Tanja Bettoli – Psicologa scolasticaPromeco (Comune e Azienda USL di Ferrara)
Il bullismoConoscere il fenomeno per prevenirlo e
contrastarlo
Cos’è il bullismo?
Il bullismo E’ un fenomeno sociale che riguarda i gruppi
Si distingue da altre forme di comportamento aggressivo e dalle prepotenze per:
L’intenzionalità: il comportamento aggressivo viene messo in atto volontariamente e consapevolmente
La sistematicità:il comportamento aggressivo si ripete nel tempo nei confronti della stessa persona
L’asimmetria di potere: tra le parti coinvolte (bullo-vittima) c’è una differenza di potere, dovuta a diversi fattori (forza fisica, età, numerosità, posizione nel gruppo) per cui la vittima ha difficoltà a difendersi e sperimenta un forte senso di impotenza
Come si esprime
Bullismo diretto:Relazione diretta tra vittima e bullo bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci, spintoni o la molesta sessualmente bullismo verbale: il bullo prende in giro la
vittima la minaccia, la offende.
Bullismo indiretto:Tende a danneggiare la vittima nelle sue
relazioni con altre persone (pettegolezzi e calunnie) conl’effetto di isolarla e escluderla
UN RAGAZZO SUBISCE DELLE PREPOTENZE: • quando un altro ragazzo o un gruppo di ragazzi gli dicono cose cattive e spiacevoli • quando riceve colpi, pugni, calci e minacce, viene rinchiuso in una stanza
• quando riceve bigliettini con offese e parolacce
• quando nessuno gli rivolge mai la parola
• quando viene preso in giro ripetutamente e con cattiveria.
Le forme del bullismo
Dimensione del fenomeno
28,1
19,822,4
0
10
20
30
40
50
Primaria Secondaria I° naz. Secondaria I° loc.
Dati estrapolati dal rapporto Eurispes 2010Dati da una ricerca locale a.s. 2006/07
I ruoli del bullismo
Bullo
Gregari
Vittima
Sostenitori
AstantiAstanti
• Poco o per nulla empatico
• Non prevede le conseguenze delle proprie azioni
• Non si assume la responsabilità di ciò che fa
• Atteggiamento favorevole verso la violenza (Boulton e Underwood, 1992) Concezione strumentale delle relazioni (utilizzare gli altri per avere vantaggi accresciuto prestigio sociale
• Credenze che valorizzano i vantaggi della violenza.
• Indifferenza e scarsa sensibilità morale
Profilo psicologico del bullo
Bullo aggressivo:Bisogno di potere o dominioSicuro di sé/Elevata autostimaNon riconosce l’autoritàCoinvolto anche in altre forme di comp. antisociali
Bullo ansioso:Spesso è nella categoria bullo-vittimaBassa autostimaAnsiaInstabilità emotiva
Bullo passivo:Spesso ha ruolo di gregarioPunta ad essere integrato nel gruppo
Caratteristiche generali del bullo
Profilo psicologico della vittima
• EMOTIVAMENTE FRAGILE (ansiosa)
• MINORI ABILITA’ SOCIALI (incapacità a reagire
adeguatamente alle prepotenze)
• BASSA AUTOSTIMA
Caratteristiche della vittimaVittima passiva:• Ansioso• Insicuro con scarsa autostima• Difficoltà a riconoscere le emozioni (nello specifico la
rabbia)• Scarsa capacità di comportamenti assertivi• Legame di dipendenza dalla famiglia con conseguente
difficoltà a gestire interazioni complesse• Utilizza meccanismi di negazione, annullamento della
sofferenza e autocolpevolizzazione
Vittima provocatrice:• Stile di interazione di tipo reattivo ansioso e aggressivo• Facile irritabilità/impulsività• Difficoltà di controllo emotivo• Spesso problemi cognitivi e di concentrazione• Più soggetta ad isolamento e alienazione
Gli effetti del bullismo sulla vittima
10,1
13,8
18,1
30,3
35,6
24,8
22,1
22,8
22
26,3
33,9
17,8
0 5 10 15 20 25 30 35 40
Sentirsi depresso
Rabbia
Solitudine
Ansia
Rischio abbandono
Perdita autostima
7/11 12/15
Dati estrapolati dal rapporto Eurispes 2010
Gli effetti del bullismo sulla vittima
Dalla letteratura
Disturbi a livello psicosomatico
Disturbi d’ansia (attacchi di panico, ansia libera, fobie)
Disturbi dell’umore (che spaziano da reazioni aggressive esagerate, marcata irritabilità a forme depressive)
Disturbi dell’attenzione e della concentrazione con riduzione della memoria
Disturbi del pensiero con fissazione del pensiero sul proprio problema, ossessività
Disturbi della sfera del sonno con risvegli multipli, insonnia, alterazioni del ritmo sonno-veglia
