Gennaio 2012 - nr. 16 magazine di cultura impresa territorio
Distribuito gratuitamente nelle province di PADOVA ROVIGO TREVISO VENEZIA VICENZA
3gennaio 2012
CENTRO DEL PIEDECENTRO DEL PIEDE
Se ti presenticon questo coupon
Controllo gratuito del piede
L’attenzione per le esigenze del paziente non si misurano unicamente dal grado di conoscenza teorica, ma dalla capacità di personalizzare sulla specifica esigenza ogni valutazione e ogni intervento.È questa consapevolezza che fa dell’Ortopedia Sanitaria Lolato un “Centro del Piede” d’eccellenza a cui ci si può affidare con sicurezza.Uno dei servizi che meglio documentano questa capacità è certamente “l’esame baropodometrico computerizzato”. Abbiamo chiesto al dr. Emanuele Lolato di presentarci proprio questo test. «Si tratta di un’indagine sofisticata, ma non invasiva che consente di misurare la quantità di carico esercitata su ciascun punto di appoggio del piede e l’atteggiamento del piede durante la camminata.Insomma un test computerizzato del piede e del passo che valuta eventuali patologie ed individua le zone di sovraccarico».
Come avviene l’esame?«Attraverso il semplice appoggio del piede sulla pedana baropodometrica, sia in posizione statiche che dinamica. Lo studio baropodometrico elabora quindi una documentazione a colori che consente al paziente di avere una chiara visione della distribuzione delle superfici e dei carichi esercitati sul piede.
Quale aiuto offre questo esame?«II controllo dell’ appoggio del piede - spiega il dr. Lolato - può prevenire, in caso di instabilità, l’insorgere di dolori alle articolazioni del metatarso o al calcagno; nonché complicazioni che possono riflettersi sulla struttura corporea: algie lombari, problemi di ginocchio e di bacino. Inoltre attraverso lo studio baropodometrico è possibile realizzare un’ortesi con maggior precisione nella verifica degli scarichi effettuati, andando a riequilibrare la postura con la correzione di un plantare più preciso». Insomma un servizio personalizzato, in grado di fornire precise risposte a specifiche esigenza del piede. Un’attenzione verso il paziente che è
possibile trovare anche in altri servizi attivati presso l’Ortopedia Sanitaria Lolato. In particolare, in quanto “Centro del piede” specializzato, si presenta come particolarmente utile la possibilità di incontrare, sempre all’interno dell’Ortopedia Sanitaria Lolato, un podologo. Il servizio, reso possibile dalla collaborazione tra l’Ortopedia Sanitaria e la dr.ssa Alessandra Broggiato,
consente infatti, previo appuntamento, di usufruire della competenza di un tecnico qualificato per la valutazione e la cura dei disturbi del piede.
Un servizio su misuraper un piede sano Publiredazionale a cura
dell’Agenzia “Europa ‘92”
CENTRO DEL PIEDECENTRO DEL PIEDE
Bassano del Grappa (VI)Viale Vicenza, 55 - Tel./Fax 0424 182200
Asiago (VI)Viale della Zuanna, 13 - Tel./Fax 0424 462664
4gennaio 2012
Continuano le fantastiche offerte sull’invernale e i tessuti per la casa
...il negozio rimane chiuso dal 19 al 21 febbraio! Riapre il 22 con l’anteprima
della collezione primavera/estate 2012
5gennaio 2012
indice02 MAXÌ Abbigliamento
03 LOLATO Ortopedia Sanitaria
04 ZANANDREA Tessuti
06 GRAFICHE NOVESI
07 TE L’ASSICURO “Le sfortune capitano sempre agli altri”
08 OSTERIA AL VIALE
08 NIKI Confezioni
09 TIBERIO BISINELLA fioreria
10/11 RANCH DEI LUPI
12 SOLUZIONE INFORTUNISTICA
12 S.L.S. WATER Sotto le Stelle
13 DIAMOCI DEL TICH “La peste del Capitano”
14 BELMAR Abbigliamento
15 inTavola “Cominciamo dal pane!”
