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Comunità Montana di Valle Trompia II Edizione Concorso Storie dalla Valle La nostra Valle dal sentiero che conduce al Monte Guglielmo ……..per una Valle di Storie

Alla scoperta dei sentieri della fede

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Ricerca effettuata dai ragazzi della classe prima G nell'anno scolastico 2011-2012

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Page 1: Alla scoperta dei sentieri della fede

Comunità Montana di Valle Trompia

II Edizione Concorso

Storie dalla Valle

La nostra Valle dal sentiero che conduce al Monte Guglielmo

……..per una Valle di Storie

Page 2: Alla scoperta dei sentieri della fede

Tradizioni religiose e devozione

popolare in Valtrompia

Particolare dell’interno del Santuario gardonese di S.Rocco :

“Pax”…………

……….. a tutta la gente valtrumplina

Page 3: Alla scoperta dei sentieri della fede

Alla scoperta dei Sentieri della Fede

Albini Luna, Belleri Giulia, Benini Gabriele, Bertuzzi Silvia, Boschetti Davide, Boventi Angelo,

Burghele Eduard, Cattaneo Alessandro, Cotelli Veronica, Dieng Mouhamed R., Guerini Roberto,

Lodi Matteo, Marziale Marco, Muhammod Ahmed, Pedersoli Paolo, Peli Andrea, Perini Barbara,

Popa Enes, Tononi Camilla, Toscani Davide, Zambelli Michela, Zubani Francesca.

a.s. 2011/12

Classe 1^ sez. G

Page 4: Alla scoperta dei sentieri della fede

Scuola Secondaria di primo grado

“Giorgio La Pira” Sarezzo

Presentazione :

“Siamo anche noi parte di questa storia..”

Il percorso didattico programmato per quest’anno scolastico in Religione Cattolica prevedeva ,

all’interno della Storia della Religione e della Fede Ebraico-Cristiana, per le classi prime, un lavoro

di approfondimento sulla Montagna e sui Luoghi Privilegiati dell’incontro con il Divino fin dai tempi

antichi.

Per questa ragione e per far comprendere il valore del nostro territorio, per far nascere nei nostri

alunni, o coltivare in essi, uno spirito di appartenenza e di legame con le loro radici culturali,

religiose, storiche e ambientali abbiamo deciso di partecipare al Concorso proposto dalla Comunità

Montana di Valle Trompia e dall’Associazione Storico Culturale “Valtrompia storica”.

Page 5: Alla scoperta dei sentieri della fede

Come dire : è un’opportunità che non possiamo perdere perché i nostri ragazzi hanno un gran

bisogno di sentire che questa Valle,nella quale stanno crescendo è la “loro Valle”, questi sentieri,

queste montagne questa gente, questa storia, queste strade, queste chiese, questa

fede..appartengono anche a loro.

La scuola deve essere sapere, vita ed educazione attraverso l’esperienza. Abbiamo scelto la classe 1^G dell’Istituto e da subito l’iniziativa ha riscosso un grande successo .

Dopo una consultazione di gruppo, che ha visto emergere fantasia e desiderio di scoperta, con

entusiasmo ed impegno i ragazzi , durante le vacanze natalizie, si sono dati da fare cercando

immagini ed informazioni relative ad alcuni Santuari che ancora oggi testimoniano la devozione

religiosa valtrumplina.

Tenendo conto dell’ampio bacino di utenza della nostra scuola e ritenendo educativamente

imprescindibile il coinvolgimento di tutti, le attività si sono concentrate in particolare su tre

Santuari : Cristo Re in Ponte Zanano, S.Rocco in Gardone V.T e S.Emiliano in Sarezzo .

La classe ha compiuto interviste, scattato fotografie, reperito conoscenze storico- religiose e filmati

che sono stati poi raccolti e ordinati a scuola.

Il lavoro, il linguaggio, la narrazione storica sono stati elaborati e presentati nel rispetto delle

conoscenze, delle capacità, della sensibilità degli alunni di un primo anno di scuola secondaria di

primo grado.

“Che bello far suonare le campane di S.Rocco” !!!!!

