Il movimento dei MacchiaioliMacchiaioli fu tra i più significativi e innovativi della pittura italiana dell'Ottocento, formatosi a formatosi a Firenze attorno al 1855Firenze attorno al 1855 e fecondo di sviluppi fino all’inizio degli anni Settanta.
Il termine "macchiaioli" deriva dall’uso di giustapporre sulla giustapporre sulla tela ampie campiture di coloretela ampie campiture di colore, con effetto quasi di macchie, che definiscono l'immagine attraverso contrasti tonali e chiaroscurali. Il nome venne adoperato per la prima volta nel Il nome venne adoperato per la prima volta nel 1862, in accezione negativa1862, in accezione negativa, da critici ostili alla nuova corrente, e fu successivamente adottato dal gruppo, trasformato in definizione positiva.
Fecero parte del gruppo, che si riuniva presso il Caffè Michelangeloil Caffè Michelangelo, artisti sia fiorentini sia provenienti da varie regioni d’Italia, accomunati da una ricerca tecnica ed espressiva mirante all’equilibrio tra fedeltà al all’equilibrio tra fedeltà al dato visivo e valenza evocativa della trasfigurazione pittoricadato visivo e valenza evocativa della trasfigurazione pittorica.
Si distinsero in particolare Telemaco SignoriniTelemaco Signorini, teorico del movimento insieme al critico Diego Martelli, Giovanni FattoriGiovanni Fattori, Adriano CecioniAdriano Cecioni, Silvestro LegaSilvestro Lega, Vincenzo CabiancaVincenzo Cabianca.
Punto centrale della poetica macchiaiola fu il rifiuto dell’arte accademica, stereotipata nelle tecniche (ad esempio, nell’assoluta priorità attribuita al disegno sul colore) e nei soggetti, a favore della rappresentazione della quotidianità domestica e delle attività lavorative umili, perlopiù contadine.
Non mancarono anche dipinti dedicati a episodi delle guerre d’indipendenza (molti dei macchiaoli vi avevano preso parte in prima persona), privi tuttavia di ogni intento celebrativo ed eroicizzante. La tensione realistica sancì il definitivo distacco dalla pittura storicista, mitologica e religiosa che aveva a lungo dominato il panorama artistico italiano ottocentesco, e la volontà di concentrarsi nella definizione del vero e della contemporaneità.
(Firenze 1835-1901)
La sala delle agitate (1865)
Attento sperimentatore nel campo delle tecniche pittoriche e originale interprete delle nuove tendenze realistiche, Telemaco Telemaco SignoriniSignorini dedicò parte della propria produzione artistica alle realtà degli emarginati, dei malati, dei reietti della società. Il crudo verismo della tela “La sala delle agitate” conferisce al dipinto un valore di documento quanto denuncia sociale.
Il quadro è tipico dello stile di Fattori e dei macchiaioli in genere: il
soggetto storico è trattato in modo dimesso e antieroico, lontano dall'enfasi e dalla retorica della pittura accademica.
(Li 1825 - Fi 1908)
Il dipinto rievoca una sanguinosa battaglia combattuta nel 1859.I piemontesi alleati con i francesi sconfissero gli austriaci nel corso della seconda guerra d’indipendenza.
Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta (1861)
Il solletico (1865)
(Firenze 1836-1986)
Dopo gli studi compiuti presso l'Accademia di belle arti di Firenze nel 1859, partecipò alla seconda guerra d'indipendenza. Al suo ritorno prese a frequentare il Caffè Michelangelo avvicinandosi al movimento dei macchiaioli. Nel 1863 diede vita alla cosiddetta "scuola di Resina": distingueva il gruppo la predilezione per la pittura di paesaggio all'aria aperta, genere nel quale fu attuata un’interessante sperimentazione stilistica e tecnica.
Diede vita a una ricerca sulla resa pittorica dei fenomeni luminosi che egli sviluppò poi con particolare intensità. Fu anima della cosiddetta Scuola di Castiglioncello (cenacolo dei macchiaioli dal 1861 al 1867); celebri sono le marine, ispirate dall’ambiente selvaggio della Versilia. L’ardito uso del colore e i suggestivi “effetti di sole” distinguono le sue tele dalle opere coeve della corrente.
(Vr 1827 - Ro 1902)
1826
1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895
• Nasce a Modigliana (Forlì) nel 18261826.
