Ferdinand Tönnies - Comunità e società (1887)
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
�Comunità: rapporti organici VS. Società: rapporti «contrattuali»
�La funzione del «donare»: creare alleanze.
�La comunità: l’orizzonte dell’azione del gruppo/associazione: spazio peri-gruppale.
Donare come scambio plus-economico
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
�L’azione donativa pro-voca la relazione, sia in quanto la produce, che in quanto la invoca e interroga.
�due differenti sfondi simbolici del donare:
1. classico, con a modello la storia di Abramo
2. moderna, con al centro la figura del Cristo
Domande guida
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Come gli scambi donativi sono occasione di costruzione di un rapporto di reciprocità
� «se io faccio un favore a te, tu farai un favore a me, per quello che potrai, e tu ed io saremo mutuamente riconoscenti»
� Come gli scambi economici sono promotori di liberazione dai vincoli relazionali (familiari e/o tribali), Bustreo, Zatti, Denaro e psiche, FrancoAngeli
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
�Favore: il fare
�Regalo: soddisfazione desiderio
�Dono: carattere simbolico
Economico: equi-valenza / Dono: altri-valenze
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Fig. 1. – Il sistema della reciprocità e della generalità degli scambi
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Fig. 2. – Reciprocità e moralità degli scambi
reciprocità generalizzata
reciprocità bilanciata
reciprocitànegativa
settore intertribale esternosettore tribale
settore del villaggio
settore del lignaggio
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� In quanto espressione di un potere agito, ecco che il dono si spiega come indebitamento con colui che dona. Il dono non sarà mai disinteressato: esso obbliga profondamente e ineluttabilmente colui che lo riceve a contraccambiarlo perché in primo luogo crea una disparità di status tra le persone, un’asimmetria implicita, nascosta, non detta ma cogente.
Sahlins, 1972: L'economia dell'età della pietra. Scarsità e abbondanza nelle società primitive, Bompiani.
Volontariato civico – baratto amministrativo – cura dei beni comuni
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Beni Comuni – Costituzione italiana art. 2 (garanzia diritti inviolabili individuo et associazioni) richiesta di adempimento doveri inderogabili solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 114, 117, 118 Cost It. (sussidiarietà)
Volontariato civico et Baratto amministrativo
Legge 133/2014 “Sblocca Italia”.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Legge 133/2014 “Sblocca Italia”. Art. 24 (Misure di agevolazione della partecipazione delle comunita' locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio)
1. I Comuni possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, purche' individuati in relazione al territorio da riqualificare.
Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attivita' posta in essere. L'esenzione e' concessa per un periodo limitato, per specifici tributi e per attivita'individuate dai Comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attivita‘ posta in essere.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Surstratificazione di piani/linguaggi:
• Giuridico – i diritti – le “posizioni” – gli “status”.
• Amministrativo – l’applicazione-implementazione – la contestualizzazione al “territorio
• Contabile – allocazione e controllo risorse economiche – le tasse ben spese
• Economico -ragionieristico – il controllo di gestione – la coerenza degli investimenti
• Politico – l’effetto sociale atteso – il senso verso cui finalizzare l’investimento – le valutazioni politiche
• Storico–Sociologico: le corvée medievali – il rapporto cittadini potere – la partecipazione alla cosa pubblica
• Psicologico – il rapporto individuo-gruppi-associazioni et territorio-contesto – la maturazione dell’identità attiva – l’empowerment individuale e sociale ecc-
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
«Contributo concreto dei cittadini al benessere della collettività» (regolamento 112 BG)
• fare come precondizione per un ben essere
• partecipare come prerequisito per apprezzare-dare valore
«Non chiediamo ai cittadini di sostituirsi al Comune» (una rassicurazione rivolta a chi?)
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Scambio di reciprocità fra entità molto diverse:
Comune et…
• L’associazione ha un peso potenzialmente anche politico
• Ma gli individui? Rischio servaggio? Più esposto il singolo?
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
La percezione e l’azione nello spazio peri-personale.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Cosa succede quando lo spazio diviene peri-gruppale/associativo.
