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som
mario
focus
Piano per le città pronto a giugno, una bella notizia pagina 5
i nostri servizi
Piano Città dell’Ance, per Passera “idea super” pagina 11Nasce il contratto di disponibilità pagina 13Efficienza energetica, rivoluzione per l’edilizia pagina 16Bastione Campagna, terrazza verde sulle mura pagina 19Conca di Isola Serafini, una porta per l’Europa pagina 22Colore è decollato: 10mila visitatori pagina 26Modernizzare gli appalti pubblici favorendo le PMI pagina 29Nuovo Centro Polifunzionale, la Besurica cresce ancora pagina 31Riqualificare la città attraverso lo sport pagina 33La casa parla di noi anche attraverso i colori pagina 37
dall’esterno
Prezzi, è del 3,89% l’aumento medio pagina 41
rubriche
Agenda pagina 6Block Notes pagina 44Le scadenze di Confedilizia pagina 46
Il servizio di copertina di questonumero di Edilizia Piacentinatestimonia un momento storico perIsola Serafini. La costituzione - ufficialecon la firma siglata a Reggio Emiliagiovedì 23 febbraio - della consortile trale piacentine Indacoo e Ceap e lareggiana Orion segna infatti il passodecisivo per l’avvio dei lavori che, dopoanni di attesa, trasformerannoradicalmente la zona configurandolacome snodo decisivo per il sistemaidroviario Padano-Veneto.
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focu
sUrbanistica partecipata l’approccio da seguire
Piano per le cittàpronto a giugno,una bella notizia
Il "Piano per le Città" del Go-
verno Monti è una buona no-
tizia. E’ stato annunciato dal
ministro dello Sviluppo economi-
co, Corrado Passera, in occasione
della presentazione del rapporto
sulle città dell'ANCE a Roma, all'i-
nizio di aprile. Il “Piano per le cit-
tà” sarà pronto a giugno. Ce n’è
un gran bisogno. Perché in econo-
mia il rigore, da solo, non basta, ed esiste pure uno spread di abi-
tabilità urbana che deve essere abbassato alla svelta, operando ri-
qualificazioni vere di interi quartieri, riordinando le periferie.
Un piano di rilancio per le città di cui gli addetti ai lavori conoscono
bene la necessità. Paolo Garetti, caposezione ANCE a Piacenza, ha
formulato questa idea con chiarezza proprio su "Edilizia Piacenti-
na": le zone da ripensare nel senso di una rigenerazione urbana so-
stenibile ci sono anche nel nostro capoluogo: si tratta di rivedere,
per le costruzioni segnate dal tempo, sia la qualità del costruito che
l'idea di città ad esso sottintensa. Solo così, recuperando attrattiva
attraverso una vivibilità ritrovata, l'area urbana potrà tornare ad
essere motore di sviluppo economico, sociale, civile, come in effetti
la città è stata, dall'anno 1000 in poi. A livello nazionale, l'Associa-
zione dei costruttori edili, insieme all'istituto di ricerca CRESME e al
Consiglio nazionale degli architetti, mostra di considerare queste
idee meritevoli di approfondimento e, con l'obiettivo di focalizza-
re gli opportuni strumenti urbanistici ed economici, (cioè per cer-
care di cogliere le opportunità insite nella programmazione na-
zionale e dell'Unione Europea) ha elaborato il Rapporto RI.U.SO
che vede anche la partecipazione di Legambiente. Per una volta è
un po' come se gli opposti, o presunti tali, s’incontrassero. Il fatto
che RI.U.SO veda la convergenza non solo di punti di vista, ma an-
che di interesse diversi, testimonia l'importanza dell'iniziativa. Se
guardiamo ai grandi comuni è evidente l'espansione del tessuto
urbano che si è allargato in modo disordinato. Perseguire la qua-
lità della vita vuol dire anche avviare un processo di rinnovamento
delle città con una progettualità volta a ricucire il territorio, resti-
tuendo identità ai luoghi e
qualità all'abitare. C'è molto
da fare. Ed è un bene che Le-
gambiente sia stata chiama-
ta per un percorso (seppur, in
questa fase, solo di studio)
condiviso. Proprio chi ama
veramente l'ambiente do-
vrebbe chiedere a gran voce
città rinnovate.
Il "Piano Città" Passera/Monti potrebbe utilmente seguire l'ap-
proccio di una urbanistica partecipata. E' chiaro che il Governo non
può determinare la crescita per decreto, ma può solo (ma non è po-
co) creare le condizioni favorevoli per gli operatori. Il "Piano Città"
è appunto il nuovo ambiente di lavoro che il Governo promette a
una filiera stremata dalle promesse non mantenute della politica.
Il "Piano Casa", di recente memoria, prendeva in considerazione
solo gli operatori e, proprio per questo, nonostante le proclamate
intenzioni, si è risolto in un nulla di fatto. Viceversa è giunto il mo-
mento di mettere a punto una visione più d'insieme che compren-
da gli enti locali e i corpi intermedi, compreso il mondo delle asso-
ciazioni. Uno sforzo di partecipazione che sarà sicuramente ricom-
pensato nella fase attuativa.
Anche a livello locale vanno messe insieme le istanze dei vari "por-
tatori di interesse", in modo che si ottenga una visione nuova di cit-
tà, c'è insomma un gran bisogno di politica, di vero governo della
polis. Gli abitanti del territorio devono riscoprire l'orgoglio di di-
ventare architetti della loro città. Sarebbe davvero bello se Piacen-
za potesse essere quella città apripista che al Nord il Governo sta
individuando come laboratorio di un'esperienza da estendere alle
altre città italiane.
PS : Durante la 51esima edizione del Salone del Mobile di Milano,
il 20 e il 21 aprile 2012, verrà organizzato da Legambiente, Ance e
Consiglio Nazionale degli Architetti una due giorni di dibattito sul
tema della rigenerazione urbana sostenibile. Il forum, dal titolo
“Casa e città per disegnare un futuro possibile”, sarà la seconda
tappa del processo RI.U.SO.
Sarebbe bello se Piacenza potesse esserequella città apripista che al Nord il Governo sta
individuando come laboratorio di un'esperienzada estendere alle altre città italiane
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Progetti
El 'B' di Cartagena,un edificio pianocome il mare calmoLo studio Selgascano firmail centro congressi nel portodella città spagnola
Lo studio Selgascano Arquitectos di Ma-drid ha portato a termine la costruzionedi El 'B', un centro convegni sul lun-gomare di Cartagena, nella costa suddella Spagna.La città, che già nel nome richiama lafondazione cartaginese, è erede di unaimportante tradizione commerciale emilitare, si pensi ad esempio che da quiprese avvio l'avanzata di Annibale nelcontinente europeo.La crescente attenzione per il turismo,ha spinto il comune a intraprendere unacomplessa trasformazione del lungo-mare, credendo nella cultura come vo-lano per lo sviluppo, oltre la crisi.
Le facciate del lunghissimo edificio (piùdi 200 metri) sono in parte ricoperte dimateriale plastico colorato. La luce cadeall’interno attraverso questi prismi diPLEXIGLAS®, che richiamano alla mente
container e attrezzature navali. Nelleintenzioni dei progettisti questo do-vrebbe regalare al visitatore la sen-sazione di passeggiare sott’acqua.
Un depuratorea Sant'Erasmo,nella laguna di VeneziaLo studio C+S trasformaun impianto tecnologicoin un progetto di paesaggio
Lo Studio C+S è riuscito ad affrontare ilprogetto di un Depuratore per l'ac-quedotto di Sant'Erasmo, una delle isoledella Laguna di Venezia, interpretan-dolo come un progetto di paesaggio.
Murature parallele in cemento armatocolorato con pigmenti e disattivato, del-lo spessore di un metro,si inseriscononelle geometrie dei campi coltivati e deicanali di irrigazione come ruderi di u-n'antica 'batteria', proponendo rimandiall'antica struttura militare delle isoledella Serenisima.L'edificio che ospita il depuratore è, peresigenze normative, uno spazio inac-cessibile e chiuso e questa condizioneviene sottolineata dalle murature pos-senti, ma il progetto ha un approccio piùcomplesso. L'inserimento nel territorio,nei suoi limiti incerti, dove sono leescursioni della marea a modificare ildisegno e lo spessore dei bordi, vienemitigato dallo slittamento dei muri e daitamponati, con pannelli in doghe diiroko, apribili nelle zone necessarie alloscarico delle polveri.Nel nostro paese il mondo dell’archi-tettura pone pochissima attenzione altema delle strutture di servizio, pub-bliche e non (cabine elettriche, depu-ratori, centrali idro-elettriche o termi-che), proprio a causa della loro con-dizione di mera funzionalità, nei con-fronti di altri edifici a ‘uso più nobile’.Il progetto, segnalato in numerosi con-corsi internazionali, per la singolaritàdel tema e l'estrema pulizia formale,sembra dimostrare come anche in que-sto ambito ci siano occasioni da nonperdere. Tra i pochi a proporre progettisimili, merita di essere citato lo studioMonovolume, di Bolzano, con il pro-getto della Centrale elettrica Winne-bach.
