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XV edizione Festival dello spirito e delle cose nelle terre della provincia di Pesaro e Urbino Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Politiche culturali

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XV edizione

Festival dello spirito e delle cose nelle terre della provincia di Pesaro e Urbino

Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Politiche culturali

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In collaborazione con i Comuni di

Barchi

ApecchioCarpegna Fratte Rosa Isola del Piano

San Lorenzoin Campo

Mondavio Peglio San Costanzo

Provincia di Pesaro UrbinoAssessorato Politiche culturali Regione Marche

PERCHE’ SPIRITUALIA

Nella sua dignitosa storia, Ville e Castella di slogan ne ha partoriti molti. Dopo aver portato l’immaginazione al podere, siamo diventati un festival dal volto umano, per renderci poi conto che siamo l’unico festival che inizia dove finisce l’asfalto. Nel 2002 Ville e Castella è diventata per un momento Immaginaria, vista la ricchezza di idee ma la pochezza di fondi. Da quest’anno, con gli stimoli dell’assessore Davide Rossi, diventa Spiritualia volendo con ciò indicare una esplicita attenzione per la ricerca di senso, di risposte, di prassi, di esperienze e conoscenze che vanno occupando sempre più spazio nella vita di chi ama porsi “le domande”. Ecologia e tecnologia, creatività e razionalità, piacere e felicità, distacco e attivismo, immanenza e trascendenza, non sono state mai così contigue come in questi anni. Finalmente ci si accorge che lo spirito è sempre più una necessità pragmatica. Il programma non è presuntuoso, tutt’altro, è semplicemente umanistico, con tutti i limiti del caso I LUOGHI

Sin dalle origini, nel 1992, Ville e Castella si è sempre complicata la vita con la sua itinerarietà, perchè la curiosità e l’amore per il territorio noi della generazione ramarra ce l’abbiamo dai tempi in cui giravamo col triciclo.Quest’anno, come castelli, abbiamo Barchi, Mondavio, S.Andrea di Suasa, Montalfoglio e Stacciola. Grandi o piccolissimi, noti o semisconosciuti, vantano tutti una storia e sono gradevolissimi da vivere nelle sere estive, quando le zanzare scendono nel piano e quassù sale la brezza fina. Anche i luoghi del sacro sono numerosi. Il monastero di Montebello è per noi un ritrovo totemico: quando negli anni ’70 qui già si parlava di biodinamica, a Pesaro sognavano una valle di capannoni fino a Urbino. Dai bei prati ariosi del convento di S.Vittoria si capisce tutta la geografia: montagna, collina, mare. No. Le paludi non ce l’abbiamo. La pieve romanica di S.Giovanni Battista è tra le più antiche della provincia. I suoi muri pietrosi e consunti promettono accoglienza e riparo dalla calura. Lo confesso: l’esistenza della pieve di S.Giovanni in Balsomigno ci era oscura fino a pochi mesi fa: ora la spontanea cordialità dei suoi proprietari ci apre questo nascosto rifugio, sperduto tra le boscaglie del preappennino.Oltre a Montebello e Balsomigno, anche altri due luoghi sono residenze private che ci offrono ospitalità. Villa Fiorini è ormai abituata a vedere curiosi aggirarsi nel bel parco e nelle cantine per gustare vino e cultura. Il Casale Ceresani è invece una novità assoluta. Addossato al colle dell’eremo di Monte Giove, è il posto giusto per parlare di silenzio.Attratti sempre anche dalle montagne, abbiamo scovato una cava abbandonata, al cui centro si erge un solo, grande monolite, da noi battezzato subito menhir. L’impressione è di un luogo arcaico e arcano, tanto bello da meritare di dormirci in tenda. Ancora più in alto, un’altra montagna segreta ci attende coi suoi prati sommitali, per offrirci l’ennesima alba da raccontare ai nipoti. Volete vedere la Croazia senza andare in Croazia? Venite all’Alba Dorata.Il mare non è solo uno sfondo ma merita di essere solcato. Conferenza zen sulla banchina e poi tutti a bordo di Regina Isabella, o sulla vostra barca, o sul moscone a nolo, per costituire un auditorium galleggiante alla deriva. Dove? Nelle coordinate riportate in programma, ovvio!