Là dove arriva la mia/nostra azione ecco la mia partecipazione: investimento di identità e ritorno di immagine personale
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Ci si “impossessa” dello spazio con l’azione e gli strumenti che utilizziamo
� Bergamo, Parco di Loreto Pre-occuparsi occuparsi e tutelare il MIO spazio comune
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
«Individuo», «Ego», «Noi», «pubblico sociale» sono pronomi molto diversi
La natura collettiva di un’associazione è MOLTO importante per l’inter-azione con il Comune-unitario (comunitario – di cui la municipalità è garante!).
Se l’associazione è partecipata dai suoi membri, allora l’azione comunitaria risulta tracciante (capace di lasciare il segno.
E’ importante lasciare segni di sé perchè il dono/favore è sempre PERSONALE.
Esso è plus valore che va a tempestare
la matrice delle relazioni.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Occuparsi dei beni collettivi fa maturare un diritto?
� Si et No.
� Che natura potrebbe avere questo diritto diritto? (d’indirizzo, di prelazione, d’uso, esclusivo-di proprietà?)
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Integrare la realtà nella sfera d’azione singola e di gruppo
Partecipare alla determinazione del destino del territorio
Intervenire e agire sul proprio contesto ecologico
RILANCIARE QUESTI STEP CICLICAMENTE
E’ il ciclo dell’azione PERI-MICRO/MESO COMUNITARIO-
Non tanto “sussidiarietà”, che come implicazione semantica ha: mi sostituisco a – col rischio di essere lasciato solo –),
bensì sono d’aiuto, complementare e integrativo
Serve attivare nel principio un senso di trasformazione
e creazione degli spazi idonei alla vita della comunità.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
BARATTO AMMINISTRATIVO
Al di là della geografia c’è uno spazio psico-sociale delle trame dell’interazione: l’economico mira all’equivalenza attraverso la mediazione privilegiata del denaro. MA anche il baratto consegue un’equivalenza attraverso un patto di scambio di beni o servizi.
Il lavoro ridotto al solo valore monetario immiserisce il significato filosofico dello stesso. Il lavoro è azione sul mondo, trasformazione, organizzazione, trasfusione di sé et realizzazione espressione, ma anche assunzione su di sé: introiezione, identificazione introiettiva.
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Per la Corte dei Conti dell’Emilia Romagna ci deve essere INERENZA fra tributo «scontato» e lavoro offerto.
� In più, non deve crearsi un DANNO erariale (nei bilanci, i crediti esigibili vanno posti nelle entrate!
� Ma questo è un problema meramente TECNICO (basterebbe cambiare regole di bilancio).
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� L’economico garantisce la finalità generale, l’impersonalità oggettività.
� Il baratto sta a mezzo fra il primo e il donativo.
� Il volontariato dispiega il suo massimo potenziale nel, nell’ambito micro-meso.
� Che posto assegnare in questo schema al terzo settore fortemente economicizzato e aziendalizzato, come ONG, Coop, Onlus?
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
� Lo scambio di favori deve essere riconosciuto a livello pubblico, da altri che ne riconoscano il merito: ma chi, fra individui e Comune; chi fra associazioni e amministrazione; chi fra movimenti e politici? Chi è il soggetto del pubblico: la politica/politico; la macchina amministrativa?
� Con l’inserimento delle associazioni cittadini si trasforma dal di dentro la “cosa pubblica”? quali pericoli? Quale possibilità di avere “voce in capitolo”, determinare cioè i destini della cosa amministrata?
I “DONI” DEL VOLONTARIATO ALLA CITTADINANZA:
GLI SCAMBI E I BARATTI CHE AUMENTANO IL BENE COMUNE
Beni Comuni, Volontariato civico et Baratto amministrativo:
Un bello scontro di “mondi”:
� Economico: parità, equivalenza. Protagonista IL DENARO;
� Baratto: servizio individuale contro servizi pubblici. Protagonista: IL LAVORO.
� solidaristico: lo scambio di favori come surplus di valore, sempre sbilanciato. Protagonista: IL DONO.