16/17 AMICI ANIMALI “Il Cavallo Paint Horse”
18 PeopleMag 2011 Collection
19 Presentazione PeopleMag e Automagazine di Dicembre presso Maxì
20/21 VIAGGI “Vacanza al caldo”
editoriale01/2012Dr. Orlando Luigi Frigo ([email protected])
n tempi di crisi economica...“Auto Magazine-PeopleMag” …migliora la sua immagine grafica ed editoriale…
Ecco alcune novità della manovra “Salva Italia”di Monti.Carissime lettrici e lettori, è sotto gli occhi di tutti NOI, il fatto che stiamo attraversando un periodo di crisi economica che lascerà il segno ed il ricordo negativo per molti anni avvenire. Una crisi che ha le sue radici lontane, ma che si è accentuata e fatta sentire in maniera molto forte soprattutto negli ultimi anni. Nonostante la crisi abbia colpito vari settori, questa rivista che ho l’onore di dirigere, prosegue senza sosta la sua corsa ed il suo sviluppo, per portare a termine quel processo di rinnovamento ed ammodernamento, sia grafico che editoriale, che la proprietà si era promessa fin dal mio insediamento. La nuova veste grafica con l’incremento dei contenuti di carattere generale e non solo pubblicitari, sono convinto piacerà ai nostri lettori ed inserzionisti. Ritornando alla situazione attuale è comunque corretto affermare che la crisi economica e finanziaria che stimo vivendo, non interessa solo il nostro paese ma un po’ quasi tutte le nazioni. Nonostante la crisi in essere, gli aumenti dei prezzi non mancano e nemmeno le tasse sono state ridotte…Anzi con i recenti provvedimenti del Governo, sono molto aumentate. A farla un po’ da padrone in queste settimane d’inizio 2012, sono soprattutto i commenti e le critiche di vario genere e natura che prendono spunto proprio dalla recente “Manovra Monti ” di fine 2011. Manovra che è stata battezzata dai mezzi di comunicazione ma anche da molti politici ed operatori dell’informazione come “Manovra Salva Italia”. Certo è che questa manovra ha già iniziato a farsi sentire molto pesantemente, andando a toccare le tasche di molti cittadini. I rincari dovuti alla recente manovra sono già partiti fin da subito; vedasi per la benzina, luce, gas, trasporti ecc… Il resto degli aumenti e delle tasse, modifiche dell’età pensionabile, blocco degli aumenti delle pensioni sopra le 1400 Euro, equivalente a tre volte il minimo di pensione, è anche già in essere. Vediamo ora, seppure per sommi capi, i provvedimenti più significativi inseriti in questa manovra che in tempi ristrettissimi ha già ottenuto in Via libera dal Parlamento. Fra i punti della manovra che più interessano i cittadini, ricordiamo l’introduzione dell’IMU ( imposta municipale unica ) che andrà a sostituire l’ICI. Altro argomento che ha fatto discutere è quello relativo alle pensioni. E’ stato esteso a tutti il metodo contributivo pro-rata. Ognuno riceverà una pensione sulla base di quanto versato all’Istituto di previdenza, e non più sulla base dell’ultimo stipendio conseguito. Sparisce la pensione di anzianità ed arriva invece quella anticipata. Vengono posti dei limiti anche alla circolazione del contante. La soglia della tracciabilità viene portata al ribasso, con un tetto massimo di € 1.000. Sopra tale soglia non si potranno effettuare i pagamenti in contanti. Lo stesso vale per la riscossione delle pensioni.Introdotto anche il blocco della perequazione automatica delle pensioni. Tasse maggiorate per le auto di lusso e più potenti. L’addizionale prevede il pagamento di una somma per ogni chilowatt di potenza superiore ai 170 chilowatt. Introdotta anche una tassa su elicotteri ed aerei privati e sulle barche. A partire dal primo di gennaio 2012 sono aumentate le accise sui carburanti; il prezzo è subito aumentato. In questo periodo si sta invece parlando e discutendo, con proclamazione di scioperi di alcune categorie, di liberalizzazioni degli ordini professionali ecc…Sono intanto già stati soppressi due importanti enti; l’Enpals e l’Inpdap. Le loro funzioni sono state ricondotte all’interno dell’INPS che diventa quindi una “Superinps”.Le norme inserite nella manovra sono comunque moltissime ed altre arriveranno tramite i decreti che sono allo studio del Governo e che dovranno poi essere approvati dal Parlamento. Restiamo ora in attesa delle ulteriori novità allo studio del Governo per salvare il nostro “Bel Paese”.Quanto tempo ci vorrà per uscire da questa crisi? Non è facile dare una risposta a questo interrogativo.
Gennaio 2012Numero 16 / Anno 2°
Editore COMUNICA di Marangoni Antonia36050 Cartigliano (VI)Via Montegrappa, 7/b
Autorizzazione del Tribunaledi Bassano del Grappa (VI) n. 14/2011Reg. Periodico n. 291/2011 del 19 Aprile 2011
Direttore responsabile Dr. Orlando Luigi Frigo
Grafica e impaginazione COMUNICA
Printed in Italy
© PeopleMag. Tutti i diritti riservatiÈ vietata la riproduzione anche parziale di foto,marchi e testi. PeopleMag non è responsabileper la qualità, provenienza o veridicitàdelle inserzioni pubblicate.
6gennaio 2012
GraficheNovesiGraficheNovesi
NOVE (VI) > Via San Giuseppe, 32 > Tel. 0424 590077 > Fax 0424 592606 E-mail: [email protected] > www.grafichenovesi.it
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7gennaio 2012
Te l’AssicuroLe sfortune capitano sempre agli altri
Andrea Borghesan Insurer & Controllertel. 393 9126143
uante volte al primo appuntamento
con i miei clienti mi sono sentito dire
“Non portarmi sfortuna, non mi è mai
capitato niente”. Bene il concetto è che ci
crediamo sempre invincibili, le sfortune sono
sempre successe agli altri. Non è detto che
se la vita non ti ha mai fatto uno “sgambetto”
nel passato questo non possa mai avvenire
in futuro. Non aver un pensiero per se stessi,
per valutare correttamente il proprio rischio
di infortunio, io non lo vedo come aspetto
positivo, anzi è senso di irresponsabilità e di
assoluta mancanza di prudenza.