“Quante storie conosce questo saggio maestro Simoni “? L’elaborazione di riflessioni e pensieri dei ragazzi ha arricchito e dato significato al lavoro cosicchè

quando “volgeranno lo sguardo verso l’alto, verso quei monti e verso quel cielo”, quando

parleranno della loro Valle con le sue tradizioni e la sua devozione sapranno di aver

contribuito,anche se in piccola parte, con la spensieratezza, l’allegria e il desiderio di sapere dei

loro incantevoli dodici anni, alla costruzione di un pezzo di storia di questa comunità.

Alla fine di questa fatica saremo felici di quello che abbiamo fatto

Michela Zambelli

Page 6: Alla scoperta dei sentieri della fede

●● Le Fotografie sono state fatte dagli alunni di 1G , dalla loro Prof.ssa Alessandra Plebani e, per

quanto riguarda S.Emiliano, dal signor Albero Contessi che ne ha autorizzato l’utilizzo.

●● Testi consultati : -Antonio Fappani, Carlo Sabatti, Francesco Trovati .

“Gardone di Valle Trompia. Vicende storiche e patrimoni d’arte.

Ed. Grafo 1984

-Francesco trovati

“La Madonna del Popolo di Gardone V.T.

Storia di un dipinto e di un voto” 1980 -Gruppo Scout. Novizito Esodo. “El casù dela pora. Storie e Leggende Valtrumpline”

I Quaderni del Sistema Bibliotecario Alta Valtrompia. Vannini 1987 -La Sacra Bibbia -Comune di Sarezzo. “Sarezzo nella Storia” . 2008

-Roberto Simoni

“Don Agostino Quaranta”. Istituto di cultura “G.De Luca” per la storia del prete ●● I testi in blu sono i pensieri degli alunni

Prof.ssa Alessandra Plebani docente di Religione Cattolica

Prof.ssa Lucia Pelizzari docente di Lettere

Prof.ssa Laura Carlini docente di Tecnologia

Page 7: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Percorso seguito

1- La Montagna : luogo abitato da Dio

2- Le Montagne sacre della Tradizione ebraico-cristiana

3- Il Santuario : espressione della Presenza di Dio

4- Le nostre Montagne : il Monte Guglielmo

5- Il Santuario di Cristo Re in Ponte Zanano

6- Il Santuario di S.Rocco a Gardone V.T.

7- Il Santuario di S.Emiliano a Sarezzo

Page 8: Alla scoperta dei sentieri della fede

Le radici della fede

1- La Montagna : luogo abitato da Dio

Tra tutti i fenomeni della natura, la montagna per la sua altezza e per il mistero che la circonda, ha

sempre affascinato gli uomini e fin dall’antichità le è stato attribuito un significato sacro : essa è il

punto in cui il cielo incontra la terra, è il luogo delle ierofanie, cioè delle manifestazioni del sacro, è

il luogo in cui prende dimora Dio.

Fin dai tempi più remoti, in quasi tutte le religioni e in tutte le civiltà si credeva infatti che

l’altitudine potesse consacrare.

Tutto quello che più si avvicinava al cielo, partecipava con intensità alla trascendenza. L’altitudine

(monti, cime, colline) veniva assimilata al trascendente, al sovrumano, alla presenza del sacro e

rappresentava la tensione dell’uomo verso Dio, la sua fatica, il suo cammino, la sua salita verso

l’Altissimo.

Nella Bibbia, testo sacro della fede ebraico-cristiana, le montagne hanno un compito importante

nelle vicende del popolo d’Israele, il popolo di Dio che, proprio sulle alture vive alcune tra le sue

esperienze più importanti di fede e d’incontro con Dio.

Le montagne bibliche non vengono citate solo come luoghi geografici, ma assumono anche un

grande valore simbolico: sono piene di sacralità, producono determinati effetti religiosi, diventano

luoghi di culto.

Luoghi dai quali si rende gloria a Dio.

Monti abitazione di Dio.

2- Le Montagne sacre della Tradizione ebraico-cristiana I monti Ararat,Sinai, Ermon, Carmelo, Tabor, Garizim, Sion appartengono al Dio biblico . Dal monte Ararat, sulla cui cima l’arca di Noé, si arenò dopo il diluvio, Noé uomo che si salva e

vive perché è giusto davanti a Dio, offrì olocausti (sacrifici) al Signore.

