“Noi ci definiamo modellatori. Quel che facciamo, fondamentalmente, consiste nel prestare scarsissima attenzione a quel che la persona dice di fare, e moltissima attenzione a quello che fa. Quindi ci costruiamo un modello di quello che fa... La funzione del modellamento è di arrivare a descrizioni utili”
Il titolo del primo libro di PNL, «La struttura della magia», presuppone che ciò che sembra magico e inspiegabile spesso ha una struttura più profonda che, una volta svelata, può essere compresa, spiegata e messa in pratica da chiunque.
«Modellare» significa trovare qual è la struttura
sottostante ad una determinata magia. Si tratta di tracciare una «mappa strumentale» che
permetta di applicare, in qualche modo, le abilità prese a modello. Non interessa arrivare ad una mappa «giusta» o «vera» dei processi di pensiero del modello.
Il naturale manifestarsi di determinati comportamenti è sostenuto da convinzioni facilitanti, modi di pensare e di sentire. È la relazione dinamica tra questi elementi che dà origine all’Abilità.
“Una certa libertà nasce dal riconoscere ciò che è necessario che sia com’è. Da questo riconoscimento deriva la conoscenza di come agire”.
G. Bateson, Mente e Natura
In pratica Bateson invita a cercare la “struttura profonda”, che è l’essenza del modellamento.
«Se dai ad un uomo un pesce, lo nutri per un giorno; ma se gli insegni a pescare, lo nutri per tutta la vita» Il modellamento ottiene due effetti: 1. Raggiungere un particolare risultato 2. Imparare in modo esplicito a realizzarlo
Il modellamento è una delle forme più efficaci
dell’«imparare ad imparare»
Per comprendere meglio un comportamento sviluppando una
metacognizione dei processi soggiacenti, che darà la possibilità di insegnarlo e migliorarlo
Per replicare o perfezionare performance reali, ad esempio in ambito sportivo o manageriale
Per ottenere un obiettivo specifico, ad esempio per insegnare a migliorare nello “spelling” della lingua inglese.
Per trasferire qualcosa da un contesto ad un altro, esperienza tipica del coaching, ove si cerca, nell’esperienza del coachee, una competenza utile per superare il suo problema.
Per trarre ispirazione da qualcosa o qualcuno, come nel caso del modellamento di Walt Disney o di Charlie Chaplin.
Cristallizzazione
Ricerca della struttura
Abbracciare la
complessità
Gestire la complessità
Cristallizzazione: • Trovare, identificare e
comprendere come è stato creato un fenomeno, un sistema, una complessità
• Quali sono le distinzioni utilizzate durante quella creazione
struttura profonda
idee, emozioni, valori e identità
POTENZIALITA’
movimenti parole comportamenti
struttura superficiale
MANIFESTAZIONE
FILTRI
INDIZI
"Ecco qualcos'altro che abbiamo imparato dalla vostra Nazione". disse Mein Herr. "Disegnare mappe. Ma noi vi abbiamo superati di gran lunga. ... Abbiamo infatti creato una mappa del paese in scala uno a uno''', "L'avete usata molto?". mi informai. "Ancora non l'abbiamo mai aperta", disse Mein Herr; "i contadini ci hanno mosso delle obiezioni; dicevano che avrebbe ricoperto l'intero paese, e avrebbe impedito il passaggio della luce del sole! Così adesso usiamo, come mappa del paese, il paese stesso, e vi assicuro che fa quasi il medesimo servizio".
Lewis Carroll
Dato che la realtà è infinitamente ricca e complessa, non possiamo reagire a tutto.
Una mappa non descrive fedelmente tutto ciò che è presente nel territorio che rappresenta, altrimenti diventerebbe inutile.
È l’uso cui è destinata che determina le particolari informazioni in essa riportate.
Il modellamento di una particolare abilità non descrive tutti gli elementi di un’abilità, ma solo quegli elementi dell’esperienza utili per riprodurla.
Per «abbracciare la complessità» occorre trovarsi a
proprio agio nella condizione di «non sapere».
