toimprove efficiencies throughout their opera-tions. RAI locations equipped with Radio-Assistsoftware include Bolzano, Milan, Naples, Trieste,Aosta, Cagliara, Torino, and Trento. In total,Radio-Assist has been instituted at approximate-ly 20 regional sites, each of which is connectedover the WAN to Radio Uno in Rome. More than400 Radio-Assist workstations have been incor-porated into RAI Radio to manage the differentareas of production.The basic Radio-Assist production module is thefoundation of each installation at RAI, and theintuitive, ergonomic design of the interface andtools enables easy use with little training. Eachsound to be broadcast is prepared within the

production module, whichoffers functions such as thesetting of lead-in pointsand sequenced fadecurves to improve thequality of the broadcast. Arange of editing levelshelps make processing ofaudio content faster andsimpler. Journalists canuse the simple, Easy-cutsingle-track and Snippetediting tools, while moretechnical users can lever-age the system’s more

sophisticated Multitrack tool.NETIA’s Snippet tool allows for quick editing byRAI Radio journalists. Snippet enables journaliststo stretch or compress some part of a sound –for example – making sound slower if someonethey interviewed on the street speaks too quick-ly. Journalists also use the stretch function as asimple way to adjust the length of their editorialwork so that it fits into a set time schedule. Thus,they can reduce or extend an existing segmentrather then recreate it through a new edit.Snippet also allows users to work on audio levelsusing fade curves. NETIA’s Playout workstations installed in eachon-air studio provide RAI Radio staff with atransparent interface for channel playout taskssuch as cueing, on-air monitoring, and playlistmodification, while monitoring and recordingfunctions operate in the background. The flexi-bility and simplicity of Radio-Assist’s cartstacksystem allow users to maintain a live, interactivefeel that makes programming dynamic, and thishas been critical to the continued success pro-gramming such as Radio 2’s talk shows andother entertainment segments. The software’slive mode allows technical directors and radio

personalities to stop and start playout easily, cut-ting in to address the audience or take callswhenever they wish.Radio-Assist also integrates data from outsidethe system and blends it with other dispatch pro-cessing programs on the same interface. NETIAcreated an interface with Avid’s iNEWS system tocreate a link for news production staff so thatthey can reference audio at any point. The actual acquisition of media for production ismanaged through Radio-Assist’s Acquisitionmodule, and primarily via its record function.This function automatically digitizes analog filesduring acquisition, allowing the user to setmarkers even as recording takes place. As aresult, the user can begin editing content beforethe record process is complete. The spectrum ofthe sound file is generated in real time, so at anytime, the user can rework the recording, start itagain, or perform several takes to decide whichversion is the best. Automatic recording func-tions allow users to record at a scheduled timeand at a certain sound level by dry contact (GPI)or DTMF. The software is highly configurable,which allows different RAI Radio stations andusers to record as it suits their workflow.Customization by NETIA also makes it possiblefor Radio-Assist users at RAI to access the ACSarchive from within the production interface.Users can browse or search the archive library,accessing low-resolution versions of media, andthen select the item they want and put is into a“basket” for import into the Radio-Assist data-base. The system automatically makes higher-resolution media available for editing within theRadio-Assist browser window. A custom gatewayto RAI Radio’s ad system allows for the import ofcartstack information and related ad contentinto Radio-Assist. Additional customizations, typ-ical of many installations, allow for import ofmedia into Radio-Assist from a variety of exter-

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nal recording systems used by journalists.All RAI stations across Italy are interlinked, andthey communicate with each other through high-output channels (optical fiber and leased lines)to share sound files as needed. One commonexample of this capability is RAI Radio’s use ofthe system to transfer sound files captured dur-ing coverage of events at the Parlamento toRadio 1. This simple process can be triggereddirectly from the browser of a Radio-Assist pro-duction workstation in the Parliament. To enable stable administration of the Radio-Assist system, dozens of servers are distributedthroughout the country, with larger sites such asRome having multiple server installations. Ateam of five RAI Radio administrators overseesthe entire network, maintaining centralized con-trol and monitoring over the production infra-structure. With centralized control over Radio-Assist from its Rome headquarters, RAI Radiocan easily implement any software upgrades,either across the entire installation or at specificsites. The complete RAI system in Rome is secured withNETIA’s DBShare and Media Management soft-ware programs to ensure the reliability and con-sistency of the database, regardless of circum-stance. Should an incident occur on one of RAI Radio’sdatabases, DBShare automatically switches toanother and archives any query made duringand after the incident. When conditions return tonormal, the memorized queries are automati-cally executed and the database is completelyrestored. Both databases are resynchronizedwithout loss of data.Media Management automatically guaranteesthat files are available whenever requested. Ithandles the entire circulation of data (metadataand sound data), monitoring and transferringdata from one domain to another – productionto broadcast, for example – while allowing eachdomain to remain independent. This trackingability ensures that the right piece of content isavailable at the right place, at the right time.

