FFORANIAORANIA DIDI PPALMANOVAALMANOVA
ParrocchieParrocchie
Ss. Redentore Ss. Redentore -- PalmanovaPalmanova
S. Maria Maddalena S. Maria Maddalena -- JalmiccoJalmicco
e comunità di Sottoselvae comunità di Sottoselva
Domenica 24 settembre Venticinquesima domenica del tempo ordinario (A) Isaia 55,6-9 / Lettera ai Filippesi 1,20c-24.27a / Matteo 20,1-16
11,00 in Duomo Santa Messa solenne per la festa
dei “Lustri di Matrimonio”, il Coro “P.A.
Pavona” esegue la “Messe in G. n.2” di
Ignaz Reimann (1820-1885) per coro a 4
voci miste e organo.
Lunedì 25 ottobre 20,30 in oratorio riunione del Consiglio Pa-
storale Foraniale per il programma
dell’anno pastorale 2017-18.
Venerdì 28 ottobre 15,30 in Duomo incontro di preghiera all’inizio
dell’attività della Scuola per l’Infanzia parita-
ria e Nido integrato “Regina Margherita”.
Sabato 30 ottobre 19,00 in Duomo Santa Messa con celebrazione del
Battesimo di Giovanni Pravisani.
Domenica 1 ottobre Ventiseiesima domenica del tempo ordinario (A) Ezechiele 18,25-28 / Lettera ai Filippesi 2,1-11 / Matteo 21,28-32
16,00 in San Francesco Santa Messa cele-
brata da don Pietro Del Fabbro e
dedicata ai “Nostri Nonni” delle
nostre comunità; a seguire, in Ora-
torio, momento di festa insieme.
AVVISI SETTIMANALI INTENZIONI SANTE MESSE
Lunedì 25 settembre
Duomo 8,00 Vivi e defunti della Confraternita della Ss.ma Annunziata Norma e Lucio Pellizzoni
18,30 Rina e Fulvio Dragani / Gionnino e Marisa Nonino Mario, Maria e Giovanni Sonvilla
Martedì 26 settembre
Duomo 8,00
18,30 Enrico e Rosa Musco / Andreana Fierro / Adolfo Tellini Angelo Patamia e Gaetana
Mercoledì 27 settembre
Duomo 8,00 Attilio Silvestri e mons. Damiani (ann.)
18,30 Alda Boscutti Bertoli (trig.) / Lucio Spangaro defunti Casula-Bacchin
Giovedì 28 settembre
Duomo 8,00 Leo e Lidia Pellizzoni
18,30
Venerdì 29 settembre Festa dei Santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli
Duomo 8,00 Alba Accaino
18,30
Sabato 30 settembre
Duomo 8,00
19,00 Emilio e Gelinda Budai
Domenica 1 ottobre Ventiseiesima domenica del tempo ordinario
Duomo 8,30 Edoardo Orsaria (25° ann.)
Sottoselva 10,30
Jalmicco 10,30 Letizia Oleotto (trig.) / Renato Bergamasco defunti Borini-Gon
Duomo 11,00 Comunità parrocchiale
19,00 Roberto Spitali
24 settembre 2017
Venticinquesima domenica del tempo ordinario
Mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto
e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto.
Non hai forse concordato con me per un denaro? ... Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te:
non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”
foglio settimanale n. 815
INCONTRI INCONTRI DIDI PREPARAZIONEPREPARAZIONE
ALAL MATRIMONIOMATRIMONIO
Il percorso è suddiviso in 8 serate, due per settimana. Si inizia lunedì 30 ottobre alle ore 20,30 in Oratorio a Palmanova (via Lore-dan, 1° piano), per concludersi domeni-ca 26 novembre con la Santa Messa (ore 11) in Duomo a Palmanova.
Informazione e iscrizioni: Cristina Martelossi e Denis Franz [email protected] - 328.7149615
INCONTRI INCONTRI PERPER LALA CRESIMA CRESIMA DIDI ADULTIADULTI
Sono previsti 12 incontri (a cadenza quindicina-le) alle ore 20,30 in Oratorio a Palmanova, via Loredan (1° piano). Primo incontro lunedì 6 novembre ore 20,30 in canonica a Palma-nova, piazza Grande 17. Chi fosse interessato è invitato a iscriversi, en-tro domenica 22 ottobre, comunicando nomi-nativo, età, recapito telefonico e mail a Carlo Del Mondo: [email protected] - 340.2445650
In Duomo a Palmanova ADORAZIONE AL SANTISSI-MO SACRAMENTO ogni lunedì (feriale) dalle 9,30 alle 11: dalle 10,30 sarà guidata dalle suore Francescane.
Il recapito telefonico delle Suore Francescane (Palmanova, via Scamozzi 7) è 0432.923428
25a tempo ordinario 25a tempo ordinario (Mt 20,1(Mt 20,1--16)16)
CCHEHE MATTOMATTO QUELQUEL PADRONEPADRONE
Che cosa si potrebbe pensare di
un datore di lavoro padrone che
decide di dare a tutti la stessa paga,
anche se hanno lavorato di meno?
