+
La lettura del bilancio nel diritto societario
Introduzione alla lettura e comprensione del bilancio d’esercizio per giuristi.
31 Gennaio 2017
1
+ Le norme generali sul bilancio 2
1. CLAUSOLA GENERALE
2. PRINCIPI DI REDAZIONE
3. CRITERI DI VALUTAZIONE E
NORME SPECIFICHE
+ La clausola generale art. 2423 c.c. 3
QUADRO FEDELE - true and fair view
Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e
corretto la situazione patrimoniale efinanziariadella società e il risultato economico
dell’esercizio.
+ I principi di redazione art. 2423 bis c.c.
1. Prudenza; 2. Continuità; 3. Sostanza dell’operazione o del contratto; 4. Realizzazione; 5. Competenza; 6. Valutazione separata degli elementi eterogenei; 7. Uniformità dei criteri di valutazione nel tempo.
4
+ La struttura del bilancio d’esercizio
Il bilancio di esercizio si compone dei seguenti 4 documenti che formano un tutto inscindibile: 1. STATO PATRIMONIALE. Indica come è formato il capitale di funzionamento. 2. CONTO ECONOMICO. Indica come si è formato il reddito d’esercizio. 3. NOTA INTEGRATIVA. È la chiave interpretativa di C.E. e S.P. 4. RENDICONTO FINANZIARIO. Illustra le cause dei movimenti dei flussi di disponibilità liquide del periodo (obbligatorio dal 2016)
5. RELAZIONE SULLA GESTIONE
5
+ Alcune esemplificazioni operative
Valore della produzione (A): 15.800.000€ (di cui 800.000€ straordinari) Costi della produzione (B): 15.600.000€ Differenza A-B: 200.000€ Differenza A-B (al netto componenti straordinari): (600.000)€
Area finanziaria (C+D): (50.000)€ Area fiscale: (47.100)€ Reddito netto: 102.900€
6
+Le patologie di bilancio
Il bilancio non è un quadro fedele se manca di:
chiarezza
verità
correttezza.
7
+Le patologie di bilancio
8
Peraltro non si deve dimenticare che il bilancio è frutto di stime e valutazioni
+Mancanza di chiarezza (esemplificazioni non
esaustive)
n contraddittorietà delle voci ed informazioni nel bilancio;
n informazioni ridondanti ed in eccesso, prive di rilevanza;
n mancata adozione degli schemi obbligatori di CE e SP;
n silenzio sugli elementi minimi richiesti dalle norme del c.c. e dalla prassi a tutela della chiarezza (ad es.: passività potenziali o attività potenziali)
9
+Mancanza di chiarezza (esemplificazioni tratte
da casi reali)
n mancata indicazione in nota integrativa delle motivazioni che hanno comportato una svalutazione di immobilizzazioni;
n mancata indicazione in nota integrativa del criterio di valutazione utilizzato per partecipazioni in imprese controllate, iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie (costo storico/metodo del patrimonio netto?);
10
+Mancanza di chiarezza (esemplificazioni tratte
da casi reali)
n mancata indicazione delle ragioni che inducono gli amministratori a ritenere che una perdita sia non durevole (la % del patrimonio netto della controllata risultava inferiore al costo di iscrizione in bilancio della partecipazione stessa);
n mancata indicazione in nota integrativa della composizione degli altri fondi rischi ed oneri;
n mancata indicazione, per i beni fungibili iscritti tra le rimanenze, se il costo è stato determinato come CMP-LIFO-FIFO;
11
+Mancanza di verità
(esemplificazioni non esaustive)
n Errata o parziale (volontaria o involontaria) rilevazione di alcuni fatti di gestione ad esempio: n Rilevazioni di operazioni oggettivamente inesistenti; n Mancata rilevazione di operazioni esistenti; n Sovra/sotto-fatturazione, emissione di false note di accredito/