• Trasferitosi a Firenze nel 18431843, lì comincia a frequentare l’Accademia Delle Belle Artil’Accademia Delle Belle Arti, accostandosi alla corrente del PurismoPurismo.
• Nove anni dopo, nel 18541854 conosce gli artisti del Caffèartisti del Caffè Michelangelo e, realizzando che il Purismo non rispechiava più i suoi ideali, comincia a frequentare il Caffè e si accosta ai comincia a frequentare il Caffè e si accosta ai Macchiaioli.Macchiaioli.
1843
1854
• Ma il successo era ancora molto lontano: la sua affermazione la sua affermazione avviene infatti soltanto nel avviene infatti soltanto nel 18701870, quando vince la medaglia d’argento alla Mostra Nazionale di Parma. Pur facendo uso di larghe pennellate “a macchia”, manteneva viva la precisione dei dettagli.
• Lega fu forse il più poveroil più povero dei pur poveri macchiaioli e visse spesso ospite di famiglie amiche ed a lungo a Castiglioncello presso Diego Martello.
• Cio che gli interessava ora era la rappresentazione realistica e la rappresentazione realistica e la ricerca sulla lucericerca sulla luce: risalgono a quel periodo i suoi primi esperimenti di studi all’aperto che proseguiranno fino al decennio successivo.
• Al 18721872 risale l'inizio di una malattia agli occhiuna malattia agli occhi che in futuro provocherà disturbi sempre maggiori alla sua attività di pittore.
1870
-72
1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895
• Dopo un lungo periodo di malattia e depressione, ricomincia a dipingere nel 18781878, con una pittura che risente delle esperienze impressioniste e naturalisteimpressioniste e naturaliste. Lega abbandona la lucida oggettività degli anni precedenti, per una pittura più mossa e animata, dalle pittura più mossa e animata, dalle forme sfatte nel colore e nella luceforme sfatte nel colore e nella luce.
• Appartengono a questo periodo i più intensi ritratti di Lega e alcuni dei suoi paesaggi tra i più cromaticamente accesi.
1878
1895
• Morì di cancro a Firenze in condizioni di indigenza il 21 settembre 21 settembre 18951895.
1825 1835 1845 1855 1865 1875 1885 1895
• Persona schiva, scontrosa, chiusa, non incline al compromesso e al commercio dei quadri, restò povero per tutta la vitarestò povero per tutta la vita. Fu spesso ospite di famiglie amiche (i Batelli, i Bandini, i Tommasi). I Batelli possedevano una villa in una località detta “Piagentina” o “Pergentina”. Ivi Lega amava dipingere. Con lui si riunivano altri pittori, che legati dall'intento comune della ricerca, diedero vita alla Scuola di PiagentinaScuola di Piagentina, intesa come una libera aggregazione di artisti. In questo periodo nascono La visita o Il pergolato.
• Silvestro Lega nasce come puristanasce come purista, e solo successivamente giunge alla pittura di macchiaalla pittura di macchia. In effetti, benché frequentasse le riunioni al Caffè Michelangelo, la sua evoluzione verso la pittura dei macchiaioli, fu lenta e graduale.
• Nel 1870 si chiude il periodo di Piagentinasi chiude il periodo di Piagentina. Nel 1872 Lega scopre di avere una malattia agli occhi. Cade in depressione e in uno stato di inattività artistica. Esce da questa crisi nel 1878, in seguito 1878, in seguito all'amicizia con la famiglia Tommassi che lo ospita nella sua all'amicizia con la famiglia Tommassi che lo ospita nella sua villa di Bellarivavilla di Bellariva. In questo periodo egli mostra nelle sue opere una accostamento all'impressionismoaccostamento all'impressionismo.
Ad esempio nel Ritratto di Luigi nel Ritratto di Luigi TommasiTommasi, la figura ruotante leggermente sul busto, fa percepire la sua esistenza volumetrica, la sua luminosità sul fondo verdeggiante delle foglie, in una giustapposizione di colori chiari e scuri, determina, per contrasto, l'esaltazione dei primi e dà un tono squillante al bianco della camicia.