Sono particolarmente lieto di poter presentare l’edizione 2011 di “Spiritualia - Ville e Castella”, un’edizione direi speciale nella quasi ventennale storia di un festival originale e intelligente, sempre teso ad andare oltre il quotidiano, il banale, curioso di “leggere dentro” il senso più vero della vita, anche nel rapporto con la natura, attraverso la musica, la riflessione, la meditazione talvolta, il tutto favorito dalla scelta di luoghi unici del nostro territorio, fatto di borghi storici, castelli, ville, chiese, ma anche di scenari naturali particolarmente adatti alla elevazione del pensiero e dello spirito.Lo spirito appunto, perché da quest’anno il festival si caratterizza, anche nel nome, per una particolare intenzione di confrontarsi con il tema della spiritualità nei suoi molteplici e diversi aspetti, proponendo analisi di carattere storico, considerazioni sull’attualità, testimonianze ed esperienze di vita. Dalla religiosità degli antichi romani alle scoperte sulla montagna sacra del Sinai, dalle sommosse contemporanee nel mondo islamico alle domande impertinenti a papa Benedetto XVI, dal rapporto architettura-paesaggio al testamento spirituale di Tiziano Terzani, dal ruolo del silenzio nella comunità di Bose a riflessioni di matrice zen, da esperienze di “vita senza soldi” a pratiche di preghiera cristiana o pre-cristiana.Una proposta davvero straordinaria, questa di “Spiritualia” 2011, che la Provincia di Pesaro e Urbino sostiene con convinzione, ben al di là del sostegno economico condizionato dalle difficoltà del momento, e che, siamo certi, avrà una grande partecipazione. Mai come quest’anno suona azzeccato lo slogan del “festival che inizia dove finisce l’asfalto”. “Spiritualia - Ville e Castella” 2011 ci porta infatti non solo “fuori”, per farci vivere meglio la natura e la storia, ma ci guida anche “dentro”, nella essenza più intima del nostro spirito e del suo cosmo.

Davide RossiVicepresidente della Provincia di Pesaro e Urbino

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LE CONFERENZE

Cosa significa spiritualità? Noi proviamo a declinarla con queste relazioni.Come pregavano nel loro intimo, se avevano un intimo, i romani? Ce lo spiega Valerio Massimo Manfredi. Con Franco Cardini ci addentriamo nelle inquietudini umane, che nel medioevo hanno poi generato le streghe. Emmanuel Anati presenta le sue incredibili scoperte archeologiche ad Har Karkom: Mosè è storia, non allegoria. WuMing2, da romanziere documentatissimo, narra le tensioni religiose che fanno da sfondo alle vicende mediterranee del XVI sec. Nel nostro immaginario il misticismo tibetano è solo maschile. Carla Gianotti ci racconta invece della presenza inaspettate di figure femminili su quegli altipiani.Farian Sabahi, profonda conoscitrice del medio-oriente, ci spiega i retroscena di questa inaspettata primavera islamica, mentre Piergiorgio Odifreddi, da razionalista, scrive una lettera aperta all’attuale Papa, Benedetto XVI, chiedendo risposte. Marcello Balzani invita a riflettere sul rapporto architettura-paesaggio, perché ne va dello spirito di chi ci vive, in quel paesaggio.Il documentario di Zanot - De Martino racconta il lascito spirituale di Terzani, mentre Pallavidino e Halvorsen hanno documentato la vicenda di Heidemarie Schwermer, che ha scelto di privilegiare l’essere all’avere, vivendo senza soldi …e senza morire di fame!Padre Giuseppe Ferro Garel presenta l’esperienza esicastica dei Ricostruttori nella preghiera, che pregano ricostruendo e ricostruiscono pregando, mentre Sabino Chialà spiega il senso del silenzio, così prezioso presso la comunità dei monaci di Bose.Il monaco buddhista Yushin propone una serie di riflessioni Zen in riva al mare per navigare nella libertà interiore. Preferite la montagna? Allora partecipate alla seduta di yoga cristiano a 1.400 metri di altezza, guidati da Antonia Tronti. Dara Molloy ci spiega perchè ha abbandonato il cristianesimo (ma senza rancore) per abbracciare gli antichi culti celtici, mentre Roberto Verzolini cerca (e trova) la matrice gioiosa nel cristianesimo delle origini.La guarigione nel corpo e nello spirito può avvenire anche attraverso l’arte e il colore, secondo l’insegnamento di Rudolf Steiner. Carla Borri e le sue collaboratrici ci spiegano come e perché, il tutto in mezzo ad una radura nel bosco, tanto per non farci mancare nulla.