“Nel settimo mese, il diciassette del mese, l’arca si posò sui monti dell’Ararat..allora Noè edificò un

altare al Signore..e offrì olocausti sull’altare.

Il Signore ne odorò la soave fragranza (Genesi 8, 4; 20-21)

Page 9: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il monte Sinai, rappresenta ed è veramente il cuore di tutta la vicenda del popolo ebraico

narrata nel secondo libro della Bibbia, l’Esodo. È il monte della rivelazione di Dio e dell’alleanza con

il suo popolo attraverso il dono dei Comandamenti, è il monte Oreb della tradizione.

“Mosè arrivò al Monte di Dio l’Oreb.L’Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in

mezzo ad un roveto,che non si consumava..Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e lo

chiamò..Mosè non avvicinarti, togliti i sandali perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa” (

Esodo 3, 1-5 ).

“Quando Mosè scese dal Monte Sinai, non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante,

poiché aveva conversato con Lui” ( Esodo 34,29 ).

Il Monte Sinai

Sul Monte Sion sorge la città di Dio, Gerusalemme, la città che Re David scelse come sua dimora

e dove vi fece portare l’Arca dell’Alleanza con le Tavole della Legge.

In Sion era la città di Dio, che dava sicurezza al suo popolo; era il monte santo, la dimora di Dio.

Page 10: Alla scoperta dei sentieri della fede

“Chi salirà il Monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo ? Chi ha mani innocenti e cuore puro,

chi non pronuncia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. Otterrà benedizione dal

Signore..”

(Sal 23) .

“Camminare è benedizione e pace”

Dieng

Gerusalemme sul Monte Sion

I Monti sono il luogo delle manifestazioni di Dio anche nel Nuovo Testamento.

C’è il Monte delle Tentazioni di Gesù (Mt 4,8-10 ; Lc 3,5-8),con la forza di Gesù che supera il

male,quello delle Beatitudini (Mt 5,1-12 ; Lc 6,20-23 ) che offrono valori per la vita dell’uomo,

della Trasfigurazione ( il Tabor o forse l’Ermon per qualcuno) con la luce e il mistero di Cristo.

Page 11: Alla scoperta dei sentieri della fede

Infine il Monte degli Ulivi, il Monte Calvario o Golgota centrali per la fede cristiana che

aprono al grande mistero della Resurrezione.

Il Monte delle Beatitudini

3- Il Santuario : espressione della Presenza di Dio

Che cos’è un Santuario ? Per comprendere la devozione religiosa verso il Santuario, che è il luogo dove i fedeli

trovano e danno senso alla loro esistenza, dobbiamo ricordare che la Religione presenta

tre caratteristiche fondamentali :

-la fede, cioè credere in Qualcuno distinto dalla sfera umana, Dio, l’infinitamente

Altro

-il legame personale, profondo, interiore che si viene a creare tra l’uomo e Dio

Page 12: Alla scoperta dei sentieri della fede

-un modo pratico di vivere questo vincolo con riti,cerimonie,preghiere,

invocazioni..che esprimono questo sentimento umano di religiosità.

Ebbene il Santuario è una delle espressioni con cui l’uomo concretizza nella sua esistenza

questa presenza divina, un luogo che da molto tempo accompagna la devozione umana.

Ci ricorda, infatti, la Bibbia con le parole che JHWH rivolge a Mosè:

“Essi mi faranno un Santuario e io abiterò in mezzo a loro” Esodo 25,8

Mosè fissa nel deserto, una Tenda per Dio, il Santuario, con l’Arca dell’Alleanza, una cassa

in cui sono contenute le Tavole della Legge, i Comandamenti, la Legge di Dio che si deve

custodire e rispettare, segno della presenza di JHWH in mezzo ad Israele suo popolo.

Quando il popolo si stabilisce nella Terra Promessa Re David porta L’Arca a Gerusalemme,

collocandola sul monte Sion.

“Introdussero l’Arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla Tenda che

Davide aveva piantata per essa e Davide offrì olocausti e sacrifici di comunione davanti al

Signore e benedisse il popolo”

2 Samuele 17-18

Il figlio Salomone fa erigere il primo grande Tempio in onore di JHWH a Gerusalemme : il

cuore di questo straordinario Santuario, la parte più sacra, è Il Santo dei Santi, luogo della

presenza di Dio.