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Eventi
agen
daSalone del mobile 2012
Dal 17 al 22 aprilepresso Fiera Milano a RhoIl Salone Internazionale del Mobile è co-me ogni anno il punto di riferimento alivello mondiale del settore Casa-Arredo eritorna, con la sua 51^Edizione (la 34^
Internazionale) in fiera a Milano dal 17 al22 aprile 2012 con tutte le più interessantinovità, tendenze e frontiere del design.Nasce nel 1961 con l'intento di promuo-vere le esportazioni italiane di mobili ecomplementi, impegno che ha soddisfat-to pienamente divulgando nel mondo laqualità del mobile italiano e che continuaa soddisfare essendo estera più della metàdei suoi visitatori. Divenuto internazio-nale dal 1967, il Salone del Mobile ècapace ancora oggi di così tanta risonanzada non aver eguali al mondo, in nessunsettore. L'edizione 2011 ha visto la pre-senza di 282.483 visitatori di cui 177.964esteri da 154 paesi a cui si aggiungono i32.870 visitatori di pubblico domenicale ei 5.967 operatori della comunicazione.Il Salone del Mobile si completa di unaserie di interessanti eventi e saloni col-laterali che vedono la partecipazione diun totale di oltre 2500 espositori ca-ratterizzati da qualità ed innovazione euna superficie espositiva di oltre 209.000metri quadrati del quartiere fieristico mi-lanese.I SALONI IN FIERA- Salone Internazionale del Mobile
- EuroCucina/Salone Internazionale deiMobili per Cucina- Salone Internazionale del Bagno- Salone Internazionale del Complementod’Arredo- SaloneSatelliteEVENTI COLLATERALIImmancabili anche gli eventi in città dove,in corrispondenza dei Saloni dell’arre-damento si tiene la Settimana del design
con le interessanti istallazioni di Fuo-riSalone. Quest’anno la partecipazionedei Saloni nel centro di Milano sonodedicati al prodotto di qualità e allacultura dell’abitare.Info: Fiera Milano, Rho 17-22 aprile 2012Orari: dalle 09.30 alle 18.30. (solo per glioperatori). Sabato 21 e domenica 22 a-prile (aperto al pubblico). SaloneSatellite:aperto al pubblico tutti i giorni dellamanifestazione dalle 09.30 alle 18.30.w w w. c o s m i t . i t
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Eventi
Technodomus 2012A Rimini il SaloneInternazionale dell’Industriadel Legno per l’Edilizia e ilMobileLa terza edizione di TECHNODOMUS,Salone Internazionaledell’Industria delLegno per l’Edilizia e il Mobile, si terrànel quartiere fieristico di Rimini da ve-nerdì 20 a martedì 24 aprile 2012.Rimini Fiera lancia la prossima tappa delprogetto fieristico avviato nel 2009(18.156 visitatori professionali, il 28%esteri) e consacratosi nel 2010 (30.865visitatori professionali, il 31% esteri),avviando l’annunciata biennalità dell’e-sposizione.Nelle prime due edizioni, il progresso deivisitatori è coinciso con quello dell’areaespositiva, passata da 25.000 mq (140espositori) del 2009, ai 42.000 mq (300
espositori). Ora TECHNODOMUS si ponel’obiettivo di diventare il salone leader inItalia e di incrementare il profilo dellapresenza straniera, sia a livello espositivoche di operatori in visita alla fiera.“Proseguiamo, pur nelle difficoltà che il
mercato non ha ancora superato - spiegail direttore di business unit Simone Ca-stelli – nel cammino annunciato. Nel-l’edizione 2010 il mercato ha dato lerisposte attese, confermando la fiducianel nuovo e innovativo progetto fie-ristico. TECHNODOMUS nel 2010 è cre-sciuto e ora siamo ancor meglio at-trezzati per affrontare nuove sfide, cosìda consolidare il salone su profili in-ternazionali sempre più marcati. Perquesto, già ad inizio 2011 abbiamo pro-grammato un calendario di road shownei Paesi strategici per il mercato delleimprese”.Ed è già confermata la presenza delle treaziende leader di mercato (Biesse, CeflaFinishing Group ed Scm Group), cherappresentano insieme la maggior partedella produzione nazionale: TECHNO-DOMUS sarà anche nel 2012 l’unica fieraitaliana alla quale prenderanno partequeste tre aziende.Dopo la convincente esperienza del2010, è stato confermato il collegamen-to temporale con il Salone del Mobile diMilano (17-22 aprile 2012), che sul cam-po diventa un’ottima opportunità pergli operatori di visitare fiere di vicinointeresse. Sul fronte logistico sarannoconfermati e implementati i collega-menti con bus navette per favorire iltrasferimento dei buyers italiani e stra-nieri da Milano a Rimini.Info: www.technodomus.it
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Concorsi
Instant House: immaginarenuove realtà nomadiModalità abitative pensateper chi non risiede in manierastabile in una città
Federlegno Arredo Srl in promuove ilConcorso Instant House 2012, in oc-casione di MADE Expo Milano Archi-tettura Design Edilizia, manifestazionefieristica che avrà luogo dal 17 al 20ottobre 2012 presso Fiera Milano Rho.Quest’anno il Bando Instant House 2012si propone di sperimentare nuove mo-dalità abitative per persone che nonrisiedono in maniera permanente nellacittà. La finalità è quella di studiare,progettare e proporre strutture resi-denziali temporanee (temporary hou-sing) dotate di servizi legati e collegatialla mobilità di ricercatori e visiting pro-
fessors; difatti l'area progettuale si col-loca all'interno del progetto del CampusSostenibile presso il Politecnico di Mi-lano. Le parole chiave che definiscono ilcontesto fisico e culturale sono:- People, partecipazione attiva degli u-tilizzatori del campus (studenti, docentie personale);- Energy, risparmio energetico e utilizzo
diffuso delle fonti rinnovabili;- Environmemt, miglioramento dellaqualità ambientale (aria, acqua, suolo);- Accessibility, fruibilità e servizi e in-centivazione della mobilità sostenibile(biciclette, auto elettriche, car sharing);C'è tempo fino al 15 maggio 2012 perinviare le proprie proposte.Info: www.federlegno.it
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Curiosità
A Parigi la cittàdella Moda e del DesignIl nuovo spazio sulle spondedella Senna firmato Jakob +MacFarlane Architects
Si inaugura il prossimo 13 aprile, aParigi, la Cité de la Mode et du Design,realizzata per opera dello studio pa-rigino (di origine neozelandese) Jakob +MacFarlane Architects.Il recupero dell'edificio industriale e-sistente, affacciato sulla Senna all'al-tezza dalla Gare d'Austerlitz, è iniziatogià nel 2008 e si è concluso oggi conl'aggiunta di una seconda pelle in me-tallo e vetro che caratterizza l'affacciosul fiume.L’edificio sarà diviso in due poli: il primodedicato al design e il secondo allamoda.
Lo spazio moda comprenderà spazi perle mostre e passerelle per le sfilate, lasede dell'istituto francese della Moda,una libreria specializzata e un café a
tema.La sezione design disporrà di grandiambienti per esposizioni e fiere di set-tore esclusive (si inizia il 29 marzo con
1.618 Sustainable Luxury) ma anche spa-zi dedicati alla vendita, dove si alter-neranno temporary store dei marchi piùprestigiosi.Infine, la gigantesca terrazza affacciatasulla Senna all’ultimo livello ambisce adiventare un luogo imprescindibile del-la notte parigina. Un terzo della su-perficie sarà occupato da un esclusivolocale notturno mentre nei restanti dueterzi campeggerà la bandiera del ri-storante Moonroof, che beneficerà diuna vista affascinante e unica.
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Nonostante la crisi economico-fi-
nanziaria sia stata per molti
versi devastante, i costruttori
hanno buoni motivi - anche di natura fi-
scale - per sperare in un futuro più roseo.
Li ha forniti loro il il ministro dello Svi-
luppo economico e delle Infrastrutture
Corrado Passera il quale, intervenendo
a Roma nel recente convegno “Un Pia-
no per le citta-Trasformazione urbana e
sviluppo sostenibile” promosso dal-
l’Ance, ha definito lo stesso “Piano cit-
tà” come “un’idea super” e si è detto fa-
vorevole anche alla richiesta avanzata
dall'Ance di una neutralità dell’Iva su-
gli immobili invenduti: “Sono d’accordo
- ha detto il ministro - speriamo di trova-
re una soluzione a breve”. Oltre all’im-
pegno a ripristinare l’Iva sugli immobili
invenduti oltre i 5 anni, Passera ha an-
che garantito che l’azione del Governo è
e sarà sempre più ispirata ai medesimi
principi-cardine (stop al consumo di
suolo, riqualificazione edilizia, effi-
cienza energetica, housing sociale, ri-
lancio del trasporto pubblico locale)
contenuti nel documento in cui l’Asso-
ciazione nazionale dei costruttori edili
ha raccolto tutte le proprie proposte, ma
ha anche rivendicato quanto già fatto
dall’esecutivo per il settore “che è in
grande difficoltà”, ricordando “i 22,5
miliardi di progetti sbloccati dal Cipe”,
i 2 miliardi per l’housing sociale e i “400
più 150 milioni per le scuole da spende-
re subito”.
Si è trattato dell’attesa risposta alle ri-
chieste dei costruttori italiani sintetizza-
te dal presidente Paolo Buzzetti. “Serve
un cambiamento subito, il rigore non ba-
sta - ha ribadito il vertice dei costruttori -
e il nostro settore è allo stremo. Il Piano
per la riqualificazione delle città che pro-
poniamo è un’opportunità di crescita e di
sviluppo che non va sprecata. In poco
tempo - ha continuato Buzzetti - e con l’in-
tervento di tutti (cittadini, sindaci, gover-
natori, professionisti e società civile) si
può attuare un grande piano di rilancio
capace di mostrare che ci può essere un
futuro diverso, non solo per il nostro set-
tore ma anche per tutto il Paese. Per cen-
trare l’obiettivo, però, serve un segnale
concreto dal Governo, a cui chiediamo di
mettere in campo strumenti fiscali ade-
guati e di credere in questo grande piano
di rilancio”.
Se le rose promesse da Passera fioriran-
no, le probabilità che possa decollare il
“Piano Città” dell’Ance sono notevoli.
Ma in cosa consistono esattamente le pro-
poste dell’Ance?
La premessa è che “la competitività e la
vivibilità di un territorio non dipendono
solo dall'efficienza delle grandi reti di
trasporto, ma dalla capacità delle aree
Il ministro: “Iva neutra su invenduto, concordo”
Piano Città dell’Ance,per Passera “idea super”
andrea dossenap
rosp
ettive
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urbane di attrarre attività economiche e
di offrire le migliori condizioni di vita per
i cittadini. Compito dell’urbanistica di
oggi è far leva sulle risorse presenti nel
nostro territorio riportandole in un siste-
ma integrato in grado di garantire un po-
tenziamento dei centri come motori di u-
no sviluppo economico e sociale. La sta-
gione di invertire la rotta e dare un nuovo
volto alle nostre città è, quindi, arrivata e
i presupposti per farlo ci sono anche da un
punto di vista normativo”.
Ecco allora le richieste di Ance: “nuovi
modelli gestionali, decisionali e attuativi
per le città, fiscalità al servizio della com-
petitività urbana (tra le idee, come detto,
quella di “modificare la disciplina Iva
delle cessioni e locazioni delle abitazioni
che, oggi, trasforma l’Iva da imposta neu-
tra a vero e proprio costo per le imprese di
costruzioni”), una visione nuova e strate-
gica per lo sviluppo (risparmiare ener-
gia), valorizzazione e modernizzazione
del patrimonio immobiliare pubblico,
riattivazione del circuito finanziario per
l’accesso delle famiglie al bene-casa”.
Tutto questo si sostanzia in una serie di
più dettagliate indicazioni che intendo-
no offrire gambe per camminare alla con-
vinzione che le aree urbane rappresenti-
no un fattore strategico per la crescita e la
competitività del Paese solo a patto di
riuscire a conseguire una diffusa qualità
della vita attraverso una visione strategi-
ca e una cultura della trasformazione e
della riqualificazione proiettata nel me-
dio-lungo periodo.
A questo scopo, nel corso del convegno so-
no stati presentati uno studio Censis-An-
ce che ha offerto un contributo di analisi
e di proposte al dibattito nazionale sulla
trasformazione urbana ed una anticipa-
zione del Rapporto del Cresme RI.U.SO.,
nel quale per la prima volta Ance, Le-
gambiente e Consiglio Nazionale degli
Architetti uniscono le proprie forze per
avviare un dialogo aperto con Ministri,
Regioni, Comuni e investitori al fine di
“individuare le strategie e gli strumenti
necessari a realizzare nuove politiche ur-
bane, per una profonda innovazione cul-
turale che superi il divario obsoleto tra
architettura e urbanistica, tra quartiere e
megalopoli, tra governanti e governati”.
Proprio a questo scopo è stato organizza-
to il Forum “RI.U.SO 01-Città e Rigenera-
zione Urbana”, in programma il 21 e 22 a-
prile a Milano in occasione della edizione
2012 del salone internazionale “I Salo-
ni”: riportare l’attenzione sul problema,
mai risolto, delle nostre città.
Nella foto il ministro Passera
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Il Codice degli Appalti all'inizio di
quest'anno è cambiato: a causa, in
particolare, del decreto legge 24
gennaio 2012, n. 1 (pubblicato sulla Gaz-
zetta Ufficiale n.19 ), il così detto “decre-
to liberalizzazione e competitività”, che
ha introdotto la disciplina del contratto
di disponibilità (articolo 160 ter). Dopo
le scelte operate con il decreto “ Cresci I-
talia” che prevede una serie di agevola-
zioni fiscali finalizzate alla incentivazio-
ne della partecipazione dei privati per la
realizzazione delle infrastrutture, dove
lo strumento maggiormente citato è la fi-
nanza di progetto (project financing), è
arrivato, quindi, uno strumento innovati-
vo che sembra pensato apposta per il
mercato delle opere pubbliche di medio
valore, quali uffici pubblici, caserme, o-
spedali, scuole, cioè gli interventi che il
territorio aspetta siano appaltati dagli
enti locali.
