Le produzioni, l’ambiente, l’alimentazione Coldiretti Cremona Informa, Anno VI
NewsLetter
Informazione on line
Venerdì 20/05/2011 – Anno VI, Numero 20
Territorio. Coldiretti alla “Tre giorni” di Pizzighettone, per parlare di suinicoltura
APA Cremona. Riccardo Crotti riconfermato Presidente
Direttiva Nitrati. Accordo “Salva stalle”, comunicazione agli allevatori
Giovani Impresa. Celebrata la prima assise dei giovani agricoltori italiani
Movimenti. Associazione Pensionati, festa / Donne Impresa, mese Mariano
Appuntamenti. Campagna Amica / Forum Energia / Agricoltura online e in tv
Alle Imprese. Il Punto Coldiretti / Tabella mercati / Bollettino diabrotica
………………………………………………………………………… …………………
Inaugurazione oggi, alle 20.30. La manifestazione prosegue fino a domenica sera
Coldiretti Cremona
alla ‘Tre giorni’ di Pizzighettone:
la suinicoltura in primo piano
La denuncia della difficile situazione che il comprato suinicolo sta attraversando e l’azione a
tutela degli allevamenti saranno al centro della partecipazione di Coldiretti Cremona alla
“Tre Giorni in Piazza”, attesa rassegna che si terrà nei giorni 20, 21 e 22 maggio a
Pizzighettone, all’interno delle antiche mura. Nel cuore di un territorio che ha nella zootecnia
(dalle vacche ai suini) la sua prima vocazione, la Coldiretti, presso il suo stand, richiamerà
l’attenzione dei cittadini-consumatori sulla nostra suinicoltura, dalla quale dipendono
produzioni made in Italy d’eccellenza, un comparto duramente provato da anni di prezzi
bassi delle carni, da una concorrenza estera agguerrita e finora certamente sleale, da un
esponenziale aumento dei costi di produzione cui non ha purtroppo fatto da contraltare un
incremento delle quotazioni dei suini. Si parlerà dell’azione messa in campo da Coldiretti a
tutela degli allevamenti, dal pressing per giungere alla riscrittura della direttiva nitrati alla
battaglia per l’origine obbligatoria in etichetta.
“Acquistare un chilo di carne di suino oggi costa poco più che bere un caffè. Gli allevatori
sostengono costi crescenti, dai prezzi dell’alimentazione agli oneri burocratici, per garantire
la qualità, la sicurezza, la bontà, in una parola l’eccellenza, dei prodotti, ma non trovano
dall’altra parte un’equa remunerazione. La nostra presenza alla ‘Tre giorni’ di Pizzighettone,
tutta incentrata su questa tematica, vuole essere un’altra occasione per richiamare
l’attenzione dei cittadini e chiedere una loro precisa scelta di campo: sta alle famiglie
italiane esigere, all’atto dell’acquisto, l’autentico made in Italy, sostenendo così il lavoro di
tante imprese agricole – evidenzia Claudio Magni, Segretario di Zona di Soresina –. Ancora
oggi due prosciutti su tre venduti in Italia vengono da maiali allevati all’estero. E questo
senza che il cittadino che li acquista se ne accorga. Tutto ciò pesa come un macigno sulla
suinicoltura italiana. Per questo Coldiretti per anni ha sostenuto una battaglia finalmente
approdata, il 18 gennaio scorso, alla legge che impone l’obbligo di indicare l’origine in
etichetta. Quello che ora chiediamo alle Istituzioni è che questa norma diventi prima
possibile realtà, attraverso i decreti attuativi”. Anche su un altro terreno si gioca la
sopravvivenza degli allevamenti italiani: “Coldiretti sta lavorando per ottenere una vera e
propria riscrittura della direttiva nitrati – prosegue Magni –. L’approvazione da parte della
Conferenza Stato-Regioni dell’accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e
l’adeguamento dei programmi d’azione previsti dalla direttiva è un passo determinante per
salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione dei salumi, così come
dei formaggi, Made in Italy. E’ essenziale che si proceda su questa strada”.
