86
Universita` degli Studi della Basilicata Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell'Ambiente (DIFA) Creare una nuova location in GRASS GIS Ing. Margherita Di Leo

Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Concetti introduttivi sui sistemi di coordinate, sistemi di riferimento nazionali, creare una nuova location in GRASS GIS, importare ed esportare mappe raster e vettoriali. Lezioni 11/01/2012 e 12/01/2012.

Citation preview

Page 1: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Universita` degli Studi della BasilicataDipartimento di Ingegneria e Fisica dell'Ambiente (DIFA)

Creare una nuova location in GRASS GIS

Ing. Margherita Di Leo

Page 2: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Concetti intoduttivi

● Per lavorare con GRASS, e` necessario conoscere a priori la proiezione ed il sistema di coordinate in cui stiamo lavorando, perche` tali informazioni

sono necessarie per definire la location.

Page 3: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

La forma della Terra

● L'ellissoide (o sferoide) e` una superficie definita matematicamente che approssima la forma reale

della Terra con un errore accettabile.

● Esistono diversi ellissoidi di riferimento, che approssimano meglio una data zona piuttosto che

un'altra.

● Gli ellissoidi di riferimento sono usati comunemente come superficie di riferimento per definire una rete geodetica e qualunque punto dello spazio di cui sia definita la latitudine, la

longitudine e l'elevazione sull'ellissoide.

Page 4: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

La forma della Terra

● Il geoide e` definito come la superficie equipotenziale della forza di gravita` terrestre e

corrisponde al livello medio del mare.

● Per le proiezioni cartografiche, si utilizza un ellissoide di riferimento per il posizionamento

orizzontale, mentre per il calcolo esatto della quota e` necessario utilizzare il geoide.

Page 5: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il datum geodetico

● Il datum geodetico e` un set di costanti che definiscono il sistema di coordinate utilizzato per il

posizionamento sulla superficie terrestre.

● Il datum orizzontale definisce l'origine e l'orientazione del sistema di posizionamento

orizzontale.

● Il datum verticale definisce l'origine del sistema in riferimento al calcolo della quota (livello medio

mare).

Page 6: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il datum geodetico

● Per sovrapporre due o piu` mappe, e` necessario che i loro rispettivi datum coincidano.

● In caso contrario, le origini dei loro sistemi di riferimento risultano traslati, e di conseguenza le

mappe risultano traslate tra di loro.

Page 7: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Le proiezioni cartografiche

● Quindi, il sistema geodetico di riferimento e` un sistema per indicare dove si trova un oggetto sulla

superficie terrestre.

● Generalmente si esprimono due dati, la longitudine e la latitudine.

● Una proiezione cartografica e` il risultato di trasformazioni geometriche, matematiche o

empiriche di punti geografici espressi in coordinate geografiche in punti espressi in

coordinate cartesiane.

Page 8: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Le proiezioni cartografiche● Le proiezioni vengono usate per rappresentare su un piano (con le carte geografiche) un fenomeno che nella realta` esiste

sulla superficie dell'ellissoide terrestre.

● E` impossibile evitare deformazioni.

● Le proiezioni cartografiche possono essere costruite e classificate in modo da possedere alcune proprieta`. Ad

esempio una proiezione può essere:

● equivalente se mantiene i rapporti tra le superfici, cioè se le superfici sono in scala;

● equidistante se mantiene i rapporti tra le distanze da un punto (o da due punti, ma e` impossibile costruire carte con

tutte le distanze in scala);

● conforme (o equiangola, o isogonale) se mantiene gli angoli.

Page 9: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Le proiezioni cartografiche

● Le proiezioni cartografiche possono essere classificate anche in funzione del tipo di proiezione

con cui vengono ottenute.

● La proiezione di sviluppo si ottiene per proiezione prospettica su un altro solido (tipicamente un cilindro

o un cono), che viene poi sviluppato ("srotolato").

● La proiezione azimutale si ottiene per proiezione prospettica su un piano tangente e mantiene gli

angoli rispetto al punto di tangenza.

Page 10: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Le proiezioni cartografiche● In funzione del punto di tangenza, la proiezione e`:

* polare se il punto e` uno dei due poli;

* equatoriale se il punto e` sull'equatore;

* obliqua altrimenti.

● In funzione del punto di proiezione puo` essere:

* gnomonica (o centrografica), rispetto al centro della terra;

* stereografica, rispetto al punto opposto al punto di tangenza;

* scenografica, rispetto ad un punto fuori dalla terra;

* ortografica, rispetto al punto ad infinito.

