PROGETTARE L'OGGETTO LIBROIl testo tra struttura e forma
Il nostro lavoro si concentra sulla
progettazione del libro, dal punto di vista
del suo aspetto visuale
della struttura compositiva
del rapporto tra il contenitore (libro) e il contenuto.
Un libro può essere considerato un oggetto?
Di cosa si compone un libro, oltre al testo?
La pagina è un confine?
È possibile creare meccanismi interattivi, su un supporto cartaceo?
Può la forma di un libro trasmettere effetti sensoriali?
Un testo è composto da elementi distribuiti
in uno spazio di scrittura.
L’approccio lineare che utilizziamo comunemente per leggere
un testo (riga per riga, pagina dopo pagina) è solo uno fra molti.
Un metodo non lineare di fruizione del testo, come ad esempio
navigare su internet oppure leggere i dati di una tabella
evidenzia più elementi allo stesso tempo,
facilita la comprensione
e la memorizzazione delle informazioni.
TESTO =IMMAGINE
Una separazione netta tra ciò che è testo
e ciò che è immagine non è possibile,
perché gli elementi testuali sono costituiti
da forme, quindi immagini,
legate assieme nello spazio di scrittura.
Alla dimensione propriamente testuale
bisogna quindi associare la dimensione
visiva, intrinseca in ogni testo scritto.
Dove comincia la scrittura?
Dove comincia la pittura?
Roland Barthes
LETTURA =ESPERIENZASENSORIALE
Architettura scultorea dell’artista ceco Matej Krén , The book of scanner.
Leggere un libro significa
leggerne il contenuto testuale
ma significa anche:
tastarne la superficie materica;
apprezzarne la qualità della carta, il tono timbrico
quando la si fa schioccare sotto le dita;
ammirarne la struttura fisica, ovvero la copertina,
la rilegatura;
intuirne la struttura visiva, l’impaginazione,
l’uso della tipografia.
SCRITTURA =STRUTTURA
Charles Darwin, albero evoluzionistico
In un testo scritto è sempre presente
una struttura costruttiva.
La creazione di testi non avviene tanto secondo
propositi artistici, quanto seguendo regole formali
più o meno rigide.
Grazie agli strumenti della progettazione è possibile rendere
visibile l’ossatura del testo, che nella maggior parte dei casi
è “nascosta” nella narrazione.
Un esempio da noi analizzato riguarda lo studio morfologico
della fiaba condotto dal filologo russo Vladimir Propp.
Propp studia in maniera approfondita il racconto fantastico,
individuandone la struttura che ne è sottesa.
Dalla sua ricerca emerge come la fiaba sia un susseguirsi
di rapporti di causa-effetto descritti come azioni
dei personaggi. Queste relazioni sono definite funzioni,
e sono costanti e pertanto ritrovabili in qualsiasi narrazione
della stessa tipologia.
In altri testi, la struttura
narrativa è posta
in primo piano.
Così succede in molti
libri di Italo Calvino,
in cui la narrazione
è progettata secondo
un approccio
non lineare, esplicitato
dall’autore stesso.
Rielaborazione grafica della struttura narrativa di Se una notte d’inverno un viaggiatore, di Italo Calvino
NARRATIVAIPERTESTUALE
L’approccio non lineare al testo si esplica nella creazione
di ipertesti letterari.
Con ipertesto intendiamo
un insieme di blocchi informativi
e un insieme di collegamenti logici (link) fra tali blocchi.
Un utente può accedere ai singoli blocchi informativi
percorrendo variamente i collegamenti che li uniscono.
L’esempio più conosciuto di ipertesto è Internet, che non è altro
che un enorme documento con tantissimi collegamenti.
TIPI DI IPERTESTO
Ramificati Combinatori
Reticolari
Ramificazione divergente
Ramificazione ad asola
Modello ordinato
Modello fattoriale
Modello reticolare
Nell’ipertesto si perde la sensazione dell’atto di comunicazione, la consapevolezza di trovarsi in presenza di un messaggio: l’ipertesto non ci viene dato, l’ipertesto c’è, e noi ci muoviamo al suo interno.
