Le eredità della Grande Guerra (pag. 79-89)
• Perché Grande • I trattati di pace • La Società delle Nazioni
Perché Grande ... determinò
• crollo civile e morale dell’Europa • fine della centralità politica
ed economica dell’Europa
• intervento dello Stato nell’economia • sviluppo capitalismo monopolistico • innovazione tecnologica • generalizzazione produzione
di massa
La Grande guerra, in quanto fu...
grande carneficina
guerra totale
mobilitazione di massa
• maturazione coscienza collettiva • disagio sociale
perciò le crisi economiche esasperarono i
conflitti sociali
Instabilità politica
• Risentimenti nazionalistici
• Tensioni interne e internazionali
I trattati di pace
Fine di quattro imperi: • Russia • Austria • Turchia • Germania
• diktat alla Germania • vittoria mutilata
per l’Italia • stati con forti
minoranze etniche • Austria ridotta
a piccolo stato
I trattati di pace:
• Versailles: Germania • St. Germain: Austria • Trianon: Ungheria • Neuilly: Bulgaria • Sèvres: Turchia
ridisegnarono la carta dell’Europa e del Medio Oriente
Le delegazioni
Sono presenti 32 paesi, ma il potere di decisione spetta ai quattro grandi:
– Francia: George Clemenceau (presidente)
– Inghilterra: David Lloyd George (primo ministro)
– USA: T. Woodrow Wilson (presidente)
– Italia: Vittorio E. Orlando (capo del governo)
• I paesi sconfitti non hanno diritto di rappresentanza alle trattative
• devono limitarsi a sottoscrivere gli accordi imposti dai vincitori
I 14 punti di Wilson
I primi cinque definiscono i principi generali 1. Convenzioni di pace palesi, senza accordi internazionali segreti
2. Libertà di navigazione sui mari fuori dalle acque territoriali
3. Soppressione di tutte le barriere economiche e condizioni commerciali eguali tra gli Stati
4. Armamenti nazionali ridotti all’estremo limite compatibile con la sicurezza del Paese
5. Sistemazione delle rivendicazioni coloniali salvaguardando gli interessi delle popolazioni colonizzate e dei governi coloniali
Il trattato di Versailles con la Germania - 28 giugno 1919
• Clausole non territoriali – riduzione dell’esercito a
100.000 uomini e della flotta a funzioni di difesa costiera
– fascia smilitarizzata sul confine Sud-occidentale
– perdita di tutte le colonie (e divieto di nuovi acquisti)
– cessione in gran parte di: flotta commerciale, bestiame, carbone (per 10 anni)
– danni di guerra per 132 miliardi di marchi-oro
Punto 8 di Wilson
Tutto il territorio francese dovrà essere liberato e le regioni invase dovranno essere restaurate. Il torto fatto alla Francia dalla Prussia nel 1871 per quanto riguarda l’Alsazia-Lorena e che ha turbato la pace del mondo per quasi cinquant’anni, dovrà essere riparato affinché la pace possa ancora una volta essere garantita nell’interesse di tutti.
Il trattato di Versailles: le clausole territoriali
Schleswig del Nord alla
Danimarca Posnania, Alta Slesia e «corridoio di Danzica»
alla Polonia
Occupazione militare per 15 anni della regione del Reno
Bacino carbonifero della Saar alla Francia per 15
anni
Alsazia e Lorena alla Francia
Trattato di Saint Germain: Austria 10 settembre 1919
Punto 10 di Wilson
Ai popoli dell’Austria-Ungheria, il cui posto desideriamo vedere tutelato e garantito fra le Nazioni, si dovrà dare più largamente occasione per uno sviluppo autonomo.
• Scissione dall’Ungheria • Divieto di unione con
Germania
• Perde 7/8 del territorio, a favore di…
• Italia: Trentino, Sud Tirolo, Trieste e Istria
• Nuovi stati: Polonia, Cecoslovacchia
• Iugoslavia
Trattato del Trianon 4 giugno 1920: Ungheria
Perdita di 3/5 della popolazione e territori a vantaggio di:
– Cecoslovacchia – Romania – Iugoslavia
Trattato di Neuilly 27 novembre 1919 - Bulgaria
• Perdita di territori a vantaggio di: – Grecia (Tracia) – Romania – Iugoslavia (Macedonia)
1912-13
Le minoranze nei nuovi
stati
Cecoslovacchia
• 14.500.000 abitanti – 7.000.000 cechi – 3.000.000 slovacchi
• Minoranze – tedeschi 3.200.000 – magiari 690.000 – ruteni 550.000 – polacchi 30.000
Romania
• 15.700.000 abitanti • Minoranze:
– magiari 1.310.000 – tedeschi 720.000 – ucraini 450.000 – bulgari 360.000 – russi 310.000 – serbi 60.000
Iugoslavia
• 14.000.000 abitanti Maggioranza: slavi (serbi croati e sloveni) • Minoranze:
– magiari 470.000 – tedeschi 500.000 – albanesi 440.000 – turchi 150.000 – rumeni 230.000
Punto 11 di Wilson La Romania, la Serbia, il Montenegro dovranno essere sgombrati e i territori occupati dovranno essere restituiti. Alla Serbia dovrà accordarsi un libero e sicuro accesso al mare. Le relazioni tra i vari stati balcanici dovranno essere fissate amichevolmente secondo i consigli delle Potenze e in base a linee di nazionalità stabilite storicamente. Saranno fornite a questi stati balcanici garanzie di indipendenza politica ed economica e per l’integrità dei loro territori.