Page 11: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Nota bene!

● Oltre al tipo di proiezione utilizzata, per individuare univocamente un punto sulla superficie terrestre e` anche importante

specificare il sistema geodetico, ovvero il datum.

Page 12: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Sistemi di riferimento nazionali

I sistemi geodetici di interesse per il territorio italiano sono prevalentemente i seguenti:

● Catastale;● Roma 40;● European Datum 1950 (ED 50);● World Geodetic System 1984 (WGS 84).

Page 13: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Sistema di riferimento catastale

Il sistema catastale teoricamente non e` piu` in uso.

● La rappresentazione e` la Cassini-Soldner, di tipo policentrico, con 849 origini dislocate su tutto il territorio nazionale.

● Il geoide di riferimento e` quello di Bessel, orientato a Genova, Istituto Idrografico della Marina (definizione astronomica 1902).

Page 14: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Sistema di riferimento Roma 40● L'ellissoide di riferimento e` quello di Hayford, orientato a

Roma Monte Mario (definizione astronomica 1940).

● Per la rappresentazione cartografica e` stata adottata la rappresentazione conforme di Gauss-Boaga, con fattore di scala di 0.9996.

● Esistono due proiezioni distinte: fuso Ovest e fuso Est, che differiscono per la scelta dei meridiani di riferimento. Essi sono posti rispettivamente a 9° e a 15° ad Est di Greenwich. Ciascuna proiezione copre una zona di longitudine ampia 6°, separate dal meridiano posto a 12°.

● Il sistema Roma40 e` ancora utilizzato per fini geodetici e topografici e a esso e` riferita la rete italiana fondamentale di triangolazione, la Carta d’Italia al 100'000 e al 25'000.

● La maggior parte della cartografia tecnica regionale e` inquadrata in tale sistema di riferimento.

Page 15: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Sistema di riferimento ED 50● L'ellissoide di riferimento e` rimasto quello di Hayford, ma il

suo orientamento rispetto alla superficie terrestre e` cambiato leggermente, utilizzando come nuovo riferimento un vertice a Potsdam, nei pressi di Berlino.

● Per la proiezione cartografica, al sistema geodetico ED 50 e` stata associata la proiezione UTM (Universale Trasversa di Mercatore), basata sulla rappresentazione conforme di Gauss.

● Il fuso Ovest viene sostituito dal fuso 32 UTM e il fuso Est viene sostituito dal fuso 33 UTM. In ogni fuso di riferimento viene assegnato al meridiano centrale un falso est pari a 500000 m, per questo motivo nel sistema UTM non e` possibile desumere il fuso semplicemente osservando il valore di longitudine.

Page 16: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Sistema di riferimento WGS 84

● Un ulteriore aggiornamento e` derivato dall'introduzione del datum WGS 84 (per la precisione il WGS 84 in Europa si materializza nel sistema ETRF89).

● Il nuovo sistema e` giustificato dall'introduzione del sistema GPS e dalla necessità di armonizzare a livello globale il datum.

● In questo caso varia sia l'ellissoide sia l'orientamento.

Page 17: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I codici EPSG● Il comitato European Petroleum Survey Group ha

assegnato dei codici per identificare in modo univoco i sistemi di riferimento geodetici adottati nelle varie realta` nazionali (vedi: http://www.epsg-registry.org/).

● In particolare, per l'Italia:

* Al sistema Gauss-Boaga / Roma 40 sono stati assegnati i seguenti codici: EPSG 3003 (fuso Ovest) e EPSG 3004 (fuso Est).

* Al sistema ED 50 / UTM zona 32 corrisponde il codice 23032, alla zona 33 corrisponde 23033.

* Al sistema WGS 84 / UTM zona 32 corrisponde il codice 32632, alla zona 33 corrisponde 32633.

Page 18: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

La gestione dei dati● GRASS data:

E` la cartella contenente le location.

● Location:

Ogni LOCATION e` definita da una proiezione, e puo` contenere uno o piu` MAPSET. Ogni location contiene sempre un mapset speciale, denominato PERMANENT, che serve per conservare la cartografia di base.

● Mapset:

Contiene le mappe e i dati.

Page 19: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

GRASS DATA SET GRASSDATA

MAPSET

UTM33WGS84 UTM33ED50Gauss-

BoagaRoma40FusoEst

PERMANENT PERMANENT PERMANENT

USER1 USER2 USER1 USER1

La gestione dei dati

LOCATION

Page 20: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

La gestione dei datiVantaggi:

● E` un sistema avanzato pensato per permettere a piu` utenti di lavorare sullo stesso dataset contemporaneamente.