Il Contratto di disponibilità e' il contratto
mediante il quale sono affidate, a rischio e
a spesa dell'affidatario, la costruzione e la
messa a disposizione a favore dell'ammi-
nistrazione aggiudicatrice di un'opera di
proprieta' privata destinata all'esercizio
di un pubblico servizio, a fronte di un cor-
rispettivo. Si intende per messa a disposi-
zione l'onere assunto a proprio rischio
dall'affidatario di assicurare all'ammini-
strazione aggiudicatrice la costante frui-
bilita' dell'opera, nel rispetto dei parame-
tri di funzionalita' previsti dal contratto,
garantendo allo scopo la perfetta manu-
tenzione e la risoluzione di tutti gli even-
tuali vizi, anche sopravvenuti. In pratica
si tratta di un affitto di lunga durata in cui
la manutenzione e gli interventi che ga-
rantiscono la piena disponibilità e fruizio-
ne del bene immobile sono posti a carico
dell’affidatario quasi rappresentassero
l’onere dell’attività di manutenzione
straordinaria. Qualcosa di diverso, quin-
di, dal leasing in costruendo, dove il paga-
mento del canone non è il corrispettivo
per la locazione del bene, quanto una mo-
dalità pattizia per la restituzione del fi-
nanziamento corrispondente al valore
dell'operazione economica risultante dal
costo del bene comprensivo dell'ammor-
tamento, dell'interesse sul capitale inve-
stito, dell'utile e delle spese sostenute.
Alla base di tutto c'è l'esigenza dell'ente
pubblico che non vuole o non può incre-
mentare il patrimonio pubblico. L'ammi-
nistrazione definisce quindi il capitolato
per gara in cui indica spazi e impianti de-
siderati. Il concorrente sviluppa il proget-
to preliminare L’amministrazione aggiu-
dicatrice valuta le offerte presentate con
Nuova figura nel Partenariato Pubblico Privato
Nasce il contrattodi disponibilità
ludovico antiochian
orm
ativa
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il criterio dell’offerta economicamente
più vantaggiosa. Il progetto definitivo, il
progetto esecutivo e le eventuali varianti
in corso d’opera sono redatti a cura del-
l’affidatario. Però il rischio della mancata
o ritardata approvazione da parte di terze
autorità competenti della progettazione
e delle eventuali varianti è a carico del-
l ’ a f f i d a t a r i o.
Entrando solo in parte in concorrenza con
il project financing (più calibrato per
grandi opere) il contratto di disponibilità
sembra avere il suo punto di forza nella
chiarezza dei ruoli: il privato è proprieta-
rio dell'opera che è messa a disposizione
del conduttore “chiavi in mano”: è a cari-
co del privato il rischio della costruzione e
della gestione tecnica dell’opera per il pe-
riodo di messa a disposizione dell’ammi-
nistrazione. Solo al momento della conse-
gna si inizia a incassare il canone di dispo-
nibilità che è versato soltanto in corri-
spondenza all’effettiva disponibilità del-
l’opera ed è proporzionalmente ridotto o
annullato nei periodi di ridotta o nulla di-
sponibilità dell’opera. Oltre che con il ca-
none, l’affidatario del contratto di dispo-
nibilità può essere retribuito con altri cor-
rispettivi: esiste l’eventuale riconosci-
mento di un contributo in corso d’opera,
comunque non superiore al cinquanta per
cento del costo di costruzione dell’opera,
in caso di trasferimento della proprietà
dell’opera all’amministrazione aggiudi-
catrice; e un eventuale prezzo di trasferi-
mento, parametrato al valore di mercato
residuo dell’opera, da corrispondere, al
termine del contratto, in caso di trasferi-
mento della proprietà dell’opera all’am-
ministrazione aggiudicatrice.
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EDILIZIA PIACENTINA16
Con il solo incentivo del 55%, gli in-
terventi di efficientamento ener-
getico hanno sviluppato un volu-
me di affari superiore ai 10 miliardi di eu-
ro. E’ la stima di Giuliano Dall’Ò, professo-
re di fisica tecnica ambientale presso il di-
partimento BEST del Politecnico di Milan
e “guru” della Green Building Economy
(GBE) : viene calcolata in 150mila nuovi
posti di lavoro la ricaduta occupazionale.
L'avvento alla Casa Bianca di Barak Oba-
ma, ha diffuso l'espressione “green eco-
nomy” anche in Italia: l'espressione ha do-
nato una nuova valenza al concetto di qua-
lità che oggi comprende sicuramente an-
che l'efficienza energetica. L'applicazio-
ne del concetto alla filiera dell'edilizia,
per la sua rilevanza alla costituzione del
PIL, non si è fatta attendere, con conse-
guenze notevoli sulla struttura della do-
manda e dell'offerta. La Green Building
Economy, cioè, il sottoinsieme delle espe-
rienze di green economy nel campo delle
costruzioni, offre infatti una duplice occa-
sione: quella di risparmiare (e liberare) ri-
sorse economiche, aumentando l'efficien-
za energetica, e quella di fornire occasioni
imprenditoriali basate sull’interpretazio-
ne di un mercato ecologicamente avverti-
to. Secondo Giuliano Dall’Ò, l’Italia sta fa-
cendo la sua parte: almeno per ciò che ri-
guarda il tema energia, il processo di rece-
pimento delle direttive europee è stato
virtuoso. Però, secondo l'analista, la poli-
tica degli incentivi, con il sussegguirsi di
“start and stop” ha consentito solo in par-
te al comparto di programmare scelte di
lungo periodo. Oltre allo Stato e alle Re-
gioni, che si contendono la titolarità della
materia, non va trascurato il ruolo che pos-
sono svolgere i comuni: Secondo Dall’Ò es-
si hanno un ruolo importante nel promuo-
vere lo sviluppo sostenibile della filiera
delle costruzioni (per esempio attraverso i
regolamenti edilizi oppure attraverso lo
strumento della pianificazione energeti-
ca comunale o del Piani per l’energia so-
stenibile). Il cardine della GBE è la certi-
ficazione energetica. Già oggi, se si vuole
competere nel mercato edilizio occorre
puntare al top. I dati del rapporto ANCE
2011 documentano che il 60% dei costrut-
tori di edifici nuovi punta su un costruito
di alta qualità, adeguatamente certifica-
ta. (B, A o A+), nonostante il periodo di cri-
si del mercato. Ma le prestazioni energeti-
che molto elevate possono diventare, nel
medio periodo, addirittura un obbligo. La
direttiva 2010/31/Ue impone che al 2020
gli edifici di nuova costruzione siano a “e-
nergia quasi zero” (con anticipo addirittu-
Nel volume “Green building economy”
Efficienza energetica,rivoluzione per l’edilizia
ludovico antiochia
anal
isi
EDILIZIA PIACENTINA 17
ra di due anni per quelli pubblici o a uso
pubblico). Il timore che che una parte del-
la qualità sia solo sulla carta non è del tut-
to estraneo a Giuliano Dall’Ò, nonostante
egli stesso sia direttore di Sacert, ente per
il riconoscimento delle competenze dei
tecnici certificatori energetici. In occasio-
ne di una recente intervista ha affermato
che nessuno controlla i certificatori, de-
nunciando anche il fatto che un numero
non indifferente di tecnici offra delle pre-
stazioni a prezzi talmente bassi da rendere
impossibile una redazione dell’attestato
in modo corretto. Un richiamo all’atten-
zione, neppure tanto velato, agli enti di ac-
creditamento regionali e agli ordini pro-
fessionali. Perché chi certifica in modo
scorretto arreca un danno irreparabile al
mercato. Negli edifici esistenti, invece, se-
condo Giuliano Dall’Ò, la certificazione e-
nergetica non ha avuto effetti positivi per-
ché percepita come un atto formale, un
pezzo di carta inutile, non come il punto di
partenza per migliorarne le prestazioni.
Un’idea da sviluppare nei prossimi anni
sarebbe ad avviso dell'esperto, il varo di
un conto energia dedicato al solare termi-
co, un riconoscimento a una tecnologia
che ha potenziali che sono stati finora po-
co sfruttati. Molto da fare anche sul fronte
caldaie : si stima ci siano 17 milioni di ge-
neratori di calore da sostituire, si è solo i-
niziato a farlo. Anche in questo caso la
classe energetica ben segnalata al mo-
mento dell'acquisto potrebbe indurre una
mutazione “culturale” negli acquirenti.
EDILIZIA PIACENTINA18
EDILIZIA PIACENTINA 19
lavori in
corso
Prosegue il piano di valorizzazione
delle mura farnesiane di Piacen-
za: Bastione Campagna è attual-
mente oggetto di imponenti lavori che ne
faranno, in breve tempo, una terrazza ver-
de. Sono in corso infatti spostamenti di
terra che verrà riposizionata in blocchi or-
dinati, piantumati e coperti d’erba, trat-
tenuti da un reticolo di ferro, attraversati
da una stradina per poter accedere alla
parte alta: una vera e propria terrazza che
permetterà di godere della vista delle
mura farnesiane. Nella parte sottostante
verranno poi ricavati alcuni posti auto e la
zona sarà completata da un'aerea giochi
per bambini. Si tratta di uno dei progetti
che fanno parte dell’articolato piano di
valorizzazione della cinta muraria, una
serie di interventi necessari per conser-
vare, riqualificare e valorizzare le mura,
oltre che - come si legge nella relazione
tecnica del progetto - assicurare interven-
ti di tutela paesaggistica finalizzati alla
salvaguardia e conservazione degli aspet-
ti peculiari del paesaggio: il restauro del-
la cinta farnesiana è finalizzato alla sua
valorizzazione come elemento monu-
mentale-paesaggistico distintivo dell’i-
dentità e riconoscibilità della città stessa.
Oggetto dell'opera di restauro e conser-
vazione sono un tratto di mura di circa 500
metri, tra Bastione Borghetto e Bastione
San Sisto, Bastione Campagna e relativa
area sovrastante ed i locali sopra e ad est
di Porta Borghetto.
Si tratta di interventi costati complessiva-
mente 937 mila euro, di cui 187 mila dispo-
sti dal Comune e la restante parte prove-
nienti da finanziamenti Arcus.
Gli interventi di riqualificazione, che do-
vrebbero terminare entro il 2012, sono de-
finiti dall'amministrazione comunale,
con attenzione particolare alla riabilita-
zione di strade, viali e spazi pedonali; al-
l'organizzazione del verde storico e degli
spazi non costruiti; alla localizzazione di e-
ventuali parcheggi collettivi; al rispetto e
valorizzazione delle visuali prospettiche
dell'edificato a salvaguardia di vedute su
monumenti o elementi rilevanti del pae-
saggio storico. Anche la scelta dei mate-
riali per le costruzioni e i recuperi, i colori,
le insegne, la segnaletica saranno in armo-
nia con gli spazi storici.
La relazione tecnica del Comune di Pia-
cenza sottolinea poi l’importanza delle
mura cittadine non solo sotto l’aspetto ar-
chitettonico. Percorrendo via Tramello o
il Pubblico Passeggio, infatti, spesso è da-
to per scontato un altro elemento di gran-
de interesse, e cioè gli alberi, la cui presen-
za è andata diminuendo nel corso dei seco-
li, complice la crescita demografica della
città che ha provocato un restringimento
della cintura verde contro le mura, che so-
no diventate le zone pedonali e luogo di
svago come il “Wauxhall”, il Pubblico Pas-
seggio, con aree ricreative per i bambini.
