Dr.ssa Pedagogista Maria Grazia Paglialunga
Pedagogista-Professionista disciplinato ai sensi della L. 4/2013 come Socio aderente A.N.P.E. n. 0131V/2013_Regione Veneto, Formatrice Specializzata, Docente di scuola primaria, Consulente ed Esperta in Pedagogia e Didattica dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, Tutor Coordinatore Universitario SFP_PD
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ProgrammaSaluti di benvenuto, presentazione e informazioni organizzative, foglio firme presenza.
- Aspettative e bilancio preconoscenze
- Team word webbing: gestione della classe
- Mappa diagnostica di gruppo
- Aggancio teorico e riflessivo: riferimenti teorici
- Visione di spezzoni di filmati
- Pausa caffè (?) h 16,30 – 16,40
- Gli elementi della gestione della classe inclusiva
- Condivisione e discussione
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Articolazione: I° parte Training esperenziale secondo approccio cooperativo (team
word webbing).
Approccio teorico e riflessivo della GESTIONE DELLA CLASSE.
Visione di spezzoni di filmati e riflessioni a caldo.
Metodologia: cooperativa; induttiva; costruttiva; discorsiva-argomentativa; esposizione dei contenuti da parte dei portavoce e della tutor e discussione in plenaria.
Materiali: Foglio aspettative personali (conoscenze e abilità, laboratorio,
ecc.)
Mappa concettuale diagnostica di gruppo
Spezzoni di filmati
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Articolazione: II° parte Approccio teorico-riflessivo-pratico sulla DIDATTICA
DELL’INCLUSIONE.
Le variabili della gestione del gruppo classe alla luce della rilevazione dei BES di tutti gli alunni.
Sintesi di chiusura, ringraziamenti e saluti.
Metodologia: modeling, cooperativa; induttiva; costruttiva;discorsiva-argomentativa; discussioni in plenaria e feedback della relatrice.
Materiali
Sintesi slide di presentazione
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Patto d’aula
Gestione funzioni esecutive: attenzione, flessibilità cognitiva
Routines cognitive
Sintonizzazione emotiva e motivazionale
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Aspettative e bilancio preconoscenze
Cosa vi aspettate da questo laboratorio di 3 ore?
Scrivete sul foglio le vostre aspettative.
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Alcune previsioni …..e dati di realtà Forte eterogeneità professionale e appartenenza ai ruoli
del gruppo corsisti
Fattore tempi programmati e tempi effettivi
Probabile, ma non possibile, evadere tutte le aspettative
Ridondanza dei contenuti: principio della ricorsività
«L’unico vero viaggio verso la scoperta, non consiste nella ricerca di nuovi paesaggi, ma nell’avere nuovi occhi»
Marcel Proust
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Sapere teorico praticato (Felisatti, 2000)
Form …. azione
Acquisire una prima forma di approccio unitario focalizzato sui bisogni di tutti i bambini nell’ottica dell’inclusione (agire specifico nella progettazione per tutti e ciascuno)
Portarsi a scuola una struttura di pensiero “sistematizzato”
Interrogare la realtà: imparare a elaborare domandeche guidino a riconoscere e scegliere strategie e modalità per perseguire l’inclusione.
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Finalità del laboratorio Il laboratorio ha la funzione di mobilitare le conoscenze e le
abilità richieste dalla professione insegnante attraverso 3 fasi:
1. sensibilizzazione alla problematica della gestione della classe e conoscenza dei riferimenti teorici e normativi;
2. presa di consapevolezza sia della problematica che della possibilità/necessità di ridefinizione del proprio ruolo/funzione;
3. azione sul campo: in base al training esperenziale seguito in aula applicare quanto si è appreso in classe e approfondire la propria formazione.
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DOMANDE DI PARTENZA Che idea ho di “CLASSE”?
Che idea ho di “GESTIONE”?
Quali sono le “VARIABILI” che influenzano
la gestione del classe?
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Discenti
Docenti
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Team word webbingMappa diagnostica di gruppo
Mappare le PRE-conoscenze di gruppo
Destrutturare schemi e stereotipi
Modificare concezioni distorte
Integrare
Generare nuove idee
Co-costruzione della conoscenza
La tutor d’aula……
facilita il processo di sviluppo della conoscenza, orienta le riflessioni, fa sintesi, sollecita la partecipazione dei corsisti, dà
un feedback mai definitivo in base a quanto emerso.