L’idea di riuscire sempre a far tutto, di
accelerare i nostri ritmi di vita grazie agli aiuti
delle tecnologie ci portano inesorabilmente
a perdere di vista le attenzioni doverose in
quello che facciamo. L’abitudine di questi
comportamenti ci rende semplicemente
meno attenti e tendiamo a sottovalutare i
rischi. Quanti di voi scrivono sms o email alla
guida? Quanti di voi parlano al telefono in
auto? Conoscete falegnami con tutte le dita?
Insomma senza esagerare mi sembra chiaro
che dobbiamo renderci conto che se non
pensiamo all’imprevisto, questo non vuol dire
che non possa accadere.
Una polizza infortuni non è uno sfizio ma un
gesto di tutela verso noi stessi. Definiamo
alcuni termini ben precisi per capire meglio
di cosa stiamo parlando. L’infortunio è la
conseguenza di un evento fortuito, violento
ed esterno che produca lesioni fisiche
constatabili. Di conseguenza l’infortunio non
è mai qualcosa di interno al corpo umano,
altrimenti si rientra nei casi di malattia che è
tutto un altro argomento. Alcuni esempi sono
chiari a tutti: l’incidente stradale, la caduta
dalle scale, l’intossicazione alimentare, le
punture di insetti o i morsi di animali e molti
altri.
E’ chiaro che gli esiti possono essere molto
gravi o banali. La logica delle polizze infortuni
è quella di farsi carico degli eventi più
importanti ma la concorrenza e le richieste
del mercato stanno portando le compagnie
assicurative a garantire sempre di più anche
i casi meno gravi. Le garanzie principali da
avere nella polizza infortuni sono la morte,
l’invalidità permanente, il rimborso delle spese
mediche e la diaria.
La conseguenza più grave di un infortunio è
ovviamente la morte e su questo mi par ci sia
poco da chiarire.
L’invalidità permanente è l’espressione in
percentuale, accertata da un medico, dell’esito
dell’infortunio, cioè quanto l’infortunio ha
limitato le capacità di comportamento, rispetto
a prima, nella vita privata o lavorativa.
Il rimborso delle spese di cura e la diaria sono
voci importanti, da controllare bene perchè
le condizioni contrattuali di queste garanzie
non sono sempre chiare o semplici ed alcune
compagnie metto dei limiti o delle esclusioni
ai rimborsi. Ovviamente così facendo la
polizza può costare meno ma al contempo non
indennizzando alcuni sinistri anche abbastanza
comuni. Ricordate sempre che il costo di
un qualsiasi prodotto e le assicurazioni non
fanno eccezione dipende sempre da quanto
bene è fatto!!! Proprio per la complessità delle
garanzie e per l’importanza dell’argomento la
polizza infortuni va ben compresa e analizzata,
prendendo coscienza delle garanzie e del loro
funzionamento per non aver brutte sorprese
nel momento in cui capita il sinistro.
La vita è un imprevisto e le coincidenze non
esistono!
8gennaio 2012
OUTLETVia Loss, 22Granella di Tezze sul Brenta (VI)Tel. 0424 89723email: [email protected]
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10gennaio 2012
Il RanchImmergersi nella natura non è più solo un sogno, l’amore verso gli animali non è più solo una favola, i vecchi sapori di un tempo non sono dimenticati... al Ranch dei Lupi tutto ciò è realtà!I nostri menù naturali e genuini e la magica catena del Lagorai, saranno gli ingredienti principali per rendere indimenticabile le vostre serate e le vostre vacanze.
La CucinaLa sala del ristorante, ricavata ha un arredamento tipico fatto con pietre, legno e oggetti della civiltà contadina ha un ambiente sereno ed accogliente. Da sempre la nostra famiglia ristora i viandanti con i propri prodotti, poichè la cucina vista come un piacere del corpo oltre che dell’anima è il nostro stile di vita. Per soddisfare anche i più esigenti, la nostra fonduta ai formaggi sarà la delizia dei vostri palati. La carne, la pasta e le verdure servite sono prevalentemente di nostra produzione, venite ad assaggiare la genuinità dei nostri piatti.
Gli AlloggiCamere, appartamenti, roulotte. Nuovissime stanze ed appartamenti spaziosi forniti di tutti i comfort.A discrezione e piacere dell´ospite, esiste la possibilità di richiedere la prima colazione a base di genuini prodotti tipici trentini.
Le Passeggiate a cavalloAnche la possibilità di un giro a cavallo o di qualche giorno di trekking possono farti riscoprire il piacere di vivere nella natura ancora incontaminata ed a portata di tutti. Durante il vostro soggiorno è possibile avvicinarsi al fantastico mondo del Cavallo facendovi seguire passo a passo da uno dei Tecnici F.I.S.E. presenti in Azienda. Inoltre, in una settimana, è anche possibile conseguire la patente A di Equiturismo. Per i più esperti invece proponiamo delle splendide passeggiate lungo i tracciati del Lagorai. Da noi è anche possibile venire a soggiornare con il proprio cavallo in quanto la struttura dispone di box da affittare anche per lunghi periodi (pensione cavalli).
L’AllevamentoL’allevamento comprende mucche, cavalli e maiali. In particolare l’allevamento di bovini è prevalentemente rivolto verso una razza detta Limousine, razza pascolatrice per eccellenza.Il mantello della Limousine è rosso fromentino vivo con areole più chiare intorno agli occhi e al musello come si può osservare sia nei giovani soggetti che negli animali adulti. Produce carne di Buona Qualità.
