Riccardo Romeo Jasinski - Croce Rossa Italiana Formatore Nazionale PC CRI
Comitato Locale di Firenze
Il Servizio Nazionale di P.C. Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza
• Conoscere l’evoluzione storica della Protezione Civile in Italia
• Conoscere il Sistema Nazionale di Protezione Civile
• Saper distinguere le tipologia di eventi
• Comprendere i ruoli e le responsabilità ai vari livelli
• Acquisire coscienza e conoscenza del ruolo della Croce Rossa Italiana
nel sistema di Protezione Civile
Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Obiettivi della lezione
• Storia della Protezione Civile
• Quadro legislativo
• Istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile
• Le attività di Protezione Civile
• Le tipologie di eventi
• SISTEMA, Sala Italia, attori, ruoli e competenze
• I compiti della Croce Rossa Italiana
Il Servizio Nazionale di Protezione Civile
Argomenti della lezione
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile Cos’è la Protezione Civile?
CULTURA &
INFORMAZIONE
PREVENZIONE E RIDUZIONE DEL
RISCHIO
ORGANIZZAZIONE E
PIANIFICAZIONE
TUTELA DELL’AMBIENTE
GESTIONE ORDINARIA DI
RISCHI E RISORSE
COORDINAMENTO STRAORDINARIO
DI FORZE ORDINARIE
TECNOLOGIA AVANZATA
INTEGRAZONE SOCIALE
OTTIMA COMUNICAZIONE
• Conoscere e far conoscere i rischi
• Diffondere le nozioni di comportamento
• Evitare le emergenze prevedibili
• Limitare al massimo le conseguenza di catastrofi inevitabili
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile Gli obiettivi
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
Nel passato i fenomeni naturali venivano interpretati come manifestazioni
delle divinità:
ETRUSCHI
• i sacerdoti prevedevano i terremoti analizzando i segnali della natura
• i contadini e i pastori avevano l’incarico di riferire ai sacerdoti le
informazioni relative al volo degli uccelli, temperatura dell’acqua e
comportamento degli animali
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
ROMANI
nel periodo imperiale disponevano di un vero e proprio Corpo dei Vigili del
Fuoco (VII Corte) impegnati a contrastare i violenti e frequenti incendi che
devastavano interi quartieri di Roma.
MEDIOEVO
nascono le Misericordie, strutture costituite contro le avversità naturali.
Avevano anche il compito di contrastare gli effetti del diffondersi di
malattie.
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
Nel ‘600 gli eventi calamitosi erano imputati a demoni malefici ed il
sistema per combatterli era quello di bruciare maghi e streghe.
Durante l’Illuminismo si è cercato di studiare i fenomeni in modo
scientifico:
• prevenire
• limitare gli effetti
Solo dal XIX secolo si diffuse la convinzione che fosse necessario istituire
sistemi e strutture di tutela a seguito di eventi calamitosi
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
28 dicembre 1908 Terremoto Sicilia
13 gennaio 1915 Terremoto Marsica
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
09 ottobre 1963 Frana del Vajont
04 novembre 1966 Alluvione Firenze
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
23 novembre 1980 Terremoto Irpinia
06 maggio 1976 Terremoto Friuli
Il Servizio Nazionale della Protezione Civile La storia
R.D.
1915/1919 LEGGE
996/1970 D.P.R.
66/1981 LEGGE
938/1982 LEGGE
225/1992
D.L.
112/1998
LEGGE
401/2001
CIRC. DPC
5164/2002 D.L.
245/2002
D.L.
90/2005
DIR. PCM
06/04/2006
LEGGE
100/2012
DPCM
03/12/2008
Il Sistema di Protezione Civile La Legge quadro
Legge 24 Febbraio 1992, n.° 225
Istituzione del Servizio Nazionale della Protezione Civile
Il Sistema di Protezione Civile Finalità
Il Sistema di Protezione Civile nasce al fine di tutelare l’integrità della vita,
dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente da danni o pericolo di danni
che derivano da calamità naturali, catastrofi o da altri eventi calamitosi.
Il Sistema di Protezione Civile Attività
Contrasto e superamento dell’emergenza
Soccorso alle popolazioni sinistrate
Prevenzione e mitigazione dei rischi
Previsione
Il Sistema di Protezione Civile Previsione
Attività svolte, anche con il concorso di
soggetti scientifici e tecnici competenti in
materia, dirette all’identificazione degli scenari
di rischio probabili e, ove possibile, al
preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza
e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e
dei conseguenti livelli di rischio attesi.
