Istituto "Giovanni Falcone"- Colleferro Programmazione di Lingua e Civiltà francese
Docente: EMANUELA NOTARFONSO Anno scolastico 2016/2017
Classe: V IPSAEO SALA-VENDITA
A.S. 2016/2017
Materia: FRANCESE
Docente: Emanuela Notarfonso
Libro di testo: I. MÉDEUF, B. MONACO, A. BAILLY “SAVEURS DE FRANCE”,
ÉDITION DUCROZ.
Analisi della situazione di partenza:
La classe presenta una conoscenza sufficiente della lingua francese. Per alcuni alunni con particolari
lacune, si prevede una revisione delle principali strutture grammaticali della lingua.
Metodo d’insegnamento:
Verranno letti e tradotti, in classe, in collaborazione con l’insegnante brani di cultura francese. Per
migliorare la capacità di comprensione ed esposizione, nonché la pronuncia, agli alunni verranno
proposti brani in lingua (conversazioni, letture, dialoghi), tramite l’ausilio di cd audio e video.
Strumenti di lavoro:
Verranno utilizzati libro di testo, fotocopie di approfondimento sugli esercizi fatti in classe, cd
audio e video, cartine geografiche, giornali.
Strumenti di verifica:
Verranno effettuati verifiche mensili di tipo scritto ed orale (test de compréhesion , traduction,
dictée ). Tutto questo per valutare la capacità dello studente di comunicare attraverso la lingua
scritta ed orale.
Alla fine di ogni unità didattica e di ogni modulo gli alunni saranno sottoposti a verifiche orali
(conversazioni, dialoghi, esercizi orali), e a verifiche scritte (Prove strutturate: test a risposta
multipla, vero/falso, esercizi di approfondimento grammaticale, riassunti, composizioni su
argomenti generali e di attualità). Verranno effettuate almeno una verifica orale ed una scritta
mensile.
SVILUPPO DEL PROGRAMMA :
FUNZIONI BASE
- Approfondimento delle strutture di base acquisite nei quattro anni precedenti.
- Ampliamento del lessico fondamentale per comunicare in situazioni di vita quotidiana.
- Ampliamento del lessico specifico e della micro lingua del settore della ristorazione.
- Essere in grado di sostenere un colloquio di lavoro.
- Essere in grado di giustificare la propria scelta su argomenti di carattere generale o professionale
CONTENUTI GRAMMATICALI
Consolidamento delle strutture di base. Approfondimento degli aspetti indispensabili per la
produzione scritta e orale, con particolare attenzione all’uso dei verbi nei vari tempi e modi e
all’uso del lessico e della fraseologia specifici del settore.
CONTENUTI PROFESSIONALI E DI CIVILTA’:
1.La France :
a. cadre géographique;
b. l’ouverture maritime;
c. le climat;
d. les fleuves;
e. les montagnes.
2.RÉGION PACA ET CORSE
a. La region paca
b. La Corse
c. Les produits du terroir
d. Les OGM et les produits BIO
3. L’hygiène alimentaire:
e. Les règles de base de l’hygiène alimentaire;
f. Le décalogue del’hygiène alimentaire;
g. Les toxi-infections alimentaires;
h. La dioxine, une menace pour l’avenir;
i. La salmonellose;
4.La Bretagne et la Normandie:
a. La Bretagne;
b. La Normandie;
c. Le cidre;
d. Le Calvados;
e. Le Bon beurre;
f. Un local typique: la crêperie.
5.HACCP .
6.L’Alsace et la Lorraine
j. L’Alsace;
k. La Lorreine;
l. quelques itinéraires gastronomiques en Alsace:
4 La route des Vins
5 La route de la bière
6 La route de la choucroute
m. Les Vins d’Alsace
7. L’OUTRE-MER
a Les régions
b Les produits du terroir
COLLEFERRO 28/10/2016
EMANUELA NOTARFONSO
Istituto Professionale per i Servizi Enogastronomici e L’ Ospitalità Alberghiera
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
V IPSEOA SALA BAR
CLASSE: V A
DISCIPLINA: Lingua e civiltà inglese
DOCENTE: Di Costanzo Emiliano
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Libri di testo: Gateway to Restaurant & Bar Service, Ed. Lang
ANALISI SITUAZIONE DI PARTENZA La classe si compone di 12 alunni, tutti maschi. La classe risulta essere eterogenea. Sono stati presi in considerazione il livello raggiunto dagli alunni e le loro capacità acquisite tramite prove diagnostiche e griglie di osservazioni sistematiche riguardanti le abilità di comprensione e di espressione orali e scritte. La classe rivela una conoscenza delle funzioni e strutture linguistiche di base a livello fondamentale. È in grado di comprendere e di produrre messaggi orali e scritti di carattere generale e relativi al settore specifico di indirizzo. Alcuni alunni evidenziano ancora incertezze per quanto riguarda la conoscenza delle strutture e di funzionamento della lingua. Il comportamento della classe è vivace, ma corretto.
OBIETTIVI Le finalità dell’insegnamento della Lingua sono le seguenti:
- formazione umana dello studente con particolare riguardo alla dimensione sociale e culturale;
- educazione al rispetto, alla tolleranza, all’apertura mentale. Nel biennio post-qualifica, lo studente dovrà in generale:
• potenziare la conoscenza di un lessico di base e delle strutture di base;
• comprendere messaggi orali di carattere generale e specifici dell’indirizzo di studio, prodotti a velocità normale, cogliendo la situazione, l’argomento e gli elementi del discorso;
• esprimersi su argomenti di carattere generale e specifici dell’indirizzo di studio;
• comprendere testi scritti per usi diversi;
• produrre testi scritti;
• leggere ed esprimersi con una pronuncia comprensibile;
• acquisire un adeguato metodo di studio. Nell’ambito della micro lingua:
• conoscere il lessico specifico dell’indirizzo scelto;
• comprendere testi specifici dell’indirizzo scelto (tipologie di alimenti, diversi tipi di ristorazione collettiva…) o dialoghi in situazione;
• saper spiegare e rielaborare testi a carattere professionale o dialoghi sia all’orale che allo scritto;
• conoscere le abitudini e alcune nozioni culturali della lingua straniera studiata.