● Consapevolezza: abbiamo sempre presente in che sistema di coordinate stiamo lavorando.

● Ordine: utile anche per gli utenti tendenzialmente piu` disodinati.

Regola d'oro:

Importare la cartografia di base nel mapset PERMANENT e creare un nuovo mapset da utilizzare come cartella di lavoro.

Page 21: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;● Tramite codice EPSG;

● Leggere la proiezione e il datum da un file georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;

● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 22: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 23: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 24: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 25: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 26: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Parametri relativi al fuso Est.

Page 27: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Possiamo utilizzare un datum predefinito oppure assegnare i parametri della trasformazione del datum manualmente, utilizzando il datum “international” e inserendo i 7 parametri towgs84=dx,dy,dz,Rx,Ry,Rz,m, ad esempio:

● towgs84=-104.1,-49.1,-9.9,0.971,-2.917,0.714,-11.68 – Italia peninsulare, accuratezza: 3-4m;

● towgs84=-168.6,-34.0,38.6,-0.374,-0.679,-1.379,-9.48 – Sardegna, accuratezza: 3-4m;

● towgs84=-50.2,-50.4,84.8,-0.690,-2.012,0.459,-28.08 – Sicilia, accuratezza: 3-4m.

Page 28: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Possiamo utilizzare un datum predefinito oppure assegnare i parametri della trasformazione del datum manualmente, utilizzando il datum “international” e inserendo i 7 parametri towgs84=dx,dy,dz,Rx,Ry,Rz,m, ad esempio:

● towgs84=-104.1,-49.1,-9.9,0.971,-2.917,0.714,-11.68 – Italia peninsulare, accuratezza: 3-4m;

● towgs84=-168.6,-34.0,38.6,-0.374,-0.679,-1.379,-9.48 – Sardegna, accuratezza: 3-4m;

● towgs84=-50.2,-50.4,84.8,-0.690,-2.012,0.459,-28.08 – Sicilia, accuratezza: 3-4m.

Traslazione

Rotazione

Scala

Page 29: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Scegliendo “datum with associated ellipsoid”, inseriamo i seguenti parametri:

● Scale factor: 0.9996;● Central Parallel : 0;● Central Meridian: 9 (per il fuso ovest)

oppure 15 (per il fuso est);● False Easting: 1500000 (per il fuso ovest)

oppure 2520000 (per il fuso est);● False Northing: 0.

Page 30: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 31: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 32: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 33: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

● Ci viene chiesto se vogliamo impostare l'estensione e la risoluzione della regione di

lavoro di default in questo momento o successivamente.

● Per impostarla subito, occorre conoscere i limiti della regione.

Page 34: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;

● Tramite codice EPSG;● Leggere la proiezione e il datum da un file

georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;

● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 35: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 36: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 37: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 38: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 39: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Genericamente possiamo usare 1, altrimenti usiamo 2 per una maggiore accuratezza (Italia peninsulare).

Page 40: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 41: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;

● Tramite codice EPSG;

● Leggere la proiezione e il datum da un file georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;

● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 42: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 43: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 44: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 45: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

A questo punto selezioniamo il file georeferenziato.

Page 46: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;

● Tramite codice EPSG;

● Leggere la proiezione e il datum da un file georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;

● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 47: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 48: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 49: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 50: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 51: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;

● Tramite codice EPSG;

● Leggere la proiezione e il datum da un file georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 52: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 53: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 54: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

Page 55: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare una location Gauss-Boaga

● Inserire la stringa di parametri formattata secondo lo standard PROJ.4.

● Esempio:

+proj=tmerc +lat_0=0 +lon_0=9 +k=0.9996 +x_0=1500000 +y_0=0 +no_defs

+a=6378388 +rf=297 +towgs84=-104.1,-49.1,-9.9,0.971,-2.917,0.714,-11.68

+to_meter=1

Page 56: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

I metodi per creare una location:

● Selezionare i parametri del sistema di coordinate da una lista;

● Tramite codice EPSG;

● Leggere la proiezione e il datum da un file georeferenziato;

● Leggere la proiezione e il datum da un file WKT o PRJ;

● Specificare i parametri PROJ.4;

● Creare una location non georiferita (XY).

