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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ex art.1, comma 14 della legge n.107 del 13 luglio 2015
aa. ss. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019
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ELABORATO dal collegio docenti con delibera n. 29 del 14/01/2016 sulla scorta dell’atto
d’indirizzo del dirigente scolastico emanato con nota prot.n. 4298/B02-B3 del 29/10/2015, dopo le
interlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati
dagli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche
operanti nel territorio, nonché degli organismi e delle associazioni dei genitori;
APPROVATO dal consiglio d’istituto con delibera n. 26 del 15/01/2016, sulla base del lavoro
progettuale e istruttorio del Collegio docenti;
TENUTO CONTO del RAV - Rapporto Annuale di Autovalutazione stilato per l’a.s. 2014/15;
TENUTO CONTO del PDM - Piano di Miglioramento, di cui alla delibera del collegio docenti n.
28 del 14/01/2016, predisposto sulla scorta degli obiettivi di miglioramento esaminati nella seduta
del Collegio docenti del 29/10/2015;
IN ATTESA di acquisizione del parere favorevole dell’USR della Campania in merito alla
compatibilità con i limiti di organico assegnato;
PREVIA PUBBLICAZIONE del suddetto piano sul sito web istituzionale della scuola, sul portale
“Scuola in chiaro”, e in attesa di disposizioni relative alla diffusione sul Portale unico dei dati della
scuola.
AI SENSI di:
Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di curricoli
nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”, così come novellato dall’art.14 della legge 107 del
13.07.2015;
Piano della Performance 2014/2016 del MIUR adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera
b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;
Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015;
Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015;
AGGIORNATO dal collegio dei docenti in data 13/10/2016 con delibera n. 18 “Approvazione
modifiche al Piano di Miglioramento e al Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’a.s.
2016/17”;
APPROVATO dal consiglio d’Istituto con delibera n. 51 del 14/11/2016, relativa all’Approvazione
del Piano dell’Offerta Formativa Triennale a.s. 2016/17;
PRESO ATTO dei suggerimenti espressi dal NEV in data 12/09/2016 in riferimento alla visita
valutativa effettuata dal 18/05/2016 al 20/5/2016;
AGGIORNATO dal collegio dei docenti con delibera n. 16 de 26/10/2017 “Approvazione
modifiche al Piano di Miglioramento e al Piano Triennale dell’Offerta Formativa per l’a.s.
2017/18”;
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APPROVATO dal consiglio d’Istituto con delibera n. 12 del 30/10/2017, relativa all’Approvazione
del Piano dell’Offerta Formativa Triennale a.s. 2017/18;
AGGIORNATO dal collegio dei docenti con delibera n. 15 del 18/10/2018 “Aggiornamento
PTOF: a.s. 2018/19- delibera”;
APPROVATO dal consiglio d’Istituto con delibera n. 14 del 30/10/2018 relativa all’Approvazione
del Piano dell’Offerta Formativa Triennale a.s. 2018/19;
La scuola, in quanto agenzia formativa, è chiamata a contribuire all’educazione delle giovani
generazioni attraverso una progettualità attenta ed aderente alla vita reale, capace di trasmettere ai
giovani il senso dei valori veri quali il coraggio, la volontà e la capacità di affrontare e risolvere
difficoltà.
L’introduzione del Regolamento attuativo dell’Autonomia ha offerto ad ogni singola scuola la
concreta possibilità di darsi una propria carta d’identità culturale e progettuale in cui è esplicitata la
proposta formativa complessiva che si intende sviluppare e sono mobilitate tutte le potenziali
progettualità di cui la stessa può disporre. Per realizzare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, è
indispensabile partire da un’attenta lettura del territorio e dall’individuazione dei punti di forza e di
debolezza della scuola, delle risorse umane, finanziarie e culturali di cui essa dispone, così da
programmare le attività educativo-didattiche da mettere in campo per soddisfare i bisogni
dell’utenza. Le nuove tecnologie hanno prodotto dei cambiamenti radicali dei modi di conoscere e
di comunicare; al tempo stesso l’ampliamento degli orizzonti e l’apertura a scenari internazionali
rendono strategiche le competenze comunicative plurilinguistiche, la capacità di uso di nuovi mezzi,
le attitudini al ragionamento, al problem solving, alla flessibilità personale, che interrogano da
vicino la nostra scuola: viviamo in una "società della conoscenza" la cui chiave di accesso per ogni
singolo individuo è data dal patrimonio di conoscenze e competenze posseduto. Ciò richiede sempre
più l’apertura ai contributi dell’educazione informale e non formale, che vanno convogliati nella
visione progettuale della scuola con azioni intenzionali di coordinamento, di collaborazione con la
famiglia, Enti e Associazioni e reti di soggetti, che influenzano in vari modi la crescita della
persona.
Definire la “mission” significa dare un esatto orientamento alle azioni progettuali, così che le
istanze educative si trasformino in bisogni formativi, raggiungibili attraverso l’individuazione di
obiettivi formativi trasversali, distinti in obiettivi di conoscenza (sapere), di competenza ( saper
fare) e di abilità (saper essere).
Nel logo della scuola, creato dagli stessi alunni nel corso di un progetto alla legalità, sono
indicati i valori che ne costituiscono la “mission”: rispetto, tolleranza, pace, condivisione e legalità.
L’interiorizzazione di tali valori contribuisce alla crescita e alla formazione integrale di uomini e
cittadini del domani, liberi, consapevoli delle proprie potenzialità e capacità, in grado di affrontare
con coraggio e competenza le difficoltà che inevitabilmente incontreranno nel loro cammino di vita.
MISSION E VISION
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LETTURA DEL TERRITORIO
Trentola Ducenta è un paese dell’agro-aversano, in forte espansione demografica per l’arrivo di
nuclei familiari dall’hinterland napoletano e atellano, nonché da paesi extracomunitari.
Le istituzioni scolastiche presenti sul territorio sono: il Circolo Didattico “Papa Giovanni Paolo
II”, la scuola Secondaria di I grado “S. Giovanni Bosco” ed il Liceo Scientifico, sezione staccata
dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Aversa.
Le agenzie educative presenti sul territorio sono prevalentemente a carattere privato e religioso,
tranne alcune eccezioni:
Caritas;
Altavoce (associazione a carattere artistico-ricreativo);
Pro-loco (Trentola Ducenta e Terra asprinia)
Associazione “Mamme coraggio e Vittime della strada”;
Consultorio;
Azione Cattolica;
Biblioteca comunale;
GICO;
P.I.M.E.;
Associazione Nazionale Combattenti e Reduci;
Casa-famiglia “Compagnia dei felicioni”;
Associazione Solidarci Caserta;
Associazione Arcipelago Caserta.
Diverse associazioni intrattengono un rapporto continuativo con la nostra scuola, per
ampliamento dell’offerta formativa e costruzione di percorsi comuni per lo sviluppo di un patto
educativo territoriale. Tra queste, l’Associazione “Mamme coraggio e Vittime della strada”
sviluppa manifestazioni e iniziative sull’educazione stradale con il contributo attivo di insegnanti e
alunni della scuola; la Casa-famiglia “Compagnia dei felicioni” conduce un doposcuola popolare
con insegnanti volontari, coordinando le azioni di recupero con il Circolo didattico; la Biblioteca
comunale organizza mostre e convegni stimolando la partecipazione della comunità scolastica; il
Consultorio – in particolare l’unità pediatrica – intrattiene contatti con la scuola per politiche
coordinate di informazione, formazione e tutela della salute pubblica; infine la scuola è coinvolta
annualmente, con l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, nelle commemorazioni
5
Il contesto socio-economico-culturale dell’utenza è generalmente medio basso, anche se la
composizione sociale si dimostra variegata nei tre plessi scolastici che compongono il Circolo
Didattico.
Nel plesso “Centro” di via Rossini si registra un'utenza composta da bambini e famiglie
fortemente radicati nel tessuto del paese, con un senso di appartenenza sviluppato, anche se la
provenienza è trasversale ai diversi gruppi sociali: la presenza di famiglie con economia e cultura
fondate nel mondo artigiano e contadino si alterna con quella di famiglie appartenenti al ceto
impiegatizio, al mondo delle professioni o dell'imprenditoria.
Nel plesso “Ducenta” di via Nunziale Sant’Antonio si individuano caratteristiche simili, con una
incidenza maggiore di coppie giovani (urbanizzazione recente di alcune aree); inoltre si avverte
l'influenza, nei comportamenti sociali e nella relazione con la scuola, del centro urbano di
riferimento più vicino, la città di Aversa.
Al plesso “Ciento” di via Collodi afferisce un’utenza variegata e poco radicata, con provenienze
dall'area domizia, da Napoli nord, dall’hinterland atellano. I riferimenti nell'ambito cittadino sono
pochi e spesso estemporanei. L'atteggiamento verso la scuola si riduce alla richiesta di servizi, con
scarsa interazione su altri piani.
L'incidenza di alunni stranieri sulla popolazione scolastica è medio-bassa, con curva crescente
negli ultimi anni (seconde e prime); si tratta per lo più di bambini che vivono in famiglie regolari.
Non si registra la presenza di bambini rom.
La presenza di studenti stranieri risulta ben integrata nel tessuto; le relazioni tra bambini di
provenienza diversa ed eterogenea sono improntate a uno scambio e una condivisione sana del
tempo scuola e dell'extrascuola.
Nonostante le difficoltà economiche dell'utenza, evidenti dagli indici e dai dati disponibili, il
tessuto della solidarietà è vivace e presente e si esprime in varie forme anche nella comunità
scolastica (supporto, bonus per mensa, ausilio per libri e cancelleria, etc.). Le condizioni di disagio
vengono vissute con dignità e non sono motivo di emarginazione.