11gennaio 2012
Specialità del ranch...• BIRRA ARTIGIANALE DELLA VALSUGANA• PIATTI TIPICI TRENTINI• TREKKING E LEZIONI PRIVATE
Loc. Castrozze (LUPI) - Strigno (TN) - Tel. 0461 763030 - 0461 596524 - 334 2210496www.ranchdeilupi.it (aperto tutto l’anno)
CORSI DI MONTA WESTERN (su prenotazione)per informazioni sugli spettacoli: 334 2210496 - 0461 763030per informazioni sui corsi equestri: 0461 596524
La Famiglia Tommaselli “Tonchena” vi farà ritornare indietro nel tempo, per una giornata o una vacanzanelle nostre camere e appartamenti con il piacere di una vita sana immersa nella natura Lagorai
e con i nostri prodotti genuini e naturali. Con la possibilità di un giro a cavallo o di un giorno di trekking.
12gennaio 2012
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LA SOLUZIONE TE LA DIAMO NOI
13gennaio 2012
Diamoci del Tich“La peste delCapitano”
Alessandro Tich Giornalista
on è una malattia, né una maledizione:
ma poco ci manca. La peste in
questione è un contagioso senso di
sdegno, di condanna e di sconforto per uno dei
più clamorosi fatti di cronaca degli ultimi tempi:
il tragico naufragio della Costa Concordia, fiore
all’occhiello della flotta crocieristica italiana,
sugli scogli dell’Isola del Giglio. Il capitano è
invece il comandante della nave Francesco
Schettino, sconsiderato protagonista del
drammatico episodio.
Nei giorni scorsi siamo stati inondati dalle
testimonianze e dalle immagini - colte dai
telefonini dei passeggeri della “Concordia” nei
momenti successivi all’incidente - che hanno
diffuso in mondovisione l’impressionante
tracollo del grattacielo del mare. Ma,
soprattutto, i riflettori dei media nazionali e
internazionali si sono concentrati da tutti gli
angoli sulla figura del controverso comandante
che ha compiuto l’insensata manovra di
avvicinamento all’isola, provocando l’impatto
con gli scogli, e che a dispetto di tutte le leggi
del mare avrebbe abbandonato la nave prima
ancora dei passeggeri da salvare.
Su Schettino - facendo zapping alla tv,
cliccando sul web e sfogliando i giornali -
abbiamo visto e sentito di tutto, e il contrario
di tutto. Giungendo al top dell’esposizione
mediatica con la diffusione dell’ormai
celeberrima telefonata della sera del naufragio
tra il confuso e spaesato comandante,
presumibilmente già al sicuro su una scialuppa,
e l’ufficiale della Capitaneria di Porto di Livorno
Gregorio De Falco che intimava a Schettino di
risalire sulla nave per coordinare i soccorsi ai
passeggeri, arrivando a pronunciare una frase
(“Vada a bordo, c...!”) diventata nel giro di un
sol giorno il nuovo tormentone nazionale.
Un episodio che ha fatto debordare la vicenda
del naufragio dai già ampi e pressanti contorni
dell’attenzione dei mass media alla ben più
scatenata e incontrollabile attenzione del
popolo del web. Il processo al comandante
Schettino, prima ancora che nell’aula
giudiziaria, si è così consumato su facebook e
twitter.
Sui social network, l’insistente e autoritario
capitano De Falco è assurto al ruolo di
nuovo eroe nazionale, mentre gli stessi utenti
scaricano sul comandante Schettino, e sulla
sua incapacità di gestire le drammatiche
conseguenze dell’incidente, tutta la negatività
della rete. “Grazie al cielo in Italia per ogni
Schettino c’è anche un De Falco”, ha scritto
qualcuno su twitter. “Schettino è l’emblema
dell’amministratore italiano: vede la nave che
affonda e scappa via”, ha twittato un altro
detrattore. E, nonostante il comandante caduto
in disgrazia abbia conquistato su facebook
anche una pagina in suo favore, la sentenza
della gente nei suoi confronti è già stata
pronunciata.
Lo sconcertante dramma della Costa
Concordia, al di là dell’effettivo resoconto di
cronaca di quanto è accaduto quella sera e
delle successive operazioni di recupero dei
morti e di ricerca dei dispersi, diventa così
l’emblema di una radicata tendenza della
psicologia di massa.
Parliamoci chiaro: il capitano Francesco
Schettino, nel corso del naufragio, ha
dimostrato un comportamento inetto ed
inspiegabile. Le sue responsabilità sono
evidenti e sono gravissime, e il dovere della
magistratura sarà quello di appurare le effettive
omissioni del comandante della nave, come
pure le corresponsabilità degli altri ufficiali
di bordo nelle cause dell’incidente e nella
malagestione dell’emergenza e dei soccorsi.
Ce n’è quanto basta, e avanza, per affidare alla
giustizia il compito di mettere quest’uomo di
fronte ai suoi fatali errori.
E di condannarlo, qualora le accuse nei suoi
confronti vengano confermate dalle evidenze
investigative e processuali. Ma se l’“esemplare
condanna” non viene viene emessa da un
giudice al termine di un processo, bensì già
a priori dal giudizio della gente, si rischia di
superare un pericoloso confine: quello del
linciaggio morale.
E’ un confine che vorremmo non venisse
superato. Il “mostro” è già sbattuto in prima
pagina: oggettivamente può bastare.