Creare una location Gauss-Boaga

Page 57: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

● In questo ultimo caso, creiamo una location per importare dati non georiferiti.

● Utilizziamo questa opzione quando ad esempio dobbiamo importare un file da

georiferire.

Creare una location Gauss-Boaga

Page 58: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Mediante questo comando e` possibile: ● creare nuove location;● interrogare i parametri della location esistente;● convertire da un formato all'altro le

informazioni sulla proiezione.

Il comando g.proj

Page 59: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il comando g.proj

Page 60: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il comando g.proj

Page 61: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Crea una nuova location

Il comando g.proj

Page 62: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Interroga i parametri della location esistente

Il comando g.proj

Page 63: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il comando g.proj

Page 64: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Il comando g.projOutput dell'opzione “print”.

Page 65: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

● Dopo aver creato la nuova location, creiamo un nuovo mapset di lavoro, chiamato user1.

Creare un nuovo mapset

Page 66: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Creare un nuovo mapset

Page 67: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Impostare la regione● Nella command console

lanciamo il comando g.region -p per visualizzare le impostazioni della regione.

● Dobbiamo impostare la risoluzione della regione alla risoluzione di cella del file che intendiamo importare: g.region res=20 -ap

● I confini della regione verranno estesi automaticamente secondo i confini della mappa che importiamo, come vedremo di seguito.

Page 68: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

● Per importare un raster in

formato Geotiff utilizziamo r.in.gdal

Importare un raster

Page 69: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un raster

Page 70: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un raster

Page 71: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un raster

● La flag “Extend” estende i limiti della regione seguendo quelli del file importato.

● La flag “Override projection” usa la proiezione della location.

Page 72: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

● Per importare un file vettoriale utilizziamo il comando v.in.ogr.

Importare un vettoriale

Page 73: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un vettoriale

Page 74: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un vettoriale

Page 75: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un vettoriale

Page 76: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un vettoriale

Page 77: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Importare un vettoriale

● La flag “Extend” estende i limiti della regione seguendo quelli del file importato.

● La flag “Override projection” usa la proiezione della location.

Page 78: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un raster

● Il comando per esportare un file in formato Geotiff e` “r.out.gdal”.

● Tale comando si utilizza anche per esportare in altri formati gestiti dalla libreria gdal.

Page 79: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un raster

Page 80: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un raster

● Attenzione ad indicare il tipo di dato, scegliendo fra intero, floating point, ecc..

Page 81: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un vettoriale

● Il comando per esportare un file vettoriale in formato shapefile e` “v.out.ogr”.

● Tale comando si utilizza anche per esportare in altri formati gestiti dalla libreria gdal/ogr.

Page 82: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un vettoriale

● Selezionare il tipo di dato da esportare, fra punti, linee, area ecc..

Page 83: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Esportare un vettoriale

● Selezionare il formato, es.: ESRI_Shapefile.

Page 84: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Nota bene

● Per scambiare dati con altre piattaforme GIS, ad esempio ESRI, e` necessario “esportare” e “importare” le mappe da e per GRASS.

● Per scambiare dati da e per GRASS GIS da un computer all'altro, e` anche possibile copiare l'intera location da un GRASS dataset all'altro, non e` necessario esportare tutti i dati e reimportarli!

Page 85: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

Approfondimenti

Il “Libro Sacro” di GRASS GIS:● Markus Neteler and Helena Mitasova, 2008, Open Source GIS: A GRASS GIS Approach. Third Edition.

http://www.grassbook.org/

Page 86: Lez. 4 - Corso di modelli e GIS per l'ambiente

License of this document

             This work is licensed under a Creative Commons License.                         http://creativecommons.org/licenses/by­sa/3.0/

                                       (c) 2011, Margherita Di Leo, Italy                                      dileomargherita AT gmail DOT com

License details: Attribution­ShareAlike 3.0:You are free:  * to Share — to copy, distribute and transmit the work  * to Remix — to adapt the work Under the following conditions:  * Attribution — You must attribute the work in the manner specified by the author or licensor (but not in any way that suggests that they endorse you or your use of the work).  *Share Alike — If you alter, transform, or build upon this work, you may distribute the resulting work only under the same, similar or a compatible license.

With the understanding that:  * Waiver — Any of the above conditions can be waived if you get permission from the copyright holder.  * Other Rights — In no way are any of the following rights affected by the license:       o Your fair dealing or fair use rights;       o The author's moral rights;       o Rights other persons may have either in the work itself or in how the work is used, such as publicity or privacy rights.