Dove comincia il giudizio, finisce il Modellamento.
In ogni Modellamento sono presenti le categorie percettive e analitiche del Modellatore.
«Noi tracciamo i confini, noi mescoliamo le carte, noi facciamo le distinzioni»
James Keys
E comunque «…la struttura, la descrizione, non esauriranno mai la realtà»
G. Bateson
Esistono due modi di modellare un’abilità: Modellamento intuitivo
- si va in seconda posizione con l’esperto
- si agisce l’abilità
Modellamento analitico
- si osserva l’esperto manifestare l’abilità
- si fanno domande
- si analizza l’abilità attraverso schemi cognitivi
Secondo le recenti scoperte delle neuroscienze sui neuroni-specchio, quando osserviamo un nostro simile compiere una certa azione si attivano nel nostro cervello le stesse cellule che entrano in funzione quando siamo noi stessi a compiere quel gesto.
Sotto un certo profilo non c’è differenza tra il fatto che siamo noi a compiere una determinata azione o guardare un altro farla.
«Percepire un’azione – e comprenderne il significato – equivale a simularla internamente. Ciò consente all’osservatore di utilizzare le proprie risorse per penetrare il mondo dell’altro mediante un processo di modellizzazione che ha i connotati di un meccanismo non conscio, automatico e prelinguistico di simulazione motoria».
Vittorio Gallese
Il modellamento differisce completamente dall'imitazione.
L'imitazione fornisce la capacità di ricopiare l'aspetto esteriore ed episodico di una performance.
Posso ripetere a memoria una frase udita in una lingua sconosciuta, ma non sono in grado di produrre una frase nuova. L'imitazione mi rende dipendente dal modello.
Al contrario, il modellamento mi fornisce la struttura, cioè la chiave di accesso alla capacità di produrre in modo autonomo.
Il Modellamento è tipico della PNL, ma non è una sua esclusiva.
Esistono molti validi esempi di Modellamenti non PNL. Peter Senge ha modellato la capacità di apprendere delle
organizzazioni nel suo libro «La quinta disciplina»
Steven Covey ha modellato le persone di successo nel suo «I sette pilastri del successo»
Michael J. Gelb ha scritto «Pensare come Leonardo. I sette princìpi del genio», un modellamento di Leonardo da Vinci.
V. Frankl, futuro fondatore della Logoterapia, dal 1942 al 1945 fu prigioniero in quattro lager nazisti, tra cui Auschwitz e Dachau.
Nei campi di concentramento mantenne attiva la sua mente in mille modi, uno dei quali fu di individuare come mai alcuni prigionieri parevano aver abbandonato ogni speranza, al contrario di altri.
In qualche modo «modellò» coloro che non avevano perso la speranza, individuando il loro quattro pattern comuni.
1. Credere che qualunque cosa fosse stata persa potesse essere recuperata
2. Il futuro è sconosciuto, può portare in un istante miglioramenti nella situazione
3. “Ciò che avete provato, nessuno al mondo ve lo potrà togliere”
4. Avere un’immagine del futuro in cui si è responsabili verso qualcosa o qualcuno.
V. Frankl – Uno psicologo nei lager
Non basta fare un elenco di atteggiamenti, il modellamento PNL non è solo questo.
Modellare significa cogliere la struttura soggiacente alla performance, cioè:
gli elementi fondamentali
le regole di connessione tra gli elementi
espressi in termini sensorialmente basati
considerando tutti i livelli logici implicati
INTUITIVO ANALITICO
Olistico In parti
Inconscio Conscio
Associato Dissociato
Emisfero destro Emisfero sinistro
Simultaneo Sequenziale
Induttivo Deduttivo
Dal tutto alle parti Dalle parti al tutto
Esterno interno Interno esterno
Bambino Adulto
Per effettuare un modellamento efficace sono importanti entrambi i processi.
Il modellamento intuitivo permette di sviluppare una competenza personale, inconscia e non trasferibile dell’abilità. J. Grinder ha rilevato che «è impossibile descrivere la grammatica di una lingua se non la si intuisce».