COMPETENZE CERTIFICABILI (le operazioni cognitive, professionali, tecnico-
pratiche, relazionali, trasversali che l’alunno è in grado di compiere al termine di
un percorso che possono essere descritte e valutate)
• Cogliere il senso di un testo scritto di carattere concreto, non specialistico e saper rintracciare, in un contesto noto, il significato di elementi lessicali non ancora conosciuti.
• Saper analizzare un testo semplice, individuandone le strutture grammaticali, logiche e sintattiche, e producendo una traduzione.
• Comunicare efficacemente all’interno del proprio gruppo di lavoro.
MEZZI (la strumentazione didattica, visite di istruzione, partenariati, stage,
tirocini) Libri di testo; CDROM; riviste di settore; studi specifici.
METODI Lezioni frontali; lavoro di gruppo; lezione partecipata.
METODOLOGIE La metodologia si avvarrà di tutte quelle tecniche d’insegnamento specifiche dell’approccio comunicativo; si presenteranno le principali funzioni comunicative e strutture linguistiche riportate dal libro di testo in adozione. Si proporranno numerosi testi orali e scritti di varia natura, seguiti da esercitazioni guidate atte a sviluppare le quattro abilità linguistiche, a permettere all’alunno di sistematizzare, attraverso la riflessione i vari aspetti della lingua, a portarlo verso l’autonomia comunicativa. Verranno utilizzati inoltre supporti autentici di vario tipo al fine di motivare l’alunno e spronarlo a rilevare parallelismi o contrasti tra la propria realtà socio- culturale e quella straniera. Si prevedono attività di ampliamento e di integrazione. Oltre al libro di testo in adozione si utilizzeranno videocassette, CD, riviste in lingua straniera, materiale vario in fotocopie.
VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica sarà costante e avrà come obiettivo non solo la valutazione dei processi di apprendimento e delle competenze raggiunte, ma soprattutto la regolazione del percorso didattico sulla base dei risultati raggiunti in itinere. Essa si avvarrà di procedure sistematiche e continue (griglie di osservazione del processo di apprendimento, registri personali) e momenti più formalizzati con prove di tipo oggettivo utili per le verifiche delle abilità ricettive, prove di tipo soggettivo per la verifica degli aspetti produttivi della competenza comunicativa, prove di tipo discreto o fattoriale per la verifica dei singoli elementi della competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilità isolate, sia ad abilità integrate. Numero delle prove di verifica: possibilmente due scritte e due orali in ogni trimestre; Tipologia delle prove di verifica: gli strumenti di verifica potranno consistere in prove strutturate, semi-strutturate e non strutturate. Le prove strutturate sono di tipo obiettivo e richiedono una risposta univoca: True/False; Multiple choice; Matching; Close Test; Gap filling; Scrambling/reordering; Trasformation. Le prove semi-strutturate invece prevedono che le risposte possano essere formulate in vari modi, purchè siano corrette. Nelle prove semi-strutturate rientrano attività come: composizione guidata di paragrafi, completamento di un testo, risposte e domande di comprensione della lingua scritta o parlata, stesura di note ricavate dall’ascolto di un dialogo o dalla lettura di un testo. Le prove non strutturate comprendono tutte le attività che possono essere valutate solo in modo soggettivo: attività di composizione libera; descrizione di immagini; racconti di avvenimenti; domande flash dal posto; attività di conversazione aperte al gruppo classe. L’alunno deve conoscere i dati descriverli in modo semplice, ma non sempre rigoroso; cogliere il significato essenziale dell’informazione e riesporla nella forma a lui proposta; applicare le strutture
correttamente solo in situazioni note; produrre messaggi nelle varie forme comunicative in modo semplice, ma corretto. La valutazione di fine periodo riguarderà le varie abilità singole e o integrate e la competenza linguistica e comunicativa (comprensione, articolazione, logica, precisione grammaticale e lessicale, elaborazione autonoma, fluidità e chiarezza formale, correttezza fonetica), terrà conto dei risultati delle prove svolte in itinere, dell’impegno, della partecipazione, della progressione rispetto ai livelli di partenza.
Programmazione
I Quadrimestre
SETTEMBRE-NOVEMBRE
Modulo 1: Working in a team
Topics: Identità personale; esperienze lavorative passate.
Grammar: Simple Present vs Present Continuous (revision); Simple Past & Present Perfect; must/mustn’t, have to/don’t have to, should/shouldn’t; Comparatives and superlatives. Competences: capire informazioni riguardanti esperienze precedenti, motivazioni e aspirazioni; parlare di esperienze lavorative precedenti; preparare una breve presentazione delle proprie esperienze, motivazioni e aspirazioni. Vocabulary: le presentazioni: formale e informale; esprimere interesse gradimento, qualità e competenze.
Modulo 2: The menu & the wine list
Topics: tipi di menù e lista dei vini.
Grammar: il genitivo sassone nei menù.
Competences: capire la lista dei vini; parlare delle conoscenze del vino e delle proprie esperienze. Vocabulary: tipi di vini. DICEMBRE-GENNAIO
Modulo 3: Taking the wine order
Topics: le ordinazioni dei vini; vini e caratteristiche; tour enologici in Italia: Chianti Wine Tours. Grammar: Ask/Give suggestions. Competences: capire le ordinazioni dei vini; capire informazioni su come abbinare cibi e vino; capire le descrizioni dei vini; descrivere il vino ai clienti. Vocabulary: l’etichetta; le parole del vino.
Modulo 4: Serving food and wine Topics: servire il cibo e il vino; richieste e reazioni dei clienti. Grammar: come si esprimono le richieste; come si risponde con cortesia alle richieste, ai reclami ai commenti. Competences: parlare con i clienti durante il servizio. Vocabulary: stili di servizio.
II QUADRIMESTRE
FEBBRAIO-MARZO
Modulo 5: The bar
Topics: il bar: struttura del locale e attrezzature.
Grammar: Open/Close. Competences: capire informazioni sulle caratteristice del bar; parlare dei tipi di locali e dei loro orari. Vocabulary: bevande alcoliche e analcoliche; le attrezzature del bar.