La presenza allo stand degli imprenditori agricoli permetterà ai cittadini di dialogare
direttamente con i
protagonisti della
nostra agricoltura,
scoprendo quanto
lavoro e quanta
professionalità vi
siano dietro la qualità
dei prodotti made in
Italy. Sarà una
ulteriore opportunità
per condividere il
progetto per una
filiera tutta italiana,
la grande sfida
lanciata da Coldiretti
che sta costruendo un sistema agro-alimentare in cui i processi avvengano tutti in Italia,
dalla produzione agricola rigorosamente made in Italy alla trasformazione. Una filiera gestita
per una parte sempre più importante, ove possibile in ogni fase, direttamente dagli agricoltori.
(Nella foto: imprenditori agricoli e funzionari Coldiretti, con il Direttore Solfanelli,
oggi durante l’allestimento dello stand di Campagna Amica)
Agricoltura e Ambiente sono in tv
La partecipazione di Coldiretti Cremona alla ‘Tre giorni’ di Pizzighettone sarà oggetto di un
servizio proposto nell’ambito di W l’Agricoltura, la trasmissione tv a cura di Coldiretti
Cremona. Ricordiamo che W l’Agricoltura va in onda ogni giovedì, ore 20.15 circa, su
TeleColor e PrimaRete e in replica la domenica, ore 13, su Telecolor.
Associazione Provinciale Allevatori Riccardo Crotti confermato Presidente
In Consiglio anche Luigi Pinotti, Paolo Spoldi, Giuseppe Olivieri (riconfermati
nell’incarico), Franco Cavalli ed Enrico Locatelli (al primo mandato)
Ieri mattina il dott. Riccardo Crotti è stato riconfermato per acclamazione al vertice
dell’Associazione Provinciale Allevatori di Cremona.
Riunito presso la sede di via Bergamo, il Consiglio, facendosi interprete della volontà degli
allevatori cremonesi, ha ribadito la propria fiducia al Presidente così come ai suoi primi
collaboratori, i Vicepresidenti Giuseppe Olivieri e Giuseppe Quaini, testimoniando con questa
scelta – tutta nel segno della stima personale e del riconoscimento professionale –
l’apprezzamento per il lavoro fin qui svolto a difesa della zootecnia cremonese e l’impegno di
garantire continuità all’operato dell’Associazione Provinciale Allevatori di Cremona, fra le
realtà che certo contribuiscono alla competitività dell’agricoltura cremonese.
Coldiretti Cremona esprime soddisfazione per questa riconferma, fortemente voluta dalla
nostra Federazione, e rivolge il più sincero augurio di buon lavoro al Presidente Riccardo
Crotti, così come a tutti i componenti del Consiglio eletto lo scorso 6 maggio dall’Assemblea
riunita a Cà de’ Somenzi. La ‘compagine’ Coldiretti in seno all’Apa risulta nutrita, con gli
imprenditori agricoli Luigi Pinotti, Paolo Spoldi, Giuseppe Olivieri (riconfermati nel proprio
incarico di Consiglieri), Franco Cavalli ed Enrico Locatelli (entrambi al primo mandato in
Consiglio). Sempre in casa Coldiretti sono le conferme delle nomine di Pietro Scolari (in
qualità di membro effettivo del Collegio Sindacale), Pietro Manfredi (membro supplente del
Collegio Sindacale) e Luca Pederneschi (tra i Probiviri). Tra i passaggi più significativi
avvenuti ieri, citiamo la costituzione di un comitato tecnico ristretto, del quale faranno parte
Franco Cavalli ed Enrico Locatelli, dedicato all’implementazione di nuovi servizi rivolti ai
Soci Apa e alla eventuale razionalizzazione di servizi già presenti.
Riccardo Crotti resta dunque saldamente al timone dell’APA per il prossimo triennio. Tutti lo
hanno ritenuto la persona giusta, per affrontare una stagione che si apre nel segno di grandi
preoccupazioni, a partire dall’impegno di non allentare il pressing, accanto all’AIA, nella
fondamentale azione che chiede di ripristinare al più presto il trasferimento statale dei
contributi a favore delle APA.