I CONCERTI

La curiosità eterogenea del festival è ormai proverbiale, con una propensione per le contaminazioni tra etnico, folk e elettronico. In questa edizione si va dal folk trans-mediterraneo dei Viamedina a quello eco-satirico dei Rari Ramarri Rurali, da quello trans-balcanico degli Obelisco Nero a quello ben più etnico della tradizione griot sub sahariana di Djeli-Kan. Il misticismo estremo viene proposto dallo spettacolo ipnotizzante dei Dervisci Rotanti, (unico ensemble dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità) ma ancor più trascendentale potrà rivelarsi il concerto all’alba, sulla montagna, del sitar di Amamath Mishra, accompagnato da Ricchizzi e Vibhas Mishra.Musica, ironia e fantasticherie giocose promettono Luca Mauceri e i suoi compagni di viaggio, cresciuti assieme a Guido Ceronetti. Mario Mariani promette invece musica istrionica e fantasia sardonica,

letteralmente in piena deriva surreale, su un grande veliero in mezzo al mare. Un programma colto e raffinato è valso un bel riconoscimento a Contradamerla, che si confronta con Altai, un romanzo palpitante per chi subisce il fascino della storia. Una sperimentazione sonora più ardita ci attende sul prato del monastero di Montebello, con la ricerca di atmosfere profonde dei Sacri Cuori. Attorno ad un menhir, in uno scenario ancestrale, saremo scossi dalla forza primigenia e istintuale delle tante percussioni di Quartiere Tamburi, e la chiusura del festival è affidata ad un grande batterista, Luca Capitani, che col suo Power Trio e le sue figurazioni ritmiche darà più di una scarica elettrica agli amanti della fusion potente e tecnica. Finale col botto, che solo un festival che ama il silenzio si può permettere.

IL TEATRO

Il teatro si fa a teatro, ma noi proviamo a portarlo in campagna.Orti insorti è perfettamente tagliato sulla filosofia del festival, che ha sempre fatto il tifo per i contadini. Elena Guerrini ci dimostra che fare l’orto è operazione nostalgica e rivoluzionaria, sudaticcia e gaudente, culturale e terra terra. Sorridere, meditare, apprendere.Il Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti spiazza ogni volta. Surreale, esilarante, grottesco, tragico e feroce, intriso di storia e impastato nella contemporaneità più impresentabile, catartico e pacificante come tutti i pensieri che non temono la tragedia. Ottimo per disintossicarsi dal vacuo catodico.Tanti leggono Dante. Claudio Tombini è fra i pochi a recitarlo. Quell’Ulisse inspirato, quel Ugolino che schiocca la mascella, lo sgomento del Poeta, la fermezza solenne del suo duca, gli strazi dei dannati... Questa volta sarà un buio uliveto a rendere frementi le terzine, interpretate tutte a memoria.Il Sogno shakespeariano è un gran bel testo, la serata è nel cuore dell’estate, la pieve di Carpegna è di per se scenica. Il Teatro delle Fragole è un teatro tutto al femminile, gioioso e libero, e le regie di Tricia Caselli sono coraggiose e irriverenti. Che la magia del teatro si sprigioni in tutta la sua ben nota pienezza, in questa notte di mezza luna!

A tutti voi, tra bello e bene, buona estate

Nino Finauri

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Barchi

18.30 Conferenza – Farian Sabahi (islamista) : “Medio Oriente:un mondo che sta cambiando”

20.30 Cena servita da Pro Loco di Barchi

21.45 Concerto – Viamedina Lino Davide (voce, chitarre e plettri), Marilù Polledro (voce, tamburi a cornice), Biaggio Orfitelli (contrabbasso), Damiano Davide (fisarmonica), Gino Malvone (sax), Diego Genova (batteria), Valerio Giacobbe (percussioni)

In caso di maltempo, conferenza nel palazzo comunale, cena e concerto nella sala comunale Due Palme

Mondavio

18.30 Conferenza - Piergiorgio Odifreddi (matematico) : “Caro Papa, ti scrivo”

20.30 Cena servita da Pro Suasa

21.45 Concerto - Dervisci Rotanti Galata Mevlevi Direzione artistica: Nail Kesova Al Sheik. Musicisti: Mustafa Aydin Öksüz, Ahmet Cemal Öksüz, Ismail. Sedat Altinöz, Utku Yigit, Selcuk Gürez, Ferda Cengiz Ünal. Danzatori: Hüseyin Erek, Serhat Hilmi Baydar, Murat Kanberi, Murat Gürsoy

In caso di maltempo, conferenza nel palazzo comunale, cena al rivellino del castello e concerto presso sala Carboni

Via Medina è una strada di Napoli vicino al porto, come una linea di confine fra la città e il mare e così punto d’incontro di lingue e genti diverse. Era la strada dei locali dei marinai, dove si mescolavano il tango, il blues, il jazz, le tarantelle e le canzoni popolari. Partendo dalle antiche ballate della sua terra e dai suoni del mondo, Lino Davide ha dato vita, nel 1996, ad un viaggio musicale fecondo di contaminazioni, con la voglia di cantarlo... e migliorarlo, quel mondo.

