1bilancio 2011
b i l a n c i od u e m i l a u n d i c i
r e l a z i o n i e s i n t e s i
progetto di
la banca custode della città.
3bilancio 2011
dati societari 4
cariche sociali 5
ordine del giorno assemblea generale straordinaria e ordinaria 7
relazione del consiglio di amministrazione 8
relazione del collegio sindacale 46
bilancio al 31.12.2011 49
prospetti supplementari 54
nota integrativa - parte H - operazioni con parti correlate 58
relazione del revisore legale 60
sommario
4 dati societari e caricHe sociali
Cassa RuRale di TRenTo
banca di credito cooperativo
società cooperativa
Fondata il 27 gennaio 1898
sede legale e direzione generale:
Via belenzani, 6 - 38122 trento
iscritta all’albo delle banche tenuto dalla banca d’italia al n. 2987.6
iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. a157637
Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223
aderente al Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo
capitale sociale E 657.621,36
riserve E 117.164.372,23
codice a.b.i. 08304.8
presidente giorgio Fracalossi
direttore generale Michele sartori
PeR ConTaTTi
telefono 0461.206111
Fax 0461.206123
swift ccrtit2t76a
e-mail [email protected]
internet www.cassaruraleditrento.it
dati societari
5bilancio 2011
Consiglio di amminisTRazione
presidente giorgio Fracalossi(*)
Vice presidente vicario renzo dallaserra(*)
Vice presidente corrado segata
consiglieri Massimo berloffa(*)
barbara ciola
giulia degasperi
Franco gozzer
rossana gramegna(*)
dario grisenti
Massimo occello
roberto postal
Mariangela sandri(*)
italo stenico
Matteo tapparelli
Massimo tomasi
Collegio sindaCale
capo sindaco Wilma sassudelli(*)
sindaco effettivo romeo dallachiesa(*)
sindaco effettivo lorenzo rizzoli(*)
sindaco supplente Marcello condini(*)
(*) mandato scaduto
la ConsulTa dei soCi
Mauro arnoldi argentario
lino Miori argentario
Maria antonia pedrotti argentario
silvano cainelli gardolo
ivan de pretis Mattarello
Marco bertini Meano
claudio stenico Meano
camillo bonvecchio povo
tullio grisenti povo
lia Mattivi povo
giuditta berloffa sardagna
romeo agostini sopramonte
italo nardelli sopramonte
Massimo d’achille trento
giuseppe demattè trento
giuseppe Fedrizzi trento
luigi gherardi trento
paolina gottardi trento
Marco camin Villazzano
luca grassi Villazzano
renato tarter Villazzano
PRobiviRi
roberto Foresti presidente
romedio cappelletti
gino dorigatti
cariche sociali
6
7bilancio 2011
assemBlea GeNerale straordiNaria e ordiNaria16 maggio 2012 - Seconda convocazione oRdine deL gioRno
PaRTe STRaoRdinaRia
• Adeguamento dello Statuto sociale al nuovo “Statuto tipo” provinciale come approvato con deliberazione
della Giunta Provinciale di Trento nr. 540 del 23 marzo 2012.
• Delega al Presidente per apportare allo statuto le eventuali integrazioni e correzioni formali richieste
dalle competenti autorità ai fini dell’iscrizione nel registro delle imprese.
PaRTe oRdinaRia
• Presentazione del Bilancio al 31 dicembre 2011 e conseguenti obblighi informativi.
• Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione, Relazione del Collegio dei Sindaci
e Relazione del soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
• Approvazione del Bilancio e destinazione degli utili.
• Determinazione del ristorno ai sensi dell’art. 49 bis dello statuto sociale.
• Regolamento assembleare ed elettorale della Cassa Rurale.
• Elezione delle cariche sociali.
• Politiche di remunerazione: informativa all’Assemblea.
• Determinazione dei compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.
• Determinazione dell’importo che i nuovi soci devono versare ai sensi dell’art. 2528 codice civile.
8
relazioNe del coNsiGlio di ammiNistrazioNe
l’analiSi del cOnTeSTO ecOnOmicO
lo sCenaRio ComPeTiTivo
le analisi sulle cause della crisi, iniziata nel 2008 negli stati
Uniti come crisi finanziaria, poi mutata in crisi dell’economia
reale e in crisi del debito pubblico, continuano a muovere
accuse sempre più forti ai mercati finanziari e ai meccanismi
che li regolano, o che non li regolano sufficientemente. I
mercati finanziari, convogliando risorse finanziarie verso
banche, imprese e stati, rimangono però indispensabili
per la crescita, anche se rimane imperativo ridurre le loro
distorsioni e i numerosi eccessi che in questi anni hanno
distrutto valore e compromesso la fiducia dei risparmiatori
e degli operatori economici.
in tale contesto, pur nella consapevolezza della serietà e
coerenza che ha sempre contraddistinto il nostro operato
al servizio della comunità locale, portandoci a svolgere in
questa delicata fase un prezioso ruolo “anticiclico” come
testimoniano anche i numeri dei nostri nuovi finanziamenti
ai consumatori e alle imprese, appare di vitale importanza
la responsabilità che ci deriva da una gestione, sempre più
attenta e sostenibile, della risorsa risparmio, ingrediente
fondamentale – insieme alla fiducia dei nostri Soci e Clien-
ti - per sostenere gli investimenti e lo sviluppo futuro del
nostro territorio.
ci piacerebbe che questi impegni e queste responsabilità,
assunte esercitando con coerenza il mestiere di banca del
territorio anziché giocare d’azzardo su altri mercati, non
lasciassero una traccia soltanto in questo nostro bilancio,
ma anche nella memoria di quei cittadini ed operatori
economici che oggi, di fronte alla crisi, riscoprono le “dif-
ferenze” del nostro modello cooperativo, che continua a
garantire risorse alle famiglie ed alle piccole imprese locali
e a rimanere vicino all’economica reale. da parte nostra,
ci impegneremo a valorizzare questo rinnovato interesse,
e faremo leva sul grande patrimonio di fiducia generato da
questa coerenza per rafforzarlo ancora, e per raccogliere
le nuove risorse necessarie ad alimentare la ripresa dell’e-
conomia trentina in questo difficile momento.
gli sCenaRi eConomiCi
la situazione economica internazionale, nazionale e provin-
ciale, nonché l’andamento generale del sistema bancario - e
delle casse rurali trentine in particolare - rappresentano
fondamentali punti di partenza per meglio comprendere il
quadro di riferimento entro cui si muove anche la nostra cassa.
la relazione dedica a questi importanti temi un’apposita
panoramica, riportata in appendice.
9bilancio 2011
rifleSSiOni
nuovi PRogeTTi PeR un FuTuRo
da sCRiveRe
guardare al futuro, quando il presente appare condizionato
dalla grande speculazione finanziaria, può apparire un eser-
cizio improprio, quasi filosofico per una piccola banca come
la nostra; eppure la crisi che sta provocando una modifica
strutturale delle condizioni di mercato e delle regole che ne
definiscono il funzionamento, rende indispensabile, anche
per la nostra cassa rurale, interrogarsi sulle modalità del
proprio sviluppo e progettare il domani.
Un futuro “da scrivere”, come affermato nel congresso
nazionale dello scorso dicembre, perché non è determinato
solo dai mercati, ma è anche nelle nostre mani e dipende
molto dal nostro coraggio di cambiare e di metterci in gioco.
Voglia di cambiare, che il consiglio di amministrazione
ha rappresentato nel nuovo piano strategico e nei suoi
obiettivi, che hanno come determinante e discriminante
le persone, principali protagoniste, con il loro impegno ed
il loro coinvolgimento, in ognuno dei 7 principali progetti
di sviluppo e miglioramento che costituiscono l’asse por-
tante delle nostre linee guida per il triennio 2011-2013 e
che di seguito, in queste riflessioni, vogliamo brevemente
riassumere.
il nostro sforzo di cambiamento verso una gover-
nance sempre più efficiente e responsabile, oltre a
trovare concreta applicazione nelle modifiche Statutarie
quest’anno sottoposte all’approvazione dei soci, vedrà un
ideale completamento nel primo di questi progetti, quello
formativo - oggi portato alla Vostra attenzione - mirato a
promuovere una cultura gestionale, professionale e distintiva
di amministratori e sindaci, persone - ancora prima che
organi di Governo - chiamate oggi ad affrontare sfide di
straordinaria complessità e responsabilità.
Per continuare a far crescere il grande capitale So-
ciale della cassa, rappresentato dall’appartenenza,
dalla motivazione e dalla partecipazione dei suoi
collaboratori e dei suoi Soci, ai primi sarà dedicato un
progetto mirato a valorizzare e premiare la competenza
ed il merito, mentre a Voi soci saranno riservate iniziative
volte a rafforzare l’opportunità di lavorare più intensamente
con il nostro istituto, con un progetto di reciprocità che
sarà completato affinando gli strumenti pensati per favorire
una partecipazione - sempre più “sostanziale” - alla vita
della nostra cassa.
gli indirizzi promossi con lungimiranza in questi anni e mi-
rati a subordinare gli obiettivi di sviluppo al rispetto
dei vincoli dell’equilibrio finanziario, troveranno, nel
progetto dedicato alla revisione dei criteri di gestione delle
relazioni creditizie, un nuovo positivo impulso, che favorirà
l’ulteriore riduzione della concentrazione dei rischi e l’ot-
timizzazione delle risorse disponibili a favore e a sostegno
delle famiglie, degli artigiani e delle piccole imprese, per
attutire l’impatto della crisi sulle prime e consentire ai settori
produttivi di superare la fase più acuta della recessione.
alla tradizionale attività di stimolo del risparmio
e gestione mirata a creare un efficace circuito tra
raccolta e finanziamenti sul territorio, la Cassa
Rurale affiancherà inoltre una grande azione stra-
tegica, mirata ad allargare il presidio del ciclo di vita
finanziario del Socio e del Cliente anche ai suoi bisogni
assicurativi, con un progetto che punterà a consolidare il
nostro supporto nel campo della protezione dei rischi e
della previdenza complementare.
Interverremo infine con politiche coraggiose sulla
struttura dei costi, con un progetto pensato per
dare nuovo impulso al conseguimento di livelli più
elevati di efficienza, obiettivo da perseguire anche at-
traverso scelte gestionali coerenti con l’attuale fase di vita
della nostra banca.
sono questi i principali progetti, scritti nel nostro piano
strategico, con i quali rispondiamo alle domande sul nostro
sviluppo futuro.
sono queste le linee guida che ci consentiranno di crescere
in modo sostenibile e che, insieme alla tutela dei valori
solidaristici e mutualistici - che vogliamo comunicare
con sempre maggiore forza - integreranno e rafforze-
ranno l’equilibrio e la solidità della nostra cassa rurale.
Sono queste le strategie che, insieme alla Vostra fiducia,
ci permetteranno di moltiplicare le risorse e le energie a
sostegno dei processi di sviluppo del nostro territorio e
continuare a “dare mercato”, anche in futuro, ai valori della
mutualità, della partecipazione, della reciprocità.
il CoRaggio del CambiamenTo
il nuovo statuto della cassa rurale che l’assemblea stra-
ordinaria dei soci è chiamata ad approvare, si colloca nel
processo di auto-regolamentazione che il credito coo-
perativo è andato sviluppando negli ultimi anni. esso se-
10 relazione del consiglio di amministrazione
gna quindi un decisivo passo avanti nell’autodisciplina del
Movimento, non solo per quanto riguarda la soddisfazione
delle esigenze di carattere tecnico, legate alle numerose
modifiche normative e regolamentari che si sono succedute
nel tempo, ma anche in ordine all’assetto più generale del
sistema e del governo societario.
sul piano del sistema nel suo complesso, accanto al ruolo
della Federazione locale, ribadito ed ulteriormente raffor-
zato dal richiamo, nei criteri ispiratori, dei principi sanciti
nelle “linee guida per un nuovo patto associativo della
cooperazione trentina” approvate lo scorso anno, uno dei
passaggi più importanti è rappresentato dal riconoscimento
del nuovo Fondo di garanzia istituzionale, strumento che
avrà un’importanza fondamentale e crescente nell’assetto
generale del credito cooperativo futuro, e al quale - per
questo - sarà riservata la facoltà di intervento sia nelle
assemblee che nei consigli di amministrazione delle bcc
aderenti. il Fondo di garanzia istituzionale, per il quale il
Movimento nazionale sta compiendo gli ultimi passi necessari
all’avvio dell’operatività, poggerà su tre “pilastri”. il primo
pilastro mira a creare un sistema di informazioni ed indicatori
semplice, condiviso e orientato alla prevenzione, capace di
segnalare in anticipo l’emergere di potenziali momenti di
crisi aziendale. Ciò al fine di consentire la predisposizione di
azioni di recupero con il minor costo possibile. il secondo
pilastro punterà invece al rafforzamento della liquidità; si
stanno per questo già discutendo i necessari accordi operativi
al riguardo fra iccrea Holding, cassa centrale banca e cassa
Centrale Raiffeisen, per portare alla definizione del patto
associativo, annunciato nell’ultimo congresso nazionale,
volto a condividere un percorso unitario nella gestione
della cosiddetta “emergenza liquidità”. il terzo pilastro sarà
infine quello relativo al monitoraggio dei sistemi di governo
societario, per rafforzarne la qualità e al contempo tutelare
l’autonomia delle banche di credito cooperativo e delle
casse rurali aderenti.
sul fronte del governo societario, il nuovo statuto affronta
invece la sfida dell’autoregolamentazione con una serie
di innovazioni tutte dirette alla salvaguardia della sana e
prudente gestione che, da formula generale ed astratta,
trova ora nelle disposizioni dello statuto una puntuale e
concreta applicazione, attraverso ad esempio la determi-
nazione da parte dell’assemblea dei soci del rischio mas-
simo che la cassa rurale può assumere e la previsione di
rigorose incompatibilità all’insorgere di situazioni, anche
solo potenziali, di conflitto d’interesse. Queste proposte
di modifica conseguono ad un ampio e fruttuoso dibattito
svoltosi all’interno del credito cooperativo, le cui diverse
componenti - locali e nazionali - hanno dimostrato piena
consapevolezza della necessità di un governo della cassa
rurale - bcc adeguato ai tempi e in grado di prevenire
crisi i cui effetti, anche reputazionali, possono estendersi
anche ad altri soggetti della categoria. e’ ormai diffusa infatti
la consapevolezza che un efficace sistema di governo delle
banche costituisca l’indispensabile strumento per prevenire,
o ridurre, le conseguenze di crisi bancarie.
Rispondono a questa istanza anche le necessarie modifiche
riguardanti la riduzione del numero dei componenti il con-
siglio di amministrazione e la contestuale revisione delle
rappresentanze territoriali garantite. Se la prima modifica
interpreta i precisi indirizzi della Vigilanza espressi con
riferimento all’efficacia del governo societario, il secondo
intervento innova contenuti del nostro statuto “originali”,
frutto di specifiche necessità derivanti soprattutto dalle
politiche di aggregazione che, nel tempo, avevano portato
all’incontro delle casse rurali nate nelle diverse zone del
comune di trento.
siamo certi che il criterio minimo di garanzia proposto,
ridotto rispetto al passato, ma comunque riconosciuto alle
cosiddette “comunità di origine”, permetterà di prose-
guire un percorso di crescita coerente con la giusta tutela
dell’identità e dei valori alla base della nostra storia. d’altra
parte, questo “sacrificio” favorirà una composizione più
articolata del consiglio di amministrazione ma soprattutto
assicurerà ulteriori spazi al riconoscimento del merito e
della professionalità dei soci, qualunque sia la loro comunità
di riferimento, e rafforzerà quindi la partecipazione dei soci
alla vita sociale, ingrediente fondamentale della storia della
cassa rurale e per il suo sviluppo futuro.
la coerenza ed il coraggio del cambiamento trovano quindi
nel nuovo statuto un punto di equilibrio importante, la giusta
misura per affrontare il futuro con fiducia e continuare ad
assolvere, nel migliore dei modi, il nostro ruolo di impresa
e di istituzione al servizio della comunità locale.
11bilancio 2011
la GeSTiOne SOciale
il bilancio sociale della cassa rurale costituisce, ormai da
alcuni anni, lo strumento più completo di rendicontazione
e di valutazione delle ricadute “sociali” della nostra attività
aziendale. Questo documento, redatto generalmente nel
secondo semestre dell’anno, integra le informazioni “ob-
bligatorie” proprie del bilancio ordinario e ha l’obiettivo
di presentare in modo diretto e dettagliato ai soci, clienti,
collaboratori e alla comunità in generale, i tanti risvolti
dell’attività sociale, con particolare riferimento al nostro
impegno per tutti i portatori d’interesse.
in questa relazione riteniamo comunque importante ricor-
dare alcuni aspetti della nostra “responsabilità sociale”, già
in parte anticipati ai soci nel corso dei recenti 14 incontri
pre-assembleari.
al 31 dicembre 2011, la compagine sociale risultava
composta da 11.836 Soci, dei quali 3.612 donne, 7.810
uomini e 414 società, enti o organizzazioni in genere.
l’attività di promozione nei confronti della clientela “più
vicina” per incrementare il numero dei soci è proseguita
anche nel corso del 2011 ed alla fine dell’anno l’aumento,
rispetto al dato dell’anno precedente, è risultato pari a 323
unità, a fronte di nr. 528 nuovi ingressi e 205 uscite
(delle quali nr. 58 per decesso).
tra i nuovi soci, 231 sono le donne, 290 gli uomini e 7
gli enti.
L’età media dei nostri Soci a fine 2011 era di 53 anni e 2
mesi, mentre era di 44 anni quella dei nuovi soci entrati
12.500
12.000
11.500
11.000
10.500
10.000
9.500
9.000
8.50020112010200920082007
9.371 10.628 10.924 11.513 11.836
soCi
nel corso dell’anno.
l’adesione e l‘apprezzamento dei soci nei confronti delle
nostre specifiche proposte di servizi bancari sono risul-
tati, anche nel 2011, in crescita. citiamo al riguardo alcuni
esempi: al 31.12.2011, erano 7.849 i rapporti di “conto
sicuro” aperti dai nostri soci, a conferma del gradimento
verso questo conto corrente “tutto compreso”, che abbina,
ai normali servizi bancari, una serie di coperture assicura-
tive utili e vantaggiose, mentre, alla stessa data, l’importo
complessivo dei finanziamenti per la casa “Mutuo Sicuro” –
erogati negli ultimi 5 anni a quasi 900 soci – aveva superato
i 116 milioni di euro.
con riferimento ai servizi extrabancari offerti dalla
cassa ai propri soci e ai loro familiari, è proseguita, anche
nel 2011, la collaborazione con i principali caf (acli, cisl,
Cgil e Uil) per l’offerta del servizio di assistenza fiscale per
la compilazione delle dichiarazioni dei redditi. a dimostra-
zione del gradimento di questo servizio, il numero delle
dichiarazioni compilate risulta in crescita anno dopo anno
e, nel 2011, ha raggiunto quota 6.288. a questo numero si
aggiungono poi, gli utenti soci che si sono avvalsi del servizio
di compilazione di bollettini per il pagamento dell’imposta
comunale sugli immobili (poco più di 200 bollettini).
numeri in crescita anche per quanto riguarda le richieste
per il servizio di consulenza legale, fiscale e previdenzia-
le, offerto da consulenti esperti nel settore. sono state
complessivamente 173 le consulenze svolte nel 2011, di
cui 113 in ambito legale, 21 in ambito previdenziale e 39
su temi fiscali.
Per quanto riguarda i Premi di Studio, gli studenti Soci o figli
di soci premiati dalla cassa per aver ottenuto la laurea o il
diploma di scuola media superiore con un ottimo risultato
sono stati 101 (76 lauree universitarie, 20 diplomi istituti
superiori e 5 diplomi istituti professionali). la destinazione
europea scelta per il viaggio premio, svoltosi nel maggio
2011, è stata la slovenia. la maggior parte dei premiati ha
partecipato a questa riuscitissima iniziativa, mentre gli altri,
nell’impossibilità di partecipare al viaggio, hanno optato per
il premio alternativo consistente in un buono da utilizzare
presso la suola di lingue straniere clM bell.
nell’ambito delle iniziative mirate a promuovere ed incen-
tivare la partecipazione sociale, si è riconfermato anche
nel 2011 l’ormai tradizionale appuntamento con le “Feste
del socio”; sono stati 22 – uno in più rispetto all’anno pre-
cedente - gli appuntamenti organizzati nelle diverse zone di
12 relazione del consiglio di amministrazione
operatività della cassa in collaborazione con associazioni
di volontariato e gruppi associativi locali. ogni festa ha
registrato il “tutto esaurito” e i soci e loro familiari che
hanno partecipato a questi momenti di socializzazione e
divertimento sono stati complessivamente quasi 5.400. nel
corso dei vari incontri, un momento particolare è stato
dedicato alla premiazione di 10 soci che nel 2011 hanno
raggiunto i 50 anni di iscrizione alla base sociale.
tra le altre iniziative rivolte ai soci ricordiamo le proposte
di viaggio; tra le mete scelte lo scorso anno ricordiamo in
particolare berlino, sudafrica e new York per la partecipa-
zione alla maratona mentre, per quanto riguarda i soggiorni
estivi, la cassa rurale ha confermato la convenzione con
la cooperativa a.e.r.a.t. di trento per offrire ai soci
l’opportunità di trascorrere le vacanze presso la struttura
“casa per Ferie Mirandola” a cesenatico.
Un’altra iniziativa che ha riscosso grande successo di par-
tecipazione è stata la serata musicale “galà dei ricordi”,
organizzata nella splendida cornice di piazza Fiera, con
l’esibizione degli artisti Katia ricciarelli e andrea Mingardi
e l’accompagnamento della rossoblues brothers band.
come più volte abbiamo ribadito, essere soci però non
significa solamente beneficiare di vantaggi personali, ma
anche e soprattutto condividere e sostenere quei principi
di solidarietà e di mutualità che, da sempre, la cassa rurale
di trento mette in atto e che si manifestano principalmente
con interventi economici che ricadono sulle attività sociali
del territorio in cui operiamo.
in generale, la commissione “interventi sul territorio” in
prima battuta, ed il consiglio di amministrazione poi, hanno
esaminato tutte le richieste di intervento presentate nel
corso del 2011, deliberando ben 470 interventi in favore
di altrettante associazioni ed enti.
in particolare, gli interventi in favore di iniziative cultu-
rali, educative e ricreative sono stati 245, per un valore
complessivo di 649 mila euro.
a favore dello sport sono stati destinati invece 379 mila
euro, dei quali hanno beneficiato 111 associazioni la cui
attività è rivolta in prevalenza al settore dello sport gio-
vanile. ricordiamo inoltre il sostegno “decisivo” rivolto a
numerose manifestazioni sportive locali.
Un’altra importante categoria di interventi è quella che ha
riguardato le iniziative nel campo della solidarietà e della
mutualità; si tratta del sostegno a tutte quelle associazioni
che svolgono un’attività a favore delle categorie più deboli,
non solo sul nostro territorio, ma anche nelle aree del terzo
mondo. A questi fini la Cassa Rurale ha destinato 82 mila
euro nel 2011, per complessivi 114 interventi.
ricordiamo inoltre che, secondo il progetto di destinazione
degli utili che sarà proposto all’approvazione dell’assemblea,
circa 137 mila euro saranno destinati ai fondi mutualistici
per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
l’impegno in ambito sociale promosso dalla nostra cassa
rurale risulta ulteriormente rafforzato dall’attività della Fon-
dazione Cassa Rurale di Trento, ente costituito a fine 2008,
che rappresenta un ulteriore strumento di mutualità per
il sostegno di importanti progetti di sviluppo per la nostra
comunità. la Fondazione, persegue infatti esclusivamente
e senza scopo di lucro finalità di utilità sociale e pubblica,
attivando progetti e iniziative nel campo dell’istruzione,
formazione e promozione culturale, della solidarietà sociale
e assistenza sanitaria, della ricerca storica e scientifica e
della tutela ambientale. interpretando con convinzione tali
indicazioni il consiglio di amministrazione della Fondazione
ha quindi elaborato un piano di attività per il periodo 2009-
2011. tra i programmi già realizzati, l’acquisizione totale della
scuola di lingue clM bell, che ha consentito di realizzare
iniziative speciali e offrire agevolazioni per la diffusione della
conoscenza delle lingue straniere. per sostenere l’impegno
dei giovani trentini più meritevoli la Fondazione nel 2011
ha assegnato 2 borse di studio del valore di 15.000 euro
ciascuna, destinate a giovani laureati che intendono soste-
nere un progetto di studio presso Università o istituzioni
italiane o straniere. nel 2011 è stato realizzato un ciclo
di incontri rivolto prevalentemente ai giovani dal titolo “il
futuro nelle tue mani. dalla parte delle giovani generazioni.”
