L’impresa cooperativa
Intervento di Sergio Imolesi
direttore generale ANCD - CONAD
al Master in Marketing Management
Facoltà di Economia dell’ Università La Sapienza
16 giugno 2011
Indice
Che cos’è una cooperativa
Principi e peculiarità dell’impresa cooperativa
Le radici del movimento cooperativo
Le associazioni cooperative di rappresentanza
Quali elementi secondo voi distinguono una impresa cooperativa da
un’impresa privata ?
L’impresa cooperativa
La cooperazione è un modo di fare impresa, affermato nell’art.45 della
Costituzione:
“La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di
mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce
l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il
carattere e le finalità”
Che cos’è una cooperativa
Una cooperativa è una associazione di persone che si uniscono volontariamente
per soddisfare i propri bisogni economici, sociali e culturali e le proprie aspirazioni
attraverso la creazione di una società di proprietà comune e democraticamente
gestita ( Alleanza Cooperativa Internazionale, 1995)
Parole chiave sono:
persone e non capitale
adesione volontaria
scopo mutualistico
controllo democratico da parte dei soci
Una cooperativa è
una società di persone
che possiede e gestisce un’impresa
dove i soci hanno gli stessi diritti e doveri
dove gli utili della gestione (se ci sono) vengono distribuiti in modi e
con fini specifici
• Calcolato in proporzione al loro “impegno” verso la cooperativail ristorno
• Patrimonio per i soci futuriper l’intergenerazionalità
• A favore di finalità sociali e di altre cooperativemutualità esterna
Che cos’è una cooperativa
Uno dei principi di fondo del movimento cooperativo è
l’intergenerazionalità:
la cooperativa è infatti un’impresa fatta per durare nel tempo attraverso il
passaggio generazionale fra soci (passaggio di patrimoni e di competenze)
In questo c’è una forte convergenza con il principio dello sviluppo sostenibile
come responsabilità della società attuale nei confronti di quella futura e come
impegno a trasmettere risorse non inferiori a quelle attuali in termini di
capitale economico
capitale umano
capitale ambientale
Intergenerazionalità e sviluppo sostenibile
In sintesi
La cooperativa è un’impresa
con principi propri
che ne influenzano la gestione, la governance,
le strategie e il modo in cui si raggiungono i risultati
Dunque la cooperativa è un’ impresa
che deve rispettare le regole di funzionamento
di qualsiasi azienda,
ma in più deve rispettare una serie di principi e
mettere in atto i comportamenti che ne derivano
Nell’impresa capitalistica il capitale è alla base della società: nell’impresacooperativa il capitale è uno strumento al servizio dei soci.La cooperativa nasce dalla convergenza dei bisogni - economici, sociali eculturali - e non dalla convergenza dei capitali.
E’ una differenza essenziale anche se il confronto nel mercato avviene ingran parte sullo stesso terreno - il bisogno di risorse finanziarie, dimensionidi scala, organizzazione efficace ed efficiente, solidità patrimoniale …
La cooperativa, in quanto impresa, non può prescindere dall’attentaapplicazione delle regole del mercato.
Al tempo stesso essa deve agire sulla base delle sue finalità distintive,caratterizzate dal rapporto mutualistico tra i soci, dalla responsabilitàsociale, dalla libertà e dalla democrazia economica.
Ivano Barberini, Come vola il calabrone
L’ Alleanza cooperativa internazionale
www.ica.coop
L’ACI è un’associazione indipendente, non governativa, che raggruppa,
rappresenta ed assiste le cooperative nel mondo.
Fondata a Londra nel 1895, l’ACI associa 249 membri in 94 paesi e in
tutti i settori economici.
Il movimento cooperativo rappresenta più o meno un miliardo di persone
a livello internazionale.
L’ONU ha proclamato il 2012 Anno Internazionale delle cooperative
riconoscendo che il modello cooperativo d’impresa è un fattore
importante per lo sviluppo economico e sociale
Le cooperative sono organizzazioni volontarie aperte a tutti gli individui capaci di usarne i servizi
e disposti ad accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione
sessuale, razziale, politica o religiosa
1 Adesione libera e volontaria
Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai soci, che partecipano
attivamente nello stabilire le politiche e nell’assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne
eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo
grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (una testa un voto) e le cooperative di altro grado
sono ugualmente organizzate in modo democratico
2 Controllo democratico da parte dei soci
I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano
democraticamente. I soci percepiscono una remunerazione limitata del capitale che hanno
sottoscritto e ciò è un requisito per l’adesione. I soci destinano gli utili della gestione a uno o più
dei seguenti scopi: sviluppo della cooperativa, benefici per i soci in proporzione alle loro
transazioni o conferimenti, sostegno di altre attività deliberate dall’assemblea
3 Partecipazione economica dei soci
L’ Alleanza cooperativa internazionale: i principi
L’ Alleanza cooperativa internazionale: i principi
Le cooperative sono organizzazioni autonome di auto-aiuto controllate dai soci. Nel caso in cui
esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (inclusi i governi) o ottengano capitale da
fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico dei soci
e a preservare l’indipendenza della cooperativa
4 Autonomia e indipendenza dei soci
Le cooperative si impegnano ad educare e formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i manager
e il personale in modo che essi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo della
propria società. Le cooperative devono attuare campagne di informazione per sensibilizzare
l’opinione pubblica, i giovani, gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della
cooperazione
5 Educazione, formazione, informazione
Le cooperative servono i propri membri nel modo più efficiente, rafforzando il movimento
cooperativo e lavorando assieme, giovandosi delle organizzazioni cooperative locali, regionali,
nazionali e internazionali
6 Cooperazione fra cooperative
Seppur orientando la propria attività verso i bisogni e le aspirazioni dei soci, le cooperative
lavorano per uno sviluppo sostenibile delle comunità in cui vivono
7 Interesse verso la comunità
Le radici del movimento cooperativo
Le cooperative nascono verso la metà dell’800 in Inghilterra nel periodo
delle grandi trasformazioni prodotte dalla rivoluzione industriale.