Nonostante le vicissitudini storiche e le distruzioni di questo Santuario, ancora oggi

rappresenta uno dei luoghi più sacri della terra.

Page 13: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Muro del pianto di quello che fu il Tempio di Gerusalemme

Page 14: Alla scoperta dei sentieri della fede

Dalle radici della fede alla devozione della gente della nostra terra

Per il credente i Santuari sono segni di rivelazione divina,della sua potenza, del suo incontro e della sua benedizione

Così la fede cristiana con la sua Comunità, la Chiesa, fin dalle origini ha avuto numerosi luoghi venerati che da sempre e ancora oggi,

toccano lo spirito e il corpo.

4 – Le nostre Montagne : verso il Monte Guglielmo

Page 15: Alla scoperta dei sentieri della fede

La Devozione al “Redentore” sul Monte Guglielmo

Alcuni Santuari sono in montagna e per arrivarci c’è da faticare, però quando sei

arrivato puoi incontrare Dio..e quindi sei felice

Roberto Guerini

Camminare in montagna

per andare verso l’alto,

per andare verso il tuo pensiero,

per andare verso i tuoi sogni ,

per andare verso Dio

Alessandro Cattaneo

Camminando si arriva per forza da qualche parte

Veronica Cotelli

Page 16: Alla scoperta dei sentieri della fede

“Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella

disperazione. La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini,

è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa

comunicare nell’ammirazione”

Dal messaggio di Papa Paolo VI agli Artisti

a conclusione del concilio Ecumenico Vaticano II

8 dicembre 1965

Molti santuari portano con loro delle bellezze incalcolabili e danno la forza alle persone

di compiere cose belle di cui andar fieri”

Barbara Perini

Io credo che l’ “incontro fra cielo e terra” significhi

l’ ”incontro tra Dio e l’uomo”

Giulia Belleri

Page 17: Alla scoperta dei sentieri della fede

5 – Il Santuario di Cristo Re in Ponte Zanano A – Fotografie dell’esterno e dell’interno del Santuario effettuate dagli alunni nel dicembre 2011 con un insolito cielo azzurro invernale

Page 18: Alla scoperta dei sentieri della fede

“Nel Santuario si crea un legame

Si crede nel senso del mistero e non solo ai fatti”

Matteo Lodi

Page 19: Alla scoperta dei sentieri della fede
Page 20: Alla scoperta dei sentieri della fede

“Spesso la gente quando un familiare era malato o c’erano problemi in famiglia,

andava a pregare per cercare un sostegno.

E’ una prova di fede in Cristo..

Io penso che questo incontro tra Dio e l’uomo sia speciale”

Luna Albini

“Nel Santuario si prega, si chiede aiuto, ci si avvicina a Dio”

Silvia Bertuzzi

Page 21: Alla scoperta dei sentieri della fede

“Il divino e la fede meritano tutto questo”

Francesca Zubani

Page 22: Alla scoperta dei sentieri della fede

B - Intervista al Maestro Simoni che illustra la storia del Santuario (il video dell’intervista è nel file audio in cartella)

Il Maestro Simoni con Silvia Bertuzzi, Veronica Cotelli, Roberto Guerini, Matteo Lodi, Giulia Belleri

6 – Il Santuario di S.Rocco a Gardone Valtrompia con la devozione

alla Madonna del Popolo

Introduzione

La devozione mariana valtrumplina

C’è un profondo legame tra la Valtrompia e la devozione verso la Madonna, prova ne è

che, nella organizzazione della Diocesi di Brescia, a cui appartiene sia l’Alta Valle, territorio

comprendente le Chiese e dunque le Parrocchie da S,Colombano a Marcheno (zona

Page 23: Alla scoperta dei sentieri della fede

pastorale n° XX ), sia la Bassa Valle da Magno di GardoneV.T. sino a Cailina (zona

pastorale n° XXI ), siano intitolate alla Madonna .