RESULTIn some areas of RAI Radio, the workflow maylook as though it has not changed much. Thespontaneous atmosphere of the broadcaster’smore dynamic live programs continues to relyon manual triggering of playout, while newsbroadcasts maintain the more rigid structurethey have always employed. However, the toolsthat journalists and technical staff use to createthese broadcasts have changed significantly, ashas the nature of the media itself.www.netia.net - www.axeltechnology.com

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SIDSA demonstrates DVB-H mobile TV platform at IBC SIDSA, an International DVB technologyprovider, will operate a DVB-H platform at theupcoming IBC show. The company has beenselected by the IBC organisation to operate,through its POLAR PLUS Headend - which iscompliant with DVB standards-, the mobile TVplatform from its 245 booth (IPTV/MobileZone), proving once again that its DVB-H tech-nology solutions are in the forefront of theindustry.The DVB-H platform will cover the entire IBCexhibition area, and will broadcast seven chan-nels: BBC1, BBC2,BBC News24, BBC4, BBC3,Cbeebies and CBBC. They will be distributedfree-to-air using the CBMS and OMA BCASTstandards, althoughsome will be encrypt-ed in collaborationwith a third party. TheIBC Organisation,National Grid andTeamcast will alsotake part in the DVB-H live service. The aim of thedemonstration plat-form is to show inter-operability amongthe different DVB-Henabled devices thatare going to beshown during the IBCand to make clear that DVB-H mobile TV trans-missions are currently a reality. Moreover,SIDSA has enriched its POLAR PLUS platformwith a new added-value by including the OMABCAST solution. This experience comes at a timewhen several countries have already launchedcommercial DVB-H services, such as Italy andthe Russian Federation, and some others arepreparing for their launch. There will be demonstration terminals to followthe broadcasts of the DVB-H platform which canbe also watched at SIDSA’s booth (245IPTV/Mobile Zone and 348 in Hall 4) working ina live environment where visitors will be able tolearn how Polar Plus works.POLAR PLUS meets all DVB standards and is thesmallest and the most interoperable platform inthe market. It includes all the necessary equip-ment for the service – Headend with the ESG(the Electronic Service Guide) and ConditionalAccess System- to enable DVB-H mobile TVbroadcasts, including free and pay-TV services.www.sidsa.com

European debut for IP router

At IBC2007 Utah Scientific will make itsEuropean debut of a revolutionary new 24-portIP router, giving broadcasters real-time, on-the-fly control of port priority, security groups, andport speed on Ethernet networks. The first prod-uct of its kind, the UTAH-400 iP ManagedGigabit Ethernet Workgroup Router will dramat-ically increase workflow efficiency in broadcast-ing or any situation where large video files orhigh-bit-rate streaming video are transferredover an Ethernet network. Based on customerresponses, the UTAH-400 iP router is the bridgethat allows IT and traditional broadcast technol-ogy to be integrated seamlessly.

www.utahscientific.com

The European Radio AwardsFor the first time, radio professionals acrossEurope have the opportunity to participate in apan European Radio Awards ceremony that rec-ognizes the best achievements in the radioindustry.With over 3,500 terrestrial radio stations andthousands more internet, community and satel-lite stations across Europe, the European RadioAwards (ERA) will showcase the best radio pro-fessionals across the continent.The primary aim of the ERA is to celebrateexcellence within the radio industry, rewardingstations, teams and individuals, whilst at thesame time putting the ‘fun’ back into radio. Deadline for entries: 12th October 2007. TheEuropean Radio Awards ceremony will be heldin Barcelona on 5th November, as part of NABEurope.More details:www.euradioawards.com

Carmelo Catalano and Tom Harmon (Utah Scientific)

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Rohde & Schwarz introducescompact FM transmitters

