Ecoazioni S.n.c.- Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci; Arch. Francesco Nigro Giugno 2011
Comune di Città di Castello INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/ZONA INDUSTRIALE NORD
QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO
SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale
PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
Città di Castello
Centro Urbano/Area produttiva Città di Castello Nord
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Comune di Città di Castello INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/ZONA INDUSTRIALE NORD
QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO
SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale
PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
CONTESTO DI RIFERIMENTO TERRITORIALE COMUNALE
Ruolo e rango del Comune di nel contesto dell’Alto Tevere Il Comune di Città di Castello è uno dei principali centri urbani del corridoio insediativo dell’Alto Tevere, caratterizzato oltre che dalla consistente dimensione insediativa e da una discreta dotazione di funzioni urbane di livello intermedio rispetto agli altri centri dell’Alto Tevere, anche dalla rilevante specializzazione funzionale nel settore produttivo, che lo rendono uno dei più importanti poli industriali dell’Alto Tevere, la cui economia è fortemente condizionata dall’attività artigianale e industriale. Centro di polarizzazione delle relazioni con il contesto regionale e nazionale è uno dei poli urbani attrattori principali dell’Alto Tevere.
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QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO
SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale
PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
Contesto di riferimento territoriale comunale
Popolazione e attività La popolazione residente nel Comune di Città di Castello, al 01-01-2010, è di 40.455 unità; la densità abitativa è di 100,70 abitanti per Km2.
L’analisi della serie storica della popolazione censuaria, dall’anno 2004 al 20101, evidenzia un andamento in costante crescita pari al 3,50%.
Nel territorio comunale sono presenti 8 aree industriali per una estensione complessiva di circa 385 ha. Le imprese più rappresentative per l’economia locale sono l’Industria Manifatturiera, Tessile, l’Editoria e l’Industria del Legno.
IMPRESE PRODUTTIVE ANNO 20082
Agricoltura e Pesca
Industria Servizi Altre Imprese
938 1418 1830 14
IMPRESE PRODUTTIVE E ADDETTI ANNO 20013
Numero Addetti
Industria 1473 7552
Commercio 941 2311
Altri Servizi 971 4117
NUMERO MEDIO DI ADDETTI PER SETTORE PRODUTTIVO
Città di Castello
Provincia di Perugia
Regione Umbria
Industria 5,13 4,96 5,13
Commercio 2,46 2,47 2,45
Altri Servizi 4,24 3,64 3,63
1 Elaborazione su dati Istat. 2 Indicatori ambientali ARPA Umbria 3 Dati Istat 2001
Fattori climatici Il comune è classificato come zona climatica E per un valore di gradi giorno (GG) pari a 2,347, il mese più freddo è gennaio con un a temperatura media di 4,4°C e quello più caldo è luglio con 23°C. Inoltre rientra in due piani bioclimatici che sono:
• Piano Bioclimatico Basso – collinare: variante fredda. Interessa l’Alta Valle del Tevere, tra città di Castello ed Umbertide. Si differenzia dal Piano tipico per uno stress freddo più intenso ed un periodo vegetativo più breve; aspetti climatici questi connessi soprattutto con la morfologia di fondovalle stretto tra catene collinari e montane mediamente elevate. La vegetazione forestale è costituita da boschi di cerro e roverella, con scarsissima presenza di entità mediterranee.
• Piano bioclimatico alto collinare: variante umida. Riguarda l’Umbria nord – orientale, dai 500 ai 950 m di altitudine. Si differenzia dal piano tipico per un sensibile aumento delle precipitazioni annuali e per un leggero incremento d stress da freddo invernale. La vegetazione forestale si distingue dalle altre zone alto- collinari per la quasi totale assenza di querceti di rovella e la presenza, nei valloni più freschi ed umidi, di faggete o di boschi misti di carpino bianco e nocciolo.