Modulo 6: Drinks and beverages Topics: liquori; superalcolici; cocktail; birre; bibite; bevande in generale. Grammar: la forma passiva. Competences: imparare i vocaboli relativi alle categorie delle bevande; capire caratteristiche di liquori/superalcolici; capire ordini di liquori; imparare informazioni relative ai cocktail; imparare informazioni relative alla birra. Vocabulary: categorie delle bevande; le bevande alcoliche; i cocktail.
APRILE-MAGGIO-GIUGNO
Modulo 7: Preparing and serving drinks
Topics: cocktail e ricette; preparazione e servizio cocktail. Grammar: come chiedere di ripetere qualcosa e domandare spiegazione. Competences: imparare il vocabolario relativo all’attrezzatura necessaria per il servizio; capire ricette di cocktail e long drink; capire istruzioni su come fare un cocktail; prendere nota degli ordini di bevande. Vocabulary: ingredienti e utensili per la preparazione dei cocktail.
Modulo 8: Looking and applying for a job
Topics: scrivere un CV e una lettera di accompagnamento in vista di un colloquio; annunci di lavoro; il contenuto degli annunci di ricerca e di offerta di lavoro. HACCP: What is HACCP?
PROGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 V Sala e Vendita
ISTITUTO “GIOVANNI FALCONE” COLLEFERRO ROMA
DOCENTE : Luca Bottoni
LIBRO DI TESTO:MASTER LAB c.e. LE MONNIER SCUOLA autore GIANNI FRANGINI
STRUMENTI: LABORATORIO DI ESERCITAZIONE,LIBRO DI TESTO
METODO: TEORICO E PRATICO
CONTENUTI:
-CIBO,CULTURA E SOCIETA’
Il rapporto tra la gastronomia e la cultura
L’evoluzione dei consumi alimentari in italia
La cucina oggi
-ALIMENTI E QUALITA’ ALIMENTARE
L’offerta dei prodotti alimentari
I prodotti conservati
La tutela dei prodotti di qualita’
I prodotti ecocompatibili
I nuovi prodotti alimentari
-LE CUCINE NAZIONALI E INTERNAZIONALI
Le forme di cucina in italia
Le principali cucine europee
Le principali cucine etnche
-LA COSTRUZIONE DEI MENU
La stesura di un menu
Aspetti nutrizionali dei menu
-TECNICHE DI COTTURA E PRESENTAZIONE DEI PIATTI
I sistemi di cottura
La presentazione delle vivande
-ABBINAMENTO CIBO-VINO
Criteri di abbinamento
-ESERCITAZIONI PRATICHE IN LABORATORIO CON L’AUSILIO DEL RICETTARIO IN DOTAZIONE CON IL LIBRO
DI TESTO
-ARGOMENTI DA SVOLGERE IN COOPRESENZA DI ALIMENTAZIONE:
bisogni di energia e di nutrienti
valutazione dello stato nutrizionale
promozione della salute
conservazione degli alimenti
cottura degli alimenti
sicurazza e qualita’alimentare
sicurezza sul lavoro
i rischi lavorativi nella ristorazione
DATA FIRMA
PROGRAMMA di ECONOMIA AZIENDALE
a.s. 2016/2017 Classe: 5 Sala
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva.
Docente: Piero Verdone
LIBRO di TESTO in adozione: Maria Gabriella Di Maio, – “Pianeta Hotel
&Food Management 2A” – per il primo biennio – Editore Simone per la
scuola.
PREMESSA METODOLOGICA
Il programma è stato svolto alternando lezioni frontali ed esercitazioni in
classe per spiegare i principali concetti e per vedere la loro applicazione
nella realtà aziendale. È stata utilizzato il libro di testo in adozione,
integrandolo con esercitazioni dettate dal docente e svolte sul quaderno
dei ragazzi. Le verifiche scritte sono state fissate con almeno 10 giorni di
anticipo e le interrogazioni orali hanno seguito un calendario predefinito
dall’insegnante e dagli alunni stessi. In caso di valutazioni non sufficienti
sono stati attivati percorsi di recupero in itinere e si è provveduto a
riverificare le competenze acquisite.
Programma
Le destinazioni turistiche
La gestione delle destinazioni turistiche
Evoluzione del mercato turistico
Nuovi turismi
La funzione marketing
Il marketing operativo
Il piano di marketing
Il turismo e il web marketing
Pianificazione e redazione del business plan
Il budget e il controllo di gestione
Le forme di turismo e le relative discipline
Le organizzazioni turistiche centrali e periferiche
La sicurezza alimentare , i prodotti a km 0
La normativa igienico-sanitaria nel settore ristorativo
Istituti Paritari
“GiovanniFalcone”
www.istitutogiovannifalcone.it
Liceo Linguistico - Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Servizi Alberghieri e della Ristorazione e Turistico.-
IT .Elettronica e Telecomunicazioni - I.T.I. per l’Informatica – I.T.C. I.G.E.A -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
CLASSE V SEZ. A – - I.P.S.E.O.A (Indirizzo Sala e vendita)
ANNO SCOLASTICO: 2016/2017
MATERIA: Storia
LIBRO DI TESTO: De Vecchi -Giovannetti, Storia in corso 3, ed. B. Mondadori
DOCENTE: Prof.ssa Moira Marchesi
OBIETTIVI DIDATTICI FINALI
- Acquisizione e padronanza del linguaggio disciplinare.
- Conoscenza dei principali eventi storici e delle caratteristiche fondamentali delle epoche
considerate, dal punto di vista culturale, economico, sociale, politico e religioso.
- Riconoscimento degli elementi di continuità e rottura all’interno del breve, del medio e del lungo
periodo, anche in considerazione delle diverse tesi storiografiche.
INDICAZIONI METODOLOGICHE:
Gli interventi didattici saranno organizzati e modulati attraverso lezioni frontali, lettura di brani e
documenti, visione di materiali audiovisivi. Sarà posta particolare cura a percorsi di attualizzazione
degli argomenti, così da ancorarli al vissuto esperienziale degli alunni.