Trattato di Sèvres Turchia - 10 agosto 1920
• Riduzione del territorio alla penisola dell’Anatolia
• perdita della sovranità sugli stretti (Bosforo e Dardanelli)
• mandato britannico su: Iraq e Palestina
• mandato francese su: Siria e Libano
• nuovi Stati (controllo britannico): – Transgiordania – Arabia – Yemen
• territorio di Smirne, Tracia e Adrianopoli alla Grecia
Punto 12 di Wilson Una sicura sovranità sarà garantita
alle parti turche dell’impero ottomano attuale; ma le altre nazionalità che si trovano in questo momento sotto la dominazione turca, dovranno aver garantita una indubbia sicurezza di esistenza e il modo di svilupparsi senza ostacoli autonomamente. I Dardanelli dovranno essere aperti permanentemente e costituire un passaggio libero per navi e per il commercio di tutti sulla base di garanzie internazionali.
La nascita della Turchia contemporanea
• Vinta la guerra con la Grecia il trattato di Losanna (1923) stabilì gli attuali confini
• La guerra causò l’esodo di un milione di greci che dai tempi antichi abitavano le coste dell’Anatolia
I confini della Turchia furono tracciati in modo che fosse abitata solo da popolazioni turche. Ciò causò:
– una insurrezione nazionalista
– una guerra contro la Grecia
La sistemazione del Medio Oriente
Nei domini mediorientali dell’impero ottomano sono
tracciati cinque nuovi stati: Iraq, Siria, Libano, Palestina e
Transgiordania.
Mandato francese
Mandato inglese
L’Italia e la vittoria mutilata
• il patto di Londra non fu pienamente rispettato, a causa di – impostazione data da
Wilson con i 14 punti; – costituzione della
Iugoslavia • la protesta di Orlando
escluse l’Italia dalla trattazione sui compensi coloniali
• Furono riconosciuti – Trentino, Tirolo e Istria; – Rodi e il Dodecaneso – protettorato in Albania
• Ma…
l’Italia non ottenne
• la Dalmazia • la città di Fiume fu
riconosciuta alla Iugoslavia
Punto 9 di Wilson
La sistemazione delle frontiere dell’Italia dovrà essere effettuata secondo le linee di nazionalità chiaramente riconoscibili.
Punto 6 di Wilson: Sgombero di tutti i territori russi e soluzione di tutte le questioni concernenti la Russia che assicuri la migliore e più libera cooperazione delle altre Nazioni per dare alla Russia il modo di determinare, senza essere ostacolata né turbata, l’indipendenza del proprio sviluppo politico e della propria politica nazionale, per assicurarle una sincera accoglienza nella Società delle Libere Nazioni con istituzioni di sua scelta, e più che una accoglienza, ogni aiuto di cui abbia bisogno e che desideri. Il trattamento fatto alla Russia dalle Nazioni sue sorelle durante i mesi avvenire, sarà la pietra di paragone della loro buona volontà e della loro comprensione dei suoi bisogni, astrazione fatta dai loro interessi e dalla loro intelligenza e simpatia disinteressata.
“il cordone sanitario”
… rafforzamento degli stati confinanti in funzione antibolscevica
La Società delle Nazioni
• sede a Ginevra • attiva dal 1920 al 1946, anno
in cui venne istituita l’ONU • vi appartennero in totale 63
Stati, di cui solo 31 per l'intero periodo di attività
• il congresso USA non ratificò l’adesione
Punto 14 di Wilson Un’associazione generale delle Nazioni dovrà essere formata in base a convenzioni speciali, allo scopo di fornire mutue garanzie di indipendenza politica e di integrità territoriale ai grandi come ai piccoli Stati
Wilson e la Società delle Nazioni
– «Ecco il ramoscello d’ulivo. Subito al lavoro!»
– «Sarei ben lieta di far felice l’intero mondo, ma mi sembra un po’ pesante.»
caricatura apparsa sul giornale inglese “Punch” nel
marzo 1919