Molti anche i progetti in collaborazione con enti e organiz-
zazioni del territorio, quali ipsia del trentino, il servizio di
salute Mentale dell’azienda sanitaria provinciale di trento,
l’ associazione culturale e di promozione sociale “il gioco
degli specchi, la scuola s. anna di gardolo insieme alla
cooperativa progetto ’92, la lipU sezione di trento, l’asso-
ciazione inco - interculturalità & comunicazione, il trento
Filmfestival insieme alla Fondazione cineteca di Milano e
infine per la realizzazione del documentario Perfect Fire.
Un accenno, infine, anche all’impegno profuso dalla Cassa
rurale per le iniziative rivolte ai soci ed ai loro familiari,
che si è concretizzato in una spesa di 1,03 milioni di euro,
nella quale rientrano: gli oneri derivanti dalla distribuzione
del ristorno, i premi per le coperture assicurative legate al
13bilancio 2011
Conto Sicuro, i servizi di assistenza fiscale e consulenza, i
viaggi collegati all’iniziativa “premi di studio” e quelli estratti
fra i soci partecipanti all’assemblea, gli investimenti per le
feste dei soci e per le strenne natalizie, l’organizzazione
dell’assemblea e gli omaggi assembleari, e, in generale, gli
investimenti attivati per la realizzazione dei diversi processi
di incontro e comunicazione con la base sociale. in questa
voce, sono inoltre compresi tutti gli interventi di carattere
formativo riservati ai soci ed in particolare quelli mirati a
favorire i processi di apprendimento delle lingue straniere.
Ben superiori sono tuttavia i reali benefici economici a favore
dei soci “attivi”, vantaggi derivanti in parte dal ristorno e
dalle tante agevolazioni di spesa relative ai servizi banca-
ri utilizzati, ma riferibili soprattutto alle generali migliori
condizioni di tasso praticate ai soci rispetto alla media dei
tassi applicati alla clientela. proprio a questo riguardo,
ogni anno nel bilancio sociale rappresentiamo il calcolo di
tale beneficio che, per il 2011, abbiamo stimato in circa 2
milioni di euro.
fOrmaZiOne deGli amminiSTraTOri e Sindaci
l’insieme complesso di compiti, poteri e responsabilità,
affidati al Consiglio di Amministrazione per garantire la
gestione efficace dell’attività della Cassa Rurale ed il perse-
guimento degli obiettivi aziendali, richiede ai singoli membri
il possesso di forti competenze professionali e conoscenze
in molteplici ambiti, strumenti fondamentali per esercita-
re efficacemente la funzione di governance aziendale. A
sostegno delle competenze di amministratori e sindaci
e per dare loro chiavi di lettura essenziali per definire la
missione e l’orientamento strategico della nostra impresa
cooperativa, il piano strategico 2011-2013 della nostra cassa
ha individuato, nell’ambito di lavoro nr.1 “governance”, il
progetto monotematico “Formazione amministratori”,
mirato a promuovere la cultura gestionale, professionale e
distintiva degli amministratori e dei sindaci chiamati oggi ad
affrontare sfide di straordinaria complessità e responsabilità.
L’Ufficio Risorse Umane, di concerto con la Direzione, ha
proposto quindi un’iniziativa di formazione continua, che
si articolerà nel corso di un biennio, dedicata sia a coadiu-
vare gli amministratori di nuova elezione, sia ad elevare
le competenze e le conoscenze degli amministratori con
maturata esperienza. il piano formativo è stato approvato
con delibera consiliare del 13 ottobre 2011.
tale piano, prevede complessivamente 15 incontri tematici,
organizzati in forma seminariale, cui partecipano docenti
della Federazione trentina della cooperazione, dell’Uni-
versità di trento e altri autorevoli relatori, per i contenuti
di carattere generale e culturale, proponendo riflessioni
teoriche e approfondimenti riguardanti l’esercizio delle
principali funzioni e responsabilità degli amministratori.
sono coinvolti inoltre alcuni capi area e responsabili di
funzione della nostra cassa rurale per gli approfondimenti
legati ai processi interni.
i contenuti del piano formativo per il consiglio di ammini-
strazione, individuati con la collaborazione di Formazione
lavoro, punto di riferimento nel settore per il Movimento
cooperativo trentino, includono diverse tematiche che
afferiscono alle 3 principali macro-aree: governance, pro-
cesso del credito e cultura cooperativa e localismo. nel
corso del 2011 sono stati effettuati 3 incontri formativi,
uno sul tema dei principi e dei valori della cooperazione e
2.277.000 €470 inTerVenTi
iniziative rivolte ai Soci
1.030.000 e
Sostegno allo Sport
379.000 e111 interVenti
Solidarietà e mutualità
82.000 e114 interVenti
Sostegno alle associazioni ed alle iniziative culturali, educative e ricreative
649.000 e245 interVenti
Promozione e sviluppo della cooperazione
137.000 euro
14 relazione del consiglio di amministrazione
due sul sistema del credito cooperativo trentino. Un altro
incontro si è finora svolto nel 2012, oltre alla partecipazione
al convegno di riva del garda del 9-10 marzo denominato
“la cooperazione per un mondo migliore”.
la GeSTiOne ecOnOmica e finanZiaria
un FlasH sul bilanCio
l’anno appena trascorso è stato caratterizzato dal perdurare
della crisi dell’economia reale e finanziaria determinando
un quadro generale di difficoltà, aggravato recentemente
dai venti di recessione. in un contesto così delicato, la
nostra cassa rurale ha saputo gestire positivamente le
criticità chiudendo l’esercizio 2011 con un risultato di
poco inferiore a quello del 2010 grazie alla crescita delle
voci di ricavo ricorrenti (margine di interesse e commis-
sioni nette) e all’attenta politica di contenimento dei costi,
che hanno compensato da una parte il calo delle voci di
ricavo fortemente dipendenti dall’andamento dei mercati
finanziari e dall’altra parte l’aumento dei costi connessi alle
rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei
crediti a clientela.
il totale delle masse amministrate (raccolta diretta,
indiretta e impieghi a clientela) ha registrato un risultato di
fine anno pari a 2.786,3 milioni di euro rispetto ai 2.774,6
milioni del 2010, con un aumento di 11,7 milioni di euro
pari a un +0,42%.
la raccolta diretta si è attestata nel 2011 ad un valore
di 1.205,8 milioni di euro contro i 1.242,6 milioni del 2010
(-2,96%), mentre la raccolta indiretta è passata da 519,6
milioni di euro del 2010 ai 558,3 milioni del 2011, facendo
registrare un aumento di 38,7 milioni di euro, pari ad una
variazione percentuale di +7,44%.
la raccolta complessiva si è attestata quindi nel 2011 a
1.764,1 milioni di euro rispetto ai 1.762,2 milioni dell’anno
precedente, con un aumento assoluto di 1,9 milioni di euro
(+0,11%).
sul fronte dell’attivo, gli impieghi a clientela hanno chiuso
a 1.022,2 milioni di euro contro i 1.012,4 del 2010, segnando
una variazione positiva di 9,8 milioni di euro pari a + 0,97%.
il conto economico, nel suo complesso, ha chiuso il 2011
con la sostanziale tenuta dell’utile netto rispetto all’anno
precedente (-261 mila euro pari a un -4,90%). analizzando
nel dettaglio le singole componenti reddituali, si evidenzia il
miglioramento del margine di interesse con una variazione
assoluta positiva di 703 mila euro (+2,50%) derivante dal
migliorato spread a livello banca (differenza tra tassi attivi
e passivi) che, nel 2010, era dell’1,95% rispetto all’1,98%
medio del 2011 (+0,03%). di contro lo spread tipico riferi-
bile all’intermediazione con la clientela registra una leggera
diminuzione (-0,18%), passando da un valore medio del
2,41% nel 2010 ad un valore medio del 2,23% nel 2011.
Un altro risultato positivo è rappresentato dall’andamento
delle commissioni nette da servizi, aumentate dagli 8,4
milioni di euro del 2010 agli 8,6 milioni di euro dell’esercizio
corrente (+ 190 mila euro pari a +2,25%). i principali contri-
buti al raggiungimento di questo risultato sono riconducibili
essenzialmente all’aumento delle commissioni rivenienti dal
rilascio delle garanzie (+60 mila euro) e di gestione dei conti
correnti (+163 mila euro). i risultati positivi commissionali
registrati in questi settori di attività (+223 mila euro) e la
riduzione delle commissioni passive (-84 mila euro) hanno
ampiamente compensato la contrazione commissionale
registrata nel settore di collocamento, gestione e ammini-
strazione titoli con clientela (- 115 mila euro).
Il risultato netto della negoziazione delle attività/passività
finanziare (dividendi, risultato netto dell’attività di nego-
ziazione, risultato netto dell’attività di copertura, risultato
netto da cessione e riacquisto di attività/passività finanziare
e il risultato netto delle attività/passività valutate al fair
1.900
1.850
1.800
1.750
1.700
1.650
1.60020112010200920082007
1.715,9 1.757,2 1.777,1 1.762,2 1764,1
RaCColTa ComPlessiva
(valori espressi in milioni di euro)
15bilancio 2011
value) evidenzia un risultato positivo assoluto di 311 mila
euro contro i 420 mila euro del 2010 con una diminuzione
di 109 mila euro (-25,98%). delle varie voci economiche
che concorrono alla formazione di detto step reddituale si
segnala la riduzione di 866 mila euro (da +773 mila euro
del 2010 a -93 mila euro del 2011) della voce utili/perdite
da cessione o riacquisto di titoli di proprietà classificati
nella categoria “attività disponibili per la vendita”. Una
contrazione dovuta essenzialmente al negativo trend dei
mercati finanziari del secondo semestre 2011. Il margine
di intermediazione, recependo il buon andamento della
gestione denaro e della gestione servizi, risulta in leggero
aumento rispetto all’anno precedente (37,8 milioni di euro
contro 37,0 milioni dell’anno precedente pari a +2,12%).
proseguendo in questa sintetica analisi dello schema di
bilancio, si incontra la voce delle rettifiche e riprese di
valore nette per deterioramento di crediti e di attività
finanziarie, il cui risultato deriva dal processo valutativo
che la cassa rurale ha applicato ai propri crediti in linea
con una politica accorta e prudente, suggerita anche dal
perdurare del delicato momento congiunturale. il saldo di
questa voce ammonta a -4,7 milioni di euro contro i 3,6
milioni del 2010. il risultato netto della gestione finan-
ziaria (margine d’intermediazione +/- rettifiche e riprese
di valore nette) si è attestato a fine 2011 a 33,1 milioni di
euro contro i 33,4 milioni dell’anno precedente, con una
variazione percentuale di -0,96%.
i costi operativi (costituiti dalle spese del personale, dalle
altre spese amministrative -incluse le imposte indirette a
carico della cassa e della clientela-, dagli accantonamenti
netti ai fondi rischi e oneri, dalle rettifiche/riprese di valore
netto su attività materiali/immateriali -ammortamenti- e
dallo sbilancio degli altri oneri/proventi di gestione) hanno
registrato un ulteriore miglioramento, passando dai 26,6
milioni di euro del 2010 ai 26,1 milioni dell’esercizio appena
concluso, con una variazione percentuale di -2,11%, corri-
spondente a un risparmio di 563 mila euro. nel dettaglio
aumenta la spesa delle imposte indirette per un +10,88%
pari a circa 269 mila euro (da 2,473 milioni di euro del 2010
a 2,743 milioni di euro del 2011), diminuisce la spesa per
il personale per un -2,19% pari a circa 357 mila euro (da
16,310 milioni di euro del 2010 a 15,953 milioni di euro
del 2011) e quella inerente le restanti spese amministrative
per un -4,36% pari a circa 402 mila euro (da 9,214 milioni
di euro del 2010 a 8,812 milioni di euro del 2011). Queste
due ultime voci registrano assieme un risparmio 2011
su 2010 di 759 mila euro, frutto della riorganizzazione
della rete sportelli operata successivamente alla fusione
per incorporazione della cassa rurale sopramonte nella
cassa rurale di trento avvenuta nell’anno 2009 e che ha
consentito alla cassa di capitalizzare risparmi strutturali
uniti ad un efficientamento delle risorse.
le altre voci che compongono il totale dei costi operativi
si riferiscono alla voce accantonamenti netti ai fondi per
rischi e oneri, che accoglie l’importo di circa 159 mila euro
(152 mila euro nell’esercizio 2010) che la cassa rurale ha
accantonato quali oneri certi cui sarà chiamata a far fron-
te nel corso degli anni successivi al 2011 a titolo di vari
interventi a favore del Fondo garanzia dei depositanti del
Credito Cooperativo, alla voce rettifiche di valore nette
(ammortamenti) su attività materiali e immateriali, che risulta
di poco superiore all’anno precedente (1,051 milioni di euro
contro 1,022 milioni di euro pari a +29 mila euro per un
+2,88%) e la voce degli altri oneri e proventi di gestione che
accoglie prevalentemente i recuperi da clientela per spese
postali, imposte di bollo su conti correnti e dossier titoli e
imposta sostitutiva D.P.R. 601/73 che passa dai 2,530 milioni
di euro del 2010 ai 2,640 milioni di euro del 2011 per un +
4,35% pari a circa 110 mila euro: un aumento interamente
ascrivibile al recupero di imposte e tasse indirette clientela
direttamente correlato all’inasprimento dell’imposta di bollo
deciso dal governo nel secondo semestre 2011.
l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte
ha raggiunto, a fine esercizio, l’ammontare di 7 milioni di
euro rispetto ai 6,8 milioni del 2010, con un incremento di
circa 255 mila euro corrispondente ad una variazione per-
centuale positiva del 3,76%. dopo il calcolo delle imposte
sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente,
l’utile netto è passato da 5,3 milioni di euro del 2010 ai
5,1 milioni di fine 2011, segnando un decremento percen-
tuale di -4,90%.
Il patrimonio, fondamentale elemento di redditività finanzia-
ria, nonché indispensabile, ai fini della Vigilanza, per sostenere
un’operatività più ampia e diversificata, raggiungerà, dopo
il riparto dell’utile 2011, un valore contabile, al lordo delle
rettifiche e integrazioni disposte dalla Banca d’Italia, di poco
inferiore ai 122 milioni di euro. il patrimonio utile ai
fini di Vigilanza citato in premessa si è attestato invece,
a fine anno, ad un valore di 139 milioni di euro contro i
135 milioni di euro dell’anno precedente.
16 relazione del consiglio di amministrazione
l’aSSeTTO OrGaniZZaTiVO
dopo un anno, il 2010, in cui la cassa ha lavorato per dare
stabilità alla struttura, non solo completando gli interventi
organizzativi interni iniziati dopo la fusione, ma anche con
un’attenta politica di recupero di redditività, sia sul versante
della marginalità, sia su quello del risparmio di costi e risorse,
il 2011 è stato caratterizzato da un indirizzo più propositivo
e commercialmente più deciso. confermando l’approccio
di grande prudenza e attenzione che ha caratterizzato le
politiche negli ultimi anni, la cassa è passata da una logica
di “difesa” ad una di maggiore iniziativa commerciale.
Per sostenere efficacemente queste strategie, nella loro
complessità, e rafforzare così la capacità di fronteggiare la
grave crisi economica che sta ancora gravando sul sistema
economico e finanziario, la Cassa ha apportato importanti
modifiche al proprio assetto organizzativo interno, ponen-
dosi quale obiettivo:
- la razionalizzazione della catena di comando e l’efficacia
del circuito decisionale;
- il coordinamento forte e autorevole dei tre settori chiave:
affari, attività organizzative e controlli;
- l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse, con risparmio
di costi.
Il nuovo organigramma vede, dunque, gli uffici di staff limitati
agli ambiti del controllo di gestione, della segreteria generale
e dei soci/marketing, mentre tutte le altre funzioni sono
raggruppate nell’ambito dei tre settori chiave, governati
dalla direzione, dalla vicedirezione e dal compliance officer.
la riorganizzazione ha interessato in modo decisivo alcuni
uffici, con una conseguente riunificazione di competenze.
Rispondendo all’esigenza di maggiore flessibilità e fungibilità
organizzativa, i tre uffici operativi Riscontro, Portafoglio
ed E-banking sono stati unificati, formando l’Ufficio Incassi
e Pagamenti. L’unità Uffici Tecnici e di Servizio ha riuni-
to l’Ufficio Informatica, l’Ufficio Tecnico e l’Economato.
particolarmente importante è stata la costituzione di un
Ufficio Organizzazione rafforzato con più ampie compe-
tenze e funzioni, riconducendo ad un unico riferimento il
coordinamento trasversale dei diversi processi aziendali,
sotto l’aspetto operativo e strategico.
anche l’area controlli ha potenziato il suo assetto, con
l’acquisizione del servizio di recupero crediti e la costituzio-
ne di un servizio legale. in adempimento a quanto previsto
dalla normativa di Vigilanza, inoltre, è stata costituita nel
suo interno la funzione antiriciclaggio.
nell’ambito della revisione dell’assetto organizzativo, in
un’ottica di razionalizzazione di costi e maggiore effica-
cia commerciale, rientrano altri interventi organizzativi
rilevanti, quali la costituzione, all’interno dell’area com-
merciale, dell’ufficio Pianificazione, l’inserimento dell’Uf-
ficio Bancassicurazione nell’Area Finanza e l’integrazione
dell’operatività della filiale di Corso Buonarroti (chiusa a
metà 2011) nella filiale di Piazza Cantore, ristrutturata e
rafforzata nell’organico.
Nonostante le difficoltà del mercato, il processo di rior-
ganizzazione attuato nel 2011 sta già dimostrando la sua
validità nel raggiungimento degli obiettivi auspicati: in tema
di efficienza ha già permesso il passaggio di tre collaboratori
del back office al ruolo di operatore di sportello, rafforzando
così il servizio ai clienti sulla rete filiali; i processi di lavoro
stanno gradualmente migliorando in molte aree del back
office, i risultati economici sono in linea con le aspettative.
le RisoRse umane
Una struttura organizzativa che porta in sé i presupposti per
governare il business secondo gli indirizzi del piano strate-
gico, è indispensabile ma non basta, se non è sostenuta da
politiche ed azioni dirette a suscitare motivazione e senso di
appartenenza nel personale. occorre dunque investire sui
collaboratori, riservando la massima cura e attenzione alla
crescita delle loro competenze, specialmente di quelli più
giovani e capaci, che rappresentano il futuro dell’impresa.
in un contesto di crisi come quello attuale, la nostra cassa
ha compreso come sia ancora più importante non abban-
donare, anzi insistere sulla crescita dei collaboratori, senza
lasciarsi tentare dalla logica del breve termine, ma perse-
guendo, coraggiosamente, un valido e deciso percorso di
valorizzazione delle risorse.
parole come “delega”, intesa non in una logica di control-
lo, ma di fiducia e responsabilità, “gestione per obiettivi”,
“apprendimento continuo”, “valorizzazione del merito”,
“creazione di valore”, sono entrati a far parte del linguag-
gio della nostra cassa rurale. nel corso del 2011 è stato
progettato un sistema di valutazione delle prestazioni,
che sarà applicato già a partire da quest’anno, mediante
il quale si vuole sviluppare una concezione del lavoro più
creativa e partecipata, orientata al miglioramento continuo,
al confronto fra responsabile e collaboratore e, soprattut-
17bilancio 2011
to, a sviluppare l’attitudine al lavoro per obiettivi, come
metodo che, attraverso la definizione e la condivisione di
mete da raggiungere, intese sia in termini economici, che
in termini di innovazione personale o di procedure, porti
alla creazione di valore.
l’attività formativa ha sostenuto fortemente il processo
di sviluppo del personale nel 2011, intervenendo in tutti
i settori, verso tutti i ruoli, con percorsi sia tecnici che
relazionali/manageriali. Coerenti con quanto previsto dal
piano formativo triennale redatto a fine 2010, e cercan-
do di rispondere nel modo più completo ed adeguato ai
bisogni formativi manifestati, la cassa ha impegnato i suoi
collaboratori con 11.379 ore di formazione, oltre a 1.629
ore di incontri e riunioni informative o di aggiornamento.
si tratta di più di 50 ore in media per dipendente, cui va ad
aggiungersi la formazione continua e quotidiana sul campo,
che ogni responsabile di filiale o di ufficio è chiamato a
svolgere nei confronti dei propri collaboratori diretti.
il 30% circa della formazione è stata effettuata a cura di
formatori interni e per il 70% ci si è avvalsi di consulenti e
docenti esterni, con un investimento di circa 156.000 euro,
di cui 52.000 euro finanziati da Foncoop.
a questo investimento si aggiunge un percorso formativo
finanziato dal Fondo Sociale Europeo, rivolto ad accrescere
le competenze valutative e di gestione dei collaboratori per
il personale con il ruolo di valutatore, iniziato nell’autunno
2011 e che terminerà a maggio 2012.
in una realtà economica e sociale, in cui emerge evidente
la difficoltà dei giovani a seguire la propria vocazione ad
affermarsi nel lavoro e si riesce a fatica a dare fiducia alle
nuove generazioni, la nostra cassa si interroga su come dare
maggior spazio alle proprie risorse più giovani e promet-
tenti, perché, mettendo a frutto le conoscenze e capacità
acquisite in percorsi formativi ed esperienze di lavoro, esse
apportino il loro contributo di idee e innovazione con stile
propositivo e diventino gli attori del cambiamento, in uno
scenario complesso e sempre più competitivo. la strada
che la cassa ha scelto nei confronti delle nuove genera-
zioni, è quella del riconoscimento del merito, della delega
e della fiducia, del sostegno, ma anche della responsabilità
e dell’impegno.
per far conoscere e apprezzare alcuni dei progetti che
hanno prodotto per la nostra organizzazione una reale
creazione di valore e per dare voce ai diretti protagonisti,
è stata organizzata a fine novembre, una convention del
personale, in cui, dopo una relazione informativa da parte
del prof. giuseppe lusignani, hanno preso la parola alcuni
giovani collaboratori per raccontare quattro esperienze di
lavoro che li hanno impegnati in modo creativo:
- la partecipazione al percorso di formazione operativa
permanente “club Finanza”, che si propone di accrescere
la cultura finanziaria e l’autonomia nella consulenza al
cliente del gruppo formato da circa 20 partecipanti, i
quali sono anche incaricati di veicolare all’interno della
loro filiale le conoscenze e le prassi apprese;
- il progetto “bancassicurazione” che impegna un gruppo
di addetti nel campo dell’intermediazione assicurativa,
per offrire alla nostra clientela un servizio completo e di
qualità;
- il programma di riorganizzazione degli uffici del Centro
Servizi, con la costituzione dell’Ufficio Incassi e pagamenti
ed il percorso di crescita delle competenze, diretto a
migliorare la qualità del servizio sia verso la clientela
diretta che nei riguardi del cliente interno (le filiali);
- la progettazione del sistema di valutazione dei collabo-
ratori, che ha impegnato l’Ufficio Risorse Umane.
al 31 dicembre l’organico della cassa rurale contava 228
dipendenti, di cui 131 uomini e 97 donne, con un’età
media di circa 43 anni ed un’anzianità media di servizio
presso la cassa di circa 16 anni. nel corso del 2011 sono
stati assunti 3 collaboratori, di cui due già in servizio con
contratto di lavoro in somministrazione lavoro. sono cessati
per pensionamento 3 collaboratori e sono stati confermati
a tempo indeterminato 4 contratti in scadenza. A fine anno
i contratti a termine erano 2, mentre i dipendenti assenti
per congedo parentale, di maternità, aspettativa o distacco,
erano 13.
245
240
235
230
22520112010200920082007
241 241 240 228 228
diPendenTi
18 relazione del consiglio di amministrazione
Il personale operante direttamente sulle filiali era di 128
unità, pari al 59,5% del totale dei dipendenti attivi. il restante
personale impiegato nel back office, nelle aree direttive o nelle
aree tecniche (crediti-finanza) era di 87 unità, pari al 40,5%.
la cassa si è inoltre avvalsa, per brevi periodi, di lavoratori
temporanei con contratto di lavoro in somministrazione.