ITINERARIO DIDATTICO
Unità di apprendimento:
• All’alba del Novecento:
- La Seconda Rivoluzione industirale
- La società di massa;
- La Sinistra storica;
- L’età giolittiana;
• Guerra e rivoluzione:
- La prima guerra mondiale;
- La rivoluzione russa;
- Il primo dopoguerra;
• L’età dei totalitarismi:
- L’Italia tra le due guerre: il fascismo;
- La crisi del 1929;
- La Germania fra le due guerre: il nazismo;
- La seconda guerra mondiale
• Il secondo dopoguerra :
- Le origini della guerra fredda;
- La decolonizzazione;
- L’Italia dalla fase costituente a centrismo;
- Guerra fredda e distensione;
- L’Italia dal “miracolo economico” agli anni di piombo
• Il terzo dopoguerra:
- Il nuovo scenario internazionale;
- Terza rivoluzione industriale e globalizzazione;
- La crisi della prima repubblica
Modalità di verifica e criteri di valutazione
- Colloquio
- Discussione guidata
- Questionario scritto a risposte aperte
Colleferro, 31/10/2016
Il docente
Moira Marchesi
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGETTO/PIANO ANNUALE DI LAVORO
NELLA CLASSE V A SALA E VENDITA
MATERIA DI INSEGNAMENTO SCIENZE MOTORIE
REDATTO DAL PRESIDE prof. Maria Terasa Ferri
E
DAL DOCENTE prof. Marco Raimondi
1
OBIETTIVI EDUCATIVI FINALI (a cura del Preside)Far maturare in ogni singolo alunno valori e comportamenti caratterizzanti le qualità del futuro cittadino : ⦁ dell'essere (coscienza e responsabilità);⦁ del sapere (formazione e produttività);⦁ del vivere (comunicativa e socialità)
2
OBIETTIVI DIDATTICI FINALI ( cura del docente)
OBIETTIVI
CONOSCENZA DEL CORPO UMANO
Conoscenze (sapere) delle basi scientifiche relative a:
⦁ sistemi, apparati
⦁ apparato scheletrico ed articolare
⦁ apparato respiratorio
⦁ sistema muscolare
⦁ sistema cardiocircolatorio
⦁ paramorfismi dell'età scolare
Competenze (saper fare, saper essere):
⦁ Utilizzare le conoscenze teoriche acquisite e svilupparle praticamente per una maggiore funzionalità ed
una migliore prestazione motoria.
MOVIMENTO E SPORT
Conoscenze pratico–teoriche di:
⦁ capacità di base e sviluppo psicomotorio
⦁ movimenti fondamentali e loro espressioni tecnico–sportive
⦁ tecniche relative ai fondamentali e tattiche di squadra
⦁ forme semplici di schemi motori di gioco
Competenze:
⦁ Potenziare le capacità motorie “condizionali”:
⦁ Migliorare le capacità motorie “coordinative”:
⦁ Rielaborare gli “schemi motori di base”:
⦁ Praticare i giochi di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcetto,rugby) nei vari ruoli.
⦁ Utilizzare opportune strategie di gioco in diverse situazioni.
EDUCAZIONE ESPRESSIVA
Conoscenze:
⦁ il linguaggio del corpo (postura, gestualità)
⦁ le tecniche simbolico - espressive
Competenze:
⦁ utilizzare e gestire gli elementi del corpo in funzione di una comunicazione volontaria
⦁ utilizzare principi e tecniche di alcune attività simbolico espressive
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Conoscenze:
⦁ stile di vita
⦁ educazione alimentare
⦁ elementi di pronto soccorso
⦁ norme igieniche sanitarie
Competenze:
⦁ realizzare, con un opportuno stile di vita, una condizione di armonico equilibrio psico – fisico
⦁ adeguare l'alimentazione in funzione dell'attività motoria e sportiva
⦁ usare adeguatamente l'abbigliamento sportivo
⦁ utilizzare in modo corretto le principali tecniche per un pronto intervento
CARATTERE E PERSONALITA'
Conoscenze:
⦁ la personalità nelle diverse aree (psico-socio-affettiva e cognitiva)
Competenze:
⦁ accrescere la consapevolezza di sé e il senso di responsabilità
⦁ osservare l'impegno assunto ed eseguire correttamente il ruolo assegnato
3
INDICAZIONI METODOLOGICHE (a cura del docente )
Le ore di lezioni settimanali sono 2 per un totale di 66 ore in tutto l’anno scolastico.
METODI
⦁ DEDUTTIVI: prescrittivo, misto (analitici e globale), assegnazione dei compiti
⦁ INDUTTIVI: risoluzione dei problemi
Le fasi della didattica saranno svolte in:
⦁ Condizioni FACILI d'esecuzione motoria
⦁ Condizioni NORMALI d'esecuzione motoria
⦁ Condizioni MODIFICATE d'esecuzione motoria
⦁ Condizioni COMPLESSE d'esecuzione motoria
STRUMENTI E SUSSIDI
GRANDI ATTREZZI:
⦁ tappeti
⦁ canestri
⦁ rete da pallavolo
⦁ spinners
PICCOLI ATTREZZI:
⦁ palloni vari
⦁ coni⦁ ostacoli⦁ bastoni e bacchette
⦁ steps
SPAZI
⦁ palestra
4
INDICAZIONI PROGRAMMATICHE ( cura del docente)
CONTENUTI
⦁ Ordinamento sul posto e schieramenti liberi
⦁ Esercizi a carico naturale
⦁ Esercizi di mobilità articolare
⦁ Esercizi per la velocità, forza e resistenza
⦁ Esercizi di coordinazione generale
⦁ Esercizi con piccoli e grandi attrezzi
⦁ Esercizi per il controllo della respirazione
⦁ Esercizi per il potenziamento addominale e dorsale
⦁ Esercizi di equilibrio in situazioni statico – dinamiche
⦁ Attività sportive individuali e di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcetto,rugby)
⦁ Attività a circuito e a percorso misto
⦁ Lezioni teoriche sugli argomenti del libro di testo
VALUTAZIONE e VERIFICA DELL’AZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA (a cura del docente)
VERIFICHE
⦁ INIZIALI
⦁ INTERMEDIE
⦁ QUADRIMESTRE
Saranno effettuate verifiche: INIZIALI,con prove e test d'ingresso; INTERMEDIE,per conoscere il grado di
apprendimento in itinere e variare eventualmente i tempi e i metodi del piano di lavoro;
QUADRIMESTRALI, per guidare la valutazione.