14gennaio 2012
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15gennaio 2012
inTavolacominciamo dal pane !
Enrico MontiChef e Gestore “Sale Grosso”Bassano del Grappa
nutile dire che il pane è sempre stato presente, fin dalla preistoria, nelle tavole di tutto il mondo.
In ogni cucina, anche nelle più lontane, accompagna ogni pietanza preparata dall’uomo.Chi resiste al profumo del pane appena sfornato, chi non cede alla tentazione d’inzupparlo nel latte o accompagnarlo con una spessa fetta di salame? C’è però un altro aspetto, di cui a volte non si tiene conto, quello “terapeutico” che ha sull’uomo, e soprattutto sul nucleo famigliare, il preparare un buon pane fatto in casa.Lo sforzo nell’impastare mitiga tensioni accumulate durante il giorno, dividere e formare le pezzature dal primo impasto coinvolge tutti, creando situazioni di collaborazione ed aggregazione, per poi congratularsi a vicenda del buon lavoro eseguito, aumentando l’autostima. Potrebbe essere un nuovo, ma antico impegno, una volta alla settimana, dedicare un paio d’ore al pane, punto d’incontro di tutti i popoli.Qui di seguito due ricette semplicissime ed alcuni consigli per rendere questo momento più facile e meno problematico di quanto si pensi.
Ricetta:Ingredienti:500 gr farina di grano tenero tipo “o”500 gr di semola di grano duro20 gr di sale fino500 gr di acqua tiepida55 gr di lievito di birra fresco25 gr di olio d’oliva e.v.un cucchiaio di miele
Pesare, setacciare e mescolare i primi tre ingredienti e porli in una capiente ciotola formando la classica fontana.Pesare e mescolare assieme gli altri ingredienti avendo cura di sciogliere bene il lievito quindi versare il tutto al centro della fontana e cominciare ad impastare
con una mano, eseguendo centri concentrici in modo da legare l’acqua alla farina in maniera graduale.Una volta legata tutta l’acqua alla farina, impastare energicamente con le nocche della mano, rigirando la pasta più volte fino ad ottenere un impasto omogeneoed elastico.Formare una pagnotta lisciae praticare al centro un’incisionea croce (aiuta la lievitazione) e coprirecon pellicola per 20 min.Formare a piacere dei panini di ca 50 gr. cadauno, disporli su una teglia con carta forno distanziati fra loro (in genere raddoppiano di volume) e far lievitare per un’ora e mezza. Spruzzare con acqua i panini prima d’infornare a 180/190 per circa 15’.
Utilizziamo il pane vecchio!Niente di più attuale considerando il momento di austerity.
Ricetta:Moscardini e cozze in umidosu polentina di pane.
Bollire per circa 7 minuti, in acqua leggermente salata, i moscardini dopo aver levato occhi e becco, scolarli e saltarli con olio aglio in camicia e pomodorini, sfumare con poco vino ed un po’ d’acqua, cucinare lentamentefinché si addensa la salsa etenere in caldo.Aprire le cozze in padella con pochissimo olio, recuperare il frutto che va unito ai moscardini, mentre l’acqua di cottura filtrata, aggiunta al pane vecchio grattugiato, formerà la polentina di pane.Emulsionare con il minipimerla polentina aggiungendo a filo un buon olio e.v. quanto basta per renderla morbida e lucida, disporla al centrodel piatto e coprire con i moscardinie le cozze in umido, una generosa macinata di pepe conclude il piatto.
16gennaio 2012
Il cavallo PAINT HORSE
iconoscibile per il mantello a
più colori, il Paint costituisce
una delle razze più vecchie
d’America. Tra i suoi primi allevatori, le
tribù guerriere Comanches.
Molto spesso si commette l’errore
di riunire tutti i cavalli pezzati sotto
il nome ‘Pinto’. Questo genera una
confusione tra associazioni distinte che
comprendono cavalli diversi.
La Pinto Horse Association accoglie
tutti i cavalli pezzati di qualsiasi razza
e tipo compresi i pony, i cavalli da sella
e quelli da tiro. L’American Paint Horse
Association comprende invece solo i
soggetti registrati presso l’Associazione
americana. Questa venne fondata
proprio nella convinzione che il
semplice colore del mantello non
potesse essere la base sulla quale
fissare le caratteristiche di una razza.
Molto prima che sorgessero entrambe
le Associazioni, quando ancora i cavalli
venivano cioé riconosciuti solo per le
varietà cromatiche del loro mantello,
si narra che i loro primi selezionatori
fossero gli indiani Comanches.
Degli antenati dei Paint e dei Pinto
veniva apprezzato in modo particolare
il carattere, oltre alla vivacità e alla
stranezza del loro coloratissimo
mantello, così come le fantastiche
doti di scatto, che unite a velocità e
robustezza, lo rendevano un compagno
insostituibile in battaglia e nella caccia.