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ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO E QUADRO ORARIO
ORGANIGRAMMA
FIGURE DI SISTEMA
Dirigente scolastico 1
Direttore SGA 1
Collaboratori ex L. 107/15, di cui:
- Collaboratore del D.s.
- Responsabili di plesso
1
6
Funzioni strumentali
Area 1: Programmazione triennale, prove
Invalsi, monitoraggio e valutazione d’istituto
Area 2: PRI: Visite guidate, laboratori
residenziali e didattica decentrata
Area 3: PRI: Percorsi ed eventi per le
competenze di cittadinanza
Area 2-INF: Competenze ed esperienze di
cittadinanza
2
3 docenti primaria, con responsabilità per i tre
plessi
5 docenti primaria, con responsabilità per i tre
plessi
3 docenti scuola dell’infanzia, con
responsabilità per i tre plessi
PERSONALE DOCENTE
Scuola dell’Infanzia
Comune 32
DENOMINAZIONE
SCUOLA
ORDINE DI SCUOLA (indirizzi
ed articolazioni)
NUMERO
DI CLASSI /
SEZ.
NUMERO DI
ALUNNI
Circolo Didattico
“Papa Giovanni Paolo II”
Scuola Primaria 50 1116
Scuola dell’Infanzia 16
308
Scuola primaria Tempo scuola: 27 ore
5 ore e 24 minuti giornalieri per n. 5 giorni settimanali
L’articolazione oraria flessibile consente l’organizzazione del quadro degli impegni didattici in n.
30 unità orarie da 54 minuti, per realizzare una migliore articolazione dell’offerta formativa e una
compiuta flessibilità dell’esperienza formativa.
Il tempo scuola ampliato, fino a 30 ore, sarà attivato in presenza di disponibilità di organico e di
strutture idonee alla realizzazione di ulteriori esperienze formative.
Tempo scuola: 40 ore limitatamente al corso A di scuola primaria del Plesso Centro
Scuola dell’infanzia Tempo scuola: 40 ore
8 ore giornaliere per n. 5 giorni settimanali
7
Sostegno 9 (di cui 2 con incarico a t.d.)
Religione 2 (di cui 1 con incarico a t.d.)
PERSONALE DOCENTE
Scuola Primaria
Comune 69 (di cui una insegnante assegnata con Legge
100)
Sostegno 31 (di cui 2 con incarico a t.d.)
Religione 5
Inglese 2
PERSONALE ATA
Assistenti amministrativi 7
Collaboratori scolastici 15
Dati aggiornati all’Organico di fatto e relative integrazioni a.s. 2018/19.
8
RAV (RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE) E PDM (PIANO
DI MIGLIORAMENTO): priorità e traguardi
STATO INIZIALE
Atto prodromico all’elaborazione del PTOF è il RAV (Rapporto di autovalutazione), visionabile nel
dettaglio all’albo on line dell’istituzione scolastica e sul portale “Scuola in chiaro” del MIUR al
seguente link http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/. Sulla base del RAV è stato
elaborato il PDM (Piano di miglioramento), di cui all’art.6, comma 1, del DPR 28 marzo 2013 n.
80, con cui si declinano e si ampliano – sulla base dell’esperienza effettuata dalla comunità
professionale durante e dopo le attività di autovalutazione – le priorità e i traguardi individuati, in
prima istanza, nel RAV. Da questo processo ciclico di valutazione del sistema e di progettazione del
miglioramento sono scaturite criticità, priorità, traguardi ed obiettivi di processo, che hanno
determinato la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
EVOLUZIONE
Nel corso dell’anno scolastico 2015/16 la scuola ha avviato il PDM ed è stata oggetto della visita
valutativa del NEV dal 18/5/2016 al 20/5/2016; dai dati restituiti dal NEV in data 12/09/2016, il
Collegio ha apportato le modifiche opportune.
Al termine dell’anno scolastico 2016/17 verificata la congruità delle azioni attivate nell’ambito del
PdM in riferimento al RAV, in considerazione dei risultati conseguiti, il collegio dei docenti ha
ritenuto necessario rivedere il RAV, approvandone l’aggiornamento con delibera n. 39 del
26/06/2017.
Nella stessa seduta il Collegio con delibera n. 40 ha stabilito le linee guida per l’aggiornamento del
PdM, nell’ottica di una continua crescita ed un perfezionamento delle molteplici azioni intraprese.
Le attività relative al potenziamento si svolgono secondo un piano articolato, che scaturisce da un
piano articolato nel PdM e prevede una molteplicità di interventi, che spaziano dall’individuazione
dei percorsi di miglioramento nell’area logico-matematica al potenziamento delle competenze
linguistico- espressivo ed L2, dalla introduzione della pratica e della cultura musicale all’inclusione.
A riguardo di quest’ultima, le attività di potenziamento sono divenute più mirate, passando da
interventi generici rivolti agli alunni delle classi I ad interventi specifici, che nella logica della
cultura della personalizzazione dell’azione educativa, sono stati rivolti ad alunni con PDP.
Le attività curricolari, partendo dalla programmazione per competenze avviata dall’anno 2016/17,
sono tese a potenziare le competenze linguistiche, matematiche, logiche e scientifiche attraverso
l’innovazione didattico-educativa, tenendo presente il loro aspetto trasversale nell’acquisizione
delle competenze chiave di cittadinanza.
Relativamente alla definizione dei livelli in uscita, la scuola intende promuovere azioni, che, in
ottemperanza al D.lgs. n. 62/2017, perfezionino i criteri e le modalità di valutazione del
comportamento, che si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Inoltre, si intende
rafforzare il sistema di valutazione secondo criteri unitari condivisi mediante standard d’istituto e
prove comuni per discipline e classi parallele, al fine di garantire equità degli esiti.
La scuola, che ha partecipato alla sperimentazione ministeriale, adottando da due anni il modello
vigente nazionale di certificazione delle competenze, si impegna ad allineare le proprie modalità di
certificazione alle indicazioni e ai format nazionali, per favorire il riconoscimento e la circolazione
dei dati.
Le attività extracurricolari, poste ad ampliamento dell’offerta formativa, sono individuate partendo
dagli obiettivi di processo enucleati nel Piano di Miglioramento. Al fine di garantire “equità degli
esiti” le predette attività vengono progettate e realizzate per interclassi.
Per una piena realizzazione del Piano dell’Offerta formativa è indispensabile curare la formazione
di tutti gli operatori della scuola, così come stabilito dalla legge 107 del 2015 comma 124. A tal
proposito la nostra Istituzione scolastica promuove la formazione del personale su tre livelli:
9
- Formazione a livello d’Ambito Campania 08, con interventi specifici di programmazione
in cabina di regia e attuazione di iniziative “di nicchia”;
- Formazione con reti di scopo (altre scuole), adoperando programmi europei (POR Scuola
viva) o ministeriali (E-CLIL) per la formazione dei docenti;
- Formazione con risorse interne con specifici gruppi di lavoro e su target circoscritti non
raggiunti dalla formazione di ambito o di rete.
Per le iniziative specifiche si veda Piano di formazione (infra).
ULTERIORE EVOLUZIONE
Al termine dell’anno scolastico 2017/18, verificata la congruità delle azioni attivate nell’ambito del
PdM in riferimento al RAV, in considerazione dei risultati conseguiti, il collegio dei docenti ha
ritenuto necessario rivedere il RAV, approvandone l’aggiornamento con delibera n. 33 del
27/06/2018, secondo le seguenti linee guida, che esprimono gli obiettivi prioritari da perseguire:
1. intraprendere azioni formative per i docenti che consentano di rafforzare l’impiego di una
didattica innovativa;
2. potenziare i percorsi di formazione per favorire l’inclusività;
3. migliorare il monitoraggio dei risultati a distanza, dando loro maggiore sistematicità
4. migliorare le griglie di valutazione per le prove condivise;
5. proseguire nelle attività di potenziamento logico-matematico, estendendolo, secondo le
disponibilità in organico all’area linguistico-espressiva;
6. lavorare ulteriormente sul curricolo verticale, definendo gli obiettivi formativi per ciascun
anno di corso con una disciplina in particolare (italiano)
7. proseguire nel lavoro di formalizzazione delle competenze sociali e civiche
PRIORITA’ E TRAGUARDI
ESITI DEGLI STUDENTI
Priorità Descrizione del traguardo
RISULTATI NELLE PROVE
STANDARDIZZATE NAZIONALI
Incrementare le competenze logico-matematiche degli
studenti soprattutto a partire dalle classi terze della scuola
primaria (dall'a.s. 2016/17).
Miglioramento dei risultati delle Prove Invalsi per le
classi V in special modo nell'area logico-matematica.
Priorità condivisa dal NEV Il NEV condivide la priorità individuata dalla
scuola, in quanto i risultati nelle prove
INVALSI per l’a.s. 2013/14 per l’area logico-
matematica per le quinte classi sono
sistematicamente peggiori
RISULTATI NELLE PROVE
STANDARDIZZATE NAZIONALI
Operare in direzione di una maggiore equità degli esiti
nelle performance delle classi coinvolte nelle prove di
valutazione nazionali.
Riduzione della varianza tra i risultati degli scrutini finali
nelle classi quinte.
Priorità condivisa dal NEV Il NEV condivide la priorità individuata dalla
scuola, in quanto la varianza dei risultati tra le
classi, soprattutto per le quinte, è alta.
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RISULTATI A DISTANZA
Uniformare e condividere gli strumenti di valutazione e
certificazione.
Costruzione di rubriche valutative, messa a sistema
della certificazione delle competenze e coordinamento
valutazione con SMS locale.