Nella tabella sottostante si riportano i dati relativi alle Temperature medie e Piovosità e Ventosità relative alla stazione termo pluviometrica colloca a Città di Castello.4
Media delle temperature (C°) massime, minime e medie mensili rilevate nelle stazione termo pluviometriche Stazione Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Max 7 8,7 12.1 16.2 21.4 25.7 29.2 28.9 24.6 18.8 12.6 7.7
Min -1.6 -0.7 1.4 4.2 7.7 11.5 13.1 13.1 10.4 6.3 3.0 0.1 Città di Castello
Media 2.7 4.0 6.8 10.2 14.6 18.6 21.2 21.0 17.5 12.6 7.8 3.9
Valori in mm delle precipitazioni medie mensili nelle stazioni temopluviometriche Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Città di Castello 76 70 80 77 71 62 44 57 89 98 121 100
Media mensile della velocità del vento (m/sec) Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
N 3.7 3.5 3.3 3.2 2.8 2.4 2.6 2.5 2.6 2.9 3.4 3.7
NE 5.1 5.2 4.8 4.3 3.9 3.3 3.5 3.5 3.8 4.4 4.3 5.4
E 2.3 2.4 2.8 2.7 2.5 1.8 2.4 2.5 2.2 3.0 2.1 2.5
SE 2.8 3.0 3.1 2.8 2.5 2.6 2.2 2.6 2.8 2.8 3.3 3.3
S 4.0 4.0 4.1 4.0 3.7 3.3 3.4 3.1 3.4 3.8 4.2 4.6
SW 3.0 3.4 2.8 2.9 2.8 2.8 2.7 2.6 2.5 2.6 3.4 3.5
W 3.5 2.9 2.4 2.2 2.0 2.1 2.0 2.1 1.9 2.1 2.8 2.8
Perugia
NW 2.3 2.4 2.3 2.2 1.8 1.8 1.8 1.7 1.8 1.9 2.5 2.8
4 Carta Fitoclimatica della Regione Umbria
La densità industriale presente è la più alta rispetto ai dati rilavati per l’Alto Tevere, mentre il numero medio di addetti è di 3,60 per impresa, in linea con la media provinciale e regionale, anche se gli occupati nel settore industriale hanno incidenza maggiore, a scapito di quelli nel settore commerciale.
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SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale
PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
ACQUA Il territorio di Città di Castello ricade nel sottobacino Alto Tevere che si estende dall’Emilia Romagna (monte Fumaiolo, circa 1.300 m s.l.m.) fino a valle del nucleo urbano di Perugia. La superficie di tale sottobacino è pari a circa 2.174 km2 di cui 1.436 in territorio umbro. I principali affluenti del Fiume Tevere all'interno dell'Unità Territoriale "Alto Tevere" sono i torrenti Cerfone, Nèstore e Niccone in destra idrografica, Carpina e Assino in sinistra idrografica. In territorio toscano il fiume disegna una valle alluvionale di discreta ampiezza, l'Alta Valle del Tevere, che prosegue in territorio umbro fino alla soglia di Santa Lucia, pochi chilometri a sud di Città di Castello. I principali agglomerati urbani presenti sono localizzati lungo la pianura del Fiume Tevere e sono rappresentati dagli abitati di Città di Castello ed Umbertide;. Il sistema industriale si sviluppa con geometria lineare lungo le stesse vie di comunicazione con due aree a elevato grado di saturazione: la prima, a nord, nei comuni di Città di Castello, Umbertide e San Giustino, la seconda, a sud, nel comune di Perugia.
Nel territorio è presente l’acquifero alluvionale ” Alta Valle del Tevere”.
Acquifero Alluvionale Alta Valle del Tevere: è ospitato in un’ampia zona alluvionale che si estende dalla diga di Montedoglio fino all'altezza di Città di Castello per circa 130 kmq e per circa il 60% ricade all’interno del territorio umbro. L’asse principale del flusso idrico sotterraneo segue l’andamento del corso del fiume Tevere. La parte centrale della piana è caratterizzata da un materasso alluvionale con spessore massimi superiori a 100 mt, ben sviluppato nella parte superiore e centrale della piana, fino alla confluenza con il torrente Cerfone, dove lo spessore si riduce a non più di 20 mt. Nella parte inferiore le alluvioni sono estremamente ridotte e di natura prevalentemente fine (in corrispondenza dell’alveo del Tevere lo spessore massimo è di circa 10 mt). Nella zona a sud di città di Castello, il Tevere drena la falda e si manifesta un aumento della portata fluviale a causa delle emergenze subalvee.
Uso risorsa idrica Il territorio comunale fa parte dell’ATO n. 1 e del sistema acquedottistico denominato “Sistema Alto Tevere – SAT”. Quest’ultimo è costituito dai comuni di Citerna, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Umbertide, per complessivi 78.000 utenti da servire all’orizzonte temporale 2040. Consumi idropotabili
Consumi giornalieri netti medi nell'anno (l/g/ab.servito)5
domestico extradomestico comunale altri usi totale 136 23 19 1 179
Perdite globali (reali+fittizie) in alcuni comuni della regione6
Perdite Volumi (m3) totali immessi
Volumi (m3) consegnati (m3) (%)
3.700.000 2.098.062 1.601.938 43,3
Acque Reflue Agglomerati di consistenza superiore a 2.000 AE: AE nominali, serviti e depurati7
AE nominali AE serviti % AE serviti AE depurati % AE depurati 55.859 52.123 93 52.123 93
5 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002. 6 Fonte: Piano Regolatore Regionale degli Acquedotti (PRRA), Regione Umbria, 2002 7 Fonte: ARPA Umbria
Acquiferi Alluvionali Alta Umbria, Dati:PTCP
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SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
Energia
I comuni di Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Montone, Monte S. Maria Tiberina, Pietralunga, San Giustino ed Umbertide e la Comunità Montana Alto Tevere Umbro hanno sottoscritto il Piano Energetico Comprensoriale (PEC) Altotiberino che si pone quale strumento di indirizzo nel contesto dell’Accordo di Programma.