VALUTAZIONE
⦁ DIAGNOSTICA
⦁ FORMATIVA
⦁ SOMMATIVA
Con la valutazione DIAGNOSTICA si misurano conoscenze, capacità, abilità, carenze che lo studente
presenta nella fase iniziale del processo formativo. Durante il corso delle attività, la valutazione
FORMATIVAconsentirà di conoscere il grado di progresso o di regresso verso gli obiettivi programmati e
di mettere in atto tecniche e didattiche differenziate per coloro che presentano difficoltà di apprendimento.
A conclusione, con la SOMMATIVA, si valuterà il grado di conseguimento degli obiettivi programmati,
nonché la produttività e l'incisività dell'azione didattica e la validità delle tecniche e delle metodologie
proposte.
5
COORDINAMENTO E VERIFICA DEI RISULTATI (a cura del Preside)Il coordinatore delle attività didattiche, il Preside prof. Sergio Evangelista, verificherà i risultati
conseguiti dagli alunni:
⦁ prendendo visione dei voti assegnati agli alunni in occasione delle verifiche orali;
⦁ prendendo visione dei giudizi e dei voti assegnati in occasione dei compiti in classe;
⦁ presiedendo gli scrutini quadrimestrali e finali;
⦁ partecipando agli incontri del docente con le famiglie;
⦁ fornendo tutte le indicazioni utili a rendere fruttuoso il rapporto docente discente.
LETTO APPROVATO E SOTTOSCRITTOIL COORDINATORE
_________________________
IL DOCENTE
_________________________
IL GESTORE
____________________
IL PROGETTO - FONTI NORMATIVE E LINEE
GUIDA
Per i docenti, il contratto individuale di lavoro a progetto voluto dalla Legge Biagi e
rivisitato dalla Legge Fornero si sostanzia in un incarico d’insegnamento che
comprende lo svolgimento di uno specifico programma didattico indicato nel POF,
da svolgersi secondo un piano di lavoro predisposto dal committente, ovvero dalla
direzione della scuola.
La natura del rapporto resta sostanzialmente quello già delineato dalle norme
esistenti per la collaborazione coordinata e continuativa e viene regolamentato dal
contratto collettivo nazionale di lavoro a progetto, registrato a norma di legge il 28
giugno 2004 presso il Ministero del Lavoro.
L’attività d’insegnamento ha una propria peculiarità, che lo differenzia da tutte le
altre attività lavorative del terziario, per la natura intellettuale della prestazione, per
l’aspetto professionale e la libertà di scelte e d’azione del docente, per il suo
inserimento in una struttura organizzata nonostante il suo ampio margine di
autonomia lavorativa.
Per queste ragioni il progetto, ovvero il piano di lavoro, viene predisposto dal
committente, ma deve necessariamente essere completato dal docente stesso per
quanto attiene alle proprie competenze; inoltre, all’attuazione del progetto
concorrono le competenze degli Organi Collegiali (Collegio dei docenti, Consigli di
classe).
Questa istituzione scolastica non statale paritaria si avvale di personale docente incaricato con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con l’assegnazione di uno specifico piano annuale di lavoro (contratto a progetto: L.30/2003 – L. Biagi).
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I contratti a progetto devono essere “riconducibili a uno o più progetti ” determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l’organizzazione del committente e indipendentemente dal tempo impiegato per l’esecuzione dell’attività lavorativa”. Quindi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa sono contrassegnati da elementi specifici:⦁ la collaborazione (condivisione degli scopi prefissati dal committente);⦁ assegnazione di uno o più progetti, da svolgersi in un tempo determinato o determinabile;⦁ autonomia lavorativa del collaboratore nello svolgimento dell’attività (professionalità);⦁ coordinamento con il committente (inserimento nell’organizzazione aziendale);⦁ irrilevanza del tempo impiegato per l’esecuzione della prestazione;⦁ assenza della subordinazione.La scelta di questa tipologia contrattuale deriva dalla considerazione che l’attività di docenza può essere svolta sia in regime di subordinazione – in tal caso il contratto consente che il datore di lavoro possa intervenire unilateralmente, volta per volta, per impartire ordini e direttive – oppure in regime di parasubordinazione che si realizza, invece, con un contratto bilaterale (immodificabile se non con il consenso delle parti) che stabilisce preventivamente tutti gli adempimenti e le modalità di svolgimento dell’incarico. Ad ogni docente, in funzione della disciplina di cui è titolare, il committente (gestore) assegna lo svolgimento di uno o più piani/progetti annuali di lavoro specifici. Ogni docente inoltre collabora con i propri colleghi, partecipando alle attività degli Organi Collegiali, affinché i vari piani annuali siano concertati per il raggiungimento degli obiettivi finali indicati nel POF e nel PEI.Il piano di lavoro allegato è riferito all’anno scolastico in corso, ovvero al periodo di committenza; pertanto, è riferito alla tipologia, ai pre-requisiti, ai programmi e alla particolarità di ogni singola classe. Ogni incarico prevede un nuovo contratto di collaborazione e con un piano annuale di lavoro diverso avendo ogni classe una irripetibile carta di identità, sia nella composizione dei suoi alunni, sia nella scansione temporale che varia e cresce di anno in anno; pertanto non può considerarsi ripetitivo anche se restano invariate la natura della prestazione, nonché la sede e le
caratteristiche lavorative.
Il “programma o fase di esso”, a differenza del “progetto”, non presuppone un determinato risultato; nel caso
dell’insegnamento, infatti, può riferirsi ad un piano di lavoro attuato dal docente in piena autonomia, in base alla libertà professionale di cui gode, per il raggiungimento degli scopi istituzionali dell’attività scolastica e del progetto specifico indicato dalla direzione della scuola.Lo scopo principale dell’attività didattica è senz’altro quello di educare i giovani ai
valori caratterizzanti la qualità della persona:
1) dell'essere (coscienza e responsabilità)
2) del sapere (formazione e produttività)
3) del vivere (comunicativa e socialità)
Lo scopo specifico dell’incarico, invece, viene ben individuato nel POF che si
riferisce all’anno scolastico in corso.