Sono stati infine attivati nelle diverse aree aziendali 21 stage,
prevalentemente curricolari, nell’ambito della convenzione
con l’Università di trento, di altre università italiane o
istituzioni scolastiche.
le sTRuTTuRe
anche nel 2011 sono proseguite le ristrutturazioni immobi-
liari con la contestuale razionalizzazione della dislocazione
degli sportelli sulla città.
nei primi mesi dell’anno, è stata infatti chiusa la Filiale
di corso buonarroti, con la contestuale ristrutturazione
della vicina filiale di Piazza G.Cantore, riprogettata per
accogliere anche la clientela proveniente dalla filiale di
corso buonarroti.
Verso fine anno anche la filiale di Via Ghandi è stata sot-
toposta ad una totale ristrutturazione: i lavori, che sono
stati completati in sole tre settimane, hanno consentito
di realizzare nuovi e moderni spazi dedicati alla clientela
e ai collaboratori, sulla base di linee guida e disposizioni
progettuali fornite per l’occasione direttamente dall’Ufficio
tecnico della cassa.
in coerenza con l’obiettivo, dettato dall’attuale situazione
economica, di ridurre i costi di gestione, si è cercato di
realizzare un intervento “low cost”, pur nel rispetto dello
stile adottato nelle precedenti ristrutturazioni.
Nel corso del 2011 l’ufficio Tecnico - in collaborazione con
l’Ufficio Informatica – è stato impegnato direttamente nei
lavori di cablaggio della rete dati di tutti gli sportelli della
cassa, per l’adeguamento agli standard minimi richiesti
dal nuovo piano della “sicurezza logica” approvato dal
consiglio di amministrazione.
numerosi sono stati anche gli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria presso le filiali e nell’ottica di
proseguire nell’implementazione e nell’adeguamento degli
impianti e dei sistemi dedicati alla sicurezza.
particolare attenzione è stata posta al rispetto delle norma-
tive vigenti in materia di sicurezza e salute per i lavoratori,
con interventi adeguati, richiesti dai “responsabili della
sicurezza”.
Nell’ultimo semestre del 2011, l’Ufficio Tecnico si è inol-
tre occupato della razionalizzazione di tutti i contratti
di manutenzione in essere, con l’obiettivo di ridurre il
numero di fornitori per standardizzare le spese e i servizi
offerti nell’ambito dei principali appalti di manutenzione.
Questa attività ha portato un’ottimizzazione dei costi ed
un notevole miglioramento organizzativo nella gestione
degli interventi tecnici.
inFoRmaTiCa, TeCnologie
e PRoCeduRe
nel corso del 2011, le attività ed i progetti che hanno
interessato la gestione informatica della cassa rurale di
trento sono stati molteplici, sia in ambito organizzativo
che tecnologico.
Per quanto riguarda gli aspetti informatico/organizzativi,
si è provveduto all’aggiornamento del sistema informativo
bancario rilasciato da phoenix informatica bancaria spa.
l’utilizzo dei nuovi programmi ha consentito di razionalizzare
l’operatività, ampliando nel contempo le attività rivolte al
marketing operativo.
per quanto riguarda la gestione informatica dell’assemblea,
nell’intento di migliorare e velocizzare i lavori assemble-
ari, è stato dato incarico di realizzare un nuovo softwa-
re – funzionante mediante sistema di lettura di codici a
barre – da utilizzare per il pre caricamento delle deleghe,
l’identificazione dei Soci in Assemblea e lo scrutinio delle
schede elettorali.
in ambito tecnologico, la cassa ha avviato un progetto
per la digitalizzazione dei documenti; a tale scopo tutte
le postazioni cassa nelle filiali sono state dotate di nuovi
scanner, dispositivi utili per la lettura dei documenti car-
tacei e la loro trasformazione in documenti elettronici.
Questo progetto, che vedrà il suo completamento nel
corrente anno, permetterà di velocizzare le ricerche dei
documenti rendendoli disponibili su tutti i punti operativi
della cassa rurale.
relativamente alla sicurezza informatica sono stati aggiornati,
e in altri casi sostituiti, gli apparati di collegamento e smi-
stamento della rete dati. Questo intervento ha consentito
la successiva realizzazione di un progetto per la mappatura,
identificazione ed autorizzazione di tutti i dispositivi hardwa-
re (personal computer, stampanti, telefoni, ecc.) collegati
sulla rete informatica della Cassa Rurale, al fine di impedire
l’accesso di periferiche non autorizzate ad operare.
19bilancio 2011
anche l’infrastruttura informatica generale è stata rinno-
vata, con la sostituzione dei personal computer obsoleti
con unità elaborative più performanti dotate del sistema
operativo Windows 7, migliorando in tal modo l’operatività
dei collaboratori.
il PRoCesso del CRediTo
il servizio crediti ha il compito di assicurare, nel rispetto del-
le politiche aziendali ed in accordo con le indicazioni fornite
dalla direzione, la supervisione ed il coordinamento delle
attività di istruttoria, concessione e revisione affidamenti,
curando le attività non delegate alle filiali e la presentazio-
ne agli organi deliberanti degli elementi necessari per una
precisa valutazione del rischio connesso alla concessione
e gestione dei crediti ordinari, speciali e convenzionati.
in relazione alla natura del soggetto richiedente, vengono
identificati due “segmenti” di clientela affidata: il segmento
“Retail” ed il segmento “Corporate”.
il segmento Retail comprende le famiglie consumatrici, i
liberi professionisti e le micro imprese/enti. L’istruttoria
della proposta di affidamento viene sviluppata dalla filiale con
il supporto tecnico dei gestori retail, che intervengono in
particolare nella fase di analisi dei dati economico/finanziari/
patrimoniali delle controparti.
il segmento Corporate si occupa della gestione creditizia
diretta di tutta la clientela imprese Corporate affidate, ope-
rando in collaborazione con l’ “Analista Corporate”, figura
che cura l’istruttoria della pratica di fido al fine di pervenire
ad una valutazione complessiva del rischio assumibile nei
confronti del cliente.
Il Servizio Crediti, inoltre, attraverso l’Ufficio Segreteria
Fidi, supervisiona gli aspetti connessi alla corretta gestione
delle garanzie, assicura il rispetto delle disposizioni relati-
ve alla centrale rischi, gestisce l’attività e lo sviluppo dei
rapporti di credito rateale e speciale, fornisce supporto ed
assistenza alle filiali. Inoltre, collabora alla progettazione di
nuovi prodotti di credito da proporre alla clientela.
a tale riguardo, visto il crescente interesse nei confronti
del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, la
nostra cassa già da alcuni anni ha ampliato la gamma degli
interventi “Eco Formula” con l’introduzione di finanziamenti
finalizzati a sostenere interventi di acquisto ed installazione
di impianti fotovoltaici da parte di coloro che intendono
beneficiare delle agevolazioni previste dalla normativa meglio
conosciuta sotto il nome di “conto energia”.
Rientra nella gestione dell’Ufficio Crediti anche l’operatività
nel comparto estero, settore in cui la cassa è in grado di
soddisfare tutte le necessità: regolamenti internazionali,
negoziazione assegni esteri, gestione documentate import/
export, finanziamenti all’importazione ed all’esportazione,
apertura di conti e depositi in divisa.
in un contesto condizionato dal perdurare della situazione
di crisi, la cassa ha rafforzato ulteriormente il proprio ruolo
di interlocutore primario delle imprese locali, integrando
la tradizionale attività di erogazione del credito con nuovi
strumenti innovativi a supporto del loro sviluppo. Un aiu-
to concreto in questa direzione è dato da un particolare
progetto, denominato “Finanza straordinaria d’impresa”
che, attraverso una specifica collaborazione con la società
scouting spa - partecipata anche dal gruppo cassa centrale
banca -, offre un supporto alle imprese impegnate in attività
di ristrutturazione aziendale, avvicendamenti generazionali,
cessioni aziendali o rami d’azienda, con una consulenza
altamente professionale in tutte le fasi dei processi riorga-
nizzativi e finanziari.
a questa collaborazione si aggiunge anche la forte sinergia
con i Confidi locali, sia per l’attività ordinaria che a supporto
delle politiche “straordinarie” previste, tempo per tempo,
dalle manovre provinciali “anticrisi”, tra le quali ricordiamo
a titolo di esempio gli interventi per il rafforzamento della
struttura patrimoniale delle aziende attraverso il ricorso
alla formula del “prestito partecipativo”.
il PRoCesso CommeRCiale
il 2011 è l’anno in cui è stato avviato un processo di riorga-
nizzazione generale e innovazione dell’area commerciale,
destinato a continuare anche nel corso del 2012. importanti
eventi economici e finanziari globali, nuovi “percorsi obbliga-
ti” tracciati da sempre più vincolanti norme sulla trasparenza
e sull’antiriciclaggio, nuovi metodi di tassazione, hanno
infatti fatto da propulsore alla rivisitazione di procedure,
alla creazione di nuova reportistica, allo studio di nuovi
prodotti, all’individuazione di nuove figure professionali
ed alla definizione di nuovi comportamenti operativi. La
prima azione concreta in risposta a questa nuova situazione
è stata la costituzione – all’interno dell’area commerciale
– dell’Ufficio Pianificazione al quale è demandato il compito
di supportare le attività commerciali con idonei strumenti e
analisi di carattere tecnico e normativo. tale collaborazione
ha già prodotto risultati positivi: nel corso del 2011 è stato
20 relazione del consiglio di amministrazione
infatti realizzato un nuovo “report di Filiale”, strumento che
consente di fornire un profilo completo di ogni filiale sia dal
punto di vista commerciale che operativo, ed è stato diffuso
presso la rete filiali il nuovo applicativo per la gestione della
clientela “SIM2000” - per il quale l’Ufficio Pianificazione è
stato impegnato nel fornire assistenza tecnica e formativa.
Tra le attività più significative in ambito commerciale, se-
gnaliamo l’elaborazione del nuovo budget 2011 – in col-
laborazione con il controllo di gestione, lo sviluppo e la
Pianificazione – impostando con maggiore attenzione al
concetto di redditività. la situazione di incertezza che si
era delineata già nel corso degli esercizi precedenti, il venir
meno delle dinamiche economiche e finanziarie favorevoli
che prima permettevano di prevedere, con un certo otti-
mismo, una costante crescita delle masse unitamente alle
concomitanti difficoltà ad attivare modifiche unilaterali
delle condizioni di tasso, ci ha infatti costretti a rafforzare
il presidio del margine di intermediazione introducendo nel
budget 2011 nuovi obiettivi favorendo, nel contempo, un
approccio volto alla valutazione globale del cliente.
sulla stessa linea, una delle attività più rilevanti svolte nel
2011 è stata la revisione delle “condizioni guida” relative
ai tassi applicati alle nuove richieste di affidamento. La ra-
pida evoluzione di un mercato “impazzito” in cui il costo
della raccolta assumeva giorno per giorno valori sempre
più alti, rendendo di fatto non più significativo il valore
del parametro di riferimento ufficiale (Euribor), ha reso
opportuna, più volte nel corso dell’anno, la revisione delle
condizioni applicate alle linee di credito di nuova apertura
aumentandone gli spreads rispetto all’euribor. a questo
proposito, viste le complessità legate alla gestione delle
“manovre condizioni”, è stata individuata la nuova figura
del “responsabile condizioni”, al quale viene demandato il
coordinamento delle numerose attività connesse a questi
interventi.
la continua evoluzione del mercato e la pressione della
concorrenza ci ha portati alla creazione di nuovi prodotti di
impiego come il “Mutuo a tasso Misto” e di raccolta, come
il più recente “conto di deposito”. anche questa attività ha
necessariamente coinvolto aree diverse facendo emergere
come, oggi più che in passato, nel mondo bancario sempre
più complesso e sempre più soggetto a norme vincolanti
sia necessario un continuo confronto e scambio di infor-
mazioni tra detentori di competenze diverse. proprio per
rispondere in modo più adeguato all’esigenza di confronto
tra diverse aree, gli uffici dell’Area Commerciale sono stati
recentemente trasferiti presso il centro servizi, dove sono
presenti altri uffici organizzativi.
il crescente fabbisogno di liquidità e la conseguente spinta
della concorrenza ci hanno portato ad attivare nel corso
dell’anno una campagna di contatto dedicata alla salva-
guardia della raccolta. le Filiali sono state impegnate nel
contattare determinati segmenti di clientela, per proporre
l’incremento dei loro depositi con “denaro fresco”, per
sollecitare la presentazione di nuovi clienti, o per proporre
l’assegnazione di un Settorista/consulente personale presso
l’area Finanza. per questo motivo è stata concordata la
suddivisione della rete in cinque gruppi di Filiali, assegnati
ad altrettanti settoristi Finanza, ognuno dei quali è diventato
il referente principale per ogni Filiale del proprio gruppo.
analogamente a quanto fatto con i settoristi Finanziari è
emersa la necessità di maggior presidio ed affiancamento
delle Filiali a livello commerciale, ma anche come supporto
organizzativo e formativo, da parte di figure di riferimento
che potessero dedicare molto del loro tempo alla presenza
fisica in Filiale. In tale senso, verso la fine dell’ anno l’Area
commerciale è stata rafforzata con l’inserimento di un
nuovo collaboratore ed è stato avviato un nuovo progetto
di riorganizzazione, che ha trovato realizzazione nei primi
mesi del 2012, che prevede la divisione delle Filiali in tre
gruppi affidati alla guida e supervisione di altrettanti refe-
renti “capogruppo” .
Un’altra attività che ha coinvolto l’area commerciale, in
collaborazione con l’Ufficio Soci e Marketing, riguarda una
campagna di recupero dei “soci dormienti” - in linea con
quanto previsto dal nuovo piano strategico nell’ambito
“politiche sociali” -, che si è concretizzata nel contatto di
circa 250 soci cosiddetti “dormienti” in quanto non titolari di
rapporto di conto corrente presso la Cassa. Questa azione
ha avuto risultati positivi, non solo in quanto diversi soci
contattati hanno deciso di riaprire un rapporto di conto
corrente, ma anche perché in ogni caso è stato riscontrato
un generale apprezzamento da parte dei soci contattati per
l’interesse dimostrato nei loro confronti. l’azione proseguirà
nel corso del 2012 verso i “soci marginali”.
21bilancio 2011
i RisCHi FinanziaRi
le problematiche relative alle tensioni sui debiti sovrani dei
paesi periferici europei hanno caratterizzato le principali
dinamiche dei mercati finanziari e monetari nella seconda
parte del 2011, coinvolgendo in prima linea anche il nostro
paese. l’italia è stata infatti oggetto di un’ondata speculativa
che ha prodotto una profonda crisi di sfiducia a fronte
della complessiva situazione di solvibilità del nostro paese.
le dinamiche relative all’allargamento dello spread ed all’au-
mento del costo dei credit default swap hanno influenzato il
costo del funding sia per lo stato italiano che per le banche,
con una vera e propria corsa al rialzo sui rendimenti offerti,
e contestualmente deteriorato la capacità di credito delle
imprese e delle famiglie.
all’orizzonte si intravedono inoltre rischi di bassa crescita
o recessione che renderanno estremamente difficile l’u-
scita, in tempi brevi, da questa crisi che sta portando forti
tensioni sulla liquidità del complesso sistema finanziario
mondiale. Secondo gli analisti finanziari, nel corso del 2012
dovrebbero scadere complessivamente oltre 7,6 trilioni
di dollari di debito governativo e corporate, di cui 3,20 in
giappone e 2,9 in america. per quanto riguarda l’europa
si parla di oltre 1.600 miliardi di euro, ovvero 1,2 trilioni di
dollari, solo per rifinanziare gli stati sovrani, più oltre 700
miliardi di euro di debito bancario in scadenza. solo nel
primo trimestre del 2012 verranno a scadere 230 miliardi
di obbligazioni bancarie, e almeno 250-300 miliardi di titoli
sovrani. il credit crunch è stato probabilmente evitato solo
grazie all’operazione Long Term Refinancing Operation
(l.t.r.o.) effettuata dalla banca centrale europea, inter-
vento straordinario di politica monetaria che consiste nel
fornire, a fronte di idonee garanzie, liquidità illimitata (full
allotment) a 3 anni ad un tasso fisso pari al tasso ufficiale
di sconto.
anche il 2012 si presenta quindi come un anno caratterizzato
da elevata volatilità sui mercati finanziari e monetari, con
crescenti difficoltà nel reperimento di liquidità strutturale
da parte degli istituti di credito. le maggiori preoccupazioni
continueranno a derivare principalmente dalle tensioni sui
debiti sovrani dei paesi periferici europei, quelli cioè con
situazioni fiscali più fragili, economie strutturalmente più
deboli e con debito o deficit più elevati.
tra i processi di governo interni, fondamentale sarà quindi
quello che interviene nell’ambito della gestione dei rischi
finanziari, definendo le linee guida in tema di strategie e
tipologie di investimento, limiti di rischi e quantificazione
degli stessi a livello complessivo. per la gestione operativa
nella nostra cassa rurale sono previsti, allo scopo, i supporti
consultivi di due specifici Comitati, denominati Comitato
Finanza e comitato rischi che, coordinati dalla direzione
generale, si riuniscono periodicamente per analizzare i
diversi ambiti di rischio ed eventualmente valutare manovre
correttive di portafoglio.
I rischi finanziari sono monitorati costantemente con l’ausilio
di modelli di analisi (Var evoluto e a.l.M. - Asset & Liability
Management - ) prodotti da specifici applicativi e utilizzati
dall’area Finanza, dal risk controller e dal controllo di
gestione e periodicamente portati all’attenzione della dire-
zione generale, del comitato rischi e del comitato Finanza.
la misurazione del rischio del portafoglio titoli viene sup-
portata dalla reportistica fornita dal servizio rischio di
Mercato (reportistica evoluta) di cassa centrale banca,
che evidenzia il valore a rischio dell’investimento (Var,
Value at Risk) calcolato con gli applicativi e la metodologia
parametrica di Riskmetrics, su un orizzonte temporale di
10 giorni e con un intervallo di confidenza al 99%, tenendo
in considerazione le volatilità e le correlazioni tra i diversi
fattori di rischio che determinano l’esposizione al rischio
di mercato del portafoglio investito (tra i quali il rischio
tasso, il rischio azionario, ed il rischio cambio).
la misurazione del Var è disponibile quotidianamente per
il monitoraggio e le valutazioni operative.
importante la predisposizione dei dati elaborati dalla pro-
cedura di backtesting del modello di Var utilizzato giornal-
mente sull’intero portafoglio titoli di proprietà, attività che
consiste nel confrontare il Var con le effettive variazioni
del Valore di Mercato teorico del portafoglio.
Settimanalmente sono infine disponibili “Stress Test” sul
Valore di Mercato teorico del portafoglio titoli di proprietà
attraverso i quali si studiano le variazioni, relativamente a
determinati scenari di mercato, del controvalore teorico del
portafoglio di negoziazione e dei diversi raggruppamenti di
strumenti ivi presenti (azioni, Fondi, tasso Fisso e tasso
Variabile governativo, sovranazionale e corporate).
la nostra cassa rurale effettua l’attività di gestione ope-
rativa avvalendosi del supporto offerto dalle reportistiche
alM mensili disponibili nell’ambito del servizio consulenza
direzionale ed elaborato dagli organismi centrali del mo-
vimento cooperativo (cassa centrale banca e phoenix).
nell’ambito dell’analisi di alM statico la valutazione dell’im-
22 relazione del consiglio di amministrazione
patto sul patrimonio conseguente a diverse ipotesi di shock
di tasso viene evidenziata dal report di sensitività, nel quale
viene stimato l’impatto sul valore attuale delle poste di
attivo, passivo e derivati conseguente alle ipotesi di spo-
stamento parallelo della curva dei rendimenti di +/- 100 e
+/- 200 punti base.
tale impatto è ulteriormente scomposto per singole forme
tecniche di attivo e passivo al fine di evidenziarne il con-
tributo alla sensitività complessiva e di cogliere la diversa
reattività delle poste a tasso fisso, variabile e misto.
particolare attenzione viene rivolta all’analisi degli effetti
prospettici derivanti dalla distribuzione temporale delle poste
a tasso fisso congiuntamente alla ripartizione delle masse
indicizzate soggette a tasso minimo o a tasso massimo per
i diversi intervalli del parametro di riferimento.
Un’attività di controllo e gestione più sofisticata dell’e-
sposizione complessiva al rischio tasso della cassa rurale
avviene mediante le misurazioni offerte nell’ambito dei
reports di alM dinamico. in particolare si procede ad
analizzare la variabilità sia del margine di interesse che del
patrimonio netto in diversi scenari di cambiamento dei tassi
di interesse e di evoluzione della banca su un orizzonte
temporale di 12 mesi. la possibilità di mettere a fuoco il
contributo al risultato complessivo fornito dalle poste a
tasso fisso, indicizzato ed amministrato dalla Banca consente
di apprezzare il grado di rigidità del margine in contesto di
movimento dei tassi di mercato e di ipotizzare per tempo
possibili correttivi.
La Cassa Rurale di Trento si è inoltre dotata di una specifica
Policy con l’obiettivo di definire e monitorare le linee guida
per la gestione della liquidità della banca, evidenziando ruoli
e responsabilità delle singole funzioni aziendali. in partico-
lare viene monitorata l’esposizione al rischio di liquidità
operativa e strutturale individuando puntuali limiti da non
superare su specifici indicatori: l’Indice L.C.R.N. (Liquidity
Coverage Ratio Normal) e l’indice di copertura del Fabbi-
sogno cumulato per quanto riguarda il rischio di liquidità
operativo e il nsFr (Net Stable Funding Ratio) per quanto
riguarda la liquidità strutturale.
Si evidenzia infine che la Cassa Rurale di Trento utilizza
strumenti finanziari complessi, come ad esempio i derivati,
al solo fine di copertura del rischio di tasso, operando
esclusivamente con le strutture specializzate del movimento
cooperativo.
il sisTema dei ConTRolli inTeRni
e la Funzione di ComPlianCe
Al fine di fronteggiare i rischi a cui la nostra Cassa può es-
sere esposta, la normativa di vigilanza, impone che vengano
adottati idonei dispositivi di governo societario e adeguati
meccanismi di gestione e controllo. tali presidi si inseri-
scono nella più generale disciplina dell’organizzazione e del
sistema dei controlli interni volta ad assicurare una gestione
improntata a canoni di efficienza, efficacia e correttezza.
I suddetti presidi sono finalizzati a coprire ogni tipologia
di rischio aziendale. all’interno della cassa sono state for-
malizzate le politiche per il governo dei rischi: tali norme
devono essere sottoposte a periodiche revisioni al fine di
assicurarne l’efficacia nel tempo, vigilando sul concreto
funzionamento dei processi di gestione e controllo dei rischi.
il sistema dei controlli interni è costituito dall’insieme di
regole, procedure e strutture organizzative che mirano a
conseguire i seguenti obiettivi:
- assicurare il rispetto delle strategie aziendali;
- conseguire l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali;
- salvaguardare il valore delle attività;
- assicurare l’affidabilità e l’integrità delle informazioni
contabili e gestionali;
- assicurare la conformità delle operazioni con l’apparato
normativo esistente.
la responsabilità primaria è rimessa agli organi di governo
della cassa, ciascuno secondo le rispettive competenze.
Per il conseguimento di un efficace ed efficiente sistema
di gestione e controllo dei rischi, un ruolo fondamentale è
attribuito agli organi aziendali. nell’ambito del sistema dei
controlli interni la cassa monitora, misura e controlla l’in-
sieme dei rischi (credito, controparte, mercato, operativo,
concentrazione, tasso, liquidità, strategico, reputazionale),
secondo il seguente schema e regole:
1. controlli di primo livello – o controlli di linea –
effettuati dalle strutture deputate ad operare sui mercati
(front-office) e da quelle responsabili della gestione delle
transazioni (back-office), finalizzate alla verifica della cor-
rettezza, completezza e coerenza interna delle informazioni
sulle transazioni ed al rispetto dei limiti operativi assegnati.
