DIRITTO INTERNAZIONALE
DIRITTO INTERNAZIONALE IN TEMPO DI PACE
DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO "IUS IN BELLO" (CONFLITTO ARMATO)
D.I. poco evoluto NON ESISTE UNA FONTE DI PRODUZIONE DELLENORME DI D.I.
NON ESISTE UN LEGISLATORE CHE POSSA IMPORRE DELLE REGOLE AI SOGGETTI DI D.I.
Formazione delle Norme di D.I.
CONSUTUDINARIA PATTIZIA
Vi deve essere il Consenso di Tuttala Comunità Internazionale all'affermarsi
della norma. Metodo di produzione "CONSUETUDINALE"
molto democratico relativamente complicato
La formazione delle Norme avvieneattraverso la ratifica di TRATTATI oACCORDI Internazionali che sono "manifestazioni discrezionali fra
Soggetti di D.I. di volersi vincolarea quel determinato comportamento
L'Accordo vincola SOLO coloro che lo hanno spontaneamente
ratificato
• Tutti gli Stati sono considerati esattamente UGUALI e SOVRANI.
• Se sorge una controversia internazionale, l'accordo fra le parti e` l'unico modo per risolverla.
• Si richiede l'intervento della Corte I. solo se tutte le parti sono d’accordo (prima o dopo la controversia). Le parti saranno obbligate a seguirne la sentenza
• Se una Stato non vuole sottomettersi alla C.I. le controversie rimangono
• A livello internazionale non esiste un sistema di attuazione coercitiva di una sentenza.
• Gli Stati rispettano sempre scrupolosamente le norme di D.I. perché e` nel proprio interesse.
• Il Diritto Internazionale per certi aspetti e` molto evoluto perché è riuscito a disciplinare un atto che costituisce una negazione del Diritto stesso, cioè "L'uso della Forza" con il D.I. Umanitario.
• I Soggetti di D.I. concorrono alla formazione delle Norme e ne sono allo stesso tempo i destinatari.
• Le norme di D.I. non sono mai dirette al singolo individuo
STATO
TERRITORIO con confini piu` o meno determinati
COMUNITA` UMANA sul territorio
L'AUTORITA` sul territorio deve esercitare EFFETTIVAMENTE i propri poteri
(criterio dell'EFFETTVITA`)
L'AUTORITA` deve essere caratterizzata dall'INDIPENDENZA (deve avere un proprio ORDINAMENTO GIURIDICO AUTONOMO
ED INDIPENDENTE)
Vi deve essere un GOVERNO piu` o meno STABILE
Capacita` di intrattenere RELAZIONI INETRNAZ.
RICONOSCIMENTO DI UNO STATO
NON E` un requisito fondamentale
"DE FACTO"(IMPLICITO)
Visita di un nuovo Stato da parte di un Ministro, senza riconoscimento
effettivo
"DE IURE"(ESPLICITO)
Dichiarazione esplicita di riconoscimento con la
stipulazione di un accordoper istituire relazioni
diplomatiche
Il riconoscimento manifesta solo una intenzione, dello Stato che riconosce, di intrattenere dei rapporti internazionali con questa nuova realtà.
Il riconoscimento e` quindi rimesso alla valutazione degli altri Stati.
ORGANIZZAZIONEINTERNAZIONALE
Si basa su un trattato I. stipulato da Soggetti di D.I. attraverso il quale gli Stati creano una nuova
realtà internazionale (istituzione) che ha comeobiettivo il conseguimento di scopi comuni
• HA UN VERTICE• HA UNA STRUTTURA ASSEMBLEARE• HA UN COLLEGIO INTERMEDIO che si occupa della vita quotidiana• Può essere solo governativa (composta da Stati)
finanziamentidi una O.I.
Chiave di ripartizione dei singoli stati in base allecapacita` economiche anche se valgono tutti lo
stesso peso nell'organizzazione.-
Questo tipo di finanziamento consente agli Statieconomicamente forti di condizionare le attività
dell'Organizzazione
Il denaro proviene da ciascuno degli stati partecipantiattraverso multe e dazi doganali, ma appartiene
all'organizzazione.-
In questo caso l'organizzazione non dipende dagli stati ma sfrutta risorse proprie.
