Periodico della Parrocchia Immacolata Concezione RV.M.· Latina,V.le XXIV Mag~o' Tel. 0773.480102· Aut. Trib. LT N. 608 del25/0~995· OTTjNOV 2007· Anno 15· N°4
CA AF ES Lettera del Parroco per la MISSIONE AI GIOVANI
Caro giovane, mentare una grande gioia. Quannella settimana dal 25 do sei contento hai vogliadi dirlo
Novembre al 2 Dicembre, alcuni a tutti, quando vivi una bella giovani come te saranno inviati esperienza non riesci a tenerla ad annunciarti che Gesù è il per te: ecco il motore che li spin-Signore. Ti prego ge a portarti questo annuncio.
di accoglierli Ho chiesto'''11•••~'-~ perché ciò che ~ riceverai da questo annuncio è qualcosa di veramente importante per la tua vita. Il Signore ~ Gesù, il Figlio r di Dio fatto uomo, è morto sulla croce ed è risuscitato per noi. E' questo il cuore del Cristianesimo, fulcro portante della nostra fede, leva potente delle nostre certezze, vento impetuoso che spazza ogni paura e indecisione, ogni dubbio e calcolo umano. Gesù ti dice di non avere paura perché Lui è con te (cfr Atti degli Apostoli 18,9)'
Gesù stesso, attraverso i giovani missionari, desidera incontrarti perché vuole farti vivere esperienze di gioia. Gesù stesso ti parla perché ha da comunicarti parole capaci di rendere bella ogni tua scelta. Questa gioia, se accolta e scoperta, diventa traboccante, dice la Bibbia, ovvero sprizza da tutti i pori.
I giovani che ti parleranno di Gesù già frequentano la nostra parrocchia e per loro conoscere Gesù è stato un po' come speri-
loro di disegnare un "tau" (una specie di croce) nel tuo cuore perché in un libro della Bibbia (Ezechiele, cap. 9) si dice che le persone segnate in questo modo
scampano al castigo.Sono persone che non seguono il branco, che non si lasciano coinvolgere in una ingiustizia divenuta normale ma ne soffrono. Persone animate da quel dono partìcolare dello Spirito Santo che è la Fortezza. Anche se non sta in loro potere di cambiare la situazione nel suo insieme, oppongono tuttavia al dominio del male la resistenza della sofferenza che pone un limite al potere del male. Come Maria e Giovanni ai piedi della croce. Sotto la croce di Gesù si comprendono quelle sue parole: "Beati gli afflitti perché saranno consolati". Colui che non indurisce il cuore di fronte al dolore, al bisogno del-l'altro, che non apre l'anima al male, ma soffre sotto il suo potere dando così ragione alla verità, a Dio, costui spalanca la finestra
SEGUE A PG. 4
EL .-..... _-,. ECCOCI
DI NUOVO QUI
I quattro gatti della Redazione sono tornati al lavoro, con qualche nuova presenza e/o collaborazione (grazie ad Alessio e Priscilla) e con la mascotte cresciuta in maniera sbalorditiva! Sarà un anno che comincerà
col botto! Prima la Missione ai giovani, e poi il 50° della Parrocchia. Abbiamo già preparato qualche sorpresa e altre speriamo di riuscire a realizzarne.... Quindi non perdetevi nemmeno una riga di questo e dei prossimi numeri...
UN MEMBRO DELLA REDAZIONE IN UN MOMENTO DI PAUSA•••
Parleremo di... • Vita in Parrocchia
• Cresime • Missione Parrocchiale • Spiritualità Francescana
e inoltre..• .Verso ilsoO
• Dalla Parola ai fatti • ~1J~@U@Iìi)@]~@
• Questo l'ho fatto io! • Svagangolo!
• • •
ORARIO S S. MESSE MARzo ** GENNAIO GIUGNO LUGUO SEITEMBRE OrrOBRE
F EBBRAIO APRILE AGOSTO NOVEMBRE MARzo * MAGGIO DICEMBRE
F E S T I V O
7 ·3 0 7 ·3 0 7 ·30 7·30 7 ·3 0 7·30 9·00 9·00 9·00 9·00 9·00 9·00 10·30 10·30 10·30 10·30 10·30 12.00 12.00 12.00
18.00 18.0019·00 19·00 19·00 19·00
F E R I A L E
7 ·3 0 7·3 0 7 ·3 0 7 ·3 0 7 ·3 0 7·30
18.00 18 .0 0 19·00 19·00 19·00 19·00
'*O RA SOLARE - ** O RA LE GALE
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T e l. 0 7 73 . 48 0 10 2 , ~'
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APERTO I GIORNI F ERIALI
10.00 - 12.00 16.00 -18.00 / (17.00 -19.00)*
* DALL'U I~TIMA DO MENICA DI MARzo ATUTTO S ETTEMBRE
IL q»JJl~1(OCO CJljCP.o/tE
MARTEDI' - GIOVEDI' - SABATO 10.00 - 12.00
O SUAPPUNTA1'WENTO
L O DI:
RITIRO MENSILE "L A CASA DI M AMR E" per l'intera comunità parrocchiale
:. . •• .. T ER ZA D O MENICA DI OGNI MESE
Ore 12,00: Celebrazione dell'Eucaristia animata dai vari gruppi - O r e 13,00: Agape fraterna Ore 15,30: Catechesi biblico-liturgica - Ore 17,00: Adorazione Eucaristica
C EN ACO LO D I P R EG H I ER A
"MAR IA PORT A D EL C I ELO" .. Ogni 25 del Mese ore 21 - Sala Giovanni Paolo II
Novità L ECT IO DI VI NA
O gni GIOVED Ì ore 21.00
C OM UNION E AI M ALATI Ogni primo VENERDÌ del mese
C OR ONCI NA DI VI NA M ISERI COR DI A O gni V EN ERD Ì ore 15 .30
VIA CRU CIS QUARESIMA: Ogni VENERDÌ ore 1 7.00
L ETT URA PUBB LI CA DELLA B I BBI A O gn i DOMENICA (tranne la terza) ore 17.00
LADORA ZIONE E U CARI STI CA
Ogni MERCOLEDÌ ore 21.00 - 22 .30 Ogni terza DOMENICA ore 17.00 - 18.00
Ogni primo SABATO ore 23.30 - 5.30 J
GRUPPO LITURGICO:
CARNI BOVINE d i ST EFANO e MANI LA
NUOVA SEDE: V ia Tuscolo, 7 04100 LATINA - Tel. 0773.603362
I
./'bczlg.IUI'FE P:4.~p.