2. controlli di secondo livello – o controlli sulla gestio-
ne dei rischi – affidati a unità diverse da quelle produttive,
il cui modello integrato nel processo quotidiano di gestione
del rischio deve essere in grado di fornire agli organi aziendali
le informazioni sull’esposizione al rischio della cassa. in tale
23bilancio 2011
ambito i modelli di controllo di 2° livello sono:
• la funzione compliance, incaricata della corretta
applicazione e del rispetto della normativa di riferimento,
della sua coerente interpretazione, dell’individuazione,
valutazione, prevenzione e monitoraggio dei rischi com-
plessivi di compliance;
• il risk controller che ha l’obiettivo di garantire l’indirizzo
strategico e la definizione delle politiche di gestione, di
valutazione, gestione, misurazione, monitoraggio e co-
municazione del rischio di credito, di mercato, di tasso
e di liquidità e di tutti i rischi operativi, limitatamente agli
aspetti non collegati alle normative;
• la funzione antiriciclaggio: funzione che viene a
dare attuazione al provvedimento di banca d’italia del
10 marzo 2011 recante disposizioni attuative in materia
di organizzazione, procedure e controlli interni volti a
prevenire l’utilizzo degli intermediari e degli altri soggetti
che svolgono attività finanziaria a fini di riciclaggio e di
finanziamento del terrorismo, ai sensi dell’art. 7 comma
2 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231.
l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio si
esplica attraverso l’introduzione di presidi volti a garan-
tire la piena conoscenza del cliente, la tracciabilità delle
transazioni finanziarie e l’individuazione delle operazioni
sospette.
3. controlli di terzo livello – o di revisione interna –
(internal auditing) – volta a valutare l’adeguatezza e la
funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni
e a individuare andamenti anomali delle procedure e della
regolamentazione. per la cassa rurale la funzione è asse-
gnata in outsourcing al servizio di internal audit prestato
dalla Federazione trentina della cooperazione, servizio
che esamina periodicamente la funzionalità del sistema dei
controlli nell’ambito dei vari processi aziendali:
• governo;
• credito;
• finanza e risparmio;
• incassi/pagamenti e normative;
• information technology.
nel 2011 il servizio internal audit ha sviluppato il piano
dei controlli tenendo conto delle risultanze dei precedenti
interventi e delle indicazioni fornite dalla direzione generale
in fase di avvio di intervento.
gli interventi di audit nel corso del 2011 hanno riguardato
i seguenti processi aziendali:
- credito: periodo di intervento dal 7 marzo al 5 aprile
2011;
- finanza e risparmio: periodo di intervento dal 7 marzo al
12 aprile 2011;
- processo information technology: gli interventi sono
stati effettuati presso phoenix informatica bancaria spa
e hanno riguardato la procedura csd centro sistemi
direzionali per le fasi di gestione e controllo accessi, il
sistema applicativo bancario sib2000 per la “procedura
antiriciclaggio”.
in tema di disposizioni normative in materia di patrimonio di
vigilanza e requisiti patrimoniali, va citato il processo interno
di autovalutazione della propria adeguatezza patrimoniale
(Internal Capital Adequacy Assessment Process, icaap). il pro-
cesso icaap viene documentato, illustrato e condiviso con
la struttura aziendale e sottoposto a revisione interna. con
cadenza annuale la nostra cassa illustra alla banca d’italia le
caratteristiche fondamentali del processo, l’esposizione ai
rischi e la determinazione del capitale ritenuto adeguato a
fronteggiarli attraverso un resoconto strutturato. impor-
tante risulta il contenuto dell’autovalutazione dell’icaap,
che individua le aree di miglioramento, le eventuali carenze
del processo e le azioni correttive che si ritiene di porre
in essere. l’analisi dell’assetto organizzativo costituisce un
fattore cruciale per la comprensione della situazione della
cassa. a distanza di due anni dalla redazione del primo
schema regolamentare del processo icaap, rimane ancora
aperto il progetto di riqualificazione e regolamentazione
del processo, soprattutto per quanto riguarda il maggior
coinvolgimento nello stesso da parte delle aree tecniche,
in relazione dell’evolversi della crisi finanziaria, ricercando
strumenti semplici ma incisivi che evidenzino gli eventuali
punti di fragilità e forniscano alla direzione generale in-
formazioni veloci e ben strutturate.
le attività delle unità di controllo sono tracciate e i relativi
risultati sono opportunamente documentati e formalizzati,
attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle
funzioni operative, alla direzione generale, agli organi di
governo e controllo.
24 relazione del consiglio di amministrazione
l’andamenTO e le dinamicHe della GeSTiOne
l’aTTiviTà degli oRgani soCiali
della Cassa RuRale di TRenTo
l’attività svolta dagli organi sociali nel corso del 2011 si
può sintetizzare con i seguenti dati:
• Consiglio di Amministrazione 29 riunioni
• Comitato Esecutivo 23 riunioni
• Collegio Sindacale 6 riunioni
• Commissione lavori 5 riunioni
• Commissione interventi sul Territorio 4 riunioni
il PaTRimonio
Il patrimonio della nostra Cassa a fine esercizio ammonta a
€ 117.821.993,59 con un decremento netto rispetto al
2010 di € 7.783.007,23. nel dettaglio è aumentato com-
plessivamente di € 257.639,25 a seguito della movimenta-
zione 2011 del capitale sociale e del fondo sovrapprezzi di
emissione azioni soci come di seguito descritto: aumento
di € 98.001,09 a seguito dell’entrata di nuovi soci nel cor-
so dell’anno e di € 187.545,36 a seguito dell’attribuzione
gratuita di nuove azioni ai soci sulla base del riparto del
ristorno come da art. 6 e 7 del regolamento; diminuzio-
ne di € 27.907,20 a seguito dell’uscita ordinaria di alcuni
soci nell’anno 2011. e’ aumentato di € 4.186.183,93 per
l’accantonamento a riserva dell’utile netto dell’esercizio
2010 secondo quanto disposto dall’assemblea dei soci
della cassa rurale di trento in data 19 maggio 2011. e’
invece diminuito di € 12.226.830,41 a seguito della varia-
zione negativa del saldo della riserva patrimoniale “aFs”
che da un valore di € -5.562.439,97 del 2010, è passato
ad un valore di € -17.789.270,38 alla data del 31.12.2011.
l’applicazione dei principi contabili internazionali aveva
comportato in sede di transizione, con decorrenza 1.1.2006,
la riclassificazione delle principali poste contabili delle atti-
vità e passività patrimoniali. ne era scaturita una differenza
contabile positiva di € 327.515,47 che, secondo normativa,
era stata portata ad incremento delle riserve patrimoniali.
Infine si evidenzia che il patrimonio comprende, alla voce
130 “riserve da valutazione”, l’importo di € 1.122.507,14
quale riserva riveniente dalla valutazione al fair value, come
metodo sostitutivo del costo (deemed cost) utilizzato in
sede di passaggio agli iFrs nell’anno 2006, dell’immobile ex
sede cassa rurale sopramonte e alle rivalutazioni effettuate
negli anni antecedenti l’introduzione dei principi contabili
internazionali cd. IAS, in base alla ex L. 576/75 e alla ex L.
72/83 per totali euro 38.519,23.
Il rapporto patrimonio/depositi da clientela della nostra
Cassa è, alla fine dell’esercizio 2011, pari al 9,77% rispetto
al 10,11% del 2010.
l’inTeRmediazione CRediTizia
Sulla base delle risultanze di fine esercizio, si possono evi-
denziare le seguenti caratteristiche salienti della struttura
finanziaria del bilancio della nostra Cassa redatto secondo
i principi contabili internazionali IAS/IFRS.
la RaCColTa
la raccolta diretta da clientela (voci 20, 30, e 50 del
passivo dello stato patrimoniale) risulta ammontare a fine
esercizio a complessivi € 1.205.839.707,71.
rispetto al 2010 presenta una variazione in diminuzione
di -2,96%.
le voci 20 “debiti verso clientela” e 30 “titoli in circolazio-
ne” comprendono le varie forme di provvista con clientela
(conti correnti passivi, depositi a risparmio e pronti contro
termine) e la raccolta effettuata attraverso certificati di
deposito e titoli obbligazionari in circolazione per la parte
non classificata tra le ”Passività finanziarie valutate al fair
value”. La voce 50 “Passività finanziarie valutate al fair va-
lue” contiene i prestiti obbligazionari di nostra emissione
correlati a contratti derivati di copertura del rischio di
tasso di interesse.
in percentuale essa appare articolata, nelle sue varie forme
tecniche, come segue:
2011 2010
• conti correnti e depositi liberi 60,56% 58,13%
• depositi vincolati 1,23% 0,24%
• pronti contro termine 1,33% 4,07%
• certificati di deposito 0,81% 0,97%
• obbligazioni 35,66% 36,06%
• debito verso società veicolo (cartolarizzaz.) 0,42% 0,53%
dal raffronto della composizione percentuale delle varie
forme tecniche sul totale della raccolta si conferma anche
per l’anno 2011 una graduale diminuzione delle componenti
25bilancio 2011
la raccolta indiretta, rappresentata dai titoli e dal rispar-
mio gestito per conto della clientela (g.p.M. cassa centrale,
Fondi comuni d’investimento lussemburghese Nord Est
Fund, Fondi comuni d’investimento aureo gestioni, sicav
Parvest e Schroder, Fondi previdenza integrativi “Pensplan
Plurifonds”), e altri prodotti finanziari e assicurativi, ammonta
a € 559.320.710,64.
l’aumento, rispetto al 2010, è del 7,64% con una variazione
assoluta positiva di 39,7 milioni circa. la componente gestita
diminuisce del 7,05% (da 150,1 milioni di euro di fine 2010
a 139,5 milioni di euro di fine 2011), con un’incidenza sul
totale della raccolta indiretta del 24,94% rispetto al 28,88%
del 2010, mentre la componente amministrata (titoli di stato,
azioni, altre obbligazioni) registra un aumento del 13,61%
circa pari a 50,29 milioni di euro (419,8 milioni del 2011
rispetto a 369,5 milioni del 2010) con un’incidenza sul totale
della raccolta indiretta che passa dal 71,12% di fine 2010, al
75,06% di fine 2011. Come per l’anno precedente, anche
nel 2011 è proseguito il processo di reintermediazione
vincolate e a tempo a favore di quelle a vista (conti correnti
e depositi liberi). In termini di consistenze finali i pronti
contro termine diminuiscono del 68,16% passando da 50,5
milioni di euro di fine 2010 a 16,1 milioni di euro di fine
2011. la raccolta diretta rappresentata da titoli diminuisce
da 460,1 milioni di euro del 2010 ai 439,7 milioni del 2011
con una variazione negativa del 4,43%; più in dettaglio, i
prestiti obbligazionari diminuiscono del 4,04% (da 448,1
milioni di euro a 430 milioni del 2011) mentre i certificati
di deposito calano del 19,32% (da 12,1 milioni di euro a
9,7 milioni). la maggior parte di tali variazioni sono state
determinate dallo spostamento alla nuova forma di raccolta
vincolata cosiddetta “conto deposito” che, assieme agli
altri depositi vincolati, ha segnato al 31.12.2011 un valore
complessivo di 14,8 milioni di euro rispetto ai 3,0 milioni
del 2010.
l’aggregato della raccolta diretta accoglie inoltre, a decorrere
dall’esercizio 2007, il debito verso la società veicolo “cassa
centrale securitisation srl” connesso all’operazione di car-
tolarizzazione di mutui ipotecari effettuata dalla cassa e il cui
valore, nettato del titolo junior di 264 mila euro, ammonta
a dicembre 2011 a 5,1 milioni di euro contro i 6,6 milioni
di euro di fine 2010, con una variazione di -23,33% pari a
circa -1,5 milioni di euro. complessivamente, la raccolta
vincolata a tempo registra una diminuzione dell’8,58% pari
a circa -44,6 milioni di euro, passando da 520,3 milioni di
euro di dicembre 2010, a 475,6 milioni di euro di dicembre
2011, con un peso percentuale sul totale raccolta diretta
che si attesta, a dicembre 2011, al 39,44% contro il 41,87%
di dicembre 2010. la componente della raccolta a vista,
rappresentata da conti correnti e depositi liberi, registra
invece un aumento passando da 722,3 milioni di euro a 730,2
milioni di euro di fine 2011, con una variazione percentuale
dell’ 1,09% pari a 7,9 milioni di euro.
la raccolta diretta da banche (voce 10 del passivo dello
stato patrimoniale) ammonta a € 137.364.933,89 e risulta
in aumento, a valori assoluti, rispetto al dato dell’esercizio
precedente (2,7 milioni di euro) per circa 134,7 milioni di
euro. tale variazione deriva per la quasi totalità dalle nuove
operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale
Europea per un importo complessivo di fine anno pari a
135,2 milioni di euro.
sostanzialmente stabili invece le poste a vista che passano da
1,8 milioni di euro del 2010 ai 2,0 milioni di dicembre 2011.
700
600
500
400
30020112010200920082007
639,8 512,6 458,9 519,6 559,3
RaCColTa indiReTTa
(valori espressi in milioni di euro)
1.350
1.300
1.250
1.200
1.150
1.100
1.050
1.00020112010200920082007
1.076,1 1.244,6 1.318,2 1.242,6 1.205,8
RaCColTa diReTTa
(valori espressi in milioni di euro)
26 relazione del consiglio di amministrazione
verso forme di raccolta indiretta; il rapporto sulla raccolta
diretta infatti registra un aumento passando dal 41,82% del
2010 al 46,38% di dicembre 2011. il peso ponderale sul
totale della raccolta complessiva passa al 31,69% rispetto
al 29,49% dell’esercizio precedente.
Queste risorse confluiscono e defluiscono nella raccolta
diretta ed alimentano in misura consistente il lavoro di
intermediazione.
gli imPiegHi alla ClienTela
alle voci 30 e 70 dell’attivo dello stato patrimoniale, sono
evidenziati rispettivamente le “Attività finanziarie valutate al
fair value” e i “Crediti verso clientela”. Vi rientrano i finan-
ziamenti, i crediti commerciali, oltre ai crediti deteriorati
(non performing) costituiti dalle sofferenze, dagli incagli e
da altre esposizioni scadute.
ammontano a € 1.022.176.755,29 e, rispetto al valore
di fine 2010 di euro 1.012,4 milioni di euro, segnano una
variazione positiva di 0,96% pari a circa 9,8 milioni di euro.
L’andamento dei finanziamenti complessivi alla clientela, nel
corso del 2011, ha registrato una moderata espansione che
si è così articolata nelle varie forme tecniche di affidamento:
i conti correnti diminuiscono di 27,7 milioni di euro, pari ad
una variazione percentuale di -13,61%, passando da 203,3
milioni a 175,6 milioni di euro del 2011; i mutui aumentano
di 24,6 milioni di euro pari a un +4,51%, passando da 544,9
milioni di euro del 2010, a 569,5 milioni di euro del 2011;
in leggera diminuzione gli altri finanziamenti a clientela (an-
ticipi sbf, sovvenzioni diverse e rischio di portafoglio) che
passano da 177,3 milioni di euro del 2010 a 170,9 milioni
del 2011 con una variazione di -6,5 milioni (-3,66%). nel
dettaglio, gli anticipi sbf rilevano al 31 dicembre 2011 per
34,8 milioni di euro e le sovvenzioni a scadenza fissa per
130,6 milioni di euro. l’ammontare del debito residuo dei
mutui cartolarizzati ricompresi nei mutui al 31.12.2011 è
pari a 5,3 milioni di euro contro i 6,8 di fine 2010. Le attività
deteriorate, costituite da sofferenze, incagli ed esposizioni
scadute e sconfinate, passano da 84,6 milioni di euro di fine
2010, a 104,3 milioni di euro di fine 2011, con un aumento di
circa 19,6 milioni di euro corrispondente ad una variazione
percentuale di +23,22%.
la voce dei crediti a clientela viene esposta nello stato
patrimoniale a valori netti, ovvero al netto delle rettifiche
di valore analitiche (specifiche) e di portafoglio determinate
secondo metodologie di rischiosità tali da consentire l’espo-
sizione in bilancio di un importo prossimo al presumibile
valore di realizzo.
il valore lordo dei crediti in bonis alla data di bilancio è pari
a 920,1 milioni di euro. gli stessi risultano svalutati forfet-
tariamente per un valore al 31.12.2011 pari a 2,2 milioni
di euro, che determina una iscrizione netta in bilancio di
circa 917,9 milioni di euro (circa il 89,8% delle voci 30 e
70 dell’attivo stato patrimoniale).
il valore lordo dei crediti deteriorati (sofferenze, incagli,
ristrutturati, crediti scaduti e sconfinati) ammonta, alla
data di bilancio, a 120,7 milioni di euro. nel dettaglio, le
sofferenze ammontano a 27,8 milioni di euro (28,4 milioni
al 31.12.2010), gli incagli a 84,8 milioni di euro (65 milio-
ni di euro al 31.12.2010) e i crediti ristrutturati, scaduti
e sconfinati a 8,1 milioni di euro (3,7 milioni di euro al
31.12.2010). sulla base dell’analisi della rischiosità analitica
(specifica) e di portafoglio, effettuata a fine 2011, emergono
rettifiche di valore progressive pari a 10.250.791,12 euro
per le sofferenze, 6.216.030,87 euro per le partite incagliate
e 2.557,51 euro per le esposizioni ristrutturate, scadute e
sconfinate. A valori netti, le sofferenze vengono evidenziate
in bilancio per 17,6 milioni di euro, gli incagli per 78,6 milioni
di euro e i crediti ristrutturati assieme alle partite scadute
e sconfinate per 8,1 milioni di euro; il totale dei crediti
deteriorati netti rappresenta il 10,20% delle voci 30 e 70
dell’attivo dello stato patrimoniale. complessivamente, il
valore lordo dei crediti a clientela risulta ammontare a euro
1.040.871.157,34; per effetto delle svalutazioni specifiche
(euro 16.469.379,50) e di portafoglio (euro 2.225.022,55)
si riduce a euro 1.022.176.755,29.
Queste rettifiche progressive, movimentate annualmente
attraverso il conto economico, rappresentano l’entità
1.050
1.040
1.030
1.020
1.010
1.000
99020112010200920082007
1.001,6 1.030,7 1.026,2 1.012,4 1.022,1
imPiegHi veRso la ClienTela
(valori espressi in milioni di euro)
27bilancio 2011
delle perdite cumulativamente stimate e già contabilizzate
(patrimonializzate) secondo criteri deterministici e, in de-
finitiva, “prudenziali”. Il rapporto delle sofferenze lorde sul
patrimonio è pari al 23,62%, quello delle sofferenze nette al
14,92%, mentre il totale delle rettifiche di valore progres-
sive (specifiche e di portafoglio) rapportato sul patrimonio
esprime un valore del 15,87% (11,17% al 31.12.2010).
Il rapporto impieghi clientela/depositi clientela, a fine eser-
cizio è pari al 84,77% (81,48% a fine esercizio precedente).
il rapporto sul totale attivo fruttifero (1.437.296.144,12
euro) si attesta al 71,12% (73,70% a fine esercizio pre-
cedente in rapporto ad un totale attivo fruttifero pari a
1.373.680.142,57 euro).
Un cenno sulle attività finanziarie valutate al fair value, voce
30 dell’attivo stato patrimoniale, che determinano, assieme
alla voce 70 dell’attivo stato patrimoniale, l’ammontare degli
impieghi a clientela.
Sono classificate nella presente voce quelle attività che
sono designate al fair value con i risultati valutativi iscrit-
ti nel conto economico sulla base della fair value option
prevista dal principio ias 39. in particolare, la fair value
option è utilizzata allorquando consenta di eliminare o di
ridurre significativamente lo sbilancio contabile derivante
dalla contabilizzazione non coerente di strumenti finanziari
correlati tra loro (natural hedge). l’iscrizione iniziale delle
attività finanziarie rappresentate da finanziamenti avviene
alla data di erogazione. Nello specifico, tale voce accoglie 5
finanziamenti alla clientela erogati ante 1.1.2007 coperti con
strumenti derivati per il rischio tasso. A fine 2011, il saldo
è pari a 2,0 milioni di euro contro i 2,3 milioni di euro di
fine 2010. La diminuzione è prevalentemente determinata
dai rimborsi in conto capitale effettuati dalla clientela nel
corso dell’esercizio 2011.
le aTTiviTà FinanziaRie
Vengono complessivamente classificate in tale voce la liqui-
dità bancaria (voce 60 dell’attivo stato patrimoniale “crediti
verso banche”) e del portafoglio titoli di proprietà (voce 40
dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie disponibili
per la vendita”, voce 50 dell’attivo stato patrimoniale “at-
tività finanziarie detenute sino alla scadenza” e parte della
voce 20 dell’attivo stato patrimoniale “Attività finanziarie
detenute per la negoziazione” o.i.c.r. e titoli di capitale).
ammontano a € 415.119.388,83 con un aumento del
14,91% pari a circa 53,9 milioni di euro. nel dettaglio au-
menta il saldo dei crediti verso banche che passa da 44,3
milioni di euro del 2010 a 123,5 milioni di euro del 2011
con una variazione assoluta di circa 79,1 milioni di euro. il
rapporto sul totale dell’attivo fruttifero sale all’8,59% dal
3,23% di fine 2010.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita (voce 40
attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che si
intende mantenere per un periodo di tempo indefinito
e che possono essere vendute per esigenze di liquidità,
variazioni nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei
prezzi di mercato. sono costituite da titoli di debito, da
o.i.c.r. e da investimenti partecipativi in organismi del
movimento cooperativo. ammontano complessivamente
a 255,7 milioni di euro (280,8 milioni di euro nel 2010) e
decrementano del 8,95% per circa 25,1 milioni di euro. il
rapporto sul totale dell’attivo fruttifero a fine 2011 è del
17,79% contro il 20,44% del 2010.
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza (voce
50 attivo stato patrimoniale) sono attività finanziarie che
si intendono detenere sino a scadenza previa delibera del
consiglio di amministrazione. sono costituite da titoli di
debito e precisamente da titoli dello stato italiano a tasso
fisso acquistati e destinati a tale categoria per la prima volta
nel 2009, incrementati poi nel 2010 conformemente alla
delibera consigliare del 31 marzo 2010. ammontano, al
31.12.2011, complessivamente a 36,0 milioni di euro con
un rapporto sul totale attivo fruttifero del 2,50%.