Vestiti di una tunica bianca come un sudario, le braccia aperte verso il cielo, lo sguardo rivolto al cuore, diversi uomini danzano girando intorno al loro maestro. Fondati nel XIII secolo dal poeta persiano Celaleddin Rumi, i mistici mevlevi sono gli unici ad adottare questo suggestivo rituale sempre uguale da ormai 700 anni. Roteando, i dervisci connettono i tre componenti fondamentali della natura umana: lo spirito (mente e pensiero), l’amore (emozioni, poesia e musica) e l’anima (vita e movimento).

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S.Andrea di Suasa (Mondavio) 18.30 Conferenza - Padre Giuseppe Ferro Garel (I Ricostruttori nella preghiera): “L’uomo contemporaneo e la quiete: la proposta della preghiera del cuore”

20.30 Cena “sul mantile” servita da Pro Suasa

21.45 Concerto - Rari Ramarri Rurali Roberto Renzoni (tastiera), Riccardo Marongiu (basso), Claudio Tombini (voce), Nino Finauri (batteria), Giacomo Pietrucci (sax)

In caso di maltempo, conferenza nel palazzo comunale di Mondavio, cena al rivellino del castello e concerto presso sala Carboni

Montalfoglio (S.Lorenzo in Campo) 18.30 Conferenza - Line Halvorsen (regista), Paolo Pallavidino (produttore): “Vivere senza soldi “(con proiezione del film “Living without money”)

20.30 Cena servita da Locanda S.Martino

21.45 Concerto - Obelisco NeroStephane Brocca (chitarra, voce), Matteo Facchini (fisarmonica), Iacopo Barocci (pianoforte), Giorgio Vampa (sax tenore), Oreste Vitali (clarinetto), Marco Terzo (trombone), Michele Vagnini (viola), Fabio Generali (chitarra, mandolino, ukulele), Andrea Gobbi (contrabbasso), Jacopo Curzi (batteria, percussioni), Federico Mei (batteria), Agazio Cosentino (tromba), Lorena Pugliese (nel ruolo della “Saraghina”)

In caso di maltempo, conferenza e concerto al teatro Tiberini, cena alla Locanda S.Martino

Nel gennaio 2007 proprio qui a S.Andrea i Ramarri festeggiavano l’uscita del loro primo fortunato lavoro discografico, Sol sal Landini. Ora tornano per offrire l’anteprima del 4° disco (in registrazione da ottobre prossimo) perché, contro ogni logica di marketing, amano prima suonare live i nuovi pezzi, poi registrarli. Lo spettacolo sarà multimediale, … intendiamoci, multimediale come può esserlo un concerto dell’unico gruppo al mondo a praticare il difficilissimo genere dell’ eco-folk-blues-agri-barricadero.

La musica che scorre sul palco di Obelisco Nero è un concentrato di energia che lascia però spazio anche alla riflessione. Dalla prima formazione di tre elementi nel 2006, pian piano il modo di fare musica, ma soprattutto di fare unione, porta l’Obelisco a crescere fino a raggiungere il numero dei dodici attuali. Sono ingombranti, è inutile negarlo, ma di quell’ingombro che fa festa e allegria. Dopo tanto klezmer e balcanik sound, finalmente sono pronti per incidere il primo disco di propri brani originali, che qui presentano in anteprima.

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Convento di S.Vittoria (Fratte Rosa) 18.30 Conferenza - Franco Cardini (storico): “Il medioevo e l’origine della caccia alle streghe”

20.30 Cena servita da Convento Santa Vittoria soc. coop.

21.45 Concerto - Djeli-Kan Yacouba Dembelé (voce, flauto, n’goni, tama), Founé Dembelé (voce, shaker), Mino Cavallo (chitarre), Arlo Bigazzi (basso), Seydou Keita (ballafon), Souleymane Dembelé II (voce, kora, n’goni, djembé), Sekou Dembelé (voce, djembé).