1 0 :M.fl.ç;ç;IO - 15 0PItxB~ 2007
Battesimi Karol HENDZEL - Jacopo MUGNAI - Giorgia BARATELLA Tiziano BARATELLA- Claudia BONIFAZI- Giulia CEPPARULO - Matteo CEPPARULO - Lorenzo DONATO - Francesca ZORDAN- Giovanni COLOSIMO- Lorenzo Antonio PROVENALE Wiktor MILANOWSKI - Paolo Maria ZOCCOLI - Flavio MARCHETTO- Antonio CIFRA - Leonardo LEONTI - Valeria DELL'ONTO - Sofia SCOGNAMIGLIO - Clarisse AVELLI - Stefano PAPARCONE - Mia Carla MARCHETTI - Matteo BATTISTI Mirko COCUZZI - Andrea TURRIZIANI - Gabriele ANTONUCCI - Nicholas RAGAZZI - Sofia DAVID - Tommaso DI BATTISTA - Mattia QUADRANO - Emma Rosanna MARASCA Lorenzo GRANDI
. :t \o,:Matrimoni Raffele DE MURO e Letizia DI DONATO
Antonio VERARDI e Delfina MONTEROSSO
Gianluca PASSARIELLO e Silvia MILANI
Simone SPINELLO e Alessia SCUOCH Fabrizio COCUZZI e Jasmine FIASCHETTI
Anniversari 25°; Giancarlo e Iolanda - Giancarlo e LinaMaria
Gennaro Policano e Tanina Dainotti
Francesco e Angela Giannini
Funerali Aldo PELAGATTI - Maria Giuseppa MONE - Alessio GORI Ombretta PASQUINI - Silvano CONSALES - Giuseppe FIORASO - Antonietta MERENNA - Immacolata SBREGLIA - Maria DI VICO - Mario BELLINI - Franco PERAZZOTTI - Fabrizio VELARDI - Luigia PREGNOLATO - Lucia FERRARI - Francesco MIRINO - Rosata BERTI - Teresina RUGGIERI - Ida IULIANI- Ugo PANZA - Amelio CESARI - Achille MANCUSO - Lina MANNI - GiuseppeDIRAIMO - Angela NASATO - Ilario VANINI- Salvatore MENENNA - Ada BATTISTA - Marcella MONTI Raffaele PACINI - Paolo FINELLI - Rosa CANZONERI - Aldo MARINI - Benedetto DI BIASE - Luigi PETILLO - Lorenzo COSTA - Iole ROLLETTI - Vittorio MAFRICI - Domenico ADDONISIO -Rachele BARRELLA
r
Tanti auguri a...
AGNESE (BENVENUTAl)
JACOPO (1) ELEONORA (1)
EMANUELE (3)
C' è spaz io p er v oi! Imbucate foto, piccole fras i di auguri o dediche nella nostra cassetta postale entro il 3 0 N ov e m br e e saranno pubblicate sul prossimo numero.
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31 MARZO - 7 A PRILE 2008
Quota: C 940,00
~ Gioielleria Mantovani ~. Gioielleria - Laboratorio Orafo
04100 LATINA - VIALE DELLO STATUTO, 20/22 - TEL. 0773.696300
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SPALANCA LA FINESTRA DEL MONDO
finestra del mondo per far entrare la luce. Ti auguro di fare un'esperienza forte di luce perché tu stesso possa divenire finestra aperta che lascia passare la luce di Cristo e la potenza del suo Vangeloche trasforma il mondo.
Ti invito fin d'ora a partecipare ai momenti di festa che organizzeremo in parrocchia, in particolare all'ordinazione sacerdotale di fra' Carlo Iacomussi, il 1° Dicembre alle ore 17,00 e alla festa dell'Immacolata, 1'8 Dicembre 2007 alle ore 18,00. Con un grosso Ciao.
P. E ZIO CASELLA OFM
DOMENICA 25 NOVEMBRE
i Ore 18,00: Mandato ai Missionari da parte del Vicario Generale della Diocesi Mons. Mario Sbari gia.
Ore 21,00: Cena dei missionari con il Vescovo.
MARTEDI27 NOVEMBRE
VENERDI 30 NOVEMBRE
,Ore 18,00: Celebrazione eucari stica presieduta dal Ministro Provinciale P. Marino Porcelli
Ore 21,00: Una Luce nella Notte.
SABATO 1 DICEMBRE
Ore 17,00: Ordinazione presbi
terale di Fra' Carlo Iacomussi
DOMENICA 2 DICEMBRE
Ore 10,30: Prima Messa di Fra'
Carlo
********* Ogni sera: a cena con i missio
nari presso il teatro "Sacro
Cuore" della Parrocchia dell'Im
macolata
Durante la mattinata: incontro
con i ragazzi nelle scuole
Tenda del convegno: presso
Piazza Buozzi
PROSSIMI APPUNTAMENTI 7 DICEMBRE: 50° anniversario della Parrocchia. •
8 DICEMBRE ORE
. ~.I~_II~
18 ~:~~;~~;~~~~
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Anche quest'anno, in occasione della Festa di S. Francesco, è stato piantato un albero di Olivo nel piazzale della parrocchia, stavolta offerto dall'ing. Carmine Rinaldi, Sindaco del Comune di Fiamignano . (RI), paese natale del nostro P. Ezio.