Mappa di tutti gli indirizzi IP di Internet.
FORMA +FUNZIONE
Cent mille milliards de poèmes, Raymond Queneau.
La linearità che si accompagna al testo scritto in un libro
tradizionale è attualmente un limite allo sviluppo
di narrazioni ipertestuali.
D’altro canto, i testi digitali non possiedono gli elementi
paratestuali (cioé di contorno alla scrittura) che permettono
di considerare la lettura un’esperienza sensoriale a tutto tondo.
Occorre quindi ripensare la forma del libro in quanto oggetto,
e quest’operazione è imprescindibile dalla struttura narrativa
che si vuole “contenere” fra le pagine.
Scopo della nostra tesi è dunque duplice:
da un lato dimostrare come sia possibile produrre
testi narrativi ipertestuali, la cui struttura non sia vincolata
alla rigida linearità della pagina stampata;
dall’altro esplorare il campo di interazione fra diverse
professionalità, in particolare quelle dello scrittore
e del designer, per dimostrare come quest’ultimo
possa contribuire in maniera determinante
alla creazione di esperienze sensoriali di lettura.
Ci siamo soffermati maggiormente sull’aspetto ludico
e quello educativo-didattico della produzione di testi,
lasciandoci ispirare da
l’editoria sperimentale, in particolare quella dedicata
all’infanzia: libri pop-up, le volvelle, i pre-libri di Munari;
la progettazione di strutture narrative, con riferimento
ai “giochi” matematico-letterari del gruppo Oulipo.
FASE PROGETTUALE
Di pari passo con la ricerca teorica, abbiamo sviluppato
la parte progettuale della nostra tesi, il cui esito si compone
di tre elaborati, veri e propri oggetti-libro, di cui abbiamo
progettato
la struttura
narrativa
elaborato
il contenuto
testuale
realizzato
la forma
fisica
Per la stesura del contenuto testuale abbiamo scelto
la narrativa di genere:
perché essa presenta caratteristiche
tali da poter suffragare la nostra tesi;
perché più facilmente collegabile
agli aspetti ludico-didattici, indirizzandosi
ad un target di utenza che va dall’infanzia
alla prima adolescenza.
Il primo genere scelto è quello della Fiaba.
In questo caso i vincoli progettuali della narrazione
sono costituiti dalle funzioni individuate da Propp.
Partendo dalle prime righe di una fiaba dei fratelli Grimm,
abbiamo creato diversi intrecci ramificati tra blocchi di testo.
Questi blocchi sono i possibili percorsi
che il lettore-giocatore può esplorare.
Il secondo genere analizzato è quello della Fantascienza.
Abbiamo individuato in alcune caratteristiche di queste genere
indeterminatezza
inverosimiglianza
esordio in media res
finale aperto
la base ideale per una struttura narrativa di tipo circolare.
La costruzione del racconto si basa sulla selezione
di alcuni fra i temi più diffusi nella letteratura
di genere fantascientifico.
Abbiamo analizzato le tematiche principali basandoci
su due ordini di variabili:
verosimile / inverosimile
antropocentrico / extra-umano
3
4
6
10
10
1112
13
15
21
22
2325
26
31
29
34
12
5
7
16
17
18
24
27
30
19
3233
Verosimile
Antropocentrico
9
Extra-umano
Inverosimile
28
14
20
8
1
2
3
4
5
6
7
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
8
9
10
11
12
13
14
15
IbernazioneAstronaveCapsula del tempoClonazioneColonizzazione spazialeComputer organicoContatto extraterrestreEsobiologiaEsplorazione spazialeGoverno mondialeGoverno galatticoGuerra spazialeImmortalitàIntelligenza artificialeIntelligenza collettivaInvasione alienaInvisibilitàLinguaggio alienoMacchina del tempoMutaformaMutantiOOPARTOrdigno dell’apocalisseParapsicologiaPostumanesimoCyberspazioRivolta delle macchineRobot, cyborg, androidiScienziato pazzoSuperuomoTeletrasportoViaggio nel tempoVelocità superluminaleUniverso parallelo
0 1 2 3
Nello schema la grandezzadel pallino rappresenta l’occorrenza dei temi in uno o più blocchi.