Il modellamento analitico rende possibile sistematizzare le informazioni raccolte, creare delle tecniche e renderle trasferibili.
Stato presente Stato desiderato
OPERATE
OPERATE
OPERATE
Stato presente
Stato presente
Stato presente = Stato desiderato
Stato desiderato
Stato desiderato
TEST stato presente
= stato desiderato? EXIT
OPERATE
Quando operiamo, stabiliamo nella nostra mente, in modo consapevole o inconsapevole, degli OBIETTIVI e progettiamo un TEST da usare per verificare se questi obiettivi sono raggiunti. Se lo scopo non viene raggiunto OPERIAMO per modificare qualcosa o per fare qualcosa che ci avvicini al nostro obiettivo. Quando i criteri del nostro test vengono soddisfatti, USCIAMO per passare alla fase successiva.
si
no
Secondo il modello TOTE, i processi mentali intellettivi sono strutturati in un circuito di feedback costituito da un programma di base a tre stadi:
1. fissare gli obiettivi (consciamente o inconsciamente)
2. utilizzare test di verifica per valutare lo stato di avanzamento verso gli obiettivi
3. operare per cambiare qualcosa al fine di avvicinarsi e raggiungere l’obiettivo
Valore
Convinzione: criterio di
soddisfazione del valore
Un valore più elevato e
convinzioni a supporto
Stato interno Strategia - Tote
Comportamento, fisiologia
Metaprogrammi, presupposti impliciti,
convinzioni di sostegno
Quando stai [abilità], che cosa è importante per te?
Quando stai [abilità], cos’è che stai valutando?
Cosa fai di solito (dentro e fuori) per [abilità]? Quali sono i parametri di valutazione in base a
cui sai che stai per raggiungere dei risultati?
come sai che devi continuare a fare una certa cosa, piuttosto che provare qualcosa di diverso? Quali sono i tuoi segnali di "stop" e di "via libera"?
Come distingui i buoni risultati da quelli cattivi? Quando ti imbatti in problemi o in difficoltà
impreviste mentre stai perseguendo i tuoi obiettivi quali sono, nello specifico, le attività e i passi da compiere per risolverli?
Qual è la sensazione di sottofondo che ti tiene impegnato nell’[abilità] ?
Quando stai [abilità], quale stato interno opera sempre sullo sfondo della tua esperienza per aiutarti a mantenere [abilità] ?
Quando stai [abilità], capita che una determinata sensazione o emozione ti segnali che devi modificare qualcosa?
Cosa fai esternamente – nel tuo comportamento – che è essenziale per manifestare l’[abilità] ?
Qual è la tua fisiologia?
1. Preparazione: ▪ definire chiaramente il tema del modellamento ▪ esplorare i propri presupposti impliciti rispetto al tema ▪ scegliere il proprio modello ▪ preparare le domande ▪ preparare le dimostrazioni comportamentali da chiedere
all’esperto.
2. Entrare nel mondo dell’esperto per ottenere le massime informazioni, intuitivamente ed analiticamente; perdersi nel labirinto
3. Scoprire la «struttura della magia» 4. Messa a punto e verifica. 5. Applicazione e trasferimento del modello
Un inevitabile dualismo divide la natura in due parti uguali, così che ogni cosa è una metà, e suggerisce qualcos' altro che possa renderla intera... Questa dualità interessa tanto il mondo nel suo complesso quanto ciascuna delle sue parti. L'intero sistema delle cose viene rappresentato in ogni particella... Lo stesso dualismo è alla base della natura e della condizione dell'uomo. Ogni eccesso causa un difetto; ogni difetto un eccesso. Ogni cosa dolce ha il suo aspetto amaro; ogni male il suo bene.
Ralph Waldo Emerson
The Complete Writings. 1929
Non si può parlare di cambiamento senza stabilità, di autonomia senza dipendenza reciproca, di parti senza un tutto, di competizione senza collaborazione.