INSORTI
Gli insorti possono essere Soggetti di D.I. solo in particolari circostanze. Devono verificarsi le condizioni per la formazione
di uno Stato (-occupazione stabile da parte di un territorio-).-
Si possono verificare delle situazioni anomale temporanee.-
Il riconoscimento degli altri stati non e` condizione necessaria.
M.L.N.
Specie particolare di INSORTI – Movimenti di Liberazione nazionale
Contro governo razzista, coloniale, straniero
Governo malvisto dalla comunità I.
Obiettivo condiviso dalla Com.I.Insorti particolarmente protetti
Lavorano per un motivo nobile
Il conflitto fra M.L.N. viene disciplinato dal D.I.U. e non dal D. interno solo se si verificano entrambe queste due condizioni:• Il governo (r.c.s.) ha ratificato il protocollo• Il M.L.N. dichiara di accettare le norme di D.I.U. e si obbliga a farle rispettare dai suoi elementi.IL M.L.N. DIVENTA SOGGETTO SOLO DAL MOMENTO IN CUI OCCUPA STABILMENTE UNA PARTE DI TERRITORIO; FINO A QUANDO E` SOGGETTO DI D.I. PUO` TUTTAVIA INTRATTENERE DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI.
INDIVIDUO
NON E` SOGGETTO DI D.I.
NON HA LA POSSIBILITA` DI RIVOLGERSIAD UNA AUTORITA` GIUDIZIARIA
(ORDINAMENTO INTERNO)
NON CI SONO STRUMENTI SPECIFICIPER REAGIRE IN CASO DI VIOLAZIONE
DELLE NORME RIGUARDANTI L'INDIVIDUO
DEROGHE SPECIALI(Convenzione ROMA '50)
salvaguardia dei dirittiumani fondamentali
MECCANISMO DI CONTROLLO A LIVELLO INTERNAZIONALE
POPOLO
CARTA DELLE N.U. Diritto dei Popoli all'AUTODETERMINAZIONE
Patti dei Diritti Civili e Politici '66 Il diritto di Autodeterminazione costituisce il presupposto
per poter godere effettivamente dei diritti umani
nessuna convenzione internazionale definisce effettivamente cosa sia un popolo
PRASSIinsieme di persone con tradizione storica, religiosa, linguistica e
culturale, in generale, sostanzialmente identiche.
- esistono piu` popoli negli Stati multietnici -- esiste un popolo solo se lo stato non e` multietnico -
NON CONFONDERE I POPOLI CON :• LE MINORANZE (Prov. BZ)
• I GRUPPI MINORITARI (Extra-comunitari)
DIRITTI DEI POPOLIdiversi
DIRITTI DELLE MINORANZEdiversi
DIRITTI DEI GRUPPI MINOR.
AUTODETERMINAZIONE DEI POPOLI
INTERNA
Diritto del popolo di scegliere
autonomamente la forma di
Governo attraverso la quale
venga amministrato il territorio
ove il popolo si trovi
ESTERNA
(porta eventualmente alla secessione)
Diritto del popolo di ottenere uno
STATUS di indipendenza dalla
altra parte del popolo.
-
Solo se il Governo centralesi comporta in
maniera discriminatoria nei confronti dei
vari popoli stanziati sul suo territorio
-
il Popolo puo` richiedere la secessione
• costituire un nuovo Stato
• unirsi ad uno Stato gia` esistente
il popolo diventa M.L.N
solo in questo caso
al di fuori di questo caso non
si puo` ricorrere alla secessione
Attenzione al "Principio di integrita` territoriale degli Stati"
Diritto di uno Stato di mantenere e conservare la sovranita` sul territorio amministrato.