Il terzo genere considerato è l’Horror.
In questo caso, la base per la stesura dei contenuti
è costituita dalle leggende metropolitane,
vero e proprio surrogato della letteratura del terrore.
Le leggende condividono infatti, con i racconti horror,
tematiche e soggetti ricorrenti.
La forma narrativa delle leggende metropolitane
si presta bene alla suddivisione del testo
in lessìe ¬ o blocchi ¬ da combinare attraverso
una struttura ipertestuale ad albero.
Per le loro caratteristiche di
versatilità capacità di adattamento
scomposizione metamorfosi
rispetto al luogo in cui si diffondono, risultano adatte
alla creazione di racconti ipertestuali.
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gnol
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Senso solo alla fine - shock
Sfiducia verso il prossimo
Forza delle dicerie
Rapimenti
Soprannaturale
Razzismo - timore verso l’esotico
Moralità e punizione
Automobile
Maniaco
Identità incerta
Organi sottratti - evirazione
Animali
Donne fatali
Cambiamenti sociali - tecnologici
La scelta delle forme degli oggetti libro non è casuale, ma deriva da uno studio semiotico.
Fiaba
QUADRATO
Mondo terreno
Protezione, casa
Famiglia
HorrorFantascienza
CERCHIO
Mondo spirituale (pos.)
Cielo, cosmo
Eterno ricorso
TRIANGOLO
Mondo spirituale (neg.)
Pericolo
Attenzione
Ogni narrazione è caratterizzata da una gerarchia strutturale
composta dai seguenti elementi:
1 struttura ipertestuale
2 percorsi narrativi
3 blocchi
4 unità di testo
5 elementi di navigazione
1 / FIABA Fernandello e la ricerca della fortuna
Il racconto della fiaba è costituito da dodici blocchi narrativi.
Il lettore ha la possibilità di costruire in maniera autonoma
il racconto, attraverso una serie di opzioni che gli si presentano
durante la lettura.
Alla fine di ogni blocco infatti, al lettore verrà posta una
domanda, e in base alla sua scelta si sposterà su un blocco
o un altro.
Le sue scelte determinano il personale percorso di lettura.
Vuoi che Fernandello evochi la fenice?
Se sì vai a M
Se no vai a N
Vuoi che Fernandello superi la prova?
Se sì vai E
Se no vai a F
Due bivi narrativi posti alla fine dei blocchi
SITUAZIONE INIZIALE
B
L I
NM
A
C D
E
H
F
G
STRUTTURA
Il racconto presenta una struttura ad albero con ramificazione
divergente: i collegamenti tra i nodi si allontanano.
PERCORSI NARRATIVI
Le diverse combinazioni tra i nodi creano diversi percorsi,
che si sviluppano da un punto in comune, l’introduzione.
Alcuni percorsi potranno condurre il lettore
verso finali non lieti.
Questo aspetto sottolinea il carattere educativo della fiaba,
convogliato verso la morale razionale:
“compi la giusta scelta se vuoi evitare un finale spiacevole”.
È possibile costruire sette percorsi narrativi differenti:
A-C-F-G, A-C-F-H, A-C-E, A-D, B-L, B-I-M, B-I-N.
SITUAZIONE INIZIALE
A
C
H
F
SITUAZIONE INIZIALE
B
L I
NM
A
C D
E
H
F
G
Esempio: percorso A-C-F-H
BLOCCHI
I blocchi narrativi sono dodici.
Ogni blocco è rappresentato da una lettera dell’alfabeto,
dalla A alla N, poste sulle alette a rubrica in basso.
A B
G H
IC D L
NF E M
Ad ogni blocco
corrisponde una diversa
sagomatura di pagina.