Forse lo si riterrebbe ingiusto e,
sicuramente, matto… Usa male le
finanze dell’azienda, il cui destino è il fallimento! Se ci si
immedesimasse con i lavoratori che hanno lavorato di
meno, sicuramente si potrebbe pensare che quel padrone
è si buono, ma anche un po’ matto, perché sembra avere
più in mente la beneficenza che l’azienda.
Ma forse bisognerebbe immedesimarsi nel padrone.
Gesù vuole portare lì il credente!
La logica del profitto non vale per il Regno di Dio, ma
vale la regola “matta” della bontà. Se nel mondo gli ulti-
mi (economicamente, socialmente... e a volte anche ec-
clesialmente) rimangono ultimi e i primi sono sempre più
primi, nel mondo di Dio questo si rovescia.
Il mondo di Dio è un mondo dove non si calcola in
base al rendimento e al tornaconto, ma si calcola... anzi
non si calcola affatto, ma si aprono il cuore e le braccia a
chiunque e senza calcolare quanto se lo meriti e quanto
può tornare indietro. Nel mondo che Dio vuole costruire
insieme alle comunità di credenti, qui in terra, non c’è
spazio per l’invidia, ma c’è spazio solo per la compassio-
ne reciproca, dove ognuno si interessa dell’altro in pro-
spettiva non di accumulare ma di condividere (le risorse,
il tempo, l’affetto...).
È difficile costruire un mondo così, è vero!
Ma Gesù per primo ci ha creduto e ha creato la Chiesa
proprio perché portasse avanti questo progetto che lui ha
inaugurato. La mentalità dell’accumulo e del guadagno a
tutti i costi (non solo in fatto di denaro ma anche di rela-
zioni e di potere) si insinua dentro lo stile di vita e rischia
davvero di soffocare il progetto di Dio.
Per fortuna ci sono molti testimoni che ricordano che
la bontà (pur perdente agli occhi del mondo) è sempre
vincente sul piano della vita di relazioni e serve per co-
struire un mondo, magari un po’ più povero economica-
mente, ma più ricco di Dio.
Se Cristo, domani, busserà alla vostra porta, lo riconoscerete?
Sarà, come una volta, un uomo povero, certamente un uomo solo.
Sarà senza dubbio un operaio, forse un disoccupato, e anche, se lo sciopero è giusto, uno scioperante.
Salirà scale su scale, senza mai finire. Ma la vostra porta è così difficile da aprire. «Non mi interessa» comincerete prima d’ascoltarlo. E sbatterete la porta in faccia al povero che è il Signore.
Sarà forse un profugo, uno dei quindici milioni di profughi con un passaporto dell’ONU, uno di coloro che nessuno vuole, e che vagano in questo deserto che è diventato il Mondo; uno di coloro che devono morire «perché dopo tutto non si sa da dove arrivino persone di quella risma...».
O meglio ancora, in America, un uomo nero, un negro come dicono loro, stanco di mendicare un buco negli alloggi di New York, come una volta a Betlemme la Vergine Nostra Signora…
Se Cristo, domani, busserà alla vostra porta, lo riconoscerete?
Raoul Follereau (Nevers 1903 - Parigi 1977)
SE CRISTO DOMANI... SE CRISTO DOMANI...
Cuore della Lettera pastorale dell’Arcivescovo gli obiettivi sot-tesi al progetto diocesano: un nuovo slancio missionario della Chiesa udinese e una comunione rafforzata. Si legge infatti: «Come per gli undici apostoli e le donne riuniti nel cenacolo, anche per noi cristiani di Udine è tempo di missione. Se vogliamo riuscire a trasmettere ancora la nostra fede dob-biamo, come invita Papa Francesco, affrontare “un cammino di conversione pastorale e missionaria che non può lasciare le cose come stanno”; essere più convinti e più convincenti. Come ho appena detto, questo è il vero obiettivo di tutto il pro-getto diocesano che tornavo a ricordare anche nell’omelia pro-nunciata martedì 11 luglio 2017 durante i Primi Vespri dei Santi Patroni: “Con le colla-borazioni pastorali non miriamo, prima di tutto, a razionalizzare le forze ed essere più efficienti. Desideria-mo, invece, far cre-scere la comunione e la collaborazione tra parrocchie perché sia più vivo tra di noi l’amore di Cristo. Desideriamo creare le condizioni migliori perché questo amore rigeneri la nostra Chiesa che è il Corpo stesso di Cristo compo-sto di tante membra che sono a servizio le une delle altre. Desideriamo che tra persone e tra comunità, nella collabora-zione non si alzino muri ma si gettino ponti. In questo modo saremo una Chiesa più credibile e missionaria che attira tante persone le quali soffrono per il tarlo della solitudine e sono bisognose di una famiglia di fratelli che respirano l’amore di Cristo”». E ancora: «Nelle nuove collaborazioni pastorali desideriamo vivere la legge del dono reciproco tra persone e tra comunità con quella gioia che solo Gesù dona e che diventa contagiosa verso chi non conosce più la fede e la speranza».
2. continua
“PERSEVERANTI E CONCORDI “PERSEVERANTI E CONCORDI
NELLA PREGHIERA CON MARIA”NELLA PREGHIERA CON MARIA”
Lettera pastorale dell’Arcivescovo, per l’anno 2017-2018, che esorta a un rinnovato slancio missionario