In caso di maltempo, si utilizzeranno gli spazio interni al convento

Pieve di S.Giovanni in Balsomigno (Peglio) 18.30 Conferenza - Carla Gianotti (tibetologa): “Figure femminili nel buddhismo tibetano”

20.30 Cena servita da Pro Loco Peglio

21.45 Teatro - Orti insorti di Elena Guerrini. Musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Rotatori (fisarmonica)

In caso di maltempo, conferenza, cena e spettacolo nella ex-chiesa della pieve

Maestri del ritmo e della parola, direttamente dal Burkina Faso arrivano i fratelli della meravigliosa famiglia di griot Djeli-Kan. Seguendo la vocazione paterna, dopo un’intensa attività concertistica in giro per il mondo, Yacouba Dembelè e il suo gruppo nel 2010 hanno finalmente registrato il loro primo disco, “Sabary”. Una rivelazione anche per orecchi profani: tradizioni Farafina-style poggiate sulla forza meloritmica del balafon, tra danze rituali, tribalità, animismo e magia. E a non volersi accontentare mai, ospiti speciali Arlo Bigazzi e Mino Cavallo.

Tra ricordi del nonno contadino, storie paesane, canzoni, bestemmie e riflessioni sull’orto come esperimento di pazienza, Elena Guerrini ci porta a contatto con la terra. Incanta e diverte col suo colorito umorismo toscano ma, soprattutto, fa riflettere parlandoci della scomparsa delle api, dei semi scambiati tra ortolani, del terminator della Monsanto, dei nani da giardino e delle strade bianche, delle lotte contadine e della profonda trasformazione dell’agricoltura. Ci presenterà i suoi “maestri”: Fukuoka, il saggio giapponese teorico del non-fare, Pompilio che a 83 anni piantava gli ulivi in Maremma, Pasolini e la fine della civiltà contadina, Vandana Shiva, Libereso Guglielmi, il giardiniere di Calvino…

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Monastero di Montebello (Isola del Piano)

18.30 Conferenza - Emmanuel Anati (archeologo): “Il culto nella montagna sacra all’epoca dei patriarchi. Ultime scoperte archeologiche sul Sinai”

20.30 Cena servita da Locanda Alce Nero

21.45 Concerto - Sacri Cuori Antonio Gramentieri (chitarra, voce), Diego Sapignoli (percussioni, synth, elettronica, melodica), Christian Ravaglioli (fisarmonica, tastiere, corno inglese, oboe), Francesco Giampaoli (contrabbasso, bass-six)

In caso di maltempo, si utilizzeranno gli spazi interni del monastero

Monastero di Montebello (Isola del Piano) 18.30 Conferenza - Valerio Massimo Manfredi (storico) : “Così pregavano gli antichi romani “

20.30 Cena servita da Locanda Alce Nero

21.45 Concerto - Sulle rotte del sognoMusiche di Luca Mauceri, testi di Guido Ceronetti. Luca Mauceri (voce, pianoforte, fisarmonica, chitarra), Michele Marsella (chitarra classica, basso), Nataliya Nykolayishyn (violino), Loreto Gismondi (violino), Simone Petricca (viola), Donato Cedrone (violoncello)

In caso di maltempo, si utilizzeranno gli spazi interni del monastero

Sarà che il loro album di debutto lo hanno registrato in Arizona, ma effettivamente la definizione desert-sound per la loro psichedelia visionaria ci sta tutta. Guidati da Antonio Gramentieri e Diego Sapignoli, i Sacri Cuori ci hanno conquistato subito. Scrivono di loro: “Un disco che cattura un sogno. Anzi, lo sublima”. (La Repubblica). “Musica dal fortissimo potere evocativo”. (Il Mucchio Selvaggio). “Un meraviglioso viaggio italo-americano fra le pieghe del desert sound”. (Jam). “Miraggi e deliri, una soundtrack ininterrotta. Impresa non facile, riuscita alla perfezione”. (Blow Up). “Un progetto atipico e coraggioso, una atmosfera mistica e suggestiva”. (Raro)

Dall’amicizia che lega Luca Mauceri e Guido Ceronetti nasce un disco che rende omaggio al percorso musicale e teatrale condiviso nel tempo. Sulle rotte del sogno, che è un disco e un concerto, raccoglie ballate, brani del loro repertorio, pezzi strumentali ed altro ancora in una suggestiva fusione di poesia, lirismo ed ironia. Inevitabili alcune incursioni specificamente teatrali, dove Luca Mauceri, in arte Barùk, dispensa alcune delle scene più significative allestite con il maestro Ceronetti nel corso degli anni. Concerto da vedere, da sentire, da ripensare.