Modificazione dell’alimentazione
Modificazione del comportamento relazionale (ritiro sociale)
Gli effetti del bullismo sul bullo
Dalla letteratura
Strutturazione di modalità relazionali distorte
• Per riscatto
• Per ricerca di gratificazioni relazionali
• Per necessità di veder riconosciuta la propria leadership
Maggiori possibilità di commettere reati in età adulta
Gli effetti del bullismo sugli astanti
3,4
7,5
22,8
28,6
4,1
31,2
6,8
7,2
10,7
25,7
16,3
39,2
0 10 20 30 40 50
Rabbia
Disapprovazione
Pena per la vittima
Paura
Indifferenza
Impotenza
7/11 12/15
Dati estrapolati dal rapporto Eurispes 2010
Correlati familiari
Genitori dei Bulli (Olweus, 1980; Loeber, 1986) • Atteggiamento negativo, mancanza di calore e coinvolgimento •elevata flessibilità (permissivismo) e scarsa coesione•uso coercitivo del potere (punizioni fisiche ed esplosioni emotive violente)
• Percezione di poca comunicazione in famiglia ma complessivamente soddisfatti (Bowers e Smith, 92) • Incoerenza e atteggiamento coercitivo dei genitori (Patterson, 1984; Ross, 1996) sviluppo di tendenze paranoidi attacchi verso gli altri assenza di senso di colpa
Genitori di bulli-vittimeModelli educativi incoerenti (anche abuso) (Schwartz, Dodge, Pettit e Bates, 96)
Genitori delle vittimeIperprotezione materna (rapporto esclusivo)Eccessiva coesione dei legami familiariPoco sviluppo verso l'autonomia
Correlati familiari
TERRITORIALI (presenza di norme e regole sociali favorevoli a
pratiche e comportamenti illeciti, scarse risorse a livello dei servizi)
FATTORI DI RISCHIO (Azione moltiplicativa) INDIVIDUALI
(temperamentali, cognitivi, comportamentali)
RELAZIONALI(pratiche educative genitoriali incoerenti,
maltrattamenti infantili, rifiuto da parte dei coetanei, aggregazione con i pari devianti,
assenza di modelli adulti di riferimento)
SCOLASTICI (fallimento e scarso impegno, basse
aspettative degli insegnanti)
CONTESTOInterpersonale e sociale
(supporto sociale, relazioni affettive positive, modelli prosociali di comportamento)
FATTORI DI PROTEZIONE
CARATTERISTICHE INDIVIDUALI (temperamento, capacita’ cognitive e sociali,
resilience)
Atteggiamenti e comportamenti degli adulti
Variabili del contesto che hanno una influenza sul fenomeno
Clima scolastico (insieme di norme morali e di comportamento esplicite e percepite dagli studenti)
Senso di comunità
Organizzazione delle scuola ed attenzione al benessere dei suoi studenti
Sistema disciplinare e senso di giustizia percepito
• Spazi e tempi non monitorati dagli adulti
Cosa rende possibile il bullismo?
• Scarso monitoraggio delle relazioni/Difficoltà di leggere i segnali
• Mancanza di tempo/condizioni per parlare/confrontarsi
• Omertà/paura/vergogna
• Sottovalutazione da parte degli adulti
Differenze tra Bullismo e Cyberbullismo
Di solito studenti o compagni di classe
I testimoni delle azioni di prepotenza e aggressività sono i membri di un determinato ambiente e restano circoscritte da uno spazio
Disinibizione creata e rinforzata dal gruppo
Il bullo ha bisogno di dominare le relazioni interpersonali correlate con la visibilità
Chiari segnali di feedback tra vittima e aggressore, consapevolezza cognitiva ma non emotiva
Sono anonimi
Il materiale usato può essere diffuso in tutto il mondo
Disinibizione da cyberspazio: si fa anche quello che dal vero non si avrebbe il coraggio di fare (remore morali)
Si approfitta della presunta invisibilità (remore verso l’autorità)
Non vede le conseguenze delle proprie azioni (ostacolo alla comprensione empatica)
Differenze tra Bullismo e Cyberbullismo
Meccanismi di deresponsabilizzazione del tipo “Stiamo solo scherzando”
Fattore determinante riconoscimento sociale
Solo i bulli eseguono comportamenti aggressivi
Pubblico passivo
Si rilevano anche processi di depersonalizzazione, dove le conseguenze del proprio agire vanno prescritte agli avatar
Fattore determinante la vendetta
Anche la vittima nella vita reale o chi possiede basso potere sociale può “vestire i panni” del cyberbullo
Spettatori passivi o attivi
Fonte: Pisano-Saturno 2008