Tale Accordo è finalizzato, nello specifico, all’attuazione del Programma denominato “ENERGIA SOSTENIBILE ALTO TEVERE”, attraverso il quale le parti “si impegnano ad ideare ed attuare, in sinergia tra soggetti pubblici e privati, iniziative per la produzione di energia da fonti rinnovabili disponibili sul territorio Altotiberino, l’uso razionale dell’energia e il risparmio energetico, il sostegno al cambiamento culturale in materia di sviluppo sostenibile, tramite idonei progetti di comunicazione, ed iniziative nel settore della ricerca e la formazione in campo energetico/ambientale”8. Questo accordo ha favorito negli ultimi anni la crescita e lo sviluppo delle energie rinnovabili nel proprio territorio, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico, infatti, Città di Castello è stato quello con il maggior numero di impianti fotovoltaici installati: Il consumo residenziale nell’anno 2005 è stato di 3.083 MWh/a, invece per quanto riguarda l’energia nel settore produttivo i consumi si ripartiscono i con il 36% nel settore industriale, il 33% nel settore terziario, il 24% nel residenziale ed il 7% nell’agricoltura.
Consumi elettrici per settori, dati enel, 200510
8 Fonte: Piano energetico comprensoriale Alto Tevere umbro sezione energia rinnovabile, G. Bidini, S. Servili. 9 Fonte : GSE, 2010 10 Piano energetico comprensoriale dell’Alto Tevere Umbro
Rifiuti
Città di Castello rientra all’interno dell’ATO1, ed è il comune che maggiormente concorre, 33% del totale, alla produzione di rifiuti urbani dell’ATO11.
La produzione pro capite è 572 kg/ab, (-15 kg/ab del 2008), ma pur sempre superiore a quella media di ambito e regionale. Nel 2009 è stato introdotto per il centro storico e per alcuni quartieri fuori dalle mura un sistema di raccolta differenziata porta a porta, mentre per il resto del territorio comunale è previsto ancora il sistema di raccolta differenziata con cassonetti. La Raccolta Differenziata 2009 ha registrato un incremento del +15% arrivando al 32% totale. Per Città di Castello i rifiuti non pericolosi maggiormente prodotti sono carta, vetro e frazione organica umida (FOU), mentre per quanto riguarda quelli pericolosi, i RAEE e le Vernici. Per quanto riguarda la produzione di Rifiuti Speciali la produzione locale, influenza fortemente i dati relativi all’ATO1.
Produzione dei rifiuti anno 200812
11 Fonte: Piano Regionale di Gestione dei rifiuti
12 Fonte: dati ARPA
IMPIANTI FOTOVOLTAICI9
IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN ESERCIZIO 162 4.660 kW
Di cui
Con potenza inferiore a20kW 132 820kW
Con potenza tra i 20kW e i 50kW 11 442kW
Con potenza superiore a 50kW 19 3398kW
PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI 2006 2007 2008
Produzione Rifiuti Urbani
24.230,00 24.338,00 24.426,00
Raccolta Differenziata
4.159,80 4.102,11 4.003,00
Spazzatura meccanica Stradale
1.272,00 1.073,00 1.224,00
Ingombranti - 842,75 276,16
Rifiuti Speciali (anno 2007) PERICOLOSI 2.290,62
NON PERICOLOSI 29.763,02
TOTALE 32.053,65
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Mobilità
Il territorio comunale è attraversato da arterie viarie e ferroviarie di interesse extra-regionale, E45 e E78, strada statale tiberina n. 3 bis e dalla linea ferrovia regionale FCU.
Per quanto riguarda il parco veicolare negli ultimi 5 anni c’è stato un incremento del 3% circa, arrivando ai 36.452 veicoli del 2009, pari a 0,90 veicolo per abitante.
Anno
AUTOBU
S
AUTOCARRI
TRASPORTO
MERCI
AUTOVEICOLI
SPECIALI /
SPECIFICI
AUTO
VETT
URE
MOTOCARRI E
QUADRICICLI
TRASPORTO
MERCI MOT
OCICLI
MOTOVEICOLI
E QUADRICICLI
SPECIALI /
SPECIFICI
RIMORCHI E
SEMIRIMORC
HI SPECIALI /
SPECIFICI
RIMORCHI E
SEMIRIMORC
HI
TRASPORTO
MERCI
TRATTORI
STRADALI
O MOTRICI
TO TA LE
2005 98 2.692 437 27.329 152 3.314 27 798 324 133 35.304
2006 99 2.837 446 27.833 147 3.480 35 785 325 143 36.130
2007 99 2.877 463 28.002 142 3.632 41 771 317 135 36.479
2008 102 2.857 454 28.238 136 3.744 60 761 321 142 36.815
2009 98 2.871 478 28.503 131 3.877 72 20 259 143 36.452
Sistema naturale
Rete ecologica
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e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
Rete natura 2000
Nella Regione sono presenti 98 SIC e 7 ZPS che interessa il 14,17 % del territorio regionale per una superficie complessiva di 156.415,09 ettari, invece per quanto riguarda il territorio di nostro interesse sono presenti 3 SIC che sono IT5210001 , IT5210003 e IT5210073.