Rohde & Schwarz has introduced a completeportfolio of compact FM transmitters featuring arange of different capacities that cover an entirenetwork. The transmitters, the R&S SR8000 andR&S NR8200 series, help to ensure the highquality of analog networks with the reliability ofadvanced digital transmitters. R&S NR8200 FM transmitters are available fortransmit powers of 2.5 kW to 40 kW. Two singletransmitters with up to 5 kW each can be accom-modated in a 19" rack – a space-saving solutionfor extremely small transmitter stations. Eventhe complete 30 kW transmitter requires only2RU. Exciter standby, (n+1) standby, passivestandby, and active dual output stage with man-ual or automatic switchover can be implementedfor the R&S NR8200 transmitter family.Transmitters that are already in the network canbe easily integrated in a (n+1) redundancy sys-tem.The FM transmitters of the R&S SR8000 seriesare rated for an output power between 100 Wand 2.5 kW. Due to its compact design all func-tions are integrated in a single transmitter andoccupy a maximum of 8 RUs. Single frequencynetwork (SFN) operation is already possible.Passive standby and (n+1) standby systems con-taining up to eight main transmitters are avail-able as a standby system. The FM transmitters ofthe R&S SR8000 series meet all requirementsfor operation as a converter.The transmitter families are air-cooled andbased on Rohde & Schwarz’s platform conceptof, a common system for all TV and soundbroadcast transmitters. In addition to digitalexciters, the platform includes power amplifiers,power splitters and couplers, power distribution,the transmitter rack with a cooling system, andthe transmitter control unit.

www.rohde-schwarz.com

Omneon MediaDeck™European premiereIBC2007 marks the European debut of theOmneon MediaDeck™ -- a compact, affordableintegrated media server system based on theproven technology of the company’s flagshipSpectrum media server. The Omneon MediaDeckintegrates media storage, system management,Gigabit Ethernet connectivity,and SD or HD videoI/O modules in one convenient package onlytwo rack-units high.Omneon MediaDeck storage consists of eight500-GB SATA disk drives with dual-parity RAID,providing 3 TB of useable storage and protectioneven in the event of two drive failures. The sys-tem also features modular I/O components, sousers can mix and match modules to fit theirneeds. SD modules for ingest and playout (up tosix channels per unit) and HD ingest modules(up to two channels per unit) are immediatelyavailable. Additional modules will follow to addfurther ingest and playout channels and for-mats.Designed for small stations and other usersrequiring a standalone server that is affordable,reliable, and compatible with existing automa-tion systems and workflows, the OmneonMediaDeck represents a breakthrough in price-performance for media server technology.www.omneon.com

Eight HyperX2 for Sky SportsSky Sports News is investing in eight ChyronHyperX2 HD/SD switchable graphics platformswith Lyric PRO, and a CAMIO suite of NewsroomGraphics software for integration with AvidiNews for its daily, eighteen hour sport newschannel. This major installation makes Chyron,Sky Sports News’ single prime supplier for itslive studio graphics. The systems will go on airlater this month for the beginning of the 2007Football Season.As well as providing the broadest spectrum ofstudio graphics for this fast paced, live program-ming network, the HyperX2 will enable thechannel's trademark 'L' shape look that com-bines results, news stories, statistics, tables andbreaking news, from a variety of Data sources.

The network will also use Chyron for the major-ity of its ‘Soccer Saturday’ programming.As part of the project, Chyron’s UK office provid-ed extensive training and design resources toassist Sky in migrating to the new platforms,enabling the rapid introduction of new designfeatures such as 3D, which were unavailablewith the previous platforms.Launched at NAB2007, the HyperX2 is the newcrown jewel in Chyron’s graphics system line,and combined with the Lyric PRO creation andplayback software, the system provides SkySports News operators with access to the widestrange of live broadcast graphics tools for tasksranging from template creation and fulfillmentthrough to advanced 3D animation. www.chyron.com

Stratos connects HD on SBP OBStratos Optical Technologies has supplied fibreoptic camera cables for the high definition OBtrucks of the Italian broadcast services companySBP spa. These make use of Stratos HX-1080expanded beam connectors to provide reliablecamera links in OB conditions using SMPTE311M hybrid cable.The largest truck, supplied by Sony, includes 20HDC-1500 portable cameras working at normalHD formats and frame rates, as well as fourHDC-3300 Super Motion cameras running atthree times normal speed, capable of up to 180Hz interlaced at 1920 x 1080 resolution. TheHDC-3300 has a 10 Gigabit/s link to carry itshigh-speed uncompressed RGB images to theCCU. This data, as well as that from the normalspeed cameras, has been carried over the HX1080-terminated fibre optic cables. The trucks have already been involved in presti-gious live broadcasts including the popular MotoGP series of motorcycle races. Sergio NuvoloniChief Engineer at SBP comments, “In our HDtrucks fibre was the only sensible solution forour long camera links, particularly for race cir-cuit coverage. We had some concerns about thereliability of fibre connections used with trucks,and I was attracted to the HX-1080 because thisconnector is very easy to keep clean out in thefield. ”www.stratosoptical.com - www.sbp.it

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R&S NR8200 FM transmitter