Si è celebrata nella nostra parrocchia lo scorso 6 Ottobre la S. Messa per l'apertura dell 'anno scolastico per gli alunni del vicino Istituto "Preziosissimo Sangue". Nella foto gli alunni della Sa elementare accolgono quelli della la.
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TOTALE CATECHISTI : 47 GRUPPI : 22
TOTALE RAGAZZI : 365•H ' ,e a Maggio ( AD~LT I )
Cr e simati l o scors o 29 S e tt embre . . .
Impressioni a
GRUPPO GEREMIA (CATECHISTI: FRANCA E TERESA): BACCINI Serena BITNER Kamil - FORTE Elena - IANNATTONE Veronica - ruLIANO Emanuela - LUCCI M. Sara - MANCINI Caterina M A S I Benito Pio - PIETROS A N T I Francesca - POMPEI Laura POMPEI Simona RAPONI Alessandra RAPONI Francesco
TILI Chiara TURATO Roberta V E C CHIO Sharon - VELOU Giulia - VIOLA Silvia - ZECCHIN Simone
GRUPPO ESTER (CATECHISTI: IOiANDA,MARIELIA ED ANDREA): BELLOMO Annalisa CALISI Leonardo - CASTELLI Eleonora - CATINOT Martina - CAVALCANTI Luca - COLI Gabriele - DI LORENZO Alessia - FIACCO Ilenia - FRANZINI Fabrizio - GAUDINI Serena - GILCHER Christine - MASCOLO Giulia - ONORATO Claudia - OREFICE Davide - PAGLIUCA Francesco - PITTON Enrico - ROMA Daniele - SANTAMARlA Diego - TESTA Loris - VENTRIGLIA Alessandra - VITOLO Daniela - ZIROLI Sharon
GRUPPO LUCA (CATECHISTI: CAMILLO E FIORELLA R.): BENEVENTO Christian - BERARDINELLI Sara - CENTRA Valeria - CERRUTI France sco - CIARDI Alessia - COSTA Mirko - COBUCCIO Saverio - DI MATTEO Tiziana - DI VICCARO Leonardo - FELICI Mirko IOVINO Ale ssio - IOVINO Enrico LEGGERI Marco - MAGLIOCCA Lu ig i - MASALA Gianmarco - MASSIMO Vitto rio - PAOLINO ValentinaRUGGIERO Ersilia - TABORRO Davide - TATARELLI Simone - VOLPI CELLA Gianluca
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INSIEME È PiÙ BELLO I BA MBINI DEL II ANNO DI COMUNIO NE 3 GIORNI A P OGGIO BUSTONE
BUON GIORNO BUONA GENTE!!!
Ebbene sì! Chi ha avuto l'occasione di visitare il Santuario di Poggio Bustone dal 29 giugno al l Luglio, il predetto saluto tanto caro a S. Francesco d'Assisi se l'è sentito dare da 15 bambini di circa lO anni, dai catechisti, da Padre Ezio e dagli altri Frati presenti e da qualche genitore al seguito in versione "CUCINA".
Già perché il gruppo di catechismo di Fiorella e Angelo, ricevuto -ilSacramento della-Comunione lo ·scorso-22-Aprile, ha poi vissuto una bellissima esperienza nella valle santa reatina.
Questi i nomi dei bambini partecipanti: ALFREDO, MARCO D., LORENZO, ROBERTO, STEFANO, MARCO F., FRANCESCO c., FRANCESCO D., ANDREA, GABRIELE, MATTIA, EMILY, ILARIA, GIULIA e LUCA (gli ultimi due fratello e sorellina venuti con i genitori).
Tutti i piccoli partecipanti sono degni di nota come lo sono i loro genitori ... Infatti chi di voi lascerebbe andare 3 giorni fuori da solo il proprio figlio di lO anni? ... Loro l'hanno fatto e di questo li ringraziamo!!
Tre giorni passati a parlare, giocare, pregare, camminare...TUTTO INSIEME, perché questo era il tema del campo (vedi titolo)
Per la prima volta lontani da casa hanno condiviso tempo, cose materiali, fede, stanchezza, gioco, letti e il servizio per gli altri.
Tutto accentrato sulla figura di S. Francesco che in quei posti ha lasciato il segno. Il campo è servito anche per avviare i due anni di discepolato ... creare un vero gruppo di amici, nello spirito giusto, quello che a noi parrocchiani dell'Immacolata piace particolarmente ... quello Francescano!
Lasciamo infine la parola ad un piccolo protagonista del campo: ... È stata veramente una bella esperienza visitare e addirittura dormire nei luoghi dove è stato S. Francesco.
Un giorno abbiamo fatto una scalata al sacro Speco, dove abbiamo .potuto vedere una chiesetta molto antica nella quale a S. Francesco apparve l'angelo e, lungo la strada che conduceva ad essa, c'erano dei massi con delle impronte di S. Francesco.
È stata, quindi, una bellissima esperienza di preghiera, di svago e di lavoro in certi momenti e spero di viverla anche alla fine dell'anno catechistico che sta per cominciare, ma con molti amici in più. (FRANCESCO C.)
FRANCESCO
ANGELO P. . a:;:: u;::z::
7 DICEMBRE 1957 - 2007 Cronache parrocchiali (16)
1990..93: A CAVALLO DELLA MISSIONE
Altri piccoli ritocchi alla famiglia francescana avvengono nel Settembre 1990: parte per Civitavecchia P. Leonardo mentre giungono P. Luigi RECCHIA, sacerdote di fresca data che si occuperà di pastorale giovanile, e P. Giacomo SPEZIALI, prove.. niente dalla provincia umbra, incaricato della pastorale dei malati e degli anziani.
Durante i mesi successivi il centro Anziani conferma la propria vitalità organizzando, sotto la guida di P. Giacomo, la Festa della donna e quella del papà.