Il SIC IT5210001 è denominato “Boschi di Monti di Sodolungo – Rosso” il quale si estende per una superficie di 2597,00 ha. All'interno del sito sono presenti molte fitocenosi tipiche dei rilievi marnosoarenacei, che contraddistinguono l'orografia dell'Umbria nord-occidentale. Tra le specie floristiche è stata segnalata Hymantoglossum adriaticum, rara a livello regionale, mentre per la fauna sono segnalati Potamon fluviatile fluviatile, con una popolazione regionale in rarefazione; Leuciscus cephalus, specie autoctona, importante rispetto alla banalizzazione della comunità ittica; Coronella austriaca, specie vulnerabile; Buteo buteo, Falco tinnunculus, e Sitta europaea, specie poco comuni; Mustela putorius, specie vulnerabile e rara; Lepus europaeus, specie fondamentale per la catena alimentare dell'aquila reale.
Il SIC IT5210003 è denominato “Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio” il quale si estende per una superficie di 483,00 ha. In questo ambito del fiume la copertura vegetale si presenta per lunghi tratti fortemente rimaneggiata ed alterata; tuttavia in alcuni limitati settori sono presenti lembi di vegetazione ripariale a dominanza di Salix alba in discreto
stato di conservazione, pur se estremamente ridotti in larghezza. Tra la fauna da segnalare la presenza di: Theodoxus fluviatilis (specie rara in progressivo calo), Leuciscus cephalus (specie autoctona importante rispetto alla banalizzazione della comunità ittica), Buteo buteo, Cettia cetti, Falco tinnunculus, (specie poco comuni) Neomys fodiens (specie stenotopa molto rara) e Suncus etruscus (specie stenotopa rara).
Il SIC IT5210073 è denominato “Alto Bacino del Torrente Lama” il quale si estense per una superficie di 2349,00 ha. Complesso prevalentemente collinare, di natura marnoso-arenacea, con morfologia molto aspra caratterizzata da versanti scoscesi, spesso semirupestri, e vallate strette e tortuose. Esso si presenta in gran parte coperto da boschi cedui e boscaglie per lo più costituiti da cerro (Quercus cerris) che, a seconda dell'esposizione dei versanti, si associa
con il carpino nero (Ostrya carpinifolia) o con la roverella (Quercus pubescens). Solo sui versanti più elevati, con minore pendenza o pianeggianti, tali formazioni, inquadrabili nell'ordine Quercetalia pubescenti-petraeae, vengono sostituite da boschi puri di cerro o da piccoli nuclei di faggio (Fagus sylvatica), dell'ordine Fagetalia sylvaticae. Ai boschi si alternano estesi arbusteti a ginepri (Juniperus communis e Juniperus oxycedrus) e vaste aree calanchive con vegetazione camefitica riferibile all'associazione Coronillo minimae-Astragaletum monspessulani, dell'alleanza Xerobromion.
IT5210001
IT5210003
IT5210073
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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INSEDIAMENTO PRODUTTIVO INQUADRAMENTO DELL’AREA PRODUTTIVA NEL CONTESTO COMUNALE
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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Sistema accessibilità
Contesto Socio-Economico Nell’area sono presenti quattro destinazioni d’uso: industriale/artigianale, abitativo, commerciale e altro. Le attività commerciali e attività industriale/artigianali, ruisultano predominanti insieme coprono il 72,16% dell’edificato.13
Al fine di fornire una stima approssimativa del numero di addetti, si sono presi come riferimento il numero medio di addetti per settore produttivo a scala comunale14 e il numero di fabbricati (industriali e commerciali) presenti nell’area15, il risultato è che in totale sono presenti nell’area in media 654 addetti. 13 Fonte: Sistema Ecografico Catastale della Regione Umbria (Anagrafe Immobiliare), da dove stati ricavati i dati relativi alla superficie
coperta per destinazione d’uso prevalente dei fabbricati all’interno dell’area produttiva e, al netto di quest’ultima la percentuale di superficie libera non edificata, al lordo di strade e altre infrastrutture. 14 Fonte : Istat, 2001.
15 Allo stato attuale non è stato possibile reperire ulteriori informazioni riguardanti la tipologia e il numero di imprese presenti all’interno
dell’area produttive.