Ad ogni docente, quindi, viene affidato il compito di contribuire alla realizzazione del
POF attraverso l’insegnamento della propria disciplina, secondo un “progetto/piano
annuale di lavoro” predisposto dal committente e allegato, come parte integrante, al
contratto individuale d’incarico.
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Profilo e Funzione Docente
Il docente collaboratore a progetto è un prestatore d’opera intellettuale che svolge
l’attività d’insegnamento come attività principale in piena autonomia per l’attuazione
di un “progetto”.
Il “piano di lavoro” viene predisposto dalla Direzione e sottoscritto dalle parti come
impegno contrattuale, immodificabile se non con il consenso univoco delle stesse fino
al compimento del mandato.
Il programma d’insegnamento include la funzione docente che è intesa come
esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, contributo
all’elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo
per il raggiungimento del successo formativo degli stessi.
L’attività d’insegnamento è disciplinata non solo da norme deontologiche, ma
soprattutto da disposizioni e regolamenti legislativi, ministeriali e regionali; infatti le
prescrizioni e gli adempimenti, in larga misura, scaturiscono da esigenze e
comportamenti connaturali a tali attività.
Il docente oltre a svolgere il normale orario d’insegnamento, espleta le altre attività
connesse alla sua funzione, tenuto conto degli impegni inerenti alla natura
dell’attività didattica e della necessaria partecipazione all’organizzazione scolastica;
a titolo indicativo il docente:
⦁ partecipa alle riunioni degli Organi Collegiali per la definizione dell’orario
settimanale delle lezioni e per la programmazione delle attività complementari e
integrative;
⦁ cura i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi;
⦁ si impegna alla corretta tenuta dei registri personali e dei giornali di classe;
⦁ predispone le verifiche scritte indicando per la valutazione indicatori e descrittori;
⦁ predispone le prove simulate nella classe quinta;
⦁ sceglie il libro di testo e gli altri eventuali sussidi didattici;
⦁ redige una relazione consuntiva al termine dell’anno scolastico;
⦁ partecipa ai lavori delle commissioni d’esame in cui viene nominato.
Vademecum operativo
Il docente è chiamato alla realizzazione del POF e del PEI, mettendo a disposizione la propria ricchezza interiore volta al successo educativo e formativo degli alunni
⦁ All’inizio dell’anno scolastico, il docente fissa le linee generali di progettazione,
curando l’aggiornamento e la preparazione prossima di ogni lezione;
⦁ esplicita metodi e strumenti di verifica e valutazione;
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⦁ definisce la tipologia delle prove di verifica e valutazione;
⦁ fornisce agli allievi le tecniche necessarie per l’apprendimento;
⦁ attiva le eventuali strategie di recupero;
⦁ sottolinea e incoraggia i progressi nell’apprendimento, stimolando la fiducia
dell’alunno nelle proprie capacità;
⦁ favorisce la formazione del gruppo classe attraverso lavori di gruppo;
⦁ infonde fiducia nei confronti della Scuola, invitando l’alunno ad una
partecipazione attiva e costruttiva;
⦁ stimola nell’alunno interesse, curiosità e coinvolgimento;
⦁ porta gradualmente l’alunno all’autonomia nell’approccio critico nei confronti
delle diverse problematiche affrontate, anche ai fini dello sviluppo delle capacita di
autovalutazione;
⦁ verifica sistematicamente i compiti assegnati, sia a casa, sia in classe, utilizzando la
correzione degli elaborati come momento formativo e non sanzionatorio;
⦁ svolge uno scambio continuo di informazione e collaborazione con le famiglie;
⦁ verifica periodicamente, possibilmente con cadenza mensile, lo stato di
apprendimento di ogni alunno, registrandone i risultati;
⦁ traduce in voto il giudizio che va man mano facendosi dell’alunno in termini di
contegno, applicazione, conoscenza, comprensione, analisi, sintesi, capacità di
critica, spirito di osservazione, disponibilità ad allargare e approfondire determinati
argomenti;
⦁ redige, al termine dell’anno scolastico e prima della scadenza dell’incarico, una
relazione consuntiva del lavoro svolto con l’indicazione del livello di apprendimento
raggiunto da ogni alunno e dalla classe in rapporto alla situazione iniziale.
SCHEMA SINTETICO DELLE VERIFICHE MINIME
OBIETTIVI DIDATTICI
STRUMENTI TEMPI REGISTRAZIONI
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Conoscenze Competenze Capacità
Verifica orale 4 per quadrimestre Registro personale
Verifica scritta 4 per quadrimestre Registro personale
Simulazione III prova
2 nel II quadrimestre Registro personale
OBIETTIVI EDUCATIVI
Condotta
Diligenza
Partecipazione
Impegno
Frequenza
Osservazioni
sistematiche
Elogi e
gratificazioni
Richiami e
sospensioni
durante le lezioni
durante le attività
ricreative
durante le attività
integrative
Giornale di classe
Registro personale
Registro generale dei
Voti
Verbali Consigli di
Classe
Pagella Tabellone
ATTIVITÀ COLLATERALI DI FUNZIONAMENTOFINALITÀ INTERVENTO TEMPI REGISTRAZIONI
Comunicazione risultati
Incontro Scuola/Famiglia
2 volte l’anno Registro personale
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Adozione libri di testo Collegio Docenti Verbale collegio Docenti
Valutazione quadrimestrale
Valutazione finale
Consiglio di Classe
Consiglio di Classe
scrutinio (inserire
data)
scrutinio (inserire
data)
Registro personaleRegistro Generale dei VotiRegistro Verbali Pagelle Tabelloni
Iscrizioni e Trasferimenti
Consiglio straordinario Registro Verbali C. Classe
IL COORDINATORE
_________________________
IL DOCENTEper presa visione e accettazione
______________________
IL GESTORE
____________________
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Istituti Paritari
“Giovanni Falcone”
www.istitutogiovannifalcone.it
Liceo Linguistico - Istituto Professionale per i Servizi Sociali - Servizi Alberghieri e della Ristorazione e Turistico.-
IT .Elettronica e Telecomunicazioni - I.T.I. per l’Informatica – I.T.C. I.G.E.A -
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
CLASSE V SEZ. A - - I.P.S.E.O.A (Indirizzo Sala e vendita)
A.S. 2016/2016
MATERIA: ITALIANO
LIBRO DI TESTO: Di Sacco, Chiare Lettere 3, Ed. B. Mondadori
DOCENTE: Prof.ssa Moira Marchesi
OBIETTIVI DIDATTICI FINALI
• capacità di lettura autonoma dei testi letterari
• conoscenza del contesto storico-culturale dei testi letterari presi in esame
• capacità di operare confronti e collegamenti tra differenti modelli culturali
CONTENUTI
I contenuti della disciplina verteranno sullo studio delle biografie e degli autori della letteratura italiana, nonché le varie
correnti che l' hanno caratterizzata, affinché gli studenti siano consapevoli del patrimonio culturale italiano e di come
esso possa aiutarli nell’interpretazione critica della realtà. Saranno curati anche gli aspetti linguistici, in modo tale che
gli alunni acquisiscano un vocabolario ricco e vario con cui potersi esprimere.