Il Rischio Le tipologie
RISCHIO
NATURALE
SISMICO
VULCANICO
IDROGEOLOGICO
IDROLOGICO
ALLUVIONI
ESONSAZIONI
FRANE
MAREGGIATE
NEVICATE
VALANGHE
URAGANI
SICCITA’
ANTROPICO
ATTIVITA’
INDUSTRIALI
RADIOATTIVITA’
RILASCIO
RADIOATTIVITA’INCIDENTI CHIMICI
E BIOLOGICI
INCENDI
COLLASSO
SISTEMI
TECNOLOGICI
INCIDENTI NEI
TRASPORTI:
AEREI
STRADALI
FERROVIARI
GRANDI EVENTI
COLLASSI EDIFICI
INDUSTRIALI
MANIFESTAZIONI DI
MASSA
TERRORISMO
Il Rischio La formula
• Attuazione di strumenti urbanistici adeguati
• Tutela ambientale
• Monitoraggio e informazione preventiva
• Applicazione delle normative sulla sicurezza industriale
• Misure di igiene e profilassi
Rischio = Pericolosità x Vulnerabilità x Esposizione
R = P x V x E
Il Sistema di Protezione Civile Prevenzione e mitigazione dei rischi
Attività svolte ad evitare o ridurre al minimo la
possibilità che si verifichino danni conseguenti
agli eventi, anche sulla base delle conoscenze
acquisite per effetto delle attività di
previsione.
• Allertamento e pianificazione
• Informazione alla popolazione
• Applicazione normative tecniche
• Formazione ed esercitazioni
Il Sistema di Protezione Civile Soccorso alle popolazioni sinistrate
Attuazione degli interventi diretti
ad assicurare alle popolazioni
colpite dagli eventi ogni forma di
prima assistenza.
Il Sistema di Protezione Civile Contrasto e superamento dell’emergenza
Attuazione, coordinata con gli organi
istituzionali competenti, delle iniziative
necessarie ed indilazionabili volte a
rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle
normali condizioni di vita.
Il Sistema di Protezione Civile Componenti istituzionali
• Presidenza del Consiglio dei Ministri – D.P.C.
• Regioni
• Province/Uffici Territoriali di Governo-Prefetture
• Comuni
• Associazioni di Comuni
• altri Enti pubblici e privati
• Cittadini
Il Sistema di Protezione Civile Strutture Operative Nazionali
• Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
• Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri)
• Polizia di Stato
• Guardia di Finanza
• Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
• Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
• Croce Rossa Italiana
• Servizio Sanitario Nazionale (SSN)
• Corpo Nazionale del Soccorso Alpino (CNSA)
• Volontariato
• Servizi Tecnici Nazionali
Il Sistema di Protezione Civile Tipologie di eventi
Eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono essere fronteggiati
mediante interventi attuabili dai singoli Enti e amministrazioni competenti in via
ordinaria.
A
Il Sistema di Protezione Civile Tipologie di eventi
Eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed
estensione comportano l’intervento coordinato di più Enti o amministrazioni
competenti per via ordinaria.
B
Il Sistema di Protezione Civile Tipologie di eventi
Calamità naturali o connesse con l’attività dell’uomo, che per ragione della
loro intensità ed estensione, debbono essere fronteggiati – con
immediatezza di intervento – con mezzi e poteri straordinari, da impiegare
durante limitati e predefiniti periodi di tempo.
C
Il Sistema di Protezione Civile Livelli di competenza
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Dichiarazione dello Stato di Emergenza
C.C.S.
Area strategia
funzione decisionale S.O.U.P.
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
C.O.M.
Sala Operativa
funzione operativa decentrata
C.O.C.