Non a caso oggi si parla di tutela di “verde
storico”: infatti queste aree devono essere
apprezzate per il loro valore ecologico,
paesaggistico e storico insieme. Nella re-
lazione tecnica dei lavori si legge che “in
città un albero deve essere considerato
per molteplici aspetti, perché il suo indub-
bio valore ambientale (in quanto artefice
di microhabitat e nicchie ecologiche per
molte specie animali) si arricchisce di si-
gnificato culturale ed estetico. Il rispetto
civico, l’attenzione amministrativa e la
manutenzione ordinaria di queste aree so-
no azioni essenziali affinché questi 'pol-
moni verdi' della città continuino a rap-
Intervento di valorizzazione da 937mila euro
Bastione Campagna,terrazza verde sulle mura
costanza alberici
EDILIZIA PIACENTINA20
presentare un patrimonio insostituibile
per tutti”.
Lavori previsti
Gli interventi previsti dal Comune sono in
sintesi i seguenti:
- Formazione di ponteggio esterno in strut-
tura metallica tubolare sulle parti interne
ed esterne nel tratto a ovest di Porta Soc-
corso (verso Porta Borghetto) e sulle parti
interne delle mura nel tratto a Est di Porta
Soccorso (verso Bastione S. Sisto);
- Opere di diserbo di paramenti di mattoni
faccia a vista sulle parti esterne delle mu-
ra nel tratto a ovest di Porta Soccorso (ver-
so Porta Borghetto);
- Esecuzione di pulizia del fossato al piede
delle mura, eseguito a mano o con piccoli
mezzi meccanici con recupero dei laterizi
costituenti il paramento murario sulle
parti interne ed esterne nel tratto a ovest
di Porta Soccorso (verso Porta Borghetto)
e sulle parti interne delle mura nel tratto a
Est di Porta Soccorso (verso Bastione S.Si-
sto);
- Restauro e conservazione della cinta con
eliminazione delle croste ed efflorescen-
z e,
trattamento di consolidamento con inie-
zioni di malta nelle fessurazioni, elimina-
zione vegetazione, muschi e licheni, con-
solidamento di lacune, pulitura del para-
mento murario sulle parti interne ed e-
sterne nel tratto a ovest di Porta Soccorso
(verso Porta Borghetto) e sulle parti inter-
ne delle mura nel tratto a Est di Porta Soc-
corso (verso Bastione S.Sisto);
- Apporto di terra per integrazione nella
parte esterna ai piedi del fossato sulle par-
ti esterne nel tratto a ovest di Porta Soc-
corso (verso Porta Borghetto);
- Impermeabilizzazione della sommità
delle murature comprendente lo smon-
taggio degli elementi in cotto di sommità e
successivo rimontaggio su malta di allet-
tamento addittivata con resina, con l'e-
ventuale integrazione delle piccole parti
deteriorate o mancanti con materiale ana-
logo per forma, coloritura e dimensione a
quello esistente originario, la stuccatura
con malta di calce, la ripresa ed il consoli-
damento degli archi e l'eventuale forma-
zione di strato impermeabilizzante e pro-
tettivo eseguito con malta idonea (compo-
nenti calce idraulica, cocciopesto, resina,
ecc.) per evitare infiltrazioni d'acqua sul-
la muratura e sui giunti, nel tratto a ovest
di Porta Soccorso (verso Porta Borghet-
to);
- Sostituzione puntuale dei laterizi man-
canti e/o danneggiati con mattoni vecchi
analoghi sulle parti interne ed esterne nel
tratto a ovest di Porta Soccorso (verso Por-
ta Borghetto) e sulle parti interne delle
mura nel tratto a Est di Porta Soccorso
(verso Bastione S.Sisto);
- Scarnitura delle connessioni su parte del
paramento sulle parti interne ed esterne
nel tratto a ovest di Porta Soccorso (verso
Porta Borghetto) e sulle parti interne del-
le mura nel tratto a Est di Porta Soccorso
(verso Bastione S.Sisto);
- Stuccatura delle connessure della mura-
tura a vista su parte del paramento sulle
parti interne ed esterne nel tratto a ovest
di Porta Soccorso (verso Porta Borghetto)
e sulle parti interne delle mura nel tratto a
EDILIZIA PIACENTINA 21
Est di Porta Soccorso (verso Bastione S.Si-
sto);
- Ripresa di murature e scuci cuci ad una
testa, con mattoni vecchi a mano su parte
del paramento sulle parti interne ed e-
sterne nel tratto a ovest di Porta Soccorso
(verso Porta Borghetto) e sulle parti inter-
ne delle mura nel tratto a Est di Porta Soc-
corso (verso Bastione S.Sisto);
- Paramento ad una testa con mattoni vec-
chi a mano provenienti dallo smontaggio,
su parte del paramento sulle parti interne
ed esterne nel tratto a ovest di Porta Soc-
corso (verso Porta Borghetto) e sulle parti
interne delle mura nel tratto a Est di Porta
Soccorso (verso Bastione S.Sisto);
- Muratura dello spessore superiore ad u-
na testa con mattoni vecchi a mano prove-
nienti dallo smontaggio, su parte del para-
mento sulle parti interne ed esterne nel
tratto a ovest di Porta Soccorso (verso Por-
ta Borghetto) e sulle parti interne delle
mura nel tratto a Est di Porta Soccorso
(verso Bastione S.Sisto);
- Opere di difficile valutazione per l’esecu-
zione di analisi, indagini, sondaggi, rilievi
finalizzati alla verifica dello stato di consi-
stenza.
- Opere di restauro e conservazione del Ba-
stione Campagna ed opere di sistemazio-
ne a verde della relativa area soprastante,
il restauro di strutture e dei locali sopra ed
a est di Porta Borghetto, facenti parte del
sistema di fortificazione e identificati ai
mappali 78 e 80 del foglio 111 del catasto
c o mu n a l e .
- Opere di restauro e conservazione di
strutture e dei locali sopra ed a est di Porta
Borghetto, facenti parte del sistema di for-
tificazione e identificati ai mappali 78 e 80
del foglio 111 del catasto comunale.
EDILIZIA PIACENTINA22
Momento storico per Isola Serafi-
ni. La costituzione - ufficiale
con la firma siglata a Reggio E-
milia giovedì 23 febbraio - della consortile
tra le piacentine Indacoo e Ceap e la reg-
giana Orion (tutte cooperative associate
al C.C.C.-Consorzio Cooperativo Costru-
zioni che ha sede a Bologna) segna infatti il
passo decisivo per l’avvio dei lavori che,
dopo anni di attesa, trasformeranno radi-
calmente la zona configurandola come
snodo decisivo per il sistema idroviario
Pa d a n o - Ve n e t o.
Il presidente di Indacoo Fabio Salotti e
l’ingegner Carlo Tedaldi, direttore com-
merciale di Indacoo e consigliere della
consortile, illustrano i dettagli del proget-
to - un intervento il cui importo complessi-
vo è di quasi 50 milioni di euro - inviato al-
l’Agenzia interregionale per il fiume Po
(l'Aipo, che dal 2010 ha inglobato l'Arni):
“I carotaggi - svelano entrambi - sono già i-
niziati, e il via ufficiale ai lavori - che dure-
ranno 36 mesi - è previsto entro la fine di a-
prile”.
“La conca vera e propria - precisa l'inge-
gner Tedaldi - è il cuore di un intervento
molto più ampio: sarà l'elemento che ren-
derà navigabile un cruciale tratto di Po su-
perando il dislivello che c’è tra monte e val-
le, un salto che non consentirebbe la navi-
gabilità anche se non ci fosse lo sbarra-
mento esistente. La nuova conca (“Una
sorta - chiosa Salotti - di canale di Panama
in piccolo”) avrà due porte vinciane, una a
monte e una a valle, che consentiranno di
allagarla quanto basta per consentire il
passaggio dei natanti in transito. La conca
- prosegue Tedaldi - sarà lunga 115 metri e
larga 12,50, con una profondità di 18. Sarà
interamente in calcestruzzo, con diafram-
mature molto profonde tirantate con ti-
ranti speciali e bulbi ancorati nel terreno
retrostante”. Si tratta di un’opera di inge-
Indacoo nella consortile che realizzerà l’attesa opera
Conca di Isola Serafini,una porta per l’Europa
andrea dossena
Nelle immagini: in alto Fabio Salotti
e Carlo Tedaldi di Indacoo. A lato
due rendering della nuova conca
di Isola Serafini che mostrano come
sarà inserita nel paesaggio
tras
form
azio
ni
EDILIZIA PIACENTINA 23
gneria di notevole complessità, cui l’ener-
gia elettrica consentirà l’apertura auto-
matica delle porte vinciane e garantirà an-
che la possibilità di telecontrolli e video-
sorveglianza per il custode. “Oltre all’ope-
ra principale - continua Tedaldi - a valle
della conca andrà realizzato un canale na-
vigabile - lungo circa 600 metri, largo circa
40 (120/130 al culmine, in quanto sarà gra-
EDILIZIA PIACENTINA24
donato) e profondo oltre 20 per garantire
almeno 3,5 metri d'acqua nella conca
quando il Po sarà in magra - che condurrà
fino all'immissione nel fiume, e andrà sca-
vato nel terreno che c'è ora”. “L’opera - ag-
giunge Salotti - consentirà il passaggio di
imbarcazioni della V classe Europea (fino
a 110 metri di lunghezza e 11,50 di larghez-
za, con carichi fino a 2mila tonnellate) a-
prendo di fatto una nuova via d’acqua tra
Piacenza e il resto del Continente”. “La
realizzazione del canale - spiega Tedaldi -
renderà necessaria una viabilità intera-
mente nuova: per migliorarla rispetto a
quella esistente oggi saranno realizzati un
viadotto lungo 140 metri che sorvolerà il
canale, e una rotonda in fase di approva-
zione da parte di Centropadane e Provin-
cia.
Fondamentale sarà anche la realizzazione
del nuovo mandracchio di monte - ossia il
tratto di canale che dal Po condurrà alla
nuova conca, ma imboccherà anche la pic-
cola conca già esistente dal 1964 - che con-
sentirà ad imbarcazioni e natanti di acce-
dere e/o sostare provvisoriamente in caso
EDILIZIA PIACENTINA 25
di 'traffico' legato all'arrivo contempora-
neo di più imbarcazioni”.
L’intervento avrà alcuni numeri colossali:
“Basti pensare - osserva Tedaldi - agli oltre
due milioni di metri cubi di sabbia da sca-
vare. Se la nuova conca sarà l’opera più im-
pegnativa dal punto di vista delle compo-
nenti ingegneristiche, secondo per com-
plessità sarà il viadotto, che dovrà essere
realizzato su pali in acqua e richiederà per-
tanto lavori particolarmente complessi
con fondazioni subacquee”. A carico della
associazione temporanea di imprese costi-
tuita da Indacoo, Ceap e Orion c'è anche la
progettazione esecutiva dell'intervento,
che si avvale anche della consulenza di un
importante esperto tedesco, mentre le o-
pere di ripristino ambientale - concordate
a suo tempo tra Aipo e Comune di Monti-
celli - comprenderanno anche piste cicla-
bili e sistemazione a verde.