In tal modo è possibile
navigare da un blocco
all’altro attraverso le alette
a rubrica a pié di pagina.
Vista d’insieme delle alette a pié di pagina.
UNITÀ DI TESTO
Ogni blocco è frammentato ulteriormente in più unità di testo.
Ogni unità narrativa corrisponde ad una funzione di Propp
e a determinati personaggi, rappresentati da icone.
Il testo è così indentato, ovvero allineato alla funzione
a cui appartiene.
Icone delle 31 funzioni di Propp.
Icone dei sette personaggi ricorrenti nelle narrazioni fantastiche.
Se le icone sono evidenziate,
ovvero “accese”,
le funzioni o i personaggi
che rappresentano sono
presenti in uno dei blocchi
sottostanti.
Accesa Spenta
Quando l’icona è bianca su fondo nero, si vuole indicare
che la funzione ha esito negativo, ovvero contrario a quello
che si verifica in genere nelle narrazioni fiabesche.
Positiva Negativa
Esempio
Se non si giunge al lieto fine,
l’ultima icona, quella rappresentante
la funzione proppiana “nozze”
o “ricompensa”, sarà in negativo.
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Le unità di testo
(pagina inferiore)
sono collegate
alle icone delle funzioni
(pagina superiore, in basso)
e a quelle dei personaggi
(pagina superiore, in alto).
ELEMENTI PARATESTUALI
L’oggetto libro è contenuto in una sovraccoperta in cartoncino
nero, costituita da un unico foglio ripiegato più volte.
La rilegatura è a spirale e la lettura avviene a doppia pagina,
in maniera verticale (come in un taccuino per appunti).
Le illustrazioni presentano uno stile semplice,
con tratti morbidi e talvolta geometrici
e una palette di colori caldi.
Fernandello e la ricerca della fortuna
B
La fenice emise uno strillo acutissimo:‘‘Non con l’inganno avrai i miei servigi,oh principe, ma con impegno e tanti sacrifici’’. E continuò: “La fenice premia l’arguzia ma punisce la cattiva astuzia”.
Fernandello incuriosito chiese: ‘‘A quali servigi ti riferisci, oh essere celestiale? E cosa promettete di tanto speciale?’’ Il principe si intromise: ‘‘Questo uccello è custode della chiave del castello dove è rinchiusa una fanciulla; spetta a me salvarla e con la benedizione del Re suo padre sposarla. Va alla larga, rozzo contadino, ché non è per te un simile destino!’’
Ma nello stesso istante comparve una maestosa fenice d’oro. Il ragazzo era a bocca aperta per lo stupore e il principe ne aprofittò per strappargli di mano la preziosa piuma.
D
Ma Fernandello era dubbioso, non osava fidarsi di ciò che si trovava in quella casa, prese il topino e lo cacciò fuori dalla porta: ‘‘Sciò brutto ratto! Sennò ti do in pasto al gatto’’.
Passò del tempo e ormai il ragazzo stava perdendo le speranze, quando una mattina lo stregone partì per combinare una delle sue malefatte. Mentre Fernandello puliva il camino, cascò dalla canna un bel topolino. ‘‘Ohibò!’’ Esclamò il ragazzo, ‘‘Da quando i topi cadono dal terrazzo?’’ Il topino, tossendo per la polvere, raccontò la sua disavventura. ‘‘Ero in giardino con la mia cara mogliettina, quando un corvaccio mi ha preso per il braccio. Mi ha fatto volare dall’altra parte del fiume ma mi son liberato tirandogli le piume. Come farò a tornare a casa? Povero me!’’.
2 / FANTASCIENZA Epiderma
Il racconto è composto da tre blocchi narrativi:
quadrato cerchio triangolo
collegati tra di loro in una struttura ricorsiva.
L’interazione del lettore si compie con la scelta
del primo blocco da leggere:
questo determina il percorso tra i blocchi
e il senso logico della narrazione, che varia a seconda
del percorso intrapreso.
STRUTTURA
La struttura circolare è legata ad un aspetto intrinsecodei racconti di fantascienza:
l’indeterminatezza.