Alla“Madonna della Misericordia” si affidano i credenti dell’Alta Valle

Bovegno in Valtrompia. Santuario S. Maria della Misericordia, sagrestia, "La Madonna dell'apparizione e i Reggenti della Valtrompia", tela votiva donata nel 1705. (“La pittura del ‘600 in Valtrompia”; Villa Carcina ott.-dic.1994, catalogo della mostra a cura di Carlo Sabatti. Comunità Montana della Valle Trompia – Comune di Villa Carcina) "La Valtrompia armata in preghiera davanti alla Madonna della Misericordia", Santuario di S. Maria della Misericordia, 1705 (dipinto votivo ad olio su tela) di Domenico Voltolini: si noti lo stemma della Valtrompia, appeso al collo della figura allegorica dotata di elmo con pennacchio d'oro e rosso. (Carlo Sabatti. Miscellanea Araldica in 'Famiglie e Stemmi di Valtrompia. Zanetti Editore, 2008)

La gente più a valle chiede la protezione a “S.Maria degli Angeli”

Chiesa di S.Maria degli Angeli. Affresco di Maestro bresciano ( 1502 )

Page 24: Alla scoperta dei sentieri della fede

La Storia del Santuario di S.Rocco

La salita è stata faticosa, ma molto bella.

Quando siamo arrivati a S.Rocco abbiamo visto uno spettacolo.

Un Santuario Rosa in un Bosco Verde

Isolato dalla Strada

E la bellezza continuava ad aumentare

Paolo Pedersoli

La Chiesa di S.Rocco o Santuario della Madonna del Popolo, ha avuto sempre una grande

importanza per i gardonesi che le portano secolare devozione.

La Storia colloca la sua origine nel 1578 ed è stata innalzata a compimento di un voto fatto in

occasione della pestilenza del 1575-1577.

Nel 1738, il 17 agosto, giorno successivo alla festa di S.Rocco,venne trasportata nella chiesetta

una preziosa reliquia del Santo.

S.Rocco di Montpellier , pellegrino francese del XIV secolo ,fu uno dei santi medievali più invocati

per la protezione dalla peste.

E’ notoriamente raffigurato con un abito da pellegrino ( comprendente un cappello a tesa larga e il

bastone ) , la piaga della peste su una gamba e con un cane ai suoi piedi con in bocca un pezzo di

pane.

Si racconta, infatti, che mentre assisteva gli appestati venne contagiato e per non mettere a

rischio altre persone si rifugiò in una grotta vicino a Piacenza sulla Via Francigena. Fu qui che un

cane lo aiutò nella guarigione portandogli ogni giorno un pezzo di pane sottratto alla mensa del

suo padrone.

Page 25: Alla scoperta dei sentieri della fede

La bellissima statua di S.Rocco che troviamo

all’interno del Santuario

Page 26: Alla scoperta dei sentieri della fede

La Madonna del Popolo

E’ nel 1768, il 27 aprile, che padre Antonio Beccalossi fa trasportare l’affresco seicentesco che si

trova sotto le due arcate della Loggetta di Gardone e dunque conosciuto con il titolo di “Madonna

della Loggetta”, nella chiesetta di S.Rocco in una cornice sopra l’altare ordinando di decorare a

stucco la volta e il presbiterio.

Diventerà così il Santuario della Madonna del Popolo, titolo datogli dallo stesso Beccalossi ad

imitazione di quello dell’immagine mariana della Cattedrale di Verona, a cui il sacerdote era legato,

con una festa solenne e devoto entusiasmo da parte dei gardonesi.

Si deciderà di celebrare la S.Messa nel giorno dedicato a S.Rocco e nella festa della Madonna del

Popolo, ma anche Messe votive per le necessità dei cittadini.

L’altare di S.Rocco con la Madonna del Popolo

Page 27: Alla scoperta dei sentieri della fede

Successivamente nel XIX secolo si apriranno le due cappelle laterali e il portico a colonne

Durante la prima guerra mondiale venne usato dai soldati e si decise di restaurarlo con un

ringraziamento alla Madonna per la protezione durante il periodo bellico. Dopo il 1919, si interverrà

nuovamente in seguito ad una promessa votiva fatta dal popolo guidato dal parroco Francesco

Rossi nel 1943.

Page 28: Alla scoperta dei sentieri della fede

Nel 1944 costruzione della gradinata d’accesso e il rifacimento della facciata.