Con il FIUME TEVERE:
CON IL CENTRO URBANO:
La zona si colloca a nord del centro storico e si sviluppa lungo le principali direttrici stradali. L’area è collegata al centro urbano tramite strade comunali che a loro volta si ricollegano alla strada extracomunale E45, che consente i collegamenti regionali e extraregionali.
Distanza
da percorrere
Tempi di percorrenza in
auto
Distanza dal centro urbano di Città di Castello
3,3 km 5 min
Distanza E45 (svincolo)
2,5 km 6 min
L’area industriale si trova in sinistra idrografica rispetto al fiume, la parte più prossima al Tevere si trova ad una distanza di 166 mt e quella più lontana a 1436 mt. L’accessibilità al fiume è limitata dalla presenza dell’E45 ma è possibile tramite dei sottopassaggi.
Distanza dal fiume (Buffer)
200 mt
400 mt
800 mt
1500 mt
Zona Industriale Città di Castello
Nord • • • •
Distanza punto più vicino 166,065 mt
Distanza punto più
lontano 1.436,536 mt
Analisi Dati Ecografico Catastale Regione Umbria (2010) Estensione area industriale 139 Ha
Tot. Superficie coperta: 375.213,93mq
% Superficie Libera non Edificata:
26,94 %
Destinazione d'uso % Superficie Occupata
Industriale/Artigianale 34.12
Abitazione 13.48
Attività Commerciale 38.04
Altro 14.36
Magazzino 6.39
Rimesse 1.52
Speciale/Particolare 0.17
Sportivo 0.30
Ufficio 4.19
Non Classificato 1.78
Stima del numero medio di addetti per settore
Industria Commercio
N° medio addetti/impresa (DATI ISTAT 2001)
5,13 2,46
N° unità presenti nell’insediamento
83 91
N° medio di addetti 425,54 228,49
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QUADRO RICOGNITIVO DELL’INSEDIAMENTO PRODUTTIVO
SCHEDE INSEDIAMENTI PRODUTTIVI
REGIONE UMBRIA Direzione Programmazione, innovazione e competitività dell’Umbria Servizio Valorizzazione del territorio e tutela del paesaggio Sezione Promozione della qualità del patrimonio paesaggistico regionale
PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
Ricognizione generale tra il confine con la Toscana e il nodo Chiascio degli ambiti urbani rivieraschi
e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
CONTESTO TERRITORIALE
Previsioni urbanistiche Nello stralcio di PRG-PS sono riportati gli Ambiti che comprendono zone di completamento e nuova edificazione, divise essenzialmente per caratteristiche funzionali, in parte con attuazione diretta e in parte con piani attuativi; sono riportate inoltre le infrastrutture, rispetto alle quali nell’area in esame non sono previsti significativi interventi. Dal confronto con la Parte operativa è possibile individuare alcune aree di completamento prevalentemente residenziali e per servizi, le prime localizzate principalmente nel settore del capoluogo a est della ferrovia, e lungo la direttrice della ss 257, le seconde tra l’E45 e la linea ferroviaria, a nord del centro storico. Sono inoltre previsti alcuni “Comparti produttivi con strumenti attuativi operativi” nella parte dell’area produttiva Città di Castello Nord in prossimità di Cerbara
Ecoazioni S.n.c.- Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci; Arch. Francesco Nigro Giugno 2011
Comune di Città di Castello INSEDIAMENTO PRODUTTIVO/ZONA INDUSTRIALE NORD
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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Carta dei vincoli
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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e riqualificazione ecologico-paesaggistica di un sito posto lungo il Tevere
Tipologia insediativa rivierasca - Impianto insediativo
Spazi aperti e rete del verde urbano
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Contesto Ambientale
Acqua
Acque superficiali
Dall’analisi sulla qualità dell’acqua effettuata tra il 2005 e il 2007 è possibile conoscere l’evoluzione qualitativa del fiume Tevere in questo tratto e più precisamente analizzando i dati della stazione TVR 2, che è quella più vicino all’insediamento produttivo. I parametri considerati sono l’IBE (Indice biotico esteso), LIM (Livello inquinamento da macrodescrittori), SECA e SACA, per quanto riguarda il primo di questi elementi risulta un leggero miglioramento infatti si è passati da uno stato di “ambiente inquinato” a “Ambiente in cui sono evidenti alcuni effetti dell’inquinamento”. Il LIM è rimasto costante tra il 2005 e il 2006 per poi subire un peggioramento nel 2007. Invece per quanto riguarda il SECA e il SACA il valore si è mantenuto costante.16
Le fasce di vegetazione perifluviale sono sempre di tipo secondario, prevalentemente arboree riparie, continue e con un’ampiezza molto variabile; le rive sono coperte da erbe e arbusti e solo in alcuni casi si segnala la presenza di vegetazione arborea. Il tratto fluviale in esame risulta caratterizzato da un alveo con fondo facilmente movibile e predominanza di lunghe
pozze; il periphyton è, generalmente, discreto e la comunità macrobentonica poco diversificata.17
Tratto158- 159- 160
16 Dati ARPA “Stato di Qualità Ambientale dei Corsi d’Acqua anni 2005-2006-2007 e analisi dei Trend evolutivi” 17 Dati ARPA “Analisi dell’Indice di Funzionalità Fluviale del Tevere e dei suoi Affluenti”, anno 2005.