Mentre si è preso atto, con soddisfazione, dell’intervento di Regione Lombardia, che ha già
provveduto a far reiscrivere sul bilancio regionale 2011 un importo pari al 90 per cento dei
fondi previsti per l’attività, da destinarsi alla tenuta dei libri genealogici e per l’effettuazione
dei controlli funzionali del bestiame – un intervento importante, con ha lo scopo di preservare
la qualità delle prestazioni offerte dalle APA lombarde nei confronti del sistema allevatoriale
e che dà una boccata d’ossigeno a tutto il sistema – resta da vincere la battaglia volta ad
ottenere il ripristino del finanziamento nazionale. L’impegno del Ministro per le Politiche
Agricole Saverio Romano, che ha nel frattempo garantito 25milioni di euro di risorse a
parziale copertura della somma che ogni anno veniva girata tramite le Regioni al sistema
allevatoriale, rappresenta un primo, significativo passo nella direzione auspicata, come
evidenziato da Nino Andena, Presidente Nazionale AIA e Presidente di Coldiretti Lombardia.
(Riportiamo la comunicazione rivolta da Coldiretti Cremona a tutti i Soci allevatori, per
informarli in merito all’importante passaggio avvenuto, in sede di Conferenza Stato -
Regioni, sul tema direttiva nitrati)
PROBLEMA NITRATI
GRAZIE A COLDIRETTI PASSA L’ACCORDO “SALVA
STALLE”
Direttiva Nitrati: lo schema di accordo che il Presidente Sergio Marini ha proposto alle
Regioni Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna è passato.
Giovedì 5 maggio 2011 in Conferenza Stato-Regioni è stata siglata un’intesa che fissa i
punti cardine indicati a più riprese da Coldiretti. In base a questi punti:
1. saranno aggiornate le zone vulnerabili, sulla base di uno studio che dovrà essere
predisposto entro l’anno e che accerti le reali responsabilità in tema di inquinamento.
2. saranno ridefiniti i carichi inquinanti, sino ad oggi attribuiti a torto solo agli
allevamenti. Nella definizione delle nuove zone si terrà finalmente conto anche
dell’inquinamento che deriva dagli altri settori produttivi e dagli scarichi delle abitazioni.
3. Regioni e Province autonome si sono impegnate ad adeguare i programmi di azione
in base ai risultati che emergeranno dallo studio, riducendo il carico di oneri
amministrativi a cui sono sottoposte le aziende agricole.
4. la Conferenza Stato-Regioni ha ribadito la necessità di individuare gli strumenti
finanziari necessari a sostenere gli investimenti, da parte delle imprese agricole, per
l’adeguamento delle infrastrutture per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici.
"L’approvazione dello schema di accordo per l’aggiornamento delle zone vulnerabili e l’adeguamento dei programmi di azione previsti dalla direttiva nitrati è un passo determinante per salvare gli allevamenti italiani e continuare ad assicurare la produzione di salumi e formaggi Made in Italy – ha evidenziato il Presidente Marini –. Finalmente affidiamo a studi e ad analisi adeguate la soluzione del problema, ponendo le premesse per procedere all’aggiornamento delle zone vulnerabili e all’adeguamento dei programmi di azione insieme alla richiesta di deroga che, comunque, dovrà far riflettere l’Unione Europea sulla necessità di modificare una disciplina nata in un’ottica distorta e penalizzante per il nostro Paese e la nostra economia”.
L’ACCORDO RAGGIUNTO E’ UN GRANDE SUCCESSO DI COLDIRETTI, COME TESTIMONIATO
DAI VERTICI STESSI DELLA NOSTRA REGIONE. L’INTERVENTO DIRETTO DEL PRESIDENTE
MARINI, ACCANTO AI LIVELLI REGIONALE E PROVINCIALE, HA PERMESSO DI GIUNGERE A
QUESTO IMPORTANTE RISULTATO, CHE VA NELLA GIUSTA DIREZIONE.