METODI E STRATEGIE DIDATTICHE:
Gli interventi didattici saranno organizzati e modulati tramite lezioni frontali e dialogate volte ora a
tracciare la storia delle idee, ora ad illustrare il pensiero dei singoli autori e delle loro opere.
Queste ultime verranno lette, analizzate e commentate.
La strategie didattiche che verranno adottate saranno:
•Lezioni frontali
•Lezioni dialogate
•Lezioni con l’ausilio di supporti audiovisivi
•Lezioni di approfondimento
•Interrogazioni orali
•Verifiche scritte (analisi di un testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico e di attualità)
•Esercitazioni in classe e a casa
STRUMENTI DI LAVORO
Gli strumenti di lavoro che si utilizzeranno saranno:
•Libro di testo;
•Materiale fotocopiato;
•Esercizi e verifiche scritte e orali;
•Film e documentari.
ITINERARIO DIDATTICO
Il programma sarà strutturato in moduli, a loro volta, suddivisi in unità didattiche. Per facilitare l’apprendimento sarà
preso come riferimento il libro di testo.
I QUADRIMESTRE - Periodo di effettuazione: Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre, Gennaio
Unità di apprendimento:
• Il positivismo, il naturalismo ed il verismo:
- Giovanni Verga: vita, opere e pensiero. Lettura della novella Rosso malpelo e di brani tratti da I
Malavoglia e Mastro-don Gesualdo
• Il Decadentismo: nascita e caratteristiche in Italia ed in Europa:
- Giovanni Pascoli: vita, opere e pensiero. Lettura di alcuni componimenti
- Gabriele D’Annunzio: vita, opere e pensiero. Lettura di alcuni componimenti
II QUADRIMESTRE - Periodo di effettuazione: Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno
Unità di apprendimento:
• Il Novecento: quadro storico e culturale - Nuovi tipi di intellettuali
- Luigi Pirandello: vita, opere e pensiero. Lettura di brani tratti dalle sue opere
- Italo Svevo: vita, opere e pensiero. Lettura di brani tratti dalle sue opere
- Giuseppe Ungaretti: la vita, il pensiero e le opere. Lettura di alcuni componimenti
-
• Narratori mitteleuropei :
- La lirica italiana del novecento: Eugenio Montale: vita, opere e pensiero. Lettura di brani tratti dalle
sue opere
- La narrativa italiana del novecento –neorealismo: Cesare Pavese : vita, opere e pensiero. Lettura di
brani tratti dalle sue opere
• Il Secondo Dopoguerra:
- Italo Calvino: vita, opere e pensiero. Lettura di brani tratti dalle sue opere
Colleferro, 31 ottobre 2016
Il docente
Moira Marchesi
ISTITUTO “G. FALCONE” – COLLEFERRO
V ipseoa
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
Classe: V A
Materia: Matematica
Modulo 1: Richiami di algebra
Equazioni e disequazioni di primo e secondo grado intere e fratte.
Modulo 2: Risoluzione grafica di disequazioni
La retta
La retta nel piano cartesiano.
Risoluzione grafica di disequazioni lineari in due variabili.
Modulo 3: Applicazioni in economia
La funzione della domanda e dell’offerta.
La funzione di domanda e le sue caratteristiche.
Modello lineare
L’elasticità della domanda. Il coefficiente di elasticità. Domanda elastica, inelastica, unitaria.
La funzione dell’offerta. Equilibrio tra domanda e offerta. Prezzo di equilibrio.
Costo, ricavo, profitto
La funzione dei costi. Costi fissi e costi variabili. Costo medio. Il ricavo.
Il profitto. Mercato di libera concorrenza. Mercato di monopolio.
Ricerca Operativa
La ricerca operativa.
La teoria delle decisioni.
MOD 4: STUDIO DIFUNZIONE
Studio di semplici funzioni algebriche (I e II grado):
Il dominio.
Studio del segno.
Intersezione con gli assi.
Il concetto di limite.
Calcolo dei limiti di semplici funzioni.
