UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI – FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI
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Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
Terzo anno
LABORATORIO AMBITO DINAMICA
L’ATTACCAMENTO ADULTO E LA SUA VALUTAZIONE
Giovane
adulto
Coppia
appena sposata
Figli
piccoli
Figli
adolescenti
Nido vuoto Coppia
anziana
Ciclo vitale della famiglia d’origine
L’attaccamento è parte integrante del comportamento umano‘dalla culla alla tomba’ (Bowlby,
1979).
L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO
Ciclo vitale della famiglia generata
Giovane adulto
FOCUS TEORICO/EMPIRICO/CLINICO
1 - approfondimento della trasmissione intergenerazionale di specifici pattern di
attaccamento, studiando la relazione tra esperienze infantili del genitore e
organizzazione dell’attaccamento del figlio;
2- peso delle esperienze infantili di attaccamento sul funzionamento psicosociale
adulto;
3- relazione tra esperienze d’attaccamento infantili e caratteristiche delle relazioni
con i pari (amicizia, relazioni di coppia) in età adulta.
L’ATTACCAMENTO NELL’ADULTO
Interviste semistrutturate Questionari autovalutativi
AMBITO
EVOLUTIVO
AMBITO
PSICOSOCIALE
Trasmissione
intergenerazionale e
genitorialità
Legami adulti e
sentimentali
tradizioni di ricerca parzialmente indipendenti tese a studiare
l’attaccamento adulto
AMBITO
DINAMICO
L’ATTACCAMENTO ADULTO
SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO
INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO
Non tutti i rapporti intimi possono essere definiti legami di
attaccamento. Possono dirsi tali solo quando assumono per
l’individuo la funzione di base sicura
CONTINUITÀ/DISCONTINUITÀ TRA
ATTACCAMENTO INFANTILE E ATTACCAMENTO
ADULTO
CLASSIFICAZIONE DELL’ATTACCAMENTO ADULTO
ATTACCAMENTO
SIMILITUDINI E DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO
INFANTILE E ATTACCAMENTO ADULTO
Lo schema è valido?
I DUE LEGAMI HANNO PERCORSI EVOLUTIVI SIMILI
1. PRE-ATTACCAMENTO: Orientamento e segnali senza discriminazione: flirtare
per stimolare attrazione ed interesse (sorrisi, ammiccamenti, etc) la motivazione alla
vicinanza è stimolata dall’attrazione fisica
2. Orientamento e segnali verso una persona discriminata: passaggio dall’attrazione
all’innamoramento, contatto fisico ed attivazione fisica/psichica (può durare 2-3 anni)
3. Legame di attaccamento ben delineato: dall’innamoramento all’amore reciproco
(maggiore importanza del sostegno emotivo)
4. Relazione reciproca regolata da scopi: le coppie consolidate si aprono
maggiormente all’ambiente esterno alla coppia (diminuzione di sguardi, contatto
fisico, etc.)
SIMILITUDINI TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E
ATTACCAMENTO ADULTO
SIMILITUDINI TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E
ATTACCAMENTO ADULTO
SIMILITUDINI
(Hazan e Shaver,
1987; Fraley e Shaver,
2000)
ricerca e il mantenimento della vicinanza fisica,
soprattutto nei momenti di difficoltà e/o stress
richiesta di conforto e di fiducia nei momenti di difficoltà
disagio causato da separazioni o minacce nei confronti
della stabilità della relazione
bisogno di condividere interessi, scoperte ed esperienze
utilizzo comunicativo del baby talk
Sembra che i due tipi di relazione condividano simili condizioni di attivazione ed
esibiscano le medesime dinamiche latenti
IL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO RIVESTE NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI
LA STESSA FUNZIONE: RISTABILIRE LA SICUREZZA FISICA ED EMOTIVA
ATTRAVERSO ALCUNE FORME DI CONTATTO CON LA FIGURA DI ATTACCAMENTO
DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E
ATTACCAMENTO ADULTO
L’attaccamento adulto è fondato (o perlomeno dovrebbe esserlo) sulla reciprocità
I comportamenti di attaccamento adulto sono meno evidenti e molto più
dipendenti dal legame
- Livello di attivazione minore innanzi alle fonti di stress
- Capacità di discriminare, in relazione alla tipologia id legame,
quando poter agire o meno comportamenti di attaccamento
- Capacità di calmarsi anche solo «pensando» la figura di
attaccamento
Connessione più debole tra evento attivante - emozione - comportamento
DIFFERENZE TRA ATTACCAMENTO INFANTILE E
ATTACCAMENTO ADULTO
Il sistema motivazionale di attaccamento è associato, nel rapporto di coppia, al
sistema motivazionale sessuale e al sistema motivazionale dell’accudimento
Negli adulti il sistema di esplorazione non è controllato in modo vincolante, come
avviene nei bambini, dal sistema di attaccamento
RAPPORTO GERARCHICO,
CIRCOLARE O “IN EQUILIBRIO
DINAMICO”?