LA PRIMA ASSISE DEI GIOVANI AGRICOLTORI
DAGLI IMPRENDITORI AGRICOLI UNDER 30 4 MILIARDI DI INVESTIMENTI
In azienda realizzano un reddito superiore del 40% alla media
Ammonta a 4 miliardi il valore degli investimenti nelle aziende condotte dai giovani imprenditori agricoli italiani nel periodo di programmazione 2007-2013. Lo ha reso noto il Delegato nazionale dei giovani della Coldiretti Vittorio Sangiorgio nel corso dell’Assemblea svoltasi il 17 maggio, con duemila imprenditori agricoli under 30 provenienti da tutte le regioni italiane. Dallo studio Swg/Coldiretti Giovani Impresa emerge che in agricoltura solo il 3% delle imprese agricole italiane è condotto da giovani con meno di 35 anni, che però sono alla guida delle aziende più innovative, che offrono maggiore occupazione e garantiscono maggiori livelli reddito. In Italia - sottolinea la Coldiretti - operano 49mila giovani imprenditori, un numero in assoluto tra i più alti in Europa, che nelle proprie aziende producono un reddito del 40% superiore a quello medio del settore. La crisi, secondo SWG/Coldiretti Giovani Impresa, non ha fermato la volontà di crescita delle giovani imprese agricole che, anche in questa congiuntura non favorevole, per il 78% hanno realizzato investimenti per l’espansione dell’attività o il miglioramento della qualità dei prodotti. Le giovani imprese agricole si caratterizzano per un maggior grado di diversificazione produttiva (31% dei giovani a fronte di una media del 27%), una maggiore capacità di innovare il marketing mix con ben l’87,5% dei giovani che vende direttamente e il 22% che rifornisce i gruppi di acquisto solidali (GAS). I giovani partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana gestendo ad esempio il 30% della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica. A frenare gli entusiasmi dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono - sottolinea Coldiretti Giovani Impresa - i tanti ostacoli all’ingresso, dal costo dei terreni al credito, ma anche la volatilità dei prezzi che impedisce la programmazione perché un giovane, più degli altri, ha bisogno di prospettive di lungo periodo per la propria impresa e queste si possono offrire solo se sarà fatta giustizia dei furti che ha subito in questi anni l’ agricoltura italiana. Si tratta - continua Giovani Impresa - da una parte del furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra del furto di valore aggiunto che vede sottopagati i prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori. Per questo il progetto per una filiera agricola tutta italiana della Coldiretti guarda ai giovani. L'obiettivo è quello di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire, attraverso la rete di Consorzi Agrari, cooperative, farmers market, agriturismi e imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Grazie alla filiera agricola tutta italiana, e in particolar modo a CreditAgri Italia, il consorzio fidi nazionale promosso dalla Coldiretti, si è messo in piedi un sistema di credito per giovani che pensa in maniera reale ed efficace al ricambio generazionale, valorizzando le idee e non misurando la capacità patrimoniale, che per ragioni oggettive non può appartenere ai giovani. L’IDENTIKIT DEI GIOVANI IMPRENDITORI AGRICOLI (UNDER 35)
49mila il 78% ha realizzato investimenti per l’espansione dell’attività o il miglioramento della
qualità dei prodotti il 31% ha diversificato la produzione l’87,5% vende direttamente il 22% rifornisce i gruppi di acquisto solidali (GAS) partecipano al progetto della Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana gestendo il
30% della più grande rete europea della vendita diretta di Campagna Amica.
LA PRIMA ASSISE DEI GIOVANI AGRICOLTORI
NEL 2010 SONO NATE 28MILA NUOVE IMPRESE AGRICOLE
Sono 28.115 le nuove imprese agricole nate nel 2010 su un totale di 851mila imprese operanti
nei settori dell’agricoltura e della silvicoltura. E’ quanto è emerso da un’analisi di Coldiretti
Giovani Impresa resa nota in occasione dell’Assemblea, con quasi duemila giovani
imprenditori agricoli under 30, durante la quale è stato presentato il vademecum su “Come
aprire un’azienda agricola in dieci mosse” per rispondere alla domanda di campagna delle
giovani generazioni. E’ prima di tutto prioritario - ha sottolineato Coldiretti Giovani Impresa -
avere una “idea” d’impresa intorno alla quale sviluppare un progetto senza fermarsi alla
semplice visione bucolica. Non accontentarsi delle ipotesi più tradizionali ma - ha consigliato la
Coldiretti - considerare l’ampio spettro di opportunità offerte dal settore che ha esteso le sue
competenze dalla produzione alla trasformazione e vendita di prodotti alimentari.
E ancora - ha precisato la Coldiretti - dalle agroenergie fino all’offerta di servizi alle scuole
come le fattorie didattiche, ma anche alle pubbliche amministrazioni per la cura del verde.