In seguito Lega crea paesaggi e ritratti con uno stile più stile più drammatico e concitatodrammatico e concitato. Si è detto che negli ultimi anni egli dipinge per masse di colore a causa della malattia agli occhi che gli impedisce di cogliere i particolari. Ma anche se fosse vero ciò non toglie nulla alla ciò non toglie nulla alla sua forza costruttivasua forza costruttiva.
Bambine fanno le signore 1865Bambine fanno le signore 1865
All’ombra della villa 1870All’ombra della villa 1870
Arno a Firenze 1887Arno a Firenze 1887
Bersaglieri con prigionero 1860Bersaglieri con prigionero 1860
Bosco con ninfee 1855Bosco con ninfee 1855
Busto di contadinaBusto di contadina
Campagna con contadino fra Campagna con contadino fra grano 1872-75grano 1872-75
Campo di grando 1970Campo di grando 1970
Casa colonica e contadino 1864Casa colonica e contadino 1864
Casa Batellia e Pigenina 1863Casa Batellia e Pigenina 1863
Case a San. Gervasio 1974Case a San. Gervasio 1974
Chiesa di Crespina 1884Chiesa di Crespina 1884
Chiesina di campagna 1874Chiesina di campagna 1874
Donna alla finestra 1881Donna alla finestra 1881
Eleonora Tommasi 1884Eleonora Tommasi 1884
Il bindolo 1863Il bindolo 1863
Il canto dello stornello 1867Il canto dello stornello 1867
Il compito 1870Il compito 1870
Il dopo pranzo 1872Il dopo pranzo 1872
Il pifferaio 1878Il pifferaio 1878
Il sonno del’inncenzaIl sonno del’inncenza
Il pittore Lodovico Tommasi1883-5Il pittore Lodovico Tommasi1883-5
Il pittore Tommasi che dipingeIl pittore Tommasi che dipinge
Il primo doloreIl primo dolore
Il rammendo 1884Il rammendo 1884
Il giardino 1883Il giardino 1883
In villa 1880In villa 1880
La curiosa 1886La curiosa 1886
La lezione 1880La lezione 1880
La nonna 1864La nonna 1864
La passeggiata ingiardino 1864La passeggiata ingiardino 1864
Lezione al pianoforteLezione al pianoforte
La mamma 1884La mamma 1884
La visita alla balia 1873La visita alla balia 1873
L’elemosina 1864L’elemosina 1864
Lettura romanticaLettura romantica
Motivo dal vero presso Firenze 1865Motivo dal vero presso Firenze 1865
Motivo di granoMotivo di grano
Nudo femminileNudo femminile
Paesaggio 1875Paesaggio 1875
Paesaggio romagnolo 1870-2Paesaggio romagnolo 1870-2
Passeggiata in giardino 1864Passeggiata in giardino 1864
Ponte sull’Africo 1865Ponte sull’Africo 1865
Promessi Sposi 1869Promessi Sposi 1869
Ragazza che cuceRagazza che cuce
Ragazza di CrespinaRagazza di Crespina
Ritratto di Garibaldi 1861Ritratto di Garibaldi 1861
Ritratto giovane signoraRitratto giovane signora
Ritratto di Don Giovanni VeritàRitratto di Don Giovanni Verità
Ritratto di fanciulla 1875Ritratto di fanciulla 1875
Ritratto di signora 1883Ritratto di signora 1883
Scultore Rinaldo Carniello 1873Scultore Rinaldo Carniello 1873
Signora che cuce 1884Signora che cuce 1884
Ultimi momenti di Mazzini 1873Ultimi momenti di Mazzini 1873
Il ritratto del dottor Bonamici Il ritratto del dottor Bonamici
Il pittoreIl pittore
Eugenio Tommasi a Bellariva Eugenio Tommasi a Bellariva
Maternità Maternità
Giocatori di scopone Giocatori di scopone
Figure con barroccio Figure con barroccio
Figura femminile che scrive Figura femminile che scrive
Pittore al cavalletto e altre figure Pittore al cavalletto e altre figure
Ritratto di un uomo Ritratto di un uomo
Uomo coricato ai piedi di un albero Uomo coricato ai piedi di un albero
FONTI:
•Enciclopedia Multimediale Encarta 2006
• www.francescomorante.it
• www.lungomarecastiglioncello.it
• www.wikipedia.org
• www.samuelrichardson/copyandpasturoldreport4free
• www.trytoavoidtheteacher.com/withurstupidideas