Confluisce nelle attività finanziarie fruttifere anche la parte
della voce 20 dell’attivo stato patrimoniale denominata
“Attività finanziarie detenute per la negoziazione” che si
riferisce al portafoglio titoli denominato Held for Trading, che
nel corso del 2011 è stato interamente venduto.
complessivamente il saldo delle voci 40, 50 e parte 20
attivo stato patrimoniale rappresenta il totale delle attività
finanziarie detenute dalla Cassa e ammonta a 291,6 milioni
di euro (20,29% su totale attivo fruttifero) contro i 316,9
milioni di euro di fine 2010 (23,07% su totale attivo frut-
tifero) con una diminuzione del 7,97% pari a circa -25,3
milioni di euro.
residualmente rientra nella voce 20 dell’attivo stato pa-
trimoniale il valore dei contratti derivati connessi con la
fair value option funzionalmente collegati con attività (finan-
ziamenti) e passività (obbligazioni emesse) valutate al fair
value, che presentano alla data di riferimento del bilancio
un fair value positivo circa 5,9 milioni di euro, contro circa
28 relazione del consiglio di amministrazione
2,7 milioni di euro del 2010. nel caso di fair value negativo
i valori vengono evidenziati alla voce 40 del passivo stato
patrimoniale (139 mila euro a fine 2011 contro i 689 mila
euro a fine 2010).
il ConTo eConomiCo
il conto economico è redatto secondo i principi contabili
internazionali IAS/IFRS1.
la dinamica reddituale quale appare nel conto economico
del bilancio, si può riassumere nei seguenti dati principali.
gesTione del denaRo
gli interessi attivi ammontano a € 42.862.400,92 se-
gnando, rispetto al 2010, un aumento di circa 3,7 milioni
di euro, pari al 9,41%.
gli interessi passivi ammontano a € -13.989.470,01
con un aumento, rispetto al 2010, di circa 3,0 milioni di
euro pari al 27,10%.
il margine di interesse risulta essere pertanto di
€ 28.872.930,91che, con un aumento di circa 0,7 milioni
di euro rispetto al 2010, registra una variazione percentuale
positiva del 2,50%.
il risultato positivo deriva dal migliorato spread a livello
banca (differenza tra tassi attivi e passivi) che, nel 2010,
era dell’1,95% rispetto all’1,98% medio del 2011 (+0,03
punti percentuali).
gesTione dei seRvizi
le commissioni attive ammontano a € 9.516.397,86 e
riconfermano a grandi linee il risultato dell’anno precedente
segnando un lieve aumento di circa 0,1 milioni di euro, pari
ad un incremento percentuale dell’ 1,13%. analizzando in
dettaglio la voce si evidenziano gli aumenti delle commis-
sioni sul rilascio di garanzie (+39 mila euro), sulla gestione
dei conti correnti (+162 mila euro) e sull’operatività di
anticipazioni di portafoglio (+85 mila euro); sul versante
delle variazioni in diminuzione si segnalano quelle inerenti
il collocamento, gestione e amministrazione di titoli (-113
mila euro) e quelle relative alle carte elettroniche (-72
mila euro).
le commissioni passive ammontano a € -897.624,65 e
risultano in diminuzione rispetto a quelle dell’anno prece-
dente ( -84 mila euro), segnando una variazione percentuale
pari a -8,52%. nell’analisi di tale aggregato si evidenziano
le principali variazioni relative alle commissioni su carte
elettroniche (-31 mila euro), alle commissioni sul servizio
di incassi e pagamenti (-24 mila euro) e a quelle legate
all’operatività in titoli (-20 mila euro).
le commissioni nette risultano perciò pari a
€ 8.618.773,21 con un leggero aumento, rispetto al 2010,
del 2,25% pari a circa 190 mila euro.
il risultato netto delle attività/passività finanziarie
ammonta a € 311.030,69 con una diminuzione di circa
-109 mila euro (-25,98% rispetto al 2010). rientrano in
tale voce i dividendi da partecipazioni, il risultato netto
dell’attività dei titoli classificati di “negoziazione”, il risul-
tato netto dell’attività di copertura, gli utili da possesso
di attività finanziarie disponibili per la vendita, gli utili da
compravendita di altre passività finanziarie e il risultato
netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value. analizzando l’aggregato nel dettaglio, si rileva che:
• i dividendi da partecipazioni passano da 281 mila euro di
dicembre 2010 a 287 mila euro di dicembre 2011 con
un aumento del 2,08%, pari a circa 6 mila euro;
• il risultato netto dell’attività di negoziazione si attesta
a fine 2011 a 378 mila euro contro i 33 mila euro di
fine 2010 con una variazione assoluta di 345 mila euro.
in tale voce rientrano le differenze di cambio originate
dal possesso e dalla movimentazione di attività/passività
finanziarie in valuta pari a circa 52 mila euro a fine 2011;
gli utili e le perdite conseguiti attraverso la movimenta-
zione di strumenti finanziari detenuti per la negoziazione,
(o.i.c.r. e titoli di capitale) pari a circa -31 mila euro e gli
effetti valutativi di fine esercizio degli strumenti finanziari
classificati di “negoziazione” come differenza tra i valori
di bilancio e i valori di mercato pari a circa 337 mila euro.
residualmente la voce del risultato netto dell’attività di
negoziazione contiene un importo positivo di circa 20
mila euro quale valore intrinseco degli impegni per titoli
da ricevere e da consegnare per operazioni da regolare;
• il possesso delle attività finanziarie disponibili per la ven-
dita e gli utili derivanti dall’acquisto e cessione di passività
finanziarie, ha generato un risultato negativo per -93 mila
euro contro il valore positivo dell’anno precedente pari
a 774 mila euro con una variazione negativa di -866 mila
29bilancio 2011
pari a -111,98%. l’andamento sfavorevole di tale com-
ponente risente della crisi dei mercati finanziari che si è
manifestata a partire dal secondo semestre del 2011.
• la gestione finanziaria recepisce infine il risultato netto
delle attività/passività finanziarie valutate al “fair value”,
voce 110 di conto economico. Il valore finale di questa
voce presenta un saldo negativo di 259 mila euro rispetto
ai -651 mila euro di fine 2010, ed è determinato dallo
sfavorevole riallineamento dei valori di fine anno a quelli
di mercato delle obbligazioni valutate al fair value e dei
corrispondenti contratti derivati stipulati per il rischio di
tasso di interesse.
i l margine di intermediazione si attesta a
€ 37.802.734,81 con un leggero miglioramento rispetto
al 2010 del 2,12% pari a circa 784 mila euro. al 31.12.2011
l’incidenza della gestione denaro (margine di interesse)
sul margine di intermediazione è pari al 76,38% (76,10% a
fine 2010), l’incidenza della gestione servizi (commissioni
nette) è pari al 22,80% (22,77% a fine 2010) e quella del
risultato netto delle attività/passività finanziarie è pari al
0,82% (1,14% a fine 2010).
ReTTiFiCHe/RiPRese di valoRe neTTe
ammontano a € -4.691.933,65 in aumento rispetto al
2010 dove il risultato rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento crediti e altre attività/operazioni finan-
ziarie era negativo per circa 3,6 milioni di euro. in detta
voce figurano prevalentemente i saldi delle rettifiche e
delle riprese di valore connesse con il deterioramento dei
crediti verso clientela. riguardano sia i crediti in bonis, sia
quelli deteriorati tra cui rientrano le sofferenze, gli incagli,
le posizioni ristrutturate e le esposizioni scadute e sconfi-
nate. Le rettifiche da effettuare sono sia di natura analitica
(specifica) che forfettaria (di portafoglio). L’analisi della
rischiosità del portafoglio crediti verso clientela effettuata
nel 2011, ha fatto emergere svalutazioni analitiche tra i
crediti classificati come sofferenze e su alcune posizioni
classificate ad incaglio. I crediti in bonis sono stati sottoposti
a svalutazione forfettaria. i restanti crediti, posizioni non
performing (incagli/ristrutturati/scaduti/sconfinati), che non
hanno evidenziato oggettive perdite di valore, sono stati
sottoposti ad una svalutazione analitica determinata in base
alla stima dei flussi nominali futuri corretti per le perdite
attese utilizzando i parametri di “probabilità di insolvenza”
e di “perdita in caso di insolvenza”. Sono emerse rettifi-
che analitiche (specifiche) per circa -7,9 milioni di euro
(-6,0 milioni di euro a fine 2010) che incorporano anche
le rettifiche derivanti dall’effetto attualizzazione introdotto
dagli ias, per scontare alla data di bilancio la componente
interessi relativa alla tempistica delle previsioni di rientro
delle posizioni non performing e che, a fine 2011, ammon-
tano a circa 2 milioni di euro rispetto a circa 1,4 milioni di
euro del 2010. il processo valutativo analitico dei crediti
ha comportato anche delle riprese di valore che comples-
sivamente si quantificano a fine 2011 a circa 2,9 milioni di
euro rispetto ai 2,8 milioni di euro di fine 2010. Anche in
questa componente vengono rilevate le riprese di valore
derivanti dall’effetto attualizzazione precedentemente citato
e che nel 2011 ammonta a 1,5 milioni di euro rispetto a 1,3
milioni di euro del 2010. Alle rettifiche e riprese analitiche
vanno ad aggiungersi anche le rettifiche e riprese di valore
forfettarie (di portafoglio) con un valore di fine 2011 rispet-
tivamente di -1,2 milioni di euro e 555 mila euro; il saldo
delle rettifiche di portafoglio presenta perciò una rettifica
finale di -690 mila euro rispetto ad una rettifica di valore
di fine 2010 pari a circa -458 mila euro.
CosTi oPeRaTivi
Nella presente voce figurano le spese per il personale
dipendente, le altre spese amministrative e le imposte in-
dirette, gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri,
le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
immateriali oltre agli altri oneri e proventi di gestione.
complessivamente si attestano a € -26.078.633,82 con
una diminuzione, rispetto al 2010, pari al -2,11% corri-
spondenti ad una variazione assoluta di -563 mila euro
circa. l’incidenza sul margine d’intermediazione si attesta
al 68,99%, in diminuzione sul dato rilevato al 31.12.2010
che presentava un rapporto pari al 71,97%.
nel dettaglio, le spese del personale rilevate alla voce 150a)
comprendono, oltre alle voci di specie, i compensi degli
amministratori e sindaci, gli oneri sostenuti per i contratti
di lavoro atipici e gli effetti attuariali “IAS/19” del tFr e del
premio di anzianità/fedeltà; diminuiscono del -2,19% per
circa -357 mila euro, passando dai 16,3 milioni di euro di
dicembre 2010 ai 15,9 milioni di euro di dicembre 2011.
rispetto a questa voce vi è da precisare che nel 2011,
sulla base di chiarimenti emanati recentemente da banca
d’Italia, si è provveduto a riclassificare alcune spese che
30 relazione del consiglio di amministrazione
nel 2010 erano classificate nella voce 150b) altre spese
amministrative, ma che per la loro esiguità (50 mila euro)
non incidono significativamente nel confronto dei valori
dei due anni. analizzando la composizione dell’aggregato
“spese del personale” si evidenzia che le principali variazioni
positive riguardano la voce dell’adeguamento del tFr ai
fini IAS che registra una ripresa di valore di 25 mila euro
circa contro un accantonamento effettuato nel 2010 di
-202 mila euro e della cessazione di alcuni contratti atipici
che ha comportato un risparmio di circa 127 mila euro. il
rapporto sul margine di intermediazione si attesta al 42,20%
rispetto al 44,06% del 2010.
anche le altre spese amministrative appostate alla voce 150b)
registrano un leggero miglioramento. Il saldo di fine 2011
risulta infatti di 11,6 milioni di euro rispetto a 11,7 milioni
di euro del 2010, con una variazione di -133 mila euro pari
a -1,14%. procedendo ad un’analisi dettagliata delle princi-
pali componenti, si evidenziano le seguenti considerazioni:
- le imposte indirette registrano un aumento per circa
269 mila euro, ma è una componente che viene quasi
completamente recuperata dalla clientela e che trova
riscontro nella voce 190 altri oneri/proventi di gestione
del conto economico;
- le prestazioni professionali aumentano per circa 180 mila
euro; la variazione deriva principalmente dalle parcelle
relative al contenzioso e al recupero crediti.
- il capitolo di spesa del trattamento dei valori registra
una variazione negativa per circa -88 mila euro dovuta
all’esternalizzazione della lavorazione del contante ma ha
consentito di riqualificare le risorse precedentemente
adibite a tale servizio;
- i costi derivanti dagli affitti di immobili registrano una
diminuzione per circa 126 mila euro imputabili alla ac-
quisizione in proprietà della filiale di Gardolo;
- gli oneri sostenuti per i contratti assicurativi a clientela
evidenziano un calo di 102 mila euro, attribuibili alla
ricontrattazione delle polizze;
- le spese relative alle utenze segnano un risparmio com-
plessivo di circa 95 mila euro, di cui 33 mila euro circa
per acqua, energia elettrica e riscaldamento, e per altri 62
mila euro circa per spese telefoniche e apparati cellulari;
- la componente “elaborazione dati” registra un importante
risparmio per circa 178 mila euro attribuibile alla ricon-
trattazione degli accordi relativi al servizio di trasmissione
dati per 87 mila euro e a quella della elaborazione degli
estratti conto/scalari per circa 91 mila euro.
il totale delle altre spese amministrative esprime un rap-
porto sul margine di intermediazione pari al 30,57% contro
un 31,57% di fine 2010.
alla voce 160 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri” troviamo il saldo di -159 mila euro relativo all’impor-
to che la cassa rurale ha accantonato quale onere certo
cui sarà chiamata a far fronte negli anni futuri a titolo di
interventi a favore del Fondo garanzia dei depositanti del
credito cooperativo.
In aumento le rettifiche di valore nette su attività materiali
- voce 170 di conto economico – che accoglie gli ammorta-
menti su immobili, mobili, impianti e altre apparecchiature.
A fine 2011 registrano una variazione di +4,48% pari a circa
44 mila euro: da 992 mila euro di fine 2010 a 1.037 mila
euro di fine 2011. Le rettifiche di valore nette su attività
immateriali -voce 180 di conto economico-(software e
subconcessione posti auto di durata cinquantennale) de-
crementano di circa 15 mila euro con una variazione di
-51,62% passando dai 29 mila euro di fine 2010 ai 14 mila
euro di fine 2011. Per entrambe le voci di rettifica non si
segnalano eventi particolari che hanno determinato tali
variazioni se non il fisiologico avvicendarsi di vecchi cespiti
che hanno raggiunto la fine della loro vita strumentale e che
escono dal processo di ammortamento rispetto all’ingresso
di nuovi beni acquistati nell’esercizio.
La voce altri oneri/proventi di gestione -voce 190 di conto
economico- presenta a fine 2011 un saldo positivo di circa
2,6 milioni di euro contro un saldo positivo di circa 2,5
milioni di euro dell’esercizio precedente con una variazione
positiva di 110 mila euro pari a un 4,35%.
Ricordiamo che la voce 190 -altri oneri/proventi di ge-
stione- accoglie il valore del recupero di imposte e tasse
indirette nei confronti della clientela che passano da un
valore del 2010 di circa 2,3 milioni di euro a 2,6 milioni
di fine 2011 con una variazione positiva di 287 mila euro
che, come ricordato in precedenza, compensa il maggior
onere rilevato nelle altre spese amministrative; per quanto
riguarda gli altri componenti si segnala la variazione positiva
dell’onere sostenuto a fronte degli interventi in favore del
Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo
(+45 mila euro), mentre per quanto riguarda le variazioni
negative, si evidenziano quelle degli ammortamenti per
lavori di ristrutturazione di immobili non di proprietà (-74
mila euro), degli addebiti a carico di terzi su depositi e c/c
31bilancio 2011
riguardanti in genere il recupero di spese postali e similari
(-98 mila euro), del rimborso di spese legali per recupero
crediti (-41 mila euro), dei recuperi da clientela dei servizi
assicurativi (-37 mila euro). Infine si segnala che le voci
straordinarie riepilogate nella presente voce di conto eco-
nomico e relative alle sopravvenienze e insussistenze per un
totale di 67 mila euro di fine 2011, comprendono una nota
di accredito per errata fatturazione dell’anno precedente (13
mila euro), versamenti su posizioni a sofferenze estinte negli
anni precedenti (25 mila euro), e una sopravvenienza di 28
mila euro risultante dal maggior accantonamento effettuato
nel 2009, relativo ad un contenzioso con l’amministrazione
finanziaria risolto nel corso del 2011 con un onere inferiore
a carico della cassa rispetto alle richieste originarie.
oneRi e PRovenTi sTRaoRdinaRi
ammontano a € 9.262,46 e sono costituiti esclusivamen-
te dal saldo della voce degli utili e perdite da cessione di
investimenti (voce 240 di conto economico). rispetto al
2010 (-5 mila euro), la voce accoglie principalmente l’utile
derivante dalla vendita per sostituzione di vetture aziendali
obsolete a valori di realizzo superiori ai relativi valori di
bilancio residui.
uTile dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe
al loRdo delle imPosTe
ammonta a € 7.041.429,80 con un aumento rispetto
ai 6,8 milioni del 2010 del 3,76%, pari ad una variazione
positiva di circa 255 mila euro.
imPosTe sul ReddiTo dell’eseRCizio
dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe
ammontano a € -1.971.436,96 con un aumento di 516
mila euro rispetto a 1,4 milioni di euro circa del 2010, pari
ad una variazione percentuale del 35,49%.
nel dettaglio l’imposta Ires di competenza del 2011 è pari a
792 mila euro rispetto ai 728 mila euro del 2010. l’aliquota
Ires per il 2011 è rimasta invariata rispetto all’anno prece-
dente nella misura del 27,50%. l’imponibile Ires corrente
è risultato pari a 4,3 milioni di euro rispetto ai 3,2 milioni
di euro del 2010 con una imposta calcolata di 1.172 mila
euro, rettificata delle variazioni per imposte anticipate/
differite per -380 mila euro. l’imposta Irap di competenza
del 2011 è pari a 1.179 mila euro (727 mila euro nel 2010).
l’aliquota è stata aumentata al 4,65% rispetto al 2,98% del
2010, determinando un’imposta Irap corrente di 1.144 mila
euro calcolati su un imponibile di circa 24,6 milioni di euro.
L’imposta è stata quindi rettificata delle variazioni positive
e negative derivanti dalla fiscalità differita per 35 mila euro.
uTile dell’oPeRaTiviTà CoRRenTe
al neTTo delle imPosTe
ammonta a € 5.069.992,84 con una diminuzione di circa
261 mila euro (-4,90%) rispetto al risultato netto del 2010
(€ 5.331.117,45).
32 relazione del consiglio di amministrazione
il riSTOrnO ai SOci
come già richiamato nella parte iniziale di questa relazio-
ne, con l’introduzione del ristorno, approvato nel corso
dell’assemblea del 17 maggio 2008, i soci potranno bene-
ficiare per la quarta volta della restituzione di una parte
dell’utile d’esercizio.
caratteristica peculiare del ristorno è che lo stesso viene
commisurato all’apporto dato dal socio all’attività mutua-
listica e quindi ai rapporti instaurati dal socio con la cassa,
concretizzandosi in un rimborso di:
- minori interessi attivi in caso di operazioni di impiego;
- maggiori interessi passivi in caso di operazioni di raccolta;
- minori corrispettivi per servizi in caso di commissioni
attive.
l’oggetto e il parametro di commisurazione del ristorno
è costituito da quella parte di margine d’intermediazione
derivante dai soli rapporti creditizi (attivi o passivi) o di
servizio intercorsi con i soci, ad esclusione di quella parte
del margine d’intermediazione derivante dall’attività svolta
con i terzi “non soci”, nonché della parte dello stesso rife-
ribile all’investimento delle riserve indivisibili.
in particolare, il margine d’intermediazione si compone di
due voci principali:
- il margine d’interesse che rappresenta la contribuzione
dell’intermediazione dell’attività di impiego e raccolta;
- il margine da servizi che deriva dalle componenti positive e
negative relative ai servizi forniti dalla cassa alla clientela.
la quota del margine di intermediazione riferibile ai rapporti
intrattenuti esclusivamente con i soci rappresenta la misura
del vantaggio mutualistico da ristornare e cioè l’oggetto e
il parametro del ristorno.
per rendere omogenee e comparabili le posizioni dei soci
depositanti con quelle dei soci richiedenti credito, si è te-
nuto conto di rettificare il margine d’intermediazione lordo
mediante l’applicazione di un tasso interno di trasferimento
(T.I.T.), individuando il tasso Euribor 3 mesi “flat” come
parametro che offre trasparenza e visibilità.
per la determinazione del ristorno anno 2011, il consiglio
di amministrazione, nel rispetto dell’apposito regolamento
approvato dall’assemblea ordinaria dei soci del 17.05.2008,
ha confermato i seguenti parametri:
- beneficiari (art.3): tutti i soci che risultano iscritti nel
libro soci alla data del 31.12.2011 e che lo siano ancora
alla data dell’assemblea che delibera il ristorno. per quanto
concerne le cointestazioni fra soci e non soci, il ristorno
è attribuibile interamente al socio a condizione che i con-
titolari rientrino tra le persone individuate dall’art. 433
del Codice Civile, ovvero il coniuge, i figli, i genitori o,
in mancanza, gli ascendenti prossimi, i generi e le nuore,
il suocero e la suocera, i fratelli ;
- contratti da ristornare (art.5): contratti di deposito
(conti correnti, libretti di deposito a risparmio nomina-
tivi, certificati di deposito nominativi, depositi e conti in
valuta estera nominativi, prestiti obbligazionari), contratti
di impiego (apertura di credito in conto corrente, mutui,
altri finanziamenti, crediti di firma, portafoglio) e contratti
di servizi (titoli di terzi a deposito in custodia ed ammini-
strazione, fondi comuni/sicav, gestioni patrimoniali, pronti
contro termine);
- tasso interno di trasferimento (T.i.T.): viene utilizzato
l’Euribor 3 mesi “flat”; ciò consente di far beneficiare del
ristorno anche coloro che hanno in prevalenza rapporti
passivi (finanziamenti) con la Banca;
- modalità di erogazione del ristorno: fino ad un mas-
simo del 50% “in denaro” e per il resto ad “incremento
delle quote sociali”;
- liquidazione del ristorno (art.6): il ristorno non può
essere riconosciuto per un importo inferiore al corrente
valore nominale della quota sociale (10,32 euro) e per
un ammontare superiore di 20 volte il valore nominale
stesso (206,40 euro). il ristorno di importo inferiore al
valore della quota sociale viene accantonato a nome del
beneficiario fintanto che non raggiunga, per effetto di
ulteriori ristorni, il valore minimo per consentire l’assegna-
zione di un’azione. al contrario, l’ammontare eccedente
l’importo massimo (206,40 euro) viene accantonato ai
fini di beneficenza e mutualità;
- utile ristornabile per l’esercizio 2011 proposto dal con-
siglio di amministrazione: 500 mila euro.
33bilancio 2011
PrOSPeTTO eSPlicaTiVO Per la deTerminaZiOne del riSTOrnO annO 2011
(valori all’unità di €)
Utile netto anno 2011 5.069.993 a
alla riserva legale (70% degli utili netti sulla base delle norme civilistiche) - 3.548.995 b = 70% di a
alla riserva legale (accantonamento eccedente la quota minima del 70%) - 383.898ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (3% degli utili netti annuali sulla base delle norme civilistiche)
- 152.100 c = 3% di a
Utile residuale dopo gli accantonamenti 1.368.898 d = a-b-c
Utile massimo ristornabile pari al 50% dell’utile residuale 684.449 e = d x 50%
Margine di contribuzione riferito ai soci (procedura calcolo ristorno) 13.414.676 F
Margine di contribuzione riferito alla clientela (procedura calcolo ristorno) 31.452.000 F1
Margine di intermediazione lordo della banca (sommatoria voci 10-20-40-50-70-80-90-100-110 del conto economico)
37.802.734
Quota % di margine di contribuzione soci su totale 42,65% H = F / F1
Quota massima ristornabile 684.449,00 e
Quota di ristorno proposta dal consiglio di amministrazione 500.000,00 r
riparto del ristorno come da art. 6 e art. 7 del regolamento 500.000,00 r- Da Fondo ristorno anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -azioni- 53.798,26 r1
- Da Somme a disposizione anni precedenti (importo residuo al 31/12/2011) -contanti-
31.137,66 r2
- a capitale sociale per l’attribuzione di n. 18.864 azioni v.n. 10,32 cadauna - 194.676,48 r3
- a Fondo ristorno anni precedenti -resto su azioni- - 57.630,43 r4
- importo ristorno liquidato in contanti * - 198.385,11 r5
- a somme a disposizione anni precedenti -resto su contanti- 0,00 r6
- A beneficenza e mutualità ai sensi dell’art. 7 del regolamento sul ristorno - 103.106,24 r7
* l’importo comprende sia la quota contanti che verrà liquidata ai soci che raggiungeranno l’importo minimo liquidabile di 10,32 euro sia la quota contanti che verrà accantonata ai Soci in apposito Fondo fino a che non venga raggiunto, per effetto degli accantonamenti successivi, l’importo minimo liquidabile pari a 10,32 euro.
34 relazione del consiglio di amministrazione
il PrOGeTTO di deSTinaZiOne deGli uTili
l’utile dell’esercizio 2011 ammonta a € 5.069.992,84.
si propone di procedere alla sua destinazione nel seguente modo:
1. alle riserve indivisibili di cui all’art. 12 della l. 16.12.1977, n. 904, per le quali si conferma
l’esclusione della possibilità di distribuzione tra i soci sotto qualsiasi forma, sia durante
la vita della società che all’atto del suo scioglimento, e specificamente:
alla riserva legale di cui al comma 1 art. 37 d.lgs 1.9.1993 n. 385, dalle novità recate
dalla legge Finanziaria per il 2005, l. 30 dicembre 2004, n. 311 commi da 460 a 466 la
somma di € 733.898,06 tassati e la somma di € 3.198.994,99 esenti tenendo conto,
per detta quota, delle conferme contenute nella circolare dell’agenzia delle entrate n.
35/E del 9.4.2008 con le quali la integrale deduzione del ristorno, cfr 500.000,00 euro,
deve avvenire a scapito della quota detassata di utile destinato a riserva che potrà quindi
scendere sotto la percentuale del 70% (€ 5.069.992,84 - € 500.000,00 = € 4.569.992,84
x 70/100 = € 3.198.994,99 pari al 63,10% dell’utile netto annuale).
€ 3.932.893,05
2. ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione:
(pari al 3% degli utili annuali ai sensi del comma 4, art.11, L. 21.01.1992 n. 59 modificato
dall’articolo 1, comma 468 della legge 30.12.2004 n. 311 e senza considerare le somme
destinate ai ristorni ai soci e quindi detraendo, dalla base di calcolo di € 5.069.992,84,
la quota di € 500.000,00 come da conferma Circolare Agenzia delle Entrate n. 35/E del
9.4.2008).
