Luigi Pirandello
Luigi PirandelloUno straordinario interprete della crisi dell’uomo moderno
Uno scrittore rivoluzionarioCritici e lettori concordano nel definire rivoluzionaria l’opera di Luigi
Pirandello
L’aggettivo «pirandelliano» è entrato nell’uso per indicare situazioni o personaggi che
ricordano motivi tipici dell’opera di Pirandello
Pirandello si distingue nel panorama letterario del primo Novecento
Per la ricerca di tecniche espressive originali
Per la critica, acuta e inclemente, che muove alle forme della vita sociale
Gli studi e il matrimonio
28 giugno 1867: Luigi Pirandello nasce in una località chiamata Caos, in provincia di Agrigento, da una famiglia della media borghesia, di tradizioni risorgimentali e garibaldine.
1880: Si trasferisce con la famiglia a Palermo; qui, nel 1886, si iscrive alla Facoltà di Lettere.
1887-1891: Prosegue gli studi a Roma e poi, dal 1889, a Bonn, in Germania, dove si laurea nel 1891 in filologia romanza; scrive nel frattempo opere teatrali, racconti e due raccolte di poesie, Mal Giocondo (1889) e Pasqua di Gea (1891).
1893: Fa ritorno a Roma, dove entra in contatto con numerosi letterati e artisti; scrive il romanzo L’esclusa (pubblicato nel 1901).
1894: Sposa Maria Antonietta Portulano, figlia di un socio d’affari del padre.
1897: Inizia a insegnare italiano presso l’Istituto Superiore di Magistero; collabora con alcune riviste letterarie, su cui pubblica le sue novelle.
I primi capolavori e il successo
1904: La famiglia Pirandello subisce un tracollo economico in seguito all’allagamento della zolfara in cui aveva investito i suoi capitali; la già precaria salute psichica della moglie peggiora drasticamente; nonostante le difficoltà, Luigi scrive Il fu Mattia Pascal, pubblicato a puntate sulla rivista «La Nuova Antologia».
1908: Pubblica il saggio L’umorismo.
1910: Esordisce sulle scene con i suoi drammi: La morsa e Lumìe di Sicilia, due atti unici, vengono rappresentati a Roma.
1911: Pubblica il romanzo Suo marito.
1913: Pubblica il romanzo I vecchi e i giovani.
1916-1920: Nonostante le angosce familiari (un figlio fatto prigioniero in guerra, la morte della madre, l’internamento in manicomio della moglie) scrive e fa rappresentare una serie di capolavori: Pensaci, Giacomino!, Liolà, Il berretto a sonagli, Il piacere dell’onestà, Il giuoco delle parti, Così è (se vi pare), Ma non è una cosa seria, L’uomo, la bestia e la virtù.
Il riconoscimento internazionale
1921: Va in scena al Teatro Valle di Roma il più famoso dei drammi pirandelliani, Sei personaggi in cerca di autore; il linguaggio teatrale è rivoluzionario: accolta dapprima con ostilità dal pubblico, l’opera ottiene poi un successo mondiale.
1922: Viene rappresentato l’Enrico IV; esce la raccolta Novelle per un anno.
1924: Si iscrive al partito fascista; viene rappresentato Ciascuno a suo modo.
1925: Assume la direzione del Teatro d’Arte di Roma.
1926: Pubblica il romanzo-saggio Uno, nessuno, centomila.
1928-1929: Viene insignito del titolo di Accademico d’Italia (1929); viene rappresentato il dramma Questa sera si recita a soggetto.
1934: Riceve il premio Nobel per la letteratura.
1936: Muore di polmonite mentre sta lavorando all’opera teatrale I giganti della montagna.
I temi: la realtà e le apparenze
Per Pirandello non esiste una realtà oggettiva, univoca, ordinata
La realtà ha molte facce e spesso le cose non sono quel che sembrano
Per non cadere nella trappola delle apparenze occorre farsi guidare dalla
riflessione
René Magritte, Il falso specchio (1928)
I temi: l’umorismo
L’umorismo è la capacità di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più bizzarri della realtà, suscitando un sorriso triste di
partecipazione umana
È dalla riflessione che scaturisce l’umorismo, motivo centrale della poetica pirandelliana (L’umorismo è un
famoso saggio del 1908)
È divertimento puro, si ferma alla prima impressione
Comico
Nasce dall’avvertimento del contrario
Umoristico
Nasce dal sentimento del contrario
Al sorriso si accompagna la riflessione
I temi: la vita e la formaNella visione di Pirandello l’esistenza sociale degli individui è una continua lotta tra vita e forma
VitaImpulso vitale autentico, flusso inarrestabile che
scorre nell’individuo
FormaInsieme delle convenzioni
e degli inganni che la società impone
all’individuo, costringendolo a
un’esistenza inautentica
La costrizione esercitata dalla forma sulla vita provoca
sofferenza, disagio, smarrimento
René Magritte, Golconda (1953)
I temi: la disgregazione dell’io
Le circostanze relazionali impongono agli individui dei ruoli
Ogni individuo indossa più maschere e a sua volta ne impone agli altri
È un gioco delle parti, nel quale l’io si frantuma in tante immagini deformate
Ogni individuo è uno e centomila: dunque nessuno
James Ensor, Autoritratto con maschere (1899)
I temi: l’incomunicabilità
Ogni individuo è uno, nessuno e centomila
La realtà è molteplice, disorganica
Ogni individuo ha la sua visione della realtà, la sua verità
Una comunicazione attendibile tra gli uomini non è possibile
René Magritte, La riproduzione vietata (1937)
Le opere: i romanzi
Pirandello scrisse 7 romanzi
I più celebri sono Il fu Mattia Pascal (1904) e Uno, nessuno, centomila (1926)
Rifiuto delle istituzioni sociali che imprigionano la vita autentica; crisi dell’identità individuale
È il protagonista che racconta in prima persona (il punto di vista è soggettivo e parziale)
La visione del mondo di Pirandello trova espressione nei suoi romanzi, nelle novelle e nella sua produzione teatrale
Il primo è L’esclusa (1893, pubblicato per la prima volta nel 1901)
Le cose spesso non sono come sembrano; il caso domina gli eventi
Le opere: le novellePirandello coltivò per tutta la vita la passione per la novella
Ne scrisse moltissime, pubblicandole dapprima su quotidiani e riviste, e poi raccogliendole in volumi
Nel 1922 esce la raccolta complessiva Novelle per un anno
Presentano una galleria di personaggi bizzarri, dolenti, smarriti e frustrati
che si muovono in un mondo dominato dal caso
René Magritte, Il vaso di Pandora (1951)
Le opere: la produzione teatraleCon i suoi drammi Pirandello scardina il linguaggio del dramma borghese naturalistico
I temi al centro della sua produzione teatrale sono quelli a lui cari: la lotta tra vita e forma, l’umorismo ecc.
Alcuni drammi mettono in scena il teatro stesso (metateatro)
Sei personaggi in cerca d’autore (1921) Ciascuno a suo modo (1924)
Questa sera si recita a soggetto (1929)
Pablo Picasso, Arlecchino pensoso (1901)