Si puo` ritenere che il Popolo non e` Soggetto di D.I. almeno fino al momento in cui non riesca a controllare stabilmente una parte del territorio, perciò il diritto di secessione deve essere invocato dall'interno.
A questo punto lo Stato assume nei confronti degli altri Stati l'obbligo di concedere l'autodeterminazione di quel popolo presente sul suo territorio (Pressione politica e non militare).
(la norma sulla negazione dell'uso della forza e` al di sopra di tutte le altre)
Esempio: nessuno ha riconosciuto gli stati balcanici prima che lo Stato centrale non ha concesso l'autodeterminazione dei popoli.
LE FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
NORME DEL D.I. PATTIZIO
NORME DEL D.I. CONSUETUDINARIO
VINCOLANO
TUTTI GLI STATI
DELLA
COMUNITA`
INTERNAZIONALE
VINCOLANO
ESCLUSIVAMENTE
GLI STATI CHE
HANNO RATIFICATO
IL TRATTATO
NORMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE CONSUETUDINARIOSI BASA SU 2 PILASTRI
1°
DIUTURNITAS(oggettivo)
RIPETIZIONE COSTANTE NEL TEMPO
DI UN DETERMINATO COMPORTAMENTO
DA PARTE DEI SOGGETTI DI D.I.
In questo caso si considera la
"generalità" degli Stati divisa
per componenti
(occidentale - ex-comunista -
paesi in via di sviluppo - asiatica -
sud-americana etc.....)
ma quanto tempo e` necessario
perché ci sia la "Diuturnitas"?
dipende dall'atteggiamento dei vari Stati
consuetudini istantanee
elevato numero di anni
NORMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE CONSUETUDINARIOSI BASA SU 2 PILASTRI
2°OPINIO IURIS AC NECESSITATIS
(soggettivo)
Gli Stati tengono un determinato comportamento
soggettivo perché` lo ritengono giusto
secondo obblighi morali e sociali
l'elemento soggettivo
e` di più difficile
determinazione
E` possibile desumere l'elemento soggettivo
dalle dichiarazioni dei rappresentanti
autorizzati dal Parlamento
nota:la Norma di D.I. diventa tale e vincolante a partire dal momento
in cui viene riconosciuta dalla maggioranza degli Stati
(alcune eccezioni che non sono d’accordo, al momento dell'affermarsi
della norma, devono adeguarsi a meno di non creare una
controversia Internazionale)
NORMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE CONSUETUDINARIORaccolte della prassi internazionale di ogni singolo stato (mondo
occidentale), redatte da privati (professori e docenti universitari).
Anno per anno
dichiarazioni e comunicati stampa uff.li rilasciati dagli organi dello stato e riguardanti i vari problemi internazionali.
Gli altri Stati (non occidentali)
atti, dichiarazioni e comunicati rilasciati
durante i lavori preparatori e nel corso
delle assemblee delle N.U. (svolte il primo
mercoledì di Settembre)
Lavoro di individuazione
degli studiosi di D.I.
(credibilità dello studioso)
(se lo richiede la C.I. di Giustizia)
NORMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE CONSUETUDINARIO
CONTESTATORE PERMANENTE
se uno Stato dichiara che una norma e` consuetudinaria e` di conseguenza obbligato a conformarsi a tale norma
Se uno Stato continua ad opporsi alla formazione di una
norma di Diritto internazionale (ne impedisce la formazione)
si raggiunge un Accordo internazionale (fra gli Stati d'accordo)
e si cerca di convincere con le buone lo stato contestatore
(commercio negato - isolamento economico)
OPPOSITORE DELLA PRASSI
(Diuturnitas)
LA NORMA PATTIZIA PUO` DIVENTARE NORMA CONSUETUDINARIA
Nella codificazione del D.I. consuetudinario (per aggevolarne la applicazione)
si tiene conto anche dello sviluppo progressivo del D.I. (parte innovativa che
tende a diventare consuetudinaria). SOLO SE IL SETTORE E` "MATURO"
NORMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE PATTIZIAREGOLECHE DISCIPLINANO LA VITA DEI TRATTATI
1969CONVENZIONE DI VIENNA
sul Diritto dei Trattati
Disciplina tutti gli aspetti della vita di un trattato
Si e` trasformata quasi totalmente in norma di
D.I. consuetudinaria
TRATTATO
Una convergenza delle volontà di due o più Stati,
messa per iscritto
Esulano gli accordi verbali Rientrano gli accordi segreti
(chiara tendenza ad eliminarli)(vedi pagina successiva)
ACCORDI SEGRETI
CHIARA TENDENZA AD ELIMINARLI
Qualsiasi accordo internazionale
deve essere registrato alle N.U.
