Marisa Vicini Lignano 25 settembre 2005
LE SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE NEL CONTESTO
DELLA RIFORMA
Marisa Vicini Lignano 25 settembre 2005
Di che cosa parlerò:
1. Il quadro normativo e culturale
2. le novità sul piano pedagogico
3. Le prospettive
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1 PARTE
il quadro normativo e culturale della
riforma
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1. Dal centralismo alla poliarchia
REGIONIe EETT
SCUOLA
STATO
FAMIGLIA FAMIGLIA
STATO
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La scuolaè l’ambito privilegiato per l’educazione ( sistema formale) ma poiché educare è una strategia globale, occorre attuarla con la partecipazione delle famiglie, delle istituzioni del tempo libero e del volontariato( sistema informale) nonché delle altre agenzie educativepresenti sul territorio, fra cui le associazioni sportive..( sistema non formale)
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il fine del sistema educativo è quello di favorire la crescita della persona nel rispetto dei ritmi
d’età,delle differenze e delle identitàLegge 53/03
quindi
compito della scuola è quello di promuovere l’educazione del movimento e
attraverso il movimento
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Il ruolo dei diversi sistemi
Il valore dell’attività motoria e sportiva è unanimemente riconosciuto a livello dei diversi sistemi educativied organismi internazionali
Consiglio d’Europa 2004� Anno dell’educazione attraverso lo sportO.N.U. 2005���� anno internazionale dell’ed. fisica e dello sport
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3. La centralità dell’allievo
nel nuovo quadro
riformatore
Profilo Educativo, Culturale e Professionale
IndicazioniNazionali:
Obiettivi Generali
del processo
formativoObiettivi Specifici di Apprendimento
Identità e autonomia
Convivenza civile
Strumenti culturali
Piano dell’Offerta Formativa
Piani di Studio
Personalizzati
Portfolio delle competenze
progettazione e organizzazione
Unità di Appren-dimento
valutazione
orientamento
Gruppo di lavoro Riforma –
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2 PARTE
Le principali novità sul piano pedagogico in rapporto alle scienze motorie e sportive
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1. PREMESSA
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
( piano epistemologico)
EDUCAZIONE FISICA( piano educativo)
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2 PREMESSA
“…L’Educazione fisica e sportiva….è una componente strutturale ed ineliminabile del più generale processo
educativodella «persona umana» che ogni attività scolastica è chiamata a promuovere mediante il punto di
vista specifico.
Contemporaneamente sua condizione e fine.Niente, infatti, può essere appreso e agito da chiunque, in
qualsiasi disciplina e in qualsiasi situazione, se non a partire dal corpo e dal movimento….”
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Gli elementi del cambiamento
Dai Programmi
Dalla lezione frontale
Dalle Unità Didattiche
Dalla scheda di
valutazione
Ai Piani di Studio Personalizzati
Alla didattica laboratoriale
Alle Unità di Apprendimento
Al Portfolio delle competenze
personali
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PROGRAMMI: contenuti � il potenziamento fisiologico
PROGRAMMAZIONE CURRICULAREobiettivi � correre con andatura regolare
PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATIcompetenze � gestire un evento
sportivo (gara campestre)
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dall’ Unità Didattica
Obiettivo Generale: potenziamento fisiologico
Obiettivi operativi :1. correre con andatura regolare2. variare il ritmo di corsa
Attività : gli esercizi…… Verifica : test di Cooper
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all’Unità di Apprendimento
di fronte a qualsiasi contenuto o abilità:( la corsa di resistenza) anche il più microscopico…
1. correre con andatura regolare2. variare il ritmo di corsa
3. Il test di Cooper
le domande che dobbiamo porci sono :
1. che cosa ultimamente voglio che i miei studenti imparino?2. Che cosa desidero che trattengano per la loro vita?
3. Che competenze può far maturare per realizzare il profilo?
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Nel nostro caso:
1. Che imparino a leggere i messaggi del corpo ( la fatica)
2. Che comprendano i principi per migliorare le proprie capacità e predisporre semplici percorsi di
allenamento3. Che si appassionino all’attività fisica…
questi sono i cosiddetti
Obiettivi Formativi
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Il GIOCO
COMPETENZE:
1. comprendere l’utilità e la funzione delle regole
2. cooperare in gruppo per un fine comune
3. affrontare una situazione di confronto
4. avvicinarsi alla storia e alla tradizione del proprio paese
COMPITI UNITARI:
1. giornata multisportiva –tornei…
2. Inventare nuovi giochi, recuperare quelli della tradizione…
3. Open day4. Accoglienza….
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SALUTE
COMPETENZE:1. Rendersi conto del
valore del gioco e del movimento per la crescita…
2. Assumere comportamenti e stili di vita attivi
3. Manifestare le proprie emozioni
COMPITI UNITARI:1. Costruire un manifesto
delle buone posture2. Avviare iniziative a
favore di stili di vita attivi
3. Organizzare giornate a tema…
4. Fare un’indagine sugli stili di vita sedentari nel propriopaese…
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ESPRESSIVITA’
COMPETENZE:1. Rendersi conto della
valenza espressiva e comunicativa del movimento
2. padroneggiare codici espressivi diversi: parola-gesto-azione-segnografico – suono..