Nell'Aprile 1991 vengono organizzate 3 serate per avvicinare i giovani e pubblicizzare l'imminente meeting diocesano dei giovani.
Il 31 Maggio, durante la celebrazione di chiusura del mese mariano, P. Ugo legge la lettera di indizione della missione parrocchiale che si terrà in Ottobre, preceduta da un lungo periodo di preparazione, di annuncio e di sensibilizzazione.
Dal 4 Ottobre decine di frati e suore sono "sguinzagliate" per il territorio per incontrare soprattutto i giovani e le famiglie. In dieci giorni si succedono momenti di incontro, centri di ascolto e celebrazioni liturgiche. Alla fine saranno una sessantina i ragazzi che formeranno il gruppo giovanile guidato da P. Luigi e una decina i centri d 'ascolto avviati presso le famiglie.
Alla fine di Marzo 1992 la parrocchia riceve la Visita pastorale del Vescovo.
Tra le attività giovanili si rileva la partecipazione ad
Aprile P. LUIGI a I
RECCH IA, INm e et i n g PARROCCHIA
d e i DAL 1990giovani
france AL 1993 scani a Greccio, mentre nel mese di Luglio 30 giovani partecipano alla Marcia francescana. .1 più piccoli partecipano al Campo scuola a Valentano sotto la guida di P. Ugo.
Per 1'11 Novembre P. Giacomo organizza la festa di S. Martino al Centro Anziani.
All 'inizio dell'Avvento il gruppo Giovani si reca in ritiro spirituale di due giorni dalle suore di Vermicino, ospitati calorosamente in ricordo della passata missione.
L'S Dicembre, nella cornice della solenne celebrazione della festa dell'Immacolata, Enzo, un ragazzo di 21 anni non ancora battezzato, entra a far parte della nostra comunione ecclesiale per le mani del Vescovo ricevendo anche la Cresima.
Dal 2 al 5 Gennaio 1993 si svolge il campo invernale del dopo-cresima a Poggiobustone
In Aprile P. Ugo viene eletto Padre Provinciale e dovrà lasciare la parrocchia.
A Maggio, durante la giornata missionaria vengono raccolti E. 6.500.000 usati per contribuire all'acquisto di un trattore per P. Marino Porcelli, missionario in Mozambico.
P. Luigi viene poi nominato maestro dei Novizi e destinato al Convento di Fontecolombo.
Ebbene sì, per lui ero ormai il segretario... molte volte mi era capitato di sentirmi chiamare così in mezzo alla strada o anche dalle finestre di casa sua ... «Segretariooo, Segretariooo... ». Come a tanti altri, voleva raccontare anche a me le sue nuove idee, i suoi nuovi progetti, le nuove iniziative che quasi ogni giorno si alternavano nella sua mente di eterno bambino.
A _volte_bastavano pochi secondi per fissargli rapidamente un effimero appuntamento per l'indomani alle 9.00 o qualche minuto in più per ascoltarlo, contento, mentre si infervorava per gli otto giorni di festa da organizzare e concludeva quasi implorando: «Dai, per favore, tecciemotot»
Ero diventato il "segretario" agli inizi degli anni Novanta, quando, in uno dei quasi quoti diani giri esplorativi della città che oltre agli uffici e ai locali pubblici e alle piazze comprendevano anche la nostra Parrocchia (che tra l'altro era anche la sua, abitando in Via Adua), incontrando l'allora parroco P. Aldo, si sentì rispondere "parlane con il mio segretario" indicando scherzosamente me, presente come altri a quella scena.
Molti lo ricorderanno fin da quando, con la mamma ed il fratello, vendeva i bruscolini al cinema, poi allo stadio (personalmente l 'ho visto negli anni Ottanta in occasione di una partita del Latina farsi a perdifiato un giro della pista con tutto il pubblico ad incitarlo ed ad applaudirlo) e poi quando pian piano gli hanno affibbiato (o si è
SEGUE A P G . 10
Ieri . presse l'ospedale civile di Latina, munIto def -COrtfor1i religiosi è mancato all'affetto dei suoi cari
SALVATORE MINENNA detto "IL SINDACO"
d i anni 63 Ne danno Hdoloroso annuncio il fra tello FRANCO e la Com umta VilLA ELVIRA di SABAUDIA.
l.&!iM _1t. ,~"!UllilL
I funerali si svolgeran no venerot 31 agosto alle ore 15, nella Chiesa Parrocct'llale dell'IMMACOLATA.
lA PRE$EIlTE VALEANCHEPERRINGRAZIAMENTO
che si avvicinano a questo sport.
L'impressione che si tratti di una attività pericolosa è ormai svanita in quanto qualsiasi imprevisto sott'acqua, salve rarissime eccezioni, non capita per colpa dell'ambiente, dell'attrezzatura o di terzi, bensì solo a causa di errori o errate valutazioni dell'uomo.
Quindi una opportuna preparazione, un sufficiente addestramento e un corretto atteggiamento fanno sì che questa attività possa essere considerata un'attività sicura.
Abbiamo posto qualche domanda ad Angelo SiIvestri, istruttore FIPSAS di III Livello dal 1982, appartenente al CENTRO SUB LATINA "Rudy war, associazione onlus - no profit operante sul territorio da oltre 18 anni, riferimento nell'archeologia subacquea, nella protezione civile, scuola d'immersione specializzata nella didattica subacquea per diversamente abili secondo programmi elaborati dalla FIPSASe dal CONI.
1) Come è nata la passione per questo sport?
