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IL PRINCIPE FELICE E ALTRE STORIE Autore: Oscar Wilde Editore: Oscar Mondadori Numero pagine: 144

IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

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Page 1: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

IL PRINCIPE FELICE E ALTRE STORIE

Autore:Oscar Wilde

Editore: Oscar Mondadori

Numero pagine: 144

Page 2: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Principe Felice è una raccolta di cinque storie

per bambini pubblicate per la prima volta nel 1888.

Una Casa di Melograni è una raccolta di quattro storie, sempre per bambini, pubblicata nel 1891.

Page 3: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Principe FeliceAlcune rondini partono per migrare in Egitto, ma una di loro trova un giunco, se ne innamora e decide di restare con lui. Sei settimane dopo se ne stanca e decide di partire anche lei, ma durante il viaggio trova la statua del Principe Felice, molto sfarzosa con due rubini al posto degli occhi e una gemma sulla spada. Il Principe è molto triste vedendo nella sua città tanta gente povera e convince la rondine a prendere la gemma e a darlo ad una povera signora con il figlio malato, e per fare questo la rondine rimane a dormire con il Principe rimandando la partenza. I giorni seguenti la rondine porta un rubino ad uno studente che stava scrivendo una commedia ed aveva molto freddo, mentre l’ altro lo porta ad una povera fiammiferaia. Il Principe rimane cieco e la rondine gli promette di restare sempre con lui. Il giorno seguente il Principe chiede alla rondine di togliere la lamina d’ oro che lo rivestiva e portarla agli orfanelli della città. Quando arriva il freddo la rondine muore e al Principe gli si spezza il cuore morendo. Il Sindaco della città fa fondere la statua ma il cuore rimane intatto e viene buttato nella discarica accanto alla rondine. Un angelo li raccoglie e li porta in Paradiso e li consegna a Dio.

Page 4: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Gigante EgoistaIl giardino di un gigante era il più bello della città, ma a lui dava fastidio che ci andassero tutti i bambini a giocare. Costruisce quindi un muro per non farli entrare e, nei successivi sei anni, è sempre inverno e il sole non spunta mai. Un giorno però i bambini riescono ad entrare nel giardino e così tornò la primavera e sbocciarono tutti i fiori, tranne in un angolo del suo giardino, dove c’è soltanto un bimbo piccolo che non riusciva a salire sull’ albero. Il gigante lo aiuta e così la primavera arriva anche lì. Il Gigante si affeziona al bambino, quando non lo vede più chiede agli altri bambini dove sia finito, ma nessuno lo sa. Dopo qualche tempo lo ritrova cresciuto con dei fori alle mani, ai piedi e un taglio nel petto, il quale lo porta nel suo giardino, cioè il Paradiso, per ricompensarlo del suo gesto.

Page 5: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

L’ amico devotoIn uno stagnetto si incontrano un’ oca, un topo, e un usignolo: il topo rammenta l’ amicizia devota e così all’ usignolo viene in mente la storia del piccolo Hans che viveva in una casetta da solo. Aveva un amico, il mugnaio, che era molto ricco e benestante. D’ inverno non lo andava mai a trovare perché diceva che secondo lui, in determinate condizioni, è meglio stare da soli. Un giorno, quando tornò la primavera, il mugnaio trovò Hans a vendere le sue primule, con cui si guadagnava da vivere. Parlando il mugnaio scoprì che Hans in inverno aveva venduto tutte le sue cose per non morire di freddo, tra cui la sua carriola. Il mugnaio quindi decise di dargli la sua vecchia e distrutta carriola, che stava per buttare via. Nei giorni seguenti il mugnaio approfittò della riconoscenza di Hans per chiedergli un sacco di favori, sempre in nome dell’ amicizia e della sua “generosità”. Un giorno però il mugnaio, durante un gran temporale, chiese ad Hans di andare a chiamare il dottore nel bosco e durante il ritorno Hans cadde in un burrone e morì. Il mugnaio si lamentò quindi del fatto che non avesse ancora preso la carriola e che quindi, non sapeva dove metterla.

Page 6: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

L’ Usignolo e la RosaUn usignolo vede uno studente in un giardino sdraiato a piangere e capisce, mentre parla da solo, che voleva conquistare una ragazza ma, per farlo, aveva bisogno di una rosa rossa che non aveva nel suo giardino. L’ usignolo va a cercare nel bosco una rosa rossa e scopre che l’ unico roseto di rose rosse in tutta la città era quello nel giardino dello studente, che però quell’ anno non aveva fiorito. L’ usignolo chiede comunque al roseto rosso dove può trovare come può fare a trovare una rosa rossa e questo gli risponde che l’ unico modo è cantare una notte di luna piena con una spina infilzata nel cuore. In nome dell’ amore decide di farlo e la mattina dopo lo studente è estasiato perché ha trovato una rosa rossa, ma quando la dona alla ragazza, lei lo rifiuta.