Tra il blocco e il blocco è presente un loop ricorsivo, la cui condizione di uscita è sempre nel cerchio.
Alcuni percorsi avranno un finale chiuso,altri proseguiranno in un loop senza fine.
I tre blocchi, grazie all’indeterminatezza spazio-temporale
della narrazione, presentano una caratteristica
tipicamente ipertestuale:
l’autosufficienza dei nodi.
Ogni blocco può infatti:
essere punto di partenza della narrazione,
essere letto autonomamente,
seguire o precedere un altro blocco.
PERCORSI NARRATIVI
Il lettore è invitato a scegliere il blocco (ovvero la forma)
dal quale partire, in tutto sono possibili quattro percorsi.
Blocco di partenza: Quadrato
Blocco di partenza: Cerchio
Blocco di partenza: Triangolo
Schema semplificato dei percorsi
o?
Sì
No
e
o?
Sviluppo completo dei percorsi in forma di flow chart
NAVIGAZIONEE IMPAGINAZIONE
È possibile spostarsi
da un blocco all’altro tramite
le lunette a rubrica
a tre vertici dell’oggetto libro.
L’impaginazione del testo ricalca
la circonferenza in modo
da scoprire una colonna per volta.
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ELEMENTI PARATESTUALI
La copertina dell’oggetto libro è costituita da due dischi
di cartoncino nero posti sul piano posteriore
e su quello anteriore del libro.
Il libro è rilegato tramite un bullone situato nella parte
superiore dei dischi, che permette lo scorrimento dei fogli.
3 / HORRORScelta fatale
Il racconto Horror è diviso in più blocchi di testo.
Così come nella fiaba, il lettore è invitato a costruirela sua storia attraverso delle scelte operate tra opzioni presenti nel corso della narrazione.
Sarà dunque lo stesso fruitore a determinare, sulla base delle sue decisioni, il suo percorso di lettura.
STRUTTURA
La struttura del racconto è del tipo arboriscente
con ramificazione ad asola, i blocchi narrativi infatti
convergono nel nodo G.
SITUAZIONE INIZIALE
B
E F
A
C D
GI H
PERCORSI NARRATIVI
I blocchi di testo sono nove ed è possibile costruire sei percorsi narrativi:
A-C, A-D-I, A-D-G, B-F, B-E-H, B-E-G.
Sono presenti cinque differenti finali perché uno è in comune a due percorsi (nodo G).
L’immaginario collegato alla letteratura del terrore,
ricco di suspence e ansia, è enfatizzato dalla struttura
“claustrofobica” conferita all’oggetto-libro.
Esso infatti è composto da un unico foglio ripiegato più volte
in triangoli che chiuso assume la forma di un triangolo
isoscele.
In base alle scelte del lettore le pieghe potranno essere aperte
progressivamente, una alla volta, e scoprire il testo.
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A B
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a-------
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bC
D
F
E
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---------------------------
---------------------------
---------------------------
---------------------------
---------------------------
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C.
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F.
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a.-------
-------------------------
---------------------------------------
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b.
G
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Introduzione > Scegli A o B. Nodi A e B > Se hai letto A,scegli tra C e D.Se hai scelto B, scegli tra E ed F.
Nodi D ed E > Se hai letto D,scegli tra I e G.Se hai scelto E, scegli tra H ed G.
Nodi C ed F > Il tuo racconto termina qui.
Nodi I ed H > Il tuo racconto termina qui.
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Nodo G > Il tuo racconto termina qui.
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-----------E. D.
G.
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H.------
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-------------------------
I.
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C.
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F.
Struttura aperta fronte Struttura aperta retro
ELEMENTI PARATESTUALI
La copertina dell’oggetto libro è costituita da un cartoncino
nero sagomato in tre triangoli con dorsi e alette.
fessura per la chiusura
piano posteriore
pianoanteriore
aletta da inserire
piano intermedio
aletta da incollare
In fondo (...) il mondo è fatto per finire in un bel libro.
S. Mallarmé