Il mio caso è molto estremizzato perché io vivo questa passione un po' come una tossicodipendenza, in maniera smodata e senza limiti, e l'ho sempre portata avanti a senso unico, non vedendo alcun altro tipo di sport. La mia passione è nata da sola, trentacinque anni fa, andando al mare con i miei genitori, poi man mano, con il tempo, le prime attrezzature... e poi l'interesse per la ricerca, la curiosità del rinvenimento mi hanno portato a spostare la mia attenzione verso l'archeologia subacquea che ho portato avanti in maniera scientifica fino al conseguimento di un brevetto specifico per l'insegnamento agli allievi della attività di archeologica subacquea.
La subacquea in Italia è n a t a c o m e attività agonistica di pesca in apnea, quindi i subacquei della
AIc ESISTO NO BAR
c. A mia generazione sono
, F
Sono tante e piacevoli le attività che si possono praticare sott'acqua e sono sempre di più coloro
tutti nati seguendo questo percorso: l'avvi Inizia quest'anno una nuova rubi cinamento Di volta in volta metteremo a COl alla subac ni, due concetti o due sfaccettatu quea come per un po' di nostalgia per l 'esta i interesse,
un'attività sportiva che può ess come ricerca e poi come che da disabili. pesca in apnea. Poi man mano che le attrezzature si sono evolute, si è evoluto anche il modo di pensare il rispetto per la natura, l'ambiente marino, sono diventati di primaria importanza ed oltre all'attività di pesca si è iniziato a praticare l'osservazione ed il turismo subacqueo.
2) Qual è l 'approccio migliore con chi si avvicina per la prima volta a questo sport?
Ci deve essere sempre una motivazione di fondo per scegliere questa disciplinai ai miei allievi di I livello, la prima domanda che faccio è proprio quella sulla motivazione che li porta ad avvicinarsi a questo sport. Non si vanno a fare dei corsi di subacquea solo perché si deve scegliere un 'attività sportiva. C'è anche possibilità di riuscita, però l'esperienza di trentacinque e passa anni di attività e di insegnamento, mi ha fatto capire che se non c'è un interesse forte, si fa il corso, si fanno le prime esperienze e poi si abbandona tutto. Nella nostra associazione ci sono vari campi, c'è l'archeologia subacquea, c'è la biologia marina, c'è l'agonismo con la possibilità di fare le gare a livello internazionale, la pesca in apnea, ed infine il settore dei disabili.
3) A proposito di disabili, ritieni che esistono delle barriere subacquee o l 'acqua cancella le diversità?
L'acqua cancella le diversità, perché in acqua non ci sono le barriere che ci sono in ambiente terrestre. Soprattutto chi ha problemi di paraplegia o sta sulla sedia a rotelle, in acqua, in assenza di
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~ .......F A c c I A peso, riesce a muoversi come una farfalla. Chiaramente le
-ica chiamata "Faccia a Faccia". difficoltà ci sono, peròiforonto due persone, due opiniosta all'istrutre dello stesso argomento. Anche tore riuscire
'e appena trascorsa, iniziamo con a dare al ~re praticata sia da normodotati disabile tutte
le cognizioni tecniche ido
nee, specifiche per il tipo di disabilità, e ad annullare i problemi che possono .sorgere. Però vi assicuro che in acqua le barriere scompaiono. Noi riusciamo a portare sott'acqua anche persone non vedenti che in ambiente acquatico hanno uno spazio più congruo. Devono comunque essere seguiti dall'istruttore, ma sott'acqua riescono a vedere con il tatto, e seguendo determinate indicazioni che gli vengono date riescono a ricordare tutto ciò che toccano, a imprimerlo nella mente e a riportarlo quando si è insieme. La nostra federazione
vieta però - anche se la cosa è ancora in discussione - la partecipazione dei corsi a persone che hanno disabilità psico-fisiche. lo però sono riuscito a portare sott'acqua, oltre i venti-venticinque metri, bambini down, dopo che ovviamente avevano effettuato esami specialistici per escludere eventuali rischi. Soprattutto chi ha questo tipo di disabilità frequentando questi corsi ha una rivalutazione del proprio io, una trasformazione, riuscendo ad apprendere più velocemente e muoversi meglio.
4) Come comunichi in acqua e quali possono essere le differenze in piscina e/o in mare aperto?
Non c'è nessuna differenza tra il mare e la piscina. Sott'acqua si comunica con il linguaggio gestuale, ad ogni gesto corrisponde un preciso messaggio. Il linguaggio è intenzionale e va ripassato prima di ogni immersione per evitare spiacevoli inconvenienti. Con i non vedenti l'istruttore
ZDIl3
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
comunica tramite la mano. In mare il regolam e n t o prescrive però l'obbligo di un legaccio, un cordone ombelicale, tra l'allievo e l'istruttore, lungo un paio di metri per lasciare comunque il non vedente libero di muoversi e di esplorare l'ambiente marino. Per abituarlo a ricordare quello che vede sott'acqua, si prende la mano e dopo averlo fatto toccare un oggetto, ad esempio una conchiglia, si da un colpo, due colpi dopo aver toccato un secondo oggetto, ad esempio una stella marina, e così via ...
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5) Quali sono i motivi per i quali consiglieresti questa disciplina sportiva?
È una attività meravigliosa sono convinto che sott'acqua possono andarci tutti anche chi non sa nuotare, anzi per esperienza ritengo che riescano meglio gli allievi che quando iniziano non hanno grande acquaticità. E uno sport sicuro alla portata di tutti, noi abbiamo avuto anche un allievo di 86 anni. Esistono però delle regole che devono essere rispettate, in questo caso non ci sono rischi di incidenti, e se si dovessero verificare imprevisti si è in grado di risolverli. Più rischiosa è l'attività subacquea in apnea. Il mare offre una serie infinite di possibilità di cose sia in campo biologico che in campo archeologico e io consiglio a tutti di fare almeno una volta questo tipo di esperienza. Ci
sono delle esplosioni di vita e di colori che non si hanno sulla terra ferma ... o forse
~. proprio non riesco a vederle... ".