Un’antica leggenda indiana racconta
che i guerrieri che in battaglia avessero
montato un cavallo con la caratteristica
pezzatura a scudo sul petto, avrebbero
ricevuto dallo stesso delle proprietà
magiche tali da proteggerlo dai colpi
dei nemici. Solo nel 1962, per volontà
di alcuni appassionati, in Texas
nacque l’American Stock Paint Horse
Association con un proprio stud-
book. Il numero dei cavalli registrati
dall’APHA aumentò notevolmente nel
1965 l’Associazione divenne l’American
Paint Horse Association con sede
a Fort Worth - Texas. Nei registri
dell’APHA sono registrati duecentomila
cavalli, un bel passo avanti se si pensa
che un anno dopo la fondazione della
razza i soggetti iscritti erano circa 3900.
Dal 1 maggio 1990 i cavalli per essere
accettati nei registri dell’Associazione
americana devono possedere entrambi
17gennaio 2012
Il cavallo PAINT HORSEi genitori iscritti all’APHA, all’AQHA e
al Jockey Club o ai Club d’oltreoceano
affiliati alle stesse associazioni.
L’Associazione ha previsto inoltre un
importante programma di registrazione
e verifica delle genealogie tramite
esami particolari del sangue (Blood
Testing) per gli stalloni che rientrano nei
programmi di monta dell’APHA.
Scopo di tale programma è avere in
archivio i dati di tutti gli stalloni in razza.
IL MANTELLO
La popolazione dei Paint Horse
è suddivisa in gruppi derivanti da
combinazioni genetiche diverse.
Vi sono alcuni sottogruppi che si
differenziano tra loro per la diversa
disposizione del colore sul mantello e
precisamente:
Overo: è considerato il gruppo più
pregiato in quanto, dal punto di vista
genetico, si avvicina al Quarter.
Negli Overo, il bianco raramente
oltrepassa la linea dorsale che va dal
garrese all’attaccatura della coda.
Molto spesso almeno una delle gambe
è di colore scuro, la testa è in larga
parte bianca e le macchie scure sul
corpo hanno quasi sempre contorni
frastagliati. La coda è generalmente di
un solo colore.
Tobiano: le macchie scure sul corpo
presentano contorni più lineari. Il
bianco incrocia spesso la linea dorsale.
Le gambe sono quasi sempre bianche
mentre la testa è generalmente di
colore scuro con i segni particolari
classici (stella, lista). La coda è sovente
di due o tre colori.
Tovero: con caratteristiche comuni a
entrambi i gruppi precedenti.
Solid o Breeding-Stock: sono cavalli
monocolore o per meglio dire, con
mantello uniforme.
Crop-Out: si tratta di soggetti di razza
Paint, figli di due Quarter, nati però con
il mantello pezzato. In questo caso il
puledro dovrebbe essere iscritto al libro
genealogico della Paint Association.
Ogni mese quando scrivo mi vengono
in mente tanti momenti vissuti. Scrivo,
poi cancello, poi riscrivo ancora
vorrei parlare di tante cose che sono
successe nella mia vita. Vado ad aprire
quel mio cassetto dove trovo sempre
qualche bella foto che riesce malgrado
il tempo ad emozionarmi. Vedo cavalli e
soprattutto cosa riesco a fare con loro,
in quei momenti capisco di avere di
fronte una creatura incredibile, pronta
ad adattarsi alle nostre più svariate
esigenze, troppe a volte. Cavalli che
si inchinano, si sdraiano a terra con le
gambe all’insù pronti a rappresentare
delle finzioni per uso cinematografico.
Consiglio davvero a tutti quanti di
scoprire quante cose il nostro amico
cavallo può raccontare ed ogni
momento che passerete con lui non
sarà tempo perso nella vostra vita.
Denio Mazzochintel. 338 2069218
19gennaio 2012
Special Event presentazione della rivista
PeopleMag & AutoMagazineLocation: Maxì Date: venerdì 23 dicembre 2011
NEXT Special Event presentazione della rivista
PeopleMag & AutoMagazineLocation: Maxì Date: venerdì 3 febbraio 2012
in collaborazione con
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20gennaio 2012
Le festività sono finite, l’anno nuovo è iniziato e il freddo si fa sempre più pungente.Se sogni una spiaggia incontaminata con il mare cristallino e un clima caldo a prezzi contenuti, smetti di sognare e parti. Ecco una lista di località calde dove passare un’ottima vacanza in Gennaio o Febbraio tra panorami mozzafiato e spiagge paradisiache.
Vacanza al caldo
ennaio è un periodo giusto per iniziare il nuovo anno alla grande.C’è chi sceglie l’inizio del mese sfruttando gli ultimi scampoli di
vacanze natalizie e approfittare dei prezzi inferiori rispetto a Natale e Capodanno, oppure chi non ha potuto approfittare delle festività canoniche e decide di prendersi un meritato break con una vacanza in una destinazione esotica, per sfuggire al freddo e umido della nostra penisola.