Confrontarsi con chi ha già fatto esperienze analoghe o simili visitando direttamente le
aziende in Italia e in Europa contribuisce a focalizzare l’idea e ad individuare le migliori
soluzioni. Dopo aver verificato la tenuta dell’idea e averla trasferita in un progetto concreto con
la collaborazione di esperti, vanno individuate le opportunità concrete che ci sono sul mercato
in termini - ha sottolineato la Coldiretti - di località, aziende e professionalità. Non è raro
trovare occasioni di acquisto soprattutto nelle aree interne o di montagna dove l’attività di
coltivazione e di allevamento è piu’ difficile, ma si possono cogliere opportunità per il turismo
rurale. Inoltre occorre verificare le alternative dell’acquisto, dell’affitto o della semplice gestione
aziendale considerato che sono molti gli agricoltori anziani che non hanno alcuna intenzione di
cedere la propria azienda, ma sarebbero disponibili a collaborazioni. Individuato il fabbisogno
finanziario complessivo soprattutto per i giovani sotto i 40 anni di età occorre - ha sostenuto la
Coldiretti - verificare l’esistenza di agevolazioni per lo specifico progetto considerato. Le
agevolazioni per la maggioranza sono di natura comunitaria e vengono erogate attraverso le
regioni con la consulenza dei centri Caa avviati anche dalla Coldiretti. “Per l’acquisto della
terra - ha continuato Coldiretti Giovani Impresa - occorre verificare la possibilità di un mutuo
presso ISMEA nell’ambito dei finanziamenti della piccola proprietà contadina, mentre molte
banche offrono condizioni specifiche anche grazie ad accordi con il Consorzio fidi Creditagri
Italia promosso dalla Coldiretti per la ricerca delle migliori condizioni di accesso al credito.
Spesso sono infatti i tempi lunghi delle istruttorie pubbliche a scoraggiare l’ingresso dei giovani
- ha denunciato Vittorio Sangiorgio, Delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa - nel
sottolineare che “ci vogliono oltre due anni per concludere l’istruttoria della domanda per
finanziamento pubblico di un giovane con il rischio che la sua idea diventi già vecchia”.
Dal punto di vista burocratico sono tre i passaggi fondamentali: apertura di una Partita IVA
presso l’Agenzia delle Entrate, iscrizione al Registro delle imprese, sezione speciale
Agricoltura, presso la competente Camera di Commercio e iscrizione e dichiarazione presso
l’INPS. Una formazione di base in campo agricolo è importante, ma non decisiva anche
perché - ha concluso la Coldiretti - sono numerosi i corsi di formazione professionale
organizzati a livello regionale per acquisire competenze e avere la qualifica di imprenditore
agricolo dal punto di vista fiscale.
LA PRIMA ASSISE DEI GIOVANI AGRICOLTORI
DIVENTARE AGRICOLTORI IN DIECI MOSSE
1. Avere un’idea d’impresa intorno alla quale avviare un progetto di sviluppo. Avere un’idea di impresa agricola significa individuare che tipo di “imprenditore agricolo” si vuole essere o diventare: imprenditore agricolo più “tradizionale” (produzione in un specifico comparto) o più “innovativo” e “diversificato” sfruttando le opportunità offerte dalla legge di orientamento in agricoltura, a 10 anni dall’introduzione della stessa (18 maggio 2001/2011). Inoltre, avere un’idea di impresa significa valutare quali leve strategiche si intendono attivare: innovazione, vendita diretta, reti, territorio, qualità, agroenergie, agriturismo, fattoria didattica.
2. Analisi delle caratteristiche e delle potenzialità aziendali tramite l’osservazione del territorio, del mercato, dei concorrenti e delle normative vigenti. Significa analizzare, servendosi di appositi consulenti le componenti di base per avviare l’impresa agricola, una volta esplicitata l’idea.
3. Confrontarsi con gli altri che hanno già fatto esperienze simili in Italia o in Europa per cogliere le sfumature e focalizzare al meglio le idee.
4. Trasformare l’”idea” in un progetto di sviluppo imprenditoriale. Si tratta di determinare gli obiettivi generali del progetto, quelli specifici, i risultati attesi e le azioni e le risorse necessarie per raggiungerli. Si tratta di farsi redigere da adeguati specialisti e professionisti un Business plan economico finanziario accurato e in grado di reggere al mercato e alle richieste di finanziamento pubblico e privato.
5. Ricerca della fonte di finanziamento. Sulla base dell’idea progettuale valutare la possibile fonte di finanziamento nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale (insediamento giovani, investimenti, qualità, pacchetto giovani). Per l’acquisto di terra verificare la possibilità di un mutuo presso ISMEA nel ambito dei finanziamenti della piccola proprietà contadina.