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IL RAPPORTO PADRE-FIGLIO NEL CINEMA:
autoattribuito... ) i più diversi ruoli di prestigio, dal direttore della Standa, all'organizzatore di tutti i più rilevanti eventi cittadini quali il Carnevale, le feste patronali in cui era sempre in testa ai cortei fino al più noto appellativo che lo ha accompagnato fino alla morte, tanto da comparire-anche-sui manifesti funebri come Salvatore detto " il Sindaco" .
Ricordo ancora quando voleva spostare la sede del Comune a Campo Boario e farci intorno il fossato con i coccodrilli o le proposte più bizzarre per le varie feste di S. Antonio, S. Rita o S. Maria Goretti (mai nel periodo appropriato... ) con tanto di banda e fuochi d'artificio.
Ma il culmine lo raggiunse forse il giorno che, in periodo di elezioni, disse di voler fondare un nuovo partito: la Democrazia del Cuore. Lui che suppliva con le emozioni le sue inevitabili carenze, nella sua ingenuità e nel suo enorme candore aveva forse espresso una verità su cui riflettere.
L'unico rammarico è che se ne è andato in un giorno di fine agosto, in una città ancora in vacanza che forse lo ha saputo con un pizzico di ritardo o che forse si era dimenticata di lui, visto che da qualche tempo era ospitato in una comunità di Sabaudia. Chissà, almeno per una volta avrebbe meritato davvero una ba nda tutta per lui...
Ciao Salvatore, continua in cielo a farti le tue lunghe passeggiate e chi ti incontrerà lassù, ti troverà forse senza fascia tricolore, ma probabilmente, con il beneplacito di S. Pietro, già con le chiavi del paradiso in mano...
. A NTONIO M. ALESSIO G.
Volendo prepararmi nel migliore dei modi a ricevere il dono del sacramento dell'Ordine, ho fatto alcune letture più approfondite sull'argomento.
Mi è capitato, così, di avere tra le mani un libro di Ferruccio Parazzoli, Su queste strade familiari e feroci (risorgerò), che un amico mi ha prestato. Tratta della storia di un prete, don Ennio, appena fresco di seminario e alle prese con una prima responsabilità importante in una parrocchia. Poiché, in un qualsiasi racconto, non c'è particolare che sia casuale, la mta:-attenzione-si-è-soffermata-sul-fatto-che- don Ennio era sempre impreparato di fronte ai problemi e alle difficoltà del vivere delle persone che si avvicinavano a lui. Non sapevo se considerarlo una persona assolutamente sprovveduta o al contrario saggia. Di primo acchito, poteva dare un 'immagine non troppo positiva, soprattutto quando si racconta che, nelle situazioni imbarazzanti, o quando era impreparato, mostrava un certo sorriso da ebete. Tuttavia, quel suo atteggiamento nascondeva una sapienza, quella di chi con umiltà si mette alla ricerca. Ed era questo, credo, quanto l'autore intendeva mostrare costruendo questo personaggio. Il pensiero è andato immediatamente ad un famoso bestseller del medioevo, L'imitazione di Cristo, di cui ricalca, sembra, la struttura e la spiritualità. L'idea di fondo di entrambi i libri è che un'imitazione di Cristo, almeno in senso stretto, sia impossibile. Devi accettare la tua povertà radicale e sperare che il Signore voglia concederti la sua grazia e la sua misericordia. Neppure ci si può appellare all'intelligenza. A nulla valgono, infatti, le idee maturate in seminario. Quando ti trovi di fronte alla realtà, magari a contatto con le sofferenze quotidiane, devi scordarti di tutto ciò che hai appreso e cercare di imparare di nuovo. Si può condividere certamente il principio di fondo, anche se non è pienamente condivisibile l'idea che la formazione in seminario sia inutile.
Ad ogni modo, possiamo condividere quanto dice L'imitazione di Cristo e il recente
con le nostre parole possiamo cambiare le cose e a ignorare che la vera sapienza è vivere l'impotenza fino in fondo, nella speranza (questa volta speriamo forte!) che la potenza divina possa trasfigurare ogni cosa. Però, la consacrazione nel ministero ordinato non è un viaggio solitario, in cui scopri Dio all'interno di un viaggio dall'atmosfera un po ' cupa, sempre nella penombra.
Nel romanzo che ho letto, mi è sembrato che la vita parrocchiale fosse sullo sfondo, un po ' marginalercornesele verescopertesrfanno fuoridai-contesti più rassicuranti e bisognasse inerpicarsi per sentieri più impervi dove si scopre il dolore. Ogni incontro avveniva quasi sempre con singoli e lasciava un insegnamento preciso da scoprire e piste da percorrere. Ovviamente si trattava solo di un romanzo e si limitava a proporre alcuni spunti suggestivi. Rimanevano, invece, non sviscerati altri aspetti che solo un'esperienza sul campo può rivelare, come per esempio che cosa significa il sacerdozio ministeriale all'interno di una comunità parrocchiale, l'importanza della parola, della liturgia, ecc.
L'esperienza che ho fatto, come frate e come diacono, in questi due anni di permanenza in parrocchia, mi ha rivelato proprio l'importanza di questi altri aspetti. Tutto parte sempre dall'amore di Dio. In questo senso, la chiesa è "mistero" perché l'amore e la vita del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, è offerto a quanti rinascono nel battesimo. E' stato il Figlio, colui che dice di sé: "lo sono il buon pastore", ad affidare agli apostoli e ai loro successori, cioè i vescovi e con essi i presbiteri, il ministero di pascere ' il gregge.