Priorità condivisa dal NEV Il NEV condivide la priorità individuata dalla
scuola in quanto la scuola non monitora i
risultati a distanza degli studenti
RISULTATI A DISTANZA
Costruzione di procedure stabili di cooperazione con la
scuola secondaria di primo grado
Realizzazione di uno o più percorsi progettuali in rete,
coinvolgendo - in alternativa -docenti, classi, famiglie;
realizzazione di attività comuni
Priorità condivisa dal NEV Il NEV condivide la priorità individuata dalla
scuola in quanto il lavoro di coordinamento con
la scuola secondaria di I grado risulta ancora ad
uno stadio iniziale
Si ravvisa la necessità di continuare a lavorare per limitare la varianza tra le classi, curando le
procedure di formazione delle classi, il lavoro didattico, la realizzazione di prove di verifica e
valutazione comuni e la costruzione dell’organico in direzione di una maggiore equità degli esiti.
Alla luce di quanto emerso dalla restituzione dei risultati delle prove INVALSI per l’anno 2016/17
e 2017/18, la scuola si impegna a proseguire nelle azioni di rafforzamento delle competenze logico-
matematiche e, parallelamente, ad intraprendere un cammino di potenziamento delle competenze
nell’area linguistico-espressiva con particolare riferimento all’Italiano, dal momento che ben 7 su
10 classi V hanno fatto registrare un punteggio inferiore alla media della Campania, del Sud e
dell’Italia. Il dato ha comunque manifestato un evidente innalzamento nell’a.s. 2017/18.
Per quanto riguarda il secondo obiettivo la scuola ha già intrapreso processi utili alla valutazione a
distanza degli alunni ed avviato un processo di allineamento dei criteri di valutazione tra scuola
primaria e scuola media. Si intende proseguire su questa strada, costruendo relazioni stabili di
cooperazione, soprattutto considerando che le istituzioni scolastiche primaria/secondaria non sono
attualmente riunite in un istituto comprensivo.
Obiettivi di processo Le strategie metodologico-didattiche da mettere in campo hanno tenuto conto dei risultati dei test
INVALSI (ricavabili dalla sezione 2.2 del RAV), riferiti all’anno scolastico 2013/14.
I risultati sono stati ulteriormente analizzati a seguito di restituzione delle prove Invalsi del 2015/16,
e, successivamente del 2016/17 e 2017/18, rilevando un incremento delle competenze logico-
matematico nelle classi V, destinatarie di specifiche azioni di potenziamento.
Esiti degli scrutini I risultati conseguiti dagli alunni al termine dell’ultimo anno scolastico hanno confermato una
buona percentuale di eccellenze e casi sporadici di sufficienza. Gli strumenti valutativi adottati sono
efficaci per la misurazione dei risultati scolastici, grazie al lavoro di commissioni che hanno operato
sia sul tema docimologico, sia sulla continuità del curricolo. La presenza della scuola dell’Infanzia e
della scuola Primaria negli stessi plessi favorisce la continuità ed il dialogo.
Strategie metodologiche Determinante sarà la capacità di implementare metodologie didattiche che mettano gli allievi in
situazioni di contesto e di fronte alla soluzione di casi concreti, dando continuità logica e sviluppo
alla programmazione per competenze già avviata negli scorsi anni scolastici.
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OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
L’elaborazione del PTOF si sviluppa in maniera coerente con le azioni di miglioramento
declinate nel PDM per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i
seguenti di cui all’art.1, comma 7 della Legge 107/2015.
Per tali motivi, nella tabella che segue, gli obiettivi di processo e i risultati attesi individuati
dall’istituto, nell’ambito del Piano di Miglioramento, sono messi in relazione con gli obiettivi
formativi prioritari indicati, nell’impianto della “Buona scuola”, come aree d’investimento
privilegiato del sistema formativo in evoluzione, secondo le rinnovate tendenze europee.
OBIETTIVI
FORMATIVI OBIETTIVI DI PROCESSO RISULTATI ATTESI
a) Valorizzazione e
potenziamento delle
competenze
linguistiche, con
particolare riferimento
all’italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre
lingue dell’Unione
europea, anche mediante
l’utilizzo della
metodologia Content
language integrated
learning;
Attuare interventi specifici per il
rafforzamento delle competenze
linguistiche ed espressive in L2
anche con interventi CLIL
Incrementare le occasioni di
formazione, individuando priorità
anche in collaborazione con altre
scuole del territorio (in particolare
la SMS)
2_a) Effettuare esperienze
di ricerca azione nel campo
della metodologia CLIL,
adoperando la lingua
inglese anche nella didattica
ordinaria
2_b) Migliorare i processi di
apprendimento per
competenze della lingua
inglese, introducendo
supporti/figure professionali
per la conversazione e la
produzione
7_a) Adottare percorsi
formativi coerenti con le
priorità definite nel PDM,
anche comuni e coordinati
con altre scuole in rete con
obiettivi simili
b)Potenziamento delle
competenze
matematico-logiche e
scientifiche;
Attuazione di interventi specifici
per l’incremento delle competenze
logico-matematiche soprattutto
nella fase terminale del curricolo
Incrementare le occasioni di
formazione, individuando priorità
anche in collaborazione con altre
scuole del territorio (in particolare
la SMS)
1_a) Migliorare i processi di
apprendimento/insegnamen
to, adottando una didattica
innovativa;
1_b/c) Rendere più efficace
l’apprendimento,
stimolando le competenze
nell’area logico-matematica,
nella comprensione del testo
istruzionale e nella
costruzione di algoritmi
avvicinando il livello di
competenze degli alunni agli
standard nazionali
7_a) Adottare percorsi
formativi coerenti con le
priorità definite nel PDM,
anche comuni e coordinati
con altre scuole in rete con
12
obiettivi simili
L’obiettivo di processo n. 3, coordinato ai risultati attesi n. 3_a, è stato investito da specifiche
azioni di potenziamento nelle classi terze e quinte, nonché nella Scuola dell’Infanzia, a partire
dall’a.s. 2016/17, nell’ottica della progettazione triennale del ciclo di miglioramento.
c) Potenziamento delle
competenze nella pratica
e nella cultura musicali,
nell’arte e nella storia
dell’arte
Introdurre prime esperienze di
approfondimento delle arti e della
musica mediate ai bambini
attraverso progetti specifici
3_a) Favorire l’approccio
alla pratica musicale degli
alunni e stimolarne la
creatività
3_b) Praticare l’educazione
all’immagine mediante
lettura/produzione di testi
iconografici
h)Sviluppo delle
competenze digitali
degli studenti, con
particolare riguardo al
pensiero
computazionale,
all'utilizzo critico e
consapevole dei social
network e dei media
nonché alla produzione e
ai legami con il mondo
del lavoro
Arricchimento degli ambienti di
apprendimento con particolare
attenzione al digitale e agli
strumenti dell'espressività
6_a) Introduzione di
esperienze didattiche
alternative (aula decentrata,
flipped classroom,
laboratori, etc.)
i)Potenziamento delle
metodologie
laboratoriali e delle
attività di laboratorio;
Arricchimento degli ambienti di
apprendimento con particolare
attenzione al digitale e agli
strumenti dell'espressività
Incrementare le occasioni di
formazione, individuando priorità
anche in collaborazione con altre
scuole del territorio (in particolare
la SMS)
Implementare nella scuola le
metodologie dell'educazione non
formale
6_a) Introduzione di
esperienze didattiche
alternative (aula decentrata,
flipped classroom,
laboratori, etc.)
7_a) Adottare percorsi
formativi coerenti con le
priorità definite nel PDM,
anche comuni e coordinati
con altre scuole in rete con
obiettivi simili
8_a) Introduzione di
progetti pilota, provenienti
dalle associazioni educative
del terzo settore.
l) Prevenzione e
contrasto della
dispersione scolastica,
di ogni forma di
discriminazione e del
bullismo, anche
informatico;
potenziamento
dell'inclusione scolastica
e del diritto allo studio
degli alunni con
bisogni educativi
Rafforzare il senso dell’identità
personale, il rispetto dell’identità
altrui e la consapevolezza delle
dimensione culturale degli alunni
Incrementare le occasioni di
formazione, individuando priorità
anche in collaborazione con altre
scuole del territorio (in particolare
la SMS)
5_a) Supportare
sistematicamente e
stabilmente alunni e
famiglie con percorsi di
tutoring, mentoring,
counseling
5_b) Formare i docenti alle
strategie dell’inclusione
5_c) Garantire il pieno
diritto allo studio di alunni
13
speciali attraverso
percorsi individualizzati
e con il supporto e la
collaborazione dei servizi
socio-sanitari ed
educativi del territorio e
delle associazioni di
settore e l'applicazione
delle linee di indirizzo
per favorire il diritto allo
studio degli alunni
adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione,
dell'università e della
ricerca il 18 dicembre
2014
di altro credo con attività
qualificate e capillari
7_a) Adottare percorsi
formativi coerenti con le
priorità definite nel PDM,
anche comuni e coordinati
con altre scuole in rete con
obiettivi simili
s) Definizione di un
sistema di orientamento
Saldare il curricolo verticale in
particolare con la Scuola
dell’infanzia e con la SMS locale
4_a) Tracciare e applicare
progressivamente le linee
guida di un curricolo
verticale per competenze
per aree/ambiti disciplinari
4_b) Realizzare esperienze
di scambio temporaneo di
docenti per favorire
l’inclusione
Obiettivo derubricato a seguito della valutazione esterna operata dal NEV nel maggio 2016 e della
conseguente revisione del Collegio docenti – delibera n. 18 del 13/10/2016.
m) Valorizzazione della
scuola intesa come
comunità attiva, aperta
al territorio ed in grado
di sviluppare e orientare
l’interazione con le
famiglie e con la
comunità locale,
comprese le
organizzazioni del III
settore e le imprese
Implementare nella scuola le
metodologie dell'educazione non
formale
Incrementare le occasioni
strutturate di rapporto con le
famiglie e partecipazione
dei genitori alla vita della scuola
8_a) Introduzione di
progetti pilota, provenienti
dalle associazioni educative
del terzo settore.