Tratto 155- 156 - 157
Nel tratto del fiume che entra in relazione con l’area industriale c’è stato un l’elevato sfruttamento di suolo da parte dell’attività agricola, per questo motivo la vegetazione perifluviale è quasi del tutto assente o costituita da fasce arboree non riparie e molto strette. I livelli di erosione sono variabili: tratti ad erosione poco evidente o non rilevante si alternano a tratti con erosione molto evidente con rive scavate o franate o presenza di interventi artificiali. Il tratto fluviale in esame risulta caratterizzato da un alveo con fondo facilmente movibile e la comunità macrobentonica poco diversificata, con prevalenza di taxa tolleranti all’inquinamento.
Nel tratto fluviale corrispondente all’insediamento produttivo è ricompreso nel quadro n. 31 che si estende per una lunghezza di circa 5 km lungo l’abitato di Città di Castello e si classifica interamente con un terzo livello di funzionalità fluviale. Il territorio circostante è caratterizzato, in sponda destra, da coltivazioni intensive, mentre la sponda sinistra risente della pressione
antropica esercitata dalla zona industriale di Città di Castello.
Stazione TVR2 - A Valle di Città di Castello – Santa Lucia 2005 2006 2007
LIM Livello 2 Livello 2 Livello 3 IBE Classe 3 Classe 3 Classe 2
Stato Ecologico del Corso
d’Acqua (SECA) 3 3 3
Stato Ambientale del Corso
d’Acqua (SACA) sufficiente sufficiente sufficiente
Punteggio Liv. Funzionalità
n. scheda
Sponda dx
Sponda sx
Sponda dx Sponda sx
160 126 155 III
(mediocre) III
(mediocre)
159 137 155 III III
158 142 180 III III
157 161 136 III III
156 146 141 III III
155 127 121 III III
154 171 140 III III
153 146 160 III III
Ecoazioni S.n.c.- Arch.tti Massimo Bastiani e Virna Venerucci; Arch. Francesco Nigro Giugno 2011
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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Acque sotterranee
L’area industriale Città di Castello Nord ricade all’interno dell’acquifero alluvionale dell’Alta Valle del Tevere. Al settore orientale e meridionale dell’acquifero viene attribuito uno Stato di Qualità Ambientale SCADENTE, presentando scadenti caratteristiche quantitative a causa dell’impatto antropico di prelievi maggiori rispetto alla parte centrale e settentrionale, e soprattutto per la presenza di nitrati superiore alla soglia di legge riscontrata nella campagne di monitoraggio. In particolare si riscontra una maggiore vulnerabilità agli agenti inquinanti dovuta alla maggiore permeabilità del suolo e alla minore consistenza quantitativa.
Tale area è stata classificata dal Piano di Tutela delle Acque come “Zona Vulnerabile ai nitrati di origine agricola”. Per questo è stato disposta la realizzazione di una “Carta della Vulnerabilità” e in base alle rilevazioni ai sensi del D.Lgs.152/99 è stato attribuito un grado di vulnerabilità “elevato”. Per la realizzazione di suddetta carta sono state condotte tre campagne di rilevamento relative ai periodi luglio 2003, settembre 2003 e giugno 2004 che hanno cartografato le zone dove la presenza di nitrati supera la soglia limite (50 mg/l) prevista dal decreto 152/99.
In tutti e tre i periodi, le aree dove vengono registrate le concentrazioni di nitrati più rilavanti, sono le stesse: la Zona a Nord di Città di castello (che è anche quella più estesa) e le zone a Nord-Ovest e a Sud-Est di Selci-Lama.
“Carta della Vulnerabilità” Acquifero Alluvionale Alta Valle del Tevere
Prelievi idrici
L’area industriale è interessata da 3 punti di prelievo per uso idroelettrico da acque sotterranee e i due sistemi di pozzi di captazione delle acque sotterranee, ubicati nella frazioni di Riosecco (ovvero proprio all’interno dell’area industriale) e Piosina (a circa 3 km); le acque sotterranee captate vengono convogliate nell’“Edificio Filtri” che si trova anch’esso a Nord della zona industriale, dove vengono trattate e distribuite alle utenze.18
Per quanto riguarda le fonti di carico puntuali, all’interno dell’area c’è la presenza di aziende che potenzialmente recapitano in corpo idrico superficiale, anche se come specificato da ARPA Umbria, la significatività di tali dati è inficiata dalla mancanza di un adeguato sistema di monitoraggio e di controlli efficiente e quindi dalla mancanza di dati precisi sugli scarichi delle aziende. Per quanto riguarda invece le fonti di carico diffuso, l’area Industriale ricade come già visto all’interno di un importante sistema agricolo, che come abbiamo visto influenza in modo significativo la risorsa idrica. 19