6. Presentazione del progetto per il finanziamento pubblico. Si tratta di fare la domanda per l’accesso al finanziamento unitamente alla presentazione del Business Plan. Necessarie l’assistenza di un CAA e la consulenza di un professionista per la parte tecnica. Oggi questo è il punto su cui si incaglia il meccanismo di avvio di un’impresa agricola. Infatti le procedure per accedere alle risorse dei Piani di Sviluppo Rurali specificatamente dedicate ai giovani prevedono in media 275 giorni tra l’approvazione del programma e l’uscita del bando; 248 giorni tra la fine della raccolta delle domande e i decreto di concessione del contributo (istruttoria); tra i 18 e i 24 mesi per l’erogazione del contributo.
7. Presentazione del progetto per il finanziamento privato. Numerose banche offrono condizioni vantaggiose per i giovani anche grazie ad accordi con Creditagri Italia, il primo consorzio fidi nazionale, per la ricerca delle migliorie condizioni di accesso al credito e del prodotto finanziario più adatto. Particolare attenzione va riposta nella concessione della garanzie. Si tratta di un assaggio fondamentale per “non giocarsi” il capitale fisico appena costituito o i “risparmi” di papà.
8. Una formazione di base in campo agricolo è importante ma non decisiva anche perché sono numerosi i corsi di formazione professionale organizzati a livello regionale per acquisire competenze ed avere la qualifica di imprenditore agricolo dal punto di vista fiscale. Frequentarli è un modo per apprendere ma anche per tessere una rete di rapporti con altri colleghi.
9. Per avviare un’impresa agricola non sono molti gli adempimenti necessari nè i relativi costi dal punto di vista burocratico. Infatti tre sono i passaggi fondamentali: - Apertura di una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. - Iscrizione al Registro delle imprese, sezione speciale Agricoltura, presso la Camera di
Commercio se si prevede di realizzare un fatturato superiore ai 7000 euro/anno
- Iscrizione e dichiarazione presso l’INPS. 10. La burocrazia è un peso non solo nell’avvio ma anche nell’esercizio dell’attività
imprenditoriale. Il settore agricolo è ancora pieno di una pletora di adempimenti quotidiani (che si allungano ad elastico a seconda della branca di attività) che tolgono all' impresa agricola 2 giorni di lavoro a settimana da distrarre dall’attività di impresa vera e propria. Sono 100 giorni l’anno!
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
PENSIONATI COLDIRETTI CREMONA
Si avvisano tutti gli iscritti che è convocata
l’Assemblea Annuale
dell’Associazione Provinciale Pensionati
Coldiretti Cremona
per martedì 31 maggio 2011, alle ore 10
presso la Sala Riunioni dell’Ufficio Zona di Cremona in Via Ruffini
All’ordine del giorno: relazione del Presidente sull’attività svolta
ed elezione del nuovo Consiglio
DONNE IMPRESA COLDIRETTI CREMONA
Incontro di preghiera a conclusione del mese Mariano
Com’è consuetudine dal 1987 ad oggi, alla fine del mese di maggio, le Donne della Coldiretti
organizzano l’incontro di preghiera in un Santuario dedicato a Maria per ringraziare ed
invocare la protezione della Vergine. Quest’anno ci si ritroverà:
LUNEDI’ 30 MAGGIO 2011 ALLE ORE 15,00
presso il SANTUARIO
DELLA BEATA VERGINE DEL ROGGIONE
VIA RONCHI, 10 - ROGGIONE DI PIZZIGHETTONE
PROGRAMMA
ore 15,00 - arrivi e recitazione del Santo Rosario
ore 15,30 - Santa Messa celebrata dal Consigliere Ecclesiastico Don Emilio Garattini
ore 16,30 - rinfresco.
Per chi partecipa è divenuta abitudine negli anni portare un dolce casalingo da condividere con
le amiche e socie. Ci permettiamo quindi di ricordare anche questa “incombenza” che ci ha
sempre permesso di allietare i momenti trascorsi in compagnia dopo la Santa celebrazione.
Per ogni eventuale informazione è possibile contattare il proprio Segretario di Zona o la
Segreteria Provinciale di Coldiretti Donne Impresa: 0372 499811.