€ 137.099,79
3. Ai fini di beneficenza o mutualità: € 500.000,004. a ristorno ai soci secondo le previsioni statutarie: € 500.000,00
con l’approvazione del riparto degli utili così come pro-
posto, il patrimonio della cassa passerà ad euro
121.754.886,64, importo che coincide esattamente
con i mezzi propri e che comprendono: il capitale so-
ciale, euro 657.621,36, la riserva di sovraprezzo azio-
ni, euro 1.368.234,21, le riserve di valutazione, euro
-15.630.279,07 (di cui euro -17.789.270,38 inerenti riserve
negative, al netto della fiscalità, determinate a fine 2011 sulle
attività disponibili per la vendita, euro 1.036.484,17 inerenti
le riserve di rivalutazione monetaria, euro 1.122.507,14
inerenti riserve di valutazione calcolate in sede di “first
time adoption” sull’immobile ex sede cassa rurale so-
pramonte), euro 131.426.417,09 le restanti riserve (di
cui euro 130.771.416,19 riserva legale, euro 327.485,43
altre riserve - legge Amato ed ex DLgs 124/93 - ed euro
327.515,47 quali riserve rivenienti da “first time adoption”
e di adeguamento utili contabilizzate nell’anno 2005 in
sede di prima transizione ias) e dall’accantonamento della
quota di utili 2011 per euro 3.932.893,05 che, se così
deliberata dall’assemblea dei soci, andrà ad incrementare
la riserva legale passando da euro 130.771.416,19 ad euro
134.704.309,24.
35bilancio 2011
i Primi faTTi di rilieVO del 2012
diversi sono i fatti che hanno caratterizzato l’attività della
nostra cassa nei primi mesi del 2012. tra i principali, se-
gnaliamo i seguenti:
• per quanto riguarda il progetto “Sede Centrale”, ovvero
la ricerca di una soluzione funzionale e adatta a consen-
tire il ricongiungimento, in un’unica struttura, di tutte
le aree organizzative della cassa attualmente dislocate
su diverse unità periferiche, nel mese di gennaio 2012,
la società piedicastello spa, nell’ambito dell’operazione
ex italcementi, ci ha richiesto di manifestare il nostro
interesse per l’eventuale acquisto dell’edificio - sito in
Via belenzani e adiacente alla nostra sede - attualmente
occupato dal rettorato Universitario. considerando la
valenza strategica del progetto “sede centrale”, il consi-
glio di amministrazione sta valutando approfonditamente
l’opportunità dell’operazione proposta;
• la Legge 22 dicembre 2011, n. 214, recante ‘’Disposizioni
urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei
conti pubblici’’- già decreto legge 6 dicembre 2011, n.
201 - (di seguito legge 214/2011), in relazione alle misure
di rafforzamento del sistema finanziario nazionale ed in-
ternazionale, ha introdotto un’importante previsione al
fine di ripristinare e sostenere il finanziamento a medio-
lungo termine delle banche italiane nel contesto della crisi
finanziaria. In particolare, l’articolo 8 della citata legge
214/2011, “Misure per la stabilità del sistema creditizio”, ha
previsto la possibilità per lo stato di concedere la propria
garanzia sulle passività delle banche italiane, con scadenza
da tre mesi e fino a cinque anni, emesse successivamente
alla data di entrata in vigore del provvedimento. stanti le
perduranti condizioni di tensione del mercato finanziario,
in ottica di tutela prospettica della situazione finanziaria e
patrimoniale e tenuto conto delle condizioni economiche
inerenti, al fine di supportare il piano di funding dell’anno
corrente si è ritenuto opportuno prudenzialmente dare
corso all’emissione di una passività bancaria per l’impor-
to di 25 milioni di euro corredata dalle caratteristiche
richieste per beneficiare della garanzia sopra menzionata
e destinata ad essere utilizzata per l’accesso al finanzia-
mento presso la bce. la garanzia è stata rilasciata con
decreto del Ministro dell’economia e delle Finanze il 16
febbraio 2012 ed utilizzata nell’operazione avente durata
pari a 36 mesi (cd. ltro) dello scorso 29 febbraio, cui
la banca ha partecipato. tale operazione, insieme alle
altre operazioni di rifinanziamento effettuate, contribuirà
anch’essa al perseguimento della nostra azione di sostegno
all’economia locale e al mantenimento di adeguati equilibri
nell’articolazione delle scadenze dell’attivo e del passivo
bancario a massima tutela della nostra liquidità;
• a partire dal 21 febbraio, la nostra Cassa è stata sottoposta
ad accertamenti ispettivi ai sensi dell’art. 54 del d. lgs.
1.9.1993 n. 385. si è trattato della periodica ispezione
ordinaria dell’organo di Vigilanza, l’ultima delle quali si era
svolta nell’estate del 2006. Questo avvenimento, come
sempre, oltre ad essere un utile momento di verifica per
la nostra cassa rurale, ha costituito un’importante oc-
casione di confronto, di apprendimento e di crescita per
l’intera struttura, per i ruoli di vertice e per gli organismi
di governo;
• nell’ambito delle iniziative mirate a rafforzare il contatto
diretto con la nostra base sociale, si sono svolti nel mese
di marzo 14 incontri sul territorio, nelle diverse zone di
operatività della Cassa. Questi appuntamenti, che com-
plessivamente hanno visto la partecipazione di oltre un
migliaio di persone, sono per noi la migliore occasione
di “confronto democratico” con la base sociale, perché
mettono i soci nelle condizioni di esprimere il loro parere
e di “contare” effettivamente. le serate avevano tutte una
“scaletta” comune: uno sguardo sull’attualità del sistema
economico-finanziario, un approfondimento sui bilanci
d’esercizio e sociale, la presentazione delle modifiche
statutarie da approvare nell’assemblea straordinaria di
maggio, una breve presentazione dell’attività dell’asso-
ciazione giovani soci e della Fondazione cassa rurale
di trento e, a seguire, spazio agli interventi del pubblico
e alle successive risposte;
• nel corso del mese di marzo, il Consiglio di Amministra-
zione della cassa rurale, in applicazione delle disposizioni
di Vigilanza in materia di organizzazione e governo delle
banche ed in particolare degli indirizzi presenti nella lettera
del governatore della banca d’italia dell’11 gennaio 2012,
ha condotto un processo di autovalutazione sulla qualità
36 relazione del consiglio di amministrazione
del processo di governo e del conseguente esercizio del
proprio ruolo, considerandone le dimensioni di profes-
sionalità e composizione, nonché le regole di funziona-
mento. tale processo, i cui esiti sono stati trasmessi a
banca d’italia, ha rappresentato un’utile opportunità per
proseguire quel percorso di miglioramento nella qualità
della governance, già avviato dalla nostra cassa con una
serie di specifici indirizzi delineati nel Piano Strategi-
co 2011-2013, e per rafforzare gli effetti delle scelte di
auto-regolamentazione del Movimento, con particolare
riferimento ai contenuti innovativi in tema di governance
introdotti dallo statuto tipo di prossima adozione;
• l’art. 45, lett. c), D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (“Decreto
Semplificazioni”), abrogando la lettera g), comma 1 e il
comma 1-bis, art. 34, D.Lgs. n. 196/2003 (Codice della
privacy), ha eliminato per tutti i titolari l’obbligo di ste-
sura, entro il 31 marzo di ogni anno, del documento
programmatico della sicurezza (dps). la nostra cassa
rurale, in attesa della conversione in legge del decreto,
ha comunque ritenuto opportuno redigere - entro le sca-
denze prescritte - l’aggiornamento del documento anche
per l’anno 2012 e comunicarne l’avvenuto adempimento
in questa relazione.
37bilancio 2011
le PrOSPeTTiVe della GeSTiOne
l’esercizio 2012 si è aperto in uno scenario fortemente
modificato da due fattori principali: da un lato il perdurare
della crisi e delle relative conseguenze sul mondo finanziario
e reale, dall’altro gli interventi delle autorità presi in stato
di emergenza, che influenzano ed influenzeranno anche in
prospettiva le previsioni delle aziende di credito.
l’incidenza di questi fattori è ovviamente diversa a secon-
da delle situazioni di partenza, sia esogene che endogene.
sicuramente generalizzato sarà il peso dell’aumento delle
anomalie sui crediti concessi e le conseguenti previsioni
di perdita, in particolare relative al rischio di un crollo
delle quotazioni del mercato immobiliare. Diversificato,
a seconda del differente sfruttamento delle misure, sarà
invece il beneficio degli interventi succitati, in particolare
le operazioni di rifinanziamento operate dalla BCE.
in tale contesto la crescita di impieghi e depositi prevista
dovrà confrontarsi con la stasi della domanda di credito
e con la forte concorrenza fra aziende di credito dal lato
della provvista; la nostra cassa rurale, salvo variazioni
macroscopiche di scenario, potrà peraltro godere del van-
taggio di operare in una situazione di buona liquidità sia a
breve che prospettica. lo sviluppo dei ricavi sarà sostenuto
anche dalla redditività aggiuntiva data dal reinvestimento
dei finanziamenti BCE, e questo sovrareddito sarà messo
al servizio del sostegno della raccolta, prezzando prodotti
competitivi.
sul fronte dei costi prosegue la politica di contenimento,
anche se ci si dovrà confrontare con l’allungamento delle
prospettive di uscita per pensionamento di alcuni collabo-
ratori, a causa della riforma previdenziale, con conseguenti
minori risparmi nei prossimi cinque esercizi. come detto
poi la previsione di svalutazioni/accantonamenti a fronte di
crediti inesigibili è destinata ad aumentare in modo consi-
stente, ed il peso proseguirà sull’esercizio 2013.
Tutto ciò premesso il risultato di esercizio finale per l’anno
2012, contando le rispettive correzioni nei costi, nei ricavi,
e nel carico fiscale, dovrebbe nella sostanza rispettare
l’importo a suo tempo preventivato, confermando e pro-
babilmente migliorando il risultato del 2011, e permettendo
di contribuire a rafforzare quel profilo di dotazione di pa-
trimonio di primaria qualità, indispensabile per lo sviluppo
dimensionale della cassa.
in ciò ci confortano i risultati del primo trimestre 2012
dandoci dimostrazione che, con la fiducia dei nostri Soci
e clienti, è possibile esercitare concretamente il ruolo di
banca locale cooperativa al servizio della comunità.
alcuni dati indicativi: sono 64 i mutui casa concessi nel
primo trimestre (62 nel 2011 e 52 nel 2010), 180 i nuovi
conti correnti aperti nel primo trimestre al netto di quelli
chiusi (25 nel 2011 e 138 nel 2010), 322 fra polizze assicu-
rative e fondi pensione collocati nel primo trimestre (240
nel 2011), raccolta diretta che torna in crescita rispetto
a marzo 2011 ed una situazione di liquidità che vede un
rapporto fra impieghi clientela e depositi clientela dell’85%.
Sotto il profilo economico, i risultati del primo trimestre
dell’anno corrente sono incoraggianti e allineati alle pre-
visioni di crescita formulate ad inizio anno, nonostante la
strada da percorrere sia difficile e faticosa.
38 relazione del consiglio di amministrazione
cOncluSiOni
cari soci,
è ormai chiaro a tutti che, dopo oltre tre anni, la crisi non
è ancora conclusa.
e’ tempo di reagire, e la nostra cassa lo sta facendo, con-
sapevole, come detto nelle riflessioni iniziali, che una parte
di scelte e di decisioni dipende soltanto ed esclusivamente
da noi.
non dal mercato, non dal governo, non dai regolatori,
ma da noi stessi.
con questa consapevolezza, continueremo quindi a lavorare
con serietà, passione e lungimiranza.
applicheremo con convinzione lo spirito e la lettera del
nuovo statuto, impegnandoci nel fare crescere le nostre
competenze e qualificare ulteriormente gli stili di governo
e di gestione della nostra cassa, cercando nel contempo di
mantenere saldi i riferimenti sostanziali della cooperazione
mutualistica.
agli obiettivi ed ai progetti enunciati nel nuovo piano stra-
tegico, affiancheremo la ricerca di alleanze “forti” con i
mondi che da sempre rappresentiamo, quello delle famiglie
e dei giovani, degli artigiani e delle piccole imprese, dei
tanti imprenditori e professionisti che partecipano, con il
loro dinamismo, alla crescita dell’economia e del nostro
territorio.
Chiederemo infine al Sistema di guardare in modo più
convinto alla realizzazione di percorsi di sinergia a tutti i
livelli, con l’obiettivo di aiutarci ad incidere in modo più
sensibile sui costi operativi, sviluppare il sistema di offerta
per ampliare le fonti di ricavo e la capacità di fornire rispo-
ste ai nuovi bisogni di soci e clienti, accrescere - in poche
parole - i benefici del fare rete.
coniugare lo sviluppo e la solidarietà con il vincolo dell’ef-
ficienza. E’ questa la sfida decisiva che ci attende.
Una sfida che affronteremo insieme, consapevoli delle
responsabilità che ci derivano, ma forti di quel grande
patrimonio di valori che noi, e le generazioni che ci hanno
preceduto, abbiamo contribuito ad accumulare e rivalutare;
un “bene comune” che – anche ricordando il riconosci-
mento dell’onU che ha voluto proclamare il 2012 anno
internazionale delle cooperative – noi cooperatori abbiamo
il dovere di tutelare e di trasmettere ai giovani, insieme alla
nostra fiducia, al nostro ottimismo e al nostro coraggio.
concludendo la relazione, salutiamo i soci presenti oggi,
ma ringraziamo anche tutti quelli incontrati nei recenti 14
appuntamenti pre-assembleari, che ci hanno confermato,
con la loro presenza e con tanti contributi di riflessione,
grande fiducia e voglia di partecipazione alle scelte di go-
verno della nostra cassa.
ringraziamo la direzione e tutto il personale per la pro-
fessionalità e l’attenzione rivolta a tutti i soci e clienti per
garantire qualità crescente nelle relazioni di ogni giorno e
per l’impegno e lo spirito cooperativo dedicato al raggiungi-
mento degli obiettivi economici e sociali della nostra cassa.
Un grande apprezzamento lo vogliamo rivolgere anche
al collegio sindacale, per la preziosa e puntuale collabo-
razione, alla consulta dei soci per il costruttivo contatto
con la base sociale, all’associazione giovani soci per il
dinamico supporto nel dialogo con le nuove generazioni e
alla Fondazione cassa rurale di trento sempre al nostro
fianco nel promuovere lo sviluppo del territorio trentino.
Ringraziamo infine Banca d’Italia, per la costante assistenza
e considerazione riservateci, Federazione trentina della
cooperazione, cassa centrale banca, phoenix informatica
bancaria e tutti gli altri organismi e società del gruppo
per l’insostituibile e continuo supporto nell’operatività
quotidiana e nell’indirizzo strategico.
Il ringraziamento finale lo riserviamo infine a tutti i Soci
e Clienti, per la fiducia, la vicinanza e la preferenza che ci
dimostrano quotidianamente.
riservando alla nota integrativa l’illustrazione dei criteri
di valutazione e le informazioni di dettaglio sullo stato
patrimoniale e sul conto economico, precisiamo che, ai
sensi delle vigenti disposizioni di legge, i criteri seguiti nella
gestione sociale per il conseguimento degli scopi statutari
sono conformi al carattere cooperativo della società.
ciò premesso, proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra
approvazione il bilancio di esercizio 2011, come esposto
nella documentazione dello stato patrimoniale e del conto
economico, nonché nella nota integrativa.
trento, 23 marzo 2012
Il Consiglio di Amministrazione
39bilancio 2011
aPPendice
lo sCenaRio inTeRnazionale
nel 2011, in particolare nella seconda metà dell’anno, l’e-
conomia mondiale ha segnato un rallentamento. nel terzo
e nel quarto trimestre l’attività economica ha avuto un
recupero negli stati Uniti, in giappone e nel regno Unito a
fronte di una moderata decelerazione nei paesi emergenti,
il cui ritmo di crescita rimane relativamente elevato.
il 2011 è stato caratterizzato da un lato dalle tensioni sul
debito sovrano nell’area dell’euro e dall’altro dalle difficoltà
incontrate nel processo di consolidamento delle finanze
pubbliche negli stati Uniti. inoltre, nell’ultima parte del
2011, l’attività economica nell’area euro si è fortemente
indebolita e nel 2012 si prospetta una recessione sia per
l’europa che per il nostro paese.
l’economia americana nel 2011 ha recuperato un ritmo
di crescita relativamente sostenuto. La fiducia dei consuma-
tori e delle imprese è migliorata negli ultimi mesi dell’anno,
segnalando delle prospettive di espansione nella prima metà
del 2012. anche la situazione del mercato del lavoro è miglio-
rata sensibilmente, per quanto resti tuttora molto delicata.
nell’area euro, l’economia è avviata verso una nuova re-
cessione, dopo quella del 2009 e la successiva ripresa del
2010. nel quarto trimestre del 2011, il pil è risalito, a fronte
di una lieve riduzione dell’indice di produzione industriale,
ma per il 2012 le principali previsioni internazionali vanno
in direzione di una crescita negativa del prodotto interno
lordo. l’economia dell’area euro è stata rallentata dagli
effetti della crisi dei debiti sovrani e dei consolidamenti
di finanza pubblica che questa ha richiesto in molti paesi,
oltreché del rallentamento della congiuntura mondiale.
la crisi del debito sovrano nell’area dell’euro ha assunto
un rilievo sistemico, spingendo i rendimenti dei titoli di
stato di molti paesi su valori storicamente molto elevati. in
particolare, ha pesato l’incertezza nella modalità di gestione
della crisi a livello comunitario e in sede di coordinamento
intergovernativo e il peggioramento delle prospettive di
crescita. È aumentata l’avversione al rischio degli investitori,
così come la preferenza per strumenti ritenuti sicuri, quali
i titoli di stato statunitensi e tedeschi, anche a causa dei
declassamenti del rating del debito sovrano di diversi paesi
dell’area, tra cui la Francia, l’italia e la spagna. tuttavia, in
chiusura d’anno il differenziale di rendimento tra i titoli di
stato decennali italiani e quelli tedeschi, che aveva raggiunto
in novembre il valore massimo dall’introduzione dell’eu-
ro (550 punti base), si è significativamente ridotto grazie
all’annuncio di nuove, incisive misure correttive del bilancio
pubblico. sulle scadenze più brevi i premi per il rischio sui
titoli di stato sono invece fortemente diminuiti soprattutto
grazie all’avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni
da parte della bce.
lo sCenaRio nazionale
la congiuntura
l’economia italiana ha risentito del quadro interno e inter-
nazionale. il pil è salito dello 0,4% nel 2011. la dinamica del
prodotto ha risentito del rialzo dei costi di finanziamento
e del rallentamento del commercio mondiale, che resta il
principale sostegno dell’attività economica. a comprimere
la domanda interna contribuiscono anche le già citate ma-
novre correttive di finanza pubblica. La competitività delle
imprese è marginalmente migliorata in chiusura d’anno
grazie al temporaneo deprezzamento dell’euro. nel 2012
è prevista una recessione.
il recupero dell’occupazione iniziato nell’ultimo trimestre
del 2010 si è arrestato negli ultimi mesi del 2011: il tasso di
disoccupazione è arrivato all’8,7%, superando tra i più giovani
il 30%. Le pressioni inflazionistiche si sono attenuate, anche
gli aumenti delle imposte indirette hanno causato un rialzo
del livello dei prezzi al consumo negli ultimi mesi del 2011.
il rapporto tra debito pubblico e pil ha superato il 120%.
nel complesso, le tre manovre correttive disposte dai go-
verni tra luglio e dicembre hanno effetti strutturali valutati
in circa 80 miliardi e dovrebbero assicurare nel 2013 un
avanzo primario nell’ordine del 5% del pil.
la politica monetaria della Bce
Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali
in due occasioni, portandoli complessivamente all’1,0%.
inoltre, sono state introdotte nuove misure di sostegno
all’attività di prestito delle banche a famiglie e imprese come
le operazioni di rifinanziamento a 36 mesi effettuate il 21
dicembre 2011 e il 29 febbraio 2012.
l’evoluzione dell’intermediazione creditizia nel
sistema bancario italiano
nel corso del 2011 le tensioni sul mercato dei titoli so-
vrani hanno inciso negativamente sulla capacità di raccolta
delle banche italiane. Tali difficoltà si sono ripercosse sulle
40 relazione del consiglio di amministrazione
condizioni di offerta di credito all’economia che hanno
risentito negativamente anche del deterioramento della
qualità del credito.
in un contesto caratterizzato da forti tensioni sui mercati
finanziari e da crescenti difficoltà di raccolta, il decreto legge
6 dicembre 2011, n. 201 ha introdotto alcune misure per
la stabilità del sistema creditizio italiano. il decreto preve-
de, infatti, che il Ministero dell’Economia e delle finanze
possa concedere fino al 30 giugno 2012, la garanzia dello
stato su passività delle banche italiane di nuova emissione;
l’obiettivo del provvedimento è di contenere le difficoltà
di raccolta delle banche e sostenere, così, la loro capacità
di finanziamento dell’economia.
nel corso del 2011 la dinamica del credito bancario è stata
significativamente inferiore rispetto all’andamento dell’an-
no precedente; è inoltre proseguita la ricomposizione dei
prestiti alle imprese in favore di quelli a breve termine.
le indagini qualitative periodicamente effettuate presso le
banche e le imprese da centri di ricerca e istituzioni segna-
lano crescenti difficoltà di accesso al credito.
nel corso dell’anno sono aumentati i tassi medi attivi bancari,
riflettendo il rialzo del costo della raccolta e l’intensificarsi
delle tensioni sul mercato dei titoli pubblici italiani.
con riferimento alla qualità del credito erogato, si è veri-
ficato nel corso dell’anno un progressivo peggioramento.
l’andamento delle Bcc-cr nel contesto
del sistema bancario
le banche di credito cooperativo – casse rurali (in sigla
bcc-cr), proprio nella crisi, che ha messo in discussione
molti paradigmi dominanti nel campo dell’economia e della
finanza, hanno riaffermato il proprio modello “differen-
te” di fare banca, mantenendo un profilo coerente con la
connotazione di banche vicine alle esigenze delle famiglie
e delle imprese.
il quadro macroeconomico sfavorevole che ha contraddi-
stinto l’ultimo anno, le bcc-cr hanno continuato a soste-
nere i soci e la clientela, soprattutto le piccole imprese e le
famiglie, target elettivo di riferimento delle nostre banche;
nonostante l’acuirsi della fase economica avversa, infatti, gli
impieghi delle bcc-cr sono cresciuti nel corso dell’anno
del 3,2% a fronte dell’1,5%.
sul fronte della raccolta nel corso dell’anno sono emerse
anche per la categoria le criticità comuni a tutto il sistema
bancario.
gli impieghi lordi a clientela delle bcc-cr ammontavano
a dicembre 2011 a 139,9 miliardi di euro; i mutui delle
bcc-cr si attestavano a quota 92 miliardi di euro, con
una crescita annua del 5,5%.
il credito concesso è stato adeguatamente accompagnato
da una congrua richiesta di garanzie che risultano coprire
un’ampia porzione del portafoglio di impieghi; in particolare
appare elevata la quota di impieghi sostenuta da garanzia
reale.
in relazione ai settori di destinazione del credito, le bcc
risultano storicamente caratterizzate, com’è noto, da un’in-
cidenza percentuale degli impieghi a famiglie produttrici e
consumatrici significativamente superiore al sistema ban-
cario. con riguardo alla dinamica di crescita negli ultimi
dodici mesi, si è registrato un significativo sviluppo dei
finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici (+4,9%, in
linea con il +4,8% medio di sistema).
A dicembre 2011, i finanziamenti alle imprese erano pari a
93,4 miliardi di euro, con un tasso di incremento su base
annua del 2,5%, leggermente inferiore a quello registrato
nel sistema bancario complessivo (+3%).
Con riguardo ai finanziamenti al settore produttivo, si rileva
il permanere di una concentrazione nel comparto “costru-
zioni e attività immobiliari” superiore per le bcc rispetto
alla media di sistema. si evidenzia, inoltre, il permanere di
una significativa incidenza dei finanziamenti all’agricoltura
mentre, con riguardo alla dinamica di crescita annua, si è
riscontrato uno sviluppo significativo dei finanziamenti al
comparto “attività manifatturiere”.
A fronte di una sempre intensa attività di finanziamento,
la qualità del credito erogato dalle banche della categoria
ha subito con maggiore incisività, nel corso dell’anno, gli
effetti della perdurante crisi economica.
i crediti in sofferenza delle bcc sono cresciuti a ritmi elevati.