Programmazione di Scienza e Cultura dell’alimentazione Classe V I.P.S.E.O.A SALA E VENDITA
a.s. 2016-2017
Docente: Donfrancesco Antonella
Libro di testo: Scienza e cultura dell’alimentazione/volume 5 enogastronomia/servizi di sala e
vendita, Autore Machado, Editore Poseidonia
ANALISI COMPLESSIVA DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
Ad un’attenta analisi della situazione di partenza la classe presenta una conoscenza quasi sufficiente
della materia. La classe è risultata piuttosto omogenea sia per quanto concerne la preparazione di
base e le potenzialità cognitive sia per il grado di motivazione. Alcuni alunni evidenziano ancora
lacune nei prerequisiti necessari , non adeguato impegno nello studio ed utilizzano un linguaggio ancora
incerto. Altri alunni dimostrano una discreta preparazione di base, un metodo di studio organico e sono in
grado di rielaborare ed effettuare collegamenti tra le conoscenze acquisite.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
- Riconoscere le variazioni dei bisogni nutrizionali nelle diverse fasce d’età;
- Descrivere le caratteristiche della Dieta Mediterranea e Vegetariana;
- Descrivere le principali indicazioni dietetiche nelle diverse patologie cardiovascolari;
- Valutare l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo della
varie malattie metaboliche;
- Descrivere alcune tra le più comuni patologie dell’apparato digerente;
- Descrivere sostanze con capacità oncogenica presenti negli alimenti;
- Descrivere le caratteristiche che presentano i principali disturbi alimentari;
- Illustrare le possibili cause e conseguenze delle contaminazione chimico-fisico-biologiche
degli alimenti.
- Applicare buone norme di igiene nella manipolazione degli alimenti ai fini della
prevenzione delle contaminazioni chimico-fisico-biologiche degli alimenti.
- Illustrare i principi dell’HACCP
- Descrivere i requisiti generali in materia d’igiene.
- Illustrare gli aspetti fondamentali della regolamentazione comunitaria sui nuovi prodotti
alimentari
ISTITUTO PARITARIO “G. FALCONE” Via dell’Artigianato 13
Colleferro (Rm)
OBIETTIVI COGNITIVI E COMPORTAMENTALI
- Obiettivi comportamentali
• Rispetto dell’orario, degli impegni e delle scadenze scolastiche.
• Rispetto dell’ambiente scuola e classe.
• Sviluppo di un atteggiamento collaborativi con l’insegnante.
• Rispetto del proprio e dell’altrui lavoro.
- Obiettivi cognitivi
• Saper tradurre in schemi gli argomenti oggetto di studio
• Sapersi esprimere con un linguaggio appropriato e correttezza formale.
• Saper collegare argomenti della stessa disciplina e coglierne le relazioni semplici.
METODI E STRATEGIE DIDATTICHE
Per introdurre argomenti nuovi si utilizzerà la tecnica del brainstorming per valutare le
misconoscenze possedute dagli alunni. Successivamente si ricorrerà alla tradizionale lezione
frontale che sarà arricchita da collegamenti a situazioni concrete della vita quotidiana. Sarà
privilegiata la lezione interattiva per favorire il più possibile l’intervento degli studenti e per
renderli protagonisti dell’attività svolta in classe. Gli alunni saranno coinvolti attivamente e
chiamati alla discussione degli argomenti contestualmente trattati. Per aiutare gli studenti a fissare
bene i concetti verranno realizzate, con l’aiuto del docente, delle mappe concettuali inerenti agli
argomenti svolti.
STRUMENTI DI LAVORO
Per quanto riguarda gli strumenti, oltre al tradizionale supporto del libro di testo, verranno consultate
riviste specializzate e verranno fornite agli studenti fotocopie di approfondimento inerenti agli
argomenti trattati. Inoltre verrà chiesto ai ragazzi di effettuare ricerche su argomenti trattati attraverso
l’uso del pc e internet. Verranno svolte delle lezioni in laboratorio in collaborazioni con gli
insegnanti di Sala.
MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Le verifiche saranno scritte (quesiti a rispospta aperta, semistrutturate e strutturate) e orali, al fine
di valutare, oltre le conoscenze, l’uso di un linguaggio specifico, la capacità di analisi e di sintesi e
di rielaborazione personale di un determinato argomento.
La valutazione prenderà in considerazione: l’acquisizione di un metodo di studio adeguato,
riflessione critica sugli argomenti affrontati, capacità di collegamento tra i vari argomenti;
rielaborazione scritta e orale dei contenuti appresi; chiarezza, correttezza e coerenza della forma
espressiva orale e scritta; pertinenza e ricchezza dei contenuti; autonomia nella ricerca e
nell’approfondimento di particolari conoscenze.
Verrà, inoltre, preso in considerazione la partecipazione, l’impegno, la capacità di collaborazione
nel lavoro, il comportamento corretto e rispettoso degli studenti
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
LA DIETA NELLE DIVERSE ETA’ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Dieta del neonato e del lattante
- L’alimentazione complementare
- La dieta del bambino
- La dieta dell’adolescente
- La dieta dell’adulto
- La dieta della gravidanza
- La dieta della nutrice
- La dieta nella terza età
LE DIETE E STILI ALIMENTARI - La dieta mediterranea
- La dieta vegetariana
LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Ipertensione arteriosa
- Iperlipidemie e aterosclerosi
LA DIETA NELLE MALATTIE METABOLICHE
- Il diabete mellito
- L’obesità
- Osteoporosi
LA DIETA NELLE MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE
- I disturbi gastrointestinali
- Le malattie epatiche
ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI
- Le allergie alimentari
- Le intolleranze alimentari
- Intolleranza al lattosio
- Celiachia
ALIMENTAZIONE E TUMORI. DISTURBI ALIMENTARI
- I tumori
- I disturbi alimentari
CONTAMINAZIONE FISICO-CHIMICA DEGLI ALIMENTI • Le micotossine
• I fitofarmaci
• Gli zoofarmaci
• Sostanze cedute da contenitori o da imballaggi per alimenti
• I metalli pesanti
• I radionuclidi
CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI
• I prioni
• I virus
• I batteri
• I fattori ambientali e la crescita microbica
• Tossinfezioni alimentari
• I funghi microscopici
• Le parassitosi
IL SISTEMA HACCP
• Igiene degli alimenti
• Requisiti generali in materia di igiene
• Autocontrollo e HACCP
• Le frodi alimentari
• La certificazione di qualità
I NUOVI PRODOTTI ALIMENTARI • Alimenti destinati a un’alimentazione particolare
• Gli integratori alimentari
• Gli alimenti funzionali
• I novel foods
• Gli alimenti geneticamente modificati
CENNI: I METODI DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CENNI: L’ALIMENTAZIONE NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA CENNI: ADDITIVI ALIMENTARI