9_a) Coordinare,
valorizzare e pubblicizzare
gli eventi e le iniziative tra i
plessi per lo sviluppo delle
competenze trasversali
9_b) Coinvolgere i genitori
nella programmazione e
gestione degli eventi
9_c) Migliorare la
funzionalità del sito web
come canale comunicativo
9_d) Attivare il registro
elettronico per il
monitoraggio e lo scambio
continuo di informazioni
con i genitori
14
CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE ED ORGANIZZATIVA
TEMPO SCUOLA La scuola risponde ai bisogni dell’utenza con la seguente organizzazione:
Scuola dell’Infanzia Per gli alunni della scuola dell’Infanzia il tempo scuola ha la durata di n° 40 h settimanali ore
settimanali.
Il tempo obbligatorio è ripartito su 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, con il sotto indicato
orario giornaliero:
ore 8.10 ingresso
ore 8.10 – 12.00: attività didattica
ore 12.00 – ore 13.00: mensa
ore 13.00 – 13.30: attività ludico-ricreative
ore 13.30 – 16.10: attività didattica
Scuola Primaria Per gli alunni di scuola Primaria il tempo scuola ha la durata di 27 ore per la classi a tempo
normale e 40 ore per quelle funzionanti a tempo pieno; in ogni caso tutte le classi, indistintamente,
effettuano le ore di lezione previste su 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì.
Per le classi di Scuola Primaria a tempo normale le lezioni ogni giorno hanno inizio alle ore 8.10
e terminano alle ore 13.34; per gli alunni delle classi a tempo pieno le lezioni hanno inizio alle ore
8.10 e terminano alle ore 16.10.
La scuola utilizza per le classi a tempo normale una scansione oraria non coincidente con l’ora di
60 minuti, al fine di programmare più attività nel corso del tempo scuola settimanale.
CURRICOLO VERTICALE Il principio della continuità verticale è condizione necessaria per realizzare un percorso
educativo atto a garantire ad ogni allievo il successo formativo nel rispetto delle sue proprie
potenzialità.
La continuità si realizza in un processo di insegnamento-apprendimento in cui il sapere, ovvero
le conoscenze vanno individuate in base al loro valore formativo in termini di essenzialità e di
organizzazione dei contenuti intorno a nuclei fondanti che, successivamente, nei vari segmenti
scolastici, si espandono e si arricchiscono.
Attraverso i nuclei fondanti si favorisce una acquisizione dei saperi tale da sollecitare la
reciproca interrelazione tra le diverse discipline nell’ottica di un sistema integrato, in cui siano
chiari gli obiettivi al fine di renderne verificabili gli esiti lungo l’intero percorso scolastico.
Premesso ciò, il curricolo verticale delinea, senza ripetizioni e ridondanze, un processo unitario,
graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle scansioni
dell’apprendimento dell’allievo in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini
di risultati attesi. Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”ed in riferimento alle
“competenze chiave per l’apprendimento permanente” il nostro Istituto ha elaborato un curricolo
per competenze che organizza il percorso formativo che lo studente compie, dalla scuola
dell’infanzia al termine della scuola primaria, nel rispetto delle peculiarità dei diversi momenti
formativi che attuano un progressivo passaggio dall’imparare-facendo alla capacità sempre
maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, individuando linee culturali comuni su cui
lavorare nel rispetto della specificità propria di ciascun ordine.
L’ elaborazione di un curricolo verticale per competenze consente di evitare frammentazioni,
ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario; permette di costruire una
“positiva e fattiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola favorendo un clima di benessere
psico-fisico dell’alunno che è alla base di ogni apprendimento.
15
Lo stesso assicura, inoltre un percorso graduale di crescita globale consentendo l’acquisizione di
competenze, abilità, conoscenze e quadri concettuali adeguati alle potenzialità di ciascun alunno.
Un percorso di apprendimento per competenze presuppone:
Centralità del discente;
Attività di insegnamento come mediazione;
Flessibilità didattica;
Valorizzazione dell’esperienza attiva, concreta in contesti significativi dell’allievo;
Attenzione ai processi metodologici e strategici e alla dimensione relazionale;
Acquisizione di una modalità riflessiva per rappresentare l’esperienza, attribuirle
significato, acquisire metacognizione;
Attenzione agli aspetti affettivo-emotivi dell’apprendimento;
Attribuzione di autonomia e responsabilità all’allievo attraverso compiti significativi;
Problematizzazione e contestualizzazione delle esperienze per dare senso
all’apprendimento.
Di seguito i traguardi di sviluppo delle competenze declinati per aree disciplinari attinenti ai
campi di esperienza e alle discipline anche in riferimento alle competenze chiave.
Traguardi di sviluppo delle competenze:
Comunicazione nella madrelingua
Comunicazione in lingua straniera (Scuola Primaria)
Consapevolezza ed espressione culturale (Arte e immagine)
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
Aree Campi
d’Esperien
za
Descrizione Discipline Descrizione
Area
linguistico –
artistico –
espressiva
(dei
linguaggi)
I discorsi e
le parole
Comunicare
attraverso
messaggi chiari e
pertinenti.
Ascoltare e
comprendere testi
narrativi. Riconoscere le
lettere
dell’alfabeto e la
corrispondenza
fonetica delle
stesse.
Lingua italiana Nuclei Fondanti
Ascolto e
parlato
Lettura e
comprensione
Scrivere
Riflessione
linguistica
Lingua Inglese
Nuclei Fondanti
Ascolto
(comprensione
orale)
Parlato
(produzione ed
interazione
orale).
Lettura
Comunicare
attraverso messaggi
chiari e pertinenti.
Ascoltare, leggere e
comprendere testi di
vario tipo.
Scrivere testi di
vario tipo corretti
nell’ortografia e
rielaborarne il
contenuto
Riconoscere ed
utilizzare
correttamente la
struttura
morfosintattica della
frase
Utilizzare la lingua
in brevi scambi
dialogici su aspetti
del proprio vissuto e
situazioni concrete.
16
(comprensione
scritta)
Scrittura
(produzione
scritta)
Immagini,
suoni,
colori
Esprimersi
attraverso il
disegno, la pittura
e la
drammatizzazione.
Descrive, leggere
e rielaborare
immagini di vario
tipo.
Riconoscere
semplici sequenze
sonore e ritmiche e
le riproduce con la
voce, con il corpo
e con gli oggetti.
Arte e Immagine
Musica
Descrivere, leggere
e rielaborare
immagini di vario
tipo.
Conoscere ed
apprezzare i beni
artistico – culturali
del territorio.
Ascoltare ed
eseguire, da solo e
in gruppo, brani
musicali di diverso
genere, appartenenti
alle diverse culture.
Il corpo e
il
moviment
o
Riconoscere il
proprio corpo,
percepirne il
potenziale
comunicativo-
espressivo.
Sperimentare
schemi posturali e
motori di base.
In situazioni di
gioco
comprendere e
rispettare le
regole.
Educazione Fisica
Padroneggiare gli
schemi motori di
base.
In situazioni di
gioco e di sport
comprendere e
rispettare regole,
dando prova di
saperle trasferire in
contesti di vita.
\
17
Traguardi di sviluppo delle competenze:
Competenze sociali e civiche
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
Aree Campi
d’Esperienza Descrizione Discipline Descrizione
Area
storico –
sociale –
geografica
La
conoscenza
del mondo.
Collocare le
azioni
quotidiane nel
tempo della
giornata e della
settimana
Identificare se
stesso e
relazionarsi agli
altri,
osservando
regole di
comportamento
condivise
Storia
Geografia
Conoscere e
comprendere gli aspetti
fondamentali della
storia antica e delle
società studiate,
effettuando un
confronto con la
contemporaneità
Individuare e
descrivere gli elementi
caratterizzanti dei
paesaggi e i rapporti di
interdipendenza tra
uomo e ambiente
Il sé e l’altro Individuare le
posizioni di
oggetti e
persone nello
spazio
Cittadinanza
e
Costituzione
Comprendere la
necessità di un sistema
di regole fondato sul
reciproco
riconoscimento dei
diritti garantiti dalla
Costituzione.
18
Traguardi di sviluppo delle competenze:
Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia- competenza digitale
SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA
Aree Campi
d’Esperienza Descrizione Discipline Descrizione
Area
matematica
Area
scientifico
tecnologica
La
conoscenza
del mondo
Raggruppare e
ordinare oggetti
e materiali
Confronta e
valuta quantità,
che registra
mediante
simboli
Matematica
Utilizzare le
tecniche e le
procedure del
calcolo aritmetico.
Descrivere e
classificare figure
in base a
caratteristiche
geometriche.
Individuare le
strategie
appropriate per la
soluzione di facili
problemi.
Utilizzare e
ricavare
informazioni da
rappresentazioni di
dati.
Osservare gli
organismi
viventi, i loro
ambienti, i
fenomeni
naturali,
accorgendosi
dei loro
cambiamenti
Avere
consapevolezza
e cura del
proprio corpo
Scienze
Osservare,
descrivere e
analizzare
fenomeni
appartenenti alla
realtà naturale e
artificiale
Rispettare
l’ambiente naturale
ed antropico
Avere
consapevolezza e
cura del proprio
corpo, operare
scelte adeguate di
comportamenti e di
abitudini di vita.