addebito…; n …
n Errori materiali nella rilevazione contabile;
n Errata imputazione dei costi indiretti al costo di produzione di un bene;
12
+ Mancanza di verità (esemplificazioni non esaustive)
n Iscrizione di componenti positive di reddito non ancora realizzate;
n Iscrizione di attività/passività inesistenti;
n Iscrizione di crediti v/ clienti inesistenti;
n Rilevazione di costi fittizi (riserve occulte/distribuzione occulta di patrimonio…)
n …
13
+ Mancanza di verità (esemplificazioni tratte da casi reali)
n sopravvalutazione di rimanenze: nell’inventario di fine esercizio sono state conteggiate, come rimanenze di proprietà di una società, anche dei beni in c/to visione e c/to riparazione;
n capitalizzazione nel costo di un’immobilizzazione di spese che, però, sono non finalizzate alla costruzione dell’immobilizzazione stessa (nel caso specifico parte del compenso amministratori capitalizzato a costruzione interna di un immobile);
n contabilizzazione di un bene fra i cespiti anziché fra le rimanenze;
14
+Mancanza di correttezza
(esemplificazioni non esaustive)
n iscrizione indebita di immobilizzazioni immateriali (ad esempio costi di ricerca e pubblicità - novità contenute nel D.Lgs 139/2015);
n non corretta determinazione dei piani di ammortamento;
n mancate o parziali svalutazioni di crediti;
n sovrastima (o sottostima) delle rimanenze;
15
+ Alcune esemplificazioni operative
Andamento del valore della produzione:
Andamento delle rimanenze:
Incidenza delle rimanenze sul valore della prod. :
16
esercizio 2011 2012 2013 2014 2015 Val. Prod.
mln € 9,6 9,1 9,02 8,5 8,3
esercizio 2011 2012 2013 2014 2015 Rimanenze
mln € 3,7 3,6 3,6 3,5 3,8
esercizio 2011 2012 2013 2014 2015 Incidenza 38,54% 39,56% 39,91% 41,18% 45,78%
+ Alcune esemplificazioni operative
17
+Mancanza di correttezza
/analisi per indici (esemplificazione tratta da un caso reale)
n “la tabella seguente illustra l’andamento nel corso degli esercizi da… a .. dell’incidenza delle materie prime sui consumi… si può notare il progressivo ed esponenziale incremento di tale parametro. Tale macroscopica divergenza è senza dubbio indice di uno stratificarsi di materiali il cui valore contabile non è stato adeguatamente aggiornato” (= svalutato)
18
+ Alcune esemplificazioni operative
Andamento dell’indice di bilancio “incidenza delle materie prime sui consumi” (dove “consumi” = costi per materie prime etc +/- var. rimanenze materie prime etc..):
19
Esercizio (valori in
mln €) A: Costi (B6) B: Var. rim.
Mat. prime (A+B):
Consumi Rimanenze mat. prime
31/12/2012 2,05 0,702 2,752 1,2
31/12/2013 2,08 0,100 2,18 1,1
31/12/2014 1,07 0,23 1,3 0,87
31/12/2015 1,22 -0,18 1,04 1,05
+ Alcune esemplificazioni operative
Andamento dell’indice di bilancio “incidenza delle materie prime sui consumi” :
20
Esercizio Indice
31/12/2012 43,60%
31/12/2013 50,46%
31/12/2014 66,92%
31/12/2015 100,96%
+Mancanza di correttezza
(esemplificazioni non esautive)
n sovrastima delle imposte anticipate (è prevista la loro recuperabilità in futuro?);
n mancata o eccessiva rilevazione o sottostima di fondi rischi ed oneri (se e quanto rilevare?/divieto di iscrivere fondi per rischi generici);
n applicazione del criterio della percentuale di completamento a commesse non vincolanti o di cui non si riesce a stimare ragionevolmente i SAL
n ….