Le cooperative si manifestano così come un sistema di difesa degli operai
e delle loro famiglie per rispondere a bisogni di base:
risparmiare sulla spesa
non essere sfruttati nel lavoro e/o non perderlo
Le radici del movimento cooperativo:
i probi pionieri di Rochdale
Gli esperimenti cooperativi nell’800 furono numerosi, ma pochi ebbero
successo: il problema principale era la gestione dell’impresa. Le
cooperative infatti venivano costituite con entusiasmo e sotto l’urgenza
dei bisogni da soddisfare. Ma risultava difficile far quadrare i conti perché i
motivi politici ed umanitari erano sempre più forti di quelli economici.
La nascita ufficiale della cooperazione moderna risale al 1844 quando un
gruppo di operai tessili di una piccola cooperativa di consumo – i Probi
Pionieri – formularono un nuovo statuto che poi divenne la base dello
sviluppo mondiale della cooperazione.
Le radici del movimento cooperativo:
i probi pionieri di Rochdale
I principi di Rochdale
libera adesione (“porta aperta”)
controllo democratico dei soci (“una testa, un voto”)
ristorno sugli acquisti
interesse limitato del capitale
neutralità politica e religiosa
vendita a contanti
sviluppo dell’educazione
Sono rimasti validi fino al 1996 quando hanno subito alcune modifiche importanti,
ma non sostanziali, da parte dell’Alleanza Cooperativa Internazionale
La cooperazione in Italia
— 1854 - Il Magazzino di previdenza di Torino, cooperativa di consumo
— 1856 - ArtisticaVetraria di Altare (Savona), cooperativa di lavoro
Queste prime cooperative nascono, su basi solidaristiche, per dare risposta a problemi immediati come la
disoccupazione e l’aumento del costo dei prodotti di prima necessità
— 1860 - nasce a Bologna la prima Società operaia di mutuo soccorso, con lo scopo
di tutelare l’occupazione, il diritto all’istruzione, il diritto di sciopero e promuovere il
suffragio universale
— 1886 - 100 delegati, in rappresentanza di 248 cooperative, fondano la Federazione
Nazionale delle Cooperative, che nel 1893 si trasforma in Lega delle Cooperative cui
aderiscono cooperative di ogni ispirazione ideale (socialisti, cattolici, repubblicani)
— 1909 - Con Giolitti al governo, lo sviluppo della cooperazione è favorito da alcune
leggi, tra cui quella che ammette le cooperative agli appalti di lavori pubblici
—1919 – La cooperazione di ispirazione cattolica si stacca dalla Lega e fonda la
Confederazione delle Cooperative Italiane
— 1926 – Il governo fascista fonda l’Ente Nazionale Fascista della Cooperazione al fine
di privare di ogni autonomia il mondo cooperativo che viene posto sotto il controllo
del Ministero dell’economia nazionale. Le cooperative mantengono un ruolo
subalterno rispetto alle imprese capitalistiche e sono nella gran parte dei casi confinate
in ruoli assistenziali e marginali con la funzione di “calmiere” della disoccupazione
— 1945 – alla fine della guerra si ricostituisce la Lega delle Cooperative. A partire dagli
anni della ricostruzione le cooperative ebbero un intenso sviluppo in tutti i settori
La cooperazione in Italia
Categorie di cooperative
Esistono tre principali categorie di cooperative in ragione dello scambio
mutualistico (che definisce chi è il socio e quale tipo di conferimento deve alla
cooperativa)
Cooperative di lavoro
• Il socio è un lavoratore e conferisce il suo lavoro.
• Fra queste rientrano anche le cooperative sociali
Cooperative di utenza
• Il socio è un consumatore conferisce alla cooperativa il suo atto d’acquisto
Cooperative di supporto
• Il socio è un lavoratore autonomo e conferisce alla cooperativa i suoi prodotti o i suoi atti d’acquisto
In tutti i casi, il fine della cooperativa è sempre quello di garantire ai soci condizioni
migliori di quelle che potrebbe ottenere dal mercato
Associazioni di rappresentanza
Le associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo
— Legacoop
— Confcooperative
—AGCI
— UNCI
svolgono funzioni di
• rappresentanza e tutela degli interessi delle cooperative associate
• promozione e sviluppo
• vigilanza
• erogazione di servizi
ed hanno un’articolazione territoriale e settoriale
L’Alleanza delle Cooperative Italiane
Dal gennaio 2011 Legacoop, Confcooperative e AGCI hanno costituito un
organismo che ha l’obiettivo di coordinare le azioni di rappresentanza del
Movimento cooperativo nei confronti delle istituzioni nazionali, europee e
delle parti sociali.
L’Alleanza rappresenta:
43.000 impreseoltre 1 milione e
100 occupati
12 milioni di soci 127 miliardi di fatturato