Analizzare e
raccontare in
forma chiara ciò
che ha fatto ed
imparato.
Usare gli oggetti
Individuare le
funzioni di una
19
coerentemente
con le loro
funzioni
Tecnologia
semplice macchina
ed usare gli oggetti
coerentemente con
le loro funzioni.
Utilizzare gli
strumenti
informatici per il
gioco e per
potenziare la
propria capacità
conoscitiva e
comunicativa.
20
PERCORSO METACOGNITIVO E CITTADINANZA ATTIVA
I traguardi di sviluppo delle competenze delineati si connotano come “l’indispensabile premessa
per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione
dell’obbligo di istruzione” (Nota del 31/01/2008 prot. n. 1296)
Le competenze-chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo
sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione e sono trasversali
a tutte le discipline.
Le competenze sociali e civiche, nella nostra Istituzione Scolastica, sono state oggetto di un
Protocollo di Intesa “A piccoli passi” stipulato in fase iniziale da 11 scuole di Terra di Lavoro:
D. D. 3° CIRCOLO “A. STEFANILE” AVERSA
D. D. “PAPA GIOVANNI PAOLO II” TRENTOLA DUCENTA
I.C. “SAC. R. CALDERISI” VILLA DI BRIANO
I.C. “D. CIMAROSA” AVERSA
I.C. “L. TOZZI” FRIGNANO
I.C. SAN MARCELLINO SAN MARCELLINO
I.C. LUSCIANO LUSCIANO
I.C. “M. DE MARE” SAN CIPRIANO D’AVERSA
“F. SANTAGATA” GRICIGNANO DI AVERSA
S.S. I GRADO “M. STANZIONE” ORTA DI ATELLA
S.S. I GRADO “SAN GIOVANNI BOSCO” TRENTOLA DUCENTA
Tale programma, aperto all’adesione di ulteriori ISA e associazioni, ha per oggetto una
procedura condivisa tra le diverse scuole aderenti e si pone come obiettivo principale la
realizzazione di una comunicazione interna partecipata ed efficace per una crescita formativa
orientata alla valorizzazione della vita e della persona e di tutela della salute. Le attività
didattiche si svolgeranno nel contesto di “comunità reali”, da realizzarsi attraverso il
coinvolgimento di tutti gli alunni, in un’ottica di inclusione, degli insegnanti, dei genitori, del
partenariato sociale, nonché attraverso l’interessamento concreto di enti e istituzioni del
territorio, con i quali verranno attuati accordi e intese.
Valori da promuovere attraverso opportune dinamiche di sviluppo
valore della vita e dignità della persona, come primi vapori di riferimento;
tutela della salute;
ricostruzione di un’armonia tra le comunità umane e la realtà circostante, che proprio la vita
degli uomini rende possibile.
Direttrici d’impegno prioritario
partecipazione civica, in dimensione locale e territoriale;
proposta di modelli e comportamenti di vita “sostenibili”, ispirati all’economia circolare, per la
ricerca di una nuova armonia tra uomo e ambiente;
valorizzazione delle diversità nello sviluppo delle comunità.
Sono state applicate modalità di progettazione comune per l’Avviso PON “Competenze di
cittadinanza globale” prot. n. 3340 del 23/03/2017. Le modalità adoperate diventano protocolli di
lavoro per la progettualità nell’ambito PON e con altre linee di finanziamento; esse potranno
progressivamente animare le attività didattico-educative curriculari
1) far crescere progressivamente l’integrazione tra le diverse aree disciplinari;
2) promuovere la dimensione esperienziale delle competenze con un ruolo attivo dei discenti
nella la pratica su casi reali, enfatizzando il rapporto con gli attori del territorio;
3) realizzare la restituzione, verso la scuola e l’extrascuola, delle competenze sviluppate,
prevedendo ricadute sul territorio;
4) ricercare approcci innovativi, in grado di superare la dimensione frontale e trasmissiva dei
saperi.
21
Competenze relative alla costruzione del sé: IMPARARE AD IMPARARE
Competenza
Indicatori
Acquisire un metodo di studio e di
lavoro
Partecipare attivamente alle attività di
insegnamento – apprendimento
Organizzare l’apprendimento in ordine
ai tempi, alle fonti e alle risorse
Lavorare in modo collaborativo
Usare e applicare conoscenze e abilità
in tutte una serie di contesti
Valutare il proprio lavoro
Imparare ad imparare Progettare
Percorso
metacognitivo
Acquisire e interpretare l’informazione Comunicare Collaborare e partecipare Individuare collegamenti e relazioni Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi
Competenze relative alla interazione produttiva del Sé
con gli altri
Competenze relative alla costruzione del “Sé”
22
Competenze relative alla costruzione del sé: PROGETTARE
Competenza
Indicatori
Darsi obiettivi significativi
utilizzando le conoscenze apprese,
valutando possibilità esistenti
Comprendere che a fronte di una
situazione problematica è necessario
operare scelte consapevoli giustificate e
progettate
Conoscere ed utilizzare le diverse fasi
dell’attività progettuale
Elaborare progetti proponendosi
obiettivi tracciando percorsi e valutando
i risultati raggiunti
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: ACQUISIRE ED
INTERPETRARE L’INFORMAZIONE
Competenza
Indicatori
Gestire in modo efficace le
informazioni
Comprendere la differenza che corre
tra dato, informazione e messaggio
Valutare criticamente l’informazione
distinguendo tra fatti e opinioni
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: COMUNICARE
Competenza
Indicatori
Comunicare in modo efficace
utilizzando diversi linguaggi
Comprendere messaggi verbali e non
verbali di diverso genere
Comprendere messaggi verbali scritti
Produrre messaggi verbali di diversa
tipologia
Riprodurre messaggi in codici diversi
23
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: COLLABORARE E
PARTECIPARE
Competenza
Indicatori
Interagire con gli atri
comprendendone i diversi punti di
vista
Comprendere quali atteggiamenti e
comportamenti assumere in situazioni
interattive al fine di apportare un
contributo qualificato
Comprendere la validità di opinioni ,
idee anche se non condivisibili
Partecipare attivamente a lavori di
gruppo
Motivare le proprie opinioni e le
proprie scelte e gestire situazione di
incomprensione e di conflittualità
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E RELAZIONI
Competenza
Indicatori
Cogliere la natura sistemica degli
eventi
Individuare e rappresentare
collegamenti e relazioni tra fenomeni
anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari
Individuare analogie e differenze
Individuare causa ed effetto
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: AGIRE IN MODO
AUTONOMO E RESPONSABILE
Competenza
Indicatori
Riconoscere il valore delle regole e
delle responsabilità personali
Esprimere in autonomia opinioni,
riflessioni, considerazioni
assumendone la necessaria
responsabilità
Comprendere che in una società
organizzata esistono un sistema di
regole entro cui si può agire
responsabilmente
Comprendere ed accettare il sistema di
principi e di valori tipico di una società
democratica all’interno dei quali
rivendicare i propri diritti e attendere
ai propri doveri
24
Competenze relative alle interazioni produttive del sé con gli altri: RISOLVERE PROBLEMI
Competenza
Indicatori
Saper affrontare situazioni
problematiche
Costruire ed verificare ipotesi
Raccogliere e valutare dati
Affrontare situazioni nuove utilizzando
contenuti e metodi di diverse discipline
Il Collegio dei docenti, nella seduta del 13/10/2016 con delibera n.18-a, preso atto dei suggerimenti
del NEV, relativamente alle competenze sociali e civiche, all’unanimità ha individuato, quale tema
comune su cui lavorare, il legame che unisce la scuola al territorio, finalizzato alla riscoperta delle
radici.
25
DESCRITTORI DEI DIVERSI LIVELLI DI COMPORTAMENTO
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE ED AUTONOMO
COLLABORARE E
PARTECIPARE
GIUDIZIO
SINTETICO
Rispetto delle
regole
Senso civico
Responsabilità
Impegno
Interesse
Partecipazione
Capacità socio-
relazionali
Contribuisce attivamente alla costruzione e alla
promozione delle regole di
convivenza in classe e nella scuola, dando prova di
averne interiorizzato il
valore anche in ambienti diversi.
Partecipa consapevolmente al proprio processo
formativo, impegnandosi
assiduamente in tutte le attività.
Gestisce con cura e
responsabilità il proprio materiale scolastico.
Interessato alla vita scolastica, interviene in
maniera spontanea e
pertinente nel dialogo educativo, apportando il
proprio contributo
personale. Frequenta assiduamente le
lezioni.
Disponibile all’ascolto e al confronto con gli adulti e i
pari, consapevole dei punti
di forza propri e altrui, partecipa in maniera
costruttiva al lavoro
comune e alle dinamiche di gruppo.
Ottimo/10
Contribuisce alla promozione delle regole di
convivenza in classe e nella
scuola, dando prova di averne interiorizzato il
valore anche in ambienti
diversi.
Partecipa al proprio processo formativo,
impegnandosi
assiduamente in tutte le attività.
Gestisce con cura il proprio
materiale scolastico.
Interessato alla vita scolastica, interviene in
maniera spontanea e
pertinente nel dialogo educativo.
Frequenta assiduamente le
lezioni.
Disponibile all’ascolto e al confronto con gli adulti e i
pari, partecipa in maniera
costruttiva al lavoro comune e alle dinamiche di
gruppo.
Distinto/9
Rispetta le regole di
convivenza in classe e nella
scuola, dando prova di averne interiorizzato il
valore anche in ambienti
diversi.
Partecipa al proprio
processo formativo,
impegnandosi regolarmente in tutte le
attività.
Ha cura del proprio materiale scolastico.