Area Strategia
Funzione decisionale
Sala Operativa
Funzione operativa
DI.COMA.C
Da allestire in loco in caso di
grande emergenza
funzione operativa
Il Sistema di Protezione Civile Livelli di competenza
COM SEDE COM COMUNI AFFERENTI
1 FIRENZE Firenze, Fiesole
2 SCANDICCI Scandicci, Lastra a Signa
3 SESTO FIORENTINO Sesto Fiorentino, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa
4 BORGO S. LORENZO Borgo S. Lorenzo, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Vicchio, Barberino Mugello, Firenzuola, San Piero e Sieve, Scarperia, Vaglia
5 PONTASSIEVE Pontassieve, Londa, Dicomano, Pelago, Regello. Rufina, S. Godendo
6 FIGLINE VALDARNO Figline, Valdarno, Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno
7 BAGNO A RIPOLI Bagno a Ripoli, Greve in Chianti, Impruneta
8 S. CASCIANO VAL DI PESA S Casciano Val di Pesa, Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa
9 EMPOLI Empoli, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Capraia e Limite, Fucecchio, Vinci, Montelupo F.no, Montespertoli, Montaione, Gambassi t.me
Indirizzi operativi
Procedure nate al fine di ottimizzare le capacità del Servizio Nazionale di Protezione civile in termini di:
• Allertamento
• Attivazione
• Intervento
Indirizzi operativi
Disciplinano la:
• Gestione del flusso delle informazioni
• L’attivazione e il coordinamento delle componenti del Servizio Nazionale di P.C.
• Descrivono il modello organizzativo
• Indicano per ciascuno gli interventi prioritari da mettere in atto a livello nazionale per supportare e integrare la risposta locale
SISTEMA – Sala Italia
Attiva 24 ore su 24 - 365 gg. l’anno con personale del Dipartimento della Protezione Civile e delle seguenti Strutture Operative:
• Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
• Forze Armate (attraverso Comando Operativo di Vertice Interforze)
• Polizia di Stato
• Arma dei Carabinieri
• Guardia di Finanza
• Corpo Forestale dello Stato
• Capitaneria di porto – Guardia Costiera
• Croce Rossa Italiana
Sala Italia - ordinario
• Ricevere, richiedere, raccogliere, elaborare e verificare le notizie riguardanti situazioni emergenziali previste o in atto e seguirne le evoluzioni,
• Assumere informazioni sugli interventi posti in essere e sulle misure adottate a livello locale e regionale,
• Mantenere un raccordo informativo con le sale operative nazionali delle forze istituzionali preposte al soccorso e/o pubblica utilità, le sale operative di protezione civile delle regioni e delle province autonome, quelle delle amministrazioni provinciali, gli UTG, le sale operative nazionali e le strutture di controllo centrale degli enti ed amministrazioni che gestiscono le reti e le infrastrutture di servizi,
• All’interno del Dipartimento opera in raccordo con i diversi uffici e servizi competenti e mantiene un collegamento informativo ed operativo costante con il Centro Funzionale Centrale, il Centro Operativo Emergenze Marittime (COEM) e il Centro Operativo Aereo Unificato (COAU).
Sala Italia - emergenza • Oltre a svolgere attività di monitoraggio e sorveglianza ha il compito di
allertare e, se necessario, attivare le diverse componenti e strutture del Servizio,
• Nel caso di emergenza di carattere eccezionale si configura come struttura di ausilio all’unità di crisi, la cui attività è organizzata per “Funzioni di supporto” a cui partecipano i diversi Uffici/Servizi del Dipartimento e se necessario le diverse componenti e strutture operative del Servizio,
• I partecipanti all’Unità di Crisi devono possedere delega di potere decisionale
• Garantire la propria attività di supporto al Comitato Operativo di protezione civile nelle prime ore dell’evento.
SISTEMA – Le funzioni
In emergenza si configura come struttura di
supporto al comitato operativo
Allerta le componenti e le strutture operative
Mantiene il raccordo con il COAU e il CFC
(Centro Operativo Aereo Unificato – Centro Funzionale Centrale)
Riceve, richiede elabora e verifica le
notizie Garantisce la diffusione delle informazioni alle
componenti e strutture operative
SISTEMA – Le attività
• Risorse disponibili
• Interventi previsti
• Comunicazione notizia verificata
• Valutazione necessità di supporto nell’intervento
• Contatti costanti fino a conclusione dell’evento
• Report attività svolte
SALA SITUAZIONI
ITALIA
SISTEMA
CENTRO FUNZIONALE
CENTRALE
SALE OPERATIVE REGIONI E PROVINCE
PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI
SALE OPERATIVE
SERVIZI TECNICI
SALE OPERATIVE NAZIONALI