BILANCIAMENTO/SBILANCIAMENTO TRA
ATTACCAMENTO, SESSUALITÀ E ACCUDIMENTO
Ruolo e peso della storia passata
CONTINUITÀ DISCONTINUITÀ
Ipotesi del prototipo e stabilità
dei MOI
Ipotesi diadica e concezione
dell’attaccamento come costrutto relazionale
Quanto i modelli di attaccamento sono proprietà degli individui o
delle relazioni?
I MOI influenzano le relazioni di
attaccamento successive e portano a
una conferma degli schemi relazionali
interni?
I MOI possono essere rivisti sulla
base delle esperienze all’interno
delle relazioni intime?
RAPPORTO TRA PASSATO E PRESENTE
PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ
Continuità intergenerazionale (fra lo stato della mente di un adulto rispetto alle
proprie esperienze di attaccamento e lo stile di attaccamento del figlio)
Continuità intraindividuale (fra i legami precoci con le proprie figure di
accudimento e il legame che si stabilisce con il partner)
MODELLI OPERATIVI INTERNI
Strumenti di lettura della realtà interpersonale passibili di
progressiva sofisticazione nel corso dello sviluppo-RAPPRESENZAZIONI GENERALIZZATE DELL’ATTACCAMENTO
STABILITÀ E QUALITÀ DELLE PRIME RELAZIONI
SIGNIFICATIVE E DELL’AMBIENTE
CICLO DI VITA E IMPORTANZA DEI FATTORI
CONTESTUALI E RELAZIONALI –
RAPPRESENZAZIONI SPECIFICHE DEGLI
ATTACCAMENTI ATTUALMENTE IN CORSO
PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ
OLTRE L’IPOTESI PROTOTIPICA - La ricerca non ha offerto prove decisive
rispetto alla continuità sia intergenerazionale (genitore-figlio) che
intraindividuale (genitore-partner) (Carli, 2010) – SEMBRA CHE LA COPPIA
RAPPRESENTA L’ELEMENTO MEDIATORE E SPIEGHI PARTE DEL TRANSMISSION GAP
PASSATO E PRESENTE – CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ
RELAZIONI DI COPPIA
PROSPETTIVA TRIGENERAZIONALE + PROSPETTIVA INTERSOGGETTIVA
Giovane
adulto
Coppia
appena sposata
Figli
piccoli
Figli
adolescenti
Nido vuoto Coppia
anziana
--------------- Ciclo vitale della famiglia d’origine-----------------------
--------------- Ciclo vitale della famiglia generata----------------------
GIOVANE ADULTO
Riprocessamento continuo delle
rappresentazioni di sé e delle relazioni
connesse alle esperienze infantili
CONTESTO DI COPPIA
Nuovo ambiente di accudimento che
può portare allo sviluppo di una
rappresentazione d’attaccamento
differente da quella infantile
NATURA DIADICA DELL’ATTACCAMENTO DI COPPIA
Matching delle diverse tipologie di attaccamento nella coppia (Fisher e Crandell, 2001) e
interazione tra le caratteristiche di attaccamento dei due partner (Feeney, 2010)
1) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/SICURO. Entrambi i partner si spostano
liberamente da una posizione dipendente ad una accudente– modello di equilibrio
intermedio
2) ATTACCAMENTO DI COPPIA INSICURO/INSICURO. Tra le varie combinazioni
possibili quella che sembra mostrare i più forti problemi relazionali è la coppia
distanziante/preoccupato
3) ATTACCAMENTO DI COPPIA SICURO/INSICURO. La presenza di un partner
sicuro, grazie alla capacità di assumere sia le posizioni di dipendenza, sia di essere
l’oggetto di dipendenza da parte dell’altro, potrebbe offrire un’esperienza emozionalmente
correttiva al partner insicuro che, in questo modo, potrebbe riuscire a comportarsi in modo
più flessibile e bilanciato.