Interessato alla vita
scolastica, sa intervenire in
maniera adeguata nel dialogo educativo.
Frequenta regolarmente le
lezioni.
Orientato al confronto con
gli altri, partecipa in
maniera positiva al lavoro comune e alle dinamiche di
gruppo.
Buono/8
Rispetta le regole di
convivenza in classe e nella
scuola.
Partecipa alle attività
formative, impegnandosi in
maniera non assidua. Custodisce il proprio
materiale scolastico.
Coinvolto nella vita
scolastica, partecipa al
dialogo educativo. La frequenza scolastica non
è sempre regolare, senza
evidenti motivazioni.
Se supportato
adeguatamente partecipa
al lavoro comune e alle dinamiche di gruppo.
Discreto/7
Rispetta le regole di
convivenza in classe e nella
scuola solo se sollecitato.
Opportunamente spronato,
svolge le attività formative,
impegnandosi in maniera discontinua e superficiale.
Ha poca cura del proprio
materiale scolastico.
Poco interessato alla vita
scolastica, partecipa con
fatica alle attività. Frequenta in modo
irregolare le lezioni, senza
evidenti motivazioni.
Poco propenso al
confronto con gli altri,
partecipa con difficoltà al lavoro comune e alle
dinamiche di gruppo.
Sufficiente/6
Non riconosce e non
rispetta le regole di
convivenza in classe e nella scuola.
Non partecipa alle attività
formative e non dimostra
alcun impegno apprezzabile nella vita scolastica.
E’ sfornito o trascura il
proprio materiale scolastico.
Disinteressato alla vita
scolastica, non partecipa
alle attività. Frequenta in modo saltuario
le lezioni, senza evidenti
motivazioni.
Conflittuale nelle relazioni
con gli altri, non riesce a
partecipare al lavoro comune e condiziona
negativamente le
dinamiche di gruppo.
Non sufficiente
26
DESCRITTORI DEI DIVERSI LIVELLI DI APPRENDIMENTO
CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE LIVELLO/VOTO
Possiede conoscenze ampie e approfondite
dei contenuti disciplinari, strutturalmente precise e rigorose, maturate anche al di
fuori del contesto scolastico.
Denota notevoli capacità di comprensione
e analisi; applica efficacemente concetti, regole e procedure.
Si esprime in maniera chiara, corretta ed
articolata, utilizzando in maniera appropriata i linguaggi specifici delle
diverse discipline. E’ in grado di utilizzare
in maniera autonoma strumenti di documentazione ulteriori rispetto ai sussidi
scolastici.
Autonomo nell’organizzazione e nella
rielaborazione delle conoscenze acquisite, effettua agevolmente collegamenti di tipo
interdisciplinare, apportando contributi
critici ed originali. E’ in grado di trasferire ad altri contesti ciò che ha imparato ed è
fortemente motivato alla ricerca personale.
Ottimo /10
Possiede conoscenze dei contenuti disciplinari complete e approfondite,
maturate anche al di fuori del contesto
scolastico.
Denota elevate capacità di comprensione e analisi; applica efficacemente concetti,
regole e procedure.
Si esprime in maniera chiara e corretta, utilizzando in maniera appropriata i
linguaggi specifici delle diverse discipline.
E’ in grado di utilizzare in maniera autonoma strumenti di documentazione
ulteriori rispetto ai sussidi scolastici.
Autonomo nell’organizzazione e nella rielaborazione delle conoscenze acquisite,
sa operare collegamenti di tipo
interdisciplinare, apportando anche il proprio contributo.
E’ in grado di trasferire ad altri contesti ciò
che ha imparato ed è motivato alla ricerca personale.
Distinto /9
Possiede una sicura conoscenza dei
contenuti disciplinari, acquisita nel contesto scolastico.
Mostra capacità di comprensione e analisi;
applica correttamente concetti, regole e procedure.
Si esprime in maniera chiara, utilizzando
adeguatamente i linguaggi specifici delle diverse discipline.
Sa organizzare e rielaborare le conoscenze
acquisite, operando collegamenti di tipo interdisciplinare.
E’ in grado di applicare ciò che ha appreso
a situazioni via via più complesse.
Buono /8
Possiede una conoscenza sostanzialmente
corretta di gran parte dei contenuti disciplinari.
Mostra adeguate capacità di comprensione
e applica in modo generalmente corretto concetti, regole e procedure.
Si esprime in maniera semplice e
pertinente, utilizzando in parte i linguaggi specifici delle diverse discipline.
Sa organizzare le conoscenze acquisite, ma
non sempre le rielabora adeguatamente. Sa effettuare semplici collegamenti di tipo
interdisciplinare.
Discreto/7
Possiede una conoscenza parziale e/o
superficiale dei contenuti disciplinari.
Mostra sufficienti capacità di
comprensione, non sempre accompagnate da una corretta applicazione di concetti,
regole e procedure.
Si esprime in maniera semplice, utilizzando poco i linguaggi specifici delle
diverse discipline.
Sa generalmente organizzare le conoscenze
acquisite ma, solo se opportunamente sollecitato, effettua semplici collegamenti
di tipo interdisciplinare.
Sufficiente/6
Possiede una conoscenza frammentaria e
lacunosa dei contenuti disciplinari.
Necessita del supporto degli insegnanti per
una adeguata comprensione ed applicazione di concetti, regole e
procedure.
Si esprime in maniera essenziale e imprecisa.
Incontra difficoltà nell’organizzare le
minime conoscenze acquisite e, anche se opportunamente sollecitato, non riesce a
effettuare collegamenti di tipo
interdisciplinare.
Non sufficiente
27
PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE
Il fronte dell’integrazione tra l’attività curricolare e quella extracurricolare è la progettazione, la
didattica e il lavoro per competenze: per contribuire alla maturazione delle competenze di un
alunno, infatti, è indispensabile travalicare gli steccati tradizionali del tempo scuola, delle
metodologie invalse, dell’assetto consueto del rapporto educativo, per avventurarsi su sentieri nuovi
dell’educazione che investono la globalità del soggetto, coinvolgendone le dimensioni cognitive,
emotive, affettive, etc.
Nel definire obiettivi di processo tesi al conseguimento di traguardi, in particolare per lo
sviluppo delle competenze, il Circolo Didattico “Papa Giovanni Paolo II” di Trentola Ducenta sta
operando in direzione di una progressiva compenetrazione della progettazione curricolare ed
extracurricolare, coordinando le operazioni di predisposizione, selezione, organizzazione e
implementazione dei progetti con il lavoro didattico.
I progetti attivati dall’istituto, in una logica di programmazione pluriennale, si collocano
all’interno di alcune macro-aree di azione, che caratterizzano la progettazione extracurricolare,
raccordandola puntualmente con le priorità individuate e con gli obiettivi formativi perseguiti.
Ogni progetto di natura extracurricolare è dotato di un apposita scheda progettuale da
conservare agli atti, per altro già prevista dalla normativa vigente (D.I. 44/2001) nella quale si
evidenzia in dettaglio il raccordo con gli obiettivi di miglioramento, gli obiettivi formativi, ma
anche le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie per la realizzazione del progetto. Il
PTOF si arricchisce, annualmente, delle schede di progetto dettagliate per le iniziative programmate
e attuate per l’anno in corso.
AREE PER LA
PROGETTAZIONE
EXTRA
CURRICOLARE
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO
TIPOLOGIE
(a titolo
esemplificativo)
RISULTATI
ATTESI
Esprimere/si,
creare, comunicare
- Attuare interventi
specifici per il
rafforzamento delle
competenze
linguistiche ed
espressive in L2
anche con interventi
CLIL
- Introdurre prime
esperienze di
approfondimento
delle arti e della
musica mediate ai
bambini attraverso
progetti specifici
- Arricchimento degli
ambienti di
apprendimento con
particolare
attenzione al
digitale e agli
strumenti
dell'espressività
- Implementare nella
- Progetti per lo
sviluppo di L2 e
metodologia CLIL
(anche in rete)
- Progetti per l’uso
dei linguaggi
creativi e artistici
(lettura e
produzione di testi
iconografici,
pratica e cultura
musicali)
- Progetti per l’uso
degli strumenti e
degli ambienti
digitali finalizzati
alla
comunicazione e
allo sviluppo delle
capacità
espressiva - Progetti in rete con
scuole e
associazioni (E-
- Ampliare
progressivamente il
numero dei
partecipanti
- Estenderli alle
prime annualità e
alla scuola
dell’infanzia
28
scuola le
metodologie
dell'educazione non
formale
- Incrementare le
occasioni di
formazione,
individuando
priorità anche in
collaborazione con
altre scuole del
territorio
Clil, Scuola viva,
etc.)
Potenziare ed
esercitare le
competenze logiche
e scientifiche.
Innovare le
competenze con gli
strumenti digitali.
- Attuare interventi
specifici per
l’incremento delle
competenze logico-
matematiche
soprattutto nella
fase terminale del
curricolo
- Arricchimento degli
ambienti di
apprendimento con
particolare
attenzione al
digitale e agli
strumenti
dell'espressività
- Implementare nella
scuola le
metodologie
dell'educazione non
formale
- Incrementare le
occasioni di
formazione,
individuando
priorità anche in
collaborazione con
altre scuole del
territorio
- Progetti sulle
competenze
logico-
matematiche
(infonumeracy,
argomentazione,
etc.)
- Laboratori
scientifici e
naturalistici - Progetti in rete con
scuole e
associazioni (E-
Clil, Scuola viva,
etc.)