Nella pagina precedente e in questa,
vista aerea del ‘prima’ e del ‘dopo’ dei
lavori per la nuova conca. A pagina 23,
il progetto complessivo delle opere
EDILIZIA PIACENTINA26
10mila visitatori: è il dato che suggella
il grande successo di “Colore 2012”,
seconda edizione della innovativa
mostra convegno promossa da Piacenza E-
xpo e giunta alla sua seconda edizione. Uni-
co appuntamento italiano interamente de-
dicato alla filiera del colore (finiture, deco-
rativi, sistemieaccessoridedicati)
lizia leggera, la mostra - in un tripudio di pro-
dotti di ultima generazione, tra i più qualifi-
cati e innovativi - ha in effetti raggiunto altri
obiettivi molto confortanti, soprattutto
considerando - come ha fatto notare lo stes-
so direttore di Piacenza Expo, Davide Le-
narduzzi - la congiuntura economica non
certo agevole: per l’edizione 2012 la super-
ficie espositiva è infatti salita a 8.500 mq
contro gli 8.000 del 2011 ed il numero degli
espositori è passato a 120, con un incremen-
to delle aziende partecipanti (anche stra-
niere) pari al 20% rispetto all’anno scorso,
quello del battesimo della fiera.
Nato sulla scorta della forte richiesta del
mercato di avere un proprio momento di in-
contro/confronto - necessario per arrivare
preparati alle sfide di un mercato in forte e-
voluzione a tutti i livelli - tra produttori, di-
stributori, utilizzatori, applicatori e pro-
gettisti, ma anche associazioni di settore e
istituzioni politiche ed economiche, Colore
si è dimostrato quindi una volta di più un
progetto chiaro e di valore, proprio costrui-
to intorno alle ne-
cessità della filie-
ra.Colore 2012 ha
proposto numerosi
elementi di novità
anche nella seconda
edizione: da eviden-
ziare il Grand Prix
d e l l ’ Ap p l i c a t o re
(vero e proprio con-
test dal vivo dedica-
to alle performance
delle migliori mae-
stranze del settore)
e l’Award del Colorificio (dopo un’attenta
selezione, sono state premiate le eccellen-
ze del comparto distributivo).
Grande attenzione alla formazione (tema
centrale della manifestazione, a cui sono
stati dedicati specifici workshop e conve-
gni) e ai concetti di verticalità e rete: il lin-
guaggio, l’approccio e tutto il programma
della manifestazione è stato volutamente
declinato sulle caratteristiche specifiche
degli operatori del settore con un uso speci-
fico degli strumenti on-line.
La rassegna ospitata da Piacenza Expo è
stata quindi scelta non a caso da tutte le più
prestigiose aziende e associazioni del setto-
re come capitale del mercato del
Stretto anche un accordo strategico con
Confarbe, la più grande fiera tedesca del e
sul
tenzione crescente all’estero, che si è ac-
compagnata all’importante partecipazio-
ne delle associazioni del settore (come l’As-
sociazione europea Uniep - International
association of painting contractors, che ha
scelto l’evento piacentino come appunta-
mento fondamentale in Italia per appro-
fondire e aggiornarsi sulle eccellenze del
A Piacenza Expo 120 espositori (+20%)
Colore è decollato:10mila visitatori
andrea dossena
bila
nci
EDILIZIA PIACENTINA 27
Manuela Arcuri: “La casa è il mio nido”
Ammirata visitatrice dell’edizione 2012 di Colore è stata la splendidaManuela Arcuri, il cui arrivo a Piacenza Expo ha scatenato un pacifico‘assalto’ di ammiratori e curiosi, giornalisti e fotografi.Da diverso tempo testimonial di un’azienda espositrice alla fiera (la ‘Loggiaindustria vernici’ di Sabaudia in pro-vincia di Latina, città dove la Arcuri ècresciuta), l’attrice ha spiegato il mo-tivo della sua presenza sintetizzandole caratteristiche del nuovo deco-rativo Plasma 3D (pareti e pavimentiin 5000 colori della nuova linea de-corativi "Bellissima") e ha poi rispo-sto con grande cortesia alle domandedei giornalisti.Per la prima volta a Piacenza, la35enne attrice ha parlato anche di sè:”Alla cura dell’ambiente dove vivo -tengo molto, più che a gioielli edautomobili ed ai vestiti stessi, perchèla casa per me rappresenta il mionido, il posto dove mi rilasso e dovemi ricarico dallo stress. Il lavoro miporta molto a girare per l’Italia, equindi nel momento in cui rientro acasa - tra l’altro, sto sistemando quel-la nuova - la voglio confortevolecome piace a me”.A proposito dei suoi prossimi progetti, Manuela Arcuri ha anticipato che èprevista ad aprile la messa in onda dell’ultima fiction in quattro puntate incui ha recitato, incentrata sul complesso personaggio di Pupetta Maresca.
mercato nazionale), il cui apporto è stato
decisivo per la promozione di stimolanti
momenti di confronto.
Tra i temi trattati, i Colori di Expo 2015, il
rapporto tra sostenibilità e prodotti verni-
cianti, lo scenario di mercato e le tendenze
dell’anno in corso, la formazione professio-
nale e la certificazione dei lavori nelle fini-
ture edili.
Proprio l’accurata attenzione alla conve-
gnistica ha - come detto - caratterizzato
“Colore 2012”, in grado di offrire occasioni
di approfondimento tecnico particolar-
mente significative, ma ad ammirare stand
e a cercare informazioni utili al fortunato
appuntamento piacentino giunto alla se-
conda edizione non sono stati solo tecnici
ed addetti ai lavori: è infatti da ricordare la
gradevole parte rivolta al grande pubblico,
con momenti di notevole impatto come la
apprezzata visita di Emanuela Arcuri (vedi
box nella pagina seguente) e della squadra
del Piacenza Calcio.
Plauso unanime anche dalle autorità inter-
venute all’inaugurazione: tra di loro anche
l’assessore comunale Katia Tarasconi che
EDILIZIA PIACENTINA28
ha sottolineato la suggestione dell’ambien-
te (che ha in effetti colto nel segno), l’ asses-
sore provinciale Massimiliano Dosi che ha
definito l’evento “occasione di rilancio del
settore” e il presidente della Camera di
Commercio Giuseppe Parenti che ha parla-
to di “fiera molto, molto indovinata”.
Per il direttore Lenarduzzi un’ulteriore mo-
tivo di soddisfazione è nel fatto che la fiera
- oltre ad aver raccolto un pubblico record -
si è dimostrata anche quest’anno un fattore
positivo per la visibilità dell’intera città: si
è calcolato che l’indotto è di notevole rile-
vanza, e le iniziative che hanno consentito
agli operatori del settore di ammirare Pia-
cenza hanno consentito di verificare che i
nostri gioielli, quando vengono conosciuti,
sono molto apprezzati.
Interessanti anche le prospettive, perchè
“Colore” si articolerà in futuro in modo dif-
ferente: la manifestazione fieristica istitu-
zionale si terrà a Piacenza ogni due anni ne-
gli anni pari, mentre un roadshow culturale
di impronta divulgativa farà tappa negli
anni dispari in altre città italiane di aree so-
litamentenon inserite nei circuiti tradizio-
nali. Il primo appuntamento sarà a Catania
nel marzo 2013.
EDILIZIA PIACENTINA 29
dei precedenti quattro anni, se ancora va-
lidi, non dovranno essere ripresentati. Ciò
avvantaggerà in particolare le PMI per cui
i costi della burocrazia sono particolar-
mente incidenti). Inoltre le garanzie che
sono per le PMI spesso un serio ostacolo
per per partecipare alle gare non potranno
superare il triplo del valore stimato del-
l'appalto. Gli Stati potranno prevedere un
pagamento diretto all'azienda subappal-
tatrice, che è spesso una PMI, in modo che
questa non sia danneggiata da ritardi nei
saldi determinati dalla capocommessa. La
riforma comprende anche il miglioramen-
to delle procedure per contrastare i con-
flitti di interesse, il favoritismo e la corru-
zione onde garantire maggiormente l’inte-
grità delle procedure stesse. Si terrà in
maggior conto le implicazioni finanziarie
ed è prevista la designazione da parte degli
Stati membri di un’autorità nazionale, u-
nica incaricata della vigilanza, dell’esecu-
zione e del controllo degli appalti pubblici
per garantire un’applicazione migliore
delle norme nella pratica.
Inoltre, la riforma proposta mira ad agevo-
lare una migliore utilizzazione dal punto di
vista qualitativo della commessa pubbli-
ca, tenendo maggiormente in considera-
zione i criteri sociali e ambientali sia che si
Anche a Bruxelles se ne sono accor-
ti. In questo periodo di restrizioni
di bilancio e di difficoltà economi-
che nella maggior parte degli Stati mem-
bri, la politica degli appalti pubblici deve
cambiare, facendo perno sulle PMI per so-
stenere la crescita e la creazione di posti di
lavoro e contribuire così al raggiungimen-
to degli obiettivi comunitari. In Europa le
autorità pubbliche spendono ogni anno il
18% del PIL in beni, servizi e lavori, la re-
visione delle direttive relative agli appalti
pubblici è funzionale ad assicurare un im-
piego ottimale di tali fondi. Per favorire
l’accesso agli appalti pubblici delle PMI
saranno introdotte misure che riducono gli
oneri e che diano un forte incentivo alla di-
visione in lotti e alla limitazione dei requi-
siti di capacità finanziaria richiesti per
presentare un’offerta, le stazioni appal-
tanti saranno obbligate a giustificare e-
splicitamente una condotta divergente.
La riforma è già avviata: Il 20 dicembre
scorso la Commisione Europea ha tra-
smesso le proprie proposte al Consiglio dei
Ministri e al Parlamento europeo per ini-
ziare il processo legislativo per l’adozione,
prevista entro la fine del 2012 dell’Atto per
il mercato unico. Nel box a lato sono state
riassunte le direttrici della modernizzazio-
ne. L’obiettivo primario consiste nella
semplificazione e nello snellimento della
normativa e delle procedure (dando spazio
all'autocertificazione: solo il vincitore di
una gara dovrà fornire la documentazione
che attesti il soddisfacimento dei criteri di
selezione, i documenti che sono presentati
alla stessa autorità di controllo nel corso
L’Unione Europea spinge per le riforme
Modernizzare gli appaltipubblici favorendo le PMI
euro
pa
EDILIZIA PIACENTINA30
tratti del costo del ciclo di vita, sia dell’in-
serimento delle persone vulnerabili e
svantaggiate, contribuendo in questo mo-
do alla realizzazione degli obiettivi della
strategia Europa 2020.
Dal punto di vista delle procedure viene
predisposta, a favore degli Stati membri,
un'ampia gamma di opzioni e strumenti,
tali da assicurare la flessibilità necessaria
ad adeguare le procedure e gli strumenti
alla situazione specifica di ognuno. Così,
sono previsti due tipi di procedura di base:
quella aperta e quella ristretta, a cui si af-
fiancheranno, a determinate condizioni,
la procedura negoziata (con o senza indi-
zione di gara) o il nuovo partenariato per
l'innovazione e la procedura competitiva
con negoziato, la procedura negoziata sen-
za pubblicazione preventiva, il dialogo
competitivo o il partenariato per l'innova-
zione. Risulta quindi possibile, per gli ap-
palti di progettazione e costruzione, una
nuova forma di contrattazione: la procedu-
ra competitiva con negoziato, articolata in
diverse fasi per ridurre progressivamente
le offerte.
EDILIZIA PIACENTINA 31
“L’ennesima riprova del fatto che qui la
collaborazione pubblico-privato, nono-
stante le sempre più scarse risorse a di-
sposizione degli enti locali, è all’avanguardia”:
sono le parole con le quali il sindaco di Piacenza
Roberto Reggi ha sintetizzato il rilievo del nuo-
vo Centro Polifunzionale della Besurica, inau-
gurato ufficialmente nella gelida mattina dello
scorso 21 gennaio.