Oppure la sicurezza di un partner potrebbe rendere ancora più insicuro un partner ansioso
IMPORTANZA DEL CONSIDERARE LA DIMENSIONALITÀ DEGLI STILI
FATTORI INDIRETTI
CONTESTO FAMILIARE
E SOCIALE IN CUI È
INSERITA LA DIADE
PLURALITÀ DEI
CAREGIVERS
RESPONSABILI
DELL’ACCUDIMENTO DEL
BAMBINO
RELAZIONI DI COPPIA
L’UTILIZZO DEI SELF-REPORT PUÒ CONSENTIRE DI APPROFONDIRE I
FATTORI CONTESTUALI CONNESSI ALL’ATTACCAMENTO ATTRAVERSO
L’ANALISI CONGIUNTA DI PIÙ RELAZIONI
FATTORI DIRETTI
RESPONSIVITÀ
GENITORIALE
MENTALIZZAZIONE
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW
ATTACCAMENTO ADULTO
TRASMISSIONE INTERGENERAZIONALE DEI
PATTERN DI ATTACCAMENTO
DINAMICHE SOCIO-COGNITIVE, AFFETTIVE E
COMPORTAMENTALI NELLE RELAZIONI. RELAZIONI TRA ADULTI. RILEVA L’ATTACCAMENTO
NEL QUI ED ORA
ADULT ATTACHMENT INTERVIEW SELF-REPORT
ELICITA COMPLESSI MODELLI NARRATIVI DELLE
RELAZIONI DI ATTACCAMENTO CHE RIFLETTONO
I MOI DEGLI INTERVISTATI E CONNETTE QUESTI
ULTIMI AL COMPORTAMENTO INTERPERSONALERILIEVO DEI CONTENUTI PERCETTIVI,
SENTIMENTI E COMPORTAMENTI AUTO-
OSSERVATI
SOGGETTA AI BIAS DELL’OSSERVATORE
SOGGETTI AI BIAS DELL’INTERVISTATO
COMPLESSITÀ NELLA SOMMINISTRAZIONE
E NELLA DECODIFICA
SEMPLICITÀ DI SOMMINISTRAZIONE E
DECODIFICA
È IN GRADO DI RILEVARE I PROCESSI
INCONSCIRILEVA DIMENSIONI CONSAPEVOLI
VS.
ELEVATA SENSIBILITÀ ALLE DIFFERENZE
INDIVIDUALI
RISULTANO CORRELATI AL
COMPORTAMENTO INTERPERSONALE
È IN GRADO DI RILEVARE LA CAPACITÀ DI
MENTALIZZAZIONE
È IN GRADO DI RILEVARE LA
DISORGANIZZAZIONE
FURTO CON DESTREZZA O SCORCIATOIA?