Il rapporto sofferenze/impieghi è cresciuto e ha raggiunto
il 5,2% a dicembre 2011 rispetto al 4,2% dell’anno prece-
dente. ciononostante, il tasso di incremento dei crediti in
sofferenza delle banche della categoria si è mantenuto nel
corso dell’anno costantemente inferiore a quello registrato
nella media di sistema.
Con specifico riguardo alla clientela “imprese”, il rapporto
sofferenze lorde/impieghi era pari a fine 2011 al 6,3% per
le bcc, in progressiva crescita negli ultimi mesi (5,1% a
dicembre 2010), ma inferiore di quasi due punti percentuali
a quanto rilevato per il sistema bancario complessivo (8,1%).
41bilancio 2011
A fine 2011 le partite incagliate delle BCC-CR risultavano
in crescita del 16,5%. Il rapporto incagli/impieghi era pari,
nella media della categoria, al 4,9% a dicembre 2011 (4,4%
a fine 2010).
nel corso dell’anno si è progressivamente palesata anche
nelle BCC-CR una difficoltà sul fronte della raccolta. La
raccolta bancaria complessiva delle bcc-cr ammontava
a dicembre 2011 a 152,2 miliardi di euro, in crescita dello
0,9% rispetto allo stesso periodo del 2010.
le obbligazioni emesse dalle bcc-cr ammontavano a
dicembre a 57,9 miliardi di euro, con una variazione annua
pari al -1%, contro il +13% rilevato nel sistema bancario
complessivo (questo incremento risente anche delle ope-
razioni di rifinanziamento effettuate dalla BCE a dicembre).
per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicem-
bre 2011 l’aggregato “capitale e riserve” ammontava per
le bcc-cr a 19,7 miliardi di euro, con un incremento del
3% su base d’anno (+8,9% nella media di sistema).
con riguardo agli aspetti reddituali, le informazioni prelimina-
ri desumibili dall’analisi dell’andamento di conto economico
a dicembre 2011 segnalano un positivo sviluppo dei margini
reddituali ed il perdurare di una significativa dinamica di
crescita delle spese amministrative, specialmente nella
componente delle “spese per il personale”.
in particolare, il margine di interesse si è incrementato del
10,4% e il margine di intermediazione è cresciuto del 6,7%,
grazie anche all’apporto delle commissioni nette (+5,3%).
il risultato di gestione, pari a 1,7 miliardi di euro, presenta
un incremento del 17,5% rispetto a dicembre 2010.
sulla base delle evidenze ricavabili dalle informazioni sull’an-
damento di conto economico, si stima che l’utile netto
delle BCC-CR potrebbe attestarsi a fine 2011 tra 350 e
400 milioni di euro.
Un accenno, infine, alle principali informazioni di carattere
strutturale: a dicembre 2011 si registravano 412 bcc-cr
sul territorio nazionale, per un totale di 4.411 sportelli (pari
al 13,1% del sistema bancario). il numero dei soci delle bcc
era pari a fine anno 1.156.711 unità, con un incremento
annuo del 10%, mentre il numero complessivo dei clienti
si attestava a quota 6.700.000 (+17,5%).
in aumento anche il numero dei dipendenti delle bcc-cr,
che risultava pari a circa 32.000 unità, ai quali vanno aggiunti
gli oltre 4.700 dipendenti di Federazioni locali, società
del gruppo bancario iccrea, casse centrali e organismi
consortili.
lo sCenaRio PRovinCiale
la situazione sociale
ad inizio 2011 in trentino risultavano residenti 529.457
persone con un aumento assoluto di oltre 4.500 unità
rispetto all’anno precedente. La crescita demografica negli
ultimi anni è lievemente rallentata, ma si è mantenuta sempre
superiore a quella del nord-est, dell’italia e dell’europa.
Il contributo maggiore alla crescita demografica è fornito
dalla componente straniera extracomunitaria, il cui apporto
è determinato sia dall’ingresso di nuovi soggetti adulti, sia
da un tasso di natalità particolarmente elevato.
in base alle informazioni raccolte in un’indagine sulle con-
dizioni di vita delle famiglie trentine si stima che, nel 2010,
il 62,8% dei giovani tra i 25 e i 30 anni continuava a vivere
nella famiglia di origine, posticipando così una delle tappe
fondamentali della transizione alla vita adulta.
Quanto alle condizioni di vita dei soggetti con cittadinanza
italiana, si può dire che i livelli di povertà siano rimasti,
negli ultimi anni, sostanzialmente invariati. sembra che,
in trentino, grazie agli assetti strutturali della società e
dell’economia oltre che alle politiche poste in atto dal go-
verno provinciale, il fenomeno della povertà non assuma
dimensioni allarmanti, anche se vi sono singole categorie di
famiglie particolarmente deboli, che sperimentano maggiori
rischi di ricadere in uno stato di indigenza.
Un altro aspetto da evidenziare riguarda i livelli di benessere
economico percepiti dalla popolazione. nel 2011 circa la
metà delle famiglie dichiara di avere difficoltà per arrivare
a fine mese. Infine, si nota un lieve calo, rispetto all’anno
precedente, dell’incidenza di famiglie che dichiarano di non
essere in grado di effettuare alcun risparmio. risulta invece
in crescita la proporzione di quanti affermano di essere
riusciti a risparmiare meno rispetto al 2010.
anche per quanto riguarda il grado di coesione sociale
riscontrabile nella collettività, la provincia di trento conti-
nua a godere di un invidiabile stato di salute: con contenuti
tassi di criminalità, nel 2010 l’incidenza della popolazione
che ha partecipato ad attività gratuite per associazioni di
volontariato risultava essere più del doppio rispetto al resto
d’italia (24% con il 10%).
La congiuntura economica e finanziaria sfavorevole ha avuto
e sta avendo ripercussioni negative sugli assetti dei mercati
del lavoro di tutte le economie avanzate anche se, sebbene
i dati del 2011 non siano ancora completi (mancano i valori
dell’ultimo quadrimestre), si può affermare che struttural-
42 relazione del consiglio di amministrazione
mente il trentino non soffra di gravi problemi riguardanti
il mercato del lavoro.
gli ultimi dati relativi al mercato del lavoro relativi al 3°
trimestre 2011 rilevano per il complesso della popolazione
un tasso di occupazione (15-64 anni) pari al 66,7% e un tasso
di disoccupazione (15 anni e più) pari al 3,7%, entrambi in
miglioramento sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno
precedente che alla media 2010. anche sul fronte dell’oc-
cupazione giovanile, la situazione in trentino risulta più
positiva sia rispetto al nord est sia al resto d’italia.
Tuttavia, segnali delle difficoltà emergenti nel mercato
del lavoro anche in trentino, si evincono dagli iscritti alle
liste di mobilità, in aumento del 7,7% rispetto al 2010 e
del 24,9% rispetto al 2009. per quanto riguarda il ricorso
alla cassa integrazione, il dato delle ore autorizzate (non
quelle effettivamente utilizzate) nei primi 9 mesi del 2011
si è attestato su valori nettamente più bassi di quelli regi-
strati nel medesimo nel periodo del 2010 (1.620.027 ore
nel 2011 contro 2.668.523 nel 2010, escluso il comparto
edilizia); sebbene il calo sia stato consistente, è bene non
dimenticare che negli anni precedenti al 2009 il monte ore
richiesto si aggirava attorno alle 250.000 ore annue.
l’andamento economico provinciale
dopo i consistenti decrementi del pil nazionale del 2008 e
del 2009 l’italia era tornata a crescere, facendo registrare
per il 2010 un incremento del prodotto interno lordo
pari all’1,3% e +2,1% nel nord-est. l’economia trentina ha
dimostrato una capacità di recupero in linea con quella del
nord-est: nel corso del 2010 il pil provinciale era infatti
cresciuto del 2,0%.
per quanto riguarda il 2011, si registra ancora una variazione
positiva - nei primi tre trimestri dell’anno - del fatturato
delle aziende monitorate dalla camera di commercio,
mentre l’ultimo trimestre del 2011 assume valori nega-
tivi (-0,7%), dopo quasi due anni di crescita ininterrotta.
rispetto al iV trimestre del 2010, cresce solo il fatturato
con l’estero (+8,4%).
la caduta del fatturato sembra legata quasi esclusivamente
alla diminuzione della domanda interna, causata dalla ridu-
zione del reddito disponibile delle famiglie e dalla riduzione
della ricchezza finanziaria. In taluni settori la frenata diventa
un vero e proprio crollo (edilizia -15%, commercio al det-
taglio e l’artigianato -8%, porfido -4%).
in controtendenza l’export e le aziende (poche) che operano
con l’estero. la domanda internazionale in questa fase ha
attenuato gli effetti della crisi sull’economia locale, ma a
trarne i benefici sono soprattutto le imprese di medio-grande
dimensione, tendenzialmente più propense ad esportare.
Per quanto riguarda il movimento anagrafico delle imprese,
nel 2011 in trentino le nuove iscrizioni ammontavano a
2.670 unità, mentre le cancellazioni risultavano pari 2.587
unità.
la dinamica settoriale
entrando nel dettaglio dei settori, il comparto manifat-
turiero appare quello più in salute (+4,6% la crescita del
fatturato e +0,7% l’occupazione), probabilmente perché
include numerose imprese di medio grande dimensione
con un’apprezzabile propensione ad esportare. le imprese
artigiane del manifatturiero e dei servizi mostrano invece
un andamento negativo, con il fatturato in calo del 7,0% che
si spiega con la caduta della domanda locale e nazionale,
verso cui si orientano tali imprese.
il comparto estrattivo del porfido conferma una situazione
problematica con tendenze negative che interessano sia
i risultati economici sia l’occupazione. in peggioramento
il settore edile che si trova, analogamente al comparto
estrattivo, in una fase di crisi strutturale con variazioni forti
negative del valore della produzione (-14,6%) e dell’occu-
pazione (-1,2%).
il settore dell’autotrasporto evidenzia nel quarto trimestre
dell’anno segnali contraddittori. i dati sul fatturato (+1,1%
su base annua) confermano il trend positivo dei primi tre
trimestri dell’anno, seppur in graduale attenuazione, mentre
l’occupazione segna un calo consistente (-4,7%).
Va male il commercio al dettaglio, con un calo del
fatturato dell’8,2%, determinato soprattutto dalla vendi-
ta di auto, mentre supermercati e alimentari tengono. il
commercio all’ingrosso invece, più legato al commercio
estero, cresce del 3,7%.
il settore dei servizi alle imprese e terziario avanzato
evidenzia nel quarto trimestre una lieve diminuzione del
fatturato (-0,7%), che segue quella più pesante rilevata nel
precedente trimestre. anche questo settore, poco propenso
all’export, risente della riduzione della domanda interna.
più confortanti i dati sull’occupazione che cresce rispetto
allo stesso trimestre del 2010 dell’1,3%.
per quanto riguarda il settore turistico, nonostante la
situazione economica di crisi, nella stagione invernale 2010-
43bilancio 2011
2011 sono stati mantenuti gli ottimi livelli di arrivi turistici
della stagione precedente, anche se i dati sulle presenze
risultano meno positivi (-2,3%). la stagione invernale 2011-
2012, causa la scarsità delle precipitazioni nevose, non si
preannuncia invece altrettanto positiva.
anche la stagione estiva 2011 si conferma positiva raf-
forzando gli ottimi risultati conseguiti negli anni scorsi.
gli arrivi sono ulteriormente aumentati rispetto all’anno
precedente, superando i 2 milioni di persone, e le presenze
hanno superato i 17 milioni.
relativamente al settore agricolo, molto positiva ed in
crescita rispetto al 2010 (nonostante i danni delle forti
grandinate) è risultata la produzione di mele. per quanto
riguarda il settore vitivinicolo, nella vendemmia 2011 si è
registrato un calo della produzione del 6,1% (più consistente
il calo delle uve nere e più contenuto quello delle varietà
bianche). i bilanci delle cantine sociali del 2011, relativi
alla commercializzazione del prodotto 2010, rivelano una
buona ripresa del fatturato (+7,64%), dopo due esercizi
che presentavano complessivamente segni negativi; in mi-
glioramento risulta anche il prezzo medio liquidato ai soci.
seTToRe CRediTizio
delle Casse RuRali
a settembre 2011 le banche con sede amministrativa in
provincia di trento erano 49 (una in meno rispetto all’anno
precedente). il numero degli sportelli bancari ammontava
a 553 unità 230 erano gli sportelli postali attivi. i comuni
serviti da banche sono 186. il numero di abitanti per spor-
tello bancario è pari a 957, contro una media italiana che
è di 1.808 abitanti per sportello.
se aggiungiamo anche gli sportelli postali, il numero di
abitanti per sportello bancario e postale in provincia di
trento scende a 676.
il risparmio complessivamente intermediato dalle
Casse Rurali trentine a fine 2011 - secondo i primi dati
provvisori – ha superato i 16.278 milioni di euro, di cui
12.445 milioni di raccolta diretta e 3.834 milioni raccolta
indiretta comprensiva dei titoli in amministrazione e del
risparmio gestito.
nel corso del 2011 la raccolta complessiva a valori di
mercato delle casse rurali trentine ha avuto un trend di
crescita molto contenuto, mediamente pari a +0,8%, in calo
rispetto a quello registrato nel 2010 (+2,8%).
l’incremento della raccolta complessiva nel 2011 è sta-
to sostenuto solo dall’andamento positivo della raccolta
indiretta; mentre la raccolta diretta per tutto il 2011 ha
presentato valori assoluti in calo.
la raccolta diretta nel corso del 2011 ha continuato nel
trend negativo iniziato già nell’ultimo trimestre del 2010.
il calo della raccolta diretta è da attribuire ad una forte
riduzione dei pronti contro termine e, in misura minore,
anche delle obbligazioni ovvero della raccolta che dovrebbe
garantire al cliente una maggiore remunerazione. in crescita
i conti vincolati (+29%), grazie ai maggiori rendimenti offerti
e tengono i conti a vista (+3,6%) ed in ripresa anche i cer-
tificati di deposito (+10%) anche se costituiscono appena
l’1,6% del totale della raccolta.
a dicembre 2011 la raccolta diretta era pari a 12.445
milioni di euro, con un flusso negativo pari a 154 milioni
di euro (pari a -1,2%). Quanto alla composizione della
raccolta diretta, aumenta il peso sia dei conti a vista con il
45%, sia dei conti vincolati con il 7,8%, mentre si riduce il
peso delle obbligazioni (pari al 45,2%) e specialmente dei
pronti contro termine(pari allo 0,5%).
la raccolta diretta è risultata così composta:
conti e depositi a vista 5.603 milioni (+ 3,6% rispetto al 2010)
conti
e depositi vincolati 965 milioni (+29,2% rispetto al 2010)
certificati
di deposito 195 milioni (+10,1% rispetto al 2010)
pronti
contro termine 61 milioni (-85,6% rispetto al 2010)
obbligazioni 5.619 milioni (- 3,8% rispetto al 2010)
la raccolta indiretta a valori di mercato ammontava a
dicembre 2011 a 3.834 milioni di euro con una crescita
annua del 4,6% (rispetto a +9,4% del 2010) grazie al buon
andamento dei titoli in amministrazione, mentre il rispar-
mio gestito, dopo due anni di segno positivo, è tornato a
registrare valori in calo.
44 relazione del consiglio di amministrazione
la raccolta indiretta è risultata così composta:
titoli di terzi 2.691 milioni (+12,4% rispetto al 2010)
gestioni patrimoniali 412 milioni (- 7,9% rispetto al 2010)
fondi comuni
e sicav 415 milioni (-14,8% rispetto al 2010)
prodotti
assicur.finanziari 316 milioni (- 6,2% rispetto al 2010)
il risparmio gestito, a dicembre 2011 ammontava a 1.143
milioni, in calo rispetto ad un anno prima del 10% (+17%
nel 2010); il risparmio gestito nel 2011 ha registrato va-
lori positivi ma in forte decremento nel primo trimestre,
proseguendo poi fino alla fine dell’anno con tassi negativi
in progressivo aumento, risentendo in maniera pesante
dell’andamento negativo delle borse. il calo ha interessato
tutti i prodotti, dalle gestioni patrimoniali, ai fondi comuni,
ai prodotti assicurativi.
i titoli in amministrazione pari a 2.691 milioni risulta-
vano invece in crescita a fine 2011 con +12,4%, continuando
il trend positivo segnato nel 2010. l’incidenza del risparmio
gestito sull’indiretta mostra un calo dal 34,7% del 2010 al
29,8% del 2011.
la diversa dinamica delle componenti della raccolta com-
plessiva ha portato ad un aumento del rapporto indiretta
sulla diretta, dal 29,1% del 2010 al 30,8% del 2011.
i crediti per cassa a dicembre 2011 risultavano pari a
12.249 milioni di euro, con una crescita annua dello
0,38% (comprendendo anche la quota dei mutui cartola-
rizzati), in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita
di dicembre 2010 (+3,8%). tale rallentamento è dovuto sia
ad una minore domanda da parte della clientela sia ad una
più attenta valutazione del merito creditizio da parte delle
casse, vista anche l’accresciuta rischiosità del credito e la
scarsità della raccolta.
l’andamento dei crediti alle famiglie consumatrici risulta
positivo con +1,8% a fine anno, mentre i prestiti alle im-
prese registrano un segno leggermente negativo (-0,1%)%,
che sottende un trend ancora positivo nei confronti degli
artigiani e piccole imprese (+1,6%) ed un trend negativo
per le imprese di capitali (-1,5%).
per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto crescere
soprattutto gli impieghi a medio/lungo termine anche se
in misura minore rispetto agli anni precedenti (+2% fine
2011 rispetto a +4% del 2010), mentre quelli a breve sono
risultati per il quarto anno consecutivo in calo (-6,5% fine
2011, -3,7% fine 2010, -14,2% del 2009).
il forte calo della raccolta diretta a fronte di una dinamica
positiva, seppur decrescente, dei crediti ha portato ad un
aumento del rapporto impieghi/raccolta diretta, che
dal 96,8% del 2010 è passato al 98,4% di fine 2011.
le sofferenze, pari a 417 milioni di euro a dicembre
2011, sono in crescita del 31,6% rispetto al 2010, e pari al
3,4% degli impieghi complessivi (contro 2,6% del dicembre
2010). la crescita delle sofferenze risulta più intensa per le
imprese (+35%) rispetto alle famiglie consumatrici (+20%).
le partite incagliate pari a 1,034 miliardi di euro a fine
2011, in crescita del 20% rispetto al 2010, costituiscono
l’8,4% dei crediti complessivi (7% a dicembre 2010).
A fine anno i soci complessivi delle Casse Rurali Trentine
risultano 122.656 con una crescita netta di 2.308 unità
rispetto al 2010. i crediti erogati a favore dei soci rappre-
sentano il 52,8% del totale di crediti erogati dalle casse
rurali trentine, mentre la raccolta diretta da soci costituisce
il 41,2% del totale.
i tassi di interesse
Nel corso del 2011 il tasso ufficiale della BCE è stato variato
ben quattro volte – indice di una profonda incertezza sui
mercati finanziari - due volte al rialzo dall’1% (dopo l’ultima
variazione di maggio 2009) all’1,25% ad aprile 2011 e all’1,5%
a luglio; quindi due volte di nuovo al ribasso, all’1,25% a
novembre e all’1% a dicembre 2011.
l’analisi dei tassi del mercato bancario evidenzia come l’eu-
ribor, ovvero il tasso medio a cui avvengono le transazioni
finanziarie in euro tra le grandi banche europee, ha seguito
l’andamento dei tassi ufficiali.
come è noto il 2011 è l’anno che ha segnato l’aggravarsi
della crisi del debito sovrano italiano, con la conseguente
impennata dei rendimenti, legati al rischio crescente e
all’ondata di vendite di titoli di stato italiani provenienti
dai mercati internazionali. contemporaneamente lo spread
btp-bund tedeschi ha mostrato valori crescenti mai raggiunti
dalla nascita dell’euro.
il rendimento dei btp (misurato dall’indice rendistato) ha
iniziato già a fine 2010 ad avere un andamento al rialzo,
posizionandosi al di sopra del 4% (livelli di fine 2008) per
poi assumere un’impennata a partire da luglio 2011 (quando
toccava il 5%) fino al punto massimo di novembre (con il
45bilancio 2011
6,8%), per ridiscendere ma mantenendosi elevato intorno
al 6%.
l’aumento dell’euribor nel corso del 2011 ha comportato
un aumento dei tassi del mercato bancario e di quelli pra-
ticati dalle casse rurali.
nella media del 2011 il tasso sugli impieghi alla clientela
delle casse rurali trentine è risultato in crescita, por-
tandosi dal 3,33% della media 2010 al 3,54% della media
2011. in termini medi annui il tasso relativo agli impieghi è
aumentato di 21 punti base.
anche i tassi passivi si sono adeguati al rialzo dei tassi di
mercato ed hanno inoltre risentito della forte concor-
renza dei titoli di stato, i cui rendimenti hanno registrato
un’impennata nell’ultimo trimestre del 2011, tant’è che il
tasso medio sulla raccolta è cresciuto in misura maggiore
rispetto a quanto sono aumentati i tassi sui crediti. nella
media dell’anno il tasso sulla raccolta è stato pari all’ 1,27%
contro lo 0,94% del 2010 (+32 punti base).
l’intensità diversa con cui i tassi attivi e passivi sono variati,
ha portato ad una riduzione della forbice. in termini medi
annui lo spread clientela, ovvero la differenza tra tasso
sugli impieghi e tasso sulla raccolta, è calato di 11 punti
(da 2,38 a 2,27).
la redditività ed il patrimonio
il margine di interesse dell’insieme delle casse rurali trenti-
ne nel corso del 2011 ha registrato un incremento del 4,7%
rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto all’aumento
degli interessi attivi da titoli (+53%), mentre il margine da
clientela è diminuito dell’1,2%, a seguito della riduzione
dello spread dei tassi clientela.
anche l’area servizi mostra una buona tenuta, con un au-
mento del 4,4% delle commissioni.
il margine di intermediazione come sintesi della gestione
denaro e della gestione servizi, a fine 2011 è in crescita del
4,1% rispetto al 2010.
i costi operativi complessivamente registrano un aumento
dell’1,6%.
il risultato lordo di gestione delle casse rurali trentine
con 130 milioni di euro, mostra a fine 2011 una crescita del
10% rispetto all’anno precedente, pari a 0,83% del totale
dell’attivo contro lo 0,77% del 2010.
Infine il patrimonio di vigilanza delle Casse Rurali si è at-
testato a settembre 2011 a 1.731 milioni di euro, con una
crescita annua del 2,5%, mentre il coefficiente di solvibilità
ovvero il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività
di rischio ponderate a settembre 2011 era pari al 13,73%,
in ripresa rispetto a quello di dicembre 2010 che si atte-
stava il 13,60%.
Fonte: relazione Federazione trentina della cooperazione – settore casse rurali – “il quadro economico-sociale del trentino nel 2011 nel contesto nazionale ed internazionale”.
signori soci,
ai sensi dell’art. 2429, 2° comma, del codice civile vi re-
lazioniamo circa l’attività da noi svolta durante l’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2011.
l’attività di revisione legale dei conti è demandata alla
Federazione trentina della cooperazione per quanto di-
sposto dalla l. r. 9 luglio 2008 n. 5 e dal d. lgs. 27 gennaio
2010 n. 39.
il collegio sindacale ha quindi concentrato la propria attività,
anche per l’esercizio 2011, sugli altri compiti di controllo
previsti dalla legge, dallo statuto e dalle vigenti istruzioni
di vigilanza.
nell’esercizio 2011 il collegio sindacale ha partecipato a 29
riunioni del consiglio di amministrazione e a 23 riunioni
del comitato esecutivo, nel corso delle quali ha acquisito
le informazioni sull’attività svolta dalla cassa rurale e sulle
operazioni di maggiore rilevanza patrimoniale, finanziaria,
economica e organizzativa deliberate dagli amministratori.
nelle 6 adunanze periodiche svolte dal collegio sindacale
sono state riepilogate le verifiche effettuate e le attività
di controllo svolte dai componenti del collegio. in sede
di verifica hanno avuto luogo anche incontri e scambi di
informazioni con gli incaricati della revisione legale dei conti
e con i responsabili delle altre strutture organizzative che
assolvono funzioni di controllo (internal audit, controllo
dei rischi, compliance).
il collegio in tali occasioni ha acquisito e visionato le re-
lazioni predisposte da tali funzioni rilevando la sostanziale
adeguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni
della cassa rurale, la puntualità dell’attività ispettiva e la
ragionevolezza e pertinenza degli interventi proposti.
tutta l’attività di cui sopra è documentata analiticamente
nei verbali delle riunioni del collegio sindacale, conservati
agli atti della società.
Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del
rispetto della legge e dello statuto sociale.
al riguardo, si comunica che, nel corso dell’esercizio non
sono pervenute al collegio denunce di fatti censurabili
ai sensi dell’art. 2408 del codice civile, né sono emerse
irregolarità nella gestione o violazioni delle norme discipli-
nanti l’attività bancaria tali da richiedere la segnalazione alla
banca d’italia ai sensi dell’art. 52 del d. lgs. 1 settembre
1993, n. 385.
Sotto il profilo della gestione dei rapporti con la clientela,
il collegio dà atto che, nel rispetto delle disposizioni in
materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari
e finanziari emanate dalla Banca d’Italia ed in vigore dal 1°
gennaio 2010, la cassa si è dotata di adeguate procedure per
la trattazione dei reclami ed ha individuato il responsabile
preposto al censimento e trattazione degli stessi. i reclami
pervenuti nel corso dell’esercizio hanno avuto regolare
riscontro nei termini previsti.
per quanto concerne i reclami della clientela attinenti alla
prestazione dei servizi di investimento, il collegio ha preso
atto, dalla relazione della funzione di compliance presentata
agli organi aziendali ai sensi dell’art. 16 del regolamento
congiunto banca d’italia consob, della situazione complessiva
dei reclami ricevuti ed attesta che nell’esercizio sono perve-
nuti due reclami che, alla data di emissione della relazione,
non avevano ancora trovato composizione.
non risultano pendenti denunce o esposti innanzi alle
competenti autorità di vigilanza.
il collegio ha vigilato sull’osservanza delle norme in materia
di antiriciclaggio, non rilevando violazioni da segnalare ai
sensi dell’art. 52 del D. Lgs. 231/2007 e può confermare
che la cassa ha assolto il proprio obbligo di adeguata for-
mazione del personale su tale materia.
In sintesi, nulla di significativo è stato riscontrato in con-
relazioNe del colleGio siNdacale
46
47bilancio 2011
trasto con norme di legge o di statuto, ad eccezione di
fatti o situazioni rientranti nella “fisiologia” dei processi e
comunque di entità marginale. inoltre, le osservazioni del
collegio ai responsabili delle funzioni interessate hanno
trovato di regola pronto accoglimento.
per quanto riguarda il rispetto dei principi di corretta am-
ministrazione, la partecipazione alle riunioni degli organi
amministrativi ha permesso di accertare la conformità alla
legge e allo statuto degli atti deliberativi e programmatici, il
rispetto dei principi di sana e prudente gestione e di tutela
dell’integrità del patrimonio della cassa e la coerenza con
le scelte strategiche definite.
atti e provvedimenti sono stati indirizzati al miglioramento
della struttura aziendale e dell’assetto organizzativo nei vari
settori operativi.
nel corso dell’esercizio è stato approvato il piano stra-
tegico 2011-2013. l’aumentata rischiosità del mercato ha
indotto l’organo di Vigilanza a sollecitare la formalizzazione
di politiche e di strumenti per il controllo della liquidità
e con il 4° aggiornamento delle “nuove disposizioni di
vigilanza prudenziale” del 13 dicembre 2010, ha emanato
le nuove regole per incentivare l’adozione di un sistema di
governo e gestione del rischio di liquidità che si è tradotto
nell’elaborazione del documento che definisce le linee guida
per la gestione della liquidità approvato dal consiglio di
amministrazione nel corso dell’esercizio.
In tema di verifica sull’adeguatezza dell’assetto organiz-
zativo, amministrativo e contabile adottato dalla società,
sono stati oggetto di verifica – anche attraverso la costante
collaborazione con le altre funzioni di controllo – il regolare
funzionamento delle principali aree organizzative e l’effi-
cienza dei vari processi, constatando l’impegno della cassa
nel perseguire il miglior sfruttamento delle procedure, la
razionale gestione delle risorse umane e delle strutture
adottando un’attenta politica di contenimento dei costi
aziendali che ha trovato chiara espressione contabile nel
bilancio d’esercizio.
oltre all’area dei controlli con la quale il collegio ha mante-
nuto un costante rapporto e confronto, nell’esercizio sono
stati oggetto di verifica l’Ufficio Controllo di Gestione presso
il quale sono state analizzate le possibili aree di intervento
per il contenimento dei costi e per il miglioramento della
redditività aziendale e l’Area Finanza al fine di analizzare le
strategie per fronteggiare il negativo andamento dei mercati
finanziari registrato nel 2011 e la politica di gestione della
liquidità adottate dalla cassa rurale.
nel rispetto del piano di interventi programmato, nel corso
dell’esercizio sono stati oggetto di verifica congiunta da
parte dell’internal audit il processo del credito e il pro-
cesso Finanza e risparmio. il collegio nel confrontarsi con
i responsabili dei controlli e negli incontri di restituzione
ha preso atto dei risultati delle verifiche e dà atto che non
sono emerse problematiche di rilievo.
nel corso del 2011 il collegio ha potuto constatare l’a-
deguatezza ed efficienza del sistema dei controlli interni,
sistema che appare in continua evoluzione coerentemente
con l’evolversi della normativa e nel rispetto delle indicazioni
dell’organo di Vigilanza.
Anche sotto il profilo della protezione dei dati personali,
il sistema informatico garantisce un elevato standard di
sicurezza, come risulta dall’esame del documento pro-
grammatico sulla sicurezza redatto e aggiornato ai sensi
del disciplinare tecnico allegato “b” al codice della privacy
(d. lgs. 30 giugno 2003, n. 196).
il collegio sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di
cui all’art. 2 della L. 59/92 e art. 2545 del Codice Civile,
condivide i criteri seguiti dal consiglio di amministrazione
nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi
mutualistici in conformità col carattere cooperativo della
società, criteri illustrati in dettaglio nella relazione sulla
gestione presentata dagli stessi amministratori.
per quanto riguarda il bilancio di esercizio, copia dei do-
cumenti contabili (stato patrimoniale, conto economico,
prospetto delle variazioni di patrimonio netto, rendiconto
finanziario e nota integrativa) e della relazione sulla gestione
è stata messa a disposizione del collegio sindacale dagli
amministratori nei termini di legge.
non essendo a noi demandato il controllo contabile di
merito sul contenuto del bilancio, abbiamo vigilato sull’im-
postazione generale data allo stesso e sulla sua conformità
alla legge per quanto riguarda la sua formazione e struttura.
il bilancio di esercizio è stato redatto in applicazione dei
principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dallo
iasb, omologati dalla commissione europea ai sensi del
regolamento comunitario n. 1606/2002, e recepiti nell’or-
dinamento italiano con il d. lgs. 28 febbraio 2005, n. 38,
nonché in conformità alle istruzioni per la redazione del
bilancio delle banche di cui al provvedimento del direttore
generale della banca d’italia del 22 dicembre 2005 – 1°
aggiornamento del 18 novembre 2009.
48 relazione del ColleGio SindaCale
per quanto a nostra conoscenza, riteniamo che gli ammi-
nistratori, nella redazione del bilancio, abbiano operato nel
pieno rispetto delle norme di riferimento. abbiamo inoltre
verificato la rispondenza del bilancio ai fatti e alle informa-
zioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell’espletamento
dei nostri doveri, e non abbiamo osservazioni al riguardo.
la nota integrativa e la relazione sulla gestione contengono
tutte le informazioni richieste dalle disposizioni in materia,
con particolare riguardo ad una dettagliata informativa circa
l’andamento del conto economico, e all’illustrazione delle
singole voci dello stato patrimoniale e dei relativi criteri
di valutazione.
ne risulta un’esposizione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale e finanziaria della Cassa Rurale, e del risultato
economico dell’esercizio.
Unitamente al bilancio 2011 sono riportati i dati patrimoniali
e di conto economico al 31 dicembre 2010, determinati ap-
plicando i medesimi principi contabili internazionali IAS/IFRS.
La contabilità sociale è stata sottoposta alle verifiche pe-
riodiche e ai controlli previsti dalla legge, demandati alla
Federazione trentina della cooperazione; prendiamo atto
dell’attività da questa svolta e delle conclusioni raggiunte,
rilevando che all’esito dei controlli effettuati è stato espresso
con apposita relazione, in data 11 aprile 2012, un giudizio
senza rilievi sul bilancio nel suo complesso.
precisiamo inoltre che nel corso dell’esercizio il collegio
sindacale ha incontrato i responsabili della funzione di
controllo contabile, con i quali sono state scambiate le in-
formazioni rilevanti per l’espletamento dei rispettivi compiti.
le risultanze del bilancio si possono sintetizzare nei se-
guenti termini:
sTaTo PaTRimoniale
attivo 1.480.991.576
passivo e patrimonio netto 1.475.921.583
utile d’esercizio 5.069.993
ConTo eConomiCo
Utile operatività corrente al lordo delle imposte 7.041.430
imposte sul reddito dell’esercizio 1.971.437
utile dell’esercizio 5.069.993
dopo aver esaminato i documenti contabili messi a nostra
disposizione, riteniamo che i risultati economici conseguiti
nel corso dell’esercizio confermino l’ordinato e regolare
svolgimento della gestione aziendale.
nella relazione sulla gestione il consiglio di amministrazione
ha illustrato la propria proposta di distribuzione dell’utile,
quantificando in euro 500.000,00 l’importo da destinare
a ristorni ai soci. diamo atto che la proposta è stata for-
mulata nel rispetto dello statuto sociale, delle disposizioni
di Vigilanza e del regolamento approvato dall’assemblea.
in considerazione di quanto sopra, il collegio sindacale
esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio
relativo all’esercizio 2011, come redatto dal consiglio di
amministrazione e della conseguente proposta di riparto
dell’utile.
signori soci, con l’approvazione del bilancio chiuso al 31
dicembre 2011, scade il mandato conferito a questo col-
legio, Vi ringraziamo per la fiducia che ci avete concesso
invitandoVi a deliberare ai sensi di legge.
trento, 12 aprile 2012
Il Presidente del Collegio Sindacale Wilma sassudelli
Il Sindaco romeo dallachiesa
Il Sindaco lorenzo rizzoli
bilancio 2011
BilaNcio al 31.12.2011
STaTO PaTrimOniale
cOnTO ecOnOmicO
PrOSPeTTi SuPPlemenTari
OPeraZiOni cOn ParTi cOrrelaTe
49
50 stato patriMoniale
sTaTo PaTRimoniale - aTTivo
Scostamento annuo
Voci dell’attivo dicembre 2011
dicembre 2010
valore assoluto
valore percentuale
10. cassa e disponibilità liquide 7.737.327 6.700.951 1.036.376 15,47%
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.882.212 2.776.763 3.105.449 111,84%
30. Attività finanziarie valutate al fair value 1.978.976 2.328.491 -349.515 -15,01%
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 255.655.499 280.774.359 -25.118.860 -8,95%
50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 35.986.521 36.032.625 -46.104 -0,13%
60. crediti verso banche 123.477.369 44.355.587 79.121.782 178,38%
70. crediti verso clientela 1.020.197.779 1.010.090.900 10.106.879 1,00%
110. attività materiali 13.246.117 13.147.962 98.155 0,75%
120. attività immateriali 96.480 101.514 -5.034 -4,96%
di cui: - avviamento - - - nc
130. Attività fiscali 9.910.184 3.707.274 6.202.910 167,32%
a) correnti 32.686 114.330 -81.644 -71,41%
b) anticipate 9.877.498 3.592.944 6.284.554 174,91%
150. altre attività 6.823.112 6.629.344 193.768 2,92%
Totale dell’attivo 1.480.991.576 1.406.645.770 74.345.806 5,29%
51bilancio 2011
sTaTo PaTRimoniale - Passivo
Scostamento annuo Voci del passivo e del patrimonio netto dicembre
2011 dicembre
2010valore
assolutovalore
percentuale10. debiti verso banche 137.364.934 2.716.250 134.648.684 4957,15%
20. debiti verso clientela 766.131.326 782.838.569 -16.707.243 -2,13%
30. titoli in circolazione 237.565.183 276.662.773 -39.097.590 -14,13%
40. Passività finanziarie di negoziazione 138.972 689.086 -550.114 -79,83%
50. Passività finanziarie valutate al fair value 202.143.199 183.108.487 19.034.712 10,40%
60. derivati di copertura 112.713 71.225 41.488 58,25%
80. Passività fiscali 1.248.140 566.646 681.494 120,27%
a) correnti 645.306 - 645.306 nc b) differite 602.834 566.646 36.188 6,39%100. altre passività 11.447.882 27.013.479 -15.565.597 -57,62%
110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.381.749 1.450.970 -69.221 -4,77%
120. Fondi per rischi e oneri 565.492 592.166 -26.674 -4,50%
a) quiescenza e obblighi simili - - - nc b) altri fondi 565.492 592.166 -26.674 -4,50%130. riserve da valutazione -15.630.279 -3.403.449 -12.226.830 359,25%
160. riserve 131.426.417 127.240.233 4.186.184 3,29%
170. sovrapprezzi di emissione 1.368.234 1.295.798 72.436 5,59%
180. capitale 657.621 472.419 185.202 39,20%
200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 5.069.993 5.331.117 -261.124 -4,90%
Totale del passivo e del patrimonio netto 1.480.991.576 1.406.645.770 74.345.806 5,29%
52 conto econoMico
ConTo eConomiCo
Scostamento annuo
Voci dicembre 2011
dicembre 2010
valoreassoluto
valore percentuale
10. interessi attivi e proventi assimilati 42.862.401 39.176.320 3.686.081 9,41%
20. interessi passivi e oneri assimilati (13.989.470) (11.006.568) (2.982.902) 27,10%
30. margine di interesse 28.872.931 28.169.752 703.179 2,50%40. commissioni attive 9.516.398 9.410.013 106.385 1,13%
50. commissioni passive (897.625) (981.183) 83.558 -8,52%
60. commissioni nette 8.618.773 8.428.830 189.943 2,25%70. dividendi e proventi simili 287.189 281.332 5.857 2,08%
80. risultato netto dell’attività di negoziazione 377.839 32.592 345.247 1059,30%
90. risultato netto dell’attività di copertura (2.766) (16.800) 14.034 -83,54%
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (92.669) 773.682 (866.351) -111,98%
a) crediti - - - nc b) attività finanziarie disponibili per la vendita (152.107) 671.838 (823.945) -122,64% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - nc d) passività finanziarie 59.438 101.844 (42.406) -41,64%
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
(258.563) (650.636) 392.073 -60,26%
120. margine di intermediazione 37.802.734 37.018.752 783.982 2,12%130.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterio-ramento di:
(4.691.934) (3.585.922) (1.106.012) 30,84%
a) crediti (4.691.934) (3.585.922) (1.106.012) 30,84%
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - - nc
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - nc
d) altre operazioni finanziarie - - - nc
140. Risultato netto della gestione finanziaria 33.110.800 33.432.830 (322.030) -0,96%150.
spese amministrative: (27.509.064) (27.998.785) 489.721 -1,75%
a) spese per il personale (15.953.602) (16.310.562) 356.960 -2,19%
b) altre spese amministrative (11.555.462) (11.688.223) 132.761 -1,14%
160. accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (159.060) (151.609) (7.451) 4,91%
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.036.823) (992.329) (44.494) 4,48%
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(14.168) (29.286) 15.118 -51,62%
190. Altri oneri/proventi di gestione 2.640.483 2.530.446 110.037 4,35%
200. costi operativi (26.078.632) (26.641.563) 562.931 -2,11%240. Utili (perdite) da cessione di investimenti 9.262 (5.103) 14.365 -281,50%
250. utile (Perdita) della operatività corrente
al lordo delle imposte
7.041.430 6.786.164 255.266 3,76%
260. imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
(1.971.437) (1.455.047) (516.390) 35,49%
270. utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
5.069.993 5.331.117 (261.124) -4,90%
290. utile (Perdita) d’esercizio 5.069.993 5.331.117 (261.124) -4,90%
53bilancio 2011
PRosPeTTo della ReddiTiviTà ComPlessiva
Voci dicembre 2011 dicembre 201010 Utile (perdita) d’esercizio 5.069.993 5.331.117
altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita (12.226.830) (6.370.695)
110. totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (12.226.830) (6.370.695)
120. redditività complessiva (Voce 10+110) (7.156.837) (1.039.578)
Nella voce “utile (perdita) ‘esercizio” figura il medesimo importo indicato nella voce 290 del conto economico.
Nelle voci relative alle “altre componenti reddituali al netto delle imposte” figurano le variazioni di valore delle attività
registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte).
54 prospetti sUppleMentari
importi in unità di euro
esistenze a dicembre 2010
Modifica saldi apertura
esistenze al 1.1
allo
cazi
on
e ri
sult
ato
es
erci
zio
pre
ced
ente
Var
iazi
on
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l’ese
rciz
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PaTrimOniO neTTO
a dicemBre 2011
riserve
dividendi e altre destinazioni
Variazioni di riserve
Op
eraz
ion
i su
l pat
rim
on
io n
etto
redditività complessiva dicembre 2011
emissione nuove azioni
acquisto azioni proprie
distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
derivati su proprie azioni
Stock options
cap
ital
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472.
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1.11
7-4
.186
.184
-1.1
44.9
34
5.06
9.99
35.
069.
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Pat
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6.11
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-28
5.54
6-2
7.90
7-
--
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.156
.838
122.
891.
985
PRosPeTTo delle vaRiazioni del PaTRimonio neTTo 2011
55bilancio 2011
importi in unità di euro
esistenze a dicembre 2009
Modifica saldi apertura
esistenze al 1.1
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PaTrimOniO neTTO
a dicemBre 2010
riserve
dividendi e altre destinazioni
Variazioni di riserve
Op
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redditività complessiva dicembre 2010
emissione nuove azioni
acquisto azioni proprie
distribuzione straordinaria dividendi
Variazione strumenti di capitale
derivati su proprie azioni
Stock options
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6.11
8
PRosPeTTo delle vaRiazioni del PaTRimonio neTTo 2010
56 prospetti sUppleMentari
RendiConTo FinanziaRio (metodo indiretto)
a. aTTiviTà oPeRaTiva importodicembre 2011 dicembre 2010
1. Gestione 18.112.349 17.692.120- risultato d’esercizio (+/-) 5.069.993 5.331.117
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la nego-
ziazione esu attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
(136.258) 658.638
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.766 16.800
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 4.753.921 3.612.685
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e
immateriali (+/-)
1.050.991 1.021.615
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 1.017.727 1.931.508
- imposte e tasse non liquidate (+) 6.109.877 4.866.380
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di
dismissione al netto dell’effetto fiscale
- -
- altri aggiustamenti (+/-) 243.332 253.376
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (86.075.097) 73.363.273- attività finanziarie detenute per la negoziazione 886.034 379.396
- attività finanziarie valutate al fair value 332.058 317.160
- attività finanziarie disponibili per la vendita 7.008.846 (16.913.752)
- crediti verso banche: a vista (37.876.684) 32.185.652
- crediti verso banche: altri crediti (41.245.098) 47.198.784
- crediti verso clientela (14.821.561) 9.786.757
- altre attività (358.692) 409.278
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 70.984.427 (82.478.994)- debiti verso banche: a vista 192.747 275.866
- debiti verso banche: altri debiti 134.455.937 124.237
- debiti verso clientela (16.707.243) (21.282.575)
- titoli in circolazione (39.097.590) (102.052.337)
- passività finanziarie di negoziazione (550.114) 369.408
- passività finanziarie valutate al fair value 15.196.944 47.695.024
- altre passività (22.506.254) (7.608.619)
liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 3.021.678 8.576.399
57bilancio 2011
b. aTTiviTà di invesTimenTo importodicembre 2011 dicembre 2010
1. liquidità generata da 54.439 6.455- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza 46.104 -
- vendite di attività materiali 8.335 6.455
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d’azienda - -
2. liquidità assorbita da (1.152.448) (8.861.390)- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - (7.430.595)
- acquisti di attività materiali (1.143.313) (1.414.481)
- acquisti di attività immateriali (9.135) (16.314)
- acquisti di rami d’azienda - -
liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (1.098.009) (8.854.935)c. aTTiViTà di PrOVViSTa - emissioni/acquisti di azioni proprie 257.639 306.353
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (1.144.934) (1.124.160)
liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (887.294) (817.807)liQuidiTà neTTa GeneraTa/aSSOrBiTa nell’eSerciZiO 1.036.376 (1.096.343)
legenda (+) generata (-) assorbita
RiConCiliazione Voci di bilancio importo
dicembre 2011 dicembre 2010cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 6.700.951 7.797.295Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio 1.036.376 (1.096.343)cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 7.737.327 6.700.951
58 nota integratiVa - parte H - operazioni con parti correlate
OPeraZiOni cOn ParTi cOrrelaTe
1. infOrmaZiOni Sui cOmPenSi dei diriGenTi cOn reSPOnSaBiliTà STraTeGicHe
la tabella che segue, così come richiesto dallo ias 24 par. 16, riporta l’ammontare dei compensi di competenza dell’esercizio
ai dirigenti con responsabilità strategica, intendendosi per tali coloro che hanno il potere e la responsabilità della piani-
ficazione, della direzione e controllo delle attività della Banca , compresi gli Amministratori e i Sindaci della Banca stessa.
compensi complessivamente corrisposti ad amministratori dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 242
- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 17
compensi complessivamente corrisposti a Sindaci dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 65
- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 3
compensi complessivamente corrisposti a dirigenti dicembre 2011- Salari e altri benefici a breve termine 369
- Benefici successivi al rapporto di lavoro (previdenziali, assicurazioni, ecc.) 132
- indennità per la cessazione del rapporto di lavoro -
- Altri benefici a lungo termine -
I compensi agli amministratori ed ai sindaci sono stati determinati con delibera dell’Assemblea del 19/05/2011.
tali compensi comprendono i gettoni di presenza e le indennità di carica loro spettanti.
2. infOrmaZiOni Sulle TranSaZiOni cOn ParTi cOrrelaTe
rapporti con parti correlate attivo Passivo Garanzie rilasciate
Garanzie ricevute
ricavi costi
controllate - - - - - -
collegate - - - - - -
amministratori e dirigenti 1.606 737 1.492 3.263 27 12
altre parti correlate 5.901 1.545 708 4.118 194 12
Totale 7.507 2.282 2.200 7.380 221 24
le altre parti correlate includono gli stretti familiari degli amministratori, dei sindaci e degli altri dirigenti con responsa-
bilità strategica, nonché le società controllate, sottoposte a controllo congiunto, e collegate, dei medesimi soggetti o dei
loro stretti familiari.
per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della
Banca trova applicazione l’art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l’art. 2391 del codice civile.
le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di
valutazioni di convenienza economica e sempre nel rispetto della normativa vigente, dando adeguata motivazione delle
ragioni e della convenienza per la conclusione delle stesse.
Le operazioni con parti correlate non hanno una incidenza significativa sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul ri-
sultato economico e sui flussi finanziari della Banca.
nel bilancio non risultano svalutazioni analitiche o perdite per crediti dubbi verso parti correlate. sui crediti verso parti
correlate viene pertanto applicata solo la svalutazione collettiva.
59bilancio 2011
3. infOrmaZiOni Sui cOrriSPeTTiVi Per la reViSiOne leGale dei cOnTi
in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 2427, 1° comma, n. 16-bis del codice civile si riepilogano di seguito i corri-
spettivi spettanti per l’esercizio 2011, alla Federazione trentina della cooperazione - divisione Vigilanza per l’incarico
di revisione legale dei conti a norma degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, come disposto
dalla legge regionale 9 luglio 2008, n.5 e per la prestazione di altri servizi resi dalla stessa divisione Vigilanza alla banca.
gli importi sono al netto dell’iVa e delle spese.
Tipologia di servizi Soggetto che ha prestato il servizio: Società di revisione/revisore legale
ammontare dei corrispettivi
corrispettivi di competenza per la revisione legale dei conti annuali
Federazione trentina della cooperazione divisione Vigilanza
21
60 relazione del reVisore legale
bilancio 2011 61
62 bilancio 2011
63bilancio 2011
a cura di cassa rurale di trentoUfficio Soci/Marketing e Relazioni Esterne - Ufficio Contabilità e Bilancio
Grafica e impaginazione: Plus Communications
stampa: alcione - trento
Finito di stampare: maggio 2012