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Ruoli operativi
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OSSERVATORE Mediatore degli
interventi (pertinenza e turni
di parola)
OSSERVATOREControllore del
volume della voce
Si assicura che la voce si mantenga sempre al di sotto
della soglia accettabile stabilita assieme
PORTAVOCE
Riporta in sintesi quanto è stato realizzato dal
gruppo in contenuti e processi
CONTROLLORE TEMPO
Annota se i tempi previsti nelle varie fasi
sono rispettati o, in caso contrario, perché non
sono rispettati
Film: Diario di un maestro
Visione (9’30’’) di uno spezzone dello sceneggiato televisivo 1972 diretto da Vittorio De Seta:
DIARIO DI UN MAESTRO (4 puntate)(liberamente tratto dal diario-romanzo UN ANNO A PIETRALATA di Albino Bernardini,
scrittore e insegnante italiano, 1917 -2015)
Diario di un maestro (1972)9'30''.wmv
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Modi possibili di fare scuola
Una mattina a scuola
Caterina va in città
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h 16,30 – 16,40
Pausa caffè
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Riflessioni …….e dintorni
Gruppo = “condominio”
Gruppo = “comunità” di apprendimento e di pratiche
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Gruppo-Classe = Rete neurale
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Il meccanismo di sviluppo prossimale, cioè quella plasticità neuronale che permette alle cellule nervose di modificarsi in reazione agli stimoli ambientali.
Neuroni inattiviNeuroni che reagiscono a stimolazioni sensoriali e
cognitive
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I neuroni (discenti) sono i componenti fondamentali del tessuto nervoso (classe) e formano circuiti complessi (apprendimento) in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere l'informazione con grande rapidità anche a notevole
distanza all'interno del corpo umano.
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Osservare ….
Video test osservativo….
La capacità di osservare in modo sistemico, continuativo e mirato costituisce la conditio sine qua
non per la progettazione e il monitoraggio dei processi di apprendimento e di insegnamento…
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Classe Ambiente umano: gruppo di alunni iscritti ad un corso
scolastico della durata di un anno.
Ambiente di apprendimento
Ambiente sociale e culturale
Ambiente fisico – aula
Contesto educativo
Sistema di scambi relazionali e di mediazioni
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NATURABisogni evolutivi, educativi;Differenze di Genere: F/M
Specificità evolutive dell’età a livello comunicativo, cognitivo, emotivo, relazionale e
motivazionale: prima infanzia, seconda infanzia, pre-adolescenza, adolescenza
Disabilità psicofisiche
CULTURA Differenze culturali - etniche
Richieste e aspettative dei genitori
Istanze sociali e mode educative
La complessità del gruppo-classe
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Il bambino che entra alla scuola dell’INFANZIA sta iniziando a tessere i punti di riferimento della propria presenza nel mondo sociale e della relazione personale.
Nella scuola PRIMARIA l’alunno acquista una certa forma di consapevolezza delle proprie capacità e dell’impegno necessario per acquisire competenze e desidera che ciò venga riconosciuto/ricompensato.
Arrivato alla scuola SECONDARIA di primo grado il ragazzo rivendica autonomia di pensiero dall’adulto di riferimento e ricerca affermazione nel gruppo dei pari.
Le conoscenze sempre più approfondite e specifiche e lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo sono le caratteristiche della fascia d’età della scuola SECONDARIA di secondo grado.
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NORMALITÀDEVOTO-OLI
dal lat. normalis ‘perpendicolare’, der. di norma ‘squadra’, data 1791
Segue la NORMA?
Qual è la norma?
SVILUPPO TIPICO
DISABILITÀDEVOTO-OLI, con il prefisso DIS-
“mancanza di abilità”
Di che natura?
Tipo organico (menomazione strutture e funzioni corporee) o di tipo contestuale (fattori ambientali
fisici e sociali, fattori personali e interazione con l’ambiente)
ICF
SVILUPPO ATIPICO
La SPECIALITÀ - BES
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Equilibrio tra coerenza del gruppo-classe
e
diversità individuali
SPECIALI NORMALITA’(cit. Dario Ianes)
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Area strutturale: tempo scuola,
insegnanti, n° alunni, strumenti, spazi
Area curricolare:
progettuale disciplinare didattica
Area raccordo e comunicazione con l’esterno: famiglie,
Enti, territorio
Area organizzazione e comunicazione interna: orario classe, gestione setting, gestione della
comunicazione in classe, distribuzione
compiti tra insegnanti
Area educabilità inclusiva:
scelte educative, pratiche inclusive, relazione educat
Sist
ema
clas
se
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SOCIETÀ
FAMIGLIA
SCUOLA
CLASSE
BAMBINO
La complessità del gruppo-classe
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Tratto da L. D’Alonzo, GESTIRE LA CLASSE, Giunti
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Gestione classe
COS’è? ELEMENTI o VARIABILI?
SFONDO INTEGRATORENormativa di riferimento
Teorie di riferimento: idea di società e di scuola; idea di bambino/adolescente; idea di
insegnamento/apprendimento; idea di classe; idea di relazione educativa
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COS’è la GESTIONE del gruppo-classe?