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Monastero di Montebello (Isola del Piano)

17.30 Conferenza – Roberto Verzolini (pastore) : “Cristiani si nasce o si diventa?”

18.30 Conferenza - Dara Molloy (sacerdote celtico): “Perché sono diventato un prete celtico”

20.30 Cena servita da Locanda Alce Nero

21.45 Teatro - “La pedana impaziente” ovvero “verrà la morte e avrà la tua dentiera”Teatro dei Sensibili. Regia di Guido Ceronetti. In scena Fabio Banfo (Astrov), Cecilia Broggini (Frida), Luca Mauceri (Barùk), Salvatore Ragusa (Houdini), Valeria Sacco (Egeria), Filippo Usellini (Nicolas) e la possibile apparizione di Geo Conserva

In caso di maltempo, si utilizzeranno gli spazi interni del monastero

Goletta Regina Isabella - Marina dei Cesari (Fano)

18.30 Conferenza (sul pontile) - Mauricio A. Yushin Marassi (monaco buddhista): “Lo Zen come non luogo della libertà”

20.30 Cena servita dalla cucina di bordo, in navigazione (menu a buffet di pesce, 30€, prenotazione obbligatoria)

21.45 Concerto (in navigazione) – Mario Mariani in “43°50’N - 13°01’E” La nave dei folli. Da Platone a Nettuno (ma anche Plotino e Plutone, per tacer di Moby Dick). Note alla deriva per pianoforte, pubblico e flotta eventuale

In caso di maltempo, appuntamento rinviato a Giovedì 7 luglio

Crudeltà bunueliana e humour noir surrealista con maschere e marionette, su un palco che più che palco è un pezzo di strada messo al chiuso. Un teatro puro, libero, crudo e diretto. In scena giochi di toni, giochi di parole, giochi di gestualità, prese in giro della società. E poi ballate che ci trasportano coinvolti, o sconvolti, nei pensieri di Eluana Englaro, a Novi Ligure, nel momento del ferimento del Papa, nella caduta delle Torri Gemelle. La fine: l’invocazione al dottor Buddha, perché venga e ci salvi, noi, ignoranti e gretti, incatenati in un io che riesce a generare commiserazione persino negli uccelli..

Da Platone a Nettuno, dalla grotta al mare. Nuova tappa nel percorso artistico, a volte “estremo”, di Mario Mariani, che ama fitzcarraldianamente trasportare il classicissimo pianoforte in luoghi impervi e improbabili, catturando e restituendo l’energia del luogo. Moto a luogo e moto assieme al luogo che si sposterà, con l’osservatore, per buona pace della teoria della relatività e del “ben” di mare… Mare calmo permettendo, l’obiettivo ultimo è creare un grappolo di imbarcazioni alla deriva, un auditorium galleggiante per un concerto pianistico che va molto a fondo, rimanendo a galla.

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Casale Ceresani (Cuccurano-Fano) 18.30 Conferenza - Sabino Chialà (monaco di Bose) : “Silenzi: ombre e luci del tacere”

20.30 Cena servita da Ristorante Mocambo

21.45 Teatro - La Divina Commedia Interpretata da Claudio Tombini

In caso di maltempo, ci spostiamo all’interno del ristorante Mocambo, al Lido

Pieve di S.Giovanni Battista (Carpegna) 18.30 Conferenza - Marcello Balzani (architetto): “La malefica materia e il tradimento dello spirito del paesaggio”

20.30 Cena servita da Pro Loco Carpegna

21.45 Teatro: Sogno di una notte di mezza estateIl Teatro delle Fragole. Regia di Tricia Caselli. Interpreti: Rita Allegrezza, Paola Ricci, Silvia Cerisoli, Margherita Cerisoli, Francesca Cerisoli, Maria Gemma Nasoni, Tricia Caselli

In caso di maltempo, si utilizzeranno gli spazi interni della Pieve

Un attore che ha fatto della espressività forte la sua misura interpretativa. Una Divina Commedia intensa, emozionante, ora commovente, ora raggelante, perché le parole dantesche si accompagnano a un volto, un gesto, un corpo, un soffio, un rantolo, una supplica, un urlo aggressivo. Non si tratta di una lettura, ma di una vera interpretazione attoriale, che non vuole e non può essere distaccata dalla terribilità delle bolge.Tra le sagome contorte degli ulivi, i rami nodosi sembreranno animarsi.