18 Piano di Tutela delle Acque Regione Umbria “Fattori di Pressione Quantitativa”.
19 Piano di Tutela delle Acque Regione Umbria “Fonti di Carico Puntuale e Diffuso”
Qualità delle acque - anno 2002-2004
Settore Stato
Quantitativo prevalente
Stato Quantitativo prevalente
Stato Ambientale
Orientale e
Meridionale
B 4 Scadente
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PROGETTO TEVERE Aree urbane e aree industriali. “Riqualificazione dei centri urbani rivieraschi lungo il fiume Tevere”.
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Piano assetto idrogeologico L’intera area si trova in sinistra idrografica rispetto al fiume. La maggior parte del territorio compreso tra l’area industriale e il fiume ricade in fascia “B” (aree di esondazione indiretta e aree marginali della piena) e solo nella parte più a sud, in fascia A (aree di esondazione diretta). Per le aree che rientrano in queste due categorie il Pai prevede come obiettivi di assetto il mantenimento delle aree di deflusso e il recupero delle componenti naturali dell’alveo fluviale, nonché il controllo della pressione antropica.
Stralcio PAI(Piano di Assetto Idrologico, AB Fiume Tevere) – Fasce Esondabili
Energia La zona industriale di Città di Castello nord rientra nel piano bioclimatico basso – collinare: variante fredda, che si differenzia dal piano tipico per una maggiore quantità di precipitazioni estive ( 180-190 mm rispetto ai 140-160 mm delle altre stazioni basso collinari) che attenuano lo stress da aridità. La classe climatica ovviamente coincide con quella comunale. Si riporta il dato relativo alle Radiazioni Globali Giornaliere calcolate per l’Area Industriale di Città di Castello Nord20 :
Si riporta di seguito il dato relativo alla superficie totale delle coperture esistenti, superiori a 400 mq, con la relativa produzione potenziale e risparmio di CO2, che si potrebbe avere dall’utilizzo di fotovoltaico.
Ettari di Coperture di edifici industriali kWp producibili da coperture
FV CO2 evitata
30.86 Ha 19.928,56 kWp 1.286,61 ton/anno
20 Fonte:Atlante italiano della radiazione solare; modello per il calcolo della frazione della radiazione diffusa rispetto alla globale: ENEA-SOLTERM
RGG mensile
RGG su superficie orizzontale
RGG su superficie inclinata (coefficiente di riflessione:
0.13)
RGG su superficie normale Mese
Ostacolo kWh/mq Ostacolo kWh/mq kWh/mq Gennaio Assente 1.64 Assente 2.60 3.16
Febbraio Assente 2.48 Assente 3.40 4.06
Marzo Assente 3.70 Assente 4.43 5.36
Aprile Assente 4.70 Assente 4.94 6.12
Maggio Assente 5.86 Assente 5.67 7.43
Giugno Assente 6.41 Assente 5.96 8.07
Luglio Assente 6.44 Assente 6.07 8.21
Agosto Assente 5.42 Assente 5.48 7.03
Settembre Assente 4.20 Assente 4.73 5.78
Ottobre Assente 2.84 Assente 3.65 4.33
Novembre Assente 1.83 Assente 2.72 3.25
Dicembre Assente 1.36 Assente 2.19 2.65
RGG annua
RGG su superficie orizzontale
RGG su superficie inclinata RGG su superficie
normale
Ostacolo kWh/mq Ostacolo kWh/mq kWh/mq
Assente 1429 Assente 1579 1995
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Mobilità La viabilità dell’area è caratterizzata internamente da una serie di strade locali ed inoltre è attraversata dalla linea ferroviaria FCU. Per quando riguarda i collegamenti verso l’esterno sono garantiti dalla strada extraurbana E45 accessibile dallo svincolo presente a sud dell’area a circa 2,5 km.
Piste ciclabili
E45
Ferrovia
Area industriale
E45
Fiume Tevere Linea ferroviaria
Torrente Vaschi
Area industriale
Torrente Vaschi
E45
Fiume Tevere
Linea ferroviaria
Svincolo
Viabilità interna
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Piste ciclabili
Mobilità Ciclabile
Città di Castello, Bocca Serriola, San Giustino, Terme di Fontecchio, Santuario di Belvedere
Distanza: 32,2 km. Dislivello: 730 metri
L’area produttiva è ad una distanza di circa 10 Km la stazione ferroviaria FCU di Città di Castello, che consente una connessione con la rete ferroviaria nazionale e con i nodi di S. Sepolcro, Perugia e Terni.