La Montagna è un posto speciale dove pregare in armonia

Gabriele Benini

Silvia, Paolo, Gabriele, Giulia, Camilla

Il 26 luglio del 1947 si inaugurarono i restauri del Santuario con la presenza del Cardinale di

venezia Adeodato Piazza che pone sul Capo della Vergine una corona d’oro offerta dalle madri

gardonesi come si può leggere nell’iscrizione posta all’interno della Chiesa

Page 29: Alla scoperta dei sentieri della fede

L’ultimo intervento venne fatto nel 1980 dal Prevosto Mons.Giuseppe Borra con una sistemazione

generale dell’esterno e dell’interno del Santuario compreso il campanile.

Page 30: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Campanile di S.Rocco che tutti, dal paese e dalla strada statale della Valtrompia possono

scorgere alzando lo sguardo verso la… Montagna

Page 31: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Ricordo di quel giorno a S.Rocco

Inizialmente la giornata S.Rocco è iniziata solo con la voglia di vittoria …

Ma poi qualcosa è cambiato : noi, uniti, con la voglia di fare fotografie , filmini ( anche se mal

riusciti ) e scoprire dopo il sentiero percorso, questo Santuario.

Il custode Aldo, gentil guida, con la sua cagnolina, ci ha portato indietro nel tempo .

Una giornata fredda ma calda nei nostri ricordi..

Alunni di 1 G con il custode del Santuario, Sig. Poli, alle prese con…le corde delle “campane di

S.Rocco” che la gente di Gardone è abituata a sentire soprattutto nel mese di Maggio quando il

Santuario viene aperto settimanalmente in occasione della tradizionale “Preghiera del mese della

Madonna”.

Page 32: Alla scoperta dei sentieri della fede

S.ROCCO ,meta di numerose passeggiate ma, anche questa chiesa ,come tutte le cose antiche ha

il suo alone di mistero

……UN MISTERIOSO PASSAGGIO SEGRETO

(RACCONTANO I NOSTRI NONNI….)

Dalla chiesetta parte un cunicolo sotterraneo che sbocca per alcuni vicino alla sede del Municipio

di Gardone V.T.e per altri sotto Villa Mutti-Bernardelli sede della biblioteca oppure addirittura alla

Basilica di Santa Maria Degli Angeli..

Nel 1985 la squadra di protezione civile dell’Agesci, in collaborazione con il GEGP (escursionisti e

speleologi ) di Magno ha compiuto alcune ricerche che dovevano portare alla presunta

individuazione dell’entrata del cunicolo, posta sulla parete sinistra dell’abitazione del custode sul

retro della Chiesa. Ottenuti tutti i permessi, il muro venne abbattuto, ma del passaggio segreto

non venne trovata traccia. Nel 1986 si chiese l’aiuto di una sensitiva di Milano la quale portatasi

dietro la casa del custode, seguendo una forcella metallica, presa da brividi di freddo, dichiarò di

percepire la presenza di una stanza a circa 16 metri sotto il campanile e di vedere 3 scheletri , una

donna, un uomo e un bambino..che piangeva.. probabilmente sepolti vivi dopo una frana.

Cosa sia accaduto realmente tempo fa forse non lo sapremo mai, ma..il mistero del cunicolo di

S.Rocco rimane un fatto insoluto..che a noi ha colpito molto..

Page 33: Alla scoperta dei sentieri della fede

7 – Il Santuario di S.Emiliano a Sarezzo

La Storia del Santuario di S.Emiliano

Fotografia Archivio Alberto Contessi

Il culto tributato dagli abitanti di Sarezzo a S.Emiliano, da sempre legato a quello per S.Tirso e

Santa Cecilia è rappresentato dall’antico Santuario che sorge sull’omonimo monte.

A questo culto ed alla sua antica tradizione è legata anche la storia di S.Cecilia che si vorrebbe

identificare con una fanciulla cristiana sfuggita all’inseguimento dei soldati romani e giunta fino al

Monte di S.Emiliano dove avrebbe trovato rifugio in una grotta, che porta il suo nome, mentre i

soldati precipitavano nella “corna dei pagani”. Si sarebbe anche fermata a pregare all’ombra di un

albero che poi verrà chiamato “Il fo(faggio) del pater”.

La festa di S.Cecilia si celebra il 22 novembre con i Santi Emiliano e Tirso.