Ogni qual volta si opera una differenziazione, abbiamo sempre a disposizione due modi per parlare dei due lati della cosa:
1. possiamo parlare della loro distinzione
2. possiamo parlare della loro connessione.
Qualsiasi distinzione che abbia alla base la logica della competizione è al tempo stesso parte di una distinzione più ampia che ha alla base la logica della cooperazione.
Prendiamo la distinzione tra predatore e preda. La logica di questo rapporto viene spesso descritta in termini del predatore che cerca di catturare la preda; la vittoria può essere solo del predatore.
A livello di volpi e conigli considerati come individui, per esempio, di solito vediamo la volpe all'opera per ottenere una temporanea vittoria.
A livello di interazione fra specie, tuttavia, le dimensioni della popolazione delle volpi saranno determinate dalle dimensioni della popolazione dei conigli. Ogni vittoria di una singola volpe, quindi, può essere vista come un contributo a quella che prima o poi sarà una riduzione della popolazione delle volpi, ossia una sconfitta.
"Qualsiasi cambiamento può essere compreso come il tentativo di conservare una certa costanza, e ogni costanza viene conservata mediante il cambiamento"
Gregory Bateson
stabilità cambiamento
stabilità cambiamento stabilità cambiamento intervento
Secondo la teoria dei sistemi, il bisogno di un sistema (un ecosistema, una persona,
un’Azienda) di mantenere un determinato equilibrio o omeostasi è una delle risorse
fondamentali della sopravvivenza negli organismi
Eccellenza significa esprimere il proprio valore, senza sovra o sottovalutazione di sé.
«Eccellenza è fare cose ordinarie straordinariamente bene» John Gardner
Quando esprimono la propria eccellenza, le persone non cercano di essere qualcun altro, ma usano ciò che hanno in modo ottimale.
Il livello di eccellenza di un individuo o di un’organizzazione è sostenuta dalla presenza di complementarietà di opposti, che creano una tensione positiva che genera energia.
Per tutti gli oggetti, per tutte le esperienze, c’è una quantità che assume un valore ottimale; oltre questa quantità la variabile diventa tossica, al di sotto c’è una deprivazione.
Gregory Bateson
La descrizione di come un’ala consenta di sollevarsi da terra non è un’ala.
Il modello di un’abilità non è un’abilità: per manifestare l’abilità dobbiamo incarnarne la struttura.
Una parte di questo lavoro avviene inconsciamente durante il processo di modellamento: testando i vari elementi raccolti per verificarne il senso e la verosimiglianza, molti vengono appresi.
Il processo è lo stesso per tutti gli elementi del modello a) Per ciascun elemento del modello trovate alcune vostre
esperienze di riferimento che vi consentano di accedere a tale elemento nella vostra esperienza
b) Con l’immaginazione fate delle prove usando quell’elemento nel contesto in cui volete manifestare l’abilità
Valore Convinzione: criterio di
soddisfazione del valore
Un valore più elevato e convinzioni a supporto
Stato interno Strategia - Tote
Comportamento, fisiologia
Metaprogrammi, presupposti impliciti,
convinzioni di sostegno
Valutate l’ecologia del possedere l’abilità Collegate il possedere l’abilità ad un vostro valore importante Indentificate una situazione passata in cui avreste avuto bisogno
dell’abilità Portate nella situazione passata il valore e le condizioni di soddisfazione.
Ripetete fino a che riuscite a farlo facilmente Accedete alle esperienze di riferimento alla base delle convinzioni di
sostegno, dei metaprogrammi ecc. e portatele nella situazione passata Provate la strategia primaria e i comportamenti e sterni nella situazione
passata, e praticateli fino a che non funzioneranno per voi Riconoscete che la condizione di soddisfazione del valore funziona Praticate l’abilità più volte, anche in altre situazioni passate Pensate alle difficoltà che potreste incontrare ed esercitatevi sulla
strategia secondaria Identificate la prossima volta in cui avrete bisogno dell’abilità e provate a
manifestarla in quella situazione.