L'obbligo di registrazione non e` sanzionabile
A livello internazionale non sorgono particolari problemi, mentre, per
il Diritto interno possono verificarsi in quanto e` previsto dagli Art.i 80-87
della Costituzione che il Presidente della Repubblica (che ratifica i Trattati
Internazionali) deve chiedere l'esplicita autorizzazione al Parlamento nei
seguenti 5 casi:
• frazionamento del territorio
• oneri nelle finanze
• di natura politica
• modifica di leggi gia` esistenti
• clausole arbitrarie obbligatorie
in questo caso rientrano
gli accordi segreti
NASCITA DI UN TRATTATO
Attività di negoziazione o delle trattative
Contatti con altri Stati che potrebbero avere lo stesso
problema per verificare la possibilità di fare un Trattato
trattative o negoziati
Complicato
(multilaterale)vedi pagine seguenti
Semplice
(bilaterale)vedi pagine seguenti
TRATTATIVA BILATERALE1° CASO
In questo caso la trattativa viene portata avanti in maniera informale fino
a che le due nazioni non si trovano PERFETTAMENTE d'accordo su un
determinato testo.
FIRMA o PARAFATURA del testo
Tale firma o parafatura ha il compito di attestare solo
la chiusura della fase negoziale (a parte di una sola
eccezione) e quindi non comporta alcun obbligo da
parte dello Stato (deve seguire una precisa volonta`
vincolarsi al trattato - FORMA SOLENNE)vedi pagine successive
TRATTATIVA MULTILATERALE2° CASO
Una Organizzazione internazionale o un singolo Stato convocano una
Conferenza internazionale. Una pluralità di Stati riceve l'invito
di partecipare alla Conferenza intergovernativa
Adozione del testo
Consenso di tutti i paesi partecipanti
FIRMA o PARAFATURA
• Adozione del Regolamento della Conferenza stessa
• Norme sulla vita della Conferenza diplomatica
La Conferenza si chiude quando sono
d'accordo almeno i 2/3 dei membri
partecipanti
-
Si chiude la fase negoziale
-
L'adozione del testo avviene
SENZA LA FIRMA
(sostituita dal voto)
ipotesi distinte
MANIFESTAZIONE DI VOLONTA` DI UNO STATO
A VINCOLARSI AD UN TRATTATO
FORMA SOLENNE FORMA SEMPLIFICATA
Per l'articolo 87 della Costituzione
e` il P.d.R. a ratificare i trattati
con la controfirma del Governo
(art. 80 - Legge di autorizzazione
alla ratifica)
(per i 5 casi visti in precedenza
ci vuole anche l'approvazione
del Parlamento)
RATIFICAManifestazione solenne da parte di uno Stato
con la quale si impegna nei confronti degli altri Stati
in campo internazionale a rispettare quel determinato trattato
CASI PARTICOLARIQuei casi che non rientrano fra i 5 casi descritti dall'Art. 80 possono
(dipende dal trattato stesso) essere trattati con la forma semplificata
La firma del trattato assume il significato
di immediato impegno dello Stato a ri-
spettare il trattato stesso(Firma = Ratifica)
Un rappresentante del Governo e` auto-
rizzato a firmare il trattato col significato
di immediata accettazione
Il Trattato stesso prevede, nelle sue norme, se la ratifica deve avvenire per "F. semplificata o solenne"