3. Sviluppare un atteggiamento creativo e di ricerca
COMPITI UNITARI:1. Uno spettacolo: open
day – feste, fine anno..2. Drammatizzare una
favola, un racconto, una situazione di gioco…
3. Ricreare o creare ex –novo una danza della tradizione o contemporanea…
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Partire daCapacità dell’alunno
Per farapprendere
Conoscenze e abilità
Conoscenze e abilità(valore strumentale)
Valorizzarecapacitàalunno
competenzeINFATTI
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Piano di studi personalizzato
quota obbligatoria ( da definire)
+
quota opzionale ( fino a 98 ore)
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I PSP sono l’insieme delle UA effettivamente svoltesi compilano quindi DOPO averli svolti
peraltro è impensabile non programmare all’inizio dell’anno
Non ricadere nella logica della improvvisazione
ma solo per maglie larghe o larghissime
quanto è necessariopartendo dall’individuazione degli scenari, degli sfondi
cioè da quegli elementi che la scuola/équipe decide di focalizzare per quell’anno/i
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Si tratta di predisporre una specie di scacchiera dell’azione educativa
non di predisporre le mosse delle pedine
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Evidentemente i psp possono essere quindi diversi pe r i diversi alunniE formare quasi un RETICOLOPerché è chiaro il punto di partenza e quello di ar rivoMa la partita appunto può essere diversa per ogni a lunnoO gruppi di alunniO classe
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Interna di sistema : processi
Interna: sugli apprendimenti
Esterna: sui processi
1
2
3
Esterna: sugli apprendimenti4
…i diversi piani della valutazione nella Riforma
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3 PARTE
Le prospettive
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L’educazione fisica nel PECUP1
� Il profilo valorizza l’E.F . per il suo carattere pratico, operativo
� L’EF contribuisce al dispiegamento del profilo in modo specifico in quanto:
- riflessione sull’esperienza� consapevolezza del gesto motorio
- Soluzione di problemi pratici� operatività e autonomia
- Ricerca di senso� esperienze di sport educativo- Necessità di dare risposte/ analisi dei problemi/
fare ipotesi / verificarle e valutarle- Ricerca del bello�bella forma e pieno sviluppo
delle capacità
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I contributi dell’educazione fisica alla convivenza civile sono:
� Nel suo essere “vissuta” e quindi, intrinsecamentelaboratoriale
� Nel rivolgersi all’ “ Io in azione “ attraverso lo strumento della motricità coinvolgendo la persona in tutte le dimensioni
� Nel proporre contenuti forti , come lo sport, che rappresenta un ambito complesso e significativo per l’esercizio della responsabilità personale e civile
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Cosa ci chiede la riforma?
�Competenze progettuali
�Competenze culturali
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Competenze progettuali� All’interno dell’equipe pedagogica� All’interno della propria disciplina:
apertura disciplinare e collegamento con la vita reale ���� Unità di apprendimento
Per esemio: quali laboratori attivare:
1. Di educazione stradale e motoria ���� in bici per la città…2. Di educazione ambientale –motoria ���� orienteering – canoa…3. Di educazione affettiva –motoria ���� danza – mimo –
acrosport…
percorsi flessibili e collaborazioni col territori o���� nell’ottica della cooperazione dei vari sistemi
disponibilità alla rendicontazione ���� visibilità del proprio operato ( portfolio)
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Competenze culturali
� formazione universitaria ( LMI e Laurea in scienze motorie e sportive)
� Formazione in itinere ( crediti - raccordo con l’università )
� Ricerca ( Centro di ateneo � Invalsi)
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PROBLEMATICHE
Dato di salute � stili di vita sedentari – poco movimento
Dato culturale � offerta formativa motoria disomogenea su territorio nazionale
( prevalenza della teoria…sulla prassi)
Occorre incrementare il livello della pratica dell’ attività motoria
( dato quantitativo)
Occorre sostenere, collaborare con la scuola perché l’offerta sia omogenea e valida
( dato qualitativo)
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Con quali strumenti e risorse la scuola realizza le operazioni suddette?
1. Con la personalizzazione dei percorsi (P.S.P.)
2. Con l’ampliamento dell’offerta formativa ( quota opzionale)
3. Con la flessibilità organizzativa e didattica ( uscite – manifestazioni – settimane..)
4. Con la formazione in situazione per i docenti5. Con le collaborazioni col territorio
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MIUR – REGIONI ed EETT –ISTITUZIONI SCOLASTICHE –FAMIGLIE – TERRITORIO….
possono offrire un valido contributo per dare concretezza a queste
prospettive
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Grazie per l’attenzione
Marisa Vicini