Uno spettacolo di teatro e di danza, ricco di suggestivi giochi di luce, atmosfere irreali, profumi particolari, personaggi misteriosi. Il sogno di Shakespeare viene trattato con leggera ironia e raccontato in maniera a tratti irriverente attraverso lo spirito femminile che sa prendersi gioco degli uomini che ama. La caratteristica fondante del Teatro delle Fragole è infatti quella di essere costituito unicamente da donne e ogni spettacolo ha questa imprescindibile peculiarità: modo di amare, sensibilità, corpo, interpretazione delle cose e sensualità tutto al femminile. Questo spinge le scelte di regia sempre oltre l’ovvio, ovviamente.

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Montagna Segreta* Ore 19.30 di Sabato - Antonia Tronti (docente di yoga): “Seminario pratico di Yoga Cristiano” (max. 30 partecipanti. Prenotazione obbligatoria. Contributo 10€)

Ore 5.00 di Domenica – Concerto dell’Alba DorataGianni Ricchizzi (sitar), Amarnath Mishra (sitar), Vibhas Mishra (tabla)

In caso di maltempo, ci si bagna un po’* vedi Come si raggiungono i luoghi del festival

Stacciola (S.Costanzo) 18.30 Conferenza - WuMing2 (scrittore): “Le guerre di religione nel XVI sec.”

20.30 Cena servita da Comitato Cittadino di Stacciola

21.45 Concerto - ContradamerlaFrancesco Cintioli (chitarra), Alessandro Cintioli (chitarra), Gaetano Vitalino (tromba), Luca Vannicola (batteria), Giampaolo Paticchio (basso), WuMing2 (voce narrante)

In caso di maltempo, teatro della Concordia di S.Costanzo

Era tempo. E’ dal 1998 che manca il suono trascendente del sitar all’alba. Già il semplice suono nudo dello strumento genera predisposizione all’estasi. Se poi si tratta del concerto di uno dei più grandi sitaristi indiani, accompagnato dal più grande sitarista italiano e dalle tabla di un altro maestro di Benares, voi capite che c’è di che rimanere attoniti, soprattutto quando alle loro spalle farà capolino il disco rosso del sole appena uscito dall’Adriatico. Imperdibile, per chi non ha paura di commuoversi.

Selezionati per il premio Italian Wave 2011, i talentuosi musicisti di Contradamerla, in collaborazione con il collettivo di scrittori Wu Ming, hanno dato vita a questo insolito reading sul testo del romanzo “Altai”. L’idea nasce da una sensibilità condivisa per l’improvvisazione e dal desiderio di mettere in atto esperimenti. Il processo creativo può dare risultati inaspettati quando ci si affida all’alchimia situazionale e al gioco delle affinità elettive tra parole e suoni. Si può gustare solo come un normale bel concerto, oppure sfruttarlo per entrare nelle atmosfere speziate, seduttive e sanguinose del libro.

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Villa Fiorini (Barchi) 18.30 Conferenza - Mario Zanot (regista), Max De Martino (fotografo): “Anam. L’ultima intervista a Tiziano Terzani.” Con proiezione del documentario

20.30 Cena servita da Cantine Fiorini in collaborazione con Foresteria agrituristica Fiorini - Strada dei Campioli

21.45 Concerto - Luca Capitani Power Trio Luca Capitani (batteria), Gianluca D’Alessio (chitarre), Luciano Susto (basso)

In caso di maltempo, conferenza e cena nei saloni della villa, concerto all’auditorium S.Caterina di Orciano

Ormai tradizione vuole che il festival si chiuda nel parco di Villa Fiorini con un concerto di strumentisti di altissime qualità tecniche. Quest’anno è la volta di Luca Capitani, tra i più noti docenti di batteria in Italia, autore di numerosi metodi e pubblicazioni didattiche, testimonial per Tama, Ufip, pelli Evans, bacchette Vater, ecc... Il suo drumming è potente e adrenalinico, con una spiccata propensione per la fusion. Il suo Power Trio scopre le carte già dal nome. Un grande schermo mostrerà la batteria vista dall’alto, per apprezzare i passaggi più spettacolari su tom e piatti. Concerto imperdibile per i batteristi. Per gli altri, …lo stesso!

Cava del menhir di M. Nerone (Apecchio) 18.30 Conferenza - Carla Borri, Marinella Collina, Valeria Vitali (arteterapeute): “Spirito e materia: l’arteterapia steineriana secondo il metodo Stella Maris”

20.30 Cena servita da Pro Loco Serravalle di Carda

21.45 Concerto - Quartiere TamburiVittorio Catalano (zampogna, ciaramella, sax), Arlo Bigazzi (basso e basso a tinozza), Iago Bruchi (rullante e percussioni), Alessandro Gangitano (timpano), Francesco Bruchi (rullante), Sebastiano Greppi (timpano e movimenti), Marzio Del Testa (batteria ed electronics).