CUBACuba è una delle destinazioni di viaggio più “calde” del momento, e non solo perché siamo nei Caraibi ma proprio perché visitando Cuba si avverte subito il suo calore umano, il suo estremo fascino e la sua storia speciale. Ed è proprio il passaparola di chi ha già avuto la fortuna di visitarla che, più di tante guide, muove migliaia di viaggiatori ogni mese sulle sue rotte. Cuba è più delle sue spiagge, dei famosi sigari Havana e delle automobili stile anni ‘50, è soprattutto il colore e umore della gente che la rende una destinazione speciale. A Cuba si
respira ancora un’atmosfera di semplicità che la mantiene tuttora fresca come al tempo dei racconti di Hemingway.L’isola di Cuba è la più grande dei Carabi, con una forma elongata che la rende ponte naturale tra le coste americane e le grandi Antille.Il litorale cubano misura circa 5.700 km., con straordinari paesaggi, più di 300 km. di spiagge naturali, con acque tiepide, tranquille e trasparenti e la sabbia bianco-crema, unite alla presenza di circa 4000 cayos con incalcolabili valori nella flora e nella fauna.La piattaforma insulare presenta fondali sottomarini ritenuti tra i più spettacolari e variati del mondo. Abbondanti formazioni coralline circondano l’arcipelago che costituisce il centro della vita di più di un migliaio di specie di pesci, 200 varietà di spugne, 59 di coralli, 1.100 di crostacei e 1.400 di molluschi.Le diversità degli accidenti sono caratteristiche, con tunnel, pareti verticali e canali. I relitti sono abbondanti e alcuni sono affondati da più di 100 anni.A Cuba ci sono 525 luoghi adatti alle immersioni, distribuiti in 15 importanti zone dell’arcipelago.
ZANZIBARZanzibar da sempre evoca il senso del viaggio e dell’esplorazione.Ai tempi di Richard Burton, il grande esploratore britannico, da qui partivano le spedizioni che si inoltravano nelle selvaggie regioni centrali, alla ricerca delle sorgenti del Nilo, ma anche ai giorni nostri Zanzibar mantiene quel ruolo introduttivo alla scoperta del continente nero, e che sempre più riesce a brillare di luce propria, grazie alla natura generosa che qui ha posto spiagge straordinarie, barriere coralline e una natura equatoriale lussureggiante, che rende ancora vivo quel senso di luogo avventuroso.Zanzibar il cui nome deriva dall’arabo Zendji-Bar, che signifca terra dei neri, fa parte di un arcipelago, anche se spesso viene indentificato con la sola isola di Unguja, la più estesa con 1.400 chilometri quadrati di superfice, seguita da Pemba e altri isolotti minori, in totale una cinquantina. La città di Zanzibar consiste di due zone distinte - Stone Town e Ngambo. In Stone le ombre degli alberi giocano con i muri della città, tra i graticci delle finestre e le porte in legno intagliato.Le strette strade di corallo, tra case vecchie di oltre 150 sono un piacere da esplorare, specie la zona del mercato degli schiavi dove ora si vende e si compra di tutto, tra i colori e i profumi dell’Africa.
CAPOVERDESituata nell’Oceano Atlantico a più di 600 chilometri dalla Mauritania, Capoverde è un arcipelago composto da dieci isole (Boavista, Brava, Fogo, Maio, Sal, Santiago, Santo Antao, Sao Nicolau, Sao Vicente) tutte collinose e ventose che si trovano allineati come un collier di gioielli appena al di fuori del litorale ad ovest delle coste del Senegal e della Mauritania.Fino a poco tempo fa la bellezza delle isole di Cabo Verde (così le chiamano infatti i portoghesi che le colonizzarono) è stata in gran parte mantenuta segreta: le lunghe spiagge dalla sabbia bianca infinita, avvolte dall’oceano turchese, il mistero storico delle città coloniali che conferisce a Ribeira Grande il titolo di prima città europea nei tropici, l’ampia varietà di paesaggi dall’aspetto vulcanico molto drammatico e lunare, il verde intenso della vegetazione rigogliosa, sono tutti ingredienti che conferiscono alle isole un fascino antico e misterioso.
21gennaio 2012
Al giorno d’oggi, le isole di Capo Verde stanno aprendosi al turismo, fornendo oltre che la natura incontaminata dei tropici l’esperienza di una cultura e di un popolo particolare creando una miscela ricca di festa, gioia e accoglienza. La gente di Capo Verde è veramente unica, essendo una miscela culturale dei paesi più vicini, il Senegal, l’Africa occidentale ed il Brasile, e questa combinazione è più evidente nella musica sempre presente in ogni angolo delle isole di Capo di Verde; una fusione di samba e di salsa spruzzati con l’Africano tribale che vi coinvolgeranno totalmente nelle lunghe sere verdiane. Se siete amanti delle spiagge fini, del paesaggio incantato dei tropici, delle culture vibranti e ancora genuine ed avete il senso dell’avventura allora le isole di Capo Verde non vi deluderanno.La zona è adatta alle immersioni. L’organizzazione dell’ospitalità turistica è impeccabile ed offre anche molti svaghi per chi ama la vita notturna. Tutti qui parlano portoghese (diffuso il Creolo) ed è portoghese anche la gastronomia anche se non mancano le specialità locali, fra cui segnaliamo il “pastel com diablo dentro”, ovvero la pasta con dentro il demonio, fatta con cipolle, pomodori e tonno fresco in una pasta di patate e farina, il tutto fritto e poi servito bollente. Molto saporite le zuppe locali, come il “Caldo de Peixe” (a base di pesce) con verdure speziate.Il clima di Capo Verde è tropicale con temperature medie intorno ai 24°C. La stagione secca (il periodo migliore per visitare queste isole) va da Novembre a Luglio. In questo periodo l’arcipelago di Capo Verde è battuto dai venti alisei; la stagione delle piogge da Agosto a Ottobre.La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria se si proviene da aeree endemicamente infette. La moneta locale è l’Escudo Capoverdiano. L’arcipelago è meta ambita per gli amanti delle immersioni e del windsurf!