Si tratta in effetti di un’opera significativa
perchè buon esempio di collaborazione tra
Comune (che ha messo a disposizione le aree)
e privati (che hanno realizzato le opere), ma
soprattutto perchè arricchisce il popoloso
quartiere - che conta circa 7mila abitanti - alla
periferia della città con una struttura pensa-
ta fin dall’inizio per far convivere in modo
simbiotico servizi pubblici, strutture private
e abitazioni.
Costata poco meno di 7,3 milioni di euro (per
l’esattezza, 7.291.743,00 euro), la nuova
struttura (dove alcune attività erano iniziate
già prima del taglio del nastro) comprende
un fabbricato costituito di tre piani fuori ter-
ra più uno interrato (con box, magazzini e
cantine), una piazza pubblica con copertura
e sistemazione esterna ed un parcheggio
pubblico da 5450 metri quadrati.
Al piano terra sono collocati tutti i locali di in-
teresse pubblico (gli uffici comunali da 250
mq con il nuovo presidio della Polizia Munici-
pale cui si aggiungerà un nucleo di Protezio-
ne Civile, il centro diurno per anziani da 390
mq, le residenze temporanee per 225 mq, il
centro privato poliambulatoriale e di analisi,
la palestra riabilitativa da 400 mq, la nuova
sede della pubblica assistenza Misericordia,
e la pizzeria ‘L’undici’), il primo ed il secondo
piano ospitano una quindicina di apparta-
menti di edilizia convenzionata per un totale
di 2000 mq e al piano interrato (per 4560 mq)
sono situati i box (24 singoli convenzionati, 14
doppi e 4 singoli a libero mercato e 6 singoli
comunali), i magazzini e le cantine.
L’edificio - i cui lavori, iniziati il 17 settembre
2008, si sono conclusi il 30 novembre dello
scorso anno - è stato realizzato con telaio in
calcestruzzo armato, solai in latero-cemento,
murature in blocchi di laterizio con isolamen-
to termico e rivestimento esterno in intonaco
t i n t e g g i a t o.
Società aggiudicataria dell’appalto è stata
Indacoo, la supercooperativa nata dalla fu-
sione tra Piacenza 74 e Coop Valdarda: “Si
tratta di un intervento - ha spiegato il presi-
dente Fabio Salotti - che rispecchia le due a-
nime della cooperativa: quella dell’edilizia
sociale proveniente da Piacenza 74 e quella
più costruttiva e residenziale di Coop Valdar-
Esempio di collaborazione pubblico-privato
Nuovo Centro Polifunzionale,la Besurica cresce ancora
andrea dossenala città ch
e camb
ia
EDILIZIA PIACENTINA32
da”. Indacoo aveva costituito una società di
progetto per la realizzazione denominata
non a caso “Il cuore della Besurica”: il centro
polifunzionale - come ha ricordato anche il
sindaco Reggi nel corso dell’inaugurazione -
è nato infatti per costituire “un nuovo punto
di riferimento e una risposta, in termini di
servizi per i cittadini e di sicurezza”, ad una
comunità - quella della Besurica - sempre più
rilevante anche dal punto di vista dei numeri.
“Riteniamo - ha orgogliosamente sostenuto
il primo cittadino prima del taglio del nastro
- di avere precorso i tempi: oggi anche il gover-
no Monti vuole incentivare la sinergia pub-
blico-privato, ma noi grazie a questo tipo di
collaborazione abbiamo già realizzato molte
opere. Il Centro Polifunzionale della Besuri-
ca è solo l’ultima in ordine di tempo: basta ri-
cordare l’hospice, il forno crematorio, gli asili
e i parcheggi”.
Soddisfatto anche don Franco Capelli, che
nel corso della benedizione ha evidenziato il
fatto che questo intervento e quelli recente-
mente realizzati dalla parrocchia di San Vit-
tore, “hanno reso la Besurica più bella, fun-
zionale e al servizio delle famiglie”.
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EDILIZIA PIACENTINA 33
“Riqualificare le città partendo dallo
sport, motore di aggregazione, capa-
ce di creare occasioni di incontro e di
crescita per un territorio”. Ne è convinto
l'architetto piacentino Giuseppe Barac-
ch i , ex calciatore, allenatore di squadre
giovanili professionistiche, e presidente
dell'Associazione Italiana Allenatori Cal-
cio (sez. di Piacenza) dal 2005 al 2009. Spe-
cializzato nella progettazione di impianti-
stica sportiva, Baracchi spiega come si co-
niugano architettura e sport: “Nei piani re-
golatori - fa notare l'architetto piacentino -
le aree verdi attrezzate vengono spesso col-
locate ai margini della città o in “zone di ri-
sulta”. Perchè non partire invece dagli im-
pianti sportivi, facendoli diventare tra i te-
mi fondanti della progettazione urbana?”.
Tali ragionamenti, secondo Baracchi, con-
sentono di pensare al territorio come “ad
un sistema integrato, con lo sport chiamato
a fungere da cerniera e non da cesoia,
creando ricadute positive sulla vita della
città. Qualche esempio? Nella Barcelone-
ta di oggi, ricorda Baracchi, si vedono anco-
ra gli effetti positivi delle Olimpiadi del
1992 di Barcellona; gli stadi inglesi sorgo-
no spesso nelle città, comprendendo al lo-
ro interno palestre, ristoranti, centri diur-
ni; in alcuni casi le facciate esterne sono in
realtà edifici residenziali o alberghieri. E'
sufficiente vedere poi a dove sono stati in-
seriti gli impianti sportivi di Londra per le
Olimpiadi 2012: a Stratford, nella East
London, in una zona assai degradata e di-
smessa, occasione di riqualificazione ur-
bana. Lo stadio, la piscina e il velodromo,
saranno gli unici impianti stabili, gli altri
saranno smontati e portati in altre città per
altri usi, e gli spazi vuoti lasciati, saranno
reintegrati a verde nel grande comparto o-
limpico”. Partendo dall'idea che la riqua-
lificazione urbana passa attraverso lo
sport, l’architetto Baracchi ha avviato ne-
gli anni scorsi la sperimentazione proget-
tuale della piscina olimpionica nel parco
di Montecucco e la progettazione del nuo-
vo stadio Calamari in via Molinari a Pia-
cenza (poi non realizzati) pensati come
luoghi di riqualificazione di due diverse a-
ree cittadine. Recentemente Beppe Ba-
racchi ha fatto parte del team di architetti
Giuseppe Baracchi, dinamismo creativo
Riqualificare la cittàattraverso lo sport
L’architetto Baracchi ritratto davanti
allo stadio del Manchester United
francesca gazzolaarch
itetto d
el mese
EDILIZIA PIACENTINA34
che, da gennaio a dicembre 2011, hanno
partecipato al Master in “Progettazione
Architettonica di impianti sportivi” per
“Roma 2020” (nell’immagine sopra un pro-
getto per la palestra), organizzato dall'Uni-
versità La Sapienza di Roma insieme a Co-
ni Servizi, Ics e Comune di Roma.“E' stata
un'esperienza grandiosa che mi ha per-
messo di confrontarmi con giovani archi-
tetti ed ingegneri provenienti da tutt' Ita-
lia. Purtroppo “Roma 2020” non si svolge-
rà, ma il lavoro svolto durante l'anno- spie-
ga Baracchi -rimane un'esperienza unica,
ricca di importanti insegnamenti per il fu-
turo. Ho progettato un'area sportiva di
70mila metri quadri all’Acqua Acetosa
nella zona nord di Roma, partendo dai 4
punti su cui si fonda la mia visione di fare
architettura nello sport: il rispetto delle re-
gole (lo sport è fatto di regole), il dinami-
smo (lo sport è movimento) e il colore (lo
sport è divertimento), l'attenzione alla so-
stenibilità ambientale. Progettare strut-
ture sportive vuol dire traslare questi 4
punti in architetture: le regole, nei rappor-
ti vuoti/pieno, la dinamicità, strutture co-
me sorta di “meccano”(ho allo studio un si-
stema costruttivo da sperimentare con dit-
ta specializzata), il colore, utilizzo di colori
vivi e giocosi, ispirandosi a quelli della
bandiera olimpica, la sostenibilità con
l’applicazione di tutte quelle forme all’og-
gi conosciute”.
Ha un sogno nel cassetto? Una struttura
che vorrebbe progettare?
Da piacentino la progettazione del nuovo
stadio di Piacenza. Quello attuale è da ri-
pensare in chiave più che attuale, futura.
Se volessimo sognare in grande, sarebbe
bello immaginarlo come gli stadi delle cit-
tà europee, specialmente quelli inglesi,
per 12/15.000 spettatori. Qui gli stadi sono
grandi punti di aggregazione, con (non
sempre) servizi aggiuntivi come ristoranti,
EDILIZIA PIACENTINA 35
bar,alberghi (curva sud Chelsea), capaci di
ospitare perfino, in taluni casi,centri diur-
ni per anziani(vedi Basilea), palestre e se-
di associative, sportive e culturali. La base
da cui partire è rendere gli impianti spor-
tivi un insieme integrato di funzioni al ser-
vizio della città in cui recarvisi non solo per
la partita del weekend. A Piacenza pense-
rei a zone polifunzionali come cinema,cen-
tri benessere, biblioteche tematiche, una
struttura maggiormente integrata al terri-
torio, agendo sulla viabilità e sugli accessi
per portare 'metaforicamente' lo stadio in
città, da raggiungere a piedi con i parcheg-
gi attuali riconvertiti in “altro da”.
Così come aveva pensato per la piscina di
Montecucco?
Realizzare una piscina olimpionica (il pro-
getto nell’immagine sopra)su di un'area og-
gi avulsa dalla città sarebbe stato bellissi-
mo. In Danimarca, Inghilterra e Germania
le strutture sportive, scolastiche e non, sor-
gono spesso nel bel mezzo dei grandi par-
chi cittadini. Insieme alla piscina,pensata
come una gigantesca onda, si sarebbe po-
tuto riqualificare il Canale “Diversivo ove-
st”, creando percorsi di congiunzione con
la città con piste ciclopedonali, d’estate ri-
porti di sabbia per piccole spiagge e campi
da beach volley, ponti di attraversamento
per collegare la città,dotarla quindi di un
sistema continuo di parchi.
Non solo stadio: un altro sogno è il nuovo
Palazzetto dello sport in Centro
In centro città manca una struttura sporti-
va coperta, a servizio delle scuole del cen-
tro. Più che di un palazzetto (a cui sto pen-
sando) è necessaria una palestra, la cui col-
locazione ideale è il Parco Daturi, il vero
polmone verde del centro oggi sottoutiliz-
Giuseppe Baracchi: il curriculum
Si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano il 6 aprile del 1986 con latesi “Restauro e recupero funzionale della Chiesa di San Cristoforo in Piacenza”.Nel 1987 apre il suo Studio di Architettura, oggi in via Campagna, e sino all’89 èmembro della commissione “Arredo urbano” dell'Ordine Architetti di Piacenza.Nel 2001 frequenta a Milano ilMaster di I livello “Programma-zione, progettazione e gestionedegli stadi per il calcio” (Politec-nico di Milano e Cnr). Dal 2007 èmembro della Commissione “ex”Edilizia del Comune di Piacenza.Progetta il Centro sportivo Gau-dino in via Millo ed elabora ilprogetto per il nuovo stadio Ca-lamari in via Molinari a Piacenzapensato con una quinta muraria sustrada come “effetto urbano”, adintegrare nell’assetto cittadino u-na struttura sportiva per 1500spettatori. Svolge viaggi studio inEuropa (soprattutto Inghilter-ra),visitando stadi per il calcio, rugby, cricket, piscine, palestre, centri fitness edacquatic center. Dal 2009 è Tesoriere dell'Ordine Architetti di Piacenza. Nel 2011progetta lo Stadio LibertaSpes a Le Mose (immagine sopra), in via di definizione,e nello stesso anno frequenta a Roma il Master di II livello in “Progettazionearchitettonica di impiantistica sportiva”,con tema Roma 2020 (Università LaSapienza di Roma) e uno stage a Londra dove visita le strutture Olimpiche diLondra 2012. All’interno del Master vince la Borsa di Studio del Comune di Roma.Nel 2011 esegue il progetto del Parco Acquatico di Conversano (BA).E’ com-ponente del gruppo di progettazione per il Parcheggio di Piazza Cittadella.