- Ampliare
progressivamente il
numero dei
partecipanti
- Estenderli alle
prime annualità e
alla scuola
dell’infanzia
Includere, orientare,
mettere in relazione
- Implementare nella
scuola le
metodologie
dell'educazione non
formale
- Rafforzare il senso
dell’identità
personale, il rispetto
dell’identità altrui e
la consapevolezza
delle dimensione
culturale degli
alunni
- Progetti a carattere
sportivo (in
particolare sport di
squadra)
- Sportelli e percorsi
di ascolto,
mediazione,
sostegno agli
apprendimenti,
alla genitorialità,
etc.
- Eventi e
manifestazioni
- Favorire la
partecipazione
attiva dei genitori
- Costruire rete con il
terzo settore e altri
enti territoriali
- Ampliare
progressivamente il
numero dei
partecipanti
- Estenderli alle
prime annualità e
alla scuola
29
- Incrementare le
occasioni di
formazione,
individuando
priorità anche in
collaborazione con
altre scuole del
territorio
- Saldare il curricolo
verticale in
particolare con la
Scuola dell’infanzia
e con la SMS locale
per lo sviluppo
delle competenze
sociali e civiche
- Progetti in rete con scuole e
associazioni (E-
Clil, Scuola viva,
etc.)
- Progetto
“Continuità”
- Progetto di rete “A
piccoli passi” per
lo sviluppo delle
competenze sociali
e civiche
- Attività
alternativa a IRC
con tutoring sulle
competenze sociali
e civiche
dell’infanzia
30
FABBISOGNO DEI POSTI COMUNI, DI SOSTEGNO DELL’ORGANICO
DELL’AUTONOMIA E DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Nella definizione dell’organico dell’autonomia si fa riferimento agli obiettivi formativi ritenuti
prioritari, elaborando una proposta che tenga conto dei posti comuni, di sostegno e di
potenziamento, senza la separata indicazione di questi ultimi, come invece si è fatto per l’a.s.
2015/2016 in ambito di organico potenziato, data l’unitarietà dell’organico dell’autonomia rispetto
all’organico potenziato, nonché delle unità ulteriori in ragione delle supplenze brevi conferite
nell’ultimo triennio per assicurare l’integrità dell’insegnamento delle discipline curricolari. Per
esemplificazione si presenta il seguente prospetto, partendo dai dati di organico di fatto del corrente
a.s. e avanzando una previsione per il triennio a venire, considerando le disponibilità:
FABBISOGNO TRIENNIO
Organico
Scuola
Infanzia
A.s. Posti
comuni
Posti di
sostegno
Posti organico
potenziato
Classe di
concorso
(eventuale)
Motivazioni
16/17
30 6 AAAA
17/18
32 8 AAAA
18/19
32 8 AAAA
FABBISOGNO TRIENNIO
Organico
Scuola
Primaria
A.s. Posti
comuni
Posti di
sostegno
Posti organico
potenziato
Classe di
concorso
(eventuale)
Motivazioni
16/17
62
28
8
EEEE
di cui n. 3
specialisti
inglese
Potenziamento
competenze
Sostegno
apprendimenti
Integrazione
tempo scuola
17/18
65 30 9
EEEE
di cui n. 3
specialisti
inglese
Potenziamento
competenze
Sostegno
apprendimenti
Integrazione
tempo scuola
18/19
65 30 10
EEEE
di cui n. 4
specialisti
inglese
Potenziamento
competenze
Sostegno
apprendimenti
Integrazione
tempo scuola
31
Ai sensi dell’art.1, comma 5 della legge 107/2015, si prevede in generale che i docenti dell'organico
dell'autonomia concorrano alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa attraverso
l’espletamento di tutte o parte delle seguenti attività:
- Attività di potenziamento (Es: sportelli didattici antimeridiani o pomeridiani)
- Attività d’insegnamento
- Attività di sostegno (es: laboratori didattici)
- Attività di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (es: gruppi di livello e classi
aperte, sostituzione dei collaboratori di presidenza o dei fiduciari di plesso)
- Attività di sostituzione dei docenti assenti (fino a 10gg).
32
FABBISOGNO DEI POSTI DEL PERSONALE TECNICO,
AMMINISTRATIVO ED AUSILIARIO
Il comma 14, punto 3, della legge n.107 del 13.07.2015 richiede l’indicazione nel PTOF del
fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, ma sempre nel
rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334,
della legge 29dicembre 2014, n. 190. La quantificazione del suddetto personale è fatta partendo dai
dati storici della scuola ed effettuando una proiezione per i prossimi tre anni sulla scorta degli
incrementi o decrementi del numero di alunni e classi.
Plesso/sede
staccata e/o
coordinata
N. classi
sezioni N. alunni
N. unità di
personale
Collaboratori scolastici (n. 18)
Plesso Centro
Plesso Ducenta
Plesso Ciento
50 classi
16 sezioni 1424
9
5
5
Assistenti amministrativi (n. 8)
Plesso Centro
Plesso Ducenta
Plesso Ciento
50 classi
16 sezioni 1424 9
Assistenti tecnici
Altro profilo
33
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E ATTREZZATURE MATERIALI
Strettamente collegata ai punti precedenti la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o private. Si potrebbe far menzione dei progetti già approvati in fase di realizzazione o anche a quelli già presentati ed in attesa di autorizzazione rimarcando la complementarietà di tali attrezzature/strutture con li fabbisogni formativi sopra citati nel PTOF e, soprattutto, con la necessità di una didattica che valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazione dell’intervento formativo. Per esempio:
Plesso/sede staccata e/o coordinata
Tipologia dotazione tecnologica
Motivazione della scelta
Fonte di finanziamento
Plesso Centro
Plesso Ducenta
Plesso Ciento
Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN
Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento;
Asse II Infrastrutture Per L’istruzione – Fondo Europeo Di Sviluppo Regionale (Fesr) – Obiettivo Specifico – 10.8
Plesso Centro
Plesso Ducenta
Plesso Ciento
Realizzazione ambienti digitali open source
Progettare per competenze anche attraverso la metodologia dell’IFS-Impresa Formativa Simulata
Asse II Infrastrutture Per L’istruzione – Fondo Europeo Di Sviluppo Regionale (Fesr) – Obiettivo Specifico – 10.8
Plesso Centro
Plesso Ducenta
Plesso Ciento
Spazi attrezzati per la creatività
Praticare l’uso degli strumenti espressivi e creativi
Inventare, cooperare, produrre
Sede esterna in rete con istituzione scolastica
Laboratori territoriali per l’occupabilità
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro
Avviso pubblico del Miur, pubblicato con Nota prot. 10740 del 8 settembre 2015
34
PIANO DI FORMAZIONE DEI DOCENTI
Il piano di formazione del personale docente, che l’art.1, comma 124 della legge 107/2015
definisce come obbligatoria, permanente e strutturale, recepisce le criticità emerse dal RAV e le
istanze rivenienti dal PDM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati
nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che
circoscritti alle singole realtà. Il riferimento è alla circolare applicativa n.2805 dell’11.12.2015 al
paragrafo “il piano di formazione del personale”, nel quale si richiama da parte del MIUR
l’adozione di un Piano nazionale di formazione.
Tra le diverse possibilità, si individuano
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate allo studio dei casi, al
learning by doing, all’apprendimento in contesti formali, non formali ed informali;
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento orientate all’uso delle nuove
tecnologie applicate alla didattica;
Metodologie didattiche di insegnamento-apprendimento finalizzate alla gestione delle
dinamiche relazionali e comportamentali all’interno dei gruppi classe;
Metodologie didattiche di insegnamento apprendimento sulla didattica per competenze;
Strategie di inclusione e cooperazione per “insegnanti efficaci”: percorsi di realizzazione
della migliore integrazione degli alunni, percorsi di sostegno alle motivazioni e alle
vocazioni, percorsi per il sostegno agli apprendimenti con metodologie alternative.
Il Circolo didattico “Papa Giovanni Paolo II” di Trentola Ducenta ha individuato, negli organi
collegiali preposti, le priorità relative a un piano di formazione pluriennale del personale, utile ad
affrontare le sfide della complessità e la trasformazione che sta affrontando la scuola italiana.
Nel contempo, le iniziative formative previste affrontano le priorità individuate dalla comunità
scolastica per lo sviluppo della propria mission sul territorio di riferimento: esse sono articolate su
base pluriennale e intrecciano le competenze metodologiche con quelle di tipo cognitivo e
progettuale.
Di seguito si indica la scansione di massima degli interventi programmati:
Anno scolastico Aree formazione Destinatari
Entro l’a.s. 2016/17 - Progettare per Competenze
- “Insegnanti efficaci” con IACP -
II annualità- per favorire
l’inclusività
- Corso di formazione per
fronteggiare BES con personale
Erickson (rilevazioni progetto
GIADA - Erickson per le classi I)
- Formazione Piano Nazionale
scuola Digitale
- Attività formative mirate al
miglioramento delle competenze
espressive in Lingua Inglese e
della metodologia CLIL
Personale docente
- Dematerializzazione e segreteria
digitale
Personale ATA
Entro l’a.s. 2017/18 - Didattica con piccoli device Docenti
35
(tali azioni formative connesse ad
esempio ai mini-corsi di robotica e all’uso
dei tablet sono state già avviate nell’anno
scolastico 2016/17 con Fondi Fesr )
- Didattica innovativa per il
potenziamento delle competenze
logico-matematiche
- Didattica inclusiva: azioni
formative per la stesura e la
realizzazione dei PDP
- Dematerializzazione e segreteria
digitale
Personale ATA
Entro l’a.s. 2018/19 - Coding nella didattica
- Flipped classroom: una
rivoluzione nella didattica
Docenti
Le attività di Formazione sono arricchite dalle iniziative realizzabili attraverso la Rete di Ambito
Campania 8. Con il coordinamento della scuola polo “E. Fermi” di Aversa sono state attivate ben 81
Unità Formative afferenti alle seguenti aree di intervento:
Autonomia didattica e organizzativa
Valutazione e miglioramento
Didattica per competenze e innovazione metodologica
Lingue straniere
Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento
Scuola e lavoro
Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale
Inclusione e disabilità
Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile
Il Piano di formazione d’Ambito è triennale e sono attualmente in corso le azioni riferite all’anno
scolastico 2017/18 (per l’anno 2018/19 si prevede avvio nel mese di marzo 2019).