Associazione Regionale Pensionati Coldiretti Lombardia
8a FESTA REGIONALE
MADERNO SUL GARDA - GIOVEDI’ 30 GIUGNO 2011
PROGRAMMA
Ore 10.30 CHIESA PARROCCHIALE DI MADERNO
Ritrovo dei partecipanti - Incontro con i Dirigenti Provinciali, Regionali e Nazionali
0re 10.45 Concelebrazione della Santa Messa:
Arcivescovo Mons. Giovanni Battista MORANDINI
Padre Renato GAGLIANONE – Consigliere Ecclesiastico Nazionale
Don Claudio VEZZOLI, Consigliere Regionale
Consiglieri Ecclesiastici Provinciali di Coldiretti Lombardia
Alla fine della concelebrazione della S. Messa, momento dedicato alle coppie
che festeggiano gli anniversari dei 25-30-35-40-45-50 ed oltre di matrimonio.
0re 13.00 pranzo presso “VILLA ALBA ” di Gardone Riviera
Nel pomeriggio (facoltativo e a scelta):
- gita in battello da Maderno a Isola del Garda con visita guidata ai giardini
- visita al “Vittoriale”
- visita al “Giardino Botanico”
Per le prenotazioni rivolgersi a Maria Luisa Parmigiani presso la Segreteria dell’Associazione
Prov.le Pensionati Coldiretti Cremona – tel. 0372/499811 – cell. 335-6215563 – oppure presso
gli Uffici Zona Coldiretti
Il bollettino diabrotica ogni settimana
è sul sito di Coldiretti Cremona
Realizzato a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia
Ricordiamo alle imprese agricole che sul sito di Coldiretti Cremona viene puntualmente
pubblicato il “bollettino diabrotica”, a cura del Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia, in
collaborazione con l’Ersaf. Il bollettino nasce con l’obiettivo di offrire un costante
monitoraggio della presenza di diabrotica nel territorio, informando gli agricoltori in merito
all’evolversi della situazione nelle campagne della provincia di Cremona e di tutta la regione
Lombardia. Il bollettino odierno è già disponibile all’indirizzo www.cremona.coldiretti.it
Forum Energie Rinnovabili Promosso dalla Provincia di Cremona lunedì 23 maggio 2011
presso la Camera di Commercio di Cremona (Sala Maffei) – Avvio alle ore 9,30
Il Forum ha l’obiettivo di approfondire sia le opportunità offerte dalle fonti energetiche
rinnovabili sia le loro criticità analizzando gli aspetti normativi, procedurali e di gestione.
Verranno inoltre presentate due importanti realtà realizzate nel territorio provinciale: il nuovo
progetto “La Fabbrica della Bioenergia” promosso dalla Provincia di Cremona in partnership
con Camera di Commercio di Cremona, Politecnico di Milano, ERSAF e il “Consorzio
Distretto Agroenergetico Lombardo” recentemente riconosciuto con decreto da Regione
Lombardia.
Mercato di Campagna Amica, il calendario
Ricordiamo il calendario del Mercato di Campagna Amica degli agricoltori di Coldiretti in
provincia di Cremona:
CREMONA. Al Foro Boario ogni venerdì, dalle ore 8 alle 13
CASALMAGGIORE. In Piazza Turati, il sabato mattina
SORESINA. Il lunedì, ore 8-13, davanti al Palazzo Comunale
PANDINO. Il 2° e il 4° lunedì del mese, in via Umberto I
VESCOVATO. Tutti i sabati, in piazza Roma
CASTELLEONE. La mattina del sabato in via Garibaldi
BAGNOLO CREMASCO. In piazza Aldo Moro, la seconda domenica del mese
CREMA. In via Terni, prossimo appuntamento domenica 22 maggio.
www.ilpuntocoldiretti.it, Il giornale online delle imprese
E’ il giornale online rivolto alle imprese del sistema agroalimentare, creato dalla Coldiretti, la
prima Organizzazione degli imprenditori agricoli del Paese. Il Punto Coldiretti assicura un
costante aggiornamento su economia e settori produttivi, fisco, ambiente, lavoro, credito,
energia, previdenza, formazione, qualità, innovazione e ricerca, scadenze e prezzi, previsioni
meteo. L’indirizzo è: www.ilpuntocoldiretti.it.
www.cremona.coldiretti.it, il sito di Coldiretti Cremona
Www.cremona.coldiretti.it è l’indirizzo del sito di Coldiretti Cremona. Uno strumento di
informazione e comunicazione, aggiornato in tempo reale, rivolto agli imprenditori agricoli e
a tutti i cittadini attenti ai temi della difesa e valorizzazione dell’agricoltura e alimentazione
made in Italy, alla promozione del territorio, alla tutela dell’ambiente.