I QUESTIONARI SELF-REPORT
PRINCIPALI RISULTATI
EMERSI DAGLI STUDI
CHE SI SONO AVVALSI
DEI SELF-REPORT
(Shaver e Mikulincer,
2007)
SICUREZZA
- riconoscimento ed espressione dell’emotività negativa
- ricerca attiva del supporto
- utilizzo di strategie di coping adattive
- esplorazione di nuovi stimoli
INSICUREZZA (STRATEGIE DI
IPERATTIVAZIONE/DISATTIVAZIONE)
- strategie di coping inefficaci innanzi alle difficoltà e
allo stress
- risposte disfuzionali innanzi alla separazione
- difficoltà nel riconoscimento, nell’espressione e nella
gestione delle emozioni (es. rabbia)
- errori di valutazione del sé e degli altri in situazioni di
minaccia
EVITANTI – proiezione di
tratti indesiderati del sé
(proiezione difensiva)
ANSIOSI – proiezione di
tratti del sé (identificazione
proiettiva)
STRATEGIE DI REGOLAZIONE
AFFETTIVA
I QUESTIONARI SELF-REPORT
Relazioni interpersonali
Attachment Style Questionnaire (ASQ)
(Feeney, Noller, Hanrahan)
Relazioni con i genitori
Parental Bonding Instrument (PBI)
(Parker, Tupling e Brown)
Relazioni di coppia
Experience in close relationship (ECR)
(Brennan, Clark e Shaver)
Relazioni familiari e amicali
Inventory of Peer and Parent
Attachment (IPPA) (Armsden,
Greenberg, 1987)
CATEGORIALI E PROTOTIPICI DIMENSIONALI
Relazioni di coppia
Adult Attachment Questionnaire (AAS)
(Hazan, Shaver)
Relazioni interpersonali
Relationship Questionnaire (RQ)
(Bartholomew, Horowitz)
CLASSIFICAZIONE DELL’ATTACCAMENTO
ADULTO
Hazan e Shaver Bartholomew e Horowitz
SICURO
EVITANTE
ANSIOSO/AMBIVALENTE
SICURO
TIMOROSO
PREOCCUPATO
DISTACCATO-
SVALUTANTE
STILI DI ATTACCAMENTO – modelli sistematici di aspettative, bisogni,
strategie di regolazione delle emozioni e di comportamento sociale, prodotto
dalla interazione tra il sistema comportamentale di attaccamento innato e la
storia individuale delle relazioni di attaccamento che, generalmente, nasce
dalla relazione con i genitori
Adult Attachment StyleAAS (AAS) - Hazan, Shaver (1987)
1. Qualche volta mi sento a disagio quando sto con gli altri; trovo difficile avere completa fiducia
in loro, mostrarmi dipendente da essi. Divento nervoso/a se qualcuno diventa eccessivamente
intimo e, spesso, il/la mio/a partner vorrebbe che stabilissimo un’intimità superiore a quella che
mi fa sentire a mio agio. (EVITANTE – 24%)
2. Trovo che gli altri siano riluttanti a stabilire con me quell’intimità che desidererei raggiungere
con loro. Spesso temo che il/la mio/a partner non sia realmente innamorato/a o che non voglia
stare con me. Desidero un rapporto molto stretto con il/la mio/a partner e questo, qualche volta,
fa fuggire le persone. (ANSIOSO/AMBIVALENTE – 20%)
3. Trovo relativamente facile stabilire delle relazioni intime con altri e mi sento a mio agio nel
dipendere da loro. Non mi capita spesso di temere di essere abbandonato/a o che qualcuno si
leghi fortemente a me. (SICURO – 56%)
Le ricerche
AAS e Esperienze infantili
AAS e Psicopatologia
AAS e Caratteristiche di personalità
AAS e Relazioni sentimentali
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
MODELLO DEL SÉ
MO
DE
LL
O D
EL
L’A
LT
RO
EVITANTE TIMOROSO (timore dell’intimità
ed evitamento sociale) - 21%
B- Mi sento piuttosto a disagio quando mi lego
agli altri. Desidero stabilire relazioni intime, ma
trovo difficile avere completa fiducia negli altri o
dover dipendere da loro. Qualche volta ho paura
di dover soffrire se mi lego troppo agli altri
EVITANTE SVALUTANTE (rifiuto
dell’intimità e della dipendenza) – 18%
D- Sto bene senza relazioni fortemente
emotive. E’ molto importante per me sentirmi
indipendente e autosufficiente; preferisco non
dipendere dagli altri e non sopporto che gli
altri dipendano da me.