EDILIZIA PIACENTINA36
allo Scalo Pontieri se mai verrà trasferito
alla città. Anche le zone sud ed ovest della
città sono poco servite da impianti sporti-
vi: bisogna lavorare sul loro potenziamen-
to, dal Parco di Montecucco, oggi slegato
dal resto della città, alle aree Pertite ed ex
Arsenale, che a mio parere potrebbero es-
sere pensate anche in chiave sportiva.
Suo fiore all'occhiello è il Centro sportivo
Gaudino: oggi si lavora al suo completa-
mento. Ci parli del progetto.
Non tanto dal punto di vista architettonico
quanto da quello della trasformazione. U-
n'area degradata di 25.000 mq, riqualifica-
ta in un grande polmone verde a pochi mi-
nuti dal centro storico, con campi da cal-
cio,spogliatoi, percorso pedonale, una at-
trezzata club house e altro. Stiamo lavoran-
do oggi con il presidente Gatti (Liberta-
Nelle immagini in alto, il Centro Sportivo
Gaudino,a destra i nuovi futuri interventi.
Spes) alla possibilità di un ulteriore com-
pletamento del Centro con la copertura
del campo da calcetto per gli allenamenti
invernali e due strutture a mattoni a vista
in cui collocare la lavanderia e una piccola
palestra. Un intervento a cui sono partico-
larmente legato perchè pensato passo do-
po passo insieme a Fabio Gaudino, amico e
vero mecenate, dove l’imprenditore ha
sposato la causa comune.
Dal 2011 sto anche lavorando al progetto
per lo Stadio Libertaspes a Le Mose, una
struttura dedicata a gare agonistiche, de-
stinata ad accogliere 1500 spettatori, che
però avrà ancora un lungo percorso.
zato. Partendo dal Daturi si potrebbe ri-
qualificare l'intero comparto a nord della
città anche con strutture sportive. Da zone
del Vallo delle Mura, a parti del lungo Po,
utopizzando anche strutture su palafitte
EDILIZIA PIACENTINA 37
La casa diventa “nostra” quando è per-
sonalizzata, rendendola unica rispet-
to alle altre. Nella decorazione di un
appartamento i materiali, i mobili, gli oggetti
e soprattutto la scelta verso un colore piutto-
sto di un altro, dipendono dalla sensibilità
personale, dalle influenze culturali, dall’at-
taccamento alle tradizioni o alla voglia di tra-
sgredire. Anche attraverso il colore possiamo
comunicare alcuni lati del nostro carattere.
Pur non essendoci riscontri scientifici, è sta-
to appurato che i colori possono suscitare
sensazioni diverse. Il rosso è un colore dina-
mico, che incita all’azione, mentre il verde
invita al riposo e all’introspezione, l’azzurro
predispone alla quiete e al sogno. Proprio
per le sue caratteristiche, il colore dovrà es-
sere dosato attentamente, al fine di ottene-
re le sensazioni volute. Ad esempio, l’uso di
tonalità comprese tra il verde e l’azzurro su-
scitano una sensazione di freddo, al contra-
rio l’uso di tonalità troppo eccitanti, nella
sfera dei colori caldi dal giallo al rosso, po-
trebbero provocare la sensazione di un am-
biente irritante, anzichè un’atmosfera pie-
na di calore, com’era nelle intenzioni.
Nell’uso dei colori caldi, è bene tenere pre-
sente le loro caratteristiche principali, quel-
la di essere vistosi e stimolanti, di tendere ad
accorciare le distanze, in quanto sembrano
avanzare verso di noi. Tra questi, il giallo è il
colore più luminoso. La sua gamma com-
prende i toni caldi ed intensi che evocano i
raggi del sole, i campi di grano, oppure quelli
freschi dei limoni o quelli forti dello zaffera-
no. E’ molto adatto alla cucina, conferendo-
gli un senso di accoglienza e pulizia, ad ecce-
zione dei toni paglierino ed oro, soggetti ad
assorbire la polvere. Rende vivo e luminoso
un soggiorno scuro, e rallegra le stanze che si
affacciano sulle strade grigie e strette delle
città.
Il rosso è un colore ardente, evoca il fuoco, la
passione, il pericolo. Il più caldo è il rosso
cremisi, pieno di energia. Può essere raffre-
dato con l’aggiunta di azzurro, assumendo le
tonalità dal rosso lacca fino alla tinta del
succo di lampone, che evoca freschezza. E’
un colore stimolante, che accelera la respi-
razione, per questo motivo è bene usarlo con
misura, in stanze di passaggio, mentre è
sconsigliato nelle camere da letto. Basta un
divano, una porta, una parete di giuste pro-
porzioni, per caratterizzare una stanza do-
minata da tonalità chiare. Abbinato all’oro,
ne pone in risalto la sontuosità. Alla fami-
glia dei rossi appartengono inoltre i rosa,
caldi e piacevoli. Possono assumere le tona-
lità intense del rosa shocking, fino a quelle
più tenui e rilassanti del rosa pallido, indica-
to anche per le camere da letto.
L’arancione, nella sua composizione a base
di giallo e rosso, evoca il fuoco, il tramonto
del sole. E’ un colore raggiante ed espansivo,
che riscalda, stimola, ed infonde un senso di
benessere. Si adatta alle stanze di soggiorno
poco esposte al sole, rendendole particolar-
mente accoglienti. Schiarito con il bianco
L’importanza di personalizzare la decorazione
La casa parla di noianche attraverso i colori
arch. Marcella Fariselliap
pro
fon
dim
enti
EDILIZIA PIACENTINA38
assume le tonalità albicocca, facilmente ar-
monizzabili con quasi tutti i colori e materia-
li. Se rinforzato dal nero, assume le sfumatu-
re della terracotta. Sono colori luminosi e
caldi, che si armonizzano con le tinte natura-
li e creano ottimi accostamenti con gli altri
materiali.
Tra i colori freddi, introspettivi, riposanti,
che favoriscono alla meditazione, il blu con
tutte le sue sfumature, evoca il senso di infi-
nito del cielo, o la profondità degli oceani.
Essendo un colore freddo, è bene usarlo nel-
le stanze soleggiate. Nei toni più tenui del-
l’azzurro, è indicato nelle camere da letto e
nei bagni che, per associazione con l’acqua,
crea una sensazione di igiene e pulizia. Nelle
tonalità più forti è adatto nelle sale da pran-
zo e in cucina, già usato da secoli, unitamen-
te al bianco, nella decorazione delle pia-
strelle e delle porcellane. E’ comunque un
colore che si armonizza oltrechè con il bian-
co, anche con il giallo, il rosso, il verde, oltre
ai colori naturali del legno e della pietra.
Il verde, ottenuto dal blu e giallo, si associa
alla natura e al paesaggio. E’ il colore più ri-
posante per il nostro occhio, dà la sensazio-
ne di sicurezza e di stabilità, ma non infonde
nè passione o gioia o tristezza, diventando
noioso. Conviene utilizzarlo per superfici li-
mitate ed è sconsigliato nelle zone pranzo.
Nelle tonalità verso il giallo diventa più vita-
le, verso il blu induce al riposo, mentre di-
venta elegante nella tonalità giada e nei toni
grigiastri, quali il celadon, usato nelle por-
cellane cinesi. Tende a ravvivarsi accostato
ai colori dei legni caldi e alle superfici dora-
te.
Il viola, ottenuto dal blu e dal rosso, è un co-
lore pacato, profondo, che tende a dare la
sensazione di allontanamento. E’ necessa-
rio usarlo con attenzione, in quanto impe-
gnativo negli accostamenti, e legato alle mo-
de del momento. Nelle tonalità più cariche,
rappresenta una nota forte. Si abbina oltre-
chè al bianco anche ai colori squillanti, con
l’effetto di smorzarli, mentre nelle sfumatu-
re dal lilla ai mauve, evoca la tradizione clas-
sica.
Con i colori neutri è possibile ottenere effet-
ti sorprendenti, soprattutto negli accostata-
menti.
Il bianco, somma di tutti i colori, riflette tut-
te le radiazioni luminose. Dà la sensazione
di luce, accentua la percezione di ampiezza
degli ambienti, è fresco e riposante. Usato
EDILIZIA PIACENTINA 39
come unico colore può essere estremamen-
te elegante, ma per un buon risultato è ne-
cessario porre attenzione alle caratteristi-
che dei materiali, se lucidi od opachi, ruvidi
o in rilievo, dando la sensazione di contrasto
materico. Accordandosi con qualsiasi colo-
re, aggiunge freschezza alle sfumature, fa da
sfondo e dà rilievo alle tinte forti e sgargian-
ti. Il nero, assorbe tutte le radiazioni lumino-
se senza rifletterle, è bene utilizzarlo con
cautela. E’ d’effetto per i contrasti che susci-
ta abbinato con altri colori, soprattutto con
il bianco, dando una sensazione di eleganza.
Se utilizzato in parti uguali con il bianco, si
possono ottenere contrasti ottici da “Opti-
cal Art”.
Il grigio, di per sé, ha uno scarso valore cro-
matico, ma accostato ad altri colori si ravvi-
va, attenuando nel contempo i colori vicini,
di cui ne subisce le radiazioni. E’ sobrio, do-
tato di una ricca gamma di sfumature. Può
essere uno sfondo per colori vivaci, o diven-
tare molto elegante abbinato al bianco o al
beige, e ai materiali metallici, al legno, alla
p i e t ra .
Sempre più apprezzato è l’uso delle tonalità
naturali dei crema, biscotto, marrone-gri-
gio, le tonalità del marrone che evocano la
corteccia o la terra; dell’uso dei materiali
naturali quali il legno, la paglia, il cuoio, la
pietra e il cotto. Sono tinte calde e neutre,
che evocano la natura e denotano la nostra
sensibilità verso i temi legati all’ecologia e
alla sostenibilità. Sono tonalità riposanti, a-
datte a qualsiasi ambiente della casa, abbi-
nabili a tutti i colori, primo fra tutti il bian-
c o.
Non da ultimo è necessario considerare an-
che la qualità del colore. Da questo dipende-
rà il risultato di maggiore o minore brillan-
EDILIZIA PIACENTINA40
za. I colori ottenuti da sostanze sintetiche,
oltre ad essere dannosi ed inquinanti, sono
solitamente “piatti” e non fanno emergere
la luminosità cromatica. I colori a base calce
e pigmenti naturali, invece, possiedono un
alto grado di saturazione, dando intensità
alle tinte e risalto alle sfumature. Al contra-
rio di quelle sintetiche, risulteranno “vive”,
effetto dovuto alle variazioni cromatiche
dei pigmenti naturali.