ISOLE CANARIEConosciute già al tempo degli antichi romani come le isole fortunate, furono chiamate Canarie dopo che alcuni grossi cani (canes in latino) furono individuati dai naviganti europei sulle coste di alcune isole. Situate al di fuori del litorale nord-occidentale dell’Africa a circa 115 km dalle coste del Marocco. Ora le Canarie sono sinonimo di vacanza e rappresentano una delle mete turistiche più popolari di tutto pianeta, particolarmente per i turisiti europei.
A sole 4 ore di volo dall’Italia, proiettano il visitatore in una nuova dimensione geografica, fatta di grandi spiagge, alte montagne, paesaggi aridi che s’alternano a fitte coperture di boschi, con un clima sempre mite per una estate che dura 12 mesi all’anno, senza soste.Premesso che ogni isola ha le sue caratteristiche particolari, generalmente Il clima delle isole Canarie è determinato dalla presenza degli alisei, i venti costanti che spirano da nord-est verso sud-ovest.Questa presenza fa si che siano i versanti settentrionali delle isole più montuose quelli ha ricevere gli apporti pluviometrici più consistenti, grazie all’umidità dell’oceano Atlantico costretta a risalire i versanti montuosi e a scaricarsi sotto forma di pioggia, specialmente nei mesi anutunnali ed invernali.I versanti meridionali rimangano invece protetti e con clima decisamente più asciutto.Le isole meno importanti dal punto di vista altimetrico, Lanzarote e Fuerteventura sono quelle che ricevono meno piogge, e unicamente nel periodo invernale.L’arcipelago delle Canarie include 7 isole maggiori, tutte di origine vulcanica, con i pendii molto ripidi. Alcuni vulcani sono ancora in attività (ma dormienti) altri invece sono da considerare pressoché estinti. Le condizioni atmosferiche qui sono considerate perfette per una vacanza rilassante, con temperature miti anche nei mesi invernali, di fatti siamo molto vicino al tropico del cancro, e le spiagge sono considerate tra le più belle dell’intero pianeta. Ragione di un tale clima favorevole è la corrente fredda delle Canarie, che portando acque a temperatura più fresca verso l’arcipelago, garantisce un clima stabile e poco piovoso regolato dal flusso costante dei venti alisei.I venti costanti fanno la gioia degli appassionati di windsurf e kitesurf, ed alcune spiagge sono molto interessanti per i clussici surfisti che qui possono trovare onde oceaniche di grande potenza.Tutte le isole dispongono di una vasta offerta alberghiera, con sistemazioni che vanno dal solo pernottamento fino al trattamento ‘all inclusive’. Si tratta di alberghi di ottimo livello, dotati dei migliori confort, con animazione interna e possibilità di attività sportive.Le mete più ricercate, in ternine di popolarità sono: Tenerife, Gran Canaria, Lanzarote, Fuerteventura, La Palma, La Gomeira e Hierro. Ciascuna di esse costituisce una meta perfetta per una vacanza all’insegna
del relax, dell’ambiente pulito e della natura incontaminata.Ogni isola è contraddistinta da una propria morfologia, vegetazione e storia e ogni viaggio alle Canarie può riservare nuove scoperte e nuove emozioni!Si passa infatti dalle grotte laviche di Lanzarote, con il celebre parco Timanfaya, fino alle vette innevate d’inverno del Teide (3.700 m) a Tenerife, alle dune di sabbia della Gran Canaria, alle spiagge mozzafiato di Fuerteventura, al parco dei vulcani di La Palma, alla foresta pluviale della Gomeira fino alle coste inaccessibili e misteriose della lontana Hierro.
BRASILEChi ama il Sud America non può mancare una visita in questo paese. A parte Rio de Janeiro, famosa in tutto il mondo per essere la capitale del Carnevale più pazzo al mondo, da non perdere anche la bellissima Salvador di Bahia, il cuore nero del Brasile.Per una vacanza di mare, non potete perdervi due tra le più belle località di questa nazione: Forteleza e Recife.
THAILANDIASe è l’oriente e la filosofia orientale ad attrarvi, allora la Thailandia e Bangkok fanno per voi. Questa città ha ormai perso molto del suo fascino antico, ma per gli occidentali mantiene sempre un’aura di misticismo che affascina e colpisce.A Bangkok c’è l’imbarazzo della scelta in fatto di hotel, dai più lussuosi fino alle bettole da pochi euro a notte.
MESSICOMare caraibico e siti archeologici: il Messico è questo e molto di più. Nella Riviera Maya, che si estende per 180 chilometri lungo la penisola dello Yucatan, potete trovare spiagge da sogno e tante cose da vedere.
CALIFORNIASe volete scappare al caldo, senza andare al mare, il Tour degli Stati Uniti è la miglior soluzione: da Las Vegas a Los Angeles o la città di Los Angeles con le sue spiagge.Un viaggio nelle terre d’ovest, tra l’Oceano Pacifico e il deserto, verso la capitale mondiale del divertimento e del gioco d’azzardo: Las Vegas. Di passaggio potrete anche ammirare le bellezze del Gran Canyon. Viaggiare nella legendaria Route 66 ammirando paesaggi mozzafiato i completo relax non ha prezzo.