N
E
G
A
T
I
V
O
PREOCCUPATO (preoccupato per le relazioni) – 14%
C- Vorrei instaurare con le persone relazioni
estremamente intime, ma spesso trovo che gli altri sono
riluttanti a stabilire con me quell ’ intimità che
desidererei raggiungere. Sto male se non sono in stretto
contatto con qualcuno, e qualche volta temo che gli altri
non mi stimino quanto io stimo loro
SICURO (a proprio agio con intimità e
autonomia) – 47%
A- Trovo relativamente facile stabilire
relazioni intime con gli altri. Mi sento a mio
agio nel dipendere da loro e nel sentire che
qualcuno dipende da me. Non mi capita
spesso di temere di essere abbandonato o di
non essere accettato dagli altri
P
O
S
I
T
I
V
O
NEGATIVOPOSITIVO
Identificazione di 4 stili Immagine sé/altri Strumento prototipico
Lo stile sicuro è caratterizzato da un modello del sé e dell’altro
positivo. Dal punto di vista personologico coloro che vengono
classificati come sicuri appaiono dotati di elevati livelli di coerenza
e autostima, hanno un approccio positivo agli altri e riescono ad
entrare facilmente in intimità nelle relazioni; innanzi ai problemi
rispondono in maniera flessibile, fronteggiandoli attivamente ed
attivando strategie di coping che includono il rivolgersi all’altro
come fonte di supporto; apprezzano le relazioni interpersonali e si
impegnano nel portare avanti rapporti fondati sull’attenzione e
l’interesse nei confronti del prossimo. In generale, i tipi sicuri
instaurano relazioni mutue con le altre persone, dalle quali
generalmente vengono considerati in maniera positiva. Le loro
relazioni di coppia appaiono dunque caratterizzate da intimità,
vicinanza, reciproco rispetto, coinvolgimento, apertura emotiva,
capacità di risolvere i conflitti in maniera costruttiva.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile preoccupato appare caratterizzato da un modello di sé negativo e da un
modello dell’altro positivo. Coloro che rientrano in tale categoria presentano un
eccessivo bisogno di dipendenza dagli altri, concepiti come strumento per
costruire la propria sicurezza. I loro bassi livelli di autostima generano forti
reazioni emotive innanzi ai problemi, che non riescono ad essere risolti se non
attraverso l’appoggio di qualcuno. Nelle relazioni, inoltre, necessitano di una
costante intimità, attenzione ed approvazione inducendo gli altri, di conseguenza,
ad allontanarsi al fine di ricreare un equilibrio nelle distanze. Ciò rappresenta il
principale motivo dei loro conflitti relazionali, che derivano dalla convinzione che
le persone non diano mai abbastanza e non li giudichino per il loro reale valore.
Le relazioni sentimentali, inevitabilmente, assumono nella loro vita
un’importanza cruciale. Il bisogno di dipendenza affettiva, infatti, li porta a
prediligere la vita di coppia, anche se proiettano all’ interno del rapporto
aspettative irrealizzabili, derivate dalla speranza di aver trovato la “persona
giusta”. Nel momento in cui queste illusioni vengono disattese e l’idillio cede il
passo alla realtà, alla delusione si accompagna un atteggiamento di rabbia,
passione, gelosia, possessività e conflitto. Tendono, in ogni caso, a procrastinarne
sistematicamente la rottura, optando per il mantenimento della relazione
nonostante i gravi problemi da loro stessi messi in rilievo.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile distanziante è caratterizzato da un modello di sé positivo e un
modello dell’altro negativo. Le persone che rientrano all’interno di questa
categoria hanno un’alta fiducia in se stesse e, contemporaneamente,
tendono a svalutare le relazioni evitando l’intimità e disinteressandosi ai
giudizi degli altri, anche quando sono negativi. A livello comportamentale,
tale atteggiamento si manifesta nella tendenza a non fare apprezzamenti
sugli altri, a mantenere nei loro confronti una distanza emozionale, a
svalutare l’importanza delle relazioni, a evitare i conflitti interpersonali e
a sottolineare l ’ importanza dell’indipendenza, della libertà e
dell’affermazione. Le loro relazioni di coppia sono caratterizzate dalla
mancanza di vicinanza e da una scarsa apertura alla comunicazione;
questo fa sì che generalmente appaiano i membri della coppia meno
coinvolti. Non si sentono a proprio agio con gli affetti e non ricercano
l’intimità, evitando attivamente di dare supporto, anche quando esso
viene espressamente richiesto; preferiscono evitare i conflitti o tutte quelle
manifestazioni emozionali che li facciano sentire troppo coinvolti o
“intrappolati” nella relazione.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
Lo stile timoroso-evitante si esplica in un processo relazionale
caratterizzato da un modello di sé e dell’altro negativo. Queste
persone hanno una scarsa fiducia in se stesse e l’atteggiamento di
evitamento delle relazioni e dell’intimità è conseguente alla paura
di possibili abbandoni o rifiuti. Sono in costante conflitto tra il
bisogno di vicinanza e la necessità auto-protettiva di distanza;
desiderano il contatto con le altre persone, ma allo stesso tempo si
sentono inadeguati e non si fidano del prossimo, percepito come una
potenziale fonte di dolore. Questa configurazione personologica fa
sì che difficilmente riescano a coinvolgersi in una relazione
sentimentale e, anche quando ciò accade, assumono un ruolo
passivo caratterizzato da un’estrema dipendenza emozionale e da
una costante ansia di separazione. Tendono, di conseguenza, ad
autocolpevolizzarsi per i problemi della coppia ed hanno difficoltà a
comunicare apertamente al partner i propri sentimenti.