A partire da questo, ciascuno di noi, proprio nella chiesa, scopre la sua vera identità. Penso alle famiglie che vivono la parrocchia e testimoniano l'amore come accoglienza, apertura. Penso ai giovani, che testimoniano l'entusiasmo, la vitalità, l'energia dell'amore. Penso gli anziani, che testimoniano un amore più equilibrato, capace di cogliere l'essenzia
le. Nella chiesa, secondo la vocazione libro che ho letto sembra sottoscrivere: propria di ciascuno e le fasi della vita, "Anche se ti pare di sapere molte cose; ciascuno esprime una parte di un grananche se hai buona intelligenza, ricor de mosaico . dati che sono molto di più le cose che Il prete, colui cioè che vive il sacernon sai" . Si tratta di un'intuizione dozio ministeriale, fa parte anche lui molto profonda perché ci sono effetti come tutti gli altri membri della chiesa, vamente situazioni della vita difficili, ma "in forza della sua consacrazionecostellate da tante sofferenze personali, che riceve con il sacramento dell 'Ordie familiari. E' vero, che a volte non ci ne, è mandato dal Padre, per mezzo di sono risposte belle e pronte, e che il più Gesù Cristo, al quale come capo edelle volte si tratta di accettare ciò che pastore del suo popolo è configurato in ci accade come parte della vita. E' modo speciale, per vivere e operareverissimo che si è stupidi a pensare che
SEGUE A PG. 12
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ne, è mandato da l Padre, per mezzo di Gesù Cris to, al quale come capo e pastore del suo popolo è configurato in modo speciale, per vive re e operare ne lla forza de llo Spirito Santo a servizio della chiesa e per la salvezza de l mondo" (Pastores dab o vobis, 12).
All'interno de lla chie sa, tutti no i siamo il nuovo popolo sacerdotale che offre a Dio sacrifici spirituali. Al suo intern o, alcuni sono scelti per annunciare il Vangeloal mondo e per edificare la chiesa come servi di tutti, facilitator i della comunione perché ogni battezzato trovi la sua pienezza di vita cristiana. Fin qui tutto bene. Ma è proprio vero che viviamo la chiesa come I l comunione"? Se Dio stesso è relazione di Persone divi ne, e se l'amore trinitario ci viene donato nel battesimo, perché le nos tre parrocchie non sono pure questa ricca e molteplice trama di rapporti? Dobbiamo consta tare, purtroppo, che nella prassi si fatica a concepire una pastorale d 'insieme.
Purtroppo succede quello che già san Paolo lamentava e cioè che le varie membra non si amalgamano nel corpo e non esprimono la loro vera funzione. Spesso, è facile vedere sacerdoti che cadono nell 'attivismo, chiamati di qua e di là, secondo le necessità di ciascuno, ma a detrimento del ben e comune. Infatti , il sacerdote rischia di somigliare più ad un funzio nario di un ufficio pu bblico che a un servo de lla comuni tà e de lla comunione. La comunità deve avere un senso di corres ponsabilità verso i presbiteri, pro teggendo e custodendo la loro specifica funzione nell a chie sa, face ndo in modo che cus todiscano il dono di Dio loro consegnato, ma bisogna essere liberi da interessi di parte e guardare all 'interesse collettivo . A sua volta, però, il presbitero deve testimoniare la sua profonda amicizia con tut ti e cioè come ricorda l'Ecclesiam suam, "bisogna farsi fra telli deg li uomini nell 'atto stesso che vogliamo essere loro pastori, padri e maes tri. Il clima del dia logo è l'amicizia. Anzi il servizio". Il sacerdote deve, inoltre, va lorizzare tu tti i carismi e i compiti che lo Spirito santo affida ai credenti per l'edificazione della chiesa, in comunione col vescovo e col presbiterio. Infine, il sacerdozio ministeriale si inserisce nella chiesa come "missione". Infa tti, rende la comunità annunciatrice e testimone del Vangelo. In primo lu ogo, egli stesso deve essere animato e penetrato da un profondo spirito missionario che supera i confini de lla stessa diocesi, nazione, rito; poi, lo abbiamo già detto, deve vivere una feconda collaborazione con i fede li laici, nel rispetto e nella promozione dei di versi ruoli, carismi e ministeri all'interno della comunità ecclesiale.
Ciò che vorrei sottolineare è che la comprensione dell 'identità del sacerdote non si dà fuori delle coordinate della comunione . Quello di essere sacerd ote, non è, come s p ess o s i pensa, un privilegio a se stante . Così, il prete sarebbe una specie di "guardiano di granai ", intento a conservare un ruo lo sociale prestigioso e a parla
re ex cathedra, incurante della realtà e de lla gen te cui ancora non è arrivato l'annuncio di fede . Si tratta-di-un-modello-chiaramente-ne gativo-comeattestano le parole di uno scrittore : "Non voglio nessun prete dalla voce da tenorino raffreddato che mi insegni le mi e incoerenze, sott ostimando la mia intelligenza". Il sacerdote può essere in teso più come uno tra noi, un compagno di viaggio che guida alla comunio ne con Dio e nella chi esa. La chiesa ripete continuamente che senza sacerdozio ministeriale non è possibile neppure la com unità . Egli è un mediatore tra tutti gli uomini, di cui condiv ide la vita facendosi app un to compagno di viaggio, e Dio stesso. Il sacerdote è inserito in Cris to, al quale è conformato come capo e pastore, è proprio per que sto, in ogni atto con cui entra in contatto con gli altri, egli è mandato (D. Barsotti). Il suo stile è caratterizzato da umi ltà , dialogo, amicizia. Nel sacerdozio mi nisteria le, possiamo comprendere come la struttura della chiesa derivi da lla priorità assoluta e da lla gra tuit à della grazia di Dio, come dono di Cris to risorto. Gli apostoli e i loro successori, cioè i vescovi e il presbiterio, col loro minis tero, sono, infatti, di fronte alla chiesa prol ungamento di , Cris to capo e pas tore . .
Così, il dono di un nuovo pres bitero, è dono per tutti. C'è un reciproco scambio e arricchimento, perché po ssiamo sapere chi siamo solo me ttendoci davan ti gli uni gli altri . Nella chiesa la pro pri a vocazione si comprende in relazione alla funzione degli altri membri.