21
+Analisi per indici/margini
n Gli indici e i margini sono dei rapporti e delle differenze tra valori desunti dal bilancio d’esercizio;
n Possono essere utilizzati per effettuare confronti sia intertemporali (si confrontano gli indici/margini di vari esercizi sociali afferenti ad una medesima società) sia di settore (confronto, per lo stesso esercizio sociale, gli indici/margini tra varie società purchè appartenenti allo stesso settore di attività).
22
+Principali indicatori
n Risultato dell’esercizio: scostamenti di rilievo rispetto al dato storico devono trovare motivazione coerente nelle scelte di gestione dello specifico esercizio. Attenzione ai risultati oggetto di livellamento nel tempo c.d. “smoothing”;
n MOL o EBITDA: margine che informa sui risultati della sola gestione operativa, al lordo delle quote di ammortamento;
23
+Principali indicatori
n EBIT o Reddito Operativo: è un margine che informa sulla capacità di generare valore da parte della gestione ordinaria (è simile ad A-B di CE, una volta rettificati delle componenti straordinarie: necessario riferimento ai dettagli in nota integrativa);
n ROE: rapporto tra RN/PN, informa sulla redditività del capitale netto investito nell’impresa. E’ importante confrontarlo con i risultati di settore;
24
+Principali indicatori
n RO/RNV = (ROS - return on sales): rapporto che esprime la redditività delle vendite rispetto alla gestione caratteristica. Dal confronto con esercizi precedenti posso trarre informazioni sulla variazione dell’efficienza nell’impiego delle risorse o trovare conferma di politiche di prezzo applicate. Importante anche in questo caso il confronto con il settore;
25
+Principali indicatori
n ROI: rapporto tra RO/Capitale Investito, informa quindi sulla redditività del capitale investito nell’impresa. Da confrontare con i risultati di settore;
n OF/PFN: costo del debito a titolo di credito (diverso da quello con origine commerciale).
NB: se ROI < OF/PFN l’impresa sta distruggendo valore (infatti ha un costo del finanziamento più elevato della redditività della gestione caratteristica)
26
+ Principali indicatori
n OF/RNV: incidenza degli oneri finanziari sul fatturato
NB: Secondo alcuni autori, è accettabile se non superiore a 0,25.
§ PFN/ Ebitda
NB: non dovrebbe mai essere superiore a 3. E’ utilizzato dalle Banche per valutare il merito creditizio dell’azienda.
§ PFN/ fatturato (mai maggiore di 1)
§ CT/CN: rapporto tra capitale di terzi (talvolta solamente quello a titolo di finanziamento)/Capitale netto, informa sulla proporzione esistente nelle modalità di finanziamento dell’impresa;
27
+Principali indicatori
n Giorni Clienti: (crediti vs clienti medi)/[(Ricavi + IVA)/365] informa sul numero di giorni di dilazione dei crediti verso clienti, deve essere confrontato con i giorni contrattualmente concessi per testare se le svalutazioni dei crediti sono state correttamente effettuate;
n Rotazione dei crediti commerciali: (ricavi delle vendite / valore medio dei crediti verso clienti).
28
+ Alcune esemplificazioni operative
Crediti verso clienti (da bilancio): 150.000€
Ricavi delle vendite (da bilancio): 500.000€
Iva applicata: 22%
GG clienti: (crediti x 365gg)/(ricavi + iva)
(150.000x365)/500.000*1,22 = 89,75 gg (indice di bilancio calcolato)
Dilazioni mediamente concesse ai clienti: 30/60 gg
29
+Principali indicatori
n ROT magazzino: costo del venduto/rimanenze medie di magazzino, esprime la velocità di rotazione delle giacenze di magazzino;
Dove: costo del venduto = RI + ACQ - RF
30
+Analisi dei flussi di cassa
n Analisi dei flussi di cassa (disponibilità liquide), come riportati nel rendiconto finanziario:
n Informa su quali siano le aree della gestione che creano o
assorbono flussi di disponibilità liquide e le relative motivazioni.
31
+ Analisi dei flussi di cassa 1/2 32
+ Analisi dei flussi di cassa 2/2 33