Relationship Questionnaire (RQ) Bartholomew e Horowitz (1991)
• È un questionario self-report di 36 items con risposte su una scala a 7punti (da totalmente in disaccordo a totalmente d’accordo)
• La classificazione è basata sul modello a quattro categorie dellaBartholomew (modello negativo del sé = ansia; modello negativodell’altro = evitamento)
• Integrazione di tutte le scale sull’attaccamento adulto esistenti sino allametà degli anni ’90 (323 item destinati a valutare 60 costrutti)
• ACP = due costrutti principali che spiegavano il 62,8% della varianza:ANSIA e EVITAMENTO
ANSIA (O ANSIETA):
a) preoccupazione
b) gelosia/paura dell’abbandono
c) paura del rifiuto
EVITAMENTO
a) evitamento dell’intimità
b) disagio per la vicinanza
c) tendenza a fare affidamento su
se stessi piuttosto che sugli
altri
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)
SCORING (Picardi et al., 2002)
Gli item 3, 15, 19, 22, 25, 27, 29, 31, 33, 35 devono
essere invertiti prima di calcolare i seguenti punteggi.
Scala dell’Evitamento della vicinanza :
calcolare la somma dei punteggi 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13,
15, 17, 19, 21, 23, 25, 27, 29, 31, 33, 35.
Scala dell’Ansia rispetto all’abbandono :
calcolare la somma dei punteggi 2, 4, 6, 8, 10, 12, 14,
16, 18, 20, 22, 24, 26, 28, 30, 32, 34, 36.
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)
EVITAMENTO ANSIA
Valori normativi (Picardi et al., 2002)
Experience in Close Relationship (ECR) di Brennan, Clark e Shaver (1998)
Fascia di età
Media Deviazione Standard
18-20 46,09 17,56
21-25 44,05 19,40
26-65 41,34 18,71
Genere Fascia di età
Media Deviazione Standard
Maschi 18-20 64,72 19,34
21-35 59,89 20,63
36-65 62,35 24,38
Femmine 18-20 75,31 17,71
21-35 69,76 20,50
36-65 61,93 23,59
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)
• È un questionario self-report di 40 items con risposte su una scala a sei punti(da totalmente in disaccordo a totalmente d’accordo)
• Rileva le differenze individuali nell’attaccamento adulto ed è rivolto adadolescenti e adulti non necessariamente impegnati in una relazione dicoppia
• Valuta cinque dimensioni che vanno a costituire altrettante sottoscale:
DISAGIO PER L’INTIMITÀ
(attaccamento evitante Hazan e
Shaver)
BISOGNO DI APPROVAZIONE
(attaccamento timoroso e
preoccupato di Bartholomew)
SECONDARIETÀ NELLE
RELAZIONI
(attaccamento distanziante di
Bartholomew)
PREOCCUPAZIONE PER LE
RELAZIONI
(attaccamento ansioso/ambivalente
Hazan e Shaver)
FIDUCIA IN SÉ E NEGLI ALTRI
• MODELLO DIMENSIONALE. Differenziazione delle persone in base a
caratteristiche di tipo continuo e non in base a stili discreti
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)
SCORING
Gli item 33, 20, 21 devono essere invertiti prima di
calcolare i seguenti punteggi.