Ho voluto provare a descrivere come è cambiata la figura del sacerdote in questi anni anche partendo dai più recenti documenti del Magistero. Ho accentuato alcuni aspetti che sembrano più stimo lanti. Spero di essere riuscito a dare qualche spunto di lettura del sacerdozio minis teria le e a stimolare, alme no un po ', il bisogno di una sempre maggiore conoscenza tra i vari ministeri ne lla chiesa che porti ad una più concreta condivisione della vita.
Nell'occasione offerta dalla mia Ordinazione sacerdotale, mi auguro che ciascuno possa crescere ne lla corresponsabilità, accogliendo questo dono come il proprio, perché il dono è pieno solo nella misura in cui è condivisibile da tutti.
fr. Carlo IACOM USSI ofm
IIFRANCESCO, VA' E RIPARA LA MIA CASA... Il
iniziava con la piena conversione del suo cuore, per diventare poi lievito evangelico gettato a piene mani nella Chiesa e nella società". l
Prima di ascoltare e capire il significato di queste parole, il giovane Francesco si trovava in un momento di crisi esistenziale. Avvolto nel dubbio si lascia "condurre dallo Spirito di Dio" ed entra nella chiesetta di San Damiano. Prostrato davanti al crocifisso si lascia toccare dalla grazia divina e chiede al Signore di illuminare le tenebre che lo avvolgono, e così il
Signore gli parla. Francesco si riempie di ammirazione: "quasi perde i sensi davanti a queste parole", ma subito si dispone a compiere questo "comandamento" ricostruendo la chiesetta. Pian piano Francesco ricostruisce la Chiesa presente nel suo cuore e comincia a vivere le parole del Vangelo. Diventa una luce per tutta la Chiesa "redenta da Cristo", perché anch'essa ritorni al ' Vangelo di Gesù. Lui, come discepolo, apre una : via per seguire il Figlio di Dio, con animo appas- I sionato per la vita e il Creatore, animato da una !
estrema fiducia in Colui che sa tutto quello di cui : abbiamo bisogno.
Gesù chiama Francesco per nome perché lo conosce, lo ama e in quel momento lo aspetta. Gli ordina di "andare": "va', Francesco, ripara la mia Chiesa ... " E Francesco va ... ! .
Non valgono più quelle cose che valevano prima, in lui non c'è più il desiderio di gloria e potere, ma di semplicità, non più se stesso al cen- I tro, ma Dio e, in Dio, tutte le creature.
Il segreto di Francesco? Lasciarsi invadere dall'amore di Dio e vivere, nella concretezza di ogni giorno, la realtà che nell'altro c'è Dio e perciò merita il meglio, tutto il suo amore. '
SR. SOLANGE A. NOVAES (E-MAIL: [email protected])
-------- lBenedetto XVI, "Angelus" del17 giugno 2007.
Di sorprendente attualità sono queste
parole dette da Gesù a Francesco d'Assisi nel 1205,
quando lo contemplava nel Cro ~~.~'/"~~ cifisso di San Damiano. "
In questo mese di ottobre 2007 si chiude l'ottavo centenario da quando queste parole sono state pronunciate, l'anno della conversione di Francesco e, come lui, anche noi siamo invitati a contemplare il Crocifisso per convertirci, a guardare il Dio della vita con speranza e fiducia.
Dipinta nel secolo XII da un artista sconosciuto, l'icona denota una chiara influenza dell'arte orientale: il volto di Gesù circondato e incorniciato dai capelli, la presenza degli angeli, ecc. Nella misura di 2,10 m, il crocifisso originale è custodito nel Monastero della Basilica di Santa Chiara ad Assisi dove può essere contemplato da tutti.
Gesù, che ha parlato a Francesco è sulla croce, ma vivo, risorto e coronato di gloria. Occupa la parte principale dell'icona e la sua figura splende di una luce bianca diffondendola sulle persone che lo circondano e che sono tutte vivamente girate verso di lui. Eretto sulla croce e non appeso, Gesù ha gli occhi aperti e guarda il mondo.
Nell'alto della croce c'è Cristo che ascende al cielo e nella gloria celeste il Padre accoglie il Figlio circondato dagli angeli e dai santi. Le figure di Maria e di Giovanni, intimamente unite, stanno a destra del corpo di Gesù. A sinistra le due donne, Maria di Magdala e Maria di Cleofe, prime testimoni della risurrezione (Gv 19,25). A destra delle donne il centurione con la mano alzata, guarda il crocifisso e dice: "Veramente questi è il Figlio di Dio" (Gv 4,50).
Da questo Crocifisso Francesco ha avuto l'ispirazione determinante per la sua vita. Egli ascolta
I le parole di Gesù: "Francesco va' e ripara la mia casa ... " (2Cel I, 6, 10: FF 593), una "missione che
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La Redazione: ALESSIO G. - ANTONIO M. GIUSEPPINA C. - PATRIZIA D.M. - SAMANTHA M.
Collaboratori: P. EZIO C. FRA' CARLO I. - SR. SOLANGE N. - PRISCILLA M.
Direttore Responsabile: ROMANO FORTE
Stampato presso ARTI GRAFICHE ARCHIMIO - LATINA
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Iniziamo con 5 domande e 2 giochi
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...=..........--' b) Qual è stato l'ultimo papa italiano? ~ (2p.)
c) Quale apostolo era detto Didimo? _ _ _________ (3 p.)
-tl)Eome-si-chiam ava-la-sorella-di-Lazzaro e Maria? (4 p .)
e) Quale "lett era" del Nuovo Testamento è indirizzata a Gaio? _ ___ _ _ _ _ _ _ _ (5 p.)
Trova te la parola che ha attinen z a co n le altre cinque
1) AND ARE - BATTERE - DEBITO - DENARO - QUOTIDIANO
Soluzione: _ _ _ _ _______ _ (5 p.)
2) MAL - MARCHE - POSTA - SALDO STATO
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