In caso di maltempo, palazzo comunale e teatro di Apecchio

Ideato nel 2000 da Marzio Del Testa, Quartiere Tamburi è un gruppo ritmico (si potrebbe dire “tribal-industrial”), composto da soli strumenti a percussione e dispositivi elettronici, eccezionalmente accompagnati, come qui, da Arlo Bigazzi e Vittorio Catalano. L’effetto è quello di un intreccio di primordialità tribale e modernità frenetica in un rituale di suoni e rumori dall’impatto ancestrale, fisico e aggressivo sempre sul filo del rasoio. Il palco circonderà il monolite, che risuonerà anch’esso sotto i colpi delle clave. Niente sedie; portatevi coperte, cuscini e sacchi a pelo, e regredite con loro. Si possono impiantare tende e passare la notte sulla montagna.

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Tutti gli appuntamenti si intendono con ingresso a libera offerta, se non diversamente specificato.

Il programma potrebbe subire variazioni. Prima di mettersi in viaggio verificare eventuali aggiornamenti nel sito.

Questa edizione è inevitabilmente dedicata al ricordo di Carlo Antonelli, il cui grande spirito in questo istante sta facendo sorridere – ne siamo certi – il Grande Spirito.

I direttori, mentre vagheggiano il passato, affrontano il presente e sognano il futuro

IL FESTIVAL è SPIRITUALMENTE GRATO:

• A tutti gli amministratori che hanno fede in Ville e Castella• A tutti gli sponsor che permettono l’ascensione di Ville e Castella• A tutti i tecnici che permettono l’accensione di Ville e Castella• A tutte le Pro Loco e catering che moltiplicano i pesci e non tramutano il

vino in acqua• A tutti gli artisti che, per vocazione, non vivono di solo pane• A tutti i relatori che condividono a mensa la loro cultura• A Paolo Ceresani e Gianluca Tombari che hanno risposto in un attimo

alla chiamata• Ai pievani di Balsomigno che hanno lasciato che venissimo a loro • Ad Arianna Ottavi e Emanuela Bernacchia che si sono illuminate da sole• A Sandro Pennacchioli che vola nell’alto del cielo• A Roberto Agostini che naviga sulle acque• Alle famiglie dei direttori, perché onorano i loro padri, anche se non

sanno quello che fanno

COME SI RAGGIUNGONO I LUOGHI DEL FESTIVAL

Per castelli e monasteri affidatevi alla segnaletica ordinaria. Per altri siti più sperduti, eccovi le indicazioni di base. Se proprio vi perdete, prendetela con spirito.

S.Giovanni in Balsomigno: dal centro di Peglio prendere direzione Sassocorvaro poi seguire indicazioni.

Casale Ceresani: da Fano, lungo la SS.Flaminia raggiungere Cuccurano. Di fronte alla Fornace girare a destra poi seguire indicazioni.

Cava del menhir: raggiungere Serravalle di Carda e salire sul M.Nerone, poi seguire indicazioni.

Villa Fiorini: si trova lungo la strada che collega Barchi a Sorbolongo.

Montagna segreta: per tenere sotto controllo l’afflusso di pubblico in un luogo sensibile come la montagna, il luogo esatto verrà comunicato il sabato mattina solo a coloro che si iscriveranno, durante il festival, in una apposita pagina facebook. Dalla strada carrabile sarà necessario camminare per circa 1km. In alternativa, delle bellissime escursioni serali/notturne porteranno direttamente sul luogo del concerto. (Info guide: Andrea Pellegrini 338 8049794).

Direzione artistica e organizzativa: Nino Finauri, Andrea Belacchi, Paolo Frigerio

Sostegno fisico e logisticoRiccardo Ricky Giorgi

RealizzazioneAssociazione culturale Ville e Castella

Grafica e web michelapascucci.it

Accoglienza

Calcinelli

SPONSOR AMICI DI VILLE E CASTELLA

Durante il festival il pittore itinerante, Sergio Mei, “reporter di sensazioni”, eseguirà in diretta in ognuno degli appuntamenti un dipinto ispirato alla situazione.Il 17 luglio, a Villa Fiorini, verranno esposte tutte le opere così realizzate.

info festival e prenotazioni +39 339 2556065 Tutti i dettagli nel sito www.villecastella.itAggiornamenti in tempo reale su

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