Fiducia: calcolare la somma dei punteggi 1, 2, 3,
19, 31, 33, 37, 38
Disagio per l’intimità: calcolare la somma dei
punteggi 4, 5, 16, 17, 20, 21, 23, 25, 26, 34
Secondarietà delle relazioni: 6, 7, 8, 9, 10, 14, 36
Bisogno di approvazione: 11, 12, 13, 15, 24, 27, 35
Preoccupazione per le relazioni: 18, 22, 28, 29, 30,
32, 39, 40
Valori normativi (Fossati et al., 2007)
Attachment Style Questionnaire (ASQ) di Feeney, Noller e Hanrahan (1994)
fiducia: media = 32,25, ds = 5,74
disagio per l’intimità: media = 37,95, ds = 7,12
secondarietà delle relazioni: media = 16,71, ds = 5,96
bisogno di approvazione: media = 20, 82, ds = 5,99
preoccupazione per le relazioni: media = 28,81, ds = 6,08
IMPORTANZA DELLE DISTRIBUZIONI PERCENTILI
Utilizzare il 75-90° percentile per le scale dell’attaccamento
insicuro e il 10°- 25° percentile per le scale sulla fiducia
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)
• È un questionario self-report di 25 items con risposte su unascala a 4 punti (da molto vero a molto falso)
• Rileva la relazione che gli adolescenti percepiscono di avere coni propri genitori oppure…
• Valuta, negli adulti, la tipologia di legame instaurato con ipropri genitori, rilevata attraverso il ricordo della relazione conloro a 16 anni di vita
• Si basa su due dimensioni:
CURA
affettuosità, calore, empatia e
confidenza
vs.
freddezza, incomprensione,
negligenza
IPERPROTEZIONE
controllo, intrusione, inibizione della
autonomia
vs.
stimolazione all’indipendenza e
all’esplorazione
SCORING
Gli item 2, 3, 4, 7, 14, 15, 16, 18, 21, 22, 24, 25
devono essere invertiti prima di calcolare i seguenti
punteggi.
Scala Cura: calcolare la somma dei punteggi 1, 2,
4, 5, 6, 11, 12, 14, 16, 17, 18, 24
Scala Iperprotezione: calcolare la somma dei
punteggi 3, 7, 8, 9, 10, 13, 15, 19, 20, 21, 22, 23, 25
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)
MADRE
CURA: Media = 31,21, ds= 4,59
IPERPROTEZIONE: Media = 12,17.
ds = 6,01
Valori normativi (Scinto et al, 1999)
PADRE
CURA: Media = 27,90, ds = 7,56
IPERPROTEZIONE: Media = 11,89,
ds = 5,65
MASCHI
MADRE
CURA: Media = 27, 65, ds= 7,55
IPERPROTEZIONE: Media = 16,3
ds = 8,6
PADRE
CURA: Media = 25,1, ds = 8,13
IPERPROTEZIONE: Media = 13,55
ds = 8,09
FEMMINE
PARENTAL BONDING QUADRANTS
VINCOLO
AFFETTIVO
Alta cura e alta protezione
CONTROLLO
ANAFFETTIVO
Bassa cura e alta protezione
GENITORIALITÀ
OTTIMALE
Alta cura e bassa protezione
GENITORIALITÀ
EVITANTE
Bassa cura e bassa protezione
Parental Bonding Instrument (PBI) Parker, Tupling, Brown (1979)
Definisce il livello di differenziazione del sé sulla base dei punteggi di:
Emotional reactivity
Emotional cut-off
Fusion with others
I-position
Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998;
Lampis et al., 2016)
SCORING:
(Per gli item sottolineati il punteggio viene invertito (es. 1
diventa 6; 2 diventa 5; …. ; e viceversa)
Reattività Emotiva: 1; 6; 10; 14 ; 18 ; 21; 26; 30; 34; 38;
40
Posizione Io: 4; 7; 11; 15; 19; 23; 27; 31; 35; 41; 43
Taglio Emotivo: 2; 3; 8; 12; 16; 20; 24; 28; 32; 36; 39; 42
Fusione con gli Altri: 5; 9; 13; 17; 22; 25; 29; 33; 37; 44;
45; 46.
Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998;
Lampis et al., 2016)
Reattività Emotiva: Valuta il grado in cui una persona risponde a stimoli
ambientali sulla base di risposte emotive automatiche, flussi emotivi o labilità. I
punteggi più alti indicano una minore reattività emotiva, perciò una maggiore
differenziazione del sé.
Posizione Io: Riflette un senso ben definito del sé e la capacità di mantenere
salde le proprie posizioni anche quando pressioni esterne spingono a fare
altrimenti. I punteggi più alti indicano una maggiore differenziazione del sé.
Taglio Emotivo: Indica il sentimento di minaccia che gli individui provano quando
sono in una relazione intima con gli altri e la sensazione di vulnerabilità eccessiva
risultante. Gli item riflettono timori di essere inghiottiti dalle relazioni e descrivono i
comportamenti di difesa che si mettono in atto, come il sovrafunzionamento, il
distanziamento emotivo e quello fisico. I punteggi più alti indicano un minor taglio
emotivo o una maggiore differenziazione.
Fusione con gli altri: Riflette il supercoinvolgimento emotivo con gli altri
significativi e una iperidentificazione con almeno uno dei propri genitori. Si
accettano i valori dell’altro, le credenze, le aspettative senza porsi domande, e si
necessita dell’assistenza altrui nel prendere le proprie decisioni. I punteggi più alti
indicano una minore fusione indice di maggiore differenziazione
Differentiation of self Inventory (DSI-R) (Skowron et al., 1998; Lampis et al.,
2016)
CRITERI PER LA SCELTA DEI QUESTIONARI
SELF-REPORT
- verifica delle condizioni di validità e attendibilità
- scarsa affidabilità diagnostica degli strumenti di tipo categoriale
- attenzione al costrutto indagato e alla sua operazionalizzazione
- distinzione tra strumenti che valutano il comportamento di attaccamento e
strumenti che rilevano lo stile di attaccamento
- distinzione tra strumenti fondati sulle relazioni parentali, quelli fondati
sulle relazioni sentimentali e quelli che prendono in considerazione relazioni
più generali con altri significativi
- distinzione tra strumenti che valutano le relazioni attuali e quelli
retrospettivi
- analisi delle variabili addizionali che possono influenzare i report
sull’attaccamento (soprattutto nel caso dell’attaccamento insicuro)
- definire attentamente gli obiettivi e i contesti dell’impiego degli strumenti
È uno strumento self-report composto da 32 item, misura l’adattamento generale di ciascun partner alla relazione di coppia e la percezione soggettiva della qualità del rapporto.
L’indice generale di soddisfazione e adattamento diadico rilevabile attraverso la DAS è il risultato dell’interazione tra quattro specifiche dimensioni:
Il consenso diadico - misura il grado di accordo/disaccordo tra i due partner relativo aquestioni di vita quotidiana
La soddisfazione diadica - misura la tensione presente all’interno della coppia edeventuali pensieri relativi alla fine della relazione; valuta quindi il grado difelicità/infelicità percepito dai partner nella relazione
L’espressione affettiva - misura il grado di soddisfazione individuale nei confronti delleespressioni di affetto all’interno della relazione, compresa la sessualità
La coesione diadica - misura il grado di condivisione di attività ed interessi dentro efuori le mura domestiche
Dyadic Adjustment Scale (DAS- Spanier, 1976 – validazione italiana Gentili et al., 2001)
CONSENSO DIADICO: 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13,
14, 15 13 item
SODDISFAZIONE DIADICA: 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22,
23, 31, 32 10 item *
ESPRESSIONE AFFETTIVA: 4, 6, 29, 30 4 item SI
=0, NO = 1
COESIONE DIADICA: 24, 25, 26, 27, 28 5 item
Dyadic Adjustment Scale (DAS- Spanier, 1976 – validazione italiana Gentili et al., 2001)
Il punteggio è dato dalla sommatoria dei valori ottenuti per ogni
sottoscala, può andare da un minimo di 0 ad un massimo di 151.
Il punteggio normativo indicato dal gruppo Gentili ha per media il
valore di 115,7 e per deviazione standard quello di 21,6.