L’edificazione del santuario risalirebbe al XIII secolo con fornaci di calce produzione tipica saretina

derivante da cave situate proprio alle pendici del Monte.

Page 34: Alla scoperta dei sentieri della fede

Fotografia Archivio Alberto Contessi

Quanta fatica per costruire un Santuario lassù

..ma tutto verrà ricompensato

Angelo Boventi e Marco Marziale

Il Santuario è appartenuto al Monastero di S.Giulia o di S.Eufemia e poi all’Ordine monastico degli

Umiliati. Nel XVI passa nelle mani del comune che lo affida ad un “eremita” e poi a “sindaci” che

ne amministrano i beni.

Ai Santi Emilino e Tirso si ricorreva per invocare la pioggia e per “aver serenitò”. L’interesse per il

Santuario continua anche nel XIX secolo con modifiche e opere di restauro.

Per giungere ai giorni nostri ci furono interventi negli anni ’60 e nel 1982 il Gruppo Alpini di

Sarezzo portò a S.Emiliano una campana di 104 chili, dedicata ai caduti di Sarezzo con le figure in

rilievo di S.Maurizio e della Madonna.

Page 35: Alla scoperta dei sentieri della fede

La devozione alla Madonna del Soldato, Madre del Buon Ritorno

Una tradizione che da oltre sessant’anni vede protagonista questo Santuario è legata

indissolubilmente ai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale e alla Statua della Madonna del

Soldato qui custodita.

L’Italia si trovava in condizioni precarie sotto tutti i punti di vista, da quello economico a quello

politico, soprattutto dopo l’armistizio dell’ 8 settembre del 1943.

In mezzo a questa tragica situazione storica le mamme, le figlie e le sorelle dei soldati che avevano

lasciato il paese per recarsi al fronte fecero un voto alla Madonna: avrebbero comperato una

statua a lei dedicata quando i congiunti avessero fatto ritorno a casa; per dare maggior vigore al

loro voto, avevano raggiunto a piedi nudi il Santuario, inerpicandosi nella salita non certo agevole.

Nei giorni immediatamente precedenti la Liberazione, si decise di raccogliere il denaro, sotto la

direzione di don Angelo Pozzi, per l’acquisto della statua votiva della Madonna.

Seguendo lo stile caro alla devozione popolare, la statua è in legno e raffigura la Madonna che

sorregge il Bambino, posta sopra una nuvola con volti di angeli, adorna di una aureola stellata e

della corona del Rosario.

Una volta terminata la guerra, il 26 Maggio del 1946, un gruppo di uomini, sotto la pioggia

battente, come se il tempo volesse mettere a dura prova la loro devozione, caricarono in spalla la

statua e la trasportarono fino al Santuario, dove venne accolta dalla folla numerosa e festeggiata

con una Santa Messa.

La Madonna è stata collocata tra le Statue dei Santi Emiliano e Tirso.

In una custodia a forma di cuore appesa al braccio della Madonna furono posti i nomi dei 297

saretini chiamati alle armi durante la guerra.

Dal 1946, ogni cinque anni, la statua viene portata nella Chiesa Parrocchiale del paese, facendo

tappa nella Chiesetta di Valle di Sarezzo, con una suggestiva processione ancora oggi molto

frequentata e sentita dai saretini.

Viene ricollocata nel Santuario dopo la Festa dell’Immacolata, l’8 dicembre.

Page 36: Alla scoperta dei sentieri della fede

Le madri saretine ringraziano la Madonna per il ritorno dei loro figli dalla Guerra

Ecco la loro preghiera

-In allegato file audio con la preghiera e la narrazione storica registrata dagli alunni -In allegato le Fotografie del Gruppo Alpini di Sarezzo ( da Archivio

Alberto Contessi ) con la Processione della Statua della Madonna

Page 37: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Campanile del Santuario di S.Emiliano

Fotografia Archivio Alberto Contessi

Il mio don dice che

quando su una Montagna c’è il silenzio

…..passano gli angeli

Davide Boschetti

Page 38: Alla scoperta dei sentieri della fede

Il Portico del Santuario di S.Emiliano

Fotografia Archivio Alberto Contessi

Un luogo misterioso

con uno strano orizzonte

dove cielo e terra riescono a toccarsi

dove tutto è possibile

Davide Toscani