Nell’ambito di tale formazione il Circolo Didattico di Trentola Ducenta è divenuto snodo formativo
per U.F. di “nicchia”: L’amico immaginario. Risorse narrative per la prima infanzia, rivolto ai
docenti di Scuola dell’infanzia dell’ambito Campania 8.
Il Circolo Didattico di Trentola Ducenta è presente nelle attività della cabina di regia dell’ambito
Campania 8 per la formazione e nel collegio dei tutor.
Il piano di formazione è completato da interventi specifici per:
- l’aggiornamento e l’approfondimento di competenze richieste dal D.lgs. 81/08, rivolte a
tutto il personale
- favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione
didattica nell’ambito del PNSD
In collaborazione con agenzie educative e case editrici, l’istituto promuove giornate di studio e di
aggiornamento (anche territoriali) su temi di innovazione didattica come CLIL e inclusione,
scrittura creativa, digital storytelling, etc.
36
PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) ha l’obiettivo di modificare gli ambienti di
apprendimento per rendere l’offerta formativa di ogni istituto coerente con i cambiamenti della
società della conoscenza e con le esigenze e gli stili cognitivi delle nuove generazioni. Il D.M. 851
del 27 ottobre 2015, in attuazione dell’art.1, comma 56 della legge 107/2015, ne ha previsto
l’attuazione al fine di:
migliorare le competenze digitali degli studenti anche attraverso un uso consapevole delle
stesse;
implementare le dotazioni tecnologiche della scuola al fine di migliorare gli strumenti
didattici e laboratori ali ivi presenti;
favorire la formazione dei docenti sull’uso delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione
didattica;
individuare un animatore digitale;
partecipare a bandi nazionali ed europei per finanziare le suddette iniziative
Animatore Digitale: Della Gala Giuseppina
PROFILO DELL’ANIMATORE – AZIONE #28 DEL PNSD
FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,
attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore),
favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative,
come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e
stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche
strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri
attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari
strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;
informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),
coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza
tecnica condotta da altre figure.
37
Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni
tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie
didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Pertanto, all’ animatore digitale è affidato il compito di trovare soluzioni metodologiche e
tecnologiche da diffondere all’interno degli ambienti della scuola. Una scuola dove, ricordiamo,
sono state trovate già nuove forme di declinazione della didattica con le classi 2.0 e l’utilizzo delle
LIM .
LE NOSTRE DOTAZIONI MULTIMEDIALI PER UNA DIDATTICA DIGITALE
Il progetto sviluppato da questa nuova figura professionale, sarà legato al Piano triennale per
l’offerta formativa della scuola.
gestire le azioni di avvio del PNSD: pubblicazione del Piano Nazionale Scuola Digitale sul
sito della Scuola nella sezione PSND; aggiornamento della sezione anche con immagini di
esperienze compiute con i nostri alunni in itinere;
approntare per poi somministrare ai docenti della Nostra Scuola questionari che saranno
strumento utile per avere un quadro chiaro del corpo docente, e quindi modulare meglio
l’intervento formativo;
LIM 24
LABORATORI
INFORMATICI 2
FISSI 37
TABLET 77
38
creare un clima di collaborazione nel rispetto dei diversi modelli e pratiche didattiche che
emergeranno dalla “ricognizione” e avviare una riflessione sulle azioni future;
promuovere il blog della scuola come strumento non solo di divulgazione delle notizie
riguardanti la vita scolastica, ma anche come strumento innovativo di comunicazione degli
alunni;
promuovere ad alunni e docenti il nuovo ambiente digitale EI-PASS, capace di arricchire
le competenze informatiche;
promuovere l’utilizzo di piattaforme di elearning (Edmodo, Moodle o Fidenia) per
potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento/apprendimento e favorire la
comunicazione tra i docenti ;
promuovere l’utilizzo di programmi di coding nella didattica: lo Scrach;
coinvolgimento della comunità territoriale (famiglie, associazioni, ecc.) nella cultura
digitale : organizzare incontri con i genitori per fornire informazioni e spunti di riflessione
su questa “nuova” didattica.
Segue schema del percorso che si intende avviare nel prossimo triennio
Anno scolastico
2016-17 AZIONI
Formazione
interna
- Somministrazione di un questionario ai docenti per la
rilevazione dei bisogni formativi.
- Partecipazione alla formazione specifica per Animatore
Digitale.
- Potenziamento ed ampliamento di buone pratiche realizzate
nell’Istituto.
- Formazione specifica a carattere di ricerca-azione sulla
- Creazione di un cloud d’istituto
- Azione di segnalazione di eventi / opportunità formative in
ambito digitale.
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con
il corpo docente.
- Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD ed
alle relative attività realizzate nella scuola.
- Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e
la diffusione delle buone pratiche (Google apps for
Education/Microsoft Education).
- Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori
e agli alunni sui temi del PNSD
- Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di
sistema.
Creazione di
soluzioni
innovative
- Revisione costante degli ambienti digitali presenti nella scuola
Educazione ai media e ai social network; utilizzo dei social
nella didattica tramite adesione a progetti specifici e peer-
education
Anno scolastico
2017-18 AZIONI
39
Formazione
interna
- Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori
Digitali. Somministrazione di un questionario ai docenti per la
rilevazione dei bisogni formativi e le competenze digitali
acquisite nella precedente annualità scolastica
- Utilizzo di piattaforme di E-Learning (Edmodo, Moodle o
Fidenia) per potenziare e rendere interattivo il processo di
insegnamento/apprendimento e favorire la comunicazione tra i
membri della comunità scolastica
- Utilizzo del cloud d’Istituto
- Uso del coding nella didattica
- Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale
- Formazione sulle tematiche della cittadinanza digitale
- Segnalazione di eventi / opportunità formative in ambito
digitale
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori
e agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale,
sicurezza, uso dei social network, educazione ai media,
cyberbullismo)
- Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e
la diffusione delle buone pratiche (Google apps for
Education/Microsoft Education)
- Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di
sistema
Creazione di
soluzioni
innovative
- Sviluppo e diffusione di soluzioni per rendere un ambiente
digitale con metodologie innovative e sostenibili
(economicamente ed energeticamente)
- Sperimentazione di nuove metodologie nella didattica: BYOD,
webquest, classe capovolta, eTwinning
- Cittadinanza digitale
- Costruire curricola verticali per le competenze digitali,
soprattutto trasversali o calati nelle discipline
Anno scolastico
2018-19 AZIONI
Formazione
interna
- Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori
Digitali.
- Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze
digitali acquisite nel biennio precedente
- Progettazione di percorsi didattici integrati basati sulla didattica
per competenze
- Uso del coding nella didattica.
- Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero
computazionale con Scrach
- Utilizzo di piattaforme di elearning (Moodle, Edmodo o
Fidenia) per potenziare e rendere interattivo il processo di
insegnamento/apprendimento
- Implementazione sull’utilizzo del cloud d’Istituto per favorire
la condivisione e la comunicazione tra i docenti
- Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e
all’adozione di metodologie didattiche innovative
40
Coinvolgimento
della comunità
scolastica
- Eventi aperti al territorio, sui temi del PNSD (cittadinanza
digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media,
cyberbullismo )
- Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e
la diffusione delle buone pratiche (Google apps for
Education/Microsoft Education). Coordinamento con lo staff di
direzione e le altre figure di sistema
Creazione di
soluzioni
innovative
- Stimolare e diffondere la didattica project-based.
- Diffusione della sperimentazione di nuove metodologie nella
didattica: webquest, EAS, flipped classroom, BYOD,
eTwinning
Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato
secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.
41
ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO
Per tutti i progetti e le attività previste nel PTOF dovranno essere elaborati strumenti di
monitoraggio e valutazione tali da rilevare i livelli di partenza, gli obiettivi di riferimento nel
triennio, ed i conseguenti indicatori quantitativi e qualitativi per rilevarli.
Si fa riferimento, in particolare, alla strumentazione predisposta per il Piano di Miglioramento.
Le attività di monitoraggio sono condotte in particolare con strumenti digitali come:
- Google Moduli, per la restituzione di dati quali-quantitativi;
- Eventbrite per il monitoraggio della partecipazione alle iniziative;
- Sophia e piattaforma online per la formazione (in allestimento) per il monitoraggio dei
processi formativi.
Sono praticate sistematicamente le seguenti azioni di monitoraggio e valutazione:
- Monitoraggio e valutazione degli esiti (scrutini finali);
- Monitoraggio, valutazione e restituzione dati Prove Invalsi;
- Monitoraggio risultati a distanza degli studenti (con la Scuola secondaria di primo grado);
- Monitoraggi per azioni progettuali specifiche (Aree a rischio, CLIL, etc.)
Le operazioni di monitoraggio e valutazione sono affidate, per i compiti specifici, al Gruppo di
lavoro.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Paolo Graziano Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell’art.3, comma 2, del D.Lgs. 39/93
ALLEGATI
1. ATTO DI INDIRIZZO del Dirigente Scolastico
2. RAV (Rapporto di autovalutazione)
3. PDM (Piano di Miglioramento) con schede di progetto