MERCATI – DA VENERDI’ 13 A GIOVEDI’ 19 MAGGIO 2011
PRODOTTO Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
FRUMENTO
tenero buono
mercantile Tonn. 238 – 241 n.q. 267,0-270,0
(fino) 263,0-267
GRANOTURCO
ibr. naz.
14% um. Tonn. 247– 248 259-260 253-255 259,0-260
SEMI di SOIA Nazionale
Tonn. n.q. 400-402 385,0-390 Sorgo nazionale
239,0-242
ORZO naz.
p.spec. 55-60
p.spec. 66-68 Tonn.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
n.q. n.q.
CRUSCA alla rinfusa
Tonn. 161 – 163 149-150 158,0-161 150,0-151,0
FIENO
Magg. ’10
Agostano Tonn. 130 – 150
101-115 103-113
Magg. 1° taglio
in cascina n.q.
Medica fienata 1° t.
110,0-130,0
PAGLIA press. (rotoballe) ’10
Tonn. 120 – 130 108-120 da mietitrebbia
in cascina
90-95
Paglia di frumento
press. 85-90
SUINI lattonzoli locali
15 kg 3,610 3,600 3,520 3,560
SUINI lattonzoli locali
25 kg 2,650 2,590 2,540 2,620
SUINI lattonzoli locali
30 kg 2,450 2,430 2,350 2,450
SUINI lattonzoli locali
40 kg 2,150 2,140 2,090 2,160
SUINI da macello
156 kg 1,300 1,355 n.q. (da 144 a 156 kg)
1,301
SUINI da macello
176 kg 1,360 1,355 n.q. (da 156 a 176 kg)
1,355
SUINI
da macello Oltre
176 kg 1,330 1,330 n.q.
(da 176 a 180 kg) 1,325
VACCHE FRIS.
1° qualità (p.v.) kg. 2,30-2,65
MONTICHIARI 1,15-1,25
da macello 1,140-1,240
VACCHE FRIS.
2° qualità (p.v.) kg. 2,00-2,25
MONTICHIARI
0,85-0,98 0,88-0,98
MANZE scott. 24 mesi
kg. 2,20-2,70 Vitelloni da macello
24/30 mesi 1,30-1,40
1,03-1,200
Vitelloni femm. da macello pezz. nere
(kg. 450-500)
1,22 – 1,37
PRODOTTO
Unità di
misura
CREMONA
MILANO
MANTOVA
MODENA
VITELLI baliotti fris. (p.v.)
50-60
kg. 1,90-2,60
MONTICHIARI
(50/60 kg)
2,40-2,50
(da 46 a 55 kg)
2,50-2,80 (50 kg)
2,40-2,90
VITELLI baliotti
pie blu belga p.v 50-60
kg. 3,50-4,50
MONTICHIARI 4,20-4,55
4,60-5,00 (pregiate 70 kg)
4,16-5,20
BURRO
pastorizzato kg. 3,20-3,25
past. 3,65 centr. 3,85
2,75 Zangolato di creme
X burrificaz. 2,40
PROVOLONE
VALPADANA fino a 3 mesi
kg. (dolce)
4,95-5,15 5,05-5,20 n.q. --
PROVOLONE
VALPADANA
oltre 3 mesi kg.
(piccante) 5,10-5,50
5,25-5,50 n.q. PARM. REGGIANO
12 mesi 11,10-11,40
GRANA scelto stag. 9 mesi
kg. 8,25-8,55 8,20-8,40 8,45-8,70
PARMIGIANO
REGGIANO
fino a 24 m 12,30-12,60
GRANA scelto stag. 12-15 mesi
kg. 8,80-9,00 8,75-9,15 8,95-9,20 PARMIG. REGG.
30 mesi e oltre 13,40-13,80
N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono
il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la
dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Non è escluso che in futuro venga ripristinato il
mercato settimanale. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il
martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a
Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati qui riportati. Il
mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì.
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DELLA TABELLA MERCATI
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