Qualunque sia la nostra voglia di colore, nel-
la scelta delle tonalità cromatiche, è indi-
spensabile considerare anche l’orienta-
mento degli ambienti, poichè il colore subi-
sce l’influenza del soleggiamento. Nelle
stanze esposte ad est è preferibile scegliere
tinte delicate e non troppo fredde, per con-
trastare le tonalità della luce al sorgere del
sole, che tende ad indurire le armonie. Nelle
stanze esposte a sud, i colori sono resi più in-
tensi. Tutte le tonalità andranno bene, nella
nostra scelta influirà la destinazione della
stanza. In quelle esposte ad ovest, i colori sa-
ranno resi più caldi dalla luce, prevalente-
mente rosata, del tramonto. In questo caso
non è indispensabile usare solo toni freddi,
basterà introdurre del blu o del grigio. E’ be-
ne che non vi siano stanze esposte a nord, nel
caso è meglio utilizzare tinte calde e lumino-
se, poichè la luce fredda tende a sbiadire le
armonie. Inoltre, nella scelta di un colore, è
necessario tener conto anche delle dimen-
sioni delle stanze. I colori scuri tendono a ri-
durle, al contrario i colori chiari le dilatono.
Grande attenzione dovrà essere riposta an-
che negli accostamenti, dove la scelta dei co-
lori dovrà sempre tendere al raggiungimen-
to dell’equilibrio cromatico, tenendo conto
che, data la loro diversa luminosità, a parità
di quantità di colore corrispondono sensa-
zioni visive differenti. Un colore tende ad ir-
radiare il suo complementare su quello vici-
no, per cui due colori caldi, accostati, tendo-
no a raffreddarsi, al contrario due colori
freddi tendono a scaldarsi. Un colore e il suo
complementare, accostati, tendono en-
trambi ad esaltaltarsi. Per ripristinare l’ar-
monia dell’insieme è bene introdurre un
terza tonalità, che riequilibria la composi-
zione cromatica. Questo può essere il mate-
riale del pavimento, il colore delle porte,
l’aggiunta di un tappeto, di un quadro, di un
mobile.
In base alle caratteristiche di ogni colore,
del comportamento di questo accostato ad
altri, sarà possibile realizzare una casa dove
i colori si fondano armonicamente, creando
un ambiente accogliente, che ci rappresen-
ti. Il desiderio di una casa colorata, potrà es-
sere realizzato sensibilizzando ed educando
la nostra visione, ed anche abituandoci ad
osservare con maggiore attenzione gli abbi-
namenti che ci regala la natura. I colori di un
bosco nelle varie stagioni, le sfumature del
cielo, le tonalità del mare, il mantello degli
animali. In tutto ciò che ci circonda possia-
mo cogliere colori ed accostamenti straordi-
nari. Basta fermarci e guardare, per scoprire
quale cromia sentiamo più vicina a noi.
EDILIZIA PIACENTINA 41
I dati della provincia di Piacenza
Prezzi, è del 3,89%l’aumento medio
La tabella redatta dalla Commissione Regionaleper il rilevamento del costo della manodopera,
dei materiali, dei trasporti e dei noli
Un aumento medio del 3,89% dal gennaio 2011 al gennaio
2012 ha interessato la tabella dei prezzi per la provincia di
Piacenza, redatta dalla Commissione Regionale per il rile-
vamento del costo della manodopera, dei materiali, dei trasporti e
dei noli Emilia Romagna - Marche. Gli indici di costo, calcolati secon-
do le tabelle ministeriali 11-12-1978, sono riferiti al primo gennaio
2012 e validi per il calcolo revisionale di lavori appaltati, concessi o
affidati dal primo gennaio 1979. Nel dettaglio, l’aumento medio
per la mano d’opera, dal primo mese del 2011 a quello del 2012, è
stato del 2,06%; l’incremento minore della categoria è quello del-
l’operaio di 5° livello la cui tariffa oraria aumenta dell’1,97%, men-
tre quello maggiore riguarda l’operaio specializzato con + 2,17%.
I trasporti (rappresentati dalla sola voce “autocarro”) hanno invece
conosciuto un aumento del 5,17%, mentre i materiali hanno subito
un incremento del 2,91%. Di questi ultimi, quelli che hanno cono-
sciuto l’aumento maggiore sono il bitume che - per 100 kg per tutte
le province dell’Emilia Romagna - è passato da 96,37 a 120,51 euro,
con un incremento del 25,05%, ed i mattoni a quattro fori, che ogni
1000 unità per Piacenza sono aumentati del 10% (passando da
126,04 euro a 138,64). L’incremento maggiore per categoria è però
quello dei noli, con un + 5,41%, guidato dal prezzo orario del mar-
tello perforatore e demolitore (senza operatore) che registra
+11,77% e dai prezzi (sempre orari) del moto livellatore e della vi-
brofinitrice (a caldo con operatore) che sfiorano il +8%.
cifre
EDILIZIA PIACENTINA42
Le tabelle redatte dalla
Commissione Regionale per il
rilevamento del costo della
manodopera (in alto a sinistra),
dei materiali (sopra), dei trasporti
e dei noli (a sinistra a lato)
EDILIZIA PIACENTINA 43
EDILIZIA PIACENTINA44
blo
ck n
ote
s
Ance, una task force peraccelerare la valorizzazionedel patrimonio immobiliare“Creare una task force di eccellenze pubblico-private che individui la
strada piu` veloce e che garantisca il miglior risultato per la va-
lorizzazione del patrimonio immobiliare italiano`”. Questo il mes-
saggio che il presidente dell`Ance Paolo Buzzetti ha lanciato al
convegno Valorization of the Italian public real estate assets: an
invitation to invest organizzato dallo studio Chiomenti all`interno del
MIPIM di Cannes. “Le nuove regole in tema di dismissioni del
patrimonio pubblico vanno nella direzione giusta - continua Buzzetti
- adesso e` arrivato il momento di accelerare il processo per far si` che
si avvii in maniera diffusa sul territorio. I punti da cui non si puo`
prescindere - ha insistito Buzzetti - sono la trasparenza delle pro-
cedure e che la scelta si basi sul progetto industriale di trasfor-
mazione”. “Dobbiamo tener presente, data la natura e la lo-
calizzazione degli immobili - conclude Buzzetti - che la valorizzazione
del patrimonio immobiliare pubblico italiano costituisce una grande
chance per intervenire nella riqualificazione delle citta”.
EDILIZIA PIACENTINA 45
Ambiente: convertito inlegge il decreto sui riportiE` stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 24 marzo 2012 n.
71 la legge 24 marzo 2012, n. 28 di conversione del decreto legge
2/2012 recante misure in materia ambientale (vedi news Ance
n.48/2012) .
Il provvedimento e` intervenuto sulla gestione delle matrici
ambientali di riporto chiarendo che anche tali materiali rientrano
nel concetto di ``suolo`` di cui all`art. 185 comma 1 lettere b) e c)
e comma 4 del D.Lgs. 152/2006 (Codice dell`Ambiente).
Ne deriva che anche i riporti sono esclusi dall`ambito di ap-
plicazione della normativa sui rifiuti quando si tratta di:
- terreno (in situ), inclusi il suolo contaminato non scavato, fermo
restando quanto previsto dagli artt. 239 e ss. relativamente alla
bonifica di siti contaminati (art. 185 comma 1 lett. b));
- suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale
escavato nel corso di attivita` di costruzione, ove sia certo che esso
verra` riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello
stesso sito in cui e` stato escavato (art. 185 comma 1 lett. c));
- suolo escavato non contaminato e altro materiale allo stato
naturale, utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati
se ricorrono le condizioni per gestirlo come sottoprodotto o
materia prima secondaria (art. 185 comma 4).
Nel caso di impiego al di fuori del sito di produzione, qualora si
intenda qualificarli come sottoprodotti, si dovra` fare riferimento
al decreto ministeriale di cui all`art. 49 del decreto legge 2/2012
relativo alle terre e rocce da scavo.
In sede di conversione in legge, e` stato specificato che fino
all`emanazione di questo decreto ministeriale i materiali di
riporto possono essere considerati come sottoprodotti qualora
ricorrano le condizioni previste dall`art. 184 bis del Codice
dell`ambiente.
Prorogato il terminedel bando Inail 2011L`Inail, con l`allegata nota, in merito agli incentivi di cui all`art. 11,
comma 5, del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., ha reso nota la proroga
del termine per la pubblicazione del calendario relativo all`a-
pertura dello sportello informatico per l`invio telematico delle
domande per l`assegnazione delle risorse previste dal Bando
2011, che sara` visibile sul portale dell`Istituto dal giorno 16 aprile
p . v. .
Si ricorda che potranno procedere all`invio telematico solo le
imprese che hanno salvato la propria domanda e sono in possesso
di regolare codice identificativo la cui validita` e` verificabile
tramite l`apposita voce ``consulta/rigenera codice`` della pro-
cedura per la compilazione on line.
EDILIZIA PIACENTINA46
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16 Aprile 2012
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento da partedel condominio delle ritenute fiscali e deicontributi previdenziali e assistenziali re-lativi a dipendenti, lavoratori autonominonché a contratti di appalto, con ri-ferimento al mese di marzo 2012.Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da partedel condominio della rata delle addi-zionali regionale e comunale all’Irpeftrattenute ai dipendenti sulle competen-ze di marzo 2012 a seguito delle ope-razioni di conguaglio di fine anno, non-ché per il versamento della rata del-l’acconto dell’addizionale comunale al-l’Irpef 2012 trattenuta ai dipendenti sullecompetenze di marzo 2012; ultimo gior-no, inoltre, per il versamento in unica
soluzione delle predette addizionali trat-tenute, sempre sulle competenze di mar-zo 2012, a seguito di cessazione del rap-porto di lavoro.
30 Aprile 2012
Irpef - Presentazione Mod. 730
al sostituto d’impostaUltimo giorno per la presentazione delModello 730/2012 (redditi 2011) al so-stituto d’imposta (datore di lavoro o entepensionistico).Tosap - Versamento rataUltimo giorno per il versamento dellaseconda rata (se l’importo complessiva-mente dovuto è superiore a 258,23 euro)della tassa occupazione spazi e aree pub-bliche.Per gli adempimenti relativi al canone perl’occupazione di spazi e aree pubbliche(Cosap), dovuto nei Comuni che l’hannoistituito in sostituzione della Tosap, sirinvia alle relative disposizioni locali.
16 Maggio 2012
Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento da partedel condominio delle ritenute fiscali e deicontributi previdenziali e assistenziali re-lativi a dipendenti, lavoratori autonominonché a contratti di appalto, con ri-ferimento al mese di aprile 2012.Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da partedel condominio della rata delle addi-zionali regionale e comunale all’Irpeftrattenute ai dipendenti sulle competen-ze di aprile 2012 a seguito delle ope-razioni di conguaglio di fine anno nonchéper il versamento della rata dell’accontodell’addizionale comunale all’Irpef 2012trattenuta ai dipendenti sulle competen-ze di aprile 2012; ultimo giorno, inoltre,per il versamento in unica soluzione dellepredette addizionali trattenute, sempresulle competenze di aprile 2012, a seguitodi cessazione del rapporto di lavoro.
31 Maggio 2012
Irpef - Presentazione Mod. 730al CafUltimo giorno per la presentazione delModello 730/2012 (redditi 2011) al Caf(Centro di assistenza fiscale) o a un pro-fessionista abilitato.
EDILIZIA PIACENTINA 47
EDILIZIA PIACENTINA48
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