Essa è conduzione, governo, cura, coordinazione, organizzazione, controllo,… (Devoto-Oli)
Costituisce tutto ciò che un docente deve operare, agire per promuovere, facilitare il coinvolgimento e la
cooperazione di tutti gli allievi
nelle attività di classe, finalizzate a stabilire un produttivo ambiente di lavoro.
Scuola Vita
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Una possibile definizione …… L’insieme delle condizioni favorenti l’apprendimento
significativo costituiscono le condizioni sine qua non affinché esso si realizzi.
È AZIONE EDUCATIVA SITUATA per costruire una rete di relazioni di supporto per orientare/canalizzare
comportamenti, atteggiamenti, motivazioni, relazioni favorenti il successo di ogni componente del gruppo.
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Apprendimento significativo
Insegnamento Efficace
(R = obiettivi/risultati)
Efficiente
(R = risorse/risultati; costi/benefici)
Produrre Muovere
GESTIONE
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Gestione della classe in ottica inclusiva
Gestire la classe quindi significa: saper individuare le diversità
conoscere i bisogni evolutivi individuali (tipici/atipici)ed educativi
proporre percorsi formativi che tengano conto delle singolarità che vi convivono.
Rispondere a tali bisogni significa progettare un’azione INTENZIONALE E SINERGICA, SISTEMICA
volta a promuovere il processo di cambiamento e di crescita personali di tutti gli attori coinvolti.
Per far ciò, occorre considerare le molteplici variabili che entrano in gioco, gli imprevisti che possono presentarsi, gli obiettivi che si definiscono.
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Soddisfare i loro bisogni evolutivi individuali
compresi i bisogni degli studenti che manifestano
problemi cronici di personalità e
comportamento
Creare dei bisogni di apprendimento e di cambiamento per
costruire competenze di vita
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COME SI
APPRENDE?
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GESTIRE LE DINAMICHE DI
CLASSE
GESTIRE LA
DIDATTICA
CURARE L’AMBIENTE
FISICO
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Relazioni sistemiche: docente/discentedocente/docentedocenti/famiglia
tra pari
Costruzione della
conoscenza
Significatività del contesto
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APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
AUSUBEL, 1963: sistema di attività in cui e con cui l’allievo prende coscienza dei sistemi di significati, se ne appropria, li attribuisce agli eventi in base alle esperienze svolte.
Secondo NOVAK, 2001: il valore dell’apprendimento significativo è dato dalla comprensione del significato ed è finalizzato all’impegno e alla responsabilità.
L’apprendimento diviene così METACOGNITIVO, consapevole e attivo.
L’allievo sviluppa la capacità di rendersi conto di ciò che accompagna i propri processi cognitivi;
controlla i propri pensieri e i propri processi di apprendimento
E nel confronto con gli altri sviluppa appieno le proprie potenzialità personali.
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Integrazione teorico pratica:ELEMENTI DELLA GESTIONE DELLA CLASSE
1. RELAZIONE EDUCATIVA a livello sistemico: costruire il gruppo come comunità di apprendimento, patto d’aula, regole condivise, stili attributivi e stima sociale.
Esempi:
Distribuzione di ruoli sociali: capoclasse, responsabile del silenzio, bibliotecario, tutor, segretario del docente,…
Responsabilità distribuita
Assetto sociale del gruppo e scaffold: quali sono le strategie condivise di supporto tra compagni? Tra alunni e docente?
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2. SPAZI E TEMPI: gestione efficace calibrata sui bisogni degli alunni e sulle esigenze disciplinari e metodologiche
3. INTERAZIONE COMUNICATIVA: abilità comunicative e varietà di registri linguistici
4. INTERAZIONE e MEDIAZIONE DIDATTICA per l’utilizzo di vari codici secondo l’ordine di distanziamento dalla realtà: attivi come l’esperienza diretta, iconici, analogici come i giochi di simulazione, simbolici come i concetti e le teorie
5. APPRENDIMENTO E METACOGNIZIONE: consapevolezza cognitiva, stili di apprendimento e strategie individuali e di gruppo condivise, mappe mentali
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6. STRUMENTI DISCIPLINARI: linguaggi specifici e mappe concettuali
7. SETTING TECNOLOGICO
8. DECENTRAMENTO COGNITIVO: circolo virtuoso tra insegnamento e apprendimento in cui non c’è chi detiene il potere del sapere, ma c’è una co-costruzione del sapere
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Didattica inclusiva
Professionalità docente
Crescita professionale
Senso di autoefficacia e
autodeterminazione
nei discenti e nei docenti
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COSA DETERMINA L’APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO DI TUTTI I BAMBINI/E?