Page 7: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Una casa di melograni

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Il Giovane ReIl Giovane Re era un ragazzo di sedici anni, figlio di una principessa e di un uomo di rango molto più basso di lei che, per questo, era stata uccisa dopo il parto, mentre lui era stato dato ad una coppia di contadini. Arrivato in punto di morte però il re, rimasto senza eredi, manda a riprendere il ragazzo per farlo incoronare re. Il ragazzo era affascinato dal lusso e gli sfarzi del castello, ma la notte prima dell’ incoronazione fece dei sogni. Prima sognò una donna che stava cucendo il suo vestito, la quale gli parlò della schiavitù a cui erano costretti i poveri. Poi sognò degli schiavi in un barca; uno di questi fu buttato più volte in mare per prendere delle perle che servivano per lo scettro, per poi lasciarlo in mare a morire. Infine sognò altri schiavi che cercavano, scavando sotto terra, dei rubini per la corona del re. Questi morirono tutti di peste a causa dell’ Avidità che non volle dare alla morte un chicco di frumento. Il giovane re decise allora che non avrebbe indossato niente di prezioso per la cerimonia, ma un mantello di pelle di pecora,un bastone da contadino e un ramoscello come corona. Il vescovo si rifiutò di incoronarlo ma, mentre il giovane pregava, dei raggi di luce lo illuminarono e il mantello diventò bellissimo, mentre dal bastone sbocciarono delle bellissime rose rosse e dei gigli bianchi. Il popolo si inginocchiò, mentre il Vescovo disse che era stato incoronato da Dio.

Page 9: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Compleanno dell’ InfantaE’ il giorno del compleanno dell’ Infanta, figlia del re di Spagna, che per il resto dell’ anno non può giocare con nessun bambino di rango più basso di lei, per cui gioca sempre da sola. Ma in questo giorno finalmente può giocare con tutti i bambini che vuole e viene organizzata una grande festa con una finta corrida e tante esibizioni. Tra queste c’è quella di un nano bruttissimo che balla davanti all’ Infanta, la quale guardandolo si sbellica dalle risate. Il nano vedendola divertita pensa di piacere all’ Infanta e decide di andare a cercarla al castello. Per caso però si vede allo specchio e improvvisamente si vergogna della sua bruttezza. Si mette in un angolo a piangere mentre arriva l’ Infanta che continua a ridere e a prenderlo in giro. Al nano gli si spezza il cuore e muore, così questo l’ Infanta decide che da quel momento vuole giocare solo con chi non ha cuore.

Page 10: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Figlio delle StelleDue taglialegna, mentre erano nel bosco in un giorno d’ inverno freddissimo, vedono una stella cadere dal cielo. Ma controllando meglio videro che era un bambino e uno di loro lo portò a casa perché non se la sente di farlo morire, anche se aveva già molti figli da sfamare. Il bambino crebbe sempre più bello, ma anche egoista e sprezzante nei confronti delle persone e degli animali, nonostante la sua famiglia lo rimproverasse sempre per questo.Un giorno vide una mendicante e cominciò a tirarle delle pietre; suo padre lo rimproverò e gli ricordò che lui aveva avuto pietà quando lo trovò nel bosco. Sentendo questo la mendicante capì che il Figlio delle Stelle era in realtà suo figlio, ma questo la rinnegò perché era brutta e stracciona. Quando andò a specchiarsi di nuovo nel pozzo vide che era diventato un rospo e pensò che fosse una punizione; per questo andò a ricercare la madre nel bosco e chiese aiuto agli animali che però non lo aiutarono per colpa di tutti i torti che aveva fatto loro.Cominciò così a capire tutti gli sbagli che aveva fatto a non rispettare gli esseri viventi e ad apprezzare tutto ciò che lo circondava . Un giorno incontrò un lebbroso ed ebbe pietà di lui cedendogli l’ oro che aveva trovato. Un giorno arrivando in una città la gente lo accolse come il nuovo Re per quanto fosse bello, ma lui non accettò finché non vide tra la folla sua madre, che era in relatà una regina, mentre il re era il lebbroso di cui aveva avuto pietà.

Page 11: IL PRINCIPE FELICE - Filippo Terrosi

Il Pescatore e la sua animaUn giovane pescatore, mentre pescava, incontrò una bellissima sirena, la quale gli disse che era la figlia di un Re. Ogni sera lei cantava per attirare i pesci cosicché lui potesse pescare. Il pescatore si innamorò della sirena, ma lei gli disse che non lo poteva sposare perché aveva un’ anima umano. Il giovane perciò decise di rinunciare alla sua anima per amore della sirena. Andò da un prete che però si rifiutò dicendo che l’ anima è la cosa più preziosa al mondo e lo mandò via. Allora andò da una strega e questa gli svelò che l’ anima non era che l’ ombra e gli disse di andare sulla spiaggia, voltare le spalle alla luna e tagliare l’ ombra sulla sabbia. Lui lo fece, ma l’ ombra lo pregò di dargli anche il suo cuore, ma lui le rispose che senza cuore non poteva più amare la sua sirena. Allora l’ anima gli disse che sarebbe tornata dopo un anno nello stesso luogo. E così fece, e l’ anima lo convinse a riunirsi a lui, così partirono per un viaggio in Oriente durante il quale il pescatore commise tante azioni malvagie. Per questo rinnegò la sua anima e tentò di separasi nuovamente da lei, ma non poteva più. L’ anima del pescatore non riusciva a rientrare nel suo cuore perché questo era pieno di amore per la sirena. Tornò da lei, ma era morta e così morì anche lui. L’anima riuscì così a rientrare nel suo cuore. Il prete ordinò di seppellire i due corpi nel Campo dei Follatori.

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Commento

Questa è una raccolta di fiabe, con dei significati molto profondi ed educativi.Alcune fiabe sono più leggere ed ironiche, nelle quali la morale è abbastanza evidente; altre invece sono più impegnative per le quali cogliere il significato non è sempre facile.