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Paesaggistico Paesaggio produttivo rivierasco
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Biodiversità Intorno alla area produttiva non risultano esserci aree naturali, invece all’interno scorrono gli affluenti del Fiume Tevere che dalle aree boscate arrivano fino alle aree urbanizzate.
Carta Geobotanica (componenti naturali del territorio); Ortofoto 2005
L’area Industriale si trova all’interno di quella che è stata individuata come la “matrice antropica”, ovvero l’insieme degli insediamenti urbani e produttivi e agricoli, che impedisce le connessioni ecologiche tra i sistemi naturali che insistono su questa zona. La matrice antropica che ospita l’insediamento produttivo è costituita da aree agricole estensive, e partendo dal confine toscano, si restringe ad imbuto fin oltre il centro urbano di Città di Castello. Il Fiume Tevere, insieme ai suoi affluenti, è l’unità di connessione che attraversa questa matrice antropica e permette la connessione più o meno forte con il sistema delle aree collinari. Lo sviluppo insediativo di quest’area è di tipo lineare e segue le direttrici stradali e la rete infrastrutturale, l’indice di sprawl risulta quindi massimo solo lungo queste ultime.
Rete Ecologica Regione Umbria (RERU)
Nel territorio comunale sono presenti 3 SIC ( IT5210001 , IT5210003 e IT5210073). L’area industriale entra in relazione con il SIC IT5210003, infatti quest’ultimo corre lungo il fiume Tevere per il tratto che va da San Giustino ad Umbertide. Invece gli altri SIC distano 10 km circa.
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Swot Analysis
SISTEMA AMBIENTALE PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA
Presenza delle infrastrutture stradali E45.
Maggiore presenza di inquinamento e traffico nelle aree limitrofe.
Presenza di linea ferroviaria se pur ad una distanza superiore di 1 km
Aumento immatricolazioni negli ultimi 6 anni.
Percorsi ciclabili e pedonali Mancanza di integrazione tra misure di mobilità sostenibile
MOBILITÀ
Possibilità di accedere direttamente al fiume attraverso sottopassi della E45
La E45 separa l’area produttiva dal Tevere
Utilizzo di fonti alternative per la produzione di energia.
Notevole superficie di copertura degli edifici utilizzabile per la produzione di energia solare.
ENERGIA
Il 36% dell’energia consumata dal comune è destinata all’industria.
Presenza isola ecologica per smaltimento rifiuti
Il quantitativo di rifiuto indifferenziato nel 2008 è aumentato di 196 tonnellate rispetto al 2006.
La produzione di raccolta differenziata è aumentata del 15% rispetto al 2008.
RIFIUTI
La produzione di rifiuti procapite comunale è più alta di quelli regionale
ACQUA Area completamente servita dal sistema acquedottistico
Presenza di aziende che potenzialmente recapitano in corpo idrico superficiale. Mancanza dati sugli scarichi delle aziende in corpo idrico superficiale.
QUALITÀ DELL’ARIA
Area fortemente urbanizzata, con relative emissioni
GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA
Classificazione sismica: Zona 2
Miglioramento dei valori del l’IBE (Indice biotico esteso) dalla classe 3 alla 2
La maggior parte del territorio compreso tra l’area industriale e il fiume ricade in fascia “B” (aree di esondazione indiretta e aree marginali della piena) nella parte più a sud, in fascia A (aree di esondazione diretta).
Tratti spondali con erosione molto evidente con rive scavate o franate e presenza di interventi artificiali
IDROLOGIA E IDROGEOLOGIA
Punti di prelievo per uso idroelettrico da acque sotterranee e due sistemi di pozzi di captazione delle acque sotterranee
Presenza di aree agricole e verdi intercluse tra fiume ed infrastrutture
USO DEL SUOLO
Elevato sfruttamento di suolo da parte dell’attività agricola, per questo motivo la vegetazione perifluviale è quasi del tutto assente o costituita da fasce arboree non riparie e molto strette.
Presenza di filari e siepi ECOSISTEMI, VEGETAZIONE, FAUNA E PAESAGGIO
Presenza del SIC IT5210003 Fiume Tevere tra San Giustino e Pierantonio
Insediamenti urbani, produttivi e agricoli, che impediscono le connessioni ecologiche tra i sistemi naturali che insistono su questa zona.
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Unità ecologiche di connessione
Lo sviluppo insediativo di quest’area è di tipo lineare e segue le direttrici stradali e la rete infrastrutturale, l’indice di sprawl risulta quindi massimo solo lungo queste ultime.
Vulnerabilità: alta, esprimibile principalmente come rischio di compromissione dell’ecosistema acquatico.
Il paesaggio vegetale originario è ormai ridotto ad una stretta fascia di verde, che affianca il fiume lungo le due sponde, con elementi lineari di vegetazione igrofila ripariale