Conoscenza di sé e aspettative di
crescita e di miglioramento
continuoSviluppo e
potenziamento di competenze
cognitive, socio-relazionali,
metacognitive
Aumento motivazione intrinseca ed
empowerment
Consapevolezza del proprio potenziale
FATTORI BEL BENESSERE SCOLASTICO Diverse ricerche hanno indagato i fattori correlati al
benessere scolastico degli alunni
Clima scolastico
Supporto dell’insegnante
Intelligenza e abilità scolastiche degli alunni
Percezione del proprio successo scolastico
Coinvolgimento in aula
…………………….
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Figura dell’insegnante È stato riscontrato che la figura dell’insegnante e il suo
coinvolgimento in aula sono correlati alla soddisfazione scolastica e al benessere psicofisico.
Gli studenti provano un maggior livello di benessere quando percepiscono un0’alta competenza, esperienza e impegno da parte del loro insegnante.
Si è osservato come lo stile di insegnamento può favorire o meno l’accettazione e la realizzazione dei suoi alunni.
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BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Necessità di focalizzare tutti i bisogni e sistematizzarli
in aree di comprensione e di analisi
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Bisogni educativi Speciali (BES) Complessità delle classi
Area SVANTAGGIO SCOLASTICO = BES => richiesta di speciale attenzione
Svantaggio Sociale e culturale (stranieri e non): socio-economico-linguistico-culturale
Disabilità – Deficit
Disturbi evolutivi specifici (ICD 10) (DSA)
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Svantaggio socio-
culturaleStranieriAdottati Nomadi
Disturbi specifici di
apprendimento
Altri DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Deficit/ disabilità
L.104
Alunni alto potenziale cognitivo -
GIFTED
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ATTENZIONE AGLI EQUIVOCI
Alunni con Bisogni Educativi Speciali
(Direttiva dic. 2012)
termine “ombrello” che allarga l’area dello svantaggio a fasce di alunni che incontrano significativi ostacoli
nell’apprendimento, in modo continuativo o temporaneo, comprendente gli alunni con disabilità e con DSA
Alunni con difficoltà di apprendimento
sono situazioni che possono indurre ostacoli, rallentamenti,
ritardi nel percorso formativo dell’alunno, che però si risolvono con un supplemento di attenzioni ordinarie e
interventi specifici
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Alunni con Disturbi Evolutivi Specifici: DSA, LINGUAGGIO, DOP, FIL, ADHD, AUTISMO,
DISPRASSIA,..)sono disturbi limitati ad una specifica abilità mentale (lettura, scrittura,
calcolo, ragionamento, logica, attenzione), diagnosticate sul piano
clinico, che richiedono didattiche, strumenti, misure personalizzate.
Tali disturbi possono sussistere separatamente o insieme (art.1 comma 6 della legge 170/2010)
Alunni con disabilità psicofisiche e menomazioni
(legge 104-1992)
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I DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Per "disturbi evolutivi specifici" si intendono, oltre ai
disturbi specifici dell'apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo - per la comune origine nell'età evolutiva - anche quelli dell'attenzione e dell'iperattività,
mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico.
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DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DEL DELL’ELOQUIO E DEL LINGUAGGIO F80 ICD_10
Disturbo specifico dell’articolazione dell’eloquio (cod. F80.0)
Disturbo del linguaggio espressivo (cod. F80.1)
Disturbo della comprensione del linguaggio (cod. F80.2)
Afasia acquisita con epilessia (cod. F80.3)
Altri (cod. F80.8)
Non specificati (cod. F80.9)
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DISTURBI SPECIFICI DELLE ABILITÀ SCOLASTICHEF 81 ICD_10
Disturbo Specifico di Automatizzazione della Lettura-Dislessia Evolutiva (cod. F81.0)
Disturbo Specifico della Scrittura (compitazione) del tipo Disortografia Evolutiva- Disgrafia Evolutiva (cod. F81.8)
Disturbo Specifico di Sviluppo del Calcolo (delle abilità aritmetiche) Discalculia evolutiva (cod. F81.2) (non prima della 3 primaria)
Disturbi misti delle capacità scolastiche (cod. F81.3)
Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati(cod. F81.9)
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Disturbi comportamentali dell’infanzia e dell’adolescenza F90
Disturbi da Deficit d’Attenzione e Iperattività
sottotipo Combinato con Disattenzione prevalente
con Iperattività/Impulsività prevalenti
(ADHD-C: cod. F90.0)
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In NPI … lessico
DIAGNOSI FUNZIONALE = per la richiesta di insegnante di sostegno (legge 104)
CERTIFICAZIONE PER DSA, ADHD, BES (legge 170, circolare 15/6/2010 per adhd e 27/12/2012 per i bes)
RELAZIONE CLINICA per tutti gli altri casi
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Profilo del docente inclusivohttp://risorseonline.erickson.it/leguide/questionario-bes-a-scuola/
Confrontate le aspettative iniziali operando l’analisi di realtà e possibilità di sviluppo professionale.
Grazie per la vostra attenzione!
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